Codifica: Direzione Operazioni Rete AT e Automazione 7/4/432 DISCIPLINARE TECNICO Rev. 00 Pag. 1 di 16 Luglio 2016 Servizio di gestione (raccolta, movimentazione, carico, trasporto, conferimento e smaltimento finale) di oli esausti, emulsioni oleose, stracci e rottami ferrosi contaminati da sostanze pericolose e di trasporto di olio dielettrico Storia delle revisioni Rev. 00 Elaborato Luglio 2016 Prima revisione Resp. Manutenzione AT Resp. Rete AT e Automazione Ranieri Iafrate Marco Pergola Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 2 di 16 INDICE 1. OGGETTO DEL CONTRATTO E DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI ............ 3 2. LUOGO DI ESECUZIONE ................................................................................. 5 3. DURATA DEL CONTRATTO/TERMINE DI ESECUZIONE ................................ 5 4. CORRISPETTIVO DEL CONTRATTO ................................................................ 6 5. OBBLIGHI ED ONERI DELL’APPALTATORE ................................................... 8 6. LIVELLI DI SERVIZIO MINIMI..................................................................... 11 7. DIREZIONE E CONTROLLO DELLE PRESTAZIONI ....................................... 11 8. SUBAPPALTO................................................................................................. 12 9. PENALI .......................................................................................................... 12 10. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO .................................................................. 13 11. CAUZIONE DEFINITIVA................................................................................ 13 12. POLIZZA ASSICURATIVA ............................................................................. 13 13. GESTORE DEL CONTRATTO .......................................................................... 14 14. COMUNICAZIONI TRA LE PARTI ................................................................. 14 15. VISITE PREVENTIVE ..................................................................................... 14 16. NORME APPLICABILI ................................................................................... 15 17. GARANZIE ..................................................................................................... 15 18. ALLEGATI ...................................................................................................... 15 Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO 1. Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 3 di 16 OGGETTO DEL CONTRATTO E DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Il Servizio oggetto del Contratto comprende le attività nel seguito descritte, il cui dettaglio è indicato negli allegati del presente Disciplinare Tecnico: 1.1 Gestione rifiuti speciali non pericolosi e speciali pericolosi Gestione (raccolta, aspirazione, movimentazione, carico, trasporto, conferimento a discarica o deposito autorizzato, recupero e smaltimento finale) a carattere episodico delle tipologie di rifiuti speciali non pericolosi e speciali pericolosi elencate nel “Modello di offerta economica” di cui all’allegato C, prodotti nelle Cabine Primarie della Committente di cui all’allegato B. Nel presente documento ed in quelli in esso richiamati (allegati A, B, C, D, E, F, G e H) si descrivono le condizioni di fornitura del Servizio. 1.2 Gestione rifiuti costituiti da oli esauriti Gestione (raccolta, aspirazione, movimentazione, carico, trasporto e conferimento al Consorzio Obbligatorio Oli Usati, di seguito indicato come C.O.O.U., per la successiva rigenerazione) di: • oli minerali isolanti e termoconduttori, non clorurati – CER 13 03 07*. • altri oli isolanti e termoconduttori – CER 13 03 10* • oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati – CER 13 01 10* prodotti nelle Cabine Primarie della Committente, di cui all’allegato B. Nel presente documento ed in quelli in esso richiamati (allegati A, B, C, D, E, F, G e H) si descrivono le condizioni di fornitura del Servizio. La Committente potrà in qualunque momento integrare e/o modificare l’elenco delle cabine primarie di cui all’allegato B, con ulteriori impianti (Cabine Primarie o Cabine Secondarie), siti all’interno della Provincia di Roma, senza che all’Appaltatore spetti alcun compenso particolare oltre, ovviamente, quello relativo al pagamento del Servizio eseguito. 1.3 Pulizia vasche di raccolta olio dei trasformatori Pulizia delle vasche di raccolta olio sottostanti i trasformatori A.T./A.T., A.T./M.T. e M.T./M.T. in esercizio presso le cabine primarie, con: lavaggio della vasca, rimozione dei rifiuti solidi, fangosi e liquidi. Nel presente documento ed in quelli in esso richiamati (allegati A, B, C, E, e G) si descrivono le condizioni di fornitura del Servizio. 1.4 Trasporto olio dielettrico Trasporto di olio dielettrico, da utilizzare nel corso delle attività manutentive svolte dalla Committente, da effettuare con autobotti da 6 o 30 mc comprese le attività preventive di bonifica ed asciugatura della stessa. Nel presente documento ed in quelli in esso richiamati (allegati A, B, C, E, e G) si descrivono le condizioni di fornitura del Servizio. Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 4 di 16 1.5 Servizi supplementari All’occorrenza la Committente si riserva il diritto di ordinare all’Appaltatore alcuni servizi analitici di laboratorio da eseguirsi su campioni di oli ed emulsioni prelevati a cura della Committente stessa. Per l’esecuzione di tali ulteriori servizi si farà riferimento alla allegata Relazione Tecnica ed Elenco Prezzi per la “Fornitura di servizi analitici e tecnici di laboratorio chimico” (Allegato D). Tali servizi supplementari saranno pagati con le modalità previste nel presente Disciplinare Tecnico e fino alla concorrenza dell’importo a disposizione di cui alla Sezione 3 del “Modello di offerta economica” (Allegato C). 1.6 Caratterizzazione del rifiuto Su richiesta della Committente, l’Appaltatore dovrà provvedere alla caratterizzazione dei rifiuti, elencati nel “Modello di offerta economica” di cui all’allegato C, presso laboratorio accreditato e all’emissione dei relativi certificati firmati da un chimico iscritto all’Albo dei Chimici. Il prelievo dei campioni presso i siti della Committente è a cura e spese dell’Appaltatore. 1.7 Prestazioni 1.7.01 Le prestazioni necessarie per l’esecuzione di tutte le attività richieste dal Servizio. 1.7.02 Tutte le attività necessarie per l’esecuzione del Servizio a regola d’arte e/o per il rispetto della normativa in vigore, anche se non esplicitamente menzionate. Ingegneria – Approntamento – Comodato d’uso – Trasporti – Documentazione 1.8 Sono ricompresi nei prezzi unitari di cui al “Modello di offerta economica” allegato al presente Capitolato (Allegato C), anche le forniture e le prestazioni nel seguito riportate. 1.8.01 Attività di progettazione necessaria per l’esecuzione del Servizio in oggetto in totale conformità a quanto previsto dai regolamenti e dalle norme in materia di rifiuti vigenti all’atto dell’effettuazione del Servizio. 1.8.02 Eventuali sopralluoghi di personale tecnico presso il sito interessato dai lavori allo scopo di raccogliere le informazioni necessarie per la corretta organizzazione delle attività. 1.8.03 Eventuali ulteriori oneri necessari per l’ottenimento di permessi ed autorizzazioni per accedere nell’area dell’impianto. 1.8.04 Stesura Formulari d’Identificazione Rifiuto. 1.8.05 Fornitura in comodato d’uso, presso n° 5 siti indicati dalla Committente, di n° 10 contenitori da 200 litri idonei per la raccolta dei rifiuti di cui ai codici CER 15 02 02* e CER 15 02 03. 1.8.06 Raccolta, aspirazione, imballaggio, etichettatura, predisposizione per il trasporto, movimentazione e carico dei rifiuti da smaltire. 1.8.07 Operazioni di pesatura presso l’Impianto di Conferimento dei rifiuti e, qualora richiesto dalla Committente, presso una pesa individuata dalla Committente preventivamente alla consegna del rifiuto all’Impianto di Conferimento. La Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 5 di 16 Committente potrà richiedere di far partecipare alle citate operazioni di pesatura un proprio incaricato. 1.8.08 Trasporto dei rifiuti da smaltire dalle Cabine Primarie della Committente al C.O.O.U. o all’impianto di smaltimento finale, con automezzi autorizzati, dalle Autorità competenti, al trasporto dei rifiuti oggetto del Servizio. 1.8.09 Conferimento dei rifiuti da smaltire all’impianto di smaltimento. Gli interventi saranno effettuati nel rispetto di quanto esposto nell’Allegato A “Modalità di esecuzione del Servizio”. Gli interventi dovranno essere programmati: dal lunedì al venerdì con orario nominale dalle 08.30 alle 12.15 e dalle 12.45 alle 14.00. Eventuali diversi orari potranno essere di volta in volta e per casi specifici richiesti dalla Committente o accordati all’Appaltatore. Su richiesta della Committente, l’Appaltatore dovrà pertanto garantire il servizio anche nei giorni pre-festivi e festivi ed eventualmente anche in orario notturno L’Appaltatore deve iniziare e ultimare gli interventi di gestione dei rifiuti (raccolta, movimentazione, carico, trasporto, conferimento a discarica o deposito autorizzato) o di prelievo dei campioni di rifiuto per i quali si deve procedere agli esami per la caratterizzazione entro il termine che verrà stabilito nei singoli Ordini di Servizio o “fax di richiesta di intervento”, che dispongono l’esecuzione degli stessi, emessi dalla Committente e trasmessi all’Appaltatore almeno 48 ore prima del previsto avvio delle attività in sito. La certificazione conclusiva delle caratterizzazioni dei rifiuti, dovrà essere trasmessa alla Committente entro 5 giorni solari consecutivi dalla data di ritiro/consegna dei relativi campioni. Dal momento del ritiro l’Appaltatore sarà completamente responsabile dei rifiuti ed in particolare si impegna ad operare prendendo tutte le precauzioni necessarie atte ad evitare pericolo per la salute dell’uomo e per la salvaguardia dell’ambiente. Eventuali interventi che si rendessero necessari per incidenti verificatesi durante le fasi di raccolta, movimentazione e trasporto, dovranno essere tempestivamente eseguiti a cura e spese dell’Appaltatore. Le suddette descrizioni ed ogni altra indicazione riportata nei documenti contrattuali è solo esemplificativa e non limitativa, dovendosi intendere compreso nel Servizio ed a carico dell’Appaltatore ogni onere, compenso e responsabilità, anche non esplicitati nei documenti contrattuali stessi, ma comunque necessari per l’esatta esecuzione del Servizio e per il raggiungimento del suo scopo, di cui l’Appaltatore dichiara di avere esatta conoscenza. 2. LUOGO DI ESECUZIONE Presso le Cabine Primarie di cui all’allegato B site all’interno della Provincia di Roma 3. DURATA DEL CONTRATTO/TERMINE DI ESECUZIONE La durata del Contratto è fissata in 730 (settecentotrenta) giorni solari consecutivi dalla data del Verbale di Consegna e comunque non oltre l’esaurimento dell’importo contrattuale, qualora Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 6 di 16 tale condizione si verifichi prima della naturale scadenza. Alla scadenza, il contratto si intende cessato senza bisogno di alcuna disdetta. 4. CORRISPETTIVO DEL CONTRATTO 4.1 Importo contrattuale L’importo complessivo a disposizione per la fornitura del Servizio così come precedentemente definito, è pari all’importo totale che scaturisce dall’offerta dell’Appaltatore in sede di gara, riportata alla Sezione 4 dell’Allegato C – Lista dei prezzi ed offerta economica (nel seguito denominata anche “LISTA PREZZI”). I prezzi offerti, a debito o a credito, nelle Sezioni 1 e 2 dell’Allegato C - Lista dei prezzi ed offerta economica costituiranno per i relativi articoli di riferimento i prezzi contrattuali. Le quantità riportate nelle Sezioni 1 e 2 dell’Allegato C - Lista dei prezzi e offerta economica costituiscono un riferimento puramente indicativo ai fini della formazione dell’importo del Servizio e non sono vincolanti per la Committente. Nel corso del Servizio tali quantità potranno subire variazioni in aumento o in diminuzione senza che l’Appaltatore possa trarne argomento o ragione per recedere dal Contratto o per chiedere indennizzi di qualsiasi specie o prezzi diversi da quelli indicati nella “LISTA PREZZI”. Inoltre nel caso di esecuzione di servizi supplementari, di cui al punto 1.5, questi saranno remunerati applicando i prezzi unitari di cui all’articolo 6 dell’Allegato D al netto del ribasso offerto dall’Appaltatore in sede di gara, riportato nella Sezione 3 dell’Allegato C – Lista dei prezzi e offerta economica. I prezzi offerti devono intendersi comprensivi di ogni e qualsiasi onere l’Appaltatore possa incontrare per realizzare il Servizio con l’osservanza di tutte le condizioni e prescrizioni contrattuali e di tutti i diritti, tasse, tributi, imposte ed oneri comunque applicabili, compreso oneri per la sicurezza e quanto previsto dal Ministero dell’Ambiente per il Sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti “SISTRI”, fatta eccezione per l’IVA. Essi si intendono accettati a proprio rischio dall’Appaltatore, che, in base a proprie valutazioni, esami ed accertamenti sui luoghi, li ha giudicati convenienti e remunerativi, oltre che per il proprio utile anche per ogni altra spesa e prestazione, generale e particolare, principale ed accessoria, inerente all’ordine. La Committente potrà richiedere all’Appaltatore la Gestione (raccolta, aspirazione, movimentazione, carico, trasporto, conferimento a discarica o deposito autorizzato, recupero e smaltimento finale) di tipologie di rifiuti speciali non pericolosi e speciali pericolosi diversi da quanto sopra specificato. Tale eventualità sarà oggetto di accordo con l’Appaltatore per la definizione di una specifica voce di prezzo per dette nuove attività, la stessa sarà comunque derivata dall’ammontare economico del contratto. 4.2 Stima dei costi della sicurezza Ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81/2008, allo scopo di promuovere la cooperazione e il coordinamento tra la Committente e l’Appaltatore viene allegato il Documento Unico di Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 7 di 16 Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI) – allegato G, per le previste attività in sito da parte del personale dell’Appaltatore. I costi per la sicurezza individuati nel citato documento, necessari per l’eliminazione dei rischi da interferenza sono stati quantificati in Euro 2.100,38 (duemilacento/38). 4.3 Modalità di pagamento Il Servizio effettivamente eseguito ed accettato dalla Committente, verrà remunerato a misura, secondo quanto nel seguito riportato. Qualora siano rispettati tutti gli adempimenti previsti nell’Ordine relativamente alla fatturazione, il pagamento sarà effettuato con le modalità riportate nell’Ordine. 4.3.1 Importi a debito per la Committente I servizi prestati dall’Appaltatore verranno contabilizzati sulla base delle quantità presenti nella 4a copia dei Formulari di Identificazione Rifiuti (di seguito FIR) di cui all’allegato A del presente Disciplinare Tecnico, timbrati e firmati dal funzionario addetto all’impianto di smaltimento, con allegate le ricevute della pesatura, nonché degli importi relativi all’eventuale: - pulizia delle vasche di raccolta olio dei trasformatori, - trasporto dell’olio dielettrico - servizi supplementari richiesti dal Committente. Al momento dell’entrata in vigore del sistema SISTRI i servizi prestati dall’Appaltatore, verranno contabilizzati dopo che il sistema stesso comunica alla casella postale del produttore il positivo esito delle operazioni di accettazione del rifiuto. La fatturazione sarà effettuata, previo benestare della Committente, secondo le modalità di seguito riportate: A. al ricevimento da parte della Committente della 4a copia dei FIR, timbrata e controfirmata dall’impianto di smaltimento e delle eventuali ulteriori certificazioni previste dalle Normative vigenti al momento del ritiro del rifiuto; B. all’avvenuta pulizia delle vasche di raccolta olio dei trasformatori previa consegna alla Committente di apposito documento di esecuzione lavoro controfirmato dalle parti; C. all’avvenuto trasporto di olio dielettrico effettuato con le autobotti dell’Appaltatore previa consegna alla Committente di apposito documento di esecuzione lavoro controfirmato dalle parti. D. alla consegna del certificato di analisi, in caso di richiesta delle prestazioni di cui all’allegato D; E. alla consegna del certificato di caratterizzazione del rifiuto. 4.3.2 Importi a credito per la Committente I servizi prestati dall’Appaltatore verranno contabilizzati sulla base delle quantità presenti nella 4a copia dei FIR di cui all’allegato A del presente Disciplinare Tecnico, Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 8 di 16 timbrata e firmata dal funzionario addetto all’impianto di smaltimento, con allegate le ricevute della pesatura. Al momento dell’entrata in vigore del sistema SISTRI i servizi prestati dall’Appaltatore, verranno contabilizzati dopo che il sistema stesso comunica alla casella postale del produttore il positivo esito delle operazioni di accettazione del rifiuto. Successivamente alla consegna al Committente da parte dell’Appaltatore della 4a copia del FIR nei termini previsti dalla normativa vigente, il Committente emetterà un ordinativo di incasso che l’Appaltatore dovrà regolarizzare entro 15 giorni dal ricevimento della fattura; a conferma dell'avvenuto versamento, copia dello stesso dovrà essere trasmesso al Gestore del Contratto di cui all’articolo 13 del presente Disciplinare Tecnico. 4.3.3 Modalità di pagamento per rifiuti prelevati in cabine interrate Nel caso di prelievo di rifiuti in cabine interrate, l’importo a debito o a credito della Committente verrà incrementato (se a debito) o decrementato (se a credito) della percentuale del 20% (venti per cento). 4.4 I prezzi sono fissi e non suscettibili di variazione. 4.5 Valuta di pagamento: Euro. 4.6 La resa presso le Cabine Primarie di areti S.p.A. di cui all’allegato B. 5. OBBLIGHI ED ONERI DELL’APPALTATORE Ad integrazione di quanto previsto dal Capitolato Generale d’Appalto per Servizi, l’Appaltatore avrà i seguenti ulteriori obblighi/oneri. a) essere iscritto al Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI). b) L’Appaltatore dovrà aprire e mantenere attiva una casella di posta elettronica certificata per tutta la durata del contratto. c) L’Appaltatore dovrà avere personale in possesso di idonea patente di guida comprensiva di specializzazione ADR. d) I mezzi d’opera utilizzati nell’ambito del Servizio dovranno essere idonei ed in perfetto stato di efficienza ed in regola con le prescrizioni tecniche, omologative, ed assicurative. e) L’Appaltatore deve uniformarsi agli Ordini di Servizio, alle richieste di intervento via fax o a mezzo e.mail della Committente. f) L’Appaltatore è responsabile delle forniture e delle prestazioni connesse con il Contratto e con le eventuali modifiche e/o supplementi. Tutti la documentazione e i rapporti tecnici inerenti le attività coperte dal Contratto, dovranno essere forniti dall’Appaltatore. Tutte le informazioni e documentazioni tecniche relative al presente Servizio dovranno essere fornite dall’Appaltatore alla Committente in lingua italiana. Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 9 di 16 L’Appaltatore sarà responsabile e di conseguenza garantirà i risultati del suo intervento e delle attività eseguite presso i siti della Committente. La responsabilità dell’Appaltatore è da intendersi come garanzia sull’intervento prestato e sul risultato tecnico dello stesso, nell’ambito del sistema oggetto del Servizio. g) L’Appaltatore consentirà alla Committente controlli ed ispezioni che lo stesso vorrà effettuare (audit sui servizi) relativamente al Servizio svolto od ai prodotti forniti, sia presso i siti sia presso le proprie officine. h) L’Appaltatore si impegna a tener presente le informazioni esposte nel DUVRI, sui rischi specifici presenti nell’ambiente in cui è chiamato a operare e a produrre, alla Committente, prima dell’inizio delle previste attività lavorative presso i siti della Committente, un “Piano di Sicurezza Sostitutivo” (nel seguito anche PSS) o un “Piano Operativo di Sicurezza” (nel seguito anche POS) coordinato con il DUVRI, specifico per le succitate attività contenente: i rischi specifici introdotti dal suo personale nel corso delle attività e le misure adottate per l’applicazione delle norme di legge in materia di prevenzione infortuni durante l’esecuzione delle attività in narrativa. Il PSS o il POS dovrà contenere, per ognuno degli impianti ove verrà effettuato l’intervento, l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi, e le conseguenti procedure esecutive, gli apprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori. Nel PSS o nel POS saranno definiti anche i seguenti elementi, in relazione alle esigenze specifiche: a) modalità da seguire per l'eventuale recinzione dell'area di lavoro, degli accessi e per le segnalazioni; b) protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall'ambiente esterno; c) protezioni contro i pericoli da elettrocuzione; d) protezioni o misure di sicurezza connesse alla presenza nell'area di linee aeree e condutture sotterranee; e) misure di sicurezza contro i possibili rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati. La Committente, acquisito il PSS o il POS, ove ne ravvisi evidenti carenze, ha facoltà di richiederne (prima dell'inizio delle attività) l'adeguamento alle normative vigenti, fermo restando che l’Appaltatore rimane l'unico responsabile della redazione del PSS o del POS. Il PSS o il POS dovrà comunque essere aggiornato nel caso di nuove disposizioni in materia di sicurezza ed igiene del lavoro, o di nuove circostanze intervenute nel corso di esecuzione del Contratto, nonché ogni qual volta l’Appaltatore intenda apportare modifiche alle misure previste o ai macchinari ed attrezzature da impiegare. Prima dell’inizio dei lavori l’Appaltatore dovrà comunicare alla Committente il nominativo del: Progettista del PSS o del POS - che assume le funzioni di responsabile e coordinatore in materia di sicurezza e di salute. Il Progettista del PSS o del POS provvederà alla progettazione ed alla redazione del documento e, inoltre, predisporrà tutte le necessarie note informative ai fini della Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 10 di 16 prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle norme vigenti in materia. L’Appaltatore, altresì, comunicherà una volta per tutte o intervento per intervento il nominativo del: Responsabile di cantiere - che assume le funzioni di responsabile e coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante le fasi lavorative che avrà il compito di far sì che le prescrizioni di cui al PSS o al POS citati, siano rispettate. Il Responsabile di cantiere provvederà, in particolare, a: a) assicurare l'applicazione delle disposizioni contenute nel o nei PSS o POS e delle relative procedure di lavoro; b) adeguare il o i PSS o POS e le note informative di cui sopra, in relazione all'evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute; c) organizzare, se del caso, tra i datori di lavoro, compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonchè la loro reciproca informazione; d) assicurare il coordinamento tra i rappresentanti per la sicurezza; e) sospendere, in caso di pericolo grave ed imminente le singole lavorazioni fino alla comunicazione scritta degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate. Il o i PSS o POS dovranno comunque essere sottoscritti dall’Appaltatore, dal Responsabile di Cantiere e dal Progettista del documento, che assumono, di conseguenza: • il Progettista del PSS o POS: la responsabilità della rispondenza delle misure previste alle disposizioni vigenti in materia; • l’Appaltatore ed il Responsabile di Cantiere: la responsabilità dell’attuazione delle stesse in sede di esecuzione dell’appalto. L’Appaltatore dovrà portare a conoscenza del personale impiegato in cantiere il PSS o POS e gli eventuali successivi aggiornamenti. i) L’Appaltatore dovrà trasmettere in copia, per conoscenza alla Committente, le denunce di infortunio effettuate durante il periodo di esecuzione del Servizio in sito entro 3 (tre) giorni dalla data di effettuazione della denuncia. In caso di inosservanza di tale obbligo, la Committente applicherà una penale di 1.000,00 Euro (mille/00) per ogni mancata comunicazione. j) L’Appaltatore dovrà predisporre tutte le opere atte a delimitare e proteggere le zone destinate all'esercizio degli impianti, affinché le prestazioni relative al Servizio avvengano in condizioni di assoluta sicurezza e non interferiscano con il regolare servizio degli impianti stessi. L’Appaltatore è tenuto a mantenere regolare continuità di tutti quei servizi – zone o aree di circolazione, linee elettriche, telefoniche, acquedotti ecc. - che in qualche modo interferissero con l'esecuzione del Servizio. k) Allorché le aree del sito in cui vengono effettuati gli interventi siano interessate da impianti elettrici, in regolare esercizio, il Servizio dovrà essere svolta osservando le cautele del caso. A tal proposito si evidenzia quanto segue: • le procedure, il programma ed i mezzi di lavoro impiegati dovranno essere concordati di volta in volta con la Committente; Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO • • - l) 6. Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 11 di 16 si potranno determinare, per esigenze di esercizio elettrico, delle interruzioni nello svolgimento del Servizio: in tal caso l’Appaltatore potrà allontanare il proprio personale dal cantiere e chiedere il prolungamento dei termini di consegna, senza ulteriori compensi o indennizzi; potrà verificarsi la circostanza che alcune prestazioni, essendo preponderante la necessità di mantenere, il più possibile, la continuità del servizio elettrico fornito all'utenza, debbano essere eseguiti in orari diversi da quelli abituali ovvero nelle giornate non lavorative e/o festive; i fuori servizio delle varie sezioni di impianto, se necessario, saranno concessi all’Appaltatore, dietro sua richiesta, compatibilmente con le esigenze dell'esercizio elettrico e secondo le normative di sicurezza interne e le formalità in atto presso areti S.p.A., come esposto nel documento NOTA TECNICA – allegato al DUVRI. Per il fatto di accettare l’esecuzione del Servizio sopra descritta, l’Appaltatore ammette e riconosce pienamente: - di aver preso conoscenza delle opere da eseguire, delle condizioni tutte del presente Disciplinare Tecnico e delle condizioni locali; - di avere attentamente vagliato tutte le circostanze generali di tempo, di luogo e contrattuali relative al Servizio stesso ed ogni qualsiasi possibilità contingente che possa influire sull’esecuzione delle opere; - di avere esaminato gli adempimenti oggetto della richiesta in modo dettagliato. L’Appaltatore non potrà quindi eccepire, durante l’esecuzione del Servizio, la mancata conoscenza di condizioni o la sopravvenienza di elementi non valutati o non considerati. LIVELLI DI SERVIZIO MINIMI I requisiti minimi richiesti all’Appaltatore per l’esecuzione del Servizio sono: a) l’Appaltatore dovrà avere la disponibilità di un impianto di smaltimento, in grado di accettare, qualora richiesto dalla Committente, giornalmente e per tutta la durata del Servizio, almeno 50.000 kg di emulsioni oleose provenienti dalle vasche dei trasformatori; b) l’Appaltatore dovrà avere automezzi idonei in numero sufficiente per intervenire, qualora richiesto dalla Committente, in contemporanea presso n° 2 siti ed assicurare la Gestione (raccolta, aspirazione, movimentazione, carico, trasporto, conferimento a discarica o deposito autorizzato, recupero e smaltimento finale) giornaliera di almeno 50.000 kg di emulsioni oleose provenienti dalle vasche dei trasformatori; c) 7. l’Appaltatore dovrà avere personale in possesso di idonea patente di guida comprensiva di specializzazione ADR in numero sufficiente per effettuare in contemporanea le attività previste al precedente punto b). DIREZIONE E CONTROLLO DELLE PRESTAZIONI La direzione ed il controllo delle prestazioni oggetto del Servizio è di competenza dell’U. Rete AT e Automazione. Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO 8. Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 12 di 16 SUBAPPALTO L’Appaltatore non può cedere ad altri il Contratto, sotto pena della sua risoluzione e del risarcimento dei danni a favore della Committente. L’Appaltatore, eventualmente potrà affidare, ad altra società, lo smaltimento dei CER di cui al presente disciplinare tecnico e comunque non oltre il limite del 30% dell'importo complessivo del contratto. Tale eventualità andrà formalizzata in sede di offerta e autorizzata espressamente dalla Committente. Il subappalto deve essere preventivamente autorizzato dalla Committente per iscritto, a fronte di apposita richiesta scritta dell’Appaltatore da inoltrare alla Committente, con un anticipo di almeno 20 giorni solari sull’inizio dei lavori. All’eventuale subappaltatore si intendono estesi tutti gli obblighi, in materia di trattamento dei lavoratori e di applicazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori stessi, che il presente Disciplinare Tecnico pone a carico dell’Appaltatore. Ricevuta la richiesta e verificata la sussistenza di tutti i requisiti necessari, la Committente rilascerà apposita autorizzazione scritta, nei termini e alle condizioni previste dal D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e comunque entro 20 giorni dalla data della richiesta. E’ fatto divieto al subappaltatore di sub affidare quanto oggetto del sub contratto in questione. Qualora, anche nel corso dei lavori, si accerti il venir meno di alcune delle condizioni sulla base delle quali è stato autorizzato il subappalto o la inadeguatezza del subappaltatore, la Committente potrà revocare l’autorizzazione e l’Appaltatore sarà tenuto a risolvere immediatamente il sub contratto in questione, con assunzione diretta delle relative attività o con affidamento ad altro subappaltatore, senza alcun onere aggiuntivo per la Committente e fatto salvo il risarcimento di eventuali danni dalla Committente subiti. Resta inoltre inteso che l’Appaltatore rimarrà nei confronti della Committente e dei terzi unico e solo responsabile per quanto attiene all'espletamento del Servizio e non potrà mai chiamare in causa le eventuali imprese subappaltatrici per essere sollevato dagli obblighi ed oneri contenuti nel contratto. Tutti gli obblighi che il presente Disciplinare Tecnico pone in capo all’Appaltatore nei confronti del personale dipendente, si intendono estesi al personale delle eventuali imprese subappaltatrici. La Committente provvederà a corrispondere direttamente all’Appaltatore i corrispettivi delle attività subappaltate. L’Appaltatore entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento corrispostogli dalla Committente, deve trasmettere a quest’ultimo copia delle fatture quietanzate emesse dai suoi subappaltatori. Ove l’Appaltatore non adempia alla trasmissione anche di una sola delle fatture, la Committente si riserva di sospendere in tutto o in parte il pagamento degli importi delle attività successive, fino a quando non sia sanata l’inadempienza, senza che l’Appaltatore possa pretendere dalla Committente indennizzi, risarcimento di danni o interessi e salva la facoltà della Committente di procedere direttamente al pagamento dei subappaltatori. 9. PENALI In caso di ritardo, mancato rispetto dei livelli di servizio e/o di inadempimento saranno applicate all’Appaltatore le penali di seguito elencate: Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 13 di 16 a) nei casi di richiesta di smaltimento rifiuti, una penale di Euro 200,00 (duecento/00) per ogni giorno di ritardo sulla data di ultimazione indicata nei singoli “Fax di richiesta di intervento” o O.d.S.; b) nei casi di richiesta di “Fornitura di servizi analitici e tecnici di laboratorio chimico”, di cui all’allegato D, una penale di Euro 50,00 (cinquanta/00) per ogni giorno di ritardo rispetto al tempo di ultimazione stabilito nei singoli “Fax di richiesta di intervento”; c) nei casi di richiesta di trasporto dell’olio dielettrico, una penale di Euro 200,00 (duecento/00) per ogni giorno di ritardo sulla data di esecuzione dell’intervento indicata nei singoli “Fax di richiesta di intervento” o O.d.S.; d) nei casi di richiesta di caratterizzazione di un rifiuto, una penale di Euro 100,00 per ogni giorno di ritardo rispetto al tempo di ultimazione stabilito nel presente Disciplinare Tecnico. e) altre penali sono previste, inoltre, per inadempienze come riportato nell’art. 5 comma i). Qualora l’ammontare delle penali raggiungesse il 10% dell’importo contrattuale, il Committente ha facoltà di risolvere il contratto, senza che l’Appaltatore abbia nulla a che pretendere. Qualora l’ammontare delle penali raggiungesse il valore pari al 20% dell’importo contrattuale, il contratto sarà risolto di diritto, fatta salva la facoltà del Committente di addebitare all’Appaltatore i danni derivanti dalla risoluzione e le maggiori spese sostenute per garantire il proseguimento del servizio, salvo comunque il diritto di incamerare la cauzione. 10. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO Ad integrazione di quanto previsto dal Capitolato Generale d’Appalto per Servizi, si darà luogo alla risoluzione unilaterale del Contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c. in danno dell’Appaltatore nelle seguenti ipotesi specifiche di inadempimento: - inadempienza relativa agli obblighi riguardanti il personale; - inadempimento relativo agli obblighi derivanti dall’esecuzione del Contratto; - revoca o sospensione delle autorizzazioni in possesso dell’Appaltatore necessarie all’espletamento del Servizio; - subappalto del Servizio non preventivamente autorizzato dal Committente; - inadempimento delle obbligazioni in materia di gestione dei rifiuti; - mancato inizio del Servizio alla data prevista dalla Committente; - sospensione o riduzione del Servizio; - personale dell’Appaltatore inidoneo, numericamente insufficiente oppure inferiore a quello minimo indicato nel Contratto. 11. CAUZIONE DEFINITIVA E’ previsto l’obbligo per l’Appaltatore di costituire la cauzione definitiva di importo pari al 10% dell’importo del Contratto, nelle forme e con le modalità previste nel Capitolato Generale d’Appalto per Sevizi. 12. POLIZZA ASSICURATIVA L’Appaltatore dovrà essere provvisto o costituire la seguente polizza assicurativa: Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO - Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 14 di 16 responsabilità civile verso terzi, con massimale non inferiore a Euro 3.000.000,00 (tremilioni/00) per ogni sinistro procurato nell’espletamento dell’appalto. La copertura deve essere esente da franchigia. 13. GESTORE DEL CONTRATTO Il Gestore del Contratto, nominato dalla Committente per espletare tutti i compiti e le funzioni connessi alla fase di esecuzione del Contratto e al quale dovranno essere indirizzate tutte le comunicazioni relative al Contratto verrà comunicato contestualmente alla firma del Verbale di Consegna. Le Comunicazioni alla Committente devono avvenire ai seguenti recapiti: Destinatario: areti S.p.A. Direzione Operazioni Rete AT e Automazione Indirizzo: Via delle Testuggini, 98/100 – Roma 00134 Recapiti telefonici: Tel. 0657995806 – Marco Pergola Fax 0657993325 e.mail: [email protected] Sarà cura della Committente comunicare all’Appaltatore l’eventuale cambio del Gestore del Contratto. 14. COMUNICAZIONI TRA LE PARTI Le comunicazioni tra Committente e Appaltatore possono aver luogo secondo una delle seguenti forme: a) b) c) d) cartacea con sottoscrizione autografa inviata per posta; Verbale sottoscritto tra le parti; a mezzo fax; con messaggio di posta elettronica. Gli eventuali Ordini di Servizio sono di norma formalizzati all’Appaltatore o ad un suo Rappresentante munito di specifica delega, a mezzo di appositi verbali da sottoscrivere negli uffici della Committente. Dietro l’indisponibilità dell’Appaltatore o di un suo Rappresentante a presentarsi negli uffici della Committente, gli Ordini di Servizio potranno essere trasmessi per posta o e.mail all’indirizzo dell’Appaltatore. In tal caso, ai fini del rispetto dei termini, farà fede la data del protocollo della Committente. 15. VISITE PREVENTIVE L’Appaltatore, con le modalità previste nella Richiesta di Offerta, dovrà eseguire, a pena di nullità d’offerta, almeno una visita preventiva su Cabine Primarie nelle quali sono presenti gli impianti oggetto del Servizio in narrativa volta all’accertamento delle attività che dovrà Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Pag. 15 di 16 effettuare per l’esecuzione del Servizio, al fine di reperire tutti gli elementi che riterrà utili per la completa definizione dell’offerta. Al termine di tali visite l’Appaltatore dovrà riempire l’apposito stampato “Verbale di sopralluogo” (Allegato F), che, controfirmato dal referente della Committente, dovrà allegare alla propria offerta. 16. NORME APPLICABILI Il Servizio, nel suo complesso e nei singoli elementi che lo compongono, deve essere rispondente a tutte le norme e leggi vigenti sia di natura tecnica che in materia di sicurezza ed igiene del lavoro. A titolo esemplificativo e non esaustivo, ad integrazione di quanto previsto dal Capitolato Generale d’Appalto per Servizi, nell’espletamento del Servizio l’Appaltatore dovrà rispettare ed osservare anche le seguenti Norme e Leggi: • Regolamento (UE) n. 1357/2014 • Decisione 2014/955/UE • D. Lgs. 18 febbraio 2005, n. 59 e successive modificazioni e/o integrazioni • Legge 23 marzo 2001, n. 93 e successive modificazioni e/o integrazioni • D. Lgs. 22 maggio 1999 n. 209 e successive modificazioni e/o integrazioni • D. Lgs. 27 gennaio 1992, n. 95 e successive modificazioni e/o integrazioni • D.P.R. 24.05.1988 n. 216 e successive modificazioni e/o integrazioni • Regolamenti nazionali per l’attuazione delle direttive europee in materia di sicurezza ed utilizzo di materiali ed apparecchiature Qualora norme e/o disposizioni (nazionali, regionali, comunali, ecc.) dovessero comportare gravami e/o limitazioni delle attività, ciò non potrà comportare alcun diritto o rivalsa dell’Appaltatore nei confronti della Committente avendone l’Appaltatore tenuto conto nella formazione dei prezzi del presente Contratto. 17. GARANZIE L’Appaltatore garantisce alla Committente che le attività saranno effettuate in modo competente e con diligenza secondo tutte le specifiche concordate. 18. ALLEGATI Si intendono parte integrante del presente Disciplinare Tecnico gli allegati sotto elencati: Allegato A Modalità di esecuzione del Servizio Allegato B Elenco Cabine Primarie oggetto del Servizio Allegato C Lista dei prezzi e offerta economica Direzione Operazioni Rete AT e Automazione DISCIPLINARE TECNICO Codifica: 7/4/432 Rev. 00 Luglio 2016 Allegato D Relazione Tecnica ed Elenco Prezzi per la “Fornitura di servizi analitici e tecnici di laboratorio chimico” Allegato E Scheda delle caratteristiche dei rifiuti Allegato F Verbale di sopralluogo Allegato G “Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI)” ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81 del 09/04/2008 Pag. 16 di 16 Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione ALLEGATO A Al Disciplinare Tecnico n° 7/ 4/ 432 MODALI TA’ DI ESECUZI ONE DEL SERVI ZI O 1. GESTI ONE RI FI UTI I l rifiuto sarà reso disponibile alla raccolta contenuto nei seguenti recipienti: a) vasca in cemento armato, che potrà essere ubicata anche 20 metri sotto il piano stradale, e quindi dovrà essere aspirato con adeguate pompe; b) cisterna metallica predisposta con opportuni attacchi di svuotamento; c) fusto metallico da 180 kg da prelevare insieme al rifiuto; d) cassa di un trasformatore di potenza predisposta con opportuni attacchi di svuotamento. e) contenitore da 200 litri concessi in comodato d’uso dall’Appaltatore. I rifiuti verranno ceduti dove e come si trovano. I l Servizio dovrà essere eseguito con la massima accuratezza facendo in modo di non danneggiare le strutture esistenti e le vie di accesso. L’Appaltatore deve iniziare ed ultimare gli interventi entro il termine che verrà stabilito nei singoli Ordini di Servizio o “fax di richiesta di intervento” emessi dalla Committente, che dispongono l’esecuzione degli interventi. I l Fax di richiesta di intervento conterrà: 1. I l sito in cui l’Appaltatore è chiamato ad operare. 2. La data (soggetta a penale per ritardata consegna) entro la quale devono essere ultimate le attività di smaltimento richieste; Per data di ultimazione si intende quella indicata nel FI R che conclude tutte le attività richieste. 3. La tipologia del rifiuto da gestire secondo le indicazioni fornite dalla “Scheda delle caratteristiche dei rifiuti” allegata (All. E) I Fax di richiesta intervento saranno firmati e datati per presa visione ed esecuzione da parte dell’Appaltatore. L’Appaltatore dovrà: 1) essere dotato di idonea attrezzatura e mezzi che permettano l’aspirazione, la movimentazione e il carico nelle diverse condizioni derivanti dalle varie realtà esistenti negli impianti, soprattutto in merito all’accessibilità ed all’ubicazione delle aree dove sono ubicati i serbatoi metallici e/ o le vasche o i fusti metallici contenenti le sostanze oleose da smaltire; 2) essere in possesso delle autorizzazioni prescritte dalla normativa vigente sia per il trasporto dei rifiuti oggetto del presente Disciplinare Tecnico che per lo smaltimento finale. I l ritiro dei rifiuti dovrà essere effettuato nel rispetto delle normative di legge vigenti al momento dell’intervento, ponendo particolare attenzione alle procedure previste in materia di prevenzione infortuni ed al D. Lgs. 4 Aprile 2006, n. 152 e successive modifiche e integrazioni. Sono a carico dell’Appaltatore le spese e gli oneri per l’aspirazione, la movimentazione, il trasporto, lo smaltimento finale e quant’altro occorra per il ritiro dei rifiuti, comprese le eventuali operazioni di confezionamento dei rifiuti nel rispetto di quanto previsto dalle normative vigenti. Dette operazioni dovranno essere eseguite utilizzando attrezzature e personale dell’Appaltatore, è escluso qualsiasi intervento da parte del personale della Committente. Gli Automezzi impiegati per il ritiro dei rifiuti, dovranno essere adeguatamente attrezzati per fronteggiare qualsiasi inconveniente dovesse verificarsi durante il Servizio. Gli addetti al prelievo ed alla movimentazione dovranno essere muniti di tutti gli indumenti protettivi previsti dalle leggi vigenti in materia, nonché di mezzi e attrezzature adeguate per la raccolta e/ o l’assorbimento di eventuali spandimenti accidentali di sostanze oleose. Gli oneri per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti prodotti durante le attività di prelievo e movimentazione nei siti della Committente saranno a carico dell’Appaltatore. Tutte le operazioni dovranno essere concordate con la Committente e saranno svolte sotto l’esclusiva e completa responsabilità dell’Appaltatore. Dal momento del ritiro l’Appaltatore sarà completamente responsabile dei rifiuti ed in particolare si impegna ad operare prendendo tutte le precauzioni necessarie atte ad evitare pericolo per la salute dell’uomo e per la salvaguardia dell’ambiente. Eventuali interventi che si rendessero necessari per incidenti verificatesi durante le fasi di aspirazione, preparazione, rimozione, carico e trasporto, dovranno essere tempestivamente eseguiti a cura e spese dell’Appaltatore. Ad ogni prestazione l’Appaltatore dovrà: - redigere e rimettere all’incaricato della Committente I dentificazione per il trasporto dei rifiuti pericolosi; copia del Formulario di - consegnare all’incaricato della Committente una dichiarazione attestante che non sono intervenuti provvedimenti di soppressione, revoca, decadenza o annullamento da parte delle Autorità competenti, di tutte le diverse autorizzazioni/ iscrizioni necessarie per la corretta gestione del Servizio e consegnate all’Appaltatore; - dare in visione all’incaricato l’automezzo; della Committente le autorizzazioni previste per - al termine delle operazioni di smaltimento finale dei rifiuti, consegnare alla Committente, entro i termini previsti dalla vigente normativa, il Formulario di I dentificazione Rifiuto timbrato, firmato e datato in arrivo dal funzionario addetto -2/7 - all’impianto di conferimento, unitamente alla ricevuta della pesa, nonché le eventuali ulteriori certificazioni previste dalle Normative vigenti al momento del ritiro del rifiuto. Al momento dell’entrata in vigore del sistema SI STRI i servizi prestati dall’Appaltatore, verranno contabilizzati dopo che il sistema stesso comunica alla casella postale del produttore il positivo esito delle operazioni di accettazione del rifiuto. L’attività di aspirazione delle sostanze oleose all’interno degli impianti, comporta la possibilità di dover operare in prossimità di apparecchiature e macchinari in servizio e di circuiti di comando e segnalazione che possono essere attivi e funzionanti. 2. PULI ZI A VASCA DI RACCOLTA OLI O DEI TRASFORMATORI L’Appaltatore, qualora venisse richiesto di effettuare la pulizia della vasca di raccolta olio sottostante un trasformatore A.T./ A.T., A.T./ M.T. o M.T./ M.T., dovrà procedere ad effettuare le seguenti operazioni: - svuotamento vasca e platea circostante a mezzo autospurgo e/ o a mezzo raccolta manuale dei rifiuti solidi contaminati da olio dielettrico in essa contenuti ed intorno ad essa giacenti; - confezionamento dei rifiuti solidi in idonei contenitori (big bags omologati UN da 1.000 l); - risciacquo vasca con aspirazione morchie presenti; - lavaggio vasca e platea circostante con utilizzo di detergenti specifici (a schiuma controllata) ed ausilio di canal jet; - risciacquo vasca con aspirazione delle acque di lavaggio, compreso il trasporto e smaltimento dei rifiuti liquidi/ fangosi CER 160708* ; - confezionamento, trasporto e smaltimento di rifiuti solidi CER 160708* , ove prodotti dalla summenzionata attività. I l Servizio dovrà essere eseguito con la massima accuratezza facendo in modo di non danneggiare le strutture esistenti e le vie di accesso. L’Appaltatore deve iniziare ed ultimare gli interventi entro il termine che verrà stabilito nei singoli Ordini di Servizio o “fax di richiesta di intervento” emessi dalla Committente, che dispongono l’esecuzione degli interventi. I l Fax di richiesta di intervento conterrà: 1. il sito presso il quale l’Appaltatore è chiamato ad operare; 2. la data (soggetta a penale per ritardata consegna) entro la quale devono essere ultimate le attività richieste; 3. la tipologia di attività da svolgere e la tipologia di rifiuto da gestire secondo le indicazioni fornite dalla “Scheda delle caratteristiche dei rifiuti” allegata (All. E). I Fax di richiesta intervento saranno firmati e datati per presa visione ed esecuzione da parte dell’Appaltatore. L’Appaltatore dovrà: 1) essere dotato di idonea attrezzatura e mezzi che permettano la pulizia, l’aspirazione, la movimentazione e il carico nelle diverse condizioni derivanti dalle -3/7 - varie realtà esistenti negli impianti, soprattutto in merito all’accessibilità ed all’ubicazione delle aree dove sono ubicate le vasche di raccolta olio da pulire; 2) essere in possesso delle autorizzazioni prescritte dalla normativa vigente sia per il trasporto dei rifiuti prodotti che per lo smaltimento finale. La pulizia ed il ritiro dei relativi rifiuti dovranno essere effettuati nel rispetto delle normative di legge vigenti al momento dell’intervento, ponendo particolare attenzione alle procedure previste in materia di prevenzione infortuni ed al D. Lgs. 4 Aprile 2006, n. 152 e successive modifiche e integrazioni. Sono a carico dell’Appaltatore: la fornitura dei big-bags, le spese e gli oneri per la pulizia delle vasche, l’aspirazione, la movimentazione, il trasporto e quant’altro occorra per il ritiro dei rifiuti, comprese le eventuali operazioni di confezionamento dei rifiuti nel rispetto di quanto previsto dalle normative vigenti. Dette operazioni dovranno essere eseguite utilizzando attrezzature e personale dell’Appaltatore, è escluso qualsiasi intervento da parte del personale della Committente. Gli Automezzi impiegati per il ritiro dei rifiuti, dovranno essere adeguatamente attrezzati per fronteggiare qualsiasi inconveniente dovesse verificarsi durante il Servizio. Gli addetti alla pulizia della vasca di raccolta olio e al prelievo ed alla movimentazione dovranno essere muniti di tutti gli indumenti protettivi previsti dalle leggi vigenti in materia, nonché di mezzi e attrezzature adeguate per la raccolta e/ o l’assorbimento di eventuali spandimenti accidentali di sostanze oleose. Gli oneri per l’aspirazione, il confezionamento, la movimentazione, il trasporto e lo smaltimento finale dei rifiuti prodotti durante le attività di pulizia delle vasche saranno a carico dell’Appaltatore e remunerate in base alla tipologia di rifiuto prodotto applicando i prezzi unitari di cui alla “Lista dei prezzi e offerta economica” allegato C al Disciplinare Tecnico n. 7/ 4/ 432. Tutte le operazioni dovranno essere concordate con la Committente e saranno svolte sotto l’esclusiva e completa responsabilità dell’Appaltatore. L’Appaltatore sarà completamente responsabile delle attività svolte ed in particolare si impegna ad operare prendendo tutte le precauzioni necessarie atte ad evitare pericolo per la salute dell’uomo e per la salvaguardia dell’ambiente. Eventuali interventi che si rendessero necessari per incidenti verificatesi durante le fasi di pulizia, aspirazione, preparazione, rimozione, carico e trasporto, dovranno essere tempestivamente eseguiti a cura e spese dell’Appaltatore. Ad ogni prestazione l’Appaltatore dovrà: - redigere e rimettere all’incaricato della Committente specifico “Rapporto d’I ntervento” con: la descrizione dell’attività svolta, il nominativo del personale intervenuto, gli orari di inizio e fine intervento; - redigere e rimettere all’incaricato della Committente I dentificazione per il trasporto dei rifiuti pericolosi; copia del Formulario di - consegnare all’incaricato della Committente una dichiarazione attestante che non sono intervenuti provvedimenti di soppressione, revoca, decadenza o annullamento da parte delle Autorità competenti, di tutte le diverse autorizzazioni/ iscrizioni necessarie per la corretta gestione del Servizio e consegnate all’Appaltatore; -4/7 - - dare in visione all’incaricato l’automezzo; della Committente le autorizzazioni previste per - al termine delle operazioni di smaltimento finale dei rifiuti, consegnare alla Committente, entro i termini previsti dalla vigente normativa, il Formulario di I dentificazione Rifiuto timbrato, firmato e datato in arrivo dal funzionario addetto all’impianto di conferimento, unitamente alla ricevuta della pesa, nonché le eventuali ulteriori certificazioni previste dalle Normative vigenti al momento del ritiro del rifiuto. Al momento dell’entrata in vigore del sistema SI STRI i servizi prestati dall’Appaltatore, verranno contabilizzati dopo che il sistema stesso comunica alla casella postale del produttore il positivo esito delle operazioni di accettazione del rifiuto. L’attività di pulizia delle vasche all’interno degli impianti, comporta la possibilità di dover operare in prossimità di apparecchiature e macchinari in servizio e di circuiti di comando e segnalazione che possono essere attivi e funzionanti. 3. TRASPORTO OLI O DI ELETTRI CO Qualora nel corso delle attività manutentive eseguite sui trasformatori di potenza della Committente, emergesse la necessità di dover trasportare olio dielettrico “non definito come rifiuto” e privo di PCB, da un sito all’altro verrà richiesta all’Appaltatore la messa a disposizione per effettuare il succitato trasporto di autobotte avente capacità di 6 o 30 mc. La cisterna dell’autobotte da utilizzare per svolgere tale attività dovrà essere preliminarmente bonificata ed asciugata da parte di I mpresa specializzata. Sarà onere dell’Appaltatore produrre alla Committente la documentazione che attesti tale attività. I l Servizio dovrà essere eseguito con la massima accuratezza facendo in modo di non danneggiare le strutture esistenti e le vie di accesso. L’Appaltatore deve iniziare ed ultimare gli interventi entro il termine che verrà stabilito nei singoli Ordini di Servizio o “fax di richiesta di intervento” emessi dalla Committente, che dispongono l’esecuzione degli interventi. I l Fax di richiesta di intervento conterrà: 1. I siti in cui l’Appaltatore è chiamato ad operare. 2. La data (soggetta a penale per ritardata consegna) entro la quale devono essere iniziate ed ultimate le attività di trasporto richieste. 3. La tipologia di cisterna da utilizzare. I Fax di richiesta intervento saranno firmati e datati per presa visione ed esecuzione da parte dell’Appaltatore. L’Appaltatore dovrà: 1) essere dotato di idonea attrezzatura e mezzi che permettano l’aspirazione, la movimentazione e il carico nelle diverse condizioni derivanti dalle varie realtà esistenti negli impianti, soprattutto in merito all’accessibilità ed all’ubicazione delle aree dove sono ubicati i trasformatori; 2) essere in possesso delle autorizzazioni prescritte dalla normativa vigente per il trasporto dell’olio dielettrico. -5/7 - I l ritiro dei rifiuti dovrà essere effettuato nel rispetto delle normative di legge vigenti al momento dell’intervento, ponendo particolare attenzione alle procedure previste in materia di prevenzione infortuni dal D. Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e/ o integrazioni. Le operazioni di carico e scarico dell’olio dall’autobotte verranno eseguite con l’assistenza di personale della Committente. Gli Automezzi impiegati per il trasporto dell’olio dielettrico, dovranno essere adeguatamente attrezzati per fronteggiare qualsiasi inconveniente dovesse verificarsi durante il Servizio. Dal momento del ritiro l’Appaltatore sarà completamente responsabile del carico trasportato ed in particolare si impegna ad operare prendendo tutte le precauzioni necessarie atte ad evitare pericolo per la salute dell’uomo e per la salvaguardia dell’ambiente. Eventuali interventi che si rendessero necessari per incidenti verificatesi durante le fasi di trasporto, dovranno essere tempestivamente eseguiti a cura e spese dell’Appaltatore. Ad ogni prestazione l’Appaltatore dovrà: - predisporre tutta la documentazione necessaria, per effettuare il trasporto dell’olio dielettrico, prevista dalla normativa vigente; - redigere e consegnare all’incaricato della Committente, alla conclusione delle attività di trasporto dell’olio dielettrico, apposito documento di esecuzione del lavoro controfirmato dalle parti; - consegnare all’incaricato della Committente una dichiarazione attestante che non sono intervenuti provvedimenti di soppressione, revoca, decadenza o annullamento da parte delle Autorità competenti, di tutte le diverse autorizzazioni/ iscrizioni necessarie per la corretta gestione del Servizio e consegnate all’Assuntore; - dare in visione all’incaricato l’automezzo. della Committente le autorizzazioni previste per L’attività di carico dell’olio dielettrico all’interno degli impianti, comporta la possibilità di dover operare in prossimità di apparecchiature e macchinari in servizio e di circuiti di comando e segnalazione che possono essere attivi e funzionanti. 