2016 / 2017 19 NOVEMBRE 2016 foto di E. Boga 16 DICEMBRE 2016 PROSA 2016/2017 SAB 19 NOVEMBRE 2016 | ORE 20.30 Giulia Lazzarini MURI - PRIMA E DOPO BASAGLIA di Renato Sarti 17 FEBBRAIO 2017 3 MARZO 2017 VEN 16 DICEMBRE 2016 | ORE 20.30 Fratelli Dalla Via DRAMMATICA ELEMENTARE di e con Marta e Diego Dalla Via VEN 17 FEBBRAIO 2017 | ORE 20.30 Giuliana Musso MIO EROE di e con GIuliana Musso VEN 3 MARZO 2017 | ORE 20.30 Daria Deflorian, Antonio Tagliarini REALITY da Mariusz Szczygieł VEN 31 MARZO 2017 | ORE 20.30 Giuseppe Cederna, Sandro D’Onofrio MOZART. RITRATTO DI UN GENIO di Giuseppe Cederna 31 MARZO 2017 20 APRILE 2017 GIO 20 APRILE 2017 | ORE 20.30 Alessandro Anderloni da Dante Alighieri foto di Flavio Pettene foto di Marco Caselli Nirmal LA DIVINA COMMEDIA Spettacoli di prosa a cura di Alessandro Anderloni SABATO 19 NOVEMBRE 2016 | ORE 20.30 GIULIA LAZZARINI MURI. PRIMA E DOPO BASAGLIA GIULIA LAZZARINI testo e regia di Renato Sarti Ha debuttato in teatro giovanissima e in sessant’anni di carriera ha interpretato grandi classici e testi contemporanei. Presenza costante nelle produzioni del Piccolo Teatro di Milano, si è distinta in spettacoli quali La tempesta di Shakespeare, Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni, Vita di Galileo e L’opera da tre soldi di Brecht, Le notti bianche di Dostoevskij e Il giardino dei ciliegi di Cechov. Dopo il successo di Muri, è protagonista di Gorla fermata Gorla, sempre per la regia di Renato Sarti. Per la televisione ha lavorato in Casa di bambola di Ibsen, Piccola Città di Wilder, Resurrezione dei fratelli Taviani e Maria Montessori di Tavarelli. Tra i film interpretati per il cinema: Grazie di tutto di Manfredi e Romanzo di una strage di Giordana. Nel 2015 riceve il David di Donatello come Migliore Attrice non protagonista per Mia madre di Nanni Moretti. Di lei Giorgio Strehler ha detto: «Giulia appartiene a quei rari talenti naturali che salgono su un palco, cominciano a recitare e sanno già tutto della teatralità. Sono nati per recitare. Recitano sempre e da sempre bene». scene Carlo Sala musiche Carlo Boccadoro disegno luci Claudio De Pace produzione Teatro della Cooperativa in coproduzione con Mittelfest con il sostegno di Regione Lombardia - progetto Next con il sostegno della Provincia di Trieste Finalista Premio Riccione per il Teatro 2009 Premio Anima 2012 Premio Le Maschere del Teatro Italiano a Giulia Lazzarini come miglior interprete di monologo 2015 Camicie di forza, dosi massicce di psicofarmaci, lobotomia, elettroshock: il manicomio. Il racconto non parte dal punto di vista degli utenti (o sarebbe più giusto chiamarli internati) ma da quello degli infermieri. Una professione preziosa e difficile che venne scardinata dalla legge del 1978, conosciuta come Legge Basaglia. Da allora il compito del personale ospedaliero non fu più soltanto quello di custodire e pulire, ma di confrontarsi, dialogare e ascoltare. La protagonista rievoca la sua trentennale esperienza di infermiera. Riflette su quello che ha visto e vissuto con una nostalgia particolare, «quela del poeta, quela che te sa tropo bene che non pol tornar». Lo sguardo lucido, estremo, quasi spietato di chi si rende conto che la spinta di quegli anni si è affievolita e rischia di finire inghiottita dall’indifferenza e dall’oblio. foto di E. Boga www.teatrodellacooperativa.it VENERDÌ 16 DICEMBRE 2016 | ORE 20.30 FRATELLI DALLA VIA DRAMMATICA ELEMENTARE di e con Marta Dalla Via, Diego Dalla Via direzione tecnica Roberto Di Fresco produzione La Piccionaia con il sostegno di Opera Estate Festival Veneto FRATELLI DALLA VIA Sono una piccola impresa famigliare che costruisce storie. Marta e Diego, dopo aver sviluppato parallelamente una serie di esperienze formative, professionali e umane, decidono di unire la propria voce in un percorso artistico comune, accettando la sfida di abitare e lavorare a Tonezza del Cimone, il paese sulle montagne vicentine dove sono nati. La loro prima scrittura per la scena è Piccolo Mondo Alpino progetto vincitore del Premio Kantor 2010 e del premio speciale della giuria nel concorso drammaturgico