Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 1 Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Data di emissione Redazione Data 02 ottobre 2009 Funzione RD 02 ottobre 2009 RAVI Nome Dott. E. Pistocchi Dott.ssa M. Medri Verifica Data Funzione DG 02 ottobre 2009 Nome Dott.ssa M. Basenghi Questo Manuale è di proprietà dell’Azienda USL di Cesena e nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa senza autorizzazione dell’Azienda. Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 2/88 SOMMARIO 1. STATO DELLE REVISIONI 5 2. PRESENTAZIONE DEL MANUALE 6 2.1. OGGETTO E SCOPO 6 2.2. CAMPO DI APPLICAZIONE 6 2.3. RESPONSABILITÀ 6 2.4. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 7 2.5. RIFERIMENTI NORMATIVI 8 3. PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA 9 3.1. SEDE LEGALE, LOGO E PATRIMONIO 3.2. ORGANI DELL’AZIENDA 11 3.3. DISTRETTI 13 3.4. AREE DI STAFF ALLA DIREZIONE STRATEGICA 14 3.5. PROGRAMMI 14 3.6. DIPARTIMENTI SANITARI 14 3.7. IL DIPARTIMENTO DI CURE PRIMARIE 17 3.8. DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE (DSM - DP) 26 3.9. IL DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA 39 3.10. DIPARTIMENTI TECNICI E AMMINISTRATIVI 43 SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ 44 4. 9 4.1. REQUISITI GENERALI 44 4.2. GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE 46 4.3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 48 5. RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE 48 5.1. IMPEGNO DELLA DIREZIONE 48 5.2. ATTENZIONE ALLE ESIGENZE E ASPETTATIVE DEL CLIENTE 49 Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 3/88 5.3. POLITICA PER LA QUALITÀ 51 5.4. PIANIFICAZIONE 53 5.5. RESPONSABILITÀ, AUTORITÀ E COMUNICAZIONE 55 5.6. RIESAME DA PARTE DELLA DIREZIONE 58 5.7. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 59 GESTIONE DELLE RISORSE 60 6. 6.1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE 60 6.2. RISORSE UMANE 60 6.3. INFRASTRUTTURE 61 6.4. AMBIENTE DI LAVORO 62 6.5. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 63 7. REALIZZAZIONE DEL SERVIZIO 63 7.1. PIANIFICAZIONE DELLA REALIZZAZIONE DEL SERVIZIO/PRODOTTO 63 7.2. PROCESSI RELATIVI AL CLIENTE 68 7.3. PROGETTAZIONE E SVILUPPO 70 7.4. APPROVVIGIONAMENTO 72 7.5. PRODUZIONE ED EROGAZIONE DEL SERVIZIO 73 7.6. CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E MISURAZIONE 81 7.7. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 83 8. MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO 83 8.1. SODDISFAZIONE DEL CLIENTE 83 8.2. VERIFICHE INTERNE 85 8.3. MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEI PRODOTTI E DEI PROCESSI 86 8.4. TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI PRODOTTI NON CONFORMI 86 8.5. ANALISI DEI DATI 87 8.6. MIGLIORAMENTO 88 8.7. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 88 Manuale Organizzativo Direzione Strategica 9. DOCUMENTI COLLEGATI dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 4/88 88 Manuale Organizzativo Direzione Strategica 1. dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 5 STATO DELLE REVISIONI REV. Data della Rev. TIPO MODIFICA § 2.5 Aggionato l’elenco dei riferimenti normativi. 1 18 giugno 2007 Aggiunto § 3.9 “Dipartimento Sanità Pubblica” Aggiunto il § 7.3.2 “Progettazione di un programma di prevenzione o promozione della salute rivolto a gruppi di popolazione o alla comunità” Aggiornato il § 2.2 “Campo di applicazione” Aggiornati al § 2.4 “Terminologia e abbreviazioni” Aggiornati al § 3.1 l’indirizzo della Sede Legale dell’Azienda USL e l’organizzazione dell’assetto Aziendale Eliminato al § 3.2 “Funzionigrammi” 2 12 maggio 2008 Aggiunto il § 3.4 “Aree di Staff alla Direzione Strategica” Aggiunto il § 3.5 “Programmi” Eliminato al § 3.7 “Il Dipartimento Sociale” Aggiunto il § 3.10 “Dipartimenti Tecnici e Amministrativi” § 2.5 Aggiornato riferimento alla Norma UNI EN ISO 9001 3 08 gennaio 2009 4 16 luglio 2009 5 02 ottobre 2009 6 03 marzo 2011 § 3.6 Aggiornato l’elenco delle strutture appartenenti al Dipartimento di Medicina Internistica § 3.7.4 Modificato titolo e rivisto il contenuto § 3.7 Sostituito Consultorio Demenze con Centro per le Demenze e Disturbi del comportamento § 3.7.9 Modificato titolo Aggiornati i paragrafi: § 3.8, 3.8.1, 3.8.2, 3.8.3, 3.8.4o Manuale Organizzativo Direzione Strategica 2. dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 6 PRESENTAZIONE DEL MANUALE 2.1. OGGETTO E SCOPO Il presente Manuale descrive il Sistema di Gestione per la Qualità dell’Azienda USL di Cesena in relazione alla Norma Internazionale ISO 9001 e alla Delibera di Giunta Regionale di Autorizzazione e Accreditamento n.327 del 23/02/2004. I contenuti del Manuale sono stati elaborati in modo da definire ed esprimere con chiarezza: • • • • • • L’organizzazione della struttura sanitaria. I processi e le attività che vi si svolgono e le loro influenze reciproche. L’orientamento di tali attività alle esigenze e alle aspettative di coloro che usufruiscono delle prestazioni e all’osservanza di leggi, norme e direttive applicabili. Gli obiettivi e la pianificazione della qualità. Le metodologie per realizzare il miglioramento continuo e progressivo delle prestazioni secondo criteri di efficacia e di efficienza. La compatibilità e l’integrazione del Sistema adottato con altri sistemi di gestione quali sicurezza e ambiente. Il Manuale descrive come i requisiti richiesti dalla Norma ISO 9001 e dalla Delibera di Giunta Regionale di Autorizzazione e Accreditamento n.327 del 23/02/2004 sono soddisfatti e costituisce un documento di riferimento per coloro che operano all’interno della struttura, per coloro che accedono ai servizi e alle prestazioni e per gli organismi di certificazione e di accreditamenti istituzionali. 