Servizio di gestione (raccolta, movimentazione, carico, trasporto

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Servizio di gestione (raccolta, movimentazione,
carico, trasporto, conferimento e smaltimento
finale) di oli esausti, emulsioni oleose, stracci e
rottami ferrosi contaminati da sostanze pericolose
e di trasporto di olio dielettrico
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Elaborato
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Prima revisione
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Resp. Rete AT e Automazione
Ranieri Iafrate
Marco Pergola
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INDICE
1. OGGETTO DEL CONTRATTO E DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI ............ 3
2. LUOGO DI ESECUZIONE ................................................................................. 5
3. DURATA DEL CONTRATTO/TERMINE DI ESECUZIONE ................................ 5
4. CORRISPETTIVO DEL CONTRATTO ................................................................ 6
5. OBBLIGHI ED ONERI DELL’APPALTATORE ................................................... 8
6. LIVELLI DI SERVIZIO MINIMI..................................................................... 11
7. DIREZIONE E CONTROLLO DELLE PRESTAZIONI ....................................... 11
8. SUBAPPALTO................................................................................................. 12
9. PENALI .......................................................................................................... 12
10. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO .................................................................. 13
11. CAUZIONE DEFINITIVA................................................................................ 13
12. POLIZZA ASSICURATIVA ............................................................................. 13
13. GESTORE DEL CONTRATTO .......................................................................... 14
14. COMUNICAZIONI TRA LE PARTI ................................................................. 14
15. VISITE PREVENTIVE ..................................................................................... 14
16. NORME APPLICABILI ................................................................................... 15
17. GARANZIE ..................................................................................................... 15
18. ALLEGATI ...................................................................................................... 15
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1.
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OGGETTO DEL CONTRATTO E DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI
Il Servizio oggetto del Contratto comprende le attività nel seguito descritte, il cui dettaglio è
indicato negli allegati del presente Disciplinare Tecnico:
1.1
Gestione rifiuti speciali non pericolosi e speciali pericolosi
Gestione (raccolta, aspirazione, movimentazione, carico, trasporto, conferimento a
discarica o deposito autorizzato, recupero e smaltimento finale) a carattere episodico
delle tipologie di rifiuti speciali non pericolosi e speciali pericolosi elencate nel “Modello di
offerta economica” di cui all’allegato C, prodotti nelle Cabine Primarie della Committente
di cui all’allegato B.
Nel presente documento ed in quelli in esso richiamati (allegati A, B, C, D, E, F, G e H) si
descrivono le condizioni di fornitura del Servizio.
1.2
Gestione rifiuti costituiti da oli esauriti
Gestione (raccolta, aspirazione, movimentazione, carico, trasporto e conferimento al
Consorzio Obbligatorio Oli Usati, di seguito indicato come C.O.O.U., per la successiva
rigenerazione) di:
• oli minerali isolanti e termoconduttori, non clorurati – CER 13 03 07*.
• altri oli isolanti e termoconduttori – CER 13 03 10*
• oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati – CER 13 01 10*
prodotti nelle Cabine Primarie della Committente, di cui all’allegato B.
Nel presente documento ed in quelli in esso richiamati (allegati A, B, C, D, E, F, G e H) si
descrivono le condizioni di fornitura del Servizio.
La Committente potrà in qualunque momento integrare e/o modificare l’elenco delle
cabine primarie di cui all’allegato B, con ulteriori impianti (Cabine Primarie o Cabine
Secondarie), siti all’interno della Provincia di Roma, senza che all’Appaltatore spetti alcun
compenso particolare oltre, ovviamente, quello relativo al pagamento del Servizio
eseguito.
1.3
Pulizia vasche di raccolta olio dei trasformatori
Pulizia delle vasche di raccolta olio sottostanti i trasformatori A.T./A.T., A.T./M.T. e
M.T./M.T. in esercizio presso le cabine primarie, con: lavaggio della vasca, rimozione dei
rifiuti solidi, fangosi e liquidi.
Nel presente documento ed in quelli in esso richiamati (allegati A, B, C, E, e G) si
descrivono le condizioni di fornitura del Servizio.
1.4
Trasporto olio dielettrico
Trasporto di olio dielettrico, da utilizzare nel corso delle attività manutentive svolte dalla
Committente, da effettuare con autobotti da 6 o 30 mc comprese le attività preventive di
bonifica ed asciugatura della stessa.
Nel presente documento ed in quelli in esso richiamati (allegati A, B, C, E, e G) si
descrivono le condizioni di fornitura del Servizio.
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1.5
Servizi supplementari
All’occorrenza la Committente si riserva il diritto di ordinare all’Appaltatore alcuni servizi
analitici di laboratorio da eseguirsi su campioni di oli ed emulsioni prelevati a cura della
Committente stessa.
Per l’esecuzione di tali ulteriori servizi si farà riferimento alla allegata Relazione Tecnica
ed Elenco Prezzi per la “Fornitura di servizi analitici e tecnici di laboratorio chimico”
(Allegato D).
Tali servizi supplementari saranno pagati con le modalità previste nel presente
Disciplinare Tecnico e fino alla concorrenza dell’importo a disposizione di cui alla Sezione
3 del “Modello di offerta economica” (Allegato C).
1.6
Caratterizzazione del rifiuto
Su richiesta della Committente, l’Appaltatore dovrà provvedere alla caratterizzazione dei
rifiuti, elencati nel “Modello di offerta economica” di cui all’allegato C, presso laboratorio
accreditato e all’emissione dei relativi certificati firmati da un chimico iscritto all’Albo dei
Chimici. Il prelievo dei campioni presso i siti della Committente è a cura e spese
dell’Appaltatore.
1.7
Prestazioni
1.7.01 Le prestazioni necessarie per l’esecuzione di tutte le attività richieste dal
Servizio.
1.7.02 Tutte le attività necessarie per l’esecuzione del Servizio a regola d’arte e/o per il
rispetto della normativa in vigore, anche se non esplicitamente menzionate.
Ingegneria – Approntamento – Comodato d’uso – Trasporti –
Documentazione
1.8
Sono ricompresi nei prezzi unitari di cui al “Modello di offerta economica” allegato al
presente Capitolato (Allegato C), anche le forniture e le prestazioni nel seguito riportate.
1.8.01 Attività di progettazione necessaria per l’esecuzione del Servizio in oggetto in
totale conformità a quanto previsto dai regolamenti e dalle norme in materia di
rifiuti vigenti all’atto dell’effettuazione del Servizio.
1.8.02 Eventuali sopralluoghi di personale tecnico presso il sito interessato dai lavori
allo scopo di raccogliere le informazioni necessarie per la corretta
organizzazione delle attività.
1.8.03 Eventuali ulteriori oneri necessari per l’ottenimento di permessi ed
autorizzazioni per accedere nell’area dell’impianto.
1.8.04 Stesura Formulari d’Identificazione Rifiuto.
1.8.05 Fornitura in comodato d’uso, presso n° 5 siti indicati dalla Committente, di n°
10 contenitori da 200 litri idonei per la raccolta dei rifiuti di cui ai codici CER 15
02 02* e CER 15 02 03.
1.8.06 Raccolta, aspirazione, imballaggio, etichettatura, predisposizione per il
trasporto, movimentazione e carico dei rifiuti da smaltire.
1.8.07 Operazioni di pesatura presso l’Impianto di Conferimento dei rifiuti e, qualora
richiesto dalla Committente, presso una pesa individuata dalla Committente
preventivamente alla consegna del rifiuto all’Impianto di Conferimento. La
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Committente potrà richiedere di far partecipare alle citate operazioni di pesatura
un proprio incaricato.
1.8.08 Trasporto dei rifiuti da smaltire dalle Cabine Primarie della Committente al
C.O.O.U. o all’impianto di smaltimento finale, con automezzi autorizzati, dalle
Autorità competenti, al trasporto dei rifiuti oggetto del Servizio.
1.8.09 Conferimento dei rifiuti da smaltire all’impianto di smaltimento.
Gli interventi saranno effettuati nel rispetto di quanto esposto nell’Allegato A “Modalità di
esecuzione del Servizio”.
Gli interventi dovranno essere programmati:
dal lunedì al venerdì con orario nominale dalle 08.30 alle 12.15 e dalle 12.45 alle
14.00.
Eventuali diversi orari potranno essere di volta in volta e per casi specifici richiesti
dalla Committente o accordati all’Appaltatore. Su richiesta della Committente,
l’Appaltatore dovrà pertanto garantire il servizio anche nei giorni pre-festivi e festivi
ed eventualmente anche in orario notturno
L’Appaltatore deve iniziare e ultimare gli interventi di gestione dei rifiuti (raccolta,
movimentazione, carico, trasporto, conferimento a discarica o deposito autorizzato) o di prelievo
dei campioni di rifiuto per i quali si deve procedere agli esami per la caratterizzazione entro il
termine che verrà stabilito nei singoli Ordini di Servizio o “fax di richiesta di intervento”, che
dispongono l’esecuzione degli stessi, emessi dalla Committente e trasmessi all’Appaltatore
almeno 48 ore prima del previsto avvio delle attività in sito.
La certificazione conclusiva delle caratterizzazioni dei rifiuti, dovrà essere trasmessa alla
Committente entro 5 giorni solari consecutivi dalla data di ritiro/consegna dei relativi
campioni.
Dal momento del ritiro l’Appaltatore sarà completamente responsabile dei rifiuti ed in particolare
si impegna ad operare prendendo tutte le precauzioni necessarie atte ad evitare pericolo per la
salute dell’uomo e per la salvaguardia dell’ambiente.
Eventuali interventi che si rendessero necessari per incidenti verificatesi durante le fasi di
raccolta, movimentazione e trasporto, dovranno essere tempestivamente eseguiti a cura e
spese dell’Appaltatore.
Le suddette descrizioni ed ogni altra indicazione riportata nei documenti contrattuali è solo
esemplificativa e non limitativa, dovendosi intendere compreso nel Servizio ed a carico
dell’Appaltatore ogni onere, compenso e responsabilità, anche non esplicitati nei documenti
contrattuali stessi, ma comunque necessari per l’esatta esecuzione del Servizio e per il
raggiungimento del suo scopo, di cui l’Appaltatore dichiara di avere esatta conoscenza.
2.
LUOGO DI ESECUZIONE
Presso le Cabine Primarie di cui all’allegato B site all’interno della Provincia di Roma
3.
DURATA DEL CONTRATTO/TERMINE DI ESECUZIONE
La durata del Contratto è fissata in 730 (settecentotrenta) giorni solari consecutivi dalla data
del Verbale di Consegna e comunque non oltre l’esaurimento dell’importo contrattuale, qualora
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tale condizione si verifichi prima della naturale scadenza. Alla scadenza, il contratto si intende
cessato senza bisogno di alcuna disdetta.
4.
CORRISPETTIVO DEL CONTRATTO
4.1
Importo contrattuale
L’importo complessivo a disposizione per la fornitura del Servizio così come
precedentemente definito, è pari all’importo totale che scaturisce dall’offerta
dell’Appaltatore in sede di gara, riportata alla Sezione 4 dell’Allegato C – Lista
dei prezzi ed offerta economica (nel seguito denominata anche “LISTA
PREZZI”).
I prezzi offerti, a debito o a credito, nelle Sezioni 1 e 2 dell’Allegato C - Lista dei prezzi ed
offerta economica costituiranno per i relativi articoli di riferimento i prezzi contrattuali.
Le quantità riportate nelle Sezioni 1 e 2 dell’Allegato C - Lista dei prezzi e offerta
economica costituiscono un riferimento puramente indicativo ai fini della formazione
dell’importo del Servizio e non sono vincolanti per la Committente. Nel corso del Servizio
tali quantità potranno subire variazioni in aumento o in diminuzione senza che
l’Appaltatore possa trarne argomento o ragione per recedere dal Contratto o per chiedere
indennizzi di qualsiasi specie o prezzi diversi da quelli indicati nella “LISTA PREZZI”.
Inoltre nel caso di esecuzione di servizi supplementari, di cui al punto 1.5, questi saranno
remunerati applicando i prezzi unitari di cui all’articolo 6 dell’Allegato D al netto del ribasso
offerto dall’Appaltatore in sede di gara, riportato nella Sezione 3 dell’Allegato C – Lista dei
prezzi e offerta economica.
I prezzi offerti devono intendersi comprensivi di ogni e qualsiasi onere l’Appaltatore possa
incontrare per realizzare il Servizio con l’osservanza di tutte le condizioni e prescrizioni
contrattuali e di tutti i diritti, tasse, tributi, imposte ed oneri comunque applicabili,
compreso oneri per la sicurezza e quanto previsto dal Ministero dell’Ambiente per il
Sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti “SISTRI”, fatta eccezione per l’IVA.
Essi si intendono accettati a proprio rischio dall’Appaltatore, che, in base a proprie
valutazioni, esami ed accertamenti sui luoghi, li ha giudicati convenienti e remunerativi,
oltre che per il proprio utile anche per ogni altra spesa e prestazione, generale e
particolare, principale ed accessoria, inerente all’ordine.
La Committente potrà richiedere all’Appaltatore la Gestione (raccolta, aspirazione,
movimentazione, carico, trasporto, conferimento a discarica o deposito autorizzato,
recupero e smaltimento finale) di tipologie di rifiuti speciali non pericolosi e speciali
pericolosi diversi da quanto sopra specificato. Tale eventualità sarà oggetto di accordo
con l’Appaltatore per la definizione di una specifica voce di prezzo per dette nuove attività,
la stessa sarà comunque derivata dall’ammontare economico del contratto.
4.2
Stima dei costi della sicurezza
Ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81/2008, allo scopo di promuovere la cooperazione e il
coordinamento tra la Committente e l’Appaltatore viene allegato il Documento Unico di
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Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI) – allegato G, per le previste attività in sito
da parte del personale dell’Appaltatore.
I costi per la sicurezza individuati nel citato documento, necessari per
l’eliminazione dei rischi da interferenza sono stati quantificati in Euro 2.100,38
(duemilacento/38).
4.3
Modalità di pagamento
Il Servizio effettivamente eseguito ed accettato dalla Committente, verrà remunerato a
misura, secondo quanto nel seguito riportato.
Qualora siano rispettati tutti gli adempimenti previsti nell’Ordine relativamente alla
fatturazione, il pagamento sarà effettuato con le modalità riportate nell’Ordine.
4.3.1 Importi a debito per la Committente
I servizi prestati dall’Appaltatore verranno contabilizzati sulla base delle quantità
presenti nella 4a copia dei Formulari di Identificazione Rifiuti (di seguito FIR) di cui
all’allegato A del presente Disciplinare Tecnico, timbrati e firmati dal funzionario
addetto all’impianto di smaltimento, con allegate le ricevute della pesatura, nonché
degli importi relativi all’eventuale:
- pulizia delle vasche di raccolta olio dei trasformatori,
- trasporto dell’olio dielettrico
- servizi supplementari richiesti dal Committente.
Al momento dell’entrata in vigore del sistema SISTRI i servizi prestati
dall’Appaltatore, verranno contabilizzati dopo che il sistema stesso comunica alla
casella postale del produttore il positivo esito delle operazioni di accettazione del
rifiuto.
La fatturazione sarà effettuata, previo benestare della Committente, secondo le
modalità di seguito riportate:
A. al ricevimento da parte della Committente della 4a copia dei FIR, timbrata e
controfirmata dall’impianto di smaltimento e delle eventuali ulteriori
certificazioni previste dalle Normative vigenti al momento del ritiro del rifiuto;
B. all’avvenuta pulizia delle vasche di raccolta olio dei trasformatori previa
consegna alla Committente di apposito documento di esecuzione lavoro
controfirmato dalle parti;
C. all’avvenuto trasporto di olio dielettrico effettuato con le autobotti
dell’Appaltatore previa consegna alla Committente di apposito documento di
esecuzione lavoro controfirmato dalle parti.
D. alla consegna del certificato di analisi, in caso di richiesta delle prestazioni di
cui all’allegato D;
E. alla consegna del certificato di caratterizzazione del rifiuto.
4.3.2 Importi a credito per la Committente
I servizi prestati dall’Appaltatore verranno contabilizzati sulla base delle quantità
presenti nella 4a copia dei FIR di cui all’allegato A del presente Disciplinare Tecnico,
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timbrata e firmata dal funzionario addetto all’impianto di smaltimento, con allegate
le ricevute della pesatura.
Al momento dell’entrata in vigore del sistema SISTRI i servizi prestati
dall’Appaltatore, verranno contabilizzati dopo che il sistema stesso comunica alla
casella postale del produttore il positivo esito delle operazioni di accettazione del
rifiuto.
Successivamente alla consegna al Committente da parte dell’Appaltatore della 4a
copia del FIR nei termini previsti dalla normativa vigente, il Committente emetterà
un ordinativo di incasso che l’Appaltatore dovrà regolarizzare entro 15 giorni dal
ricevimento della fattura; a conferma dell'avvenuto versamento, copia dello stesso
dovrà essere trasmesso al Gestore del Contratto di cui all’articolo 13 del presente
Disciplinare Tecnico.
4.3.3 Modalità di pagamento per rifiuti prelevati in cabine interrate
Nel caso di prelievo di rifiuti in cabine interrate, l’importo a debito o a credito della
Committente verrà incrementato (se a debito) o decrementato (se a credito) della
percentuale del 20% (venti per cento).
4.4
I prezzi sono fissi e non suscettibili di variazione.
4.5
Valuta di pagamento: Euro.
4.6
La resa presso le Cabine Primarie di areti S.p.A. di cui all’allegato B.
5.
OBBLIGHI ED ONERI DELL’APPALTATORE
Ad integrazione di quanto previsto dal Capitolato Generale d’Appalto per Servizi, l’Appaltatore
avrà i seguenti ulteriori obblighi/oneri.
a)
essere iscritto al Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI).
b) L’Appaltatore dovrà aprire e mantenere attiva una casella di posta elettronica certificata
per tutta la durata del contratto.
c)
L’Appaltatore dovrà avere personale in possesso di idonea patente di guida comprensiva
di specializzazione ADR.
d) I mezzi d’opera utilizzati nell’ambito del Servizio dovranno essere idonei ed in perfetto stato
di efficienza ed in regola con le prescrizioni tecniche, omologative, ed assicurative.
e)
L’Appaltatore deve uniformarsi agli Ordini di Servizio, alle richieste di intervento via fax o a
mezzo e.mail della Committente.
f)
L’Appaltatore è responsabile delle forniture e delle prestazioni connesse con il Contratto e
con le eventuali modifiche e/o supplementi.
Tutti la documentazione e i rapporti tecnici inerenti le attività coperte dal Contratto,
dovranno essere forniti dall’Appaltatore.
Tutte le informazioni e documentazioni tecniche relative al presente Servizio dovranno
essere fornite dall’Appaltatore alla Committente in lingua italiana.
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L’Appaltatore sarà responsabile e di conseguenza garantirà i risultati del suo intervento e
delle attività eseguite presso i siti della Committente.
La responsabilità dell’Appaltatore è da intendersi come garanzia sull’intervento prestato e
sul risultato tecnico dello stesso, nell’ambito del sistema oggetto del Servizio.
g) L’Appaltatore consentirà alla Committente controlli ed ispezioni che lo stesso vorrà
effettuare (audit sui servizi) relativamente al Servizio svolto od ai prodotti forniti, sia presso
i siti sia presso le proprie officine.
h) L’Appaltatore si impegna a tener presente le informazioni esposte nel DUVRI, sui rischi
specifici presenti nell’ambiente in cui è chiamato a operare e a produrre, alla Committente,
prima dell’inizio delle previste attività lavorative presso i siti della Committente, un “Piano di
Sicurezza Sostitutivo” (nel seguito anche PSS) o un “Piano Operativo di Sicurezza” (nel
seguito anche POS) coordinato con il DUVRI, specifico per le succitate attività contenente:
i rischi specifici introdotti dal suo personale nel corso delle attività e le misure adottate per
l’applicazione delle norme di legge in materia di prevenzione infortuni durante l’esecuzione
delle attività in narrativa.
Il PSS o il POS dovrà contenere, per ognuno degli impianti ove verrà effettuato l’intervento,
l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi, e le conseguenti procedure esecutive, gli
apprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto
delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori.
Nel PSS o nel POS saranno definiti anche i seguenti elementi, in relazione alle esigenze
specifiche:
a) modalità da seguire per l'eventuale recinzione dell'area di lavoro, degli accessi e per le
segnalazioni;
b) protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall'ambiente
esterno;
c) protezioni contro i pericoli da elettrocuzione;
d) protezioni o misure di sicurezza connesse alla presenza nell'area di linee aeree e
condutture sotterranee;
e) misure di sicurezza contro i possibili rischi di incendio o esplosione connessi con
lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati.
La Committente, acquisito il PSS o il POS, ove ne ravvisi evidenti carenze, ha facoltà di
richiederne (prima dell'inizio delle attività) l'adeguamento alle normative vigenti, fermo
restando che l’Appaltatore rimane l'unico responsabile della redazione del PSS o del POS.
Il PSS o il POS dovrà comunque essere aggiornato nel caso di nuove disposizioni in materia
di sicurezza ed igiene del lavoro, o di nuove circostanze intervenute nel corso di esecuzione
del Contratto, nonché ogni qual volta l’Appaltatore intenda apportare modifiche alle misure
previste o ai macchinari ed attrezzature da impiegare.
Prima dell’inizio dei lavori l’Appaltatore dovrà comunicare alla Committente il nominativo
del:
Progettista del PSS o del POS - che assume le funzioni di responsabile e coordinatore in
materia di sicurezza e di salute.
Il Progettista del PSS o del POS provvederà alla progettazione ed alla redazione del
documento e, inoltre, predisporrà tutte le necessarie note informative ai fini della
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prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle norme
vigenti in materia.
L’Appaltatore, altresì, comunicherà una volta per tutte o intervento per intervento il
nominativo del:
Responsabile di cantiere - che assume le funzioni di responsabile e coordinatore in
materia di sicurezza e di salute durante le fasi lavorative che avrà il compito di far sì che le
prescrizioni di cui al PSS o al POS citati, siano rispettate.
Il Responsabile di cantiere provvederà, in particolare, a:
a) assicurare l'applicazione delle disposizioni contenute nel o nei PSS o POS e delle
relative procedure di lavoro;
b) adeguare il o i PSS o POS e le note informative di cui sopra, in relazione all'evoluzione
dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute;
c) organizzare, se del caso, tra i datori di lavoro, compresi i lavoratori autonomi, la
cooperazione ed il coordinamento delle attività nonchè la loro reciproca informazione;
d) assicurare il coordinamento tra i rappresentanti per la sicurezza;
e) sospendere, in caso di pericolo grave ed imminente le singole lavorazioni fino alla
comunicazione scritta degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.
Il o i PSS o POS dovranno comunque essere sottoscritti dall’Appaltatore, dal Responsabile
di Cantiere e dal Progettista del documento, che assumono, di conseguenza:
• il Progettista del PSS o POS: la responsabilità della rispondenza delle misure previste
alle disposizioni vigenti in materia;
• l’Appaltatore ed il Responsabile di Cantiere: la responsabilità dell’attuazione delle
stesse in sede di esecuzione dell’appalto.
L’Appaltatore dovrà portare a conoscenza del personale impiegato in cantiere il PSS o POS
e gli eventuali successivi aggiornamenti.
i)
L’Appaltatore dovrà trasmettere in copia, per conoscenza alla Committente, le denunce di
infortunio effettuate durante il periodo di esecuzione del Servizio in sito entro 3 (tre) giorni
dalla data di effettuazione della denuncia.
In caso di inosservanza di tale obbligo, la Committente applicherà una penale di
1.000,00 Euro (mille/00) per ogni mancata comunicazione.
j)
L’Appaltatore dovrà predisporre tutte le opere atte a delimitare e proteggere le zone
destinate all'esercizio degli impianti, affinché le prestazioni relative al Servizio avvengano in
condizioni di assoluta sicurezza e non interferiscano con il regolare servizio degli impianti
stessi.
L’Appaltatore è tenuto a mantenere regolare continuità di tutti quei servizi – zone o aree
di circolazione, linee elettriche, telefoniche, acquedotti ecc. - che in qualche modo
interferissero con l'esecuzione del Servizio.
k)
Allorché le aree del sito in cui vengono effettuati gli interventi siano interessate da impianti
elettrici, in regolare esercizio, il Servizio dovrà essere svolta osservando le cautele del caso.
A tal proposito si evidenzia quanto segue:
• le procedure, il programma ed i mezzi di lavoro impiegati dovranno essere concordati
di volta in volta con la Committente;
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•
•
-
l)
6.
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si potranno determinare, per esigenze di esercizio elettrico, delle interruzioni nello
svolgimento del Servizio: in tal caso l’Appaltatore potrà allontanare il proprio personale
dal cantiere e chiedere il prolungamento dei termini di consegna, senza ulteriori
compensi o indennizzi;
potrà verificarsi la circostanza che alcune prestazioni, essendo preponderante la
necessità di mantenere, il più possibile, la continuità del servizio elettrico fornito
all'utenza, debbano essere eseguiti in orari diversi da quelli abituali ovvero nelle
giornate non lavorative e/o festive;
i fuori servizio delle varie sezioni di impianto, se necessario, saranno concessi
all’Appaltatore, dietro sua richiesta, compatibilmente con le esigenze dell'esercizio
elettrico e secondo le normative di sicurezza interne e le formalità in atto presso areti
S.p.A., come esposto nel documento NOTA TECNICA – allegato al DUVRI.
Per il fatto di accettare l’esecuzione del Servizio sopra descritta, l’Appaltatore ammette e
riconosce pienamente:
- di aver preso conoscenza delle opere da eseguire, delle condizioni tutte del presente
Disciplinare Tecnico e delle condizioni locali;
- di avere attentamente vagliato tutte le circostanze generali di tempo, di luogo e
contrattuali relative al Servizio stesso ed ogni qualsiasi possibilità contingente che possa
influire sull’esecuzione delle opere;
- di avere esaminato gli adempimenti oggetto della richiesta in modo dettagliato.
L’Appaltatore non potrà quindi eccepire, durante l’esecuzione del Servizio, la mancata
conoscenza di condizioni o la sopravvenienza di elementi non valutati o non considerati.
LIVELLI DI SERVIZIO MINIMI
I requisiti minimi richiesti all’Appaltatore per l’esecuzione del Servizio sono:
a)
l’Appaltatore dovrà avere la disponibilità di un impianto di smaltimento, in grado di
accettare, qualora richiesto dalla Committente, giornalmente e per tutta la durata del
Servizio, almeno 50.000 kg di emulsioni oleose provenienti dalle vasche dei trasformatori;
b) l’Appaltatore dovrà avere automezzi idonei in numero sufficiente per intervenire, qualora
richiesto dalla Committente, in contemporanea presso n° 2 siti ed assicurare la Gestione
(raccolta, aspirazione, movimentazione, carico, trasporto, conferimento a discarica o
deposito autorizzato, recupero e smaltimento finale) giornaliera di almeno 50.000 kg di
emulsioni oleose provenienti dalle vasche dei trasformatori;
c)
7.
l’Appaltatore dovrà avere personale in possesso di idonea patente di guida comprensiva di
specializzazione ADR in numero sufficiente per effettuare in contemporanea le attività
previste al precedente punto b).
DIREZIONE E CONTROLLO DELLE PRESTAZIONI
La direzione ed il controllo delle prestazioni oggetto del Servizio è di competenza dell’U. Rete AT
e Automazione.
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SUBAPPALTO
L’Appaltatore non può cedere ad altri il Contratto, sotto pena della sua risoluzione e del
risarcimento dei danni a favore della Committente.
L’Appaltatore, eventualmente potrà affidare, ad altra società, lo smaltimento dei
CER di cui al presente disciplinare tecnico e comunque non oltre il limite del 30%
dell'importo complessivo del contratto. Tale eventualità andrà formalizzata in sede
di offerta e autorizzata espressamente dalla Committente.
Il subappalto deve essere preventivamente autorizzato dalla Committente per iscritto, a fronte
di apposita richiesta scritta dell’Appaltatore da inoltrare alla Committente, con un anticipo di
almeno 20 giorni solari sull’inizio dei lavori.
All’eventuale subappaltatore si intendono estesi tutti gli obblighi, in materia di trattamento dei
lavoratori e di applicazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori stessi,
che il presente Disciplinare Tecnico pone a carico dell’Appaltatore.
Ricevuta la richiesta e verificata la sussistenza di tutti i requisiti necessari, la Committente
rilascerà apposita autorizzazione scritta, nei termini e alle condizioni previste dal D. Lgs. 18
aprile 2016, n. 50 e comunque entro 20 giorni dalla data della richiesta.
E’ fatto divieto al subappaltatore di sub affidare quanto oggetto del sub contratto in questione.
Qualora, anche nel corso dei lavori, si accerti il venir meno di alcune delle condizioni sulla base
delle quali è stato autorizzato il subappalto o la inadeguatezza del subappaltatore, la
Committente potrà revocare l’autorizzazione e l’Appaltatore sarà tenuto a risolvere
immediatamente il sub contratto in questione, con assunzione diretta delle relative attività o con
affidamento ad altro subappaltatore, senza alcun onere aggiuntivo per la Committente e fatto
salvo il risarcimento di eventuali danni dalla Committente subiti.
Resta inoltre inteso che l’Appaltatore rimarrà nei confronti della Committente e dei terzi unico e
solo responsabile per quanto attiene all'espletamento del Servizio e non potrà mai chiamare in
causa le eventuali imprese subappaltatrici per essere sollevato dagli obblighi ed oneri contenuti
nel contratto. Tutti gli obblighi che il presente Disciplinare Tecnico pone in capo all’Appaltatore
nei confronti del personale dipendente, si intendono estesi al personale delle eventuali imprese
subappaltatrici.
La Committente provvederà a corrispondere direttamente all’Appaltatore i
corrispettivi delle attività subappaltate.
L’Appaltatore entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento corrispostogli dalla
Committente, deve trasmettere a quest’ultimo copia delle fatture quietanzate emesse dai suoi
subappaltatori. Ove l’Appaltatore non adempia alla trasmissione anche di una sola delle fatture,
la Committente si riserva di sospendere in tutto o in parte il pagamento degli importi delle
attività successive, fino a quando non sia sanata l’inadempienza, senza che l’Appaltatore possa
pretendere dalla Committente indennizzi, risarcimento di danni o interessi e salva la facoltà
della Committente di procedere direttamente al pagamento dei subappaltatori.
9.
PENALI
In caso di ritardo, mancato rispetto dei livelli di servizio e/o di inadempimento saranno applicate
all’Appaltatore le penali di seguito elencate:
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a) nei casi di richiesta di smaltimento rifiuti, una penale di Euro 200,00 (duecento/00) per ogni
giorno di ritardo sulla data di ultimazione indicata nei singoli “Fax di richiesta di intervento” o
O.d.S.;
b) nei casi di richiesta di “Fornitura di servizi analitici e tecnici di laboratorio chimico”, di cui
all’allegato D, una penale di Euro 50,00 (cinquanta/00) per ogni giorno di ritardo rispetto al
tempo di ultimazione stabilito nei singoli “Fax di richiesta di intervento”;
c) nei casi di richiesta di trasporto dell’olio dielettrico, una penale di Euro 200,00 (duecento/00)
per ogni giorno di ritardo sulla data di esecuzione dell’intervento indicata nei singoli “Fax di
richiesta di intervento” o O.d.S.;
d) nei casi di richiesta di caratterizzazione di un rifiuto, una penale di Euro 100,00 per ogni
giorno di ritardo rispetto al tempo di ultimazione stabilito nel presente Disciplinare Tecnico.
e) altre penali sono previste, inoltre, per inadempienze come riportato nell’art. 5 comma i).
Qualora l’ammontare delle penali raggiungesse il 10% dell’importo contrattuale, il Committente
ha facoltà di risolvere il contratto, senza che l’Appaltatore abbia nulla a che pretendere. Qualora
l’ammontare delle penali raggiungesse il valore pari al 20% dell’importo contrattuale, il
contratto sarà risolto di diritto, fatta salva la facoltà del Committente di addebitare
all’Appaltatore i danni derivanti dalla risoluzione e le maggiori spese sostenute per garantire il
proseguimento del servizio, salvo comunque il diritto di incamerare la cauzione.
10. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Ad integrazione di quanto previsto dal Capitolato Generale d’Appalto per Servizi, si darà luogo
alla risoluzione unilaterale del Contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c. in danno dell’Appaltatore
nelle seguenti ipotesi specifiche di inadempimento:
- inadempienza relativa agli obblighi riguardanti il personale;
- inadempimento relativo agli obblighi derivanti dall’esecuzione del Contratto;
- revoca o sospensione delle autorizzazioni in possesso dell’Appaltatore necessarie
all’espletamento del Servizio;
- subappalto del Servizio non preventivamente autorizzato dal Committente;
- inadempimento delle obbligazioni in materia di gestione dei rifiuti;
- mancato inizio del Servizio alla data prevista dalla Committente;
- sospensione o riduzione del Servizio;
- personale dell’Appaltatore inidoneo, numericamente insufficiente oppure inferiore a quello
minimo indicato nel Contratto.
11. CAUZIONE DEFINITIVA
E’ previsto l’obbligo per l’Appaltatore di costituire la cauzione definitiva di importo pari al 10%
dell’importo del Contratto, nelle forme e con le modalità previste nel Capitolato Generale
d’Appalto per Sevizi.
12. POLIZZA ASSICURATIVA
L’Appaltatore dovrà essere provvisto o costituire la seguente polizza assicurativa:
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responsabilità civile verso terzi, con massimale non inferiore a Euro 3.000.000,00
(tremilioni/00) per ogni sinistro procurato nell’espletamento dell’appalto.
La copertura deve essere esente da franchigia.
13. GESTORE DEL CONTRATTO
Il Gestore del Contratto, nominato dalla Committente per espletare tutti i compiti e le funzioni
connessi alla fase di esecuzione del Contratto e al quale dovranno essere indirizzate tutte le
comunicazioni relative al Contratto verrà comunicato contestualmente alla firma del Verbale di
Consegna.
Le Comunicazioni alla Committente devono avvenire ai seguenti recapiti:
Destinatario:
areti S.p.A.
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Indirizzo:
Via delle Testuggini, 98/100 – Roma 00134
Recapiti telefonici:
Tel. 0657995806 – Marco Pergola
Fax 0657993325
e.mail:
[email protected]
Sarà cura della Committente comunicare all’Appaltatore l’eventuale cambio del Gestore del
Contratto.
14. COMUNICAZIONI TRA LE PARTI
Le comunicazioni tra Committente e Appaltatore possono aver luogo secondo una delle seguenti
forme:
a)
b)
c)
d)
cartacea con sottoscrizione autografa inviata per posta;
Verbale sottoscritto tra le parti;
a mezzo fax;
con messaggio di posta elettronica.
Gli eventuali Ordini di Servizio sono di norma formalizzati all’Appaltatore o ad un suo
Rappresentante munito di specifica delega, a mezzo di appositi verbali da sottoscrivere negli
uffici della Committente. Dietro l’indisponibilità dell’Appaltatore o di un suo Rappresentante a
presentarsi negli uffici della Committente, gli Ordini di Servizio potranno essere trasmessi per
posta o e.mail all’indirizzo dell’Appaltatore. In tal caso, ai fini del rispetto dei termini, farà fede
la data del protocollo della Committente.
15. VISITE PREVENTIVE
L’Appaltatore, con le modalità previste nella Richiesta di Offerta, dovrà eseguire, a pena di
nullità d’offerta, almeno una visita preventiva su Cabine Primarie nelle quali sono presenti gli
impianti oggetto del Servizio in narrativa volta all’accertamento delle attività che dovrà
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effettuare per l’esecuzione del Servizio, al fine di reperire tutti gli elementi che riterrà utili per la
completa definizione dell’offerta. Al termine di tali visite l’Appaltatore dovrà riempire l’apposito
stampato “Verbale di sopralluogo” (Allegato F), che, controfirmato dal referente della
Committente, dovrà allegare alla propria offerta.
16. NORME APPLICABILI
Il Servizio, nel suo complesso e nei singoli elementi che lo compongono, deve essere
rispondente a tutte le norme e leggi vigenti sia di natura tecnica che in materia di sicurezza ed
igiene del lavoro.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, ad integrazione di quanto previsto dal Capitolato
Generale d’Appalto per Servizi, nell’espletamento del Servizio l’Appaltatore dovrà rispettare ed
osservare anche le seguenti Norme e Leggi:
• Regolamento (UE) n. 1357/2014
• Decisione 2014/955/UE
• D. Lgs. 18 febbraio 2005, n. 59 e successive modificazioni e/o integrazioni
• Legge 23 marzo 2001, n. 93 e successive modificazioni e/o integrazioni
• D. Lgs. 22 maggio 1999 n. 209 e successive modificazioni e/o integrazioni
• D. Lgs. 27 gennaio 1992, n. 95 e successive modificazioni e/o integrazioni
• D.P.R. 24.05.1988 n. 216 e successive modificazioni e/o integrazioni
• Regolamenti nazionali per l’attuazione delle direttive europee in materia di sicurezza ed
utilizzo di materiali ed apparecchiature
Qualora norme e/o disposizioni (nazionali, regionali, comunali, ecc.) dovessero comportare
gravami e/o limitazioni delle attività, ciò non potrà comportare alcun diritto o rivalsa
dell’Appaltatore nei confronti della Committente avendone l’Appaltatore tenuto conto nella
formazione dei prezzi del presente Contratto.
17. GARANZIE
L’Appaltatore garantisce alla Committente che le attività saranno effettuate in modo competente
e con diligenza secondo tutte le specifiche concordate.
18. ALLEGATI
Si intendono parte integrante del presente Disciplinare Tecnico gli allegati sotto elencati:
Allegato A
Modalità di esecuzione del Servizio
Allegato B
Elenco Cabine Primarie oggetto del Servizio
Allegato C
Lista dei prezzi e offerta economica
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Allegato D
Relazione Tecnica ed Elenco Prezzi per la “Fornitura di servizi
analitici e tecnici di laboratorio chimico”
Allegato E
Scheda delle caratteristiche dei rifiuti
Allegato F
Verbale di sopralluogo
Allegato G
“Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze
(DUVRI)” ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81 del 09/04/2008
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Ret e AT e Aut om azione
ALLEGATO A
Al Disciplinare Tecnico n° 7/ 4/ 432
MODALI TA’ DI ESECUZI ONE DEL SERVI ZI O
1. GESTI ONE RI FI UTI
I l rifiuto sarà reso disponibile alla raccolta contenuto nei seguenti recipienti:
a) vasca in cemento armato, che potrà essere ubicata anche 20 metri sotto il piano
stradale, e quindi dovrà essere aspirato con adeguate pompe;
b) cisterna metallica predisposta con opportuni attacchi di svuotamento;
c) fusto metallico da 180 kg da prelevare insieme al rifiuto;
d) cassa di un trasformatore di potenza predisposta con opportuni attacchi di
svuotamento.
e) contenitore da 200 litri concessi in comodato d’uso dall’Appaltatore.
I rifiuti verranno ceduti dove e come si trovano.
I l Servizio dovrà essere eseguito con la massima accuratezza facendo in modo di non
danneggiare le strutture esistenti e le vie di accesso.
L’Appaltatore deve iniziare ed ultimare gli interventi entro il termine che verrà stabilito nei
singoli Ordini di Servizio o “fax di richiesta di intervento” emessi dalla Committente, che
dispongono l’esecuzione degli interventi.
I l Fax di richiesta di intervento conterrà:
1.
I l sito in cui l’Appaltatore è chiamato ad operare.
2.
La data (soggetta a penale per ritardata consegna) entro la quale devono essere
ultimate le attività di smaltimento richieste;
Per data di ultimazione si intende quella indicata nel FI R che conclude tutte le attività
richieste.
3.
La tipologia del rifiuto da gestire secondo le indicazioni fornite dalla “Scheda delle
caratteristiche dei rifiuti” allegata (All. E)
I Fax di richiesta intervento saranno firmati e datati per presa visione ed esecuzione da
parte dell’Appaltatore.
L’Appaltatore dovrà:
1) essere dotato di idonea attrezzatura e mezzi che permettano l’aspirazione, la
movimentazione e il carico nelle diverse condizioni derivanti dalle varie realtà
esistenti negli impianti, soprattutto in merito all’accessibilità ed all’ubicazione delle
aree dove sono ubicati i serbatoi metallici e/ o le vasche o i fusti metallici contenenti
le sostanze oleose da smaltire;
2) essere in possesso delle autorizzazioni prescritte dalla normativa vigente sia per il
trasporto dei rifiuti oggetto del presente Disciplinare Tecnico che per lo smaltimento
finale.
I l ritiro dei rifiuti dovrà essere effettuato nel rispetto delle normative di legge vigenti al
momento dell’intervento, ponendo particolare attenzione alle procedure previste in materia
di prevenzione infortuni ed al D. Lgs. 4 Aprile 2006, n. 152 e successive modifiche e
integrazioni.
Sono a carico dell’Appaltatore le spese e gli oneri per l’aspirazione, la movimentazione, il
trasporto, lo smaltimento finale e quant’altro occorra per il ritiro dei rifiuti, comprese le
eventuali operazioni di confezionamento dei rifiuti nel rispetto di quanto previsto dalle
normative vigenti. Dette operazioni dovranno essere eseguite utilizzando attrezzature e
personale dell’Appaltatore, è escluso qualsiasi intervento da parte del personale della
Committente.
Gli Automezzi impiegati per il ritiro dei rifiuti, dovranno essere adeguatamente attrezzati
per fronteggiare qualsiasi inconveniente dovesse verificarsi durante il Servizio.
Gli addetti al prelievo ed alla movimentazione dovranno essere muniti di tutti gli indumenti
protettivi previsti dalle leggi vigenti in materia, nonché di mezzi e attrezzature adeguate
per la raccolta e/ o l’assorbimento di eventuali spandimenti accidentali di sostanze oleose.
Gli oneri per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti prodotti durante le attività di prelievo e
movimentazione nei siti della Committente saranno a carico dell’Appaltatore.
Tutte le operazioni dovranno essere concordate con la Committente e saranno svolte sotto
l’esclusiva e completa responsabilità dell’Appaltatore.
Dal momento del ritiro l’Appaltatore sarà completamente responsabile dei rifiuti ed in
particolare si impegna ad operare prendendo tutte le precauzioni necessarie atte ad
evitare pericolo per la salute dell’uomo e per la salvaguardia dell’ambiente.
Eventuali interventi che si rendessero necessari per incidenti verificatesi durante le fasi di
aspirazione,
preparazione,
rimozione,
carico
e
trasporto,
dovranno
essere
tempestivamente eseguiti a cura e spese dell’Appaltatore.
Ad ogni prestazione l’Appaltatore dovrà:
- redigere e rimettere all’incaricato della Committente
I dentificazione per il trasporto dei rifiuti pericolosi;
copia del
Formulario
di
- consegnare all’incaricato della Committente una dichiarazione attestante che non sono
intervenuti provvedimenti di soppressione, revoca, decadenza o annullamento da parte
delle Autorità competenti, di tutte le diverse autorizzazioni/ iscrizioni necessarie per la
corretta gestione del Servizio e consegnate all’Appaltatore;
- dare in visione all’incaricato
l’automezzo;
della Committente le autorizzazioni
previste per
- al termine delle operazioni di smaltimento finale dei rifiuti, consegnare alla
Committente, entro i termini previsti dalla vigente normativa, il Formulario di
I dentificazione Rifiuto timbrato, firmato e datato in arrivo dal funzionario addetto
-2/7 -
all’impianto di conferimento, unitamente alla ricevuta della pesa, nonché le eventuali
ulteriori certificazioni previste dalle Normative vigenti al momento del ritiro del rifiuto.
Al momento dell’entrata in vigore del sistema SI STRI i servizi prestati dall’Appaltatore,
verranno contabilizzati dopo che il sistema stesso comunica alla casella postale del
produttore il positivo esito delle operazioni di accettazione del rifiuto.
L’attività di aspirazione delle sostanze oleose all’interno degli impianti, comporta la
possibilità di dover operare in prossimità di apparecchiature e macchinari in servizio e di
circuiti di comando e segnalazione che possono essere attivi e funzionanti.
2. PULI ZI A VASCA DI RACCOLTA OLI O DEI TRASFORMATORI
L’Appaltatore, qualora venisse richiesto di effettuare la pulizia della vasca di raccolta olio
sottostante un trasformatore A.T./ A.T., A.T./ M.T. o M.T./ M.T., dovrà procedere ad
effettuare le seguenti operazioni:
- svuotamento vasca e platea circostante a mezzo autospurgo e/ o a mezzo raccolta
manuale dei rifiuti solidi contaminati da olio dielettrico in essa contenuti ed intorno ad
essa giacenti;
- confezionamento dei rifiuti solidi in idonei contenitori (big bags omologati UN da 1.000
l);
- risciacquo vasca con aspirazione morchie presenti;
- lavaggio vasca e platea circostante con utilizzo di detergenti specifici (a schiuma
controllata) ed ausilio di canal jet;
- risciacquo vasca con aspirazione delle acque di lavaggio, compreso il trasporto e
smaltimento dei rifiuti liquidi/ fangosi CER 160708* ;
- confezionamento, trasporto e smaltimento di rifiuti solidi CER 160708* , ove prodotti
dalla summenzionata attività.
I l Servizio dovrà essere eseguito con la massima accuratezza facendo in modo di non
danneggiare le strutture esistenti e le vie di accesso.
L’Appaltatore deve iniziare ed ultimare gli interventi entro il termine che verrà stabilito nei
singoli Ordini di Servizio o “fax di richiesta di intervento” emessi dalla Committente, che
dispongono l’esecuzione degli interventi.
I l Fax di richiesta di intervento conterrà:
1.
il sito presso il quale l’Appaltatore è chiamato ad operare;
2.
la data (soggetta a penale per ritardata consegna) entro la quale devono essere
ultimate le attività richieste;
3.
la tipologia di attività da svolgere e la tipologia di rifiuto da gestire secondo le
indicazioni fornite dalla “Scheda delle caratteristiche dei rifiuti” allegata (All. E).
I Fax di richiesta intervento saranno firmati e datati per presa visione ed esecuzione da
parte dell’Appaltatore.
L’Appaltatore dovrà:
1) essere dotato di idonea attrezzatura e mezzi che permettano la pulizia,
l’aspirazione, la movimentazione e il carico nelle diverse condizioni derivanti dalle
-3/7 -
varie realtà esistenti negli impianti, soprattutto in merito all’accessibilità ed
all’ubicazione delle aree dove sono ubicate le vasche di raccolta olio da pulire;
2) essere in possesso delle autorizzazioni prescritte dalla normativa vigente sia per il
trasporto dei rifiuti prodotti che per lo smaltimento finale.
La pulizia ed il ritiro dei relativi rifiuti dovranno essere effettuati nel rispetto delle
normative di legge vigenti al momento dell’intervento, ponendo particolare attenzione alle
procedure previste in materia di prevenzione infortuni ed al D. Lgs. 4 Aprile 2006, n. 152 e
successive modifiche e integrazioni.
Sono a carico dell’Appaltatore: la fornitura dei big-bags, le spese e gli oneri per la pulizia
delle vasche, l’aspirazione, la movimentazione, il trasporto e quant’altro occorra per il ritiro
dei rifiuti, comprese le eventuali operazioni di confezionamento dei rifiuti nel rispetto di
quanto previsto dalle normative vigenti. Dette operazioni dovranno essere eseguite
utilizzando attrezzature e personale dell’Appaltatore, è escluso qualsiasi intervento da
parte del personale della Committente.
Gli Automezzi impiegati per il ritiro dei rifiuti, dovranno essere adeguatamente attrezzati
per fronteggiare qualsiasi inconveniente dovesse verificarsi durante il Servizio.
Gli addetti alla pulizia della vasca di raccolta olio e al prelievo ed alla movimentazione
dovranno essere muniti di tutti gli indumenti protettivi previsti dalle leggi vigenti in
materia, nonché di mezzi e attrezzature adeguate per la raccolta e/ o l’assorbimento di
eventuali spandimenti accidentali di sostanze oleose.
Gli oneri per l’aspirazione, il confezionamento, la movimentazione, il trasporto e lo
smaltimento finale dei rifiuti prodotti durante le attività di pulizia delle vasche saranno a
carico dell’Appaltatore e remunerate in base alla tipologia di rifiuto prodotto applicando i
prezzi unitari di cui alla “Lista dei prezzi e offerta economica” allegato C al Disciplinare
Tecnico n. 7/ 4/ 432.
Tutte le operazioni dovranno essere concordate con la Committente e saranno svolte sotto
l’esclusiva e completa responsabilità dell’Appaltatore.
L’Appaltatore sarà completamente responsabile delle attività svolte ed in particolare si
impegna ad operare prendendo tutte le precauzioni necessarie atte ad evitare pericolo per
la salute dell’uomo e per la salvaguardia dell’ambiente.
Eventuali interventi che si rendessero necessari per incidenti verificatesi durante le fasi di
pulizia, aspirazione, preparazione, rimozione, carico e trasporto, dovranno essere
tempestivamente eseguiti a cura e spese dell’Appaltatore.
Ad ogni prestazione l’Appaltatore dovrà:
- redigere e rimettere all’incaricato della Committente specifico “Rapporto d’I ntervento”
con: la descrizione dell’attività svolta, il nominativo del personale intervenuto, gli orari di
inizio e fine intervento;
- redigere e rimettere all’incaricato della Committente
I dentificazione per il trasporto dei rifiuti pericolosi;
copia del
Formulario
di
- consegnare all’incaricato della Committente una dichiarazione attestante che non sono
intervenuti provvedimenti di soppressione, revoca, decadenza o annullamento da parte
delle Autorità competenti, di tutte le diverse autorizzazioni/ iscrizioni necessarie per la
corretta gestione del Servizio e consegnate all’Appaltatore;
-4/7 -
- dare in visione all’incaricato
l’automezzo;
della Committente le autorizzazioni
previste per
- al termine delle operazioni di smaltimento finale dei rifiuti, consegnare alla
Committente, entro i termini previsti dalla vigente normativa, il Formulario di
I dentificazione Rifiuto timbrato, firmato e datato in arrivo dal funzionario addetto
all’impianto di conferimento, unitamente alla ricevuta della pesa, nonché le eventuali
ulteriori certificazioni previste dalle Normative vigenti al momento del ritiro del rifiuto.
Al momento dell’entrata in vigore del sistema SI STRI i servizi prestati dall’Appaltatore,
verranno contabilizzati dopo che il sistema stesso comunica alla casella postale del
produttore il positivo esito delle operazioni di accettazione del rifiuto.
L’attività di pulizia delle vasche all’interno degli impianti, comporta la possibilità di dover
operare in prossimità di apparecchiature e macchinari in servizio e di circuiti di comando e
segnalazione che possono essere attivi e funzionanti.
3. TRASPORTO OLI O DI ELETTRI CO
Qualora nel corso delle attività manutentive eseguite sui trasformatori di potenza della
Committente, emergesse la necessità di dover trasportare olio dielettrico “non definito
come rifiuto” e privo di PCB, da un sito all’altro verrà richiesta all’Appaltatore la messa a
disposizione per effettuare il succitato trasporto di autobotte avente capacità di 6 o 30 mc.
La cisterna dell’autobotte da utilizzare per svolgere tale attività dovrà essere
preliminarmente bonificata ed asciugata da parte di I mpresa specializzata. Sarà
onere dell’Appaltatore produrre alla Committente la documentazione che
attesti tale attività.
I l Servizio dovrà essere eseguito con la massima accuratezza facendo in modo di non
danneggiare le strutture esistenti e le vie di accesso.
L’Appaltatore deve iniziare ed ultimare gli interventi entro il termine che verrà stabilito nei
singoli Ordini di Servizio o “fax di richiesta di intervento” emessi dalla Committente, che
dispongono l’esecuzione degli interventi.
I l Fax di richiesta di intervento conterrà:
1.
I siti in cui l’Appaltatore è chiamato ad operare.
2.
La data (soggetta a penale per ritardata consegna) entro la quale devono essere
iniziate ed ultimate le attività di trasporto richieste.
3.
La tipologia di cisterna da utilizzare.
I Fax di richiesta intervento saranno firmati e datati per presa visione ed esecuzione da
parte dell’Appaltatore.
L’Appaltatore dovrà:
1) essere dotato di idonea attrezzatura e mezzi che permettano l’aspirazione, la
movimentazione e il carico nelle diverse condizioni derivanti dalle varie realtà
esistenti negli impianti, soprattutto in merito all’accessibilità ed all’ubicazione delle
aree dove sono ubicati i trasformatori;
2) essere in possesso delle autorizzazioni prescritte dalla normativa vigente per il
trasporto dell’olio dielettrico.
-5/7 -
I l ritiro dei rifiuti dovrà essere effettuato nel rispetto delle normative di legge vigenti al
momento dell’intervento, ponendo particolare attenzione alle procedure previste in materia
di prevenzione infortuni dal D. Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e/ o
integrazioni.
Le operazioni di carico e scarico dell’olio dall’autobotte verranno eseguite con l’assistenza
di personale della Committente.
Gli Automezzi impiegati per il trasporto dell’olio dielettrico, dovranno essere
adeguatamente attrezzati per fronteggiare qualsiasi inconveniente dovesse verificarsi
durante il Servizio.
Dal momento del ritiro l’Appaltatore sarà completamente responsabile del carico
trasportato ed in particolare si impegna ad operare prendendo tutte le precauzioni
necessarie atte ad evitare pericolo per la salute dell’uomo e per la salvaguardia
dell’ambiente.
Eventuali interventi che si rendessero necessari per incidenti verificatesi durante le fasi di
trasporto, dovranno essere tempestivamente eseguiti a cura e spese dell’Appaltatore.
Ad ogni prestazione l’Appaltatore dovrà:
- predisporre tutta la documentazione necessaria, per effettuare il trasporto dell’olio
dielettrico, prevista dalla normativa vigente;
- redigere e consegnare all’incaricato della Committente, alla conclusione delle attività di
trasporto dell’olio dielettrico, apposito documento di esecuzione del lavoro controfirmato
dalle parti;
- consegnare all’incaricato della Committente una dichiarazione attestante che non sono
intervenuti provvedimenti di soppressione, revoca, decadenza o annullamento da parte
delle Autorità competenti, di tutte le diverse autorizzazioni/ iscrizioni necessarie per la
corretta gestione del Servizio e consegnate all’Assuntore;
- dare in visione all’incaricato
l’automezzo.
della Committente le autorizzazioni
previste per
L’attività di carico dell’olio dielettrico all’interno degli impianti, comporta la possibilità di
dover operare in prossimità di apparecchiature e macchinari in servizio e di circuiti di
comando e segnalazione che possono essere attivi e funzionanti.
4. CARATTERI ZZAZI ONE DEI RI FI UTI
Su richiesta della Committente, l’Appaltatore dovrà provvedere alla caratterizzazione dei
rifiuti oggetto del Servizio, elencati nel “Modello di offerta economica” di cui all’allegato C,
presso laboratorio accreditato e all’emissione dei relativi certificati firmati da un chimico
iscritto all’Albo dei Chimici.
I l prelievo dei campioni presso i siti della Committente è a cura e spese dell’Appaltatore.
I l laboratorio presso cui verranno eseguite le analisi per la caratterizzazione dei rifiuti
dovrà essere in possesso della certificazione UNI EN I SO 9001 in corso di validità.
I l Committente comunicherà via Fax o via e-mail la “richiesta di analisi”.
I l “Fax di richiesta di intervento” o l’e-mail conterrà:
1.
il rifiuto su cui si deve eseguire la caratterizzazione;
-6/7 -
2.
il sito presso il quale l’Appaltatore è chiamato ad operare;
3.
la data e l’ora di prelievo in sito, del campione di rifiuto da analizzare, da parte
dell’Appaltatore;
Le certificazioni conclusive delle caratterizzazioni dei rifiuti richieste dovranno
essere trasmesse alla Committente entro 5 giorni solari consecutivi dalla data
di prelievo dei campioni.
Sarà a carico dell’Appaltatore quanto necessario per effettuare il prelievo del rifiuto da
analizzare.
-7/7 -
areti S.p.A.
Direzione Operazioni
Rete AT e Automazione
ALLEGATO B
del Disciplinare
Tecnico 7/ 4/ 432
ELENCO DELLE CABI NE PRI MARI E OGGETTO DEL SERVI ZI O
Pos.
CABINA PRIMARIA
INDIRIZZO
CAP
1
APPIO
Via Tuscolana, 419
00181
2
ARDEATINO
Via Filippo Zaniberti, 20
00147
3
ASTALLI
Via San Marco, 8
00186
4
BELSITO
Via della Camilluccia, 2
00135
5
BUFALOTTA
Via della Bufalotta, 663
00139
6
CAPANNELLE
Via Pianopoli, snc
00178
7
CASALPALOCCO
Via di Macchia Palocco, snc (altezza ITALCABLE)
00125
8
CASALETTO
Via Ernesto Biondi (altezza civ. 275)
00164
9
CASILINA
Via Cino del Duca, snc
00133
10
CASSIA
Via di Grottarossa, 222
00189
11
CASTEL ROMANO
Via di Trigoria, snc (altezza Via Pontina km 13.000)
00128
12
CASTRO PRETORIO
Via Sapri, 14/V.le Castro Pretorio, 130
00185
13
CECCHIGNOLA
Via Andrea Millevoi, 60
00178
14
CINECITTA'/F
Via Tuscolana, 1091
00174
15
CINECITTA'/O
Via Tuscolana, 1602
00173
16
COLLATINA
Via di Grotta di Gregna, 177/c
00155
17
ELENIANO
Via Eleniana, 4
00185
18
ESQUILINO
Via Giovanni Giolitti, 275
00185
19
FIERA DI ROMA
Via Portuense, snc (alt. Via Cristoforo Sabbadino)
00050
20
FLAMINIA/F
Via Flaminia, 137
00196
21
FLAMINIA/O
Via del Fosso di Monte Oliviero, 1
00188
22
FORTE ANTENNE
Via dell'Agonistica, 15
00197
23
GIANICOLO
Via Nuova delle Fornaci, dopo civ. 67 (fronte civ. 20)
00165
24
LANCIANI
Via dei Monti di Pietralata, snc
00157
25
LA STORTA
Via Cassia, 1670
00123
26
LAURENTINA
Via Laurentina, 553
00143
27
LIDO
Via Capo dell'Argentiera, 12
00122
28
LIDO NUOVO
Via delle Azzorre, snc (altezza Via delle Baleari)
00121
29
LUNGHEZZA
Via Colle d'Anchise, 16/Via Poggio Sannita, snc
00010
30
MAGLIANA/F
Via del Fosso di Papa Leone, 10
00148
31
MAGLIANA/O
Viale Egeo, 25
00144
Pagina 1 di 3
Pos.
CABINA PRIMARIA
INDIRIZZO
CAP
32
MALAGROTTA
Via del Casal Lumbroso fronte civ. 227
00166
33
MONTE MARIO/F
Via Angelo Emo, 195
00136
34
MONTE MARIO/O
Via di Villa Madama, 41
00194
35
NOMENTANO
Vicolo Giuseppe Martucci, 10/12
00199
36
OSTIENSE
Via Ostiense, 106
00154
37
OTTAVIA
Via del Fontanile Nuovo, 135
00135
38
PARCHI
Via di Castel Romano, 100 (interno CSM S.p.A.)
00128
39
PARIOLI
Viale Romania, 36
00197
40
PIAZZA DANTE
Piazza Dante, 26
00185
41
PONTE GALERIA
Via Portuense, 1482
00050
42
PORTA PIA
Viale del Policlinico, 129a
00161
43
PRATI FISCALI
Via di Villa Spada, 20
00138
44
PRENESTINA
Via Prenestina km 15.300 (altezza Via di Rocca Cencia)
00010
45
PRIMAVALLE
Via Ponderano, snc (altezza Via Goggiola)
00166
46
QUIRINALE
Via Piacenza, 10
00184
47
RAFFINERIE
Via del Canaletto di Malagrotta, snc
00050
48
RE DI ROMA
Via Matera, 8
00182
49
SALONE
Via Collatina snc (10 metri prima del passaggio a livello delle
FF.SS. venendo da Via di Salone)
50
SAN BASILIO
Via di Casal Monastero, snc
00131
51
SAN CAMILLO
Via Giacomo Folchi, 6a
00151
52
SAN PAOLO
Via Ostiense, 88
00154
53
SELVOTTA
Via della Selvotta, snc
00143
54
SIRA
Via della Bufalotta, 255
00139
55
SMISTAMENTO EST
Via Castelpizzuto, 30
00131
56
TEVERE NORD
Via Servigliano, snc
00138
57
TIBURTINA
Via Camesena, 29
00157
58
TIBURTINO
Via degli Alberini, snc (interno Depuratore Roma Est)
00159
59
TOR CERVARA/F
Via di Vannina, 41/Via Tivoli, snc
00156
60
TOR CERVARA/O
Via di Tor Cervara, snc (adiac. civ. 187)
00155
61
TOR DI QUINTO
Viale Tor di Quinto, 47
00191
62
TOR DI VALLE
Via dell'Equitazione, 32
00144
63
TORPIGNATTARA
Via Angelo Berardi, 58
00177
64
TORRENOVA
Viale della Sorbona, snc
00133
65
TORREVECCHIA
Via di Boccea, 357
00166
66
TOR TRE TESTE
Via di Tor Tre Teste, 125
00169
67
TOR VERGATA/F
Via di Passo Lombardo, snc (adiac. A1 Roma-Napoli)
00133
Pagina 2 di 3
Pos.
CABINA PRIMARIA
INDIRIZZO
CAP
68
VALCANNUTA
Via Fulvio Maroi, snc (prossimità civ. 80)
00166
69
VALLERANELLO
Via delle Testuggini, snc (Centro Gest. Valleranello)
00134
70
VIGNACCIA
Largo dei Langosco, snc
00163
71
VILLA BORGHESE
Viale Madama Letizia, snc
00197
72
VITINIA
Via Massimo Troisi, 80/84
00125
73
Castel Fusano
Viale C. Colombo, snc (altezza Rotonda Ostia Lido)
00122
74
Grottarossa
Via Flaminia km 9,200 (interno Depuratore Roma Nord)
00188
75
Settebagni
Via Lello Maddaleno, 27
00138
76
Tor Angela
Via Caccamo, snc (angolo Via S. Giovanni la Punta)
00133
Pagina 3 di 3
Direzione Operazioni
Rete AT e Automazione
Allegato D al Disciplinare Tecnico
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Rev. 1 – Luglio 2016
Pag. 1 di 6
Relazione Tecnica ed Elenco Prezzi per la “Fornitura
di servizi analitici e tecnici di laboratorio chimico”
Collaboratori
Responsabile Manutenzione AT
Respons. Rete AT e Automazione
R. Iafrate
M. Pergola
Direzione Operazioni
Rete AT e Automazione
Allegato D al Disciplinare Tecnico
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Rev. 1 – Luglio 2016
Pag. 2 di 6
I NDI CE
1 SCOPO E CAMPO DI APPLI CAZI ONE..................................................... 3 2 NORMATI VA DI RI FERI MENTO ............................................................ 3 3 TI POLOGI A DI SERVI ZI ........................................................................ 4 4 MODALI TA’ DI ESECUZI ONE................................................................. 4 5 GESTI ONE DELLE NON CONFORMI TA’.................................................. 5 6 ELENCO PREZZI PER SERVI ZI SUPPLEMENTARI .................................. 5 Direzione Operazioni
Rete AT e Automazione
Allegato D al Disciplinare Tecnico
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Rev. 1 – Luglio 2016
Pag. 3 di 6
1 SCOPO E CAMPO DI APPLI CAZI ONE
La presente Relazione Tecnica ha come oggetto la fornitura di servizi analitici e tecnici di
laboratorio chimico, da eseguirsi su campioni prelevati da apparecchiature situate nei siti di
areti S.p.A. all’interno dell’area urbana di Roma, e di quanto altro fosse necessario ad
assicurare l’esecuzione del servizio “a regola d’arte”, adottando protocolli analitici in linea con
i livelli qualitativi richiesti.
2 NORMATI VA DI RI FERI MENTO
Le normative di riferimento saranno le seguenti:
CEI 10-15
CEI EN60156 (10-34)
CEI EN 60247 (10-9)
CEI EN 60296 (10-1)
CEI EN 60422 (10-43)
CEI EN 60450 (15-34)
CEI EN 60599 (10-10)
CEI EN 60567 (10-23)
CEI EN 60666 (10-47)
CEI EN 60814 (10-13)
CEI EN 60970 (10-45)
CEI EN 61125 (10-27)
CEI EN 61181 (10-28)
CEI EN 61198 (10-29)
CEI EN 61619 (10-33)
CEI EN 62021/1 (10-41)
CEI EN 62021/2 (10-44)
CEI EN 62697-1 (10-49)
UNI EN ISO 2719
ISO 3016
ISO 3104
ISO 3675
ASTM D 1275-B
ASTM D 1500
Direzione Operazioni
Rete AT e Automazione
Allegato D al Disciplinare Tecnico
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ASTM D 7151
Si fa presente che, per le suddette norme dovranno essere soddisfatti anche gli
eventuali aggiornamenti in vigore alla data della fornitura del Servizio.
I risultati analitici saranno accompagnati da un giudizio di conformità alla normativa vigente
od alle specifiche della Committente.
3 TI POLOGI A DI SERVI ZI
Nella tabella allegata vengono elencate le tipologie di servizi analitici che potranno essere
richiesti nell’ambito del presente contratto con i relativi importi che verranno corrisposti dalla
Committente.
Il laboratorio presso cui verranno eseguite le analisi sull’olio dielettrico dovrà essere in
possesso della certificazione UNI EN I SO 9001 in corso di validità.
4 MODALI TA’ DI ESECUZI ONE
Il Committente comunicherà via Fax o via e-mail la “richiesta di analisi”.
Il “Fax di richiesta di intervento” o l’e-mail conterrà:
1.
Il tipo di analisi da eseguire
2.
Il sito in cui l’Appaltatore è chiamato ad operare (eventualmente).
3.
La data ed eventualmente l’ora di prelievo in sito del campione da analizzare da parte
dell’Appaltatore (laddove tale compito è assegnato all’Appaltatore medesimo).
4.
La data di consegna del campione da parte della Committente (se del caso).
5.
La data entro la quale dovrà essere consegnato alla Committente il certificato inerente
all’analisi richiesta: quanto sopra qualora, per motivi di urgenza, la data di consegna del
certificato sia richiesta prima del periodo standard esposto nel presente documento.
I Fax di richiesta intervento saranno firmati e datati per presa visione ed esecuzione da
parte dell’Appaltatore.
La certificazione conclusiva dei servizi analitici richiesti dovrà essere trasmessa
alla Committente entro 5 giorni solari consecutivi dalla data di consegna dei
campioni.
L’Appaltatore provvederà a fornire tutto il materiale occorrente per l’esecuzione dei
campionamenti effettuati direttamente dal Committente.
In particolare per il campionamento di oli, da vaso di espansione del trasformatore o fusto,
per la determinazione del contenuto di PCB verranno forniti: siringa, cannula in vetro e vials
da 20 cc.
Direzione Operazioni
Rete AT e Automazione
Allegato D al Disciplinare Tecnico
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Rev. 1 – Luglio 2016
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5 GESTI ONE DELLE NON CONFORMI TA’
Qualora venga riscontrato un campione non conforme ai limiti imposti dalla normativa di
riferimento o dalle specifiche della Committente, anche limitatamente ad un solo
parametro, senza attendere i risultati di eventuali altre determinazioni analitiche richieste
ed in corso di svolgimento, l’Appaltatore provvederà a darne comunicazione urgente al
Committente, tramite messaggio telefax o posta elettronica ai nominativi che saranno
indicati.
6 ELENCO PREZZI PER SERVI ZI SUPPLEMENTARI
Pos.
Esame
Prezzi unitari
Norme di riferimento
(€/cad.)
CEI EN 60296 (10-1)
1
Numero di neutralizzazione
35,00
CEI EN 62021/1 (10-41)
CEI EN 62021/2 (10-44)
CEI EN 60296 (10-1)
2
Colore ed aspetto
20,00
CEI EN 60422 (10-43)
ASTMD1500
CEI EN 60814 (10-13)
3
Contenuto di acqua
35,00
CEI 10-15
CEI EN 60422 (10-43)
CEI EN 60296 (10-1)
4
Tensione di scarica
70,00
5
Fattore di dissipazione dielettrica (tanδ)
a 90°C
35,00
6
Particelle in sospensione
40,00
CEI EN 60970 (10-45)
7
Sedimenti e sostanze precipitabili
50,00
CEI EN 60422 (10-43)
8
Contenuto totale dei gas disciolti con il
dettaglio dei gas predittivi (*)
CEI EN 60156 (10-34)
CEI EN 60247 (10-9)
CEI EN 60599 (10-10)
285,00
CEI EN 60567 (10-23)
CEI EN 61181 (10-28)
9
Punto di infiammabilità (in vaso chiuso
Pensky-Martens)
75,00
10
Viscosità a 40°C
35,00
ISO 3104
11
Densità a 20°C
35,00
ISO 3675
12
Zolfo corrosivo e zolfo totale
13
Punto di scorrimento
70,00
ISO 3016
14
Tensione interfacciale
80,00
CEI EN 61619 (10-33)
15
Stabilità all’ossidazione
250,00
CEI EN 61125 (10-27)
16
Additivi antiossidanti fenolici (DBPC +
DBP)
130,00
120,00
ISO 2719
ASTM D 1275-B
CEI EN 60666 (10-47)
Direzione Operazioni
Rete AT e Automazione
Allegato D al Disciplinare Tecnico
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Pos.
Esame
Prezzi unitari
Norme di riferimento
(€/cad.)
17
Additivi passivanti triazolici (BTA +
IRGAMET 39)
130,00
18
Additivi solforati (DBDS)
150,00
19
Metalli (Si-Ca-Mg-Cu-Fe-Pb-Ag-Al-SnZn-S-Na-K)
150,00
20
Furani totali (2-Furfuraldeide)
130,00
21
DP della carta (grado di
polimerizzazione)
220,00
22
Analisi PCB compresi mono e
diclorobifenili
82,00
23
Determinazione percentuale di
idrocarburi in emulsione
60,00
(*) con prelievo dei campioni presso il sito a cura e spese dell’Appaltatore
CEI EN60666
CEI EN 62697-1 (10-49)
ASTM D 7151
CEI EN 61198 (10-29)
CEI EN 60450 (15-34)
CEI EN61619 (10-33)
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione
Allegato E al Disciplinare Tecnico n° 7/4/432
CODICE
CARATT.
CER
PERICOLO
13 03 07*
HP4 – HP5 HP14
13 03 01*
HP4 – HP5 HP14
Oli
minerali
dielettrici
originariamente utilizzati nelle
apparecchiature elettriche (PCB
>50 ppm)
13 03 01*
HP4 – HP5 HP14
Oli sintetici vari
13 03 10*
Oli circuiti idraulici di comando
13 01 10*
DESCRIZIONE TIPOLOGIA DI
RIFIUTO
Oli
minerali
dielettrici
originariamente utilizzati nelle
apparecchiature elettriche (PCB
< 25 ppm)
Oli
minerali
dielettrici
originariamente utilizzati nelle
apparecchiature elettriche (PCB
>25 e <50 ppm)
Emulsione oleosa prodotta dalla
miscelazione di acqua piovana e
residui di olio (PCB < 25 ppm)
contenuta nelle vasche dei
trasformatori
13 08 02*
SMALT. (D)
O
RECUP. (R)
STATO
FISICO
DIZIONE TRASPORTO ADR (1)
TIPO CONTENITORI PER LA
CONSEGNA
LIQUIDO
o
“Rifiuto: UN 3082, materia o Cisterna
Trasformatore
pericolosa dal punto di vista
metallico,
dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9, o Fusto
capienza 200 litri
III”
LIQUIDO
“Rifiuto: UN 3082, materia o Cassa Trasformatore
pericolosa dal punto di vista
o Fusto
metallico,
dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9,
capienza 200 litri
III”
stagno,
D15
LIQUIDO
“Rifiuto: UN 2315, materia o Cassa Trasformatore
pericolosa dal punto di vista
o Fusto
metallico,
dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9,
capienza 200 litri
II M2”
stagno,
HP4 – HP5 HP14
LIQUIDO
“Rifiuto: UN 3082, materia o Fusto
metallico,
capienza 200 litri
pericolosa dal punto di vista
dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9,
III”
stagno,
R13
HP4 – HP5 HP14
LIQUIDO
“Rifiuto: UN 3082, materia o Fusto
metallico,
capienza 200 litri
pericolosa dal punto di vista
dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9,
III”
stagno,
R13
HP4 – HP5 HP14
R13
D15
D15
LIQUIDO
“Rifiuto: UN 3082, materia o Vasca di
cemento
pericolosa dal punto di vista
dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9,
III”
cassa
stagno,
contenimento
1
in
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione
DESCRIZIONE TIPOLOGIA DI
RIFIUTO
Emulsione oleosa prodotta dalla
miscelazione di acqua piovana e
residui di olio (PCB >25 e <50
ppm) contenuta nelle vasche dei
trasformatori
CODICE
CARATT.
CER
PERICOLO
SMALT. (D)
O
RECUP. (R)
STATO
FISICO
DIZIONE TRASPORTO ADR (1)
TIPO CONTENITORI PER LA
CONSEGNA
“Rifiuto: UN 3082, materia o Vasca di
cemento
pericolosa dal punto di vista
dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9,
III”
contenimento
in
contenimento
in
LIQUIDO
“Rifiuto: UN 2315, materia o Vasca di
pericolosa dal punto di vista
cemento
dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9,
II” M2
SOLIDO
“Rifiuto: UN 3077, materia o Contenitore metallico, stagno,
pericolosa dal punto di vista
capienza minima 200 litri
dell’ambiente, Solida, N.A.S., 9,
III”
13 01 04*
HP4 – HP5 HP14
13 01 04*
HP4 – HP5 HP14
Assorbenti,
filtri
e
stracci
contaminati da olio, acidi e
sostanze pericolose varie
15 02 02*
HP4 – HP5 HP14
Assorbenti, stracci e indumenti
protettivi non contaminati da
sostanze pericolose
15 02 03
Trasformatori
ed
altre
apparecchiature contaminate da
olio (PCB >25 e <50 ppm)
HP4 – HP5 HP14
in
D15
SOLIDO
“Rifiuto: UN 3077, materia o Vasca di
pericolosa dal punto di vista
cemento
dell’ambiente, Solida, N.A.S., 9,
III”
contenimento
16 02 09*
Trasformatori
ed
altre
apparecchiature contaminate da
olio (PCB >50 ppm)
HP4 – HP5 HP14
in
D15
SOLIDO
“Rifiuto: UN 3432 materie ed o Vasca di
apparecchi che, in caso di
cemento
incendio,
possono
formare
diossine, solidi, M2”
contenimento
16 02 09*
Rifiuti contenenti oli liquidi con
PCB <25 ppm
HP4 – HP5 HP14
in
D15
LIQUIDO
“Rifiuto: UN 3082, materia o Vasca di
pericolosa dal punto di vista
cemento
dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9,
III”
contenimento
16 07 08*
Emulsione oleosa prodotta dalla
miscelazione di acqua piovana e
residui di olio (PCB >50 ppm)
contenuta nelle vasche dei
trasformatori
D15
D15
D15
D15
LIQUIDO
o Contenitore metallico
SOLIDO
2
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione
CODICE
CARATT.
CER
PERICOLO
16 07 08*
HP4 – HP5 HP14
Rifiuti contenenti oli solidi con
PCB <25 ppm
16 07 08*
HP4 – HP5 HP14
Imballaggi contenenti residui di
sostanze
pericolose
o
contaminati da tali sostanze
15 01 10*
HP4 – HP5 HP14
DESCRIZIONE TIPOLOGIA DI
RIFIUTO
Rifiuti contenenti oli liquidi con
PCB >25 e <50 ppm
SMALT. (D)
O
RECUP. (R)
STATO
FISICO
DIZIONE TRASPORTO ADR (1)
TIPO CONTENITORI PER LA
CONSEGNA
LIQUIDO
“Rifiuto: UN 3082, materia o Vasca di
pericolosa dal punto di vista
cemento
dell’ambiente, Liquida, N.A.S., 9,
III”
D15
SOLIDO
“Rifiuto: UN 3077, materia o Vasca di contenimento in
pericolosa dal punto di vista
cemento
dell’ambiente, Solida, N.A.S., 9,
o Contenitore metallico, staIII”
gno, capienza minima 200 litri
D15
SOLIDO
“Rifiuto: UN 3509, imballaggi o Contenitore metallico
scartati vuoti non ripuliti, Solida,
N.A.S., 9, M11”
D15
contenimento
3
in
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione
ALLEGATO F
“Servizio di gestione ( raccolta, movimentazione, carico,
trasporto, conferimento e smaltimento finale) di oli
esausti, emulsioni oleose, stracci e rottami ferrosi
contaminati da sostanze pericolose e di trasporto di
olio dielettrico”
Verbale di sopralluogo
Il
giorno
________________________,
i
rappresentanti
della
Ditta
_______________________________________:
(nome e qualifica)
1)
___________________________________________________________
2)
___________________________________________________________
3)
___________________________________________________________
hanno compiuto un sopralluogo presso ______________________________
accordo a quanto previsto dal Disciplinare Tecnico n° 7/ 4/ 432.
Per la Ditta
Per areti S.p.A.
1)
2)
3)
www.aret i.it
a r e t i SpA a Socio Un ico
Piazzale Ost iense, 2 - 00154 Rom a
Tel. 06.5799.1 Fax 06.57993821
Cap.Soc. Euro 345.000.000 i.v.
CF, P.I VA 05816611007
CCI AA RM REA 930820
Sogget t o che eser cit a la direzione
e il coordinam ent o ai sensi
dell’art . 2497 bis c.c.:
Acea SpA - CF 05394801004
in
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008
DUVRI
- Rev. 0 Pagina 1 di 69
SERVIZIO DI GESTIONE (RACCOLTA, MOVIMENTAZIONE,
CARICO, TRASPORTO, CONFERIMENTO E SMALTIMENTO
FINALE) DI OLII ESAUSTI, EMULSIONI OLEOSE, STRACCI E
ROTTAMI FERROSI CONTAMINATI DA SOSTANZE
PERICOLOSE E DI TRASPORTO DI OLIO DIELETTRICO
DOCU M EN T O U N I CO DI V ALU T AZ I ON E
DEI RI SCH I DA I N T ERFEREN Z E
(D.U .V .R.I .)
(a i se nsi de ll’a rt . 2 6 de l D. Lgs. n. 9 a prile 2 0 0 8 , n. 8 1 )
Allegato al Capitolato Speciale n° 7/ 4/ 432
DATA EMISSIONE
Luglio 2016
VERIFICATO
APPROVATO
Manutenzione AT
(R. Iafrate)
Rete AT e Automazione
(M. Pergola)
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008
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Indice del documento:
1 1.1 1.2 2 3 4 1.2.1 1.2.2 1.2.3 4.1 4.2 4.3 4.3.1 4.3.2 4.3.3 4.3.4 4.3.5 4.3.6 4.4 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE ...................................................................... 4 Profilo dell'Azienda Committente, Appaltatore, Subappaltatore e Lavoratore
Autonomo ........................................................................................................................... 6 Descrizione delle attività oggetto della Fornitura in Opera ........................................ 11 Processi lavorativi previsti nella Fornitura in Opera e sopralluogo congiunto .............................................. 11 Diagrammi interferenze lavorazioni tipo ...................................................................................................... 12 Coordinamento tra imprese appaltatrici, subappaltatori ed eventuali lavoratori autonomi ........................... 13 RIFERIMENTI NORMATIVI ...................................................................................... 14 TERMINI E DEFINIZIONI .......................................................................................... 15 ELEMENTI DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ...................... 17 Tipo di organizzazione .................................................................................................... 17 Computo dei lavoratori .................................................................................................. 17 Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro ........................................................... 18 Rif. Articolo 16 - Delega di funzioni ............................................................................................................ 18 Rif. Articoli 17 e 18 - Obblighi del datore di lavoro e dei Dirigenti ............................................................. 18 Rif. Articolo 19 - Obblighi del preposto ...................................................................................................... 20 Rif. Articolo 20 - Obblighi dei lavoratori...................................................................................................... 20 Rif. Articolo 25 - Obblighi del medico competente ...................................................................................... 21 Rif. Articolo 26 - Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione ....................... 22 Valutazione dei Rischi .................................................................................................... 22 4.4.1 Oggetto della Valutazione dei rischi e modalità............................................................................................ 22 4.5.1 4.5.2 4.5.3 Servizio di prevenzione e protezione (SPP) .................................................................................................. 26 Articolo 34 - Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai
rischi .............................................................................................................................................................. 27 Articolo 35 - Riunione periodica ................................................................................................................... 27 4.6.1 4.6.2 Rif. Articolo 36 – Informazione ai lavoratori ................................................................................................ 28 Rif. Articolo 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti ......................................................... 28 4.5 4.6 Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro ........................................................... 26 Informazione e formazione............................................................................................. 28 4.7 Sorveglianza sanitaria..................................................................................................... 29 4.8 Gestione delle emergenze ................................................................................................ 30 4.7.1 Rif. Articoli 38, 39, 40, 41 – Medico Competente ........................................................................................ 29 4.8.1 4.8.2 4.8.3 Rif. Articoli 43 – Disposizioni generali ........................................................................................................ 30 Articolo 45 - Primo soccorso ........................................................................................................................ 30 Rif. Articolo 46 - Prevenzione incendi .......................................................................................................... 30 4.9.1 Rif. Articoli 47 e 50 – Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS ................................................ 32 4.9 4.10 Consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori ............................. 32 Luoghi di lavoro (Rif. Titolo II del D.lgs 81/08) ........................................................... 32 4.10.1 Rif. Articolo 62 del D.lgs 81/08 - Definizioni............................................................................................... 32 4.10.2 Rif. Articolo 64 - Obblighi del datore di lavoro ........................................................................................... 32 4.10.3 Rif Articolo 66 - Lavori in ambienti sospetti di inquinamento ..................................................................... 33 4.11 4.11.1 4.11.2 4.11.3 4.11.4 4.11.5 4.12 Uso delle attrezzature di lavoro (Rif. Titolo III del D.lgs 81/08)................................. 33 Rif. Articolo 69 - Definizioni ........................................................................................................................ 33 Rif. Articolo 70 - Requisiti di sicurezza ........................................................................................................ 33 Rif. Articolo 71 - Obblighi del datore di lavoro ............................................................................................ 34 Rif. Articolo 72 - Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso ............................................................ 34 Articolo 73 - Informazione e formazione ...................................................................................................... 34 Uso dei dispositivi di protezione individuale (Rif. Titolo III del D.lgs 81/08) ............ 34 4.12.1 Rif. Articolo 74 - Definizioni ........................................................................................................................ 34 4.12.2 Rif. Articolo 75 - Obbligo di uso .................................................................................................................. 35 Documento di
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4.12.3 Rif. Articolo 76 - Requisiti dei DPI .............................................................................................................. 35 4.12.4 Rif. Articolo 78 - Obblighi dei lavoratori...................................................................................................... 37 4.13 4.13.1 4.13.2 4.13.3 4.13.4 4.14 Impianti ed apparecchiature elettriche (Rif. Titolo III del D.lgs 81/08) .................... 38 Rif. Articolo 80 - Obblighi del datore di lavoro ............................................................................................ 38 Rif. Articolo 82 - Lavori sotto tensione ........................................................................................................ 38 Rif. Articolo 83 - Lavori in prossimità di parti attive .................................................................................... 39 Rif. Articolo 86 - Verifiche ........................................................................................................................... 39 Segnaletica di Salute e Sicurezza (Rif. Titolo V del D.lgs 81/08) ................................ 39 4.14.1 Rif. Articolo 161 - Campo di applicazione ................................................................................................... 39 4.14.2 Rif. Articolo 162 - Definizioni ...................................................................................................................... 39 4.14.3 Rif. Articolo 163 - Obblighi del datore di lavoro .......................................................................................... 40 4.15 Movimentazione manuale dei carichi (Rif. Titolo VI del D.lgs 81/08) ....................... 47 4.15.1 Rif. Articolo 168 - Obblighi del datore di lavoro .......................................................................................... 47 4.15.2 Rif. Articolo 169 - Informazione, formazione e addestramento .................................................................... 48 4.16 Attrezzature munite di VDT (Rif. Titolo VII del D.lgs 81/08) .................................... 48 4.16.1 4.16.2 4.16.3 4.16.4 4.16.5 Articolo 173 - Definizioni ............................................................................................................................. 48 Articolo 174 - Obblighi del datore di lavoro ................................................................................................. 48 Rif. Articolo 175 - Svolgimento quotidiano del lavoro ................................................................................. 48 Articolo 176 - Sorveglianza sanitaria ............................................................................................................ 48 Rif. Articolo 177 - Informazione e formazione ............................................................................................. 48 4.17.1 4.17.2 4.17.3 4.17.4 4.17.5 4.17.6 Rif. Articolo 172 – Definizioni e Campo di applicazione ............................................................................. 49 Rif. Articolo 181 - Valutazione dei rischi ..................................................................................................... 49 Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro .................................... 49 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni ................................................................... 50 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici ............................................... 51 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali ........................................ 52 4.18.1 4.18.2 4.18.3 4.18.4 Rif. Articolo 221 – Protezione da agenti Chimici ......................................................................................... 52 Rif. Articolo 222 - Definizioni ...................................................................................................................... 52 Rif. Articolo 223 - Valutazione dei rischi ..................................................................................................... 53 Rif. Articolo 227 - Informazione e formazione dei lavoratori....................................................................... 53 4.19.1 4.19.2 4.19.3 4.19.4 Rif. Articolo 233 – Protezione da agenti Cancerogeni .................................................................................. 59 Rif. Articolo 234 - Definizioni ...................................................................................................................... 59 RifArticolo 236 - Valutazione del rischio ..................................................................................................... 60 Rif. Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie ..................................................................... 60 4.17 4.18 4.19 4.20 Agenti fisici (Rif. Titolo VIII del D.lgs 81/08) ............................................................... 49 Sostanze pericolose (Rif. Titolo IX del D.lgs 81/08) ..................................................... 52 Sostanze pericolose (Rif. Titolo IX del D.lgs 81/08) ..................................................... 59 Sostanze pericolose (Rif. Titolo IX del D.lgs 81/08) ..................................................... 60 4.20.1 Rif. Articolo 233 – Protezione dai rischi connessi all’esposizione all’amianto ............................................ 60 4.21 Esposizione ad agenti biologici (Rif. Titolo X del D.lgs 81/08) .................................... 61 4.22 Protezione da atmosfere esplosive (Rif. Titolo XI del D.lgs 81/08) ............................. 62 4.23 Programmi di miglioramento (rif. Art. 28 comma 2 lettera C del D.Lgs 81/08) ....... 62 4.24 Recapiti telefonici di emergenza .................................................................................... 64 ALLEGATI...................................................................................................................... 65 VALUTAZIONE DEI COSTI DELLA SICUREZZA PER “INTERFERENZE” ... 65 DISPOSIZIONI FINALI ................................................................................................ 67 4.21.1 Rif. Articolo 266 – Campo di applicazione ................................................................................................... 61 4.21.2 Rif. Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici ............................................................................. 61 4.21.3 Rif. Articolo 271 a 277 - Valutazione del rischio ......................................................................................... 61 4.22.1 Rif. Articolo 287 – Protezione dai rischi contro le esplosioni ....................................................................... 62 4.22.2 Rif. Articolo 290 – Valutazione del rischio................................................................................................... 62 4.23.1 Audit di sicurezza .......................................................................................................................................... 62 4.23.2 Reports di sicurezza ...................................................................................................................................... 63 4.23.3 Riesame della valutazione ............................................................................................................................. 63 5 6 7 Documento di
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Scopo e campo di applicazione
Il presente documento definisce le modalità di gestione e le attività messe in atto dall’azienda al fine
di garantire la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori sul luogo di lavoro.
Il presente documento si applica a tutte le attività aziendali eseguite con personale proprio e di
imprese appaltatrici, presso le proprie sedi, impianti, strutture esterne.
Nell’ambito delle attività svolte da areti S.p.A. (nel seguito Committente), quelle previste nel
presente appalto, definito con riferimento Ordine n° ___________________________del
_________________, saranno affidate alla Società “______________________________________”
(nel seguito Appaltatore o Impresa appaltatrice).
Le attività saranno regolate per mezzo di apposito contratto commerciale.
Pertanto ai fini della cooperazione prevista dall’Art. 26 comma 3 del D.Lgs 81 del 09/04/2008 e dalle
successive modificazioni e integrazioni, il presente documento di valutazione dei rischi, viene redatto
dal Datore di Lavoro Committente e sarà consegnato al Datore di Lavoro delle impresa appaltatrice e
delle altre imprese coinvolte.
Nel documento sono evidenziate tutte le fasi lavorative, nonché le misure di prevenzione e protezione
adottate.
Tutte le attività inerenti la salute e la sicurezza sul lavoro saranno condivise dai datori di lavoro e dai
rispettivi Servizi di Prevenzione e Protezione (SPP) (ivi compresi subappaltatori e lavoratori
autonomi).
Scopi del presente documento sono:
1) fornire agli stessi soggetti affidatari dei lavori dettagliate informazioni sui rischi specifici
esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di
emergenza adottate in relazione alla propria attività (art. 26 comma 1 lett. b e comma del D.
Lgs. n. 81/08);
2) soddisfare l’obbligo per il datore di lavoro committente di promuovere la cooperazione ed il
coordinamento tra committente ed appaltatore attraverso l’elaborazione di un “documento
unico di valutazione dei rischi” (DUVRI), che valuti i rischi dovuti alle “interferenze” e ne
indichi le misure adottate per l’eliminazione o la riduzione mediante appositi provvedimenti
(art. 26 comma 3 del D. Lgs. n. 81/08);
3) fornire gli strumenti per valutare i costi della sicurezza necessari per l’eliminazione dei rischi
da interferenze, oltre a quelli propri connessi allo specifico appalto (art. 26 comma 5 del D.
Lgs. n. 81/08). Questi vanno tenuti distinti dall’importo a base d’asta e non sono soggetti a
ribasso.
Nel DUVRI non sono riportate le misure per eliminare i rischi propri derivanti dall’attività delle
singole imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, ma solo i rischi derivanti dalle
interferenze presenti nell’effettuazione delle prestazioni.
L’Appaltatore, nella comunicazione dei rischi specifici connessi alla propria attività, può presentare
proposte di integrazione del DUVRI, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza del lavoro,
sulla base della propria esperienza. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare
modifiche o adeguamento dei costi della sicurezza.
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Si parla di interferenza nella circostanza in cui si verifica un contatto rischioso tra il personale del
Committente e quello dell’Appaltatore o tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa
sede aziendale con contratti differenti.
Si possono considerare interferenti i seguenti rischi:
- derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi;
- immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni dell’Appaltatore;
- esistenti nel luogo di lavoro del Committente, ove è previsto che debba operare l’Appaltatore,
ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’Appaltatore;
- derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal Committente (che
comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata).
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1.1
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Profilo dell'Azienda Committente, Appaltatore, Subappaltatore e Lavoratore Autonomo
IL PRESENTE ELENCO DEVE ESSERE COMPILATO E AGGIORNATO NON APPENA I DATI
SIANO DISPONIBILI.
areti S.p.A. (Committente)
Denominazione:
areti S.p.A.
Sede Legale:
P.le Ostiense, 2
Comune:
Roma
c.a.p.:
00154
Committente:
p.i. Massimo COLOCCI
RSPP:
Ing. Luigi De Rosa
RLS:
Boldrighini Stefano - Castagna Sarah - Mercone Caterina - Pontieri
Luciano - Mariani Roberto - Scarselleta Antonino
Medico Competente:
Dott. Alberto Di Palma
Preposti:
Partita IVA
0 5 8 1 6 6 1 1 0 0 7
Codice Fiscale
Posizione INPS
7 0 4 1 2 5 6 4 9 0
Posizione INAIL
1 2 0 4 3 1 1 5 1 1
Codice ATECO
3 5 1 3 0 0
1
Distribuzione di energia elettrica
STRUTTURA ORGANIZZATIVA (Committente)
Nome Cognome
Qualifica
Responsabile Lavori:
Indirizzo
P.le Ostiense, 2
Città
00154 Roma
Tel./Fax:
0657991
Nome Cognome
Qualifica
Direttore Lavori:
Indirizzo
Città
Tel./Fax:
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STRUTTURA ORGANIZZATIVA IMPRESA
Qualifica:
Denominazione:
Sede Legale:
Comune:
c.a.p. :
Legale Rappresentante:
Direttore Tec. Cantiere:
Tec. Assistente Cantiere:
Preposto:
RSPP:
RLS:
Medico Competente:
A.S.L. di competenza:
Addetto primo soccorso:
Addetto antincendio:
Partita IVA
Registro Imprese
Posizione INPS
Posizione INAIL
Codice ATECO
Società
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STRTTURA ORGANIZZATIVA IMPRESA
Qualifica:
Denominazione:
Sede Legale:
Comune:
c.a.p. :
Legale Rappresentante:
Direttore Tec. Cantiere:
Tec. Assistente Cantiere:
Preposto:
RSPP:
RLS:
Medico Competente:
A.S.L. di competenza:
Addetto primo soccorso:
Addetto antincendio:
Partita IVA
Registro Imprese
Posizione INPS
Posizione INAIL
Codice ATECO
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STRTTURA ORGANIZZATIVA IMPRESA
Qualifica:
Denominazione:
Sede Legale:
Comune:
c.a.p. :
Legale Rappresentante:
Direttore Tec. Cantiere:
Tec. Assistente Cantiere:
Preposto:
RSPP:
RLS:
Medico Competente:
A.S.L. di competenza:
Addetto primo soccorso:
Addetto antincendio:
Partita IVA
Registro Imprese
Posizione INPS
Posizione INAIL
Codice ATECO
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ENTE
Denominazione:
Sede Legale
Comune
c.a.p.
Responsabile:
Direttore Tec. Cantiere:
Tec. Assistente Cantiere:
Preposto:
Medico Competente
LAVORATORI AUTONOMI
Denominazione:
Sede Legale:
Comune:
c.a.p. :
Legale Rappresentante:
Direttore Tec. Cantiere:
Tec. Assistente Cantiere:
Preposto:
RSPP:
RLS:
Medico Competente:
A.S.L. di competenza:
Addetto primo soccorso:
Addetto antincendio:
Partita IVA
Registro Imprese
Posizione INPS
Posizione INAIL
Codice ATECO
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1.2
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Descrizione delle attività oggetto della Fornitura in Opera
areti S.p.A. dispone di una rete elettrica di distribuzione primaria a tensione 220, 150, 60, 20 ed 8,4
kV, che si sviluppa sul territorio del Comune di Roma e di Formello, dove preesistono insediamenti,
reti e numerose opere tra cui cabine primarie di trasformazione.
Gli interventi oggetto del presente Servizio riguardano:
- la gestione (raccolta, aspirazione, movimentazione, carico, trasporto, conferimento a discarica o
deposito autorizzato, recupero e smaltimento finale) a carattere episodico di olii esausti,
emulsioni oleose, stracci e rottami ferrosi contaminati da PCB prodotti nelle Cabine Primarie di
cui all’allegato MS08;
- la pulizia delle vasche di raccolta olio sottostanti i trasformatori A.T./A.T., A.T./M.T. e
M.T./M.T. in esercizio presso le cabine primarie di cui all’allegato MS08;
- il trasporto di olio dielettrico tra le succitate Cabine Primarie.
Le attività comprese nel Servizio saranno assegnate mediante singole partite di lavoro non predefinite
e non predefinibili all’atto dell’aggiudicazione della gara.
Le stesse costituiranno singole lavorazioni indipendenti tra loro che comporteranno l’attivazione di
altrettanti cantieri non correlati.
La natura stessa degli interventi sarà definita, in funzione delle effettive esigenze al momento
dell’assegnazione della singola partita di lavoro a mezzo di specifici “Fax di richiesta di intervento”.
Le lavorazioni oggetto del Servizio saranno eseguite dall’Impresa appaltatrice
con l’assistenza per tutta la durata delle attività presso i siti di areti S.p.A. di
personale del Committente.
Gli interventi previsti nel Servizio interesseranno essenzialmente i piazzali esterni delle cabine
primarie, dove possono essere presenti apparecchiature in regolare esercizio in Alta, Media e bassa
tensione.
N.B.: qualora nel corso dell’espletamento del presente contratto, per alcuni specifici cantieri, si rilevi
la presenza delle condizioni di applicazione dell’art. 88 e ss. del D. Lgs. n. 81/08 e del D.P.R.
n. 222/03, dovranno essere adottate le prescrizioni di cui alle norme suddette, ivi compresa la
redazione di Piano di Sicurezza e Coordinamento, la nomina di Coordinatori in fase di
Progettazione ed Esecuzione, ecc.
Quanto sopra deve essere attuato prima della specifica consegna del singolo lavoro interessato.
1.2.1
Processi lavorativi previsti nel Servizio e sopralluogo congiunto
Secondo le necessità, il Committente invierà all’Appaltatore un “Fax di richiesta di intervento” con
l’indicazione:
 il SITO in cui l’impresa è chiamata ad operare;
 la data entro la quale devono essere ultimate le attività di smaltimento richieste;
 la tipologia del rifiuto da gestire.
Preliminarmente all’avvio delle attività presso i siti del Committente, un Rappresentante
dell’Appaltatore dovrà eseguire, congiuntamente con un Rappresentante del Committente, un
sopralluogo presso i siti interessati per individuare le azioni da intraprendere per l’esecuzione del
Servizio.
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Per ciascuna delle sedi interessate dai lavori verranno individuate eventuali misure aggiuntive di
prevenzione e protezione contro i rischi da interferenza, le quali verranno indicate nel “Verbale di
Sopralluogo” (allegato MS05), al quale verrà data attuazione congiuntamente con il DUVRI, al quale
verrà allegato.
L’Appaltatore invierà, unitamente alla comunicazione della data di intervento, il Piano della
Sicurezza che conterrà, tra l’altro, tutte le azioni che intenderà intraprendere per eseguire in sicurezza
il lavoro in relazione ai rischi specifici dei luoghi.
Qualora le attività previste vadano ad interessare impianti in regolare esercizio, che devono essere
posti preventivamente fuori servizio, il fuori servizio delle varie sezioni d’impianto, sarà concesso
all’Appaltatore compatibilmente con le esigenze dell’esercizio elettrico e secondo le normative di
sicurezza interne di areti S.p.A., come esposto nel documento “NOTA TECNICA Rev. 3 Novembre
2014 – Prescrizioni concernenti i rapporti tra areti S.p.A. e le imprese appaltatrici per l’esecuzione di
attività lavorative sotto tensione in bassa tensione, fuori tensione su impianti elettrici di bassa, media
ed alta tensione in esercizio e/o in prossimità degli stessi” (allegato MS04)
Le attività previste all’interno del Servizio, riguardano in dettaglio le seguenti tipologie di attività
(Allegato MS02):
-
-
-
attività di progettazione necessaria per l’esecuzione del SERVIZIO in oggetto;
raccolta, aspirazione, imballaggio, etichettatura, predisposizione per il trasporto,
movimentazione e carico dei rifiuti da smaltire;
stesura Formulari d’Identificazione Rifiuto;
trasporto dei rifiuti da smaltire dalle cabine primarie di areti S.p.A. al C.O.O.U. o all’impianto
di smaltimento finale, con automezzi autorizzati, dalle Autorità competenti, al trasporto dei
rifiuti oggetto del Servizio;
conferimento dei rifiuti da smaltire all’impianto di smaltimento;
pulizia delle vasche di raccolta olio sottostanti i trasformatori A.T./A.T., A.T./M.T. e
M.T./M.T. in esercizio presso le cabine primarie, con: lavaggio della vasca, rimozione dei
rifiuti solidi, fangosi e liquidi;
trasporto di olio dielettrico “non definito come rifiuto” da un sito all’altro.
Qualora la movimentazione dei carichi venisse eseguita tramite l’utilizzo di una grù con
manovratore dell’Appaltatore, quest’ultimo avrà la responsabilità di posizionare e i manovrare il
mezzo in maniera tale da evitare sconfinamenti di parti o carichi sospesi oltre le delimitazioni del
luogo di lavoro.
1.2.2
Diagrammi interferenze lavorazioni tipo
Si rappresenta in allegato MS01, a titolo puramente esemplificativo e non esaustivo, il diagramma
descrittivo delle attività preponderanti oggetto del Servizio.
Lo stesso mostra la distribuzione delle fasi lavorative nel tempo ed evidenziano le eventuali
interferenze che possono generarsi.
In particolare, si evince che, proprio per la tipologia degli interventi richiesti, non esistono
attività che si sovrappongono sia nel tempo che nello spazio.
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N.B.: il diagramma in oggetto non ha valore ai fini del rispetto delle scadenze contrattuali e della
definizione dei reali tempi di esecuzione delle lavorazioni: esso ha il solo scopo di illustrare il
verificarsi di eventuali interferenze.
I programmi effettivi dei singoli lavori compresi nell’appalto, e commissionati in relazione alle
effettive esigenze, saranno di volta in volta precisati in sede di assegnazione della specifica
partita di lavoro.
I programmi dettagliati degli interventi, che saranno redatti dall’Appaltatore, preventivamente
all’inizio delle attività lavorative in sito, dovrà tenere conto della presenza del personale del
Committente e che la presenza di altre imprese appaltatrici e l’eventuale impiego di Ditte
subappaltatrici o lavoratori autonomi non dovrà mai comportare sovrapposizioni di lavorazioni
interferenti con quelle dell’Impresa principale o tra loro.
In ogni caso sarà comunque obbligo dell’Impresa appaltatrice illustrare ad ogni Ditta subappaltatrice
e lavoratori autonomi, i tempi, le modalità e le zone di intervento in cui potranno operare evitando
rischi da interferenza, in conformità:



al programma di dettaglio elaborato nel Piano di Sicurezza,
alle procedure di sicurezza in esso contenute,
alle particolari direttive integrative che verranno illustrate nelle Riunioni di coordinamento
che precederanno l’inizio dei lavori in generale e di ogni Fase in particolare.
Per la sicurezza di tutte le Maestranze nei luoghi di lavoro è inoltre necessario che insieme alla
«compatibilità tra Ditte» e «progressione delle Fasi lavorative individuate» siano rispettate da ogni
persona interessata ai lavori anche le misure di sicurezza e le cautele evidenziate nelle Schede
allegate al presente documento (allegato MS02).
È IMPORTANTE PRECISARE CHE LE SCHEDE CITATE – ANCHE SE EVIDENZIANO I
PERICOLI RICORRENTI IN OGNI FASE OPERATIVA – NON POSSONO ESSERE
CONSIDERATE ESAUSTIVE E QUINDI NON ESONERANO NESSUNO DALL’OBBLIGO DI
RISPETTARE TUTTE LE NORME DI BUONA TECNICA DI ESECUZIONE E TUTTI I
CONTENUTI DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE IN MATERIA.
1.2.3
Coordinamento tra imprese appaltatrici, subappaltatori ed eventuali lavoratori
autonomi
Tutte le Ditte che contribuiranno ai lavori dovranno preventivamente condividere ed eventualmente
aggiornare ed integrare il presente documento, sottoscrivendolo prima dell’inizio dei lavori.
Preventivamente all’inizio delle attività lavorative dovrà essere effettuata, presso il sito interessato
dalle stesse, una riunione di coordinamento tra:
- il Rappresentante e/o il Preposto di areti S.p.A.,
- il Preposto Lavori dell’impresa appaltatrice,
- il Preposto Lavori/Rappresentante di eventuali altre imprese appaltatrici chiamate ad operare nel
sito,
con l’elaborazione congiunta del documento “Verbale della riunione di coordinamento” (allegato
MS06).
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008
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Eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed
immediato, daranno il diritto sia ad areti S.p.A. che all’impresa appaltatrice, e ad eventuali altre
imprese, di interrompere immediatamente i lavori.
Il Responsabile o il Preposto ai Lavori di areti S.p.A. e il Preposto ai Lavori dell’impresa
appaltatrice, potranno interrompere i lavori, qualora ritenessero nel prosieguo delle attività che le
medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure.
L’Impresa appaltatrice, che gestisce il lavoro, avrà il compito e la responsabilità di informare
chiunque graviti nell’area del Cantiere dell’obbligo di prendere visione e rispettare i contenuti del
presente documento e delle eventuali successive integrazioni; con lo scopo preminente di tutelare la
sicurezza dei luoghi di lavoro da interferenze che potrebbero rivelarsi pericolose.
Per una migliore «Formazione ed Informazione» di quanti, anche saltuariamente, saranno coinvolti
nella vita del Cantiere, l’Impresa appaltatrice, che gestisce il Cantiere, provvederà anche con la
distribuzione di materiale illustrativo che contenga le informazioni necessarie sui rischi esistenti in
Cantiere, con particolare riferimento ai conseguenti obblighi e divieti da rispettare.
Presso il cantiere che verrà allestito in relazione alle attività facenti parte del presente Servizio, sarà
costantemente presente personale di areti S.p.A. che fornirà la necessaria assistenza al Preposto
dell’impresa appaltatrice.
Precisazioni per le ditte che interverranno nel corso dei lavori
L’Impresa appaltatrice coordinerà gli interventi di protezione e prevenzione in Cantiere, ma tutti i
Datori di lavoro delle altre Ditte che saranno presenti durante l’esecuzione dell’opera, saranno tenuti
ad osservare le misure generali di tutela di cui al D.Lgs. n. 81/08, e cureranno, ciascuno per la parte
di competenza, in particolare:
a) il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;
b) la scelta dell’ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti,
definendo vie o zone di spostamento o di circolazione;
c) le condizioni di movimentazione dei vari materiali;
d) la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti
e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei
lavoratori;
e) la delimitazione e l’allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in
particolare quando si tratta di materie e di sostanze pericolose;
f) l’adeguamento, in funzione dell’evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai
vari tipi di lavoro o fasi di lavoro;
g) la cooperazione tra datori di lavoro e lavoratori autonomi;
h) le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all’interno o in prossimità del cantiere.
Tutte le Ditte e/o Lavoratori autonomi che interverranno nel corso dei lavori sono obbligate a
partecipare alle riunioni di coordinamento promosse dall’impresa Committente e/o dall’Impresa
appaltatrice, per condividere le prescrizioni e gli obblighi – in materia di sicurezza – che dovranno
rispettare nel corso dei lavori, con particolare riferimento alle eventuali o possibili attività
interferenti.
2
Riferimenti normativi
Il presente documento fa riferimento a:
Documento di
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ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008
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D.Lgs 81 del 09/04/2008 “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e successive modifiche e
integrazioni;
norma UNI EN ISO 9001-2000;
DM 388/2003 Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale;
DM 8/03/1985 e LEGGE 7/12/1984 N. 818 e s.m.i. direttive sulle misure più urgenti ed
essenziali di prevenzione incendi;
DM 10/03/1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei
luoghi di lavoro.
Termini e definizioni
I termini usati nel presente documento sono di seguito elencati:
lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa
nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione,
anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione;
datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto
che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria
attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i
poteri decisionali e di spesa;
impresa / azienda: il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato;
nel seguito si intende per impresa qualsiasi ditta che sia coinvolta nell’esecuzione delle lavorazioni
(areti, Appaltatore, Subappaltatore);
dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali
adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando
l’attività lavorativa e vigilando su di essa;
preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e
funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e
garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei
lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa;
assistente areti: tecnico dell’impresa committente incaricato della supervisione delle attività ai fini
della verifica della esecuzione dei lavori secondo le specifiche contrattuali e delle operazioni di
“Consegna degli Impianti” ai sensi della procedure areti vigenti;
responsabile del servizio di prevenzione e protezione: persona in possesso delle capacità e dei
requisiti professionali di cui all’articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per
coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
addetto al servizio di prevenzione e protezione: persona in possesso delle capacità e dei requisiti
professionali di cui all’articolo 32, facente parte del servizio;
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medico competente: medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di
cui all’articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all’articolo 29, comma 1, con il datore di
lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza
sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto;
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: persona eletta o designata per rappresentare i
lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro;
servizio di prevenzione e protezione dai rischi: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o
interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i
lavoratori;
sorveglianza sanitaria: insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e
sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle
modalità di svolgimento dell’attività lavorativa;
prevenzione: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del
lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute
della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno;
salute: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di
malattia o d’infermità;
valutazione dei rischi: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei
lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata
ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle
misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza;
pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni;
rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o
di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione;
unità produttiva: stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di
servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale;
norma tecnica: specifica tecnica, approvata e pubblicata da un’organizzazione internazionale, da un
organismo europeo o da un organismo nazionale di normalizzazione, la cui osservanza non sia
obbligatoria;
buone prassi: soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme
di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi
di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e
raccolte dalle regioni, dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL),
dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e dagli organismi
paritetici di cui all’articolo 51, validate dalla Commissione consultiva permanente di cui all’articolo
6, previa istruttoria tecnica dell’ISPESL, che provvede a assicurarne la più ampia diffusione;
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formazione: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del
sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di
competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione,
alla riduzione e alla gestione dei rischi;
informazione: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla
riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro;
addestramento: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di
attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure
di lavoro.
4
4.1
Elementi del sistema di gestione della sicurezza
Tipo di organizzazione
L’Unità Produttiva che rappresenta l’impresa committente è raffigurabile nella tipica struttura
gerarchica che presenta al suo vertice il Datore di lavoro e via via verso la base della piramide: i
Dirigenti e Preposti alla sicurezza, gli addetti alla gestione delle emergenze ed i lavoratori.
Ognuno di essi partecipa alle misure di sicurezza per le proprie competenze come meglio specificato
di seguito. Il Datore di lavoro definisce la politica della sicurezza, organizza l’impresa e adotta le
misure di prevenzione e protezione dei lavoratori.
Infatti è il Datore di lavoro che si appresta all’affidamento di incarichi e nomine per l’espletamento
degli obblighi specifici dei Dirigenti, dei Preposti alla sicurezza, degli addetti alla gestione delle
emergenze e dei lavoratori, sulla base delle esigenze aziendali specificate.
Con riguardo alla gestione delle risorse, ivi compresi gli aspetti legati alla Sicurezza ed Igiene del
Lavoro, va precisato che i relativi compiti rientrano tra le normali competenze di carattere gestionale
svolti dal datore di lavoro. In tale ambito, ferme restando l'organizzazione e le responsabilità del
Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi, dei Dirigenti e dei Preposti, oltre alle normali e
tradizionali attività di competenza, svolge un ruolo attivo e di supporto per i compiti relativi a:
- organizzazione, gestione e formazione delle risorse umane,
- gestione dei rapporti con i dipendenti sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute
sul luogo di lavoro per tutti gli aspetti di informazione, formazione, consultazione e
partecipazione dei lavoratori,
- coordinamento degli aspetti legali e rapporti con organi ispettivi (ASL, Ispettorato del
Lavoro ecc.)
- controllo Sorveglianza Sanitaria e Pronto Soccorso.
4.2
Computo dei lavoratori
L’organico delle Imprese coinvolte nell’appalto deve essere comunicato all’impresa committente e
deve, parallelamente, essere fornita copia autentica dei Libri Matricola. Inoltre deve essere redatta
una sintesi come da tabelle appresso riportata.
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Tipologia
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Numero
Titolare
Dirigenti (**)
Preposti (**)
Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione
(**)
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (**)
Addetti al primo soccorso (**)
Addetti antincendio (**)
Dipendenti (**)
(**) L’aggiornamento del numero, dei ruoli e dei nomi delle figure richiamate deve essere
comunicato all’impresa committente.
4.3
Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro
4.3.1
Rif. Articolo 16 - Delega di funzioni
Qualora il Datore di Lavoro preveda deleghe di funzione, le stesse dovranno essere predisposte
secondo i seguenti limiti e condizioni:





essa risulti da atto scritto recante data certa;
il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica
natura delle funzioni delegate;
attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla
specifica natura delle funzioni delegate;
essa attribuisca al delegato l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni
delegate.
la delega sia accettata dal delegato per iscritto.
Tale delega deve essere resa pubblica a tutti i dipendenti.
In tal caso la delega di funzioni non escluderà l’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in
ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite.
4.3.2 Rif. Articoli 17 e 18 - Obblighi del datore di lavoro e dei Dirigenti
I compiti in materia di prevenzione e sicurezza sono affidati al Datore di lavoro, il quale ha l’obbligo
di:
 valutare di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’articolo
28 (obbligo del Datore di Lavoro non delegabile);
 designare del RSPP (obbligo del Datore di Lavoro non delegabile);
 nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria;.
 designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione
incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e
immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;
 fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il RSPP e
il medico competente;
 prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate
istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave
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ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008

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
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







