L’INDIA IN BRIANZA aspettando il Festival dell’India Allo ZIQQURAT di Cesano Maderno­ Mi Il Manifesto EVENTO • • • Prima Edizione della Manifestazione “L’INDIA IN BRIANZA” ZIQQURAT EXPO DI CESANO MADERNO Contenuto Cartella Stampa • • • • • • • • • • • - Arriva a Cesano Maderno (MI) “L’INDIA IN BRIANZA” - Conoscere l’India: o Gli eventi o I workshop o Le mostre o Le conferenze - Il Programma della manifestazione - Scheda della manifestazione - CD di presentazione ARRIVA A CESANO MADERNO “L’INDIA IN BRIANZA” • Dove ritrovare in 3 giorni tutta la magia e il fascino dell’universo India. Come conoscere e incontrare i protagonisti di una cultura e di una filosofia millenaria che con le sue danze, la sua cucina, i suoi riti e la spiritualità, irresistibilmente affascina e seduce l’Occidente. • Da Venerdì 8 – 9 – 10 Giugno allo Ziqqurat Expo di Cesano Maderno, l’appuntamento con un evento unico nel suo genere: “L’INDIA IN BRIANZA” la sola manifestazione nella zona Brianzola interamente dedicata alla scoperta del favoloso universo indiano. • Più di 1.400 metri quadrati espositivi per far vivere nel capoluogo lombardo l’incantesimo dell’Oriente, per le persone innamorate della cucina speziata, del massaggio Ayurvedico ­ con gli oli tipici dei centri ayurvedici del Kerala ­, dell’artigianato, degli spettacoli, delle coinvolgenti kermesse di danza e musica orientali. Organizzata da Ziqqurat Village • • • • • La Prima edizione dell’India in Brianza è prestigiosa e ricca di colpi di scena. Organizzata da Ziqqurat Village, in collaborazione con Marina Zago del Tour Operator Vivindia, l'Associazione Suryanagara della Sig.ra Emy Blesio Art Director del Festival dell’India organizzato al Forum d’Assago, con il prezioso supporto del Comune di Cesano Maderno. Gli ospiti del Festival possono inoltre ammirare la coinvolgente danza indiana classica e folk dell’India con le musiche e i costumi della più autentica tradizione e artisti di fama internazionale come P.T.Narendran, Surya, Riya J. Kalamandalam che vengono dall’India e gruppi con artisti indiani che vivono e lavorano in Italia come il Shastra Group e il Bhangra Group. Durante le tre giornate della manifestazione, gli spazi espositivi dello Ziqqurat Expo ospitano veri e propri laboratori artigianali, dove sono esposti prodotti tipici dell’India, in un’atmosfera suggestiva di danze e musiche classiche e tribali, alla luce delle tradizionali lampade indiane. I visitatori sono coinvolti in spettacoli di musica e danza, concerti, esibizioni acrobatiche tribali con torce infuocate, workshops di massaggio e lezioni gratuite di danza e di yoga, Degustazione rituale di Té, Cucina Indiana, di danza bhangra. La direzione artistica dell’India in Brianza è affidata alla Yogacharini Emy Blesio presidente dell'Associazione Suryanagara, di Milano, profonda conoscitrice dell'universo India. Ristorazione tipica indiana • Non manca l’occasione di degustare i piatti tipici della cucina indiana con il caratteristico ristorante dalla suggestiva scenografia orientale. New Delhi di Milano • Ottima la qualità e freschezza dei piatti, nonché le porzioni davvero abbondanti. • Raffinata la preparazione dei piatti a base di curry. Il personale è gentilissimo e disponibile a fornire ai neofiti delucidazioni sulle portate e sulle tradizioni indiane. Da provare! Orari d’apertura Venerdì 8 Giugno dalle ore 18.00 alle ore 02.00 Sabato 9 Giugno e domenica 10 Giugno dalle ore 11.00 alle 02.00. Ingresso Gratuito Contenuto: Mostre • Pittura Mitologica indiana: Le Forme dell’Informe • Itinerario culturale: La Danza Cosmica • Mostra fotografica: Conoscere il Tamil Nadu CONOSCERE L’INDIA SEZIONE CULTURA: • WORKSHOP (Danza e Yoga) • RITUALI • LE DANZE (classiche, semiclassiche, folk, bollywood) • MOSTRE • FILM ­ DOCUMENTARI SEZIONE BENESSERE: • TRATTAMENTI • AYURVEDA MASSAGGI • NUOVE RICERCHE • LA CUCINA • TATTOO ALL’HENNA LEZIONI GRATIS PER BAMBINI E ADULTI Per rendere ancor più unica e speciale l’esperienza dell’universo indiano, si propone al pubblico una dimostrazione di danza e di yoga, tradizioni ricche di fascino di questo Paese. Un’esperienza preziosa per chi vuole avvicinarsi a un mondo fatto di antica saggezza e spiritualità. ­ danza Bharata Natyam per bambini e adulti con i maestri P.T.Narendran e Surya ­ Yoga per bambini e adulti con Yogacharini Emy Blesio Workshops 1. 