2.2. CAMPO DI APPLICAZIONE Il MO si applica a tutte le attività sanitarie e di supporto che si svolgono all’interno della Azienda USL di Cesena, relativamente alla Direzione Strategica e aree di staff, ai Distretti, alle Direzioni Tecniche, ai Dipartimenti Sanitari, al Dipartimento Amministrativo, al Dipartimento Tecnico e alla Direzione delle attività socio-sanitarie 2.3. RESPONSABILITÀ La procedura “Gestione dei documenti e delle registrazioni” (PA01) descrive responsabilità di redazione, verifica, approvazione, aggiornamento e distribuzione del MO. Manuale Organizzativo Direzione Strategica 2.4. dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 7 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI AC Azione correttiva = Azione intrapresa per eliminare la cause di non conformità o di altre condizioni indesiderate al fine di prevenirne il ripetersi. AP Azione preventiva = Azione intrapresa per eliminare le cause di potenziali non conformità o condizioni indesiderate al fine di prevenirne il verificarsi. APSA Modulo: Accesso Prestazioni Specialistiche Ambulatoriali AV Modulo di prenotazione e pagamento ticket: Avviso di Pagamento CD Collegio di Direzione CIVAB Centro di Informazione e Valutazione Apparecchiature Biomediche Cliente Persona (o Struttura o Organizzazione) che riceve un servizio o un prodotto. DMP UO Direzione Medica di Presidio DIT U.O. Direzione Infermieristica e Tecnica DSP Dipartimento di Sanità Pubblica DU Diploma Universitario GV Gruppo di Verifica che effettua le verifiche interne IO Istruzione operativa = indicazione delle modalità di esecuzione di specifiche attività. Linee Guida Indicazioni finalizzate a orientare sulle scelte più appropriate in specifiche situazioni cliniche. Manutenzione Manutenzione eseguita a seguito della rilevazione di un’avaria e volta a riportare un’entità correttiva nello stato in cui possa eseguire una funzione richiesta - vedi norma UNI 9910 Manutenzione Manutenzione eseguita ad intervalli predeterminati o in accordo a criteri prescritti e volta a preventiva ridurre la probabilità di guasto o la degradazione del funzionamento di un’entità” - vedi norma UNI 9910 MAO Manuale Assetto Organizzativo = documento che descrive le posizioni organizzative e le loro interrelazioni. Mission La ragione di essere di una organizzazione o ente e i principi e valori ai quali si ispira. MO Manuale Organizzativo = documento che descrive il sistema di gestione dell’Azienda NC Non Conformità = Mancato soddisfacimento di requisiti specificati. Norme CEI Norme di buona tecnica per quanto riguarda impianti e macchine elettriche P Procedura = Documento che indica le responsabilità, i ruoli, le modalità operative e i documenti di riferimento per lo svolgimento delle diverse attività. PA Procedura Aziendale = Documento che indica le responsabilità, i ruoli, le modalità operative e i documenti di riferimento per lo svolgimento delle attività implementate per rispondere ai requisiti della norma di riferimento. PdQ Politica della Qualità = Dichiarazione degli indirizzi strategici e degli impegni della Direzione. PPS Piani per la Salute = Documenti che riportano i bisogni di salute della popolazione, individuati attraverso l’attivazione di focus group di cittadini. A cui fanno seguito campagne informative finalizzate alla prevenzione ed educazione alla salute. Processo Sequenza logica e temporale di attività che trasformano elementi in ingresso in elementi in uscita (anche di natura intangibile) attraverso l’utilizzo di risorse. Prodotto Risultato di un processo o di una attività. Dal momento che si riferisce a ciò che è stato prodotto ingloba anche il termine ‘servizio’. RAQ Referente della Qualità RAVI Responsabile Aziendale delle Verifiche Interne RD Rappresentante della Direzione SDO Scheda di Dimissione Ospedaliera Servizio Risultato di un processo o di una attività (vedi anche Prodotto). Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 8 SGQ Sistema di Gestione per la Qualità = La struttura organizzativa e le risorse impegnate per lo svolgimento delle attività. VI Verifiche Interne 2.5. RIFERIMENTI NORMATIVI L’Azienda USL di Cesena ha implementato il proprio Sistema Gestione Qualità prendendo come riferimento le seguenti norme e leggi: Norme/Leggi Titolo Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia D.Lgs. 81/2008 di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 502/517 ‘92/’93 Riordino della disciplina in materia sanitaria Delibera Giunta Regionale n. 327 Autorizzazione e Accreditamento del 23/02/04 Approvazione dell'atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti DPR 37 del 14/01/1997 strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private. Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati Dlgs 196 anno 2003 personali. Legge Regionale n. 50 del Norme in materia di programmazione, contabilità, contratti e controllo 20/10/94 delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere Sistemi di gestione della misurazione – requisiti per i processi ele Norma UNI EN ISO 10012:2004 apparecchiature di misurazione Linee guida per audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di Norma UNI EN ISO 19011:2003 gestione ambientale Sistemi di gestione per la qualità Norma UNI EN ISO 9000:2005 Fondamenti e vocabolario Sistemi di gestione per la qualità Norma UNI EN ISO 9001:2008 Requisiti Gestire un’organizzazione per il successo durevole. L’approccio della Norma UNI EN ISO 9004:2009 gestione per la qualità Linee guida per la documentazione dei sistemi di gestione per la Norma UNI 10999:2002 qualità Piano Sanitario Nazionale (Triennio in corso) Piano Sanitario Regionale (Triennio in corso) LR n°29 del 23 dic. 04 Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale Delibera Giunta Regionale n. 2000/322 del 01/03/2000 Piano Sanitario regionale 1999/2001. Approvazione documento contenente le linee-guida attuative – Dipartimento di Sanità Pubblica Piano per la Salute CST Cesena 19 luglio 2001 Stili di vita, sostegno a chi deve sostenere, sicurezza stradale Conferenza Stato Regioni, 25/07/’02 Linee Guida per “La prevenzione sanitaria e lo svolgimento delle attività dei Dipartimenti di Prevenzione” Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena Norme/Leggi MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 9 Titolo Accordo tra l’Assessore alla Sanità “I Dipartimenti di Sanita’ Pubblica nel Sistema Sanitario Regionale”.