VI SPETTACOLO www.leggimionline.it 20 GENNAIO 2017 Lo spettacolo in danza rappresenta il quarto step del progetto Transiti Humanitatis di cui fanno parte “Invenzioni a tre voci”, “Oratorio per Eva” e “La Nona” L’inno alla bellezza di “I am Beautiful” è l'ultima creazione di Roberto Zappalà La commedia brillante diretta da Davide Gullotta andrà in scena il 22 gennaio a S. G. la Punta “Mammo e papà”, risi, sorrisi e riflessioni nella pièce di Sottile U n successo dopo l'altro per I AM BEAUTIFUL, l'ultima creazione di Roberto Zappalà per la sua Compagnia Zappalà Danza insieme ai Lautari, che dopo avere fatto incetta di applausi e di critiche positive il 10 novembre scorso all’Euro-Scene Festival di Lipsa, ha raccolto molti consensi anche a Catania. Nella splendida cornice del Teatro Massimo Bellini di Catania il 4 e 5 gennaio 2017 I Am Beautiful ha chiuso il cartellone natalizio. Lo spettacolo è il quarto step, nonché punto d’arrivo, del progetto Transiti Humanitatis, avviato nel 2014 da Roberto Zappalà insieme alla sua compagnia, e comprende le produzioni Invenzioni a tre voci (2014), creazione dedicata alla donna, Oratorio per Eva (2014), omaggio alla figura simbolica di Eva e La Nona (2015), ispirato all’ultima sinfonia di Beethoven, (Premio Danza&Danza come Miglior Spettacolo dell’anno 2015). A partire dal corpo, tutto incomincia e tutto si consuma ed esaurisce e la bellezza del corpo, considerato come santuario laico dell’umanità, è un pensiero da difendere e incoraggiare in una contemporaneità dove bellezza, corpi e laicità sono sempre più oltraggiati. Il titolo dello spettacolo è suggerito dalla scultura di Rodin che a sua volta è ispirata al primo verso di una poesia di Baudelaire, La Beauté: «Je suis belle, ô mortels! comme un rêve de pierre». Il sogno di pietra si trasfigura nel movimento attraverso una lingua che ha la sua grammatica e la sua sintassi nei nervi e nelle giunture, nei fremiti e nei sussulti. In questo spettacolo Zappalà abbandona quasi del tutto ogni finzione drammaturgica per sviscerare ed esaltare fino in fondo il linguaggio della sua Compagnia. Quella di I AM BEAUTIFUL diventa così una danza che assume come categoria fondamentale quella della visceralità intesa e vissuta come nel mondo contadino, cioè come qualcosa di familiare e quotidiano, naturale”. (tratto da “Soltanto” di Jan Twardowski) Le lingue in evidenza, i volti deformati, i corpi in disequilibrio o che sfidano la legge di gravità, all’interno di un disegno coreografico rigoroso e scenicamente scarnificato, sono alcuni incidenti che servono a fare arrivare la danza direttamente al sistema nervoso dello spettatore” (come, secondo John Berger, fa Bacon con la pittura) non al cervello, ma al sistema nervoso. In I AM BEAUTIFUL la danza stessa parla in prima persona attraverso il corpo dei suoi nove interpreti Maud de la Purification, Filippo Domini, Sonia Mingo, Gaetano Montecasino, Adriano Popolo Rubbio, Fernando Roldan Ferrer, Claudia Rossi Valli, Ariane Roustan, Valeria Zampardi. Sulle musiche suonate dal vivo, in cui è no- tevole la versione siciliana dello Stabat Mater, la danza si dichiara bella e mentre afferma se stessa si rende conto che la bellezza che vorrebbe raggiungere non è mai una risposta o una soluzione, ma sempre un interrogativo e una ricerca incessante. È come se alla base di tutta la danza ci fosse un principio d’incertezza che è parte della sua bellezza. La contemporaneità del gesto coreografico che ne consegue consiste proprio nell’esaltare questa incertezza, questo tendere verso, piuttosto che affermare. In un viaggio di andata e ritorno dal palco agli spettatori e viceversa, i binari che portano a destinazione la danza dello spettacolo sono quelli della semplicità e del rigore, della visceralità e, appunto, dell’incertezza. Catania - “Un palcoscenico per la città”, frutto di una bella rete di intese e sinergie: s'intitola così e questo vuol essere il ricco cartellone che, dal 17 gennaio all’11 giugno, animerà con ben 17 appuntamenti la sala Sangiorgi, il glorioso teatro in stile Liberty di via San Giuliano. «Quello del Sangiorgi - ha sottolineato Enzo Bianco, nella doppia veste di Sindaco e presidente del Massimo catanese - è uno spazio prezioso che il Teatro Massimo Bellini intende valorizzare in una prospettiva pluriennale, che lega sempre