La collana di e-book Scritture Metropolitane nasce dalla collaborazione tra
il Servizio biblioteche del Comune di Modena e Kult Virtual Press e si
propone di incoraggiare e promuovere la creatività e la comunicazione
attraverso la scrittura e l'illustrazione.
Il progetto è rivolto principalmente ai giovani autori, ma coinvolge anche
scrittori professionisti che aderiscono all'iniziativa accogliendone gli obiettivi
di apertura, condivisione e scambio di contenuti ed esperienze.
I volumi sono distribuiti gratuitamente su internet all'indirizzo
www.comune.modena.it/biblioteche/holden
Info e contatti:
http://www.comune.modena.it/biblioteche/holden
[email protected]
Referente del progetto:
Walter Martinelli
Responsabile biblioteche decentrate del Comune di Modena
tel.: 329.6508160
[email protected]
Come ti fotografo il backstage, di Filippo Bergonzini
Collana: Scritture Metropolitane
Ottobre 2005 Prima edizione in formato e-paperback
Eidzioni Kult Virtual Press - www.kultvirtualpress.com
Responsabile editoriale Marco Giorgini, Via Malagoli, 23 - Modena
Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5
1
"COME TI FOTOGRAFO IL BACKSTAGE"
Di Filippo Bergonzini
2
Table of content
Come ti fotografo il backstage
Soggetto del corto
La sceneggiatura
Note sugli autori
3
“COME TI FOTOGRAFO IL BACKSTAGE”
Di Filippo Bergonzini
La Biblioteca Delfini trasformata in set cinematografico
Solitamente il backstage di un film viene ripreso con una telecamera,
in questo caso trattandosi di un cortometraggio un supporto più agile e
meno ingombrante come una macchina fotografica digitale faceva al
caso nostro. Il caos del set, tra luci, rotoli di cavi, cavalletti e
telecamere, le espressioni degli attori quando non sono ancora entrati
nella parte, le facce incuriosite degli utenti della biblioteca che
sbirciano a distanza, le immagini bloccate delle scene girate….tutto
questo è servito a ricreare, attraverso gli scatti, l'atmosfera di cinque
giorni intensi, in cui è stato costruito con impegno un piccolo film.
C'è da aggiungere che i nuovi spazi della Biblioteca Delfini e gli spazi
del Teatro Comunale si sono rivelati ottime location fotografiche oltre
che filmiche.
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Un suggestivo gioco d' ombre, creato grazie alle luci del Teatro
Comunale di Modena
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Un suggestivo gioco d' ombre, creato grazie alle luci del Teatro
Comunale di Modena
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Un suggestivo gioco d' ombre, creato grazie alle luci del Teatro
Comunale di Modena
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Effetti speciali: i costumi delle "guardie arabe" sono stati ricavati da
spade di legno, asciugamani e foulards
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Effetti speciali: i costumi delle "guardie arabe" sono stati ricavati da
spade di legno, asciugamani e foulards
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la scena viene preparata con cura…
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la scena viene preparata con cura…
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…e girata. Azione!
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La prova costumi
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La prova costumi
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La prova costumi
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Un esotico harem ricostruito tra gli scaffali della Delfini
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Un esotico harem ricostruito tra gli scaffali della Delfini
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Un esotico harem ricostruito tra gli scaffali della Delfini
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Un esotico harem ricostruito tra gli scaffali della Delfini
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Una piccola folla di curiosi, tecnici e comparse affolla i corridoi della
biblioteca…
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Una piccola folla di curiosi, tecnici e comparse affolla i corridoi della
biblioteca…
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Una piccola folla di curiosi, tecnici e comparse affolla i corridoi della
biblioteca…
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…ripristinato l'ordine si comincia a girare
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…ripristinato l'ordine si comincia a girare
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…ripristinato l'ordine si comincia a girare
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…ripristinato l'ordine si comincia a girare
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Anche gli utenti della Delfini si prestano a fare gli attori…
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Anche gli utenti della Delfini si prestano a fare gli attori…
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Ardite carrellate e piani sequenza…
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Ardite carrellate e piani sequenza…
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Le attrici studiano la parte
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Le attrici studiano la parte
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Le attrici studiano la parte
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Primi piani, dettagli…e particolari
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Primi piani, dettagli…e particolari
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Primi piani, dettagli…e particolari
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Ogni scena viene studiata e provata più volte prima di essere girata..
