Università degli studi di Pavia

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Università degli studi di Pavia
Facoltà di Economia
a.a. 2015-2016
Corso di Economia Aziendale – II modulo
Capitolo 4
Lo scambio monetario e i valori scaturenti da esso
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Stru%ura del corso Introduzione Economia Aziendale e Ragioneria I valori nello scambio monetario L’ogge%o I profili della ges5one Reddito Il Bilancio Conto Economico Le aree della ges5one Capitale Stato Patrimoniale Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
Rendiconto Finanziario 2
I profili della ges5one Operazioni con cui l’impresa si rapporta con soggeF terzi Esterna Cara%eris5ca Finanziaria Economica GESTIONE
Patrimoniale Interna Operazioni che avvengono Monetaria all’interno dell’impresa, senza scambi con soggeF terzi Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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4.1 Lo scambio monetario Le operazioni connesse alla ges5one economica esterna sono individuabili da un comune denominatore: lo scambio (o negoziazione) Lo scambio, normalmente monetario, si sviluppa quando Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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I soggeF dello scambio In relazione ai soggeF che partecipano allo scambio si dis5nguono: 1.  Scambi con terze economie 2.  Scambi intragruppo Scambi pos5 in essere con soggeF giuridicamente ed economicamente indipenden5 Scambi pos5 in essere con soggeF giuridicamente indipenden5 ma appartenen5 allo stesso gruppo aziendale Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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I ruoli della moneta Nello scambio monetario la moneta assolve a due fondamentali ruoli: 1. Strumento di regolamento degli scambi 2. Unità di misura del valore La moneta di per sé è un BENE Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Le fasi dello scambio Lo scambio è cara%erizzato da un insieme eterogeneo di azioni che possono essere classificate in tre aree (o fasi) dello scambio: 1. Fase della traDaEva 2. Fase della conclusione dello scambio 3. Fase dell’esecuzione dello scambio Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Gli elemen5 dello scambio Sebbene lo scambio possa avvenire in tempi, modalità e circostanze diverse, è sempre cara%erizzato da: PRESTAZIONE PRINCIPALE 1
2
Economia Aziendale (II modulo) – Chiara
Demartini
CONTROPRESTAZIONE MONETARIA 8
4.2 L’ogge%o dello scambio L’oggeDo dello scambio è definito da qualsiasi elemento che può essere susceQbile di valutazione economica Sono ogge%o di scambio: 1.  Beni materiali 2.  Beni immateriali (servizi) 3.  Lavoro 4.  Moneta Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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4.3 I valori derivan5 dallo scambio Per definire i valori genera5 dallo scambio è necessario dis5nguere tra: 1. Scambi aven5 per oggeDo un bene (operazioni di compravendita) 2. Scambi aven5 per oggeDo moneta (operazioni di finanziamento) Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Gli elemen5 dello scambio Sebbene lo scambio possa avvenire in tempi, modalità e circostanze diverse, è sempre cara%erizzato da: PRESTAZIONE PRINCIPALE 1
2
Economia Aziendale (II modulo) – Chiara
Demartini
CONTROPRESTAZIONE MONETARIA 11
Valori nelle operazioni di compravendita I valori che scaturiscono dagli scambi aven5 per oggeDo un bene (operazioni di compravendita) sono Valori CosE di acquisto DebiE di regolamento; Uscite di cassa PRESTAZIONE PRINCIPALE Valori Ricavi di vendita PREZZO
Economia Aziendale (II modulo) – Chiara
Demartini
CONTROPRESTAZIONE MONETARIA CrediE di regolamento; Entrate di cassa 12
Valori nelle operazioni di finanziamento I valori che scaturiscono dagli scambi aven5 per oggeDo moneta (operazioni di finanziamento) sono Valori Entrate di cassa DebiE di finanziamento PRESTAZIONE PRINCIPALE (disponibilità monetaria) Economia Aziendale (II modulo) – Chiara
Demartini
CONTROPRESTAZIONE MONETARIA Valori Uscite di cassa CrediE di finanziamento 13
Valori numerari e non numerari I valori che scaturiscono dallo scambio monetario possono essere dis5n5 in due fondamentali categorie: I valori numerari sono dire%amente connessi alla controprestazione 1. Valori numerari monetaria 2. Valori non numerari (economici) I valori economici sono dire%amente connessi alla prestazione principale Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Valori NUMERARI