2. Il Maestro Swami Nyasi Maharaj Degustazioni guidate con l’Associazione Italiana Degustatori e Maestri di Tè L’Ass. Girasole che si occupa di discipline bio­naturali: percorsi aurici (gruppi che lavorano sulla percezione e trasmissione di energia attraverso la canalizzazione e l'interpretazione dei colori dell'aura) lettura dell'aura individuale, crescita interiore, meditazione, hands­energy, riflessologia plantare energetica, pranoterapia 3. NADA MANTRA • Il Maestro Sri Krishna Das che vive in Himalaya, commenterà il suo cortometraggio Transcendental feeling of Himalaya e presenterà il suo libro. • Questa raccolta di pensieri scritta con il passare del tempo, nasce da vissuti che hanno caratterizzato la mia vita sino a oggi. Vivere tra occidente e oriente mi ha permesso di incontrare molte situazioni cariche di intensità. Ho passato molti anni in India, in modo particolare in Himalaya. La notte è sempre stata per me una possibilità di vivere momenti magici, che mi permettevano di ascoltare quel profondo silenzio che troppo spesso, purtroppo, fa paura. Il guardarsi dentro, vuol dire incontrare non solo il nostro Maestro interiore, ma offre l’opportunità di trovare un caro Amico di viaggio che ci accompagna dal momento della nostra nascita, sino alla morte del nostro corpo materiale. Sono considerato un maestro compositore di Musica Trascendentale e non ho mai pensato a me stesso come a uno scrittore o poeta, in verità ho sentito il desiderio di rendere pubblici i miei scritti che, ben riposti dentro un cassetto, quando lo apro, mi offre sempre un gradito profumo di vissuti. Le foto, che accompagnano gli scritti, le ho scattate in India durante i miei lunghi periodi di permanenza in luoghi di forti energie. L’Himalaya, Delhi, Benares, Puri, Vrindavana, Jaipur sono i posti dove maggiormente ho vissuto in India. Le immagini, riprodotte in questa piccola raccolta di pensieri scritti, rappresentano alcuni momenti legati a stati d’animo, che ho spontaneamente cercato di fissare, tramite lo strumento fotografico. Stati d'animo così infinitesimali e delicati come le ali di una farfalla, e per questo non facili da rendere con le parole. Umilmente, ho rispettato quanto la mia Anima mi trasmetteva, guidando la mia penna che era al suo servizio, nello scorrere su qualsiasi pezzo di carta che riuscivo a trovare al momento, nei luoghi e nelle situazioni più disparate. Trovo che sia importante riuscire a dare spazio a quanto la nostra sensibilità desidera esprimere, perché ciò dà a noi tutti, l’opportunità di realizzare quanta dolcezza si manifesta all’interno della nostra stessa persona. Dal mio punto di vista tutto questo non deve essere considerato, come tanti fanno, un segno di debolezza o altro. Sono sempre più convinto che dentro di noi vive uno splendido Essere di Luce e se cerchiamo di andargli incontro seguendo la strada dell’abbandono, quell’Essere di Luce ci aiuterà a diventare sempre più Esseri Umani, e sempre meno Esseri Animali. Ringrazio anticipatamente chi ha speso un po’ di tempo a leggere quanto ho scritto e ringrazio ancora chiunque possa essersi riconosciuto in uno dei miei pensieri. Il ricavato di questo libro sarà devoluto a favore di iniziative umanitarie • • • • LA DANZA INDIANA • • • • • • Narra la leggenda indiana che il dio Shiva abbia creato l’universo danzando sotto l’aspetto di Nataraja, il Signore della Danza, e che lo stesso dio Brahma abbia rivelato il segreto di quest’arte al saggio Bharata, il quale raccolse l’insegnamento in un trattato intitolato “Natya Shastra”, ancora oggi manuale a fondamento di ogni forma di danza classica in India. La danza indiana dunque come arte sacra rivelata direttamente dagli dei agli uomini e fonte di vita, di saggezza e di alta spiritualità. Un tempo veniva proposta solo nei templi dalle Devadasi (sacerdotesse­danzatrici), allo scopo universale di liberare l’anima umana dal mondo delle illusioni e di ricongiungerla con la divinità. La caratteristica più significativa della danza indiana è certamente legata linguaggio del corpo e delle mani, Mudra, gesti simbolici e sacri risalenti al periodo Vedico (1500 a.C.). Queste gestualità hanno raggiunto nella danza la loro dimensione più elevata, creando