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Ogni scena viene studiata e provata più volte prima di essere girata..
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Ogni scena viene studiata e provata più volte prima di essere girata..
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Ogni scena viene studiata e provata più volte prima di essere girata..
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Gli uomini dietro la macchina da presa...
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Gli uomini dietro la macchina da presa...
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Gli uomini dietro la macchina da presa...
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Ciak!
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I nuovi spazi della Biblioteca Delfini diventano ottime location per le
riprese
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I nuovi spazi della Biblioteca Delfini diventano ottime location per le
riprese
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SOGGETTO PER CORTOMETRAGGIO
GENERE: sentimentale-umoristico con finale a sorpresa
AMBIENTAZIONE: le varie sale della Biblioteca Delfini
PERSONAGGI: Un ragazzo e una ragazza protagonisti, più
eventuali comparse.
USoggetto:
uUn ragazzo si innamora di una ragazza vedendola recitare la
parte di Sherazade in una pubblicità sulla Biblioteca Delfini
girata nel chiostro esterno della Biblioteca stessa. La pubblicità
( racconto nel racconto) consisteva nella fanciulla che, come la
fiaba classica, per salvarsi la vita racconta le mille
storie…giunta alla fine , quando non ne rammenta più, mentre la
sciabola sta per cadere su di lei, si aprono le porte e cataste di
libri le vengono offerti dai bibliotecari (la lettura salva la vita…
specialmente alla nuova Delfini…)(volendo può cambiare scena
improvvisamente e lei si trova all'interno di una sala)
Il ragazzo affascinato dalla giovane chiede informazioni sul suo
conto e viene a sapere che lei è veramente amante della lettura e
tutti i giorni si reca qui per leggere e documentarsi soprattutto su
testi teatrali e poesie ( dato il suo lavoro).
Così incomincia a pensare come conquisatarla ; dopo alcuni
incontri fallimentari perché lui non si esprime bene , decide (
come in Cyrano di Bergerac) di parlarle attraverso le voci di
grandi scittori e le fa avere pagine e pagine di frasi d'amore
magnifiche, raggiungendola nei modi più strani: o facendogliele
sentire in cuffia nei computer di una sala, o lasciandole libri
47
la sceneggiatura
aperti sui tavolini di un'altra sala, o arrotolando le pagine nel
corrimano della scala a chiocciola, poi fingendosi bibliotecario e
dandole sempre quel testo in varie edizioni, ma mai quello da lei
richiesto.
A tutte queste proferte d'amore ( le frasi possono spaziare da
Petrarca a Shakespeare a Goethe, a Prevert, Rostand, Manzoni,
D'Annunzio, Skarmeta…ecc…) lei reagisce sempre in modo un
po' altezzoso.
Finalmente, stanco di questi tentativi, il ragazzo le fa trovare il
video acceso dello schermo grande della Biblioteca con una
poesia che scorre e che anche altri leggono per forza di cose : lei
rimane di sasso e si chiude il filmato.
La poesia è "Ti amo" di Stefano Benni ( da Ballate,
Feltrinelli,95) che qui riporto solo in parte per darne il senso:
Io ti amo
E se non ti basta
Ruberò le stelle al cielo
Per farne una ghirlanda
E il cielo vuoto
Non si lamenterà di ciò che ha perso
Che la tua bellezza sola
Riempirà l'universo
Io ti amo
E se non ti basta
Vuoterò il mare
E tutte le perle verrò a portare
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la sceneggiatura
Davanti a te
E il mare non piangerà
Di questo sgarbo
Che onde a mille, e sirene
Non hanno l'incanto
Di un tuo solo sguardo.
