FLAVIO OREGLIO
TRENT’ANNI “RIDENDO e SFERZANDO”
Lo spettacolo “Trent’anni ridendo e sferzando“, allestito in occasione del Trentennale on stage di
Flavio Oreglio riprende la formula originaria utilizzata dall’artista nei suoi primi anni di palco
(monologhi e canzoni), proponendo un entertainment basato sulle canzoni umoristiche ragtime che
hanno caratteriz-zato la sua opera prima (Ridendo e Sferzando, 1985-2000) alternate a monologhi,
aforismi e letture sui più svariati temi dell’attualità del vivere quotidiano. Dai luoghi comuni al
rapporto di coppia, dalla stupidità di certa politica all’ignoranza dilagante, passando attraverso letture
umoristiche e le immancabili “Poesie Catartiche“, ci si ritrova a ridere insieme delle storture del
mondo e delle nostre debolezze.
Così l’autore descrive questo lavoro : “Le note sono sette, i nani sono sette, i peccati capitali sono
sette, perciò è un peccato che un nano non sia noto. In un mondo fatto di pianisti che cessano di essere
virtuosi e diventano virtuali, chitarristi con il mi in cantina, batteristi bacchettoni, bassisti alti, gente
che suona il triangolo ottenendo una nota rotonda e acuti eseguiti da uomini retti ma ottusi, può essere
interessante ritrovare non già un “quiz” (non se ne può più) ma un “quid” che sia ancora in grado di
stupirci per la sua estrema semplicità di cosa vera. Cos’è questo spettacolo? Una serata di buona
musica e fiumi di sorrisi pensanti….non mi pare poco di questi tempi”
Sul palco Oreglio si avvale della collaborazione di Lorenzo Arco, One-Man-Band, Chitarrista e
Sound Maker, fondatore dei “Two Guitar Players“, il Gruppo che ha accompagnato l’Artista per
vent’anni, dagli esordi fino alla trionfale tournée de “Il momento è catartico”.
Il Recital di questo straordinario Artista è, in realtà, un vero e proprio spettacolo fatto di monologhi e
canzoni che mette in scena il meglio del repertorio di Flavio Oreglio. Parole e musica per raccontare i
lati più drammatici e divertenti dell’esistenza e i crucci e le incongruenze nascosti tra le pieghe della
vita quotidiana di ciascuno di noi : linguaggio, comunicazione, informazione, le piccole cose, gli
incontri e l’amore descrivono un viaggio divertente e poetico teso alla riscoperta dell’uomo nudo nelle
sue relazioni essenziali con gli altri e con se stesso.
Divertissement raffinato che alterna leggerezza e riflessione in cui c’è spazio per tutto: per i sogni, i
pensieri, i ricordi, per gli eroi e le persone comuni; d’altro canto, parlare, sognare, e ridicolizzare sono
le uniche armi a disposizione in un mondo così confuso e convulso come quello di oggi.
Anche questo si inserisce nel contesto del “Teatro Canzone” o “Cabaret Concerto”, (genere da lui
proposto con grande enfasi, intelligenza, lungimiranza, perfettamente in linea con il “Maestro del
Settore” il sempre amato e ricordato Giorgio Gaber, precursore assoluto) trattando, ad ampio respiro, il
tema del dubbio, potremmo definirlo una sorta di ampio contenitore dove Oreglio colloca, in una serie
di quadri d’autore, dissertazioni, osservazioni e analisi comica della realtà.
Le certezze, i dogmi e le “verità”, vengono passate al setaccio in un clima comico da….”fidarsi è bene,
non fidarsi è meglio!”, nessuna pretesa di insegnamento, ma apologia del dubbio come criterio di
vita, importante per non rischiare sviste grossolane o pericolose prese di posizione.
Se da un lato è vero che sono ormai crollate le ideologie storiche, è altrettanto vero che nuove subdole
ideologie stanno comparendo all’orizzonte con la pretesa di porsi come presunte nuove verità
indiscutibili; attenzione dunque a non farsi “fregare”, l’uso corretto del cervello dovrebbe perlomeno
suggerire cautela e impedire di buttarsi a capofitto nel riconoscimento acritico dei nuovi dogmi della
globalizzazione.