un vero e proprio dizionario visivo che può raccontare le leggende di eroi e dei senza l’ausilio delle parole. L’esecuzione di una serie completa di mudra svolge una notevole azione benefica sul sistema nervoso, sia a livello fisiologico che psicologico. Danza indiana, dunque, come espressione estetica e artistica di notevole bellezza, dall’effetto rivitalizzante sull’organismo e il sistema nervoso, e come via di consapevolezza e di crescita interiore raggiungibili grazie alla sua intrinseca spiritualità. Conscio dell’alto valore artistico, estetico, spirituale e terapeutico della danza indiana, anche l’Occidente si sta da tempo accostando a questo mondo scoprendone tutto il fascino e la magia. • • • • Gli Artisti: P.T.Narendran In questa prima edizione presentiamo per la prima volta in Brianza – le danze classiche della tradizione indiana, dai nomi antichi quanto suggestivi: Bharata Natyam, Kathakali, Mohini Attam, Kuchipudhi e le semiclassiche Ottantulla, Candian Dance; le folk dance di Sri Lanka e la ormai famosissima e moderna, Bollywood Dance. Un evento eccezionale che viene proposto in tutti tre i giorni, è l’esibizione di artisti di fama internazionale, come P.T. Narendran Il principale danzatore della prestigiosa Accademia d’arte Kalakshetra, (INDIA) dove ha insegnato per dieci anni. Ha danzato, oltre che in India, in Germania, Svizzera, Spagna, Inghilterra, Francia, Olanda, Thailandia, Sud Africa, Malesia, Kuwait, Australia, Unione Sovietica, Canada, e da qualche anno è approdato in Italia dove insegna nel centro internazionale di yoga, cultura e discipline tradizionali indiane, Suryanagara situato in Milano e ne è Direttore artistico per la scuola di formazione professionale di danza Bharata Natyam. Chiamato da Maurice Bejart ha insegnato alla sua compagnia e danzato con loro in più produzioni. Ha danzato a RaiTre nella trasmissione di Licia Colò "Alle Falde del Kilimangiaro“ e a UnoMattina RAIUNO. I più importanti giornali del mondo hanno parlato entusiasticamente di lui, delle sue performance e dello stile della sua danza ritenendolo il Globetrotting Lord of the Dance. Gli Artisti: Surya • Nella prima edizione dell’India in Brianza, siamo onorati di ospitare Surya l’unica italiana ammessa alla prestigiosa Accademia d’arte Kalakshetra, (INDIA) . Ha danzato nella trasmissione Vivere Bene presentata da Maria Teresa Ruta a Canale5, VIDEOITALIA organizzato da Radio Italia, VIVERE MEGLIO di RETEQUATTRO, UnoMattina RAIUNO, Telenova, Verissimo Canale5, Qua la Zampa di Mike Bongiorno a Canale5, SeiMilano, Solletico, Tg3, Tg1, Telelombardia, Millennium Channel ecc.. Ha conseguito l‘Arangetram in Madras India e il diploma di insegnante della Federazione Internazionale di Buenos Aires in Argentina. Ha danzato in tutte le quattro serate del Festival dell'India, tenutosi al FORUM di Assago, ed è stata la vera rivelazione del festival. I principali giornali e riviste hanno scritto della sua danza e di lei. Tiene un pagina di corrispondenza con utenti internet su scuolediballo.com. ViviMilano­Corriere della Sera le ha dedicato la copertina e un inserto. Insegna in Suryanagara­Milano • • • • • • Gli Artisti: Riya J. Kalamandalam • Riya nasce in Kerala da una famiglia di artisti. La madre Mary oltre a essere una danzatrice è anche una valente maestra di Chutty, il complesso trucco per la danza Kathakali che prende dalle 4 alle 8 ore. Il padre KakamandalamJohn è un rinomato danzatore di Kathakali e la sorella Ruby John Kalamandalam, sebbene giovanissima si è già esibita in Europa. Riya propone le danze kathakali, Mohini Attam, Kuchipudi e la particolarissima Ottantullal. Gli Artisti: Shastra group • Proveniente da Sri Lanka lo Shastra group, capitanato dal valente Pradeep propone le danze tipiche della Perla dell’Oceano Indiano. La Kandyan Dance, La danza con il fuoco, quella con i tamburi, e delle maschere. Qui proporrà anche la modernissima Bollywood che proviene dai musical della prolifica industri cinematografica indiana. Gli Artisti: Bhangra group • Proveniente dal Punjab e prevalentemente di religione Sik ecco i danzatori della trascinante Bhangra che è stata resa famosa in Occidente sia dal dj Panjabi­MC che ha fatto conoscere al pubblico di casa nostra la musica indiana sia dalla cinematografia Bollywoodiana. I