UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE Corso di formazione per i Rappresentanti del Lavoratori per la sicurezza e i referenti per la prevenzione e sicurezza dei dipartimenti M3.2.4 - Impianti ed apparecchiature elettriche ing. Gino CAPELLARI E IGIE NE ZZA URE SIC AMBIENT SERVIZI INTEGRATI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DISPENSE Servizi Integrati di prevenzione e protezione D3/2012 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE Università di Udine Impianti ed apparecchiature elettriche Modulo M3.2.4 Formazione RLS – Referenti dipartimenti Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti – 2012 Gino Capellari Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Ateneo SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE D’ATENEO Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università degli Studi di Udine Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Cosa dice la legge Titolo III, Capo III ‐ D. Lgs. 81/2008 Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati dai tutti i rischi di natura elettrica connessi all'impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione ed, in particolare, da quelli derivanti da: a) contatti elettrici diretti; b) contatti elettrici indiretti; c) innesco e propagazione di incendi e di ustioni dovuti a sovratemperature pericolose, archi elettrici e radiazioni; d) innesco di esplosioni; e) fulminazione diretta ed indiretta; f) sovratensioni; g) altre condizioni di guasto ragionevolmente prevedibili. Art. 81. ‐ Requisiti di sicurezza 1. Tutti i materiali, i macchinari e le apparecchiature, nonché le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere progettati, realizzati e costruiti a regola d'arte. 2. Ferme restando le disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, i materiali, i macchinari, le apparecchiature, le installazioni e gli impianti di cui al comma precedente, si considerano costruiti a regola d'arte se sono realizzati secondo le pertinenti norme tecniche. A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Dispense ad uso didattico interno – a cura di: Servizio di prevenzione e protezione d’Ateneo 1 Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti – 2012 Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Definizioni Impianto insieme dei componenti (cavi, canalizzazioni, apparecchiature di manovra, apparecchiature di protezione, quadri elettrici, prese a spina ecc.) compresi tra il punto di fornitura dell’energia (es. contatore, cabina elettrica) e il punto di utilizzazione. Utilizzatore tutte le apparecchiature che utilizzano l’energia elettrica per produrre lavoro, calore, luce, come pure le apparecchiature informatiche, le apparecchiature per le telecomunicazioni, ecc. A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Definizioni Tensione elettrica Rappresenta la differenza di potenziale elettrico tra due punti (il lavoro necessario per portare l’unità di carica da un punto ad un altro a diverso potenziale). L’unità di misura della tensione elettrica è il Volt (V). Corrente elettrica Flusso di cariche che si stabilisce in un mezzo in cui due punti sono sottoposti ad un differenza di potenziale. Si definisce intensità di corrente (I) la quantità di cariche che passa nell’unità di tempo. L’unità di misura è l’Ampere (A). Resistenza elettrica «Opposizione» di un corpo al passaggio di corrente. L’unità di misura della resistenza è l’Ohm (). A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Dispense ad uso didattico interno – a cura di: Servizio di prevenzione e protezione d’Ateneo 2 Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti – 2012 Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Comportamento corpo umano Intensità corrente Il corpo umano dal punto di vista elettrico si comporta come un conduttore (permette il passaggio di corrente) ed è caratterizzato da una determinata resistenza elettrica. La resistenza elettrica del corpo umano aumenta: • • durante un’intensa concentrazione mentale in presenza di parti cutanee indurite La resistenza elettrica del corpo umano diminuisce se: • • • la pelle è umida o sudata; il contatto avviene in una zona in cui la pelle è tagliata o ferita aumenta la tensione elettrica, la superfice o la pressione di contatto Attenzione che Condizione necessaria perché avvenga l´elettrocuzione è che la corrente abbia rispetto al corpo un punto di entrata e un punto di uscita (si determina un circuito). Il punto di entrata è di norma la zona di contatto con la parte in tensione, mentre Il punto di uscita è la zona del corpo che entra in contatto con altri conduttori consentendo la circolazione della corrente all´interno dell´organismo seguendo un dato percorso. Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Modalità di interazione Contatto Elemento in tensione danno tempi immediati o comunque brevi Contatto elettrico diretto Contatto tra una persona e parti dell’impianto elettrico e/o utilizzatore che si trovano in tensione in condizioni di ordinario funzionamento (corrente elettrica scarica verso terra) Contatto elettrico indiretto Contatto tra una persona e parti conduttrici dell’impianto elettrico e/o utilizzatore che non si trovano in tensione in condizioni di ordinario funzionamento, ma vanno in tensione a causa di un guasto (corrente elettrica scarica verso terra) A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Dispense ad uso didattico interno – a cura di: Servizio di prevenzione e protezione d’Ateneo 3 Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti – 2012 Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Possibili percorsi corrente La corrente elettrica all’interno del corpo umano tende a seguire il percorso che offre la minor resistenza. La pericolosità sarà tanto maggiore quanto più il percorso interesserà organi vitali. Mano/mani‐piedi La corrente attraversa praticamente tutto il corpo (percorso più comune). Mano sx – Mano dx: percorso che si produce quando la persona ha i piedi isolati e le mani vengono a contatto con parti a tensione diversa A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Possibili effetti Morte Alterazioni cardiache il passaggio di corrente altera la normale attività elettrica cardiaca. Le fibre cominciano a contrarsi disordinatamente l’una dall’altra seguendo l’andamento della corrente piuttosto che i normali impulsi cardiaci. Arresto respiratorio causato dalla contrazione dei muscoli addetti alla respirazione o dalla lesione del centro nervoso che presiede tale funzione; Tetanizzazione blocco della muscolatura Ustione dovuta agli effetti temici provocati dal passaggio di corrente nei tessuti o da archi provocati da scariche elettriche prodotte da apparecchiature in tensione; Scossa lieve sensazione spiacevole accompagnata da passaggio di corrente A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Dispense ad uso didattico interno – a cura di: Servizio di prevenzione e protezione d’Ateneo 4 Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti – 2012 Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Possibili effetti Il danno dovuto a contatti elettrici è funzione di INTENSITÀ DI CORRENTE e del TEMPO DI CONTATTO NB: Zone pericolosità (NB: percorso mano sinistra – piedi corrente alternata di frequenza contenuta nell’intervallo 15÷100 Hz) Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Possibili pericoli – sicurezza Innesco incendi/esplosioni Cortocircuito: è una condizione di guasto che, a causa dell’elevata intensità della corrente, può comportare in assenza di intervento, il raggiungimento di temperature superiori a quelle di accensione dei materiali. Sovraccarico: è una condizione anomala di funzionamento, in conseguenza del quale i circuiti elettrici sono percorsi da una corrente superiore rispetto a quella per la quale sono stati dimensionati. La non tempestiva interruzione dà origine (effetto joule) al surriscaldamento dei cavi o di altri componenti dell’impianto che può degenerare in un principio d’incendio A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Dispense ad uso didattico interno – a cura di: Servizio di prevenzione e protezione d’Ateneo 5 Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti – 2012 Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Misure di sicurezza ‐ tecniche Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Misure di sicurezza – tecniche (contatti indiretti) Impianto di messa a terra Collegamento tra il terreno (potenziale 0) e le parti metalliche (masse) di impianti/utilizzatori che possono andare in tensione per guasti nonché un collegamento tra queste masse e le masse che possono trasferire il potenziale elettrico (Masse estranee ‐ ad. es tubazioni). COMBINATO A Interruttori differenziali (salvavita) L’interruttore differenziale è un interruttore che interviene automaticamente aprendo il circuito quando si verifica una dispersione di corrente verso terra. (tempi di intervento istantanei) A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Dispense ad uso didattico interno – a cura di: Servizio di prevenzione e protezione d’Ateneo 6 Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti – 2012 Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Misure di sicurezza – tecniche (contatti indiretti) L’involucro causa guasto assume una tensione potenzialmente pericolosa; dispersione di corrente verso terra Se la corrente dispersa è uguale o maggiore alla corrente nominale del differenziale, l’interruttore apre il circuito Involucro ha una tensione pericolosa per un tempo inferiore a quello sopportabile dal corpo umano Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Misure di sicurezza – tecniche (contatti diretti) Misure di protezione totali Sono destinate alla protezione da contatti diretti di personale non addestrato e si ottengono mediante: Isolamento delle parti attive Parti attive protette con isolamento in grado di resistere agli sforzi meccanici, termici ed elettrici a cui può essere sottoposto durante il funzionamento normale. Involucri o barriere Parti attive accessibili per manutenzione; la protezione da contatti diretti deve essere effettuata da involucri o barriere che devono assicurare un grado di protezione adeguato Nel caso che le barriere o gli involucri debbano essere rimossi, questa operazione deve essere possibile solo: per mezzo di un attrezzo, per mezzo di chiave tramite interblocco sulla portella mediante l'interposizione di una barriera intermedia. A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Dispense ad uso didattico interno – a cura di: Servizio di prevenzione e protezione d’Ateneo 7 Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti – 2012 Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Misure di sicurezza – tecniche (contatti diretti) Misure di protezione parziali Si attuano mediante ostacoli o distanziamento. Impediscono il contatto non intenzionale con le parti attive. (Nella pratica sono misure applicate solo nelle officine elettriche). Ostacoli/barriere Impediscono l’avvicinamento non intenzionale del corpo a parti attive e il contatto non intenzionale