-. RER e CGIL,CISL,UIL, 19/08/02 DGR n.1012 del 27/06/2005 DGR n.426 del 27/03/2006 3. Piano Regionale di Prevenzione PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA 3.1. SEDE LEGALE, LOGO E PATRIMONIO Con Deliberazione della Giunta Regionale N. 2450 del 07/06/1994 è stata costituita l'Azienda USL di Cesena che ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 comma 1-bis del D. Lgs. n. 229/99 ha personalità giuridica pubblica ed autonomia imprenditoriale. La sede legale dell’Azienda USL di Cesena è fissata a Cesena con indirizzo in Piazza Leonardo Sciascia n. 111 – interno 2. Il logo aziendale è il seguente: Il patrimonio dell’Azienda USL di Cesena è quello risultante dallo stato patrimoniale allegato al Bilancio di esercizio. L’ambito territoriale dell’Azienda-U.S.L. di Cesena comprende 15 comuni: Bagno di Romagna, Borghi, Cesena, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, Longiano, Mercato Saraceno, Montiano, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Sarsina, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone, Verghereto. La sua superficie totale è di 1.129 km2, la popolazione residente, all’31/12/2009, è di 205.581 abitanti. Sito Web: www.ausl-cesena.emr.it E-mail: [email protected] Posta Elettronica Certificata: [email protected] Sono Organi dell’Azienda: - Il Direttore Generale - Il Collegio di Direzione - Il Collegio Sindacale Il Direttore Generale, il Direttore Amministrativo, il Direttore Sanitario, il Direttore del Distretto Cesena – Valle Savio e il Direttore del Distretto Rubicone costituiscono la Direzione Aziendale. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 10 L’Azienda nel suo insieme è suddivisa in: • Direzione Strategica • Aree di staff alla Direzione Strategica • Programmi • Dipartimenti La Direzione Strategica è composta da: • Direzione Generale • Direzione Sanitaria • Direzione Amministrativa Ad essa afferiscono le seguenti strutture: o Direzione Distretto Cesena - Valle Savio o Direzione Distretto Rubicone o UO Direzione Attività Socio – Sanitarie Le Aree di staff alla Direzione Strategica sono: • UO Direzione dell’Assistenza Farmaceutica • UO Direzione Infermieristica e Tecnica Aziendale • UO Direzione Medica di Presidio • UO Direzione Medica Centro Servizi Pievesestina • UO Farmacia Centralizzata di Pievesestina • UO Programmazione e Controllo Aziendale • UO Pubbliche Relazioni e Comunicazione • UO Qualità e Accreditamento • UO Servizio di Prevenzione e Protezione • Servizio Medico Committenza e Specialistica Ambulatoriale • Servizio Formazione e Ricerca • Servizio Medicina Legale • Servizio Medico Competente I Programmi, che operano in staff alla Direzione Sanitaria sono: • • • • • • • • • • • • Dipendenze Patologiche Trauma Service Progettazione Formazione e Ricerca per l’integrazione del programma delle Neuroscienze e del Dipartimento Salute Mentale Presa in carico patologie geriatriche Recupero funzionale e riabilitazione alta disabilità Materno Infantile Gestione del Rischio Screening Oncologici Sorveglianza e controllo delle Malattie Infettive Promozione della Salute Contrasto degli effetti sulla salute delle disuguaglianze Psicologia clinica Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 11 I Dipartimenti sono suddivisi in • Sanitari Ospedalieri Chirurgico Emergenza Immagini Medicina Internistica Medicina Specialistica Neuroscienze Patologia Clinica • Sanitari Territoriali Cure Primarie Salute Mentale – Dipendenze Patologiche Sanità Pubblica • Amministrativo • Tecnico Per l’organizzazione dei dipartimenti si rimanda alla Delibera del Direttore Generale N° 10 dell’11 gennaio 2008 “Approvazione Regolamento aziendale per il funzionamento dei Dipartimenti” 3.2. ORGANI DELL’AZIENDA 3.2.1. Direttore Generale Il Direttore Generale rappresenta legalmente l’Azienda, ne assicura il perseguimento della missione avvalendosi dell’attività degli organi e delle strutture aziendali, ne garantisce il governo complessivo in forma collegiale avvalendosi del Direttore Sanitario, del Direttore Amministrativo insieme ai quali costituisce la Direzione Generale d’Azienda. La Direzione Generale si avvale delle competenze dei direttori dei distretti, nel rapporto con gli enti locali, e delle competenze tecnico- professionali del direttore delle attività socio-sanitarie. 3.2.2. Collegio di Direzione Con compiti di proposta per l’elaborazione delle strategie aziendali, l’organizzazione e lo sviluppo dei servizi e delle attività di ricerca ed innovazione, per la gestione del rischio e per la valorizzazione delle risorse umane e professionali degli operatori. È composto da: Direttore sanitario che lo presiede Direttori di tutti i dipartimenti sanitari, tecnico ed amministrativo Tre rappresentanti, uno dei medici di medicina generale, uno dei pediatri di libera scelta ed uno degli specialisti ambulatoriali, individuati dal direttore generale all’interno di un elenco predisposto dal direttore del dipartimento di cure primarie Direttori delle direzioni tecniche aziendali Al collegio partecipa in qualità di invitato permanente senza diritto di voto, il presidente del Collegio aziendale delle professioni sanitarie. Il presidente del Collegio di Direzione può invitare a partecipare, senza diritto di voto, professionisti esperti competenti nella trattazione di singoli argomenti. Il funzionamento e l’articolazione dei compiti del Collegio sono definiti da apposito regolamento, adottato dal direttore generale, su proposta del Collegio di Direzione Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 12 3.2.3. Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale: • verifica l’attività della azienda sotto il profilo della gestione economica, finanziaria e patrimoniale; • vigila sull'osservanza della legge, accerta la regolare tenuta della contabilità e la conformità del bilancio alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; • effettua periodicamente verifiche di cassa e svolge le altre funzioni al medesimo attribuite da leggi nazionali e regionali. È composto da: o n° 1 membro designato dalla Regione, con funzioni di Presidente o n° 1 membro designato dallo Stato o n° 1 membro designato dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria Manuale Organizzativo Direzione Strategica 3.3. dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 13 DISTRETTI Il Distretto rappresenta l’articolazione territoriale fondamentale del governo aziendale: si presenta come struttura dell'Azienda USL che, in un definito ambito territoriale, governa la domanda di salute della popolazione assicurando i servizi di assistenza primaria, con lo scopo di meglio adeguare l'offerta e la localizzazione dei servizi ai bisogni della popolazione di riferimento. Il Distretto è il luogo della formulazione dei piani di committenza, che esprimono il fabbisogno di assistenza specialistica e territoriale, in forma residenziale, ambulatoriale e domiciliare. Sul piano istituzionale il Distretto costituisce il punto privilegiato delle relazioni fra le attività aziendali ed enti locali, particolarmente nel settore della interazione sociale e sanitaria. Sono organi del distretto: • il comitato di distretto • il direttore di distretto 3.3.1. Distretti dell’Azienda USL di Cesena L’AUSL di Cesena riconosce due Distretti: il Distretto Cesena-Valle Savio ed il Distretto Rubicone. Il Distretto Cesena-Valle Savio comprende nel proprio ambito i seguenti Comuni: Cesena, Montiano, Mercato Saraceno, Sarsina, Bagno di Romagna e Verghereto con una popolazione residente al 31 12 2009 di n. 116.746. Il Distretto del Rubicone comprende nel proprio ambito i seguenti comuni: Borghi, Cesenatico Gambettola, Gatteo, Longiano, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone con una popolazione residente al 31.12.2009 di n. 88.835 residenti. 3.3.2. Direzioni dei Distretti La Direzione di Distretto: 1. svolge attività di supporto alla Direzione Aziendale collaborando alla definizione delle linee strategiche nella programmazione delle attività tecnico-sanitarie e di quelle sociali ad elevata integrazione sanitaria in coerenza con i PPS e i PSZ , partecipando attivamente ai lavori del Collegio di Direzione; 2. si rapporta con il Comitato di Distretto, composto dai Sindaci dei comuni di afferenza, e in tale sede individua le priorità su cui allocare le risorse, per poi giungere alla predisposizione del Piano delle Attività Territoriali (PAT), che rappresenta l’offerta dei servizi, dei percorsi assistenziali e delle prestazioni (comprese le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale e le prestazioni sociali ad elevata rilevanza sanitaria) congrua all’ottimale soddisfacimento dei bisogni rilevati, nella cornice vincolante delle risorse economiche assegnate. 3. collabora con i Comuni alla produzione e alla stesura dei Piani per la Salute (PPS) e dei Piani Sociali di Zona (PSZ). Il PSZ è approvato dai Comuni del Distretto e in esso è indicata la rete dei servizi e gli interventi sociosanitari da garantire sul territorio, la loro localizzazione e i livelli di integrazione tra risorse sanitarie e sociali. 4. nell’esercizio della funzione di Committenza, la Direzione di Distretto deve predisporre un Piano di produzione che individui i punti erogativi (sede), la qualità (livelli) e la quantità (volumi) delle prestazioni e che definisca i percorsi dedicati alle fasce deboli di popolazione. Manuale Organizzativo Direzione Strategica 3.4. dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 14 AREE DI STAFF ALLA DIREZIONE STRATEGICA Le aree di staff supportano la Direzione generale, gli organi e i dipartimenti nei processi di pianificazione strategica, nelle politiche del personale, della qualità, della comunicazione interna ed esterna, nonché del controllo di gestione e della gestione del rischio. Possono afferire alla: • Direzione Generale • Direzione Sanitaria • Direzione dei distretti 3.4.1. Direzioni Tecniche Fanno parte delle aree di Staff le direzioni tecniche, collocate in staff alla direzione generale, all’interno della direzione sanitaria, garantiscono il duplice ruolo di supporto alla direzione aziendale per la funzione di governo e ai dipartimenti per la operatività. Contribuiscono all’elaborazione delle politiche aziendali e garantiscono l’omogeneità della loro attuazione. L’attività è orientata alla definizione di standard qualitativi e operativi, alla ricerca dell’efficienza e dell’efficacia dei processi sanitari ed assistenziali, rispetto agli obiettivi di committenza assegnati Sono direzioni tecniche • Direzione Medica di Presidio • Direzione Medica Centro Servizi Pievesestina • Direzione Infermieristica e Tecnica • Direzione dell’Assistenza Farmaceutica 3.5. PROGRAMMI Il programma è un complesso di attività che: • assicura una unitaria