CTAS Oltrelaparola nel 2011. La loro seconda prova drammaturgica è Mio figlio era come un padre per me, vincitore del Premio Scenario 2013. Lo spettacolo debutta al Franco Parenti di Milano e viene rappresentato in oltre settanta città nel corso delle stagioni successive. Il loro nuovo progetto Drammatica Elementare ha debuttato a Vicenza il 26 febbraio 2016. www.martadallavia.it C’erano una volta la A di ape, la B di barca, la C di casa. Ma l’alfabeto non è più quello delle vecchie scuole elementari. Nella società dell’allarmismo, della globalizzazione e dei localismi la A è quella dell’attacco all’America, la O quella di Osama e Obama, la P quella di polentosa Pianura Padana e così via. Espulsi dalle scuole di ogni ordine e grado, traditi, come Hansel e Gretel, da chi li doveva tutelare, due alunni, approssimativamente analfabeti, disegnano drammaturgie tratte da un loro nuovo dizionario in stile dadaista. Basato su una struttura di acrostici e tautogrammi, il percorso dei due protagonisti diventa una favola scolastica che racconta il desiderio di giocare con le parole e di trasformarle in un dissacrante abbecedario contemporaneo in forma di racconto. VENERDÌ 17 FEBBRAIO 2017 | ORE 20.30 GIULIANA MUSSO MIO EROE di e con Giuliana Musso regia Giuliana Musso con la complicità di Alberto Rizzi scene e assistenza Tiziana De Mario musiche eseguite da Andrea Musto direzione tecnica Claudio “Poldo” Parrino foto Adriano Ferrara organizzazione Miriam Paschini produzione La Corte Ospitale GIULIANA MUSSO Vicentina d’origine e udinese d’adozione, Giuliana Musso è attrice, ricercatrice e autrice, Premio della Critica 2005, è tra le maggiori esponenti del teatro di narrazione e d’indagine. Un teatro che si colloca al confine con il giornalismo d’inchiesta, tra l’indagine e la poesia, la denuncia e la comicità. Una poetica che caratterizza tutti i suoi lavori, dalla trilogia sui “fondamentali” della vita, Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti (nascita, sesso e morte), a Indemoniate (su un caso di isteria collettiva alla fine dell’Ottocento), Dreams (sull’indebitamento) e La Base (sulla costruzione della base militare U.S.A. a Vicenza). Nel successivo La Fabbrica dei preti dà voce a chi ha vissuto nei seminari italiani prima del Concilio Vaticano II. Wonder Woman è un’indagine sul mondo contemporaneo fatto di stereotipi di genere, spreco di talenti, crisi della coppia e diritti mancati. Mio eroe è debuttato al Teatro Herberia di Rubiera il 27 ottobre 2016. www.giulianamusso.it Il tema? La guerra. Il soggetto? La biografia di uno dei cinquantatré soldati italiani caduti in Afghanistan durante la missione ISAF (2001 2014). La voce? Quella di una madre che non racconta la morte, ma la vita del figlio: la nascita, i primi mesi, l’infanzia, l’adolescenza. Nell’alveo di questa narrazione lieve e buffa, dove pianto e riso si rincorrono e si fondono, si fa spazio un discorso etico. La madre apre un varco, esce dagli stereotipi, si pone interrogativi sulla logica della guerra come sistema di soluzione dei conflitti internazionali, sul mito della patria, del sacrificio dell’eroe e sul tema del valore della vita umana. Solo alla fine sarà visibile. come una filigrana in controluce, che il tema era invece la menzogna, il soggetto tutti noi, la voce quella della razionalità umana. VENERDÌ 3 MARZO 2017 | ORE 20.30 DARIA DEFLORIAN ANTONIO TAGLIARINI REALITY a partire dal reportage di Mariusz Szczygieł Reality traduzione di Marzena Borejczuk, Nottetempo 2011 ideazione e performance Daria Deflorian e Antonio Tagliarini Realtà, reality senza show, senza pubblico. Essere anonimi e unici, speciali e banali. Avere il quotidiano come orizzonte. Come Janina Turek, donna polacca che per oltre cinquant’anni ha annotato minuziosamente su 748 quaderni “i dati” della sua vita: quante telefonate a casa aveva ricevuto e chi aveva chiamato (38.196), dove e chi aveva incontrato per caso e salutato con un buongiorno (23.397), quanti appuntamenti aveva fissato (1.922), quanti regali aveva fatto, a chi e di che genere (5.817), quante volte aveva giocato a domino (19), quante