componenti del Bhangra group sono dei lavoratori in Italia che non hanno scordato la loro cultura e tradizione e ce la propongono con grande verve ed entusiasmo che trascina tutti in pista a cimentarsi in questa danza travolgente LE DANZE: Bharata Natyam • • • • • • • • Bharata Natyam All’inizio del secolo scorso, Rukmini Devi, appartenente a una casta elevata e grande appassionata della cultura e della tradizione indiana, lottò contro le convenzioni discriminatorie e i pregiudizi per riportare allo splendore e al misticismo del passato la più antica e affascinante delle danze classiche dell'India, il Bharata Natyam, restituendole l’antico prestigio ed elevandola ai valori sacrali di un tempo. In una sua proprietà di Madras, durante i disordini politici dei primi del ‘900, ospitò artisti, autori, musicisti, salvandoli dalla repressione e... dalla fame. Nacque così l'accademia d'arte Kalakshetra che tutt'ora detta legge in fatto di qualità e prestigio. In uno spettacolo di Bharata Natyam, le danze si susseguono in un ordine che ricalca una sorta di rituale in cui l'espressione artistica si fonde con quella devozionale. La tecnica di questo stile, che è molto complessa e si acquisisce solo con una rigida disciplina, venne infatti codificata in testi sacri, nei quali ritroviamo minuziosamente descritti tutti i particolari che ne caratterizzano l’esecuzione: l'abbigliamento, il trucco, l'acconciatura della danzatrice, i movimenti, i passi, i ritmi, tutti debitamente eseguiti come un rito sacro. La grandezza del Bharata Natyam risiede nella capacità di armonizzare le dimensioni fisica, intellettuale, emotiva e spirituale della vita, dando alla danza il potere di entrare in contatto con gli altri e di comunicare a ogni livello. Essendo poi un'arte composita, sintetizza in sé melodia e ritmo, pittura e scultura, poesia e teatro. La danzatrice è l’artista che scolpisce e struttura lo spazio in forme graziose e potenti. È la pittrice che aggiunge sfumature e colore alle linee schizzate dando loro vita, è la poetessa che scrive carmi con i propri movimenti, gesti ed espressioni. E’ infine colei che cerca, la cui danza diventa un'esperienza trascendentale e trasformatrice, una preghiera estatica che celebra le bellezze, le meraviglie e i misteri della vita. Molti i benefici di questa splendida danza. Si dice infatti che chi la pratica acquisti un portamento regale. Il riscaldamento (training), prima dell’esecuzione vera e propria (si utilizzano molte posizione dell'Hatha Yoga), è mirato al potenziamento delle articolazioni e all'elasticità della colonna vertebrale. Il movimento dei micromuscoli facciali e degli occhi, durante l'Abhinaya (mimica) che esprime gli alti concetti della filosofia orientale, oltre a uno sviluppo fisico e dell’elasticità del viso, dona una consapevolezza nuova che conduce a una crescita interiore. Le gestualità delle mani (le Mudra) e di tutto il corpo, consente di acquisire un'eccezionale abilità di movimento e di coordinazione, che agisce sui due emisferi cerebrali sviluppandoli in modo sincronico. • • • • • LE DANZE: Kuchipudi Lo stile di danza chiamato Kuchipudi prende il nome dal villaggio di Kuchelapuram, nell'Andra Pradesh, dove ha avuto origine e si è sviluppato quale movimento devozionale (Bhakti) a partire circa dal VII sec d.C. A differenza della danza Bharata Natyam, il Kuchipudi ha conservato a lungo un carattere fortemente regionale, rimanendo confinato al contesto socio­culturale locale. Come la maggior parte delle forme classiche di danza indiana, la genesi del Kuchipudi è intimamente connessa ad un sostrato di credenze e pratiche religiose: per un lungo periodo, infatti, il Kuchipudi venne praticato esclusivamente nei templi, e solo in occasione di determinate ricorrenze annuali celebrate nell'area dell’Andra Pradesh. Secondo la tradizione, la danza Kuchipudi era consentita solo agli uomini appartenenti alla comunità brahminica, che, riuniti in troupes itineranti (conosciute dall’inizio del XVI sec. con il nome di Bhagavathalu di Kuchipudi), viaggiavano di villaggio in villaggio rappresentando le loro danze, ispirate a soggetti morali o religiosi. Le rappresentazioni si svolgevano usualmente all’aria aperta, su palchi improvvisati. Il repertorio presentato da questi