più l’attività dell’ente e il nome di Vincenzo Bellini alla vita culturale e artistica di Catania. Il Teatro Sangiorgi ritorna così finalmente alla funzione e al ruolo che ha avuto per buona parte del Novecento, quando era sede privilegiata di intrattenimento variegato e vivace aggregazione». Sulla validità della formula e del programma punta Anthony Barbagallo, assessore regionale a Turismo, Sport e Spettacolo: «Lo storico teatro si apre, come mai prima, agli artisti isolani, a partire dall'inaugurazione con la Federazione delle Bande Siciliane. La tradizione sposa il presente, come nel tributo ad Angelo D'Arrigo, che la Marionettistica “Mammo e papà” arriva in esclusiva nazionale a San Giovanni La Punta. Sul palcoscenico del teatro di via Ravanusa n. 18, in anteprima nazionale sarà portato in scena l’inedito lavoro teatrale “Mammo e papà” del brillante autore catanese Salvatore Sottile che lo vedrà anche uno dei protagonisti. Lo spettacolo, che viene inserito in esclusiva all’interno della stagione teatrale dell’associazione “Sotto il Tocco” diretta da Michele Russo, ha già riscosso un notevole successo nelle due date del 14 e del 15 gennaio e adesso replicherà alle ore 18 di domenica 22 gennaio. Il lavoro teatrale vede la regia di Davide Gullotta. La commedia in esclusiva nazionale racconta la storia di Salvino e Rudy. Grazie alla nuova legge sulle unioni civili, riescono a coronare il loro sogno di unirsi in matrimonio e adottare un bambino. Da qui si snoda la vicenda che li vede, novelli Mammo e papà, alle prese con i problemi che riguardano la Da sinistra Davide Gullotta e Salvatore Sottile crescita del figlio, fino ad una sorta di “happy end”. Si ride, quindi, si sorride e si riflette. La commedia non è finalizzata a sostenere alcuna tesi sul problema delle unioni civili e delle eventuali adozioni da parte di persone dello stesso sesso, né favorevole, né contraria. Sarà la storia a fornire le opportune ri- sposte a tutti i quesiti che il tema suscita. La commedia vuole lanciare un segnale di distensione tra le opposte scuole di pensiero. Un mondo in cui ci sia spazio per tutti, senza discriminazioni, è possibile, a dispetto di chi crede che sia una utopia. Per info e prenotazioni telefonare al numero 095-7413845 Quindici appuntamenti teatrali e musicali frutto della sinergia tra il Massimo Bellini e le realtà musicali siciliane Il Teatro Sangiorgi diventa Un palcoscenico per la città dei Fratelli Napoli ha voluto diventasse un personaggio, presentato per la prima volta nel 2012 a Pedara. D'Arrigo volava sulle ali del coraggio e dello spirito: e così lo vedrà il pubblico del Sangiorgi». La centralità della valorizzazione del Sangiorgi è stata ribadita dal sovrintendente Roberto Grossi, che ha evidenziato altresì la scelta di privilegiare la varietà dell’offerta, alla conquista di nuovi spazi e nuovo pubblico: «Dopo la riapertura del Sangiorgi nel 2016, che ha riconsegnato a tempo pieno uno spazio teatrale eccezionale alla cittadinanza, la nuova stagione 2017 sarà all’insegna della collaborazione con i privati e dell’apertura ai giovani, attraverso concerti e spettacoli vicini ai loro gusti e alla loro sensibilità. Proponiamo dunque non solo Presentazione cartellone Sangiorgi. Da sinistra Nicolosi, Bianco, Barbagallo, Grossi musica, ma eventi teatrali di vario genere, il cui valore culturale si sposa al piacevole intrattenimento». «Allestiamo al Sangiorgi una stagione che ha come filo conduttore principale il coinvolgimento, in partnership con il Teatro Bellini, di alcuni degli operatori più importanti della città di Catania, e del suo comprensorio metropolitano, nel campo dello spettacolo dal vivo. Vogliamo essere una casa dell’arte e degli artisti, con un programma si rivolge alle più diverse fasce di spettatori». Così il direttore artistico del Teatro Massimo Bellini, Francesco Nicolosi, ha riassunto l’importanza della sinergia stretta con associazioni e istituzioni quali l’Associazione Musicale Etnea, la Camerata Polifonica Siciliana, l’Istituto Musicale Vincenzo Bellini di Catania, l’Associazione “Coro polifonico San Giorgio” e la Fe.Ba.Si. L’ampia intesa ha premesso di raggiungere l’ambizioso obiettivo di realizzare un cartellone in grado di soddisfare tutti i palati: si andrà infatti dal musical alla prima assoluta dell’intermezzo