4. CARATTERI ZZAZI ONE DEI RI FI UTI Su richiesta della Committente, l’Appaltatore dovrà provvedere alla caratterizzazione dei rifiuti oggetto del Servizio, elencati nel “Modello di offerta economica” di cui all’allegato C, presso laboratorio accreditato e all’emissione dei relativi certificati firmati da un chimico iscritto all’Albo dei Chimici. I l prelievo dei campioni presso i siti della Committente è a cura e spese dell’Appaltatore. I l laboratorio presso cui verranno eseguite le analisi per la caratterizzazione dei rifiuti dovrà essere in possesso della certificazione UNI EN I SO 9001 in corso di validità. I l Committente comunicherà via Fax o via e-mail la “richiesta di analisi”. I l “Fax di richiesta di intervento” o l’e-mail conterrà: 1. il rifiuto su cui si deve eseguire la caratterizzazione; -6/7 - 2. il sito presso il quale l’Appaltatore è chiamato ad operare; 3. la data e l’ora di prelievo in sito, del campione di rifiuto da analizzare, da parte dell’Appaltatore; Le certificazioni conclusive delle caratterizzazioni dei rifiuti richieste dovranno essere trasmesse alla Committente entro 5 giorni solari consecutivi dalla data di prelievo dei campioni. Sarà a carico dell’Appaltatore quanto necessario per effettuare il prelievo del rifiuto da analizzare. -7/7 - areti S.p.A. Direzione Operazioni Rete AT e Automazione ALLEGATO B del Disciplinare Tecnico 7/ 4/ 432 ELENCO DELLE CABI NE PRI MARI E OGGETTO DEL SERVI ZI O Pos. CABINA PRIMARIA INDIRIZZO CAP 1 APPIO Via Tuscolana, 419 00181 2 ARDEATINO Via Filippo Zaniberti, 20 00147 3 ASTALLI Via San Marco, 8 00186 4 BELSITO Via della Camilluccia, 2 00135 5 BUFALOTTA Via della Bufalotta, 663 00139 6 CAPANNELLE Via Pianopoli, snc 00178 7 CASALPALOCCO Via di Macchia Palocco, snc (altezza ITALCABLE) 00125 8 CASALETTO Via Ernesto Biondi (altezza civ. 275) 00164 9 CASILINA Via Cino del Duca, snc 00133 10 CASSIA Via di Grottarossa, 222 00189 11 CASTEL ROMANO Via di Trigoria, snc (altezza Via Pontina km 13.000) 00128 12 CASTRO PRETORIO Via Sapri, 14/V.le Castro Pretorio, 130 00185 13 CECCHIGNOLA Via Andrea Millevoi, 60 00178 14 CINECITTA'/F Via Tuscolana, 1091 00174 15 CINECITTA'/O Via Tuscolana, 1602 00173 16 COLLATINA Via di Grotta di Gregna, 177/c 00155 17 ELENIANO Via Eleniana, 4 00185 18 ESQUILINO Via Giovanni Giolitti, 275 00185 19 FIERA DI ROMA Via Portuense, snc (alt. Via Cristoforo Sabbadino) 00050 20 FLAMINIA/F Via Flaminia, 137 00196 21 FLAMINIA/O Via del Fosso di Monte Oliviero, 1 00188 22 FORTE ANTENNE Via dell'Agonistica, 15 00197 23 GIANICOLO Via Nuova delle Fornaci, dopo civ. 67 (fronte civ. 20) 00165 24 LANCIANI Via dei Monti di Pietralata, snc 00157 25 LA STORTA Via Cassia, 1670 00123 26 LAURENTINA Via Laurentina, 553 00143 27 LIDO Via Capo dell'Argentiera, 12 00122 28 LIDO NUOVO Via delle Azzorre, snc (altezza Via delle Baleari) 00121 29 LUNGHEZZA Via Colle d'Anchise, 16/Via Poggio Sannita, snc 00010 30 MAGLIANA/F Via del Fosso di Papa Leone, 10 00148 31 MAGLIANA/O Viale Egeo, 25 00144 Pagina 1 di 3 Pos. CABINA PRIMARIA INDIRIZZO CAP 32 MALAGROTTA Via del Casal Lumbroso fronte civ. 227 00166 33 MONTE MARIO/F Via Angelo Emo, 195 00136 34 MONTE MARIO/O Via di Villa Madama, 41 00194 35 NOMENTANO Vicolo Giuseppe Martucci, 10/12 00199 36 OSTIENSE Via Ostiense, 106 00154 37 OTTAVIA Via del Fontanile Nuovo, 135 00135 38 PARCHI Via di Castel Romano, 100 (interno CSM S.p.A.) 00128 39 PARIOLI Viale Romania, 36 00197 40 PIAZZA DANTE Piazza Dante, 26 00185 41 PONTE GALERIA Via Portuense, 1482 00050 42 PORTA PIA Viale del Policlinico, 129a 00161 43 PRATI FISCALI Via di Villa Spada, 20 00138 44 PRENESTINA Via Prenestina km 15.300 (altezza Via di Rocca Cencia) 00010 45 PRIMAVALLE Via Ponderano, snc (altezza Via Goggiola) 00166 46 QUIRINALE Via Piacenza, 10 00184 47 RAFFINERIE Via del Canaletto di Malagrotta, snc 00050 48 RE DI ROMA Via Matera, 8 00182 49 SALONE Via Collatina snc (10 metri prima del passaggio a livello delle FF.SS. venendo da Via di Salone) 50 SAN BASILIO Via di Casal Monastero, snc 00131 51 SAN CAMILLO Via Giacomo Folchi, 6a 00151 52 SAN PAOLO Via Ostiense, 88 00154 53 SELVOTTA Via della Selvotta, snc 00143 54 SIRA Via della Bufalotta, 255 00139 55 SMISTAMENTO EST Via Castelpizzuto, 30 00131 56 TEVERE NORD Via Servigliano, snc 00138 57 TIBURTINA Via Camesena, 29 00157 58 TIBURTINO Via degli Alberini, snc (interno Depuratore Roma Est) 00159 59 TOR CERVARA/F Via di Vannina, 41/Via Tivoli, snc 00156 60 TOR CERVARA/O Via di Tor Cervara, snc (adiac. civ. 187) 00155 61 TOR DI QUINTO Viale Tor di Quinto, 47 00191 62 TOR DI VALLE Via dell'Equitazione, 32 00144 63 TORPIGNATTARA Via Angelo Berardi, 58 00177 64 TORRENOVA Viale della Sorbona, snc 00133 65 TORREVECCHIA Via di Boccea, 357 00166 66 TOR TRE TESTE Via di Tor Tre Teste, 125 00169 67 TOR VERGATA/F Via di Passo Lombardo, snc (adiac. A1 Roma-Napoli) 00133 Pagina 2 di 3 Pos. CABINA PRIMARIA INDIRIZZO CAP 68 VALCANNUTA Via Fulvio Maroi, snc (prossimità civ. 80) 00166 69 VALLERANELLO Via delle Testuggini, snc (Centro Gest. Valleranello) 00134 70 VIGNACCIA Largo dei Langosco, snc 00163 71 VILLA BORGHESE Viale Madama Letizia, snc 00197 72 VITINIA Via Massimo Troisi, 80/84 00125 73 Castel Fusano Viale C. Colombo, snc (altezza Rotonda Ostia Lido) 00122 74 Grottarossa Via Flaminia km 9,200 (interno Depuratore Roma Nord) 00188 75 Settebagni Via Lello Maddaleno, 27 00138 76 Tor Angela Via Caccamo, snc (angolo Via S. Giovanni la Punta) 00133 Pagina 3 di 3 Direzione Operazioni Rete AT e Automazione Allegato D al Disciplinare Tecnico 7/ 4/ 432 7/ 3/ 332 Rev. 1 – Luglio 2016 Pag. 1 di 6 Relazione Tecnica ed Elenco Prezzi per la “Fornitura di servizi analitici e tecnici di laboratorio chimico” Collaboratori Responsabile Manutenzione AT Respons. Rete AT e Automazione R. Iafrate M. Pergola Direzione Operazioni Rete AT e Automazione Allegato D al Disciplinare Tecnico 7/ 4/ 432 7/ 3/ 332 Rev. 1 – Luglio 2016 Pag. 2 di 6 I NDI CE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLI CAZI ONE..................................................... 3 2 NORMATI VA DI RI FERI MENTO ............................................................ 3 3 TI POLOGI A DI SERVI ZI ........................................................................ 4 4 MODALI TA’ DI ESECUZI ONE................................................................. 4 5 GESTI ONE DELLE NON CONFORMI TA’.................................................. 5 6 ELENCO PREZZI PER SERVI ZI SUPPLEMENTARI .................................. 5 Direzione Operazioni Rete AT e Automazione Allegato D al Disciplinare Tecnico 7/ 4/ 432 7/ 3/ 332 Rev. 1 – Luglio 2016 Pag. 3 di 6 1 SCOPO E CAMPO DI APPLI CAZI ONE La presente Relazione Tecnica ha come oggetto la fornitura di servizi analitici e tecnici di laboratorio chimico, da eseguirsi su campioni prelevati da apparecchiature situate nei siti di areti S.p.A. all’interno dell’area urbana di Roma, e di quanto altro fosse necessario ad assicurare l’esecuzione del servizio “a regola d’arte”, adottando protocolli analitici in linea con i livelli qualitativi richiesti. 2 NORMATI VA DI RI FERI MENTO Le normative di riferimento saranno le seguenti: CEI 10-15 CEI EN60156 (10-34) CEI EN 60247 (10-9) CEI EN 60296 (10-1) CEI EN 60422 (10-43) CEI EN 60450 (15-34) CEI EN 60599 (10-10) CEI EN 60567 (10-23) CEI EN 60666 (10-47) CEI EN 60814 (10-13) CEI EN 60970 (10-45) CEI EN 61125 (10-27) CEI EN 61181 (10-28) CEI EN 61198 (10-29) CEI EN 61619 (10-33) CEI EN 62021/1 (10-41) CEI EN 62021/2 (10-44) CEI EN 62697-1 (10-49) UNI EN ISO 2719 ISO 3016 ISO 3104 ISO 3675 ASTM D 1275-B ASTM D 1500 Direzione Operazioni Rete AT e Automazione Allegato D al Disciplinare Tecnico 7/ 4/ 432 7/ 3/ 332 Rev. 1 – Luglio 2016 Pag. 4 di 6 ASTM D 7151 Si fa presente che, per le suddette norme dovranno essere soddisfatti anche gli eventuali aggiornamenti in vigore alla data della fornitura del Servizio. I risultati analitici saranno accompagnati da un giudizio di conformità alla normativa vigente od alle specifiche della Committente. 3 TI POLOGI A DI SERVI ZI Nella tabella allegata vengono elencate le tipologie di servizi analitici che potranno essere richiesti nell’ambito del presente contratto con i relativi importi che verranno corrisposti dalla Committente. Il laboratorio presso cui verranno eseguite le analisi sull’olio dielettrico dovrà essere in possesso della certificazione UNI EN I SO 9001 in corso di validità. 4 MODALI TA’ DI ESECUZI ONE Il Committente comunicherà via Fax o via e-mail la “richiesta di analisi”. Il “Fax di richiesta di intervento” o l’e-mail conterrà: 1. Il tipo di analisi da eseguire 2. Il sito in cui l’Appaltatore è chiamato ad operare (eventualmente). 3. La data ed eventualmente l’ora di prelievo in sito del campione da analizzare da parte dell’Appaltatore (laddove tale compito è assegnato all’Appaltatore medesimo). 4. La data di consegna del campione da parte della Committente (se del caso). 5. La data entro la quale dovrà essere consegnato alla Committente il certificato inerente all’analisi richiesta: quanto sopra qualora, per motivi di urgenza, la data di consegna del certificato sia richiesta prima del periodo standard esposto nel presente documento. I Fax di richiesta intervento saranno firmati e datati per presa visione ed esecuzione da parte dell’Appaltatore. La certificazione conclusiva dei servizi analitici richiesti dovrà essere trasmessa alla Committente entro 5 giorni solari consecutivi dalla data di consegna dei campioni. L’Appaltatore provvederà a fornire tutto il materiale occorrente per l’esecuzione dei campionamenti effettuati direttamente dal Committente. In particolare per il campionamento di oli, da vaso di espansione del trasformatore o fusto, per la determinazione del contenuto di PCB verranno forniti: siringa, cannula in vetro e vials da 20 cc. Direzione Operazioni Rete AT e Automazione Allegato D al Disciplinare Tecnico 7/ 4/ 432 7/ 3/ 332 Rev. 1 – Luglio 2016 Pag. 5 di 6 5 GESTI ONE DELLE NON CONFORMI TA’ Qualora venga riscontrato un campione non conforme ai limiti imposti dalla normativa di riferimento o dalle specifiche della Committente, anche limitatamente ad un solo parametro, senza attendere i risultati di eventuali altre determinazioni analitiche richieste ed in corso di svolgimento, l’Appaltatore provvederà a darne comunicazione urgente al Committente, tramite messaggio telefax o posta elettronica ai nominativi che saranno indicati. 6 ELENCO PREZZI PER SERVI ZI SUPPLEMENTARI Pos. Esame Prezzi unitari Norme di riferimento (€/cad.) CEI EN 60296 (10-1) 1 Numero di neutralizzazione 35,00 CEI EN 62021/1 (10-41) CEI EN 62021/2 (10-44) CEI EN 60296 (10-1) 2 Colore ed aspetto 20,00 CEI EN 60422 (10-43) ASTMD1500 CEI EN 60814 (10-13) 3 Contenuto di acqua 35,00 CEI 10-15 CEI EN 60422 (10-43) CEI EN 60296 (10-1) 4 Tensione di scarica 70,00 5 Fattore di dissipazione dielettrica (tanδ) a 90°C 35,00 6 Particelle in sospensione 40,00 CEI EN 60970 (10-45) 7 Sedimenti e sostanze precipitabili 50,00 CEI EN 60422 (10-43) 8 Contenuto totale dei gas disciolti con il dettaglio dei gas predittivi (*) CEI EN 60156 (10-34) CEI EN 60247 (10-9) CEI EN 60599 (10-10) 285,00 CEI EN 60567 (10-23) CEI EN 61181 (10-28) 9 Punto di infiammabilità (in vaso chiuso Pensky-Martens) 75,00 10 Viscosità a 40°C 35,00 ISO 3104 11 Densità a 20°C 35,00 ISO 3675 12 Zolfo corrosivo e zolfo totale 13 Punto di scorrimento 70,00 ISO 3016 14 Tensione interfacciale 80,00 CEI EN 61619 (10-33) 15 Stabilità all’ossidazione 250,00 CEI EN 61125 (10-27) 16 Additivi antiossidanti fenolici (DBPC + DBP) 130,00 120,00 ISO 2719 ASTM D 1275-B CEI EN 60666 (10-47) Direzione Operazioni Rete AT e Automazione Allegato D al Disciplinare Tecnico 7/ 4/ 432 7/ 3/ 332 Rev. 1 – Luglio 2016 Pag. 6 di 6 Pos. Esame Prezzi unitari Norme di riferimento (€/cad.) 17 Additivi passivanti triazolici (BTA + IRGAMET 39) 130,00 18 Additivi solforati (DBDS) 150,00 19 Metalli (Si-Ca-Mg-Cu-Fe-Pb-Ag-Al-SnZn-S-Na-K) 150,00 20 Furani totali (2-Furfuraldeide) 130,00 21 DP della carta (grado di polimerizzazione) 220,00 22 Analisi PCB compresi mono e diclorobifenili 82,00 23 Determinazione percentuale di idrocarburi in emulsione 60,00 (*) con prelievo dei campioni presso il sito a cura e spese dell’Appaltatore CEI EN60666 CEI EN 62697-1 (10-49) ASTM D 7151 CEI EN 61198 (10-29) CEI EN 60450 (15-34) CEI EN61619 (10-33) Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione Allegato E al Disciplinare Tecnico n° 7/4/432 CODICE CARATT. CER PERICOLO 13 03 07* HP4 – HP5 HP14 13 03 01* HP4 – HP5 HP14 Oli minerali dielettrici originariamente utilizzati nelle apparecchiature elettriche (PCB >50 ppm) 13 03 01* HP4 – HP5 HP14 Oli sintetici vari 13 03 10* Oli circuiti idraulici di comando 13 01 10* DESCRIZIONE TIPOLOGIA DI RIFIUTO Oli minerali dielettrici originariamente utilizzati nelle apparecchiature elettriche (PCB < 25 ppm) Oli minerali dielettrici originariamente utilizzati nelle apparecchiature elettriche (PCB >25 e <50 ppm) Emulsione oleosa prodotta dalla miscelazione di acqua piovana e residui di olio (PCB < 25 ppm) contenuta nelle vasche dei trasformatori 13 08 02* SMALT. (D) O RECUP. (R) STATO FISICO DIZIONE TRASPORTO ADR (1) TIPO CONTENITORI PER LA CONSEGNA LIQUIDO o “Rifiuto: UN 3082, materia o Cisterna Trasformatore pericolosa dal punto di vista metallico, dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9, o Fusto capienza 200 litri III” LIQUIDO “Rifiuto: UN 3082, materia o Cassa Trasformatore pericolosa dal punto di vista o Fusto metallico, dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9, capienza 200 litri III” stagno, D15 LIQUIDO “Rifiuto: UN 2315, materia o Cassa Trasformatore pericolosa dal punto di vista o Fusto metallico, dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9, capienza 200 litri II M2” stagno, HP4 – HP5 HP14 LIQUIDO “Rifiuto: UN 3082, materia o Fusto metallico, capienza 200 litri pericolosa dal punto di vista dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9, III” stagno, R13 HP4 – HP5 HP14 LIQUIDO “Rifiuto: UN 3082, materia o Fusto metallico, capienza 200 litri pericolosa dal punto di vista dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9, III” stagno, R13 HP4 – HP5 HP14 R13 D15 D15 LIQUIDO “Rifiuto: UN 3082, materia o Vasca di cemento pericolosa dal punto di vista dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9, III” cassa stagno, contenimento 1 in Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione DESCRIZIONE TIPOLOGIA DI RIFIUTO Emulsione oleosa prodotta dalla miscelazione di acqua piovana e residui di olio (PCB >25 e <50 ppm) contenuta nelle vasche dei trasformatori CODICE CARATT. CER PERICOLO SMALT. (D) O RECUP. (R) STATO FISICO DIZIONE TRASPORTO ADR (1) TIPO CONTENITORI PER LA CONSEGNA “Rifiuto: UN 3082, materia o Vasca di cemento pericolosa dal punto di vista dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9, III” contenimento in contenimento in LIQUIDO “Rifiuto: UN 2315, materia o Vasca di pericolosa dal punto di vista cemento dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9, II” M2 SOLIDO “Rifiuto: UN 3077, materia o Contenitore metallico, stagno, pericolosa dal punto di vista capienza minima 200 litri dell’ambiente, Solida, N.A.S., 9, III” 13 01 04* HP4 – HP5 HP14 13 01 04* HP4 – HP5 HP14 Assorbenti, filtri e stracci contaminati da olio, acidi e sostanze pericolose varie 15 02 02* HP4 – HP5 HP14 Assorbenti, stracci e indumenti protettivi non contaminati da sostanze pericolose 15 02 03 Trasformatori ed altre apparecchiature contaminate da olio (PCB >25 e <50 ppm) HP4 – HP5 HP14 in D15 SOLIDO “Rifiuto: UN 3077, materia o Vasca di pericolosa dal punto di vista cemento dell’ambiente, Solida, N.A.S., 9, III” contenimento 16 02 09* Trasformatori ed altre apparecchiature contaminate da olio (PCB >50 ppm) HP4 – HP5 HP14 in D15 SOLIDO “Rifiuto: UN 3432 materie ed o Vasca di apparecchi che, in caso di cemento incendio, possono formare diossine, solidi, M2” contenimento 16 02 09* Rifiuti contenenti oli liquidi con PCB <25 ppm HP4 – HP5 HP14 in D15 LIQUIDO “Rifiuto: UN 3082, materia o Vasca di pericolosa dal punto di vista cemento dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9, III” contenimento 16 07 08* Emulsione oleosa prodotta dalla miscelazione di acqua piovana e residui di olio (PCB >50 ppm) contenuta nelle vasche dei trasformatori D15 D15 D15 D15 LIQUIDO o Contenitore metallico SOLIDO 2 Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione CODICE CARATT. CER PERICOLO 16 07 08* HP4 – HP5 HP14 Rifiuti contenenti oli solidi con PCB <25 ppm 16 07 08* HP4 – HP5 HP14 Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze 15 01 10* HP4 – HP5 HP14 DESCRIZIONE TIPOLOGIA DI RIFIUTO Rifiuti contenenti oli liquidi con PCB >25 e <50 ppm SMALT. (D) O RECUP. (R) STATO FISICO DIZIONE TRASPORTO ADR (1) TIPO CONTENITORI PER LA CONSEGNA LIQUIDO “Rifiuto: UN 3082, materia o Vasca di pericolosa dal punto di vista cemento dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9, III” D15 SOLIDO “Rifiuto: UN 3077, materia o Vasca di contenimento in pericolosa dal punto di vista cemento dell’ambiente, Solida, N.A.S., 9, o Contenitore metallico, staIII” gno, capienza minima 200 litri D15 SOLIDO “Rifiuto: UN 3509, imballaggi o Contenitore metallico scartati vuoti non ripuliti, Solida, N.A.S., 9, M11” D15 contenimento 3 in Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione ALLEGATO F “Servizio di gestione ( raccolta, movimentazione, carico, trasporto, conferimento e smaltimento finale) di oli esausti, emulsioni oleose, stracci e rottami ferrosi contaminati da sostanze pericolose e di trasporto di olio dielettrico” Verbale di sopralluogo Il giorno ________________________, i rappresentanti della Ditta _______________________________________: (nome e qualifica) 1) ___________________________________________________________ 2) ___________________________________________________________ 3) ___________________________________________________________ hanno compiuto un sopralluogo presso ______________________________ accordo a quanto previsto dal Disciplinare Tecnico n° 7/ 4/ 432. Per la Ditta Per areti S.p.A. 1) 2) 3) www.aret i.it a r e t i SpA a Socio Un ico Piazzale Ost iense, 2 - 00154 Rom a Tel. 06.5799.1 Fax 06.57993821 Cap.Soc. Euro 345.000.000 i.v. CF, P.I VA 05816611007 CCI AA RM REA 930820 Sogget t o che eser cit a la direzione e il coordinam ent o ai sensi dell’art . 2497 bis c.c.: Acea SpA - CF 05394801004 in Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 1 di 69 SERVIZIO DI GESTIONE (RACCOLTA, MOVIMENTAZIONE, CARICO, TRASPORTO, CONFERIMENTO E SMALTIMENTO FINALE) DI OLII ESAUSTI, EMULSIONI OLEOSE, STRACCI E ROTTAMI FERROSI CONTAMINATI DA SOSTANZE PERICOLOSE E DI TRASPORTO DI OLIO DIELETTRICO DOCU M EN T O U N I CO DI V ALU T AZ I ON E DEI RI SCH I DA I N T ERFEREN Z E (D.U .V .R.I .) (a i se nsi de ll’a rt . 2 6 de l D. Lgs. n. 9 a prile 2 0 0 8 , n. 8 1 ) Allegato al Capitolato Speciale n° 7/ 4/ 432 DATA EMISSIONE Luglio 2016 VERIFICATO APPROVATO Manutenzione AT (R. Iafrate) Rete AT e Automazione (M. Pergola) Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 2 di 69 Indice del documento: 1 1.1 1.2 2 3 4 1.2.1 1.2.2 1.2.3 4.1 4.2 4.3 4.3.1 4.3.2 4.3.3 4.3.4 4.3.5 4.3.6 4.4 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE ...................................................................... 4 Profilo dell'Azienda Committente, Appaltatore, Subappaltatore e Lavoratore Autonomo ........................................................................................................................... 6 Descrizione delle attività oggetto della Fornitura in Opera ........................................ 11 Processi lavorativi previsti nella Fornitura in Opera e sopralluogo congiunto .............................................. 11 Diagrammi interferenze lavorazioni tipo ...................................................................................................... 12 Coordinamento tra imprese appaltatrici, subappaltatori ed eventuali lavoratori autonomi ........................... 13 RIFERIMENTI NORMATIVI ...................................................................................... 14 TERMINI E DEFINIZIONI .......................................................................................... 15 ELEMENTI DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ...................... 17 Tipo di organizzazione .................................................................................................... 17 Computo dei lavoratori .................................................................................................. 17 Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro ........................................................... 18 Rif. Articolo 16 - Delega di funzioni ............................................................................................................ 18 Rif. Articoli 17 e 18 - Obblighi del datore di lavoro e dei Dirigenti ............................................................. 18 Rif. Articolo 19 - Obblighi del preposto ...................................................................................................... 20 Rif. Articolo 20 - Obblighi dei lavoratori...................................................................................................... 20 Rif. Articolo 25 - Obblighi del medico competente ...................................................................................... 21 Rif. Articolo 26 - Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione ....................... 22 Valutazione dei Rischi .................................................................................................... 22 4.4.1 Oggetto della Valutazione dei rischi e modalità............................................................................................ 22 4.5.1 4.5.2 4.5.3 Servizio di prevenzione e protezione (SPP) .................................................................................................. 26 Articolo 34 - Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi .............................................................................................................................................................. 27 Articolo 35 - Riunione periodica ................................................................................................................... 27 4.6.1 4.6.2 Rif. Articolo 36 – Informazione ai lavoratori ................................................................................................ 28 Rif. Articolo 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti ......................................................... 28 4.5 4.6 Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro ........................................................... 26 Informazione e formazione............................................................................................. 28 4.7 Sorveglianza sanitaria..................................................................................................... 29 4.8 Gestione delle emergenze ................................................................................................ 30 4.7.1 Rif. Articoli 38, 39, 40, 41 – Medico Competente ........................................................................................ 29 4.8.1 4.8.2 4.8.3 Rif. Articoli 43 – Disposizioni generali ........................................................................................................ 30 Articolo 45 - Primo soccorso ........................................................................................................................ 30 Rif. Articolo 46 - Prevenzione incendi .......................................................................................................... 30 4.9.1 Rif. Articoli 47 e 50 – Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS ................................................ 32 4.9 4.10 Consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori ............................. 32 Luoghi di lavoro (Rif. Titolo II del D.lgs 81/08) ........................................................... 32 4.10.1 Rif. Articolo 62 del D.lgs 81/08 - Definizioni............................................................................................... 32 4.10.2 Rif. Articolo 64 - Obblighi del datore di lavoro ........................................................................................... 32 4.10.3 Rif Articolo 66 - Lavori in ambienti sospetti di inquinamento ..................................................................... 33 4.11 4.11.1 4.11.2 4.11.3 4.11.4 4.11.5 4.12 Uso delle attrezzature di lavoro (Rif. Titolo III del D.lgs 81/08)................................. 33 Rif. Articolo 69 - Definizioni ........................................................................................................................ 33 Rif. Articolo 70 - Requisiti di sicurezza ........................................................................................................ 33 Rif. Articolo 71 - Obblighi del datore di lavoro ............................................................................................ 34 Rif. Articolo 72 - Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso ............................................................ 34 Articolo 73 - Informazione e formazione ...................................................................................................... 34 Uso dei dispositivi di protezione individuale (Rif. Titolo III del D.lgs 81/08) ............ 34 4.12.1 Rif. Articolo 74 - Definizioni ........................................................................................................................ 34 4.12.2 Rif. Articolo 75 - Obbligo di uso .................................................................................................................. 35 Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 3 di 69 4.12.3 Rif. Articolo 76 - Requisiti dei DPI .............................................................................................................. 35 4.12.4 Rif. Articolo 78 - Obblighi dei lavoratori...................................................................................................... 37 4.13 4.13.1 4.13.2 4.13.3 4.13.4 4.14 Impianti ed apparecchiature elettriche (Rif. Titolo III del D.lgs 81/08) .................... 38 Rif. Articolo 80 - Obblighi del datore di lavoro ............................................................................................ 38 Rif. Articolo 82 - Lavori sotto tensione ........................................................................................................ 38 Rif. Articolo 83 - Lavori in prossimità di parti attive .................................................................................... 39 Rif. Articolo 86 - Verifiche ........................................................................................................................... 39 Segnaletica di Salute e Sicurezza (Rif. Titolo V del D.lgs 81/08) ................................ 39 4.14.1 Rif. Articolo 161 - Campo di applicazione ................................................................................................... 39 4.14.2 Rif. Articolo 162 - Definizioni ...................................................................................................................... 39 4.14.3 Rif. Articolo 163 - Obblighi del datore di lavoro .......................................................................................... 40 4.15 Movimentazione manuale dei carichi (Rif. Titolo VI del D.lgs 81/08) ....................... 47 4.15.1 Rif. Articolo 168 - Obblighi del datore di lavoro .......................................................................................... 47 4.15.2 Rif. Articolo 169 - Informazione, formazione e addestramento .................................................................... 48 4.16 Attrezzature munite di VDT (Rif. Titolo VII del D.lgs 81/08) .................................... 48 4.16.1 4.16.2 4.16.3 4.16.4 4.16.5 Articolo 173 - Definizioni ............................................................................................................................. 48 Articolo 174 - Obblighi del datore di lavoro ................................................................................................. 48 Rif. Articolo 175 - Svolgimento quotidiano del lavoro ................................................................................. 48 Articolo 176 - Sorveglianza sanitaria ............................................................................................................ 48 Rif. Articolo 177 - Informazione e formazione ............................................................................................. 48 4.17.1 4.17.2 4.17.3 4.17.4 4.17.5 4.17.6 Rif. Articolo 172 – Definizioni e Campo di applicazione ............................................................................. 49 Rif. Articolo 181 - Valutazione dei rischi ..................................................................................................... 49 Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro .................................... 49 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni ................................................................... 50 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici ............................................... 51 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali ........................................ 52 4.18.1 4.18.2 4.18.3 4.18.4 Rif. Articolo 221 – Protezione da agenti Chimici ......................................................................................... 52 Rif. Articolo 222 - Definizioni ...................................................................................................................... 52 Rif. Articolo 223 - Valutazione dei rischi ..................................................................................................... 53 Rif. Articolo 227 - Informazione e formazione dei lavoratori....................................................................... 53 4.19.1 4.19.2 4.19.3 4.19.4 Rif. Articolo 233 – Protezione da agenti Cancerogeni .................................................................................. 59 Rif. Articolo 234 - Definizioni ...................................................................................................................... 59 RifArticolo 236 - Valutazione del rischio ..................................................................................................... 60 Rif. Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie ..................................................................... 60 4.17 4.18 4.19 4.20 Agenti fisici (Rif. Titolo VIII del D.lgs 81/08) ............................................................... 49 Sostanze pericolose (Rif. Titolo IX del D.lgs 81/08) ..................................................... 52 Sostanze pericolose (Rif. Titolo IX del D.lgs 81/08) ..................................................... 59 Sostanze pericolose (Rif. Titolo IX del D.lgs 81/08) ..................................................... 60 4.20.1 Rif. Articolo 233 – Protezione dai rischi connessi all’esposizione all’amianto ............................................ 60 4.21 Esposizione ad agenti biologici (Rif. Titolo X del D.lgs 81/08) .................................... 61 4.22 Protezione da atmosfere esplosive (Rif. Titolo XI del D.lgs 81/08) ............................. 62 4.23 Programmi di miglioramento (rif. Art. 28 comma 2 lettera C del D.Lgs 81/08) ....... 62 4.24 Recapiti telefonici di emergenza .................................................................................... 64 ALLEGATI...................................................................................................................... 65 VALUTAZIONE DEI COSTI DELLA SICUREZZA PER “INTERFERENZE” ... 65 DISPOSIZIONI FINALI ................................................................................................ 67 4.21.1 Rif. Articolo 266 – Campo di applicazione ................................................................................................... 61 4.21.2 Rif. Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici ............................................................................. 61 4.21.3 Rif. Articolo 271 a 277 - Valutazione del rischio ......................................................................................... 61 4.22.1 Rif. Articolo 287 – Protezione dai rischi contro le esplosioni ....................................................................... 62 4.22.2 Rif. Articolo 290 – Valutazione del rischio................................................................................................... 62 4.23.1 Audit di sicurezza .......................................................................................................................................... 62 4.23.2 Reports di sicurezza ...................................................................................................................................... 63 4.23.3 Riesame della valutazione ............................................................................................................................. 63 5 6 7 Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 1 DUVRI - Rev. 0 Pagina 4 di 69 Scopo e campo di applicazione Il presente documento definisce le modalità di gestione e le attività messe in atto dall’azienda al fine di garantire la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori sul luogo di lavoro. Il presente documento si applica a tutte le attività aziendali eseguite con personale proprio e di imprese appaltatrici, presso le proprie sedi, impianti, strutture esterne. Nell’ambito delle attività svolte da areti S.p.A. (nel seguito Committente), quelle previste nel presente appalto, definito con riferimento Ordine n° ___________________________del _________________, saranno affidate alla Società “______________________________________” (nel seguito Appaltatore o Impresa appaltatrice). Le attività saranno regolate per mezzo di apposito contratto commerciale. Pertanto ai fini della cooperazione prevista dall’Art. 26 comma 3 del D.Lgs 81 del 09/04/2008 e dalle successive modificazioni e integrazioni, il presente documento di valutazione dei rischi, viene redatto dal Datore di Lavoro Committente e sarà consegnato al Datore di Lavoro delle impresa appaltatrice e delle altre imprese coinvolte. Nel documento sono evidenziate tutte le fasi lavorative, nonché le misure di prevenzione e protezione adottate. Tutte le attività inerenti la salute e la sicurezza sul lavoro saranno condivise dai datori di lavoro e dai rispettivi Servizi di Prevenzione e Protezione (SPP) (ivi compresi subappaltatori e lavoratori autonomi). Scopi del presente documento sono: 1) fornire agli stessi soggetti affidatari dei lavori dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività (art. 26 comma 1 lett. b e comma del D. Lgs. n. 81/08); 2) soddisfare l’obbligo per il datore di lavoro committente di promuovere la cooperazione ed il coordinamento tra committente ed appaltatore attraverso l’elaborazione di un “documento unico di valutazione dei rischi” (DUVRI), che valuti i rischi dovuti alle “interferenze” e ne indichi le misure adottate per l’eliminazione o la riduzione mediante appositi provvedimenti (art. 26 comma 3 del D. Lgs. n. 81/08); 3) fornire gli strumenti per valutare i costi della sicurezza necessari per l’eliminazione dei rischi da interferenze, oltre a quelli propri connessi allo specifico appalto (art. 26 comma 5 del D. Lgs. n. 81/08). Questi vanno tenuti distinti dall’importo a base d’asta e non sono soggetti a ribasso. Nel DUVRI non sono riportate le misure per eliminare i rischi propri derivanti dall’attività delle singole imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, ma solo i rischi derivanti dalle interferenze presenti nell’effettuazione delle prestazioni. L’Appaltatore, nella comunicazione dei rischi specifici connessi alla propria attività, può presentare proposte di integrazione del DUVRI, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza del lavoro, sulla base della propria esperienza. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei costi della sicurezza. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 5 di 69 Si parla di interferenza nella circostanza in cui si verifica un contatto rischioso tra il personale del Committente e quello dell’Appaltatore o tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti. Si possono considerare interferenti i seguenti rischi: - derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi; - immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni dell’Appaltatore; - esistenti nel luogo di lavoro del Committente, ove è previsto che debba operare l’Appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’Appaltatore; - derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal Committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata). Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 1.1 DUVRI - Rev. 0 Pagina 6 di 69 Profilo dell'Azienda Committente, Appaltatore, Subappaltatore e Lavoratore Autonomo IL PRESENTE ELENCO DEVE ESSERE COMPILATO E AGGIORNATO NON APPENA I DATI SIANO DISPONIBILI. areti S.p.A. (Committente) Denominazione: areti S.p.A. Sede Legale: P.le Ostiense, 2 Comune: Roma c.a.p.: 00154 Committente: p.i. Massimo COLOCCI RSPP: Ing. Luigi De Rosa RLS: Boldrighini Stefano - Castagna Sarah - Mercone Caterina - Pontieri Luciano - Mariani Roberto - Scarselleta Antonino Medico Competente: Dott. Alberto Di Palma Preposti: Partita IVA 0 5 8 1 6 6 1 1 0 0 7 Codice Fiscale Posizione INPS 7 0 4 1 2 5 6 4 9 0 Posizione INAIL 1 2 0 4 3 1 1 5 1 1 Codice ATECO 3 5 1 3 0 0 1 Distribuzione di energia elettrica STRUTTURA ORGANIZZATIVA (Committente) Nome Cognome Qualifica Responsabile Lavori: Indirizzo P.le Ostiense, 2 Città 00154 Roma Tel./Fax: 0657991 Nome Cognome Qualifica Direttore Lavori: Indirizzo Città Tel./Fax: Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 STRUTTURA ORGANIZZATIVA IMPRESA Qualifica: Denominazione: Sede Legale: Comune: c.a.p. : Legale Rappresentante: Direttore Tec. Cantiere: Tec. Assistente Cantiere: Preposto: RSPP: RLS: Medico Competente: A.S.L. di competenza: Addetto primo soccorso: Addetto antincendio: Partita IVA Registro Imprese Posizione INPS Posizione INAIL Codice ATECO Società DUVRI - Rev. 0 Pagina 7 di 69 Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 STRTTURA ORGANIZZATIVA IMPRESA Qualifica: Denominazione: Sede Legale: Comune: c.a.p. : Legale Rappresentante: Direttore Tec. Cantiere: Tec. Assistente Cantiere: Preposto: RSPP: RLS: Medico Competente: A.S.L. di competenza: Addetto primo soccorso: Addetto antincendio: Partita IVA Registro Imprese Posizione INPS Posizione INAIL Codice ATECO DUVRI - Rev. 0 Pagina 8 di 69 Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 STRTTURA ORGANIZZATIVA IMPRESA Qualifica: Denominazione: Sede Legale: Comune: c.a.p. : Legale Rappresentante: Direttore Tec. Cantiere: Tec. Assistente Cantiere: Preposto: RSPP: RLS: Medico Competente: A.S.L. di competenza: Addetto primo soccorso: Addetto antincendio: Partita IVA Registro Imprese Posizione INPS Posizione INAIL Codice ATECO DUVRI - Rev. 0 Pagina 9 di 69 Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 ENTE Denominazione: Sede Legale Comune c.a.p. Responsabile: Direttore Tec. Cantiere: Tec. Assistente Cantiere: Preposto: Medico Competente LAVORATORI AUTONOMI Denominazione: Sede Legale: Comune: c.a.p. : Legale Rappresentante: Direttore Tec. Cantiere: Tec. Assistente Cantiere: Preposto: RSPP: RLS: Medico Competente: A.S.L. di competenza: Addetto primo soccorso: Addetto antincendio: Partita IVA Registro Imprese Posizione INPS Posizione INAIL Codice ATECO DUVRI - Rev. 0 Pagina 10 di 69 Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 1.2 DUVRI - Rev. 0 Pagina 11 di 69 Descrizione delle attività oggetto della Fornitura in Opera areti S.p.A. dispone di una rete elettrica di distribuzione primaria a tensione 220, 150, 60, 20 ed 8,4 kV, che si sviluppa sul territorio del Comune di Roma e di Formello, dove preesistono insediamenti, reti e numerose opere tra cui cabine primarie di trasformazione. Gli interventi oggetto del presente Servizio riguardano: - la gestione (raccolta, aspirazione, movimentazione, carico, trasporto, conferimento a discarica o deposito autorizzato, recupero e smaltimento finale) a carattere episodico di olii esausti, emulsioni oleose, stracci e rottami ferrosi contaminati da PCB prodotti nelle Cabine Primarie di cui all’allegato MS08; - la pulizia delle vasche di raccolta olio sottostanti i trasformatori A.T./A.T., A.T./M.T. e M.T./M.T. in esercizio presso le cabine primarie di cui all’allegato MS08; - il trasporto di olio dielettrico tra le succitate Cabine Primarie. Le attività comprese nel Servizio saranno assegnate mediante singole partite di lavoro non predefinite e non predefinibili all’atto dell’aggiudicazione della gara. Le stesse costituiranno singole lavorazioni indipendenti tra loro che comporteranno l’attivazione di altrettanti cantieri non correlati. La natura stessa degli interventi sarà definita, in funzione delle effettive esigenze al momento dell’assegnazione della singola partita di lavoro a mezzo di specifici “Fax di richiesta di intervento”. Le lavorazioni oggetto del Servizio saranno eseguite dall’Impresa appaltatrice con l’assistenza per tutta la durata delle attività presso i siti di areti S.p.A. di personale del Committente. Gli interventi previsti nel Servizio interesseranno essenzialmente i piazzali esterni delle cabine primarie, dove possono essere presenti apparecchiature in regolare esercizio in Alta, Media e bassa tensione. N.B.: qualora nel corso dell’espletamento del presente contratto, per alcuni specifici cantieri, si rilevi la presenza delle condizioni di applicazione dell’art. 88 e ss. del D. Lgs. n. 81/08 e del D.P.R. n. 222/03, dovranno essere adottate le prescrizioni di cui alle norme suddette, ivi compresa la redazione di Piano di Sicurezza e Coordinamento, la nomina di Coordinatori in fase di Progettazione ed Esecuzione, ecc. Quanto sopra deve essere attuato prima della specifica consegna del singolo lavoro interessato. 1.2.1 Processi lavorativi previsti nel Servizio e sopralluogo congiunto Secondo le necessità, il Committente invierà all’Appaltatore un “Fax di richiesta di intervento” con l’indicazione: il SITO in cui l’impresa è chiamata ad operare; la data entro la quale devono essere ultimate le attività di smaltimento richieste; la tipologia del rifiuto da gestire. Preliminarmente all’avvio delle attività presso i siti del Committente, un Rappresentante dell’Appaltatore dovrà eseguire, congiuntamente con un Rappresentante del Committente, un sopralluogo presso i siti interessati per individuare le azioni da intraprendere per l’esecuzione del Servizio. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 12 di 69 Per ciascuna delle sedi interessate dai lavori verranno individuate eventuali misure aggiuntive di prevenzione e protezione contro i rischi da interferenza, le quali verranno indicate nel “Verbale di Sopralluogo” (allegato MS05), al quale verrà data attuazione congiuntamente con il DUVRI, al quale verrà allegato. L’Appaltatore invierà, unitamente alla comunicazione della data di intervento, il Piano della Sicurezza che conterrà, tra l’altro, tutte le azioni che intenderà intraprendere per eseguire in sicurezza il lavoro in relazione ai rischi specifici dei luoghi. Qualora le attività previste vadano ad interessare impianti in regolare esercizio, che devono essere posti preventivamente fuori servizio, il fuori servizio delle varie sezioni d’impianto, sarà concesso all’Appaltatore compatibilmente con le esigenze dell’esercizio elettrico e secondo le normative di sicurezza interne di areti S.p.A., come esposto nel documento “NOTA TECNICA Rev. 3 Novembre 2014 – Prescrizioni concernenti i rapporti tra areti S.p.A. e le imprese appaltatrici per l’esecuzione di attività lavorative sotto tensione in bassa tensione, fuori tensione su impianti elettrici di bassa, media ed alta tensione in esercizio e/o in prossimità degli stessi” (allegato MS04) Le attività previste all’interno del Servizio, riguardano in dettaglio le seguenti tipologie di attività (Allegato MS02): - - - attività di progettazione necessaria per l’esecuzione del SERVIZIO in oggetto; raccolta, aspirazione, imballaggio, etichettatura, predisposizione per il trasporto, movimentazione e carico dei rifiuti da smaltire; stesura Formulari d’Identificazione Rifiuto; trasporto dei rifiuti da smaltire dalle cabine primarie di areti S.p.A. al C.O.O.U. o all’impianto di smaltimento finale, con automezzi autorizzati, dalle Autorità competenti, al trasporto dei rifiuti oggetto del Servizio; conferimento dei rifiuti da smaltire all’impianto di smaltimento; pulizia delle vasche di raccolta olio sottostanti i trasformatori A.T./A.T., A.T./M.T. e M.T./M.T. in esercizio presso le cabine primarie, con: lavaggio della vasca, rimozione dei rifiuti solidi, fangosi e liquidi; trasporto di olio dielettrico “non definito come rifiuto” da un sito all’altro. Qualora la movimentazione dei carichi venisse eseguita tramite l’utilizzo di una grù con manovratore dell’Appaltatore, quest’ultimo avrà la responsabilità di posizionare e i manovrare il mezzo in maniera tale da evitare sconfinamenti di parti o carichi sospesi oltre le delimitazioni del luogo di lavoro. 1.2.2 Diagrammi interferenze lavorazioni tipo Si rappresenta in allegato MS01, a titolo puramente esemplificativo e non esaustivo, il diagramma descrittivo delle attività preponderanti oggetto del Servizio. Lo stesso mostra la distribuzione delle fasi lavorative nel tempo ed evidenziano le eventuali interferenze che possono generarsi. In particolare, si evince che, proprio per la tipologia degli interventi richiesti, non esistono attività che si sovrappongono sia nel tempo che nello spazio. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 13 di 69 N.B.: il diagramma in oggetto non ha valore ai fini del rispetto delle scadenze contrattuali e della definizione dei reali tempi di esecuzione delle lavorazioni: esso ha il solo scopo di illustrare il verificarsi di eventuali interferenze. I programmi effettivi dei singoli lavori compresi nell’appalto, e commissionati in relazione alle effettive esigenze, saranno di volta in volta precisati in sede di assegnazione della specifica partita di lavoro. I programmi dettagliati degli interventi, che saranno redatti dall’Appaltatore, preventivamente all’inizio delle attività lavorative in sito, dovrà tenere conto della presenza del personale del Committente e che la presenza di altre imprese appaltatrici e l’eventuale impiego di Ditte subappaltatrici o lavoratori autonomi non dovrà mai comportare sovrapposizioni di lavorazioni interferenti con quelle dell’Impresa principale o tra loro. In ogni caso sarà comunque obbligo dell’Impresa appaltatrice illustrare ad ogni Ditta subappaltatrice e lavoratori autonomi, i tempi, le modalità e le zone di intervento in cui potranno operare evitando rischi da interferenza, in conformità: al programma di dettaglio elaborato nel Piano di Sicurezza, alle procedure di sicurezza in esso contenute, alle particolari direttive integrative che verranno illustrate nelle Riunioni di coordinamento che precederanno l’inizio dei lavori in generale e di ogni Fase in particolare. Per la sicurezza di tutte le Maestranze nei luoghi di lavoro è inoltre necessario che insieme alla «compatibilità tra Ditte» e «progressione delle Fasi lavorative individuate» siano rispettate da ogni persona interessata ai lavori anche le misure di sicurezza e le cautele evidenziate nelle Schede allegate al presente documento (allegato MS02). È IMPORTANTE PRECISARE CHE LE SCHEDE CITATE – ANCHE SE EVIDENZIANO I PERICOLI RICORRENTI IN OGNI FASE OPERATIVA – NON POSSONO ESSERE CONSIDERATE ESAUSTIVE E QUINDI NON ESONERANO NESSUNO DALL’OBBLIGO DI RISPETTARE TUTTE LE NORME DI BUONA TECNICA DI ESECUZIONE E TUTTI I CONTENUTI DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE IN MATERIA. 1.2.3 Coordinamento tra imprese appaltatrici, subappaltatori ed eventuali lavoratori autonomi Tutte le Ditte che contribuiranno ai lavori dovranno preventivamente condividere ed eventualmente aggiornare ed integrare il presente documento, sottoscrivendolo prima dell’inizio dei lavori. Preventivamente all’inizio delle attività lavorative dovrà essere effettuata, presso il sito interessato dalle stesse, una riunione di coordinamento tra: - il Rappresentante e/o il Preposto di areti S.p.A., - il Preposto Lavori dell’impresa appaltatrice, - il Preposto Lavori/Rappresentante di eventuali altre imprese appaltatrici chiamate ad operare nel sito, con l’elaborazione congiunta del documento “Verbale della riunione di coordinamento” (allegato MS06). Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 14 di 69 Eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto sia ad areti S.p.A. che all’impresa appaltatrice, e ad eventuali altre imprese, di interrompere immediatamente i lavori. Il Responsabile o il Preposto ai Lavori di areti S.p.A. e il Preposto ai Lavori dell’impresa appaltatrice, potranno interrompere i lavori, qualora ritenessero nel prosieguo delle attività che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. L’Impresa appaltatrice, che gestisce il lavoro, avrà il compito e la responsabilità di informare chiunque graviti nell’area del Cantiere dell’obbligo di prendere visione e rispettare i contenuti del presente documento e delle eventuali successive integrazioni; con lo scopo preminente di tutelare la sicurezza dei luoghi di lavoro da interferenze che potrebbero rivelarsi pericolose. Per una migliore «Formazione ed Informazione» di quanti, anche saltuariamente, saranno coinvolti nella vita del Cantiere, l’Impresa appaltatrice, che gestisce il Cantiere, provvederà anche con la distribuzione di materiale illustrativo che contenga le informazioni necessarie sui rischi esistenti in Cantiere, con particolare riferimento ai conseguenti obblighi e divieti da rispettare. Presso il cantiere che verrà allestito in relazione alle attività facenti parte del presente Servizio, sarà costantemente presente personale di areti S.p.A. che fornirà la necessaria assistenza al Preposto dell’impresa appaltatrice. Precisazioni per le ditte che interverranno nel corso dei lavori L’Impresa appaltatrice coordinerà gli interventi di protezione e prevenzione in Cantiere, ma tutti i Datori di lavoro delle altre Ditte che saranno presenti durante l’esecuzione dell’opera, saranno tenuti ad osservare le misure generali di tutela di cui al D.Lgs. n. 81/08, e cureranno, ciascuno per la parte di competenza, in particolare: a) il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità; b) la scelta dell’ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti, definendo vie o zone di spostamento o di circolazione; c) le condizioni di movimentazione dei vari materiali; d) la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori; e) la delimitazione e l’allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si tratta di materie e di sostanze pericolose; f) l’adeguamento, in funzione dell’evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi di lavoro o fasi di lavoro; g) la cooperazione tra datori di lavoro e lavoratori autonomi; h) le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all’interno o in prossimità del cantiere. Tutte le Ditte e/o Lavoratori autonomi che interverranno nel corso dei lavori sono obbligate a partecipare alle riunioni di coordinamento promosse dall’impresa Committente e/o dall’Impresa appaltatrice, per condividere le prescrizioni e gli obblighi – in materia di sicurezza – che dovranno rispettare nel corso dei lavori, con particolare riferimento alle eventuali o possibili attività interferenti. 2 Riferimenti normativi Il presente documento fa riferimento a: Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 3 DUVRI - Rev. 0 Pagina 15 di 69 D.Lgs 81 del 09/04/2008 “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e successive modifiche e integrazioni; norma UNI EN ISO 9001-2000; DM 388/2003 Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale; DM 8/03/1985 e LEGGE 7/12/1984 N. 818 e s.m.i. direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi; DM 10/03/1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro. Termini e definizioni I termini usati nel presente documento sono di seguito elencati: lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione; datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa; impresa / azienda: il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato; nel seguito si intende per impresa qualsiasi ditta che sia coinvolta nell’esecuzione delle lavorazioni (areti, Appaltatore, Subappaltatore); dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa; preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa; assistente areti: tecnico dell’impresa committente incaricato della supervisione delle attività ai fini della verifica della esecuzione dei lavori secondo le specifiche contrattuali e delle operazioni di “Consegna degli Impianti” ai sensi della procedure areti vigenti; responsabile del servizio di prevenzione e protezione: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi; addetto al servizio di prevenzione e protezione: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32, facente parte del servizio; Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 16 di 69 medico competente: medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all’articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all’articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto; rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro; servizio di prevenzione e protezione dai rischi: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori; sorveglianza sanitaria: insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa; prevenzione: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno; salute: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o d’infermità; valutazione dei rischi: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza; pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni; rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione; unità produttiva: stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale; norma tecnica: specifica tecnica, approvata e pubblicata da un’organizzazione internazionale, da un organismo europeo o da un organismo nazionale di normalizzazione, la cui osservanza non sia obbligatoria; buone prassi: soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle regioni, dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e dagli organismi paritetici di cui all’articolo 51, validate dalla Commissione consultiva permanente di cui all’articolo 6, previa istruttoria tecnica dell’ISPESL, che provvede a assicurarne la più ampia diffusione; Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 17 di 69 formazione: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi; informazione: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro; addestramento: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro. 4 4.1 Elementi del sistema di gestione della sicurezza Tipo di organizzazione L’Unità Produttiva che rappresenta l’impresa committente è raffigurabile nella tipica struttura gerarchica che presenta al suo vertice il Datore di lavoro e via via verso la base della piramide: i Dirigenti e Preposti alla sicurezza, gli addetti alla gestione delle emergenze ed i lavoratori. Ognuno di essi partecipa alle misure di sicurezza per le proprie competenze come meglio specificato di seguito. Il Datore di lavoro definisce la politica della sicurezza, organizza l’impresa e adotta le misure di prevenzione e protezione dei lavoratori. Infatti è il Datore di lavoro che si appresta all’affidamento di incarichi e nomine per l’espletamento degli obblighi specifici dei Dirigenti, dei Preposti alla sicurezza, degli addetti alla gestione delle emergenze e dei lavoratori, sulla base delle esigenze aziendali specificate. Con riguardo alla gestione delle risorse, ivi compresi gli aspetti legati alla Sicurezza ed Igiene del Lavoro, va precisato che i relativi compiti rientrano tra le normali competenze di carattere gestionale svolti dal datore di lavoro. In tale ambito, ferme restando l'organizzazione e le responsabilità del Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi, dei Dirigenti e dei Preposti, oltre alle normali e tradizionali attività di competenza, svolge un ruolo attivo e di supporto per i compiti relativi a: - organizzazione, gestione e formazione delle risorse umane, - gestione dei rapporti con i dipendenti sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro per tutti gli aspetti di informazione, formazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori, - coordinamento degli aspetti legali e rapporti con organi ispettivi (ASL, Ispettorato del Lavoro ecc.) - controllo Sorveglianza Sanitaria e Pronto Soccorso. 