volte era andata a teatro (110), quanti programmi televisivi aveva visto (70.042). Gesti quotidiani, azioni fatte non per lasciare un ricordo, ma per necessità, sullo sfondo dell’Est-Europa prima e dopo la caduta del Muro. disegno luci Gianni Staropoli consulenza per la lingua polacca Stefano Deflorian, Marzena Borejczuk e Agnieszka Kurzeya DEFLORIAN / TAGLIARINI collaborazione al progetto Marzena Borejczuk organizzazione Anna Damiani produzione e accompagnamento internazionale Francesca Corona direzione tecnica Giulia Pastore produzione A.D., Festival Inequilibrio/Armunia, ZTL-Pro con il contributo della Provincia di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali in collaborazione con Fondazione Romaeuropa e Teatro di Roma residenze artistiche Festival Inequilibrio/Armunia, Ruota Libera/Centrale Preneste Teatro, Dom Kultury Podgórze con il patrocinio dell’ Istituto Polacco di Roma Daria Deflorian e Antonio Tagliarini sono autori, registi e performer. Nel 2008 hanno cominciano un’intensa collaborazione dando vita a una serie di importanti progetti teatrali: il primo è Rewind, omaggio a Cafè Müller di Pina Bausch (2008), che ha debuttato al Festival Short Theatre di Roma. Nel 2009 hanno portato in scena al Teatro Palladium un lavoro liberamente ispirato alla filosofia di Andy Warhol, from a to d and back again. Tra il 2010 e il 2011 hanno iniziato a lavorare al progetto Reality per il quale Daria Deflorian ha vinto il Premio Ubu 2012 come miglior attrice protagonista. Nell’autunno 2012 sono stati invitati dal Teatro di Roma a partecipare al progetto Perdutamente, durante il quale hanno iniziato a lavorare su Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, Premio Ubu 2014 come novità italiana o ricerca drammaturgica. Tre dei loro testi sono stati raccolti in un volume, Trilogia dell’invisibile (Titivillus, 2014). Dal 2015 sono impegnati in una tournée internazionale che prosegue nei primi mesi del 2016 in Francia, Svizzera e Canada. www.defloriantagliarini.it VENERDÌ 31 MARZO 2017 | ORE 20.30 GIUSEPPE CEDERNA SANDRO D’ONOFRIO MOZART, RITRATTO DI UN GENIO GIUSEPPE CEDERNA regia Ruggero Cara, Elisabeth Boeke scenografia Francesca Sforza costumi Alexandra Toesca luci Paolo Latini produzione Art Up Art con Produzioni Fuorivia foto di Marco Caselli Nirmal di Giuseppe Cederna liberamente tratto da Mozart di Wolfgang Hildesheimer Debutta nel 1977 a Piazza Navona come clown di strada e nel 1978 fonda con Memo Dini la compagnia Anfeclown. In teatro lo ricordiamo nel Sogno di una notte d’estate di W. Shakespeare, Amadeus di P. Shaffer, Il giardino dei ciliegi di A. Cechov, Puntila e il suo servo Matti di B. Brecht, La Febbre di W. Shawn, Il grande viaggio di Giuseppe Cederna e Francesco Niccolini. Dal Gennaio 2015 è in tournée con L’ultima Estate dell’Europa. Premio oscar con il film Mediterraneo di Gabriele Salvatores nel 1991, nel cinema ha lavorato, tra gli altri, con Scola, Bellocchio, Comencini, Monicelli, i fratelli Taviani, Soldini, Brizzi e Rob Marshall. I suoi libri sono pubblicati da Feltrinelli. SANDRO D’ONOFRIO «Mozart era un mistero anche per se stesso.» Ed è lo stesso Mozart, in carne e ossa, a prendere in mano la sua biografia scritta da Wolfgang Hildesheimer per cercare di capirsi e di risolvere quel mistero irrisolvibile che porta il suo nome. Ne nasce un viaggio impervio ed esilarante tra la vita del genio e il miracolo della sua musica, portato in scena da un attore e un pianista. Ecco quindi l’enfant prodige perennemente in tournée per le strade dissestate d’Europa; ecco il riso di Mozart e il talento per la comicità fecale tramandatagli dalla mamma; ecco il pianista virtuoso, l’impareggiabile buffone, il Figaro e il Don Giovanni; ecco le umiliazioni, i successi, gli amori e i dolori che hanno segnato la fulminante esistenza «di uno spirito indicibilmente grande, regalo immeritato per l’umanità, nel quale la natura ha prodotto un eccezionale, forse irripetibile, a ogni modo mai più ripetuto, capolavoro». Inizia lo studio del pianoforte a sei anni sotto la guida di Ida Mannatrizio e si forma successivamente con