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la sceneggiatura
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Mostra la lingua holden
SHERAZADE
Sceneggiatura
Paola Pederzoli, Alberto Cavani
Adattamento della sceneggiatura
Marco Amendola, Davide Fonda
SCENA 1 - INTERNO/ESTERNO - NOTTE
Rumori di ferraglia e armi che si scontrano. Ombre che scorrono
quasi liquide di soldati orientali e di armi sui muri, soffitti in
ambienti semi oscuri illuminati fiocamente da torce e candele.
(Voci fuori campo in lingua araba)
CAPO DELLE GUARDIE
Chiudete ogni via d'uscita… Presto non perdete tempo… anche
tu di là!
(Altre voci fuori campo)
VOCE 1
Seguimi.
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la sceneggiatura, adattamento
VOCE 2
Noi alla porta principale, voi agli scantinati.
CAPO DELLE GUARDIE
Trovatela! Non fatele del male. La porteremo allo Sceicco
Una guardia entra in un ambiente e vede qualcuno o qualcosa di
sospetto, ma non distinto, sopra ad un cumulo. Altre guardie
arrivano con delle torce. La luce aumenta e scoprono la
fuggiasca su una pila di libri.
CAPO DELLE GUARDIE
Sherazade!!!
SCENA 2 - INTERNO - BIBLIOTECA DELFINI GIORNO
Sherazade sta leggendo comodamente adagiata su un cumulo di
libri, avvolta da cuscini, tappezzeria persiana e tappeti. Lo
Sceicco è comodamente seduto su una poltroncina della
biblioteca, attorniato dal narghilè e da una teiera araba. A fianco
dello sceicco si trovano due guardie armate e un servo con
grande ventaglio di penne di struzzo. Le penne del ventaglio si
muovono leggermente indicando che all'interno dell'ambiente,
dove si sta svolgendo la scena, c'è l'aria condizionata.
CONTRIBUTO GRAFICO 1
La lettura salva la vita.
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la sceneggiatura, adattamento
CONTRIBUTO GRAFICO 2
Biblioteca Antonio Delfini. Modena.
SCENA 3 INTERNO -BIBLIOTECA DELFINI - GIORNO
Lo spot descritto nella Scena 2 sta andando in onda su una
televisione interna della biblioteca, e un gruppo variegato di
ragazzi assiste alla visione. A differenza degli altri spettatori,
distratti e poco coinvolti dallo spot, il protagonista rimane fermo
a guardare lo schermo. Lo spot riparte, tutti gli altri spettatori se
ne vanno, ma il protagonista viene urtato distrattamente da un
anziano signore. Il ragazzo si gira per vedere da chi è stato
colpito, e vede con suo grande stupore che la commessa al di là
del banco informazioni è proprio lei la Sherazade della
pubblicità.
Nota. La Mdp (macchina da presa) segue di spalle il
protagonista, inquadrando la commessa, mentre lui si avvicina
allo sportello per attendere il proprio turno.
LEI
Le riviste si trovano nella sala in fondo al corridoio.
UTENTE 1
Grazie.
53
la sceneggiatura, adattamento
LEI
Di nulla
LUI
Scusa, è qui che si comprano i biglietti per il concerto di venerdì
nel chiostro?
LEI
No, per i biglietti dovresti rivolgerti alla biglietteria dei teatri,
o acquistarli per via telematica.
LUI
Grazie… Ho l'impressione di conoscerti… Sei proprio tu,
Sherazade! Quella della pubblicità?
LEI
Si, sono io che ho girato quello spot.
LUI
Volevo chiederti… Ma perché tu, cioè… Sherazade, ti nascondi
in biblioteca?
LEI
Quanto a me, io lavoro qui. E per quanto riguarda la
protagonista dello spot, ci siamo ispirati a “Le mille e una
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la sceneggiatura, adattamento
notte”. La lettura ha salvato la vita alla protagonista.
LUI
Ok!
LEI
Le troverai al secondo piano, sala a destra, nella letteratura
araba.