4.2 Computo dei lavoratori L’organico delle Imprese coinvolte nell’appalto deve essere comunicato all’impresa committente e deve, parallelamente, essere fornita copia autentica dei Libri Matricola. Inoltre deve essere redatta una sintesi come da tabelle appresso riportata. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 Tipologia DUVRI - Rev. 0 Pagina 18 di 69 Numero Titolare Dirigenti (**) Preposti (**) Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione (**) Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (**) Addetti al primo soccorso (**) Addetti antincendio (**) Dipendenti (**) (**) L’aggiornamento del numero, dei ruoli e dei nomi delle figure richiamate deve essere comunicato all’impresa committente. 4.3 Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro 4.3.1 Rif. Articolo 16 - Delega di funzioni Qualora il Datore di Lavoro preveda deleghe di funzione, le stesse dovranno essere predisposte secondo i seguenti limiti e condizioni: essa risulti da atto scritto recante data certa; il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; essa attribuisca al delegato l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate. la delega sia accettata dal delegato per iscritto. Tale delega deve essere resa pubblica a tutti i dipendenti. In tal caso la delega di funzioni non escluderà l’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. 4.3.2 Rif. Articoli 17 e 18 - Obblighi del datore di lavoro e dei Dirigenti I compiti in materia di prevenzione e sicurezza sono affidati al Datore di lavoro, il quale ha l’obbligo di: valutare di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’articolo 28 (obbligo del Datore di Lavoro non delegabile); designare del RSPP (obbligo del Datore di Lavoro non delegabile); nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria;. designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza; fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il RSPP e il medico competente; prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 19 di 69 e specifico; richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione; richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico; adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli articoli 36 e 37; astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato; consentire ai lavoratori di verificare, mediante il RLS, l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute; consegnare tempestivamente al RLS, su richiesta di questi e per l’espletamento della sua funzione, copia del presente DVR,; prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio; comunicare all’INAIL, o all’IPSEMA, in relazione alle rispettive competenze, a fini statistici e informativi, i dati relativi agli infortuni sul lavoro; consultare il RLS nelle ipotesi di cui all’articolo 50 del D.Lgs 81/08; adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro; nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro; convocare la riunione periodica di cui all’articolo 35; aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione; comunicare annualmente all’INAIL i nominativi del RLS; vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità. Fornire al RSPP ed al medico competente informazioni in merito a: o la natura dei rischi; o l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’attuazione delle misure preventive e protettive; o la descrizione degli impianti e dei processi produttivi; o i dati di cui al comma 1, lettera r e quelli relativi alle malattie professionali; o i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 4.3.3 DUVRI - Rev. 0 Pagina 20 di 69 Rif. Articolo 19 - Obblighi del preposto I preposti nominati attraverso opportuna comunicazione scritta, secondo le loro attribuzioni e competenze, devono: sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti; verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato; segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta; frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’articolo 37. Ricordando agli stessi che tali obblighi ricadono in obblighi che, qualora disattesi, possono essere sanzionati dagli Organi di Vigilanza. 4.3.4 Rif. Articolo 20 - Obblighi dei lavoratori Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. Inoltre i lavoratori devono in particolare: contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza; utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi, nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al RLS; non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 21 di 69 non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente. I lavoratori che svolgono attività in regime di appalto o subappalto, devono esporre apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. 4.3.5 Rif. Articolo 25 - Obblighi del medico competente Il medico competente: collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psicofisica dei lavoratori, all’attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro. Collabora inoltre alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di “promozione della salute”, secondo i principi della responsabilità sociale; programma ed effettua la sorveglianza sanitaria attraverso protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati; istituisce, anche tramite l’accesso alle cartelle sanitarie e di rischio, aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria; consegna al datore di lavoro, alla cessazione dell’incarico, la documentazione sanitaria in suo possesso, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo del 30 giugno 2003 n.196, e con salvaguardia del segreto professionale; consegna al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, la documentazione sanitaria in suo possesso e gli fornisce le informazioni riguardo la necessità di conservazione; invia all’ISPESL, esclusivamente per via telematica, le cartelle sanitarie e di rischio alla cessazione del rapporto di lavoro, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. Il lavoratore interessato può chiedere copia delle predette cartelle all’ISPESL anche attraverso il proprio medico di medicina generale; fornisce informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti e, nel caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione della attività che comporta l’esposizione a tali agenti. Fornisce altresì, a richiesta, informazioni analoghe ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; informa ogni lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria, a richiesta dello stesso, gli rilascia copia della documentazione sanitaria; comunica per iscritto, in occasione delle riunioni periodiche, al datore di lavoro, al RSPP, al RLS, i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata e fornisce indicazioni sul significato di detti risultati ai fini della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori; visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all’anno o a cadenza diversa che stabilisce in Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 4.3.6 DUVRI - Rev. 0 Pagina 22 di 69 base alla valutazione dei rischi; la indicazione di una periodicità diversa dall’annuale deve essere comunicata al datore di lavoro ai fini della sua annotazione nel DVR; partecipa alla programmazione del controllo dell’esposizione dei lavoratori i cui risultati gli sono forniti con tempestività ai fini della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria. Rif. Articolo 26 - Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione Mediante il presente appalto, areti S.p.A. affiderà le lavorazioni sopra descritte alla ditta appaltatrice aggiudicataria, con la quale verrà stipulato apposito contratto. Ogni impresa, in caso di affidamento dei lavori ad altra impresa (appaltatrice, subappaltatrice o a lavoratori autonomi), ne verifica l’idoneità tecnico professionale, in relazione ai lavori da affidare, anche attraverso le seguenti modalità: acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell’art. 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445; inoltre: fornisce agli stessi soggetti affidatari dei lavori dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. Le Aziende cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro che hanno impatto sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto; coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva. L’Azienda promuove la cooperazione ed il coordinamento, elaborando il presente ed unico DVR, che indica le misure adottate per eliminare o ridurre al minimo i rischi da interferenze. 4.4 Valutazione dei Rischi 4.4.1 Oggetto della Valutazione dei rischi e modalità Il documento è stato redatto a conclusione della valutazione, e lo stesso contiene: una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati; l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri; Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 23 di 69 l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio; l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento. Nell’allegato MS07 vengono fornite le informazioni all’Impresa appaltatrice sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui è chiamata ad operare. L’elaborato MS02 analizza tutti i processi dei lavori appaltati ed ogni attività correlata, i prodotti utilizzati e le attrezzature e le macchine impiegate. A tal fine viene fatta una analisi di tutti i rischi tenendo in considerazione anche quelli richiamati nell’Allegato VIII del D.lgs 81/08. Pertanto per valutare l’indice di rischio delle diverse fasi lavorative si è fatto riferimento alla nota relazione: R = (P D) nella quale R rappresenta l’entità del rischio, P la probabilità di accadimento di un determinato evento sfavorevole, e D la magnitudo o entità del danno provocato al lavoratore dall’evento stesso. Per la stima della probabilità P di accadimento di un evento sfavorevole ci si è riferiti anche alle tabelle rese disponibili dall’INAIL, assegnando i seguenti indici: PROBABILITA’ Valore Livello 4 Altamente probabile 3 Probabile Criteri o Esiste una correlazione diretta fra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori. o Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa azienda o in azienda simile o in situazioni operative simili. o Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in azienda o La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico e diretto. o E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito un danno. o Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in azienda. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 Pagina 24 di 69 Poco probabile o La mancanza rilevata può provocare un danno, solo in circostanze sfortunate di eventi. o Sono noti solo pochissimi episodi già verificatesi. o Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa Improbabile o La mancanza rilevata può provocare un danno, solo in circostanze sfortunate di eventi poco probabili, indipendenti. o Non sono noti episodi già verificatisi. o Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità. 2 1 DUVRI - Rev. 0 - Per la stima della magnitudo o entità del danno D si è fatto riferimento alle classi INAIL, prevedendo un ulteriore livello per infortuni che provochino danni rapidamente reversibili: DANNO Valore Livello Criteri o Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale. 4 Gravissimo o Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti. o Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale. 3 Grave o Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti. o Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile. 2 Medio o Esposizione cronica con effetti reversibili. o Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile. 1 Lieve o Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. Si ottiene di conseguenza la seguente matrice di rischio: P 4 4 8 12 16 3 3 6 9 12 2 2 4 6 8 1 1 1 2 2 3 3 4 4 D Si identificano di conseguenza tre diverse aree di esposizione al rischio: Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 Valore del rischio R => 9 4 <= R <= 8 2 <= R <= 3 *R = 1 Azioni da intraprendere Azioni correttive indilazionabili Azioni correttive e/o migliorative necessarie da programmare con adeguata urgenza Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel brevemedio termine Nessuna azione in particolare da attuare DUVRI - Rev. 0 Pagina 25 di 69 Entità del rischio Alto Medio Basso Trascurabile (*) tale valore è assegnato alle attività per le quali si potrebbe affermare che il rischio non è presente (vedi allegato MS02), ma si preferisce comunque analizzare la presenza di taluni rischi dando dei valori trascurabili. Per effettuare la valutazione dei rischi, richiamata nell’allegato MS02, si è fatto riferimento all’allegato VIII del D. Lgs. 81/08 e ai diversi titoli specifici (es. valutazione dell’esposizione a campi elettromagnetici), di seguito viene fatta una relazione sulle scelte per ogni rischio individuato. Elenco dei principali rischi valutati RISCHI Note Fisici Movimentazione man. carichi Seppellimento annegamento Cadute dall’alto di persone e oggetti Urti impatti compressioni Punture tagli abrasioni Vibrazioni Scivolamenti cadute ribaltamento Calore freddo Elettrici Radiazioni Rumore Campi elettromagnetici Tutti i siti di areti presentano valori di esposizione che rientrano nei valori prescritti dalle norme. Ustioni Radiazioni ottiche Generalmente, data la tipologia di attività svolta dall’azienda, tale rischio non risulta essere presente. Pur tuttavia, qualora ricorresse la presenza di tale rischio nelle attività svolte dall’impresa, la stessa è tenuta a darne una valutazione, e conseguentemente a prevedere le misure ed i DPI da adottare. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 RISCHI DUVRI - Rev. 0 Pagina 26 di 69 Note Chimici Polveri fibre Fumi Nebbie Immersioni Getti e schizzi Vapori e gas Cancerogeni Amianto Biologici Per integrazione riguardo procedure e DPI contro i rischi chimici presenti, si fa riferimento al documento di valutazione del rischio chimico areti S.p.A. disponibile agli atti. Altri Generalmente, data la tipologia di attività svolta dall’azienda, tale rischio non risulta essere presente. Pur tuttavia, qualora ricorresse la presenza di tale rischio nelle attività svolte dall’impresa, la stessa è tenuta a darne comunicazione scritta e relativa documentazione (Valutazione, Registro degli esposti , ecc..) e conseguentemente a prevedere le misure ed i DPI da adottare. Per integrazione riguardo procedure e DPI per il trattamento di questo rischio, si fa riferimento al relativo documento di valutazione areti S.p.A. disponibile agli atti. E’ presente in particolare il rischio derivante dall’infezione tetanica. La prevenzione si effettua mediante gli interventi medici previsti nell’ambito della sorveglianza sanitaria. Qualora ricorresse la presenza di ulteriori rischi nelle attività svolte dall’impresa, la stessa è tenuta a darne una valutazione, e conseguentemente a prevedere le misure ed i DPI da adottare o far intervenire imprese specializzate per la bonifica del sito. Atmosfere esplosive Incendio Ergonomia Psico-sociale 4.5 Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro 4.5.1 Servizio di prevenzione e protezione (SPP) Il SPP provvede: all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale; ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure; ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 27 di 69 a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35; a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36. Il SPP è tenuto al segreto professionale. L’Impresa può avvalersi di società esterne, in possesso delle conoscenze professionali necessarie, per integrare l’azione di prevenzione e protezione del servizio. Per quanto riportato al periodo precedente, il datore di lavoro non è esonerato dalla propria responsabilità in materia. 4.5.2 Articolo 34 - Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi Il datore di Lavoro dell’impresa può assumere l’incarico di RSPP, avendo provveduto a frequentare appositi corsi presso strutture riconosciute e, secondo quanto previsto dalle norme, i successivi corsi di aggiornamento. 4.5.3 Articolo 35 - Riunione periodica L’azienda dispone che almeno una riunione l’anno sia indetta e preveda la partecipazione di: datore di lavoro o un suo rappresentante; RSPP; medico competente; RLS; eventuali consulenti esterni. Nel corso della riunione il viene sottoposto all’esame dei partecipanti: il documento di valutazione dei rischi ed i suoi aggiornamenti; l’andamento degli infortuni e delle malattie professionali (qualora presenti) e della sorveglianza sanitaria; i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l’efficacia dei dispositivi di protezione individuale; i programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute. Nel corso della riunione possono essere individuati: codici di comportamento e buone prassi per prevenire i rischi di infortuni e di malattie professionali; obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva sulla base delle linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. La riunione ha altresì luogo in occasione di eventuali significative variazioni delle condizioni di esposizione al rischio, compresa la programmazione e l’introduzione di nuove tecnologie che hanno riflessi sulla sicurezza e salute dei lavoratori. Durante la riunione deve essere redatto un verbale che è a disposizione dei partecipanti per la sua consultazione. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 28 di 69 In taluni casi dalla riunione possono scaturire delle Azioni Preventive e Correttive. 4.6 Informazione e formazione 4.6.1 Rif. Articolo 36 – Informazione ai lavoratori E’ fondamentale l'Informazione e la Formazione dei Lavoratori quali strumenti di Prevenzione. Per questa attività si possono utilizzare sia risorse esterne (Consulenti, Associazioni di Categoria, Medico Competente Aziendale, Medici del Lavoro), sia risorse interne (Preposti, Dirigenti, RSPP). Annualmente viene predisposto un piano di addestramento del personale che tiene conto sia delle singole esigenze che di quelle collettive. Le sessioni formative devono essere mirate a tutto il personale con particolare attenzione: ai rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale; alle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi di lavoro; sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 e 46; sul nominativo del RSPP e del medico competente. sui rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; sui pericoli connessi all’uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate. Per i lavoratori di lingua straniera deve essere verificata la comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo. 4.6.2 Rif. Articolo 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a: concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza; rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda. La formazione e, ove previsto, l’addestramento avvengono in occasione: della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro; del trasferimento o cambiamento di mansioni; della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi. L’addestramento viene effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro come definito nel Piano di Addestramento di cui al paragrafo precedente. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 29 di 69 I preposti ricevono, un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro. I contenuti della formazione sono definiti nel piano d’addestramento e comprendono: principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi; definizione e individuazione dei fattori di rischio; valutazione dei rischi; individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione. Per gli addetti alla gestione dell’emergenza sono definiti appositi percorsi formativi come previsto al DM 388/2003 e DM 10/03/1998 e gli stessi corsi vengono ripetuti periodicamente. L’Impresa esecutrice dei lavori, nell’ambito della propria organizzazione deve dimostrare che ha provveduto alla formazione ed informazione del proprio personale secondo quanto prescritto dalla normativa vigente, con particolare riferimento al D.Lgs. n. 81/08. 4.7 Sorveglianza sanitaria 4.7.1 Rif. Articoli 38, 39, 40, 41 – Medico Competente L’Azienda ha nominato un Medico Competente, avente i requisiti previsti dal D.lgs 81/08. La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medico competente: nei casi previsti dalla normativa vigente, dalle direttive europee; qualora il lavoratore ne faccia richiesta e la stessa sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi lavorativi. La sorveglianza sanitaria comprende: visita medica preventiva intesa a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica; visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. La periodicità di tali accertamenti, qualora non prevista dalla relativa normativa, viene stabilita, di norma, in una volta l’anno. Tale periodicità può assumere cadenza diversa, stabilita dal medico competente in funzione della valutazione del rischio. L’organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente; visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell’attività lavorativa svolta, al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica; visita medica in occasione del cambio della mansione onde verificare l’idoneità alla mansione specifica; visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente. Le visite mediche non possono essere effettuate: Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 30 di 69 in fase preassuntiva; per accertare stati di gravidanza; negli altri casi vietati dalla normativa vigente. Le visite mediche, sono a cura e spese del datore di lavoro Il medico competente, sulla base delle risultanze delle visite mediche, esprime uno dei seguenti giudizi relativi alla mansione specifica: 4.8 idoneità; idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni; inidoneità temporanea; inidoneità permanente. Gestione delle emergenze 4.8.1 Rif. Articoli 43 – Disposizioni generali Ai fini della gestione delle emergenze, l’Azienda: 4.8.2 ha organizzato i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza; ha designato i lavoratori incaricati; ha informato tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare per mezzo di appositi piani; ha programmato gli interventi, prendendo i provvedimenti e dà istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro; ha adottato i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell’impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili. Articolo 45 - Primo soccorso Le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i requisiti del personale addetto e la sua formazione, sono definiti nel decreto DM 388/2003. Gli Addetti alle emergenze e primo soccorso nominati, sono opportunamente formati e cooperano in caso di emergenza. 4.8.3 Rif. Articolo 46 - Prevenzione incendi L’azienda ha elaborato procedure per la gestione delle emergenze ed utilizzo estintori, inoltre, essendo sensibile ai problemi dell’emergenza incendio prevede corsi antincendio condotti da consulenti esterni che comprenderanno anche l’addestramento all’uso corretto dei mezzi dello spegnimento. Nell’ambito del rischio incendio per le sedi aziendali è previsto un apposito piano di evacuazione con planimetrie e procedure di sicurezza da adottare in caso di incendio o di necessità di evacuazione. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 31 di 69 Per quanto riguarda i cantieri, l’impresa appaltatrice dovrà effettuare di volta in volta, caso per caso, una valutazione del rischio incendio nell’area oggetto dell’intervento e definire, conseguentemente, le necessarie procedure di emergenza e vie di fuga. In attuazione al D.L.vo. 81/08/94, sono previsti corsi antincendio secondo il piano d’addestramento annuale. Uso degli estintori e norme antincendio Gli estintori possono contenere diversi agenti estinguenti, ognuno specifico per una classe di incendio. I più comuni sono: a) estintore a CO2 (anidride carbonica); b) estintore a schiuma; c) estintore a polvere; a) L'estintore a CO2, è omologato per l’estinzione delle classi di incendio: - liquidi infiammabili; gas. È’ anche indicato per l’estinzione di incendi di apparecchiature elettriche e solidi vari (documenti cartacei, stracci, legname, ecc.) in ambienti chiusi. b) L'estintore a schiuma, viene usato principalmente per la classe di incendio B: - bitume e vernice bituminosa; olio e grasso; liquidi infiammabili (diluenti, benzina, nafta. ecc.). c) L'estintore a polvere, viene usato in tutti i tipi di incendio, compresi quelli di apparecchiature elettriche (classi di incendio A, B e C). Norme per l'uso: prendere l'estintore e avvicinarsi il più possibile all'incendio, avendo cura di disporsi in posizione tale da non essere investiti dalle fiamme e dal fumo; strappare la spina di sicurezza posta sotto il percussore. Mantenendo il mezzo nella posizione di presa, dirigere il getto alla base delle fiamme. L'estintore deve essere scaricato completamente. Porre attenzione nelle fasi di estinzione di liquidi infiammati, avendo l’accortezza di operare un “soffocamento” della fiamma e di non indirizzare il getto direttamente sul pelo libero al fine di non provocarne la fuoriuscita dal contenitore o comunque l’allargamento della zona interessata dalle fiamme. È preferibile in generale, usare estintori a CO2 in ambienti chiusi, cabine, uffici, ecc. (fare attenzione però al pericolo di asfissia in caso di forte concentrazione di CO2 nell'ambiente) e quelli a schiuma e a polvere in ambienti aperti. Durante l'uso degli estintori, è bene tenersi sopravvento (cioè con il vento che arriva alle spalle) e, in presenza di liquidi incendiati, prestare la massima attenzione agli eventuali spruzzi di liquido Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 32 di 69 bollente, che potrebbero essere sollevati dal getto dell'estintore. Perciò tenere ben coperte con indumenti, tutte le parti del corpo. 4.9 Consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori 4.9.1 Rif. Articoli 47 e 50 – Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Nell’azienda gli RLS sono coinvolti direttamente nelle seguenti attività: accesso ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni; consultazione preventiva in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva; consultazione sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente; consultazione in merito all’organizzazione della formazione di cui all’articolo 37; coinvolgimento nella valutazione dei rischi e nella scelta delle misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali; elaborazione, individuazione e attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori; osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito; proposte in merito alla attività di prevenzione; avvertimento del responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività; può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro. 4.10 Luoghi di lavoro (Rif. Titolo II del D.lgs 81/08) 4.10.1 Rif. Articolo 62 del D.lgs 81/08 - Definizioni Si intendono per luoghi di lavoro, i luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all’interno dell’azienda o dell’unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell'azienda o dell'unità produttiva accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro. 4.10.2 Rif. Articolo 64 - Obblighi del datore di lavoro L’impresa deve predisporre quanto necessario al fine rendere idonei i luoghi di lavoro: provvedendo, per mezzo del Piano di Evacuazione, a definire vie di circolazione interne o e all’aperto che conducono a uscite o ad uscite di emergenza e le uscite di emergenza siano sgombre allo scopo di consentirne l'utilizzazione in ogni evenienza; Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 33 di 69 realizzando impianti a regola d’arte e con le relative certificazioni: o Impianto Elettrico o Impianto antincendio o Impianto aspirazione polveri o Impianto di messa a terra. La documentazione attestante le relative certificazioni, deve essere a disposizione presso il cantiere. Gli impianti sopra richiamati e i dispositivi devono essere sottoposti a regolare manutenzione tramite ditte qualificate e tramite procedure interne in particolare per gli impianti di condizionamento al fine di mantenere condizioni igieniche con standard elevati. 4.10.3 Rif Articolo 66 - Lavori in ambienti sospetti di inquinamento L’Azienda non consente l’accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri. Quanto sopra, salvo preventiva opera di bonifica, a cura di ditte specializzate, atta a risanare e rendere agibile il luogo oggetto dell’intervento. 4.11 Uso delle attrezzature di lavoro (Rif. Titolo III del D.lgs 81/08) 4.11.1 Rif. Articolo 69 - Definizioni Si intende per: attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro; uso di una attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o fuori servizio, l'impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il montaggio, lo smontaggio; zona pericolosa: qualsiasi zona all'interno ovvero in prossimità di una attrezzatura di lavoro nella quale la presenza di un lavoratore costituisce un rischio per la salute o la sicurezza dello stesso; lavoratore esposto: qualsiasi lavoratore che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa; operatore: il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro. 4.11.2 Rif. Articolo 70 - Requisiti di sicurezza Tutte le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori sono conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, con particolare riferimento alla marcatura CE. Le attrezzature di lavoro possedute dall’impresa, costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamentari comunitari di cui al periodo precedente e quelle messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all’emanazione di norme legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, sono conformi ai requisiti generali di sicurezza di cui all’ALLEGATO V del D.lgs 81/08, in quanto costruite secondo le prescrizioni dei decreti ministeriali adottati ai sensi dell’articolo 395 del decreto Presidente della Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 34 di 69 Repubblica 27 aprile 1955, n. 547, ovvero dell’articolo 28 del decreto legislativo 19settembre 1994, n. 626. 4.11.3 Rif. Articolo 71 - Obblighi del datore di lavoro All'atto della scelta delle attrezzature di lavoro, si è provveduto e si provvederà in caso di futuri acquisti, a prendere in considerazione: le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro da svolgere; i rischi presenti nell’ambiente di lavoro; i rischi derivanti dall’impiego delle attrezzature stesse i rischi derivanti da interferenze con le altre attrezzature già in uso. L’Azienda prende le opportune misure necessarie affinché il posto di lavoro e la posizione dei lavoratori durante l’uso delle attrezzature presentino requisiti di sicurezza e rispondano ai principi dell’ergonomia. 4.11.4 Rif. Articolo 72 - Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso Nel caso in cui l’Azienda acquisti, noleggi o prenda in uso o locazione finanziaria attrezzature di lavoro verificherà quanto riportato al paragrafo precedente. 4.11.5 Articolo 73 - Informazione e formazione L’Azienda provvede affinché per ogni attrezzatura di lavoro messa a disposizione, i lavoratori incaricati dell’uso dispongano di ogni necessaria informazione e istruzione e ricevano una formazione adeguata in rapporto alla sicurezza relativamente alle condizioni di impiego delle attrezzature ed alle situazioni anormali prevedibili. 4.12 Uso dei dispositivi di protezione individuale (Rif. Titolo III del D.lgs 81/08) 4.12.1 Rif. Articolo 74 - Definizioni Si intende per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato “DPI”, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. Non sono DPI: gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore; le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio; le attrezzature di protezione individuale delle forze armate, delle forze di polizia e del personale del servizio per il mantenimento dell'ordine pubblico; le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto stradali; i materiali sportivi quando utilizzati a fini specificamente sportivi e non per attività lavorative ; i materiali per l'autodifesa o per la dissuasione; gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 35 di 69 4.12.2 Rif. Articolo 75 - Obbligo di uso Il ricorso all’utilizzo dei DPI, come previsto nella Scheda di valutazione dei Rischi (allegato MS02) è stato reso obbligatorio in quanto i rischi analizzati, non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. 4.12.3 Rif. Articolo 76 - Requisiti dei DPI I DPI utilizzati dall’Azienda sono conformi alle norme di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992 n. 475, e sue successive modificazioni ed integrazioni. Inoltre i DPI sono adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore, e sono adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro. Inoltre i DPI utilizzati tengono conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore; In relazione ai rischi ipotizzabili presenti, ai quali potranno essere esposti i lavoratori, saranno messi a disposizione, ad esempio, i seguenti Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.): Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 Fotografia Descrizione DUVRI - Rev. 0 Pagina 36 di 69 Caratteristiche Dispositivi di protezione della testa: Elmetto protettivo Certificato secondo la norma EN 397. Dispositivi di protezione della testa completo di visiera: Elmetto protettivo con visiera Certificato secondo la norma EN 397 e norma EN 1731 Dispositivi di protezione vie Maschera di protezione pieno facciale. Certificata secondo la norma EN136 respiratorie - antigas: Dispositivi di protezione vie Per proteggere da polveri, aerosol nocivi, odori sgradevoli generati da sostanze respiratorie FFP1: organiche Per concentrazioni fino a 4,5 volte il valore limite ponderato Classe FFP1 Dispositivi di protezione vie Per polveri, fumi e aerosol a media tossicità (polveri di alluminio, ferro, calce, soda respiratorie FFP2: caustica), in fonderie, acciaierie, industria farmaceutica e del vetro Classe FFP2 Dispositivi di protezione vie Per protezione da fibre di amianto, polveri di cromo, cobalto, silice cristallina, nebbie respiratorie FFP3: oleose nell’edilizia. Per concentrazioni fino a 50 volte il limite ponderato (TLV) Classe FFP3 In Tyvek, tessuto non tessuto composto da Tuta in Tyvek: milioni di filamenti termolegati continui e molto sottili, permeabile all'aria e al vapore acqueo. Dispositivi di protezione delle mani: Guanti contro aggressioni meccaniche, chimiche e bilogiche Prodotti e certificati secondo la norma EN 388 CE Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 37 di 69 Dispositivi di protezione dei Calzature antinfortunistiche Protezioni sulla parte anteriore del piede. piedi: Soletta antiperforazione ed antistatica. Conformi a EN 345-1 Indumenti protettivi: Per proteggere dalla pioggia ed essere al tempo stesso visibili Abbigliamento in tessuto fluorescente, con bande in scotchlite grigio argento (classe II) alta visibilità. Indumenti protettivi contro Si adattano alla forma del corpo dell’operatore lasciandolo perfettamente la caduta dall’alto: libero in ogni movimento. Adatto in special modo nei seguenti ambiti: tetti, edilizia alta quota (> 4 mt), edilizia bassa quota (< 4 mt), telecomunicazioni, potatura e piattaforme. Il modello a tre punti di aggancio. Cordino assorbitore di energia integrato. Cordino anticaduta: Per edilizia bassa quota (< 4 mt), edilizia alta quota (> 4 mt), Conforme EN 355 Dispositivi di protezione dell’udito: Dispositivi di protezione dell’udito: Occhiali protettivi monolente L'inserto in schiuma "autoregolabile" si espande per adattarsi alla conformazione di qualsiasi condotto uditivo. SNR 35 dB. Ideali per l'utilizzo combinato con altri DPI Cuffie antirumore dati di attenuazione: snr 29 db h = 33 db m = 26 db l = 18 db conformi en 352 DPI II categoria EN 166, EN 170 4.12.4 Rif. Articolo 78 - Obblighi dei lavoratori In ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 20, comma 2, lettera h), i lavoratori si sottopongono al programma di formazione e addestramento organizzato dal datore di lavoro. In ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 20, comma 2, lettera d), i lavoratori utilizzano i DPI messi a loro disposizione conformemente all'informazione e alla formazione ricevute e all'addestramento eventualmente organizzato ed espletato. I lavoratori: provvedono alla cura dei DPI messi a loro disposizione; non vi apportano modifiche di propria iniziativa. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 38 di 69 Al termine dell'utilizzo i lavoratori seguono le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI o le disposizioni impartite dal Preposto/i. I lavoratori segnalano immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione. I dispositivi devono essere sanificati periodicamente. I mezzi personali di protezione forniti ai lavoratori, che possono diventare veicolo di contagio saranno contrassegnati con il nome dell’assegnatario o con un numero. I lavoratori cui sono stati consegnati i mezzi personali di protezione non possono esimersi dall’utilizzarli. La scelta e l’assegnazione dei mezzi personali di protezione deve essere fatta dal preposto, sulla base delle direttive impartite dal dirigente, in relazione alla natura dei rischi presenti nella lavorazione in atto. Ogni giorno, prima dell’inizio del lavoro, il preposto deve verificare il permanere delle condizioni d’idoneità del mezzo personale di protezione. 4.13 Impianti ed apparecchiature elettriche (Rif. Titolo III del D.lgs 81/08) 4.13.1 Rif. Articolo 80 - Obblighi del datore di lavoro L’Azienda come precedentemente descritto, ha preso le misure necessarie affinché i materiali, le apparecchiature e gli impianti elettrici messi a disposizione dei lavoratori siano progettati, costruiti, installati, utilizzati e manutenuti in modo da salvaguardare i lavoratori da tutti i rischi di natura elettrica ed in particolare quelli derivanti da: contatti elettrici diretti; contatti elettrici indiretti; innesco e propagazione di incendi e di ustioni dovuti a sovratemperature pericolose, archi elettrici e radiazioni; innesco di esplosioni; fulminazione diretta ed indiretta; sovratensioni; altre condizioni di guasto ragionevolmente prevedibili. Nella effettuazione della valutazione dei rischi di cui all’allegato MS02, si è tenuto conto: delle condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro, ivi comprese eventuali interferenze; dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro; di tutte le condizioni di esercizio prevedibili. 4.13.2 Rif. Articolo 82 - Lavori sotto tensione L’Azienda di norma non esegue lavori sotto tensione. Tali lavori sono tuttavia consentiti nei casi previsti nel documento di areti S.p.A. di Prevenzione Rischio Elettrico (PRE), nel rispetto delle seguenti condizioni: le procedure adottate e le attrezzature utilizzate devono essere conformi ai criteri definiti nelle norme specifiche; le tensioni nominali siano non superiori a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua: Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 39 di 69 l’esecuzione di lavori su parti in tensione deve essere affidata a lavoratori riconosciuti dal datore di lavoro come idonei per tale attività secondo le indicazioni della pertinente normativa tecnica. 4.13.3 Rif. Articolo 83 - Lavori in prossimità di parti attive L’Azienda prevede l’effettuazione di lavori in prossimità di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette solo nel rispetto delle prescrizioni contenute nel documento PRE sopra citato e nelle norme CEI. 4.13.4 Rif. Articolo 86 - Verifiche L’impresa deve aver provveduto a rendere idonei i luoghi di lavoro, realizzando impianti a regola d’arte e con le relative certificazioni. Gli impianti e i dispositivi sono sottoposti a regolare manutenzione tramite ditte qualificate. 4.14 Segnaletica di Salute e Sicurezza (Rif. Titolo V del D.lgs 81/08) 4.14.1 Rif. Articolo 161 - Campo di applicazione Il titolo V del D.lgs 81/08 stabilisce le prescrizioni per la segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro. La segnaletica per l’Azienda può trovarsi in sede ed in cantiere. 4.14.2 Rif. Articolo 162 - Definizioni Si intende: segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, di seguito indicata “segnaletica di sicurezza”: una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale; segnale di divieto: un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo; segnale di avvertimento: un segnale che avverte di un rischio o pericolo; segnale di prescrizione: un segnale che prescrive un determinato comportamento; segnale di salvataggio o di soccorso: un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio; segnale di informazione: un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate alle lettere da b) ad e); cartello: un segnale che, mediante combinazione di una forma geometrica, di colori e di un simbolo o pittogramma, fornisce una indicazione determinata, la cui visibilità è garantita da una illuminazione di intensita' sufficiente; cartello supplementare: un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato alla lettera g) e che fornisce indicazioni complementari; colore di sicurezza: un colore al quale e' assegnato un significato determinato; simbolo o pittogramma: un'immagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento, impiegata su un cartello o su una superficie luminosa; Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 40 di 69 segnale luminoso: un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente, che e' illuminato dall'interno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa; segnale acustico: un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un apposito dispositivo, senza impiego di voce umana o di sintesi vocale; comunicazione verbale: un messaggio verbale predeterminato, con impiego di voce umana o di sintesi vocale; segnale gestuale: un movimento o posizione delle braccia o delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicanti un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori. A tal proposito si faccia riferimento alla tabella di seguito indicata. In ogni caso la dimensione di un segnale dovrà rispettare la seguente formula: A >= L2 /2000 Ove: A = superficie del cartello in metri quadri; L = distanza in metri alla quale il cartello deve essere ancora riconoscibile. 4.14.3 Rif. Articolo 163 - Obblighi del datore di lavoro A seguito della valutazione effettuata (allegato MS02), risultano rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi, ovvero sistemi di organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva, pertanto si è fatto ricorso alla segnaletica di sicurezza, conformemente alle prescrizioni di cui agli allegati da ALLEGATO XXIV a ALLEGATO XXXII, che di seguito viene evidenziata. DUVRI - Rev. 0 - Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 Pagina 41 di 69 SEGNALETICA SINGOLA SEGNALETICA DI SICUREZZA INSTALLATA IN AZIENDA Tipologia cartello Informazione trasmessa Collocazione in azienda Responsabile installazione e controlli SEGNALETICA DI DIVIETO Vietato l’ingresso agli Azienda e cantiere Preposto estranei Vietato arrampicarsi Azienda e cantiere Preposto cantiere Vietato il transito in prossimità dei mezzi in manovra Preposto Vietato il transito in prossimità di carichi sospesi Cantiere Preposto Vietato usare acqua (apparecchi in tensione) Azienda e cantiere Preposto Vietato versare liquidi Azienda e cantiere Preposto Vietato fumare o usare Azienda e cantiere Preposto fiamme libere Vietato fumare azienda Preposto DUVRI - Rev. 0 - Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 Pagina 42 di 69 SEGNALETICA DI SICUREZZA INSTALLATA IN AZIENDA Tipologia cartello Informazione trasmessa Collocazione in azienda Responsabile installazione e controlli SEGNALETICA DI PRESCRIZIONE Protezione obbligatoria Uso di macchine/attrezzatu degli occhi re, prodotti chimici e attività di pulizia Protezione obbligatoria Uso di macchine/attrezzatu dell’udito re, prodotti chimici e attività di pulizia Calzature di sicurezza Uso di macchine/attrezzatu obbligatorie re, prodotti chimici e attività di pulizia Uso di Guanti di protezione macchine/attrezzatu obbligatoria re, prodotti chimici e attività di pulizia Protezione obbligatoria Uso di macchine/attrezzatu del viso re, prodotti chimici e attività di pulizia Elmetto di protezione Uso di macchine/attrezzatu re, prodotti chimici e attività di pulizia Uso di ponteggi e Utilizzo di funi e lavori in quota imbracature di sicurezza Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Preposto Protezione obbligatoria Uso di Preposto macchine/attrezzatu delle vie respiratorie re, prodotti chimici e attività di pulizia Lavorazioni umide e Preposto Indumenti protettivi stradali DUVRI - Rev. 0 - Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 Pagina 43 di 69 SEGNALETICA DI SICUREZZA INSTALLATA IN AZIENDA Tipologia cartello Informazione trasmessa Collocazione in azienda Responsabile installazione e controlli SEGNALETICA ATTREZZATURE ANTINCENDIO Posizionamento dell’estintore Prossimità estintore Preposto SEGNALETICA DI SALVATAGGIO Cassetta di medicazione Prossimità cassetta Preposto Percorso/uscita di emergenza Luoghi di lavoro Preposto SEGNALETICA DI AVVERTIMENTO Tensione elettrica Quadro elettrico Preposto Materiale infiammabile Stoccaggio merci Preposto Sostanze nocive Prodotti chimici Preposto Possibile caduta di materiali dall’alto Carichi sospesi Preposto Prossimità gru e tiri Preposto DUVRI - Rev. 0 - Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 Pagina 44 di 69 SEGNALETICA DI SICUREZZA INSTALLATA IN AZIENDA Tipologia cartello Informazione trasmessa Collocazione in azienda Responsabile installazione e controlli SEGNALETICA DI AVVERTIMENTO Area rumorosa Rischio biologico Zone di lavorazioni rumorose e simultanee Preposto Preposto Preposto Carrelli di movimentazione. Preposto Pericolo generico. Preposto Caduta con dislivello. Preposto Pericolo di inciampo. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 45 di 69 SEGNALETICA COMPOSITA SEGNALE UBICAZIONE Tensione, attenzione non usare acqua Agli accessi di cantiere Nei punti di sistemazione dei dispersori Su supporto unico da posizionare nei pressi delle baracche Segnali di divieto da affiggere alla struttura del ponteggio metallico Sulle strade in adiacenza degli ingressi del cantiere e sulle piste di cantiere interferenti con la pubblica viabilità Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 46 di 69 COMUNICAZIONI VERBALI E SEGNALI GESTUALI. Comando: Attenzione inizio operazioni Verbale: VIA Gestuale: Le due braccia sono aperte in senso orizzontale, le palme delle mani rivolte in avanti. Comando: Alt interruzione fine del movimento Verbale: ALT Gestuale: Il braccio destro è teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti. Comando: Fine delle operazioni Verbale: FERMA Gestuale: Le due mani sono giunte all'altezza del petto. Comando: Sollevare Verbale: SOLLEVA Gestuale: Il braccio destro, teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti, descrive lentamente un cerchio. Comando: Abbassare Verbale: ABBASSA Gestuale: Il braccio destro teso verso il basso, con la palma della mano destra rivolta verso il corpo, descrive lentamente un cerchio. Comando: Distanza verticale Verbale: MISURA DELLA DISTANZA Gestuale: Le mani indicano la distanza. Comando: Avanzare Verbale: AVANTI Gestuale: Entrambe le braccia sono ripiegate, le palme delle mani rivolte all'indietro; gli avanbracci compiono mivimenti lenti in direzione del corpo Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 47 di 69 Comando: Retrocedere Verbale: INDIETRO Gestuale: Entrambe le braccia piegate, le palme delle mani rivolte in avanti; gli avambracci compiono movimenti lenti che si allontanano dal corpo. Comando: A destra Verbale: A DESTRA Gestuale: Il braccio destro, teso più o meno lungo l'orizzontale, con la palma della mano destra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione. Comando: A sinistra Verbale: A SINISTRA Gestuale: Il braccio sinistro, teso più o meno in orizzontale, con la palma della mano sinistra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione. Comando: Pericolo alt o arresto di emergenza Verbale: ATTENZIONE Gestuale: Entrambe le braccia tese verso l'alto; le palme delle mani rivolte in avanti. Comando: Movimento rapido Verbale: PRESTO Gestuale: I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati con maggiore rapidità. Comando: Movimento lento Verbale: PIANO Gestuale: I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati molto lentamente. Comando: Distanza orizzontale Verbale: MISURA DELLA DISTANZA Gestuale: Le mani indicano la distanza. 4.15 Movimentazione manuale dei carichi (Rif. Titolo VI del D.lgs 81/08) 4.15.1 Rif. Articolo 168 - Obblighi del datore di lavoro L’Azienda come descritto nella scheda valutazione dei rischi ha adottato tutte le misure organizzative necessarie, per ridurre la necessità di una movimentazione manuale dei carichi ripetuta da parte dei lavoratori. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 48 di 69 4.15.2 Rif. Articolo 169 - Informazione, formazione e addestramento Oggetto di corsi di informazione e formazione è anche la movimentazione manuale dei carichi, tale attività è supportata dal Medico Competente. 4.16 Attrezzature munite di VDT (Rif. Titolo VII del D.lgs 81/08) 4.16.1 Articolo 173 - Definizioni Si intende per: videoterminale: uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato; posto di lavoro: l'insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione dati, incluso il mouse, il software per l'interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse, comprendenti l'unità a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonché l'ambiente di lavoro immediatamente circostante; lavoratore: il lavoratore che utilizza un'attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all'articolo 175 del D.lgs 81/08. 4.16.2 Articolo 174 - Obblighi del datore di lavoro Nella predisposizione della valutazione dei rischi si è tenuto conto di: rischi per la vista e per gli occhi; problemi legati alla postura ed all'affaticamento fisico o mentale; condizioni ergonomiche e di igiene ambientale. 4.16.3 Rif. Articolo 175 - Svolgimento quotidiano del lavoro Il lavoratore, ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività. Le modalità di tali interruzioni prevedono il cambiamento di attività, come ad esempio inviare un fax o archiviare dei fascicoli. È esclusa la cumulabilità delle interruzioni all'inizio ed al termine dell'orario di lavoro. 4.16.4 Articolo 176 - Sorveglianza sanitaria I lavoratori devono essere sottoposti alla sorveglianza sanitaria di cui all’articolo 41, con particolare riferimento: ai rischi per la vista e per gli occhi; ai rischi per l’apparato muscolo-scheletrico. 4.16.5 Rif. Articolo 177 - Informazione e formazione Oggetto di corsi di informazione e formazione è anche la valutazione dei rischi per i VDT, tale attività è supportata dal Medico Competente. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 49 di 69 4.17 Agenti fisici (Rif. Titolo VIII del D.lgs 81/08) 4.17.1 Rif. Articolo 172 – Definizioni e Campo di applicazione Ai fini del decreto legislativo 81/08 per agenti fisici si intendono il: rumore, ultrasuoni, infrasuoni, vibrazioni meccaniche, campi elettromagnetici, radiazioni ottiche di origine artificiale, il microclima, atmosfere iperbariche che possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. 4.17.2 Rif. Articolo 181 - Valutazione dei rischi Nell’ambito della valutazione di cui al documento allegato MS02, l’Azienda ha provveduto a valutare tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici in modo da identificare e adottare le opportune misure di prevenzione e protezione. L’impresa appaltatrice è tenuta a valutare le reali condizioni di esposizione dei lavoratori in relazione alle effettive condizioni ambientali del luogo di lavoro ed alle macchine impiegate, e conseguentemente adottare DPI e misure prevenzionali adeguate. La valutazione dei rischi derivanti da esposizioni ad agenti fisici deve essere effettuata da personale qualificato in possesso di specifiche conoscenze in materia. La valutazione dei rischi è aggiornata ogni qual volta si verifichino mutamenti che potrebbero renderla obsoleta, ovvero, quando i risultati della sorveglianza sanitaria rendano necessaria la sua revisione. 4.17.3 Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro 4.17.3.1 Rif. Articolo 188 - Definizioni Ai fini dell’interpretazione del presente paragrafo, si intende per: pressione acustica di picco (ppeak): valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in frequenza "C"; livello di esposizione giornaliera al rumore (LEX,8h): [dB(A) riferito a 20 μPa]: valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione al rumore per una giornata lavorativa nominale di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999: 1990 punto 3.6. Si riferisce a tutti i rumori sul lavoro, incluso il rumore impulsivo; livello di esposizione settimanale al rumore (LEX,w): valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione giornaliera al rumore per una settimana nominale di cinque giornate lavorative di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999: 1990 punto 3.6, nota 2. 4.17.3.2 Articolo 189 - Valori limite di esposizione e valori di azione Il D.lgs 81/08 definisce i valori limite di esposizione e i valori di azione, in relazione al livello di esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco: Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 50 di 69 valori limite di esposizione rispettivamente LEX = 87 dB(A) e ppeak = 200 Pa (140 dB(C) riferito a 20 μPa); valori superiori di azione: rispettivamente LEX = 85 dB(A) e ppeak = 140 Pa (137 dB(C) riferito a 20 μPa); valori inferiori di azione: rispettivamente LEX = 80 dB(A) e ppeak = 112 Pa (135 dB(C) riferito a 20 μPa). 4.17.3.3 Articolo 190, 192 e 193 - Valutazione del rischio Nell'ambito della effettuazione della valutazione dei rischi (allegato MS02), l’Azienda ha valutato l'esposizione dei lavoratori al rumore durante il lavoro. Nell’ambito del suddetto documento sono state definite le misure per ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori. La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medico competente incaricato dall’Impresa esecutrice. Inoltre, per quanto riguarda l’esposizione al rumore, le Ditte o i lavoratori autonomi che interverranno per espletare le attività oggetto del presente Servizio debbono ritenersi sufficientemente informate circa i livelli di «esposizione quotidiana personale (Lep/d)» al rumore che possono essere presenti in Cantiere, rammentando ognuna di esse che il D. Lgs. 81/08 pone al Datore di lavoro l’obbligo di: informare i lavoratori sui rischi derivanti dal rumore; formare i lavoratori sull’uso corretto dei mezzi personali di protezione, degli utensili, delle macchine ed apparecchiature, per ridurre al minimo i rischi per l’udito; sottoporre i lavoratori a controllo sanitario. Naturalmente, in Cantiere dovranno essere utilizzati mezzi ed attrezzature dotati di efficienti silenziatori (martelli pneumatici, motori a scoppio e diesel, ecc.). L’Impresa esecutrice, nel corso dei lavori, vigilerà comunque affinché in Cantiere venga rispettato quanto disposto nel D. Lgs. 81/08. Per ultimo, l’Impresa esecutrice si fa carico dell’obbligo di rispettare e far rispettare le ore di silenzio imposte dal Regolamento comunale, anche se il rumore di fondo trasmesso verso l’esterno dovesse essere molto basso. 