Eke Mendez e Nora Doallo conseguendo il diploma al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. In seguito all’incontro con il violinista argentino Alberto Lysy si dedica al repertorio cameristico collaborando con la “Camerata Lysy” e con musicisti come Sandor Vegh, Bruno Giuranna e Riccardo Brengola. Studia con Jakob Gimpel, Eduardo Vercelli, Aldo Ciccolini, M. J. Pires e A. Weissenberg. Si è esibito in tutta Europa, Stati Uniti e nell’Estremo Oriente. Da molti anni è docente di pianoforte e musica da camera presso il Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano e svolge intensa attività concertistica. www.artupart.com GIOVEDÌ 20 APRILE 2017 | ORE 20.30 ALESSANDRO ANDERLONI LA DIVINA COMMEDIA ALESSANDRO ANDERLONI da Dante Alighieri con Alessandro Anderloni, Silvia Bertoncelli e Stefano Roveda Ha iniziato giovanissimo un originale percorso di drammaturgia con la comunità di Velo Veronese, dove dal 1990 ha messo in scena dodici testi originali. Dopo la Laurea in Lettere si è dedicato alla didattica teatrale, con la scrittura e regia di oltre cinquanta testi. Si è specializzato in direzione di coro con Bepi De Marzi ed è autore e compositore di teatro musicale. Tra le numerose esperienze teatrali con attori non professionisti c’è quella con gli ex bambini soldato della Repubblica Democratica del Congo (2012) e con la compagnia di teatro del Carcere di Verona che dirige dal 2014. Dal 2015 conduce il corso di teatro in lingua tedesca con la compagnia Die Veronabühne del Goethe Zentrum. Dalla Divina Commedia ha tratto tre rielaborazioni per bambini andate in scena Roma, lo spettacolo Inferno con la Compagnia Teatrale Pietro Sossai e Commedia, Comedìa con la Compagnia Teatrale del Liceo Messedaglia di Verona. Dopo numerose prove di narrazione musicale, ha debuttato come interprete di monologhi nel 2014 con Carlo. L’ombra e il sogno. Nel 2016 ha iniziato la collaborazione con la coreografa Silvia Bertoncelli per lo spettacolo di teatro-danza Gli amori di Shakesperare. coreografie Silvia Bertoncelli costumi Giovanna Ferrarese trucco Cristina Ottoboni elementi scenici Giannantonio De Maldè suono Francesco Ambrosini, Samuele Tezza disegno luci Andrea Coppini produzione Àissa Màissa, Le Falìe Anteprima assoluta www.aissamaissa.it foto di Flavio Pettene Dante Alighieri punteggia la sua Commedia di invocazioni d’aiuto, di dubbi e di giustificazioni del nulla che riesce a dire del pochissimo che ha visto, del niente che ricorda di ciò che «trasumanar significar per verba non si poria». Eppure scrive, e descrive. E in qualche modo autorizza i suoi lettori a riscrivere in eterno, e a dire l’indicibile di quello che lui stesso non ha saputo dire. Alessandro Anderloni non aggiunge parole a quelle del Poeta e dice alcuni canti, delle tre cantiche. Nel rispetto della simbologia numerica, sono tre anche i protagonisti sul palcoscenico. Con l’attore ci sono due danzatori, Silvia Bertoncelli (autrice anche delle coreografie) e Stefano Roveda, a dialogare con tre elementi scenici su un tappeto sonoro di musica e rumori, a intraprendere quel viaggio che, con le parole di Vittorio Sermonti, «ricomincia ogni volta nel mezzo del cammin di nostra vita». È un viaggio dalla periferia al centro, dall’oblio alla memoria, dal quotidiano all’universale quello che si snoda lungo il percorso di sei spettacoli della stagione di prosa 2016/2017 del Teatro Ristori. Alle voci di donne ai margini – l’infermiera di Giulia Lazzarini, la madre di Giuliana Musso, la casalinga polacca di Deflorian/Tagliarini – si accordano quelle di indiscutibili protagonisti della Storia – il Mozart di Cederna o il Dante di Anderloni – tutte raccolte come fossero parte di un tautogramma dei Fratelli Dalla Via. In questa prospettiva di incontro tra mondi diversi e storie lontane, il cartellone del Ristori accosta icone del teatro italiano ad artisti che stanno segnando la nuova drammaturgia, attesi ritorni ad anteprime, inaugurando un percorso di ricerca di quanto di più originale si muove sulla scena italiana. sponsor Via Teatro Ristori, 7 | Verona T. 045 6930001 | teatroristori.org