LUI
Passare mille e una notte solo a leggere, mi pare un po' tempo
sprecato. Magari di sera si potrebbe anche uscire… quando fa
caldo… non so…
LEI
Dovresti salvarti la vita anche tu, leggendo! C'è anche la
letteratura europea nelle sale precedenti, a sinistra.
Il protagonista fa per andarsene, poi ritorna.
LUI
Hai detto seconda sala…
LEI
Secondo piano, sala a destra.
55
la sceneggiatura, adattamento
LUI
Ok!
COLLEGA
Scusa, puoi venire un momento al prestito?
LEI
Si, certo.
LUI
Scusa…
LEI
Cosa c'è ancora?!
LUI
Niente, è che il tuo… il tuo tacco può pungere…
LEI
Secondo piano, sale a volontà.
SCENA 4 - SALA BIBLIOTECA DELFINI - GIORNO
Il protagonista è impegnato nella ricerca dei libri, fra scaffali e
56
la sceneggiatura, adattamento
indici. Nella stessa sala si trova anche il signore anziano che,
dopo aver appoggiato dei volumi su un piano, fra cui le “Poesie
d'amore di Catullo”, si allontana. Il protagonista, carico di libri,
viene attratto dal titolo di Catullo e lo prende senza porsi tanti
problemi.
Note. In questa scena la Mdp adotterà diverse soluzioni di
ripresa, come soggettiva e piani sequenza.
SCENA 5 - SALA PRESTITO - GIORNO
Il protagonista sta scendendo le scale con una pila di libri. Si
accoda allo sportello con la fila più lunga, dove lavora la
bibliotecaria.
LEI
Ecco fatto, buongiorno
UTENTE 2
Buongiorno.
LUI
Appoggia a fatica la pila di tomi sul banco.
LEI
Sono troppi, non puoi prenderli tutti.
LUI
57
la sceneggiatura, adattamento
Beh, sai com'è, mille e una… ci vuole molta scelta.
LEI
Al massimo possiamo darne dieci.
LUI
(scegliendo)
Arabia, Israele, Africa, Grecia, Sud America…
Il protagonista arriva al libro “Poesie d'amore di Catullo”, e
rimane perplesso.
LEI
…Roma latina.
LUI
Ecco, sono dieci.
LEI
Tempo un mese, non mille notti.
LUI
Ok.
Il protagonista esce dalla biblioteca e si incammina sotto il
portico del chiostro, mentre il signore anziano arrivato trafelato
sulla soglia per farsi restituire il libro di Catullo. Il signore
58
la sceneggiatura, adattamento
rinuncia a chiamare il ragazzo perchè ormai è troppo lontano.
SCENA 6 - INTERNO BIBILIOTECA DELFINI GIORNO
Il protagonista entra nella biblioteca per riportare i libri presi in
prestito, ma con lo sguardo cerca la bibliotecaria, e vede che sta
parlando con una giovane utente nella zona cataloghi. Lui si
avvicina e ascolta.
UTENTE 3
Eppure neanche qui si trova il “Giardino dei sentieri che si
biforcano”.
Sotto Borges non lo vedo.
LEI
Proviamo sotto giardino… Giardini… Giardini all'italiana…
LUI
Giardini di marzo…
La bibliotecaria, rivolta al protagonista, fa un cenno di disturbo.
UTENTE 3
(Parlando sia al protagonista che alla bibliotecaria)
Mi piace Borges, con la sua idea che la letteratura è un po' la
riscrittura del mondo reale.
59
la sceneggiatura, adattamento
LEI
E allora forse la biblioteca diventa il vero mondo.
COLLEGA
(Sussurrando piano rivolgendosi alla bibliotecaria)
Scusa! Scusa vieni, un attimo, un attimo solo.
LEI
(Allontanandosi)
Bello Borges, un po' difficile…
LUI
Bello Borges, un po' difficile.
UTENTE 3
Giardini… Ecco è sotto la raccolta “Finzioni”
LEI
Dicevamo…
UTENTE 3
(Allontanandosi)
A posto, grazie. Trovato.