4.17.4 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni 4.17.4.1 Rif. Articolo 199 - definizioni Ai fini dell’interpretazione del presente paragrafo, si intende per: vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio: le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al sistema mano-braccio nell'uomo, comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari; vibrazioni trasmesse al corpo intero: le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al corpo intero, comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide; esposizione giornaliera a vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio A(8): [ms-2]: valore mediato nel tempo, ponderato in frequenza, delle accelerazioni misurate per una giornata lavorativa nominale di otto ore; Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 51 di 69 esposizione giornaliera a vibrazioni trasmesse al corpo intero A(8): [ms-2]: valore mediato nel tempo, ponderato, delle accelerazioni misurate per una giornata lavorativa nominale di otto ore. 4.17.4.2 Articolo 201 - Valori limite di esposizione e valori d’azione Il D.lgs 81/08 definisce i valori limite di esposizione e i valori di azione, in relazione al livello di esposizione: Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio Valore limite giornaliero di esposizione (normalizzato ad un periodo di 8 ore) A(8) = 5 m/s2 Valore limite su periodi brevi di esposizione A(8) = 20 m/s2 Livello d'azione giornaliero di esposizione (normalizzato ad un periodo di 8 ore) A(8) = 2,5 m/s2 Vibrazioni trasmesse al corpo intero Valore limite giornaliero di esposizione (normalizzato ad un periodo di 8 ore) A(8) = 1 m/s2 Valore limite su brevi periodi di esposizione A(8) = 1,5 m/s2 Livello d'azione giornaliero di esposizione (normalizzato ad un periodo di 8 ore) A(8) = 0,5 m/s2 4.17.4.3 Articolo 202, 203 - Valutazione dei rischi Nell'ambito della effettuazione della valutazione dei rischi (MS02), l’Azienda ha valutato l'esposizione dei lavoratori al rischio vibrazioni durante il lavoro. L’impresa appaltatrice è tenuta a valutare le reali condizioni di esposizione dei lavoratori in relazione alle effettive condizioni ambientali del luogo di lavoro ed alle macchine impiegate, e conseguentemente adottare DPI e misure prevenzionali adeguate. 4.17.5 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici 4.17.5.1 Rif. Articolo 206 – Campo di applicazione Il capo IV del D.Lgs. 81/08 determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall'esposizione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz), come definiti dall'articolo 207, durante il lavoro. Le disposizioni riguardano la protezione dai rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti agli effetti nocivi a breve termine conosciuti nel corpo umano derivanti dalla circolazione di correnti indotte e dall'assorbimento di energia, e da correnti di contatto. Tutti i siti di areti S.p.A. presentano valori di esposizione che rientrano nei limiti prescritti dalle norme. In ogni caso l’impresa appaltatrice è tenuta a valutare le reali condizioni di esposizione dei lavoratori in relazione alle effettive condizioni ambientali del luogo di lavoro ed alle macchine impiegate, e conseguentemente adottare DPI e misure prevenzionali adeguate. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 52 di 69 4.17.6 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali 4.17.6.1 Articolo 213 - Campo di applicazione Il capo V del D.Lgs. 81/08 stabilisce prescrizioni minime di protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che possono derivare, dall'esposizione alle radiazioni ottiche artificiali durante il lavoro con particolare riguardo ai rischi dovuti agli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute. Generalmente, data la tipologia di attività svolta dall’azienda, tale rischio non risulta essere presente. Pur tuttavia, qualora ricorresse la presenza dello stesso nelle attività svolte dall’impresa, la stessa è tenuta a darne una valutazione, e conseguentemente a prevedere le misure ed i DPI da adottare. 4.18 Sostanze pericolose (Rif. Titolo IX del D.lgs 81/08) 4.18.1 Rif. Articolo 221 – Protezione da agenti Chimici Il capo I del Titolo IX del D.lgs 81/08 determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano, o possono derivare, dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attività lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici. 4.18.2 Rif. Articolo 222 - Definizioni Ai fini dell’interpretazione si intende per: agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato; agenti chimici pericolosi: o agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e successive modificazioni, nonchè gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto. Sono escluse le sostanze pericolose solo per l’ambiente; o agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003, n. 65, e successive modificazioni, nonchè gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto. Sono esclusi i preparati pericolosi solo per l’ambiente; o agenti chimici che, pur non essendo classificabili come pericolosi, in base ai numeri 1) e 2), possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche, chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro, compresi gli agenti chimici cui è stato assegnato un valore limite di esposizione professionale; attività che comporta la presenza di agenti chimici: ogni attività lavorativa in cui sono utilizzati agenti chimici, o se ne prevede l’utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la manipolazione, l’immagazzinamento, il trasporto o l’eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa; valore limite di esposizione professionale: il limite della concentrazione media ponderata nel tempo di un agente chimico nell’aria all’interno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento; valore limite biologico: il limite della concentrazione del relativo agente, di un suo metabolita, o di un indicatore di effetto, nell’appropriato mezzo biologico; Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 53 di 69 pericolo: la proprietà intrinseca di un agente chimico di poter produrre effetti nocivi; rischio: la probabilità che si raggiunga il potenziale nocivo nelle condizioni di utilizzazione o esposizione. 4.18.3 Rif. Articolo 223 - Valutazione dei rischi Nell'ambito dell’effettuazione della valutazione dei rischi, l’Azienda ha valutato l'esposizione dei lavoratori al rischio chimico durante il lavoro. La valutazione richiamata dall’allegato MS02 fa riferimento ad un documento di valutazione del rischio chimico che descrive nel dettaglio i risultati e le misure da intraprendere per ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori, in relazione ai prodotti chimici utilizzati dall’Azienda durante il processo produttivo. L’impresa appaltatrice è tenuta a valutare le reali condizioni di esposizione dei lavoratori in relazione ai prodotti chimici da essa impiegati e alle effettive condizioni ambientali del luogo di lavoro, e conseguentemente adottare DPI e misure prevenzionali adeguate. 4.18.4 Rif. Articolo 227 - Informazione e formazione dei lavoratori In virtù di quanto precedentemente analizzato, sono predisposte apposite sessioni formative ed informative ai lavoratori, sui risultati delle misurazioni effettuate. A titolo esemplificativo, di seguito sono riporati i simboli che possono trovarsi sulle confezioni dei prodotti utilizzati, nonché le frasi di rischio e di sicurezza. ETICHETTATURA PRODOTTI Esplosivi lettera E ed indicazione <esplosivo> Comburenti lettera O ed indicazione <comburente> Estremamente infiammabili lettera F+ Facilmente infiammabili lettera F Infiammabili Molto tossici lettera T+ Tossici simbolo T Nocivi lettera Xn Corrosivi lettera C Irritanti lettera Xi Sensibilizzanti lettera Xi o Xn Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 54 di 69 ETICHETTATURA PRODOTTI Cancerogeni lettera T o T+ ; Mutageni lettera T; Cancerogeni lettera Xn Mutageni lettera Xn Pericolosi per l'ambiente lettera N. ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R R1 Esplosivo allo stato secco. R2 Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione. R3 Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione. R4 Forma composti metallici esplosivi molto sensibili. R5 Pericolo di esplosione per riscaldamento. R6 Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria. R7 Può provocare un incendio. R8 Può provocare l'accensione di materie combustibili. R9 Esplosivo in miscela con materie combustibili. R10 Infiammabile. R11 Facilmente infiammabile. R12 Estremamente infiammabile. R14 Reagisce violentemente con l'acqua. R15 A contatto con l'acqua libera gas estremamente infiammabili. R16 Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti. R17 Spontaneamente infiammabile all'aria. R18 Durante l'uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili. R19 Può formare perossidi esplosivi. R20 Nocivo per inalazione. R21 Nocivo a contatto con la pelle. R22 Nocivo per ingestione. R23 Tossico per inalazione. R24 Tossico a contatto con la pelle. R25 Tossico per ingestione. R26 Molto tossico per inalazione. R27 Molto tossico a contatto con la pelle. R28 Molto tossico per ingestione. R29 A contatto con l'acqua libera gas tossici. R30 Può divenire facilmente infiammabile durante l'uso. R31 A contatto con acidi libera gas tossico. R32 A contatto con acidi libera gas altamente tossico. R33 Pericolo di effetti cumulativi. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 55 di 69 R34 Provoca ustioni. R35 Provoca gravi ustioni. R36 Irritante per gli occhi. R37 Irritante per le vie respiratorie. R38 Irritante per la pelle. R39 Pericolo di effetti irreversibili molto gravi. R40 Possibilità di effetti cancerogeni - Prove insufficienti. R41 Rischio di gravi lesioni oculari. R42 Può provocare sensibilizzazione per inalazione. R43 Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle. R44 Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato. R45 Può provocare il cancro. R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R48 Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata. R49 Può provocare il cancro per inalazione. R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici. R51 Tossico per gli organismi acquatici. R52 Nocivo per gli organismi acquatici. R53 Può provocare a lungo termine effettivi negativi per l'ambiente acquatico. R54 Tossico per la flora. R55 Tossico per la fauna. R56 Tossico per gli organismi del terreno. R57 Tossico per le api. R58 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente. R59 Pericoloso per lo strato di ozono. R60 Può ridurre la fertilità. R61 Può danneggiare i bambini non ancora nati. R62 Possibile rischio di ridotta fertilità. R63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati. R64 Possibile rischio per i bambini allattati al seno. R65 Può causare danni polmonari se ingerito. R66 L’esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolatura della pelle. R67 L’inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini. R68 Possibilità di effetti irreversibili. COMBINAZIONI DELLE FRASI DI RISCHIO R R14/15 Reagisce violentemente con l’acqua liberando gas estremamente infiammabili. R15/21 A contatto con l’acqua libera gas tossici estremamente infiammabili. R20/21 Nocivo per inalazione e contatto con la pelle. R20/22 Nocivo per inalazione e ingestione. R20/21/22 Nocivo per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione. R21/22 Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione. R23/24 Tossico per inalazione e contatto con la pelle. R23/25 Tossico per inalazione e ingestione. R23/24/25 Tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 56 di 69 R24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R26/27 Molto tossico per inalazione e contatto con la pelle. R26/28 Molto tossico per inalazione e per ingestione. R26/27/28 Molto tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione. R27/28 Molto tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R36/37 Irritante per gli occhi e le vie respiratorie. R36/38 Irritante per gli occhi e la pelle. R36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle. R37/38 Irritante per le vie respiratorie e la pelle. R39/23 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione. R39/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle. R39/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione. R39/23/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la pelle. R39/23/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione. R39/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per ingestione. R39/23/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione. R39/26 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione. R39/27 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per a contatto con la pelle. R39/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione. R39/26/27 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la pelle. R39/26/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione. R39/27/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per ingestione. R39/26/27/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione. R40/20 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione. R40/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle. R40/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per ingestione. R40/20/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e a contatto con la pelle. R40/20/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione ed ingestione. R40/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle e per ingestione. R40/20/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione. R42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. R48/20 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R48/21 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata contatto con la pelle. R48/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione. R48/20/21 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e a contatto con la pelle. R48/20/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e ingestione. R48/21/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 57 di 69 con la pelle e per ingestione. R48/20/21/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione. R48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R48/24 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle. R48/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione. R48/23/24 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione e a contatto con la pelle. R48/23/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione ed ingestione. R48/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle e per ingestione. R48/23/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione. R50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente acquatico. R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente acquatico. R52/53 Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente acquatico. R68/20 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione R68/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle. R68/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per ingestione. R68/20/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e a contatto con la pelle. R68/20/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e ingestione. R68/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle e per ingestione. R68/20/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione. ELENCO DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S S 1 Conservare sotto chiave. S 2 Conservare fuori della portata dei bambini. S 3 Conservare in luogo fresco. S 4 Conservare lontano da locali di abitazione. S 5 Conservare sotto (liquido appropriato da indicarsi da parte del fabbricante). S 6 Conservare sotto (gas inerte da indicarsi da parte del fabbricante). S 7 Conservare il recipiente ben chiuso. S 8 Conservare al riparo dall'umidità. S 9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato. S 12 Non chiudere ermeticamente il recipiente. S 13 Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande. S 14 Conservare lontano da (sostanze incompatibili da precisare da parte del produttore). S 15 Conservare lontano dal calore. S 16 Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 58 di 69 S 17 Tenere lontano da sostanze combustibili. S 18 Manipolare ed aprire il recipiente con cautela. S 20 Non mangiare nè bere durante l'impiego. S 21 Non fumare durante l'impiego. S 22 Non respirare le polveri. S 23 Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosol [termine(i) appropriato(i) da precisare da parte del produttore]. S 24 Evitare il contatto con la pelle. S 25 Evitare il contatto con gli occhi. S 26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare il medico. S 27 Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati. S 28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente (con prodotti idonei da indicarsi da parte del fabbricante). S 29 Non gettare i residui nelle fognature. S 30 Non versare acqua sul prodotto. S 33 Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche. S 35 Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute precauzioni. S 36 Usare indumenti protettivi adatti. S 37 Usare guanti adatti. S 38 In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto. S 39 Proteggersi gli occhi/la faccia. S 40 Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto, usare... (da precisare da parte del produttore). S 41 In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi. S 42 Durante le fumigazioni/polimerizzazioni usare un apparecchio respiratorio adatto [termine(i) appropriato(i) da precisare da parte del produttore]. S 43 In caso di incendio usare... (mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del fabbricante. Se l'acqua aumenta il rischio precisare "Non usare acqua"). S 45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l'etichetta). S 46 In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta. S 47 Conservare a temperatura non superiore a... °C (da precisare da parte del fabbricante). S 48 Mantenere umido con... (mezzo appropriato da precisare da parte del fabbricante). S 49 Conservare soltanto nel recipiente originale. S 50 Non mescolare con... (da specificare da parte del fabbricante). S 51 Usare soltanto in luogo ben ventilato. S 52 Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati. S 53 Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso. S 56 Smaltire questo materiale e relativi contenitori in un punto di raccolta rifiuti pericolosi o speciali autorizzato. S 57 Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale. S 59 Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio. S 60 Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. S 61 Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali schede informative in materia di sicurezza. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 59 di 69 S 62 Non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta. S 63 In caso di incidente per inalazione, allontanare l’infortunato dalla zona contaminata e mantenerlo a riposo S 64 In caso di ingestione sciacquare la bocca con acqua (solamente se l’infortunato è cosciente). COMBINAZIONI DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S S 1/2 Conservare sotto chiave e fuori della portata dei bambini. S 3/7 Tenere il recipiente ben chiuso in luogo fresco. S 3/9/14 Conservare in luogo fresco e ben ventilato lontano da... (materiali incompatibili da precisare da parte del fabbricante). S 3/9/14/49 Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato lontano da... (materiali incompatibili da precisare da parte del fabbricante). S 3/9/49 Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato. S 3/14 Conservare in luogo fresco lontano da... (materiali incompatibili da precisare da parte del fabbricante). S 7/8 Conservare il recipiente ben chiuso e al riparo dall'umidità. S 7/9 Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato. S 7/47 Tenere il recipiente ben chiuso e a temperatura non superiore a... °C (da precisare da parte del fabbricante). S 20/21 Non mangiare, nè bere, nè fumare durante l'impiego. S 24/25 Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle. S 29/56 Non gettare i residui nelle fognature. S 36/37 Usare indumenti protettivi e guanti adatti. S 36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia. S 36/39 Usare indumenti protettivi adatti e proteggersi gli occhi/la faccia. S 37/39 Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia. S 47/49 Conservare soltanto nel contenitore originale a temperatura non superiore a...°C (da precisare da parte del fabbricante). S 47/49 Conservare soltanto nel contenitore originale a temperatura non superiore a...°C (da precisare da parte del fabbricante). 4.19 Sostanze pericolose (Rif. Titolo IX del D.lgs 81/08) 4.19.1 Rif. Articolo 233 – Protezione da agenti Cancerogeni Il capo II de Titolo IX del D.lgs 81/08 determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori esposti esclusivamente alle radiazioni previste dal trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica, le norme del presente titolo si applicano a tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni a causa della loro attività lavorativa. 4.19.2 Rif. Articolo 234 - Definizioni Si intende per: agente cancerogeno: Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 60 di 69 o una sostanza che risponde ai criteri relativi alla classificazione quali categorie cancerogene 1 o 2, stabiliti ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e successive modificazioni; o un preparato contenente una o più sostanze di cui al numero 1), quando la concentrazione di una o più delle singole sostanze risponde ai requisiti relativi ai limiti di concentrazione per la classificazione di un preparato nelle categorie cancerogene 1 o 2 in base ai criteri stabiliti dai decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52, e 14 marzo 2003, n. 65 e successive modificazioni; o una sostanza, un preparato o un processo di cui all' ALLEGATO XLII, nonchè una sostanza od un preparato emessi durante un processo previsto dall' ALLEGATO XLII; agente mutageno: o una sostanza che risponde ai criteri relativi alla classificazione nelle categorie mutagene 1 o 2, stabiliti dal decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e successive modificazioni; o un preparato contenente una o più sostanze di cui al punto 1), quando la concentrazione di una o più delle singole sostanze risponde ai requisiti relativi ai limiti di concentrazione per la classificazione di un preparato nelle categorie mutagene 1 o 2 in base ai criteri stabiliti dai decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52, e 14 marzo 2003, n. 65 e successive modificazioni; valore limite: se non altrimenti specificato, il limite della concentrazione media, ponderata in funzione del tempo, di un agente cancerogeno o mutageno nell'aria, rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore, in relazione ad un periodo di riferimento determinato stabilito nell' ALLEGATO XLIII. 4.19.3 RifArticolo 236 - Valutazione del rischio Generalmente, data la tipologia di attività svolta dall’azienda, questo rischio non risulta essere presente. Pur tuttavia, qualora ricorresse la presenza di tale rischio nelle attività svolte dall’impresa, la stessa è tenuta a darne comunicazione scritta mediante adeguata documentazione (Valutazione, Registro degli esposti , ecc..) e conseguentemente a prevedere le misure ed i DPI da adottare. 4.19.4 Rif. Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie I lavoratori di cui all'articolo 242 devono essere iscritti in un registro nel quale è riportata, per ciascuno di essi, l'attività svolta, l'agente cancerogeno o mutageno utilizzato e, ove noto, il valore dell'esposizione a tale agente. Detto registro è istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente. Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro. 4.20 Sostanze pericolose (Rif. Titolo IX del D.lgs 81/08) 4.20.1 Rif. Articolo 233 – Protezione dai rischi connessi all’esposizione all’amianto Il capo II Ide Titolo IX del D.lgs 81/08 si applica alle rimanenti attività lavorative che possono comportare, per i lavoratori, il rischio di esposizione ad amianto, quali manutenzione, rimozione dell'amianto o dei materiali contenenti amianto, smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti, nonché bonifica delle aree interessate. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 61 di 69 Generalmente le attività svolte dall’Azienda non comportano tale rischio, in quanto i cantieri su cui ci si trova ad intervenire hanno le seguenti caratteristiche: Cantieri di nuova costruzione e pertanto in assenza di amianto; Cantieri sui quali è stata adottata in precedenza un’opera di bonifica. Pertanto si può ritenere che non vi sia tale esposizione. Comunque nel caso in cui l’impresa appaltatrice dovesse trovarsi nelle condizioni di effettuare lavorazioni per le quali dovesse esserci il dubbio circa la presenza di amianto, la stessa procederà a contattare il committente, o il proprietario del sito, per la conferma o meno; attuando quanto previsto dal D.lgs 81/08 e dal documento di valutazione rischio amianto del committente. 4.21 Esposizione ad agenti biologici (Rif. Titolo X del D.lgs 81/08) 4.21.1 Rif. Articolo 266 – Campo di applicazione Le norme del presente titolo si applicano a tutte le attività lavorative nelle quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici, pertanto si definisce: agente biologico: qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni; microrganismo: qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico; coltura cellulare: il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari. 4.21.2 Rif. Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici Gli agenti biologici sono ripartiti nei seguenti quattro gruppi a seconda del rischio di infezione: agente biologico del gruppo 1: un agente che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani; agente biologico del gruppo 2: un agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaga nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche; agente biologico del gruppo 3: un agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; l'agente biologico può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche; agente biologico del gruppo 4: un agente biologico che può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche. 4.21.3 Rif. Articolo 271 a 277 - Valutazione del rischio Vista la natura delle lavorazioni richieste nell’appalto e l’ambiente in cui le stesse si esplicano, il più significativo rischio biologico presente è quello derivante dall’infezione tetanica, la cui prevenzione si effettua mediante gli interventi medici previsti nell’ambito della sorveglianza sanitaria. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 62 di 69 Qualora ricorresse la presenza di ulteriori rischi nelle attività svolte dall’impresa, la stessa è tenuta a darne una valutazione, e conseguentemente a prevedere le misure ed i DPI da adottare, o far intervenire imprese specializzate per la bonifica del sito. 4.22 Protezione da atmosfere esplosive (Rif. Titolo XI del D.lgs 81/08) 4.22.1 Rif. Articolo 287 – Protezione dai rischi contro le esplosioni Il Titolo XI del D.lgs 81/08 prescrive le misure per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive come definite all'articolo 288. 4.22.2 Rif. Articolo 290 – Valutazione del rischio Ai fini del presente titolo, si intende per: «atmosfera esplosiva» una miscela con l'aria, a condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri. Nel caso in cui l’impresa appaltatrice dovesse trovarsi ad operare in luoghi o condizioni in cui si possa ipotizzare la presenza questa tipologia di rischio, la stessa procederà ad effettuare delle misurazioni e valutazioni strumentali ed attuare tutte le misure previste dal D.lgs 81/08. Ad esempio, l’accesso a luoghi confinati è proibito se non dopo aver valutato preventivamente l’assenza di atmosfere esplosive o livelli pericolosi di gas, vapori o polveri infiammabili o esplosive. In questi casi, l’ambiente deve preventivamente essere bonificato, garantendo una adeguata ventilazione anche di tipo forzato. 4.23 Programmi di miglioramento (rif. Art. 28 comma 2 lettera C del D.Lgs 81/08) L’azienda ha, tra i suoi obiettivi primari, il mantenimento ed il miglioramento della sicurezza dei lavoratori. La struttura della Società e l’organizzazione del lavoro sono stati predisposti anche al fine di assicurare il raggiungimento di tale obiettivo. Quali strumenti di gestione e controllo del Programma di Sicurezza sono stati adottati i seguenti strumenti: AUDIT di Sicurezza; Reports di Sicurezza; Riesame della valutazione. 4.23.1 Audit di sicurezza Periodicamente, a campione, vengono effettuate dal Servizio di Protezione e Prevenzione, congiuntamente al Consulente nominato, dei controlli sulle modalità con cui vengono effettuate le lavorazioni. Vengono analizzate le varie fasi delle lavorazioni e verificato che siano osservate le procedure operative e di sicurezza. Il risultato dell’Audit viene trasmesso al Datore di Lavoro per iscritto. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 63 di 69 4.23.2 Reports di sicurezza E’ compito dei Preposti inviare al datore di lavoro relazioni scritte periodiche in cui, a secondo del livello di Responsabilità, devono essere evidenziati eventuali scostamenti e proposte le necessarie azioni correttive per il mantenimento del livello di sicurezza. 4.23.3 Riesame della valutazione La società ha imposto come procedura aziendale di riesaminare la valutazione dei rischi delle attività lavorative ogni volta che si progettano delle variazioni di attività aziendali. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 64 di 69 4.24 Recapiti telefonici di emergenza DATORE DI LAVORO E RSPP MEDICO COMPETENTE VIGILI DEL FUOCO 115 CARABINIERI 112 POLIZIA DI STATO 113 OSPEDALE PRONTO SOCCORSO CROCE ROSSA ITALIANA 118 POLIZIA MUNICIPALE GUARDIA DI FINANZA 117 PROTEZIONE CIVILE GUARDIA FORESTALE 1515 TELECOM SEGNALAZIONE GUASTI 191 GAS SEGNALAZIONE GUASTI 800 900 999 SALA OPERATIVA AMA 06 51693339 06 51693340 E.N.E.L. SEGNALAZIONE GUASTI 803 500 PRONTO INTERVENTO IDRICO 800 130 335 Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 5 Pagina 65 di 69 Allegati Allegato MS01 MS02 MS03 MS04 MS05 MS06 MS07 MS08 6 DUVRI - Rev. 0 - Descrizione Cronoprogramma dei lavori Schede valutazione dei rischi Verbale consegna DUVRI “NOTA TECNICA Rev. 3 Novembre 2014 – Prescrizioni concernenti i rapporti tra areti S.p.A. e le imprese appaltatrici per l’esecuzione di attività lavorative sotto tensione in bassa tensione, fuori tensione su impianti elettrici di bassa, media ed alta tensione in esercizio e/o in prossimità degli stessi”. Verbale di sopralluogo Verbale della riunione di coordinamento Informazioni all’Impresa appaltatrice sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui è chiamata ad operare Elenco Cabine Primarie Valutazione dei costi della sicurezza per “Interferenze” Per i costi della sicurezza afferenti all’esercizio dell’attività svolta da ciascuna impresa, resta immutato l’obbligo per la stessa di elaborare il proprio documento di valutazione e di provvedere all’attuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi. I suddetti costi sono a carico dell’impresa, la quale deve dimostrare, in sede di verifica della congruità delle offerte, che gli stessi siano congrui rispetto a quelli desumibili dai prezzari ufficiali o dal mercato. Per quanto riguarda i costi della sicurezza necessari per la eliminazione dei rischi da interferenze, essi vanno tenuti distinti dall’importo a base d’asta e non sono soggetti a ribasso. In fase di verifica della congruità delle offerte, detti costi non sono oggetto di alcuna verifica essendo stati quantificati e valutati a monte dalla Stazione Appaltante. In ogni cantiere (fisso e/o mobile) che verrà allestito in relazione alle attività facenti parte del presente appalto, sarà costantemente presente personale di areti S.p.A. che fornirà la necessaria assistenza al Preposto dell’impresa appaltatrice. A tale scopo il Preposto Lavori dell’impresa appaltatrice ed il Preposto Lavori di areti S.p.A.si coordineranno nel rispetto delle prescrizioni contenute nei reciproci documenti di sicurezza (Piano Operativo della Sicurezza dell’impresa appaltatrice e procedure di sicurezza e relativi documenti allegati di areti S.p.A.). A seguito della valutazione dei rischi da interferenza, per l’appalto in esame, sono state individuate le seguenti voci di spesa per apprestamenti, dispositivi e, in generale, misure di prevenzione e protezione, riferite alle attività che generano interferenza ed i soggetti destinatari del provvedimento. Per i prezzi unitari si è fatto riferimento alla “Tariffa dei Prezzi 2012 Regione Lazio”, così come pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 41 – Supplemento 1 del 28/8/2012. DUVRI - Rev. 0 - Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 CATEGORI A DI I NTERVENTO Pagina 66 di 69 DESCRI ZI ONE UNI TA' MI SURA Delimit azione di zona di lavoro. Nast ro segnalet ico in poliet ilene a f asce bianco/ rosse, rotoli da 200 m. Fornit ura, messa in opera e rimozione cadauno 70, 00 9, 20 644, 00 Riunione di cooperazione e coordinament o t ra il responsabile dell'impresa e la Commit t enza, preliminare all'inizio dei lavori, f inalizzat a a concordare le procedure di sicurezza previst e nel DUVRI per riunione 3, 00 203, 26 609, 78 h 30, 00 28, 22 846, 60 QUANTI TA' PREZZO ( Euro) COSTO FI NALE ( Euro) a) Apprest ament i b) Riunioni ed incontri con la Commit t enza c) Riunioni di cooperazione e coordinamento in sit o Riunioni di cooperazione e coordinament o in sit o, t ra il Prepost o dell'impresa e il Prepost o della Commit tenza, per att uare le misure di prevenzione e prot ezione da rischi int erf erenziali. - Operaio comune TOTALE COSTI DELLA SICUREZZA ( Euro) 2.100,38 QUADRO RIASSUNTIVO Cod. DESCRIZIONE Importo a) Importo totale del Servizio Euro b) IMPORTO TOTALE COSTI PER LA SICUREZZA Euro Tutti i prezzi si intendono I VA esclusa. 2.100,38 Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 7 DUVRI - Rev. 0 Pagina 67 di 69 Disposizioni finali Disposizioni ulteriori impartite da areti S.p.A. Prescrizioni particolari Attrezzature / Impianti Vietate Tutti gli impianti, macchinari, e attrezzature di proprietà di areti S.p.A. non specificamente autorizzate Operazioni vietate Recarsi in zone delle Sedi o Stabilimenti o Unità Produttive o cantieri diversi da quelli necessari per l’esecuzione dei lavori. Prima di iniziare i lavori è necessario programmare le varie attività con l’ente che ha richiesto i lavori. Utilizzare sempre gli appositi posteggi per i vari mezzi alle fasi di carico e scarico di materiali e attrezzature. Al termine dei lavori liberare l’area interessata da eventuali residui o scarti. Attenersi alle norme di tutela ambientale secondo le norme vigenti. Tutti i lavoratori in appalto, subappalto, lavoratori autonomi hanno l’obbligo di esporre il tesserino di riconoscimento corredato di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del Datore di lavoro ai sensi dell’art. 26 c. 8 D Lgs 81/08. Dichiarazione del Responsabile Esecuzione Lavori (Impresa) Il Responsabile della Esecuzione dei Lavori dichiara di essere a conoscenza dei rischi ambientali comunicati e di aver preso visione delle procedure in vigore adottate da areti S.p.A., delle disposizioni aziendali generali, delle prescrizioni specifiche programmate, delle norme di legge, delle prescrizioni delle Autorità competenti e si impegna a eseguire i lavori nel rispetto delle regole dell’arte e di buona tecnica, utilizzando attrezzature di lavoro rispondenti alla legislazione vigente in materia di sicurezza ed igiene del lavoro. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 68 di 69 Inoltre dichiara di non introdurre all’interno di zone/Sedi/Stabilimenti/Unità Produttive/cantieri sostanze e preparati chimici pericolosi senza autorizzazione dell’Unità Committente dei lavori o del Servizio Prevenzione Protezione, e di provvedere allo stoccaggio ed allo smaltimento dei rifiuti prodotti in ottemperanza alla normativa vigente. Lo stesso si impegna altresì a munirsi, della autorizzazione all’esecuzione dei lavori ed a conservare copia del presente permesso sul posto di lavoro. Il Responsabile dell’Esecuzione dei Lavori dichiara di aver formato ed informato i lavoratori coinvolti nell’esecuzione dell’opera sui rischi presenti e sulle norme di sicurezza e ambientali. Firma Committente del lavoro areti S.p.A. Timbro e Firma del Responsabile Esecuzione Lavori areti S.p.A. Timbro e Firma del Responsabile Impresa esecutrice Eventuali annotazioni o note integrative delle parti areti S.p.A., si riserva di variare, aggiornare ed integrare quanto stabilito in relazione ad eventuali mutamenti delle condizioni iniziali, ovvero in base alla evoluzione tecnica nonché normativa. Copia della presente documentazione dovrà essere fornita da parte della Ditta: - ad eventuali imprese o lavoratori autonomi in caso di subappalto. Gli estremi di tali imprese o lavoratori autonomi dovranno essere comunicati all’unità committente/preposto del lavoro di areti S.p.A. L’impresa è autorizzata ad eseguire solo ed esclusivamente le attività indicate nel presente documento. Copia della presente documentazione dovrà essere custodita anche in cantiere durante l’esecuzione dei lavori oggetto dell’appalto. ELENCO IMPRESE IN SUB-APPALTO Misure di evacuazione e lotta antincendio e di emergenza ambientale Prima di iniziare qualunque attività chi sovrintende ai lavori delle Ditte appaltatrici deve informare le stesse in merito alla dislocazione delle uscite di emergenza, dei telefoni di emergenza. In caso di emergenza è indispensabile contattare telefonicamente ……………………………, la quale attuerà i provvedimenti del caso. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev. 0 Pagina 69 di 69 Per quanto riguarda l’evacuazione dei lavoratori si fa presente che in ogni Sede di areti S.p.A. esiste la cartellonistica prevista che indica le vie di esodo, i relativi percorsi di evacuazione e i punti di ritrovo del personale. INDICAZIONI – PERCORSI L’apposita segnaletica, in bianco su campo verde, indica i percorsi di fuga predisposti che portano alle vie di uscita in luogo sicuro. Lo sfollamento dovrà avvenire in modo ordinato, senza correre, dopo aver messo in sicurezza i mezzi di lavoro (disattivazione dell’energia elettrica di alimentazione dei macchinari, ecc.) e seguendo alla lettera le indicazioni del Responsabile dell’Area. Una volta all’esterno, il personale evacuato si dovrà radunare nei predisposti Punti di Ritrovo (...) di appartenenza ed attendere le disposizioni per il “termine dell’emergenza” dai Responsabili dell’Area. Durante l’esodo è assolutamente vietato servirsi di ascensori e montacarichi; utilizzare esclusivamente i percorsi e le eventuali scale indicati dall’apposita segnaletica. Per quanto attiene le attività da svolgere in cantieri fissi o mobili, l’impresa appaltatrice dovrà inserire nel proprio piano di sicurezza apposito documento operativo per la gestione delle emergenze appositamente progettato che verrà capillarmente illustrato a tutto il personale coinvolto. Firma Committente del lavoro areti S.p.A. Timbro e Firma del Responsabile Esecuzione Lavori areti S.p.A. Timbro e Firma del Responsabile Impresa esecutrice Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008 ALLEGATO MS01 Cronoprogramma dei lavori DUVRI - Rev 0 - areti S.p.A. Direzione Operazioni Allegato MS01/ 1 Rete AT e Automazione CRONOPROGRAMMA - Servizio di gestione di olii esausti ed emulsioni oleose Ora lavorativa FASI LAVORATIVE 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 Allestimento cantiere temporaneo al'interno della cabina primaria Ingresso in Cabina Primaria dell'automezzo per il trasporto dei rifiuti da smaltire Posizionamento dell'automezzo in Cabina Primaria Raccolta o aspirazione rifiuti da smaltire Imballaggio, etichettatura e predisposizione per il trasporto dei rifiuti da smaltire Movimentazione e carico dei rifiuri da smaltire Uscita dalla Cabina Primaria dell'automezzo per il trasporto dei rifiuti da smaltire Chiusura cantiere Personale ACEA Distribuzione Personale dell'Impresa appaltatrice Pagina 1 di 1 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 areti S.p.A. Direzione Operazioni Allegato MS01/ 2 Rete AT e Automazione CRONOPROGRAMMA - Servizio di pulizia delle vasche di raccolta olio dei trasformatori Ora lavorativa FASI LAVORATIVE 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 Allestimento cantiere temporaneo al'interno della cabina primaria Ingresso in Cabina Primaria degli automezzi necessari per effettuare la pulizia della vasca Posizionamento automezzi in Cabina Primaria degli Lavaggio vasca Raccolta o aspirazione rifiuti da smaltire Imballaggio, etichettatura e predisposizione per il trasporto dei rifiuti da smaltire Movimentazione e carico dei rifiuri da smaltire Uscita dalla Cabina Primaria dell'automezzo per il trasporto dei rifiuti da smaltire Chiusura cantiere Personale ACEA Distribuzione Personale dell'Impresa appaltatrice Pagina 1 di 1 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008 ALLEGATO MS02 Schede valutazione dei rischi DUVRI - Rev 0 - All. MS02 - Rev. 0 Interventi Tecnici oggetto di Valutazione per rischio da interferenza Appalto: Descrizione opera Sito intervento Servizio di gestione (raccolta, movimentazione, carico, trasporto, conferimento e smaltimento finale) di oli esausti, emulsioni oleose, stracci e rottami ferrosi contaminati da sostanze pericolose e di trasporto di olio dielettrico VARIE Data areti S.p.A. Direzione Operazioni Rete AT e Automazione Documento di valutazione dei rischi da interferenze (art. 26 D.lgs 81/08) Allegato MS02 Allestimento / smobilitazione cantiere Rischi connessi Fase/ Descrizione Fase Soggetti Processo Lavorativa con Pericoli interessati operativo da Interferenza Attrezzature e materiali utilizzati/ Luogo di lavoro Fisici movimentazi seppelliment cadute alto urti impatti punture tagli o one operatore o compression abrasioni manuale dei annegament di oggetti i o carichi P Allestimento/smobilitazio Dipendenti delle ne cantiere temporaneo imprese al'interno di una cabina appaltatrici, primaria lavoratori autonomi presenti in cantiere e personale ACEA. 1 Autocarro Attrezzi manuali D R P D R P D R P D R P D R vibrazioni P D R Chimici scivolamenti cadute ribaltamento P D R calore freddo P D elettrici R P D radiazioni R P D R campi elettromagn etici rumore P D R P D R ustioni P D polveri fibre R P D R nebbie fumi P D R P D getti e schizzi immersioni R P D R P D vapori e gas R P D R cancerogeni P D R amianto P D R biologici P D R atmosfere esplosive P D R incendio P D R ergonomia psico sociale P D R P D Misure da adottare DPI Note / Prescrizioni specifiche per interferenze R Calzature di sicurezza Delimitazione area di cantiere 2 2 4 1 1 1 1 3 3 2 2 4 1 2 2 1 2 2 1 3 3 2 1 2 1 3 3 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 4 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 3 3 1 1 1 1 1 1 Deve essere realizzata adeguata delimitazione dell'area di cantiere atta a creare una sicura Elmetto di protezione mediante transenne, nastri e separazione con le aree esterne allo stesso e per evitare interferenze tra lavorazioni diverse Guanti da lavoro cartelli monitori. all'interno della cabina primaria. Le opere di individuazione Le barriere che delimitano e "proteggono" l'area di cantiere devono essere progettate e realizzate dell'area di cantiere devono con la finalità di evitare contatti pericolosi tra le aree interne e quelle esterne; tener conto della presenza di I veicoli operativi devono essere equipaggiati con idonei segnali: dovrà essere segnalata più imprese, anche se non l’operatività dei mezzi mediante l’azionamento dell’apposito girofaro e sistemi analoghi ed contemporanee, soprattutto informazioni al personale presente nell'area di cantiere; per quanto attiene la viabilità, Deve essre posta in opera idonea segnaletica di sicurezza. la ripartizione delle aree, la separazione delle zone caratterizzate da attività diverse. L'organizzazione delle aree di cantiere deve evitare le interferenze tra tutti gli addetti a lavorazioni diverse. (*) i campi contrassegnati con tale simbolo indicano il rimando ad un documento di dettaglio o ad una relazione specifica areti S.p.A. Direzione Operazioni Rete AT e Automazione Documento di valutazione dei rischi da interferenze (art. 26 D.lgs 81/08) Allegato MS02 Raccolta, movimentazione, carico, trasporto, conferimento e smaltimento finale di oli esausti, emulsioni oleose, stracci e rottami ferrosi contaminati da sostanze pericolose e di trasporto di olio dielettrico Rischi connessi Fisici Fase/ Processo operativo Attrezzature e materiali utilizzati/ Luogo di lavoro Chimici Note/Prescrizioni specifiche per interferenze Descrizione Fase Lavorativa con Pericoli da Interferenza Soggetti interessati P D R P Ingresso in cantiere dell'automezzo per il trasporto dei rifiuti Dipendenti delle imprese appaltatrici, lavoratori autonomi presenti in cantiere e personale ACEA. Autocarro Autospurgo Autocisterna Autogrù Atrezzi manuali 1 1 1 1 1 1 2 1 2 2 2 4 2 1 2 1 1 1 2 1 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Verifica MACCHINE: 2 Raccolta, aspirazione, imballaggio , etichettatura, predisposizione per il trasporto Dipendenti delle imprese appaltatrici, lavoratori autonomi presenti in cantiere e assistenti ACEA. Autocarro Autospurgo Autocisterna Autogrù Atrezzi manuali 2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 2 4 2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 Disporre affinché il personale non addetto si mantenga a debita distanza. Porre la massima attenzione durante la predisposizione al trasporto. Attenersi a quanto prescritto dalla Normativa vigente in merito alla gestione dei rifiuti. Impiegare tutti i DPI previsti nel piano di siccurezza per questa tipologia di attività. elmetto di protezione guanti da lavoro occhiali protettivi calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile otoprotettori vestiario monouso Non sono ammesse lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi, che possano creare situazioni di pericolo durante la raccolta, aspirazione, imballaggio, etichettatura e predisposizione per il trasporto dei rifiuti. 3 Movimentazione e carico dei rifiuti da smaltire Dipendenti delle imprese appaltatrici, lavoratori autonomi presenti in cantiere e assistenti ACEA. Autocarro Autospurgo Autocisterna Autogrù Atrezzi manuali 2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 2 4 2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 Assicurarsi che le brache/cinghie impiegate siano in buono stato e della portata adeguata ai carichi da movimentare. Non transitare o stazionare sotto i carichi sospesi. Eseguire le verifche previste nella scheda macchine prima di iniziare le manovre di carico e scarico. Formazione sulle corrette procedure di assistenza al carico/scarico. elmetto di protezione guanti da lavoro occhiali protettivi calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile Non sono ammesse lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi, che possasno creare situazioni di pericolo durante la movimentazione e il carico dei rifiuti da smaltire. Uscita dal cantiere dell'automezzo per il trasporto dei rifiuti Dipendenti delle imprese appaltatrici, lavoratori autonomi presenti in cantiere e personale ACEA. Autocarro Autospurgo Autocisterna Autogrù Atrezzi manuali 1 1 1 1 1 1 2 1 2 2 2 4 2 1 2 1 1 1 2 1 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Adottare tutte le misure di sicurezza previste per la precedente "FASE1" Calzature di sicurezza Elmetto di protezione Guanti da lavoro Sopsendere lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi, che possano interferire con le manovre di uscita dell'automezzo dal cantiere. seppelliment movimentazi cadute alto urti impatti punture tagli o one manuale operatore o compression abrasioni annegament dei carichi di oggetti i o P D R P D R P D R P D R P D R vibrazioni P D R scivolamenti cadute calore freddo ribaltamento P D R P D R elettrici P D rumore radiazioni R P D R campi elettromagne tici P D R P D R ustioni P D polveri fibre R P D R fumi P D nebbie R P D getti e schizzi immersioni R P D R P D vapori e gas R P D R cancerogeni P D R P D R atmosfere esplosive biologici amianto D R incendio P D R ergonomia P R P D DPI R Calzature di sicurezza - le macchine immesse sul mercato dal 22/09/1996 devono essere marcate CE; Elmetto di protezione - verifica dell'omologazione ISPSEL (per portata > 200kg); Guanti da lavoro - verifica annuale dell'autogrù all'organismo competente per territorio; - impiegare un addetto come moviere qualora vi siano manovre difficili o ritenute pericolose per il personale presente in cantiere; - verifica trimestrale delle funi e delle catene annotando i risultati sul libretto di omologazione (art. 11 DM12/09/1959); - verificare preventivamente la natura del terreno in relazione al piatto di carico dei martinetti stabilizzatori; - effettuare la manutenzione ordinaria dell'autogrù come indicato nel libretto di uso e manutenzione; - utilizzare l'autogrù nei limiti del diagramma di carico, indicante le portate massime in funzione dell'inclinazione ed estensione del braccio; - utilizzare l'autogrù per sollevare e trasportare carichi esclusivamente in tiri verticali; - verificare il funzionamento dei dispositivi di segnalazione e avvertimento, acustici e luminosi, nonchè d'illuminazione del campo di manovra; - verificare che gli stabilizzatori siano completamente estesi e bloccati prima dell'inizio del lavoro; - verificare che sia garantito uno spazio sufficiente per il passaggio pedonale intorno alla macchina (cm 70); - l'operatore che dirige le manovre di carico e scarico dei materiali deve tenersi a debita distanza dall'autogrù; - verificare che il mezzo ed il relativo carico manovrato, mantenga in ogni situazione una distanza di rispetto di 5 metri dalle linee elettriche aeree non protette (in caso contrario dovrà procedersi al loro isolamento); - verificare che il carico sia correttamente imbracato e rispondente ai limiti di portata previsti;controllare la corretta chiusura del gancio; - verificare l'equilibratura del carico prima del sollevamento; - effettuare le manovre di partenza e arresto con gradualità, evitare strappi e ondeggiamenti del carico; - non sostare sotto i carichi sospesi; - accompagnare il carico fuori dalle zone di interferenza con ostacoli fissi; - non abbandonare il posto di manovra durante l'utilizzo dell'autogrù; - verificare che durante le manovre di sollevamento e trasporto la parte inferiore del carico si trovi sempre ad un'altezza di almeno 2 metri dal suolo. 1 4 D Misure da adottare psico sociale (*) i campi contrassegnati con tale simbolo indicano il rimando ad un documento di dettaglio o ad una relazione specifica Pagina 1 di 1 Sopsendere lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi, che possano interferire con le manovre di ingresso dell'automezzo dal cantiere. areti S.p.A. Direzione Operazioni Rete AT e Automazione Documento di valutazione dei rischi da interferenze (art. 26 D.lgs 81/08) Allegato MS02 PULIZIA VASCA DI RACCOLTA OLIO DEI TRASFORMATORI Rischi connessi Fisici Fase/ Processo operativo Attrezzature e materiali utilizzati/ Luogo di lavoro Chimici Note/Prescrizioni specifiche per interferenze Descrizione Fase Lavorativa con Pericoli da Interferenza Soggetti interessati P D R P Ingresso in cantiere degli automezzi Dipendenti delle imprese appaltatrici, lavoratori autonomi presenti in cantiere e personale ACEA. Autocarro Autospurgo Canal-jet Autocisterna Autogrù 1 1 1 1 1 1 2 1 2 2 2 4 2 1 2 1 1 1 2 1 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Verifica MACCHINE: 2 Pulizia vasca di raccolta olio Dipendenti delle imprese appaltatrici, lavoratori autonomi presenti in cantiere e assistenti ACEA. Autospurgo Canal-jet Atrezzi manuali 1 1 1 1 1 1 2 2 4 2 2 4 2 1 2 1 1 1 2 2 4 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 4 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 Disporre affinché il personale non addetto si mantenga a debita distanza. Porre la massima attenzione durante le attivitàdi pulizia. Attenersi a quanto prescritto dal fabbricante per l'utilizzo dei dei prodotti per la pulizia. Impiegare tutti i DPI previsti nel piano di siccurezza per questa tipologia di attività. elmetto di protezione guanti da lavoro occhiali protettivi calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile otoprotettori vestiario monouso Non sono ammesse lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi, che possasno creare situazioni di pericolo durante le attività di pulizia della vasca. 3 Raccolta, aspirazione, imballaggio , etichettatura, predisposizione per il trasporto Dipendenti delle imprese appaltatrici, lavoratori autonomi presenti in cantiere e assistenti ACEA. Autocarro Autospurgo Autocisterna Autogrù Atrezzi manuali 2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 2 4 2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 Disporre affinché il personale non addetto si mantenga a debita distanza. Porre la massima attenzione durante la predisposizione al trasporto. Attenersi a quanto prescritto dalla Normativa vigente in merito alla gestione dei rifiuti. Impiegare tutti i DPI previsti nel piano di siccurezza per questa tipologia di attività. elmetto di protezione guanti da lavoro occhiali protettivi calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile otoprotettori vestiario monouso Non sono ammesse lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi, che possano creare situazioni di pericolo durante la raccolta, aspirazione, imballaggio, etichettatura e predisposizione per il trasporto dei rifiuti. 