PER UNA BIOGRAFIA DELLA FAME Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Amélie Nothomb di e con Annagaia Marchioro collaborazione alla drammaturgia di Chiara Boscaro disegno animato dal vivo di Anna Resmini regia di Alessia Gennari produzione Le brugole, AnfiteatroSud vincitore del primo premio “La città infinita 2014” PRESENTAZIONE LO SPETTACOLO “Biografia della fame” è un romanzo di Amélie Nothomb, eccentrica autobiografia in cui una personalità ironica e caustica racconta una vita intensa piena di viaggio e di incontri. Una esistenza famelica di esperienze e desideri per arrivare a raccontare il paradosso della fame ovvero l'anoressia e lasciarla poi alle spalle con un sapere rinnovato. Una drammaturgia per attrice sola, chiara, ironica ed illuminante sull'esistenza. Tratta da uno di quei romanzi che vanno letti perché cambiano la vita. Ne scaturisce uno spettacolo che parla di una donna che ha molta fame. Una donna che diventa adolescente e non smette di avere molta fame. Una donna che quando ha fame, decide di smettere di mangiare. La fame ovviamente non è solo di cibo ma di amore, di vita, di storie, di riconoscimento. La fame è un paesaggio che ci accomuna tutti. Amélie, la protagonista di questa storia, adora in particolare due cose: zucchero ed alcool. A quattro anni volteggia in giardino ubriaca sentendosi Dio. A tredici anni vede il proprio corpo trasformarsi e sente i primi istinti erotici accendersi e non si riconosce più. Le amazzoni si tagliavano il seno per tirare meglio con l'arco, prendendone ispirazione, Amélie prova a dargli fuoco con l'accendino ma non funziona... E più cresce, più si attacca alla bottiglia. Ma non è una storia di alcolismo quella che vogliamo raccontare... è una storia d'amore. Dell'amore verso se stessi così difficile da imparare. Amélie dipinge un quadro familiare molto interessante: una madre bellissima e altera, un padre bulimico alimentare e una sorella che sogna di fare la fata. La prima cosa che ci è tornata alla mente è l'apertura di un grande romanzo russo: ogni famiglia felice si assomiglia, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo. Sul palco oltre all'universo interiore, trovano espressione anche i personaggi dell'universo familiare. Uno spettacolo dedicato a tutte quelle donne che non si sentono abbastanza belle, che non si sentono abbastanza amate, che non credono di bastarsi abbastanza per essere felici. Uno spettacolo adatto a tutti quegli uomini che vogliono capire qualcosa delle donne che hanno accanto. Ed infine un lavoro necessario a far conoscere un testo da non perdere. Un romanzo che deve avere voce, soprattutto in teatro. HANNO SCRITTO… Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Amélie Nothomb, lo spettacolo è scritto dall’attrice che lo porta in scena, Annagaia Marchioro, che apre al proprio vissuto le parole della Nothomb e offre alla vicenda autobiografica narrata dalla scrittrice francese una dimensione universale, in cui ogni donna e ogni persona possa riconoscere un frammento di sé, della propria fame o della propria sazietà. “Biografia della fame” è il racconto ironico, lieve e al tempo stesso drammatico, di un’esistenza famelica. Una donna ci racconta il suo rapporto con la fame: fin da bambina il cibo è la sua gioia, la sua divinità, la sua salvezza, la sua ossessione. La sua fame è una superfame: di zucchero, di cioccolato, di biscotti, ma soprattutto di amore e di vita, di storie e di riconoscimento. La protagonista di questa drammaturgia per attrice sola ci racconta la sua storia, una storia in cui la famiglia, la scuola, la scoperta dell’amore e dei dolori dell’adolescenza sono riletti sotto la grande lente d’ingrandimento dell’appetito. Un appetito sconfinato che serve a colmare i vuoti. Un appetito che lei stessa cerca di uccidere, scegliendo di imporre al suo corpo, diventato estraneo e nemico, l’anoressia, di cui si ammala a quattordici anni, e dalla quale si salva, dopo due anni di sofferenza fisica e mentale, anche grazie al desiderio di cercare altrove, nella scrittura e nella passione, nell’amore e, più in generale, nella semplicità della vita stessa, un nuovo sfogo alla sua fame. Il monologo è coadiuvato, nello svolgersi del racconto, dalle immagini disegnate dal vivo dell’illustratrice Anna Resmini, che crea, intorno e in relazione al corpo dell’attrice, un universo poetico, ludico e significante, abitato da segni essenziali che svelano, spiegano, supportano, il vissuto interiore della protagonista, trasformando il monologo in un dialogo tra il corpo e l’anima, l’io e l’inconscio. “Biografia della fame” non è solo una storia di cibo, di vuoti da trasformare in pieni: è la storia dell’amore più difficile, quello che ognuno deve a se stesso, un amore così difficile da imparare e comunicare. Uno spettacolo per parlare di una malattia attuale. Per raccontare una guarigione. Uno spettacolo dedicato a tutte quelle donne che non si sentono abbastanza belle, abbastanza amate, che non credono di bastarsi abbastanza per essere felici. Uno spettacolo adatto a tutti quegli uomini che vogliono capire qualcosa delle donne che hanno accanto. Ed infine un lavoro necessario a far conoscere un testo da non perdere. Un romanzo che deve avere voce, soprattutto in teatro. www.teatripermilano.it La compagnia Le Brugole nasce nel dicembre 2009, composta da due attrici e due autrici. Nel tempo si aggiungono altri attori, registi, illustratori e operatori. Con il nostro primo spettacolo “Metafisica dell’amore”, nel 2011 abbiamo vinto il Premio Scintille al Festival di Asti e abbiamo iniziato a circuitare in teatri, festival e spazi non convenzionali. Nel 2012 è nato il nostro secondo spettacolo “Boston Marriage” con la regia di Vittorio Borsari. Nel 2014 ha debuttato la terza produzione “Diario di una donna diversamente etero” con la drammaturgia di Giovanna Donini e la regia di Paola Galassi. Nel 2015 nasce “Biografia della fame” da una idea di Annagaia Marchioro e dal libro di Amélie Nothomb. Link di approfondimento: http://www.stateofmind.it/2015/03/per-una-biografia-della-fame-psicologia/ https://vimeo.com/122174059 http://www.teatrosocialegualtieri.it/direction-under-30-il-blog-2015/per-una-biografia-della-fame-de-lebrugole/