programmazione, organizzazione e valutazione di particolari processi organizzativi e assistenziali • promuove le necessarie sinergie e relazioni funzionali tra le unità organizzative coinvolte per l’ottimizzazione delle risorse. I programmi operano in staff alla Direzione Sanitaria 3.6. DIPARTIMENTI SANITARI I dipartimenti sanitari sono strutture complesse, che raggruppano unità operative, complesse e semplici, preposte alla produzione ed erogazione di prestazioni e servizi omogenei e all’organizzazione e gestione delle risorse a tal fine assegnate. I dipartimenti dipendono direttamente dalla direzione generale. Hanno autonomia tecnico-professionale e gestionale, nei limiti degli obiettivi assegnati e delle risorse attribuite, e operano secondo il piano annuale delle attività, gestendo le risorse negoziate con la Direzione Generale nell’ambito della negoziazione annuale. Il dipartimento è l’ambito entro cui definire gli aspetti dell’accessibilità, tempestività e continuità degli interventi assistenziali, i livelli e modalità di erogazione delle prestazioni, che contribuiscono a definire il governo clinico, quale pratica concreta alla base delle scelte più generali delle politiche di sviluppo dell’azienda. I direttori di unità operativa complessa e di unità semplice dipartimentale rispondono direttamente al direttore di dipartimento a loro sovraordinato. Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 15 Sono organi del dipartimento: • il direttore di dipartimento • il comitato di dipartimento I Dipartimenti Sanitari Ospedalieri sono strutturalmente collocati in quattro stabilimenti: • Ospedale Bufalini a Cesena • Ospedale Marconi a Cesenatico • Ospedale Angioloni a San Piero in Bagno • Centro Servizi Pievesestina La struttura di riferimento è l’Ospedale Bufalini di Cesena: ospita reparti di alta specializzazione come Neurochirurgia, Chirurgia Maxillo - Facciale, Centro Grandi Ustionati ed è sede del Dipartimento di Emergenza Urgenza di II livello. L’Ospedale è sede della Funzione di Trauma Center per la Romagna mentre il Centro Servizi di Pievesestina è sede della Funzione Patologia Clinica di Area Vasta Romagna. DIPARTIMENTI SANITARI OSPEDALIERI Chirurgico Emergenza Immagini Medicina Internistica STRUTTURE APPARTENENTI 1. U.O. Anestesia Terapia Intensiva 2. U.O. Chirurgia d’Urgenza 3. U.O. Chirurgia Generale e Toracica 4. U.O. Chirurgia Maxillo Facciale 5. U.O. Dermatologia 6. U.O. Oculistica 7. U.O. Ostetricia e Ginecologia 8. U.O. Otorinolaringoiatria 9. U.O.Urologia 10. Servizio Chirurgia Vascolare 11. Servizio Degenza Breve Chirurgica - Day Surgery Il numero totale del personale dipendente è di 333 unità. 1. U.O. Anestesia e Rianimazione 2. U.O. Centro Grandi Ustionati 3. U.O. Medicina Urgenza - Pronto Soccorso (Bufalini, Marconi, Angioloni) 4. U.O. Ortopedia 5. Servizio Emergenza Urgenza (118) Il numero totale del personale dipendente è di 414 unità. 1. U.O. Medicina Nucleare 2. U.O. Neuroradiologia 3. U.O. Radiologia (Bufalini, Marconi, Angioloni, Santa Colomba, Corso Cavour, Cappelli) 4. Servizio Fisica Sanitaria Il numero totale del personale dipendente è di 163 unità. 1. U.O. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva 2. U.O. Geriatria 3. U.O. Medicina Interna Cesena 4. U.O. Medicina Interna Cesenatico 5. U.O. Medicina Interna San Piero in Bagno 6. Servizio Ematologia 7. Servizio Malattie Metaboliche e Diabetologia 8. Servizio Medicina Vascolare e Angiologia 9. Servizio Oncologia Manuale Organizzativo Direzione Strategica DIPARTIMENTI SANITARI OSPEDALIERI dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 16 STRUTTURE APPARTENENTI 10. Servizio Pneumologia ed Endoscopia Bronchiale Il numero totale del personale dipendente è di 233 unità. 1. U.O. Cardiologia U.T.I.C. 2. U.O. Malattie Infettive 3. U.O. Medicina Cardiovascolare (Marconi) 4. U.O. Nefrologia e Dialisi (Bufalini, Marconi, Distretto Rubicone, Medicina Specialistica Distretto Cesena - Valle Savio) 5. U.O. Pediatria 6. U.O. Terapia Intensiva Pediatrica e Neonatale 7. Servizio Fibrosi Cistica Il numero totale del personale dipendente è di 200 unità. 1. U.O. Medicina Riabilitativa (Bufalini, Marconi) 2. U.O. Neurochirurgia Neuroscienze 3. U.O. Neurologia Il numero totale del personale dipendente è di 178 unità. 1. U.O. Anatomia Patologica 2. U.O. Core Lab 3. U.O. Genetica Medica 4. U.O. Microbiologia Patologia clinica 5. U.O. Officina Trasfusionale 6. U.O. Struttura Trasfusionale 7. Servizio Laboratorio Risposta Rapida Il numero totale del personale dipendente è di 132 unità. Le strutture indicate sono situate presso l’Ospedale Bufalini; per quelle dislocate in più sedi del Presidio Ospedaliero è indicata tra parentesi l’ubicazione. Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica 3.7. MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 17 IL DIPARTIMENTO DI CURE PRIMARIE Il Dipartimento di Cure Primarie, struttura complessa a valenza aziendale, si caratterizza per la funzione di produzione dei servizi territoriali, sviluppata attraverso la realizzazione dell’integrazione della Medicina Generale, della Pediatria di libera scelta, della Specialistica convenzionata interna, delle Attività Consultoriali e della Continuità Assistenziale nelle attività distrettuali. Allo scopo organizza la filiera dei servizi assistenziali intorno ai bisogni della persona, perseguendo l’efficacia e l’appropriatezza delle prestazioni erogate e l’uso razionale delle risorse assegnate. Il Dipartimento di Cure Primarie assicura l’assistenza di medicina generale e infermieristica, l’assistenza domiciliare, l’assistenza farmaceutica, l’assistenza residenziale e semi residenziale, l’assistenza pediatrica e consultoriale. Al Dipartimento di Cure Primarie afferiscono