4 Movimentazione e carico dei rifiuti da smaltire Dipendenti delle imprese appaltatrici, lavoratori autonomi presenti in cantiere e assistenti ACEA. Autocarro Autogrù Autocisterna Atrezzi manuali 2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 2 4 2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 Assicurarsi che le brache/cinghie impiegate siano in buono stato e della portata adeguata ai carichi da movimentare. Non transitare o stazionare sotto i carichi sospesi. Eseguire le verifche previste nella scheda macchine prima di iniziare le manovre di carico e scarico. Formazione sulle corrette procedure di assistenza al carico/scarico. elmetto di protezione guanti da lavoro occhiali protettivi calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile Non sono ammesse lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi, che possasno creare situazioni di pericolo durante la movimentazione e il carico dei rifiuti da smaltire. Uscita dal cantiere degli automezzi Dipendenti delle imprese appaltatrici, lavoratori autonomi presenti in cantiere e personale ACEA. Autocarro Autospurgo Canal-jet Autocisterna Autogrù 1 1 1 1 1 1 2 1 2 2 2 4 2 1 2 1 1 1 2 1 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Adottare tutte le misure di sicurezza previste per la precedente "FASE1" Calzature di sicurezza Elmetto di protezione Guanti da lavoro Sopsendere lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi, che possano interferire con le manovre di uscita dell'automezzo dal cantiere. seppelliment movimentazi cadute alto urti impatti o punture tagli one manuale operatore o compression annegament abrasioni dei carichi di oggetti i o P D R P D R P D R P D R P D R vibrazioni P D R scivolamenti calore freddo cadute ribaltamento P D R P D R elettrici P D radiazioni R P D R campi elettromagne tici rumore P D R P D R polveri fibre ustioni P D R P D R fumi P D nebbie R P D getti e schizzi immersioni R P D R P D vapori e gas R P D R cancerogeni P D R amianto P D R atmosfere esplosive biologici D R incendio P D R ergonomia P R P D DPI R Calzature di sicurezza - le macchine immesse sul mercato dal 22/09/1996 devono essere marcate CE; Elmetto di protezione - verifica dell'omologazione ISPSEL (per portata > 200kg); Guanti da lavoro - verifica annuale dell'autogrù all'organismo competente per territorio; - impiegare un addetto come moviere qualora vi siano manovre difficili o ritenute pericolose per il personale presente in cantiere; - verifica trimestrale delle funi e delle catene annotando i risultati sul libretto di omologazione (art. 11 DM12/09/1959); - verificare preventivamente la natura del terreno in relazione al piatto di carico dei martinetti stabilizzatori; - effettuare la manutenzione ordinaria dell'autogrù come indicato nel libretto di uso e manutenzione; - utilizzare l'autogrù nei limiti del diagramma di carico, indicante le portate massime in funzione dell'inclinazione ed estensione del braccio; - utilizzare l'autogrù per sollevare e trasportare carichi esclusivamente in tiri verticali; - verificare il funzionamento dei dispositivi di segnalazione e avvertimento, acustici e luminosi, nonchè d'illuminazione del campo di manovra; - verificare che gli stabilizzatori siano completamente estesi e bloccati prima dell'inizio del lavoro; - verificare che sia garantito uno spazio sufficiente per il passaggio pedonale intorno alla macchina (cm 70); - l'operatore che dirige le manovre di carico e scarico dei materiali deve tenersi a debita distanza dall'autogrù; - verificare che il mezzo ed il relativo carico manovrato, mantenga in ogni situazione una distanza di rispetto di 5 metri dalle linee elettriche aeree non protette (in caso contrario dovrà procedersi al loro isolamento); - verificare che il carico sia correttamente imbracato e rispondente ai limiti di portata previsti;controllare la corretta chiusura del gancio; - verificare l'equilibratura del carico prima del sollevamento; - effettuare le manovre di partenza e arresto con gradualità, evitare strappi e ondeggiamenti del carico; - non sostare sotto i carichi sospesi; - accompagnare il carico fuori dalle zone di interferenza con ostacoli fissi; - non abbandonare il posto di manovra durante l'utilizzo dell'autogrù; - verificare che durante le manovre di sollevamento e trasporto la parte inferiore del carico si trovi sempre ad un'altezza di almeno 2 metri dal suolo. 1 5 D Misure da adottare psico sociale (*) i campi contrassegnati con tale simbolo indicano il rimando ad un documento di dettaglio o ad una relazione specifica Pagina 1 di 1 Sopsendere lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi, che possano interferire con le manovre di ingresso dell'automezzo dal cantiere. Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008 ALLEGATO MS03 Verbale consegna DUVRI DUVRI - Rev 0 - Documento di valutazione dei rischi da interferenze Ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 Duvri - All. MS03 Pag. 1 Allegato MS03 Spett.le .............……………. Impresa/Ditta …............….. Oggetto: Dichiarazione di consegna documentazione D.U.V.R.I. per l’appalto ……………. Contratto …………………….. del ………………….. Il sottoscritto …………………………………… Titolare/Legale Rappresentante della Ditta/Impresa ………………………, Committente per l’appalto / cantiere ………………………………………… per i lavori di ………………………………. Dichiara. Di avere trasmesso copia di: 1. Documentazione di valutazione dei rischi – Analisi delle interferenze, ai sensi dell’art. 26 comma 3 del D.Lgs. 81/2008 Alla seguente Impresa/Ditta: ………………………………… L’Impresa/Ditta riceve ed accetta la documentazione citata nella sua interezza e si obbliga: - ad un’attenta lettura della stessa; a richiedere chiarimenti in caso di necessità ed eventualmente a proporre eventuali soluzioni per il miglioramento delle condizioni/misure di sicurezza ivi indicate; a ritenere le disposizioni ivi contenute come inderogabili o, comunque, solo migliorabili; ad impegnarsi perché anche tutte le ditte in subappalto e/o gli eventuali lavoratori autonomi, coinvolti nell’esecuzione dell’appalto, le considero tali. Documento di valutazione dei rischi da interferenze Ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 Duvri - All. MS03 Pag. 2 Si concorda inoltre di attenersi alle seguenti prescrizioni Disposizioni ulteriori impartite da areti S.p.A. Attrezzature / Impianti Operazioni Prescrizioni particolari Vietate vietate Prima di iniziare i lavori è Recarsi in reparti o in Tutti gli impianti, necessario programmare zone delle Sedi o macchinari, e attrezzature le varie attività con l’ente Stabilimenti o Unità di proprietà di areti che ha richiesto i lavori. Produttive o cantieri S.p.A. non specificadiversi da quelli necessari mente autorizzate Utilizzare sempre gli appositi posteggi per i per l’esecuzione dei vari mezzi alle fasi di lavori. carico e scarico di materiali e attrezzature. Al termine dei lavori liberare l’area interessata da eventuali residui o scarti. Attenersi alle norme di tutela ambientale secondo le norme vigenti. Tutti i lavoratori in appalto, subappalto, lavoratori autonomi hanno l’obbligo di esporre il tesserino di riconoscimento corredato di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del Datore di lavoro ai sensi dell’art. 26 c. 8 D Lgs 81/08. Dichiarazione del Responsabile Esecuzione Lavori (Impresa) Il Responsabile della Esecuzione dei Lavori dichiara di essere a conoscenza dei rischi ambientali comunicati e di aver preso visione delle procedure in vigore adottate da areti S.p.A., delle disposizioni aziendali generali, delle prescrizioni specifiche programmate, delle norme di legge, delle prescrizioni delle Autorità competenti e si impegna a eseguire i lavori nel rispetto delle regole dell’arte e di buona tecnica, utilizzando attrezzature di lavoro rispondenti alla legislazione vigente in materia di sicurezza ed igiene del lavoro. Documento di valutazione dei rischi da interferenze Ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 Duvri - All. MS03 Pag. 3 Inoltre dichiara di non introdurre all’interno di reparti / zone / Sedi / Stabilimenti / Unità Produttive /cantieri sostanze e preparati chimici pericolosi senza autorizzazione dell’Unità Committente dei lavori o del Servizio Prevenzione Protezione, e di provvedere allo stoccaggio ed allo smaltimento dei rifiuti prodotti in ottemperanza alla normativa vigente. Lo stesso si impegna altresì a munirsi, della autorizzazione all’esecuzione dei lavori ed a conservare copia del presente permesso sul posto di lavoro. Il Responsabile dell’Esecuzione dei Lavori dichiara di aver formato ed informato i lavoratori coinvolti nell’esecuzione dell’opera sui rischi presenti e sulle norme di sicurezza e ambientali. Eventuali annotazioni o note integrative delle parti areti S.p.A., si riserva di variare, aggiornare ed integrare quanto stabilito in relazione ad eventuali mutamenti delle condizioni iniziali, ovvero in base alla evoluzione tecnica nonché normativa. Copia della presente documentazione dovrà essere fornita da parte della Ditta: ad eventuali imprese o lavoratori autonomi in caso di subappalto. Gli estremi di tali imprese o lavoratori autonomi dovranno essere comunicati all’unità committente/preposto del lavoro di areti S.p.A. L’impresa è autorizzata ad eseguire solo ed esclusivamente le attività indicate nel presente documento. Copia della presente documentazione dovrà essere custodita anche in cantiere durante l’esecuzione dei lavori oggetto dell’appalto. ELENCO IMPRESE IN SUB-APPALTO Misure di evacuazione e lotta antincendio e di emergenza ambientale Prima di iniziare qualunque attività chi sovrintende ai lavori delle Ditte appaltatrici deve informare le stesse in merito alla dislocazione delle uscite di emergenza, dei telefoni di emergenza. In caso di emergenza è indispensabile contattare telefonicamente ……………………………, la quale attuerà i provvedimenti del caso. Per quanto riguarda l’evacuazione dei lavoratori si fa presente che in ogni Sede di areti S.p.A. esiste la cartellonistica prevista che indica le vie di esodo, i relativi percorsi di evacuazione e i punti di ritrovo del personale. INDICAZIONI – PERCORSI Documento di valutazione dei rischi da interferenze Ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008 Duvri - All. MS03 Pag. 4 L’apposita segnaletica, in bianco su campo verde, indica i percorsi di fuga predisposti che portano alle vie di uscita in luogo sicuro. Lo sfollamento dovrà avvenire in modo ordinato, senza correre, dopo aver messo in sicurezza i mezzi di lavoro (disattivazione dell’energia elettrica di alimentazione dei macchinari, ecc.) e seguendo alla lettera le indicazioni del Responsabile dell’Area. Una volta all’esterno, il personale evacuato si dovrà radunare nei predisposti Punti di Ritrovo (...) di appartenenza ed attendere le disposizioni per il “termine dell’emergenza” dai Responsabili dell’Area. Durante l’esodo è assolutamente vietato servirsi di ascensori e montacarichi; utilizzare esclusivamente i percorsi e le eventuali scale indicati dall’apposita segnaletica. Per quanto attiene le attività da svolgere in cantieri fissi o mobili, l’impresa esecutrice dovrà inserire nel proprio piano di sicurezza apposito documento operativo per la gestione delle emergenze appositamente progettato che verrà capillarmente illustrato a tutto il personale coinvolto. Roma, ……………….. il Titolare/Legale Rappresentante della Ditta/Impresa Committente …………..………………………………….……………………… Letto e sottoscritto Per accettazione il Titolare/Legale rappresentante dell’Impresa Affidataria ………………………..………………………………….……………………… Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev 0 - ALLEGATO MS04 NOTA TECNICA – Rev. 3 Novembre 2014 RETI ACEA Distribuzione S.p.A. ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A. Prescrizioni concernenti i rapporti tra ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A.) attività lavorative sotto tensione in elettrici in bassa, in media e in alta stessi. la committenza (ACEA Distribuzione S.p.A. ed e le Imprese Appaltatrici per l’esecuzione di bassa tensione, fuori tensione su impianti tensione in esercizio e/o in prossimità degli Da allegare sempre ai contratti d’appalto di ACEA Distribuzione S.p.A. e di ACEA Illuminazione pubblica S.p.A.. P.R.E. Rev.3 – Novembre 2014 INDICE 1 PREMESSA .......................................................................................... 3 2 AMBITO DI APPLICAZIONE DEL DOCUMENTO ....................................... 3 3 PRINCIPALI NORMATIVE E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO .................... 3 4 DEFINIZIONI ....................................................................................... 3 5 QUALIFICHE (CEI 11.27 -5)................................................................ 12 6 DOCUMENTI ...................................................................................... 13 7 PROCEDURE E MODALITA’ PER LA CONSEGNA/RICONSEGNA DI IMPIANTI ELETTRICI ........................................................................ 15 8 MODALITA’ DI TRASMISSIONE DEI MODULI ....................................... 18 9 MODALITA’ DI SOSTITUZIONE DEGLI OPERATORI .............................. 18 10 ACCESSO PER MANOVRE E/O LAVORI NELLE CABINE .......................... 19 11 INDIVIDUAZIONE, SUL POSTO DI LAVORO, DELLE LINEE AEREE AT .... 22 12 LAVORI SU IMPIANTI/CABINE IP ........................................................ 22 ALLEGATI .............................................................................................. 24 Pag. 2 di 24 1 PREMESSA Il presente documento definisce le modalità da seguire e le procedure da porre in atto, nonché le prescrizioni da osservare nei rapporti tra ACEA Distribuzione ed ACEA IP e le imprese appaltatrici per l’esecuzione di lavori su impianti elettrici delle due società, come di seguito definiti, in bassa, media e alta tensione, in prossimità ed in vicinanza di essi. Esso è parte integrante dei contratti d'appalto e del Piano di Sicurezza e Coordinamento, qualora quest'ultimo sia previsto e ricorra il rischio elettrico, in applicazione al D.Lgs. 81/08 e s.m e.i.. Le prescrizioni sotto riportate non costituiscono ingerenza nell'organizzazione del lavoro dell'Impresa, dovendosi ribadire l'obiettivo legale e contrattuale delle Imprese di applicare tutte le disposizioni vigenti in materia di sicurezza, salute e di igiene del lavoro ed in particolare di quanto previsto dalle Norme CEI EN 50110-1, CEI EN 50110-2 e CEI 11-27 per l’esecuzione di attività lavorative su in prossimità o in vicinanza di impianti elettrici. 2 AMBITO DI APPLICAZIONE DEL DOCUMENTO Le prescrizioni contenute nel presente documento trovano applicazione nell’esecuzione delle attività lavorative, in presenza di rischi elettrico, affidate ad impresa appaltatrice per: Attività fuori tensione su impianti elettrici di bassa, media ed alta tensione; Attività sotto tensione su impianti elettrici di bassa tensione; Attività in prossimità o in vicinanza di impianti elettrici di bassa, media ed alta tensione. Tali prescrizioni, comunque, saranno applicate esclusivamente in relazione alle attività previste nel Capitolato Speciale d’Appalto. 3 PRINCIPALI NORMATIVE E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Di seguito si riportano le principali normative e documenti di riferimento, applicabili limitatamente alle parti che ricorrono. D.lgs. 81/08 e s.m. e i.; Norma CEI 11–27 Ed. IV (nel seguito CEI 11-27); Norma CEI EN 50110-1; Norma CEI EN 50110-2; Istruzioni Operative aziendali di ACEA Distribuzione portate a conoscenza dell’impresa appaltatrice. 4 DEFINIZIONI Le definizioni appresso riportate, di interesse della presente Nota Tecnica, fanno riferimento anche al documento “Prevenzione del rischio elettrico” (PRE) che contiene le procedure utilizzate in Acea Distribuzione, integrative della Norma CEI EN 50110 e CEI 11-27. 4.1 IMPIANTI 4.1.1 ALTA TENSIONE (rif. CEI 11-27 – 3.6.3) L’Alta Tensione (AT) è la tensione nominale di sistemi oltre 30 kV sia in corrente alternata, sia in corrente continua. Pag. 3 di 24 4.1.2 MEDIA TENSIONE (rif. CEI 11-27 – 3.7.1) La Media Tensione (MT) è la tensione nominale di sistemi oltre 1 kV fino a 30 kV sia in corrente alternata, sia in corrente continua. 4.1.3 BASSA TENSIONE (rif. CEI 11-27 – 3.6.1) La Bassa Tensione (BT) è la tensione nominale di sistemi fino a 1 kV in corrente alternata e 1,5 kV in corrente continua. In Acea Distribuzione ed Acea IP le prescrizioni previste per la BT devono essere applicate anche per gli impianti eserciti a bassissima tensione. 4.1.4 IMPIANTO ELETTRICO (rif. CEI 11-27 – 3.1.1) Termine generale, definito nelle Norme CEI 11-27 par. 3.1.1, che comprende tutti i componenti elettrici atti alla produzione, alla trasmissione, alla conversione, alla distribuzione e all’utilizzazione dell’energia elettrica. Esso comprende anche fonti di energia quali batterie e ogni altra fonte di energia immagazzinata. L’impianto elettrico in ACEA Distribuzione è generalmente costituito da Impianti (in Alta, Media e Bassa Tensione), Linee elettriche (in Alta, Media e Bassa Tensione) per la distribuzione dell’energia elettrica alle utenze e circuiti ausiliari. L’impianto elettrico di ACEA IP è generalmente costituito da impianti di distribuzione dell’energia elettrica (in media tensione), dalle cabine di trasformazione dell’energia elettrica, da impianti utilizzatori per la pubblica illuminazione (in bassa tensione), come definiti nell’allegato G, incluse le linee elettriche di alimentazione, i sostegni ed i corpi illuminanti. 4.1.5 CABINA Area elettrica chiusa contenente componenti dell’Impianto Elettrico, come apparecchiature e/o trasformatori in reti di trasmissione o di distribuzione, destinata alle funzioni di trasformazione e/o smistamento di energia elettrica, conversione di energia elettrica, o punto di consegna per lo scambio di energia tra società produttrici o distributrici del Gruppo ACEA e/o altre reti di Illuminazione Pubblica e terzi. Gli impianti in questione sono correntemente denominati Cabine Primarie (CP) e Cabine Secondarie (CS). Il confine dell'impianto elettrico di cabina rispetto alla linea elettrica è costituito dai codoli lato linea elettrica dell’apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questo incluso. Appartengono all‘impianto tutte le apparecchiature all'interno dell'area o sul manufatto relative all’impianto stesso. Relativamente alle Cabine Primarie, si intendono comprese le apparecchiature collegate alla calata della linea, i TV e TVC (TV capacitivi), bobine di sbarramento, partitori capacitivi, sorpassi, ecc.. 4.1.6 CABINA IP Area elettrica chiusa contenente componenti dell’Impianto Elettrico, come apparecchiature e/o trasformatori in reti di distribuzione destinata, alle funzioni di trasformazione e/o smistamento di energia elettrica per l’alimentazione di apparecchiature di pubblica illuminazione. Gli impianti in questione sono denominati: - Centri IP – cabina elettrica di smistamento connessa alla rete distribuzione di Illuminazione Pubblica a 8,4 kV alimentata da Cabina Primaria o, da cabina secondaria di distribuzione, dalla quale hanno origine le linee MT denominate alimentatori. È da considerarsi facente parte del “Centro IP” anche la conduttura di alimentazione il cui confine è costituito dai codoli, lato linea, dell’apparecchiature di sezionamento posta a monte del gruppo di misura, questa esclusa; - Cabine Secondarie IP - cabina elettrica di trasformazione che alimenta esclusivamente impianti utilizzatori di pubblica illuminazione. Esse sono normalmente alimentate da linee MT dedicate, denominate alimentatori, ovvero in altri casi, ove è stata soppressa la funzione di trasformazione dell’energia elettrica, sono alimentate da linee BT della rete di ACEA Distribuzione. Sono parte dell'impianto le apparecchiature installate all'interno dell'area o nel manufatto relative all'impianto stesso. Pag. 4 di 24 4.1.7 CABINA DI TRASFORMAZIONE PROMISCUA. Cabina secondaria di trasformazione destinata alla alimentazione di linee di distribuzione dell’energia elettrica e di impianti utilizzatori di pubblica illuminazione. La porzione di impianti destinati alla distribuzione dell’energia elettrica è descritta nella definizione di “cabina” secondaria(CS). La porzione di impianti di pubblica illuminazione installata all’interno della cabina è di norma costituita dal Quadro IP, come di seguito descritto e dalla porzione dei circuiti IP, per la parte in transito all’interno della cabina. La linea di alimentazione del quadro può essere realizzata in cavo o in barre di rame e può essere attestata ad un interruttore BT separato o posto sul quadro BT di distribuzione, che alimenta sia utenze private che impianti destinati alla pubblica illuminazione. All’interno delle predette cabine possono essere installati trasformatori dedicati alla fornitura di energia elettrica degli impianti di pubblica illuminazione. 4.1.8 QUADRO IP Complesso di apparecchiature destinate al controllo, alla protezione e al sezionamento degli impianti di pubblica illuminazione in Bassa Tensione, incluso l’interruttore crepuscolare e la linea di collegamento dello stesso . Il confine del quadro IP rispetto alla linea IP è costituito dai codoli lato linea IP dell’apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questa inclusa. I Quadri IP possono essere installati sia all’esterno che all’interno di Cabine e Cabine IP. E’ parte integrante del quadro di IP la conduttura (in cavo o in barre in aria) di alimentazione proveniente dal punto di fornitura o dal quadro BT della cabina secondaria di trasformazione MT/BT di ACEA Distribuzione o dagli organi di sezionamento posti a valle del trasformatore MT/BT dedicato alla fornitura di energia elettrica degli impianti di pubblica illuminazione. 4.1.9 LINEA Complesso di componenti dell'Impianto Elettrico, destinato al trasporto, distribuzione e utilizzazione dell'energia elettrica. Una linea elettrica può essere costituita da uno o più sistemi di conduttori nudi o da cavi. Il confine della linea elettrica, salvo quanto di seguito riportato, rispetto all'impianto è costituito dai codoli lato linea elettrica dell’apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questa esclusa. Sono parte della linea elettrica tutti i componenti e le apparecchiature installati lungo la stessa; in particolare i posti di trasformazione su palo (PTP) ed i sezionatori da palo. Si intendono parti costituenti una linea AT anche gli amarri di estremità ed i terminali dei cavi, escluse tutte le apparecchiature installate (sezionatori, condensatori, bobine ad onde convogliate, ecc.). Non sono parte della linea elettrica le apparecchiature installate all'interno dell'area o sul manufatto relativi alla cabina. 4.1.10 LINEA IP Complesso di componenti dell'Impianto Elettrico destinato alla utilizzazione dell'energia elettrica relativamente agli impianti di pubblica illuminazione. Il confine della linea IP rispetto alla cabina IP e al quadro IP è costituito dai codoli lato linea elettrica dell’apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questa esclusa. Sono parte della linea IP tutti i componenti e le apparecchiature installati lungo la stessa. Non sono parte della linea IP le apparecchiature installate all'interno dell'area o nel manufatto relative alla cabina IP e al quadro IP. Fanno parte delle linee di IP le “Linee MT di IP” alimentate a 8.4 kV (denominate alimentatori), e sono quelle linee dedicate alla alimentazione esclusiva delle cabine secondarie di trasformazione MT/BT, alimentanti esclusivamente impianti utilizzatori di pubblica Illuminazione. Il confine della linea MT di IP, rispetto alla cabina IP ed al centro IP è sempre costituito dai codoli lato linea elettrica dell’apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questa esclusa. 4.1.11 CIRCUITI IP linee BT degli impianti di pubblica illuminazione, che partono dal quadro IP, destinate alla alimentazione dei punti luce; questi ultimi sono costituiti dagli elementi di derivazione, dal sostegno e Pag. 5 di 24 dai componenti che realizzano la trasformazione dell’energia, da elettrica a luminosa e, ai fini della prevenzione del rischio elettrico, sono parte integrante del circuito IP che li alimenta. Sono pertanto inclusi nel circuito IP i giunti di derivazione e relativi pozzetti, le montanti di alimentazione, i sostegni, i corpi illuminanti, le lampade ed ogni altro elemento o accessorio utile allo scopo per cui è stato costruito ed esercito l’impianto. Il confine del Circuito IP, dalla Cabina di IP o dal Quadro di IP è costituito dai codoli lato linea dell’apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questa esclusa. 4.1.12 IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE Per impianto di pubblica illuminazione deve intendersi l’impianto BT destinato alla utilizzazione dell’energia elettrica; fanno pertanto parte dello stesso il “Quadro IP” ed i “Circuiti IP” come sopra descritti. Per gli impianti alimentati da Quadri IP installati all’interno di una “Cabina IP”, la cabina elettrica è da considerarsi parte integrante dell’impianto di pubblica illuminazione. 4.1.13 ELEMENTO D’IMPIANTO ELETTRICO Parte di impianto elettrico funzionalmente inserito in un impianto elettrico ed elettricamente separabile da esso. 4.1.14 NODO DI RETE BT Punto di derivazione da una linea di distribuzione di bassa tensione; è detto anche nodo di alimentazione. Il nodo di rete BT è in genere costituito da una morsettiera di derivazione o da un collegamento rigido. 4.1.15 PRESA Tratto di conduttura in bassa tensione, in partenza da un nodo di rete BT (esistente o da costituire) che, indipendentemente dalla lunghezza, alimenta un singolo cliente, con o senza gruppo di misura, o si attesta ad un nodo di centralizzazione. Qualora l’alimentazione avvenga mediante linea aerea su sostegni, si considera come presa il solo tratto terminale a partire dal sostegno, questo escluso, più prossimo alla fornitura. La presa si definisce: - 4.1.16 “singola” se alimenta un solo cliente; “centralizzata” se alimenta un nodo di centralizzazione. QUADRO CENTRALIZZATO E’ costituito da un complesso di materiali di supporto che consentono l’installazione di una pluralità di gruppi di misura in uno stesso sito (tipicamente all’interno di un apposito vano contatori) per l’alimentazione di altrettante forniture. I gruppi di misura relativi ad ogni singola fornitura sono alimentati mediante cablaggio interno al quadro centralizzato. 4.1.17 IMPIANTO ELETTRICO INTERFERENTE Impianto elettrico o elemento di impianto elettrico non oggetto dei lavori, posto ad una distanza pari o inferiore al limite DA9 (CEI 11-27) che può dar luogo a rischio elettrico per chi esegua attività lavorative e che deve, pertanto, essere oggetto di valutazioni. 4.1.18 IMPIANTI ELETTRICI DI TERZI FONTE DI POSSIBILE ALIMENTAZIONE Impianti elettrici connessi ad impianti elettrici di ACEA Distribuzione costituiti da fonti di ogni natura come, ad esempio, gruppi elettrogeni, gruppi di continuità, impianti fotovoltaici, impianti di cogenerazione, ecc., che siano materialmente in grado di rimettere e mantenere in tensione l’impianto ACEA Distribuzione (rif. CEI 11-27 – nota 21). Sono costituiti da generatori o alimentazioni plurime che risultano autorizzati al collegamento in parallelo all’impianto elettrico oggetto delle attività lavorative. Pag. 6 di 24 4.1.19 IMPIANTO E LAVORO COMPLESSO (rif. CEI 11-27 – 3.7.7) Per impianto complesso, si intende un impianto o parti di impianto, ove si esegue l’attività, i cui circuiti risultino fisicamente alquanto articolati o poco controllabili visivamente per la particolare disposizione dei componenti e dei circuiti in occasione dei lavori, o per il numero di possibili alimentazioni, o per la presenza di impianti di Alta o Media Tensione (AT o MT). Un lavoro si intende complesso se viene svolto su un impianto complesso, ad esso connesso o vicino ad esso. Inoltre un lavoro può essere complesso per le particolari situazioni in cui si svolge. Nell’ambito di applicazione del presente documento, un impianto elettrico o elemento di impianto elettrico in Alta o Media Tensione (AT o MT) deve essere sempre considerato impianto complesso. 4.1.20 IMPIANTO ELETTRICO IN COSTRUZIONE E’ una cabina elettrica e/o una linea elettrica, o parte di essi, non ancora entrati nella disponibilità dell’Unità addetta alla conduzione impianti. Questi entreranno a far parte del parco degli impianti “in esercizio” solo al momento della loro prima attivazione o al momento dell’acquisizione da parte di Acea Distribuzione/ACEA IP se provenienti dal trasferimento (acquisizione o consegna per affidamento in gestione) da altre aziende o società. L’attivazione di un impianto elettrico si evince da una nota specifica allegata ai documenti di lavoro in cui vengono riportate le situazioni ante e post operam. Nel caso di attività lavorative per la costruzione di nuovi impianti elettrici affidate ad impresa, la consegna degli stessi dovrà avvenire da parte del rappresentante dell’impresa al rappresentante di ACEA Distribuzione/ACEA IP con il modulo “Presa in consegna di un nuovo impianto elettrico”. Per la prevenzione del rischio elettrico durante la fase di costruzione dell’impianto non si applica la PRE ma le misure previste dalle norme di legge vigenti in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri temporanei e mobili (D.Lgs. 81/08 e s.m.i.). 4.1.21 IMPIANTO ELETTRICO IN ESERCIZIO E’ un impianto elettrico già entrato nella disponibilità dell’Unità Addetta alla Conduzione Impianti. Un impianto elettrico in esercizio rimane tale anche durante la sua temporanea disattivazione per lavori e/o modifiche o per qualsiasi altra ragione. Tutti gli impianti elettrici in esercizio devono essere considerati in tensione, anche se notoriamente e palesemente fuori servizio, finché non risultino messi in sicurezza secondo le procedure di lavoro (CEI 11-27 – 6) previste nella PRE. Per l’esecuzione di lavori su o in prossimità di impianti elettrici, o a parti di essi, dovranno essere attivate tutte le procedure previste nel presente documento compresa l’autorizzazione da parte dell’Unità Addetta alla Conduzione Impianti. 4.1.22 IMPIANTO ELETTRICO DISMESSO E’ un impianto elettrico uscito dalla disponibilità della Unità Addetta alla Conduzione Impianti che per superamento, obsolescenza o qualsiasi altra ragione, sia stato definitivamente disconnesso e separato dalla rete elettrica. La dismissione di un impianto elettrico si evince da una nota specifica allegata ai documenti di lavoro in cui vengono riportate le situazioni ante e post operam. Per la prevenzione del rischio elettrico, durante la fase di distacco e separazione dell’impianto dalla rete elettrica si applicano la PRE. Per la prevenzione del rischio elettrico durante la fase di smantellamento non si applicano la PRE ma le misure previste dalle norme di legge vigenti in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri temporanei e mobili (D.Lgs. 81/08 e s.m.i.). 4.1.23 GRUPPO DI MISURA O MISURATORE Complesso di apparecchiature destinato alla misura dell’energia elettrica per qualsiasi livello di tensione. Pag. 7 di 24 4.2 ORGANISMI E FIGURE 4.2.1 UNITA’ CONSEGNATARIA Unità che ha la competenza sugli impianti elettrici interessati dalle attività lavorative. La competenza consiste nella facoltà e conseguente responsabilità di disporre l’esecuzione degli interventi necessari ad assicurare il mantenimento in condizioni di sicurezza (ossia nelle condizioni previste dalle norme per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone durante il loro esercizio) e la piena funzionalità degli impianti stessi. 4.2.2 UNITÀ ADDETTA ALLA CONDUZIONE DELL'IMPIANTO ELETTRICO. (Unità Addetta alla Conduzione Impianti - UACI) Unità che ha la responsabilità complessiva di garantire l’esercizio in sicurezza degli impianti, durante il loro normale esercizio. Approva i Piani di Lavoro verificandone la compatibilità con l’assetto di rete. A tale Unità compete inoltre l’esecuzione delle modifiche gestionali (es: esclusione richiusure, ecc.), eseguite direttamente da remoto o fatte eseguire a cura di un Autorizzato in loco. In ambito ACEA IP alla stessa è demandata anche la gestione degli impegni emessi in relazione alla necessità di eseguire un intervento/lavoro su un impianto in BT di pubblica illuminazione da parte di una Unità di ACEA IP o della Conduzione Rete di ACEA Distribuzione. 4.2.3 UNITÀ RESPONSABILE DI UN IMPIANTO ELETTRICO – URI (rif. CEI 11-27 – 3.2.1) È l’unità che ha la responsabilità della conduzione in sicurezza degli impianti elettrici. Per ACEA Distribuzione ed ACEA IP è l’Unità Addetta alla Conduzione Impianti con l’Unità Consegnataria, ognuna per le competenze e responsabilità definite ai punti 4.2.2 e 4.2.1 della presente procedura. 4.2.4 UNITÀ ADDETTA ALLA CONDUZIONE DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE (Unità Addetta ai Lavori - UAL) Unità che ha la diretta responsabilità della progettazione, dell’organizzazione e della conduzione delle attività lavorative e della stesura, ove previsto, dei Piani di Intervento. 4.2.5 UNITÀ O PERSONA RESPONSABILE DELLA REALIZZAZIONE DEL LAVORO URL (rif. CEI 11-27 – 3.2.3) Unità o persona a cui è demandato l’incarico di eseguire il lavoro. Provvede alla progettazione ed alla valutazione delle metodologie di lavoro, provvede, ove ricorra, alla elaborazione dei piani di intervento. Il ruolo ed i compiti della URL, soprattutto in occasione di lavori semplici e ripetitivi, possono essere demandati ad una persona e la stessa può ricoprire il ruolo di “Preposto alla conduzione dell’attività Lavorativa sul posto di lavoro”. In ACEA Distribuzione ed ACEA IP, relativamente ai lavori svolti con personale interno, il ruolo ed i compiti della URL vengono svolti dalla UAL. Il ruolo ed i compiti della URL, in occasione di lavori affidati ad impresa, possono essere demandati all’impresa stessa. Tale conferimento dovrà essere formalizzato attraverso i documenti di affidamento dei lavori. 4.2.6 ORGANISMO ADDETTO AL CONTROLLO DEL SISTEMA ELETTRICO AT Organismo che ha la responsabilità del controllo del sistema elettrico AT. (TERNA) 4.2.7 CONDUZIONE RETE (CR) Organismo dell’Unità Addetta alla Conduzione Impianti di ACEA Distribuzione per la rete AT/MT. A tale organismo appartiene il Responsabile delle Manovre (REM). Pag. 8 di 24 4.2.8 IMPRESA Organismo esterno ad ACEA Distribuzione/ACEA IP a cui è affidata l’esecuzione delle attività lavorative. 4.2.9 TERZO Ogni soggetto esterno all’Unità Consegnataria, alla UACI, alla UAL e diverso dall’Impresa Appaltatrice. 4.2.10 RESPONSABILE DELLE MANOVRE – REM E’ la persona designata alla conduzione dell’impianto elettrico AT/MT, appartenente all’Unità Addetta alla Conduzione Impianti di ACEA Distribuzione, che ha la diretta responsabilità delle manovre di esercizio. Il Responsabile delle Manovre (REM) può delegare la conduzione di elementi di impianto elettrico, limitatamente alle manovre per lavori e per un tempo definito, al Responsabile dell’impianto o a suoi delegati, perdendo la possibilità di condurre l’impianto in tale periodo. Il REM, inoltre, può, per esigenze particolari, delegare ad altri la conduzione di una parte ben definita dell’impianto elettrico, per un tempo definito e limitatamente alle manovre di rete. Il REM, limitatamente alla manovre per lavori nei casi di seguito specificati, esegue, le manovre da remoto, necessarie a mettere fuori tensione ed a terra ai loro estremi gli elementi di impianto oggetto dei lavori e li consegna al Responsabile Impianto o a suo delegato, per le successive fasi di messa in sicurezza degli impianti. Parte delle manovre richieste dal Piano di Lavoro, necessarie alla messa fuori tensione ed a terra ai loro estremi degli elementi di Impianto oggetto dei lavori, possono essere affidate dal REM a persona Autorizzata per l’esecuzione in loco. Al termine dei lavori previsti, ricevuta la disponibilità alla rimessa in esercizio degli impianti dal RI o dal RI delegato, tramite il modulo Registro Manovre RM e/o il modulo NEM, il REM procederà alla rimessa in servizio della linea. Il passaggio del ruolo di RI delegato durante le fasi di messa fuori servizio e di rimessa in servizio degli impianti sarà effettuato per mezzo del documento NEM o del modello RM. Il REM, limitatamente ai lavori su linee AT, coordina l’esecuzione delle manovre (richiesta d’esecuzione all’Autorizzato) come previste dal Piano di Lavoro e consegna al Responsabile Impianto delegato la linea AT sulla quale sono state eseguite le manovre di rete e/o per lavori. Il REM, limitatamente al “fuori servizio di una o più linee MT interferenti per lavori in Cabina Primaria”, coordina l’esecuzione delle manovre (richiesta d’esecuzione all’Autorizzato) come previste dal Piano di Lavoro e consegna al Responsabile Impianto delegato, la/e linea/e MT sulla/e quale/i sono state eseguite le manovre di rete e/o per lavori. 4.2.11 RESPONSABILE DELL’IMPIANTO PER LAVORI - RI (rif. CEI 11-27 – 3.2.2) È la persona responsabile, durante l’attività lavorativa, della sicurezza dell’impianto. Viene designato dalla URI e può delegare alcuni suoi compiti, ad esempio quelli operativi, ad altri. Alla stessa persona possono essere affidati anche i compiti di URL e PL. Il Responsabile Impianto di norma appartiene alla URL o alla URI ed ha la responsabilità della stesura dei Piani di Lavoro. Al RI fanno capo le responsabilità indicate al punto 4.12 della norma CEI 11-27. A tale persona competono inoltre la programmazione delle modifiche gestionali necessarie all’esecuzione del lavoro (esclusione richiusure) e la programmazione delle manovre per lavori. Per gli interventi da eseguire su un impianto non complesso, in assenza di PdL e di Piano di intervento, il ruolo di RI viene ricoperto dal personale operativo che effettua i lavori in qualità di PL o che procede alla Consegna dell’impianto per l’esecuzione dei lavori a cura di un PL. 4.2.12 RESPONSABILE IMPIANTO DELEGATO – RI delegato (già Responsabile Impianto designato) E’ la persona, di norma appartenente all’Unità Addetta ai Lavori (URL), che ha parte delle responsabilità previste dalle norme in capo al Responsabile Impianto (rif. CEI 11–27 nota 6). La nomina del RI delegato, sarà formalizzata dal RI, sul Piano di Lavoro e dal REM sul modulo RCD ovvero sul documento di lavoro che formalizza l’incarico, dal quale dovranno emergere chiaramente le deleghe affidate. Pag. 9 di 24 Ad essa competono le responsabilità indicate nel seguito del documento. Qualora alla stessa figura sia affidato anche il ruolo di Preposto ai Lavori (PL), ad essa faranno capo le competenze e le responsabilità proprie dei due ruoli di RI delegato e di PL. Il ruolo di RI delegato, limitatamente ai lavori sulle linee AT e avuto riguardo per quanto previsto negli appositi Regolamenti di Esercizio e/o Protocolli d’Intesa, può essere affidato al REM. Il ruolo di RI delegato, limitatamente al “fuori servizio di una o più linee MT interferenti per lavori in Cabina Primaria”, avuto riguardo per quanto previsto negli appositi Regolamenti di Esercizio e/o Protocolli d’Intesa, può essere affidato al REM. 4.2.13 PERSONA PREPOSTA ALLA CONDUZIONE DEL LAVORO O PREPOSTO AI LAVORI – PL È la “persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa” così come definita nel punto 3.2.4 della Norma CEI 11-27 “Persona designata alla più alta responsabilità della conduzione del lavoro”. Appartiene all'Unità Addetta ai Lavori (UAL) per lavori eseguiti da personale di ACEA Distribuzione o di ACEA IP . Egli ha inoltre la responsabilità di sorveglianza sulle attività connesse all’intervento. La sorveglianza, come previsto al punto 3.7.14 della norma CEI 11-27 è un’attività continuativa atta a prevenire azioni pericolose che gli addetti potrebbero compiere durante l’esecuzione dei lavori. Il PL, sovraintende ai lavori ed ha la responsabilità indicate al punto 4.14 della norma CEI 11-27. Il PL ha il compito di recepire e condividere il “Piano di Intervento”, appositamente predisposto dalla URL, ai fini della riduzione dei rischi sul luogo di lavoro. Tale recepimento e condivisione avverrà mediante l’apposizione di una firma per accettazione del Piano di Intervento eventualmente dopo aver apportato le modifiche ritenute necessarie. Per lavori affidati ad Impresa è la persona nominata a tale scopo dall’Impresa stessa. Qualora alla stessa figura sia affidato anche il ruolo di RI delegato, ad essa faranno capo le competenze e le responsabilità proprie dei due ruoli, di PL e RI delegato. Quando su un impianto elettrico si effettuano lavori di manutenzione il PL assume le funzioni di “Persona preposta all’attività di manutenzione” (punto 7.2.2 CEI 11-27). 4.2.14 AUTORIZZATO 4.2.15 ADDETTO 4.2.16 MONOPERATORE Persona a cui il REM o il RI delegato, attraverso scambio di informazioni scritte (fonogrammi), assegna la responsabilità dell’esecuzione di specifiche Manovre di Esercizio, di modifiche gestionali e di attività ad esse strettamente connesse (apposizione cartelli monitori, adozione di misure contro la richiusura, ecc.). Persona che esegue materialmente l’attività lavorativa. Persona che è incaricata di eseguire determinate attività lavorative e/o manovre di esercizio sugli impianti elettrici, senza l’assistenza di una seconda persona. 4.2.17 PREPOSTO AI LAVORI DELL'IMPRESA APPALTATRICE Persona Esperta nominata dall'Impresa Appaltatrice quale “Persona preposta alla conduzione del lavoro” che assume anche la eventuale funzione di “Persona preposta all’attività di manutenzione”. 4.2.18 PREPOSTO AI LAVORI DEL TERZO Ogni soggetto incaricato dal terzo, esterno all’Unità Consegnataria, alla Unità Conduzione o alle Unità Addette ai Lavori diverso dalla Impresa Appaltatrice. 4.2.19 RAPPRESENTANTE DELL’IMPRESA E’ il legale rappresentante dell’impresa, il Direttore Tecnico nominato ovvero un tecnico delegato dal legale rappresentante; in quest’ultimo caso, la delega deve riportare chiaramente le attività e i compiti delegati. Pag. 10 di 24 4.3 ATTIVITA’ 4.3.1 LAVORO CON RISCHIO ELETTRICO o ATTIVITA' LAVORATIVE (rif. CEI 11-27– 3.4.1) Qualsiasi genere di lavoro elettrico o non elettrico in cui vi è la possibilità di rischio elettrico. Tra queste, in particolare, rientrano: prove e misure, riparazioni, sostituzioni, modifiche, ampliamenti, montaggi ed ispezioni (queste ultime se svolte in presenza di rischio elettrico), attività che vanno ricondotte di volta in volta alle tre procedure di lavori elettrici individuate dalle norme CEI EN 50110 e CEI 11.27 (lavoro fuori tensione, lavoro in prossimità di parti attive e lavoro sotto tensione). 4.3.2 ESERCIZIO (rif. CEI 11-27 – 3.1.2) Tutte le attività lavorative necessarie per permettere il funzionamento di impianti elettrici. Tali attività comprendono sia le operazioni di manovra, di controllo, di monitoraggio e di manutenzione degli impianti e delle strutture a supporto, sostegno e contenimento degli impianti stessi. 4.3.3 MANOVRE DI ESERCIZIO (rif. CEI 11-27 – 5.2.1) Le manovre di esercizio sono destinate a cambiare lo stato elettrico di un impianto. Tali manovre sono di due generi: - manovre intese a modificare lo stato elettrico di un impianto per mezzo di componenti o apparecchiature, collegamenti, scollegamenti per avviamento o arresto di apparecchi elettrici progettati per essere usati senza rischio per quanto tecnicamente possibile; - manovre per messa fuori servizio o in servizio di impianti per lavori. Le manovre di esercizio possono essere eseguite con comando locale o remoto. In ambito aziendale le Manovre di Esercizio si suddividono in Manovre di Rete e Manovre per Lavori, come appresso definite. 4.3.4 MANOVRE DI RETE Sono quelle Manovre di Esercizio, necessarie per la modifica dello stato elettrico di un impianto, finalizzate alla ricerca di un guasto e/o per la modifica dell’assetto della rete. 4.3.5 MANOVRE PER LAVORI Sono quelle Manovre di Esercizio strettamente necessarie per la messa fuori servizio o in servizio di impianti elettrici per lavori su impianti elettrici o per interferenza di questi con altri lavori. Nella esecuzione dei lavori fuori tensione la prima manovra consiste nel sezionamento dell’impianto da tutte le possibili fonti di alimentazione. 4.3.6 PROVE (rif. CEI 11.27 5.3.2) Sono tutte le operazioni, così come definite nelle Norme CEI 11-27, destinate al controllo del corretto funzionamento, dello stato elettrico, meccanico e termico di un impianto elettrico o di una porzione di questo e per la cui -esecuzione è necessario alterarne lo stato e la configurazione o modificarne le condizioni di sicurezza; (ad esempio, sono considerate prove: la verifica di concordanza delle fasi, la ricerca del punto guasto, la diagnostica su cavi ecc.). Il personale che esegue le prove ricopre il ruolo di Preposto alle Prove, assumendo i ruoli e le responsabilità previste per questa figura dal presente documento. 4.3.7 DOCUMENTO DI LAVORO Per documento di lavoro si intende ogni modello, prodotto dalle procedure aziendali, che richiede ed autorizza l’esecuzione del lavoro (ad es. preventivi, ordini di allacciamento, ordini di distacco, richiesta di intervento per manutenzione repressiva o programmata, ecc.). Per interventi sulla rete BT di pubblica illuminazione, oltre al documento di lavoro di cui sopra, prima di eseguire qualsiasi attività elettrica è indispensabile impegnare l’impianto; il sistema informativo che gestisce gli impegni, se l’impianto è libero, rilascia un numero di impegno che rappresenta l’autorizzazione all’intervento da parte del richiedente. Nessun operatore deve e può iniziare le Pag. 11 di 24 attività lavorative su un impianto senza avere preventivamente ottenuto il benestare ad eseguire il lavoro con le modalità indicate nella relativa Istruzione Operativa. 4.3.8 ZONA DI LAVORO SOTTO TENSIONE (DL) È la zona di lavoro all’interno della quale non è ammessa la presenza di persone o di oggetti collegati o accessibili a persone senza che siano stati presi i provvedimenti di prevenzione del rischio elettrico. Le dimensioni del volume della zona di lavoro sotto-tensione sono indicate, per ogni livello di tensione, come Distanza Limite DL nella tabella A1 della norma CEI 11-27 e possono essere modificate dalla presenza di impedimenti fisici. 4.3.9 ZONA DI LAVORO IN PROSSIMITA’ (DV); È il volume che circonda la zona di lavoro sotto-tensione per uno spessore indicato dalla tabella A1 della norma CEI 11-27, come differenza fra le distanze e di Limite e di Prossimità e può essere modificato dalla presenza di impedimenti fisici. 4.3.10 LAVORO NON ELETTRICO IN VICINANZA DI PARTI ATTIVE NON PROTETTE (DA9). Si ha lavoro non elettrico in vicinanza di parti attive, quando vengono effettuate attività ad una distanza da parti attive, non protette o non adeguatamente protette, inferiore ai limiti previsti dalla tabella 1 dell’allegati IX del D.Lgs. 81/08 e s.m.e i. e superiori al limite definito come distanza di Prossimità DV. Per semplicità di lettura tali valori sono riportati anche nella tabella A1 della norma CEI 11-27 e viene identificata con la sigla DA9. 5 QUALIFICHE (CEI 11.27 -5) 5.1 PERSONA ESPERTA Persona con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali, da consentirle di analizzare i rischi e di evitare i pericoli che l'elettricità può creare. 5.2 PERSONA AVVERTITA Persona adeguatamente avvisata da Persone Esperte, per metterla in grado di evitare i pericoli che l'elettricità può creare. 5.3 PERSONA COMUNE Persona priva dei requisiti precedenti e che, quindi, può operare solo sotto la sorveglianza di un a Persona Esperta o Avvertita. 5.4 PERSONA IDONEA ALLA ESECUZIONE DEI LAVORI BT SOTTO TENSIONE Persona esperta o Persona avvertita, che ha maturato una adeguata esperienza nella esecuzione dei lavori BT sotto tensione. Il possesso di tale requisito, idoneità, nel rispetto di quanto prescritto dalla norma CEI 11 – 27 in merito alla qualificazione del personale, deve essere certificato dal Datore di lavoro. Pag. 12 di 24 6 DOCUMENTI 6.1 PIANO DI LAVORO (PdL) E’ il documento su cui sono riportate le modifiche da apportare all’impianto, per poter eseguire i lavori in sicurezza, e le altre informazioni necessarie al lavoro. Viene formulato quando il lavoro è complesso: lavoro su impianti AT-MT e lavoro su impianti BT in prossimità di parti attive AT-MT, qualora è necessario metterle fuori tensione. La redazione di tale documento è a carico alla committenza. 6.2 PIANO DI INTERVENTO (PI) E’ il documento su cui sono riportate tutte le informazioni circa le misure di sicurezza e le modalità di intervento. Viene formulato quando il lavoro è complesso: lavoro su impianti AT-MT e lavoro su impianti BT in prossimità di parti attive AT-MT. La redazione di tale documento, da tenere in cantiere per tutta la durata dei lavori, è a carico dell’Impresa. In allegato è riportato un fac-simile di PI utilizzato per lavori eseguiti con personale della committenza. 6.3 PROVE Sono tutte le operazioni, così come definite nelle Norme CEI 11 - 27, per la cui esecuzione è necessario modificare le condizioni di sicurezza dell’impianto elettrico e/o dell’elemento d’impianto elettrico realizzate per l’esecuzione del lavoro (ad esempio: la verifica di concordanza delle fasi quando prevista da un Piano di Lavoro è considerata Prova). 6.4 NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) E’ il documento emesso per la consegna dell’impianto elettrico, da parte del RI o suo delegato al PL dell’Impresa, e successiva restituzione da parte di quest'ultimo. Viene utilizzato, nei casi previsti, anche per chiedere al PL dell’Impresa di effettuare la messa a terra e in corto circuito, preceduta dalla verifica di assenza di tensione, ai fini della conferma della corretta individuazione dell'impianto elettrico oggetto delle attività lavorative. 6.5 PROCEDURE E MODALITA’ PER LA “Notifica Lavori Tensione (NLT)” BT sotto E’ il documento utilizzato per lo scambio di informazioni tra l’Impresa e Unità Addetta alla Conduzione dei Lavori, in relazione ai lavori da effettuarsi sotto tensione BT. Nell’ambito di ACEA Distribuzione ed ACEA IP sono state individuate alcune attività lavorative, elencate nell’allegato A, che possono essere eseguite in tensione da personale dell’impresa appaltatrice. Il personale impiegato in tali attività deve essere appositamente qualificato Persona Esperta o Avvertita e aver ottenuto l’idoneità ai lavori sotto tensione secondo la norma CEI 11.27, con specifico riferimento ai lavori in tensione indicati nell’allegato A, in coerenza a quanto previsto dal capitolato speciale di appalto. L’impianto oggetto dei lavori, sarà affidato in esercizio, ovvero in tensione, all’impresa appaltatrice attraverso il Modulo “Notifica Lavori BT sotto Tensione” (NLT) contenente le seguenti informazioni: • • • Denominazione dell’impianto oggetto dei lavori; elenco dei componenti di impianto elettrico oggetto dei lavori; tipologia di lavoro. Pag. 13 di 24 La Notifica Lavori BT sotto tensione (NLT) si trasmette: via fax oppure a mano dal Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori al Rappresentante dell’impresa; via fax oppure a mano dal Rappresentante dell’Impresa all’Unità Addetta ai Lavori dopo aver stabilito la data e l’ora di effettuazione dei lavori, aver individuato il preposto che eseguirà il lavoro e, sopratutto, prima dell’inizio degli stessi; Via fax o a mano dal Rappresentante dell’Impresa all’Unità Addetta ai Lavori a lavori ultimati, debitamente compilato in tutte le sue sezioni. Con l’accettazione della “Notifica Lavori BT sotto Tensione” (NLT), l’appaltatore prende atto della specifica natura dei lavori e si impegna ad impiegare personale e attrezzature idonee per i lavori sotto tensione; ad istruire il suddetto personale sulle effettive condizioni dell’impianto ed in particolare sul fatto che lo stesso sarà in tensione per tutta la durata dei lavori, consegnandogli il modulo NLT prodotto da ACEA . E’ vietato eseguire attività lavorative sotto tensione sugli impianti elettrici BT nel tratto compreso tra il trasformatore MT /BT ed il quadro BT in cabina secondaria e tra il trasformatore servizi ausiliari ed il quadro generale BT in cabina primaria, fatta eccezione per la seguente attività: - allaccio e distacco di derivazioni per l’alimentazione dei quadri concentratori di cabina secondaria con l’utilizzazione di morsetti di derivazione a perforazione di isolante; questa attività deve essere eseguita adottando la procedura di lavoro di cui all’Allegato I ”Installazione Quadri Concentratori in CS”. 6.6 “MODULO LAVORI DI MANUTENZIONE IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA” – MIP E’ il documento utilizzato per l’esecuzione degli interventi di ricerca del guasto, al fine di tracciare correttamente le fasi di presa in consegna e restituzione temporanea dell’impianto, al fine di effettuare le necessarie prove e misure con alimentazione da rete . Il modello deve essere sempre collegato ad un modulo Consegna Impianti di Illuminazione Pubblica, del quale deve essere considerato un allegato per la gestione delle fasi intermedie di consegna e restituzione provvisoria finalizzata alla ricerca del guasto e non può mai essere utilizzato come modulo autonomo. Per l’esecuzione di un intervento di riparazione di un guasto possono essere utilizzati più moduli, che dovranno essere opportunamente numerati. 6.7 “NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA PER LA RICERCA DEL GUASTO” – CIIP E’ il documento utilizzato per la consegna da parte del Responsabile dell’Impianto o suo delegato al Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice, che assume anche il ruolo di addetto alla manutenzione, e successiva restituzione al Responsabile impianto o suo delegato, dell’impianto elettrico di proprietà di Acea IP. Il modello deve essere impiegato per la gestione degli interventi di ricerca e riparazione del guasto, unitamente al “modulo lavori di manutenzione correttiva”, attività che richiedono l’esecuzione di prove e misure da effettuarsi con tensione di rete e che pertanto prevedono la restituzione e la riconsegna dell’impianto più volte nella stessa giornata e per la stessa porzione di impianto. 6.8 “PRESA IN CONSEGNA DI UN NUOVO IMPIANTO ELETTRICO” Nel caso di attività lavorative affidate all’Impresa Appaltatrice che comportino la costruzione di nuovi impianti elettrici, che ovviamente non sono stati oggetto di consegna impianto all’Impresa, l’acquisizione degli stessi da parte di ACEA Distribuzione ed ACEA IP dovrà avvenire con la consegna del presente modulo compilato e sottoscritto dall’impresa. Pag. 14 di 24 7 PROCEDURE E MODALITA’ PER LA CONSEGNA/RICONSEGNA DI IMPIANTI ELETTRICI 7.1 DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE E’ fatto assoluto divieto all’Impresa di accedere agli impianti elettrici prima di averne ottenuto la disponibilità con le modalità indicate ai punti successivi, salvo nei casi in cui il Responsabile dell’Impianto o suo delegato di ACEA Distribuzione o di ACEA IP, sotto la propria responsabilità e sorveglianza, abbia ordinato ad una Persona Esperta o Avvertita dell’Impresa: la effettuazione della messa a terra per la corretta individuazione della linea AT; l’esecuzione delle manovre sugli impianti elettrici. Per l’esecuzione delle attività lavorative o di manutenzione fuori tensione su impianti elettrici complessi o interferenti con elementi di impianto elettrico complesso ovvero quando è previsto un Piano di Lavoro, il Preposto ai Lavori, prima di dare inizio alle attività lavorative, deve redigere il Piano di Intervento o recepire e condividere il Piano di Intervento predisposto dalla impresa a cui appartiene (CEI 11.27- 4.14). Nel caso di attività lavorative da svolgere in prossimità di parti attive, in sede di programmazione delle attività, l’impresa definirà il tipo di protezione da adottare (“protezione per mezzo di schermi, barriere, involucri o protettori isolanti” ovvero “protezione mediante distanza di sicurezza e sorveglianza” - CEI 11.27). Gli impianti elettrici in esercizio, della committenza o di Terzi, interferenti con quelli oggetto delle attività lavorative, saranno individuati dall’Unità Conduzione Lavori, che gestisce l’esecuzione delle stesse e comunicati all’Impresa. L’Impresa, per ottenere la disponibilità degli impianti elettrici, deve provvedere agli adempimenti di seguito elencati: a) b) c) d) e) f) concordare, con l’Unità della committenza che gestisce l’esecuzione delle attività lavorative e con quelle addette all’esercizio degli impianti elettrici di Terzi, il programma delle messe fuori servizio; richiedere, per iscritto, all’Unità della committenza che gestisce l’esecuzione delle attività lavorative, la disponibilità degli impianti elettrici oggetto delle stesse e di quelli eventualmente interferenti; richiedere ai Terzi, per iscritto, la messa in sicurezza degli impianti elettrici interferenti con quelli oggetto delle attività lavorative; se necessario, l’Impresa potrà supportare tale richiesta con una “Dichiarazione” (allegato F), preventivamente rilasciata dalla committenza, attestante la titolarità del contratto di appalto. Tali impianti elettrici saranno consegnati al Preposto ai lavori dalle persone dei Terzi a ciò incaricate con le modalità che i Terzi riterranno di adottare; comunicare, all’Unità della committenza che ha commissionato le attività lavorative, il nominativo del “Preposto ai lavori” che riceverà in consegna gli impianti elettrici. a conferma della fattibilità del lavoro e degli accordi intercorsi, il Preposto ai lavori riceverà dalla committenza copia del “Piano di Lavoro”, ove previsto, che conterrà, tra l’altro, le seguenti informazioni: • la denominazione delle linee o impianti, oggetto dell’attività lavorativa e di quelli eventualmente interferenti, da mettere fuori tensione; • la descrizione dettagliata delle attività lavorative da eseguire; • la data e ora di inizio delle attività lavorative; • la data e ora prevista per la fine delle attività lavorative; • l’indicazione, nel caso di attività lavorative su tronchi di linea, dei tronchi che potranno restare in tensione; • le misure di sicurezza realizzate dal Responsabile dell’Impianto o suo delegato ; • il nominativo del Preposto ai lavori dell’impresa, che riceverà in consegna gli impianti elettrici. l’esecuzione del lavoro è subordinata all’avvenuta consegna degli impianti elettrici al Preposto ai Lavori (PL) dell’impresa da parte del Responsabile Impianto (RI) o suo delegato di ACEA Distribuzione o ACEA IP. Tale consegna avverrà, con le modalità Pag. 15 di 24 indicate al punto successivo, tramite lo scambio a mano, sul posto di lavoro, del documento “notifica Consegna Impianto elettrico” (modulo CI o CIIP). Nel caso di attività lavorative su impianti elettrici di bassa tensione, per le quali non è prevista la compilazione del “Piano di Lavoro”, sul documento “notifica Consegna Impianto elettrico” saranno riportate anche le informazioni a conferma della fattibilità del lavoro, in particolare l’indicazione degli impianti elettrici eventualmente interferenti e precedentemente individuati. 