del 700 di Paolo Altieri; dalla musica da film al jazz; dal flamenco alla tradizione siciliana ai Genesis; dalle fiabe in musica al testo di Pietrangelo Buttafuoco con le musiche di Mario Incudine. Gli appuntamenti Domenica 22 gennaio secondo appuntamento in cartellone con i colori ispanici dell’Ensemble Flamenco Guadalmedina. L’8 febbraio un omaggio a Paolo Tosti e alle sue inimitabili romanze da salotto, il 12 febbraio la HJO Jazz Orchestra & Alberto Asero, il 24 febbraio “La famiglia canterina”, commedia musicale con le Sorelle Marinetti, Francesca Nerozzi, Jacopo Bruno e il Trio jazz dell'Orchestra Maniscalchi in collaborazione con The Singing Family; il 26 febbraio il tributo ai Genesis. A marzo si parte il primo del mese con il Bellini Jazz Combo, il 5 marzo “Note da Oscar, Musica e Cinema” con proiezioni video; il 29 marzo gli standard dell’Italian Brass Band. Il 9 aprile la voce di Rita Botto e i Dounia in “Catania risuona”; il 19 aprile (con replica il 20) “Tutta un’altra storia”, tributo ad Angelo D’Arrigo, opera in un atto per attori e marionette di Nino Bellia con i Pupi Siciliani della Marionettistica Fratelli Napoli e le musiche originali eseguite dal vivo da I Lautari; il 29 aprile “Fiabe in musica” con due titoli entrambi su testo di Lilli Ugolini: “La cicala e la formica”, musica di Carlo Minuta, e .“Capitan Domitilla e l’albero dei sogni”, musica di Giovanni Ferrauto. Il 5 maggio l’Orchestra barocca dell'Istituto Musicale Vincenzo Bellini, il 13 maggio l’Orchestra giovanile dello stesso Istituto; il 31 maggio “L'amante burlato”, intermezzo di Paolo Altieri, compositore del 700 napoletano vissuto e morto a Noto. Il 2 giugno il citato “U diavulu ’e Sant’Antonio” di Pietrangelo Buttafuoco, musiche originali e regia di Mario Incudine, con la partecipazione di Antonio Vasta; infine l’11 giugno si chiude con “Summertime e la voce classica del Jazz” con il Rosalba Bentivoglio Quintet. L’incontro organizzato dalla Galleria Laveronica propone cultura arte e un concerto del chitarrista ragusano Stefano Meli Artists Against MUOS, la tavola rotonda a Modica Una tavola rotonda di cultura, arte e musica. È questo il succo dell'incontro, “Artists Against MUOS”, promosso e organizzato dalla Galleria Laveronica Arte contemporanea, che si terrà sabato 21 gennaio alle ore 16,30 all'interno del Palazzo della Cultura di Modica (sito in Corso Umberto I, 149). L’incontro sarà introdotto dalla proiezione del documentario “Come il fuoco sotto la brace” di Giuseppe Firrincieli. Sarà Charles Esche, direttore del Museo Vanabbe di Eindhoven (Paesi Bassi), ad aprire i lavori con un intervento sui nuovi percorsi museali e artistici che danno voce ai temi presenti nel pensiero decoloniale e sulla demodernità. Interverrà poi Gabi Scardi, docente universitaria e critica d’arte, curatrice e firma del supplemento domenicale de “Il Sole 24 Ore”. Seguirà l’intervento di Antonio Mazzeo, giornalista impegnato nei temi della pace, dell’ambiente, dei diritti umani, della lotta alle mafie, autore tra l’altro di uno dei primi libri sul Muos. Concluderà Pippo Gurrieri, direttore di “Sicilia Libertaria”, militante anarchico e rappresentante del Comitato di base No Muos di Ragusa. Modererà il giornalista Giovanni Criscione. L’incontro prende le mosse dall’omonima collettiva, inaugurata lo scorso 29 dicembre nella galleria di Via Grimaldi 93 e aperta fino al 25 marzo. Si tratta di una mostra che ripercorre - attraverso documenti d’archivio ma anche video, fotografie, incisioni - la paradossale vicenda del MUOS di Niscemi (CL), la rete di comunicazioni satellitari statunitensi per la guerra a distanza, autorizzata dallo Stato italiano nonostante il potenziale pericolo per la salute degli abitanti e dell'ambiente nel raggio di parecchi chilometri. Gli obiettivi della conferenza consistono, oltre che nell’accendere i riflettori sul MUOS a poche settimane dall’inizio dei processi a carico degli attivisti, anche nell’illustrare le ragioni profonde della mostra che rinviano a un’arte capace di saltare fuori dagli schemi, pronta a impegnarsi in battaglie civili, per i diritti e le libertà. Al termine, i relatori e il pubblico si sposteranno nella vicina galleria dove è previsto un concerto del chitarrista ragusano Stefano Meli. Migliore Occupazione della base militare USA Niscemi 2013