i Nuclei per le Cure Primarie, costituiti da Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, la Medicina e Assistenza Specialistica, il Consultorio Pediatrico e Familiare, la Radiologia territoriale, il Servizio Assistenza Anziani, il Servizio di Assistenza Infermieristica Domiciliare e Ambulatoriale, lo Sportello Unico, il Punto Unico di Accesso alle Cure Primarie e lo Sportello Farmaceutico. Fanno inoltre parte del Dipartimento Cure primarie il Servizio Cure Palliative - Hospice e l’Ospedale di Comunità. Le sedi erogative del Dipartimento di Cure Primarie sono collocate presso le seguenti strutture: • Borghi, P.zza Lombardini, 7 • Cesena, C.so Cavour, 180, Piazza A. Magnani, 146, Via C. Gadda, 120 • Cesenatico, via C. Abba, 102 • Cesenatico, L.go S. Giacomo, 15 • Longiano, P.zza Tre Martiri, 10/A • Mercato Saraceno, Via Decio Raggi, 16 • Roncofreddo, Via Comandini, 1 • San Piero in Bagno, Via G. Marconi, 36 • Savignano sul Rubicone, Corso Perticari, 119 • Sogliano sul Rubicone, via Cavour, 23 Sede Borghi P.zza Lombardini, 7 Attività erogate • Ambulatorio Pediatrico • • Attività di specialistica ambulatoriale Sportello Unico o Assistenza protesica e integrativa o Assistenza sanitaria all’estero o Iscrizione SSN o Scelta e revoca del Medico di Medicina Generale o Pediatra di libera scelta o Esenzioni per patologia o Punto Informativo o Centro Unificato Prenotazione o Cassa ticket Punto prelievi Punto Unico di Accesso alle Cure Primarie Servizio assistenza domiciliare Servizio di radiologia Cesena C.so Cavour, 180 • • • • Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica Sede Cesena P.zza Anna Magnani 146 Cesena Via C. Gadda, 120 Presso C. P. “Violante Malatesta” Cesenatico largo S. Giacomo, 15 Attività erogate • • • Consultorio familiare Consultorio pediatrico Punto Informativo • Centro per le Demenze e Disturbi del comportamento • Consultorio Pediatrico e Familiare • • • • Ambulatori specialistici Ambulatorio Infermieristico Sportello Unico o Assistenza sanitaria all’estero o Iscrizione SSN o Scelta e revoca del Medico di Medicina Generale o Pediatra di libera scelta o Esenzioni per patologia o Punto Informativo o Centro Unificato Prenotazione o Cassa ticket Guardia Medica • Punto prelievi • • • • • • • Attività di specialistica ambulatoriale Assistenza riabilitativa Consultorio familiare Consultorio pediatrico Ospedale di Comunità Punto prelievi Sportello Unico o Assistenza sanitaria all’estero o Iscrizione SSN o Scelta e revoca del Medico di Medicina Generale o Pediatra di libera scelta o Esenzioni per patologia o Punto Informativo o Centro Unificato Prenotazione o Cassa ticket Servizio assistenza domiciliare Servizio di radiologia Cesenatico Via Abba, 102 (c/o Ospedale Marconi) Longiano P.zza Tre Martiri, 10/A MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 18 Mercato Saraceno Via D. Raggi,16 • • Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica Sede Roncofreddo Via Comandini, 1 Attività erogate • Ambulatorio Pediatrico • • • • • Attività di specialistica ambulatoriale Assistenza riabilitativa Consultorio familiare Consultorio pediatrico Sportello Unico o Assistenza sanitaria all’estero o Iscrizione SSN o Scelta e revoca del Medico di Medicina Generale o Pediatra di libera scelta o Esenzioni per patologia o Punto Informativo o Centro Unificato Prenotazione o Cassa ticket Punto prelievi Servizio assistenza domiciliare Servizio di radiologia Attività di specialistica ambulatoriale Assistenza riabilitativa Centro per le Demenze e Disturbi del comportamento Consultorio familiare Consultorio pediatrico Servizio Cure Palliative - Hospice Ospedale di Comunità Punto prelievi Punto Unico di Accesso alle Cure Primarie Sportello Unico o Assistenza protesica e integrativa o Assistenza sanitaria all’estero o Iscrizione SSN o Scelta e revoca del Medico di Medicina Generale o Pediatra di libera scelta o Esenzioni per patologia o Punto Informativo o Centro Unificato Prenotazione o Cassa ticket Servizio assistenza domiciliare Servizio di radiologia Sportello farmaceutico Ambulatorio pediatrico Guardia medica San Piero in Bagno Via G. Marconi, 36 • • • • • • • • • • • • • Savignano s/Rubicone C.so Perticari, 119 Sogliano Via Cavour, 23 MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 19 • • • • • 3.7.1. Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) L’ADI è un servizio che, integrando competenze professionali di tipo sanitario e sociale, si rivolge a pazienti di qualsiasi età che necessitano di un’assistenza erogabile al loro domicilio e sostenibile dal nucleo familiare. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 20 Il ventaglio delle prestazioni fornite spazia, secondo l’esigenza del paziente, dalla programmazione delle visite del MMG e/o del Pediatra; alle visite mediche specialistiche (oncologo, infettivologo, fisiatra, cardiologo, dermatologo, pneumologo, ecc.); alla programmazione ed effettuazione dell’assistenza infermieristica, riabilitativa, protesica; alla messa a disposizione di sussidi come materassi antidecubito, pannoloni ecc.; alla erogazione dei medicinali, del sangue ed emocomponenti, dei dispositivi medici, dei prodotti per la nutrizione artificiale; alla assistenza sociale e al supporto socio-assistenziale con assegno di cura. 3.7.2. Punto Unico di Accesso alle cure primarie (PUA) Il punto unico di accesso alle cure primarie distrettuale è il punto di riferimento attivo per i cittadini e gli operatori e sede di raccolta della domanda di assistenza e di attivazione dei percorsi di presa in carico. Ha la funzione di favorire l’integrazione tra il Cittadino e i Servizi/Operatori dell’Azienda e dei Comuni che a vario titolo sono coinvolti nell’individuazione delle soluzioni organizzative più idonee ad assicurare l’Assistenza Primaria. Facilita la comunicazione fra i Servizi e il Cittadino per renderlo più consapevole dei progetti di cura e rendere più equo l’accesso ai servizi e più razionale la loro fruizione. Collabora alla costruzione di nuovi percorsi o processi assistenziali e pianifica gli interventi per la loro realizzazione. 