Ciao! Ti ricordi quale era il problema allora? Riprendiamolo brevemente. La posizione “reale” di una stella può essere diversa da quello che ti sembra, ma quelle che vediamo più deboli sono veramente tali? O sono solo più lontane e quindi appaiono più deboli? Prova a fare questo esperimento: Ti servono una lavagna luminosa e un foglio grande di cartoncino bianco. Mettiti un una stanza buia, metti la lavagna luminosa a 10cm dal muro. Appoggia sul muro il cartoncino bianco e disegna il contorno della zona che risulta illuminata dal fascio di luce della lavagna. Adesso allontana la lavagna luminosa e mettila a 20 cm dal muro. Cosa succede alla parte illuminata? È più grande o più piccola di quella precedente? Di quanti cartoncini uguali al precedente hai bisogno per coprire la parte “luminosa”? Allontana ancora la lavagna luminosa e mettila a 30 cm dal muro. Cosa succede adesso??? Come è l’intensità della luce quando ti allontani dalla sorgente luminosa? 1 Guarda due stelle stasera nel cielo: fra tutte quelle che vedi ce ne sono alcune più luminose e altre meno. Perché una ti sembra essere più luminosa dell’altra?. 1. Le due stelle sono alla stessa distanza, ma una “fa davvero più luce dell’altra”? 2. Le due stelle sono a distanza diversa da noi e quindi la luce che ci arriva è diversa? Come fare quindi per capire quale è la effettiva luminosità? Esempio: Facciamo finta di avere due automobili: quale delle due ha i fari più luminosi? Per capirlo basta mettere le due automobili alla stessa distanza da noi. Certamente questo è semplice per le automobili, ma come si fa a mettere le stelle tutte alla stessa distanza? Se fossero su una linea di partenza, affiancate, potremmo capire immediatamente quali stelle siano più luminose e quali meno. 2 Forse è più conveniente lasciare le stelle dove stanno e “misurare” la loro distanza... purtroppo le stelle sono molto lontane da noi e non possiamo usare un semplice metro. Adesso abbiamo spostato il problema: questo è un problema che affligge gli astronomi da tanto tempo… sapere la distanza delle stelle. Si usano metodi estremamente complicati e raffinati e la misura è sempre un po’ “all’incirca”. Ma le stelle sono tanto lontane!! Ma questo problema si pone anche quando dobbiamo misurare distanze molto grandi sulla Terra. Guarda fuori dalla finestra: c’è una casa, un campanile o qualcos’altro di fronte alla tua finestra? Come puoi fare a misurare la distanza del comignolo della casa da dove ti trovi? Prova a fare questo esperimento: Tendi il braccio e, col pugno chiuso alza il pollice. Guarda il tuo pollice rispetto allo sfondo. Guardalo prima chiudendo l’occhio sinistro, poi il destro. Cosa succede? Quali sono gli oggetti che risultano nascosti dal dito? Ti sembrerà che il dito si “muova”: questo effetto si chiama parallasse ed è quello che usano gli astronomi per misurare la distanza delle stelle. Adesso prova a fare questo esperimento: Mettiti in un lungo corridoio e segna la posizione in cui ti trovi. Chiedi ad un amico/a di porsi lontano da te una decina di metri e 3 poi osservalo dalla posizione in cui sei e guarda quali oggetti nasconde. Adesso spostati di un passo a destra dalla posizione iniziale; segna anche questa posizione. Cosa succede al tuo compagno? Nasconde sempre gli stessi oggetti? Spostati ancora ed esegui la stessa prova... Quali sono gli oggetti “nascosti” dal tuo compagno? ... secondo te se ti allontani molto dal punto di partenza, il tuo compagno nasconderà oggetti sempre più lontani da quelli nascosti inizialmente. Adesso invece prova a fare questo esperimento: Sei sempre nello stesso lungo corridoio e fai avvicinare il tuo compagno a te. Ripeti la stessa esperienza di prima. In ogni situazione gli oggetti nascosti dal tuo compagno sono ancora gli stessi dell’esperienza precedente o no? Come sono cambiati? Possiamo dire che l’effetto di parallasse dipende da: 1. la distanza cui è posto il tuo compagno da te; 2. base di osservazione, ovvero la distanza tra le posizioni da cui hai osservato. Se gli astronomi devono riuscire a misurare le distanze delle stelle che sono lontanissime dovranno trovare basi di osservazione molto, ma molto grandi. 4 Ecco un disegno: l’effetto è proprio quello che studiano gli astronomi per misurare le distanze. Come vedi ci sono due Terre... in realtà non sono due Terre, ma la Terra in due momenti diversi del suo lungo percorso. 5