A cosa corrisponde nell`immaginario collettivo un

Svelati i tre vincitori del
Concorso fotografico #PostiDaLupi
A cosa corrisponde nell’immaginario collettivo un “posto da lupi?” si tratta di un’idea
ricorrente o di qualcosa che cambia nel tempo e nello spazio? Nato nell’ambito del progetto
LIFE WOLFALPS il concorso fotografico #PostidaLupi ha invitato il pubblico a condividere
attraverso il mezzo fotografico la molteplicità delle letture, dei paesaggi e dei contesti naturali
in cui il lupo già è presente o sta arrivando, sovrapponendo in alcuni casi le sfere della realtà e
dell’immaginazione. Ai vincitori uno speciale viaggio-premio e la possibilità – nella primavera
2016– di far parte di una mostra fotografica negli spazi del MUSE.
La giuria, che si è riunita al MUSE – il Museo delle Scienze di Trento alla fine di dicembre, ha esaminato
tutte le immagini pervenute, adottando come criteri di scelta tre indicatori: l’originalità
nell’interpretazione del tema, l’aderenza, e l’incisività ed espressività delle immagini.
Dal 14 ottobre al 27 novembre 2015 sulla piattaforma http://postidalupi.leevia.com sono arrivate più
di 500 immagini provenienti da tutte le regioni d’Italia che hanno dato espressione alle emozioni che il
lupo suscita da sempre nell’uomo. 1061 persone le persone coinvolte nel progetto, 174.358 gli utenti
raggiunti dal progetto attraverso i canali social.
Il primo classificato è Batti Gai che ha fotografato un lupo maschio, un capriolo e una volpe catturati
nel Parco Orsiera Rocciavrè di Torino. L’immagine è semplice ma non banale – ha argomentato la giuria
– Il lupo ha trascinato la sua preda insanguinata in un luogo sicuro, una volpe ha seguito quelle tracce e
si confronta con il re dei predatori, quasi a dire “non fare caso a me, io aspetterò”. In questa fotografia prosegue la giuria - l’autore mette in luce equilibri importanti e possibili solo quando sono presenti tutti i
giocatori nel grande campo da gioco chiamato ecosistema. Un Posto da lupi, dove il lupo si vede. Uno
scatto che congela un atto di predazione, forse l’attività del lupo più conosciuta, che però perde la sua
drammaticità per diventare descrizione zoologica ed ecologica”.
La seconda immagine selezionata è quella realizzata da Federico Baronti sul Monte Parodi, in
provincia di La Spezia. Un “Posto da lupi”, nella mente umana – sottolinea la giuria – Il lupo in Italia è
anche suggestione per definire luoghi sconosciuti”. L’immagine ritrae una “preda-umana che sembra
nostro cicerone in un luogo oscuro, ma che allo stesso tempo non convince e di cui non ci fidiamo mai del
tutto. Una foto non scontata, scattata con un’ottima tecnica.
Il terzo vincitore è Francesca Palombo che ha inviato la sua fotografia da Civitella Alfedana, in
provincia dell’Aquila. In questa immagine - commenta la giuria - si possono scorgere l’Italia e le nostre
montagne, fatte di borghi inclusi nelle colline e nei boschi. Lungo le rive sonnecchianti del lago sembra
debba spuntare da un momento all’altro un piccolo gruppo di lupi per la prima abbeverata del mattino.
Una foto di paesaggio intima, in cui la presenza della natura e dell’uomo appaiono in equilibrio
armonico.
Si aggiunge ai tre premiati dalla giuria anche un quarto vincitore indicato dalla rete attraverso le
preferenze espresse sui social. L’immagine dal titolo Si alza il sipario, entro in scena è stata scattata nel
Parco Nazionale del Pollino da Nicola De Marco.
LIFE WOLFALPS è un progetto coordinato dall’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Aree Marittime
con la partecipazione di: Corpo Forestale dello Stato, MUSE di Trento,
Ente di Gestione Aree Protette Alpi Cozie,
Ente di Gestione Aree Protette dell’Ossola, Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio,
Ente Parco Nazionale Val Grande, Regione Lombardia, Regione Veneto,
Triglavski Narodni Park e Università di Ljubljana.
www.lifewolfalps.eu
[email protected]
I quattro vincitori si aggiudicano un week end premio nel Parco Naturale della Lessinia.
Nella primavera 2016 sarà inoltre possibile vedere queste immagini su grande formato all’interno
della mostra #PostiDaLupi che - negli spazi del MUSE - presenterà anche i 30 scatti selezionati come
finalisti.