ensembles maschili, da cui le donne erano dunque rigorosamente escluse, consisteva in offerte alle divinità costituite da rappresentazioni drammatiche danzate, conosciute col nome di Ata Bhagavatham e inclusive della caratterizzazione dei personaggi e della recitazione di testi, solitamente in lingua Telegu. La narrazione del folclore religioso locale era inoltre fortemente arricchita di elementi drammatici, espressi attraverso il canto e le movenze sinuose del corpo. Dal punto di vista coreutico, il Kuchipudi è caratterizzato da un'intricata elaborazione dei movimenti dei piedi e dall’uso dello sguardo per rappresentare diversi stati d’animo e affetti. La musica che accompagna le rappresentazioni di teatro­danza Kuchipudi è basata sul sistema musicale carnatico (cioè dell'India del sud), e costituita da canto accompagnato da un gruppo strumentale solitamente composto da vina (strumento appartenente alla famiglia dei liuti), violino, cimbali, mridangam (tamburo bipelle), e flauto o clarinetto. Sebbene lo stile di danza Kuchipudi si sia mantenuto nel tempo abbastanza vicino alla sua forma tradizionale originaria ­ grazie soprattutto all’orizzonte locale della sua diffusione­ dagli anni ’40 del secolo scorso esso ha iniziato una nuova fase di sviluppo: la sua pratica si è aperta alle donne, divenendo inoltre essenzialmente solistica, a differenza della sua forma antica di teatro­danza, fortemente legato ad elementi non solo coreutici, ma esplicitamente drammatici. Curiosità: La danzatrice di Kuchipudi si esibisce anche su dei piccoli pòiatte di rame che tiene tra l’alluce e il secondo dito, e facendolo vibrare percorro tutto lo spazio scenico con la sembianza di una ballerina da carillon. Nel contempo porta in equilibrio sul capo una brocca piena di acqua. • • • • • • LE DANZE: Mohini Attam Il Mohini Attam si è sviluppato nella regione del Kerala. Eseguito soltanto da danzatrici donne, si articola in movenze sinuose e piene di grazia. Mohini è un’incantatrice che con movimenti carichi di fascino e malizia, ingioiellata d’oro e vestita del tipico sari bianco con bordature dorate ­ i capelli raccolti in uno chignon a lato della testa, incarna l’immagine della bellezza e della seduzione femminili. Si racconta che Vishnu, per salvare Shiva dalla distruzione da parte del demone Bhasmasura si sia incarnato nella splendida Mohini. Dopo aver sconfitto il demone Mohini si unisce con Shiva e dalla loro unione nasce il Dio Ayappa. In tempi recenti il Mohini Attam è stato riscoperto in tutto il suo fascino ed è oggi la danza più popolare del Kerala. Lo schema segue quello della Bharata Natyam e il repertorio ha nomi comuni. Per esempio anche qui il passo chiamato Cholukattu consiste in movimenti di pura danza, che si concludono con un poema a lode della divinità e la breve narrazione della storia del Ramayana e un altro di pura danza è la Tillana che, anche qui, utilizza la musica classica carnatica, sempre secondo lo stile del Bharata Natyam. Tuttavia, negli ultimi anni, Mohini Attam si avvale anche della Sopana, una musica nata nel Kerala, e ha allargato il repertorio ai movimenti tipici di questo stile ricco di grazia. Le vicende ­ i temi provengono dalla mitologia ­ sono narrate con una mimica facciale ricca di espressività: la nayika, o eroina, brama ardentemente l’unione con l’amato; un confidente gli consegna un messaggio e la nayika esprime con palpiti d’amore tutto la sua sofferenza per la loro separazione. LE DANZE: Kathakali • • • Il Kathakali è una forma di teatro­danza, tradizionalmente eseguita da soli uomini, che rappresenta temi tratti dai grandi poemi epici e dalla mitologia locale. Nato in Kerala in tempi antichissimi, il Kathakali ­ originariamente una rappresentazione forte e cruda in cui la danza dominava sull’espressività teatrale e i costumi erano semplici ed improvvisati come i canti ­, si è nutrito di tutti gli elementi naturali offerti dall’India del Sud: i paesaggi, che hanno fornito la ricchezza dei colori usati; i dipinti e le sculture, utilizzate come scenografie; le arti classiche e popolari, le cui produzioni in legno e metallo sono tuttora fonte di ispirazione per gli ornamenti; i rituali, alla base del concetto di “distruzione del male”, uno dei temi più importanti del Kathakali. Tutto