3.7.2.a. PUA Cesena Indirizzo Corso Cavour ,180 47521 Cesena FC Tel: 0547/352412 – 0547/352421 Fax: 0547/352418 e-mail: [email protected] 3.7.2.b. PUA Rubicone Indirizzo Corso Perticari, 119 presso l’Ospedale di Comunità S. Colomba 47039 Savignano sul Rubicone Tel: 0541/809905 - Fax: 0541/809905 - e-mail: [email protected] 3.7.3. Sportello Unico Lo Sportello Unico è uno Sportello amministrativo dove si svolgono attività di presa in carico della richiesta del cittadino di accesso a prestazioni non erogabili a livello ospedaliero, e relative a: o o o o o o o o Assistenza protesica e integrativa Assistenza sanitaria all’estero Iscrizione SSN Scelta e revoca del Medico di Medicina Generale o Pediatra di libera scelta Esenzioni per patologia Punto Informativo Centro Unificato Prenotazione Cassa ticket Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 21 3.7.4. Servizio di Cure Palliative - Hospice Il Servizio di Cure Palliative-Hospice (SCP-H) dell’AUSL di Cesena è una Struttura Semplice di tipo A che afferisce al Dipartimento di Cure Primarie dell’AUSL di Cesena. Ad esso afferiscono tutte le attività in cure palliative erogate nel territorio. E’ collocato al primo piano dell’Ex Ospedale Santa Colomba di Savignano sul Rubicone che dista 14 Km da Cesena. L’ Ospedale Santa Colomba è dislocato sull’ asse della via Emilia in direzione Rimini a 100 m dalla stazione ferroviaria Indirizzo: Servizio Cure Palliative -Hospice – Ospedale di Comunità S. Colomba Corso Perticari 119 47039 Savignano sul Rubicone tel. 0541 809952 fax 0541 809950 e-mail [email protected] L’Organico comprende: Qualifiche Dotazione organica Medici 4 Coordinatore Infermieristico 1 Infermiere 7 OSS 8 Psicologa 1 Il Servizio Cure Palliative-Hospice si rivolge a pazienti, affetti da patologia neoplastica o cronicodegenerativa inguaribile in fase avanzata, per i quali ogni terapia finalizzata alla guarigione non è possibile. Le prestazioni erogate dal SCP-H sono: 1. Attività di consulenza in cure palliative: a. al domicilio di pazienti in ADI 3° livello durante visita congiunta con il Medico di Medicina Generale (MMG) per i. attivazione assistenza e successive rivalutazioni, ii. prestazioni di particolare impegno come da procedure (paracentesi, toracentesi, emotrasfusioni, percorso di posizionamento CVC) iii. gestione terapia antalgica e sintomi di malattia b. al domicilio, nelle strutture residenziali e semi residenziali per gestione terapia antalgica e sintomi di malattia, c. nei Reparti Ospedalieri e strutture private convenzionate dell’AUSL di Cesena. d. per valutazione clinica per le commissioni della Medicina Legale per i pazienti inseriti in ADI 3° livello o ricoverati nel Servizio Cure Palliative - Hospice. 2. Assistenza in regime di ricovero nel Servizio Cure Palliative - Hospice a favore dei degenti sui 14 posti-letto, di cui 2 per pazienti in ventilazione meccanica h 24 3. Attività ambulatoriale in cure palliative e terapia antalgica. 4. Assistenza Psicologica ai pazienti e/o familiari che afferiscono al SCP-H. 3.7.5. Nuclei di Cure Primarie Il Dipartimento di Cure Primarie garantisce l’attività di assistenza primaria e la eroga tramite: Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica • I Medici di Medicina Generale, in numero di 152, organizzati in 8 nuclei per le cure primarie che presentano le caratteristiche indicate in tabella. Cesena Savio Medici associati in gruppo Medici associati in rete Medici in associazione Medici non associati Totale Medici • • • MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 22 Nucleo di Cure Primarie Cesena Cesena al Cesena Valle Cesenatico Gambettola Savignano Cervese Mare Centro Savio ///// 3 10 6 8 ///// 6 7 9 4 ///// ///// //// ///// 3 ///// ////// 5 9 7 3 11 ///// 16 6 7 6 6 4 8 7 1 15 19 25 19 15 19 16 24 I Pediatri di Libera Scelta, in numero di 26. I medici di continuità assistenziale, la cui attività copre tutto il territorio di competenza con sede operativa nei comuni di Cesena, Mercato Saraceno, Bagno di Romagna, Verghereto, Cesenatico, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone. Il servizio di guardia medica turistica che nei mesi estivi funziona nelle località di Cesenatico (2 postazioni), Gatteo Mare, San Mauro Mare e Villamarina di Cesenatico. Bagno di Romagna e Verghereto. 3.7.6. Ospedale di Comunità Attraverso questa struttura s’intende offrire ai Medici di Medicina Generale (MMG) la possibilità di ricoverare i propri pazienti in un ambiente attrezzato per il trattamento di problematiche mediche di complessità relativa che non richiedono necessariamente il ricovero in un reparto per acuti e la cui gestione a domicilio risulta problematica sotto il profilo assistenziale. Ogni MMG resta il responsabile clinico dei pazienti da lui ricoverati nell’Ospedale di Comunità. Questa struttura è complessivamente dotata di dieci posti letto ed è a disposizione dei Medici di Medicina Generale che hanno aderito al progetto, ciascuno per i propri assistiti in scelta. 