Valori NON NUMERARI
Operazioni di
compravendita
Credi5/debi5 di regolamento; Entrate/uscite di cassa Ricavi/Cos5 Operazioni di
finanziamento
Entrate/Uscite di cassa Credi5/Debi5 di finanziamento Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Il modello dello scambio TRASFORMAZIONE PRODUTTIVA INPUT di FATTORI OUTPUT di PRODUZIONI USCITA DI CASSA DISPONIBILITA’ MONETARIA (CASSA) Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
ENTRATA DI CASSA 16
Il modello dello scambio € 500
VALORI degli INPUT € 800
TRASFORMAZIONE PRODUTTIVA VALORI degli OUTPUT DISPONIBILITA’ MONETARIA (CASSA) € 800
ENTRATA DI CASSA € 500
USCITA DI CASSA IMMEDIATA DIFFERITA ANTICIPATA IMMEDIATA DIFFERITA ANTICIPATA Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Il modello dello scambio (Pagamento IMMEDIATO) € 500
VALORI degli INPUT € 800
TRASFORMAZIONE PRODUTTIVA VALORI degli OUTPUT DISPONIBILITA’ MONETARIA (CASSA) € 800
ENTRATA DI CASSA € 500
USCITA DI CASSA IMMEDIATA IMMEDIATA Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Il modello dello scambio (Pagamento DIFFERITO dei fa%ori) € 500
€ 500
VALORI degli INPUT TRASFORMAZIONE PRODUTTIVA DISPONIBILITA’ MONETARIA (CASSA) COSTO € 500
DEBITO V/
FORNITORI USCITA DIFFERITA Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Il modello dello scambio (Pagamento ANTICIPATO ai fornitori) € 500
TRASFORMAZIONE PRODUTTIVA ANTICIPO AI FORNITORI € 500
USCITA DI CASSA DISPONIBILITA’ MONETARIA (CASSA) ANTICIPATA Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Il modello dello scambio (Pagamento da clien5 DIFFERITO) € 800
RICAVO € 800
CREDITI V/
CLIENTI TRASFORMAZIONE PRODUTTIVA € 800
VALORI degli OUTPUT DISPONIBILITA’ MONETARIA (CASSA) DIFFERITA Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Il modello dello scambio (Pagamento ANTICIPATO da clien5) € 800
ANTICIPO DA CLIENTI TRASFORMAZIONE PRODUTTIVA DISPONIBILITA’ MONETARIA (CASSA) € 800
ENTRATA DI CASSA ANTICIPATA Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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La classificazione dei valori derivan5 dallo scambio VALORI ECONOMICI (Non numerari) REDDITUALI NUMERARI PATRIMONIALI Sistema Sistema CAPITALE DI REDDITO Economia Aziendale (II
modulo) – Chiara Demartini
FUNZIONAMENTO 23
Reddito e capitale di funzionamento 1.  I valori afferen5 al sistema del REDDITO 2.  I valori afferen5 al sistema del CAPITALE DI FUNZIONAMENTO CONTO ECONOMICO (rappresentazione diacronica) STATO PATRIMONIALE (rappresentazione sincronica) Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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4.4 I valori numerari I valori numerari rappresentano la manifestazione degli strumenE di regolamento degli scambi (funzione principale della moneta) I valori numerari possono essere classifica5 in: 1.  CERTI Moneta di conto in CASSA o surroga5 2.  ASSIMILATI 3.  PRESUNTI CrediE/DebiE di regolamento Esprimono valori (cer5 o assimila5) di futura manifestazione Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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I valori numerari presun5 I valori numerari presunE esprimono valori la cui manifestazione numeraria non si è ancora verificata I valori numerari presun5 sono rilevaE a fine P.A. e sono espressi da: 1.  CASSA e crediE/debiE di regolamento in MONETA DIVERSA DA QUELLA DI CONTO 2.  RATEI aQvi e passivi 3.  Fondi COSTI FUTURI 4.  Fondi RISCHI Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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2 Ratei aFvi e passivi I ratei esprimono valori numerari presun5 connessi a quote di costo (passivi) o di ricavo (aQvi) di competenza economica dell’esercizio in chiusura ma di futura manifestazione numeraria RATEO PASSIVO 31 dicembre 2015
1 ottobre 2015
QUOTA DI COSTO DI COMPETENZA Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
31 marzo 2016
