Y - Università del Salento

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Lezione 11
Introduzione alle fluttuazioni
economiche:
il modello OA DA
1
Il mondo moderno guarda al ciclo
economico più o meno nello stesso modo
in cui gli antichi Egizi guardavano alle
piene del Nilo. Si tratta di un fenomeno
ricorrente, che si ripercuote in misura
notevole su ognuno di noi, ma le cui
cause naturali non sono evidenti.
John Bates Clark, 1898
2
Il percorso
Le fluttuazioni
L’orizzonte temporale: breve e lungo periodo
La domanda aggregata
o Equazione quantitativa come funzione di domanda
o Spostamenti della curva
L’offerta aggregata
o di breve e di lungo periodo
Equilibrio: dal breve al lungo periodo
Introduzione: gli shock e le politiche di
stabilizzazione.
3
Ricordate dalla lezione 1….
PIL reale pro capite nell’economia degli
Stati Uniti
Capitolo 9: Introduzione alle fluttuazioni economiche
4
PIL reale in Italia, 1861-1991
Capitolo 9: Introduzione alle fluttuazioni economiche
5
PIL reale in Italia, 1971-2008
PIL reale, Italia, 1971-2008 (fonte: OCSE)
1400
mld euro (prezzi 2000)
1300
1200
1100
1000
900
800
700
600
500
1971 1975 1979 1983 1987 1991 1995 1999 2003 2007
Capitolo 9: Introduzione alle fluttuazioni economiche
6
La crescita del PIL reale negli Stati
Uniti
7
La recessione del 1990-91
Recessione: periodo di almeno due trimestri
consecutivi di riduzione del PIL
Nel III trimestre 1990, dopo l’invasione del Kuwait ma
prima della Guerra del Golfo, la crescita del PIL è
diventata negativa, ed è rimasta tale per i due
trimestri successivi.
Causa principale: crollo della fiducia dei consumatori, che
hanno tagliato le spese per consumi a parità di reddito,
dovuto alla crescente preoccupazione generata da un
conflitto in Medio Oriente ed alla paura che il prezzo del
petrolio potesse lievitare come negli anni Settanta.
8
La crescita del PIL reale in Italia
9
10
Fluttuazioni e dicotomia classica
Gli economisti chiamano ciclo economico le
fluttuazioni di breve periodo
Ricordate la dicotomia classica (secondo cui
variabili reali quali produzione ed occupazione
non sono influenzate da variabili nominali
quali offerta di moneta e prezzi)?
La maggior parte degli economisti
ritiene che la dicotomia classica NON
valga nel breve periodo!
11
L’orizzonte temporale: breve e lungo
Lungo periodo: quando i prezzi sono flessibili
I prezzi flessibili si aggiustano per uguagliare
domanda e offerta.
Breve periodo: i prezzi sono fissati a un livello
predeterminato e non si aggiustano per
uguagliare domanda e offerta.
L’economia funziona diversamente nel breve
e nel lungo periodo.
12
La macroeconomia classica: i prezzi flessibili
Nei modelli che abbiamo analizzato l’equilibrio
macroeconomico dipende soltanto dall’offerta
aggregata:


Tecnologia disponibile: funzione di produzione
Fattori di produzione, K e L:
Y = F(K,L)
La domanda aggregata (C, I, G, NX) porta soltanto a
una variazione dei prezzi
Ma … l’ipotesi che i prezzi siano perfettamente
flessibili appare ragionevole solo nel lungo
periodo …
13
La macroeconomia keynesiana:
i prezzi vischiosi
Se i prezzi sono vischiosi le variazioni della
domanda si traducono in variazioni della
produzione e dell’occupazione!