LUI
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la sceneggiatura, adattamento
Parlavamo… di un bacio.
LEI
Taci.
LUI
Ma che cos'è un bacio? Un giuramento fatto da vicino, un patto
più preciso, una confessione… un apostrofo rosa tra le parole
t'amo.
LEI
(Andandosene)
Basta.
LUI
Come Rossana, uguale, come Rossana; e io Cyrano.
SCENA 7 - BIBLIOTECA DELFINI - INTERNO GIORNO
La bibliotecaria sta riponendo dei volumi su uno scaffale. Nel
frattempo il protagonista apre un libro velocemente e vi
appoggia una fotocopia. Quando la bibliotecaria trova il libro,
incuriosita dal foglio dentro contenuto, lo legge.
LEI
61
la sceneggiatura, adattamento
Catullo
“Oh baciami mille volte poi cento,/ Poi mille altre volte poi
ancora cento/
Poi mille altre volte poi ancora cento./ E giunti al numero di più
migliaia/
rimescoliamole per non sapere./ Quante mai siano, e che
nessuno/
possa invidiarceli tutti quei baci”
L'espressione della protagonista diventa sereno e sognante.
Abbassa il foglio, alza lo sguardo al di là dello scaffale, e vede il
protagonista che le sorride. In quel preciso istante il sorriso e
l'aria trasognata le si spengono in volto. E con espressione di chi
volesse che non fosse successo niente, chiude il libro,
accartoccia il foglio, gira il carrello, vede un cestino per la carta
e, con la pallina appena fatta, fa un canestro perfetto. Poi va con
passo sicuro lanciandogli un'occhiata che non lascia dubbi. Lui
deglutisce ,gli occhi si arrossano, assumendo un'espressione tra
il triste e il comico.
SCENA 8
SERA
CHIOSTRO DELLA BIBLIOTECA-VERSO
La bibliotecaria esce dalla porta della biblioteca insiema alla
collega, percorrendo velocemente il chiostro.
62
la sceneggiatura, adattamento
LEI
Ciao, a domani.
COLLEGA
Buona serata.
LEI
Mi sa che studierò fino a tardi stasera.
COLLEGA
Musica!? Allora buon lavoro!
Il protagonista, seduto sul muretto dello stesso chiostro, dalla
parte opposta, con una pila di libri a fianco, guarda la
bibliotecaria con la stessa espressione della Scena 7.
SCENA 9 - CAMERA DI LUI - INTERNO - NOTTE
Il protagonista sta scrivendo al computer, ha a fianco bibite e
patatine che ingurgita in eccesso.
LUI
Cosa posso dirle vediamo… “rosso di sera, amore si spera…”
Sarebbe più semplice.
Dunque andiamo a cercare…
Il protagonista cerca l'espressione giusta in mezzo ai tanti fogli
63
la sceneggiatura, adattamento
sparsi sulla scrivania.
LUI
Questo, questo… “La vostra persona e i vostri gesti”… Ma dai
no, andiamo avanti. “Il mio cuore si solleva dietro i tuoi passi
come la polvere” Mah! Mah! Oh, qui sembra più… piccante…
Flaubert “Le delizie dei sensi e dello spirito sono racchiuse per
me nel tuo nome, che io ripeto, cercando di baciarlo sulle mie
labbra”. Esta bueno!
LUI
(musica)
Scrivo… le delizie… nome… mie labbra.
piano sala a destra.
Mando? Mando?… Uno, due, tre… Go!
Firmato secondo
Il protagonista rimane seduto di fronte allo schermo. Continua a
mangiare, poi si addormenta.
SCENA 10 CAMERA DI LUI-INTERNO-GIORNO
Il protagonista viene svegliato dallo squillo del telefono.
LUI
Ciao… fra un'ora… chi c'è… bene… si bene ci vediamo dopo.
Ok… ciao, ciao.