Un gioco a tutto campo tra monologhi e canzoni, gags e poesie, scorribande tra il serio e il faceto, alla
ricerca di un equilibrio che forse non si riuscirà mai a trovare, un percorso divertente e poetico sui
grandi temi della vita, condotto attraverso prosa e musica, sì musica perché è anche di musica che
bisogna parlare, in quanto Oreglio ha sviluppato un lessico musicale ben preciso, andando a riprendere
i generi collocati agli albori del Jazz (come il Blues e il Ragtime) e contaminandoli con un gusto
melodico tipicamente mediterraneo; ne è scaturito uno stile particolare e personale dalle sonorità
acustiche godibilissime in Teatro.
Parlare, sognare, discutere, analizzare e ridicolizzare, sono le armi dei non violenti contro l’avanzata di
una nuova violenza subliminale, quella della comunicazione esasperata e selvaggia; vivere la propria
vita guardando al domani e senza rimpianti, è uno dei rimedi da provare, andare avanti con la consapevolezza che la nostra vita si intreccia con quella degli altri, con conseguenze spesso impreviste e imprevedibili, fino a scoprire le incongruenze di un modo ovvio di pensare, rendendosi conto, strada facendo, che l’ovvio spesso è difficile da dimostrare e che non sempre è vero!; c’è spazio per tutto, per i
sogni, per i pensieri, per i ricordi, per gli eroi e per le persone comuni, l’importante è dubitare….o no?
Biografia
Flavio Oreglio, nato artisticamente a metà degli anni 80 nei locali dei Navigli a Milano, laureato in
Scienze Biologiche (Ecologia), musicista, attore, cultore del Teatro Canzone, si esprime da sempre
coniugando riflessione e umorismo, comicità e poesia, satira e impegno civile.
Dopo gli Scritti giovanili (1976 – 1977) e l’opera prima Ridendo e sferzando (1985 – 1995) diventa un
caso editoriale (due milioni di copie vendute) con la trilogia de Il momento è catartico (2000 – 2005).
Dal 2006 al 2010 elabora il progetto teatrale/editoriale Siamo una massa di ignoranti parliamone dal
quale nascono due produzioni musicali “Siamo un massa di ignoranti. Parliamone” e “Giù”. Dal 2011
ad oggi elabora il progetto editoriale “Storia curiosa della scienza” dal quale nasce lo spettacolo
teatrale “Sulle spalle dei giganti”.
Parallelamente alla sua attività artistica, con il progetto Musicomedians, Oreglio ha avviato una
rigorosa rilettura del rapporto tra attore e musicista, attraverso la realizzazione di un “Centro studi” e
approntando analisi e ricerche di carattere storico – culturale e tecnico sulla fenomenologia della
comicità e della canzone d’autore.
Dagli esordi a “Ridendo e sferzando” (1985 – 1998)
L’esordio di Flavio Oreglio sui palcoscenici italiani risale al 1985.
Nasce artisticamente nei pub situati lungo i Navigli di Milano con lo Spettacolo “Melodie e Parodie”,
lavorando in coppia con Pietro Nobile virtuoso chitarrista fingerstyle. Nel 1986 approda al Cabaret
“La Corte dei miracoli” e nel 1987 esce l’album “Melodie & Parodie ovvero: pensieri di un rivoluzionario moderato” (Clou disque/EMI). Nella Stagione 86-87 inizia anche a frequentare Zelig.
Sarà presente ogni anno nella programmazione dello storico locale milanese, nei 10 anni successivi
pubblica gli album “Clownstrofobia ovvero: esperimenti di genetica musicale” (1988 – Clou disque/
EMI) e “Burlando furioso ovvero: monologhi e canzoni tenuti insieme col nastro adesivo” (1994 – Cà
Bianca Club) arrivando alla fine di un percorso di ricerca e sperimentazione musicale e teatrale che
l’Autore ha raccolto in un’unica opera dal titolo “Ridendo e Sferzando” (il libro omonimo viene pubblicato nel 1998 dalla casa editrice Greco & Greco).
