Messina Il tema dibattuto al Policlinico durante il congresso “social” “#VacciNOTopinion” Vaccini e autismo: nessuna causalità Claudia Benassai Non opinioni, ma informazioni scienti韀�camente fondate per consentire una scelta consapevole a favore di un farmaco, come il vaccino, che costituisce l’intervento di sanità pubblica di maggiore impatto sullo stato di salute della popolazione mondiale. Per la giornata di studi si è scelto un titolo emblematico “#Vaccinotopinion”, perché conoscere per informare è fondamentale, soprattutto in un momento in cui regnano la disinformazione fomentata soprattutto da infondate dissertazioni via web e la preoccupazione di molti genitori che si chiedono se sia rischioso o meno vaccinare i propri 韀�gli. Sull’argomento sabato scorso al Policlinico si sono confrontati docenti, studiosi delle Università di Messina e Palermo, direttori e responsabili dei centri vaccinali siciliani, neonatologi ma soprattutto pediatri di famiglia che hanno un ruolo di primo piano nel counseling vaccinale. Una giornata di approfondimento che, come sottolineato dal dott. Alessandro Arco, responsabile dell’Uos di patologia subintensiva neonatale e ad interim della Neonatologia del Policlinico, e responsabile scienti韀�co dell’evento, è stata 韀�nalizzata attraverso disamine rigorose e intensi dibattiti, a scardinare paure, pregiudizi e derive “social” che portano Messina ad essere la «cenerentola della Sicilia». E proprio sul web la giornata si è sviluppata parallelamente al dibattito in aula con l’ausilio dei tablet e del sistema televoter, e la condivisione in contemporanea sui social con l’hashtag #VACCINOTOPINION. «Il calo delle vaccinazioni è pericoloso – ha ribadito la prof. Eloisa Gitto, direttore dell’Uoc di Patologia e terapia intensiva neonatale – e purtroppo ci sono casi che viviamo quotidianamente che ci spingono a dire che dobbiamo fare di più per convincere i genitori». Dopo gli interventi istituzionali del commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Giuseppe Laganga e del prorettore prof. Giovanni Tuccari, due sono state le sessioni scienti韀�che dedicate a gravi patologie e alle relative vaccinazioni: il rotavirus e la meningite da meningococco B in età neonatale e pediatrica. Ma quali sono i dati delle coperture vaccinali in Sicilia ? Ne ha parlato dopo l’intervento del prof. Filippo De Luca, vice Ma quali sono i dati delle coperture vaccinali in Sicilia ? Ne ha parlato dopo l’intervento del prof. Filippo De Luca, vice direttore del Dipartimento di Patologia umana dell’adulto e dell’età evolutiva “Gaetano Barresi”, il dottor Claudio Costantino, ricercatore Universitario in Igiene Generale e Applicata dell’Università di Palermo, evidenziando alcuni dati importanti, come la sensibile riduzione dell’incidenza di casi dal 2013, anno di introduzione del vaccino in Sicilia, e la disomogeneità delle coperture nelle diverse province (Messina ha valori tra i più bassi). Posto anche l’accento sulla scarsa percezione da parte dei genitori della gravità della malattia, elemento anche questo sul quale ha un ruolo determinante l’informazione specialistica. L’approfondimento sulla meningite da ceppo B è stato condotto dalla dott. Imma Rulli dell’Aou, dal dott. Ra��aele Squeri e ancora dal dott. Costantino. Una malattia che fa paura, specie dopo l’impennata di casi in Toscana che ha portato ad un picco di vaccinazioni. L’introduzione di questo vaccino nel sistema sanitario è recente e ancora la copertura è ben lontana da percentuali soddisfacenti, anche alla luce del momento di dilagante generalizzata diᅿ�denza non sempre arginata da un adeguato counseling. E proprio su questo e sul ruolo di coloro cui è deputata l’informazione corretta, e cioè i pediatri e i neonatologi, si è concentrata la tavola rotonda cui ha preso parte anche la giornalista della Gazzetta del Sud Natalia La Rosa. Sottolineato quindi da un lato il determinante contributo del circuito mediatico nel tenere alto l’interesse, dall’altro la necessità di una di��usione di informazioni scienti韀�camente corrette e fondate sulla condivisione con gli specialisti. Vaccini e autismo. E proprio su uno dei casi più clamorosi di disinformazione, si è so��ermato il prof. Antonio Persico, ordinario di Neuropsichiatria Infantile dell’Ateneo messinese e responsabile del progetto interdipartimentale “Autismo 0-90” dell’Aou, che ha ricordato il caso di Andrew Wake韀�eld, il medico inglese che nel 2008 ipotizzò che la vaccinazione contro il morbillo, la parotite e la rosolia potesse causare autismo in un articolo poi ritrattato. Da allora però, questo assunto non si è mai estinto, anzi è diventato ancora più pressante con la nascita dei social network, nonostante sia stato smentito categoricamente, alimentando però la paura più grande che aleggia sui genitori. «Allo stato attuale – spiega – stiamo lavorando molto sull’informazione che deve essere fornita dai medici, perché conosco casi di pediatri che sconsigliano la vaccinazione. Capiamo e sappiamo bene che questo rappresenta un problema: il medico che ha un’incertezza la trasferirà al paziente». Nella sua relazione, il prof. Persico, uno dei massimi esperti mondiali di questa patologia, ha evidenziato con dati scienti韀�ci come non ci sia dimostrazione alcuna del nesso di causalità tra la somministrazione di vaccini e l’autismo. «Il vaccino – ha a��ermato il prof. Persico – non è causa di autismo, e in quei rari casi in cui sembra che il bambino abbia una regressione dopo un vaccino è perché c’è un problema di base genetico o epigenetico che viene in qualche modo fatto emergere da un vaccino, ma aspettando un mese o due sarebbe stata l’in韀�ammazione dovuta a un’otite o una bronchite a farlo venir fuori. Quindi facciamo attenzione perché di correlazioni ne possiamo trovare tante, ma questa è casuale non causale, perché quella è la fascia di età in cui si fanno tanti vaccini. Ai genitori in韀�ne dico di informarsi bene perché su questi temi c’è moltissima ideologia e poca evidenza». Una giornata dunque intensa e pro韀�cua, che, come sottolineato da Arco, ha consentito di mettere insieme tutti i soggetti coinvolti in questa tematica, di determinante valore non solo sanitario ma sociale. Allegato: Gli interventi Tra gli intervenuti anche Giovanni Puglisi, responsabile del dipartimento di prevenzione dell’ Asp 5 Messina; Nicolò Casuccio, direttore Dipartimento di Sanità Pubblica, Epidemiologia e Medicina Preventiva (Asp Palermo); Aurora Pulia韀�to, responsabile U.O.S. prevenzione vaccinale; Claudio D’Angelo, Responsabile U.O. semplice Prevenzione malattie infettive (Asp Palermo); Marcello Vitaliti, direttore della Tin del Civico di Palermo; Maurizio Costa responsabile vaccinazioni della Fimp; Dominique De Vivo e Lucia Marseglia dell’Aou; Angela Silvestro, primario Uo di Pediatria ospedale Papardo di Messina; Francesco De Luca (Cardiologia pediatrica Aou Messina); Giovani Corsello, Pediatria ospedale Papardo di Messina; Francesco De Luca (Cardiologia pediatrica Aou Messina); Giovani Corsello, Franco Cusumano, Melchiorre Aversa, direttore della Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Papardo, e la pediatra Rita La Paglia. 00:00 / 00:00