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e specifico;
richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle
disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di
protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione;
richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico;
adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare
istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile,
abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;
informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e
immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;
adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli articoli 36 e
37;
astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza,
dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui
persiste un pericolo grave e immediato;
consentire ai lavoratori di verificare, mediante il RLS, l’applicazione delle misure di sicurezza
e di protezione della salute;
consegnare tempestivamente al RLS, su richiesta di questi e per l’espletamento della sua
funzione, copia del presente DVR,;
prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano
causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno verificando
periodicamente la perdurante assenza di rischio;
comunicare all’INAIL, o all’IPSEMA, in relazione alle rispettive competenze, a fini statistici
e informativi, i dati relativi agli infortuni sul lavoro;
consultare il RLS nelle ipotesi di cui all’articolo 50 del D.Lgs 81/08;
adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di
lavoro;
nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, munire i
lavoratori di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le
generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro;
convocare la riunione periodica di cui all’articolo 35;
aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che
hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di
evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione;
comunicare annualmente all’INAIL i nominativi del RLS;
vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria non siano
adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità.
Fornire al RSPP ed al medico competente informazioni in merito a:
o la natura dei rischi;
o l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’attuazione delle misure preventive
e protettive;
o la descrizione degli impianti e dei processi produttivi;
o i dati di cui al comma 1, lettera r e quelli relativi alle malattie professionali;
o i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza.
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4.3.3
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Rif. Articolo 19 - Obblighi del preposto
I preposti nominati attraverso opportuna comunicazione scritta, secondo le loro attribuzioni e
competenze, devono:







sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di
legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso
dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro
disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti;
verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle
zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;
richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di
emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e
inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;
informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e
immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;
astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la
loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato;
segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle
attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di
pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della
formazione ricevuta;
frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’articolo 37.
Ricordando agli stessi che tali obblighi ricadono in obblighi che, qualora disattesi, possono essere
sanzionati dagli Organi di Vigilanza.
4.3.4
Rif. Articolo 20 - Obblighi dei lavoratori
Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone
presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente
alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
Inoltre i lavoratori devono in particolare:






contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli
obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai
preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;
utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di
trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;
utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei
mezzi e dei dispositivi, nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a
conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie
competenze e possibilità per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente,
dandone notizia al RLS;
non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o
di controllo;
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


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non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza
ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;
sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal
medico competente.
I lavoratori che svolgono attività in regime di appalto o subappalto, devono esporre apposita tessera
di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del
datore di lavoro.
4.3.5
Rif. Articolo 25 - Obblighi del medico competente
Il medico competente:
 collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione
dei rischi, anche ai fini della programmazione della sorveglianza sanitaria, alla
predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psicofisica dei lavoratori, all’attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per
la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i
particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro.
Collabora inoltre alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di “promozione
della salute”, secondo i principi della responsabilità sociale;
 programma ed effettua la sorveglianza sanitaria attraverso protocolli sanitari definiti in
funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati;
 istituisce, anche tramite l’accesso alle cartelle sanitarie e di rischio, aggiorna e custodisce,
sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto
a sorveglianza sanitaria;
 consegna al datore di lavoro, alla cessazione dell’incarico, la documentazione sanitaria in suo
possesso, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo del 30 giugno 2003 n.196,
e con salvaguardia del segreto professionale;
 consegna al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, la documentazione sanitaria in
suo possesso e gli fornisce le informazioni riguardo la necessità di conservazione;
 invia all’ISPESL, esclusivamente per via telematica, le cartelle sanitarie e di rischio alla
cessazione del rapporto di lavoro, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo
30 giugno 2003, n. 196. Il lavoratore interessato può chiedere copia delle predette cartelle
all’ISPESL anche attraverso il proprio medico di medicina generale;
 fornisce informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono
sottoposti e, nel caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessità di
sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione della attività che comporta
l’esposizione a tali agenti. Fornisce altresì, a richiesta, informazioni analoghe ai
rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
 informa ogni lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria, a richiesta dello
stesso, gli rilascia copia della documentazione sanitaria;
 comunica per iscritto, in occasione delle riunioni periodiche, al datore di lavoro, al RSPP, al
RLS, i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata e fornisce indicazioni
sul significato di detti risultati ai fini della attuazione delle misure per la tutela della salute e
della integrità psico-fisica dei lavoratori;
 visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all’anno o a cadenza diversa che stabilisce in
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
4.3.6
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base alla valutazione dei rischi; la indicazione di una periodicità diversa dall’annuale deve
essere comunicata al datore di lavoro ai fini della sua annotazione nel DVR;
partecipa alla programmazione del controllo dell’esposizione dei lavoratori i cui risultati gli
sono forniti con tempestività ai fini della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria.
Rif. Articolo 26 - Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di
somministrazione
Mediante il presente appalto, areti S.p.A. affiderà le lavorazioni sopra descritte alla ditta appaltatrice
aggiudicataria, con la quale verrà stipulato apposito contratto.
Ogni impresa, in caso di affidamento dei lavori ad altra impresa (appaltatrice, subappaltatrice o a
lavoratori autonomi), ne verifica l’idoneità tecnico professionale, in relazione ai lavori da affidare,
anche attraverso le seguenti modalità:


acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;
acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del
possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell’art. 47 del testo unico
delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di
cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445;
inoltre:
 fornisce agli stessi soggetti affidatari dei lavori dettagliate informazioni sui rischi specifici
esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di
emergenza adottate in relazione alla propria attività.
Le Aziende cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro
che hanno impatto sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto; coordinano gli interventi di protezione
e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di
eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione
dell’opera complessiva.
L’Azienda promuove la cooperazione ed il coordinamento, elaborando il presente ed unico DVR, che
indica le misure adottate per eliminare o ridurre al minimo i rischi da interferenze.
4.4
Valutazione dei Rischi
4.4.1
Oggetto della Valutazione dei rischi e modalità
Il documento è stato redatto a conclusione della valutazione, e lo stesso contiene:



una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività
lavorativa, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa;
l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione
individuali adottati;
l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli
dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati
unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;
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

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l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente
che ha partecipato alla valutazione del rischio;
l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici
che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata
formazione e addestramento.
Nell’allegato MS07 vengono fornite le informazioni all’Impresa appaltatrice sui rischi specifici
esistenti nell’ambiente in cui è chiamata ad operare.
L’elaborato MS02 analizza tutti i processi dei lavori appaltati ed ogni attività correlata, i
prodotti utilizzati e le attrezzature e le macchine impiegate.
A tal fine viene fatta una analisi di tutti i rischi tenendo in considerazione anche quelli richiamati
nell’Allegato VIII del D.lgs 81/08.
Pertanto per valutare l’indice di rischio delle diverse fasi lavorative si è fatto riferimento alla nota
relazione:
R = (P  D)
nella quale R rappresenta l’entità del rischio, P la probabilità di accadimento di un determinato
evento sfavorevole, e D la magnitudo o entità del danno provocato al lavoratore dall’evento stesso.
Per la stima della probabilità P di accadimento di un evento sfavorevole ci si è riferiti anche alle
tabelle rese disponibili dall’INAIL, assegnando i seguenti indici:
PROBABILITA’
Valore
Livello
4
Altamente
probabile
3
Probabile
Criteri
o Esiste una correlazione diretta fra la mancanza rilevata ed il verificarsi del
danno ipotizzato per i lavoratori.
o Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa
azienda o in azienda simile o in situazioni operative simili.
o Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe
alcuno stupore in azienda
o La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo
automatico e diretto.
o E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito un danno.
o Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in
azienda.
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valutazione dei rischi da interferenze
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Poco
probabile
o La mancanza rilevata può provocare un danno, solo in circostanze
sfortunate di eventi.
o Sono noti solo pochissimi episodi già verificatesi.
o Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa
Improbabile
o La mancanza rilevata può provocare un danno, solo in circostanze
sfortunate di eventi poco probabili, indipendenti.
o Non sono noti episodi già verificatisi.
o Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità.
2
1
DUVRI
- Rev. 0 -
Per la stima della magnitudo o entità del danno D si è fatto riferimento alle classi INAIL, prevedendo
un ulteriore livello per infortuni che provochino danni rapidamente reversibili:
DANNO
Valore
Livello
Criteri
o Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità
totale.
4
Gravissimo
o Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti.
o Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità
parziale.
3
Grave
o Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti.
o Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile.
2
Medio
o Esposizione cronica con effetti reversibili.
o Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente
reversibile.
1
Lieve
o Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.
Si ottiene di conseguenza la seguente matrice di rischio:
P
4
4
8
12 16
3
3
6
9
12
2
2
4
6
8
1
1
1
2
2
3
3
4
4
D
Si identificano di conseguenza tre diverse aree di esposizione al rischio:
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ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008
Valore del
rischio
R => 9
4 <= R <= 8
2 <= R <= 3
*R = 1
Azioni da intraprendere
Azioni correttive indilazionabili
Azioni correttive e/o migliorative necessarie da programmare
con adeguata urgenza
Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel brevemedio termine
Nessuna azione in particolare da attuare
DUVRI
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Entità del
rischio
Alto
Medio
Basso
Trascurabile
(*) tale valore è assegnato alle attività per le quali si potrebbe affermare che il rischio non è presente
(vedi allegato MS02), ma si preferisce comunque analizzare la presenza di taluni rischi dando dei
valori trascurabili.
Per effettuare la valutazione dei rischi, richiamata nell’allegato MS02, si è fatto riferimento
all’allegato VIII del D. Lgs. 81/08 e ai diversi titoli specifici (es. valutazione dell’esposizione a
campi elettromagnetici), di seguito viene fatta una relazione sulle scelte per ogni rischio individuato.
Elenco dei principali rischi valutati
RISCHI
Note
Fisici
Movimentazione man. carichi
Seppellimento annegamento
Cadute dall’alto di persone e
oggetti
Urti impatti compressioni
Punture tagli abrasioni
Vibrazioni
Scivolamenti cadute ribaltamento
Calore freddo
Elettrici
Radiazioni
Rumore
Campi elettromagnetici
Tutti i siti di areti presentano valori di esposizione che rientrano
nei valori prescritti dalle norme.
Ustioni
Radiazioni ottiche
Generalmente, data la tipologia di attività svolta dall’azienda, tale
rischio non risulta essere presente. Pur tuttavia, qualora ricorresse
la presenza di tale rischio nelle attività svolte dall’impresa, la
stessa è tenuta a darne una valutazione, e conseguentemente a
prevedere le misure ed i DPI da adottare.
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
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RISCHI
DUVRI
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Note
Chimici
Polveri fibre
Fumi
Nebbie
Immersioni
Getti e schizzi
Vapori e gas
Cancerogeni
Amianto
Biologici
Per integrazione riguardo procedure e DPI contro i rischi chimici
presenti, si fa riferimento al documento di valutazione del rischio
chimico areti S.p.A. disponibile agli atti.
Altri
Generalmente, data la tipologia di attività svolta dall’azienda, tale
rischio non risulta essere presente. Pur tuttavia, qualora ricorresse
la presenza di tale rischio nelle attività svolte dall’impresa, la
stessa è tenuta a darne comunicazione scritta e relativa
documentazione (Valutazione, Registro degli esposti , ecc..) e
conseguentemente a prevedere le misure ed i DPI da adottare.
Per integrazione riguardo procedure e DPI per il trattamento di
questo rischio, si fa riferimento al relativo documento di
valutazione areti S.p.A. disponibile agli atti.
E’ presente in particolare il rischio derivante dall’infezione
tetanica. La prevenzione si effettua mediante gli interventi medici
previsti nell’ambito della sorveglianza sanitaria. Qualora
ricorresse la presenza di ulteriori rischi nelle attività svolte
dall’impresa, la stessa è tenuta a darne una valutazione, e
conseguentemente a prevedere le misure ed i DPI da adottare o far
intervenire imprese specializzate per la bonifica del sito.
Atmosfere esplosive
Incendio
Ergonomia
Psico-sociale
4.5
Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro
4.5.1
Servizio di prevenzione e protezione (SPP)
Il SPP provvede:




all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle
misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa
vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’articolo
28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure;
ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
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

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a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché
alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36.
Il SPP è tenuto al segreto professionale.
L’Impresa può avvalersi di società esterne, in possesso delle conoscenze professionali necessarie, per
integrare l’azione di prevenzione e protezione del servizio.
Per quanto riportato al periodo precedente, il datore di lavoro non è esonerato dalla propria
responsabilità in materia.
4.5.2
Articolo 34 - Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di
prevenzione e protezione dai rischi
Il datore di Lavoro dell’impresa può assumere l’incarico di RSPP, avendo provveduto a frequentare
appositi corsi presso strutture riconosciute e, secondo quanto previsto dalle norme, i successivi corsi
di aggiornamento.
4.5.3
Articolo 35 - Riunione periodica
L’azienda dispone che almeno una riunione l’anno sia indetta e preveda la partecipazione di:





datore di lavoro o un suo rappresentante;
RSPP;
medico competente;
RLS;
eventuali consulenti esterni.
Nel corso della riunione il viene sottoposto all’esame dei partecipanti:


il documento di valutazione dei rischi ed i suoi aggiornamenti;
l’andamento degli infortuni e delle malattie professionali (qualora presenti) e della
sorveglianza sanitaria;
 i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l’efficacia dei dispositivi di protezione
individuale;
 i programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini
della sicurezza e della protezione della loro salute.
Nel corso della riunione possono essere individuati:


codici di comportamento e buone prassi per prevenire i rischi di infortuni e di malattie
professionali;
obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva sulla base delle linee guida per un
sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.
La riunione ha altresì luogo in occasione di eventuali significative variazioni delle condizioni di
esposizione al rischio, compresa la programmazione e l’introduzione di nuove tecnologie che hanno
riflessi sulla sicurezza e salute dei lavoratori.
Durante la riunione deve essere redatto un verbale che è a disposizione dei partecipanti per la sua
consultazione.
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In taluni casi dalla riunione possono scaturire delle Azioni Preventive e Correttive.
4.6
Informazione e formazione
4.6.1
Rif. Articolo 36 – Informazione ai lavoratori
E’ fondamentale l'Informazione e la Formazione dei Lavoratori quali strumenti di Prevenzione.
Per questa attività si possono utilizzare sia risorse esterne (Consulenti, Associazioni di Categoria,
Medico Competente Aziendale, Medici del Lavoro), sia risorse interne (Preposti, Dirigenti, RSPP).
Annualmente viene predisposto un piano di addestramento del personale che tiene conto sia delle
singole esigenze che di quelle collettive.
Le sessioni formative devono essere mirate a tutto il personale con particolare attenzione:







ai rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale;
alle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi
di lavoro;
sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 e 46;
sul nominativo del RSPP e del medico competente.
sui rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le
disposizioni aziendali in materia;
sui pericoli connessi all’uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede
dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica;
sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate.
Per i lavoratori di lingua straniera deve essere verificata la comprensione della lingua utilizzata nel
percorso informativo.
4.6.2
Rif. Articolo 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti
Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in
materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento
a:
 concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione
aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza;
 rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di
prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda.
La formazione e, ove previsto, l’addestramento avvengono in occasione:



della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di
somministrazione di lavoro;
del trasferimento o cambiamento di mansioni;
della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e
preparati pericolosi.
L’addestramento viene effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro come definito nel Piano di
Addestramento di cui al paragrafo precedente.
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I preposti ricevono, un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai
propri compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro. I contenuti della formazione sono definiti
nel piano d’addestramento e comprendono:




principali soggetti coinvolti e i relativi obblighi;
definizione e individuazione dei fattori di rischio;
valutazione dei rischi;
individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione.
Per gli addetti alla gestione dell’emergenza sono definiti appositi percorsi formativi come previsto al
DM 388/2003 e DM 10/03/1998 e gli stessi corsi vengono ripetuti periodicamente.
L’Impresa esecutrice dei lavori, nell’ambito della propria organizzazione deve dimostrare che ha
provveduto alla formazione ed informazione del proprio personale secondo quanto prescritto dalla
normativa vigente, con particolare riferimento al D.Lgs. n. 81/08.
4.7
Sorveglianza sanitaria
4.7.1
Rif. Articoli 38, 39, 40, 41 – Medico Competente
L’Azienda ha nominato un Medico Competente, avente i requisiti previsti dal D.lgs 81/08.
La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medico competente:


nei casi previsti dalla normativa vigente, dalle direttive europee;
qualora il lavoratore ne faccia richiesta e la stessa sia ritenuta dal medico competente
correlata ai rischi lavorativi.
La sorveglianza sanitaria comprende:





visita medica preventiva intesa a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il
lavoratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica;
visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio
di idoneità alla mansione specifica. La periodicità di tali accertamenti, qualora non prevista
dalla relativa normativa, viene stabilita, di norma, in una volta l’anno. Tale periodicità può
assumere cadenza diversa, stabilita dal medico competente in funzione della valutazione del
rischio. L’organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e
periodicità della sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico
competente;
visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico competente correlata
ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa
dell’attività lavorativa svolta, al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione
specifica;
visita medica in occasione del cambio della mansione onde verificare l’idoneità alla mansione
specifica;
visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente.
Le visite mediche non possono essere effettuate:
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


DUVRI
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in fase preassuntiva;
per accertare stati di gravidanza;
negli altri casi vietati dalla normativa vigente.
Le visite mediche, sono a cura e spese del datore di lavoro
Il medico competente, sulla base delle risultanze delle visite mediche, esprime uno dei seguenti
giudizi relativi alla mansione specifica:




4.8
idoneità;
idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni;
inidoneità temporanea;
inidoneità permanente.
Gestione delle emergenze
4.8.1
Rif. Articoli 43 – Disposizioni generali
Ai fini della gestione delle emergenze, l’Azienda:





4.8.2
ha organizzato i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo
soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza;
ha designato i lavoratori incaricati;
ha informato tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato
circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare per mezzo di appositi piani;
ha programmato gli interventi, prendendo i provvedimenti e dà istruzioni affinché i lavoratori,
in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro
attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro;
ha adottato i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave
ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell’impossibilità di
contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le
conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici
disponibili.
Articolo 45 - Primo soccorso
Le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i requisiti del personale addetto e la
sua formazione, sono definiti nel decreto DM 388/2003.
Gli Addetti alle emergenze e primo soccorso nominati, sono opportunamente formati e cooperano in
caso di emergenza.
4.8.3
Rif. Articolo 46 - Prevenzione incendi
L’azienda ha elaborato procedure per la gestione delle emergenze ed utilizzo estintori, inoltre,
essendo sensibile ai problemi dell’emergenza incendio prevede corsi antincendio condotti da
consulenti esterni che comprenderanno anche l’addestramento all’uso corretto dei mezzi dello
spegnimento.
Nell’ambito del rischio incendio per le sedi aziendali è previsto un apposito piano di evacuazione con
planimetrie e procedure di sicurezza da adottare in caso di incendio o di necessità di evacuazione.
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Per quanto riguarda i cantieri, l’impresa appaltatrice dovrà effettuare di volta in volta, caso per caso,
una valutazione del rischio incendio nell’area oggetto dell’intervento e definire, conseguentemente, le
necessarie procedure di emergenza e vie di fuga.
In attuazione al D.L.vo. 81/08/94, sono previsti corsi antincendio secondo il piano d’addestramento
annuale.
Uso degli estintori e norme antincendio
Gli estintori possono contenere diversi agenti estinguenti, ognuno specifico per una classe di
incendio. I più comuni sono:
a) estintore a CO2 (anidride carbonica);
b) estintore a schiuma;
c) estintore a polvere;
a) L'estintore a CO2, è omologato per l’estinzione delle classi di incendio:
-
liquidi infiammabili;
gas.
È’ anche indicato per l’estinzione di incendi di apparecchiature elettriche e solidi vari (documenti
cartacei, stracci, legname, ecc.) in ambienti chiusi.
b) L'estintore a schiuma, viene usato principalmente per la classe di incendio B:
-
bitume e vernice bituminosa;
olio e grasso;
liquidi infiammabili (diluenti, benzina, nafta. ecc.).
c) L'estintore a polvere, viene usato in tutti i tipi di incendio, compresi quelli di apparecchiature
elettriche (classi di incendio A, B e C).
Norme per l'uso: prendere l'estintore e avvicinarsi il più possibile all'incendio, avendo cura di
disporsi in posizione tale da non essere investiti dalle fiamme e dal fumo; strappare la spina di
sicurezza posta sotto il percussore.
Mantenendo il mezzo nella posizione di presa, dirigere il getto alla base delle fiamme. L'estintore
deve essere scaricato completamente.
Porre attenzione nelle fasi di estinzione di liquidi infiammati, avendo l’accortezza di operare un
“soffocamento” della fiamma e di non indirizzare il getto direttamente sul pelo libero al fine di non
provocarne la fuoriuscita dal contenitore o comunque l’allargamento della zona interessata dalle
fiamme.
È preferibile in generale, usare estintori a CO2 in ambienti chiusi, cabine, uffici, ecc. (fare attenzione
però al pericolo di asfissia in caso di forte concentrazione di CO2 nell'ambiente) e quelli a schiuma e
a polvere in ambienti aperti.
Durante l'uso degli estintori, è bene tenersi sopravvento (cioè con il vento che arriva alle spalle) e, in
presenza di liquidi incendiati, prestare la massima attenzione agli eventuali spruzzi di liquido
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bollente, che potrebbero essere sollevati dal getto dell'estintore. Perciò tenere ben coperte con
indumenti, tutte le parti del corpo.
4.9
Consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori
4.9.1
Rif. Articoli 47 e 50 – Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Nell’azienda gli RLS sono coinvolti direttamente nelle seguenti attività:










accesso ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni;
consultazione preventiva in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione,
programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva;
consultazione sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione,
alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e
del medico competente;
consultazione in merito all’organizzazione della formazione di cui all’articolo 37;
coinvolgimento nella valutazione dei rischi e nella scelta delle misure di prevenzione relative,
nonché quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti,
alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali;
elaborazione, individuazione e attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la
salute e l’integrità fisica dei lavoratori;
osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali
è, di norma, sentito;
proposte in merito alla attività di prevenzione;
avvertimento del responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività;
può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e
protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per
attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.
4.10 Luoghi di lavoro (Rif. Titolo II del D.lgs 81/08)
4.10.1 Rif. Articolo 62 del D.lgs 81/08 - Definizioni
Si intendono per luoghi di lavoro, i luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all’interno
dell’azienda o dell’unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell'azienda o dell'unità
produttiva accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro.
4.10.2 Rif. Articolo 64 - Obblighi del datore di lavoro
L’impresa deve predisporre quanto necessario al fine rendere idonei i luoghi di lavoro:
 provvedendo, per mezzo del Piano di Evacuazione, a definire vie di circolazione interne o e
all’aperto che conducono a uscite o ad uscite di emergenza e le uscite di emergenza siano
sgombre allo scopo di consentirne l'utilizzazione in ogni evenienza;
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 realizzando impianti a regola d’arte e con le relative certificazioni:
o Impianto Elettrico
o Impianto antincendio
o Impianto aspirazione polveri
o Impianto di messa a terra.
La documentazione attestante le relative certificazioni, deve essere a disposizione presso il cantiere.
Gli impianti sopra richiamati e i dispositivi devono essere sottoposti a regolare manutenzione tramite
ditte qualificate e tramite procedure interne in particolare per gli impianti di condizionamento al fine
di mantenere condizioni igieniche con standard elevati.
4.10.3 Rif Articolo 66 - Lavori in ambienti sospetti di inquinamento
L’Azienda non consente l’accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in
generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas
deleteri.
Quanto sopra, salvo preventiva opera di bonifica, a cura di ditte specializzate, atta a risanare e
rendere agibile il luogo oggetto dell’intervento.
4.11 Uso delle attrezzature di lavoro (Rif. Titolo III del D.lgs 81/08)
4.11.1 Rif. Articolo 69 - Definizioni
Si intende per:
attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere
usato durante il lavoro;
uso di una attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di
lavoro, quale la messa in servizio o fuori servizio, l'impiego, il trasporto, la riparazione, la
trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il montaggio, lo smontaggio;
zona pericolosa: qualsiasi zona all'interno ovvero in prossimità di una attrezzatura di lavoro nella
quale la presenza di un lavoratore costituisce un rischio per la salute o la sicurezza dello stesso;
lavoratore esposto: qualsiasi lavoratore che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa;
operatore: il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro.
4.11.2 Rif. Articolo 70 - Requisiti di sicurezza
Tutte le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori sono conformi alle specifiche
disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, con
particolare riferimento alla marcatura CE.
Le attrezzature di lavoro possedute dall’impresa, costruite in assenza di disposizioni
legislative e regolamentari comunitari di cui al periodo precedente e quelle messe a
disposizione dei lavoratori antecedentemente all’emanazione di norme legislative e
regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, sono conformi ai requisiti
generali di sicurezza di cui all’ALLEGATO V del D.lgs 81/08, in quanto costruite secondo le
prescrizioni dei decreti ministeriali adottati ai sensi dell’articolo 395 del decreto Presidente della
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Repubblica 27 aprile 1955, n. 547, ovvero dell’articolo 28 del decreto legislativo 19settembre 1994,
n. 626.
4.11.3 Rif. Articolo 71 - Obblighi del datore di lavoro
All'atto della scelta delle attrezzature di lavoro, si è provveduto e si provvederà in caso di futuri
acquisti, a prendere in considerazione:
 le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro da svolgere;
 i rischi presenti nell’ambiente di lavoro;
 i rischi derivanti dall’impiego delle attrezzature stesse
 i rischi derivanti da interferenze con le altre attrezzature già in uso.
L’Azienda prende le opportune misure necessarie affinché il posto di lavoro e la posizione dei
lavoratori durante l’uso delle attrezzature presentino requisiti di sicurezza e rispondano ai principi
dell’ergonomia.
4.11.4 Rif. Articolo 72 - Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso
Nel caso in cui l’Azienda acquisti, noleggi o prenda in uso o locazione finanziaria attrezzature di
lavoro verificherà quanto riportato al paragrafo precedente.
4.11.5 Articolo 73 - Informazione e formazione
L’Azienda provvede affinché per ogni attrezzatura di lavoro messa a disposizione, i lavoratori
incaricati dell’uso dispongano di ogni necessaria informazione e istruzione e ricevano una
formazione adeguata in rapporto alla sicurezza relativamente alle condizioni di impiego delle
attrezzature ed alle situazioni anormali prevedibili.
4.12 Uso dei dispositivi di protezione individuale (Rif. Titolo III del D.lgs 81/08)
4.12.1 Rif. Articolo 74 - Definizioni
Si intende per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato “DPI”, qualsiasi
attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno
o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni
complemento o accessorio destinato a tale scopo.
Non sono DPI:
 gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente destinati a proteggere la
sicurezza e la salute del lavoratore;
 le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio;
 le attrezzature di protezione individuale delle forze armate, delle forze di polizia e del
personale del servizio per il mantenimento dell'ordine pubblico;
 le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto stradali;
 i materiali sportivi quando utilizzati a fini specificamente sportivi e non per attività
lavorative ;
 i materiali per l'autodifesa o per la dissuasione;
 gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi.
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4.12.2 Rif. Articolo 75 - Obbligo di uso
Il ricorso all’utilizzo dei DPI, come previsto nella Scheda di valutazione dei Rischi (allegato MS02) è
stato reso obbligatorio in quanto i rischi analizzati, non possono essere evitati o sufficientemente
ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o
procedimenti di riorganizzazione del lavoro.
4.12.3 Rif. Articolo 76 - Requisiti dei DPI
I DPI utilizzati dall’Azienda sono conformi alle norme di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1992
n. 475, e sue successive modificazioni ed integrazioni.
Inoltre i DPI sono adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore, e
sono adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro.
Inoltre i DPI utilizzati tengono conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore;
In relazione ai rischi ipotizzabili presenti, ai quali potranno essere esposti i lavoratori, saranno messi
a disposizione, ad esempio, i seguenti Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.):
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Fotografia
Descrizione
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Caratteristiche
Dispositivi di protezione
della testa:
Elmetto protettivo
Certificato secondo la norma EN 397.
Dispositivi di protezione
della testa completo di
visiera:
Elmetto protettivo con visiera
Certificato secondo la norma EN 397
e norma EN 1731
Dispositivi di protezione vie Maschera di protezione pieno facciale.
Certificata secondo la norma EN136
respiratorie - antigas:
Dispositivi di protezione vie Per proteggere da polveri, aerosol nocivi,
odori sgradevoli generati da sostanze
respiratorie FFP1:
organiche
Per concentrazioni fino a 4,5 volte il valore
limite ponderato
Classe FFP1
Dispositivi di protezione vie Per polveri, fumi e aerosol a media tossicità
(polveri di alluminio, ferro, calce, soda
respiratorie FFP2:
caustica), in fonderie, acciaierie, industria
farmaceutica e del vetro
Classe FFP2
Dispositivi di protezione vie Per protezione da fibre di amianto, polveri di
cromo, cobalto, silice cristallina, nebbie
respiratorie FFP3:
oleose nell’edilizia.
Per concentrazioni fino a 50 volte il limite
ponderato (TLV)
Classe FFP3
In Tyvek, tessuto non tessuto composto da
Tuta in Tyvek:
milioni di filamenti termolegati continui e
molto sottili, permeabile all'aria e al vapore
acqueo.
Dispositivi di protezione
delle mani:
Guanti contro aggressioni meccaniche,
chimiche e bilogiche
Prodotti e certificati secondo la norma EN
388 CE
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Dispositivi di protezione dei Calzature antinfortunistiche
Protezioni sulla parte anteriore del piede.
piedi:
Soletta antiperforazione ed antistatica.
Conformi a EN 345-1
Indumenti protettivi:
Per proteggere dalla pioggia ed essere al
tempo stesso visibili
Abbigliamento in tessuto fluorescente, con
bande in scotchlite grigio argento (classe II)
alta visibilità.
Indumenti protettivi contro Si adattano alla forma del corpo
dell’operatore lasciandolo perfettamente
la caduta dall’alto:
libero in ogni movimento.
Adatto in special modo nei seguenti ambiti:
tetti, edilizia alta quota (> 4 mt), edilizia
bassa quota (< 4 mt), telecomunicazioni,
potatura e piattaforme. Il modello a tre punti
di aggancio.
Cordino assorbitore di energia integrato.
Cordino anticaduta:
Per edilizia bassa quota (< 4 mt), edilizia alta
quota (> 4 mt),
Conforme EN 355
Dispositivi di protezione
dell’udito:
Dispositivi di protezione
dell’udito:
Occhiali protettivi
monolente
L'inserto in schiuma "autoregolabile" si
espande per adattarsi alla conformazione di
qualsiasi condotto uditivo.
SNR 35 dB.
Ideali per l'utilizzo combinato con altri DPI
Cuffie antirumore
dati di attenuazione: snr 29 db h = 33 db m =
26 db l = 18 db conformi en 352
DPI II categoria
EN 166, EN 170
4.12.4 Rif. Articolo 78 - Obblighi dei lavoratori
In ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 20, comma 2, lettera h), i lavoratori si sottopongono
al programma di formazione e addestramento organizzato dal datore di lavoro.
In ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 20, comma 2, lettera d), i lavoratori utilizzano i DPI
messi a loro disposizione conformemente all'informazione e alla formazione ricevute e
all'addestramento eventualmente organizzato ed espletato.
I lavoratori:
 provvedono alla cura dei DPI messi a loro disposizione;
 non vi apportano modifiche di propria iniziativa.
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Al termine dell'utilizzo i lavoratori seguono le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI o
le disposizioni impartite dal Preposto/i.
I lavoratori segnalano immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto
o inconveniente da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione.
I dispositivi devono essere sanificati periodicamente.
I mezzi personali di protezione forniti ai lavoratori, che possono diventare veicolo di contagio
saranno contrassegnati con il nome dell’assegnatario o con un numero.
I lavoratori cui sono stati consegnati i mezzi personali di protezione non possono esimersi
dall’utilizzarli. La scelta e l’assegnazione dei mezzi personali di protezione deve essere fatta dal
preposto, sulla base delle direttive impartite dal dirigente, in relazione alla natura dei rischi presenti
nella lavorazione in atto.
Ogni giorno, prima dell’inizio del lavoro, il preposto deve verificare il permanere delle condizioni
d’idoneità del mezzo personale di protezione.
4.13 Impianti ed apparecchiature elettriche (Rif. Titolo III del D.lgs 81/08)
4.13.1 Rif. Articolo 80 - Obblighi del datore di lavoro
L’Azienda come precedentemente descritto, ha preso le misure necessarie affinché i materiali, le
apparecchiature e gli impianti elettrici messi a disposizione dei lavoratori siano progettati, costruiti,
installati, utilizzati e manutenuti in modo da salvaguardare i lavoratori da tutti i rischi di natura
elettrica ed in particolare quelli derivanti da:
 contatti elettrici diretti;
 contatti elettrici indiretti;
 innesco e propagazione di incendi e di ustioni dovuti a sovratemperature pericolose, archi
elettrici e radiazioni;
 innesco di esplosioni;
 fulminazione diretta ed indiretta;
 sovratensioni;
 altre condizioni di guasto ragionevolmente prevedibili.
Nella effettuazione della valutazione dei rischi di cui all’allegato MS02, si è tenuto conto:
 delle condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro, ivi comprese eventuali
interferenze;
 dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro;
 di tutte le condizioni di esercizio prevedibili.
4.13.2 Rif. Articolo 82 - Lavori sotto tensione
L’Azienda di norma non esegue lavori sotto tensione. Tali lavori sono tuttavia consentiti nei casi
previsti nel documento di areti S.p.A. di Prevenzione Rischio Elettrico (PRE), nel rispetto delle
seguenti condizioni:
 le procedure adottate e le attrezzature utilizzate devono essere conformi ai criteri definiti
nelle norme specifiche;
 le tensioni nominali siano non superiori a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente
continua:
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 l’esecuzione di lavori su parti in tensione deve essere affidata a lavoratori riconosciuti dal
datore di lavoro come idonei per tale attività secondo le indicazioni della pertinente
normativa tecnica.
4.13.3 Rif. Articolo 83 - Lavori in prossimità di parti attive
L’Azienda prevede l’effettuazione di lavori in prossimità di linee elettriche o di impianti elettrici con
parti attive non protette solo nel rispetto delle prescrizioni contenute nel documento PRE sopra citato
e nelle norme CEI.
4.13.4 Rif. Articolo 86 - Verifiche
L’impresa deve aver provveduto a rendere idonei i luoghi di lavoro, realizzando impianti a regola
d’arte e con le relative certificazioni.
Gli impianti e i dispositivi sono sottoposti a regolare manutenzione tramite ditte qualificate.
4.14 Segnaletica di Salute e Sicurezza (Rif. Titolo V del D.lgs 81/08)
4.14.1 Rif. Articolo 161 - Campo di applicazione
Il titolo V del D.lgs 81/08 stabilisce le prescrizioni per la segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo
di lavoro.
La segnaletica per l’Azienda può trovarsi in sede ed in cantiere.
4.14.2 Rif. Articolo 162 - Definizioni
Si intende:
 segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, di seguito indicata “segnaletica di
sicurezza”: una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione
determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute
sul luogo di lavoro, e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale
luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale;
 segnale di divieto: un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o
causare un pericolo;
 segnale di avvertimento: un segnale che avverte di un rischio o pericolo;
 segnale di prescrizione: un segnale che prescrive un determinato comportamento;
 segnale di salvataggio o di soccorso: un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite
di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio;
 segnale di informazione: un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate
alle lettere da b) ad e);
 cartello: un segnale che, mediante combinazione di una forma geometrica, di colori e di un
simbolo o pittogramma, fornisce una indicazione determinata, la cui visibilità è garantita da
una illuminazione di intensita' sufficiente;
 cartello supplementare: un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato alla
lettera g) e che fornisce indicazioni complementari;
 colore di sicurezza: un colore al quale e' assegnato un significato determinato;
 simbolo o pittogramma: un'immagine che rappresenta una situazione o che prescrive un
determinato comportamento, impiegata su un cartello o su una superficie luminosa;
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 segnale luminoso: un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o
semitrasparente, che e' illuminato dall'interno o dal retro in modo da apparire esso stesso
come una superficie luminosa;
 segnale acustico: un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un apposito dispositivo,
senza impiego di voce umana o di sintesi vocale;
 comunicazione verbale: un messaggio verbale predeterminato, con impiego di voce umana
o di sintesi vocale;
 segnale gestuale: un movimento o posizione delle braccia o delle mani in forma
convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicanti un rischio o un
pericolo attuale per i lavoratori.
A tal proposito si faccia riferimento alla tabella di seguito indicata.
In ogni caso la dimensione di un segnale dovrà rispettare la seguente formula:
A >= L2 /2000
Ove:
A = superficie del cartello in metri quadri;
L = distanza in metri alla quale il cartello deve essere ancora riconoscibile.
4.14.3 Rif. Articolo 163 - Obblighi del datore di lavoro
A seguito della valutazione effettuata (allegato MS02), risultano rischi che non possono essere evitati
o sufficientemente limitati con misure, metodi, ovvero sistemi di organizzazione del lavoro, o con
mezzi tecnici di protezione collettiva, pertanto si è fatto ricorso alla segnaletica di sicurezza,
conformemente alle prescrizioni di cui agli allegati da ALLEGATO XXIV a ALLEGATO XXXII, che di
seguito viene evidenziata.
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SEGNALETICA SINGOLA
SEGNALETICA DI SICUREZZA INSTALLATA IN AZIENDA
Tipologia cartello
Informazione
trasmessa
Collocazione in
azienda
Responsabile
installazione e controlli
SEGNALETICA DI DIVIETO
Vietato l’ingresso agli Azienda e cantiere Preposto
estranei
Vietato arrampicarsi
Azienda e cantiere Preposto
cantiere
Vietato il transito in
prossimità dei mezzi in
manovra
Preposto
Vietato il transito in
prossimità di carichi
sospesi
Cantiere
Preposto
Vietato usare acqua
(apparecchi in
tensione)
Azienda e cantiere Preposto
Vietato versare liquidi
Azienda e cantiere Preposto
Vietato fumare o usare Azienda e cantiere Preposto
fiamme libere
Vietato fumare
azienda
Preposto
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SEGNALETICA DI SICUREZZA INSTALLATA IN AZIENDA
Tipologia cartello
Informazione
trasmessa
Collocazione in
azienda
Responsabile
installazione e controlli
SEGNALETICA DI PRESCRIZIONE
Protezione obbligatoria Uso di
macchine/attrezzatu
degli occhi
re, prodotti chimici
e attività di pulizia
Protezione obbligatoria Uso di
macchine/attrezzatu
dell’udito
re, prodotti chimici
e attività di pulizia
Calzature di sicurezza Uso di
macchine/attrezzatu
obbligatorie
re, prodotti chimici
e attività di pulizia
Uso di
Guanti di protezione
macchine/attrezzatu
obbligatoria
re, prodotti chimici
e attività di pulizia
Protezione obbligatoria Uso di
macchine/attrezzatu
del viso
re, prodotti chimici
e attività di pulizia
Elmetto di protezione Uso di
macchine/attrezzatu
re, prodotti chimici
e attività di pulizia
Uso di ponteggi e
Utilizzo di funi e
lavori in quota
imbracature di
sicurezza
Preposto
Preposto
Preposto
Preposto
Preposto
Preposto
Preposto
Protezione obbligatoria Uso di
Preposto
macchine/attrezzatu
delle vie respiratorie
re, prodotti chimici
e attività di pulizia
Lavorazioni umide e Preposto
Indumenti protettivi
stradali
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SEGNALETICA DI SICUREZZA INSTALLATA IN AZIENDA
Tipologia cartello
Informazione
trasmessa
Collocazione in
azienda
Responsabile
installazione e controlli
SEGNALETICA ATTREZZATURE ANTINCENDIO
Posizionamento
dell’estintore
Prossimità estintore Preposto
SEGNALETICA DI SALVATAGGIO
Cassetta
di medicazione
Prossimità cassetta
Preposto
Percorso/uscita di
emergenza
Luoghi di lavoro
Preposto
SEGNALETICA DI AVVERTIMENTO
Tensione elettrica
Quadro elettrico
Preposto
Materiale
infiammabile
Stoccaggio merci
Preposto
Sostanze nocive
Prodotti chimici
Preposto
Possibile caduta di
materiali dall’alto
Carichi sospesi
Preposto
Prossimità gru e tiri Preposto
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SEGNALETICA DI SICUREZZA INSTALLATA IN AZIENDA
Tipologia cartello
Informazione
trasmessa
Collocazione in
azienda
Responsabile
installazione e controlli
SEGNALETICA DI AVVERTIMENTO
Area rumorosa
Rischio biologico
Zone di lavorazioni
rumorose e
simultanee
Preposto
Preposto
Preposto
Carrelli di
movimentazione.
Preposto
Pericolo generico.
Preposto
Caduta con dislivello.
Preposto
Pericolo di inciampo.
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SEGNALETICA COMPOSITA
SEGNALE
UBICAZIONE
Tensione, attenzione non usare acqua
Agli accessi di cantiere
Nei punti di sistemazione dei dispersori
Su supporto unico da posizionare nei
pressi delle baracche
Segnali di divieto da affiggere alla
struttura del ponteggio metallico
Sulle strade in adiacenza degli ingressi del
cantiere e sulle piste di cantiere interferenti
con la pubblica viabilità
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COMUNICAZIONI VERBALI E SEGNALI GESTUALI.
Comando: Attenzione inizio operazioni
Verbale: VIA
Gestuale: Le due braccia sono aperte in senso orizzontale, le palme delle mani rivolte
in avanti.
Comando: Alt interruzione fine del movimento
Verbale: ALT
Gestuale: Il braccio destro è teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta
in avanti.
Comando: Fine delle operazioni
Verbale: FERMA
Gestuale: Le due mani sono giunte all'altezza del petto.
Comando: Sollevare
Verbale: SOLLEVA
Gestuale: Il braccio destro, teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in
avanti, descrive lentamente un cerchio.
Comando: Abbassare
Verbale: ABBASSA
Gestuale: Il braccio destro teso verso il basso, con la palma della mano destra rivolta
verso il corpo, descrive lentamente un cerchio.
Comando: Distanza verticale
Verbale: MISURA DELLA DISTANZA
Gestuale: Le mani indicano la distanza.
Comando: Avanzare
Verbale: AVANTI
Gestuale: Entrambe le braccia sono ripiegate, le palme delle mani rivolte all'indietro;
gli avanbracci compiono mivimenti lenti in direzione del corpo
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Comando: Retrocedere
Verbale: INDIETRO
Gestuale: Entrambe le braccia piegate, le palme delle mani rivolte in avanti; gli
avambracci compiono movimenti lenti che si allontanano dal corpo.
Comando: A destra
Verbale: A DESTRA
Gestuale: Il braccio destro, teso più o meno lungo l'orizzontale, con la palma della
mano destra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione.
Comando: A sinistra
Verbale: A SINISTRA
Gestuale: Il braccio sinistro, teso più o meno in orizzontale, con la palma della mano
sinistra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione.
Comando: Pericolo alt o arresto di emergenza
Verbale: ATTENZIONE
Gestuale: Entrambe le braccia tese verso l'alto; le palme delle mani rivolte in avanti.
Comando: Movimento rapido
Verbale: PRESTO
Gestuale: I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati con maggiore
rapidità.
Comando: Movimento lento
Verbale: PIANO
Gestuale: I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati molto
lentamente.
Comando: Distanza orizzontale
Verbale: MISURA DELLA DISTANZA
Gestuale: Le mani indicano la distanza.
4.15 Movimentazione manuale dei carichi (Rif. Titolo VI del D.lgs 81/08)
4.15.1 Rif. Articolo 168 - Obblighi del datore di lavoro
L’Azienda come descritto nella scheda valutazione dei rischi ha adottato tutte le misure organizzative
necessarie, per ridurre la necessità di una movimentazione manuale dei carichi ripetuta da parte dei
lavoratori.
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4.15.2 Rif. Articolo 169 - Informazione, formazione e addestramento
Oggetto di corsi di informazione e formazione è anche la movimentazione manuale dei carichi, tale
attività è supportata dal Medico Competente.
4.16 Attrezzature munite di VDT (Rif. Titolo VII del D.lgs 81/08)
4.16.1 Articolo 173 - Definizioni
Si intende per:
 videoterminale: uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento
di visualizzazione utilizzato;
 posto di lavoro: l'insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale,
eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione dati, incluso il mouse, il
software per l'interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse,
comprendenti l'unità a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti,
la sedia, il piano di lavoro, nonché l'ambiente di lavoro immediatamente circostante;
 lavoratore: il lavoratore che utilizza un'attrezzatura munita di videoterminali, in modo
sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all'articolo 175
del D.lgs 81/08.
4.16.2 Articolo 174 - Obblighi del datore di lavoro
Nella predisposizione della valutazione dei rischi si è tenuto conto di:
 rischi per la vista e per gli occhi;
 problemi legati alla postura ed all'affaticamento fisico o mentale;
 condizioni ergonomiche e di igiene ambientale.
4.16.3 Rif. Articolo 175 - Svolgimento quotidiano del lavoro
Il lavoratore, ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di
attività.
Le modalità di tali interruzioni prevedono il cambiamento di attività, come ad esempio inviare un fax
o archiviare dei fascicoli.
È esclusa la cumulabilità delle interruzioni all'inizio ed al termine dell'orario di lavoro.
4.16.4 Articolo 176 - Sorveglianza sanitaria
I lavoratori devono essere sottoposti alla sorveglianza sanitaria di cui all’articolo 41, con particolare
riferimento:
 ai rischi per la vista e per gli occhi;
 ai rischi per l’apparato muscolo-scheletrico.
4.16.5 Rif. Articolo 177 - Informazione e formazione
Oggetto di corsi di informazione e formazione è anche la valutazione dei rischi per i VDT, tale
attività è supportata dal Medico Competente.
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4.17 Agenti fisici (Rif. Titolo VIII del D.lgs 81/08)
4.17.1 Rif. Articolo 172 – Definizioni e Campo di applicazione
Ai fini del decreto legislativo 81/08 per agenti fisici si intendono il:
 rumore,
 ultrasuoni,
 infrasuoni,
 vibrazioni meccaniche,
 campi elettromagnetici,
 radiazioni ottiche di origine artificiale,
 il microclima,
 atmosfere iperbariche che possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei
lavoratori.
4.17.2 Rif. Articolo 181 - Valutazione dei rischi
Nell’ambito della valutazione di cui al documento allegato MS02, l’Azienda ha provveduto a
valutare tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici in modo da identificare e adottare le
opportune misure di prevenzione e protezione.
L’impresa appaltatrice è tenuta a valutare le reali condizioni di esposizione dei lavoratori in relazione
alle effettive condizioni ambientali del luogo di lavoro ed alle macchine impiegate, e
conseguentemente adottare DPI e misure prevenzionali adeguate.
La valutazione dei rischi derivanti da esposizioni ad agenti fisici deve essere effettuata da personale
qualificato in possesso di specifiche conoscenze in materia. La valutazione dei rischi è aggiornata
ogni qual volta si verifichino mutamenti che potrebbero renderla obsoleta, ovvero, quando i risultati
della sorveglianza sanitaria rendano necessaria la sua revisione.
4.17.3 Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro
4.17.3.1 Rif. Articolo 188 - Definizioni
Ai fini dell’interpretazione del presente paragrafo, si intende per:
 pressione acustica di picco (ppeak): valore massimo della pressione acustica istantanea
ponderata in frequenza "C";
 livello di esposizione giornaliera al rumore (LEX,8h): [dB(A) riferito a 20 μPa]: valore
medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione al rumore per una giornata
lavorativa nominale di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999: 1990 punto 3.6.
Si riferisce a tutti i rumori sul lavoro, incluso il rumore impulsivo;
 livello di esposizione settimanale al rumore (LEX,w): valore medio, ponderato in funzione
del tempo, dei livelli di esposizione giornaliera al rumore per una settimana nominale di cinque
giornate lavorative di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999: 1990 punto 3.6,
nota 2.
4.17.3.2 Articolo 189 - Valori limite di esposizione e valori di azione
Il D.lgs 81/08 definisce i valori limite di esposizione e i valori di azione, in relazione al livello di
esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco:
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 valori limite di esposizione rispettivamente LEX = 87 dB(A) e ppeak = 200 Pa (140 dB(C)
riferito a 20 μPa);
 valori superiori di azione: rispettivamente LEX = 85 dB(A) e ppeak = 140 Pa (137 dB(C)
riferito a 20 μPa);
 valori inferiori di azione: rispettivamente LEX = 80 dB(A) e ppeak = 112 Pa (135 dB(C)
riferito a 20 μPa).
4.17.3.3 Articolo 190, 192 e 193 - Valutazione del rischio
Nell'ambito della effettuazione della valutazione dei rischi (allegato MS02), l’Azienda ha valutato
l'esposizione dei lavoratori al rumore durante il lavoro.
Nell’ambito del suddetto documento sono state definite le misure per ridurre al minimo l’esposizione
dei lavoratori.
La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medico competente incaricato dall’Impresa esecutrice.
Inoltre, per quanto riguarda l’esposizione al rumore, le Ditte o i lavoratori autonomi che
interverranno per espletare le attività oggetto del presente Servizio debbono ritenersi sufficientemente
informate circa i livelli di «esposizione quotidiana personale (Lep/d)» al rumore che possono essere
presenti in Cantiere, rammentando ognuna di esse che il D. Lgs. 81/08 pone al Datore di lavoro
l’obbligo di:



informare i lavoratori sui rischi derivanti dal rumore;
formare i lavoratori sull’uso corretto dei mezzi personali di protezione, degli utensili, delle
macchine ed apparecchiature, per ridurre al minimo i rischi per l’udito;
sottoporre i lavoratori a controllo sanitario.
Naturalmente, in Cantiere dovranno essere utilizzati mezzi ed attrezzature dotati di efficienti
silenziatori (martelli pneumatici, motori a scoppio e diesel, ecc.).
L’Impresa esecutrice, nel corso dei lavori, vigilerà comunque affinché in Cantiere venga rispettato
quanto disposto nel D. Lgs. 81/08.
Per ultimo, l’Impresa esecutrice si fa carico dell’obbligo di rispettare e far rispettare le ore di silenzio
imposte dal Regolamento comunale, anche se il rumore di fondo trasmesso verso l’esterno dovesse
essere molto basso.
4.17.4 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni
4.17.4.1 Rif. Articolo 199 - definizioni
Ai fini dell’interpretazione del presente paragrafo, si intende per:
 vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio: le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse
al sistema mano-braccio nell'uomo, comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei
lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari;
 vibrazioni trasmesse al corpo intero: le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al corpo
intero, comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e
traumi del rachide;
 esposizione giornaliera a vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio A(8): [ms-2]:
valore mediato nel tempo, ponderato in frequenza, delle accelerazioni misurate per una
giornata lavorativa nominale di otto ore;
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 esposizione giornaliera a vibrazioni trasmesse al corpo intero A(8): [ms-2]: valore
mediato nel tempo, ponderato, delle accelerazioni misurate per una giornata lavorativa
nominale di otto ore.
4.17.4.2 Articolo 201 - Valori limite di esposizione e valori d’azione
Il D.lgs 81/08 definisce i valori limite di esposizione e i valori di azione, in relazione al livello di
esposizione:
Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio
Valore limite giornaliero di esposizione
(normalizzato ad un periodo di 8 ore)
A(8) = 5 m/s2
Valore limite su periodi brevi di esposizione
A(8) = 20 m/s2
Livello d'azione giornaliero di esposizione
(normalizzato ad un periodo di 8 ore)
A(8) = 2,5 m/s2
Vibrazioni trasmesse al corpo intero
Valore limite giornaliero di esposizione
(normalizzato ad un periodo di 8 ore)
A(8) = 1 m/s2
Valore limite su brevi periodi di esposizione
A(8) = 1,5 m/s2
Livello d'azione giornaliero di esposizione
(normalizzato ad un periodo di 8 ore)
A(8) = 0,5 m/s2
4.17.4.3 Articolo 202, 203 - Valutazione dei rischi
Nell'ambito della effettuazione della valutazione dei rischi (MS02), l’Azienda ha valutato
l'esposizione dei lavoratori al rischio vibrazioni durante il lavoro.
L’impresa appaltatrice è tenuta a valutare le reali condizioni di esposizione dei lavoratori in relazione
alle effettive condizioni ambientali del luogo di lavoro ed alle macchine impiegate, e
conseguentemente adottare DPI e misure prevenzionali adeguate.
4.17.5 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici
4.17.5.1 Rif. Articolo 206 – Campo di applicazione
Il capo IV del D.Lgs. 81/08 determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i
rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall'esposizione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300
GHz), come definiti dall'articolo 207, durante il lavoro. Le disposizioni riguardano la protezione dai
rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti agli effetti nocivi a breve termine conosciuti
nel corpo umano derivanti dalla circolazione di correnti indotte e dall'assorbimento di energia, e da
correnti di contatto.
Tutti i siti di areti S.p.A. presentano valori di esposizione che rientrano nei limiti prescritti dalle
norme. In ogni caso l’impresa appaltatrice è tenuta a valutare le reali condizioni di esposizione dei
lavoratori in relazione alle effettive condizioni ambientali del luogo di lavoro ed alle macchine
impiegate, e conseguentemente adottare DPI e misure prevenzionali adeguate.
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4.17.6 Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali
4.17.6.1 Articolo 213 - Campo di applicazione
Il capo V del D.Lgs. 81/08 stabilisce prescrizioni minime di protezione dei lavoratori contro i rischi
per la salute e la sicurezza che possono derivare, dall'esposizione alle radiazioni ottiche artificiali
durante il lavoro con particolare riguardo ai rischi dovuti agli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute.
Generalmente, data la tipologia di attività svolta dall’azienda, tale rischio non risulta essere presente.
Pur tuttavia, qualora ricorresse la presenza dello stesso nelle attività svolte dall’impresa, la stessa è
tenuta a darne una valutazione, e conseguentemente a prevedere le misure ed i DPI da adottare.
4.18 Sostanze pericolose (Rif. Titolo IX del D.lgs 81/08)
4.18.1 Rif. Articolo 221 – Protezione da agenti Chimici
Il capo I del Titolo IX del D.lgs 81/08 determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori
contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano, o possono derivare, dagli effetti di agenti
chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attività lavorativa che comporti la
presenza di agenti chimici.
4.18.2 Rif. Articolo 222 - Definizioni
Ai fini dell’interpretazione si intende per:
 agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo
stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante
qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no
sul mercato;
 agenti chimici pericolosi:
o agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3
febbraio 1997, n. 52, e successive modificazioni, nonchè gli agenti che corrispondono
ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto. Sono
escluse le sostanze pericolose solo per l’ambiente;
o agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14
marzo 2003, n. 65, e successive modificazioni, nonchè gli agenti che rispondono ai
criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto. Sono
esclusi i preparati pericolosi solo per l’ambiente;
o agenti chimici che, pur non essendo classificabili come pericolosi, in base ai numeri 1)
e 2), possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa
di loro proprietà chimico-fisiche, chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono
utilizzati o presenti sul luogo di lavoro, compresi gli agenti chimici cui è stato
assegnato un valore limite di esposizione professionale;
 attività che comporta la presenza di agenti chimici: ogni attività lavorativa in cui sono
utilizzati agenti chimici, o se ne prevede l’utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la
produzione, la manipolazione, l’immagazzinamento, il trasporto o l’eliminazione e il
trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa;
 valore limite di esposizione professionale: il limite della concentrazione media ponderata
nel tempo di un agente chimico nell’aria all’interno della zona di respirazione di un
lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento;
 valore limite biologico: il limite della concentrazione del relativo agente, di un suo
metabolita, o di un indicatore di effetto, nell’appropriato mezzo biologico;
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 pericolo: la proprietà intrinseca di un agente chimico di poter produrre effetti nocivi;
 rischio: la probabilità che si raggiunga il potenziale nocivo nelle condizioni di utilizzazione
o esposizione.
4.18.3 Rif. Articolo 223 - Valutazione dei rischi
Nell'ambito dell’effettuazione della valutazione dei rischi, l’Azienda ha valutato l'esposizione dei
lavoratori al rischio chimico durante il lavoro.
La valutazione richiamata dall’allegato MS02 fa riferimento ad un documento di valutazione del
rischio chimico che descrive nel dettaglio i risultati e le misure da intraprendere per ridurre al minimo
l’esposizione dei lavoratori, in relazione ai prodotti chimici utilizzati dall’Azienda durante il processo
produttivo.
L’impresa appaltatrice è tenuta a valutare le reali condizioni di esposizione dei lavoratori in relazione
ai prodotti chimici da essa impiegati e alle effettive condizioni ambientali del luogo di lavoro, e
conseguentemente adottare DPI e misure prevenzionali adeguate.
4.18.4 Rif. Articolo 227 - Informazione e formazione dei lavoratori
In virtù di quanto precedentemente analizzato, sono predisposte apposite sessioni formative ed
informative ai lavoratori, sui risultati delle misurazioni effettuate.
A titolo esemplificativo, di seguito sono riporati i simboli che possono trovarsi sulle confezioni dei
prodotti utilizzati, nonché le frasi di rischio e di sicurezza.
ETICHETTATURA PRODOTTI
Esplosivi lettera E ed indicazione <esplosivo>
Comburenti lettera O ed indicazione <comburente>
Estremamente infiammabili lettera F+
Facilmente infiammabili lettera F
Infiammabili
Molto tossici lettera T+
Tossici simbolo T
Nocivi lettera Xn
Corrosivi lettera C
Irritanti lettera Xi
Sensibilizzanti lettera Xi o Xn
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ETICHETTATURA PRODOTTI
Cancerogeni lettera T o T+ ;
Mutageni lettera T;
Cancerogeni lettera Xn
Mutageni lettera Xn
Pericolosi per l'ambiente lettera N.
ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R
E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S
E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI
ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R
R1 Esplosivo allo stato secco.
R2 Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione.
R3 Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione.
R4 Forma composti metallici esplosivi molto sensibili.
R5 Pericolo di esplosione per riscaldamento.
R6 Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria.
R7 Può provocare un incendio.
R8 Può provocare l'accensione di materie combustibili.
R9 Esplosivo in miscela con materie combustibili.
R10 Infiammabile.
R11 Facilmente infiammabile.
R12 Estremamente infiammabile.
R14 Reagisce violentemente con l'acqua.
R15 A contatto con l'acqua libera gas estremamente infiammabili.
R16 Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti.
R17 Spontaneamente infiammabile all'aria.
R18 Durante l'uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili.
R19 Può formare perossidi esplosivi.
R20 Nocivo per inalazione.
R21 Nocivo a contatto con la pelle.
R22 Nocivo per ingestione.
R23 Tossico per inalazione.
R24 Tossico a contatto con la pelle.
R25 Tossico per ingestione.
R26 Molto tossico per inalazione.
R27 Molto tossico a contatto con la pelle.
R28 Molto tossico per ingestione.
R29 A contatto con l'acqua libera gas tossici.
R30 Può divenire facilmente infiammabile durante l'uso.
R31 A contatto con acidi libera gas tossico.
R32 A contatto con acidi libera gas altamente tossico.
R33 Pericolo di effetti cumulativi.
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R34 Provoca ustioni.
R35 Provoca gravi ustioni.
R36 Irritante per gli occhi.
R37 Irritante per le vie respiratorie.
R38 Irritante per la pelle.
R39 Pericolo di effetti irreversibili molto gravi.
R40 Possibilità di effetti cancerogeni - Prove insufficienti.
R41 Rischio di gravi lesioni oculari.
R42 Può provocare sensibilizzazione per inalazione.
R43 Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle.
R44 Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato.
R45 Può provocare il cancro.
R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie.
R48 Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata.
R49 Può provocare il cancro per inalazione.
R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici.
R51 Tossico per gli organismi acquatici.
R52 Nocivo per gli organismi acquatici.
R53 Può provocare a lungo termine effettivi negativi per l'ambiente acquatico.
R54 Tossico per la flora.
R55 Tossico per la fauna.
R56 Tossico per gli organismi del terreno.
R57 Tossico per le api.
R58 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente.
R59 Pericoloso per lo strato di ozono.
R60 Può ridurre la fertilità.
R61 Può danneggiare i bambini non ancora nati.
R62 Possibile rischio di ridotta fertilità.
R63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati.
R64 Possibile rischio per i bambini allattati al seno.
R65 Può causare danni polmonari se ingerito.
R66 L’esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolatura della pelle.
R67 L’inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.
R68 Possibilità di effetti irreversibili.
COMBINAZIONI DELLE FRASI DI RISCHIO R
R14/15 Reagisce violentemente con l’acqua liberando gas estremamente infiammabili.
R15/21 A contatto con l’acqua libera gas tossici estremamente infiammabili.
R20/21 Nocivo per inalazione e contatto con la pelle.
R20/22 Nocivo per inalazione e ingestione.
R20/21/22 Nocivo per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
R21/22 Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione.
R23/24 Tossico per inalazione e contatto con la pelle.
R23/25 Tossico per inalazione e ingestione.
R23/24/25 Tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
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R24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
R26/27 Molto tossico per inalazione e contatto con la pelle.
R26/28 Molto tossico per inalazione e per ingestione.
R26/27/28 Molto tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
R27/28 Molto tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
R36/37 Irritante per gli occhi e le vie respiratorie.
R36/38 Irritante per gli occhi e la pelle.
R36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle.
R37/38 Irritante per le vie respiratorie e la pelle.
R39/23 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione.
R39/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle.
R39/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione.
R39/23/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la
pelle.
R39/23/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione.
R39/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per
ingestione.
R39/23/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con la
pelle e per ingestione.
R39/26 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione.
R39/27 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per a contatto con la pelle.
R39/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione.
R39/26/27 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con
la pelle.
R39/26/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione.
R39/27/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per
ingestione.
R39/26/27/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con
la pelle e per ingestione.
R40/20 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione.
R40/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle.
R40/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per ingestione.
R40/20/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e a contatto con la pelle.
R40/20/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione ed ingestione.
R40/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle e per ingestione.
R40/20/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la pelle e per
ingestione.
R42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.
R48/20 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione.
R48/21 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata contatto con la
pelle.
R48/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione.
R48/20/21 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione e a contatto con la pelle.
R48/20/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione e ingestione.
R48/21/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto
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con la pelle e per ingestione.
R48/20/21/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione.
R48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione.
R48/24 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con
la pelle.
R48/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione.
R48/23/24 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione e a contatto con la pelle.
R48/23/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione ed ingestione.
R48/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto
con la pelle e per ingestione.
R48/23/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione.
R50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi
per l’ambiente acquatico.
R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per
l’ambiente acquatico.
R52/53 Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per
l’ambiente acquatico.
R68/20 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione
R68/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle.
R68/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per ingestione.
R68/20/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e a contatto con la pelle.
R68/20/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e ingestione.
R68/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle e per ingestione.
R68/20/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la pelle e per
ingestione.
ELENCO DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S
S 1 Conservare sotto chiave.
S 2 Conservare fuori della portata dei bambini.
S 3 Conservare in luogo fresco.
S 4 Conservare lontano da locali di abitazione.
S 5 Conservare sotto (liquido appropriato da indicarsi da parte del fabbricante).
S 6 Conservare sotto (gas inerte da indicarsi da parte del fabbricante).
S 7 Conservare il recipiente ben chiuso.
S 8 Conservare al riparo dall'umidità.
S 9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato.
S 12 Non chiudere ermeticamente il recipiente.
S 13 Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande.
S 14 Conservare lontano da (sostanze incompatibili da precisare da parte del produttore).
S 15 Conservare lontano dal calore.
S 16 Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare.
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S 17 Tenere lontano da sostanze combustibili.
S 18 Manipolare ed aprire il recipiente con cautela.
S 20 Non mangiare nè bere durante l'impiego.
S 21 Non fumare durante l'impiego.
S 22 Non respirare le polveri.
S 23 Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosol [termine(i) appropriato(i) da precisare da parte del
produttore].
S 24 Evitare il contatto con la pelle.
S 25 Evitare il contatto con gli occhi.
S 26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e
consultare il medico.
S 27 Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati.
S 28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente (con prodotti
idonei da indicarsi da parte del fabbricante).
S 29 Non gettare i residui nelle fognature.
S 30 Non versare acqua sul prodotto.
S 33 Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche.
S 35 Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute precauzioni.
S 36 Usare indumenti protettivi adatti.
S 37 Usare guanti adatti.
S 38 In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto.
S 39 Proteggersi gli occhi/la faccia.
S 40 Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto, usare... (da precisare da
parte del produttore).
S 41 In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi.
S 42 Durante le fumigazioni/polimerizzazioni usare un apparecchio respiratorio adatto [termine(i)
appropriato(i) da precisare da parte del produttore].
S 43 In caso di incendio usare... (mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del fabbricante. Se
l'acqua aumenta il rischio precisare "Non usare acqua").
S 45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile,
mostrargli l'etichetta).
S 46 In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o
l'etichetta.
S 47 Conservare a temperatura non superiore a... °C (da precisare da parte del fabbricante).
S 48 Mantenere umido con... (mezzo appropriato da precisare da parte del fabbricante).
S 49 Conservare soltanto nel recipiente originale.
S 50 Non mescolare con... (da specificare da parte del fabbricante).
S 51 Usare soltanto in luogo ben ventilato.
S 52 Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati.
S 53 Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso.
S 56 Smaltire questo materiale e relativi contenitori in un punto di raccolta rifiuti pericolosi o
speciali autorizzato.
S 57 Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale.
S 59 Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio.
S 60 Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi.
S 61 Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali schede informative in materia di
sicurezza.
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S 62 Non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o
l'etichetta.
S 63 In caso di incidente per inalazione, allontanare l’infortunato dalla zona contaminata e
mantenerlo a riposo
S 64 In caso di ingestione sciacquare la bocca con acqua (solamente se l’infortunato è cosciente).
COMBINAZIONI DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S
S 1/2 Conservare sotto chiave e fuori della portata dei bambini.
S 3/7 Tenere il recipiente ben chiuso in luogo fresco.
S 3/9/14 Conservare in luogo fresco e ben ventilato lontano da... (materiali incompatibili da precisare
da parte del fabbricante).
S 3/9/14/49 Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato lontano da...
(materiali incompatibili da precisare da parte del fabbricante).
S 3/9/49 Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato.
S 3/14 Conservare in luogo fresco lontano da... (materiali incompatibili da precisare da parte del
fabbricante).
S 7/8 Conservare il recipiente ben chiuso e al riparo dall'umidità.
S 7/9 Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato.
S 7/47 Tenere il recipiente ben chiuso e a temperatura non superiore a... °C (da precisare da parte del
fabbricante).
S 20/21 Non mangiare, nè bere, nè fumare durante l'impiego.
S 24/25 Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle.
S 29/56 Non gettare i residui nelle fognature.
S 36/37 Usare indumenti protettivi e guanti adatti.
S 36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
S 36/39 Usare indumenti protettivi adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
S 37/39 Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
S 47/49 Conservare soltanto nel contenitore originale a temperatura non superiore a...°C (da precisare
da parte del fabbricante).
S 47/49 Conservare soltanto nel contenitore originale a temperatura non superiore a...°C (da precisare
da parte del fabbricante).
4.19 Sostanze pericolose (Rif. Titolo IX del D.lgs 81/08)
4.19.1 Rif. Articolo 233 – Protezione da agenti Cancerogeni
Il capo II de Titolo IX del D.lgs 81/08 determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori
esposti esclusivamente alle radiazioni previste dal trattato che istituisce la Comunità europea
dell'energia atomica, le norme del presente titolo si applicano a tutte le attività nelle quali i lavoratori
sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni a causa della loro attività lavorativa.
4.19.2 Rif. Articolo 234 - Definizioni
Si intende per:
 agente cancerogeno:
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o una sostanza che risponde ai criteri relativi alla classificazione quali categorie
cancerogene 1 o 2, stabiliti ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e
successive modificazioni;
o un preparato contenente una o più sostanze di cui al numero 1), quando la
concentrazione di una o più delle singole sostanze risponde ai requisiti relativi ai limiti
di concentrazione per la classificazione di un preparato nelle categorie cancerogene 1
o 2 in base ai criteri stabiliti dai decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52, e 14 marzo
2003, n. 65 e successive modificazioni;
o una sostanza, un preparato o un processo di cui all' ALLEGATO XLII, nonchè una
sostanza od un preparato emessi durante un processo previsto dall' ALLEGATO XLII;
 agente mutageno:
o una sostanza che risponde ai criteri relativi alla classificazione nelle categorie
mutagene 1 o 2, stabiliti dal decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e successive
modificazioni;
o un preparato contenente una o più sostanze di cui al punto 1), quando la
concentrazione di una o più delle singole sostanze risponde ai requisiti relativi ai limiti
di concentrazione per la classificazione di un preparato nelle categorie mutagene 1 o 2
in base ai criteri stabiliti dai decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52, e 14 marzo
2003, n. 65 e successive modificazioni;
 valore limite: se non altrimenti specificato, il limite della concentrazione media, ponderata
in funzione del tempo, di un agente cancerogeno o mutageno nell'aria, rilevabile entro la zona
di respirazione di un lavoratore, in relazione ad un periodo di riferimento determinato stabilito
nell' ALLEGATO XLIII.
4.19.3 RifArticolo 236 - Valutazione del rischio
Generalmente, data la tipologia di attività svolta dall’azienda, questo rischio non risulta essere
presente. Pur tuttavia, qualora ricorresse la presenza di tale rischio nelle attività svolte dall’impresa,
la stessa è tenuta a darne comunicazione scritta mediante adeguata documentazione (Valutazione,
Registro degli esposti , ecc..) e conseguentemente a prevedere le misure ed i DPI da adottare.
4.19.4 Rif. Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
I lavoratori di cui all'articolo 242 devono essere iscritti in un registro nel quale è riportata, per
ciascuno di essi, l'attività svolta, l'agente cancerogeno o mutageno utilizzato e, ove noto, il valore
dell'esposizione a tale agente. Detto registro è istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura
la tenuta per il tramite del medico competente. Il responsabile del servizio di prevenzione ed i
rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro.
4.20 Sostanze pericolose (Rif. Titolo IX del D.lgs 81/08)
4.20.1 Rif. Articolo 233 – Protezione dai rischi connessi all’esposizione all’amianto
Il capo II Ide Titolo IX del D.lgs 81/08 si applica alle rimanenti attività lavorative che possono
comportare, per i lavoratori, il rischio di esposizione ad amianto, quali manutenzione, rimozione
dell'amianto o dei materiali contenenti amianto, smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti, nonché
bonifica delle aree interessate.
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Generalmente le attività svolte dall’Azienda non comportano tale rischio, in quanto i cantieri su cui ci
si trova ad intervenire hanno le seguenti caratteristiche:
 Cantieri di nuova costruzione e pertanto in assenza di amianto;
 Cantieri sui quali è stata adottata in precedenza un’opera di bonifica.
Pertanto si può ritenere che non vi sia tale esposizione.
Comunque nel caso in cui l’impresa appaltatrice dovesse trovarsi nelle condizioni di effettuare
lavorazioni per le quali dovesse esserci il dubbio circa la presenza di amianto, la stessa procederà a
contattare il committente, o il proprietario del sito, per la conferma o meno; attuando quanto previsto
dal D.lgs 81/08 e dal documento di valutazione rischio amianto del committente.
4.21 Esposizione ad agenti biologici (Rif. Titolo X del D.lgs 81/08)
4.21.1 Rif. Articolo 266 – Campo di applicazione
Le norme del presente titolo si applicano a tutte le attività lavorative nelle quali vi è rischio di
esposizione ad agenti biologici, pertanto si definisce:
 agente biologico: qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura
cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni;
 microrganismo: qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o
trasferire materiale genetico;
 coltura cellulare: il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi
pluricellulari.
4.21.2 Rif. Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
Gli agenti biologici sono ripartiti nei seguenti quattro gruppi a seconda del rischio di infezione:
 agente biologico del gruppo 1: un agente che presenta poche probabilità di causare malattie
in soggetti umani;
 agente biologico del gruppo 2: un agente che può causare malattie in soggetti umani e
costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaga nella comunità; sono di
norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche;
 agente biologico del gruppo 3: un agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e
costituisce un serio rischio per i lavoratori; l'agente biologico può propagarsi nella comunità,
ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche;
 agente biologico del gruppo 4: un agente biologico che può provocare malattie gravi in
soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio
di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o
terapeutiche.
4.21.3 Rif. Articolo 271 a 277 - Valutazione del rischio
Vista la natura delle lavorazioni richieste nell’appalto e l’ambiente in cui le stesse si esplicano, il più
significativo rischio biologico presente è quello derivante dall’infezione tetanica, la cui prevenzione
si effettua mediante gli interventi medici previsti nell’ambito della sorveglianza sanitaria.
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008
DUVRI
- Rev. 0 Pagina 62 di 69
Qualora ricorresse la presenza di ulteriori rischi nelle attività svolte dall’impresa, la stessa è tenuta a
darne una valutazione, e conseguentemente a prevedere le misure ed i DPI da adottare, o far
intervenire imprese specializzate per la bonifica del sito.
4.22 Protezione da atmosfere esplosive (Rif. Titolo XI del D.lgs 81/08)
4.22.1 Rif. Articolo 287 – Protezione dai rischi contro le esplosioni
Il Titolo XI del D.lgs 81/08 prescrive le misure per la tutela della sicurezza e della salute dei
lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive come definite all'articolo 288.
4.22.2 Rif. Articolo 290 – Valutazione del rischio
Ai fini del presente titolo, si intende per: «atmosfera esplosiva» una miscela con l'aria, a condizioni
atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri.
Nel caso in cui l’impresa appaltatrice dovesse trovarsi ad operare in luoghi o condizioni in cui si
possa ipotizzare la presenza questa tipologia di rischio, la stessa procederà ad effettuare delle
misurazioni e valutazioni strumentali ed attuare tutte le misure previste dal D.lgs 81/08.
Ad esempio, l’accesso a luoghi confinati è proibito se non dopo aver valutato preventivamente
l’assenza di atmosfere esplosive o livelli pericolosi di gas, vapori o polveri infiammabili o esplosive.
In questi casi, l’ambiente deve preventivamente essere bonificato, garantendo una adeguata
ventilazione anche di tipo forzato.
4.23 Programmi di miglioramento (rif. Art. 28 comma 2 lettera C del D.Lgs 81/08)
L’azienda ha, tra i suoi obiettivi primari, il mantenimento ed il miglioramento della sicurezza dei
lavoratori.
La struttura della Società e l’organizzazione del lavoro sono stati predisposti anche al fine di
assicurare il raggiungimento di tale obiettivo.
Quali strumenti di gestione e controllo del Programma di Sicurezza sono stati adottati i seguenti
strumenti:
 AUDIT di Sicurezza;
 Reports di Sicurezza;
 Riesame della valutazione.
4.23.1 Audit di sicurezza
Periodicamente, a campione, vengono effettuate dal Servizio di Protezione e Prevenzione,
congiuntamente al Consulente nominato, dei controlli sulle modalità con cui vengono effettuate le
lavorazioni.
Vengono analizzate le varie fasi delle lavorazioni e verificato che siano osservate le procedure
operative e di sicurezza.
Il risultato dell’Audit viene trasmesso al Datore di Lavoro per iscritto.
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valutazione dei rischi da interferenze
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4.23.2 Reports di sicurezza
E’ compito dei Preposti inviare al datore di lavoro relazioni scritte periodiche in cui, a secondo del
livello di Responsabilità, devono essere evidenziati eventuali scostamenti e proposte le necessarie
azioni correttive per il mantenimento del livello di sicurezza.
4.23.3 Riesame della valutazione
La società ha imposto come procedura aziendale di riesaminare la valutazione dei rischi delle attività
lavorative ogni volta che si progettano delle variazioni di attività aziendali.
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4.24 Recapiti telefonici di emergenza
DATORE DI LAVORO E RSPP
MEDICO COMPETENTE
VIGILI DEL FUOCO
115
CARABINIERI
112
POLIZIA DI STATO
113
OSPEDALE PRONTO SOCCORSO
CROCE ROSSA ITALIANA
118
POLIZIA MUNICIPALE
GUARDIA DI FINANZA
117
PROTEZIONE CIVILE
GUARDIA FORESTALE
1515
TELECOM SEGNALAZIONE
GUASTI
191
GAS SEGNALAZIONE GUASTI
800 900 999
SALA OPERATIVA AMA
06 51693339
06 51693340
E.N.E.L. SEGNALAZIONE GUASTI
803 500
PRONTO INTERVENTO IDRICO
800 130 335
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5
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Allegati
Allegato
MS01
MS02
MS03
MS04
MS05
MS06
MS07
MS08
6
DUVRI
- Rev. 0 -
Descrizione
Cronoprogramma dei lavori
Schede valutazione dei rischi
Verbale consegna DUVRI
“NOTA TECNICA Rev. 3 Novembre 2014 – Prescrizioni concernenti i
rapporti tra areti S.p.A. e le imprese appaltatrici per l’esecuzione di attività
lavorative sotto tensione in bassa tensione, fuori tensione su impianti
elettrici di bassa, media ed alta tensione in esercizio e/o in prossimità degli
stessi”.
Verbale di sopralluogo
Verbale della riunione di coordinamento
Informazioni all’Impresa appaltatrice sui rischi specifici esistenti
nell’ambiente in cui è chiamata ad operare
Elenco Cabine Primarie
Valutazione dei costi della sicurezza per “Interferenze”
Per i costi della sicurezza afferenti all’esercizio dell’attività svolta da ciascuna impresa, resta
immutato l’obbligo per la stessa di elaborare il proprio documento di valutazione e di provvedere
all’attuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi. I suddetti costi sono
a carico dell’impresa, la quale deve dimostrare, in sede di verifica della congruità delle offerte, che
gli stessi siano congrui rispetto a quelli desumibili dai prezzari ufficiali o dal mercato.
Per quanto riguarda i costi della sicurezza necessari per la eliminazione dei rischi da interferenze, essi
vanno tenuti distinti dall’importo a base d’asta e non sono soggetti a ribasso. In fase di verifica della
congruità delle offerte, detti costi non sono oggetto di alcuna verifica essendo stati quantificati e
valutati a monte dalla Stazione Appaltante.
In ogni cantiere (fisso e/o mobile) che verrà allestito in relazione alle attività facenti parte del
presente appalto, sarà costantemente presente personale di areti S.p.A. che fornirà la necessaria
assistenza al Preposto dell’impresa appaltatrice.
A tale scopo il Preposto Lavori dell’impresa appaltatrice ed il Preposto Lavori di areti S.p.A.si
coordineranno nel rispetto delle prescrizioni contenute nei reciproci documenti di sicurezza (Piano
Operativo della Sicurezza dell’impresa appaltatrice e procedure di sicurezza e relativi documenti
allegati di areti S.p.A.).
A seguito della valutazione dei rischi da interferenza, per l’appalto in esame, sono state individuate le
seguenti voci di spesa per apprestamenti, dispositivi e, in generale, misure di prevenzione e
protezione, riferite alle attività che generano interferenza ed i soggetti destinatari del provvedimento.
Per i prezzi unitari si è fatto riferimento alla “Tariffa dei Prezzi 2012 Regione Lazio”, così come
pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 41 – Supplemento 1 del 28/8/2012.
DUVRI
- Rev. 0 -
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valutazione dei rischi da interferenze
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CATEGORI A DI
I NTERVENTO
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DESCRI ZI ONE
UNI TA'
MI SURA
Delimit azione di zona di lavoro.
Nast ro segnalet ico in poliet ilene a
f asce bianco/ rosse, rotoli da 200
m. Fornit ura, messa in opera e
rimozione
cadauno
70, 00
9, 20
644, 00
Riunione di cooperazione
e
coordinament o t ra il responsabile
dell'impresa e la Commit t enza,
preliminare all'inizio dei lavori,
f inalizzat a
a
concordare
le
procedure di sicurezza previst e nel
DUVRI
per riunione
3, 00
203, 26
609, 78
h
30, 00
28, 22
846, 60
QUANTI TA'
PREZZO
( Euro)
COSTO FI NALE
( Euro)
a) Apprest ament i
b) Riunioni ed incontri con
la Commit t enza
c) Riunioni di cooperazione
e coordinamento in sit o Riunioni
di
cooperazione
e
coordinament o in sit o, t ra il
Prepost o dell'impresa e il Prepost o
della Commit tenza, per att uare le
misure di prevenzione e prot ezione
da rischi int erf erenziali.
- Operaio comune
TOTALE COSTI DELLA SICUREZZA ( Euro)
2.100,38
QUADRO RIASSUNTIVO
Cod.
DESCRIZIONE
Importo
a)
Importo totale del Servizio
Euro
b)
IMPORTO TOTALE COSTI PER LA SICUREZZA
Euro
Tutti i prezzi si intendono I VA esclusa.
2.100,38
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7
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Disposizioni finali
Disposizioni ulteriori impartite da areti S.p.A.
Prescrizioni particolari
Attrezzature / Impianti
Vietate
Tutti
gli
impianti,
macchinari, e attrezzature
di proprietà di areti
S.p.A. non specificamente autorizzate
Operazioni
vietate
Recarsi in zone delle Sedi
o Stabilimenti o Unità
Produttive o cantieri
diversi da quelli necessari
per
l’esecuzione
dei
lavori.
Prima di iniziare i lavori è 

necessario programmare
le varie attività con l’ente
che ha richiesto i lavori.
 Utilizzare sempre gli
appositi posteggi per i
vari mezzi alle fasi di
carico e scarico di
materiali e attrezzature.
 Al termine dei lavori
liberare l’area interessata
da eventuali residui o
scarti.
 Attenersi alle norme di
tutela ambientale secondo
le norme vigenti.
 Tutti i lavoratori in
appalto,
subappalto,
lavoratori
autonomi
hanno
l’obbligo
di
esporre il tesserino di
riconoscimento
corredato di fotografia,
contenente le generalità
del
lavoratore
e
l’indicazione del Datore
di lavoro ai sensi
dell’art. 26 c. 8 D Lgs
81/08.
Dichiarazione del Responsabile Esecuzione Lavori (Impresa)
Il Responsabile della Esecuzione dei Lavori dichiara di essere a conoscenza dei rischi ambientali