Dal laboratorio del Caffè Teatro a “Il momento è catartico” (1998 – 2005)
Terminata l’esperienza di “Ridendo e Sferzando” Oreglio costituisce nel 1998 con Ale&Franz un laboboratorio artistico al Caffè Teatro di Verghera di Samarate che lo porta a elaborare nuove idee; nello
stesso periodo inizia un percorso televisivo con la trasmissione Zelig; nella stagione 2000/2001 comincia a proporre in TV le “Poesie Catartiche” e pubblica l’album “ho un sacco di compiti per lunedì“, sono i primi passi che porteranno a “Il momento è catartico”, lo spettacolo di Teatro Canzone che è stato
portato per tre anni in Tournée nei Teatri di tutta Italia (2002 – 2005); durante questo periodo Mondadori ha pubblicato i volumi “Il Momento è Catartico” (2002), “Bis–Nuovi Momenti Catartici” (2003),
“Poesie Catartiche” (Antologia+CD 2003) e “Katartico 3 – Atto Finale” (2004), arrivando a vendere
due milioni di copie; parallelamente uscì il CD “Il Momento è Catartico…e ci chiamano Poeti”
(Tarantanius – Catartica records) e il DVD “Catartico Live” (Mondadori 2005).
Siamo una massa di ignoranti….parliamone (2005 – 2011)
Chiusa l’esperienza de “Il momento è catartico” inizia nel 2005 a elaborare il nuovo progetto “Siamo
una massa di ignoranti….parliamone”; nello stesso anno partecipa come ospite al Festival Gaber
raccogliendo notevoli consensi e fa parte del cast fisso della trasmissione “Il senso della vita” di Paolo
Bonolis (Canale5); nel 2006 è ospite al Festival di Sanremo e alla prima puntata di Zelig Circus e
inizia una nuova Tournée Teatrale con lo spettacolo “Siamo una massa di ignoranti…parliamone”
Pubblica libro e CD omonimi per Bompiani/Catartica records.
Dopo la Tournèe Estiva torna in TV con la 2a edizione de “Il senso della vita” (Bonolis/Canale 5).
Nel 2007 interviene a Zelig off, a Mai dire Martedì con la Gialappa’s e a Notte Meditterranea Rai2,
oltre a far parte del cast fisso di “GLOB – L’osceno del villaggio” con Enrico Bertolino (RAI3) e del
cast di Zelig edizione 2007 dal Teatro degli Arcimboldi di Milano. Sempre nell’ottobre del 2007 esce
per Bompiani “Non è stato facile cadere così in basso” a cui fa seguito un nuovo percorso Teatrale
iniziato con la sperimentazione del Teaforum al Teatro della Cooperativa di Milano nel mese di
gennaio 2008. Nel mese maggio del 2008 esce il CD Giù contenente le canzoni dello Spettacolo
Teatrale, arrangiato con il contributo della Band Folk de “I Luf“.
Nel maggio 2009 esce per Bompiani “All’appello mancano anche i presenti”, nel maggio 2010 esce
per Aliberti editore “Aprosdoketon”, raccolta inedita di aforismi dal 2006 al 2010, a conclusione del
percorso editoriale di “Siamo una massa di ignoranti. Parliamone”. Nel giugno del 2011 esce il DVD
che contiene lo spettacolo registrato al Teatro della Cooperativa di Milano dal titolo “RECITAL….
Siamo una massa di ignoranti….parliamone”.
Nel settembre 2011 esce il libro per Salani “Storia curiosa della scienza–Le radici pagane dell’Europa”
, seguito da una nuova produzione Teatrale dal titolo “Sulle spalle dei giganti”.
Nell’ottobre 2012 esce il libro per Garzanti “La vera storia del Cabaret – Dall’uomo delle taverne alla
bit generation” scritto con Giangilberto Monti.
Nel 2013 porta in scena con David Riondino lo Spettacolo “Cabaret Concerto”.
Nell’ottobre del 2013 esce il secondo libro per Salani “Storia curiosa della scienza – La rivoluzione
degli arabi”.
STUDIO PONTI IDEAZIONE ED ORGANIZZAZIONE EVENTI
VIA DEI COLTELLI, 26 40124 BOLOGNA (BO) P.IVA : 03749820373 / Socio Nazionale AIPS
TEL. 051/266. 775 (Ufficio) / TEL. 335/53. 27. 480 (Cellulare) / e. mail : [email protected]