7.2 CONSEGNA E RICONSEGNA DI IMPIANTO ELETTRICO La Notifica Consegna Impianto Elettrico è consegnata a mano. La restituzione dell’impianto a fine lavori da parte del Preposto ai Lavori dell’Impresa Appaltatrice al Responsabile Impianto o suo delegato di ACEA Distribuzione o ACEA IP, può avvenire: - Con consegna a mano; - A mezzo fonogramma se espressamente previsto dal RI o suo delegato sul modulo ‘notifica Consegna Impianto elettrico’ al momento della consegna dell’impianto. In mancanza dei tale documento, debitamente compilato nella sez.B dal Preposto ai Lavori dell’impresa appaltatrice, l’unità addetta alla Conduzione del Lavoro non può rimettere in servizio l’impianto. Nel caso tale documento a fine lavori risulti irreperibile presso l’Unità Addetta alla Conduzione del Lavoro, la riconsegna da parte del PL e la rimessa in servizio dell’impianto devono essere gestiti da persona di livello gerarchico superiore al RI o suo delegato che ha effettuato la consegna. 7.3 CONSEGNA LINEE ELETTRICHE Il Responsabile dell’Impianto o suo delegato, espletate le altre operazioni di sua competenza: • per le linee elettriche di MT e BT, nel caso in cui le terminazioni del cavo siano alloggiate all’interno di manufatti di ACEA Distribuzione o ACEA IP (cabine secondarie, sportelli stradali, ecc.), il Responsabile dell’Impianto o suo delegato eseguirà, o farà eseguire, sotto la propria responsabilità e sorveglianza, da personale della committenza o da una Persona Esperta o Avvertita dell’Impresa, la messa a terra ed in cortocircuito - laddove previsto sulle terminazioni all’interno dei manufatti. • Ispeziona la linea elettrica con il Preposto ai lavori (PL), al fine di individuare il tronco su cui debbono essere eseguite le attività lavorative; • Per le linee elettriche A.T. farà eseguire dal Preposto ai Lavori (PL) dell’impresa, in sua presenza e sotto la responsabilità del PL stesso, la verifica di assenza tensione (con l’utilizzo di appropriata ed idonea strumentazione) e la successiva messa a terra per l’individuazione della linea elettrica oggetto dei lavori. • Rende edotto il Preposto ai lavori (PL) dei rischi specifici derivanti dall’ambiente di lavoro e delle condizioni di sicurezza realizzate come descritto nel “Piano di Lavoro”; • Consegna la linea elettrica al Preposto ai lavori (PL) dopo aver eseguito, o fatto eseguire sotto la propria responsabilità e sorveglianza, da personale di Acea Distribuzione/ACEA IP o da una Persona Esperta o Avvertita dell’Impresa, la messa a terra e in cortocircuito in vicinanza del posto di lavoro ai fini della conferma della corretta individuazione della linea elettrica. • Nel caso di linee elettriche in cavo, ai fini della conferma della corretta individuazione della linea elettrica, eseguirà o farà eseguire dal personale di Acea Distribuzione/ACEA IP la tranciatura del cavo stesso; Al termine delle operazioni di individuazione della linea elettrica oggetto dei lavori consegna a mano sul posto di lavoro il documento “Notifica Consegna Impianto Elettrico”; • Nel caso di linee in cavo o miste, con la consegna del documento “Notifica Consegna Impianto Elettrico” il Responsabile dell’Impianto o suo delegato indicherà al Preposto ai lavori (PL) dell’Impresa l’eventuale messa a terra sulle terminazioni delle stesse utilizzabile anche come terra di lavoro; poiché tali terre potranno costituire, totalmente o parzialmente, la messa a terra a monte e a valle del posto di lavoro il Preposto ai lavori (PL) dell’Impresa dichiarerà, mediante la firma del documento, di aver constatato la corretta applicazione delle terre e di considerarle ricadenti sotto la propria responsabilità. Pag. 16 di 24 Da tale momento il Responsabile dell’Impianto o suo delegato cessa nelle sue funzioni. Il Preposto ai lavori, prima di procedere alle attività lavorative di sua competenza, ha l’obbligo di adottare, sotto la propria responsabilità, le necessarie misure di sicurezza previste dal tipo di lavoro, ivi compresa la realizzazione delle messe a terra e in cortocircuito sul posto di lavoro, ove possibile, nel rispetto di quanto previsto dalla Norma e in conformità al Piano di Intervento, se ricorrente. 7.4 Consegna Impianti e Impianti IP Il Responsabile dell’Impianto (RI) o suo delegato, espletate le altre operazioni di sua competenza: • esegue o fa eseguire, sotto la propria responsabilità e sorveglianza, da personale di ACEA Distribuzione/ACEA IP o da una Persona Esperta o Avvertita dell’Impresa, la messa a terra e in cortocircuito – laddove previsto - in posizione visibile dal posto di lavoro, ai fini della conferma della corretta individuazione dell’impianto; • consegna al Preposto ai Lavori (PL) l’impianto su cui deve operare, con l’eventuale delimitazione del posto di lavoro precedentemente effettuata da personale di Acea Distribuzione; allo scopo consegna a mano sul posto di lavoro il modulo “Notifica Consegna Impianto Elettrico”. Da tale momento il Responsabile dell’Impianto o suo delegato (RI) cessa nelle sue funzioni. Il Preposto ai Lavori, prima di procedere alle attività lavorative di sua competenza, ha l’obbligo di adottare, sotto la propria responsabilità, le necessarie misure di sicurezza previste dal tipo di lavoro, ivi compresa la realizzazione delle messe a terra e in cortocircuito sul posto di lavoro, nel rispetto della Norma e in conformità al Piano di Intervento, se ricorrente. 7.5 FINE DELLE ATTIVITA’ LAVORATIVE E RESTITUZIONE DI TUTTI GLI IMPIANTI ELETTRICI CONSEGNATI Al termine delle attività lavorative il Preposto ai Lavori deve compiere le seguenti operazioni: • concentra gli Addetti alle attività lavorative in posizione non pericolosa; • si assicura dell’avvenuta rimozione delle “messe a terra e in cortocircuito sul posto di lavoro”; • restituisce, alle persone di Terzi a ciò incaricate, tutti i loro impianti elettrici interferenti precedentemente ricevuti in consegna; • restituisce al Responsabile dell’Impianto (RI) o suo delegato, tutti gli impianti elettrici precedentemente ricevuti in consegna tramite il documento “notifica Consegna Impianto elettrico”, compilando la parte B dello stesso. 7.6 INTERRUZIONE DELLE ATTIVITA’ LAVORATIVE Nel caso in cui, per esigenze eccezionali di servizio ovvero per motivi già pianificati, gli impianti elettrici già consegnati all’Impresa debbano essere rimessi in tensione, l’Appaltatore deve interrompere le attività lavorative ed il Preposto ai Lavori, dopo aver ottemperato a quanto previsto al punto precedente, deve provvedere alla messa a disposizione degli impianti. La riconsegna al Preposto ai Lavori avverrà con le modalità previste per la consegna impianti, ossia formulando una nuova “notifica Consegna Impianto elettrico”. 7.7 PRESA IN CONSEGNA, TOTALE O PARZIALE, DI NUOVI IMPIANTI ELETTRICI Nel caso di attività lavorative affidate all’Impresa che comportino anche la costruzione di nuovi impianti elettrici, che ovviamente non sono stati oggetto di consegna all’Impresa con le modalità sopra indicate, la consegna degli stessi ad Acea Distribuzione o ad ACEA IP da parte dell’Impresa dovrà avvenire con la procedure indicate al presente punto. La consegna di nuovi impianti elettrici deve avvenire di norma ad attività lavorative totalmente ultimate. Allorquando con unico verbale di consegna sono affidati all’Impresa più attività lavorative comprendenti la costruzione di nuovi impianti elettrici e questi siano completati in tempi diversi, ai fini Pag. 17 di 24 di un’eventuale necessità della committenza di mettere in servizio ciascun impianto elettrico, si potrà eccezionalmente dare luogo alla consegna parziale. In entrambi i casi la consegna deve avvenire da parte del rappresentante dell’Impresa al rappresentante dell’Unità della committenza che gestisce l’esecuzione delle attività lavorative, scambiando a mano sul posto di lavoro il documento “Presa in consegna di un nuovo impianto elettrico”. Ciascuna delle due persone deve rimanere in possesso di una copia del documento. I singoli nuovi impianti elettrici (impianti o linee) oggetto di consegna devono essere descritti in maniera completa e chiara, al fine di garantirne l’univoca individuazione. Dal momento della consegna, ACEA Distribuzione/ACEA IP avrà la facoltà d’uso, subordinata agli esiti dell’ispezione per la verifica di rispondenza alle prescrizioni tecniche e di sicurezza delle norme attinenti e all’esito positivo delle prove funzionali, dell’impianto elettrico, che sarà pertanto da subito da considerare in esercizio. Eventuali riconsegne successive dell’impianto elettrico all’Impresa avverranno esclusivamente con le modalità previste per la Consegna Impianti. 8 MODALITA’ DI TRASMISSIONE DEI MODULI CONSEGNA A MANO La persona che consegna il documento compila la parte di sua competenza e firma le copie del documento stesso. La persona che riceve il documento, presa visione di quanto in esso contenuto, firma le copie dove previsto. Ciascuna delle due persone deve rimanere in possesso di una copia del documento. RESTITUZIONE A MANO La persona che deve restituire il documento sovrappone il suo documento originale sulla copia in possesso della persona che lo deve ricevere, alla cui presenza, lo compila per la parte di propria competenza; firma entrambe le copie e ritira nuovamente l'originale. Alla persona che riceve il documento rimane la copia debitamente compilata in ogni sua parte. TRASMISSIONE PER FONOGRAMMA O FAX Oltre al recapito manuale e la spedizione per posta, compresa la posta elettronica, è consentito, limitatamente ai casi previsti, trasmettere i documenti relativi alle presenti disposizioni con i sistemi di trasmissione dati in uso, telefono, radio, fax, purché siano registrate le generalità di chi trasmette e di chi riceve, la data e l'ora di trasmissione. La numerazione dei fonogrammi, da riportare nell’apposito spazio all’interno di moduli, deve essere effettuata con successione di cinque cifre casuali. Nella trasmissione per telefono o radio, la persona che riceve, a dettatura ultimata, deve rileggerne il contenuto per avere conferma dell’esattezza dello stesso. Al termine di questa operazione, ciascuna delle due persone scrive, nello spazio appositamente predisposto all’interno dei moduli, il numero del fonogramma su cui l'altra ha riportato il messaggio ed appone la propria firma. La persona che trasmette deve accertarsi che la ricezione sia avvenuta correttamente. 9 MODALITA’ DI SOSTITUZIONE DEGLI OPERATORI 9.1 SOSTITUZIONE DEL PREPOSTO AI LAVORI La sostituzione del Preposto ai Lavori dell’Impresa Appaltatrice, individuato quale Preposto ai Lavori sul Piano di Lavoro e/o sulla Notifica Consegna Impianto Elettrico, deve essere richiesta per iscritto dalla Impresa Appaltatrice. In questo caso il Preposto ai Lavori uscente dovrà riconsegnare al Responsabile dell’Impianto o suo delegato, con il modulo Notifica Consegna Impianto Elettrico, gli impianti elettrici precedentemente ricevuti; il Responsabile dell’Impianto o suo delegato, con l'emissione di un nuovo modulo “Notifica Consegna Impianto Elettrico”, procederà alla consegna dell'impianto elettrico oggetto delle attività lavorative al Preposto ai Lavori subentrante. Pag. 18 di 24 9.2 SOSTITUZIONE DEL RESPONSABILE DELL’IMPIANTO O SUO DELEGATO L’eventuale sostituzione del RI o suo delegato deve essere notificata, da parte del Responsabile dell’Impianto o suo delegato subentrante, a tutti gli organismi interessati e, in particolare, al Preposto ai Lavori dell’impresa appaltatrice. 9.3 CASI DI FORZATA ASSENZA DEGLI OPERATORI USCENTI Nel caso di forzata assenza dell'operatore uscente, qualora eccezionalmente il PdL non fosse già stato consegnato in qualsiasi modo al RI o suo delegato subentrante, le procedure di sostituzione per conto dello stesso RI o suo delegato uscente saranno espletate da una persona di livello gerarchico superiore avente competenza nei lavori in corso e facente parte della stessa Unità Addetta ai Lavori di appartenenza dell’operatore uscente. 10 ACCESSO PER MANOVRE E/O LAVORI NEGLI IMPIANTI ELETTRICI L’accesso agli impianti per l’esecuzione dei lavori è sempre e comunque subordinato al rispetto delle procedure di lavoro previste dalla CEI 11–27 : lavori sotto tensione, fuori tensione, in prossimità o in vicinanza di impianti elettrici. E’, comunque, severamente vietato all’impresa appaltatrice accedere autonomamente agli impianti sia per effettuare manovre sia per eseguire lavori. Accesso per manovra e lavori nelle cabine elettriche L’accesso per manovre e/o lavori su impianti elettrici nelle Cabine e nelle Cabine IP è consentito solo a formazioni operative di almeno due persone. Di tale formazione deve necessariamente far parte almeno una Persona Esperta e una Persona Avvertita di ACEA Distribuzione e/o ACEA IP. Nelle cabine dichiarate monoperabili può accedere ed effettuare manovre anche un solo operatore, purché qualificato Persona Esperta da ACEA Distribuzione. Accesso del personale di ACEA IP per manovra e lavori sugli impianti di pubblica illuminazione, contenuti nelle cabine di ACEA Distribuzione Qualora all’interno delle cabine di ACEA Distribuzione siano installati impianti di ACEA IP (linee o quadri BT di pubblica Illuminazione alimentati dalla rete di ACEA Distribuzione), l’accesso, per manovre e/o lavori sui predetti impianti, è consentito a formazioni operative di ACEA IP. Il personale di ACEA IP che accede in una cabina di ACEA Distribuzione deve attenersi scrupolosamente a quanto riportato nelle Procedure o Istruzioni Operative di ACEA Distribuzione e di ACEA IP che regolamentano l’accesso, la permanenza ed il lavoro nelle cabine di ACEA Distribuzione. Al personale predetto è fatto divieto assoluto di effettuare manovre o lavori su porzioni di impianto non appartenenti agli impianti di pubblica illuminazione. Le formazioni di ACEA IP per accedere alle cabine di ACEA Distribuzione dovranno essere composte da almeno una Persona Esperta e una Persona Avvertita di ACEA IP. L’accesso nelle cabine secondarie per effettuare manovre per lavori su Impianti BT di pubblica illuminazione, può essere effettuato da una formazione operativa composta da una Persona Esperta di ACEA IP e da una Persona Esperta, per gli impianti di pubblica illuminazione, di impresa appaltatrice, che assume il ruolo di Preposto ai Lavori, ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.e i.. Al solo fine di consentire l’esecuzione in sicurezza delle attività assegnate al Preposto dei Lavori dell’impresa, la Persona Esperta di ACEA IP, assume le funzioni di RI o RI delegato e, sulla base delle richieste avanzate da parte del Preposto ai Lavori dell’impresa ed alla presenza continuativa dello stesso, al quale avrà preventivamente illustrato le condizioni elettriche dell’ambiente lavorativo, effettuerà le eventuali manovre necessarie per la predisposizione degli impianti e la loro messa in sicurezza nonché la successiva rimessa in servizio degli stessi. Il Preposto ai Lavori dell’impresa, che deve essere in possesso di abilitazione quale addetto alla gestione delle emergenze e del primo soccorso effettuerà quanto di propria competenza, per la messa in sicurezza del posto di lavoro e degli impianti oggetto dei lavori e in nessun caso dovrà effettuare direttamente lavori elettrici sugli impianti senza esserne entrato in possesso, attraverso la ricezione modello CI o CIIP, scambiato fra RI, o RI delegato, e PL con le modalità e procedure previste dal presente documento. Pag. 19 di 24 E’, comunque, severamente vietato all’impresa appaltatrice di ACEA IP accedere autonomamente nelle cabine di ACEA Distribuzione sia per effettuare manovre sia per eseguire lavori sugli impianti di pubblica illuminazione. In caso di lavori su impianti di IP in cui necessita la messa in sicurezza di impianti interferenti o interconnessi della rete di distribuzione, l’Unità Addetta ai Lavori di ACEA IP, dovrà richiederne la messa in sicurezza alla Unità Addetta alla Conduzione Impianti di ACEA Distribuzione. In caso di lavori su impianti IP da eseguirsi in prossimità di parti attive degli impianti di ACEA Distribuzione, per i quali non si richiede la messa in sicurezza degli stessi, l’Unità Addetta ai Lavori di ACEA IP, dovrà darne preventiva comunicazione alla Unità Addetta alla Conduzione Impianti di ACEA Distribuzione, adottando i metodi di prevenzione previsti per i lavori in prossimità. Accesso per manovra e lavori nelle cabine di ACEA Distribuzione per l’installazione di Quadri Concentratori Nel caso di manovre e lavori nelle Cabine Secondarie, per l’installazione dei Quadri Concentratori di cabina, la formazione operativa può essere composta da una Persona Esperta di ACEA Distribuzione, con funzioni di RI o RI delegato e da una Persona Esperta per gli impianti MT/BT di distribuzione elettrica, di impresa appaltatrice, che assume il ruolo di Preposto ai Lavori, ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.e i. Il Preposto ai Lavori dell’impresa, deve essere in possesso di abilitazione quale addetto alla gestione delle emergenze e del primo soccorso. Qualora in relazione alla tipologia e specificità del rischio legato a lavorazioni compiute in ambiente con la presenza di impianti in tensione di proprietà del Committente, si rendesse necessaria l’esecuzione di manovre di fuori servizio degli impianti, e al solo fine di consentire in condizioni di sicurezza le attività assegnate al Preposto dei Lavori dell’impresa, la Persona Esperta di ACEA Distribuzione, sulla base delle richieste avanzate dal Preposto ai Lavori dell’impresa ed alla presenza continuativa dello stesso, effettuerà le eventuali manovre necessarie per la predisposizione degli impianti e la loro messa in sicurezza o per le verifiche di funzionalità degli apparati nonché per la rimessa in servizio dell’impianto/elemento d’impianto. L’installazione dei Quadri Concentratori di cabina può essere eseguita anche in tensione, come previsto al punto 3.2 dell’Allegato A, nel rispetto delle indicazioni contenute nell’allegato I, di cui al presente documento, che regola le “Attività sotto tensione sugli impianti elettrici di B.T. comprese misure, prove e ispezioni nelle Cabine Secondarie MT/BT”. Accesso per manovra e lavori nelle cabine di ACEA Distribuzione per l’esecuzione di interventi su apparati di telecontrollo. L’accesso e la permanenza nelle cabine secondarie per l’esecuzione di interventi sugli apparati di impianti di telecontrollo o per l’installazione degli stessi può essere effettuato da una formazione operativa composta da una Persona Esperta di ACEA Distribuzione e da una Persona Esperta, per gli impianti di distribuzione elettrica, di impresa appaltatrice, che assume il ruolo di Preposto ai Lavori, ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.e i. In relazione proprio alla tipologia e specificità del rischio legato a lavorazioni compiute in ambiente con la presenza di impianti in tensione di proprietà del Committente e al solo fine di consentire in condizioni di sicurezza le attività assegnate al Preposto dei Lavori dell’impresa, la Persona Esperta di ACEA Distribuzione, per tutte le attività, assume le funzioni di RI o RI delegato. Questi, sulla base delle richieste avanzate da parte del Preposto ai Lavori dell’impresa ed alla presenza continuativa dello stesso, al quale avrà preventivamente illustrato le condizioni elettriche dell’ambiente lavorativo, effettuerà le eventuali manovre necessarie per la predisposizione degli impianti e la loro messa in sicurezza o per le verifiche di funzionalità degli apparati nonché per la successiva rimessa in servizio degli stessi. Il Preposto ai Lavori dell’impresa, che deve essere in possesso di abilitazione quale addetto alla gestione delle emergenze e del primo soccorso, effettuerà le lavorazioni di propria competenza, quali ad esempio le installazioni, la manutenzione, le verifiche di apparati di telecontrollo , e in nessun caso dovrà effettuare direttamente lavori elettrici sugli impianti in esercizio. Egli svolgerà le attività di propria competenza in piena autonomia, seppur con la costante presenza della Persona Esperta di Acea Distribuzione, che assolverà ai compiti innanzi descritti. Qualora, invece, l’impresa dovesse svolgere lavori elettrici, si applicheranno le procedure di messa in sicurezza e di consegna impianto previste, che saranno attuate dal Responsabile dell’Impianto o da RI delegato e dal al Preposto ai Lavori dell’impresa. Per quanto attiene le manovre sugli impianti queste saranno eseguite con le modalità sopra descritte. Pag. 20 di 24 Accesso per manovra degli interruttori BT nelle cabine di ACEA Distribuzione. L’accesso nelle cabine secondarie per l’esecuzione di manovre degli interruttori BT può essere effettuato da una formazione operativa composta da una Persona Esperta di ACEA Distribuzione e da una Persona Esperta, per gli impianti di distribuzione elettrica, di impresa appaltatrice, che assume il ruolo di Preposto ai Lavori, ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.e i.. In relazione proprio alla tipologia e specificità del rischio legato a lavorazioni compiute in ambiente con la presenza di impianti in tensione di proprietà del Committente e al solo fine di consentire in condizioni di sicurezza le attività assegnate al Preposto dei Lavori dell’impresa, la Persona Esperta di ACEA Distribuzione, per tutte le attività, assume le funzioni di RI o RI delegato. Questi, alla presenza continuativa del Preposto ai Lavori dell’impresa, al quale avrà preventivamente illustrato le condizioni elettriche dell’ambiente lavorativo, effettuerà le eventuali manovre necessarie, per la predisposizione degli impianti, la loro messa in sicurezza, per le verifiche di funzionalità, nonché per la successiva rimessa in servizio degli stessi. Il Preposto ai Lavori dell’impresa, deve essere in possesso di abilitazione quale addetto alla gestione delle emergenze e del primo soccorso. Accesso per manovra e lavori su impianti elettrici dell’Unità Rete AT L’accesso per Manovre e Lavori negli impianti elettrici AT di ACEA Distribuzione, può essere effettuato da una formazione operativa composta da una Persona Esperta di ACEA Distribuzione, con funzioni di Responsabile Impianto, Responsabile Impianto delegato, Autorizzato del REM, e da una Persona Esperta per gli impianti MT/AT di distribuzione elettrica, di impresa appaltatrice, che assume il ruolo di Preposto ai Lavori dell’impresa ai sensi del D. Lgs. 81/08 e s.m.e i. Quanto sopra si applica, anche e con particolare riferimento, al caso di manovre, per lavori, su o in prossimità di linee AT o su impianti all’interno di Cabine Primarie, propedeutiche alla Consegna dell’Impianto al Preposto ai Lavori dell’impresa appaltatrice o conseguenti alla Riconsegna dell’Impianto da parte di questi, a seguito di richiesta di fuori servizio e messa in sicurezza dell’impianto/elemento d’impianto da parte dell’impresa appaltatrice. In relazione proprio alla tipologia e specificità del rischio legato a lavorazioni compiute in ambiente con la presenza di impianti in tensione di proprietà dell’impresa Committente e al solo fine di consentire in condizioni di sicurezza le attività assegnate al Preposto dei Lavori dell’impresa, la Persona Esperta di ACEA Distribuzione, per tutte le attività, assume le funzioni di Responsabile dell’Impianto, RI delegato o Autorizzato del REM. Questi, sulla base delle richieste preventivamente avanzate da parte del Preposto ai Lavori dell’impresa, al quale avrà preventivamente illustrato le condizioni elettriche dell’ambiente lavorativo, ed alla presenza continuativa dello stesso, effettuerà le eventuali manovre necessarie per la predisposizione degli impianti e la loro messa in sicurezza o per le verifiche di funzionalità degli apparati nonché per la rimessa in servizio dell’impianto/elemento d’impianto. Il Preposto ai Lavori dell’impresa, che deve essere in possesso di abilitazione quale addetto alla gestione delle emergenze e del primo soccorso, effettuerà le lavorazioni di propria competenza, quali ad esempio le installazioni, la manutenzione, le verifiche di apparati, ecc., e in nessun caso dovrà effettuare direttamente lavori elettrici sugli impianti in esercizio. Egli svolgerà le attività di propria competenza in piena autonomia. La presenza della Persona Esperta di Acea Distribuzione, che assolverà ai compiti innanzi descritti, è vincolata alle fasi individuate nel secondo e terzo capoverso del presente paragrafo. Si precisa, in ogni caso, che le parti di impianto o le aree oggetto dei lavori dovranno essere delimitate e/o protette ai sensi della normativa vigente, al fine di evitare interferenze degli operatori e delle loro attrezzature con le altre parti di impianto eventualmente rimaste in esercizio. Qualora, invece, l’impresa dovesse svolgere lavori elettrici, si applicheranno le procedure di messa in sicurezza e di consegna impianto previste dal presente documento, che saranno attuate dal Responsabile dell’Impianto, RI delegato o Autorizzato del REM e dal Preposto ai Lavori dell’impresa. Per quanto attiene le manovre sugli impianti queste saranno eseguite con le modalità sopra descritte. Accesso alle cabine e quadri stradali di ACEA IP L’accesso per manovre e/o lavori su impianti elettrici nelle Cabine di IP è consentito solo a formazioni operative di almeno due persone. Di tale formazione deve necessariamente far parte almeno una Persona Esperta e una Persona Avvertita di ACEA Distribuzione o di ACEA IP. L’accesso per effettuare manovre per lavori su Impianti BT di pubblica illuminazione, può essere effettuato da una formazione operativa composta da una Persona Esperta di ACEA IP e da una Persona Esperta, per gli impianti di pubblica illuminazione, di impresa appaltatrice, che assume il ruolo di Preposto ai Lavori, ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.e i.. Pag. 21 di 24 Al solo fine di consentire l’esecuzione in sicurezza delle attività assegnate al Preposto dei Lavori dell’impresa, la Persona Esperta di ACEA IP, assume le funzioni di RI o RI delegato e, sulla base delle richieste avanzate da parte del Preposto ai Lavori dell’impresa ed alla presenza continuativa dello stesso, al quale avrà preventivamente illustrato le condizioni elettriche dell’ambiente lavorativo, effettuerà le eventuali manovre necessarie per la predisposizione degli impianti e la loro messa in sicurezza nonché la successiva rimessa in servizio degli stessi. Il Preposto ai Lavori dell’impresa, che deve essere in possesso di abilitazione quale addetto alla gestione delle emergenze e del primo soccorso effettuerà quanto di propria competenza, per la messa in sicurezza del posto di lavoro e degli impianti oggetto dei lavori e in nessun caso dovrà effettuare direttamente lavori elettrici sugli impianti senza esserne entrato in possesso, attraverso la ricezione modello CI o CIIP, scambiato fra RI e PL con le modalità e procedure previste dal presente documento. 11 INDIVIDUAZIONE, SUL POSTO DI LAVORO, DELLE LINEE AEREE AT La linea elettrica AT aerea oggetto delle attività lavorative deve essere definitivamente individuata in corrispondenza del posto di lavoro mediante l’apposizione delle terre di individuazione. Il documento di lavoro, in relazione alla lunghezza del tratto di linea sul quale si debbono compiere i lavori ed alla difficoltà a seguire a vista la medesima linea a partire dalla posizione scelta per l’apposizione della terra di individuazione fino ad arrivare alle estremità del tratto oggetto dei lavori, può prevedere l’apposizione delle terre di individuazione in più punti. In caso di lavori da parte di impresa appaltatrice, le terre di individuazione sono apposte, sotto la propria responsabilità, dal PL dell’impresa su richiesta del RI o suo delegato di ACEA Distribuzione, presente sul posto. Tale richiesta viene formulata dal RI o suo delegato di ACEA Distribuzione in corrispondenza del sostegno da scalare. La ricezione della richiesta da parte del PL dell’impresa avviene mediante l’apposizione della propria firma sul modulo Consegna Impianto (CI) nell’apposita sezione del modulo. 12 LAVORI SU IMPIANTI/CABINE IP PROCEDURE DI MANUTENZIONE CORRETTIVA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI BT DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Scopo degli interventi di manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica è quello di mantenerli efficienti ed in sicurezza. Tale manutenzione può essere articolata in interventi di tipo “preventivo” o “correttivo”. Gli interventi di manutenzione correttiva, eseguiti a seguito di un guasto, si possono articolare nelle seguenti operazioni: • individuazione del guasto; • riparazione o sostituzione degli elementi guasti; • rimessa in esercizio delle parti riparate. Durante l’esecuzione di attività di prove, misure e ricerca dei guasti devono essere rispettate le regole di contenimento o eliminazione del rischio elettrico in relazione alla situazione di lavoro, alle condizioni dell’ambiente ove queste si svolgono e alle condizioni dell’impianto (lavori sotto tensione, lavori fuori tensione, lavori in prossimità). Tali regole possono essere adottate contemporaneamente rispetto alle diverse parti dell’impianto. È ammesso alterare lo stato e la configurazione dell’impianto, la variazione delle tarature dei dispositivi di protezione, la rimozione delle misure di sicurezza, l’alimentazione o la disalimentazione temporanea dell’impianto. Qualora le condizioni di sicurezza modificate lo richiedano, dovranno essere adottate procedure di lavoro idonee alla nuova situazione (ad esempio per lavori sotto tensione) . I lavori su rete BT, devono essere eseguiti secondo le regole per i lavori sotto tensione, qualora non si possano osservare completamente le prescrizioni previste per i lavori in prossimità o per i lavori fuori tensione. Pag. 22 di 24 L’attività di ricerca del guasto, sugli impianti elettrici BT di pubblica illuminazione viene eseguita, per fasi di lavoro sequenziali, da personale ACEA IP e da personale delle imprese Appaltatrici. Il personale di ACEA IP interviene in qualità di RI o suo delegato, e svolge anche attività di PL durante la fase di prova o misura, mentre il personale dell’impresa Appaltatrice assume il ruolo di PL (persona preposta alla attività di manutenzione) durante le fasi di predisposizione alle prove dell’impianto. Per ogni fase di intervento deve essere chiaramente individuata la responsabilità della conduzione delle attività lavorative, formalizzandola attraverso il modulo di “notifica consegna impianto elettrico BT di illuminazione pubblica”. Tale consegna/riconsegna può assumere carattere temporaneo nelle fasi intermedie di ricerca del guasto e diviene definitiva per la fase di riparazione dello stesso. L’accesso alla parti attive dell’impianto elettrico oggetto dell’intervento, durante la fase di ricerca del guasto, dovrà essere eseguito sempre secondo le regole previste per i lavori sotto tensione, pur essendo lo stesso o parte di questi disalimentato e sezionato dalle possibili fonti di alimentazione. L’accesso alle parti attive durante le prove e misure, eseguite con alimentazione da rete, dovranno essere eseguite sempre secondo le regole previste per i lavori sotto tensione. I lavori di riparazione del guasto, dovranno essere eseguiti secondo le regole di lavoro fuori tensione. La sostituzione del RI o suo delegato e del PL dell’impresa appaltatrice non è consentita nella fase di ricerca del guasto (fase in cui sono modificate le condizione di sicurezza degli impianti elettrici) ma solo nella fase di riparazione dell’elemento guasto. Qualora tale sostituzione sia indispensabile per cause di forza maggiore, si dovrà procedere alla elaborazione di un nuovo modulo di “notifica consegna impianto elettrico BT di illuminazione pubblica” prevedendo la descrizione dello stato dell’impianto ed allegando il modulo precedentemente in essere con la dichiarazione della chiusura. 13 MANOVRE BT SU IMPIANTI DI I.P. A CURA DELL’IMPRESA APPALTATRICE Per l’esecuzione di interventi sulla rete BT di pubblica illuminazione valgono tutte le modalità vigenti per la rete e le cabine di Distribuzione, fatte salve eventuali procedure specifiche, emesse da ACEA IP per regolamentare anche le attività svolte in appalto. Pag. 23 di 24 ALLEGATI – – – – – – – – – – – – Elenco delle attività BT eseguibili sotto tensione (All. A); Competenze e Responsabilità Unità ACEA Distribuzione (All. C); Dichiarazione di titolarità del contratto d’appalto (All. F); Modulo Piano di Lavoro (PdL); Modulo notifica Consegna Impianto elettrico (CI); Modulo presa in consegna di nuovo impianto elettrico; Modulo Notifica Lavori BT sotto Tensione (NLT); Allaccio morsetti a perforazione (All. I); Piano di Intervento adottato da ACEA Distribuzione (PI); Notifica Consegna Impianto Elettrico IP (CIIP); Modulo Lavori di Manutenzione Correttiva impianti IP (MIP); Intervento su sostegno abbattuto o pericolante.. Pag. 24 di 24 ACEA Distribuzione ACEA Illuminazione Pubblica PRE PREVENZIONE RISCHIO ELETTRICO Disposizioni Integrative alle norme C E I EN 50110 e CEI 11-27 - ALLEGATO A – Attività BT eseguibili sotto tensione P.R.E. Rev.3 – Novembre 2014 Allegato A ATTIVITA’ BT ESEGUIBILI SOTTO TENSIONE E’ vietato effettuare interruzioni sotto carico di circuiti senza adeguati organi di manovra; in assenza di tali organi possono tollerarsi interruzioni di piccoli carichi effettuate su conduttori di sezione non 2 2 superiore a 6 mm o, nel caso di prese singole in cavo precordato, non superiore a 10 mm . ATTIVITA’ A CONTATTO 0 POSA / RIMOZIONE SCHERMI La posa e/o rimozione di protettori isolanti (schermi, teli, barriere, involucri isolanti, ecc.), ubicati in prossimità di parti attive quale operazione preliminare all’esecuzione delle attività lavorative vere e proprie, sono da considerarsi “lavori sotto tensione” 1. GRUPPI DI MISURA ∗ DESCRIZIONE 1.1.1 Sostituzione gruppo di misura monofase o trifase (contatore e limitatore) con gruppo integrato 1.1.2 Sostituzione, rimozione o installazione di gruppo integrato su supporto o quadro centralizzato 1.1.3 Sostituzione gruppo integrato in contenitore da incasso o armadietto 1.1.4 Installazione di gruppo monofase integrato su unità di derivazione trifase di quadro centralizzato 1.1 INSTALLAZIONE, RIMOZIONE O SOSTITUZIONE DI GRUPPO DI MISURA INTEGRATO MONOFASE O TRIFASE 1.2 INSTALLAZIONE, RIMOZIONE O SOSTITUZIONE DI CONTATORI, LIMITATORI E TAVOLETTE DI GRUPPI DI MISURA MONOFASE O TRIFASE 1.3 ATTACCO O DISTACCO UTENZA MONOFASE O TRIFASE IN CORRISPONDENZA DI UN GRUPPO DI MISURA 1.4 VERIFICHE E MISURE SU GRUPPI DI MISURA MONOFASE O TRIFASE 1.2.1 Sostituzione limitatore su gruppo di misura 1.2.2 Installazione limitatore su gruppo misura 1.2.3 Sostituzione (o sola rimozione) contatore su gruppo di misura 1.2.4 Installazione contatore su gruppo di misura 1.2.5 Sostituzione o installazione tavoletta per forniture monofasi o trifasi 1.2.6 Esclusione provvisoria limitatore 1.3.1 Disattivazione utenza per morosità, cessazione o forniture stagionali su gruppi di misura monofasi e trifasi 1.3.2 Riattivazione utenza staccata per morosità, subentro o forniture stagionali su gruppi di misura monofasi e trifasi 1.4.1 Verifica di gruppi di misura BT monofasi 1.4.2 Verifica di gruppi di misura BT trifasi 1.4.3 Verifiche di gruppi di misura BT ad inserzione diretta con IMP 1.4.4 Verifiche di gruppi di misura BT ad inserzione semidiretta 1.4.5 Verifiche, lato BT, di gruppi di misura MT ad inserzione indiretta 1.4.6 Verifiche, lato BT, di gruppi di misura AT ad inserzione indiretta ∗ per potenze sino a 20 kW (220V 3f+n) o 30 kW (380V 3f+n) Pag. 2 di 5 segue ATTIVITA’ BT ESEGUIBILI SOTTO TENSIONE ATTIVITA’ A CONTATTO 2. CASSETTE DI DERIVAZIONE O SEZIONAMENTO ∗ DESCRIZIONE 2.1 ATTACCO O DISTACCO DI DERIVAZIONI TEMPORANEE O PERMANENTI 2.1.1 Attacco di derivazioni da organi di sezionamento 2.1.2 Distacco di derivazioni da organi di sezionamento 2.1.3 Attacco di derivazione da morsettiere di derivazione 2.1.4 Distacco di derivazione da morsettiere di derivazione 2.2 INSERZIONE O DISINSERZIONE DI PONTICELLI DI SEZIONAMENTO 3. LINEE ELETTRICHE IN CAVO DESCRIZIONE 3.1 ATTACCO O DISTACCO DI DERIVAZIONI E/O PRESE TEMPORANEE O PERMANTI IN LINEA 3.2 ATTACCO O DISTACCO DI DERIVAZIONI SU CAVI BT ALL’INTERNO DI IMPIANTI 3.1.1 Attacco di derivazioni con morsetti a perforazione di isolante 3.1.2 Distacco di derivazioni con morsetti a perforazione di isolante 3.1.3 Attacco di derivazioni con morsetti a vite o a compressione 3.1.4 Distacco di derivazioni con morsetti a vite o a compressione 3.2.1 Attacco di derivazioni con morsetti a perforazione di isolante 3.2.2 Distacco di derivazioni con morsetti a perforazione di isolante (∗ ∗∗) (∗ ∗∗) 3.3 INSTALLAZIONE DI MORSETTI A PERFORAZIONE DI ISOLANTE PER LA CORTOCIRCUITAZIONE DEI CAVI BT 4. MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE DESCRIZIONE 4.1 MISURE SU IMPIANTI, SU PRESE E LINEE IN CAVO 5. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE DESCRIZIONE 5.1 OPERAZIONI DI CAMBIO LAMPADE SU APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE 6. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA DESCRIZIONE 6.1 OPERAZIONI DI CAMBIO LAMPADE E ACCESSORI INSTALLATI SU CIRCUITI A BASSA TENSIONE ( 220 V.) CON ESCLUSIONE DELLE LAMPADE E ACCESSORI INSTALLATI SU CIRCUITI IN SERIE A CORRENTE COSTANTE 7,5 A 6.1.1 Operazioni di cambio lampade e interventi sulla componentistica del corpo illuminante (starter, reattori, condensatori, fusibili, portalampade, ecc.) Pag. 3 di 5 Allegato A segue Allegato A 6. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA DESCRIZIONE 6.2 RIMOZIONE, INSTALLAZIONE O SOSTITUZIONE CORPI ILLUMINANTI (ARMATURE) SUI CIRCUITI ALIMENTATI IN BT CON ESCLUSIONE DEGLI IMPIANTI ALIMENTATI DA CIRCUITI IN SERIE A CORRENTE COSTANTE 7,5 A 6.3 MISURE ELETTRICHE SU IMPIANTI E LINEE I.P. (*) 6.2.1 Rimozione/installazione armature previo distacco/allaccio dei conduttori di alimentazione, compreso il loro isolamento. 6.3.1 Prova di presenza tensione nel punto di collegamento del corpo illuminante alla montante di alimentazione 6.3.2 Prova di presenza tensione sulla linea nei sezionamenti all’interno dei giunti di derivazione o alla sua origine 6.3.3 Rilievo della corrente di fase all’origine e nei punti di sezionamento della linea. 6.3.4 Rilievo dei valori della corrente omopolare di una linea o di una porzione di questa 6.3.5 Rilievo delle potenze e delle energie assorbite e del relativo sfasamento su linea o impianto 6.3.6 Misure e prove su impianti di terra e sui dispositivi di interruzione dell’alimentazione sono escluse le attività sui conduttori delle dorsali (**) Nei tratti di cavo, compreso tra i morsetti BT dei trasformatori ed il quadro BT in Cabina Secondaria o in Cabina Primaria, è vietata qualsiasi attività sotto tensione con la sola esclusione dell’installazione di morsetti a perforazione di isolante per l’alimentazione dei concentratori di Cabina Secondaria con le modalità riportate nella scheda operativa n° 3-2 “ CABINA SECONDARIA ATTIVITA’ SOTTO TENSIONE SUGLI IMPIANTI ELETTRICI BT COMPRESE LE MISURE, LE PROVE E LE ISPEZIONI “ nella Sezione “ ESECUZIONE LAVORO” Pag. 4 di 5 segue Allegato A ATTIVITA’ BT ESEGUIBILI SOTTO TENSIONE ATTIVITA’ A CONTATTO 7. CIRCUITI DI REGOLAZIONE, TELETRASMISSIONE, MISURA, SEGNALAZIONE ALLARME ECC. ALL’INTERNO DI IMPIANTI ED EDIFICI ANNESSI DESCRIZIONE 7.1 OPERAZIONI SU CIRCUITI DI REGOLAZIONE, TELETRASMISSIONE, MISURA, SEGNALAZIONE, ALLARME, ECC. ALL’INTERNO DI IMPIANTI ED EDIFICI ANNESSI, SU CIRCUITI DI MISURA IN GENERE E SU CIRCUITI AUSILIARI DI COMANDO - 7.2 ASPORTAZIONE/INSERZIONE DI COMPONENTI ESTRAIBILI (ES. RELE, FUSIBILI, SPAZZOLE DI CIRCUITI DI ECCITAZIONE, ECC.) - 8. OPERAZIONI DI CONTROLLO E VERIFICA DI BATTERIE DI ACCUMULATORI DESCRIZIONE 8.1 OPERAZIONI DI CONTROLLO E VERIFICA DI BATTERIE DI ACCUMULATORI - ATTIVITA’ A DISTANZA 9. LINEE AEREE IN CONDUTTORI NUDI DESCRIZIONE 9.1 ATTACCO O DISTACCO DI DERIVAZIONI TEMPORANEE IN CAVO 9.1.1 Attacco di derivazioni temporanee in cavo 9.1.2 Distacco di derivazioni temporanee in cavo 10. MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE DESCRIZIONE 10.1 MISURE SU IMPIANTI, SU PRESE E LINEE AEREE IN CONDUTTORI NUDI - Pag. 5 di 5 ACEA Distribuzione S.p.A. ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A. PRE PREVENZIONE RISCHIO ELETTRICO Disposizioni Integrative alle norme C E I EN 50110 e CEI 11-27 - ALLEGATO C – Competenze Unità P.R.E. Rev.3 – Novembre 2014 Allegato C COMPETENZE E RESPONSABILITA’ DELLE VARIE UNITA’ 1. UNITA’ CONSEGNATARIA E’ individuata: a) per le linee AT, Cabine Primarie AT/MT, cabine MT/MT: L’Unità Rete AT della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA; b) per le linee MT, Cabine Secondarie MT/BT, linee BT: Zone territorialmente competenti della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA; c) per le linee MT di IP, cabine secondarie IP, centri IP e linee BT di IP: Unità Operazioni della società Acea Illuminazione Pubblica SpA; d) per la rete di telecontrollo e gli apparati ad essa collegati, mediante collegamenti in cavo o radio, per la gestione della rete elettrica di distribuzione dell’energia elettrica: Unità Esercizio della Direzione Operazioni di Acea Distribuzione SpA; e) per la rete di telecontrollo e gli apparati ad essa collegati, mediante collegamenti in cavo o radio, per la gestione degli impianti di pubblica illuminazione: Unità Operazioni della società Acea Illuminazione Pubblica SpA. 2. UNITA’ ADDETTA ALLA CONDUZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO E’ individuata: a) per le linee AT e per le Cabine Primarie AT/MT, cabine MT/MT: Unità Esercizio della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA; b) per le linee MT, Cabine Secondarie MT/BT, esclusi i quadri BT: Unità Esercizio della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA; c) per le linee BT e i quadri BT in cabina secondaria MT/BT: Zone territorialmente competenti della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA; d) per le linee MT di pubblica illuminazione a 8,4 kV Cabine Secondarie IP, esclusi i quadri BT e i Centri di IP: Unità Esercizio della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA; e) per le linee BT di pubblica illuminazione, i circuiti IP ed i quadri BT di pubblica illuminazione: Unità Operazioni della società Acea Illuminazione Pubblica SpA. 3. UNITA’ ADDETTA ALLA CONDUZIONE DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE E’ individuata: a) per le linee AT e per le Cabine Primarie AT/MT e le cabine MT/MT: Unità Rete AT della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA; b) per le linee MT, le linee MT di IP a 8,4 Kv, le linee BT, le cabine secondarie MT/BT, le cabine MT/MT, i centri IP e le cabine secondarie di IP, esclusi i quadri IP: Zone territorialmente competenti della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA; c) per le Cabine Primarie e le Cabine Secondarie MT/BT, le Cabine Secondarie IP, i Centri IP e i Quadri IP, limitatamente alle attività sulle apparecchiature di telecontrollo: Unità Esercizio della Pag. 2 di 3 Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA ; in questo caso copia dei documenti di lavoro deve essere trasmessa alle rispettive unità competenti; d) per le linee BT di pubblica illuminazione inclusi i quadri BT: Unità Operazioni di ACEA Illuminazione Pubblica SpA; e) per le linee BT di pubblica illuminazione inclusi i quadri BT: Unità Progetti e Lavori di ACEA Illuminazione Pubblica SpA; in questo caso copia dei documenti di lavoro deve essere trasmessa all’Unità Operazioni di ACEA Illuminazione Pubblica SpA; f) per le linee BT di pubblica illuminazione inclusi i quadri BT, limitatamente alle attività eseguibili in pronto intervento previste nell’allegato B: Zone territorialmente competenti della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA; g) per tutte le linee elettriche MT, limitatamente alle attività di prove e misure per la ricerca del guasto o per attività di diagnostica sui cavi: Unità Esercizio della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA; h) per le cabine secondarie, le cabine secondarie di IP, centri IP, le linee elettriche BT: limitatamente alle attività sui gruppi di misura, sui rispettivi TA e TV e sui sistemi di protezione elettrica: Unità Rete AT della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA. In questo caso copia dei documenti di lavoro deve essere trasmessa alle unità competenti; i) per le cabine primarie, cabine secondarie, cabine secondarie di IP, centri IP, linee elettriche BT, limitatamente alle attività sui gruppi di misura e sui rispettivi TA e TV: Unità Misura della Unità Servizi Commerciali e Bilancio Energetico di Acea Distribuzione SpA. In questo caso copia dei documenti di lavoro deve essere trasmessa alle unità competenti. j) per le linee elettriche MT, le cabine secondarie MT/BT e le cabine IP, limitatamente alle attività finalizzate all’effettuazione delle misure di terra presso le cabine e le cabine primarie: Unità Rete AT della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA. In questo caso copia dei documenti di lavoro deve essere trasmessa alle unità competenti. k) cabine secondarie di IP, centri IP, e quadri IP, limitatamente alle attività sulla rete di telecontrollo e gli apparati ad essa collegati, mediante collegamenti in cavo o radio, per la gestione degli impianti di pubblica illuminazione: Unità Operazioni della società Acea Illuminazione Pubblica SpA. 4. ATTIVITA’ PROGRAMMATE SU IMPIANTI BT DI I.P. ESEGUITE IN AUTONOMIA DA UNITA’ DIVERSA DALL’UNITA’ ADDETTA ALLA CONDUZIONE DELL’IMPIANTO. Un’unità, preposta alla Conduzione Lavori diversa dall’Unità Addetta alla Conduzione Impianti di IP, per effettuare lavori in autonomia, deve essere temporaneamente delegata alla conduzione dell’impianto dall’Unità Operazioni di ACEA Illuminazione Pubblica SpA. Tale delega dovrà essere richiesta, per l’impianto di IP interessato dai lavori e per il tempo necessario, con il modello “Delega Temporanea Conduzione Impianti” (DTCI) allegato. 5. ATTIVITA’ ESEGUITE DA ACEA DISTRIBUZIONE SU IMPIANTI DI ALTRE SOCIETA’ Le attività effettuate da ACEA Distribuzione su impianti elettrici di altre società del gruppo ACEA o di privati, a qualsiasi titolo effettuate, ai fini del rischio elettrico saranno regolate dalla procedura PRE di ACEA Distribuzione SpA in accordo ai Regolamenti di Esercizio o Protocolli di Intesa appositamente redatti e sottoscritti tra le parti. Pag. 3 di 3 ACEA Distribuzione S.p.A. ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A. PRE PREVENZIONE RISCHIO ELETTRICO Disposizioni Integrative alle norme CEI EN 50110 e CEI 11-27 - ALLEGATO F – Dichiarazione di titolarità di contratto d’appalto P.R.E. Rev.3 – Novembre 2014 Allegato F Unità di Acea Distribuzione o di Acea IP che gestisce l’esecuzione delle attività lavorative DICHIARAZIONE di titolarità del Contratto d’Appalto Si dichiara che l’impresa___________________________________________________________ Ha stipulato con l’Unità di Acea Distribuzione che gestisce l’esecuzione delle attività lavorative (______________________________________________________________________________) Il Contratto d’Appalto N°___________________________del______________________________ Relativo alle attività lavorative ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Si rilascia la presente dichiarazione ai fini di poter ottenere la messa fuori tensione di impianti elettrici di Terzi eventualmente interferenti con i lavori oggetto del sopraindicato Contratto d’Appalto. __________lì________________________ Unità di Acea Distribuzione o di Acea IP che gestisce l’esecuzione delle attività lavorative ACEA Distribuzione S.p.A. ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A. PRE PREVENZIONE RISCHIO ELETTRICO Disposizioni Integrative alle norme CEI EN 50110 e CEI 11-27 - ALLEGATO I – Allaccio e distacco derivazioni con morsetti a perforazione P.R.E. Rev.3 – Novembre 2014 Allegato I L’attività di allaccio e distacco di derivazioni per l’alimentazione dei Quadri Concentratori di cabina secondaria con l’utilizzazione di morsetti di derivazione a perforazione di isolante sul tratto di cavo BT di collegamento Trasformatore – Quadro BT deve sempre essere eseguita adottando la seguente procedura di lavoro. Operazione di allaccio dei morsetti a perforazione: a) Attestare in modo stabile nella propria sede definitiva gli estremi dei conduttori del cavo di derivazione (4x2,5mmq) sull’interruttore di manovra sezionatore (interruttore generale per l’alimentazione del Quadro Concentratore di Cabina Secondaria) che deve essere in posizione di aperto e privo di fusibili. b) Attestare gli altri estremi dei conduttori del cavo di derivazione (4x2,5mmq), sui relativi morsetti a perforazione. c) Posizionare i morsetti a perforazione su tutti i conduttori del cavo oggetto di derivazione (collegamento tra Trasformatore e quadro BT), senza procedere al serraggio; d) Verificare la resistenza di isolamento tra tutte le coppie di conduttori del cavo di derivazione. Tale resistenza deve essere uguale o superiore a 0,5MΩ; e) Serrare a fondo i morsetti a perforazione . Operazioni per le attività di distacco della derivazione devono essere eseguite nel seguente ordine: A) Aprire l’interruttore di manovra sezionatore (interruttore generale per l’alimentazione del Quadro Concentratore di Cabina Secondaria) ed estrarre i fusibili; B) Scollegare il primo cavo di derivazione dall’interruttore di manovra sezionatore C) Scollegare il primo cavo di derivazione dal morsetto a perforazione; D) Inserire il tappo isolante nel morsetto a perforazione che resterà installato sul cavo di collegamento tra TR e quadro BT; E) Procedere in modo analogo per tutti i conduttori del cavo di derivazione. Nel caso di installazione, per qualsiasi altro motivo, di morsetti a perforazione di isolante su cavi attestati a morsettiere BT in sportelli stradali o in cabine secondarie, gli stessi non devono essere rimossi, ma lasciati in opera per eventuali utilizzi futuri. ACEA Distribuzione S.p.A. ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A. PRE PREVENZIONE RISCHIO ELETTRICO Disposizioni Integrative alle norme CEI EN 50110 e CEI 11-27 ALLEGATO Z Modulistica P.R.E. Rev.3 – Novembre 2014 Ai fini della gestione del rischio elettrico è indispensabile garantire un corretto ed efficace scambio di informazioni fra le strutture e le persone coinvolte nelle attività lavorative che si svolgono su o in prossimità o in vicinanza degli impianti elettrici. A tale scopo sono stati predisposti i moduli di seguito descritti e vengono indicate anche le modalità di trasmissione degli stessi. 1. MODALITA’ DI TRASMISSIONE DEI MODULI CONSEGNA A MANO La persona che consegna il documento compila la parte di sua competenza e firma le copie del documento stesso. La persona che riceve il documento, presa visione di quanto in esso contenuto, firma le copie dove previsto. Ciascuna delle due persone deve rimanere in possesso di una copia del documento. RESTITUZIONE A MANO La persona che deve restituire il documento sovrappone il suo originale sulla copia in possesso della persona che lo deve ricevere, alla sua presenza lo compila per la parte di propria competenza, firma entrambe le copie e ritira nuovamente l'originale. Alla persona che riceve il documento rimane la copia compilata in ogni sua parte e debitamente firmata. TRASMISSIONE PER FONOGRAMMA O FAX Oltre al recapito manuale e la spedizione per posta, compresa la posta elettronica, è consentito, limitatamente ai casi previsti, trasmettere i documenti relativi alle presenti disposizioni con i sistemi di trasmissione dati in uso, telefono, radio, fax, purché siano registrate le generalità di chi trasmette e di chi riceve, la data e l'ora di trasmissione. La comunicazione tramite telefono o radio deve essere attestata con modalità fonogramma. La numerazione dei fonogrammi, da riportare nell’apposito spazio all’interno di moduli, deve essere effettuata con successione di cinque cifre casuali. Nella trasmissione per telefono o radio, la persona che riceve, a dettatura ultimata, deve rileggerne il contenuto per avere conferma dell’esattezza dello stesso. Al termine di questa operazione, ciascuna delle due persone scrive, nello spazio appositamente predisposto all’interno dei moduli, il numero del fonogramma su cui l'altra ha riportato il messaggio ed appone la propria firma. La persona che trasmette deve accertarsi che la ricezione sia avvenuta correttamente. 