comunicati e di aver preso visione delle procedure in vigore adottate da areti S.p.A., delle
disposizioni aziendali generali, delle prescrizioni specifiche programmate, delle norme di legge,
delle prescrizioni delle Autorità competenti e si impegna a eseguire i lavori nel rispetto delle regole
dell’arte e di buona tecnica, utilizzando attrezzature di lavoro rispondenti alla legislazione vigente
in materia di sicurezza ed igiene del lavoro.
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008
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- Rev. 0 Pagina 68 di 69
Inoltre dichiara di non introdurre all’interno di zone/Sedi/Stabilimenti/Unità Produttive/cantieri
sostanze e preparati chimici pericolosi senza autorizzazione dell’Unità Committente dei lavori o
del Servizio Prevenzione Protezione, e di provvedere allo stoccaggio ed allo smaltimento dei rifiuti
prodotti in ottemperanza alla normativa vigente.
Lo stesso si impegna altresì a munirsi, della autorizzazione all’esecuzione dei lavori ed a
conservare copia del presente permesso sul posto di lavoro.
Il Responsabile dell’Esecuzione dei Lavori dichiara di aver formato ed informato i lavoratori
coinvolti nell’esecuzione dell’opera sui rischi presenti e sulle norme di sicurezza e ambientali.
Firma Committente del lavoro areti S.p.A.
Timbro e Firma del Responsabile Esecuzione Lavori areti
S.p.A.
Timbro e Firma del Responsabile Impresa esecutrice
Eventuali annotazioni o note integrative delle parti
areti S.p.A., si riserva di variare, aggiornare ed integrare quanto stabilito in relazione ad eventuali
mutamenti delle condizioni iniziali, ovvero in base alla evoluzione tecnica nonché normativa.
Copia della presente documentazione dovrà essere fornita da parte della Ditta:
-
ad eventuali imprese o lavoratori autonomi in caso di subappalto. Gli estremi di tali imprese o
lavoratori autonomi dovranno essere comunicati all’unità committente/preposto del lavoro di
areti S.p.A. L’impresa è autorizzata ad eseguire solo ed esclusivamente le attività indicate nel
presente documento.
Copia della presente documentazione dovrà essere custodita anche in cantiere durante l’esecuzione
dei lavori oggetto dell’appalto.
ELENCO IMPRESE IN SUB-APPALTO
Misure di evacuazione e lotta antincendio e di emergenza ambientale
Prima di iniziare qualunque attività chi sovrintende ai lavori delle Ditte appaltatrici deve informare
le stesse in merito alla dislocazione delle uscite di emergenza, dei telefoni di emergenza.
In caso di emergenza è indispensabile contattare telefonicamente ……………………………, la
quale attuerà i provvedimenti del caso.
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
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Per quanto riguarda l’evacuazione dei lavoratori si fa presente che in ogni Sede di areti S.p.A.
esiste la cartellonistica prevista che indica le vie di esodo, i relativi percorsi di evacuazione e i
punti di ritrovo del personale.
INDICAZIONI – PERCORSI
L’apposita segnaletica, in bianco su campo verde, indica i percorsi di fuga predisposti che portano
alle vie di uscita in luogo sicuro.
Lo sfollamento dovrà avvenire in modo ordinato, senza correre, dopo aver messo in sicurezza i
mezzi di lavoro (disattivazione dell’energia elettrica di alimentazione dei macchinari, ecc.) e
seguendo alla lettera le indicazioni del Responsabile dell’Area.
Una volta all’esterno, il personale evacuato si dovrà radunare nei predisposti Punti di Ritrovo (...)
di appartenenza ed attendere le disposizioni per il “termine dell’emergenza” dai Responsabili
dell’Area.
Durante l’esodo è assolutamente vietato servirsi di ascensori e montacarichi; utilizzare
esclusivamente i percorsi e le eventuali scale indicati dall’apposita segnaletica.
Per quanto attiene le attività da svolgere in cantieri fissi o mobili, l’impresa appaltatrice dovrà
inserire nel proprio piano di sicurezza apposito documento operativo per la gestione delle
emergenze appositamente progettato che verrà capillarmente illustrato a tutto il personale
coinvolto.
Firma Committente del lavoro areti S.p.A.
Timbro e Firma del Responsabile Esecuzione Lavori areti
S.p.A.
Timbro e Firma del Responsabile Impresa esecutrice
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008
ALLEGATO MS01
Cronoprogramma dei lavori
DUVRI
- Rev 0 -
areti S.p.A.
Direzione Operazioni
Allegato MS01/ 1
Rete AT e Automazione
CRONOPROGRAMMA - Servizio di gestione di olii esausti ed emulsioni oleose
Ora lavorativa
FASI LAVORATIVE
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
Allestimento cantiere temporaneo al'interno della
cabina primaria
Ingresso in Cabina Primaria dell'automezzo per il
trasporto dei rifiuti da smaltire
Posizionamento
dell'automezzo
in
Cabina
Primaria
Raccolta o aspirazione rifiuti da smaltire
Imballaggio, etichettatura e predisposizione per il
trasporto dei rifiuti da smaltire
Movimentazione e carico dei rifiuri da smaltire
Uscita dalla Cabina Primaria dell'automezzo per il
trasporto dei rifiuti da smaltire
Chiusura cantiere
Personale ACEA Distribuzione
Personale dell'Impresa appaltatrice
Pagina 1 di 1
5,5
6
6,5
7
7,5
8
8,5
9
9,5
10
areti S.p.A.
Direzione Operazioni
Allegato MS01/ 2
Rete AT e Automazione
CRONOPROGRAMMA - Servizio di pulizia delle vasche di raccolta olio dei trasformatori
Ora lavorativa
FASI LAVORATIVE
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
Allestimento cantiere temporaneo al'interno della
cabina primaria
Ingresso in Cabina Primaria degli automezzi
necessari per effettuare la pulizia della vasca
Posizionamento
automezzi
in
Cabina
Primaria
degli
Lavaggio vasca
Raccolta o aspirazione rifiuti da smaltire
Imballaggio, etichettatura e predisposizione per il
trasporto dei rifiuti da smaltire
Movimentazione e carico dei rifiuri da smaltire
Uscita dalla Cabina Primaria dell'automezzo per il
trasporto dei rifiuti da smaltire
Chiusura cantiere
Personale ACEA Distribuzione
Personale dell'Impresa appaltatrice
Pagina 1 di 1
5,5
6
6,5
7
7,5
8
8,5
9
9,5
10
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008
ALLEGATO MS02
Schede valutazione dei rischi
DUVRI
- Rev 0 -
All. MS02
- Rev. 0 Interventi Tecnici oggetto di Valutazione per rischio da interferenza
Appalto:
Descrizione opera
Sito intervento
Servizio di gestione (raccolta, movimentazione, carico, trasporto,
conferimento e smaltimento finale) di oli esausti, emulsioni
oleose, stracci e rottami ferrosi contaminati da sostanze
pericolose e di trasporto di olio dielettrico
VARIE
Data
areti S.p.A.
Direzione Operazioni
Rete AT e Automazione
Documento di valutazione dei rischi da interferenze (art. 26 D.lgs 81/08)
Allegato MS02
Allestimento / smobilitazione cantiere
Rischi connessi
Fase/
Descrizione Fase
Soggetti
Processo Lavorativa con Pericoli
interessati
operativo
da Interferenza
Attrezzature e
materiali utilizzati/
Luogo di lavoro
Fisici
movimentazi seppelliment
cadute alto urti impatti
punture tagli
o
one
operatore o compression
abrasioni
manuale dei annegament
di oggetti
i
o
carichi
P
Allestimento/smobilitazio Dipendenti
delle
ne cantiere temporaneo
imprese
al'interno di una cabina
appaltatrici,
primaria
lavoratori
autonomi
presenti in
cantiere e
personale
ACEA.
1
Autocarro
Attrezzi manuali
D
R
P
D
R
P
D
R
P
D
R
P
D
R
vibrazioni
P
D
R
Chimici
scivolamenti
cadute
ribaltamento
P
D
R
calore
freddo
P
D
elettrici
R
P
D
radiazioni
R
P
D
R
campi
elettromagn
etici
rumore
P
D
R
P
D
R
ustioni
P
D
polveri fibre
R
P
D
R
nebbie
fumi
P
D
R
P
D
getti e
schizzi
immersioni
R
P
D
R
P
D
vapori e gas
R
P
D
R
cancerogeni
P
D
R
amianto
P
D
R
biologici
P
D
R
atmosfere
esplosive
P
D
R
incendio
P
D
R
ergonomia psico sociale
P
D
R
P
D
Misure da adottare
DPI
Note / Prescrizioni
specifiche per interferenze
R
Calzature di sicurezza Delimitazione area di cantiere
2 2 4 1 1 1 1 3 3 2 2 4 1 2 2 1 2 2 1 3 3 2 1 2 1 3 3 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 4 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 3 3 1 1 1 1 1 1 Deve essere realizzata adeguata delimitazione dell'area di cantiere atta a creare una sicura
Elmetto di protezione mediante transenne, nastri e
separazione con le aree esterne allo stesso e per evitare interferenze tra lavorazioni diverse
Guanti da lavoro
cartelli monitori.
all'interno della cabina primaria.
Le opere di individuazione
Le barriere che delimitano e "proteggono" l'area di cantiere devono essere progettate e realizzate
dell'area di cantiere devono
con la finalità di evitare contatti pericolosi tra le aree interne e quelle esterne;
tener conto della presenza di
I veicoli operativi devono essere equipaggiati con idonei segnali: dovrà essere segnalata
più imprese, anche se non
l’operatività dei mezzi mediante l’azionamento dell’apposito girofaro e sistemi analoghi ed
contemporanee, soprattutto
informazioni al personale presente nell'area di cantiere;
per quanto attiene la viabilità,
Deve essre posta in opera idonea segnaletica di sicurezza.
la ripartizione delle aree, la
separazione delle zone
caratterizzate da attività
diverse.
L'organizzazione delle aree di
cantiere deve evitare le
interferenze tra tutti gli
addetti a lavorazioni diverse.
(*) i campi contrassegnati con tale simbolo indicano il rimando ad un documento di dettaglio o ad una relazione specifica
areti S.p.A.
Direzione Operazioni
Rete AT e Automazione
Documento di valutazione dei rischi da interferenze (art. 26 D.lgs 81/08)
Allegato MS02
Raccolta, movimentazione, carico, trasporto, conferimento e smaltimento finale di oli esausti, emulsioni oleose, stracci e rottami ferrosi contaminati da sostanze pericolose e di trasporto di olio dielettrico
Rischi connessi
Fisici
Fase/
Processo
operativo
Attrezzature e
materiali utilizzati/
Luogo di lavoro
Chimici
Note/Prescrizioni
specifiche per
interferenze
Descrizione Fase Lavorativa
con Pericoli da Interferenza
Soggetti
interessati
P
D
R
P
Ingresso in cantiere
dell'automezzo per il trasporto
dei rifiuti
Dipendenti
delle imprese
appaltatrici,
lavoratori
autonomi
presenti in
cantiere e
personale
ACEA.
Autocarro
Autospurgo
Autocisterna
Autogrù
Atrezzi manuali
1 1 1 1 1 1 2 1 2 2 2 4 2 1 2 1 1 1 2 1 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
1
1
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Verifica MACCHINE:
2
Raccolta, aspirazione,
imballaggio , etichettatura,
predisposizione per il trasporto
Dipendenti
delle imprese
appaltatrici,
lavoratori
autonomi
presenti in
cantiere e
assistenti
ACEA.
Autocarro
Autospurgo
Autocisterna
Autogrù
Atrezzi manuali
2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 2 4 2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
2
2
1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 Disporre affinché il personale non addetto si mantenga a debita distanza.
Porre la massima attenzione durante la predisposizione al trasporto.
Attenersi a quanto prescritto dalla Normativa vigente in merito alla gestione dei rifiuti.
Impiegare tutti i DPI previsti nel piano di siccurezza per questa tipologia di attività.
elmetto di protezione
guanti da lavoro
occhiali protettivi
calzature di sicurezza con suola
antisdrucciolo e imperforabile
otoprotettori
vestiario monouso
Non sono ammesse
lavorazioni
contemporanee
tra
diverse imprese e/o
lavoratori autonomi,
che possano creare
situazioni di pericolo
durante la raccolta,
aspirazione,
imballaggio,
etichettatura
e
predisposizione per il
trasporto dei rifiuti.
3
Movimentazione e carico dei
rifiuti da smaltire
Dipendenti
delle imprese
appaltatrici,
lavoratori
autonomi
presenti in
cantiere e
assistenti
ACEA.
Autocarro
Autospurgo
Autocisterna
Autogrù
Atrezzi manuali
2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 2 4 2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
2
2
1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 Assicurarsi che le brache/cinghie impiegate siano in buono stato e della portata adeguata ai carichi da
movimentare.
Non transitare o stazionare sotto i carichi sospesi.
Eseguire le verifche previste nella scheda macchine prima di iniziare le manovre di carico e scarico.
Formazione sulle corrette procedure di assistenza al carico/scarico.
elmetto di protezione
guanti da lavoro
occhiali protettivi
calzature di sicurezza con suola
antisdrucciolo e imperforabile
Non sono ammesse
lavorazioni
contemporanee
tra
diverse imprese e/o
lavoratori autonomi,
che possasno creare
situazioni di pericolo
durante
la
movimentazione e il
carico dei rifiuti da
smaltire.
Uscita dal cantiere
dell'automezzo per il trasporto
dei rifiuti
Dipendenti
delle imprese
appaltatrici,
lavoratori
autonomi
presenti in
cantiere e
personale
ACEA.
Autocarro
Autospurgo
Autocisterna
Autogrù
Atrezzi manuali
1 1 1 1 1 1 2 1 2 2 2 4 2 1 2 1 1 1 2 1 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
1
1
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Adottare tutte le misure di sicurezza previste per la precedente "FASE1"
Calzature di sicurezza
Elmetto di protezione
Guanti da lavoro
Sopsendere
lavorazioni
contemporanee tra
diverse imprese e/o
lavoratori autonomi,
che possano
interferire con le
manovre di uscita
dell'automezzo dal
cantiere.
seppelliment
movimentazi
cadute alto
urti impatti
punture tagli
o
one manuale
operatore o compression
abrasioni
annegament
dei carichi
di oggetti
i
o
P
D
R
P
D
R
P
D
R
P
D
R
P
D
R
vibrazioni
P
D
R
scivolamenti
cadute
calore freddo
ribaltamento
P
D
R
P
D
R
elettrici
P
D
rumore
radiazioni
R
P
D
R
campi
elettromagne
tici
P
D
R
P
D
R
ustioni
P
D
polveri fibre
R
P
D
R
fumi
P
D
nebbie
R
P
D
getti e
schizzi
immersioni
R
P
D
R
P
D
vapori e gas
R
P
D
R
cancerogeni
P
D
R
P
D
R
atmosfere
esplosive
biologici
amianto
D
R
incendio
P
D
R
ergonomia
P
R
P
D
DPI
R
Calzature di sicurezza
- le macchine immesse sul mercato dal 22/09/1996 devono essere marcate CE;
Elmetto di protezione
- verifica dell'omologazione ISPSEL (per portata > 200kg);
Guanti da lavoro
- verifica annuale dell'autogrù all'organismo competente per territorio;
- impiegare un addetto come moviere qualora vi siano manovre difficili o ritenute pericolose per il personale presente in
cantiere;
- verifica trimestrale delle funi e delle catene annotando i risultati sul libretto di omologazione (art. 11 DM12/09/1959);
- verificare preventivamente la natura del terreno in relazione al piatto di carico dei martinetti stabilizzatori;
- effettuare la manutenzione ordinaria dell'autogrù come indicato nel libretto di uso e manutenzione;
- utilizzare l'autogrù nei limiti del diagramma di carico, indicante le portate massime in funzione dell'inclinazione ed
estensione del braccio;
- utilizzare l'autogrù per sollevare e trasportare carichi esclusivamente in tiri verticali;
- verificare il funzionamento dei dispositivi di segnalazione e avvertimento, acustici e luminosi, nonchè d'illuminazione del
campo di manovra;
- verificare che gli stabilizzatori siano completamente estesi e bloccati prima dell'inizio del lavoro;
- verificare che sia garantito uno spazio sufficiente per il passaggio pedonale intorno alla macchina (cm 70);
- l'operatore che dirige le manovre di carico e scarico dei materiali deve tenersi a debita distanza dall'autogrù;
- verificare che il mezzo ed il relativo carico manovrato, mantenga in ogni situazione una distanza di rispetto di 5 metri dalle
linee elettriche
aeree non protette (in caso contrario dovrà procedersi al loro isolamento);
- verificare che il carico sia correttamente imbracato e rispondente ai limiti di portata previsti;controllare la corretta chiusura
del gancio;
- verificare l'equilibratura del carico prima del sollevamento;
- effettuare le manovre di partenza e arresto con gradualità, evitare strappi e ondeggiamenti del carico;
- non sostare sotto i carichi sospesi;
- accompagnare il carico fuori dalle zone di interferenza con ostacoli fissi;
- non abbandonare il posto di manovra durante l'utilizzo dell'autogrù;
- verificare che durante le manovre di sollevamento e trasporto la parte inferiore del carico si trovi sempre ad un'altezza di
almeno 2 metri dal suolo.
1
4
D
Misure da adottare
psico sociale
(*) i campi contrassegnati con tale simbolo indicano il rimando ad un documento di dettaglio o ad una relazione specifica
Pagina 1 di 1
Sopsendere
lavorazioni
contemporanee tra
diverse imprese e/o
lavoratori autonomi,
che possano
interferire con le
manovre di ingresso
dell'automezzo dal
cantiere.
areti S.p.A.
Direzione Operazioni
Rete AT e Automazione
Documento di valutazione dei rischi da interferenze (art. 26 D.lgs 81/08)
Allegato MS02
PULIZIA VASCA DI RACCOLTA OLIO DEI TRASFORMATORI
Rischi connessi
Fisici
Fase/
Processo
operativo
Attrezzature e
materiali utilizzati/
Luogo di lavoro
Chimici
Note/Prescrizioni
specifiche per
interferenze
Descrizione Fase Lavorativa
con Pericoli da Interferenza
Soggetti
interessati
P
D
R
P
Ingresso in cantiere degli
automezzi
Dipendenti
delle imprese
appaltatrici,
lavoratori
autonomi
presenti in
cantiere e
personale
ACEA.
Autocarro
Autospurgo
Canal-jet
Autocisterna
Autogrù
1 1 1 1 1 1 2 1 2 2 2 4 2 1 2 1 1 1 2 1 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
1
1
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Verifica MACCHINE:
2
Pulizia vasca di raccolta olio
Dipendenti
delle imprese
appaltatrici,
lavoratori
autonomi
presenti in
cantiere e
assistenti
ACEA.
Autospurgo
Canal-jet
Atrezzi manuali
1 1 1 1 1 1 2 2 4 2 2 4 2 1 2 1 1 1 2 2 4 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 4 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
2
2
1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 Disporre affinché il personale non addetto si mantenga a debita distanza.
Porre la massima attenzione durante le attivitàdi pulizia.
Attenersi a quanto prescritto dal fabbricante per l'utilizzo dei dei prodotti per la pulizia.
Impiegare tutti i DPI previsti nel piano di siccurezza per questa tipologia di attività.
elmetto di protezione
guanti da lavoro
occhiali protettivi
calzature di sicurezza con suola
antisdrucciolo e imperforabile
otoprotettori
vestiario monouso
Non sono ammesse
lavorazioni
contemporanee
tra
diverse imprese e/o
lavoratori autonomi,
che possasno creare
situazioni di pericolo
durante le attività di
pulizia della vasca.
3
Raccolta, aspirazione,
imballaggio , etichettatura,
predisposizione per il trasporto
Dipendenti
delle imprese
appaltatrici,
lavoratori
autonomi
presenti in
cantiere e
assistenti
ACEA.
Autocarro
Autospurgo
Autocisterna
Autogrù
Atrezzi manuali
2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 2 4 2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
2
2
1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 Disporre affinché il personale non addetto si mantenga a debita distanza.
Porre la massima attenzione durante la predisposizione al trasporto.
Attenersi a quanto prescritto dalla Normativa vigente in merito alla gestione dei rifiuti.
Impiegare tutti i DPI previsti nel piano di siccurezza per questa tipologia di attività.
elmetto di protezione
guanti da lavoro
occhiali protettivi
calzature di sicurezza con suola
antisdrucciolo e imperforabile
otoprotettori
vestiario monouso
Non sono ammesse
lavorazioni
contemporanee
tra
diverse imprese e/o
lavoratori autonomi,
che possano creare
situazioni di pericolo
durante la raccolta,
aspirazione,
imballaggio,
etichettatura
e
predisposizione per il
trasporto dei rifiuti.
4
Movimentazione e carico dei
rifiuti da smaltire
Dipendenti
delle imprese
appaltatrici,
lavoratori
autonomi
presenti in
cantiere e
assistenti
ACEA.
Autocarro
Autogrù
Autocisterna
Atrezzi manuali
2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 2 4 2 2 4 1 1 1 2 2 4 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
2
2
1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 Assicurarsi che le brache/cinghie impiegate siano in buono stato e della portata adeguata ai carichi da
movimentare.
Non transitare o stazionare sotto i carichi sospesi.
Eseguire le verifche previste nella scheda macchine prima di iniziare le manovre di carico e scarico.
Formazione sulle corrette procedure di assistenza al carico/scarico.
elmetto di protezione
guanti da lavoro
occhiali protettivi
calzature di sicurezza con suola
antisdrucciolo e imperforabile
Non sono ammesse
lavorazioni
contemporanee
tra
diverse imprese e/o
lavoratori autonomi,
che possasno creare
situazioni di pericolo
durante
la
movimentazione e il
carico dei rifiuti da
smaltire.
Uscita dal cantiere degli
automezzi
Dipendenti
delle imprese
appaltatrici,
lavoratori
autonomi
presenti in
cantiere e
personale
ACEA.
Autocarro
Autospurgo
Canal-jet
Autocisterna
Autogrù
1 1 1 1 1 1 2 1 2 2 2 4 2 1 2 1 1 1 2 1 2 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
1
1
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Adottare tutte le misure di sicurezza previste per la precedente "FASE1"
Calzature di sicurezza
Elmetto di protezione
Guanti da lavoro
Sopsendere
lavorazioni
contemporanee tra
diverse imprese e/o
lavoratori autonomi,
che possano
interferire con le
manovre di uscita
dell'automezzo dal
cantiere.
seppelliment
movimentazi
cadute alto
urti impatti
o
punture tagli
one manuale
operatore o compression
annegament
abrasioni
dei carichi
di oggetti
i
o
P
D
R
P
D
R
P
D
R
P
D
R
P
D
R
vibrazioni
P
D
R
scivolamenti
calore freddo
cadute
ribaltamento
P
D
R
P
D
R
elettrici
P
D
radiazioni
R
P
D
R
campi
elettromagne
tici
rumore
P
D
R
P
D
R
polveri fibre
ustioni
P
D
R
P
D
R
fumi
P
D
nebbie
R
P
D
getti e
schizzi
immersioni
R
P
D
R
P
D
vapori e gas
R
P
D
R
cancerogeni
P
D
R
amianto
P
D
R
atmosfere
esplosive
biologici
D
R
incendio
P
D
R
ergonomia
P
R
P
D
DPI
R
Calzature di sicurezza
- le macchine immesse sul mercato dal 22/09/1996 devono essere marcate CE;
Elmetto di protezione
- verifica dell'omologazione ISPSEL (per portata > 200kg);
Guanti da lavoro
- verifica annuale dell'autogrù all'organismo competente per territorio;
- impiegare un addetto come moviere qualora vi siano manovre difficili o ritenute pericolose per il personale presente in
cantiere;
- verifica trimestrale delle funi e delle catene annotando i risultati sul libretto di omologazione (art. 11 DM12/09/1959);
- verificare preventivamente la natura del terreno in relazione al piatto di carico dei martinetti stabilizzatori;
- effettuare la manutenzione ordinaria dell'autogrù come indicato nel libretto di uso e manutenzione;
- utilizzare l'autogrù nei limiti del diagramma di carico, indicante le portate massime in funzione dell'inclinazione ed estensione
del braccio;
- utilizzare l'autogrù per sollevare e trasportare carichi esclusivamente in tiri verticali;
- verificare il funzionamento dei dispositivi di segnalazione e avvertimento, acustici e luminosi, nonchè d'illuminazione del
campo di manovra;
- verificare che gli stabilizzatori siano completamente estesi e bloccati prima dell'inizio del lavoro;
- verificare che sia garantito uno spazio sufficiente per il passaggio pedonale intorno alla macchina (cm 70);
- l'operatore che dirige le manovre di carico e scarico dei materiali deve tenersi a debita distanza dall'autogrù;
- verificare che il mezzo ed il relativo carico manovrato, mantenga in ogni situazione una distanza di rispetto di 5 metri dalle
linee elettriche
aeree non protette (in caso contrario dovrà procedersi al loro isolamento);
- verificare che il carico sia correttamente imbracato e rispondente ai limiti di portata previsti;controllare la corretta chiusura
del gancio;
- verificare l'equilibratura del carico prima del sollevamento;
- effettuare le manovre di partenza e arresto con gradualità, evitare strappi e ondeggiamenti del carico;
- non sostare sotto i carichi sospesi;
- accompagnare il carico fuori dalle zone di interferenza con ostacoli fissi;
- non abbandonare il posto di manovra durante l'utilizzo dell'autogrù;
- verificare che durante le manovre di sollevamento e trasporto la parte inferiore del carico si trovi sempre ad un'altezza di
almeno 2 metri dal suolo.
1
5
D
Misure da adottare
psico sociale
(*) i campi contrassegnati con tale simbolo indicano il rimando ad un documento di dettaglio o ad una relazione specifica
Pagina 1 di 1
Sopsendere
lavorazioni
contemporanee tra
diverse imprese e/o
lavoratori autonomi,
che possano
interferire con le
manovre di ingresso
dell'automezzo dal
cantiere.
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008
ALLEGATO MS03
Verbale consegna DUVRI
DUVRI
- Rev 0 -
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
Ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008
Duvri
- All. MS03 Pag. 1
Allegato MS03
Spett.le .............…………….
Impresa/Ditta …............…..
Oggetto: Dichiarazione di consegna documentazione D.U.V.R.I. per l’appalto …………….
Contratto …………………….. del …………………..
Il sottoscritto …………………………………… Titolare/Legale Rappresentante della Ditta/Impresa
………………………, Committente per l’appalto / cantiere …………………………………………
per i lavori di ……………………………….
Dichiara.
Di avere trasmesso copia di:
1. Documentazione di valutazione dei rischi – Analisi delle interferenze, ai sensi dell’art. 26
comma 3 del D.Lgs. 81/2008
Alla seguente Impresa/Ditta:
…………………………………
L’Impresa/Ditta riceve ed accetta la documentazione citata nella sua interezza e si obbliga:
-
ad un’attenta lettura della stessa;
a richiedere chiarimenti in caso di necessità ed eventualmente a proporre eventuali soluzioni per
il miglioramento delle condizioni/misure di sicurezza ivi indicate;
a ritenere le disposizioni ivi contenute come inderogabili o, comunque, solo migliorabili;
ad impegnarsi perché anche tutte le ditte in subappalto e/o gli eventuali lavoratori autonomi,
coinvolti nell’esecuzione dell’appalto, le considero tali.
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
Ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008
Duvri
- All. MS03 Pag. 2
Si concorda inoltre di attenersi alle seguenti prescrizioni
Disposizioni ulteriori impartite da areti S.p.A.
Attrezzature / Impianti
Operazioni
Prescrizioni particolari
Vietate
vietate
 Prima di iniziare i lavori è
 Recarsi in reparti o in
 Tutti gli impianti,
necessario programmare
zone delle Sedi o
macchinari, e attrezzature
le varie attività con l’ente
Stabilimenti o Unità
di proprietà di areti
che ha richiesto i lavori.
Produttive o cantieri
S.p.A. non specificadiversi da quelli necessari
mente autorizzate
 Utilizzare sempre gli
appositi posteggi per i
per l’esecuzione dei
vari mezzi alle fasi di
lavori.
carico e scarico di
materiali e attrezzature.
 Al termine dei lavori
liberare l’area interessata
da eventuali residui o
scarti.
 Attenersi alle norme di
tutela ambientale secondo
le norme vigenti.
 Tutti i lavoratori in
appalto, subappalto,
lavoratori autonomi
hanno l’obbligo di
esporre il tesserino di
riconoscimento
corredato di fotografia,
contenente le generalità
del lavoratore e
l’indicazione del Datore
di lavoro ai sensi
dell’art. 26 c. 8 D Lgs
81/08.
Dichiarazione del Responsabile Esecuzione Lavori (Impresa)
Il Responsabile della Esecuzione dei Lavori dichiara di essere a conoscenza dei rischi ambientali
comunicati e di aver preso visione delle procedure in vigore adottate da areti S.p.A., delle
disposizioni aziendali generali, delle prescrizioni specifiche programmate, delle norme di legge,
delle prescrizioni delle Autorità competenti e si impegna a eseguire i lavori nel rispetto delle regole
dell’arte e di buona tecnica, utilizzando attrezzature di lavoro rispondenti alla legislazione vigente
in materia di sicurezza ed igiene del lavoro.
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
Ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008
Duvri
- All. MS03 Pag. 3
Inoltre dichiara di non introdurre all’interno di reparti / zone / Sedi / Stabilimenti / Unità Produttive
/cantieri sostanze e preparati chimici pericolosi senza autorizzazione dell’Unità Committente dei
lavori o del Servizio Prevenzione Protezione, e di provvedere allo stoccaggio ed allo smaltimento
dei rifiuti prodotti in ottemperanza alla normativa vigente.
Lo stesso si impegna altresì a munirsi, della autorizzazione all’esecuzione dei lavori ed a
conservare copia del presente permesso sul posto di lavoro.
Il Responsabile dell’Esecuzione dei Lavori dichiara di aver formato ed informato i lavoratori
coinvolti nell’esecuzione dell’opera sui rischi presenti e sulle norme di sicurezza e ambientali.
Eventuali annotazioni o note integrative delle parti
areti S.p.A., si riserva di variare, aggiornare ed integrare quanto stabilito in relazione ad eventuali
mutamenti delle condizioni iniziali, ovvero in base alla evoluzione tecnica nonché normativa.
Copia della presente documentazione dovrà essere fornita da parte della Ditta:
ad eventuali imprese o lavoratori autonomi in caso di subappalto. Gli estremi di tali imprese o
lavoratori autonomi dovranno essere comunicati all’unità committente/preposto del lavoro di areti
S.p.A. L’impresa è autorizzata ad eseguire solo ed esclusivamente le attività indicate nel presente
documento.
Copia della presente documentazione dovrà essere custodita anche in cantiere durante l’esecuzione
dei lavori oggetto dell’appalto.
ELENCO IMPRESE IN SUB-APPALTO
Misure di evacuazione e lotta antincendio e di emergenza ambientale
Prima di iniziare qualunque attività chi sovrintende ai lavori delle Ditte appaltatrici deve informare
le stesse in merito alla dislocazione delle uscite di emergenza, dei telefoni di emergenza.
In caso di emergenza è indispensabile contattare telefonicamente ……………………………, la
quale attuerà i provvedimenti del caso.
Per quanto riguarda l’evacuazione dei lavoratori si fa presente che in ogni Sede di areti S.p.A.
esiste la cartellonistica prevista che indica le vie di esodo, i relativi percorsi di evacuazione e i
punti di ritrovo del personale.
INDICAZIONI – PERCORSI
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
Ai sensi del D.lgs 81 del 09/04/2008
Duvri
- All. MS03 Pag. 4
L’apposita segnaletica, in bianco su campo verde, indica i percorsi di fuga predisposti che portano
alle vie di uscita in luogo sicuro.
Lo sfollamento dovrà avvenire in modo ordinato, senza correre, dopo aver messo in sicurezza i
mezzi di lavoro (disattivazione dell’energia elettrica di alimentazione dei macchinari, ecc.) e
seguendo alla lettera le indicazioni del Responsabile dell’Area.
Una volta all’esterno, il personale evacuato si dovrà radunare nei predisposti Punti di Ritrovo (...)
di appartenenza ed attendere le disposizioni per il “termine dell’emergenza” dai Responsabili
dell’Area.
Durante l’esodo è assolutamente vietato servirsi di ascensori e montacarichi; utilizzare
esclusivamente i percorsi e le eventuali scale indicati dall’apposita segnaletica.
Per quanto attiene le attività da svolgere in cantieri fissi o mobili, l’impresa esecutrice dovrà
inserire nel proprio piano di sicurezza apposito documento operativo per la gestione delle
emergenze appositamente progettato che verrà capillarmente illustrato a tutto il personale
coinvolto.
Roma, ………………..
il Titolare/Legale Rappresentante della Ditta/Impresa Committente
…………..………………………………….………………………
Letto e sottoscritto Per accettazione
il Titolare/Legale rappresentante dell’Impresa Affidataria
………………………..………………………………….………………………
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008
DUVRI
- Rev 0 -
ALLEGATO MS04
NOTA TECNICA – Rev. 3 Novembre 2014
RETI
ACEA Distribuzione S.p.A.
ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A.
Prescrizioni concernenti i rapporti tra
ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A.)
attività lavorative sotto tensione in
elettrici in bassa, in media e in alta
stessi.
la committenza (ACEA Distribuzione S.p.A. ed
e le Imprese Appaltatrici per l’esecuzione di
bassa tensione, fuori tensione su impianti
tensione in esercizio e/o in prossimità degli
Da allegare sempre ai contratti d’appalto di ACEA Distribuzione S.p.A. e di ACEA
Illuminazione pubblica S.p.A..
P.R.E. Rev.3 – Novembre 2014
INDICE
1
PREMESSA .......................................................................................... 3
2
AMBITO DI APPLICAZIONE DEL DOCUMENTO ....................................... 3
3
PRINCIPALI NORMATIVE E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO .................... 3
4
DEFINIZIONI ....................................................................................... 3
5
QUALIFICHE (CEI 11.27 -5)................................................................ 12
6
DOCUMENTI ...................................................................................... 13
7
PROCEDURE E MODALITA’ PER LA CONSEGNA/RICONSEGNA DI
IMPIANTI ELETTRICI ........................................................................ 15
8
MODALITA’ DI TRASMISSIONE DEI MODULI ....................................... 18
9
MODALITA’ DI SOSTITUZIONE DEGLI OPERATORI .............................. 18
10 ACCESSO PER MANOVRE E/O LAVORI NELLE CABINE .......................... 19
11 INDIVIDUAZIONE, SUL POSTO DI LAVORO, DELLE LINEE AEREE AT .... 22
12 LAVORI SU IMPIANTI/CABINE IP ........................................................ 22
ALLEGATI .............................................................................................. 24
Pag. 2 di 24
1
PREMESSA
Il presente documento definisce le modalità da seguire e le procedure da porre in atto, nonché le
prescrizioni da osservare nei rapporti tra ACEA Distribuzione ed ACEA IP e le imprese appaltatrici per
l’esecuzione di lavori su impianti elettrici delle due società, come di seguito definiti, in bassa, media e
alta tensione, in prossimità ed in vicinanza di essi.
Esso è parte integrante dei contratti d'appalto e del Piano di Sicurezza e Coordinamento, qualora
quest'ultimo sia previsto e ricorra il rischio elettrico, in applicazione al D.Lgs. 81/08 e s.m e.i..
Le prescrizioni sotto riportate non costituiscono ingerenza nell'organizzazione del lavoro dell'Impresa,
dovendosi ribadire l'obiettivo legale e contrattuale delle Imprese di applicare tutte le disposizioni
vigenti in materia di sicurezza, salute e di igiene del lavoro ed in particolare di quanto previsto dalle
Norme CEI EN 50110-1, CEI EN 50110-2 e CEI 11-27 per l’esecuzione di attività lavorative su in
prossimità o in vicinanza di impianti elettrici.
2
AMBITO DI APPLICAZIONE DEL DOCUMENTO
Le prescrizioni contenute nel presente documento trovano applicazione nell’esecuzione delle attività
lavorative, in presenza di rischi elettrico, affidate ad impresa appaltatrice per:
Attività fuori tensione su impianti elettrici di bassa, media ed alta tensione;
Attività sotto tensione su impianti elettrici di bassa tensione;
Attività in prossimità o in vicinanza di impianti elettrici di bassa, media ed alta tensione.
Tali prescrizioni, comunque, saranno applicate esclusivamente in relazione alle attività previste nel
Capitolato Speciale d’Appalto.
3
PRINCIPALI NORMATIVE E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Di seguito si riportano le principali normative e documenti di riferimento, applicabili limitatamente alle
parti che ricorrono.
D.lgs. 81/08 e s.m. e i.;
Norma CEI 11–27 Ed. IV (nel seguito CEI 11-27);
Norma CEI EN 50110-1;
Norma CEI EN 50110-2;
Istruzioni Operative aziendali di ACEA Distribuzione portate a conoscenza dell’impresa
appaltatrice.
4
DEFINIZIONI
Le definizioni appresso riportate, di interesse della presente Nota Tecnica, fanno riferimento
anche al documento “Prevenzione del rischio elettrico” (PRE) che contiene le procedure
utilizzate in Acea Distribuzione, integrative della Norma CEI EN 50110 e CEI 11-27.
4.1
IMPIANTI
4.1.1 ALTA TENSIONE (rif. CEI 11-27 – 3.6.3)
L’Alta Tensione (AT) è la tensione nominale di sistemi oltre 30 kV sia in corrente alternata, sia in
corrente continua.
Pag. 3 di 24
4.1.2 MEDIA TENSIONE (rif. CEI 11-27 – 3.7.1)
La Media Tensione (MT) è la tensione nominale di sistemi oltre 1 kV fino a 30 kV sia in corrente
alternata, sia in corrente continua.
4.1.3 BASSA TENSIONE (rif. CEI 11-27 – 3.6.1)
La Bassa Tensione (BT) è la tensione nominale di sistemi fino a 1 kV in corrente alternata e 1,5 kV
in corrente continua. In Acea Distribuzione ed Acea IP le prescrizioni previste per la BT devono
essere applicate anche per gli impianti eserciti a bassissima tensione.
4.1.4 IMPIANTO ELETTRICO (rif. CEI 11-27 – 3.1.1)
Termine generale, definito nelle Norme CEI 11-27 par. 3.1.1, che comprende tutti i componenti
elettrici atti alla produzione, alla trasmissione, alla conversione, alla distribuzione e all’utilizzazione
dell’energia elettrica. Esso comprende anche fonti di energia quali batterie e ogni altra fonte di
energia immagazzinata.
L’impianto elettrico in ACEA Distribuzione è generalmente costituito da Impianti (in Alta, Media e
Bassa Tensione), Linee elettriche (in Alta, Media e Bassa Tensione) per la distribuzione dell’energia
elettrica alle utenze e circuiti ausiliari.
L’impianto elettrico di ACEA IP è generalmente costituito da impianti di distribuzione dell’energia
elettrica (in media tensione), dalle cabine di trasformazione dell’energia elettrica, da impianti
utilizzatori per la pubblica illuminazione (in bassa tensione), come definiti nell’allegato G, incluse le
linee elettriche di alimentazione, i sostegni ed i corpi illuminanti.
4.1.5 CABINA
Area elettrica chiusa contenente componenti dell’Impianto Elettrico, come apparecchiature e/o
trasformatori in reti di trasmissione o di distribuzione, destinata alle funzioni di trasformazione e/o
smistamento di energia elettrica, conversione di energia elettrica, o punto di consegna per lo
scambio di energia tra società produttrici o distributrici del Gruppo ACEA e/o altre reti di
Illuminazione Pubblica e terzi.
Gli impianti in questione sono correntemente denominati Cabine Primarie (CP) e Cabine Secondarie
(CS).
Il confine dell'impianto elettrico di cabina rispetto alla linea elettrica è costituito dai codoli lato linea
elettrica dell’apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questo incluso.
Appartengono all‘impianto tutte le apparecchiature all'interno dell'area o sul manufatto relative
all’impianto stesso.
Relativamente alle Cabine Primarie, si intendono comprese le apparecchiature collegate alla calata
della linea, i TV e TVC (TV capacitivi), bobine di sbarramento, partitori capacitivi, sorpassi, ecc..
4.1.6 CABINA IP
Area elettrica chiusa contenente componenti dell’Impianto Elettrico, come apparecchiature e/o
trasformatori in reti di distribuzione destinata, alle funzioni di trasformazione e/o smistamento di
energia elettrica per l’alimentazione di apparecchiature di pubblica illuminazione.
Gli impianti in questione sono denominati:
- Centri IP – cabina elettrica di smistamento connessa alla rete distribuzione di Illuminazione
Pubblica a 8,4 kV alimentata da Cabina Primaria o, da cabina secondaria di distribuzione, dalla
quale hanno origine le linee MT denominate alimentatori. È da considerarsi facente parte del
“Centro IP” anche la conduttura di alimentazione il cui confine è costituito dai codoli, lato linea,
dell’apparecchiature di sezionamento posta a monte del gruppo di misura, questa esclusa;
- Cabine Secondarie IP - cabina elettrica di trasformazione che alimenta esclusivamente impianti
utilizzatori di pubblica illuminazione. Esse sono normalmente alimentate da linee MT dedicate,
denominate alimentatori, ovvero in altri casi, ove è stata soppressa la funzione di trasformazione
dell’energia elettrica, sono alimentate da linee BT della rete di ACEA Distribuzione.
Sono parte dell'impianto le apparecchiature installate all'interno dell'area o nel manufatto relative
all'impianto stesso.
Pag. 4 di 24
4.1.7 CABINA DI TRASFORMAZIONE PROMISCUA.
Cabina secondaria di trasformazione destinata alla alimentazione di linee di distribuzione
dell’energia elettrica e di impianti utilizzatori di pubblica illuminazione.
La porzione di impianti destinati alla distribuzione dell’energia elettrica è descritta nella definizione di
“cabina” secondaria(CS).
La porzione di impianti di pubblica illuminazione installata all’interno della cabina è di norma
costituita dal Quadro IP, come di seguito descritto e dalla porzione dei circuiti IP, per la parte in
transito all’interno della cabina. La linea di alimentazione del quadro può essere realizzata in cavo o
in barre di rame e può essere attestata ad un interruttore BT separato o posto sul quadro BT di
distribuzione, che alimenta sia utenze private che impianti destinati alla pubblica illuminazione.
All’interno delle predette cabine possono essere installati trasformatori dedicati alla fornitura di
energia elettrica degli impianti di pubblica illuminazione.
4.1.8 QUADRO IP
Complesso di apparecchiature destinate al controllo, alla protezione e al sezionamento degli
impianti di pubblica illuminazione in Bassa Tensione, incluso l’interruttore crepuscolare e la linea di
collegamento dello stesso . Il confine del quadro IP rispetto alla linea IP è costituito dai codoli lato
linea IP dell’apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questa inclusa.
I Quadri IP possono essere installati sia all’esterno che all’interno di Cabine e Cabine IP.
E’ parte integrante del quadro di IP la conduttura (in cavo o in barre in aria) di alimentazione
proveniente dal punto di fornitura o dal quadro BT della cabina secondaria di trasformazione MT/BT
di ACEA Distribuzione o dagli organi di sezionamento posti a valle del trasformatore MT/BT dedicato
alla fornitura di energia elettrica degli impianti di pubblica illuminazione.
4.1.9 LINEA
Complesso di componenti dell'Impianto Elettrico, destinato al trasporto, distribuzione e utilizzazione
dell'energia elettrica.
Una linea elettrica può essere costituita da uno o più sistemi di conduttori nudi o da cavi.
Il confine della linea elettrica, salvo quanto di seguito riportato, rispetto all'impianto è costituito dai
codoli lato linea elettrica dell’apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questa esclusa.
Sono parte della linea elettrica tutti i componenti e le apparecchiature installati lungo la stessa; in
particolare i posti di trasformazione su palo (PTP) ed i sezionatori da palo.
Si intendono parti costituenti una linea AT anche gli amarri di estremità ed i terminali dei cavi,
escluse tutte le apparecchiature installate (sezionatori, condensatori, bobine ad onde convogliate,
ecc.).
Non sono parte della linea elettrica le apparecchiature installate all'interno dell'area o sul manufatto
relativi alla cabina.
4.1.10
LINEA IP
Complesso di componenti dell'Impianto Elettrico destinato alla utilizzazione dell'energia elettrica
relativamente agli impianti di pubblica illuminazione.
Il confine della linea IP rispetto alla cabina IP e al quadro IP è costituito dai codoli lato linea elettrica
dell’apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questa esclusa.
Sono parte della linea IP tutti i componenti e le apparecchiature installati lungo la stessa.
Non sono parte della linea IP le apparecchiature installate all'interno dell'area o nel manufatto
relative alla cabina IP e al quadro IP.
Fanno parte delle linee di IP le “Linee MT di IP” alimentate a 8.4 kV (denominate alimentatori), e
sono quelle linee dedicate alla alimentazione esclusiva delle cabine secondarie di trasformazione
MT/BT, alimentanti esclusivamente impianti utilizzatori di pubblica Illuminazione. Il confine della linea
MT di IP, rispetto alla cabina IP ed al centro IP è sempre costituito dai codoli lato linea elettrica
dell’apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questa esclusa.
4.1.11
CIRCUITI IP
linee BT degli impianti di pubblica illuminazione, che partono dal quadro IP, destinate alla
alimentazione dei punti luce; questi ultimi sono costituiti dagli elementi di derivazione, dal sostegno e
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dai componenti che realizzano la trasformazione dell’energia, da elettrica a luminosa e, ai fini della
prevenzione del rischio elettrico, sono parte integrante del circuito IP che li alimenta. Sono pertanto
inclusi nel circuito IP i giunti di derivazione e relativi pozzetti, le montanti di alimentazione, i sostegni,
i corpi illuminanti, le lampade ed ogni altro elemento o accessorio utile allo scopo per cui è stato
costruito ed esercito l’impianto. Il confine del Circuito IP, dalla Cabina di IP o dal Quadro di IP è
costituito dai codoli lato linea dell’apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questa
esclusa.
4.1.12
IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE
Per impianto di pubblica illuminazione deve intendersi l’impianto BT destinato alla utilizzazione
dell’energia elettrica; fanno pertanto parte dello stesso il “Quadro IP” ed i “Circuiti IP” come sopra
descritti. Per gli impianti alimentati da Quadri IP installati all’interno di una “Cabina IP”, la cabina
elettrica è da considerarsi parte integrante dell’impianto di pubblica illuminazione.
4.1.13
ELEMENTO D’IMPIANTO ELETTRICO
Parte di impianto elettrico funzionalmente inserito in un impianto elettrico ed elettricamente
separabile da esso.
4.1.14
NODO DI RETE BT
Punto di derivazione da una linea di distribuzione di bassa tensione; è detto anche nodo di
alimentazione. Il nodo di rete BT è in genere costituito da una morsettiera di derivazione o da un
collegamento rigido.
4.1.15
PRESA
Tratto di conduttura in bassa tensione, in partenza da un nodo di rete BT (esistente o da costituire)
che, indipendentemente dalla lunghezza, alimenta un singolo cliente, con o senza gruppo di misura,
o si attesta ad un nodo di centralizzazione. Qualora l’alimentazione avvenga mediante linea aerea su
sostegni, si considera come presa il solo tratto terminale a partire dal sostegno, questo escluso, più
prossimo alla fornitura.
La presa si definisce:
-
4.1.16
“singola” se alimenta un solo cliente;
“centralizzata” se alimenta un nodo di centralizzazione.
QUADRO CENTRALIZZATO
E’ costituito da un complesso di materiali di supporto che consentono l’installazione di una pluralità
di gruppi di misura in uno stesso sito (tipicamente all’interno di un apposito vano contatori) per
l’alimentazione di altrettante forniture.
I gruppi di misura relativi ad ogni singola fornitura sono alimentati mediante cablaggio interno al
quadro centralizzato.
4.1.17
IMPIANTO ELETTRICO INTERFERENTE
Impianto elettrico o elemento di impianto elettrico non oggetto dei lavori, posto ad una distanza pari
o inferiore al limite DA9 (CEI 11-27) che può dar luogo a rischio elettrico per chi esegua attività
lavorative e che deve, pertanto, essere oggetto di valutazioni.
4.1.18
IMPIANTI ELETTRICI DI TERZI FONTE DI POSSIBILE ALIMENTAZIONE
Impianti elettrici connessi ad impianti elettrici di ACEA Distribuzione costituiti da fonti di ogni natura
come, ad esempio, gruppi elettrogeni, gruppi di continuità, impianti fotovoltaici, impianti di
cogenerazione, ecc., che siano materialmente in grado di rimettere e mantenere in tensione
l’impianto ACEA Distribuzione (rif. CEI 11-27 – nota 21).
Sono costituiti da generatori o alimentazioni plurime che risultano autorizzati al collegamento in
parallelo all’impianto elettrico oggetto delle attività lavorative.
Pag. 6 di 24
4.1.19
IMPIANTO E LAVORO COMPLESSO (rif. CEI 11-27 – 3.7.7)
Per impianto complesso, si intende un impianto o parti di impianto, ove si esegue l’attività, i cui
circuiti risultino fisicamente alquanto articolati o poco controllabili visivamente per la particolare
disposizione dei componenti e dei circuiti in occasione dei lavori, o per il numero di possibili
alimentazioni, o per la presenza di impianti di Alta o Media Tensione (AT o MT).
Un lavoro si intende complesso se viene svolto su un impianto complesso, ad esso connesso o
vicino ad esso. Inoltre un lavoro può essere complesso per le particolari situazioni in cui si svolge.
Nell’ambito di applicazione del presente documento, un impianto elettrico o elemento di impianto
elettrico in Alta o Media Tensione (AT o MT) deve essere sempre considerato impianto complesso.
4.1.20
IMPIANTO ELETTRICO IN COSTRUZIONE
E’ una cabina elettrica e/o una linea elettrica, o parte di essi, non ancora entrati nella disponibilità
dell’Unità addetta alla conduzione impianti.
Questi entreranno a far parte del parco degli impianti “in esercizio” solo al momento della loro prima
attivazione o al momento dell’acquisizione da parte di Acea Distribuzione/ACEA IP se provenienti dal
trasferimento (acquisizione o consegna per affidamento in gestione) da altre aziende o società.
L’attivazione di un impianto elettrico si evince da una nota specifica allegata ai documenti di lavoro in
cui vengono riportate le situazioni ante e post operam.
Nel caso di attività lavorative per la costruzione di nuovi impianti elettrici affidate ad impresa, la
consegna degli stessi dovrà avvenire da parte del rappresentante dell’impresa al rappresentante di
ACEA Distribuzione/ACEA IP con il modulo “Presa in consegna di un nuovo impianto elettrico”.
Per la prevenzione del rischio elettrico durante la fase di costruzione dell’impianto non si applica la
PRE ma le misure previste dalle norme di legge vigenti in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro e
nei cantieri temporanei e mobili (D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).
4.1.21
IMPIANTO ELETTRICO IN ESERCIZIO
E’ un impianto elettrico già entrato nella disponibilità dell’Unità Addetta alla Conduzione Impianti.
Un impianto elettrico in esercizio rimane tale anche durante la sua temporanea disattivazione per
lavori e/o modifiche o per qualsiasi altra ragione.
Tutti gli impianti elettrici in esercizio devono essere considerati in tensione, anche se notoriamente e
palesemente fuori servizio, finché non risultino messi in sicurezza secondo le procedure di lavoro
(CEI 11-27 – 6) previste nella PRE.
Per l’esecuzione di lavori su o in prossimità di impianti elettrici, o a parti di essi, dovranno essere
attivate tutte le procedure previste nel presente documento compresa l’autorizzazione da parte
dell’Unità Addetta alla Conduzione Impianti.
4.1.22
IMPIANTO ELETTRICO DISMESSO
E’ un impianto elettrico uscito dalla disponibilità della Unità Addetta alla Conduzione Impianti che per
superamento, obsolescenza o qualsiasi altra ragione, sia stato definitivamente disconnesso e
separato dalla rete elettrica.
La dismissione di un impianto elettrico si evince da una nota specifica allegata ai documenti di lavoro
in cui vengono riportate le situazioni ante e post operam.
Per la prevenzione del rischio elettrico, durante la fase di distacco e separazione dell’impianto dalla
rete elettrica si applicano la PRE.
Per la prevenzione del rischio elettrico durante la fase di smantellamento non si applicano la PRE
ma le misure previste dalle norme di legge vigenti in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro e nei
cantieri temporanei e mobili (D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).
4.1.23
GRUPPO DI MISURA O MISURATORE
Complesso di apparecchiature destinato alla misura dell’energia elettrica per qualsiasi livello di
tensione.
Pag. 7 di 24
4.2
ORGANISMI E FIGURE
4.2.1 UNITA’ CONSEGNATARIA
Unità che ha la competenza sugli impianti elettrici interessati dalle attività lavorative. La competenza
consiste nella facoltà e conseguente responsabilità di disporre l’esecuzione degli interventi necessari
ad assicurare il mantenimento in condizioni di sicurezza (ossia nelle condizioni previste dalle norme
per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone durante il loro esercizio) e la piena funzionalità
degli impianti stessi.
4.2.2 UNITÀ ADDETTA ALLA CONDUZIONE DELL'IMPIANTO ELETTRICO.
(Unità Addetta alla Conduzione Impianti - UACI)
Unità che ha la responsabilità complessiva di garantire l’esercizio in sicurezza degli impianti, durante
il loro normale esercizio.
Approva i Piani di Lavoro verificandone la compatibilità con l’assetto di rete.
A tale Unità compete inoltre l’esecuzione delle modifiche gestionali (es: esclusione richiusure, ecc.),
eseguite direttamente da remoto o fatte eseguire a cura di un Autorizzato in loco.
In ambito ACEA IP alla stessa è demandata anche la gestione degli impegni emessi in relazione alla
necessità di eseguire un intervento/lavoro su un impianto in BT di pubblica illuminazione da parte di
una Unità di ACEA IP o della Conduzione Rete di ACEA Distribuzione.
4.2.3 UNITÀ RESPONSABILE DI UN IMPIANTO ELETTRICO – URI (rif. CEI 11-27 –
3.2.1)
È l’unità che ha la responsabilità della conduzione in sicurezza degli impianti elettrici.
Per ACEA Distribuzione ed ACEA IP è l’Unità Addetta alla Conduzione Impianti con l’Unità
Consegnataria, ognuna per le competenze e responsabilità definite ai punti 4.2.2 e 4.2.1 della
presente procedura.
4.2.4 UNITÀ ADDETTA ALLA CONDUZIONE DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE
(Unità Addetta ai Lavori - UAL)
Unità che ha la diretta responsabilità della progettazione, dell’organizzazione e della conduzione
delle attività lavorative e della stesura, ove previsto, dei Piani di Intervento.
4.2.5 UNITÀ O PERSONA RESPONSABILE DELLA REALIZZAZIONE DEL LAVORO URL (rif. CEI 11-27 – 3.2.3)
Unità o persona a cui è demandato l’incarico di eseguire il lavoro. Provvede alla progettazione ed
alla valutazione delle metodologie di lavoro, provvede, ove ricorra, alla elaborazione dei piani di
intervento.
Il ruolo ed i compiti della URL, soprattutto in occasione di lavori semplici e ripetitivi, possono essere
demandati ad una persona e la stessa può ricoprire il ruolo di “Preposto alla conduzione dell’attività
Lavorativa sul posto di lavoro”.
In ACEA Distribuzione ed ACEA IP, relativamente ai lavori svolti con personale interno, il ruolo ed i
compiti della URL vengono svolti dalla UAL.
Il ruolo ed i compiti della URL, in occasione di lavori affidati ad impresa, possono essere demandati
all’impresa stessa. Tale conferimento dovrà essere formalizzato attraverso i documenti di
affidamento dei lavori.
4.2.6 ORGANISMO ADDETTO AL CONTROLLO DEL SISTEMA ELETTRICO AT
Organismo che ha la responsabilità del controllo del sistema elettrico AT. (TERNA)
4.2.7 CONDUZIONE RETE (CR)
Organismo dell’Unità Addetta alla Conduzione Impianti di ACEA Distribuzione per la rete AT/MT. A
tale organismo appartiene il Responsabile delle Manovre (REM).
Pag. 8 di 24
4.2.8 IMPRESA
Organismo esterno ad ACEA Distribuzione/ACEA IP a cui è affidata l’esecuzione delle attività
lavorative.
4.2.9 TERZO
Ogni soggetto esterno all’Unità Consegnataria, alla UACI, alla UAL e diverso dall’Impresa
Appaltatrice.
4.2.10
RESPONSABILE DELLE MANOVRE – REM
E’ la persona designata alla conduzione dell’impianto elettrico AT/MT, appartenente all’Unità Addetta
alla Conduzione Impianti di ACEA Distribuzione, che ha la diretta responsabilità delle manovre di
esercizio.
Il Responsabile delle Manovre (REM) può delegare la conduzione di elementi di impianto elettrico,
limitatamente alle manovre per lavori e per un tempo definito, al Responsabile dell’impianto o a suoi
delegati, perdendo la possibilità di condurre l’impianto in tale periodo.
Il REM, inoltre, può, per esigenze particolari, delegare ad altri la conduzione di una parte ben definita
dell’impianto elettrico, per un tempo definito e limitatamente alle manovre di rete.
Il REM, limitatamente alla manovre per lavori nei casi di seguito specificati, esegue, le manovre da
remoto, necessarie a mettere fuori tensione ed a terra ai loro estremi gli elementi di impianto oggetto
dei lavori e li consegna al Responsabile Impianto o a suo delegato, per le successive fasi di messa
in sicurezza degli impianti. Parte delle manovre richieste dal Piano di Lavoro, necessarie alla messa
fuori tensione ed a terra ai loro estremi degli elementi di Impianto oggetto dei lavori, possono essere
affidate dal REM a persona Autorizzata per l’esecuzione in loco.
Al termine dei lavori previsti, ricevuta la disponibilità alla rimessa in esercizio degli impianti dal RI o
dal RI delegato, tramite il modulo Registro Manovre RM e/o il modulo NEM, il REM procederà alla
rimessa in servizio della linea.
Il passaggio del ruolo di RI delegato durante le fasi di messa fuori servizio e di rimessa in servizio
degli impianti sarà effettuato per mezzo del documento NEM o del modello RM.
Il REM, limitatamente ai lavori su linee AT, coordina l’esecuzione delle manovre (richiesta
d’esecuzione all’Autorizzato) come previste dal Piano di Lavoro e consegna al Responsabile
Impianto delegato la linea AT sulla quale sono state eseguite le manovre di rete e/o per lavori.
Il REM, limitatamente al “fuori servizio di una o più linee MT interferenti per lavori in Cabina
Primaria”, coordina l’esecuzione delle manovre (richiesta d’esecuzione all’Autorizzato) come previste
dal Piano di Lavoro e consegna al Responsabile Impianto delegato, la/e linea/e MT sulla/e quale/i
sono state eseguite le manovre di rete e/o per lavori.
4.2.11
RESPONSABILE DELL’IMPIANTO PER LAVORI - RI (rif. CEI 11-27 – 3.2.2)
È la persona responsabile, durante l’attività lavorativa, della sicurezza dell’impianto. Viene designato
dalla URI e può delegare alcuni suoi compiti, ad esempio quelli operativi, ad altri.
Alla stessa persona possono essere affidati anche i compiti di URL e PL.
Il Responsabile Impianto di norma appartiene alla URL o alla URI ed ha la responsabilità della
stesura dei Piani di Lavoro.
Al RI fanno capo le responsabilità indicate al punto 4.12 della norma CEI 11-27.
A tale persona competono inoltre la programmazione delle modifiche gestionali necessarie
all’esecuzione del lavoro (esclusione richiusure) e la programmazione delle manovre per lavori.
Per gli interventi da eseguire su un impianto non complesso, in assenza di PdL e di Piano di
intervento, il ruolo di RI viene ricoperto dal personale operativo che effettua i lavori in qualità di PL o
che procede alla Consegna dell’impianto per l’esecuzione dei lavori a cura di un PL.
4.2.12
RESPONSABILE IMPIANTO DELEGATO – RI delegato
(già Responsabile Impianto designato)
E’ la persona, di norma appartenente all’Unità Addetta ai Lavori (URL), che ha parte delle
responsabilità previste dalle norme in capo al Responsabile Impianto (rif. CEI 11–27 nota 6). La
nomina del RI delegato, sarà formalizzata dal RI, sul Piano di Lavoro e dal REM sul modulo RCD
ovvero sul documento di lavoro che formalizza l’incarico, dal quale dovranno emergere chiaramente
le deleghe affidate.
Pag. 9 di 24
Ad essa competono le responsabilità indicate nel seguito del documento. Qualora alla stessa figura
sia affidato anche il ruolo di Preposto ai Lavori (PL), ad essa faranno capo le competenze e le
responsabilità proprie dei due ruoli di RI delegato e di PL.
Il ruolo di RI delegato, limitatamente ai lavori sulle linee AT e avuto riguardo per quanto previsto
negli appositi Regolamenti di Esercizio e/o Protocolli d’Intesa, può essere affidato al REM.
Il ruolo di RI delegato, limitatamente al “fuori servizio di una o più linee MT interferenti per lavori in
Cabina Primaria”, avuto riguardo per quanto previsto negli appositi Regolamenti di Esercizio e/o
Protocolli d’Intesa, può essere affidato al REM.
4.2.13
PERSONA PREPOSTA ALLA CONDUZIONE DEL LAVORO O PREPOSTO AI
LAVORI – PL
È la “persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa” così come definita nel punto 3.2.4
della Norma CEI 11-27 “Persona designata alla più alta responsabilità della conduzione del lavoro”.
Appartiene all'Unità Addetta ai Lavori (UAL) per lavori eseguiti da personale di ACEA Distribuzione o
di ACEA IP .
Egli ha inoltre la responsabilità di sorveglianza sulle attività connesse all’intervento. La sorveglianza,
come previsto al punto 3.7.14 della norma CEI 11-27 è un’attività continuativa atta a prevenire azioni
pericolose che gli addetti potrebbero compiere durante l’esecuzione dei lavori.
Il PL, sovraintende ai lavori ed ha la responsabilità indicate al punto 4.14 della norma CEI 11-27.
Il PL ha il compito di recepire e condividere il “Piano di Intervento”, appositamente predisposto dalla
URL, ai fini della riduzione dei rischi sul luogo di lavoro. Tale recepimento e condivisione avverrà
mediante l’apposizione di una firma per accettazione del Piano di Intervento eventualmente dopo
aver apportato le modifiche ritenute necessarie.
Per lavori affidati ad Impresa è la persona nominata a tale scopo dall’Impresa stessa.
Qualora alla stessa figura sia affidato anche il ruolo di RI delegato, ad essa faranno capo le
competenze e le responsabilità proprie dei due ruoli, di PL e RI delegato.
Quando su un impianto elettrico si effettuano lavori di manutenzione il PL assume le funzioni di
“Persona preposta all’attività di manutenzione” (punto 7.2.2 CEI 11-27).
4.2.14
AUTORIZZATO
4.2.15
ADDETTO
4.2.16
MONOPERATORE
Persona a cui il REM o il RI delegato, attraverso scambio di informazioni scritte (fonogrammi),
assegna la responsabilità dell’esecuzione di specifiche Manovre di Esercizio, di modifiche gestionali
e di attività ad esse strettamente connesse (apposizione cartelli monitori, adozione di misure contro
la richiusura, ecc.).
Persona che esegue materialmente l’attività lavorativa.
Persona che è incaricata di eseguire determinate attività lavorative e/o manovre di esercizio sugli
impianti elettrici, senza l’assistenza di una seconda persona.
4.2.17
PREPOSTO AI LAVORI DELL'IMPRESA APPALTATRICE
Persona Esperta nominata dall'Impresa Appaltatrice quale “Persona preposta alla conduzione del
lavoro” che assume anche la eventuale funzione di “Persona preposta all’attività di manutenzione”.
4.2.18
PREPOSTO AI LAVORI DEL TERZO
Ogni soggetto incaricato dal terzo, esterno all’Unità Consegnataria, alla Unità Conduzione o alle
Unità Addette ai Lavori diverso dalla Impresa Appaltatrice.
4.2.19
RAPPRESENTANTE DELL’IMPRESA
E’ il legale rappresentante dell’impresa, il Direttore Tecnico nominato ovvero un tecnico delegato dal
legale rappresentante; in quest’ultimo caso, la delega deve riportare chiaramente le attività e i
compiti delegati.
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4.3
ATTIVITA’
4.3.1 LAVORO CON RISCHIO ELETTRICO o ATTIVITA' LAVORATIVE (rif. CEI 11-27–
3.4.1)
Qualsiasi genere di lavoro elettrico o non elettrico in cui vi è la possibilità di rischio elettrico. Tra
queste, in particolare, rientrano: prove e misure, riparazioni, sostituzioni, modifiche, ampliamenti,
montaggi ed ispezioni (queste ultime se svolte in presenza di rischio elettrico), attività che vanno
ricondotte di volta in volta alle tre procedure di lavori elettrici individuate dalle norme CEI EN 50110 e
CEI 11.27 (lavoro fuori tensione, lavoro in prossimità di parti attive e lavoro sotto tensione).
4.3.2 ESERCIZIO (rif. CEI 11-27 – 3.1.2)
Tutte le attività lavorative necessarie per permettere il funzionamento di impianti elettrici.
Tali attività comprendono sia le operazioni di manovra, di controllo, di monitoraggio e di
manutenzione degli impianti e delle strutture a supporto, sostegno e contenimento degli impianti
stessi.
4.3.3 MANOVRE DI ESERCIZIO (rif. CEI 11-27 – 5.2.1)
Le manovre di esercizio sono destinate a cambiare lo stato elettrico di un impianto.
Tali manovre sono di due generi:
- manovre intese a modificare lo stato elettrico di un impianto per mezzo di componenti o
apparecchiature, collegamenti, scollegamenti per avviamento o arresto di apparecchi elettrici
progettati per essere usati senza rischio per quanto tecnicamente possibile;
- manovre per messa fuori servizio o in servizio di impianti per lavori.
Le manovre di esercizio possono essere eseguite con comando locale o remoto.
In ambito aziendale le Manovre di Esercizio si suddividono in Manovre di Rete e Manovre per Lavori,
come appresso definite.
4.3.4 MANOVRE DI RETE
Sono quelle Manovre di Esercizio, necessarie per la modifica dello stato elettrico di un impianto,
finalizzate alla ricerca di un guasto e/o per la modifica dell’assetto della rete.
4.3.5 MANOVRE PER LAVORI
Sono quelle Manovre di Esercizio strettamente necessarie per la messa fuori servizio o in servizio di
impianti elettrici per lavori su impianti elettrici o per interferenza di questi con altri lavori. Nella
esecuzione dei lavori fuori tensione la prima manovra consiste nel sezionamento dell’impianto da
tutte le possibili fonti di alimentazione.
4.3.6 PROVE (rif. CEI 11.27 5.3.2)
Sono tutte le operazioni, così come definite nelle Norme CEI 11-27, destinate al controllo del corretto
funzionamento, dello stato elettrico, meccanico e termico di un impianto elettrico o di una porzione di
questo e per la cui -esecuzione è necessario alterarne lo stato e la configurazione o modificarne le
condizioni di sicurezza; (ad esempio, sono considerate prove: la verifica di concordanza delle fasi, la
ricerca del punto guasto, la diagnostica su cavi ecc.). Il personale che esegue le prove ricopre il
ruolo di Preposto alle Prove, assumendo i ruoli e le responsabilità previste per questa figura dal
presente documento.
4.3.7 DOCUMENTO DI LAVORO
Per documento di lavoro si intende ogni modello, prodotto dalle procedure aziendali, che richiede ed
autorizza l’esecuzione del lavoro (ad es. preventivi, ordini di allacciamento, ordini di distacco,
richiesta di intervento per manutenzione repressiva o programmata, ecc.).
Per interventi sulla rete BT di pubblica illuminazione, oltre al documento di lavoro di cui sopra, prima
di eseguire qualsiasi attività elettrica è indispensabile impegnare l’impianto; il sistema informativo
che gestisce gli impegni, se l’impianto è libero, rilascia un numero di impegno che rappresenta
l’autorizzazione all’intervento da parte del richiedente. Nessun operatore deve e può iniziare le
Pag. 11 di 24
attività lavorative su un impianto senza avere preventivamente ottenuto il benestare ad eseguire il
lavoro con le modalità indicate nella relativa Istruzione Operativa.
4.3.8 ZONA DI LAVORO SOTTO TENSIONE (DL)
È la zona di lavoro all’interno della quale non è ammessa la presenza di persone o di oggetti
collegati o accessibili a persone senza che siano stati presi i provvedimenti di prevenzione del
rischio elettrico. Le dimensioni del volume della zona di lavoro sotto-tensione sono indicate, per ogni
livello di tensione, come Distanza Limite DL nella tabella A1 della norma CEI 11-27 e possono
essere modificate dalla presenza di impedimenti fisici.
4.3.9 ZONA DI LAVORO IN PROSSIMITA’ (DV);
È il volume che circonda la zona di lavoro sotto-tensione per uno spessore indicato dalla tabella A1
della norma CEI 11-27, come differenza fra le distanze e di Limite e di Prossimità e può essere
modificato dalla presenza di impedimenti fisici.
4.3.10 LAVORO NON ELETTRICO IN VICINANZA DI PARTI ATTIVE NON PROTETTE
(DA9).
Si ha lavoro non elettrico in vicinanza di parti attive, quando vengono effettuate attività ad una
distanza da parti attive, non protette o non adeguatamente protette, inferiore ai limiti previsti dalla
tabella 1 dell’allegati IX del D.Lgs. 81/08 e s.m.e i. e superiori al limite definito come distanza di
Prossimità DV. Per semplicità di lettura tali valori sono riportati anche nella tabella A1 della norma
CEI 11-27 e viene identificata con la sigla DA9.
5
QUALIFICHE (CEI 11.27 -5)
5.1
PERSONA ESPERTA
Persona con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali, da consentirle di analizzare i rischi e
di evitare i pericoli che l'elettricità può creare.
5.2
PERSONA AVVERTITA
Persona adeguatamente avvisata da Persone Esperte, per metterla in grado di evitare i pericoli che
l'elettricità può creare.
5.3
PERSONA COMUNE
Persona priva dei requisiti precedenti e che, quindi, può operare solo sotto la sorveglianza di un a
Persona Esperta o Avvertita.
5.4
PERSONA IDONEA ALLA ESECUZIONE DEI LAVORI BT SOTTO
TENSIONE
Persona esperta o Persona avvertita, che ha maturato una adeguata esperienza nella esecuzione dei
lavori BT sotto tensione. Il possesso di tale requisito, idoneità, nel rispetto di quanto prescritto dalla
norma CEI 11 – 27 in merito alla qualificazione del personale, deve essere certificato dal Datore di
lavoro.
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6
DOCUMENTI
6.1
PIANO DI LAVORO (PdL)
E’ il documento su cui sono riportate le modifiche da apportare all’impianto, per poter eseguire i lavori
in sicurezza, e le altre informazioni necessarie al lavoro.
Viene formulato quando il lavoro è complesso: lavoro su impianti AT-MT e lavoro su impianti BT in
prossimità di parti attive AT-MT, qualora è necessario metterle fuori tensione.
La redazione di tale documento è a carico alla committenza.
6.2
PIANO DI INTERVENTO (PI)
E’ il documento su cui sono riportate tutte le informazioni circa le misure di sicurezza e le modalità di
intervento.
Viene formulato quando il lavoro è complesso: lavoro su impianti AT-MT e lavoro su impianti BT in
prossimità di parti attive AT-MT.
La redazione di tale documento, da tenere in cantiere per tutta la durata dei lavori, è a carico
dell’Impresa. In allegato è riportato un fac-simile di PI utilizzato per lavori eseguiti con personale della
committenza.
6.3
PROVE
Sono tutte le operazioni, così come definite nelle Norme CEI 11 - 27, per la cui esecuzione è
necessario modificare le condizioni di sicurezza dell’impianto elettrico e/o dell’elemento d’impianto
elettrico realizzate per l’esecuzione del lavoro (ad esempio: la verifica di concordanza delle fasi
quando prevista da un Piano di Lavoro è considerata Prova).
6.4
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI)
E’ il documento emesso per la consegna dell’impianto elettrico, da parte del RI o suo delegato al PL
dell’Impresa, e successiva restituzione da parte di quest'ultimo.
Viene utilizzato, nei casi previsti, anche per chiedere al PL dell’Impresa di effettuare la messa a terra e
in corto circuito, preceduta dalla verifica di assenza di tensione, ai fini della conferma della corretta
individuazione dell'impianto elettrico oggetto delle attività lavorative.
6.5
PROCEDURE E MODALITA’ PER LA “Notifica Lavori
Tensione (NLT)”
BT
sotto
E’ il documento utilizzato per lo scambio di informazioni tra l’Impresa e Unità Addetta alla Conduzione
dei Lavori, in relazione ai lavori da effettuarsi sotto tensione BT.
Nell’ambito di ACEA Distribuzione ed ACEA IP sono state individuate alcune attività lavorative,
elencate nell’allegato A, che possono essere eseguite in tensione da personale dell’impresa
appaltatrice.
Il personale impiegato in tali attività deve essere appositamente qualificato Persona Esperta o
Avvertita e aver ottenuto l’idoneità ai lavori sotto tensione secondo la norma CEI 11.27, con specifico
riferimento ai lavori in tensione indicati nell’allegato A, in coerenza a quanto previsto dal capitolato
speciale di appalto.
L’impianto oggetto dei lavori, sarà affidato in esercizio, ovvero in tensione, all’impresa appaltatrice
attraverso il Modulo “Notifica Lavori BT sotto Tensione” (NLT) contenente le seguenti informazioni:
•
•
•
Denominazione dell’impianto oggetto dei lavori;
elenco dei componenti di impianto elettrico oggetto dei lavori;
tipologia di lavoro.
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La Notifica Lavori BT sotto tensione (NLT) si trasmette:
via fax oppure a mano dal Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori al
Rappresentante dell’impresa;
via fax oppure a mano dal Rappresentante dell’Impresa all’Unità Addetta ai Lavori
dopo aver stabilito la data e l’ora di effettuazione dei lavori, aver individuato il
preposto che eseguirà il lavoro e, sopratutto, prima dell’inizio degli stessi;
Via fax o a mano dal Rappresentante dell’Impresa all’Unità Addetta ai Lavori a
lavori ultimati, debitamente compilato in tutte le sue sezioni.
Con l’accettazione della “Notifica Lavori BT sotto Tensione” (NLT), l’appaltatore prende atto della
specifica natura dei lavori e si impegna ad impiegare personale e attrezzature idonee per i lavori sotto
tensione; ad istruire il suddetto personale sulle effettive condizioni dell’impianto ed in particolare sul
fatto che lo stesso sarà in tensione per tutta la durata dei lavori, consegnandogli il modulo NLT
prodotto da ACEA .
E’ vietato eseguire attività lavorative sotto tensione sugli impianti elettrici BT nel tratto compreso tra il
trasformatore MT /BT ed il quadro BT in cabina secondaria e tra il trasformatore servizi ausiliari ed il
quadro generale BT in cabina primaria, fatta eccezione per la seguente attività:
- allaccio e distacco di derivazioni per l’alimentazione dei quadri concentratori di cabina
secondaria con l’utilizzazione di morsetti di derivazione a perforazione di isolante; questa
attività deve essere eseguita adottando la procedura di lavoro di cui all’Allegato I
”Installazione Quadri Concentratori in CS”.
6.6
“MODULO LAVORI DI MANUTENZIONE IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE
PUBBLICA” – MIP
E’ il documento utilizzato per l’esecuzione degli interventi di ricerca del guasto, al fine di tracciare
correttamente le fasi di presa in consegna e restituzione temporanea dell’impianto, al fine di effettuare
le necessarie prove e misure con alimentazione da rete .
Il modello deve essere sempre collegato ad un modulo Consegna Impianti di Illuminazione Pubblica,
del quale deve essere considerato un allegato per la gestione delle fasi intermedie di consegna e
restituzione provvisoria finalizzata alla ricerca del guasto e non può mai essere utilizzato come modulo
autonomo.
Per l’esecuzione di un intervento di riparazione di un guasto possono essere utilizzati più moduli, che
dovranno essere opportunamente numerati.
6.7
“NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE
PUBBLICA PER LA RICERCA DEL GUASTO” – CIIP
E’ il documento utilizzato per la consegna da parte del Responsabile dell’Impianto o suo delegato al
Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice, che assume anche il ruolo di addetto alla
manutenzione, e successiva restituzione al Responsabile impianto o suo delegato, dell’impianto
elettrico di proprietà di Acea IP.
Il modello deve essere impiegato per la gestione degli interventi di ricerca e riparazione del guasto,
unitamente al “modulo lavori di manutenzione correttiva”, attività che richiedono l’esecuzione di prove
e misure da effettuarsi con tensione di rete e che pertanto prevedono la restituzione e la riconsegna
dell’impianto più volte nella stessa giornata e per la stessa porzione di impianto.
6.8
“PRESA IN CONSEGNA DI UN NUOVO IMPIANTO ELETTRICO”
Nel caso di attività lavorative affidate all’Impresa Appaltatrice che comportino la costruzione di nuovi
impianti elettrici, che ovviamente non sono stati oggetto di consegna impianto all’Impresa,
l’acquisizione degli stessi da parte di ACEA Distribuzione ed ACEA IP dovrà avvenire con la consegna
del presente modulo compilato e sottoscritto dall’impresa.
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7
PROCEDURE E MODALITA’ PER LA CONSEGNA/RICONSEGNA
DI IMPIANTI ELETTRICI
7.1
DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE
E’ fatto assoluto divieto all’Impresa di accedere agli impianti elettrici prima di averne ottenuto
la disponibilità con le modalità indicate ai punti successivi, salvo nei casi in cui il Responsabile
dell’Impianto o suo delegato di ACEA Distribuzione o di ACEA IP, sotto la propria responsabilità e
sorveglianza, abbia ordinato ad una Persona Esperta o Avvertita dell’Impresa:
la effettuazione della messa a terra per la corretta individuazione della linea AT;
l’esecuzione delle manovre sugli impianti elettrici.
Per l’esecuzione delle attività lavorative o di manutenzione fuori tensione su impianti elettrici
complessi o interferenti con elementi di impianto elettrico complesso ovvero quando è
previsto un Piano di Lavoro, il Preposto ai Lavori, prima di dare inizio alle attività lavorative,
deve redigere il Piano di Intervento o recepire e condividere il Piano di Intervento predisposto
dalla impresa a cui appartiene (CEI 11.27- 4.14).
Nel caso di attività lavorative da svolgere in prossimità di parti attive, in sede di programmazione delle
attività, l’impresa definirà il tipo di protezione da adottare (“protezione per mezzo di schermi, barriere,
involucri o protettori isolanti” ovvero “protezione mediante distanza di sicurezza e sorveglianza” - CEI
11.27).
Gli impianti elettrici in esercizio, della committenza o di Terzi, interferenti con quelli oggetto delle
attività lavorative, saranno individuati dall’Unità Conduzione Lavori, che gestisce l’esecuzione delle
stesse e comunicati all’Impresa.
L’Impresa, per ottenere la disponibilità degli impianti elettrici, deve provvedere agli adempimenti di
seguito elencati:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
concordare, con l’Unità della committenza che gestisce l’esecuzione delle attività
lavorative e con quelle addette all’esercizio degli impianti elettrici di Terzi, il programma
delle messe fuori servizio;
richiedere, per iscritto, all’Unità della committenza che gestisce l’esecuzione delle attività
lavorative, la disponibilità degli impianti elettrici oggetto delle stesse e di quelli
eventualmente interferenti;
richiedere ai Terzi, per iscritto, la messa in sicurezza degli impianti elettrici interferenti con
quelli oggetto delle attività lavorative; se necessario, l’Impresa potrà supportare tale
richiesta con una “Dichiarazione” (allegato F), preventivamente rilasciata dalla
committenza, attestante la titolarità del contratto di appalto. Tali impianti elettrici saranno
consegnati al Preposto ai lavori dalle persone dei Terzi a ciò incaricate con le modalità
che i Terzi riterranno di adottare;
comunicare, all’Unità della committenza che ha commissionato le attività lavorative, il
nominativo del “Preposto ai lavori” che riceverà in consegna gli impianti elettrici.
a conferma della fattibilità del lavoro e degli accordi intercorsi, il Preposto ai lavori riceverà
dalla committenza copia del “Piano di Lavoro”, ove previsto, che conterrà, tra l’altro, le
seguenti informazioni:
• la denominazione delle linee o impianti, oggetto dell’attività lavorativa e di quelli
eventualmente interferenti, da mettere fuori tensione;
• la descrizione dettagliata delle attività lavorative da eseguire;
• la data e ora di inizio delle attività lavorative;
• la data e ora prevista per la fine delle attività lavorative;
• l’indicazione, nel caso di attività lavorative su tronchi di linea, dei tronchi che
potranno restare in tensione;
• le misure di sicurezza realizzate dal Responsabile dell’Impianto o suo delegato ;
• il nominativo del Preposto ai lavori dell’impresa, che riceverà in consegna gli impianti
elettrici.
l’esecuzione del lavoro è subordinata all’avvenuta consegna degli impianti elettrici al
Preposto ai Lavori (PL) dell’impresa da parte del Responsabile Impianto (RI) o suo
delegato di ACEA Distribuzione o ACEA IP. Tale consegna avverrà, con le modalità
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indicate al punto successivo, tramite lo scambio a mano, sul posto di lavoro, del
documento “notifica Consegna Impianto elettrico” (modulo CI o CIIP). Nel caso di attività
lavorative su impianti elettrici di bassa tensione, per le quali non è prevista la compilazione
del “Piano di Lavoro”, sul documento “notifica Consegna Impianto elettrico” saranno
riportate anche le informazioni a conferma della fattibilità del lavoro, in particolare
l’indicazione degli impianti elettrici eventualmente interferenti e precedentemente
individuati.
7.2
CONSEGNA E RICONSEGNA DI IMPIANTO ELETTRICO
La Notifica Consegna Impianto Elettrico è consegnata a mano.
La restituzione dell’impianto a fine lavori da parte del Preposto ai Lavori dell’Impresa Appaltatrice al
Responsabile Impianto o suo delegato di ACEA Distribuzione o ACEA IP, può avvenire:
- Con consegna a mano;
- A mezzo fonogramma se espressamente previsto dal RI o suo delegato sul modulo
‘notifica Consegna Impianto elettrico’ al momento della consegna dell’impianto.
In mancanza dei tale documento, debitamente compilato nella sez.B dal Preposto ai Lavori
dell’impresa appaltatrice, l’unità addetta alla Conduzione del Lavoro non può rimettere in servizio
l’impianto.
Nel caso tale documento a fine lavori risulti irreperibile presso l’Unità Addetta alla Conduzione del
Lavoro, la riconsegna da parte del PL e la rimessa in servizio dell’impianto devono essere gestiti da
persona di livello gerarchico superiore al RI o suo delegato che ha effettuato la consegna.
7.3
CONSEGNA LINEE ELETTRICHE
Il Responsabile dell’Impianto o suo delegato, espletate le altre operazioni di sua competenza:
• per le linee elettriche di MT e BT, nel caso in cui le terminazioni del cavo siano alloggiate
all’interno di manufatti di ACEA Distribuzione o ACEA IP (cabine secondarie, sportelli
stradali, ecc.), il Responsabile dell’Impianto o suo delegato eseguirà, o farà eseguire, sotto
la propria responsabilità e sorveglianza, da personale della committenza o da una Persona
Esperta o Avvertita dell’Impresa, la messa a terra ed in cortocircuito - laddove previsto sulle terminazioni all’interno dei manufatti.
• Ispeziona la linea elettrica con il Preposto ai lavori (PL), al fine di individuare il tronco su cui
debbono essere eseguite le attività lavorative;
• Per le linee elettriche A.T. farà eseguire dal Preposto ai Lavori (PL) dell’impresa, in sua
presenza e sotto la responsabilità del PL stesso, la verifica di assenza tensione (con
l’utilizzo di appropriata ed idonea strumentazione) e la successiva messa a terra per
l’individuazione della linea elettrica oggetto dei lavori.
• Rende edotto il Preposto ai lavori (PL) dei rischi specifici derivanti dall’ambiente di lavoro e
delle condizioni di sicurezza realizzate come descritto nel “Piano di Lavoro”;
• Consegna la linea elettrica al Preposto ai lavori (PL) dopo aver eseguito, o fatto eseguire
sotto la propria responsabilità e sorveglianza, da personale di Acea Distribuzione/ACEA IP o
da una Persona Esperta o Avvertita dell’Impresa, la messa a terra e in cortocircuito in
vicinanza del posto di lavoro ai fini della conferma della corretta individuazione della linea
elettrica.
• Nel caso di linee elettriche in cavo, ai fini della conferma della corretta individuazione della
linea elettrica, eseguirà o farà eseguire dal personale di Acea Distribuzione/ACEA IP la
tranciatura del cavo stesso;
Al termine delle operazioni di individuazione della linea elettrica oggetto dei lavori consegna a mano
sul posto di lavoro il documento “Notifica Consegna Impianto Elettrico”;
• Nel caso di linee in cavo o miste, con la consegna del documento “Notifica Consegna
Impianto Elettrico” il Responsabile dell’Impianto o suo delegato indicherà al Preposto ai
lavori (PL) dell’Impresa l’eventuale messa a terra sulle terminazioni delle stesse utilizzabile
anche come terra di lavoro; poiché tali terre potranno costituire, totalmente o parzialmente,
la messa a terra a monte e a valle del posto di lavoro il Preposto ai lavori (PL) dell’Impresa
dichiarerà, mediante la firma del documento, di aver constatato la corretta applicazione delle
terre e di considerarle ricadenti sotto la propria responsabilità.
Pag. 16 di 24
Da tale momento il Responsabile dell’Impianto o suo delegato cessa nelle sue funzioni.
Il Preposto ai lavori, prima di procedere alle attività lavorative di sua competenza, ha l’obbligo di
adottare, sotto la propria responsabilità, le necessarie misure di sicurezza previste dal tipo di lavoro,
ivi compresa la realizzazione delle messe a terra e in cortocircuito sul posto di lavoro, ove possibile,
nel rispetto di quanto previsto dalla Norma e in conformità al Piano di Intervento, se ricorrente.
7.4
Consegna Impianti e Impianti IP
Il Responsabile dell’Impianto (RI) o suo delegato, espletate le altre operazioni di sua competenza:
• esegue o fa eseguire, sotto la propria responsabilità e sorveglianza, da personale di ACEA
Distribuzione/ACEA IP o da una Persona Esperta o Avvertita dell’Impresa, la messa a terra
e in cortocircuito – laddove previsto - in posizione visibile dal posto di lavoro, ai fini della
conferma della corretta individuazione dell’impianto;
• consegna al Preposto ai Lavori (PL) l’impianto su cui deve operare, con l’eventuale
delimitazione del posto di lavoro precedentemente effettuata da personale di Acea
Distribuzione; allo scopo consegna a mano sul posto di lavoro il modulo “Notifica Consegna
Impianto Elettrico”.
Da tale momento il Responsabile dell’Impianto o suo delegato (RI) cessa nelle sue funzioni.
Il Preposto ai Lavori, prima di procedere alle attività lavorative di sua competenza, ha l’obbligo di
adottare, sotto la propria responsabilità, le necessarie misure di sicurezza previste dal tipo di lavoro,
ivi compresa la realizzazione delle messe a terra e in cortocircuito sul posto di lavoro, nel rispetto della
Norma e in conformità al Piano di Intervento, se ricorrente.
7.5
FINE DELLE ATTIVITA’ LAVORATIVE E RESTITUZIONE DI TUTTI GLI
IMPIANTI ELETTRICI CONSEGNATI
Al termine delle attività lavorative il Preposto ai Lavori deve compiere le seguenti operazioni:
• concentra gli Addetti alle attività lavorative in posizione non pericolosa;
• si assicura dell’avvenuta rimozione delle “messe a terra e in cortocircuito sul posto di
lavoro”;
• restituisce, alle persone di Terzi a ciò incaricate, tutti i loro impianti elettrici interferenti
precedentemente ricevuti in consegna;
• restituisce al Responsabile dell’Impianto (RI) o suo delegato, tutti gli impianti elettrici
precedentemente ricevuti in consegna tramite il documento “notifica Consegna Impianto
elettrico”, compilando la parte B dello stesso.
7.6
INTERRUZIONE DELLE ATTIVITA’ LAVORATIVE
Nel caso in cui, per esigenze eccezionali di servizio ovvero per motivi già pianificati, gli impianti
elettrici già consegnati all’Impresa debbano essere rimessi in tensione, l’Appaltatore deve
interrompere le attività lavorative ed il Preposto ai Lavori, dopo aver ottemperato a quanto previsto al
punto precedente, deve provvedere alla messa a disposizione degli impianti.
La riconsegna al Preposto ai Lavori avverrà con le modalità previste per la consegna impianti, ossia
formulando una nuova “notifica Consegna Impianto elettrico”.
7.7
PRESA IN CONSEGNA, TOTALE O PARZIALE, DI NUOVI IMPIANTI
ELETTRICI
Nel caso di attività lavorative affidate all’Impresa che comportino anche la costruzione di nuovi impianti
elettrici, che ovviamente non sono stati oggetto di consegna all’Impresa con le modalità sopra
indicate, la consegna degli stessi ad Acea Distribuzione o ad ACEA IP da parte dell’Impresa dovrà
avvenire con la procedure indicate al presente punto.
La consegna di nuovi impianti elettrici deve avvenire di norma ad attività lavorative totalmente
ultimate.
Allorquando con unico verbale di consegna sono affidati all’Impresa più attività lavorative
comprendenti la costruzione di nuovi impianti elettrici e questi siano completati in tempi diversi, ai fini
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di un’eventuale necessità della committenza di mettere in servizio ciascun impianto elettrico, si potrà
eccezionalmente dare luogo alla consegna parziale.
In entrambi i casi la consegna deve avvenire da parte del rappresentante dell’Impresa al
rappresentante dell’Unità della committenza che gestisce l’esecuzione delle attività lavorative,
scambiando a mano sul posto di lavoro il documento “Presa in consegna di un nuovo impianto
elettrico”.
Ciascuna delle due persone deve rimanere in possesso di una copia del documento.
I singoli nuovi impianti elettrici (impianti o linee) oggetto di consegna devono essere descritti in
maniera completa e chiara, al fine di garantirne l’univoca individuazione.
Dal momento della consegna, ACEA Distribuzione/ACEA IP avrà la facoltà d’uso, subordinata agli esiti
dell’ispezione per la verifica di rispondenza alle prescrizioni tecniche e di sicurezza delle norme
attinenti e all’esito positivo delle prove funzionali, dell’impianto elettrico, che sarà pertanto da subito da
considerare in esercizio.
Eventuali riconsegne successive dell’impianto elettrico all’Impresa avverranno esclusivamente con le
modalità previste per la Consegna Impianti.
8
MODALITA’ DI TRASMISSIONE DEI MODULI
CONSEGNA A MANO
La persona che consegna il documento compila la parte di sua competenza e firma le copie del
documento stesso. La persona che riceve il documento, presa visione di quanto in esso contenuto,
firma le copie dove previsto.
Ciascuna delle due persone deve rimanere in possesso di una copia del documento.
RESTITUZIONE A MANO
La persona che deve restituire il documento sovrappone il suo documento originale sulla copia in
possesso della persona che lo deve ricevere, alla cui presenza, lo compila per la parte di propria
competenza; firma entrambe le copie e ritira nuovamente l'originale.
Alla persona che riceve il documento rimane la copia debitamente compilata in ogni sua parte.
TRASMISSIONE PER FONOGRAMMA O FAX
Oltre al recapito manuale e la spedizione per posta, compresa la posta elettronica, è consentito,
limitatamente ai casi previsti, trasmettere i documenti relativi alle presenti disposizioni con i sistemi di
trasmissione dati in uso, telefono, radio, fax, purché siano registrate le generalità di chi trasmette e di
chi riceve, la data e l'ora di trasmissione.
La numerazione dei fonogrammi, da riportare nell’apposito spazio all’interno di moduli, deve essere
effettuata con successione di cinque cifre casuali.
Nella trasmissione per telefono o radio, la persona che riceve, a dettatura ultimata, deve rileggerne il
contenuto per avere conferma dell’esattezza dello stesso.
Al termine di questa operazione, ciascuna delle due persone scrive, nello spazio appositamente
predisposto all’interno dei moduli, il numero del fonogramma su cui l'altra ha riportato il messaggio ed
appone la propria firma.
La persona che trasmette deve accertarsi che la ricezione sia avvenuta correttamente.
9
MODALITA’ DI SOSTITUZIONE DEGLI OPERATORI
9.1
SOSTITUZIONE DEL PREPOSTO AI LAVORI
La sostituzione del Preposto ai Lavori dell’Impresa Appaltatrice, individuato quale Preposto ai Lavori
sul Piano di Lavoro e/o sulla Notifica Consegna Impianto Elettrico, deve essere richiesta per iscritto
dalla Impresa Appaltatrice.
In questo caso il Preposto ai Lavori uscente dovrà riconsegnare al Responsabile dell’Impianto o suo
delegato, con il modulo Notifica Consegna Impianto Elettrico, gli impianti elettrici precedentemente
ricevuti; il Responsabile dell’Impianto o suo delegato, con l'emissione di un nuovo modulo “Notifica
Consegna Impianto Elettrico”, procederà alla consegna dell'impianto elettrico oggetto delle attività
lavorative al Preposto ai Lavori subentrante.
Pag. 18 di 24
9.2
SOSTITUZIONE DEL RESPONSABILE DELL’IMPIANTO O SUO DELEGATO
L’eventuale sostituzione del RI o suo delegato deve essere notificata, da parte del Responsabile
dell’Impianto o suo delegato subentrante, a tutti gli organismi interessati e, in particolare, al Preposto
ai Lavori dell’impresa appaltatrice.
9.3
CASI DI FORZATA ASSENZA DEGLI OPERATORI USCENTI
Nel caso di forzata assenza dell'operatore uscente, qualora eccezionalmente il PdL non fosse già
stato consegnato in qualsiasi modo al RI o suo delegato subentrante, le procedure di
sostituzione per conto dello stesso RI o suo delegato uscente saranno espletate da una persona di
livello gerarchico superiore avente competenza nei lavori in corso e facente parte della stessa Unità
Addetta ai Lavori di appartenenza dell’operatore uscente.
10
ACCESSO PER MANOVRE E/O LAVORI NEGLI IMPIANTI
ELETTRICI
L’accesso agli impianti per l’esecuzione dei lavori è sempre e comunque subordinato al rispetto delle
procedure di lavoro previste dalla CEI 11–27 : lavori sotto tensione, fuori tensione, in prossimità o in
vicinanza di impianti elettrici.
E’, comunque, severamente vietato all’impresa appaltatrice accedere autonomamente agli impianti sia
per effettuare manovre sia per eseguire lavori.
Accesso per manovra e lavori nelle cabine elettriche
L’accesso per manovre e/o lavori su impianti elettrici nelle Cabine e nelle Cabine IP è consentito solo
a formazioni operative di almeno due persone. Di tale formazione deve necessariamente far parte
almeno una Persona Esperta e una Persona Avvertita di ACEA Distribuzione e/o ACEA IP.
Nelle cabine dichiarate monoperabili può accedere ed effettuare manovre anche un solo operatore,
purché qualificato Persona Esperta da ACEA Distribuzione.
Accesso del personale di ACEA IP per manovra e lavori sugli impianti di pubblica
illuminazione, contenuti nelle cabine di ACEA Distribuzione
Qualora all’interno delle cabine di ACEA Distribuzione siano installati impianti di ACEA IP (linee o
quadri BT di pubblica Illuminazione alimentati dalla rete di ACEA Distribuzione), l’accesso, per
manovre e/o lavori sui predetti impianti, è consentito a formazioni operative di ACEA IP. Il personale di
ACEA IP che accede in una cabina di ACEA Distribuzione deve attenersi scrupolosamente a quanto
riportato nelle Procedure o Istruzioni Operative di ACEA Distribuzione e di ACEA IP che
regolamentano l’accesso, la permanenza ed il lavoro nelle cabine di ACEA Distribuzione. Al
personale predetto è fatto divieto assoluto di effettuare manovre o lavori su porzioni di impianto non
appartenenti agli impianti di pubblica illuminazione.
Le formazioni di ACEA IP per accedere alle cabine di ACEA Distribuzione dovranno essere composte
da almeno una Persona Esperta e una Persona Avvertita di ACEA IP.
L’accesso nelle cabine secondarie per effettuare manovre per lavori su Impianti BT di pubblica
illuminazione, può essere effettuato da una formazione operativa composta da una Persona Esperta
di ACEA IP e da una Persona Esperta, per gli impianti di pubblica illuminazione, di impresa
appaltatrice, che assume il ruolo di Preposto ai Lavori, ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.e i..
Al solo fine di consentire l’esecuzione in sicurezza delle attività assegnate al Preposto dei Lavori
dell’impresa, la Persona Esperta di ACEA IP, assume le funzioni di RI o RI delegato e, sulla base delle
richieste avanzate da parte del Preposto ai Lavori dell’impresa ed alla presenza continuativa dello
stesso, al quale avrà preventivamente illustrato le condizioni elettriche dell’ambiente lavorativo,
effettuerà le eventuali manovre necessarie per la predisposizione degli impianti e la loro messa in
sicurezza nonché la successiva rimessa in servizio degli stessi.
Il Preposto ai Lavori dell’impresa, che deve essere in possesso di abilitazione quale addetto alla
gestione delle emergenze e del primo soccorso effettuerà quanto di propria competenza, per la messa
in sicurezza del posto di lavoro e degli impianti oggetto dei lavori e in nessun caso dovrà effettuare
direttamente lavori elettrici sugli impianti senza esserne entrato in possesso, attraverso la ricezione
modello CI o CIIP, scambiato fra RI, o RI delegato, e PL con le modalità e procedure previste dal
presente documento.
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E’, comunque, severamente vietato all’impresa appaltatrice di ACEA IP accedere autonomamente
nelle cabine di ACEA Distribuzione sia per effettuare manovre sia per eseguire lavori sugli impianti di
pubblica illuminazione.
In caso di lavori su impianti di IP in cui necessita la messa in sicurezza di impianti interferenti o
interconnessi della rete di distribuzione, l’Unità Addetta ai Lavori di ACEA IP, dovrà richiederne la
messa in sicurezza alla Unità Addetta alla Conduzione Impianti di ACEA Distribuzione.
In caso di lavori su impianti IP da eseguirsi in prossimità di parti attive degli impianti di ACEA
Distribuzione, per i quali non si richiede la messa in sicurezza degli stessi, l’Unità Addetta ai Lavori di
ACEA IP, dovrà darne preventiva comunicazione alla Unità Addetta alla Conduzione Impianti di ACEA
Distribuzione, adottando i metodi di prevenzione previsti per i lavori in prossimità.
Accesso per manovra e lavori nelle cabine di ACEA Distribuzione per l’installazione di Quadri
Concentratori
Nel caso di manovre e lavori nelle Cabine Secondarie, per l’installazione dei Quadri Concentratori di
cabina, la formazione operativa può essere composta da una Persona Esperta di ACEA Distribuzione,
con funzioni di RI o RI delegato e da una Persona Esperta per gli impianti MT/BT di distribuzione
elettrica, di impresa appaltatrice, che assume il ruolo di Preposto ai Lavori, ai sensi del D.Lgs. 81/08 e
s.m.e i. Il Preposto ai Lavori dell’impresa, deve essere in possesso di abilitazione quale addetto alla
gestione delle emergenze e del primo soccorso.
Qualora in relazione alla tipologia e specificità del rischio legato a lavorazioni compiute in ambiente
con la presenza di impianti in tensione di proprietà del Committente, si rendesse necessaria
l’esecuzione di manovre di fuori servizio degli impianti, e al solo fine di consentire in condizioni di
sicurezza le attività assegnate al Preposto dei Lavori dell’impresa, la Persona Esperta di ACEA
Distribuzione, sulla base delle richieste avanzate dal Preposto ai Lavori dell’impresa ed alla presenza
continuativa dello stesso, effettuerà le eventuali manovre necessarie per la predisposizione degli
impianti e la loro messa in sicurezza o per le verifiche di funzionalità degli apparati nonché per la
rimessa in servizio dell’impianto/elemento d’impianto.
L’installazione dei Quadri Concentratori di cabina può essere eseguita anche in tensione, come
previsto al punto 3.2 dell’Allegato A, nel rispetto delle indicazioni contenute nell’allegato I, di cui al
presente documento, che regola le “Attività sotto tensione sugli impianti elettrici di B.T. comprese
misure, prove e ispezioni nelle Cabine Secondarie MT/BT”.
Accesso per manovra e lavori nelle cabine di ACEA Distribuzione per l’esecuzione di interventi
su apparati di telecontrollo.
L’accesso e la permanenza nelle cabine secondarie per l’esecuzione di interventi sugli apparati di
impianti di telecontrollo o per l’installazione degli stessi può essere effettuato da una formazione
operativa composta da una Persona Esperta di ACEA Distribuzione e da una Persona Esperta, per gli
impianti di distribuzione elettrica, di impresa appaltatrice, che assume il ruolo di Preposto ai Lavori, ai
sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.e i.
In relazione proprio alla tipologia e specificità del rischio legato a lavorazioni compiute in ambiente con
la presenza di impianti in tensione di proprietà del Committente e al solo fine di consentire in
condizioni di sicurezza le attività assegnate al Preposto dei Lavori dell’impresa, la Persona Esperta di
ACEA Distribuzione, per tutte le attività, assume le funzioni di RI o RI delegato. Questi, sulla base
delle richieste avanzate da parte del Preposto ai Lavori dell’impresa ed alla presenza continuativa
dello stesso, al quale avrà preventivamente illustrato le condizioni elettriche dell’ambiente lavorativo,
effettuerà le eventuali manovre necessarie per la predisposizione degli impianti e la loro messa in
sicurezza o per le verifiche di funzionalità degli apparati nonché per la successiva rimessa in servizio
degli stessi.
Il Preposto ai Lavori dell’impresa, che deve essere in possesso di abilitazione quale addetto alla
gestione delle emergenze e del primo soccorso, effettuerà le lavorazioni di propria competenza, quali
ad esempio le installazioni, la manutenzione, le verifiche di apparati di telecontrollo , e in nessun caso
dovrà effettuare direttamente lavori elettrici sugli impianti in esercizio. Egli svolgerà le attività di propria
competenza in piena autonomia, seppur con la costante presenza della Persona Esperta di Acea
Distribuzione, che assolverà ai compiti innanzi descritti.
Qualora, invece, l’impresa dovesse svolgere lavori elettrici, si applicheranno le procedure di messa in
sicurezza e di consegna impianto previste, che saranno attuate dal Responsabile dell’Impianto o da
RI delegato e dal al Preposto ai Lavori dell’impresa. Per quanto attiene le manovre sugli impianti
queste saranno eseguite con le modalità sopra descritte.
Pag. 20 di 24
Accesso per manovra degli interruttori BT nelle cabine di ACEA Distribuzione.
L’accesso nelle cabine secondarie per l’esecuzione di manovre degli interruttori BT può essere
effettuato da una formazione operativa composta da una Persona Esperta di ACEA Distribuzione e da
una Persona Esperta, per gli impianti di distribuzione elettrica, di impresa appaltatrice, che assume il
ruolo di Preposto ai Lavori, ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.e i..
In relazione proprio alla tipologia e specificità del rischio legato a lavorazioni compiute in ambiente con
la presenza di impianti in tensione di proprietà del Committente e al solo fine di consentire in
condizioni di sicurezza le attività assegnate al Preposto dei Lavori dell’impresa, la Persona Esperta di
ACEA Distribuzione, per tutte le attività, assume le funzioni di RI o RI delegato. Questi, alla presenza
continuativa del Preposto ai Lavori dell’impresa, al quale avrà preventivamente illustrato le condizioni
elettriche dell’ambiente lavorativo, effettuerà le eventuali manovre necessarie, per la predisposizione
degli impianti, la loro messa in sicurezza, per le verifiche di funzionalità, nonché per la successiva
rimessa in servizio degli stessi.
Il Preposto ai Lavori dell’impresa, deve essere in possesso di abilitazione quale addetto alla gestione
delle emergenze e del primo soccorso.
Accesso per manovra e lavori su impianti elettrici dell’Unità Rete AT
L’accesso per Manovre e Lavori negli impianti elettrici AT di ACEA Distribuzione, può essere effettuato
da una formazione operativa composta da una Persona Esperta di ACEA Distribuzione, con funzioni
di Responsabile Impianto, Responsabile Impianto delegato, Autorizzato del REM, e da una Persona
Esperta per gli impianti MT/AT di distribuzione elettrica, di impresa appaltatrice, che assume il ruolo di
Preposto ai Lavori dell’impresa ai sensi del D. Lgs. 81/08 e s.m.e i.
Quanto sopra si applica, anche e con particolare riferimento, al caso di manovre, per lavori, su o in
prossimità di linee AT o su impianti all’interno di Cabine Primarie, propedeutiche alla Consegna
dell’Impianto al Preposto ai Lavori dell’impresa appaltatrice o conseguenti alla Riconsegna
dell’Impianto da parte di questi, a seguito di richiesta di fuori servizio e messa in sicurezza
dell’impianto/elemento d’impianto da parte dell’impresa appaltatrice.
In relazione proprio alla tipologia e specificità del rischio legato a lavorazioni compiute in ambiente con
la presenza di impianti in tensione di proprietà dell’impresa Committente e al solo fine di consentire in
condizioni di sicurezza le attività assegnate al Preposto dei Lavori dell’impresa, la Persona Esperta di
ACEA Distribuzione, per tutte le attività, assume le funzioni di Responsabile dell’Impianto, RI delegato
o Autorizzato del REM. Questi, sulla base delle richieste preventivamente avanzate da parte del
Preposto ai Lavori dell’impresa, al quale avrà preventivamente illustrato le condizioni elettriche
dell’ambiente lavorativo, ed alla presenza continuativa dello stesso, effettuerà le eventuali manovre
necessarie per la predisposizione degli impianti e la loro messa in sicurezza o per le verifiche di
funzionalità degli apparati nonché per la rimessa in servizio dell’impianto/elemento d’impianto.
Il Preposto ai Lavori dell’impresa, che deve essere in possesso di abilitazione quale addetto alla
gestione delle emergenze e del primo soccorso, effettuerà le lavorazioni di propria competenza, quali
ad esempio le installazioni, la manutenzione, le verifiche di apparati, ecc., e in nessun caso dovrà
effettuare direttamente lavori elettrici sugli impianti in esercizio. Egli svolgerà le attività di propria
competenza in piena autonomia. La presenza della Persona Esperta di Acea Distribuzione, che
assolverà ai compiti innanzi descritti, è vincolata alle fasi individuate nel secondo e terzo capoverso
del presente paragrafo.
Si precisa, in ogni caso, che le parti di impianto o le aree oggetto dei lavori dovranno essere delimitate
e/o protette ai sensi della normativa vigente, al fine di evitare interferenze degli operatori e delle loro
attrezzature con le altre parti di impianto eventualmente rimaste in esercizio.
Qualora, invece, l’impresa dovesse svolgere lavori elettrici, si applicheranno le procedure di messa in
sicurezza e di consegna impianto previste dal presente documento, che saranno attuate dal
Responsabile dell’Impianto, RI delegato o Autorizzato del REM e dal Preposto ai Lavori dell’impresa.
Per quanto attiene le manovre sugli impianti queste saranno eseguite con le modalità sopra descritte.
Accesso alle cabine e quadri stradali di ACEA IP
L’accesso per manovre e/o lavori su impianti elettrici nelle Cabine di IP è consentito solo a formazioni
operative di almeno due persone. Di tale formazione deve necessariamente far parte almeno una
Persona Esperta e una Persona Avvertita di ACEA Distribuzione o di ACEA IP.
L’accesso per effettuare manovre per lavori su Impianti BT di pubblica illuminazione, può essere
effettuato da una formazione operativa composta da una Persona Esperta di ACEA IP e da una
Persona Esperta, per gli impianti di pubblica illuminazione, di impresa appaltatrice, che assume il ruolo
di Preposto ai Lavori, ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.e i..
Pag. 21 di 24
Al solo fine di consentire l’esecuzione in sicurezza delle attività assegnate al Preposto dei Lavori
dell’impresa, la Persona Esperta di ACEA IP, assume le funzioni di RI o RI delegato e, sulla base delle
richieste avanzate da parte del Preposto ai Lavori dell’impresa ed alla presenza continuativa dello
stesso, al quale avrà preventivamente illustrato le condizioni elettriche dell’ambiente lavorativo,
effettuerà le eventuali manovre necessarie per la predisposizione degli impianti e la loro messa in
sicurezza nonché la successiva rimessa in servizio degli stessi.
Il Preposto ai Lavori dell’impresa, che deve essere in possesso di abilitazione quale addetto alla
gestione delle emergenze e del primo soccorso effettuerà quanto di propria competenza, per la messa
in sicurezza del posto di lavoro e degli impianti oggetto dei lavori e in nessun caso dovrà effettuare
direttamente lavori elettrici sugli impianti senza esserne entrato in possesso, attraverso la ricezione
modello CI o CIIP, scambiato fra RI e PL con le modalità e procedure previste dal presente
documento.
11
INDIVIDUAZIONE, SUL POSTO DI LAVORO, DELLE LINEE
AEREE AT
La linea elettrica AT aerea oggetto delle attività lavorative deve essere definitivamente individuata in
corrispondenza del posto di lavoro mediante l’apposizione delle terre di individuazione.
Il documento di lavoro, in relazione alla lunghezza del tratto di linea sul quale si debbono compiere i
lavori ed alla difficoltà a seguire a vista la medesima linea a partire dalla posizione scelta per
l’apposizione della terra di individuazione fino ad arrivare alle estremità del tratto oggetto dei lavori,
può prevedere l’apposizione delle terre di individuazione in più punti.
In caso di lavori da parte di impresa appaltatrice, le terre di individuazione sono apposte, sotto
la propria responsabilità, dal PL dell’impresa su richiesta del RI o suo delegato di ACEA
Distribuzione, presente sul posto. Tale richiesta viene formulata dal RI o suo delegato di ACEA
Distribuzione in corrispondenza del sostegno da scalare. La ricezione della richiesta da parte del PL
dell’impresa avviene mediante l’apposizione della propria firma sul modulo Consegna Impianto (CI)
nell’apposita sezione del modulo.
12
LAVORI SU IMPIANTI/CABINE IP
PROCEDURE DI MANUTENZIONE CORRETTIVA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI BT DI
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Scopo degli interventi di manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica è quello di mantenerli
efficienti ed in sicurezza. Tale manutenzione può essere articolata in interventi di tipo “preventivo” o
“correttivo”.
Gli interventi di manutenzione correttiva, eseguiti a seguito di un guasto, si possono articolare nelle
seguenti operazioni:
•
individuazione del guasto;
•
riparazione o sostituzione degli elementi guasti;
• rimessa in esercizio delle parti riparate.
Durante l’esecuzione di attività di prove, misure e ricerca dei guasti devono essere rispettate le regole
di contenimento o eliminazione del rischio elettrico in relazione alla situazione di lavoro, alle condizioni
dell’ambiente ove queste si svolgono e alle condizioni dell’impianto (lavori sotto tensione, lavori fuori
tensione, lavori in prossimità). Tali regole possono essere adottate contemporaneamente rispetto alle
diverse parti dell’impianto.
È ammesso alterare lo stato e la configurazione dell’impianto, la variazione delle tarature dei
dispositivi di protezione, la rimozione delle misure di sicurezza, l’alimentazione o la disalimentazione
temporanea dell’impianto. Qualora le condizioni di sicurezza modificate lo richiedano, dovranno
essere adottate procedure di lavoro idonee alla nuova situazione (ad esempio per lavori sotto
tensione) .
I lavori su rete BT, devono essere eseguiti secondo le regole per i lavori sotto tensione, qualora non si
possano osservare completamente le prescrizioni previste per i lavori in prossimità o per i lavori fuori
tensione.
Pag. 22 di 24
L’attività di ricerca del guasto, sugli impianti elettrici BT di pubblica illuminazione viene eseguita, per
fasi di lavoro sequenziali, da personale ACEA IP e da personale delle imprese Appaltatrici. Il
personale di ACEA IP interviene in qualità di RI o suo delegato, e svolge anche attività di PL durante
la fase di prova o misura, mentre il personale dell’impresa Appaltatrice assume il ruolo di PL (persona
preposta alla attività di manutenzione) durante le fasi di predisposizione alle prove dell’impianto.
Per ogni fase di intervento deve essere chiaramente individuata la responsabilità della conduzione
delle attività lavorative, formalizzandola attraverso il modulo di “notifica consegna impianto elettrico BT
di illuminazione pubblica”. Tale consegna/riconsegna può assumere carattere temporaneo nelle fasi
intermedie di ricerca del guasto e diviene definitiva per la fase di riparazione dello stesso.
L’accesso alla parti attive dell’impianto elettrico oggetto dell’intervento, durante la fase di ricerca del
guasto, dovrà essere eseguito sempre secondo le regole previste per i lavori sotto tensione, pur
essendo lo stesso o parte di questi disalimentato e sezionato dalle possibili fonti di alimentazione.
L’accesso alle parti attive durante le prove e misure, eseguite con alimentazione da rete, dovranno
essere eseguite sempre secondo le regole previste per i lavori sotto tensione.
I lavori di riparazione del guasto, dovranno essere eseguiti secondo le regole di lavoro fuori tensione.
La sostituzione del RI o suo delegato e del PL dell’impresa appaltatrice non è consentita nella fase di
ricerca del guasto (fase in cui sono modificate le condizione di sicurezza degli impianti elettrici) ma
solo nella fase di riparazione dell’elemento guasto. Qualora tale sostituzione sia indispensabile per
cause di forza maggiore, si dovrà procedere alla elaborazione di un nuovo modulo di “notifica
consegna impianto elettrico BT di illuminazione pubblica” prevedendo la descrizione dello stato
dell’impianto ed allegando il modulo precedentemente in essere con la dichiarazione della chiusura.
13
MANOVRE BT SU IMPIANTI DI I.P. A CURA DELL’IMPRESA
APPALTATRICE
Per l’esecuzione di interventi sulla rete BT di pubblica illuminazione valgono tutte le modalità vigenti
per la rete e le cabine di Distribuzione, fatte salve eventuali procedure specifiche, emesse da ACEA IP
per regolamentare anche le attività svolte in appalto.
Pag. 23 di 24
ALLEGATI
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Elenco delle attività BT eseguibili sotto tensione (All. A);
Competenze e Responsabilità Unità ACEA Distribuzione (All. C);
Dichiarazione di titolarità del contratto d’appalto (All. F);
Modulo Piano di Lavoro (PdL);
Modulo notifica Consegna Impianto elettrico (CI);
Modulo presa in consegna di nuovo impianto elettrico;
Modulo Notifica Lavori BT sotto Tensione (NLT);
Allaccio morsetti a perforazione (All. I);
Piano di Intervento adottato da ACEA Distribuzione (PI);
Notifica Consegna Impianto Elettrico IP (CIIP);
Modulo Lavori di Manutenzione Correttiva impianti IP (MIP);
Intervento su sostegno abbattuto o pericolante..
Pag. 24 di 24
ACEA Distribuzione
ACEA Illuminazione Pubblica
PRE
PREVENZIONE RISCHIO ELETTRICO
Disposizioni Integrative alle norme
C E I EN 50110 e CEI 11-27
- ALLEGATO A –
Attività BT eseguibili sotto tensione
P.R.E. Rev.3 – Novembre 2014
Allegato A
ATTIVITA’ BT ESEGUIBILI SOTTO TENSIONE
E’ vietato effettuare interruzioni sotto carico di circuiti senza adeguati organi di manovra; in assenza
di tali organi possono tollerarsi interruzioni di piccoli carichi effettuate su conduttori di sezione non
2
2
superiore a 6 mm o, nel caso di prese singole in cavo precordato, non superiore a 10 mm .
ATTIVITA’ A CONTATTO
0
POSA / RIMOZIONE SCHERMI
La posa e/o rimozione di protettori isolanti (schermi, teli, barriere, involucri isolanti, ecc.),
ubicati in prossimità di parti attive quale operazione preliminare all’esecuzione delle attività
lavorative vere e proprie, sono da considerarsi “lavori sotto tensione”
1. GRUPPI DI MISURA
∗
DESCRIZIONE
1.1.1
Sostituzione gruppo di misura monofase o trifase (contatore e limitatore) con
gruppo integrato
1.1.2
Sostituzione, rimozione o installazione di gruppo integrato su supporto o
quadro centralizzato
1.1.3
Sostituzione gruppo integrato in contenitore da incasso o armadietto
1.1.4
Installazione di gruppo monofase integrato su unità di derivazione trifase di
quadro centralizzato
1.1
INSTALLAZIONE, RIMOZIONE O
SOSTITUZIONE DI GRUPPO DI
MISURA INTEGRATO
MONOFASE O TRIFASE
1.2
INSTALLAZIONE, RIMOZIONE O
SOSTITUZIONE DI CONTATORI,
LIMITATORI E TAVOLETTE DI
GRUPPI DI MISURA MONOFASE
O TRIFASE
1.3
ATTACCO O DISTACCO
UTENZA MONOFASE O
TRIFASE IN CORRISPONDENZA
DI UN GRUPPO DI MISURA
1.4
VERIFICHE E MISURE SU
GRUPPI DI MISURA MONOFASE
O TRIFASE
1.2.1
Sostituzione limitatore su gruppo di misura
1.2.2
Installazione limitatore su gruppo misura
1.2.3
Sostituzione (o sola rimozione) contatore su gruppo di misura
1.2.4
Installazione contatore su gruppo di misura
1.2.5
Sostituzione o installazione tavoletta per forniture monofasi o trifasi
1.2.6
Esclusione provvisoria limitatore
1.3.1
Disattivazione utenza per morosità, cessazione o forniture stagionali su gruppi
di misura monofasi e trifasi
1.3.2
Riattivazione utenza staccata per morosità, subentro o forniture stagionali su
gruppi di misura monofasi e trifasi
1.4.1
Verifica di gruppi di misura BT monofasi
1.4.2
Verifica di gruppi di misura BT trifasi
1.4.3
Verifiche di gruppi di misura BT ad inserzione diretta con IMP
1.4.4
Verifiche di gruppi di misura BT ad inserzione semidiretta
1.4.5
Verifiche, lato BT, di gruppi di misura MT ad inserzione indiretta
1.4.6
Verifiche, lato BT, di gruppi di misura AT ad inserzione indiretta
∗ per potenze sino a 20 kW (220V 3f+n) o 30 kW (380V 3f+n)
Pag. 2 di 5
segue
ATTIVITA’ BT ESEGUIBILI SOTTO TENSIONE
ATTIVITA’ A CONTATTO
2. CASSETTE DI DERIVAZIONE O SEZIONAMENTO
∗
DESCRIZIONE
2.1
ATTACCO O DISTACCO DI
DERIVAZIONI TEMPORANEE O
PERMANENTI
2.1.1
Attacco di derivazioni da organi di sezionamento
2.1.2
Distacco di derivazioni da organi di sezionamento
2.1.3
Attacco di derivazione da morsettiere di derivazione
2.1.4
Distacco di derivazione da morsettiere di derivazione
2.2
INSERZIONE O DISINSERZIONE
DI PONTICELLI DI
SEZIONAMENTO
3. LINEE ELETTRICHE IN CAVO
DESCRIZIONE
3.1
ATTACCO O DISTACCO DI
DERIVAZIONI E/O PRESE
TEMPORANEE O PERMANTI IN
LINEA
3.2
ATTACCO O DISTACCO DI
DERIVAZIONI SU CAVI BT
ALL’INTERNO DI IMPIANTI
3.1.1
Attacco di derivazioni con morsetti a perforazione di isolante
3.1.2
Distacco di derivazioni con morsetti a perforazione di isolante
3.1.3
Attacco di derivazioni con morsetti a vite o a compressione
3.1.4
Distacco di derivazioni con morsetti a vite o a compressione
3.2.1
Attacco di derivazioni con morsetti a perforazione di isolante
3.2.2
Distacco di derivazioni con morsetti a perforazione di isolante
(∗
∗∗)
(∗
∗∗)
3.3
INSTALLAZIONE DI MORSETTI
A PERFORAZIONE DI ISOLANTE
PER LA CORTOCIRCUITAZIONE
DEI CAVI BT
4. MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE
DESCRIZIONE
4.1
MISURE SU IMPIANTI, SU
PRESE E LINEE IN CAVO
5. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE
DESCRIZIONE
5.1
OPERAZIONI DI CAMBIO
LAMPADE SU APPARECCHI DI
ILLUMINAZIONE
6. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA
DESCRIZIONE
6.1
OPERAZIONI DI CAMBIO
LAMPADE E ACCESSORI
INSTALLATI SU CIRCUITI A
BASSA TENSIONE ( 220 V.)
CON ESCLUSIONE DELLE
LAMPADE E ACCESSORI
INSTALLATI SU CIRCUITI IN
SERIE A CORRENTE
COSTANTE 7,5 A
6.1.1
Operazioni di cambio lampade e interventi sulla componentistica del corpo
illuminante (starter, reattori, condensatori, fusibili, portalampade, ecc.)
Pag. 3 di 5
Allegato A
segue
Allegato A
6. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA
DESCRIZIONE
6.2
RIMOZIONE, INSTALLAZIONE O
SOSTITUZIONE CORPI
ILLUMINANTI (ARMATURE) SUI
CIRCUITI ALIMENTATI IN BT
CON ESCLUSIONE DEGLI
IMPIANTI ALIMENTATI DA
CIRCUITI IN SERIE A
CORRENTE COSTANTE 7,5 A
6.3
MISURE ELETTRICHE SU
IMPIANTI E LINEE I.P.
(*)
6.2.1
Rimozione/installazione armature previo distacco/allaccio dei conduttori di
alimentazione, compreso il loro isolamento.
6.3.1
Prova di presenza tensione nel punto di collegamento del corpo illuminante
alla montante di alimentazione
6.3.2
Prova di presenza tensione sulla linea nei sezionamenti all’interno dei giunti di
derivazione o alla sua origine
6.3.3
Rilievo della corrente di fase all’origine e nei punti di sezionamento della linea.
6.3.4
Rilievo dei valori della corrente omopolare di una linea o di una porzione di
questa
6.3.5
Rilievo delle potenze e delle energie assorbite e del relativo sfasamento su
linea o impianto
6.3.6
Misure e prove su impianti di terra e sui dispositivi di interruzione
dell’alimentazione
sono escluse le attività sui conduttori delle dorsali
(**) Nei tratti di cavo, compreso tra i morsetti BT dei trasformatori ed il quadro BT in Cabina
Secondaria o in Cabina Primaria, è vietata qualsiasi attività sotto tensione con la sola esclusione
dell’installazione di morsetti a perforazione di isolante per l’alimentazione dei concentratori di Cabina
Secondaria con le modalità riportate nella scheda operativa n° 3-2 “ CABINA SECONDARIA ATTIVITA’
SOTTO TENSIONE SUGLI IMPIANTI ELETTRICI BT COMPRESE LE MISURE, LE PROVE E LE ISPEZIONI “ nella
Sezione “ ESECUZIONE LAVORO”
Pag. 4 di 5
segue
Allegato A
ATTIVITA’ BT ESEGUIBILI SOTTO TENSIONE
ATTIVITA’ A CONTATTO
7. CIRCUITI DI REGOLAZIONE, TELETRASMISSIONE, MISURA, SEGNALAZIONE ALLARME ECC.
ALL’INTERNO DI IMPIANTI ED EDIFICI ANNESSI
DESCRIZIONE
7.1
OPERAZIONI SU CIRCUITI DI
REGOLAZIONE,
TELETRASMISSIONE, MISURA,
SEGNALAZIONE, ALLARME,
ECC. ALL’INTERNO DI IMPIANTI
ED EDIFICI ANNESSI, SU
CIRCUITI DI MISURA IN
GENERE E SU CIRCUITI
AUSILIARI DI COMANDO
-
7.2
ASPORTAZIONE/INSERZIONE
DI COMPONENTI ESTRAIBILI
(ES. RELE, FUSIBILI, SPAZZOLE
DI CIRCUITI DI ECCITAZIONE,
ECC.)
-
8. OPERAZIONI DI CONTROLLO E VERIFICA DI BATTERIE DI ACCUMULATORI
DESCRIZIONE
8.1
OPERAZIONI DI CONTROLLO E
VERIFICA DI BATTERIE DI
ACCUMULATORI
-
ATTIVITA’ A DISTANZA
9. LINEE AEREE IN CONDUTTORI NUDI
DESCRIZIONE
9.1
ATTACCO O DISTACCO DI
DERIVAZIONI TEMPORANEE IN
CAVO
9.1.1
Attacco di derivazioni temporanee in cavo
9.1.2
Distacco di derivazioni temporanee in cavo
10. MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE
DESCRIZIONE
10.1
MISURE SU IMPIANTI, SU
PRESE E LINEE AEREE IN
CONDUTTORI NUDI
-
Pag. 5 di 5
ACEA Distribuzione S.p.A.
ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A.
PRE
PREVENZIONE RISCHIO ELETTRICO
Disposizioni Integrative alle norme
C E I EN 50110 e CEI 11-27
- ALLEGATO C –
Competenze Unità
P.R.E. Rev.3 – Novembre 2014
Allegato C
COMPETENZE E RESPONSABILITA’ DELLE VARIE UNITA’
1. UNITA’ CONSEGNATARIA
E’ individuata:
a)
per le linee AT, Cabine Primarie AT/MT, cabine MT/MT: L’Unità Rete AT della Direzione Operazioni di
ACEA Distribuzione SpA;
b)
per le linee MT, Cabine Secondarie MT/BT, linee BT: Zone territorialmente competenti della Direzione
Operazioni di ACEA Distribuzione SpA;
c)
per le linee MT di IP, cabine secondarie IP, centri IP e linee BT di IP: Unità Operazioni della società
Acea Illuminazione Pubblica SpA;
d)
per la rete di telecontrollo e gli apparati ad essa collegati, mediante collegamenti in cavo o radio, per la
gestione della rete elettrica di distribuzione dell’energia elettrica: Unità Esercizio della Direzione
Operazioni di Acea Distribuzione SpA;
e)
per la rete di telecontrollo e gli apparati ad essa collegati, mediante collegamenti in cavo o radio, per la
gestione degli impianti di pubblica illuminazione: Unità Operazioni della società Acea Illuminazione
Pubblica SpA.
2. UNITA’ ADDETTA ALLA CONDUZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO
E’ individuata:
a)
per le linee AT e per le Cabine Primarie AT/MT, cabine MT/MT: Unità Esercizio della Direzione
Operazioni di ACEA Distribuzione SpA;
b)
per le linee MT, Cabine Secondarie MT/BT, esclusi i quadri BT: Unità Esercizio della Direzione
Operazioni di ACEA Distribuzione SpA;
c)
per le linee BT e i quadri BT in cabina secondaria MT/BT: Zone territorialmente competenti della
Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA;
d)
per le linee MT di pubblica illuminazione a 8,4 kV Cabine Secondarie IP, esclusi i quadri BT e i Centri di
IP: Unità Esercizio della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA;
e)
per le linee BT di pubblica illuminazione, i circuiti IP ed i quadri BT di pubblica illuminazione: Unità
Operazioni della società Acea Illuminazione Pubblica SpA.
3. UNITA’ ADDETTA ALLA CONDUZIONE DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE
E’ individuata:
a) per le linee AT e per le Cabine Primarie AT/MT e le cabine MT/MT: Unità Rete AT della Direzione
Operazioni di ACEA Distribuzione SpA;
b) per le linee MT, le linee MT di IP a 8,4 Kv, le linee BT, le cabine secondarie MT/BT, le cabine
MT/MT, i centri IP e le cabine secondarie di IP, esclusi i quadri IP: Zone territorialmente competenti
della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA;
c) per le Cabine Primarie e le Cabine Secondarie MT/BT, le Cabine Secondarie IP, i Centri IP e i
Quadri IP, limitatamente alle attività sulle apparecchiature di telecontrollo: Unità Esercizio della
Pag. 2 di 3
Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA ; in questo caso copia dei documenti di lavoro deve
essere trasmessa alle rispettive unità competenti;
d) per le linee BT di pubblica illuminazione inclusi i quadri BT: Unità Operazioni di ACEA Illuminazione
Pubblica SpA;
e) per le linee BT di pubblica illuminazione inclusi i quadri BT: Unità Progetti e Lavori di ACEA
Illuminazione Pubblica SpA; in questo caso copia dei documenti di lavoro deve essere trasmessa
all’Unità Operazioni di ACEA Illuminazione Pubblica SpA;
f)
per le linee BT di pubblica illuminazione inclusi i quadri BT, limitatamente alle attività eseguibili in
pronto intervento previste nell’allegato B: Zone territorialmente competenti della Direzione
Operazioni di ACEA Distribuzione SpA;
g) per tutte le linee elettriche MT, limitatamente alle attività di prove e misure per la ricerca del guasto o
per attività di diagnostica sui cavi: Unità Esercizio della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione
SpA;
h) per le cabine secondarie, le cabine secondarie di IP, centri IP, le linee elettriche BT: limitatamente
alle attività sui gruppi di misura, sui rispettivi TA e TV e sui sistemi di protezione elettrica: Unità Rete
AT della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA. In questo caso copia dei documenti di
lavoro deve essere trasmessa alle unità competenti;
i)
per le cabine primarie, cabine secondarie, cabine secondarie di IP, centri IP, linee elettriche BT,
limitatamente alle attività sui gruppi di misura e sui rispettivi TA e TV: Unità Misura della Unità
Servizi Commerciali e Bilancio Energetico di Acea Distribuzione SpA. In questo caso copia dei
documenti di lavoro deve essere trasmessa alle unità competenti.
j)
per le linee elettriche MT, le cabine secondarie MT/BT e le cabine IP, limitatamente alle attività
finalizzate all’effettuazione delle misure di terra presso le cabine e le cabine primarie: Unità Rete AT
della Direzione Operazioni di ACEA Distribuzione SpA. In questo caso copia dei documenti di lavoro
deve essere trasmessa alle unità competenti.
k) cabine secondarie di IP, centri IP, e quadri IP, limitatamente alle attività sulla rete di telecontrollo e
gli apparati ad essa collegati, mediante collegamenti in cavo o radio, per la gestione degli impianti di
pubblica illuminazione: Unità Operazioni della società Acea Illuminazione Pubblica SpA.
4. ATTIVITA’ PROGRAMMATE SU IMPIANTI BT DI I.P. ESEGUITE IN AUTONOMIA
DA UNITA’ DIVERSA DALL’UNITA’ ADDETTA ALLA CONDUZIONE
DELL’IMPIANTO.
Un’unità, preposta alla Conduzione Lavori diversa dall’Unità Addetta alla Conduzione Impianti di IP, per
effettuare lavori in autonomia, deve essere temporaneamente delegata alla conduzione dell’impianto
dall’Unità Operazioni di ACEA Illuminazione Pubblica SpA.
Tale delega dovrà essere richiesta, per l’impianto di IP interessato dai lavori e per il tempo necessario, con il
modello “Delega Temporanea Conduzione Impianti” (DTCI) allegato.
5. ATTIVITA’ ESEGUITE DA ACEA DISTRIBUZIONE SU IMPIANTI DI ALTRE
SOCIETA’
Le attività effettuate da ACEA Distribuzione su impianti elettrici di altre società del gruppo ACEA o di privati,
a qualsiasi titolo effettuate, ai fini del rischio elettrico saranno regolate dalla procedura PRE di ACEA
Distribuzione SpA in accordo ai Regolamenti di Esercizio o Protocolli di Intesa appositamente redatti e
sottoscritti tra le parti.
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ACEA Distribuzione S.p.A.
ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A.
PRE
PREVENZIONE RISCHIO ELETTRICO
Disposizioni Integrative alle norme
CEI EN 50110 e CEI 11-27
- ALLEGATO F –
Dichiarazione di titolarità di contratto d’appalto
P.R.E. Rev.3 – Novembre 2014
Allegato F
Unità di Acea Distribuzione o di Acea IP che gestisce
l’esecuzione delle attività lavorative
DICHIARAZIONE
di titolarità del Contratto d’Appalto
Si dichiara che l’impresa___________________________________________________________
Ha stipulato con l’Unità di Acea Distribuzione che gestisce l’esecuzione delle attività lavorative
(______________________________________________________________________________)
Il Contratto d’Appalto N°___________________________del______________________________
Relativo alle attività lavorative
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Si rilascia la presente dichiarazione ai fini di poter ottenere la messa fuori tensione di impianti
elettrici di Terzi eventualmente interferenti con i lavori oggetto del sopraindicato Contratto
d’Appalto.
__________lì________________________
Unità di Acea Distribuzione o di Acea IP
che gestisce l’esecuzione delle attività lavorative
ACEA Distribuzione S.p.A.
ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A.
PRE
PREVENZIONE RISCHIO ELETTRICO
Disposizioni Integrative alle norme
CEI EN 50110 e CEI 11-27
- ALLEGATO I –
Allaccio e distacco derivazioni con morsetti a
perforazione
P.R.E. Rev.3 – Novembre 2014
Allegato I
L’attività di allaccio e distacco di derivazioni per l’alimentazione dei Quadri
Concentratori di cabina secondaria con l’utilizzazione di morsetti di
derivazione a perforazione di isolante sul tratto di cavo BT di collegamento
Trasformatore – Quadro BT deve sempre essere eseguita adottando la
seguente procedura di lavoro.
Operazione di allaccio dei morsetti a perforazione:
a) Attestare in modo stabile nella propria sede definitiva gli estremi dei conduttori
del cavo di derivazione (4x2,5mmq) sull’interruttore di manovra sezionatore
(interruttore generale per l’alimentazione del Quadro Concentratore di Cabina
Secondaria) che deve essere in posizione di aperto e privo di fusibili.
b) Attestare gli altri estremi dei conduttori del cavo di derivazione (4x2,5mmq), sui
relativi morsetti a perforazione.
c) Posizionare i morsetti a perforazione su tutti i conduttori del cavo oggetto di
derivazione (collegamento tra Trasformatore e quadro BT), senza procedere al
serraggio;
d) Verificare la resistenza di isolamento tra tutte le coppie di conduttori del cavo di
derivazione. Tale resistenza deve essere uguale o superiore a 0,5MΩ;
e) Serrare a fondo i morsetti a perforazione .
Operazioni per le attività di distacco della derivazione devono essere
eseguite nel seguente ordine:
A) Aprire l’interruttore di manovra sezionatore (interruttore generale per
l’alimentazione del Quadro Concentratore di Cabina Secondaria) ed estrarre i
fusibili;
B) Scollegare il primo cavo di derivazione dall’interruttore di manovra sezionatore
C) Scollegare il primo cavo di derivazione dal morsetto a perforazione;
D) Inserire il tappo isolante nel morsetto a perforazione che resterà installato sul cavo
di collegamento tra TR e quadro BT;
E) Procedere in modo analogo per tutti i conduttori del cavo di derivazione.
Nel caso di installazione, per qualsiasi altro motivo, di morsetti a perforazione
di isolante su cavi attestati a morsettiere BT in sportelli stradali o in cabine
secondarie, gli stessi non devono essere rimossi, ma lasciati in opera per
eventuali utilizzi futuri.
ACEA Distribuzione S.p.A.
ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A.
PRE
PREVENZIONE RISCHIO ELETTRICO
Disposizioni Integrative alle norme
CEI EN 50110 e CEI 11-27
ALLEGATO Z
Modulistica
P.R.E. Rev.3 – Novembre 2014
Ai fini della gestione del rischio elettrico è indispensabile garantire un corretto ed efficace scambio di
informazioni fra le strutture e le persone coinvolte nelle attività lavorative che si svolgono su o in prossimità o
in vicinanza degli impianti elettrici. A tale scopo sono stati predisposti i moduli di seguito descritti e vengono
indicate anche le modalità di trasmissione degli stessi.
1. MODALITA’ DI TRASMISSIONE DEI MODULI
CONSEGNA A MANO
La persona che consegna il documento compila la parte di sua competenza e firma le copie del
documento stesso. La persona che riceve il documento, presa visione di quanto in esso contenuto,
firma le copie dove previsto.
Ciascuna delle due persone deve rimanere in possesso di una copia del documento.
RESTITUZIONE A MANO
La persona che deve restituire il documento sovrappone il suo originale sulla copia in possesso della
persona che lo deve ricevere, alla sua presenza lo compila per la parte di propria competenza, firma
entrambe le copie e ritira nuovamente l'originale.
Alla persona che riceve il documento rimane la copia compilata in ogni sua parte e debitamente
firmata.
TRASMISSIONE PER FONOGRAMMA O FAX
Oltre al recapito manuale e la spedizione per posta, compresa la posta elettronica, è consentito,
limitatamente ai casi previsti, trasmettere i documenti relativi alle presenti disposizioni con i sistemi di
trasmissione dati in uso, telefono, radio, fax, purché siano registrate le generalità di chi trasmette e di
chi riceve, la data e l'ora di trasmissione. La comunicazione tramite telefono o radio deve essere
attestata con modalità fonogramma.
La numerazione dei fonogrammi, da riportare nell’apposito spazio all’interno di moduli, deve essere
effettuata con successione di cinque cifre casuali.
Nella trasmissione per telefono o radio, la persona che riceve, a dettatura ultimata, deve rileggerne il
contenuto per avere conferma dell’esattezza dello stesso.
Al termine di questa operazione, ciascuna delle due persone scrive, nello spazio appositamente
predisposto all’interno dei moduli, il numero del fonogramma su cui l'altra ha riportato il messaggio
ed appone la propria firma.
La persona che trasmette deve accertarsi che la ricezione sia avvenuta correttamente.
2. DESCRIZIONE MODULI
Vengono di seguito descritti i moduli da impiegare per lo scambio delle informazioni durante lo
svolgimento dell'attività lavorativa su impianti o linee elettriche e le relative modalità di compilazione
e di trasmissione.
Nella Tabella che segue è presentata la modulistica specifica da utilizzare in relazione alla tipologia
dell'attività lavorativa.
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MODULISTICA PER LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO
CONDIZIONI ORGANIZZATIVE
ED IMPIANTISTICHE
MODULISTICA SPECIFICA PER
ATTIVITA' LAVORATIVE SU IMPIANTI
ELETTRICI IN BASSA TENSIONE (BT)
MODULISTICA SPECIFICA PER
ATTIVITA' LAVORATIVE SU
IMPIANTI ELETTRICI IN MEDIA E
ALTA TENSIONE (AT/MT)
- RI coincidente con PL
- Lavori sotto tensione non in
prossimità di parti attive
Documento di lavoro
Attività non eseguibile
- RI coincidente con PL
- Lavori sotto tensione in
prossimità di parti attive BT
Documento di lavoro
Attività non eseguibile
- RI coincidente con PL
- Lavori sotto tensione in
prossimità di parti attive ATMT
- RI coincidente con PL
- Lavoro fuori tensione in
prossimità di parti attive BT
Documento di lavoro
+
PIANO D' INTERVENTO
(CEI 11.27-13.3.3)
+
Piano di Lavoro (solo per eventuale
disalimentazione della AT/MT
interferente)
Documento di lavoro
Attività non eseguibile
PIANO DI LAVORO (PdL)
+
PIANO D'INTERVENTO (PI)
(2)
- RI coincidente con PL
- Lavoro fuori tensione in
prossimità di parti attive
AT/MT
ATTIVITA’
LAVORATIVE
SVOLTE DA
PERSONALE DI
ACEA
DISTRIBUZIONE
E DI ACEA
ILLUMINAZIONE - RI coincidente con PL
- Lavoro fuori tensione non in
PUBBLICA
prossimità di parti attive
Per lavori programmati
PIANO D' INTERVENTO
(CEI 11-27/13.3.3)
+
PIANO DI LAVORO (solo per eventuale
disalimentazione della AT/MT
interferente)
PIANO DI LAVORO (PdL)
+
PIANO D'INTERVENTO (PI)
(2)
Documento di lavoro
PIANO DI LAVORO (PdL)
+
PIANO D'INTERVENTO (PI)
- RI diverso da PL
- Lavoro fuori tensione in
prossimità di parti attive BT
(1)
Documento di lavoro
+
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO
ELETTRICO (CI)
PIANO DI LAVORO (PdL)
+
PIANO D'INTERVENTO (PI)
+
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO
ELETTRICO (CI)
- RI diverso da PL
- Lavoro fuori tensione in
prossimità di parti attive
AT/MT
Documento di lavoro
+
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO
ELETTRICO (CI)
+
PIANO DI INTERVENTO
PIANO DI LAVORO (PdL)
+
PIANO D'INTERVENTO (PI)
+
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO
ELETTRICO (CI)
- RI diverso da PL
- Lavoro fuori tensione non in
prossimità di parti attive
Documento di lavoro
+
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO
ELETTRICO (CI)
PIANO DI LAVORO (PdL)
+
PIANO D'INTERVENTO (PI)
+
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO
ELETTRICO (CI)
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CONDIZIONI ORGANIZZATIVE
ED IMPIANTISTICHE
-
RI diverso da PL
Lavori sotto tensione non in
prossimità di parti attive
-
RI diverso da PL
Lavori sotto tensione in
prossimità di parti attive BT
(1)
ATTIVITA'
LAVORATIVE
SVOLTE
DALL'IMPRESA
APPALTATRICE
O DA TERZO
-
RI diverso da PL
Lavori sotto tensione in
prossimità di parti attive
AT/MT
MODULISTICA SPECIFICA PER
ATTIVITA' LAVORATIVE SU IMPIANTI
ELETTRICI IN BASSA TENSIONE (BT)
NOTIFICA LAVORI BT SOTTO
TENSIONE (NLT)
I lavori sotto tensione saranno regolati da
specifico Capitolato Tecnico d'Appalto
redatto in base alla tipologia del lavoro
che si intende affidare alla impresa
appaltatrice o terzo (come previsto nella
Nota Tecnica)
NOTIFICA LAVORI BT SOTTO
TENSIONE (NLT)
I lavori sotto tensione saranno regolati da
specifico Capitolato Tecnico d'Appalto
redatto in base alla tipologia del lavoro
che si intende affidare alla impresa
appaltatrice o terzo (come previsto nella
Nota Tecnica)
MODULISTICA SPECIFICA PER
ATTIVITA' LAVORATIVE SU
IMPIANTI ELETTRICI IN MEDIA E
ALTA TENSIONE (AT/MT)
non eseguibile
non eseguibile
non eseguibile
NOTIFICA LAVORI BT SOTTO
TENSIONE (NLT)
+
PIANO DI INTERVENTO (PI)
(a cura PL dell’Impresa)
RI diverso da PL
Lavoro fuori tensione in
prossimità di parti attive BT
(1)
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO
ELETTRICO (CI)
-
RI diverso da PL
Lavoro fuori tensione in
prossimità di parti attive
AT/MT
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO
ELETTRICO (CI)
+
PIANO DI INTERVENTO (PI)
(a cura PL dell’Impresa)
-
RI diverso da PL
Lavoro fuori tensione non
prossimità di parti attive
PIANO DI LAVORO (PdL)
+
PIANO D'INTERVENTO (PI)
(redatto a cura del PL dell’Impresa)
+
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO
ELETTRICO (CI)
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO
ELETTRICO (CI)
(1)
L’operatore dell’Acea Distribuzione e di ACEA Illuminazione Pubblica, classificato PES e idoneo ad effettuare lavori sotto
tensione BT, svolge le attività per le quali è stato abilitato dal Datore di Lavoro ed è in grado di valutare e controllare
autonomamente i rischi dovuti alla prossimità, attuando la protezione mediante impedimento fisico (es.: teli isolanti). Se RI
diverso da PL e PL non abilitato a lavori sotto tensione, la realizzazione dell’impedimento fisico sarà a cura RI.
(2)
Esclusivamente per l’attività di sostituzione fusibili MT o per verifica della presenza di tensione MT in prossimità di parti attive può
essere utilizzato il modulo RICHIESTA CONFERMA DELEGA (RCD).
NOTA BENE:
la Consegna Impianti elettrici B.T. di Illuminazione Pubblica viene effettuata con il modulo NOTIFICA CONSEGNA
IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA (CIIP).
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2.1
“PIANO DI LAVORO” – PdL
2.1.1
Quando si usa
Deve essere redatto quando il lavoro è complesso.
Deve essere obbligatoriamente emesso quando è presente almeno una delle seguenti condizioni:
il Responsabile dell’Impianto delegato è diverso dal Preposto ai Lavori;
il lavoro si svolge in prossimità di parti attive di impianto complesso (A.T./M.T.) di cui si
rende necessaria la messa fuori servizio;
il lavoro si svolge in presenza di linee interferenti per le quali è necessaria la messa
fuori servizio.
-
In deroga a quanto sopra:
non è previsto per attività di semplice accesso su superfici di circolazione poste al di
sotto di parti attive quando l'operatore, pur entrando nella “Zona prossima”, per quanti movimenti
possa fare, non può mai raggiungere la “Zona di lavoro sotto tensione”;
non è previsto per attività lavorative dove l'operatore, pur entrando nella “Zona
prossima”, per quanti movimenti possa fare, non può mai raggiungere la “Zona di lavoro sotto
tensione” con parti del corpo, né con oggetti, né con attrezzi di modeste dimensioni quali pinze,
cacciaviti, tronchesi ecc., da lui maneggiati;
può essere sostituito dal modulo
RICHIESTA/CONFERMA
DELEGA
(RCD)
esclusivamente per le attività di sostituzione fusibili o verifica presenza di tensione MT eseguite
in prossimità di parti attive.
-
-
-
-
2.1.2
Chi lo emette
Il RI dell’Unità Addetta ai Lavori. I Piani di Lavoro potranno essere redatti e firmati dal personale
abilitato alla emissione dei PdL. L’elenco del personale delegato dovrà essere trasmesso dalle
rispettive Unità, alla Conduzione Rete (CR) ed alla Unità Qualità e Sicurezza.
2.1.3
Come si compila
Nel Piano di Lavoro devono essere riportati i seguenti dati:
1)
l’Unità Consegnataria che ha la titolarità dell’impianto elettrico oggetto delle attività
lavorative;
2)
l’Unità emittente del Piano di Lavoro;
3)
il numero progressivo che individua in maniera univoca il Piano di Lavoro, seguito dal
numero apposto dall’'Unità Addetta alla Conduzione dell’impianto elettrico per approvazione
e conferma di assegnazione al Responsabile dell’Impianto ed ai suoi delegati della
responsabilità delle manovre per lavori previste e necessarie per l’esecuzione della attività
lavorativa o per la messa in sicurezza delle linee interferenti. Tale numerazione deve essere
riportata su tutte le pagine;
4)
il/i numero/i del/i Piano/i di Lavoro eventualmente collegato/i;
5)
il nome del richiedente e la denominazione della Impresa Appaltatrice o del Terzo, per PdL
richiesti da Imprese Appaltatrici o da Terzi;
6)
il nominativo del RI che ha elaborato il documento e pianificato ed organizzato la messa in
sicurezza dell'impianto elettrico oggetto delle attività lavorative;
7)
l’esatta denominazione dell’impianto elettrico oggetto delle attività lavorative e la relativa
tensione di esercizio;
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8)
l’esatta denominazione dell’eventuale impianto elettrico attivo posto in prossimità;
9)
le indicazioni per la “definizione del posto di lavoro” (ubicazione, indirizzo, ecc.);
10)
la descrizione dettagliata delle attività lavorative da eseguire;
11)
il tempo previsto per l’esecuzione delle attività lavorative;
12)
il tempo di riconsegna in caso di necessità;
13)
il nominativo del Responsabile delle Manovre (REM) in turno presso la CR all’istante di
attivazione e di chiusura del PdL, limitatamente ai PdL in cui esegue, da remoto o tramite
Persona Autorizzata, manovre per lavori.
Pertanto è consentito fare riferimento al ruolo e non al nominativo, ed indicarne il nominativo
in fase di esecuzione del PdL.
14)
Indicazione delle manovre per lavori, affidate al REM, con funzioni di delegato del RI, per
l’esecuzione da remoto o tramite Autorizzato;
15)
il nominativo del Responsabile dell’Impianto delegato, la relativa Unità di appartenenza ed il
recapito telefonico a cui può essere rintracciato nel corso dei lavori. In tale campo il RI dovrà
anche indicare le operazioni descritte dal piano di lavoro delegate al RI delegato, per
l’esecuzione in sicurezza dei lavori;
L’indicazione delle manovre e delle operazioni delegate al REM ed al RI delegato (punti 14 e 15), per
la messa in sicurezza degli impianti oggetto dei lavori o interferenti con questi, potrà essere
effettuata riportando l’indice di attribuzione dell’adempimento individuato sul piano di lavoro con le
lettere da A) ad M).
16)
il nominativo del Preposto ai Lavori e la relativa Unità di appartenenza o il nominativo del
Preposto ai Lavori dell’ Impresa Appaltatrice o del Terzo;
17)
l’indicazione della presenza del Programma Prove;
18)
l’elenco degli impianti elettrici da mettere fuori tensione e in sicurezza per lo svolgimento
delle attività lavorative e la descrizione precisa dei punti su cui effettuare i sezionamenti per
la loro completa disalimentazione e la messa a terra e in corto circuito con dispositivi fissi o
mobili;
19)
l’elenco degli eventuali impianti elettrici da mettere fuori tensione ed in sicurezza per
interferenza e, per gli impianti di proprietà Acea Distribuzione, la descrizione precisa dei
punti su cui effettuare i sezionamenti per la completa disalimentazione e la messa a terra e
in corto circuito con dispositivi fissi o mobili;
20)
i provvedimenti previsti per “assicurarsi contro la richiusura dei sezionamenti”: blocco degli
organi di manovra (apposizione di lucchetto, inserimento di dispositivi fissi di messa in corto
circuito e a terra interbloccati con il sezionamento, ecc.) o azioni inibitrici equivalenti e, in
ogni caso, apposizione dei cartelli monitori “Lavori in corso – non effettuare manovre”;
21)
le indicazioni per individuare univocamente l’impianto/elemento d’impianto oggetto dei lavori
(eventuali contrassegni da adottare, denominazione riportata sul cartello, messa a terra e in
corto circuito in vicinanza del posto di lavoro, tranciatura del cavo dopo aver individuato con
certezza lo stesso mediante strumentazione e metodologie idonee, ecc..);
22)
nel campo NOTE: oltre ad eventuali notizie ritenute necessarie, l’elenco delle linee su cui
necessita escludere le richiusure (in caso di attività lavorative su linee in cavo di cui non è
garantita l’individuazione). Nel caso di lavori su linee aeree AT, se il lavoro interessa più
sostegni o per le eventuali situazioni in cui il Preposto ai Lavori non riesca a mantenere sotto
controllo tutto il cantiere, occorre riportare, come pure sullo schema, il numero dei sostegni e
nuovamente il numero della linea AT dove devono essere installate le ulteriori messe a terra,
con l'obbligo da parte del Preposto ai Lavori di consegnare copia del "Piano di Lavoro" a tutti
gli “Addetti” che si occuperanno dell'installazione e successiva rimozione delle stesse;
23)
qualora non proposta in allegato (con le caratteristiche sotto elencate), la riproduzione dello
schema elettrico della rete interessata dalle attività lavorative con l’evidenziazione:
a) dell'impianto elettrico da consegnare;
b) dei punti di sezionamento;
c) delle eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento;
Pag. 6 di 23
d)
e)
24)
25)
26)
dei punti di installazione delle messe a terra e in cortocircuito di lavoro;
del punto di installazione delle messe a terra e in cortocircuito per la conferma
dell'individuazione dell'impianto elettrico oggetto delle attività lavorative, ovvero
dove eseguire la tranciatura del cavo;
la data e la firma del RI individuato dalla URI alla conduzione dell’impianto ed alla
compilazione del PdL, su ogni pagina compilata;
l’indicazione della scheda “Istruzioni Operative” relativa alle attività da svolgere.
In allegato:
a) lo schema elettrico qualora non riportato nel modello;
b) l'eventuale modulo "Programma per Prove";
c) nel caso di attività lavorative in Cabina Primaria o in Cabina Secondaria
complessa, una planimetria, quando necessaria, con l’indicazione del posto di
lavoro, dell'ubicazione degli impianti elettrici e del percorso di accesso degli
automezzi e mezzi speciali (autocestelli, autogrù, ecc.) da impiegare;
d) Piano di Intervento;
e) Ogni altro documento collegato con i lavori previsti con il PdL
Eventuale dichiarazione del REM al RI delegato di apertura del PdL, con l’esecuzione delle
manovre di propria competenza comunicate con modello NEM. Sulle copie del PdL, in
possesso del RI delegato e del REM verranno annotate data e ora di inizio e la
comunicazione sarà documentata con scambio di fonogramma fra i due.. Il modello NEM
dovrà essere allegato al PdL;
27)
La dichiarazione da parte del RI delegato al REM dell’inizio delle attività previste dal PdL con
a
la descrizione della 1 manovra per lavori che andrà ad eseguire o sta eseguendo; sulle
copie del PdL, in possesso del RI delegato e del REM verranno annotate data e ora. La
comunicazione sarà documentata con scambio di fonogramma tra i due.
28)
in caso di sospensioni o interruzioni programmate del lavoro, il programma delle sospensioni
e della ripresa in carico degli impianti, con la descrizione dell’assetto dell’elemento di
impianto/linea da restituire temporaneamente all’esercizio;
29)
al termine delle attività lavorative o in caso di richiesta urgente di rientro in servizio degli
impianti con assetto di rete provvisorio, le indicazioni con la configurazione effettiva degli
impianti, la data e l’ora in cui vengono riconsegnati.
Questa sezione deve essere compilata sia per la restituzione urgente dell’impianto oggetto
del PdL, causata da esigenze di esercizio della rete, sia per la riconsegna dell’impianto al
REM al termine dei lavori, quando quest’ultimo provvede alla esecuzione delle manovre di
rimessa in esercizio degli impianti di propria competenza da remoto o con persona
autorizzata. La comunicazione sarà documentata con scambio di fonogramma tra RI o suo
delegato e REM;
30)
dichiarazione del RI delegato al REM di chiusura delle attività previste dal PdL con la
descrizione della manovra di rimessa in esercizio dell’impianto che andrà ad eseguire o che
sta eseguendo. Sulle copie del PdL in possesso del RI delegato e del REM verranno
annotate data ed ora della comunicazione. La scambio delle informazioni sarà documentato
mediante fonogramma fra i due.
31)
le indicazioni per registrare l’eventuale trasferimento del Piano di Lavoro ad altro Preposto ai
Lavori e/o ad altro Responsabile Impianto delegato e/o ad altro Responsabile Impianto;
32)
il nominativo della persona di livello gerarchico superiore che espleta la procedura di
sostituzione del RI o suo delegato uscente in caso di forzata assenza dello stesso, la data e
l’ora della sostituzione;
33)
la data e la firma del RI delegato alla conduzione operativa del PdL su ogni pagina
compilata.
Nota: a intervento ultimato il Piano di Lavoro dovrà essere archiviato, a cura dell’Unità Addetta alla
Conduzione Lavori, con il/i modulo/i "Notifica Consegna Impianto Elettrico", se presente/i, relativo/i
all'impianto elettrico consegnato e restituito, il Piano di Intervento, ed eventuali ulteriori documenti già
allegati allo stesso.
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2.1.4
Casi particolari
Qualora, in fase di attuazione del PdL, il RI delegato riscontrasse incongruenze tra quanto indicato sul
PdL e quanto presente sul posto di lavoro (condizioni, configurazione, necessità particolari, ecc.), o si
evidenziassero necessità di condizioni aggiuntive o differenti, o il PdL richiedesse modifiche alle
condizioni dell’impianto (ad esempio mancata accettazione della consegna impianto), il RI delegato
deve bloccare le attività, annullare il PdL e richiedere l’elaborazione di un nuovo PdL all’unità
emittente evidenziando le motivazioni dell’annullamento.
2.1.5 A chi è trasmesso o consegnato
a)
b)
c)
all’Unità addetta alla Conduzione dell’Impianto Elettrico;
al Responsabile Impianto designato;
al Preposto ai Lavori ovvero al Preposto ai Lavori dell’ Impresa Appaltatrice o del Terzo in caso di
attività lavorative affidate allo stesso.
2.1.6 Come si trasmette
Il Piano di Lavoro può essere comunicato agli interessati:
d) con consegna a mano;
e) via fax;
f)
a mezzo fonogramma nei casi previsti al punto 5.4 “gestione PdL per interventi su guasto o
emergenza”;
g) via telematica nei casi previsti dalle normative aziendali.
E’ necessario inoltre che, nel caso di attività lavorative eseguite da Impresa Appaltatrice o Terzo, nel
campo “Note” sia riportato il recapito telefonico della Impresa Appaltatrice o del Terzo ed il nome del
suo Responsabile.
Nel caso di attività lavorative fra loro interferenti è necessario che i relativi Piani di Lavoro vengano tra
loro collegati e trasmessi a tutte le unità Interessate.
Qualora gli impianti elettrici interessati, facciano riferimento a più di una Unità addetta alla conduzione
dell’impianto, di ACEA Distribuzione e di altri gestori, il coordinamento e conseguente collegamento
dei Piani di Lavoro tra loro deve essere effettuato a cura di una delle Unità addette alla conduzione
dell’impianto elettrico interessate, stabilito di comune accordo tra loro. Tutti i piani di lavoro collegati
devono essere trasmessi a tutti gli interessati .
Pag. 8 di 23
2.2 “NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO” – CI
2.2.1
Quando si usa
Per la consegna da parte del Responsabile dell’Impianto o suo delegato al Preposto ai
Lavori di Acea Distribuzione/ACEA IP (qualora non coincidenti) o della Impresa
Appaltatrice o del Terzo, e successiva restituzione da parte di quest'ultimo, dell’impianto
elettrico di proprietà di Acea Distribuzione/ACEA IP sul quale sono già state effettuate le
manovre per lavori per porlo nelle condizioni di sicurezza necessarie per l'esecuzione delle
attività lavorative o per interferenza, indicate nel "Piano di Lavoro” o nei documenti di
lavoro.
Non può essere utilizzato per la consegna di un impianto elettrico di Acea
Distribuzione/ACEA IP a Terzi che ne abbiano chiesto la disalimentazione per proprie
esigenze, qualora detti Terzi non abbiano la titolarità a riceverlo (Persona Esperta).
In tale caso non potrà essere effettuata la consegna dell’impianto elettrico, ma si dovrà
predisporre la prevista dichiarazione per la comunicazione al Terzo della sua avvenuta
messa in sicurezza e per la successiva rimessa in servizio (mod. DT).
2.2.2
Chi lo emette
Il Responsabile dell’Impianto o suo delegato.
2.2.3
Come si compila
a) l’Unità Consegnataria che ha la titolarità dell’impianto elettrico oggetto della consegna;
b) l’Unità emittente della "Notifica Consegna Impianto Elettrico";
c) un numero di fonogramma costituito da una successione di cifre casuali (in caso di
trasmissione a mezzo fonogramma nei casi previsti);
Sezione A della “Notifica Consegna Impianto Elettrico” devono essere riportati i seguenti
dati:
d) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o del suo delegato e l’Unità di
appartenenza;
e) gli estremi del Documento di Lavoro o del Piano di Lavoro e di eventuali Piani di
Lavoro collegati;
f) il nominativo del Preposto ai Lavori e della relativa Unità di appartenenza o del
Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo;
g) l'esatta denominazione dell’impianto elettrico oggetto della consegna e la relativa
tensione di esercizio nonché l’indicazione che trattasi di consegna per lavori o per
interferenza. Per ogni tipologia di consegna (per lavori o per interferenza) deve essere
emessa specifica Consegna Impianti;
h) eventuali ulteriori impianti interferenti messi fuori servizio e oggetto di specifica
Consegna Impianto;
i) l'esatta denominazione dell'eventuale impianto elettrico attivo posto in prossimità;
j) le indicazioni per la “definizione del posto di lavoro” (ubicazione, indirizzo, ecc.);
k) la descrizione precisa dei punti su cui sono stati effettuati i sezionamenti per la
completa disalimentazione dell'impianto elettrico oggetto della consegna;
l) l’indicazione dello stato del neutro in caso di linea BT;
m) i provvedimenti adottati per “assicurarsi contro la richiusura dei sezionamenti”: blocco
degli organi di manovra o azioni inibitrici equivalenti e, in ogni caso, apposizione dei
cartelli monitori “Lavori in corso – non effettuare manovre”;
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n) le indicazioni adottate per l'univoca individuazione dell’elemento d'impianto/linea
oggetto della consegna (eventuali contrassegni adottati, denominazione riportata sui
cartelli, tranciatura del cavo, ecc.);
o) l’ubicazione e le modalità di effettuazione delle eventuali messe a terra e in
cortocircuito nei punti di sezionamento;
in caso di apposizione di terre di individuazione su linee AT o MT da parte dell’impresa
appaltatrice:
p) i nominativi del Responsabile Impianto o suo delegato e del Preposto ai Lavori che
deve effettuare la corretta individuazione delle linee AT con la verifica di assenza
tensione (utilizzando correttamente un’appropriata e idonea strumentazione) e la
successiva messa a terra di individuazione, alla presenza del Responsabile Impianto o
suo delegato e sotto la responsabilità del PL stesso;
q) il punto esatto dove eseguire la verifica di assenza tensione e la messa a terra e in
corto circuito: n° sostegno, linea AT o MT, contrassegno per l’individuazione.
r) nel caso in cui non è prevedibile che a fine lavori la riconsegna impianto venga
effettuata al RI o suo delegato che ha consegnato l’impianto, il nominativo del tecnico
dell’Unità Addetta ai Lavori da contattare; il tecnico contattato potrà assumere
personalmente il ruolo di RI o suo delegato subentrante oppure fornire i riferimenti del
RI o suo delegato subentrante a cui riconsegnare l’impianto;
s) modalità di riconsegna impianto, a mano o per fonogramma, dal PL al RI o suo
delegato che quest’ultimo prevedrà già in fase di consegna impianto, in base alla
tipologia dell’impianto, alla complessità delle attività lavorative, alle condizioni
ambientali, ecc…;
t) la data e l’ora della consegna della notifica;
u) nel caso di consegna a mano, la firma della persona che consegna la notifica
(Responsabile dell’Impianto o suo delegato) e la firma della persona che riceve la
notifica (Preposto ai Lavori o Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del
Terzo);
v) nel caso di trasmissione a mezzo fonogramma, nei casi specificatamente previsti, il
Nome e Cognome della persona che trasmette la notifica (Responsabile dell’Impianto
o suo delegato) e il Nome e Cognome della persona che riceve la notifica (Preposto ai
Lavori), nonché un numero di fonogramma e la firma della persona che lo
trasmette/riceve. La trasmissione in fase di consegna impianto a mezzo
fonogramma è consentita solo nel caso in cui i lavori sono eseguiti da personale
di Acea Distribuzione/Acea IP, e non si è in presenza di PdL tra loro collegati.
Sezione B - restituzione definitiva dell'impianto elettrico
w) un numero di fonogramma costituito da una successione di cinque cifre casuali e la
firma della persona che lo trasmette/riceve (in caso di trasmissione a mezzo
fonogramma);
x) il nominativo del Preposto ai Lavori e l’Unità di appartenenza o del Preposto ai Lavori
della Impresa Appaltatrice o del Terzo che aveva ricevuto la notifica;
y) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e l’Unità di Appartenenza;
z) il PdL o il Documento di riferimento;
aa) la data e l’ora in cui è riconsegnata la notifica;
bb) la firma della persona che aveva ricevuto la notifica (Preposto ai Lavori o Preposto ai
Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo) e la firma del Responsabile Impianto o
suo delegato;
cc) un numero di fonogramma corrispondente del RI o suo delegato (in caso di
trasmissione a mezzo fonogramma);
dd) le indicazioni per registrare l’eventuale trasferimento della “Notifica Consegna
Impianto” ad altro Preposto ai Lavori;
ee) le indicazioni per registrare la riconsegna provvisoria dell’impianto al Responsabile
dell’Impianto o suo delegato nel caso di sostituzione del Preposto ai Lavori della
Impresa Appaltatrice;
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ff) le indicazioni per registrare l’eventuale trasferimento della “Notifica Consegna
Impianto” ad altro Responsabile dell’Impianto o suo delegato;
gg) il nominativo della persona di livello gerarchico superiore che espleta la procedura di
sostituzione del RI o suo delegato uscente in caso di forzata assenza dello stesso, la
data e l’ora della sostituzione.
Sezione C - Restituzione provvisoria dell'impianto elettrico. La sezione è utilizzabile solo
se la consegna dell’impianto od elemento di impianto oggetto dei lavori è stata effettuata a
mano posto di lavoro. Deve essere utilizzata in abbinamento ad un Modello “Notifica
Consegna Impianto elettrico” provvedendo alla numerazione delle pagine con indicazione
del numero complessivo raggiunto in relazione alle sospensioni effettuate. Ogni pagina
serve alla descrizione di una sospensione ed alle condizioni in cui lo stesso impianto si
trova nell’istante del passaggio da PL ad RI e viceversa. Sul Modello devono essere
indicati i seguenti dati:
hh) L’impianto o porzione di impianto oggetto della restituzione temporanea;
ii) il nominativo del Preposto ai Lavori e l’Unità di appartenenza o del Preposto ai Lavori
della Impresa Appaltatrice o del Terzo che aveva ricevuto la notifica;
jj) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e l’Unità di Appartenenza;
kk) il PdL o il Documento di lavoro di riferimento;
ll) le condizioni in cui si trova l’impianto oggetto di restituzione;
mm) la data e l’ora in cui avviene la restituzione dell’impianto e della relativa notifica;
nn) la firma della persona che aveva ricevuto la notifica (Preposto ai Lavori o Preposto ai
Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo) e la firma del Responsabile Impianto o
suo delegato;
Completate le attività di pertinenza del RI o suo delegato si potrà procedere ad una
eventuale 2° Consegna Impianto da parte del RI o suo delegato al PL (Preposto ai Lavori o
Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo). In questa sezione dovranno
essere riportati i seguenti dati:
oo) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e l’Unità di appartenenza;
pp) il nominativo del Preposto ai Lavori e della relativa Unità di appartenenza o del
Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo;
qq) L’esito delle verifiche effettuate sull’impianto e gli eventuali ulteriori lavori da eseguire;
rr) Le condizioni in cui si trova l’impianto oggetto di 2° consegna (ubicazione del posto di
lavoro, sezionamenti effettuati, assicurazioni contro la richiusura, apposizione di cartelli
monitori, individuazione dell’impianto oggetto dei lavori, ubicazione delle messe a terra
e in corto circuito nei punti di sezionamento);
ss) la data e l’ora della consegna della notifica;
tt) la firma della persona che consegna la 2° notifica (Responsabile dell’Impianto o suo
delegato) e la firma della persona che la riceve (Preposto ai Lavori o Preposto ai Lavori
della Impresa Appaltatrice o del Terzo).
Per ogni sospensione e ripresa dei lavori dovrà essere predisposto un modello Sezione C
appositamente numerato.
Qualora a valle della sospensione e restituzione dell’impianto al RI o suo delegato, non
occorra eseguire ulteriori interventi sull’impianto, si dovrà procedere alla compilazione della
sezione B, “riconsegna definitiva dell’impianto elettrico”.
2.2.4
A chi è trasmesso
E’ consegnato dal Responsabile dell’Impianto o suo delegato al Preposto ai Lavori
dell'Acea Distribuzione/e Acea IP o al Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice o del
Terzo e viceversa al termine delle attività lavorative.
Copia sottoscritta del documento deve rimanere in possesso dei due soggetti interessati e,
al termine delle attività lavorative, deve essere archiviata, a cura dell’Unità Addetta ai
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Lavori, unitamente al Piano di Lavoro (o, in assenza del Piano di Lavoro al documento di
lavoro).
2.2.5
Come si trasmette
La Notifica Consegna Impianto Elettrico è consegnata a mano; per attività lavorative su
linee eseguite da personale dell'Acea Distribuzione/Acea IP, può essere trasmessa agli
interessati a mezzo fonogramma.
La restituzione dell’impianto a fine lavori da parte del Preposto ai Lavori al Responsabile
Impianto o suo delegato, può avvenire:
con consegna a mano;
a mezzo fonogramma secondo quanto stabilito) .
In mancanza dei tale documento, debitamente compilato nella sez. B, è vietato
rimettere in servizio l’impianto.
Nel caso tale documento a fine lavori risulti irreperibile presso l’Unità Addetta ai Lavori, la
riconsegna da parte del PL e la rimessa in servizio dell’impianto devono essere gestiti da
persona di livello gerarchico superiore al RI o suo delegato che ha effettuato la consegna.
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2.3 “NOTIFICA LAVORI BT SOTTO TENSIONE” – NLT
2.3.1
Quando si usa
Per la consegna, da parte del Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori al
Rappresentante dell’Impresa Appaltatrice, e successiva restituzione da parte di
quest'ultimo, dell’impianto elettrico BT di proprietà di Acea Distribuzione in tensione per
l’esecuzione di attività lavorative o di manutenzione sotto tensione da parte dell’Impresa.
2.3.2
Chi lo emette
Il Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori.
2.3.3
Come si compila
l’Unità Consegnataria che ha la titolarità dell’impianto elettrico oggetto della consegna;
l’Unità Addetta ai Lavori emittente della "Notifica Lavori BT Sotto Tensione ";
il nominativo del Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori emittente;
il nominativo del Rappresentante dell’Impresa;
gli estremi del Documento di Lavoro;
l'esatta denominazione dell’impianto elettrico oggetto della consegna e la relativa
tensione di esercizio nonché l’indicazione che trattasi di impianto elettrico in tensione;
g) l'esatta denominazione dell'eventuale impianto elettrico attivo posto in prossimità;
h) le indicazioni per la “definizione del posto di lavoro” (ubicazione, indirizzo, ecc.);
i) la data e l’ora della consegna della notifica;
j) nel caso di consegna via fax, la firma della persona che consegna la notifica
(Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori emittente).
k) il Rappresentante dell’Impresa dovrà restituire a mezzo fax il modulo con data e firma
per accettazione.
Restituzione dell'impianto elettrico - devono essere indicati i seguenti dati:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
l)
m)
n)
o)
2.3.4
il nominativo del Rappresentante dell’Impresa che aveva ricevuto la notifica;
il nominativo del Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori emittente;
la data e l’ora in cui è riconsegnata la notifica;
la firma della persona che aveva ricevuto la notifica (Rappresentante dell’Impresa) e la
firma del Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori emittente.
A chi è trasmesso
E’ consegnato dal Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori emittente al Rappresentante
dell’Impresa e viceversa al termine delle attività lavorative.
Copia sottoscritta del documento deve rimanere in possesso dei due soggetti interessati e,
al termine delle attività lavorative, deve essere archiviata, a cura dell’Unità Addetta ai
Lavori emittente, unitamente alla documentazione di lavoro.
2.3.5
Come si trasmette
La Notifica Lavori BT sotto tensione (NLT) si trasmette:
- via fax oppure a mano dal Rappresentante dell’Unità Addetta ai Lavori al
Rappresentante dell’impresa per la notifica;
- via fax oppure a mano dal rappresentante dell’impresa all’unità Addetta ai Lavori dopo
aver stabilito la data e l’ora di effettuazione dei lavori, aver individuato il preposto al
quale è assegnato il lavoro e, sopratutto, prima dell’inizio degli stessi;
- via fax o a mano dal rappresentante dell’impresa all’Unità Addetta ai Lavori a lavori
ultimati.
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2.4 “ PIANO DI INTERVENTO” - PI
2.4.1
Quando si usa
Quando il lavoro è complesso.
Per l’esecuzione delle attività lavorative o di manutenzione fuori tensione su impianti
elettrici complessi o interferenti con elementi di impianto elettrico complesso ovvero
quando è previsto un Piano di Lavoro.
Il Piano di Intervento può essere sostituito, per lavori ripetitivi, da schede di lavoro o simili
che definiscano le metodologie di esecuzione. Sarà cura dell’Unità che individua tale
esigenza, redigere una scheda idonea.
2.4.2
Chi lo emette
E’ predisposto dal Preposto ai Lavori.
Per lavori effettuati direttamente da personale di ACEA Distribuzione, può essere
predisposto da un tecnico dell’Unità Addetta ai Lavori e proposto al PL che potrà
accettare il documento controfirmandolo, ovvero apportando le modifiche ritenute
necessarie.
2.4.3
Come si compila
Nel Piano di Intervento devono essere riportati i seguenti dati:
a) l’Unità Consegnataria che ha la titolarità dell’impianto elettrico oggetto delle attività
lavorative;
b) il numero progressivo che individua in maniera univoca il Piano di Intervento (diverso
dal numero di eventuale Piano di Lavoro collegato);
c) l’Unità emittente del Piano di Intervento;
d) il nominativo del Tecnico che ha pianificato ed organizzato le attività lavorative ed
elaborato il documento (per lavori effettuati da personale di ACEA Distribuzione);
e) il nominativo del Preposto ai Lavori e la relativa Unità di appartenenza, o il nominativo
del Preposto ai Lavori dell’Impresa Appaltatrice o del Terzo;
f) il/i numero/i del/i Piano/i di Lavoro eventualmente collegato/i;
g) l’esatta denominazione dell’impianto elettrico oggetto delle attività lavorative e la
relativa tensione di esercizio;
h) l’esatta denominazione dell’eventuale impianto elettrico attivo posto in prossimità e la
relativa tensione di esercizio;
i) le indicazioni per la “definizione del posto di lavoro” (ubicazione, indirizzo, ecc.);
j) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e la relativa Unità di
appartenenza;
k) l’obiettivo dell’intervento (descrizione dettagliata dell’attività lavorative da eseguire), il
numero degli operatori previsti per l’esecuzione del lavoro con la descrizione dei
compiti assegnati agli operatori;
l) fasi operative, che in particolare descrivono:
il tempo previsto e quello effettivamente impiegato per l’esecuzione delle attività
lavorative;
le modalità che saranno adottate per la “verifica dell’assenza di tensione” quali
l’ubicazione del punto dove deve essere effettuata, l’eventuale strumentazione
che sarà utilizzata, ecc;
le indicazioni per la “messa a terra ed in corto circuito e per la realizzazione delle
condizioni di equipotenzialità” (sul posto di lavoro od in altra posizione da esso
visibile, nei punti di sezionamento);
i mezzi speciali, attrezzature e DPI da utilizzare;
una sintesi delle modalità di organizzazione ed esecuzione del lavoro.
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Per lavori effettuati da personale di ACEA Distribuzione, ad intervento ultimato il
Piano di Intervento dovrà essere archiviato, a cura dell’Unità Addetta ai Lavori, con
tutta la documentazione relativa al lavoro svolto (PdL, CI, ecc).
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2.5 “MODULO LAVORI DI MANUTENZIONE IMPIANTI BT DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA” – MIP
2.5.1
Quando si usa
Per l’esecuzione degli interventi di ricerca del guasto, al fine di tracciare correttamente le
fasi di presa in consegna e restituzione temporanea dell’impianto, per le necessarie prove
e misure con alimentazione da rete.
Il modello deve essere sempre collegato ad un modulo Consegna Impianti BT di
Illuminazione Pubblica (CIIP), del quale deve essere considerato un allegato per la
gestione delle fasi intermedie di consegna e restituzione provvisoria finalizzata alla ricerca
del guasto e non può mai essere utilizzato come modulo autonomo.
Per l’esecuzione di un intervento di riparazione di un guasto possono essere utilizzati più
moduli, che dovranno essere opportunamente numerati.
2.5.2
Che cosa contiene
a) la denominazione dell’impianto elettrico oggetto della consegna, la tensione di
alimentazione e le lavorazioni da eseguire;
b) il riferimento al documento di lavoro, del Responsabile Impianto o suo delegato e
del Preposto ai Lavori;
c) il punto dell’impianto in cui devono essere eseguite le attività di accesso alle parti
attive per le successive prove e verifiche;
d) la riconsegna provvisoria dell’impianto per le prove e le misure di ricerca del guasto;
e) la consegna dell’impianto per la riparazione/sostituzione dell’elemento di impianto
individuato quale causa del guasto;
2.5.3
Chi lo emette
Il Responsabile dell’Impianto o suo delegato.
2.5.4
Come si compila
Nel “Modulo lavori di manutenzione degli impianti di illuminazione Pubblica” devono essere
riportati i seguenti dati:
a) l’Unità Consegnataria che ha la titolarità dell’impianto elettrico oggetto della consegna;
b) l’Unità emittente coincidente con l’unità addetta alla conduzione del Lavoro;
c) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e l’Unità di appartenenza;
d) gli estremi del Documento di Lavoro;
e) il nominativo del Preposto ai Lavori e della relativa Unità di appartenenza o del
Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice;
f) l'esatta denominazione dell’impianto elettrico oggetto dell’intervento e la tensione di
esercizio;
g) la descrizione dell’intervento richiesto dal RI al PL e il relativo orario di richiesta;
h) le indicazioni del punto o della porzione di impianto oggetto dell’intervento (ubicazione,
indirizzo, rilievi planimetrici, ecc.);
i) la firma del RI e del PL;
j) l’ora di restituzione temporanea dell’impianto per le successive prove e misure e la
dichiarazione di completamento dell’intervento richiesto;
k) la firma del PL e del RI;
l) indicazione dell’elemento di impianto causa del guasto e la richiesta di
riparazione/sostituzione dell’elemento guasto;
m) data e ora di consegna per la riparazione dell’impianto;
n) la firma del PL e del RI;
o) la numerazione delle pagine compilate.
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2.5.5
A chi è trasmesso
E’ consegnato dal Responsabile dell’Impianto o suo delegato al Preposto ai Lavori
dell'Acea Distribuzione o al Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice e viceversa al
termine delle attività lavorative. Nelle varie fasi di restituzione provvisoria per prove il
documento deve tornare al RI o al PL in relazione allo stato dell’intervento e secondo la
sequenza logica rappresentata dallo stampato.
Il documento sottoscritto deve rimanere in possesso dei due soggetti interessati e, al
termine delle attività lavorative, deve essere archiviato, a cura dell’Unità addetta alla
conduzione del lavoro, unitamente al CIIP o al documento di lavoro.
2.5.6
Come si trasmette
Come per la Notifica Consegna Impianto Elettrico di Illuminazione Pubblica, è consegnata
a mano; per attività lavorative su linee eseguite da personale dell'Acea Distribuzione, può
essere trasmessa agli interessati a mezzo fonogramma.
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2.6 “NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO BT DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA” – CIIP
2.6.1
Quando si usa
Per la consegna da parte del Responsabile dell’Impianto o suo delegato al Preposto ai
Lavori, di Acea Distribuzione (qualora non coincidenti) o della Impresa Appaltatrice, che
assume anche il ruolo di addetto alla manutenzione e successiva restituzione al
Responsabile Impianto o suo delegato, dell’impianto elettrico di proprietà di Acea
Distribuzione.
Il modello deve essere impiegato anche per la gestione degli interventi di ricerca e
riparazione del guasto, unitamente al “modulo lavori di manutenzione correttiva”, attività
che richiedono l’esecuzione di prove e misure da effettuarsi con tensione di rete e che
pertanto prevedono la restituzione e la riconsegna dell’impianto più volte nella stessa
giornata e per la stessa porzione di impianto.
Non può essere utilizzato per la consegna di un impianto elettrico di Acea Distribuzione a
Terzi che ne abbiano chiesto la disalimentazione per proprie esigenze. In tale caso potrà
essere effettuata la consegna dell’impianto elettrico ma si dovrà predisporre la prevista
dichiarazione per la comunicazione al Terzo della sua avvenuta messa in sicurezza e per
la successiva rimessa in servizio (mod. DT).
2.6.2
Che cosa contiene
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
2.6.3
la denominazione dell’impianto elettrico oggetto della consegna, la tensione di
alimentazione e le lavorazioni da eseguire;
le modalità con cui si è proceduto alla individuazione dell’impianto sul posto di lavoro;
le condizioni dell’impianto oggetto della consegna;
la denominazione dell'eventuale impianto elettrico attivo in prossimità e le misure
messe in atto per il contenimento del rischio elettrico;
dichiarazione di avvio della fase di ricerca del guasto;
la riconsegna dell’impianto per la rimessa in esercizio;
la sostituzione del preposto lavori solo per il personale di Acea Distribuzione;
la sostituzione del Responsabile dell’impianto
Chi lo emette
Il Responsabile dell’Impianto o suo delegato.
2.6.4
Come si compila
Nella sezione A della “Notifica Consegna Impianto Elettrico di Illuminazione Pubblica”
devono essere riportati i seguenti dati:
a) l’Unità Consegnataria che ha la titolarità dell’impianto elettrico oggetto della consegna;
b) l’Unità emittente della "Notifica Consegna Impianto Elettrico di Illuminazione
Pubblica";
c) il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e l’Unità di appartenenza;
d) gli estremi del Documento di Lavoro;
e) il nominativo del Preposto ai Lavori e della relativa Unità di appartenenza o del
Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice;
f)
l'esatta denominazione dell’impianto elettrico oggetto della consegna e la relativa
tensione di esercizio nonché l’indicazione che trattasi di consegna per lavori, con
descrizione di questi ;
g) le modalità di individuazione dell’impianto oggetto dell’intervento;
h) l'esatta denominazione dell'eventuale impianto elettrico attivo posto in prossimità;
i)
le indicazioni per la definizione della porzione di impianto oggetto dell’intervento
(ubicazione, indirizzo, ecc.);
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j)
la descrizione precisa dei punti su cui sono stati effettuati i sezionamenti per la
completa disalimentazione dell'impianto elettrico oggetto della consegna;
k) indicazione dello stato del neutro in caso di linea BT;
l)
i provvedimenti adottati per “assicurarsi contro la richiusura dei sezionamenti”: blocco
degli organi di manovra o azioni inibitrici equivalenti sezionamento dell’impianto come
definito nella procedura societaria e segnalazione nell’elenco degli impianti oggetto di
intervento e, in ogni caso, apposizione dei cartelli monitori “Lavori in corso – non
effettuare manovre”;
m) le indicazioni adottate per l'univoca individuazione dell’elemento d'impianto/linea
oggetto della consegna ( eventuali contrassegni adottati, denominazione riportata sui
cartelli, tranciatura del cavo, ecc.);
n) l’ubicazione e le modalità di effettuazione delle eventuali messe a terra e in
cortocircuito nei punti di sezionamento;
o) le indicazioni degli eventuali impianti elettrici interferenti da mettere fuori tensione;
p) data e l’ora della consegna della notifica;
Nella sezione B
q) data ed ora di avvio delle operazioni di manutenzione e apertura del “Modulo lavori di
manutenzione correttiva”, con firma della prima parte del modello a cura del RI o suo
delegato e del Preposto ai Lavori ;
Per la restituzione dell'impianto elettrico devono essere indicati i seguenti dati:
r)
s)
t)
u)
v)
w)
x)
y)
z)
2.6.5
un numero di fonogramma costituito da una successione di cifre casuali (in caso di
trasmissione a mezzo fonogramma);
il nominativo del Preposto ai Lavori e l’Unità di appartenenza o del Preposto ai Lavori
della Impresa Appaltatrice o del Terzo che aveva ricevuto la notifica;
il nominativo del Responsabile dell’Impianto o suo delegato e l’Unità di Appartenenza;
la data e l’ora in cui è riconsegnata la notifica;
la firma della persona che aveva ricevuto la notifica (Preposto ai Lavori o Preposto ai
Lavori della Impresa Appaltatrice o del Terzo);
un numero di fonogramma costituito da una successione di cifre casuali e la firma
della persona che lo trasmette/riceve (in caso di trasmissione a mezzo fonogramma
nei casi specificatamente previsti);
le indicazioni per registrare l’eventuale trasferimento della “Notifica Consegna
Impianto” ad altro Preposto ai Lavori;
le indicazioni per registrare la riconsegna provvisoria dell’impianto al Responsabile
dell’Impianto o suo delegato nel caso di sostituzione del Preposto ai Lavori della
Impresa Appaltatrice.
le indicazioni per registrare l’eventuale trasferimento della “Notifica Consegna
Impianto” ad altro Responsabile dell’Impianto o suo delegato.
A chi è trasmesso
E’ consegnato dal Responsabile dell’Impianto o suo delegato al Preposto ai Lavori
dell'Acea Distribuzione o al Preposto ai Lavori della Impresa Appaltatrice e viceversa al
termine delle attività lavorative. Il documento sottoscritto deve rimanere in possesso dei
due soggetti interessati e, al termine delle attività lavorative, deve essere archiviato, a cura
dell’Unità addetta alla conduzione del lavoro, unitamente al Piano di Lavoro o al
documento di lavoro.
2.6.6
Come si trasmette
La Notifica Consegna Impianto Elettrico di Illuminazione Pubblica è consegnata a mano;
per attività lavorative su linee eseguite da personale dell'Acea Distribuzione, può essere
trasmessa agli interessati a mezzo fonogramma.
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2.7 “PRESA IN CONSEGNA DI UN NUOVO IMPIANTO ELETTRICO” - PCNI
Nel caso di attività lavorative affidate all’ Impresa che comportino la costruzione di nuovi impianti
elettrici, che ovviamente non sono stati oggetto di consegna all’ Impresa medesima, l’ acquisizione
degli stessi ad Acea Distribuzione da parte dell’ Impresa dovrà avvenire con la procedura indicata
nel presente punto.
La consegna di nuovi impianti elettrici deve avvenire di norma ad attività lavorative totalmente
ultimate.
Allorquando con unico verbale di consegna sono affidate all’Impresa più attività lavorative
comprendenti la costruzione di nuovi impianti elettrici e questi siano completati in tempi diversi, ai fini
di un’eventuale necessità di Acea Distribuzione di mettere in servizio ciascun impianto elettrico, si
potrà eccezionalmente dare luogo alla consegna parziale.
In entrambi i casi la consegna deve avvenire da parte del rappresentante dell’ Impresa al
rappresentante dell’ Unità dell’Acea Distribuzione che gestisce l’ esecuzione delle attività lavorative,
scambiando a mano sul posto di lavoro il documento “Presa in consegna di un nuovo impianto
elettrico”.
Ciascuna delle due persone deve rimanere in possesso di una copia del documento.
I singoli nuovi impianti elettrici (impianti o linee) oggetto di consegna devono essere descritti in
maniera completa e chiara, al fine di garantirne l’univoca individuazione.
Dal momento della consegna Acea Distribuzione avrà la facoltà d’uso, subordinata agli esiti dell’
ispezione per la verifica di rispondenza alle prescrizioni tecniche e di sicurezza delle norme attinenti
e all’esito positivo delle prove funzionali, dell’ impianto elettrico, che sarà pertanto da subito da
considerare in esercizio.
Eventuali riconsegne successive dell’impianto elettrico all’Impresa avverranno
esclusivamente con le modalità per gli impianti in esercizio descritte nel presente
documento.
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2.8 “INTERVENTO SU SOSTEGNO ABBATTUTO O PERICOLANTE” - RS
2.8.1
Quando si usa
Per disconnesione del palo dalla rete elettrica e dismissione dello stesso, richiesta di
intervento per rimozione ed esecuzione intervento da parte della ditta appaltatrice.
2.8.2
Che cosa contiene
a)
b)
c)
d)
Il riferimento ticket geocall;
Ubicazione del sostegno da rimuovere;
Le condizioni in cui il sostegno viene posto dalla formazione di pronto intervento;
La richiesta di intervento all’impresa appaltatrice e l’accettazione dell’incarico da parte
dell’impresa appaltatrice;
e) La conferma dell’impresa appaltatrice dell’avvenuta esecuzione dell’intervento.
2.8.3
Chi lo emette
a) la prima sezione del modulo, contenente la richiesta di rimozione del sostegno e le
condizioni elettriche in cui è stato posto, dal Responsabile dell’Impianto o suo
delegato;
b) la seconda sezione del modulo, contenente la richiesta di rimozione all’impresa
appaltatrice, dall’addetto alla Conduzione Rete;
c) la terza sezione del modulo, contenente la conferma dell’avvenuta esecuzione
dell’intervento, dall’impresa appaltatrice incaricata.
2.8.4
Come si compila
Devono essere indicati i seguenti dati:
Nella prima sezione:
a) Il nominativo e la firma del Responsabile dell’Impianto delegato in attività di pronto
intervento;
b) Il numero del fonogramma inoltrato dal RI o suo delegato all’addetto in turno della
Conduzione Rete;
c) il numero di ticket Geocall che definisce l’intervento;
d) la data e l’ora della comunicazione;
e) il numero TG, il tipo e l’ubicazione del sostegno;
f) la descrizione dettagliata delle condizioni elettriche in cui è stato posto il sostegno
oggetto di rimozione;
g) l’indicazione della segnalazione apposta sul sostegno per la sua individuazione;
h) il numero di fonogramma corrispondente e la firma dell’addetto della Conduzione Rete;
Nella seconda sezione:
i) il nominativo dell’addetto alla Conduzione Rete che richiede l’intervento all’impresa
appaltatrice;
j) data e ora della richiesta;
k) denominazione dell’impresa appaltatrice;
l) numero contratto d’appalto;
m) fax dell’impresa;
n) data e ora entro le quali si richiede l’intervento;
o) firma dell’addetto della Conduzione Rete che richiede l’intervento;
p) numero di fonogramma dell’addetto alla Conduzione Rete che richiede l’intervento in
caso di richiesta telefonica;
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q) numero di fonogramma corrispondente del rappresentante dell’impresa che riceve la
richiesta in caso di richiesta telefonica;
Nella terza sezione:
r) il nominativo del rappresentante dell’impresa che ha effettuato l’intervento;
s) numero di ticket Geocall di riferimento;
t) data e ora di termine intervento;
u) numero di fonogramma e firma del responsabile dell’impresa che conferma
l’esecuzione dell’intervento;
v) numero di fonogramma corrispondente dell’addetto alla CR che riceve la
comunicazione.
2.8.5
A chi è trasmesso e come
La prima sezione per fonogramma dal Responsabile dell’Impianto o suo delegato in attività
di pronto intervento all’addetto alla Conduzione rete.
La seconda sezione per fonogramma, seguito da fax, dall’addetto alla Conduzione Rete al
rappresentante dell’impresa.
La terza sezione per fonogramma, seguito da fax appena possibile, dal rappresentante
dell’impresa alla Conduzione Rete.
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3.
MODULI
Modulo PdL
PIANO DI LAVORO
Modulo CI
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO
Modulo NLT
NOTIFICA LAVORI BT SOTTO TENSIONE
Modulo PI
PIANO DI INTERVENTO
Modulo MIP
MODULO LAVORI DI MANUTENZIONE IMPIANTI DI
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Modulo CIIP
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO DI
ILLUMINAZIONE PUBBLICA PER LA RICERCA DEL
GUASTO
Modulo PCNI
PRESA IN CONSEGNA
ELETTRICO
Modulo RS
INTERVENTO
PERICOLANTE
SU
Pag. 23 di 23
DI
UN
SOSTEGNO
NUOVO
IMPIANTO
ABBATTUTO
O
_______________________
Collegato con i Piani di Lavoro n°________/__________
Fonogramma RI delegato
(quando previsto )
n°_______/_______ n°_______/_______ n°_______/_______
n° __________________
ACEA Distribuzione
ACEA Illuminazione Pubblica
UNITA' CONSEGNATARIA
UNITA' EMITTENTE
PIANO DI LAVORO - PdL
N° PdL _________ / ________
Richiesto da:
del
il
Elaborato da RI sig:
del
il
Il RI, designato dalla URI, è stato autorizzato alla conduzione dell'impianto per i lavori ed il tempo necessario alla loro esecuzione, come di seguito descritti.
IMPIANTO ELETTRICO su cui si eseguiranno i lavori:
aV
IMPIANTO ELETTRICO ATTIVO IN PROSSIMITA' O IN VICINANZA:
aV
INDICAZIONI PER LA DEFINIZIONE DEL "POSTO DI LAVORO": (ubicazione/indirizzo)
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE:
dalle ore
Durata Prevista:
Tempo di riconsegna in caso di necessità:
del
alle ore
_______________________________
Predisposto Piano Prove
del
_____________
Responsabile Manovre (REM): Addetto in turno della Conduzione Rete (da dichiarare all'istante di esecuzione delle manovre)
alle ore
del
alle ore
Sig.
del
Sig.
Al REM si richiede l'esecuzione delle operazioni di seguito elencate:
del
RI delegato Sig.
cell.
Al RI delegato è demandata l'esecuzione operativa del presente Lavoro come indicato nel documento PRE e suoi allegati. Allo stesso vengono delegate le seguenti operazioni:
Il preposto ai lavori indicato dalla URL competente in fase di richiesta del PdL
del
Preposto ai Lavori sig.
cell.
A) DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI/ELEMENTI D'IMPIANTO DA METTERE FUORI TENSIONE ED IN SICUREZZA PER LAVORI (DA INDICARE SEMPRE NELLO SCHEMA
ELETTRICO ALLEGATO)
B) INDICAZIONE DEI PUNTI SU CUI EFFETTUARE I SEZIONAMENTI PER LA COMPLETA DISALIMENTAZIONE
C) INDICAZIONE DEI PUNTI SU CUI EFFETTUARE LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO CON DISPOSITIVI FISSI
D) INDICAZIONE DEI PUNTI SU CUI EFFETTUARE LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO CON DISPOSITIVI MOBILI
E) DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI/ELEMENTI D'IMPIANTO DA METTERE FUORI TENSIONE ED IN SICUREZZA PER INERFERENZA (DA INDICARE SEMPRE NELLO SCHEMA
ELETTRICO ALLEGATO)
F) INDICAZIONE DEI PUNTI SU CUI EFFETTUARE I SEZIONAMENTI PER LA COMPLETA DISALIMENTAZIONE (DA INDICARE SEMPRE NELLO SCHEMA ELETTRICO DELLA RETE)
G) INDICAZIONE DEI PUNTI SU CUI EFFETTUARE LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO CON DISPOSITIVI FISSI
H) INDICAZIONE DEI PUNTI SU CUI EFFETTUARE LA MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO CON DISPOSITIVI MOBILI
Fonogramma corrispondente REM (quando previsto) n° ___________________________
Data………………………
Firma _________________________________
Firma del RI che ha elaborato il PdL ……………….…………………………………………..
La presente firma del RI vale anche come accettazione dell'incarico.
MOD. PdL (1^ FACCIATA di 4)
Copia per _________________________________________________________________________________
ACEA Distribuzione
ACEA Illuminazione Pubblica
N° PdL _________ / ________
I) INDICAZIONI PER L'ASSICURAZIONE CONTRO LA RICHIUSURA DEI SEZIONAMENTI:
(modalità per blocco organi di manovra, azioni inibitrici equivalenti, ecc., oltre all'apposizione cartelli)
L) INDICAZIONI PER L'INDIVIDUAZIONE DELL'IMPIANTO/ELEMENTO DI IMPIANTO ELETTRICO OGGETTO DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE:
(eventuali contrassegni, denominazione sul cartello, messa a terra e in corto circuito in vicinanza del posto di lavoro, tranciatura del cavo dopo aver
individuato con certezza lo stesso mediante strumentazione e metodologie idonee, ecc.)
M) NOTE: (linee su cui escludere le richiusure, eventuali ulteriori indicazioni necessarie, ecc.)
SCHEMA ELETTRICO DELLA RETE (QUANDO NON ALLEGATO o ASSETTO PROVVISORIO)
Istruzioni operative relative all'attività: scheda N° _______________
ALLEGATI:
Schema elettrico della rete (obbligatorio quando non riportato nel modulo).
Modulo "Programma per Prove" (obbligatorio in caso di prove complesse).
Planimetria del "Posto di Lavoro" quando necessario.
Piano di Intervento (PI).
Altro
Fonogramma corrispondente REM (quando previsto) n° ___________________________
Data………………………
data
Firma _________________________________
Firma del RI che ha elaborato il PdL ……………….…………………………………………..
ora
Firma del RI delegato per accettazione dell'incarico
APERTURA PdL DA PARTE DEL REM
Il
REM
Sig.
che il PdL è stato aperto alle ore
del
dichiara al RI delegato Sig.
del
come comunicato con modello NEM (da allegare al presente PdL)
APERTURA PdL DA PARTE DEL RI delegato
il
RI delegato Sig.
che con l'apertura nella cab.
del
verso cab.
Fonogramma RI delegato n° ____________________________
Data………………………
dichiara al REM Sig.
, alle ore
del
da inizio al presente PdL
Fonogramma corrispondente REM ____________________________
Firma del RI delegato ……………….…………………………………………..
MOD. PdL (2^ FACCIATA di 4)
Copia per _________________________________________________________________________________
ACEA Distribuzione
ACEA Illuminazione Pubblica
N° PdL _________ / ________
Programma delle sospensioni per la restituzione temporanea all'esercizio di elemento di impianto - linea
Riconsegna temporanea da parte del RI Restituzione da parte del REM, della CR,
delegato dell'Unità addetta alle attività all' RI delegato dell'Unità addetta alle
lavorative, al REM della CR
attività lavorative
Descrizione di assetto dell'elemento di impianto - linea
data
ora
Fonog. RI delegato n° ________________
Fonog. corrispon. RI del. n° _____________
ora
Fonog. RI delegato n° ________________
data
ora
Fonog. REM n° _________________
Fonog. corrispon. REM n° _____________
data
ora
Fonog. REM n° _________________
Fonog. corrispon. REM n° _____________
data
data
Fonog. corrispon. RI del. n° _____________
ora
data
ora
Fonog. RI delegato n° ________________
Fonog. REM n° _________________
Fonog. corrispon. REM n° _____________
Fonog. corrispon. RI del. n° _____________
data
ora
data
ora
Fonog. RI delegato n° ________________
Fonog. REM n° _________________
Fonog. corrispon. REM n° _____________
Fonog. corrispon. RI del. n° _____________
data
ora
data
ora
Fonog. RI delegato n° ________________
Fonog. REM n° _________________
Fonog. corrispon. REM n° _____________
Fonog. corrispon. RI del. n° _____________
Fonogramma RI delegato coincidente con PL n° __________________________
Firma ____________________________________________
Fonogramma corrispondente REM n° __________________________________
Firma ____________________________________________
CHIUSURA PdL DA PARTE DEL RI delegato
il
RI delegato
Sig.
dichiara al REM Sig.
del
che con La chiusura nella cab.
verso cab.
, alle ore
Fonogramma RI delegato n° ____________________________
del
viene chiuso il presente PdL
Fonogramma corrispondente REM ____________________________
RICONSEGNA CONDUZIONE AL REM PER CHIUSURA PdL
il
RI delegato
Sig.
dichiara al REM Sig.
del
che i lavori di cui al presente P.d.L. sono ultimati. L'impianto viene riconsegnato alle ore …...…..…….. del ………..………………. come indicato con modello NEM (da allegare al PdL)
con il seguente assetto di rete (Se non indicato con il modello NEM, indicare la rimozione delle terre di lavoro e di individuazione e lo stato degli impianti, ad esempio linea
sezionata e a terra agli estremi ) concordato con il REM.
Fonogramma RI delegato n° _______________________
Fonogramma corrispondente REM _________________________________
Nota: a intervento ultimato il PdL andrà archiviato, completo di allegati, con eventuali Moduli "Notifica Consegna Impianto " e "Notifica Esecuzione Manovre".
Data………………………
Firma del RI delegato ……………….…………………………………………..
MOD. PdL (3^ FACCIATA di 4)
Copia per ____________________________________________________________________________
ACEA Distribuzione
ACEA Illuminazione Pubblica
N° PdL _________ / ________
TRASFERIMENTO AD ALTRO PREPOSTO AI LAVORI (PL)
CHE PUO' ANCHE COINCIDERE CON IL RESPONSABILE IMPIANTO delegato
Il Preposto ai Lavori (PL) subentrante sig. _______________________________________ del __________________________________________
dichiara di ricevere il presente PdL dal Sig. ______________________________________ del __________________________________________
e di aver preso visione di quanto prescritto nel PdL e dello stato di avanzamento delle attività lavorative.
data _________________ ora ______________
Firma del PL uscente: _____________________________________________
Firma del PL subentrante: ______________________________________________________
In caso di lavori effettuati da impresa appaltatrice, il trasferimento ad altro PL deve essere richiesto per iscritto e il RI
delegato deve redigere nuova CI al PL subentrante
TRASFERIMENTO AD ALTRO RESPONSABILE DELL' IMPIANTO delegato
Fonogramma n° ………………………….
Il sig. ________________________________ dell'Unita Addetta ai Lavori
al Preposto ai Lavori
comunica
sig. _________________________________________ del ____________________________________________
ed al sig. _________________________________ della Unità Addetta alla Conduzione dell'Impianto (REM)
che da questo momento subentra al sig. __________________________________________del __________________________________________
quale Responsabile dell'Impianto designato per il presente Piano di Lavoro
dopo che il RI delegato subentrante ha riletto il PdL:
Data ________________ ora ________________
Firma RI delegato subentrante _________________________________
Fonogramma corrispondente PL n° _______________________
Firma _________________________________
Fonogramma corrispondente REM n° ______________________
Firma _________________________________
TRASFERIMENTO AD ALTRO RESPONSABILE DELL' IMPIANTO
Fonogramma n° ………………………….
Il sig. _______________________________________________ dell'Unita Addetta ai Lavori comunica
al Preposto ai Lavori sig. ______________________________________________________ del ____________________________________________
al REM sig. __________________________________________ della Unità Addetta alla Conduzione dell'Impianto,
al RI delegato sig. __________________________________________ incaricato della esecuzione operativa del presente piano dei lavori che da questo momento subentra
al sig. _______________________________________del ______________________________________ quale Responsabile dell'Impianto per il presente Piano di Lavoro.
dopo che il RI subentrante ha riletto il PdL ed ha accertato lo stato degli impianti e l'avanzamento dei lavori:
Data ________________ ora ________________
Firma RI subentrante _________________________________
Fonogramma corrispondente PL n° ______________________________
Firma _________________________________
Fonogramma corrispondente REM n° ____________________________
Firma _________________________________
Fonogramma corrispondente RI delegato n° ______________________
Firma _________________________________
PERSONA DI LIVELLO GERARCHICO SUPERIORE AL RI DELEGATO CHE ESPLETA LA PROCEDURA DI SOSTITUZIONE DEL RI DELEGATO USCENTE PER FORZATA ASSENZA DELLO STESSO
RI delegato ASSENTE: Nominativo ………………………………………………………….………………………………………….….………. Data ……………………………...………………. Ora ………………………………...……………………
Nota: a intervento ultimato il PdL andrà archiviato, completo di allegati, con eventuali Moduli "Notifica Consegna Impianto Elettrico"
Data………………………
Firma del RI delegato ……………….…………………………………………..
MOD. PdL (4^ FACCIATA di 4)
Copia per ____________________________________________________________________________
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO
ELETTRICO - CI -
Acea Distribuzione S.p.A
Pag.
UNITA' EMITTENTE
Da utilizzare per tutte le attività lavorative fuori tensione, su impianti
AT-MT-BT, quando RI o suo delegato non coincidonocon il PL
Unità Consegnataria
CONSEGNA DELL'IMPIANTO ELETTRICO
SEZIONE A
se PL di ACEA Distribuzione e non sono presenti PdL collegati
Fonogramma RI o suo delegato N°
Il RI o suo delegato sig.
del
in conformità al PdL/Documento di Lavoro N°
del
,
,
collegato ai Piani di Lavoro N°
,
del
consegna al Preposto ai Lavori sig.
a Volt
l'impianto elettrico
per lavori
di Pagg.
per interferenza
impianti interferenti messi fuori servizio e oggetto di specifica Consegna Impianto
impianto elettrico attivo in prossimità:
CONDIZIONI DELL'IMPIANTO ELETTRICO OGGETTO DI CONSEGNA:
1) Il "posto di lavoro risulta così definito (ubicazione/indirizzo):
2) i sezionamenti sono stati effettuati:
3) nel caso di linee BT il neutro è sezionato:
si
no
4) sono state adottate le seguenti assicurazioni contro la richiusura (modalità per blocco organi di manovra,
azioni inibitrici equivalenti, ecc…, oltre all'apposizione di cartelli monitori):
5) l'impianto elettrico o elemento d'impiato elettrico risulta così individuato (eventuali contrassegni, denominazione
sul cartello, tranciatura del cavo, ecc..):
6) le eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento, utilizzabile anche come terra di lavoro nel
caso di linee in cavo, sono ubicate ed effettuate come segue:
Per l'apposizione delle terre di individuazione su linee AT o MT da parte del PL dell'impresa
Il Responsabile dell'Impianto delegato di ACEA Distribuzione
Sig.
chiede al Preposto ai Lavori Sig.
del
dell'impresa
in sua presenza e sotto la responsabilità del PL stesso, in corrispondenza del sostegno n°
della linea oggetto di consegna
contrassegnato con
di eseguire:
- la verifica dell'assenza di tensione utilizzando correttamente un'appropriata e idonea strumentazione e/o attrezzatura
controllando la strumentazione prima e dopo l'uso;
- la messa a terra e in corto circuito in posizione visibile dal posto di lavoro (terre di individuazione).
firma del Preposto ai Lavori che deve effettuare la
data
ora
firma Responsabile dell'Impianto o suo delegato
verifica assenza tensione e la messa a terra
Tecnico dell'Unità Addetta ai Lavori da contattare alla fine dei lavori per la riconsegna dell'impianto:
Sig.
tel
Modalità di riconsegna impianto a fine lavori da parte del PL al RI o suo delegato:
a mano
a mezzo fonogramma
N.B.: la conferma della corretta individuazione dell'impianto elettrico si avrà solo con la verifica di
assenza di tensione e la messa a terra ed in corto circuito o la tranciatura del cavo.
Il Preposto ai Lavori dichiara di aver preso visione del "posto di lavoro" in cui devono essere eseguite le attività lavorative e delle
eventuali delimitazioni; dichiara altresì di essere stato edotto in relazione all'ambiente di lavoro in cui deve operare ed alle misure di
sicurezza adottate, comprese quelle indicate nel Piano di Lavoro.
data
Firma del Preposto ai Lavori
ora
Firma del RI o suo delegato
(se PL è di ACEA Distribuzione)
fonogramma corrispondente PL
N°
MOD. CI (I° FACCIATA DI 3)
N OT I FI CA CON SEGN A I M PI AN T O ELET T RI CO - CI -
SEZIONE B
RI CON SEGN A DEFI N I T I V A DELL'I M PI AN T O ELET T RI CO
Pa g.
di pa gg.
fonogramma Preposto ai Lavori N°
(se previsto in fase di consegna impianto)
del
Il Preposto ai Lavori Sig.
del
dichiara al RI o suo delegato Sig.
che, per quanto di competenza, tutti i lavori assegnati, relativi al Piano di Lavoro/Documento di lavoro n°
sono stati ultimati a regola d'arte e, essendo state rimosse le eventuali terre di lavoro, l'impianto elettrico o elemento d'impianto
elettrico sopra descritto può essere rimesso in servizio.
data
ora
firma Preposto ai Lavori
firma Responsabile dell'Impianto o suo delegato
fonogramma corrispondente Responsabile dell'Impianto o suo delegato (se previsto) N°
TRASFERIMENTO AD ALTRO PREPOSTO AI LAVORI
(SOLO NEL CASO DI ATTIVITA' CON PERSONALE DI ACEA DISTRIBUZIONE)
Il Preposto ai Lavori Sig.
dichiara di trasferire la presente notifica
al Sig.
del
data
ora
firma del Preposto ai Lavori uscente
Il Preposto ai Lavori Sig.
dichiara di ricevere la presente Notifica
e di aver preso visione di quanto prescritto nella stessa e dello stato di avanzamento delle attività lavorative.
data
ora
firma del Preposto ai Lavori subentrante
RICONSEGNA DELLA NOTIFICA A SEGUITO DI SOSTITUZIONE DEL PREPOSTO AI LAVORI DELL'IMPRESA APPALTATRICE
del
Il Preposto ai Lavori Sig.
dovendosi avvicendare con altro Preposto ai Lavori, restituisce al Responsabile dell'Impianto o suo delegato
Sig.
del
la presente Notifica e dichiara che per quanto lo riguarda i lavori non sono stati ultimati; pertanto, l'impianto elettrico o l'elemento
d'impianto elettrico sopra descritto non può essere rimesso in servizio
Dichiara, inoltre, che l'impianto oggetto di riconsegna si trova nelle seguenti condizioni:
data
ora
firma Preposto ai Lavori
firma Responsabile dell'Impianto o suo delegato
SOSTITUZIONE DEL RESPONSABILE DELL'IMPIANTO o suo delegato
(da utilizzare in caso di Consegna Impianto per lavori che non necessitano di PdL)
N° fonogramma RI o suo delegato
Il sig.
dell'Unità Addetta ai Lavori, comunica al Preposto ai Lavori,
sig.
del
che da questo momento subentra al sig.
quale Responsabile dell'Impianto delegato
del
data
ora
firma PL/RI delegato
fonogramma corrispondente Preposto ai Lavori
PERSONA DI LIVELLO GERARCHICO SUPERIORE AL RI DELEGATO CHE ESPLICA LA PROCEDURA DI
SOSTITUZIONE DEL RI DELEGATO USCENTE PER FORZATA ASSENZA DELLO STESSO
Nominativo
Data
Ora
MOD. CI (II° FACCIATA DI 3)
Pag.
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO - CI -
SEZIONE C
______
di Pagg. ______
Gestione sospensioni Lavori per la restituzione temporanea dell'impianto o dell'elemento di impianto al RI o suo delegato
Impianto elettrico o porzione di impianto elettrico oggetto della presente riconsegna temporanea
REST I T U Z I ON E T EM PORAN EA I M PI AN T O DA PL A RI o suo delegato PER LE VERIFICHE DI COMPETENZA
(possibile solo se la consegna è stata effettuata a mano sul posto di lavoro)
del
Il Preposto ai Lavori Sig.
dichiara al RI delegato Sig.
del
che, per quanto di competenza, i lavori assegnati, relativi al Piano di Lavoro/Documento di lavoro n°
sono stati ultimati a regola d'arte e, essendo state rimosse le eventuali terre di lavoro, l'impianto elettrico o elemento d'impianto elettrico sopra descritto viene riconsegnato
per le attività di competenza del RI o suo delegato nelle condizioni indicate nel Punto A.
"A" - DICHIARAZIONE DEL PL, CHE L'IMPIANTO SI TROVA NELLE SEGUENTI CONDIZIONI:
1) Il "posto di lavoro risulta così definito (ubicazione/indirizzo):
2)
3)
4)
5)
Il "posto di lavoro è abbandonato da tutti gli addetti ai lavori.
i sezionamenti, aperti per l'esecuzione dei lavori, sono ancora presenti.
le eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento, sono ancora presenti;
sono stati realizzati i seguenti ulteriori punti di sezionamento:
5) sono state adottate le seguenti assicurazioni contro la richiusura (modalità per blocco organi di manovra,
azioni inibitrici equivalenti, ecc…, oltre all'apposizione di cartelli monitori):
6) l'impianto o elemento d'impiato elettrico risulta così individuato (eventuali contrassegni, denominazione sul cartello ecc.):
7) le eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento, utilizzabile anche come terra di lavoro nel
caso di linee in cavo, sono ubicate ed effettuate come segue:
8) NOTE:
data
ora
firma Responsabile dell'Impianto o suo delegato
firma Preposto ai Lavori
2 ° CON SEGN A I M PI AN T O DA RI o suo delegato A PL PER ULTERIORE ATTIVITA' SULL'IMPIANTO
del
Il RI o suo delegato Sig.
del
dichiara al Preposto ai Lavori Sig.
che le verifiche sull'impianto sono state ultimate e che è necessario procedere a:
"a" - DICHIARA, INOLTRE, CHE L'IMPIANTO SI TROVA NELLE SEGUENTI CONDIZIONI:
1) Il "posto di lavoro risulta così definito (ubicazione/indirizzo):
2) i sezionamenti sono stati effettuati:
4) sono state adottate le seguenti assicurazioni contro la richiusura (modalità per blocco organi di manovra,
azioni inibitrici equivalenti, ecc…, oltre all'apposizione di cartelli monitori):
5) l'impianto elettrico o elemento d'impiato elettrico risulta così individuato (eventuali contrassegni, denominazione
sul cartello, ecc..):
6) le eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento, utilizzabile anche come terra di lavoro nel
caso di linee in cavo, sono ubicate ed effettuate come segue:
data
ora
firma Responsabile dell'Impianto o suo delegato
Da utilizzare unitamente alle prime due pagine della Notifica consegna impianti per la gestione delle sospensioni lavori e ripresa in consegna dell'impianto
firma Preposto ai Lavori
MOD. CI (III° FACCIATA DI 3)
ACEA Distribuzione S.p.A.
NOTIFICA LAVORI BT
UNITA' ADDETTA AI LAVORI
____________________
ACEA Illuminazione Pubblica SpA
SOTTO TENSIONE (NLT)
UNITA’ CONSEGNATARIA
___________________
Il Sig. _____________________________________ dell’Unità Addetta ai Lavori ___________________________
in conformità al Documento di Lavoro _________________ del ________________,
autorizza il Rappresentante dell’Impresa ______________________________________ Sig._____________________________________
a far effettuare da personale dichiarato ‘Idoneo ad effettuare lavori sotto tensione’ i lavori sull’impianto elettrico sotto tensione:
____________________________________________________________________________________________a Volt _____________
IMPIANTO ELETTRICO ATTIVO IN PROSSIMITA': ______________________________________________________________________________
CONDIZIONI DELL’IMPIANTO ELETTRICO OGGETTO DI CONSEGNA: IN
1)
TENSIONE
Il “Posto di Lavoro” risulta così definito: (ubicazione/indirizzo) ___________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________________________
La presente notifica deve essere consegnata dal Rappresentante dell’Impresa
al Preposto ai lavori Sig. __________________________________prima dell’esecuzione degli stessi
(a cura del Rappresentante dell’impresa)
Data _____________________firma preposto ________________________________
______________________________________________________________________________________________________________________________
2)
l’impianto elettrico o l’elemento d’impianto elettrico risulta così individuato: __________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________________________
3)
componenti dell’impianto elettrico oggetto dei lavori:______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________________________
4)
tipologia di lavoro da eseguire:________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________________________
Il Rappresentante dell’Impresa ritiene adeguate le informazioni circa l’impianto oggetto dei lavori e comunica che gli
stessi verranno eseguiti dalle ore __________ del _______________ alle ore ____________ del ________________
Data _____________________ ora _________________
Firma Rappresentante dell’Impresa
DA INVIARE ALL’UNITA’ ADDETTA AI LAVORI
PRIMA DI ESEGUIRE I LAVORI
NOTIFICA ULTIMAZIONE LAVORI
Il Rappresentante dell’Impresa ________________________________________ Sig. _____________________________________________
dichiara al Sig. _________________________________ dell’Unità Addetta ai Lavori ______________________________
che per quanto lo riguarda, i lavori sull'impianto elettrico o l’elemento d’impianto elettrico sopra descritto, sono stati ultimati.
Data _______________________ Ora _______________
Firma Rappresentante dell’Impresa
______ ________________________________________________________________________________________________________________________
_
NOTE:________________________________________________________________________________________________________________________
MOD. CIT (FACCIATA 1di 1)
Acea Distribuzione S.p.A
Acea Illuminazione Pubblica SpA
PIANO DI INTERVENTO - PI
N° PI /_________ / DEL________
UNITA' CONSEGNATARIA
UNITA' EMITTENTE
Collegato con i Piani di Lavoro n°______________
___________________
Elaborato da:
___________________
del
il
del
PREPOSTO AI LAVORI Nominato dalla URL
IMPIANTO ELETTRICO:
aV
IMPIANTO ELETTRICO ATTIVO IN PROSSIMITA':
aV
IMPIANTO ELETTRICO ATTIVO IN VICINANZA:
aV
INDICAZIONI PER LA DEFINIZIONE DEL "POSTO DI LAVORO": (ubicazione/indirizzo)
RESPONSABILE DELL'IMPIANTO o suo delegato
del
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE:
Data e tempo previsto per l'esecuzione delle attività lavorative:
dalle ore ___
del ________
alle ore _________
Durata effettiva delle attività lavorative:
del _________
dalle ore _______
del __________
alle ore _____ del ______
MODALITA' PER LA VERIFICA DI ASSENZA DI TENSIONE: (ubicazione del punto, strumentazione da usare, ecc.)
INDICAZIONI PER LA MESSA A TERRA E IN CORTOCIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E PER LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE
DI EQUIPOTENZIALITA':
PRESCRIZIONI PER IL CONTROLLO DEL RISCHIO ELETTRICO IN CASO DI ATTIVITA' LAVORATIVE IN PROSSIMITA' O IN VICINANZA DI PARTI ATTIVE
Lavori in prossimità
Modalità di delimitazione del posto di lavoro
Apprestamenti da attuare per evitare l'invasione della zona di lavoro sotto tensione (distanza sicura, barriere, protettori isolanti ecc.)
Lavori in vicinanza
Modalità di delimitazione del posto di lavoro
Apprestamenti da attuare per evitare l'invasione della zona di prossimità (impedimenti, limitazioni, barriere, ecc.)
Attrezzature e mezzi speciali da usare
Dispositivi di protezione individuali
La firma del presente modello costituisce formale individuazione, da parte della URL competente, del preposto alla esecuzione dell'intervento.
data
ora
Firma del Tecnico della URL che ha elaborato il PI
La firma del presente modello costituisce, da parte del Preposto ai Lavori, formale accettazione dell'incarico, approvazione e condivisione dei suoi contenuti.
data
ora
Firma del Preposto ai Lavori per condivisione, approvazione del PI ed accettazione dell'incarico
ATTENZIONE!
LA MESSA A TERRA ED IN CORTOCIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI
EQUIPOTENZIALITA' COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE
MOD. PdI (1^ FACCIATA di 2)
PIANO DI INTERVENTO - PI
N° PI /_________ / DEL________
N. Operatori
Acea Distribuzione S.p.A
Acea Illuminazione Pubblica SpA
Compiti:
Fasi e sequenze Operative:
Note
La firma del presente modello costituisce formale individuazione, da parte della URL competente, del preposto alla esecuzione dell'intervento.
data
ora
Firma del Tecnico della URL che ha elaborato il PI
La firma del presente modello costituisce, da parte del Preposto ai Lavori, formale accettazione dell'incarico, approvazione e condivisione dei suoi contenuti.
data
ora
Firma del Preposto ai Lavori per condivisione, approvazione del PI ed accettazione dell'incarico
TRASFERIMENTO AD ALTRO PREPOSTO AI LAVORI CHE PUO' ANCHE COINCIDERE CON IL RESPONSABILE DELL' IMPIANTO
Il Preposto ai Lavori sig. _______________________________________dichiara di trasferire il presente Piano di Intervento
al sig. _______________________________________________________ unitamente alle seguenti notifiche:
data _________________ ora ______________
Firma del Preposto ai Lavori uscente: ______________________________
Il Preposto ai Lavori sig._________________________________________ dichiara di ricevere il presente Piano di Intervento, con le notifiche
sopra indicate, e di aver preso visione di quanto prescritto nel Piano di Lavoro e dello stato di avanzamento delle attività lavorative
data
ora
Firma del Preposto ai Lavori subentrante:
Il trasferimento ad altro PL presuppone che il RI delegato rediga una nuova CI al PL subentrante
MOD. PdI (2^ FACCIATA di 2)
ACEA Illuminazione Pubblica SpA
NOTIFICA CONSEGNA IMPIANTO
ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE
PUBBLICA
UNITA' EMITTENTE
_______________________
(CIIP)
UNITA’ CONSEGNATARIA
________________________
SEZIONE A
Il Responsabile Impianto sig. ____________________________________________ del________________________________
Incaricato con documento lavori n. ________________del ____________, consegna al Preposto ai Lavori sig________________________
._________________________________ dell’impresa ________________________________________________________ l’impianto I.P.
denominato_____________________________________alimentato alla tensione ________ V, di cui consegna rilievo planimetrico,
per procedere alla esecuzione di _____________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________________
Il Responsabile dell’Impianto designato ha individuato l’impianto oggetto dell’intervento mediante:
□
Verifica degli elaborati planimetrici;
□
Prove di alimentazione da rete;
□
Rilevatore cavo da fascio;
□
Taglio del cavo e prove di continuità (lavoro in tensione).
CONDIZIONI DELL’IMPIANTO ELETTRICO OGGETTO DI CONSEGNA:
1)
La porzione di impianto oggetto dell’intervento risulta così definito: (ubicazione/indirizzo) __________________________________
____________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________
2)
i sezionamenti sono stati effettuati : _______________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________
3)
nel caso di linea BT il neutro è sezionato si □
4)
sono state adottate le seguenti assicurazioni contro la richiusura: (modalità per blocco organi di manovra, azioni inibitrici equivalenti, ecc, oltre
all’apposizione cartelli) ______________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________________
no □
5)
l’impianto elettrico o l’elemento d’impianto elettrico risulta così individuato: (eventuali contrassegni, denominazione sul cartello, ecc.)
________________________________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________________________
6)
le eventuali messe a terra e in cortocircuito nei punti di sezionamento, utilizzabile anche come terra di lavoro nel caso di linee in cavo, sono ubicate ed
effettuate come segue:
_____________________________________________________________________________________________________________________________
PER ATTIVITA’ LAVORATIVE BT DI APPALTATORI IN PROSSIMITA’ DI PARTI ATTIVE:
a)
il rischio elettrico è così controllato:
____________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________
b)
il “Posto di lavoro”risulta così delimitato:
____________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________
c)
procedure per l’attuazione della protezione a distanza di sicurezza e sorveglianza:
____________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________
ATTENZIONE : Tutte le attività in cui è previsto il contatto con le parti attive dell’impianto devono essere eseguite utilizzando le
procedure di “lavoro in tensione” (DPI, attrezzi isolati, strumentazione isolata o isolamento da terra).
Il Preposto ai Lavori dichiara di aver preso visione del "Posto di lavoro" in cui devono essere eseguiti i lavori e delle eventuali delimitazioni;
dichiara altresì di essere stato edotto in relazione all'ambiente di lavoro in cui deve operare ed alle misure di sicurezza adottate, comprese
quelle indicate nel documento di lavoro.
Data _____________________ ora _________________
Firma Preposto ai Lavori
Firma Responsabile dell’Impianto
_____________________________
______________________________
Fonogramma corrispondente N° ________
Firma _______________________________
MOD. CI (1° FACCIATA di 2 )
SEZIONE B
DICHIARAZIONE DI AVVIO DELLA FASE DI RICERCA DEL GUASTO (solo per la riparazione dei guasti)
Il Responsabile Impianto designato ed il Preposto ai Lavori danno avvio alle attività di prove e misure necessarie alla ricerca del guasto. Le
attività di ricerca del guasto verranno eseguite con il Modulo Lavori di Manutenzione Correttiva collegato (MIP).
Data _____________________ ora _________________
Firma Preposto ai Lavori
Firma Responsabile dell’Impianto
_____________________________
______________________________
RESTITUZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO
Il Preposto ai Lavori Sig. ________________________________________ del ________________________________________________ Dichiara al
Responsabile dell’Impianto
Sig. ________________________________________ del _______________________________________________
Che, per quanto di competenza, essendo state rimosse le eventuali terre di individuazione, l'impianto elettrico o l’elemento d’impianto elettrico sopra
descritto può essere rimesso in servizio.
Data _______________________ Ora _______________
Firma Preposto ai Lavori
Firma Responsabile dell’Impianto
_________________________
_____________________________
FONOGRAMMA CORRISPONDENTE N°____________
FIRMA __________________________________________
TRASFERIMENTO AD ALTRO PREPOSTO AI LAVORI (SOLO NEL CASO DI ATTIVITA’ CON PERSONALE ACEA DISTRIBUZIONE)
Il Preposto ai Lavori Sig. ___________________________________________________________ dichiara di trasferire la presente Notifica al Sig. __
__________________________________________________________________________________________________________________________
Data _______________________ Ora _______________ Firma del Preposto ai Lavori uscente: ____________________________________________
Il Preposto ai Lavori Sig. _____________________________________________________________________________ dichiara di ricevere la presente
Notifica e di aver preso visione di quanto prescritto nella stessa e dello stato di avanzamento delle attività lavorative.
Data _______________________ Ora _______________ Firma del Preposto ai Lavori subentrante: ________________________________________
RICONSEGNA DELLA NOTIFICA A SEGUITO DI SOSTITUZIONE PREPOSTO CONDUZIONE LAVORO IMPRESA
Il Preposto ai Lavori Sig. ________________________________________ del _______________________________________ dovendosi
avvicendare con altro Preposto ai Lavori, restituisce al Responsabile dell’Impianto Sig. ____________________________________________
del _______________________________________________ la presente Notifica e dichiara che per quanto lo riguarda l'impianto elettrico o l’elemento
d’impianto elettrico sopra descritto non può essere rimesso in servizio.
Data _______________________ Ora _______________
Firma Preposto ai Lavori
_______________________________
Firma Responsabile dell’Impianto
_____________________________
SOSTITUZIONE RESPONSABILE DELL’IMPIANTO (da utilizzare in caso di consegna impianti in mancanza di Piano di Lavoro)
Fonogramma n° _____________
Il sig. __________________________________________ dell'Unita Addetta alla Conduzione Del Lavoro
al Preposto ai Lavori
comunica
sig. __________________________________ del ________________________________
che da questo momento subentra al sig. _________________________del _____________________________
quale Responsabile dell'Impianto
Data ________________ ora ________________
Firma RI subentrante _________________________________
Fonogramma corrispondente PL n° _______________________
MOD. CI (II° FACCIATA di 2
)
ATTENZIONE !
LA MESSA A TERRA E IN CORTOCIRCUITO SUL POSTO DI LAVORO E LA REALIZZAZIONE DELLA CONDIZIONE DI EQUIPOTENZIALITA' COSTITUISCONO I FATTORI FONDAMENTALI
DI SICUREZZA CONTRO IL RISCHIO DA ELETTROCUZIONE
MODULO LAVORI DI MANUTENZIONE
CORRETTIVA IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE
PUBBLICA (MIP)
ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A.
UNITA' EMITTENTE
_______________________
Da allegare al CIIP
UNITA’ CONSEGNATARIA
________________________
DATA_________________________
Pag ___________ di Pagg. _______________
Il Responsabile Impianto sig. ____________________________________ del____________________________ed il Preposto ai Lavori
sig_______________________________________ dell’impresa ______________________________________, tenuto conto di quanto
richiesto con documento di lavoro n. ______________________ del ______________eseguiranno le attività di ricerca del guasto
sull’impianto I.P. denominato___________________________alimentato alla tensione ________ V
Il Responsabile dell’Impianto alle ore____________________ richiede al preposto ai Lavori l’esecuzione del seguente intervento:
_________________________________________________________________________________________________
da eseguire nel punto dell’impianto:
_____________________________________________________________________________________________________________
Il Preposto ai Lavori, viste le condizioni dell’impianto e del luogo di lavoro, dichiara eseguibili in sicurezza le lavorazioni richieste.
Il Preposto ai Lavori
Il Responsabile Impianto
_________________________
________________________________
Il Preposto ai Lavori alle ore___________dichiara che il richiesto lavoro è stato completato, le aree e gli impianti sono stati messi in
sicurezza e si può procedere alla messa in tensione dell’impianto per le verifiche di individuazione guasto.
Il Preposto ai Lavori
Il Responsabile Impianto
_________________________
________________________________
Il Responsabile dell’impianto alle ore_______________ richiede al preposto ai Lavori l’esecuzione del seguente intervento:
___________________________________________________________________________________________________________
da eseguire nel punto dell’impianto ______________________________________________________________________________
Il Preposto ai Lavori, viste le condizioni dell’impianto e del luogo di lavoro, dichiara eseguibili in sicurezza le lavorazioni richieste.
Il Preposto ai Lavori
Il Responsabile Impianto
_________________________
________________________________
Il Preposto ai Lavori alle ore___________dichiara che il lavoro richiesto è stato completato, le aree e gli impianti sono stati messi in
sicurezza e si può procedere alla messa in tensione dell’impianto per le verifiche di individuazione guasto.
Il Preposto ai Lavori
Il Responsabile Impianto
_________________________
________________________________
Il Responsabile dell’impianto alle ore____________ richiede al preposto ai Lavori l’esecuzione del seguente intervento:
_______________________________________________________________________ da eseguire nel punto dell’impianto
________________________________________________________________________________________________________________
Il Preposto ai Lavori, viste le condizioni dell’impianto e del luogo di lavoro, dichiara eseguibili in sicurezza le lavorazioni richieste.
Il Preposto ai Lavori
Il Responsabile Impianto
_________________________
________________________________
Il Preposto ai Lavori alle ore___________dichiara che il lavoro richiesto è stato completato, le aree e gli impianti sono stati messi in
sicurezza e si può procedere alla messa in tensione dell’impianto per le verifiche di individuazione guasto.
Il Preposto ai Lavori
Il Responsabile Impianto
_________________________
________________________________
RICHIESTA RIPARAZIONE DEFINITIVA
Il guasto è stato individuato nella porzione ed elemento di seguito descritta:____________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
si ordina al Preposto ai Lavori la riparazione dell’impianto mediante la sostituzione di _________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
Data________________
ora________________________
Il Preposto ai Lavori
_________________________
Il Responsabile Impianto
________________________________
ACEA Distribuzione S.p.A.
Unità dell’Acea Distribuzione che gestisce
l’esecuzione delle attività lavorative
………………………………………………………
PRESA IN CONSEGNA DI UN NUOVO IMPIANTO ELETTRICO
Costruito dall’Impresa………………….…..…….…..Contratto……..…………………….. del……………..……
relativo alle attività lavorative:………………………………………………..………..……..………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………..…………………………………..
Oggi ……………………………………………… alle ore ……………………………. si sono riuniti sul posto
il Sig………………………………………………………………………………………………………………………..
in qualità di Rappresentante dell’Acea Distribuzione S.p.A. ed il Sig….……………………….………….…
…………………………………………….…………………………. in qualità di Rappresentante dell’impresa
…………………………………………………………………………
Il Rappresentante dell’Impresa, dichiara che l’impianto elettrico
฀ Linea AT
฀ in conduttori nudi
฀ in cavo interrato
฀ Linea MT
฀ in conduttori nudi
฀ in cavo interrato
฀ in cavo aereo
฀ Cabina Primaria AT/MT
฀ Cabina Secondaria MT/BT
฀ Linea BT
฀ in conduttori nudi
฀ in cavo interrato
฀ in cavo aereo
sito in Comune di………………………………………………………………………………………………………
la cui realizzazione è stata prevista nel preventivo…………………………………..………..affidato per
l’esecuzione all’Impresa, costituito da…………………………………………………………………….…………
……………………………………………………………………………………………………………………………..
è stato completamente realizzato, ultimato e opportunamente confinato rispetto ad eventuali altre
aree ancora nella disponibilità dell’Impresa.
Il Rappresentante di Acea Distribuzione S.p.A. dichiara che l’impianto elettrico realizzato, senza
pregiudizio nei riguardi delle formalità contrattuali, viene preso in consegna immediata da parte
dell’Acea con facoltà d’uso, subordinata agli esiti dell’ispezione per la verifica di rispondenza alle
prescrizioni tecniche e di sicurezza delle norme attinenti e all’esito positivo delle prove funzionali.
Da parte dell’Impresa il nuovo impianto elettrico deve comunque fin d’ora essere considerato in
esercizio e l’Impresa prende atto che per eventuali futuri interventi su di esso è necessario seguire le
procedure stabilite dalla “Nota Tecnica – Prescrizioni concernenti i rapporti tra l’Acea Distribuzione
S.p.A. e le Imprese Appaltatrici per l’esecuzione di attività lavorative fuori tensione su impianti
elettrici di bassa, media e alta tensione in esercizio e/o in prossimità degli stessi”.
Per Acea Distribuzione S.p.A.
Per l’Impresa
………………………………………….
…………..…………………………..
1° copia: è firmata dal Rappresentante dell’Impresa e rimane al Rappresentante dell’Acea Distribuzione
2° copia: è firmata dal Rappresentante dell’Acea Distribuzione S.p.A. e rimane al Rappresentante dell’Impresa
ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A.
Unità dell’Acea Illuminazione Pubblica che gestisce
l’esecuzione delle attività lavorative
………………………………………………………
PRESA IN CONSEGNA DI UN NUOVO IMPIANTO ELETTRICO
Costruito dall’Impresa………………….…..…….…..Contratto……..…………………….. del……………..…..
relativo alle attività lavorative:………………………………………………..………..……..………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
.…………………………………………………………………………………………..………………………………….
Oggi ……………………………………………… alle ore ……………………………. si sono riuniti sul posto
il Sig………………………………………………………………………………………………………………………..
in qualità di Rappresentante dell’ACEA Illuminazione Pubblica S.p.A.
ed il Sig…………………………………………………………………………………….…………………………….
in qualità di Rappresentante dell’impresa…………………………………………………………………………
Il Sig Rappresentante dell’Impresa, dichiara che l’impianto elettrico ………………….…………..…
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………
sito in Comune di………………………………………………… in via ……………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
la cui realizzazione è stata prevista nel preventivo…………………………………..affidato per
l’esecuzione all’Impresa, costituito da……………………………………………………….………………….…
…………………………………………………………………………………………………………………….………
…………………………………………………………………è stato completamente realizzato, ultimato e
opportunamente confinato rispetto ad eventuali altre aree ancora nella disponibilità dell’Impresa.
Il Rappresentante di Acea Illuminazione Pubblica S.p.A. dichiara che l’impianto elettrico realizzato,
senza pregiudizio nei riguardi delle formalità contrattuali, viene preso in consegna immediata da
parte dell’Acea con facoltà d’uso, subordinata agli esiti dell’ispezione per la verifica di rispondenza
alle prescrizioni tecniche e di sicurezza delle norme attinenti e all’esito positivo delle prove
funzionali.
Da parte dell’Impresa il nuovo impianto elettrico deve comunque fin d’ora essere considerato in
esercizio e l’Impresa prende atto che per eventuali futuri interventi su di esso è necessario seguire le
procedure stabilite dalla “Nota Tecnica – Prescrizioni concernenti i rapporti tra l’Acea Illuminazione
Pubblica S.p.A. e le Imprese Appaltatrici per l’esecuzione di attività lavorative fuori tensione su
impianti elettrici di bassa, media e alta tensione in esercizio e/o in prossimità degli stessi”.
Per Acea Illuminazione Pubblica S.p.A.
Per l’Impresa
………………………………………….
…………..…………………………..
1° copia: è firmata dal Rappresentante dell’Impresa e rimane al Rappresentante dell’Acea Illuminazione Pubblica SpA
2° copia: è firmata dal Rappresentante dell’Acea Illuminazione Pubblica SpA. e rimane al Rappresentante dell’Impresa
INTERVENTO SU SOSTEGNO
ABBATTUTO O PERICOLANTE
Acea Distribuzione S.p.A
ACEA Illuminazione Pubblica SpA
sezione prima
Data
RS
Ora
Firma RI
Fonogramma n°
il Sig.
in attività di pronto intervento,
del
in riferimento al ticket Geocall N°
Sala
Sud/Nord
eventuali note:
comunica al Sig.
in turno presso la C.R. dell'U.O. Esercizio Rete
che il palo di Illuminazione Pubblica TG n°
tipo sostegno
Ubicato in via
n. civ. /angolo
eventuali ulteriori riferimenti utili
deve essere rimosso
dichiara, inoltre, che lo stesso elettricamente è stato posto nelle seguenti condizioni:
1 - con il cavo alimentante il corpo illuminante (montante) tagliato e isolato lato linea nel pozzetto:
2 - con il cavo isolato non interferente con le operazioni di recupero e inaccessibile dopo la rimozione del palo
3 - segnalato alla base con trascizione del ticket Geocall N° …………………………………
Pertanto, essendo stato elettricamente disconnesso dalla rete, può considerarsi dismesso e, quindi,
può essere rimosso autonomamente dall'impresa
Fonogramma corrispondente n°
Richiesta intervento per rimozione sostegno I.P.
sezione seconda
Data
Firma addetto CR
ora
Fonogramma n°
Firma addetto CR
dell'Unità Sala Operativa e Ricerca Guasto
il Sig. ………………………………………………………….
In riferimento al contratto d'appalto n° ……………………………….
e alle condizioni evidenziate in grigio
Ordina al Sig. …………………….……………dell'impresa ……...……………………… fafax …..………………..
di procedere alla rimozione del palo di I.P. sopra descritto entro le ore…………….…del……………..…
Essendo l'intervento non programmabile, il presente fonogramma, seguito da fax, vale quale documento di consegna lavoro
Accettazione intervento da parte dell'impresa
Il Sig. ……………………………………………rappresentante dell'impresa …………………………………
conferma al Sig. ………….…………………………….. Della CR di ACEA Distribuzione
che effettuerà l'intervento, come richiesto, il giorno…………….…. entro le ore ..……………...
Fonogramma corrispondente n°
Firma rappresentante impresa
Esecuzione intervento da parte dell'impresa
sezione terza
Data
ora
Fonogramma n°
Firma Rappresentante impresa
Il rappresentante dell'impresa …………………………………….. Sig. ……………………………………….
comunica che l'intervento richiesto relativo al ticket Geocall n° ………………………...
è stato effettuato il giorno ………………………………… Alle ore ………………………
Fonogramma corrispondente n°
Firma addetto CR
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008
ALLEGATO MS05
Verbale di sopralluogo
DUVRI
- Rev 0 -
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione
Allegato MS05
VERBALE DI SOPRALLUOGO
DOCUMENTO UNI CO DI VALUTAZI ONE DEI RI SCHI
Allegato all’ordine n°________
Descrizione lavori:______________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
Sede dei lavori: ________________________________________________________________
Il sottoscritto ____________________________ nato a ________________ il ______________
e residente a ____________________________ in via _________________________________
in qualità di __________________________ dell’impresa _______________________________
con sede in _____________________ via ___________________________________________
in applicazione di quanto prescritto dall’art. 26 del D.Lgs 81/2008, con riferimento ai lavori
sopra illustrati,
DICHIARA:



che in data odierna ha effettuato, accompagnato da _______________________, quale
rappresentante di areti S.p.A., un apposito SOPRALLUOGO nell’area che sarà sede dei
lavori;
che la durata prevista dei lavori sarà di ___________ giorni solari;
che sarà coinvolto nella realizzazione dei lavori solo il personale qui riportato:
PERSONALE PRESENTE I N CANTI ERE
RUOLO/ FUNZI ONE
1
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione
I n seguito al sopralluogo, congiuntamente al committente, si annota:
Dotazioni di Emergenza presenti nell’ambiente di lavoro: _______________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
Altre misure di prevenzione installate:_______________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
Prescrizioni e/o disposizioni particolari:______________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
Altro: ________________________________________________________________________
2
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione
POSSI BI LI RI SCHI DERI VANTI DA I NTERFERENZE
( oltre a quanto già riportato nel D.U.V.R.I . redatto da areti S.p.A.)
MI SURE ADOTTATE PER ELI MI NARE LE
I NTERFERENZE
VALUTAZI ONE RI SCHI
□ Rischi meccanici:
______________________________
□ Rischi elettrici:
______________________________
□ Rischi fisici:
______________________________
□ Rischi non ionizzanti:
______________________________
□ Rischi ergonomici:
______________________________
□ Rischi chimici/cancerogeni/mutageni:
______________________________
□ Rischi biologici:
______________________________
B
M
A
B
M
A
B
M
A
B
M
A
B
M
A
B
M
A
B
M
A
B
□ Rischi incendio/esplosione:
______________________________
M
□ Rischi ambientali:
______________________________
M
□ Rischi dovuti alla presenza di particolari
macchine, impianti o attrezzature:
______________________________
M
□ Altro:
______________________________
M
□ Altro:
______________________________
M
□ Aspetti organizzativi e gestionali:
______________________________
M
A
B
A
B
A
B
A
B
A
B
A
Nota: B=basso, M=medio, A=alto
ULTERI ORI MI SURE ADOTTATE PER RI DURRE I RI SCHI DERI VANTI DA
I NTERFERENZE:
3
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione
NOTE:
DOCUMENTAZI ONE DA ALLEGARE:
Il sottoscritto dichiara inoltre:


di ritenere sufficienti le misure adottate per eliminare le interferenze elaborate a seguito
della valutazione dei rischi congiunta e riportate nel seguente documento.
di essere stato correttamente informato circa i rischi specifici esistenti nell’ambiente di
lavoro in cui verranno effettuate le lavorazioni e sulle misure di prevenzione e di
emergenza adottate.
Si impegna inoltre formalmente a contattare il Rappresentante di areti S.p.A. qualora ritenga
necessario, durante l’esecuzione dei lavori, acquisire ulteriori informazioni, effettuare una nuova
valutazione dei rischi o modificare le misure adottate per eliminare le interferenze.
Roma, __________________
Firma Impresa appaltatrice
Il Rappresentante di areti S.p.A.
________________________
___________________________
4
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008
DUVRI
- Rev 0 -
ALLEGATO MS06
Verbale della riunione di coordinamento
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione
Allegato MS06
VERBALE DELLA RIUNIONE DI COORDINAMENTO
LAVORI : ______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
I MPRESA: _____________________________________________
CONTRATTO: Ordine di Acquisto n° ____________________________
I MPRESA: _____________________________________________
CONTRATTO: Ordine di Acquisto n° ____________________________
I l giorno
___/ ___/ ______, si è tenuta presso la C.P. _______________ – Via
______________________ – Roma la riunione di coordinamento relativa alle attività
lavorative in oggetto, al fine di promuovere il coordinamento di cui all’art. 26 comma 2
del D.Lgs. 81/ 2008, nonché di assicurare l’applicazione delle disposizioni contenute nel
Piano della Sicurezza dell’I mpresa appaltatrice _______________________________
n. ________________, nelle procedure di sicurezza e nel D.U.V.R.I . e documenti
allegati di areti SpA (di seguito areti).
Sono presenti:
-
il Rappresentante di areti sig. ___________________________________;
-
Il
Preposto
Lavori
dell’impresa
_________________________________
sig.
______________________________________;
-
Il
Preposto
Lavori
dell’impresa
_________________________________
sig.
______________________________________;
1
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione
I n questo incontro il Rappresentante di areti ha fornito ad ogni intervenuto le
informazioni riguardanti i rischi che le future fasi lavorative possono comportare con
particolare riferimento alle eventuali interferenze tra attività e lavorazioni che potranno
svolgersi contemporaneamente.
I presenti danno lettura della documentazione di sicurezza sopra citata verificando la
congruenza delle prescrizioni in essa contenute rispetto alle effettive attività lavorative
da svolgere.
Si analizzano le informazioni riguardanti i rischi che le future fasi lavorative possono
comportare, con particolare riferimento alle interferenze tra attività e lavorazioni che
potranno svolgersi contemporaneamente.
Il
luogo
dove
viene
svolta
l’attività
(______________________________________________)
è
lavorativa
posizionato
all’interno
della C.P. __________________________, come rappresentato nella planimetria
allegata, dove sono installati impianti elettrici di alta, media e bassa tensione. I l luogo
di
lavoro
da
parte
del
_____________________________________
personale
sarà raggiunto con
della
Soc.
l’assistenza del
personale areti.
I l luogo di lavoro presenta i rischi specifici già trasmessi come allegato del DUVRI
all’I mpresa __________________________, che si allega nuovamente al presente
verbale.
L’eventuale movimentazione dei carichi pesanti sarà eseguita tramite l’utilizzo di una
gru con relativo manovratore che avrà la responsabilità di posizionare e di manovrare il
mezzo in maniera tale da evitare sconfinamenti di parti o carichi appesi oltre la
delimitazione del luogo di lavoro.
Le attività indicate nelle fasi lavorative di cui al Piano di Sicurezza della Soc.
_______________________________ saranno eseguite dall’I mpresa appaltatrice con
l’assistenza per tutta la durata delle attività presso i siti di areti S.p.A. di personale di
areti.
Nel caso di pronto soccorso valgono le regole già indicate nei citati documenti di
sicurezza. Nel caso di urgenze specifiche potranno essere contattate le seguenti
autorità competenti:

Vigili del Fuoco: 115
2
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione

Pronto soccorso: 118

Ospedale __________________ – Via _________________________,
____ Roma Telefono: 06_________
La conclusione dei lavori è stimata per il __________________________________.
Con la firma riportata in calce ciascuno degli intervenuti attesta:
-
di aver preso atto delle dettagliate informazioni ricevute sui rischi specifici esistenti
nell’ambiente in cui si è chiamati ad operare e sulle misure di prevenzione e di
emergenza da adottarsi in relazione all’attività di cantiere;
-
l’avvenuto coordinamento delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul
lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto del cantiere;
-
che rimane a carico di ogni impresa la valutazione e l’adozione di idonee misure di
prevenzione inerenti i rischi propri dell’attività, della formazione dei lavoratori e del
rispetto delle norme di sicurezza da parte degli stessi.
I n corso d’opera, se dovessero venirsi a modificare le condizioni sopraesposte, sarà
cura di ciascun soggetto coinvolto contattare il Rappresentante di areti e metterlo al
corrente delle nuove problematiche. Sarà cura di quest’ultimo ripromuovere il
coordinamento al fine dell’eliminazione dei rischi che tale nuova situazione potrebbe
comportare e verificare l’aggiornamento del Piano di Sicurezza.
-
I l Preposto Lavori di areti S.p.A. sig. ________________________________
-
I l Preposto Lavori dell’I mpresa ____________________________________ sig.
___________________________________________
-
I l Preposto Lavori dell’I mpresa ____________________________________ sig.
___________________________________________
Per presa visione:
-
I l Rappresentante di areti S.p.A. sig. _________________________________
Roma, lì ___________________________
Allegato: Planimetria area di lavoro
3
Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008
DUVRI
- Rev 0 -
ALLEGATO MS07
Informazioni all’Impresa appaltatrice sui rischi specifici
esistenti nell’ambiente in cui è chiamata ad operare
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione
Allegato MS07
INFORMAZIONI ALL’IMPRESA APPALTATRICE SUI RISCHI
SPECIFICI ESISTENTI NELL’AMBIENTE IN CUI E’ CHIAMATA AD
OPERARE.
In relazione alle attività previste nel Capitolato Speciale n. 7/4/432 concernenti il Servizio di
gestione rifiuti (raccolta, movimentazione, carico, trasporto, conferimento e smaltimento finale)
costituiti da olii esausti, emulsioni oleose, stracci e rottami ferrosi contaminati da sostanze
pericolose e di trasporto di olio dielettrico, Vi comunichiamo di seguito, ai sensi del D.Lgs.
81/2008 - Art. 26 - co. 1 - lett. b), le seguenti informazioni:
1)
Per gli interventi che vadano ad interessare parti attive esercite a:

220 kV ovvero 150 kV ovvero 60 kV (di seguito definite A.T.),

20 kV ovvero 8,4 kV (di seguito definite M.T.),

380 V ovvero 220 V (di seguito definite B.T.)
dovrà essere preventivamente richiesta la messa in sicurezza delle stesse.
2)
I rischi specifici esistenti nell’ambiente relativo alle opere previste nel servizio,
sono riconducibili alla presenza e/o vicinanza di impianti in tensione (trasformatore,
apparecchiature ed elettrodotti B.T. - M.T. - A.T.) che possono interferire con l’attività
oggetto del servizio stesso, e che, conseguentemente, comportano rischi da
elettrocuzione. Per l’esecuzione di detti lavori dovrà essere previsto quanto segue:
2.1
2.2
3)
tutti i materiali, le attrezzature ed i manufatti necessari per la realizzazione dei
lavori dovranno essere realizzati, movimentati ed utilizzati in modo che non
possano entrare nella Zona di Lavoro sotto Tensione degli impianti in servizio
(norma CEI EN 50110-1);
ogni lavorazione che non possa essere realizzata nel pieno rispetto dei vincoli
posti ai punti precedenti, deve essere preventivamente individuata e segnalata
dall’Impresa appaltatrice al Committente perché possano essere presi i
provvedimenti del caso.
Tutte le apparecchiature presenti negli ambienti relativi alle attività previste nell’appalto
sono da considerarsi permanentemente in tensione salvo i casi in cui areti S.p.A. non
rilasci apposita documentazione dichiarando che le stesse sono state poste fuori tensione.
1
Direzione Operazioni
Ret e AT e Aut om azione
Per una corretta valutazione dei rischi e relative misure di prevenzione e protezione da
prevedere nel Piano di Sicurezza si forniscono, a titolo indicativo e non esaustivo, ulteriori
informazioni sui fattori di rischio specifici esistenti all’interno degli impianti interessati dai
lavori di cui all’oggetto.
ELENCO FATTORI DI RISCHIO
-
scivolamenti e cadute per dislivello
caduta gravi di lavorazione
urto, taglio, e schiacciamento da cose in moto
elettrocuzione
incendio ed esplosione
esposizione a campi elettromagnetici
punture e morsi di animali
esposizione a gas e/o vapori
esposizione a polveri e/o fibre
contatto o inalazione di sostanze chimiche
E’ perentorio, pertanto che nel Piano di Sicurezza , per l’esecuzione dei lavori in parola, siano
osservate tutte le misure di prevenzione e protezione previste dalle vigenti norme e leggi in
materia di tutela dei lavoratori; in particolare dovrà essere, inoltre, prevista la formazione e
l’informazione dei lavoratori sui rischi specifici all’interno degli impianti ove devono essere
svolti i lavori e sui rischi specifici inerenti lo svolgimento delle attività presenti nell’appalto.
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Documento di
valutazione dei rischi da interferenze
ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008
ALLEGATO MS08
Elenco Cabine Primarie
DUVRI
- Rev 0 -
areti S.p.A.
Direzione Operazioni
Rete AT e Automazione
ALLEGATO
MS08
ELENCO DELLE CABI NE PRI MARI E OGGETTO DEL SERVI ZI O
Pos.
CABINA PRIMARIA
INDIRIZZO
CAP
1
APPIO
Via Tuscolana, 419
00181
2
ARDEATINO
Via Filippo Zaniberti, 20
00147
3
ASTALLI
Via San Marco, 8
00186
4
BELSITO
Via della Camilluccia, 2
00135
5
BUFALOTTA
Via della Bufalotta, 663
00139
6
CAPANNELLE
Via Pianopoli, snc
00178
7
CASALPALOCCO
Via di Macchia Palocco, snc (altezza ITALCABLE)
00125
8
CASALETTO
Via Ernesto Biondi (altezza civ. 275)
00164
9
CASILINA
Via Cino del Duca, snc
00133
10
CASSIA
Via di Grottarossa, 222
00189
11
CASTEL ROMANO
Via di Trigoria, snc (altezza Via Pontina km 13.000)
00128
12
CASTRO PRETORIO
Via Sapri, 14/V.le Castro Pretorio, 130
00185
13
CECCHIGNOLA
Via Andrea Millevoi, 60
00178
14
CINECITTA'/F
Via Tuscolana, 1091
00174
15
CINECITTA'/O
Via Tuscolana, 1602
00173
16
COLLATINA
Via di Grotta di Gregna, 177/c
00155
17
ELENIANO
Via Eleniana, 4
00185
18
ESQUILINO
Via Giovanni Giolitti, 275
00185
19
FIERA DI ROMA
Via Portuense, snc (alt. Via Cristoforo Sabbadino)
00050
20
FLAMINIA/F
Via Flaminia, 137
00196
21
FLAMINIA/O
Via del Fosso di Monte Oliviero, 1
00188
22
FORTE ANTENNE
Via dell'Agonistica, 15
00197
23
GIANICOLO
Via Nuova delle Fornaci, dopo civ. 67 (fronte civ. 20)
00165
24
LANCIANI
Via dei Monti di Pietralata, snc
00157
25
LA STORTA
Via Cassia, 1670
00123
26
LAURENTINA
Via Laurentina, 553
00143
27
LIDO
Via Capo dell'Argentiera, 12
00122
28
LIDO NUOVO
Via delle Azzorre, snc (altezza Via delle Baleari)
00121
29
LUNGHEZZA
Via Colle d'Anchise, 16/Via Poggio Sannita, snc
00010
30
MAGLIANA/F
Via del Fosso di Papa Leone, 10
00148
31
MAGLIANA/O
Viale Egeo, 25
00144
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Pos.
CABINA PRIMARIA
INDIRIZZO
CAP
32
MALAGROTTA
Via del Casal Lumbroso fronte civ. 227
00166
33
MONTE MARIO/F
Via Angelo Emo, 195
00136
34
MONTE MARIO/O
Via di Villa Madama, 41
00194
35
NOMENTANO
Vicolo Giuseppe Martucci, 10/12
00199
36
OSTIENSE
Via Ostiense, 106
00154
37
OTTAVIA
Via del Fontanile Nuovo, 135
00135
38
PARCHI
Via di Castel Romano, 100 (interno CSM S.p.A.)
00128
39
PARIOLI
Viale Romania, 36
00197
40
PIAZZA DANTE
Piazza Dante, 26
00185
41
PONTE GALERIA
Via Portuense, 1482
00050
42
PORTA PIA
Viale del Policlinico, 129a
00161
43
PRATI FISCALI
Via di Villa Spada, 20
00138
44
PRENESTINA
Via Prenestina km 15.300 (altezza Via di Rocca Cencia)
00010
45
PRIMAVALLE
Via Ponderano, snc (altezza Via Goggiola)
00166
46
QUIRINALE
Via Piacenza, 10
00184
47
RAFFINERIE
Via del Canaletto di Malagrotta, snc
00050
48
RE DI ROMA
Via Matera, 8
00182
49
SALONE
Via Collatina snc (10 metri prima del passaggio a livello delle
FF.SS. venendo da Via di Salone)
50
SAN BASILIO
Via di Casal Monastero, snc
00131
51
SAN CAMILLO
Via Giacomo Folchi, 6a
00151
52
SAN PAOLO
Via Ostiense, 88
00154
53
SELVOTTA
Via della Selvotta, snc
00143
54
SIRA
Via della Bufalotta, 255
00139
55
SMISTAMENTO EST
Via Castelpizzuto, 30
00131
56
TEVERE NORD
Via Servigliano, snc
00138
57
TIBURTINA
Via Camesena, 29
00157
58
TIBURTINO
Via degli Alberini, snc (interno Depuratore Roma Est)
00159
59
TOR CERVARA/F
Via di Vannina, 41/Via Tivoli, snc
00156
60
TOR CERVARA/O
Via di Tor Cervara, snc (adiac. civ. 187)
00155
61
TOR DI QUINTO
Viale Tor di Quinto, 47
00191
62
TOR DI VALLE
Via dell'Equitazione, 32
00144
63
TORPIGNATTARA
Via Angelo Berardi, 58
00177
64
TORRENOVA
Viale della Sorbona, snc
00133
65
TORREVECCHIA
Via di Boccea, 357
00166
66
TOR TRE TESTE
Via di Tor Tre Teste, 125
00169
67
TOR VERGATA/F
Via di Passo Lombardo, snc (adiac. A1 Roma-Napoli)
00133
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Pos.
CABINA PRIMARIA
INDIRIZZO
CAP
68
VALCANNUTA
Via Fulvio Maroi, snc (prossimità civ. 80)
00166
69
VALLERANELLO
Via delle Testuggini, snc (Centro Gest. Valleranello)
00134
70
VIGNACCIA
Largo dei Langosco, snc
00163
71
VILLA BORGHESE
Viale Madama Letizia, snc
00197
72
VITINIA
Via Massimo Troisi, 80/84
00125
73
Castel Fusano
Viale C. Colombo, snc (altezza Rotonda Ostia Lido)
00122
74
Grottarossa
Via Flaminia km 9,200 (interno Depuratore Roma Nord)
00188
75
Settebagni
Via Lello Maddaleno, 27
00138
76
Tor Angela
Via Caccamo, snc (angolo Via S. Giovanni la Punta)
00133
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