In questo caso gli shock, cambiamenti esogeni nella
tecnologia, nella propensione agli investimenti I e al
consumo C ...
e le politiche economiche: fiscali (G e T) e
monetarie (M)...
… possono influire sulla produzione aggregata e
sul benessere degli individui.
Le variabili nominali possono
influenzare le variabili reali!
14
La teoria delle fluttuazioni economiche di
breve periodo
Curva di
domanda
aggregata:
Studio
DA
Modello
DA-OA
Curva di
offerta
aggregata:
fluttuazioni
economiche
di breve
periodo
OA
15
Il modello dell’offerta e domanda aggregata
Obiettivi:
Determinazione delle quantità e prezzi di produzione nel
breve e nel lungo periodo
Analisi politiche economiche per la stabilizzazione
dell’economia.
Variabili endogene:


Quantità prodotta (breve)
Prezzi di equilibrio (lungo)
Variabili esogene:




Variabili fiscale e monetaria (politiche economiche)
Tecnologia
Prezzi (breve)
Quantità prodotta (lungo)
16
Il modello della domanda aggregata
Definizione: Relazione negativa tra prezzi e
quantità domandate
Una semplice derivazione: dalla teoria quantitativa.
MV = PY
in cui Y rappresenta la domanda aggregata (ovvero le
transazioni)
Poiché la velocità di circolazione si suppone costante
possiamo scrivere Y = V(M/P) che espressa come
funzione generica:


Y  DA ( P , M )
17
La curva di domanda aggregata
Livello dei prezzi
P
Per ogni livello di M un aumento dei
prezzi è associato a una riduzione
della domanda aggregata
DA
Domanda aggregata
Reddito, Prodotto, Y
18
Spostamenti della domanda aggregata
Una riduzione dell’offerta di moneta
P
Per ogni livello di P una riduzione della
quantità di moneta riduce la quantità
reale di moneta a disposizione e, quindi,
la domanda aggregata.
La curva DA si sposta verso sinistra
DA1
DA2
Y
19
Spostamenti della domanda aggregata
Un aumento dell’offerta di moneta
P
Per ogni livello di P un aumento della
quantità di moneta porta a un aumento
della domanda aggregata.
La curva DA si sposta verso destra
DA2
DA1
Y
20
Modello
L’offerta aggregata nel lungo periodo
Per la teoria neoclassica, la produzione:
Y = F (K ,L)
dipende dal livello tecnologico e dai fattori produttivi...
ma non dal livello dei prezzi (… dicotomia classica).
Quindi nel lungo periodo la funzione di offerta
aggregata OALP è verticale in corrispondenza del
livello di pieno impiego dei fattori produttivi:
Y  F (K , L)
21
La curva di offerta aggregata di lungo
periodo
Offerta aggregata di lungo periodo:
P
OALP
Y
Y
22
L’equilibrio macroeconomico nel lungo
periodo
P
OALP
L’uguaglianza tra offerta (al
livello di piena occupazione) e la
domanda aggregata determina il
livello dei prezzi di lungo
periodo
DA1
Y
Y
23
L’equilibrio macroeconomico nel lungo periodo
Una riduzione dell’offerta di moneta nel lungo periodo
P
P1
P2
OALP
Una riduzione dell’offerta di moneta
M riduce la domanda aggregata che
si sposta verso sinistra
Nel lungo periodo i prezzi sono
flessibili. Nel nuovo equilibrio la
produzione è sempre al livello di
pieno impiego ma il livello dei prezzi
cala
DA1
DA2
Y
24
Modello
L’offerta aggregata nel breve periodo
Nel breve periodo i prezzi non sono perfettamente
flessibili.
Assumiamo che siano vischiosi a un livello
predeterminato:
P
L’ipotesi è che a quel prezzo le imprese siano
disposte ad offrire tutta la quantità domandata …
ovvero:
Nel breve periodo la funzione di offerta aggregata
OABP è orizzontale in corrispondenza del livello:
P
25
La curva di offerta aggregata di breve
periodo
P
P
Offerta aggregata
di breve periodo:
OABP
Y
26
L’equilibrio macroeconomico nel breve
periodo
La produzione di equilibrio (variabile
endogena) è determinata dall’incrocio tra
la domanda e l’offerta di breve periodo.
P
I prezzi sono esogeni
OABP
P
DA
Y*B
Y
27
L’equilibrio macroeconomico nel breve periodo
Una riduzione dell’offerta di moneta
Una riduzione dell’offerta di moneta sposta la curva di
domanda aggregata verso sinistra
P
Nel nuovo equilibrio di breve
periodo (a prezzi invariati) la
produzione di equilibrio cala
P
OABP
DA1
DA2
Y*2
Y*1
Y
28
L’equilibrio macroeconomico nel lungo periodo
P
OALP
Equilibrio di lungo periodo
OABP
DA1
Y
Y
29
Dal breve al lungo periodo
Una riduzione della domanda aggregata
P
OALP
Nel breve periodo i prezzi sono fissi. Una
riduzione della domanda comporta quindi
una riduzione di produzione di equilibrio
OABP
DA1
DA2
Y
Y
30
La variazione dei prezzi: dal breve al lungo periodo
L’offerta di lungo periodo è superiore alla domanda
nell’equilibrio di breve periodo. Nel tempo le
imprese sono disposte a offrire la loro produzione a
prezzi inferiori. I prezzi quindi calano.
L’aggiustamento dei prezzi riporta la produzione al
livello di pieno impiego.
Se:
Allora i prezzi:
Y
*
B
 Y
calano
Y
*
B
 Y
Y
*
B
 Y
crescono
non variano
31
Dal breve al lungo periodo
Una riduzione della domanda aggregata
P
OALP
Poiché la produzione è inferiore a quella
potenziale i prezzi calano fino a ottenere
la produzione di pieno impiego.
OABP
DA1
DA2
Y
Y
32
Gli shock di domanda e offerta
Le variazione esogene della curva di domanda e
offerta sono definite shock.
Shock di domanda.
 Esempio: L’introduzione delle carte di credito riduce la domanda
di moneta ed equivale a un aumento dell’offerta di M. La curva
DA si sposta verso l’alto.
Shock di offerta. Variazione esogena dei costi di produzione
(detti anche shock da prezzi). Esempi di shock negativi
(spostano la curva OABP verso l’alto).
 Un’alluvione o una carestia
 Una nuova legge sulla tutela ambientale che aumenta i costi
 I costi di produzione aumentano per gli shock petroliferi
 La conflittualità sindacale fa aumentare i salari
33
Shock sulla domanda aggregata
OALP
P
Uno shock di domanda sposta
la curva DA verso destra.
OABP
DA2
DA1
Y
Y
34
Shock sulla domanda aggregata
OALP
P
Poiché i prezzi sono fissi la
produzione cresce oltre il livello
di pieno impiego
OABP
DA2
DA1
Y
Y*1
Y
35
Shock sulla domanda aggregata
OALP
P
Nel lungo periodo i prezzi
iniziano a crescere perché la
produzione è superiore a
quella di pieno impiego
P1
OABP
DA2
DA1
Y
Y*1
Y
36
Shock sulla offerta aggregata: effetti di
breve periodo
P
OALP
Uno shock di offerta sposta
la curva di offerta di breve
periodo verso l’alto.
OABP2
OABP1
DA1
Y
Y
37
Shock sulla offerta aggregata: effetti di
breve periodo
P
OALP
I prezzi iniziano a crescere
mentre la produzione cala
P1
OABP2
OABP1
DA1
Y*1
Y
Y
38
Shock sulla offerta aggregata: effetti di
breve periodo
P
OALP
Stagflazione. Aumento dei
prezzi associato a una riduzione
della produzione
P1
OABP2
OABP1
DA1
Y*1
Y
Y
39
Shock sulla offerta aggregata: effetti di
lungo periodo
P
OALP
Nel lungo periodo i prezzi calano
e tornano compatibili con la
piena occupazione
OABP2
OABP1
DA1
Y
Y
40
Analisi di un caso
L’Opec e la stagflazione degli anni 1970
Nei primi anni 1970 il cartello dei paesi produttori di
petrolio aumenta i prezzi fino a farli raddoppiare.
Questo aumento dei prezzi porta a un aumento
dei costi di produzione: shock di offerta
negativo
Risultato: Stagflazione in tutti i paesi sviluppati.
Nel dettaglio ecco quello che è successo:
41
Analisi di un caso
L’Opec e la stagflazione degli anni
1970
80
14
1973-1977
12
70
1974: +68% il
prezzo del petrolio
60
10
50
8
40
6
30
4
20
2
10
0
0
1973
1974
1975
1976
Variazione Prezzo Petrolio
Disoccupazione
Inflazione IPC
1977
Come previsto
l’inflazione cresce
mentre la
produzione cala e
la disoccupazione
cresce.
Poi il sistema inizia a
normalizzarsi.
42
Analisi di un caso
L’Opec e la stagflazione degli anni 1970
55
14
45
12
35
10
1979: secondo shock
petrolifero
25
8
6
15
4
5
1978-1982
2
-5
0
-15
1978
1979
1980 1981
Variazione Prezzo Petrolio
Disoccupazione
Inflazione IPC
1982
Di nuovo stagflazione
Ma i cartelli sono
instabili e nel 1980 il
disaccordo tra i paesi
produttori rende
difficile sostenere alti
prezzi
43
Analisi di un caso
L’Opec e la stagflazione degli anni 1970
10
1983-1987
9
30
20
8
10
7
6
0
5
-10
4
-20
3
-30
2
1
-40
0
-50
1983 1984 1985 1986 1987
Variazione Prezzo Petrolio
Disoccupazione
Inflazione IPC
1986: i prezzi del
petrolio si dimezzano
Shock di offerta
positivo
L’inflazione cala come
la disoccupazione.
La produzione torna a
crescere.
44
Analisi di un caso
Perché l’ultimo aumento?