I vincitori
1° classificato: Batti Gai
Lupo maschio capriolo e volpe, Parco Orsiera Rocciavrè, TO
2° classificato: Federico Baronti
Rabbit’s forest – La Preda, Monte Parodi (SP)
3° classificato: Francesca Palombo
Dove il lupo è talmente protetto da essere stato messo in gabbia, Civitella Alfedena (AQ)
Premio social: Nicola De Marco
Si alza il sipario, entro in scena – Parco Nazionale del Pollino (PZ)
I 30 fotografi in mostra
“androide organico” - Fulvia Girardi - Stefano Mandoletti - Paolo Patruno - Adriano Giraudo - Alberto
Pastorin - Roberto Vezzani - Davide Toller - Alberto Peterlana - “Cammy_g” - “fp83cn”- Gabry Cristiani
- Luca Anselmo - Luca De Siena - Ricci.v - Claudio Baldi - Dante Alpe - Francesco Cinque - Giuseppe D.
Cillis - Mara Girotto - Matteo Zubani - Silvano Paiola - Alvise 0886 – Maria Virginia Boiani - Stefano
Boffa - Baldovino Midali - “Fata Turchina” - Edoardo Schiari - Ivan Ambrosini - Alessandro Cristiano.
Il progetto LIFE WOLFALPS
Il progetto LIFE WOLFALPS, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito della programmazione
LIFE+ 2007-2013 “Natura e biodiversità”, ha l’obiettivo di realizzare azioni coordinate per la
conservazione a lungo termine della popolazione alpina di lupo in sette aree chiave, individuate in
quanto particolarmente importanti per la presenza della specie e/o perché determinanti per la sua
diffusione nell’intero ecosistema alpino.
Tra gli obiettivi del progetto c’è l’individuazione di strategie funzionali ad assicurare una convivenza
stabile tra il lupo e le attività economiche tradizionali, sia nei territori dove il lupo è già presente da
tempo, sia nelle zone in cui il processo di naturale ricolonizzazione è attualmente in corso.
Lavorano congiuntamente nell’ambito di LIFE WOLFALPS nove partner italiani (Ente di Gestione delle
Aree Protette delle Alpi Marittime1, Corpo Forestale dello Stato, MUSE – Museo delle Scienze di Trento,
Ente di Gestione Aree Protette Alpi Cozie, Ente di Gestione Aree Protette dell’Ossola, Consorzio Parco
Nazionale dello Stelvio, Ente Parco Nazionale Val Grande, Regione Lombardia, Regione Veneto) due
partner sloveni (Triglavski Narodni Park, University of Ljubljana) e numerosi enti sostenitori: tutti
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Dal 1° gennaio 2016 il nuovo ente gestisce le aree protette dei due Parchi naturali delle Alpi Marittime e del
Marguareis.
LIFE WOLFALPS è un progetto coordinato dall’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Aree Marittime
con la partecipazione di: Corpo Forestale dello Stato, MUSE di Trento,
Ente di Gestione Aree Protette Alpi Cozie,
Ente di Gestione Aree Protette dell’Ossola, Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio,
Ente Parco Nazionale Val Grande, Regione Lombardia, Regione Veneto,
Triglavski Narodni Park e Università di Ljubljana.
www.lifewolfalps.eu
[email protected]
insieme, formano un gruppo di lavoro internazionale, indispensabile per avviare una forma di gestione
coordinata della popolazione di lupo su scala alpina.
Oltre al monitoraggio, tra le attività previste dal progetto vi sono misure di prevenzione degli attacchi
da lupo sugli animali domestici, azioni per contrastare il bracconaggio e strategie di controllo
dell’ibridazione lupo-cane, necessarie per mantenere a lungo termine la diversità genetica della
popolazione alpina di lupo. Altri importanti interventi riguardano infine la comunicazione, necessaria
per diffondere la conoscenza della specie, sfatare falsi miti e credenze e incentivare la tolleranza nei
confronti del lupo, così da garantire la conservazione di questo importante animale sull’intero arco
alpino.
Tutte le info su LIFE WOLFALPS: www.lifewolfalps.eu
LIFE WOLFALPS è un progetto coordinato dall’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Aree Marittime
con la partecipazione di: Corpo Forestale dello Stato, MUSE di Trento,
Ente di Gestione Aree Protette Alpi Cozie,
Ente di Gestione Aree Protette dell’Ossola, Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio,
Ente Parco Nazionale Val Grande, Regione Lombardia, Regione Veneto,
Triglavski Narodni Park e Università di Ljubljana.
www.lifewolfalps.eu
[email protected]