con parti attive durante lavori sotto tensione nel funzionamento ordinario. Distanziamenti Il distanziamento delle parti simultaneamente accessibili deve essere tale che esse non risultino a portata di mano Misura di protezione addizionale mediante interruttori differenziali Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Misure di sicurezza – organizzative Verifica e manutenzione periodica Controllo e degli impianti elettrici Prova interruttori differenziali Verifica impianto messa a terra Programmazione manutenzione impianti Acquisto materiali e attrezzature idonee Marcatura CE Marcatura IMQ e doppio Isolamento Procedure di sicurezza Redigere procedure che prevedono che il solo personale autorizzato possa intervenire su macchine, impianti e apparecchi elettrici A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Dispense ad uso didattico interno – a cura di: Servizio di prevenzione e protezione d’Ateneo 8 Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti – 2012 Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Marcatura CE – Marchiatura IMQ MARCATURA CE Marcatura obbligatoria MARCHIATURA DI QUALITÀ Marchiatura volontaria per i materiali elettrici a bassa tensione (rispondenza di quel prodotto ai requisiti essenziali di sicurezza di tutte le direttive europee che lo riguardano) richiesta a specifici enti dal costruttore per alcuni prodotti di grande serie Italia ‐ Istituto per il Marchio di Qualità IMQ • • • riconoscimento dei sistemi di controllo e di qualità del costruttore approvazione del prototipo con prove di tipo; controllo della rispondenza della produzione al prototipo, su campioni prelevati dal mercato Bassa tensione (Direttiva 2006/95/CE – abroga la 73/23/CEE e 93/68/CEE) Compatibilità elettromagnetica (Direttiva 2004/108/CE ‐ abroga la 89/336/CEE) A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Misure di sicurezza – comportamentali Segnalare guasti/malfunzionamenti Ogni situazione di guasto, malfunzionamento o avaria di impianti/utilizzatori va segnalata subito agli uffici competenti Interventi su quadri elettrici Effettuare interventi di ripristino di quadri elettrici ed interruttori solo se autorizzati Interventi e riparazioni elettriche personale competente Gli interventi e le riparazioni elettriche vanno effettuati da personale competente. No interventi di «fortuna»!! A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Dispense ad uso didattico interno – a cura di: Servizio di prevenzione e protezione d’Ateneo 9 Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti – 2012 Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Misure di sicurezza – comportamentali Non apportare modifiche Non modificare o sostituire pezzi delle apparecchiature senza autorizzazione Collegamenti a regola d’arte Realizzare collegamento a regola d’arte (non realizzare collegamenti di «fortuna» o volanti) Accessibilità quadri elettrici Lasciare liberi e facilmente accessibili i quadri elettrici per interventi d’urgenza A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Misure di sicurezza – comportamentali Utilizzo conforme apparecchiature Utilizzare le apparecchiature elettriche per lo scopo per le quali sono state progettate e realizzate Verifica preliminare integrità Accertarsi che i cavi di alimentazione delle apparecchiature siano integri prima di collegare le apparecchiature Utilizzo sostanze estinguenti adatte in caso di incendio Non spegnere i principi di incendio su impianti o apparecchiature elettriche utilizzando acqua A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Dispense ad uso didattico interno – a cura di: Servizio di prevenzione e protezione d’Ateneo 10 Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti – 2012 Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Misure di sicurezza ‐ comportamentale Proteggere prolunghe e cavi elettrici «volanti» Installare sistemi di protezione meccanica (canalette passacavo) per prevenire possibili deterioramenti o rotture meccaniche dei cavi Scollegamento apparecchiature Scollegare l’apparecchio utilizzatore dalla presa di corrente agendo sulla spina e non tirando il cavo di alimentazione Utilizzo di apparecchiature in locali bagnati Evitare di utilizzare apparecchiature elettriche non idonee in zone umide o bagnate A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Misure di sicurezza ‐ comportamentale Limitare Utilizzo di prolunghe Utilizzare prolunghe (protette) per il tempo necessario a svolgere l’attività lavorativa Limitare utilizzo di adattatori Adattatori si possono collegare ad apparecchi utilizzatori fino ad una potenza massima complessiva di 1500 W e per uso temporaneo NO ADATTATORI INSERITI UNO SULL’ALTRO Limitare utilizzo prese multiple Da usare per apparecchiature a bassa potenza Verificare che potenza complessiva apparecchi collegati siano inferiore a quella indicata sulla presa multipla NO COLLEGATI AD ADATTATORI A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Dispense ad uso didattico interno – a cura di: Servizio di prevenzione e protezione d’Ateneo 11 Corso di formazione per RLS e referenti dei dipartimenti – 2012 Università di Udine Corso di formazione per RLS e referenti per la prevenzione e sicurezza dipartimenti MODULO M3.2.4 – Impianti ed apparecchiature elettriche Maggiori informazioni www.prosiel.it A cura di: Gino CAPELLARI – Responsabile del Servizio http://www.itaca.org (Sicurezza appalti) Venerdì 13 Aprile 2012 ‐ Università di Udine Dispense ad uso didattico interno – a cura di: Servizio di prevenzione e protezione d’Ateneo 12