L’Opec riduce l’offerta al di sotto del potenziale
La guerra in Iraq ha contribuito all’aumento dei prezzi
Se l’offerta si adegua lentamente, nel breve periodo il
prezzo del petrolio è determinato dalla domanda, che
viene soprattutto da:



Stati Uniti, primo consumatore mondiale di petrolio
Cina, secondo consumatore, il cui Pil cresce attorno al 10%
Domani?




Politiche verdi di Obama?
Pace o conflitto in Medio Oriente?
Crescita di Cina e India?
Cambiamenti tecnologici?
45
Le politiche di stabilizzazione
Tendono a controbilanciare gli shock al fine di evitare che il
reddito si discosti dal livello di pieno impiego.
Shock di domanda.
Se lo shock deriva da un cambiamento della domanda di moneta
(esempio, carte di credito) la banca centrale può cambiare
l’offerta nella stessa direzione. In questo caso la curva DA non si
sposta.
Shock di offerta. Se il policy maker (governo o banca centrale)
non sposta la DA abbiamo stagflazione nel breve periodo.
Nel lungo periodo i prezzi tornano al livello originario.
Se si sposta la DA l’economia rimane al pieno impiego ma i
prezzi sono permanentemente più elevati: inflazione.
46
Le politiche di stabilizzazione
Shock sulla offerta aggregata accompagnato
da una variazione della domanda aggregata:
P
OALP
Consideriamo uno shock di offerta
che sposta la curva OABP verso l’alto
OABP2
OABP
DA1
Y
47
Le politiche di stabilizzazione
Shock sulla offerta aggregata accompagnato
da una variazione della domanda aggregata:
OALP
P
Se lo shock di offerta è contrastato con un
aumento di domanda è possibile
mantenere la piena occupazione. Ma i
prezzi sono permanentemente più elevati
P1
OABP2
OABP
DA2
DA1
Y
48
In sintesi
Lungo periodo: i prezzi sono flessibili,
produzione e occupazione sono sempre al
loro tasso naturale e la teoria classica
funziona.
Breve periodo: i prezzi sono vischiosi, gli shock
possono cambiare il prodotto e
l’occupazione allontanandoli dal pieno
impiego.
Domanda e offerta aggregate: un modello per
analizzare le fluttuazioni economiche
49
In sintesi
La curva di domanda aggregata ha pendenza
negativa.
La curva di offerta aggregata di lungo periodo è
verticale perché dipende dalla disponibilità di
fattori e dalla tecnologia ma non dai prezzi.
Nel breve periodo la curva di offerta aggregata è
invece orizzontale perché i prezzi sono fissi a
un livello predeterminato.
50
In sintesi
• Shock sulla domanda aggregata e
sull’offerta aggregata causano fluttuazioni
economiche nel PIL e nella
disoccupazione nel breve periodo
• I responsabili della politica economica
possono cercare di stabilizzare l’economia
cambiando l’offerta di moneta per
accomodare gli shock di offerta
51
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