2. DESCRIZIONE MODULI Vengono di seguito descritti i moduli da impiegare per lo scambio delle informazioni durante lo svolgimento dell'attività lavorativa su impianti o linee elettriche e le relative modalità di compilazione e di trasmissione. Nella Tabella che segue è presentata la modulistica specifica da utilizzare in relazione alla tipologia dell'attività lavorativa. Pag. 2 di 23 MODULISTICA PER LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO CONDIZIONI ORGANIZZATIVE ED IMPIANTISTICHE MODULISTICA SPECIFICA PER ATTIVITA' LAVORATIVE SU IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE (BT) MODULISTICA SPECIFICA PER ATTIVITA' LAVORATIVE SU IMPIANTI ELETTRICI IN MEDIA E ALTA TENSIONE (AT/MT) - RI coincidente con PL - Lavori sotto tensione non in prossimità di parti attive Documento di lavoro Attività non eseguibile - RI coincidente con PL - Lavori sotto tensione in prossimità di parti attive BT Documento di lavoro Attività non eseguibile - RI coincidente con PL - Lavori sotto tensione in prossimità di parti attive ATMT - RI coincidente con PL - Lavoro fuori tensione in prossimità di parti attive BT Documento di lavoro + PIANO D' INTERVENTO (CEI 11.27-13.3.3) + Piano di Lavoro (solo per eventuale disalimentazione della AT/MT interferente) Documento di lavoro Attività non eseguibile PIANO DI LAVORO (PdL) + PIANO D'INTERVENTO (PI) (2) - RI coincidente con PL - Lavoro fuori tensione in prossimità di parti attive AT/MT ATTIVITA’ LAVORATIVE SVOLTE DA PERSONALE DI ACEA DISTRIBUZIONE E DI ACEA ILLUMINAZIONE - RI coincidente con PL - Lavoro fuori tensione non in PUBBLICA prossimità di parti attive Per lavori programmati PIANO D' INTERVENTO (CEI 11-27/13.3.3) + PIANO DI LAVORO (solo per eventuale disalimentazione della AT/MT interferente) PIANO DI LAVORO (PdL) + PIANO D'INTERVENTO (PI) (2) Documento di lavoro PIANO DI LAVORO (PdL) + PIANO D'INTERVENTO (PI) - RI diverso da PL - Lavoro fuori tensione in prossimità di parti attive BT (1) Documento di lavoro + NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) PIANO DI LAVORO (PdL) + PIANO D'INTERVENTO (PI) + NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) - RI diverso da PL - Lavoro fuori tensione in prossimità di parti attive AT/MT Documento di lavoro + NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) + PIANO DI INTERVENTO PIANO DI LAVORO (PdL) + PIANO D'INTERVENTO (PI) + NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) - RI diverso da PL - Lavoro fuori tensione non in prossimità di parti attive Documento di lavoro + NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) PIANO DI LAVORO (PdL) + PIANO D'INTERVENTO (PI) + NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) Pag. 3 di 23 CONDIZIONI ORGANIZZATIVE ED IMPIANTISTICHE - RI diverso da PL Lavori sotto tensione non in prossimità di parti attive - RI diverso da PL Lavori sotto tensione in prossimità di parti attive BT (1) ATTIVITA' LAVORATIVE SVOLTE DALL'IMPRESA APPALTATRICE O DA TERZO - RI diverso da PL Lavori sotto tensione in prossimità di parti attive AT/MT MODULISTICA SPECIFICA PER ATTIVITA' LAVORATIVE SU IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE (BT) NOTIFICA LAVORI BT SOTTO TENSIONE (NLT) I lavori sotto tensione saranno regolati da specifico Capitolato Tecnico d'Appalto redatto in base alla tipologia del lavoro che si intende affidare alla impresa appaltatrice o terzo (come previsto nella Nota Tecnica) NOTIFICA LAVORI BT SOTTO TENSIONE (NLT) I lavori sotto tensione saranno regolati da specifico Capitolato Tecnico d'Appalto redatto in base alla tipologia del lavoro che si intende affidare alla impresa appaltatrice o terzo (come previsto nella Nota Tecnica) MODULISTICA SPECIFICA PER ATTIVITA' LAVORATIVE SU IMPIANTI ELETTRICI IN MEDIA E ALTA TENSIONE (AT/MT) non eseguibile non eseguibile non eseguibile NOTIFICA LAVORI BT SOTTO TENSIONE (NLT) + PIANO DI INTERVENTO (PI) (a cura PL dell’Impresa) RI diverso da PL Lavoro fuori tensione in prossimità di parti attive BT (1) NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) - RI diverso da PL Lavoro fuori tensione in prossimità di parti attive AT/MT NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) + PIANO DI INTERVENTO (PI) (a cura PL dell’Impresa) - RI diverso da PL Lavoro fuori tensione non prossimità di parti attive PIANO DI LAVORO (PdL) + PIANO D'INTERVENTO (PI) (redatto a cura del PL dell’Impresa) + NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) (1) L’operatore dell’Acea Distribuzione e di ACEA Illuminazione Pubblica, classificato PES e idoneo ad effettuare lavori sotto tensione BT, svolge le attività per le quali è stato abilitato dal Datore di Lavoro ed è in grado di valutare e controllare autonomamente i rischi dovuti alla prossimità, attuando la protezione mediante impedimento fisico (es.: teli isolanti). Se RI diverso da PL e PL non abilitato a lavori sotto tensione, la realizzazione dell’impedimento fisico sarà a cura RI. (2) Esclusivamente per l’attività di sostituzione fusibili MT o per verifica della presenza di tensione MT in prossimità di parti attive può essere utilizzato il modulo RICHIESTA CONFERMA DELEGA (RCD). NOTA BENE: la Consegna Impianti elettrici B.T. di Illuminazione Pubblica viene effettuata con il modulo NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA (CIIP). Pag. 4 di 23 2.1 “PIANO DI LAVORO” – PdL 2.1.1 Quando si usa Deve essere redatto quando il lavoro è complesso. Deve essere obbligatoriamente emesso quando è presente almeno una delle seguenti condizioni: il Responsabile dell’Impianto delegato è diverso dal Preposto ai Lavori; il lavoro si svolge in prossimità di parti attive di impianto complesso (A.T./M.T.) di cui si rende necessaria la messa fuori servizio; il lavoro si svolge in presenza di linee interferenti per le quali è necessaria la messa fuori servizio. - In deroga a quanto sopra: non è previsto per attività di semplice accesso su superfici di circolazione poste al di sotto di parti attive quando l'operatore, pur entrando nella “Zona prossima”, per quanti movimenti possa fare, non può mai raggiungere la “Zona di lavoro sotto tensione”; non è previsto per attività lavorative dove l'operatore, pur entrando nella “Zona prossima”, per quanti movimenti possa fare, non può mai raggiungere la “Zona di lavoro sotto tensione” con parti del corpo, né con oggetti, né con attrezzi di modeste dimensioni quali pinze, cacciaviti, tronchesi ecc., da lui maneggiati; può essere sostituito dal modulo RICHIESTA/CONFERMA DELEGA (RCD) esclusivamente per le attività di sostituzione fusibili o verifica presenza di tensione MT eseguite in prossimità di parti attive. - - - - 2.1.2 Chi lo emette Il RI dell’Unità Addetta ai Lavori. I Piani di Lavoro potranno essere redatti e firmati dal personale abilitato alla emissione dei PdL. L’elenco del personale delegato dovrà essere trasmesso dalle rispettive Unità, alla Conduzione Rete (CR) ed alla Unità Qualità e Sicurezza. 2.1.3 Come si compila Nel Piano di Lavoro devono essere riportati i seguenti dati: 1) l’Unità Consegnataria che ha la titolarità dell’impianto elettrico oggetto delle attività lavorative; 2) l’Unità emittente del Piano di Lavoro; 3) il numero progressivo che individua in maniera univoca il Piano di Lavoro, seguito dal numero apposto dall’'Unità Addetta alla Conduzione dell’impianto elettrico per approvazione e conferma di assegnazione al Responsabile dell’Impianto ed ai suoi delegati della responsabilità delle manovre per lavori previste e necessarie per l’esecuzione della attività lavorativa o per la messa in sicurezza delle linee interferenti. Tale numerazione deve essere riportata su tutte le pagine; 4) il/i numero/i del/i Piano/i di Lavoro eventualmente collegato/i; 5) il nome del richiedente e la denominazione della Impresa Appaltatrice o del Terzo, per PdL richiesti da Imprese Appaltatrici o da Terzi; 6) il nominativo del RI che ha elaborato il documento e pianificato ed organizzato la messa in sicurezza dell'impianto elettrico oggetto delle attività lavorative; 7) l’esatta denominazione dell’impianto elettrico oggetto delle attività lavorative e la relativa tensione di esercizio; Pag. 5 di 23 8) l’esatta denominazione dell’eventuale impianto elettrico attivo posto in prossimità; 9) le indicazioni per la “definizione del posto di lavoro” (ubicazione, indirizzo, ecc.); 10) la descrizione dettagliata delle attività lavorative da eseguire; 11) il tempo previsto per l’esecuzione delle attività lavorative; 12) il tempo di riconsegna in caso di necessità; 13) il nominativo del Responsabile delle Manovre (REM) in turno presso la CR all’istante di attivazione e di chiusura del PdL, limitatamente ai PdL in cui esegue, da remoto o tramite Persona Autorizzata, manovre per lavori. Pertanto è consentito fare riferimento al ruolo e non al nominativo, ed indicarne il nominativo in fase di esecuzione del PdL. 14) Indicazione delle manovre per lavori, affidate al REM, con funzioni di delegato del RI, per l’esecuzione da remoto o tramite Autorizzato; 15) il nominativo del Responsabile dell’Impianto delegato, la relativa Unità di appartenenza ed il recapito telefonico a cui può essere rintracciato nel corso dei lavori. In tale campo il RI dovrà anche indicare le operazioni descritte dal piano di lavoro delegate al RI delegato, per l’esecuzione in sicurezza dei lavori; L’indicazione delle manovre e delle operazioni delegate al REM ed al RI delegato (punti 14 e 15), per la messa in sicurezza degli impianti oggetto dei lavori o interferenti con questi, potrà essere effettuata riportando l’indice di attribuzione dell’adempimento individuato sul piano di lavoro con le lettere da A) ad M). 16) il nominativo del Preposto ai Lavori e la relativa Unità di appartenenza o il nominativo del Preposto ai Lavori dell’ Impresa Appaltatrice o del Terzo; 17) l’indicazione della presenza del Programma Prove; 18) l’elenco degli impianti elettrici da mettere fuori tensione e in sicurezza per lo svolgimento delle attività lavorative e la descrizione precisa dei punti su cui effettuare i sezionamenti per la loro completa disalimentazione e la messa a terra e in corto circuito con dispositivi fissi o mobili; 19) l’elenco degli eventuali impianti elettrici da mettere fuori tensione ed in sicurezza per interferenza e, per gli impianti di proprietà Acea Distribuzione, la descrizione precisa dei punti su cui effettuare i sezionamenti per la completa disalimentazione e la messa a terra e in corto circuito con dispositivi fissi o mobili; 20) i provvedimenti previsti per “assicurarsi contro la richiusura dei sezionamenti”: blocco degli organi di manovra (apposizione di lucchetto, inserimento di dispositivi fissi di messa in corto circuito e a terra interbloccati con il sezionamento, ecc.) o azioni inibitrici equivalenti e, in ogni caso, apposizione dei cartelli monitori “Lavori in corso – non effettuare manovre”; 21) le indicazioni per individuare univocamente l’impianto/elemento d’impianto oggetto dei lavori (eventuali contrassegni da adottare, denominazione riportata sul cartello, messa a terra e in corto circuito in vicinanza del posto di lavoro, tranciatura del cavo dopo aver individuato con certezza lo stesso mediante strumentazione e metodologie idonee, ecc..); 22) nel campo NOTE: oltre ad eventuali notizie ritenute necessarie, l’elenco delle linee su cui necessita escludere le richiusure (in caso di attività lavorative su linee in cavo di cui non è garantita l’individuazione). Nel caso di lavori su linee aeree AT, se il lavoro interessa più sostegni o per le eventuali situazioni in cui il Preposto ai Lavori non riesca a mantenere sotto controllo tutto il cantiere, occorre riportare, come pure sullo schema, il numero dei sostegni e nuovamente il numero della linea AT dove devono essere installate le ulteriori messe a terra, con l'obbligo da parte del Preposto ai Lavori di consegnare copia del "Piano di Lavoro" a tutti gli “Addetti” che si occuperanno dell'installazione e successiva rimozione delle stesse; 23) qualora non proposta in allegato (con le caratteristiche sotto elencate), la riproduzione dello schema elettrico della rete interessata dalle attività lavorative con l’evidenziazione: a) dell'impianto elettrico da consegnare; b) dei punti di sezionamento; c) delle eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento; Pag. 6 di 23 d) e) 24) 25) 26) dei punti di installazione delle messe a terra e in cortocircuito di lavoro; del punto di installazione delle messe a terra e in cortocircuito per la conferma dell'individuazione dell'impianto elettrico oggetto delle attività lavorative, ovvero dove eseguire la tranciatura del cavo; la data e la firma del RI individuato dalla URI alla conduzione dell’impianto ed alla compilazione del PdL, su ogni pagina compilata; l’indicazione della scheda “Istruzioni Operative” relativa alle attività da svolgere. In allegato: a) lo schema elettrico qualora non riportato nel modello; b) l'eventuale modulo "Programma per Prove"; c) nel caso di attività lavorative in Cabina Primaria o in Cabina Secondaria complessa, una planimetria, quando necessaria, con l’indicazione del posto di lavoro, dell'ubicazione degli impianti elettrici e del percorso di accesso degli automezzi e mezzi speciali (autocestelli, autogrù, ecc.) da impiegare; d) Piano di Intervento; e) Ogni altro documento collegato con i lavori previsti con il PdL Eventuale dichiarazione del REM al RI delegato di apertura del PdL, con l’esecuzione delle manovre di propria competenza comunicate con modello NEM. Sulle copie del PdL, in possesso del RI delegato e del REM verranno annotate data e ora di inizio e la comunicazione sarà documentata con scambio di fonogramma fra i due.. Il modello NEM dovrà essere allegato al PdL; 27) La dichiarazione da parte del RI delegato al REM dell’inizio delle attività previste dal PdL con a la descrizione della 1 manovra per lavori che andrà ad eseguire o sta eseguendo; sulle copie del PdL, in possesso del RI delegato e del REM verranno annotate data e ora. La comunicazione sarà documentata con scambio di fonogramma tra i due. 28) in caso di sospensioni o interruzioni programmate del lavoro, il programma delle sospensioni e della ripresa in carico degli impianti, con la descrizione dell’assetto dell’elemento di impianto/linea da restituire temporaneamente all’esercizio; 29) al termine delle attività lavorative o in caso di richiesta urgente di rientro in servizio degli impianti con assetto di rete provvisorio, le indicazioni con la configurazione effettiva degli impianti, la data e l’ora in cui vengono riconsegnati. Questa sezione deve essere compilata sia per la restituzione urgente dell’impianto oggetto del PdL, causata da esigenze di esercizio della rete, sia per la riconsegna dell’impianto al REM al termine dei lavori, quando quest’ultimo provvede alla esecuzione delle manovre di rimessa in esercizio degli impianti di propria competenza da remoto o con persona autorizzata. La comunicazione sarà documentata con scambio di fonogramma tra RI o suo delegato e REM; 30) dichiarazione del RI delegato al REM di chiusura delle attività previste dal PdL con la descrizione della manovra di rimessa in esercizio dell’impianto che andrà ad eseguire o che sta eseguendo. Sulle copie del PdL in possesso del RI delegato e del REM verranno annotate data ed ora della comunicazione. La scambio delle informazioni sarà documentato mediante fonogramma fra i due. 31) le indicazioni per registrare l’eventuale trasferimento del Piano di Lavoro ad altro Preposto ai Lavori e/o ad altro Responsabile Impianto delegato e/o ad altro Responsabile Impianto; 32) il nominativo della persona di livello gerarchico superiore che espleta la procedura di sostituzione del RI o suo delegato uscente in caso di forzata assenza dello stesso, la data e l’ora della sostituzione; 33) la data e la firma del RI delegato alla conduzione operativa del PdL su ogni pagina compilata. Nota: a intervento ultimato il Piano di Lavoro dovrà essere archiviato, a cura dell’Unità Addetta alla Conduzione Lavori, con il/i modulo/i "Notifica Consegna Impianto Elettrico", se presente/i, relativo/i all'impianto elettrico consegnato e restituito, il Piano di Intervento, ed eventuali ulteriori documenti già allegati allo stesso. Pag. 7 di 23 2.1.4 Casi particolari Qualora, in fase di attuazione del PdL, il RI delegato riscontrasse incongruenze tra quanto indicato sul PdL e quanto presente sul posto di lavoro (condizioni, configurazione, necessità particolari, ecc.), o si evidenziassero necessità di condizioni aggiuntive o differenti, o il PdL richiedesse modifiche alle condizioni dell’impianto (ad esempio mancata accettazione della consegna impianto), il RI delegato deve bloccare le attività, annullare il PdL e richiedere l’elaborazione di un nuovo PdL all’unità emittente evidenziando le motivazioni dell’annullamento. 2.1.5 A chi è trasmesso o consegnato a) b) c) all’Unità addetta alla Conduzione dell’Impianto Elettrico; al Responsabile Impianto designato; al Preposto ai Lavori ovvero al Preposto ai Lavori dell’ Impresa Appaltatrice o del Terzo in caso di attività lavorative affidate allo stesso. 2.1.6 Come si trasmette Il Piano di Lavoro può essere comunicato agli interessati: d) con consegna a mano; e) via fax; f) a mezzo fonogramma nei casi previsti al punto 5.4 “gestione PdL per interventi su guasto o emergenza”; g) via telematica nei casi previsti dalle normative aziendali. E’ necessario inoltre che, nel caso di attività lavorative eseguite da Impresa Appaltatrice o Terzo, nel campo “Note” sia riportato il recapito telefonico della Impresa Appaltatrice o del Terzo ed il nome del suo Responsabile. Nel caso di attività lavorative fra loro interferenti è necessario che i relativi Piani di Lavoro vengano tra loro collegati e trasmessi a tutte le unità Interessate. Qualora gli impianti elettrici interessati, facciano riferimento a più di una Unità addetta alla conduzione dell’impianto, di ACEA Distribuzione e di altri gestori, il coordinamento e conseguente collegamento dei Piani di Lavoro tra loro deve essere effettuato a cura di una delle Unità addette alla conduzione dell’impianto elettrico interessate, stabilito di comune accordo tra loro. Tutti i piani di lavoro collegati devono essere trasmessi a tutti gli interessati . Pag. 8 di 23 2.2 “NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO” – CI 2.2.1 Quando si usa Per la consegna da parte del Responsabile dell’Impianto o suo delegato al Preposto ai Lavori di Acea Distribuzione/ACEA IP (qualora non coincidenti) o della Impresa Appaltatrice o del Terzo, e successiva restituzione da parte di quest'ultimo, dell’impianto elettrico di proprietà di Acea Distribuzione/ACEA IP sul quale sono già state effettuate le manovre per lavori per porlo nelle condizioni di sicurezza necessarie per l'esecuzione delle attività lavorative o per interferenza, indicate nel "Piano di Lavoro” o nei documenti di lavoro. Non può essere utilizzato per la consegna di un impianto elettrico di Acea Distribuzione/ACEA IP a Terzi che ne abbiano chiesto la disalimentazione per proprie esigenze, qualora detti Terzi non abbiano la titolarità a riceverlo (Persona Esperta). In tale caso non potrà essere effettuata la consegna dell’impianto elettrico, ma si dovrà predisporre la prevista dichiarazione per la comunicazione al Terzo della sua avvenuta messa in sicurezza e per la successiva rimessa in servizio (mod. DT). 2.2.2 Chi lo emette Il Responsabile dell’Impianto o suo delegato. 2.2.3 Come si compila a) l’Unità Consegnataria che ha la titolarità dell’impianto elettrico oggetto della consegna; b) l’Unità emittente della "Notifica Consegna Impianto Elettrico"; c) un numero di fonogramma costituito da una successione di cifre casuali (in caso di trasmissione a mezzo fonogramma nei casi previsti); Sezione A della “Notifica Consegna Impianto Elettrico” devono essere riportati i seguenti dati: d) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o del suo delegato e l’Unità di appartenenza; e) gli estremi del Documento di Lavoro o del Piano di Lavoro e di eventuali Piani di Lavoro collegati; f) il nominativo del Preposto ai Lavori e della relativa Unità di appartenenza o del Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo; g) l'esatta denominazione dell’impianto elettrico oggetto della consegna e la relativa tensione di esercizio nonché l’indicazione che trattasi di consegna per lavori o per interferenza. Per ogni tipologia di consegna (per lavori o per interferenza) deve essere emessa specifica Consegna Impianti; h) eventuali ulteriori impianti interferenti messi fuori servizio e oggetto di specifica Consegna Impianto; i) l'esatta denominazione dell'eventuale impianto elettrico attivo posto in prossimità; j) le indicazioni per la “definizione del posto di lavoro” (ubicazione, indirizzo, ecc.); k) la descrizione precisa dei punti su cui sono stati effettuati i sezionamenti per la completa disalimentazione dell'impianto elettrico oggetto della consegna; l) l’indicazione dello stato del neutro in caso di linea BT; m) i provvedimenti adottati per “assicurarsi contro la richiusura dei sezionamenti”: blocco degli organi di manovra o azioni inibitrici equivalenti e, in ogni caso, apposizione dei cartelli monitori “Lavori in corso – non effettuare manovre”; Pag. 9 di 23 n) le indicazioni adottate per l'univoca individuazione dell’elemento d'impianto/linea oggetto della consegna (eventuali contrassegni adottati, denominazione riportata sui cartelli, tranciatura del cavo, ecc.); o) l’ubicazione e le modalità di effettuazione delle eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento; in caso di apposizione di terre di individuazione su linee AT o MT da parte dell’impresa appaltatrice: p) i nominativi del Responsabile Impianto o suo delegato e del Preposto ai Lavori che deve effettuare la corretta individuazione delle linee AT con la verifica di assenza tensione (utilizzando correttamente un’appropriata e idonea strumentazione) e la successiva messa a terra di individuazione, alla presenza del Responsabile Impianto o suo delegato e sotto la responsabilità del PL stesso; q) il punto esatto dove eseguire la verifica di assenza tensione e la messa a terra e in corto circuito: n° sostegno, linea AT o MT, contrassegno per l’individuazione. r) nel caso in cui non è prevedibile che a fine lavori la riconsegna impianto venga effettuata al RI o suo delegato che ha consegnato l’impianto, il nominativo del tecnico dell’Unità Addetta ai Lavori da contattare; il tecnico contattato potrà assumere personalmente il ruolo di RI o suo delegato subentrante oppure fornire i riferimenti del RI o suo delegato subentrante a cui riconsegnare l’impianto; s) modalità di riconsegna impianto, a mano o per fonogramma, dal PL al RI o suo delegato che quest’ultimo prevedrà già in fase di consegna impianto, in base alla tipologia dell’impianto, alla complessità delle attività lavorative, alle condizioni ambientali, ecc…; t) la data e l’ora della consegna della notifica; u) nel caso di consegna a mano, la firma della persona che consegna la notifica (Responsabile dell’Impianto o suo delegato) e la firma della persona che riceve la notifica (Preposto ai Lavori o Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo); v) nel caso di trasmissione a mezzo fonogramma, nei casi specificatamente previsti, il Nome e Cognome della persona che trasmette la notifica (Responsabile dell’Impianto o suo delegato) e il Nome e Cognome della persona che riceve la notifica (Preposto ai Lavori), nonché un numero di fonogramma e la firma della persona che lo trasmette/riceve. La trasmissione in fase di consegna impianto a mezzo fonogramma è consentita solo nel caso in cui i lavori sono eseguiti da personale di Acea Distribuzione/Acea IP, e non si è in presenza di PdL tra loro collegati. Sezione B - restituzione definitiva dell'impianto elettrico w) un numero di fonogramma costituito da una successione di cinque cifre casuali e la firma della persona che lo trasmette/riceve (in caso di trasmissione a mezzo fonogramma); x) il nominativo del Preposto ai Lavori e l’Unità di appartenenza o del Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo che aveva ricevuto la notifica; y) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e l’Unità di Appartenenza; z) il PdL o il Documento di riferimento; aa) la data e l’ora in cui è riconsegnata la notifica; bb) la firma della persona che aveva ricevuto la notifica (Preposto ai Lavori o Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo) e la firma del Responsabile Impianto o suo delegato; cc) un numero di fonogramma corrispondente del RI o suo delegato (in caso di trasmissione a mezzo fonogramma); dd) le indicazioni per registrare l’eventuale trasferimento della “Notifica Consegna Impianto” ad altro Preposto ai Lavori; ee) le indicazioni per registrare la riconsegna provvisoria dell’impianto al Responsabile dell’Impianto o suo delegato nel caso di sostituzione del Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice; Pag. 10 di 23 ff) le indicazioni per registrare l’eventuale trasferimento della “Notifica Consegna Impianto” ad altro Responsabile dell’Impianto o suo delegato; gg) il nominativo della persona di livello gerarchico superiore che espleta la procedura di sostituzione del RI o suo delegato uscente in caso di forzata assenza dello stesso, la data e l’ora della sostituzione. Sezione C - Restituzione provvisoria dell'impianto elettrico. La sezione è utilizzabile solo se la consegna dell’impianto od elemento di impianto oggetto dei lavori è stata effettuata a mano posto di lavoro. Deve essere utilizzata in abbinamento ad un Modello “Notifica Consegna Impianto elettrico” provvedendo alla numerazione delle pagine con indicazione del numero complessivo raggiunto in relazione alle sospensioni effettuate. Ogni pagina serve alla descrizione di una sospensione ed alle condizioni in cui lo stesso impianto si trova nell’istante del passaggio da PL ad RI e viceversa. Sul Modello devono essere indicati i seguenti dati: hh) L’impianto o porzione di impianto oggetto della restituzione temporanea; ii) il nominativo del Preposto ai Lavori e l’Unità di appartenenza o del Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo che aveva ricevuto la notifica; jj) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e l’Unità di Appartenenza; kk) il PdL o il Documento di lavoro di riferimento; ll) le condizioni in cui si trova l’impianto oggetto di restituzione; mm) la data e l’ora in cui avviene la restituzione dell’impianto e della relativa notifica; nn) la firma della persona che aveva ricevuto la notifica (Preposto ai Lavori o Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo) e la firma del Responsabile Impianto o suo delegato; Completate le attività di pertinenza del RI o suo delegato si potrà procedere ad una eventuale 2° Consegna Impianto da parte del RI o suo delegato al PL (Preposto ai Lavori o Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo). In questa sezione dovranno essere riportati i seguenti dati: oo) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e l’Unità di appartenenza; pp) il nominativo del Preposto ai Lavori e della relativa Unità di appartenenza o del Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo; qq) L’esito delle verifiche effettuate sull’impianto e gli eventuali ulteriori lavori da eseguire; rr) Le condizioni in cui si trova l’impianto oggetto di 2° consegna (ubicazione del posto di lavoro, sezionamenti effettuati, assicurazioni contro la richiusura, apposizione di cartelli monitori, individuazione dell’impianto oggetto dei lavori, ubicazione delle messe a terra e in corto circuito nei punti di sezionamento); ss) la data e l’ora della consegna della notifica; tt) la firma della persona che consegna la 2° notifica (Responsabile dell’Impianto o suo delegato) e la firma della persona che la riceve (Preposto ai Lavori o Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo). Per ogni sospensione e ripresa dei lavori dovrà essere predisposto un modello Sezione C appositamente numerato. Qualora a valle della sospensione e restituzione dell’impianto al RI o suo delegato, non occorra eseguire ulteriori interventi sull’impianto, si dovrà procedere alla compilazione della sezione B, “riconsegna definitiva dell’impianto elettrico”. 2.2.4 A chi è trasmesso E’ consegnato dal Responsabile dell’Impianto o suo delegato al Preposto ai Lavori dell'Acea Distribuzione/e Acea IP o al Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo e viceversa al termine delle attività lavorative. Copia sottoscritta del documento deve rimanere in possesso dei due soggetti interessati e, al termine delle attività lavorative, deve essere archiviata, a cura dell’Unità Addetta ai Pag. 11 di 23 Lavori, unitamente al Piano di Lavoro (o, in assenza del Piano di Lavoro al documento di lavoro). 2.2.5 Come si trasmette La Notifica Consegna Impianto Elettrico è consegnata a mano; per attività lavorative su linee eseguite da personale dell'Acea Distribuzione/Acea IP, può essere trasmessa agli interessati a mezzo fonogramma. La restituzione dell’impianto a fine lavori da parte del Preposto ai Lavori al Responsabile Impianto o suo delegato, può avvenire: con consegna a mano; a mezzo fonogramma secondo quanto stabilito) . In mancanza dei tale documento, debitamente compilato nella sez. B, è vietato rimettere in servizio l’impianto. Nel caso tale documento a fine lavori risulti irreperibile presso l’Unità Addetta ai Lavori, la riconsegna da parte del PL e la rimessa in servizio dell’impianto devono essere gestiti da persona di livello gerarchico superiore al RI o suo delegato che ha effettuato la consegna. Pag. 12 di 23 2.3 “NOTIFICA LAVORI BT SOTTO TENSIONE” – NLT 2.3.1 Quando si usa Per la consegna, da parte del Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori al Rappresentante dell’Impresa Appaltatrice, e successiva restituzione da parte di quest'ultimo, dell’impianto elettrico BT di proprietà di Acea Distribuzione in tensione per l’esecuzione di attività lavorative o di manutenzione sotto tensione da parte dell’Impresa. 2.3.2 Chi lo emette Il Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori. 2.3.3 Come si compila l’Unità Consegnataria che ha la titolarità dell’impianto elettrico oggetto della consegna; l’Unità Addetta ai Lavori emittente della "Notifica Lavori BT Sotto Tensione "; il nominativo del Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori emittente; il nominativo del Rappresentante dell’Impresa; gli estremi del Documento di Lavoro; l'esatta denominazione dell’impianto elettrico oggetto della consegna e la relativa tensione di esercizio nonché l’indicazione che trattasi di impianto elettrico in tensione; g) l'esatta denominazione dell'eventuale impianto elettrico attivo posto in prossimità; h) le indicazioni per la “definizione del posto di lavoro” (ubicazione, indirizzo, ecc.); i) la data e l’ora della consegna della notifica; j) nel caso di consegna via fax, la firma della persona che consegna la notifica (Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori emittente). k) il Rappresentante dell’Impresa dovrà restituire a mezzo fax il modulo con data e firma per accettazione. Restituzione dell'impianto elettrico - devono essere indicati i seguenti dati: a) b) c) d) e) f) l) m) n) o) 2.3.4 il nominativo del Rappresentante dell’Impresa che aveva ricevuto la notifica; il nominativo del Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori emittente; la data e l’ora in cui è riconsegnata la notifica; la firma della persona che aveva ricevuto la notifica (Rappresentante dell’Impresa) e la firma del Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori emittente. A chi è trasmesso E’ consegnato dal Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori emittente al Rappresentante dell’Impresa e viceversa al termine delle attività lavorative. Copia sottoscritta del documento deve rimanere in possesso dei due soggetti interessati e, al termine delle attività lavorative, deve essere archiviata, a cura dell’Unità Addetta ai Lavori emittente, unitamente alla documentazione di lavoro. 2.3.5 Come si trasmette La Notifica Lavori BT sotto tensione (NLT) si trasmette: - via fax oppure a mano dal Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori al Rappresentante dell’impresa per la notifica; - via fax oppure a mano dal rappresentante dell’impresa all’unità Addetta ai Lavori dopo aver stabilito la data e l’ora di effettuazione dei lavori, aver individuato il preposto al quale è assegnato il lavoro e, sopratutto, prima dell’inizio degli stessi; - via fax o a mano dal rappresentante dell’impresa all’Unità Addetta ai Lavori a lavori ultimati. Pag. 13 di 23 2.4 “ PIANO DI INTERVENTO” - PI 2.4.1 Quando si usa Quando il lavoro è complesso. Per l’esecuzione delle attività lavorative o di manutenzione fuori tensione su impianti elettrici complessi o interferenti con elementi di impianto elettrico complesso ovvero quando è previsto un Piano di Lavoro. Il Piano di Intervento può essere sostituito, per lavori ripetitivi, da schede di lavoro o simili che definiscano le metodologie di esecuzione. Sarà cura dell’Unità che individua tale esigenza, redigere una scheda idonea. 2.4.2 Chi lo emette E’ predisposto dal Preposto ai Lavori. Per lavori effettuati direttamente da personale di ACEA Distribuzione, può essere predisposto da un tecnico dell’Unità Addetta ai Lavori e proposto al PL che potrà accettare il documento controfirmandolo, ovvero apportando le modifiche ritenute necessarie. 2.4.3 Come si compila Nel Piano di Intervento devono essere riportati i seguenti dati: a) l’Unità Consegnataria che ha la titolarità dell’impianto elettrico oggetto delle attività lavorative; b) il numero progressivo che individua in maniera univoca il Piano di Intervento (diverso dal numero di eventuale Piano di Lavoro collegato); c) l’Unità emittente del Piano di Intervento; d) il nominativo del Tecnico che ha pianificato ed organizzato le attività lavorative ed elaborato il documento (per lavori effettuati da personale di ACEA Distribuzione); e) il nominativo del Preposto ai Lavori e la relativa Unità di appartenenza, o il nominativo del Preposto ai Lavori dell’Impresa Appaltatrice o del Terzo; f) il/i numero/i del/i Piano/i di Lavoro eventualmente collegato/i; g) l’esatta denominazione dell’impianto elettrico oggetto delle attività lavorative e la relativa tensione di esercizio; h) l’esatta denominazione dell’eventuale impianto elettrico attivo posto in prossimità e la relativa tensione di esercizio; i) le indicazioni per la “definizione del posto di lavoro” (ubicazione, indirizzo, ecc.); j) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e la relativa Unità di appartenenza; k) l’obiettivo dell’intervento (descrizione dettagliata dell’attività lavorative da eseguire), il numero degli operatori previsti per l’esecuzione del lavoro con la descrizione dei compiti assegnati agli operatori; l) fasi operative, che in particolare descrivono: il tempo previsto e quello effettivamente impiegato per l’esecuzione delle attività lavorative; le modalità che saranno adottate per la “verifica dell’assenza di tensione” quali l’ubicazione del punto dove deve essere effettuata, l’eventuale strumentazione che sarà utilizzata, ecc; le indicazioni per la “messa a terra ed in corto circuito e per la realizzazione delle condizioni di equipotenzialità” (sul posto di lavoro od in altra posizione da esso visibile, nei punti di sezionamento); i mezzi speciali, attrezzature e DPI da utilizzare; una sintesi delle modalità di organizzazione ed esecuzione del lavoro. Pag. 14 di 23 Per lavori effettuati da personale di ACEA Distribuzione, ad intervento ultimato il Piano di Intervento dovrà essere archiviato, a cura dell’Unità Addetta ai Lavori, con tutta la documentazione relativa al lavoro svolto (PdL, CI, ecc). Pag. 15 di 23 2.5 “MODULO LAVORI DI MANUTENZIONE IMPIANTI BT DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA” – MIP 2.5.1 Quando si usa Per l’esecuzione degli interventi di ricerca del guasto, al fine di tracciare correttamente le fasi di presa in consegna e restituzione temporanea dell’impianto, per le necessarie prove e misure con alimentazione da rete. Il modello deve essere sempre collegato ad un modulo Consegna Impianti BT di Illuminazione Pubblica (CIIP), del quale deve essere considerato un allegato per la gestione delle fasi intermedie di consegna e restituzione provvisoria finalizzata alla ricerca del guasto e non può mai essere utilizzato come modulo autonomo. Per l’esecuzione di un intervento di riparazione di un guasto possono essere utilizzati più moduli, che dovranno essere opportunamente numerati. 2.5.2 Che cosa contiene a) la denominazione dell’impianto elettrico oggetto della consegna, la tensione di alimentazione e le lavorazioni da eseguire; b) il riferimento al documento di lavoro, del Responsabile Impianto o suo delegato e del Preposto ai Lavori; c) il punto dell’impianto in cui devono essere eseguite le attività di accesso alle parti attive per le successive prove e verifiche; d) la riconsegna provvisoria dell’impianto per le prove e le misure di ricerca del guasto; e) la consegna dell’impianto per la riparazione/sostituzione dell’elemento di impianto individuato quale causa del guasto; 2.5.3 Chi lo emette Il Responsabile dell’Impianto o suo delegato. 2.5.4 Come si compila Nel “Modulo lavori di manutenzione degli impianti di illuminazione Pubblica” devono essere riportati i seguenti dati: a) l’Unità Consegnataria che ha la titolarità dell’impianto elettrico oggetto della consegna; b) l’Unità emittente coincidente con l’unità addetta alla conduzione del Lavoro; c) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e l’Unità di appartenenza; d) gli estremi del Documento di Lavoro; e) il nominativo del Preposto ai Lavori e della relativa Unità di appartenenza o del Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice; f) l'esatta denominazione dell’impianto elettrico oggetto dell’intervento e la tensione di esercizio; g) la descrizione dell’intervento richiesto dal RI al PL e il relativo orario di richiesta; h) le indicazioni del punto o della porzione di impianto oggetto dell’intervento (ubicazione, indirizzo, rilievi planimetrici, ecc.); i) la firma del RI e del PL; j) l’ora di restituzione temporanea dell’impianto per le successive prove e misure e la dichiarazione di completamento dell’intervento richiesto; k) la firma del PL e del RI; l) indicazione dell’elemento di impianto causa del guasto e la richiesta di riparazione/sostituzione dell’elemento guasto; m) data e ora di consegna per la riparazione dell’impianto; n) la firma del PL e del RI; o) la numerazione delle pagine compilate. Pag. 16 di 23 2.5.5 A chi è trasmesso E’ consegnato dal Responsabile dell’Impianto o suo delegato al Preposto ai Lavori dell'Acea Distribuzione o al Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice e viceversa al termine delle attività lavorative. Nelle varie fasi di restituzione provvisoria per prove il documento deve tornare al RI o al PL in relazione allo stato dell’intervento e secondo la sequenza logica rappresentata dallo stampato. Il documento sottoscritto deve rimanere in possesso dei due soggetti interessati e, al termine delle attività lavorative, deve essere archiviato, a cura dell’Unità addetta alla conduzione del lavoro, unitamente al CIIP o al documento di lavoro. 2.5.6 Come si trasmette Come per la Notifica Consegna Impianto Elettrico di Illuminazione Pubblica, è consegnata a mano; per attività lavorative su linee eseguite da personale dell'Acea Distribuzione, può essere trasmessa agli interessati a mezzo fonogramma. Pag. 17 di 23 2.6 “NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO BT DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA” – CIIP 2.6.1 Quando si usa Per la consegna da parte del Responsabile dell’Impianto o suo delegato al Preposto ai Lavori, di Acea Distribuzione (qualora non coincidenti) o della Impresa Appaltatrice, che assume anche il ruolo di addetto alla manutenzione e successiva restituzione al Responsabile Impianto o suo delegato, dell’impianto elettrico di proprietà di Acea Distribuzione. Il modello deve essere impiegato anche per la gestione degli interventi di ricerca e riparazione del guasto, unitamente al “modulo lavori di manutenzione correttiva”, attività che richiedono l’esecuzione di prove e misure da effettuarsi con tensione di rete e che pertanto prevedono la restituzione e la riconsegna dell’impianto più volte nella stessa giornata e per la stessa porzione di impianto. Non può essere utilizzato per la consegna di un impianto elettrico di Acea Distribuzione a Terzi che ne abbiano chiesto la disalimentazione per proprie esigenze. In tale caso potrà essere effettuata la consegna dell’impianto elettrico ma si dovrà predisporre la prevista dichiarazione per la comunicazione al Terzo della sua avvenuta messa in sicurezza e per la successiva rimessa in servizio (mod. DT). 2.6.2 Che cosa contiene a) b) c) d) e) f) g) h) 2.6.3 la denominazione dell’impianto elettrico oggetto della consegna, la tensione di alimentazione e le lavorazioni da eseguire; le modalità con cui si è proceduto alla individuazione dell’impianto sul posto di lavoro; le condizioni dell’impianto oggetto della consegna; la denominazione dell'eventuale impianto elettrico attivo in prossimità e le misure messe in atto per il contenimento del rischio elettrico; dichiarazione di avvio della fase di ricerca del guasto; la riconsegna dell’impianto per la rimessa in esercizio; la sostituzione del preposto lavori solo per il personale di Acea Distribuzione; la sostituzione del Responsabile dell’impianto Chi lo emette Il Responsabile dell’Impianto o suo delegato. 2.6.4 Come si compila Nella sezione A della “Notifica Consegna Impianto Elettrico di Illuminazione Pubblica” devono essere riportati i seguenti dati: a) l’Unità Consegnataria che ha la titolarità dell’impianto elettrico oggetto della consegna; b) l’Unità emittente della "Notifica Consegna Impianto Elettrico di Illuminazione Pubblica"; c) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e l’Unità di appartenenza; d) gli estremi del Documento di Lavoro; e) il nominativo del Preposto ai Lavori e della relativa Unità di appartenenza o del Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice; f) l'esatta denominazione dell’impianto elettrico oggetto della consegna e la relativa tensione di esercizio nonché l’indicazione che trattasi di consegna per lavori, con descrizione di questi ; g) le modalità di individuazione dell’impianto oggetto dell’intervento; h) l'esatta denominazione dell'eventuale impianto elettrico attivo posto in prossimità; i) le indicazioni per la definizione della porzione di impianto oggetto dell’intervento (ubicazione, indirizzo, ecc.); Pag. 18 di 23 j) la descrizione precisa dei punti su cui sono stati effettuati i sezionamenti per la completa disalimentazione dell'impianto elettrico oggetto della consegna; k) indicazione dello stato del neutro in caso di linea BT; l) i provvedimenti adottati per “assicurarsi contro la richiusura dei sezionamenti”: blocco degli organi di manovra o azioni inibitrici equivalenti sezionamento dell’impianto come definito nella procedura societaria e segnalazione nell’elenco degli impianti oggetto di intervento e, in ogni caso, apposizione dei cartelli monitori “Lavori in corso – non effettuare manovre”; m) le indicazioni adottate per l'univoca individuazione dell’elemento d'impianto/linea oggetto della consegna ( eventuali contrassegni adottati, denominazione riportata sui cartelli, tranciatura del cavo, ecc.); n) l’ubicazione e le modalità di effettuazione delle eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento; o) le indicazioni degli eventuali impianti elettrici interferenti da mettere fuori tensione; p) data e l’ora della consegna della notifica; Nella sezione B q) data ed ora di avvio delle operazioni di manutenzione e apertura del “Modulo lavori di manutenzione correttiva”, con firma della prima parte del modello a cura del RI o suo delegato e del Preposto ai Lavori ; Per la restituzione dell'impianto elettrico devono essere indicati i seguenti dati: r) s) t) u) v) w) x) y) z) 2.6.5 un numero di fonogramma costituito da una successione di cifre casuali (in caso di trasmissione a mezzo fonogramma); il nominativo del Preposto ai Lavori e l’Unità di appartenenza o del Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo che aveva ricevuto la notifica; il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e l’Unità di Appartenenza; la data e l’ora in cui è riconsegnata la notifica; la firma della persona che aveva ricevuto la notifica (Preposto ai Lavori o Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo); un numero di fonogramma costituito da una successione di cifre casuali e la firma della persona che lo trasmette/riceve (in caso di trasmissione a mezzo fonogramma nei casi specificatamente previsti); le indicazioni per registrare l’eventuale trasferimento della “Notifica Consegna Impianto” ad altro Preposto ai Lavori; le indicazioni per registrare la riconsegna provvisoria dell’impianto al Responsabile dell’Impianto o suo delegato nel caso di sostituzione del Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice. le indicazioni per registrare l’eventuale trasferimento della “Notifica Consegna Impianto” ad altro Responsabile dell’Impianto o suo delegato. A chi è trasmesso E’ consegnato dal Responsabile dell’Impianto o suo delegato al Preposto ai Lavori dell'Acea Distribuzione o al Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice e viceversa al termine delle attività lavorative. Il documento sottoscritto deve rimanere in possesso dei due soggetti interessati e, al termine delle attività lavorative, deve essere archiviato, a cura dell’Unità addetta alla conduzione del lavoro, unitamente al Piano di Lavoro o al documento di lavoro. 2.6.6 Come si trasmette La Notifica Consegna Impianto Elettrico di Illuminazione Pubblica è consegnata a mano; per attività lavorative su linee eseguite da personale dell'Acea Distribuzione, può essere trasmessa agli interessati a mezzo fonogramma. Pag. 19 di 23 2.7 “PRESA IN CONSEGNA DI UN NUOVO IMPIANTO ELETTRICO” - PCNI Nel caso di attività lavorative affidate all’ Impresa che comportino la costruzione di nuovi impianti elettrici, che ovviamente non sono stati oggetto di consegna all’ Impresa medesima, l’ acquisizione degli stessi ad Acea Distribuzione da parte dell’ Impresa dovrà avvenire con la procedura indicata nel presente punto. La consegna di nuovi impianti elettrici deve avvenire di norma ad attività lavorative totalmente ultimate. Allorquando con unico verbale di consegna sono affidate all’Impresa più attività lavorative comprendenti la costruzione di nuovi impianti elettrici e questi siano completati in tempi diversi, ai fini di un’eventuale necessità di Acea Distribuzione di mettere in servizio ciascun impianto elettrico, si potrà eccezionalmente dare luogo alla consegna parziale. In entrambi i casi la consegna deve avvenire da parte del rappresentante dell’ Impresa al rappresentante dell’ Unità dell’Acea Distribuzione che gestisce l’ esecuzione delle attività lavorative, scambiando a mano sul posto di lavoro il documento “Presa in consegna di un nuovo impianto elettrico”. Ciascuna delle due persone deve rimanere in possesso di una copia del documento. I singoli nuovi impianti elettrici (impianti o linee) oggetto di consegna devono essere descritti in maniera completa e chiara, al fine di garantirne l’univoca individuazione. Dal momento della consegna Acea Distribuzione avrà la facoltà d’uso, subordinata agli esiti dell’ ispezione per la verifica di rispondenza alle prescrizioni tecniche e di sicurezza delle norme attinenti e all’esito positivo delle prove funzionali, dell’ impianto elettrico, che sarà pertanto da subito da considerare in esercizio. Eventuali riconsegne successive dell’impianto elettrico all’Impresa avverranno esclusivamente con le modalità per gli impianti in esercizio descritte nel presente documento. Pag. 20 di 23 2.8 “INTERVENTO SU SOSTEGNO ABBATTUTO O PERICOLANTE” - RS 2.8.1 Quando si usa Per disconnesione del palo dalla rete elettrica e dismissione dello stesso, richiesta di intervento per rimozione ed esecuzione intervento da parte della ditta appaltatrice. 2.8.2 Che cosa contiene a) b) c) d) Il riferimento ticket geocall; Ubicazione del sostegno da rimuovere; Le condizioni in cui il sostegno viene posto dalla formazione di pronto intervento; La richiesta di intervento all’impresa appaltatrice e l’accettazione dell’incarico da parte dell’impresa appaltatrice; e) La conferma dell’impresa appaltatrice dell’avvenuta esecuzione dell’intervento. 2.8.3 Chi lo emette a) la prima sezione del modulo, contenente la richiesta di rimozione del sostegno e le condizioni elettriche in cui è stato posto, dal Responsabile dell’Impianto o suo delegato; b) la seconda sezione del modulo, contenente la richiesta di rimozione all’impresa appaltatrice, dall’addetto alla Conduzione Rete; c) la terza sezione del modulo, contenente la conferma dell’avvenuta esecuzione dell’intervento, dall’impresa appaltatrice incaricata. 2.8.4 Come si compila Devono essere indicati i seguenti dati: Nella prima sezione: a) Il nominativo e la firma del Responsabile dell’Impianto delegato in attività di pronto intervento; b) Il numero del fonogramma inoltrato dal RI o suo delegato all’addetto in turno della Conduzione Rete; c) il numero di ticket Geocall che definisce l’intervento; d) la data e l’ora della comunicazione; e) il numero TG, il tipo e l’ubicazione del sostegno; f) la descrizione dettagliata delle condizioni elettriche in cui è stato posto il sostegno oggetto di rimozione; g) l’indicazione della segnalazione apposta sul sostegno per la sua individuazione; h) il numero di fonogramma corrispondente e la firma dell’addetto della Conduzione Rete; Nella seconda sezione: i) il nominativo dell’addetto alla Conduzione Rete che richiede l’intervento all’impresa appaltatrice; j) data e ora della richiesta; k) denominazione dell’impresa appaltatrice; l) numero contratto d’appalto; m) fax dell’impresa; n) data e ora entro le quali si richiede l’intervento; o) firma dell’addetto della Conduzione Rete che richiede l’intervento; p) numero di fonogramma dell’addetto alla Conduzione Rete che richiede l’intervento in caso di richiesta telefonica; Pag. 21 di 23 q) numero di fonogramma corrispondente del rappresentante dell’impresa che riceve la richiesta in caso di richiesta telefonica; Nella terza sezione: r) il nominativo del rappresentante dell’impresa che ha effettuato l’intervento; s) numero di ticket Geocall di riferimento; t) data e ora di termine intervento; u) numero di fonogramma e firma del responsabile dell’impresa che conferma l’esecuzione dell’intervento; v) numero di fonogramma corrispondente dell’addetto alla CR che riceve la comunicazione. 2.8.5 A chi è trasmesso e come La prima sezione per fonogramma dal Responsabile dell’Impianto o suo delegato in attività di pronto intervento all’addetto alla Conduzione rete. La seconda sezione per fonogramma, seguito da fax, dall’addetto alla Conduzione Rete al rappresentante dell’impresa. La terza sezione per fonogramma, seguito da fax appena possibile, dal rappresentante dell’impresa alla Conduzione Rete. Pag. 22 di 23 3. MODULI Modulo PdL PIANO DI LAVORO Modulo CI NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO Modulo NLT NOTIFICA LAVORI BT SOTTO TENSIONE Modulo PI PIANO DI INTERVENTO Modulo MIP MODULO LAVORI DI MANUTENZIONE IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Modulo CIIP NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA PER LA RICERCA DEL GUASTO Modulo PCNI PRESA IN CONSEGNA ELETTRICO Modulo RS INTERVENTO PERICOLANTE SU Pag. 23 di 23 DI UN SOSTEGNO NUOVO IMPIANTO ABBATTUTO O _______________________ Collegato con i Piani di Lavoro n°________/__________ Fonogramma RI delegato (quando previsto ) n°_______/_______ n°_______/_______ n°_______/_______ n° __________________ ACEA Distribuzione ACEA Illuminazione Pubblica UNITA' CONSEGNATARIA UNITA' EMITTENTE PIANO DI LAVORO - PdL N° PdL _________ / ________ Richiesto da: del il Elaborato da RI sig: del il Il RI, designato dalla URI, è stato autorizzato alla conduzione dell'impianto per i lavori ed il tempo necessario alla loro esecuzione, come di seguito descritti. IMPIANTO ELETTRICO su cui si eseguiranno i lavori: aV IMPIANTO ELETTRICO ATTIVO IN PROSSIMITA' O IN VICINANZA: aV INDICAZIONI PER LA DEFINIZIONE DEL "POSTO DI LAVORO": (ubicazione/indirizzo) DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE: dalle ore Durata Prevista: Tempo di riconsegna in caso di necessità: del alle ore _______________________________ Predisposto Piano Prove del _____________ Responsabile Manovre (REM): Addetto in turno della Conduzione Rete (da dichiarare all'istante di esecuzione delle manovre) alle ore del alle ore Sig. del Sig. Al REM si richiede l'esecuzione delle operazioni di seguito elencate: del RI delegato Sig. cell. Al RI delegato è demandata l'esecuzione operativa del presente Lavoro come indicato nel documento PRE e suoi allegati. Allo stesso vengono delegate le seguenti operazioni: Il preposto ai lavori indicato dalla URL competente in fase di richiesta del PdL del Preposto ai Lavori sig. cell. A) DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI/ELEMENTI D'IMPIANTO DA METTERE FUORI TENSIONE ED IN SICUREZZA PER LAVORI (DA INDICARE SEMPRE NELLO SCHEMA ELETTRICO ALLEGATO) B) INDICAZIONE DEI PUNTI SU CUI EFFETTUARE I SEZIONAMENTI PER LA COMPLETA DISALIMENTAZIONE C) INDICAZIONE DEI PUNTI SU CUI EFFETTUARE LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO CON DISPOSITIVI FISSI D) INDICAZIONE DEI PUNTI SU CUI EFFETTUARE LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO CON DISPOSITIVI MOBILI E) DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI/ELEMENTI D'IMPIANTO DA METTERE FUORI TENSIONE ED IN SICUREZZA PER INERFERENZA (DA INDICARE SEMPRE NELLO SCHEMA ELETTRICO ALLEGATO) F) INDICAZIONE DEI PUNTI SU CUI EFFETTUARE I SEZIONAMENTI PER LA COMPLETA DISALIMENTAZIONE (DA INDICARE SEMPRE NELLO SCHEMA ELETTRICO DELLA RETE) G) INDICAZIONE DEI PUNTI SU CUI EFFETTUARE LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO CON DISPOSITIVI FISSI H) INDICAZIONE DEI PUNTI SU CUI EFFETTUARE LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO CON DISPOSITIVI MOBILI Fonogramma corrispondente REM (quando previsto) n° ___________________________ Data……………………… Firma _________________________________ Firma del RI che ha elaborato il PdL ……………….………………………………………….. La presente firma del RI vale anche come accettazione dell'incarico. MOD. PdL (1^ FACCIATA di 4) Copia per _________________________________________________________________________________ ACEA Distribuzione ACEA Illuminazione Pubblica N° PdL _________ / ________ I) INDICAZIONI PER L'ASSICURAZIONE CONTRO LA RICHIUSURA DEI SEZIONAMENTI: (modalità per blocco organi di manovra, azioni inibitrici equivalenti, ecc., oltre all'apposizione cartelli) L) INDICAZIONI PER L'INDIVIDUAZIONE DELL'IMPIANTO/ELEMENTO DI IMPIANTO ELETTRICO OGGETTO DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE: (eventuali contrassegni, denominazione sul cartello, messa a terra e in corto circuito in vicinanza del posto di lavoro, tranciatura del cavo dopo aver individuato con certezza lo stesso mediante strumentazione e metodologie idonee, ecc.) M) NOTE: (linee su cui escludere le richiusure, eventuali ulteriori indicazioni necessarie, ecc.) SCHEMA ELETTRICO DELLA RETE (QUANDO NON ALLEGATO o ASSETTO PROVVISORIO) Istruzioni operative relative all'attività: scheda N° _______________ ALLEGATI: Schema elettrico della rete (obbligatorio quando non riportato nel modulo). Modulo "Programma per Prove" (obbligatorio in caso di prove complesse). Planimetria del "Posto di Lavoro" quando necessario. Piano di Intervento (PI). Altro Fonogramma corrispondente REM (quando previsto) n° ___________________________ Data……………………… data Firma _________________________________ Firma del RI che ha elaborato il PdL ……………….………………………………………….. ora Firma del RI delegato per accettazione dell'incarico APERTURA PdL DA PARTE DEL REM Il REM Sig. che il PdL è stato aperto alle ore del dichiara al RI delegato Sig. del come comunicato con modello NEM (da allegare al presente PdL) APERTURA PdL DA PARTE DEL RI delegato il RI delegato Sig. che con l'apertura nella cab. del verso cab. Fonogramma RI delegato n° ____________________________ Data……………………… dichiara al REM Sig. , alle ore del da inizio al presente PdL Fonogramma corrispondente REM ____________________________ Firma del RI delegato ……………….………………………………………….. MOD. PdL (2^ FACCIATA di 4) Copia per _________________________________________________________________________________ ACEA Distribuzione ACEA Illuminazione Pubblica N° PdL _________ / ________ Programma delle sospensioni per la restituzione temporanea all'esercizio di elemento di impianto - linea Riconsegna temporanea da parte del RI Restituzione da parte del REM, della CR, delegato dell'Unità addetta alle attività all' RI delegato dell'Unità addetta alle lavorative, al REM della CR attività lavorative Descrizione di assetto dell'elemento di impianto - linea data ora Fonog. RI delegato n° ________________ Fonog. corrispon. RI del. n° _____________ ora Fonog. RI delegato n° ________________ data ora Fonog. REM n° _________________ Fonog. corrispon. REM n° _____________ data ora Fonog. REM n° _________________ Fonog. corrispon. REM n° _____________ data data Fonog. corrispon. RI del. n° _____________ ora data ora Fonog. RI delegato n° ________________ Fonog. REM n° _________________ Fonog. corrispon. REM n° _____________ Fonog. corrispon. RI del. n° _____________ data ora data ora Fonog. RI delegato n° ________________ Fonog. REM n° _________________ Fonog. corrispon. REM n° _____________ Fonog. corrispon. RI del. n° _____________ data ora data ora Fonog. RI delegato n° ________________ Fonog. REM n° _________________ Fonog. corrispon. REM n° _____________ Fonog. corrispon. RI del. n° _____________ Fonogramma RI delegato coincidente con PL n° __________________________ Firma ____________________________________________ Fonogramma corrispondente REM n° __________________________________ Firma ____________________________________________ CHIUSURA PdL DA PARTE DEL RI delegato il RI delegato Sig. dichiara al REM Sig. del che con La chiusura nella cab. verso cab. , alle ore Fonogramma RI delegato n° ____________________________ del viene chiuso il presente PdL Fonogramma corrispondente REM ____________________________ RICONSEGNA CONDUZIONE AL REM PER CHIUSURA PdL il RI delegato Sig. dichiara al REM Sig. del che i lavori di cui al presente P.d.L. sono ultimati. L'impianto viene riconsegnato alle ore …...…..…….. del ………..