SETTEMBRE SOLE 1 15 30 sorge " " 6h 33m 6h 49m 7h 07m tramonta " " 19h 47m 19h 21m 18h 53m LUNA Luna nuova Primo quarto Luna piena Ultimo quarto 11h 05m 13h 51m 21h 08m 11h 59m 1 9 16 23 OTTOBRE SOLE 1 15 31 sorge " " 7h 08m 7h 26m 6h 46m tramonta " " 18h 51m 18h 27 m 17h 02 m LUNA Luna nuova Primo quarto Luna piena Ultimo quarto Luna nuova • 1 9 16 22 30 2h 13m 6h 35m 6h 25m 20h 16m 18h 40m 16 settembre - Eclisse parziale di sola penombra, parzialmente visibile dall’Italia. Il sole tramonta alle 19h 19m e disturba le prime fasi. Inizio entrata in penombra, 18h 52m Massimo dell’eclissi, 20h 54m Fine uscita dalla penombra, 22h 56m • L'equinozio di settembre si verifica giovedì 22, alle 16h 9m 7,2s, dopo un’estate di 93,65 giorni. • L'ora estiva termina alle 3.00 del 30 ottobre 2015. Gli orologi vanno impostati per un’ora in meno. L’Associazione Ravennate Astrofili Rheyta si ritrova presso il Planetario ogni venerdì sera, dalle 21 alle 23. Ogni interessato di “cose astronomiche” può partecipare liberamente e trovare riferimenti alle proprie curiosità. Oppure l’associazione è contattabile presso: [email protected] http://www.arar.it/ INTERNET pagina: http://www.racine.ra.it/planet e-mail: [email protected] SETTEMBRE OTTOBRE 2016 La biglietteria sarà aperta alle ore 20:30 nelle serate riservate al Planetario E’ consigliata la prenotazione Ingresso interi: € 5,00 ridotti € 2,00 Aria condizionata PER PRENOTAZIONI E VISITE SCOLASTICHE TELEFONARE DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE ORE 8:00 ALLE 12:30 TEL. 0 5 4 4 6 2 5 3 4 FAX. 0 5 4 4 6 7 8 8 0 SETTEMBRE 2016 Venerdì 7, ore 21.00 (cielo permettendo) Osservazione pubblica della volta stellata Planetario - Giardino pubblico - INGRESSO LIBERO Martedì 6, ore 21.00 Agostino Galegati La nascita delle costellazioni antiche Sala cupola Planetario Sabato 8, ore 20.00 (cielo permettendo) “International Observe the Moon night” Osservazione della Luna al telescopio Venerdì 9, ore 21.00 (cielo permettendo) Osservazione pubblica della volta stellata Planetario - Giardino pubblico - INGRESSO LIBERO Centro commerciale ESP - INGRESSO LIBERO Martedì 11, ore 21.00 Agostino Galegati Il cielo dei Samurai Domenica 11, ore 10.30 (cielo permettendo) Osservazione del Sole al telescopio Planetario - Giardino pubblico - INGRESSO LIBERO Martedì 13, ore 21.00 Massimo Berretti Stelle e Costellazioni del cielo autunnale Sala cupola Planetario Mercoledì 12, ore 10.00 “Ravenna per Dante” Maria Giulia Andretta L'agenda di Dante: ricostruzione di un viaggio tra storia, simboli e stelle Sala conferenze - INGRESSO LIBERO Sala cupola Planetario Martedì 20, ore 21.00 Claudio Balella Viaggio dal polo all'equatore Sala cupola Planetario Sabato 15, ore 17.30 Amalia Persico “Ravenna per Dante” A caccia di Dante tra le stelle Sala cupola Planetario (conferenza adatta a bambini a partire da 8 anni) Sabato 24, ore 16.30 Marco Garoni “ ...un pomeriggio al Planetario” Il cielo d'autunno Sala cupola Planetario (conferenza adatta a bambini a partire da 6 anni) Martedì 27, ore 21.00 “Ravenna per Dante” La Divina avventura: il fantastico viaggio di Dante letture per bambine e bambini della primaria a cura di "Nati per Leggere" Sala conferenza Planetario Oriano Spazzoli Guido e le stelle del deserto: una favola astronomica Sala cupola Planetario Martedì 18, ore 21.00 Claudio Balella Le stranezze di Titano: il metano al posto dell'acqua Sala cupola Planetario Domenica 23, ore 10.30 (cielo permettendo) OTTOBRE 