64
la sceneggiatura, adattamento
Il protagonista vede la risposta della bibliotecaria sul computer.
LUI
Ha risposto, …zzo, ha risposto. “Tu parli di baci, di amore, ma
non mi conosci neanche. “Cosi potresti dire di amare luoghi che
non hai mai visto. R. Musil”.
E per dirla con Tomas Mann, “Non pensare ad essere amato. La
felicità,” egli diceva, “sta nell'amare e nell'afferrare tutt'al più
qualche ingannevole momento di vicinanza all'oggetto amato”.
E se preferisci la saggezza popolare: “Conosci te stesso” intanto,
visto che chi ben comincia è a metà dell'opera, e tu devi proprio
ricominciare da zero.”
SCENA 11 - STRADA - GIORNO
Il protagonista si infila il maglione, poi se lo toglie perché alla
rovescio. Scende le scale, esce dal portoncino di casa, sale in
macchina, accende il motore e in quel preciso istante si accorge
che due auto parcheggiate troppo vicine alla sua non gli
permettono di fare alcuna manovra. Quasi disperato, allo stremo
delle forze, ha come un gesto di cedimento.
In quel momento getta lo sguardo su un manifesto pubblicitario
(Hamburger tipo Mc Donald) che sembra dargli nuovo vigore.
SENA 12 - BAR DELLA BIBLIOTECA - GIORNO
65
la sceneggiatura, adattamento
Il barman prepara colazioni da servire nei tavoli sotto il chiostro.
Il protagonista è all'interno del bar che mangia in un angolo, e
ascolta tutto quello dicono i clienti. La bibliotecaria è seduta con
la collega in un tavolo sotto al chiostro.
La bibliotecaria mescola il cappuccino, lo sorseggia, poi addenta
un cannolo. Gli occhi si spalancano, i nervi del collo si
contraggono, allarga le labbra ed estrae il cannolo dalla bocca;
tra i denti si vede un biglietto arrotolato. La collega ride stupita,
mentre la bibliotecaria, con aria schifata e interrogativa, lo sfila
e svolgendolo capisce di cosa può trattarsi.
COLLEGA
Cos'è?
LEI
“ Amor ch'a nullo amato amar perdona…”
COLLEGA
Non sapevo, non avevo mai visto. Credevo che i bigliettini con
le frasette stucchevoli fossero solo nei cioccolatini, invece
guarda dove saltano fuori Paolo e Francesca.
Guarda… prendi (le porge un fazzolettino) sei ancora sporca lì.
Lui?
LEI
Si. Che somaro. Vada all'inferno anche lui.
66
la sceneggiatura, adattamento
La bibliotecaria e la collega si alzano dal tavolino.
COLLEGA
Ma dai, si sta perfino destreggiando con l'italiano antico.
La bibliotecaria e la collega si incamminano verso l'uscita.
LEI
Quale italiano antico, sarà rimasto ai testi scolastici, bifolco
com'è. Oh guarda la camicetta, che orrore. Se fosse qua gli direi
in italiano moderno di togliersi dai piedi.
COLLEGA
Ai posteri l'ardua sentenza.
LUI
(Tra sè e sé)
Bifolco, moderno….
SCENA 13 - BIBLIOTECA - INTERNO - GIORNO
67
la sceneggiatura, adattamento
Reparto audiovisivi della biblioteca. Una scolaresca si accomoda
nella sala dedicata ai film. La bibliotecaria sta spiegando il
contenuto del fila ai ragazzi, po dà inizio alla proiezione.
LUI
(In quel medesimo istante, fra sé e sé)
E vai con l'italiano moderno!
Sullo schermo comincia a scorrere la poesia “Io ti amo” di
Stefano Benni.