………………. come indicato con modello NEM (da allegare al PdL) con il seguente assetto di rete (Se non indicato con il modello NEM, indicare la rimozione delle terre di lavoro e di individuazione e lo stato degli impianti, ad esempio linea sezionata e a terra agli estremi ) concordato con il REM. Fonogramma RI delegato n° _______________________ Fonogramma corrispondente REM _________________________________ Nota: a intervento ultimato il PdL andrà archiviato, completo di allegati, con eventuali Moduli "Notifica Consegna Impianto " e "Notifica Esecuzione Manovre". Data……………………… Firma del RI delegato ……………….………………………………………….. MOD. PdL (3^ FACCIATA di 4) Copia per ____________________________________________________________________________ ACEA Distribuzione ACEA Illuminazione Pubblica N° PdL _________ / ________ TRASFERIMENTO AD ALTRO PREPOSTO AI LAVORI (PL) CHE PUO' ANCHE COINCIDERE CON IL RESPONSABILE IMPIANTO delegato Il Preposto ai Lavori (PL) subentrante sig. _______________________________________ del __________________________________________ dichiara di ricevere il presente PdL dal Sig. ______________________________________ del __________________________________________ e di aver preso visione di quanto prescritto nel PdL e dello stato di avanzamento delle attività lavorative. data _________________ ora ______________ Firma del PL uscente: _____________________________________________ Firma del PL subentrante: ______________________________________________________ In caso di lavori effettuati da impresa appaltatrice, il trasferimento ad altro PL deve essere richiesto per iscritto e il RI delegato deve redigere nuova CI al PL subentrante TRASFERIMENTO AD ALTRO RESPONSABILE DELL' IMPIANTO delegato Fonogramma n° …………………………. Il sig. ________________________________ dell'Unita Addetta ai Lavori al Preposto ai Lavori comunica sig. _________________________________________ del ____________________________________________ ed al sig. _________________________________ della Unità Addetta alla Conduzione dell'Impianto (REM) che da questo momento subentra al sig. __________________________________________del __________________________________________ quale Responsabile dell'Impianto designato per il presente Piano di Lavoro dopo che il RI delegato subentrante ha riletto il PdL: Data ________________ ora ________________ Firma RI delegato subentrante _________________________________ Fonogramma corrispondente PL n° _______________________ Firma _________________________________ Fonogramma corrispondente REM n° ______________________ Firma _________________________________ TRASFERIMENTO AD ALTRO RESPONSABILE DELL' IMPIANTO Fonogramma n° …………………………. Il sig. _______________________________________________ dell'Unita Addetta ai Lavori comunica al Preposto ai Lavori sig. ______________________________________________________ del ____________________________________________ al REM sig. __________________________________________ della Unità Addetta alla Conduzione dell'Impianto, al RI delegato sig. __________________________________________ incaricato della esecuzione operativa del presente piano dei lavori che da questo momento subentra al sig. _______________________________________del ______________________________________ quale Responsabile dell'Impianto per il presente Piano di Lavoro. dopo che il RI subentrante ha riletto il PdL ed ha accertato lo stato degli impianti e l'avanzamento dei lavori: Data ________________ ora ________________ Firma RI subentrante _________________________________ Fonogramma corrispondente PL n° ______________________________ Firma _________________________________ Fonogramma corrispondente REM n° ____________________________ Firma _________________________________ Fonogramma corrispondente RI delegato n° ______________________ Firma _________________________________ PERSONA DI LIVELLO GERARCHICO SUPERIORE AL RI DELEGATO CHE ESPLETA LA PROCEDURA DI SOSTITUZIONE DEL RI DELEGATO USCENTE PER FORZATA ASSENZA DELLO STESSO RI delegato ASSENTE: Nominativo ………………………………………………………….………………………………………….….………. Data ……………………………...………………. Ora ………………………………...…………………… Nota: a intervento ultimato il PdL andrà archiviato, completo di allegati, con eventuali Moduli "Notifica Consegna Impianto Elettrico" Data……………………… Firma del RI delegato ……………….………………………………………….. MOD. PdL (4^ FACCIATA di 4) Copia per ____________________________________________________________________________ NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO - CI - Acea Distribuzione S.p.A Pag. UNITA' EMITTENTE Da utilizzare per tutte le attività lavorative fuori tensione, su impianti AT-MT-BT, quando RI o suo delegato non coincidonocon il PL Unità Consegnataria CONSEGNA DELL'IMPIANTO ELETTRICO SEZIONE A se PL di ACEA Distribuzione e non sono presenti PdL collegati Fonogramma RI o suo delegato N° Il RI o suo delegato sig. del in conformità al PdL/Documento di Lavoro N° del , , collegato ai Piani di Lavoro N° , del consegna al Preposto ai Lavori sig. a Volt l'impianto elettrico per lavori di Pagg. per interferenza impianti interferenti messi fuori servizio e oggetto di specifica Consegna Impianto impianto elettrico attivo in prossimità: CONDIZIONI DELL'IMPIANTO ELETTRICO OGGETTO DI CONSEGNA: 1) Il "posto di lavoro risulta così definito (ubicazione/indirizzo): 2) i sezionamenti sono stati effettuati: 3) nel caso di linee BT il neutro è sezionato: si no 4) sono state adottate le seguenti assicurazioni contro la richiusura (modalità per blocco organi di manovra, azioni inibitrici equivalenti, ecc…, oltre all'apposizione di cartelli monitori): 5) l'impianto elettrico o elemento d'impiato elettrico risulta così individuato (eventuali contrassegni, denominazione sul cartello, tranciatura del cavo, ecc..): 6) le eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento, utilizzabile anche come terra di lavoro nel caso di linee in cavo, sono ubicate ed effettuate come segue: Per l'apposizione delle terre di individuazione su linee AT o MT da parte del PL dell'impresa Il Responsabile dell'Impianto delegato di ACEA Distribuzione Sig. chiede al Preposto ai Lavori Sig. del dell'impresa in sua presenza e sotto la responsabilità del PL stesso, in corrispondenza del sostegno n° della linea oggetto di consegna contrassegnato con di eseguire: - la verifica dell'assenza di tensione utilizzando correttamente un'appropriata e idonea strumentazione e/o attrezzatura controllando la strumentazione prima e dopo l'uso; - la messa a terra e in corto circuito in posizione visibile dal posto di lavoro (terre di individuazione). firma del Preposto ai Lavori che deve effettuare la data ora firma Responsabile dell'Impianto o suo delegato verifica assenza tensione e la messa a terra Tecnico dell'Unità Addetta ai Lavori da contattare alla fine dei lavori per la riconsegna dell'impianto: Sig. tel Modalità di riconsegna impianto a fine lavori da parte del PL al RI o suo delegato: a mano a mezzo fonogramma N.B.: la conferma della corretta individuazione dell'impianto elettrico si avrà solo con la verifica di assenza di tensione e la messa a terra ed in corto circuito o la tranciatura del cavo. Il Preposto ai Lavori dichiara di aver preso visione del "posto di lavoro" in cui devono essere eseguite le attività lavorative e delle eventuali delimitazioni; dichiara altresì di essere stato edotto in relazione all'ambiente di lavoro in cui deve operare ed alle misure di sicurezza adottate, comprese quelle indicate nel Piano di Lavoro. data Firma del Preposto ai Lavori ora Firma del RI o suo delegato (se PL è di ACEA Distribuzione) fonogramma corrispondente PL N° MOD. CI (I° FACCIATA DI 3) N OT I FI CA CON SEGN A I M PI AN T O ELET T RI CO - CI - SEZIONE B RI CON SEGN A DEFI N I T I V A DELL'I M PI AN T O ELET T RI CO Pa g. di pa gg. fonogramma Preposto ai Lavori N° (se previsto in fase di consegna impianto) del Il Preposto ai Lavori Sig. del dichiara al RI o suo delegato Sig. che, per quanto di competenza, tutti i lavori assegnati, relativi al Piano di Lavoro/Documento di lavoro n° sono stati ultimati a regola d'arte e, essendo state rimosse le eventuali terre di lavoro, l'impianto elettrico o elemento d'impianto elettrico sopra descritto può essere rimesso in servizio. data ora firma Preposto ai Lavori firma Responsabile dell'Impianto o suo delegato fonogramma corrispondente Responsabile dell'Impianto o suo delegato (se previsto) N° TRASFERIMENTO AD ALTRO PREPOSTO AI LAVORI (SOLO NEL CASO DI ATTIVITA' CON PERSONALE DI ACEA DISTRIBUZIONE) Il Preposto ai Lavori Sig. dichiara di trasferire la presente notifica al Sig. del data ora firma del Preposto ai Lavori uscente Il Preposto ai Lavori Sig. dichiara di ricevere la presente Notifica e di aver preso visione di quanto prescritto nella stessa e dello stato di avanzamento delle attività lavorative. data ora firma del Preposto ai Lavori subentrante RICONSEGNA DELLA NOTIFICA A SEGUITO DI SOSTITUZIONE DEL PREPOSTO AI LAVORI DELL'IMPRESA APPALTATRICE del Il Preposto ai Lavori Sig. dovendosi avvicendare con altro Preposto ai Lavori, restituisce al Responsabile dell'Impianto o suo delegato Sig. del la presente Notifica e dichiara che per quanto lo riguarda i lavori non sono stati ultimati; pertanto, l'impianto elettrico o l'elemento d'impianto elettrico sopra descritto non può essere rimesso in servizio Dichiara, inoltre, che l'impianto oggetto di riconsegna si trova nelle seguenti condizioni: data ora firma Preposto ai Lavori firma Responsabile dell'Impianto o suo delegato SOSTITUZIONE DEL RESPONSABILE DELL'IMPIANTO o suo delegato (da utilizzare in caso di Consegna Impianto per lavori che non necessitano di PdL) N° fonogramma RI o suo delegato Il sig. dell'Unità Addetta ai Lavori, comunica al Preposto ai Lavori, sig. del che da questo momento subentra al sig. quale Responsabile dell'Impianto delegato del data ora firma PL/RI delegato fonogramma corrispondente Preposto ai Lavori PERSONA DI LIVELLO GERARCHICO SUPERIORE AL RI DELEGATO CHE ESPLICA LA PROCEDURA DI SOSTITUZIONE DEL RI DELEGATO USCENTE PER FORZATA ASSENZA DELLO STESSO Nominativo Data Ora MOD. CI (II° FACCIATA DI 3) Pag. NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO - CI - SEZIONE C ______ di Pagg. ______ Gestione sospensioni Lavori per la restituzione temporanea dell'impianto o dell'elemento di impianto al RI o suo delegato Impianto elettrico o porzione di impianto elettrico oggetto della presente riconsegna temporanea REST I T U Z I ON E T EM PORAN EA I M PI AN T O DA PL A RI o suo delegato PER LE VERIFICHE DI COMPETENZA (possibile solo se la consegna è stata effettuata a mano sul posto di lavoro) del Il Preposto ai Lavori Sig. dichiara al RI delegato Sig. del che, per quanto di competenza, i lavori assegnati, relativi al Piano di Lavoro/Documento di lavoro n° sono stati ultimati a regola d'arte e, essendo state rimosse le eventuali terre di lavoro, l'impianto elettrico o elemento d'impianto elettrico sopra descritto viene riconsegnato per le attività di competenza del RI o suo delegato nelle condizioni indicate nel Punto A. "A" - DICHIARAZIONE DEL PL, CHE L'IMPIANTO SI TROVA NELLE SEGUENTI CONDIZIONI: 1) Il "posto di lavoro risulta così definito (ubicazione/indirizzo): 2) 3) 4) 5) Il "posto di lavoro è abbandonato da tutti gli addetti ai lavori. i sezionamenti, aperti per l'esecuzione dei lavori, sono ancora presenti. le eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento, sono ancora presenti; sono stati realizzati i seguenti ulteriori punti di sezionamento: 5) sono state adottate le seguenti assicurazioni contro la richiusura (modalità per blocco organi di manovra, azioni inibitrici equivalenti, ecc…, oltre all'apposizione di cartelli monitori): 6) l'impianto o elemento d'impiato elettrico risulta così individuato (eventuali contrassegni, denominazione sul cartello ecc.): 7) le eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento, utilizzabile anche come terra di lavoro nel caso di linee in cavo, sono ubicate ed effettuate come segue: 8) NOTE: data ora firma Responsabile dell'Impianto o suo delegato firma Preposto ai Lavori 2 ° CON SEGN A I M PI AN T O DA RI o suo delegato A PL PER ULTERIORE ATTIVITA' SULL'IMPIANTO del Il RI o suo delegato Sig. del dichiara al Preposto ai Lavori Sig. che le verifiche sull'impianto sono state ultimate e che è necessario procedere a: "a" - DICHIARA, INOLTRE, CHE L'IMPIANTO SI TROVA NELLE SEGUENTI CONDIZIONI: 1) Il "posto di lavoro risulta così definito (ubicazione/indirizzo): 2) i sezionamenti sono stati effettuati: 4) sono state adottate le seguenti assicurazioni contro la richiusura (modalità per blocco organi di manovra, azioni inibitrici equivalenti, ecc…, oltre all'apposizione di cartelli monitori): 5) l'impianto elettrico o elemento d'impiato elettrico risulta così individuato (eventuali contrassegni, denominazione sul cartello, ecc..): 6) le eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento, utilizzabile anche come terra di lavoro nel caso di linee in cavo, sono ubicate ed effettuate come segue: data ora firma Responsabile dell'Impianto o suo delegato Da utilizzare unitamente alle prime due pagine della Notifica consegna impianti per la gestione delle sospensioni lavori e ripresa in consegna dell'impianto firma Preposto ai Lavori MOD. CI (III° FACCIATA DI 3) ACEA Distribuzione S.p.A. NOTIFICA LAVORI BT UNITA' ADDETTA AI LAVORI ____________________ ACEA Illuminazione Pubblica SpA SOTTO TENSIONE (NLT) UNITA’ CONSEGNATARIA ___________________ Il Sig. _____________________________________ dell’Unità Addetta ai Lavori ___________________________ in conformità al Documento di Lavoro _________________ del ________________, autorizza il Rappresentante dell’Impresa ______________________________________ Sig._____________________________________ a far effettuare da personale dichiarato ‘Idoneo ad effettuare lavori sotto tensione’ i lavori sull’impianto elettrico sotto tensione: ____________________________________________________________________________________________a Volt _____________ IMPIANTO ELETTRICO ATTIVO IN PROSSIMITA': ______________________________________________________________________________ CONDIZIONI DELL’IMPIANTO ELETTRICO OGGETTO DI CONSEGNA: IN 1) TENSIONE Il “Posto di Lavoro” risulta così definito: (ubicazione/indirizzo) ___________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________ La presente notifica deve essere consegnata dal Rappresentante dell’Impresa al Preposto ai lavori Sig. __________________________________prima dell’esecuzione degli stessi (a cura del Rappresentante dell’impresa) Data _____________________firma preposto ________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________ 2) l’impianto elettrico o l’elemento d’impianto elettrico risulta così individuato: __________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________ 3) componenti dell’impianto elettrico oggetto dei lavori:______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________ 4) tipologia di lavoro da eseguire:________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________ Il Rappresentante dell’Impresa ritiene adeguate le informazioni circa l’impianto oggetto dei lavori e comunica che gli stessi verranno eseguiti dalle ore __________ del _______________ alle ore ____________ del ________________ Data _____________________ ora _________________ Firma Rappresentante dell’Impresa DA INVIARE ALL’UNITA’ ADDETTA AI LAVORI PRIMA DI ESEGUIRE I LAVORI NOTIFICA ULTIMAZIONE LAVORI Il Rappresentante dell’Impresa ________________________________________ Sig. _____________________________________________ dichiara al Sig. _________________________________ dell’Unità Addetta ai Lavori ______________________________ che per quanto lo riguarda, i lavori sull'impianto elettrico o l’elemento d’impianto elettrico sopra descritto, sono stati ultimati. Data _______________________ Ora _______________ Firma Rappresentante dell’Impresa ______ ________________________________________________________________________________________________________________________ _ NOTE:________________________________________________________________________________________________________________________ MOD. CIT (FACCIATA 1di 1) Acea Distribuzione S.p.A Acea Illuminazione Pubblica SpA PIANO DI INTERVENTO - PI N° PI /_________ / DEL________ UNITA' CONSEGNATARIA UNITA' EMITTENTE Collegato con i Piani di Lavoro n°______________ ___________________ Elaborato da: ___________________ del il del PREPOSTO AI LAVORI Nominato dalla URL IMPIANTO ELETTRICO: aV IMPIANTO ELETTRICO ATTIVO IN PROSSIMITA': aV IMPIANTO ELETTRICO ATTIVO IN VICINANZA: aV INDICAZIONI PER LA DEFINIZIONE DEL "POSTO DI LAVORO": (ubicazione/indirizzo) RESPONSABILE DELL'IMPIANTO o suo delegato del DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE: Data e tempo previsto per l'esecuzione delle attività lavorative: dalle ore ___ del ________ alle ore _________ Durata effettiva delle attività lavorative: del _________ dalle ore _______ del __________ alle ore _____ del ______ MODALITA' PER LA VERIFICA DI ASSENZA DI TENSIONE: (ubicazione del punto, strumentazione da usare, ecc.) INDICAZIONI PER LA MESSA A TERRA E IN CORTOCIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E PER LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI EQUIPOTENZIALITA': PRESCRIZIONI PER IL CONTROLLO DEL RISCHIO ELETTRICO IN CASO DI ATTIVITA' LAVORATIVE IN PROSSIMITA' O IN VICINANZA DI PARTI ATTIVE Lavori in prossimità Modalità di delimitazione del posto di lavoro Apprestamenti da attuare per evitare l'invasione della zona di lavoro sotto tensione (distanza sicura, barriere, protettori isolanti ecc.) Lavori in vicinanza Modalità di delimitazione del posto di lavoro Apprestamenti da attuare per evitare l'invasione della zona di prossimità (impedimenti, limitazioni, barriere, ecc.) Attrezzature e mezzi speciali da usare Dispositivi di protezione individuali La firma del presente modello costituisce formale individuazione, da parte della URL competente, del preposto alla esecuzione dell'intervento. data ora Firma del Tecnico della URL che ha elaborato il PI La firma del presente modello costituisce, da parte del Preposto ai Lavori, formale accettazione dell'incarico, approvazione e condivisione dei suoi contenuti. data ora Firma del Preposto ai Lavori per condivisione, approvazione del PI ed accettazione dell'incarico ATTENZIONE! LA MESSA A TERRA ED IN CORTOCIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI EQUIPOTENZIALITA' COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE MOD. PdI (1^ FACCIATA di 2) PIANO DI INTERVENTO - PI N° PI /_________ / DEL________ N. Operatori Acea Distribuzione S.p.A Acea Illuminazione Pubblica SpA Compiti: Fasi e sequenze Operative: Note La firma del presente modello costituisce formale individuazione, da parte della URL competente, del preposto alla esecuzione dell'intervento. data ora Firma del Tecnico della URL che ha elaborato il PI La firma del presente modello costituisce, da parte del Preposto ai Lavori, formale accettazione dell'incarico, approvazione e condivisione dei suoi contenuti. data ora Firma del Preposto ai Lavori per condivisione, approvazione del PI ed accettazione dell'incarico TRASFERIMENTO AD ALTRO PREPOSTO AI LAVORI CHE PUO' ANCHE COINCIDERE CON IL RESPONSABILE DELL' IMPIANTO Il Preposto ai Lavori sig. _______________________________________dichiara di trasferire il presente Piano di Intervento al sig. _______________________________________________________ unitamente alle seguenti notifiche: data _________________ ora ______________ Firma del Preposto ai Lavori uscente: ______________________________ Il Preposto ai Lavori sig._________________________________________ dichiara di ricevere il presente Piano di Intervento, con le notifiche sopra indicate, e di aver preso visione di quanto prescritto nel Piano di Lavoro e dello stato di avanzamento delle attività lavorative data ora Firma del Preposto ai Lavori subentrante: Il trasferimento ad altro PL presuppone che il RI delegato rediga una nuova CI al PL subentrante MOD. PdI (2^ FACCIATA di 2) ACEA Illuminazione Pubblica SpA NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA UNITA' EMITTENTE _______________________ (CIIP) UNITA’ CONSEGNATARIA ________________________ SEZIONE A Il Responsabile Impianto sig. ____________________________________________ del________________________________ Incaricato con documento lavori n. ________________del ____________, consegna al Preposto ai Lavori sig________________________ ._________________________________ dell’impresa ________________________________________________________ l’impianto I.P. denominato_____________________________________alimentato alla tensione ________ V, di cui consegna rilievo planimetrico, per procedere alla esecuzione di _____________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________________________ Il Responsabile dell’Impianto designato ha individuato l’impianto oggetto dell’intervento mediante: □ Verifica degli elaborati planimetrici; □ Prove di alimentazione da rete; □ Rilevatore cavo da fascio; □ Taglio del cavo e prove di continuità (lavoro in tensione). CONDIZIONI DELL’IMPIANTO ELETTRICO OGGETTO DI CONSEGNA: 1) La porzione di impianto oggetto dell’intervento risulta così definito: (ubicazione/indirizzo) __________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ 2) i sezionamenti sono stati effettuati : _______________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ 3) nel caso di linea BT il neutro è sezionato si □ 4) sono state adottate le seguenti assicurazioni contro la richiusura: (modalità per blocco organi di manovra, azioni inibitrici equivalenti, ecc, oltre all’apposizione cartelli) ______________________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________________________________________ no □ 5) l’impianto elettrico o l’elemento d’impianto elettrico risulta così individuato: (eventuali contrassegni, denominazione sul cartello, ecc.) ________________________________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________________________ 6) le eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento, utilizzabile anche come terra di lavoro nel caso di linee in cavo, sono ubicate ed effettuate come segue: _____________________________________________________________________________________________________________________________ PER ATTIVITA’ LAVORATIVE BT DI APPALTATORI IN PROSSIMITA’ DI PARTI ATTIVE: a) il rischio elettrico è così controllato: ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ b) il “Posto di lavoro”risulta così delimitato: ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ c) procedure per l’attuazione della protezione a distanza di sicurezza e sorveglianza: ____________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________ ATTENZIONE : Tutte le attività in cui è previsto il contatto con le parti attive dell’impianto devono essere eseguite utilizzando le procedure di “lavoro in tensione” (DPI, attrezzi isolati, strumentazione isolata o isolamento da terra). Il Preposto ai Lavori dichiara di aver preso visione del "Posto di lavoro" in cui devono essere eseguiti i lavori e delle eventuali delimitazioni; dichiara altresì di essere stato edotto in relazione all'ambiente di lavoro in cui deve operare ed alle misure di sicurezza adottate, comprese quelle indicate nel documento di lavoro. Data _____________________ ora _________________ Firma Preposto ai Lavori Firma Responsabile dell’Impianto _____________________________ ______________________________ Fonogramma corrispondente N° ________ Firma _______________________________ MOD. CI (1° FACCIATA di 2 ) SEZIONE B DICHIARAZIONE DI AVVIO DELLA FASE DI RICERCA DEL GUASTO (solo per la riparazione dei guasti) Il Responsabile Impianto designato ed il Preposto ai Lavori danno avvio alle attività di prove e misure necessarie alla ricerca del guasto. Le attività di ricerca del guasto verranno eseguite con il Modulo Lavori di Manutenzione Correttiva collegato (MIP). Data _____________________ ora _________________ Firma Preposto ai Lavori Firma Responsabile dell’Impianto _____________________________ ______________________________ RESTITUZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO Il Preposto ai Lavori Sig. ________________________________________ del ________________________________________________ Dichiara al Responsabile dell’Impianto Sig. ________________________________________ del _______________________________________________ Che, per quanto di competenza, essendo state rimosse le eventuali terre di individuazione, l'impianto elettrico o l’elemento d’impianto elettrico sopra descritto può essere rimesso in servizio. Data _______________________ Ora _______________ Firma Preposto ai Lavori Firma Responsabile dell’Impianto _________________________ _____________________________ FONOGRAMMA CORRISPONDENTE N°____________ FIRMA __________________________________________ TRASFERIMENTO AD ALTRO PREPOSTO AI LAVORI (SOLO NEL CASO DI ATTIVITA’ CON PERSONALE ACEA DISTRIBUZIONE) Il Preposto ai Lavori Sig. ___________________________________________________________ dichiara di trasferire la presente Notifica al Sig. __ __________________________________________________________________________________________________________________________ Data _______________________ Ora _______________ Firma del Preposto ai Lavori uscente: ____________________________________________ Il Preposto ai Lavori Sig. _____________________________________________________________________________ dichiara di ricevere la presente Notifica e di aver preso visione di quanto prescritto nella stessa e dello stato di avanzamento delle attività lavorative. Data _______________________ Ora _______________ Firma del Preposto ai Lavori subentrante: ________________________________________ RICONSEGNA DELLA NOTIFICA A SEGUITO DI SOSTITUZIONE PREPOSTO CONDUZIONE LAVORO IMPRESA Il Preposto ai Lavori Sig. ________________________________________ del _______________________________________ dovendosi avvicendare con altro Preposto ai Lavori, restituisce al Responsabile dell’Impianto Sig. ____________________________________________ del _______________________________________________ la presente Notifica e dichiara che per quanto lo riguarda l'impianto elettrico o l’elemento d’impianto elettrico sopra descritto non può essere rimesso in servizio. Data _______________________ Ora _______________ Firma Preposto ai Lavori _______________________________ Firma Responsabile dell’Impianto _____________________________ SOSTITUZIONE RESPONSABILE DELL’IMPIANTO (da utilizzare in caso di consegna impianti in mancanza di Piano di Lavoro) Fonogramma n° _____________ Il sig. __________________________________________ dell'Unita Addetta alla Conduzione Del Lavoro al Preposto ai Lavori comunica sig. __________________________________ del ________________________________ che da questo momento subentra al sig. _________________________del _____________________________ quale Responsabile dell'Impianto Data ________________ ora ________________ Firma RI subentrante _________________________________ Fonogramma corrispondente PL n° _______________________ MOD. CI (II° FACCIATA di 2 ) ATTENZIONE ! LA MESSA A TERRA E IN CORTOCIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI EQUIPOTENZIALITA' COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE MODULO LAVORI DI MANUTENZIONE CORRETTIVA IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA (MIP) ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A. UNITA' EMITTENTE _______________________ Da allegare al CIIP UNITA’ CONSEGNATARIA ________________________ DATA_________________________ Pag ___________ di Pagg. _______________ Il Responsabile Impianto sig. ____________________________________ del____________________________ed il Preposto ai Lavori sig_______________________________________ dell’impresa ______________________________________, tenuto conto di quanto richiesto con documento di lavoro n. ______________________ del ______________eseguiranno le attività di ricerca del guasto sull’impianto I.P. denominato___________________________alimentato alla tensione ________ V Il Responsabile dell’Impianto alle ore____________________ richiede al preposto ai Lavori l’esecuzione del seguente intervento: _________________________________________________________________________________________________ da eseguire nel punto dell’impianto: _____________________________________________________________________________________________________________ Il Preposto ai Lavori, viste le condizioni dell’impianto e del luogo di lavoro, dichiara eseguibili in sicurezza le lavorazioni richieste. Il Preposto ai Lavori Il Responsabile Impianto _________________________ ________________________________ Il Preposto ai Lavori alle ore___________dichiara che il richiesto lavoro è stato completato, le aree e gli impianti sono stati messi in sicurezza e si può procedere alla messa in tensione dell’impianto per le verifiche di individuazione guasto. Il Preposto ai Lavori Il Responsabile Impianto _________________________ ________________________________ Il Responsabile dell’impianto alle ore_______________ richiede al preposto ai Lavori l’esecuzione del seguente intervento: ___________________________________________________________________________________________________________ da eseguire nel punto dell’impianto ______________________________________________________________________________ Il Preposto ai Lavori, viste le condizioni dell’impianto e del luogo di lavoro, dichiara eseguibili in sicurezza le lavorazioni richieste. Il Preposto ai Lavori Il Responsabile Impianto _________________________ ________________________________ Il Preposto ai Lavori alle ore___________dichiara che il lavoro richiesto è stato completato, le aree e gli impianti sono stati messi in sicurezza e si può procedere alla messa in tensione dell’impianto per le verifiche di individuazione guasto. Il Preposto ai Lavori Il Responsabile Impianto _________________________ ________________________________ Il Responsabile dell’impianto alle ore____________ richiede al preposto ai Lavori l’esecuzione del seguente intervento: _______________________________________________________________________ da eseguire nel punto dell’impianto ________________________________________________________________________________________________________________ Il Preposto ai Lavori, viste le condizioni dell’impianto e del luogo di lavoro, dichiara eseguibili in sicurezza le lavorazioni richieste. Il Preposto ai Lavori Il Responsabile Impianto _________________________ ________________________________ Il Preposto ai Lavori alle ore___________dichiara che il lavoro richiesto è stato completato, le aree e gli impianti sono stati messi in sicurezza e si può procedere alla messa in tensione dell’impianto per le verifiche di individuazione guasto. Il Preposto ai Lavori Il Responsabile Impianto _________________________ ________________________________ RICHIESTA RIPARAZIONE DEFINITIVA Il guasto è stato individuato nella porzione ed elemento di seguito descritta:____________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________ si ordina al Preposto ai Lavori la riparazione dell’impianto mediante la sostituzione di _________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________ Data________________ ora________________________ Il Preposto ai Lavori _________________________ Il Responsabile Impianto ________________________________ ACEA Distribuzione S.p.A. Unità dell’Acea Distribuzione che gestisce l’esecuzione delle attività lavorative ……………………………………………………… PRESA IN CONSEGNA DI UN NUOVO IMPIANTO ELETTRICO Costruito dall’Impresa………………….…..…….…..Contratto……..…………………….. del……………..…… relativo alle attività lavorative:………………………………………………..………..……..……………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………..………………………………….. Oggi ……………………………………………… alle ore ……………………………. si sono riuniti sul posto il Sig……………………………………………………………………………………………………………………….. in qualità di Rappresentante dell’Acea Distribuzione S.p.A. ed il Sig….……………………….………….… …………………………………………….…………………………. in qualità di Rappresentante dell’impresa ………………………………………………………………………… Il Rappresentante dell’Impresa, dichiara che l’impianto elettrico Linea AT in conduttori nudi in cavo interrato Linea MT in conduttori nudi in cavo interrato in cavo aereo Cabina Primaria AT/MT Cabina Secondaria MT/BT Linea BT in conduttori nudi in cavo interrato in cavo aereo sito in Comune di……………………………………………………………………………………………………… la cui realizzazione è stata prevista nel preventivo…………………………………..………..affidato per l’esecuzione all’Impresa, costituito da…………………………………………………………………….………… …………………………………………………………………………………………………………………………….. è stato completamente realizzato, ultimato e opportunamente confinato rispetto ad eventuali altre aree ancora nella disponibilità dell’Impresa. Il Rappresentante di Acea Distribuzione S.p.A. dichiara che l’impianto elettrico realizzato, senza pregiudizio nei riguardi delle formalità contrattuali, viene preso in consegna immediata da parte dell’Acea con facoltà d’uso, subordinata agli esiti dell’ispezione per la verifica di rispondenza alle prescrizioni tecniche e di sicurezza delle norme attinenti e all’esito positivo delle prove funzionali. Da parte dell’Impresa il nuovo impianto elettrico deve comunque fin d’ora essere considerato in esercizio e l’Impresa prende atto che per eventuali futuri interventi su di esso è necessario seguire le procedure stabilite dalla “Nota Tecnica – Prescrizioni concernenti i rapporti tra l’Acea Distribuzione S.p.A. e le Imprese Appaltatrici per l’esecuzione di attività lavorative fuori tensione su impianti elettrici di bassa, media e alta tensione in esercizio e/o in prossimità degli stessi”. Per Acea Distribuzione S.p.A. Per l’Impresa …………………………………………. …………..………………………….. 1° copia: è firmata dal Rappresentante dell’Impresa e rimane al Rappresentante dell’Acea Distribuzione 2° copia: è firmata dal Rappresentante dell’Acea Distribuzione S.p.A. e rimane al Rappresentante dell’Impresa ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A. Unità dell’Acea Illuminazione Pubblica che gestisce l’esecuzione delle attività lavorative ……………………………………………………… PRESA IN CONSEGNA DI UN NUOVO IMPIANTO ELETTRICO Costruito dall’Impresa………………….…..…….…..Contratto……..…………………….. del……………..….. relativo alle attività lavorative:………………………………………………..………..……..……………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… .…………………………………………………………………………………………..…………………………………. Oggi ……………………………………………… alle ore ……………………………. si sono riuniti sul posto il Sig……………………………………………………………………………………………………………………….. in qualità di Rappresentante dell’ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A. ed il Sig…………………………………………………………………………………….……………………………. in qualità di Rappresentante dell’impresa………………………………………………………………………… Il Sig Rappresentante dell’Impresa, dichiara che l’impianto elettrico ………………….…………..… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………… sito in Comune di………………………………………………… in via …………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… la cui realizzazione è stata prevista nel preventivo…………………………………..affidato per l’esecuzione all’Impresa, costituito da……………………………………………………….………………….… …………………………………………………………………………………………………………………….……… …………………………………………………………………è stato completamente realizzato, ultimato e opportunamente confinato rispetto ad eventuali altre aree ancora nella disponibilità dell’Impresa. Il Rappresentante di Acea Illuminazione Pubblica S.p.A. dichiara che l’impianto elettrico realizzato, senza pregiudizio nei riguardi delle formalità contrattuali, viene preso in consegna immediata da parte dell’Acea con facoltà d’uso, subordinata agli esiti dell’ispezione per la verifica di rispondenza alle prescrizioni tecniche e di sicurezza delle norme attinenti e all’esito positivo delle prove funzionali. Da parte dell’Impresa il nuovo impianto elettrico deve comunque fin d’ora essere considerato in esercizio e l’Impresa prende atto che per eventuali futuri interventi su di esso è necessario seguire le procedure stabilite dalla “Nota Tecnica – Prescrizioni concernenti i rapporti tra l’Acea Illuminazione Pubblica S.p.A. e le Imprese Appaltatrici per l’esecuzione di attività lavorative fuori tensione su impianti elettrici di bassa, media e alta tensione in esercizio e/o in prossimità degli stessi”. Per Acea Illuminazione Pubblica S.p.A. Per l’Impresa …………………………………………. …………..………………………….. 1° copia: è firmata dal Rappresentante dell’Impresa e rimane al Rappresentante dell’Acea Illuminazione Pubblica SpA 2° copia: è firmata dal Rappresentante dell’Acea Illuminazione Pubblica SpA. e rimane al Rappresentante dell’Impresa INTERVENTO SU SOSTEGNO ABBATTUTO O PERICOLANTE Acea Distribuzione S.p.A ACEA Illuminazione Pubblica SpA sezione prima Data RS Ora Firma RI Fonogramma n° il Sig. in attività di pronto intervento, del in riferimento al ticket Geocall N° Sala Sud/Nord eventuali note: comunica al Sig. in turno presso la C.R. dell'U.O. Esercizio Rete che il palo di Illuminazione Pubblica TG n° tipo sostegno Ubicato in via n. civ. /angolo eventuali ulteriori riferimenti utili deve essere rimosso dichiara, inoltre, che lo stesso elettricamente è stato posto nelle seguenti condizioni: 1 - con il cavo alimentante il corpo illuminante (montante) tagliato e isolato lato linea nel pozzetto: 2 - con il cavo isolato non interferente con le operazioni di recupero e inaccessibile dopo la rimozione del palo 3 - segnalato alla base con trascizione del ticket Geocall N° ………………………………… Pertanto, essendo stato elettricamente disconnesso dalla rete, può considerarsi dismesso e, quindi, può essere rimosso autonomamente dall'impresa Fonogramma corrispondente n° Richiesta intervento per rimozione sostegno I.P. sezione seconda Data Firma addetto CR ora Fonogramma n° Firma addetto CR dell'Unità Sala Operativa e Ricerca Guasto il Sig. …………………………………………………………. In riferimento al contratto d'appalto n° ………………………………. e alle condizioni evidenziate in grigio Ordina al Sig. …………………….……………dell'impresa ……...……………………… fafax …..……………….. di procedere alla rimozione del palo di I.P. sopra descritto entro le ore…………….…del……………..… Essendo l'intervento non programmabile, il presente fonogramma, seguito da fax, vale quale documento di consegna lavoro Accettazione intervento da parte dell'impresa Il Sig. ……………………………………………rappresentante dell'impresa ………………………………… conferma al Sig. ………….…………………………….. Della CR di ACEA Distribuzione che effettuerà l'intervento, come richiesto, il giorno…………….…. entro le ore ..……………... Fonogramma corrispondente n° Firma rappresentante impresa Esecuzione intervento da parte dell'impresa sezione terza Data ora Fonogramma n° Firma Rappresentante impresa Il rappresentante dell'impresa …………………………………….. Sig. ………………………………………. comunica che l'intervento richiesto relativo al ticket Geocall n° ………………………... è stato effettuato il giorno ………………………………… Alle ore ……………………… Fonogramma corrispondente n° Firma addetto CR Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008 ALLEGATO MS05 Verbale di sopralluogo DUVRI - Rev 0 - Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione Allegato MS05 VERBALE DI SOPRALLUOGO DOCUMENTO UNI CO DI VALUTAZI ONE DEI RI SCHI Allegato all’ordine n°________ Descrizione lavori:______________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Sede dei lavori: ________________________________________________________________ Il sottoscritto ____________________________ nato a ________________ il ______________ e residente a ____________________________ in via _________________________________ in qualità di __________________________ dell’impresa _______________________________ con sede in _____________________ via ___________________________________________ in applicazione di quanto prescritto dall’art. 26 del D.Lgs 81/2008, con riferimento ai lavori sopra illustrati, DICHIARA: che in data odierna ha effettuato, accompagnato da _______________________, quale rappresentante di areti S.p.A., un apposito SOPRALLUOGO nell’area che sarà sede dei lavori; che la durata prevista dei lavori sarà di ___________ giorni solari; che sarà coinvolto nella realizzazione dei lavori solo il personale qui riportato: PERSONALE PRESENTE I N CANTI ERE RUOLO/ FUNZI ONE 1 Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione I n seguito al sopralluogo, congiuntamente al committente, si annota: Dotazioni di Emergenza presenti nell’ambiente di lavoro: _______________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Altre misure di prevenzione installate:_______________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Prescrizioni e/o disposizioni particolari:______________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Altro: ________________________________________________________________________ 2 Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione POSSI BI LI RI SCHI DERI VANTI DA I NTERFERENZE ( oltre a quanto già riportato nel D.U.V.R.I . redatto da areti S.p.A.) MI SURE ADOTTATE PER ELI MI NARE LE I NTERFERENZE VALUTAZI ONE RI SCHI □ Rischi meccanici: ______________________________ □ Rischi elettrici: ______________________________ □ Rischi fisici: ______________________________ □ Rischi non ionizzanti: ______________________________ □ Rischi ergonomici: ______________________________ □ Rischi chimici/cancerogeni/mutageni: ______________________________ □ Rischi biologici: ______________________________ B M A B M A B M A B M A B M A B M A B M A B □ Rischi incendio/esplosione: ______________________________ M □ Rischi ambientali: ______________________________ M □ Rischi dovuti alla presenza di particolari macchine, impianti o attrezzature: ______________________________ M □ Altro: ______________________________ M □ Altro: ______________________________ M □ Aspetti organizzativi e gestionali: ______________________________ M A B A B A B A B A B A Nota: B=basso, M=medio, A=alto ULTERI ORI MI SURE ADOTTATE PER RI DURRE I RI SCHI DERI VANTI DA I NTERFERENZE: 3 Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione NOTE: DOCUMENTAZI ONE DA ALLEGARE: Il sottoscritto dichiara inoltre: di ritenere sufficienti le misure adottate per eliminare le interferenze elaborate a seguito della valutazione dei rischi congiunta e riportate nel seguente documento. di essere stato correttamente informato circa i rischi specifici esistenti nell’ambiente di lavoro in cui verranno effettuate le lavorazioni e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate. Si impegna inoltre formalmente a contattare il Rappresentante di areti S.p.A. qualora ritenga necessario, durante l’esecuzione dei lavori, acquisire ulteriori informazioni, effettuare una nuova valutazione dei rischi o modificare le misure adottate per eliminare le interferenze. Roma, __________________ Firma Impresa appaltatrice Il Rappresentante di areti S.p.A. ________________________ ___________________________ 4 Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev 0 - ALLEGATO MS06 Verbale della riunione di coordinamento Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione Allegato MS06 VERBALE DELLA RIUNIONE DI COORDINAMENTO LAVORI : ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ I MPRESA: _____________________________________________ CONTRATTO: Ordine di Acquisto n° ____________________________ I MPRESA: _____________________________________________ CONTRATTO: Ordine di Acquisto n° ____________________________ I l giorno ___/ ___/ ______, si è tenuta presso la C.P. _______________ – Via ______________________ – Roma la riunione di coordinamento relativa alle attività lavorative in oggetto, al fine di promuovere il coordinamento di cui all’art. 26 comma 2 del D.Lgs. 81/ 2008, nonché di assicurare l’applicazione delle disposizioni contenute nel Piano della Sicurezza dell’I mpresa appaltatrice _______________________________ n. ________________, nelle procedure di sicurezza e nel D.U.V.R.I . e documenti allegati di areti SpA (di seguito areti). Sono presenti: - il Rappresentante di areti sig. ___________________________________; - Il Preposto Lavori dell’impresa _________________________________ sig. ______________________________________; - Il Preposto Lavori dell’impresa _________________________________ sig. ______________________________________; 1 Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione I n questo incontro il Rappresentante di areti ha fornito ad ogni intervenuto le informazioni riguardanti i rischi che le future fasi lavorative possono comportare con particolare riferimento alle eventuali interferenze tra attività e lavorazioni che potranno svolgersi contemporaneamente. I presenti danno lettura della documentazione di sicurezza sopra citata verificando la congruenza delle prescrizioni in essa contenute rispetto alle effettive attività lavorative da svolgere. Si analizzano le informazioni riguardanti i rischi che le future fasi lavorative possono comportare, con particolare riferimento alle interferenze tra attività e lavorazioni che potranno svolgersi contemporaneamente. Il luogo dove viene svolta l’attività (______________________________________________) è lavorativa posizionato all’interno della C.P. __________________________, come rappresentato nella planimetria allegata, dove sono installati impianti elettrici di alta, media e bassa tensione. I l luogo di lavoro da parte del _____________________________________ personale sarà raggiunto con della Soc. l’assistenza del personale areti. I l luogo di lavoro presenta i rischi specifici già trasmessi come allegato del DUVRI all’I mpresa __________________________, che si allega nuovamente al presente verbale. L’eventuale movimentazione dei carichi pesanti sarà eseguita tramite l’utilizzo di una gru con relativo manovratore che avrà la responsabilità di posizionare e di manovrare il mezzo in maniera tale da evitare sconfinamenti di parti o carichi appesi oltre la delimitazione del luogo di lavoro. Le attività indicate nelle fasi lavorative di cui al Piano di Sicurezza della Soc. _______________________________ saranno eseguite dall’I mpresa appaltatrice con l’assistenza per tutta la durata delle attività presso i siti di areti S.p.A. di personale di areti. Nel caso di pronto soccorso valgono le regole già indicate nei citati documenti di sicurezza. Nel caso di urgenze specifiche potranno essere contattate le seguenti autorità competenti: Vigili del Fuoco: 115 2 Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione Pronto soccorso: 118 Ospedale __________________ – Via _________________________, ____ Roma Telefono: 06_________ La conclusione dei lavori è stimata per il __________________________________. Con la firma riportata in calce ciascuno degli intervenuti attesta: - di aver preso atto delle dettagliate informazioni ricevute sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui si è chiamati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza da adottarsi in relazione all’attività di cantiere; - l’avvenuto coordinamento delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto del cantiere; - che rimane a carico di ogni impresa la valutazione e l’adozione di idonee misure di prevenzione inerenti i rischi propri dell’attività, della formazione dei lavoratori e del rispetto delle norme di sicurezza da parte degli stessi. I n corso d’opera, se dovessero venirsi a modificare le condizioni sopraesposte, sarà cura di ciascun soggetto coinvolto contattare il Rappresentante di areti e metterlo al corrente delle nuove problematiche. Sarà cura di quest’ultimo ripromuovere il coordinamento al fine dell’eliminazione dei rischi che tale nuova situazione potrebbe comportare e verificare l’aggiornamento del Piano di Sicurezza. - I l Preposto Lavori di areti S.p.A. sig. ________________________________ - I l Preposto Lavori dell’I mpresa ____________________________________ sig. ___________________________________________ - I l Preposto Lavori dell’I mpresa ____________________________________ sig. ___________________________________________ Per presa visione: - I l Rappresentante di areti S.p.A. sig. _________________________________ Roma, lì ___________________________ Allegato: Planimetria area di lavoro 3 Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008 DUVRI - Rev 0 - ALLEGATO MS07 Informazioni all’Impresa appaltatrice sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui è chiamata ad operare Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione Allegato MS07 INFORMAZIONI ALL’IMPRESA APPALTATRICE SUI RISCHI SPECIFICI ESISTENTI NELL’AMBIENTE IN CUI E’ CHIAMATA AD OPERARE. In relazione alle attività previste nel Capitolato Speciale n. 7/4/432 concernenti il Servizio di gestione rifiuti (raccolta, movimentazione, carico, trasporto, conferimento e smaltimento finale) costituiti da olii esausti, emulsioni oleose, stracci e rottami ferrosi contaminati da sostanze pericolose e di trasporto di olio dielettrico, Vi comunichiamo di seguito, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 - Art. 26 - co. 1 - lett. b), le seguenti informazioni: 1) Per gli interventi che vadano ad interessare parti attive esercite a: 220 kV ovvero 150 kV ovvero 60 kV (di seguito definite A.T.), 20 kV ovvero 8,4 kV (di seguito definite M.T.), 380 V ovvero 220 V (di seguito definite B.T.) dovrà essere preventivamente richiesta la messa in sicurezza delle stesse. 2) I rischi specifici esistenti nell’ambiente relativo alle opere previste nel servizio, sono riconducibili alla presenza e/o vicinanza di impianti in tensione (trasformatore, apparecchiature ed elettrodotti B.T. - M.T. - A.T.) che possono interferire con l’attività oggetto del servizio stesso, e che, conseguentemente, comportano rischi da elettrocuzione. Per l’esecuzione di detti lavori dovrà essere previsto quanto segue: 2.1 2.2 3) tutti i materiali, le attrezzature ed i manufatti necessari per la realizzazione dei lavori dovranno essere realizzati, movimentati ed utilizzati in modo che non possano entrare nella Zona di Lavoro sotto Tensione degli impianti in servizio (norma CEI EN 50110-1); ogni lavorazione che non possa essere realizzata nel pieno rispetto dei vincoli posti ai punti precedenti, deve essere preventivamente individuata e segnalata dall’Impresa appaltatrice al Committente perché possano essere presi i provvedimenti del caso. Tutte le apparecchiature presenti negli ambienti relativi alle attività previste nell’appalto sono da considerarsi permanentemente in tensione salvo i casi in cui areti S.p.A. non rilasci apposita documentazione dichiarando che le stesse sono state poste fuori tensione. 1 Direzione Operazioni Ret e AT e Aut om azione Per una corretta valutazione dei rischi e relative misure di prevenzione e protezione da prevedere nel Piano di Sicurezza si forniscono, a titolo indicativo e non esaustivo, ulteriori informazioni sui fattori di rischio specifici esistenti all’interno degli impianti interessati dai lavori di cui all’oggetto. ELENCO FATTORI DI RISCHIO - scivolamenti e cadute per dislivello caduta gravi di lavorazione urto, taglio, e schiacciamento da cose in moto elettrocuzione incendio ed esplosione esposizione a campi elettromagnetici punture e morsi di animali esposizione a gas e/o vapori esposizione a polveri e/o fibre contatto o inalazione di sostanze chimiche E’ perentorio, pertanto che nel Piano di Sicurezza , per l’esecuzione dei lavori in parola, siano osservate tutte le misure di prevenzione e protezione previste dalle vigenti norme e leggi in materia di tutela dei lavoratori; in particolare dovrà essere, inoltre, prevista la formazione e l’informazione dei lavoratori sui rischi specifici all’interno degli impianti ove devono essere svolti i lavori e sui rischi specifici inerenti lo svolgimento delle attività presenti nell’appalto. 2 Documento di valutazione dei rischi da interferenze ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008 ALLEGATO MS08 Elenco Cabine Primarie DUVRI - Rev 0 - areti S.p.A. Direzione Operazioni Rete AT e Automazione ALLEGATO MS08 ELENCO DELLE CABI NE PRI MARI E OGGETTO DEL SERVI ZI O Pos. CABINA PRIMARIA INDIRIZZO CAP 1 APPIO Via Tuscolana, 419 00181 2 ARDEATINO Via Filippo Zaniberti, 20 00147 3 ASTALLI Via San Marco, 8 00186 4 BELSITO Via della Camilluccia, 2 00135 5 BUFALOTTA Via della Bufalotta, 663 00139 6 CAPANNELLE Via Pianopoli, snc 00178 7 CASALPALOCCO Via di Macchia Palocco, snc (altezza ITALCABLE) 00125 8 CASALETTO Via Ernesto Biondi (altezza civ. 275) 00164 9 CASILINA Via Cino del Duca, snc 00133 10 CASSIA Via di Grottarossa, 222 00189 11 CASTEL ROMANO Via di Trigoria, snc (altezza Via Pontina km 13.000) 00128 12 CASTRO PRETORIO Via Sapri, 14/V.le Castro Pretorio, 130 00185 13 CECCHIGNOLA Via Andrea Millevoi, 60 00178 14 CINECITTA'/F Via Tuscolana, 1091 00174 15 CINECITTA'/O Via Tuscolana, 1602 00173 16 COLLATINA Via di Grotta di Gregna, 177/c 00155 17 ELENIANO Via Eleniana, 4 00185 18 ESQUILINO Via Giovanni Giolitti, 275 00185 19 FIERA DI ROMA Via Portuense, snc (alt. Via Cristoforo Sabbadino) 00050 20 FLAMINIA/F Via Flaminia, 137 00196 21 FLAMINIA/O Via del Fosso di Monte Oliviero, 1 00188 22 FORTE ANTENNE Via dell'Agonistica, 15 00197 23 GIANICOLO Via Nuova delle Fornaci, dopo civ. 67 (fronte civ. 20) 00165 24 LANCIANI Via dei Monti di Pietralata, snc 00157 25 LA STORTA Via Cassia, 1670 00123 26 LAURENTINA Via Laurentina, 553 00143 27 LIDO Via Capo dell'Argentiera, 12 00122 28 LIDO NUOVO Via delle Azzorre, snc (altezza Via delle Baleari) 00121 29 LUNGHEZZA Via Colle d'Anchise, 16/Via Poggio Sannita, snc 00010 30 MAGLIANA/F Via del Fosso di Papa Leone, 10 00148 31 MAGLIANA/O Viale Egeo, 25 00144 Pagina 1 di 3 Pos. CABINA PRIMARIA INDIRIZZO CAP 32 MALAGROTTA Via del Casal Lumbroso fronte civ. 227 00166 33 MONTE MARIO/F Via Angelo Emo, 195 00136 34 MONTE MARIO/O Via di Villa Madama, 41 00194 35 NOMENTANO Vicolo Giuseppe Martucci, 10/12 00199 36 OSTIENSE Via Ostiense, 106 00154 37 OTTAVIA Via del Fontanile Nuovo, 135 00135 38 PARCHI Via di Castel Romano, 100 (interno CSM S.p.A.) 00128 39 PARIOLI Viale Romania, 36 00197 40 PIAZZA DANTE Piazza Dante, 26 00185 41 PONTE GALERIA Via Portuense, 1482 00050 42 PORTA PIA Viale del Policlinico, 129a 00161 43 PRATI FISCALI Via di Villa Spada, 20 00138 44 PRENESTINA Via Prenestina km 15.300 (altezza Via di Rocca Cencia) 00010 45 PRIMAVALLE Via Ponderano, snc (altezza Via Goggiola) 00166 46 QUIRINALE Via Piacenza, 10 00184 47 RAFFINERIE Via del Canaletto di Malagrotta, snc 00050 48 RE DI ROMA Via Matera, 8 00182 49 SALONE Via Collatina snc (10 metri prima del passaggio a livello delle FF.SS. venendo da Via di Salone) 50 SAN BASILIO Via di Casal Monastero, snc 00131 51 SAN CAMILLO Via Giacomo Folchi, 6a 00151 52 SAN PAOLO Via Ostiense, 88 00154 53 SELVOTTA Via della Selvotta, snc 00143 54 SIRA Via della Bufalotta, 255 00139 55 SMISTAMENTO EST Via Castelpizzuto, 30 00131 56 TEVERE NORD Via Servigliano, snc 00138 57 TIBURTINA Via Camesena, 29 00157 58 TIBURTINO Via degli Alberini, snc (interno Depuratore Roma Est) 00159 59 TOR CERVARA/F Via di Vannina, 41/Via Tivoli, snc 00156 60 TOR CERVARA/O Via di Tor Cervara, snc (adiac. civ. 187) 00155 61 TOR DI QUINTO Viale Tor di Quinto, 47 00191 62 TOR DI VALLE Via dell'Equitazione, 32 00144 63 TORPIGNATTARA Via Angelo Berardi, 58 00177 64 TORRENOVA Viale della Sorbona, snc 00133 65 TORREVECCHIA Via di Boccea, 357 00166 66 TOR TRE TESTE Via di Tor Tre Teste, 125 00169 67 TOR VERGATA/F Via di Passo Lombardo, snc (adiac. A1 Roma-Napoli) 00133 Pagina 2 di 3 Pos. CABINA PRIMARIA INDIRIZZO CAP 68 VALCANNUTA Via Fulvio Maroi, snc (prossimità civ. 80) 00166 69 VALLERANELLO Via delle Testuggini, snc (Centro Gest. Valleranello) 00134 70 VIGNACCIA Largo dei Langosco, snc 00163 71 VILLA BORGHESE Viale Madama Letizia, snc 00197 72 VITINIA Via Massimo Troisi, 80/84 00125 73 Castel Fusano Viale C. Colombo, snc (altezza Rotonda Ostia Lido) 00122 74 Grottarossa Via Flaminia km 9,200 (interno Depuratore Roma Nord) 00188 75 Settebagni Via Lello Maddaleno, 27 00138 76 Tor Angela Via Caccamo, snc (angolo Via S. Giovanni la Punta) 00133 Pagina 3 di 3