2016 Martedì 4, ore 21.00 Paolo Morini Buon compleanno Sputnik! Sala cupola Planetario Osservazione pubblica del Sole Planetario - Giardino pubblico - INGRESSO LIBERO Martedì 25, ore 21.00 Giuliano Deserti Il sistema solare e i viaggi delle nostre sonde Sala cupola Planetario Hawking aveva ragione, i buchi neri evaporano Rilevato per la prima volta un effetto previsto nel 1974 da Stephen Hawking, secondo cui i buchi neri possono emettere una debole radiazione elettromagnetica. L'esperimento che ha ottenuto lo storico risultato è stato effettuato con un modello acustico dei buchi neri Il buco nero è per definizione l'oggetto a cui nulla può sfuggire. Secondo le leggi della gravità, formalizzate nella teoria generale della relatività di Albert Einstein, tutto ciò che capita entro un certo raggio dal centro del buco nero, sia materia o radiazione luminosa, finisce per essere inghiottito dalla sua immensa forza attrattiva. Nel 1974 tuttavia, in base ad alcune considerazioni di meccanica quantistica, il grande cosmologo Stephen Hawking teorizzò che i buchi neri non dovessero essere del tutto “neri”. In altre parole avrebbero dovuto emettere qualche tipo di radiazione luminosa, da allora nota come radiazione di Hawking, e con ciò perdere una piccola quantità di energia. Tutto questo, secondo l'equivalenza di massa ed energia stabilita dalla stessa teoria relativistica, equivale a perdere massa. In un tempo molto lungo, dunque, i buchi neri dovrebbero "evaporare". Purtroppo la verifica di questo effetto è sempre rimasta oltre le possibilità sperimentali, perché la quantità di radiazione emessa è assai limitata. Per aggirare il problema, alcuni anni fu proposto di ricreare la fisica dei buchi neri in laboratorio usando onde acustiche come analogo delle onde luminose. Uno dei sistemi fisici più adatti a creare le condizioni analoghe a quelle di un buco nero con onde acustiche è il condensato di BoseEinstein. Si tratta di un sistema di atomi o altre particelle caratterizzate ciascuna da un valore intero o nullo di spin, una proprietà quantistica che possiamo immaginare come una rotazione attorno a un proprio asse. Grazie a questa caratteristica, quando questi atomi o particelle sono portati a temperature prossime allo zero assoluto, perdono le loro caratteristiche individuali e per un peculiare effetto della fisica quantistica iniziano a comportarsi come un tutt'uno. Proprio questo sistema ha permesso ora la prima verifica sperimentale della radiazione di Hawking, ottenuta da Jeff Steinhauer del TechnionIsrael Institute of Technology ad, Haifa, in Israele, in uno studio descritto su “Nature Physics”, che ha sfruttato atomi di rubidio. Lo studio ha rilevato anche un effetto cruciale previsto dei calcoli di Hawking. La particella che sfugge dal buco nero è legata a un'altra particella che finisce dal buco nero: questa coppia è unita dall'entanglement, una correlazione che, secondo le leggi della meccanica quantistica, si può instaurare in opportune condizioni tra gli stati di due particelle. In virtù dell'entanglement, una misurazione effettuata su una delle due particelle della coppia permette di conoscere il valore della stessa misurazione anche per l'altra particella entangled. Ciò avviene in modo istantaneo, a qualunque distanza si trovino tra loro le due particelle che formano la coppia. È questo il principio su cui si basano gli esperimenti che riguardano il cosiddetto teletrasporto quantistico. © Le Scienze, 16 agosto 2016