questo, tessuto assieme alle caratteristiche sociali del Kerala e ampliato con l’eredità delle arti marziali dei Kalari, ha generato una forma teatrale poetica e visionaria, nella quale i concetti astratti acquistano forma concreta, diventano familiari e si comunicano attraverso movimenti simbolici e stilizzati. Per raggiungere questa straordinaria forma di espressività, gli attori del Kathakali utilizzano un trucco molto elaborato, dei costumi speciali, un accompagnamento musicale fatto di cembali e tamburi, le “mudra” (gestualità di mani, viso, corpo). Il trucco serve per nascondere le sembianze umane, per mettere in risalto gli occhi, il volto, le dita, e per realizzare un infinito numero di espressioni. Il volto, infatti, rappresenta il fulcro espressivo al quale il trucco aggiunge potenzialità, allungando e sottolineando gli occhi con spesse linee scure, evidenziando le labbra rosso ciliegia sull’incarnato verde. A volte, nelle rappresentazioni, l’attore si mette del peperoncino negli occhi per farli diventare rossi. Ogni elemento dei costumi e del trucco è studiato per rendere iperbolici i movimenti degli occhi e del corpo: le ampie gonne a ruota amplificano le caviglie sottili, i campanelli che scendono dal collo dilatano le torsioni del corpo, le unghie d’argento rappresentano i cinque petali di fiori ma possono trasformarsi in artigli feroci, ecc. La comunicazione fra i personaggi e il pubblico non avviene attraverso l’espressione vocale, bensì attraverso i gesti delle mani e i movimenti di occhi e volto. Le gestualità, mudra, sono esasperate nel Kathakali e contribuiscono a creare nella mente dello spettatore sentimenti, percezioni ed emozioni di un’intensità difficilmente raggiungibili altrove. Fino a pochi decenni fa una performance di Kathakali poteva durare anche un mese. Attualmente in India si allestiscono rappresentazioni di una durata massima di 12/15 giorni. Gli artisti si tramandano di padre in figlio questa nobilissima arte. Il loro training prende in considerazione tutti gli elementi fondamentali per la realizzazione di un’opera: testi, movimenti, musica, trucco. Esibizione di energia di BARDO • • • • • Un’attenzione particolare per questo performer che raccoglie la curiosità del pubblico per le sue esibizioni estreme, come ficcarsi la punta acuminata di una lancia alla gola e con una pressione,e senza ferirsi riesce a piegarne l’asta… oppure, aiutato dai suoi allievi, si pone uno strato di mattoni sulla testa e i suoi allievi con una mazza rompono i mattoni senza che lui risenta del colpo. Dice che il campo di energia che riesce a creare lo protegge… da vedere! Bardo è un ricercatore nel campo delle potenzialità energetiche presenti nell'essere umano e delle energie che compongono l'universo. Un pioniere la cui finalità è quella di riuscire a spingersi dove poche persone o addirittura nessuno è riuscito ad arrivare. È uno studioso ma soprattutto uno sperimentatore. Le persone come Bardo sono chiamate ad andare oltre, per poter sperimentare personalmente quello che la stragrande maggioranza degli esseri umani non è in grado nemmeno di percepire, dato che per sperimentare e vivere determinate situazioni, bisogna essere dotati di una maggiore sensibilità, energia, motivazione e fede. LE DANZE: Kandyan Dance • Kandy è la capitale della collina di Sri Lanka (488 metri sul livello del mare), Capital di Central Province, la più belle e culturale delle città di Sri Lanka. La città è nata nel 14° secolo e diventa capitale del Kandyan Kingdom nel 16° secolo. Kandy diventa la Capitale del regno singalese dal 1592 al 1815, quando diventa una delle ultime sezioni dell’isola che furono annesse dagli inglesi come parte della coloniale Ceylon che ora è tornata con il nome primitivo di Sri lanka. • E la danza porta la storia di questa città nelle movenze e nei costumi. LE DANZE: Bollywood e Bhangra • L’esplosiva miscela di sonorità tradizionali e moderne, arricchita da melodie facili e da ritmi che spingono a ballare, ha reso il bhangra uno dei simboli della nuova India, peraltro strettamente collegato con il successo del cinema made in Bollywood che è ormai diffusissimo non solo in tutto il sud est asiatico ma un po’ ovunque nel mondo dove si trovano più o meno dense comunità indiane Mantra Indo­occidentali • Luz • Cantante latino­americana che ha sposato la cultura indiana. Canta i mantra indiani accompagnandosi con una chitarra acustica e un flauto. Mantra che le sgorgano dal cuore…. Una meditazione del suono e della voce Tattoo all’henna L’arte della decorazione del corpo è tra le più antiche e conosciute della cultura indiana e vede come protagonista la tintura della pelle tramite l’henna, o Maruthani, una sostanza colorante derivata dalle foglie della Lawsonia alba, che ridotta in polvere viene applicata in disegni geometrici sul palmo delle mani e sui piedi. Uno dei più affascinanti miti nella tradizione orientale legati all’uso dell’henna ha proprio per protagonista una divinità della mitologia indiana, Shiva. Si narra infatti che il dio si innamorò di Parvati, sua futura moglie, dopo che ella, per riuscirgli gradita, aveva decorato il suo corpo con tale sostanza. Tuttora, nel patrimonio culturale indiano, le decorazioni con l’henna sono simbolo di seduzione, ma possiedono anche un significato di buon auspicio per i riti nuziali e, più in generale, per il focolare domestico, di cui simboleggiano la protezione. In particolare, l’henna funge da abbellimento per le mani e i piedi degli sposi, ed è considerato emblema di iniziazione per la donna che, diventando moglie, assume una nuova identità. Il Mehendi – il tattoo all’henna ­ lega l’ornamento del corpo non solo alla celebrazione della figura umana, ma soprattutto al significato spirituale dell’unione tra materia e spirito. Così come a ogni oggetto è associata un’anima, allo stesso modo le decorazioni con l’henna sono portatrici di un’energia positiva. La Cucina Indiana • Mangiare non sazia solo il palato, ma fa bene a tutto il corpo: è questo uno dei più “gustosi” segreti della cucina indiana con i suoi profumi speziati ed i suoi sapori complessi e strutturati è abbastanza presente e conosciuta nel nostro paese, cerchiamo di approfondirne la conoscenza insieme. L’Unione indiana è il secondo paese più popolato al mondo, dopo la Cina. In India si contano ormai quasi un miliardo di persone e l’estensione del suo territorio è pari a quasi dodici volte quello dell’Italia. Un territorio così vasto è inevitabilmente vario dal punto di vista climatico e morfologico, e le popolazioni dei diversi stati ( l’Unione indiana è formata da 27 stati ) vivono in condizioni assai differenti a seconda che risiedano nelle zone settentrionali di alta quota, nelle zone centrali, più temperate o nelle zone a sud che hanno un clima praticamente tropicale. Questa varietà di climi e di territori si riflette inevitabilmente sulle etnie che li abitano, sullo sviluppo delle loro culture ed ovviamente delle loro cucine. La cucina indiana è una delle più complesse e varie del mondo oltre che una delle più ricche di spezie e condimenti particolari, portatori di gustosi sapori ed inconfondibili profumi speziati. • • artigianato • Spazio riservato al prezioso artigianato indiano FILM ­DOCUMENTARI La Regista Mira Nair • • • • Film impegnati Film mitologici Film musicali (Bollywood) Documentari • • • • • MOSTRE Dipinti a tema mitologico e di vissuto indiano di GayatriDevi – Emy Blesio Collezione SURYANAGARA­Milano – “Le Forme dell’’Informe” BRAHMAN NIRGUNA ovvero Dio senza qualità, senza forma. Forza portante, fondamento di ogni cosa, energia cosmica e... BRAHMAN SAGUNA ovvero le molteplici forme di Dio. Nell’immaginario umano, Dio ha molti aspetti che convergono in un principio unico. La scelta di un aspetto non implica il non riconoscimento degli altri. La forma simbolica è molto importante per l’essere umano: attraverso le forme, i suoni, si può giungere facilmente ai concetti elevati della filosofia dello Yoga. Nella mitologia hindu ogni manifestazione di Dio e della natura, ogni gestualità o attitudine umana vengono cristallizzate in forme o simboli. Nei Veda si può trovare filosofia, religione, spiritualità, ed è ai Veda, alla spiritualità, alla filosofia dello Yoga che la yogacharini Emy Blesio­GayatriDevi si è ispirata nella stesura delle sue tele. Da sempre attratta dalla luce, dall’energia, come sinonimi di conoscenza ed elevazione (ha dato nome Surya, il Sole a sua figlia), ha voluto di tradurre sulle tele questi concetti sottili e rappresentare “La Luce” utilizzando il suo opposto: la materia, ma in modo particolarmente trasparente, fluido e luminoso. Il risultato si rivela appunto nelle forme di luce (Jyotir rupa) che sono il filo conduttore di tutte le sue opere. Ognuna creata in stato meditativo e di sospensione. • • Mostra Fotografica di: Maria Toffoletti “Percorsi di Danza Indiana” e del “Tamil Nadu” Un percorso affascinante attraverso l’arte della danza Bharata Natyam, e nel luogo dove questa antichissima danza sacra è nata. Visto dalla parte di una danzatrice e insegnante eora fotografa professionista. PROGRAMMA dell’EVENTO Sabato 09 Giugno 2007: 11.00 Apertura evento 12.30 (interno) Pranzo Indiano 13.00 (interno) Proiezione FilmWater di Deepa Metha 15.30 Lezione di Yoga gratuita Yogacharini Emy Blesio (lezione gratuita) 17.00 (Palco) Danza Ottaltullal semi­ classica con Riya John 17.30 Scuola di Danza Indiana per Bambini e principianti con i danzatori Surya e P.T.Narendran (lezione gratuita) 18.00 (Palco) Fuoco e Maschere con il gruppo Shastra dell Sri Lanka Detto programma può subire delle variazioni indipendenti dalla nostra volontà 18.30 (interno) Proiezione del Film “Sognando Beckam” Venerdi 08 Giugno 2007: 19.30 (interno) Cena Indiana 18.00 (Interno) Apertura evento con le 20.30 (Palco) Danza Kuchipudi con Riya autorità John Kalamandalam 18.30 (interno) Proiezione del Film 21.00 (Palco) Danza Bolliwood e tamburi Gandhi con il gruppo Shastra dallo Sri Lanka 19.30 (Interno) Cena Indiana 21.00 (Palco) Danza Bharata Natyam con 21.30 (Palco) Danza Mohini Attam con Surya e P.T. Narendran Riya John Kalamandalam 22.30 Shaolin Monks (dagli Kshatriya 22.00 (Palco) Danza Bharata Natyam indiani e dallo Yoga l’evoluzione nell’arte con Surya e P.T.Narendran marziale dei cavalieri del vento del 23.00 (Palco) Bhangra dance monastero Shaolin) con il monaco Sri 24.00 (interno) Pub e Musica Rohininandana Das 02.00 chiusura 23.00 (interno) Proiezione Film “Matrimoni e Pregiudizi” 24.00 (interno) Pub e Musica 02.00 chiusura Domenica 10 Giugno 2007: 11.00 Apertura evento 12.30 (interno) Pranzo Indiano 13.00 (interno) Proiezione Film 15.30 (Palco) Bajan (canti devozionali indiani) con Luz 16.30 (Palco) Fuoco e Maschere con il gruppo Shastra dello Sri Lanka 17.00 Scuola di Yoga per bambini e principianti con la Yogacharini Emy Blesio (Lezione gratuita) 17.30 (Palco) Bardo con esibizione di energia (Bardo piega lance e si rompe mattoni sulla testa senza avere danni) 18.00 (Palco) Danza Bharata Natyam con Surya e P.T.Narendran 19.00 (interno) Cortometraggio “Transcendental Feeling of Himalaya” con commento del regista, il Maestro Sri Krishna Das che proporrà anche un momento elevato di Mantra 19.30 (interno) Cena Indiana 20.30 (Palco) Kandyan Dance con tamburi del Gruppo Shastra dello Sri Lanka 21.00 (Palco) Danza Bharata Natyam con Surya e P.T.Narendran 21.30 (Palco) Danza Kathakali con Riya J.Kalamandalam 23.00 (interno) Pub e Musica 02.00 chiusura TARGET Lo scopo deI“Festival dell’India” è di avere un ampio target che va dai 5­6 anni ai 70 . In particolare è rivolto a: • Persone che sono affascinate dal continente India e da tutto il mondo sudasiatico in generale • Chi è interessato a discipline tradizionali orientali come lo Yoga, l’Ayurveda, la Meditazione, tutte le discipline olistiche e chi si segue la New age o Era dell’Aquario, etc… • Coloro che amano le danze indiane classiche e moderne. • I membri di Associazioni culturali, che sono in qualche modo legati all’India o che sono impegnati socialmente e in azioni benefiche. • Studenti di licei o università • Amanti di viaggi, vegetariani, Artisti… Scheda della manifestazione • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Denominazione L’INDIA IN BRIANZA Edizione Prima Edizione Periodo 8 – 9 – 10 Giugno 2007 Organizzato da: Ziqqurat Village Direzione artistica: Emy Blesio e Marina Zago Con il Patrocinio di: Comune Di Cesano Maderno Con la collaborazione di: Vivindia Tour Operator & Suryanagara Centro Culturale ­ Milano Sede Ziqqurat Expo – Cesano Maderno MI Orario di apertura ai visitatori: Venerdi 08 Giugno dalle 18.00 alle 02.00 Sabato 09 Giugno dalle 11.00 alle 02.00 Domenica 10 Giugno dalle 11.00 alle 02.00 Accesso Ingresso libero Superficie espositiva: circa 1400 mq Infoline: 3388738001 Ufficio Stampa Ziqqurat Village Staff ­ Milano