(Voce fuori campo)
Io ti amo/ E se non ti basta/ Ruberò le stelle dal cielo/ Per farne
una ghirlanda/
E il cielo vuoto/ Non si lamenterà di ciò che ha perso/ Che la tua
bellezza sola/
Riempirà l'universo/
Io ti amo/ E se non basta/ Vuoterò il mare/ E tutte le perle verrò
a portare/
Davanti a te/ E il mare non piangerà/ Di questo sgarbo/
Che onde a mille, e sirene/ Non hanno l'incanto/ Di un tuo solo
sguardo
Io ti amo/ E se non ti basta/ Solleverò i vulcani/ E il loro fuoco
metterò
Nelle tue mani,/ e sarà ghiaccio/ Per il bruciare delle mie
passioni/
68
la sceneggiatura, adattamento
Io ti amo/ E se non basta/ Anche le nuvole catturerò/ E te le
porterò domate
E su di te piover dovranno/ Quando d'estate/ Per il caldo non
dormi
E se non basta/ Perché il tempo si fermi/ Fermerò i pianeti in
volo/
E se non basta/ Vaffanculo.
SCENA 13 - BIBLIOTECA - INTERNO - NOTTE
La biblioteca è vuota e la bibliotecaria, giunta al termine della
giornata, rimette a posto le ultime cose, mentre si continua a
sentire la poesia che lentamente sfuma in dissolvenza.
L'atmosfera è malinconica, mentre la bibliotecaria appare quasi
felice.
69
NOTE SUGLI AUTORI
Filippo Bergonzini,
è appassionato di fotografia analogica e digitale a livello
amatoriale e semi professionale, predilige lavorare all'interno di
contesti come film, cortometraggi, spettacolo teatrali, concerti
musicali, dove grazie al particolare apporto delle luci artificiali è
possibile sfruttare al massimo la luminosità e la nitidezza delle
macchine digitali.
Pongofilms
Marco Amendola, Davide Fonda, Cristina Provenzano.
Pongofilms è un gruppo video formato da tre ragazzi competenti
e appassionati verso il linguaggio e i prodotti audiovisivi. Nato
nel 2006, ha all'attivo lavori e progetti per alcune istituzioni e
associazioni del modenese.
RICETTA PER UN CORTOMETRAGGIO
di Marco Amendola
La realizzazione di un cortometraggio può essere la cosa più
facile o più difficile per un regista. Dipende da come si affronta.
70
gli autori
Il poco tempo e l'obbligo di raccontare una storia in 10 minuti,
diventano difficoltà spesso insormontabili. Bisogna pensare
prima di tutto allo spettatore, portarlo subito al centro della
storia, colpirlo con una buona musica (essenziale!), una bella
fotografia, e degli attori con le facce giuste. Insomma, una volta
che gli ingredienti sono stati messi tutti, diventerà difficile
sbagliare il proprio lavoro.
Il cortometraggio realizzato per il concorso Holden è stato girato
in cinque giorni, con due videocamere, molti fari, un gruppo di
attori, e l'intera biblioteca 'A.Delfini' che in quel periodo si era
trasformata in un set cinematografico.
Paola e Alberto
Quando , su un giornale, abbiamo letto il bando del concorso
"Mostra la lingua" ,
siamo rimasti piacevolmente sorpresi per la sezione "Soggetto
per cortometraggio".
Una novità che per noi amanti del teatro e del cinema era molto
stimolante.
In più il corto doveva essere ambientato all'Interno della
biblioteca Delfini appena ristrutturata. Come resistere?
Abbiamo pensato ad una sorta di pubblicità all'interno della
storia , il tutto imperniato sul valore della lettura che ad ogni età
può "salvare la vita"; ambiente e personaggi giovani, atmosfera
71
gli autori
ilare perché la lettura non è solo seriosa, finale a sorpresa e
comunque aperto…
Ed ora ci ritroviamo tra telecamere e microfoni, mentre le
splendide sale della Delfini scorrono nelle immagini al ritmo
della musica di Rossini e i giovani amici che ci circondano
sembrano essere in perfetta sintonia anche tra di loro.
La Biblioteca è riuscita ad allacciare passato e presente, ha
recuperato l'immagine del teatro, della poesia e della pubblicità.
Chissà cosa ne penserebbe Sherazade..
Paola e Alberto
72
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