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Fondi cos5 futuri e 4 fondi rischi 3 I fondi per cosE futuri esprimono valori la cui manifestazione numeraria futura è certa ma l’ammontare è indeterminato I fondi per rischi esprimono valori la cui manifestazione numeraria futura è incerta e l’ammontare è indeterminato Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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4.5 I valori economici (non numerari) I valori economici (o non numerari) esprimono i valori economici delle condizioni produQve (aFve e passive) della ges5one aziendale (funzione di unità di misura del valore della moneta) In funzione della loro correlazione con i prezzi, i valori non numerari possono essere classifica5 in: 1.  CERTI 2.  STIMATI 3.  CONGETTURATI Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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I valori economici cer, COSTO DI
ACQUISTO
I valori economici cerE esprimono i valori direDamente correlaE ai prezzi forma5 negli scambi di passata manifestazione VERITA’/ FALSITA’ 31 oDobre 2015 PREZZO
Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
RICAVO DI
VENDITA
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I valori economici s,ma, I valori economici sEmaE esprimono i valori direDamente correlaE ai prezzi di futura manifestazione (scambi futuri o liquidazione futura) CONSULENZA
LEGALE
20 dicembre 2014 COSTO DI
ACQUISTO
PREZZO
VERITA’/ FALSITA’ RICAVO DI
VENDITA
LIQUIDAZIONE
PARCELLA
05 gennaio 2015 Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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I valori economici conge0ura, I valori economici congeDuraE esprimono i valori NON direDamente correlabili ai prezzi (relazione solo lontanamente mediata) I valori economici conge%ura5: § derivano dalla scissione di valori comuni a più periodi amministra5vi § Sono espressione delle ipotesi assunte nei piani e programmi di gesEone I valori congeDuraE non possono essere consideraE veri (o falsi) MA solo coerenE (o non coerenE) con le ipotesi e il sistema dei vincoli della gesEone Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Esempio (1) sui valori conge0ura, Si acquisisce un’immobilizzazione materiale (macchinario) per le di ges5one cara%eris5ca che si prevede di u5lizzare per operazioni 5 periodi amministraEvi Stato patrimoniale t
€ 2.000 Macchinario XXX
Conto
t+4
economico
t+2economico
Contot+1
economico
t+3
Conto economico t ContoConto
economico
€ 400
400 € Quota
400
Quota € 400 Ricavi QuotaQuota
€ 400 € Quota
amm.toamm.toamm.to
€ 1.200 amm.to
amm.to
Altri c. € 600
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Esempio (2) sui valori conge0ura, Si acquisisce un’immobilizzazione materiale (macchinario) per le di ges5one cara%eris5ca che si prevede di u5lizzare per operazioni 4 periodi amministraEvi Stato patrimoniale t
€ 2.000 Macchinario XXX
economico
t+2
Contot+1
economico
t+3
Conto economico t ContoConto
economico
400
500 € 500
Quota € 500 Ricavi QuotaQuota
€ 500 €€Quota
amm.toamm.to
€ 1.200 amm.to
amm.to
Altri c. € 600
Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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4.6 Il momento di formazione e rilevazione dei valori Il momento di formazione dei valori aFene alla concreta realizzazione degli scambi da cui i valori si originano Il momento di rilevazione dei valori aFene all’esigenza conosci5va dei faF che interessano la ges5one aziendale ed è riconducibile al processo di rilevazione quanEtaEva d’azienda Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Formazione e rilevazione CONCLUSIONE/ESECUZIONE DEL CONTRATTO FORMAZIONE
RILEVAZIONE 1.  SVOLGIMENTO DELLO SCAMBIO 2.  FINE PERIODO AMMINISTRATIVO Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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4.7 Valori finanziari e valori economici Un approccio alterna5vo alla classificazione dei valori rispe%o a quella sin qui analizzata (numerari vs economici) dis5ngue i valori in: Valori finalizzaE alla determinazione 1.  ECONOMICI 2.  FINANZIARI del reddito (cosE, ricavi, variazioni di capitale proprio) Valori inerenE la moneta, debiE e crediE (di regolamento E di finanziamento) Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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Se conosci il nemico e conosci te stesso Nemmeno in cento baDaglie E troverai in pericolo Se non conosci il nemico ma conosci te stesso Le tue possibilità di viDoria sono pari a quelle di sconfiDa Se non conosci né il nemico né te stesso Ogni baDaglia significherà per te sconfiDa certa Sun Tzu (L’arte della guerra) FINE CAPITOLO 4 Economia Aziendale (II modulo) – Chiara Demartini
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