3.7.6.a. Ospedale di Comunità Santa Colomba Indirizzo: Ospedale di Comunità S. Colomba – Savignano sul Rubicone Corso Perticari 119 47039 Savignano sul Rubicone (FC) Tel: 0541/809980 – fax: 0541/809950 - e-mail: [email protected] Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 23 La struttura residenziale si trova al primo piano, raggiungibile tramite le scale o i 2 ascensori che si trovano nell’atrio, è costituita da: • 4 camere, di cui 2 singole e 2 doppie, per un totale di 6 posti letto, provviste di travi testa letto, impianto centralizzato di gas medicali e aspirazione, area condizionata, tende separatrici per la privacy dei pazienti, il televisore e una poltrona relax per il famigliare di quei pazienti che necessitano di assistenza. • 3 bagni di cui 1 per disabili. • Guardiola per il Coordinatore Infermieristico. • Guardiola per gli Infermieri. • Studio medico a disposizione dei medici di medicina generale. • Locale deposito presidi. e, in comune con il Servizio Cure Palliative - Hospice: • Cucinetta di reparto. • “Tisaneria” a disposizione del paziente e dei suoi familiari • Sala attesa e ricreazione arredate con divani, poltrone e libreria. • Terrazzo arredato con gazebo e fioriere. • Bagno attrezzato con vasca da bagno ad ultrasuoni. La struttura è stata riconvertita adottando uno standard abitativo che riproducesse il più possibile l’ambiente familiare del paziente. L’Organico comprende: Coordinatore Infermieristico ....... 1 Infermiere ................................... 6 O.S.S............................................ 7 Terapista della riabilitazione ....... 1 3.7.6.b. Ospedale di Comunità Cappelli Indirizzo: Ospedale di Comunità “Ex Ospedale Mercato Saraceno” Via Decio Raggi, n° 16 47025 Mercato Saraceno (FC) Tel 0547/699930 fax 05477/699931 e-mail: ldmercato @ausl-cesena.emr.it La struttura residenziale, al primo piano, raggiungibile tramite scale e due ascensori che raggiungono direttamente il reparto, è costituita da: 2 stanze a 2 posti letto, dotate di letto a tre snodi ad altezza regolabile con telecomando, tende separatrici per la privacy dei pazienti, impianto di ossigeno centralizzato, televisore e una poltrona relax per il familiare di quei pazienti che necessitano di assistenza 2 bagni di cui 1 per disabili Guardiola Coordinatore Infermieristico Guardiola infermieri Locale deposito presidi dotato di PC per gestione programmi magazzino, laboratorio e movimento pazienti Bagno attrezzato Cucinetta di reparto Cucina dei familiari Studio medico Sala pranzo Terrazzo Bagno a disposizione dei parenti Una cappella per le funzioni religiose Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 24 3.7.7. Servizio Farmaceutico Territoriale Il Servizio Farmaceutico Territoriale assicura l’erogazione dell’assistenza farmaceutica da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), tramite le farmacie pubbliche e private convenzionate con l’AUSL di Cesena. A questo scopo svolge compiti istituzionali rivolti alle farmacie che comprendono: • Attività istruttoria finalizzata al rilascio d’autorizzazioni. • Predisposizione turni e ferie. • Revisione pianta organica. • Erogazione indennità di residenza. • Vigilanza. • Controllo buoni acquisto stupefacenti. • Distruzione sostanze stupefacenti scadute. • Farmacovigilanza. • Verifica della corretta applicazione della convenzione farmaceutica. • Tenuta dell’Albo dei Titolari di Farmacia e dei servizi prestati da farmacisti collaboratori. Svolge inoltre l’attività di controllo e monitoraggio della prescrizione farmaceutica territoriale, al fine di garantire il rispetto delle norme che regolamentano la prescrizione a carico del SSN e di perseguire l’appropriatezza prescrittiva. 3.7.8. Punto erogativo farmaci Lo SPORTELLO FARMACEUTICO svolge attività di • distribuzione diretta dei farmaci compresi nel Prontuario Terapeutico Aziendale, su prescrizione del MMG, PLS o specialista ambulatoriale, a pazienti residenti nel territorio dell’AUSL con contratto di assistenza domiciliare. • distribuzione diretta e gratuita dei farmaci compresi nel Prontuario Terapeutico Aziendale a pazienti residenti nel territorio dell’AUSL dimessi da strutture ospedaliere e che necessitano di una prosecuzione temporanea della terapia istituita in degenza. • distribuzione diretta e gratuita a pazienti residenti nel territorio dell’AUSL in terapia con farmaci per cui è previsto Piano Terapeutico (specialità medicinali comprese nell’alleg.2 del Decreto Ministeriale del 22/12/00 e seguenti) • 3.7.8.a. Punto erogativo farmaci Cesena Indirizzo: P.le Giommi, 140 47521 Cesena (FC) Tel: 0547/352411 - fax: 0547/352481 e-mail: [email protected] 3.7.8.b. Punto erogativo farmaci Savignano Indirizzo: Ospedale di Comunità S. Colomba – Savignano sul Rubicone Corso Perticari 119 47039 Savignano sul Rubicone (FC) Tel: 0541/809938 – fax: 0541/801013 e-mail: [email protected] 3.7.8.c. Punto erogativo farmaci Cesenatico Ospedale G. Marconi Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 25 Via Abba, 102 47042 Cesenatico (FC) Tel: 0547/674808 – fax: 0547/674897 e-mail: [email protected] 3.7.9. Centro per le Demenze e disturbi del comportamento È la struttura dove si svolgono le attività di approccio globale e integrato al problema delle demenze, a partire da una visita specialistica integrata da varie competenze professionali. Si fornisce quindi una diagnosi adeguata e tempestiva, la presa in carico e il supporto degli anziani e delle famiglie, la formazione e il supporto al personale e ai servizi della rete di assistenza. L’obiettivo è di predisporre strategie assistenziali che ritardino il sopraggiungere delle disabilità e migliorino la qualità della vita Indirizzo: Via Cesare Gadda, 120 – Quartiere Fiorenzuola Presso Casa Protetta “Violante Malatesta” 47521 Cesena (FC) Tel: 0547/301956 Manuale Organizzativo Direzione Strategica 3.8. dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 26 DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE (DSM - DP) Il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche (DSM-DP), macrostruttura dell’Azienda USL di Cesena, è un’articolazione organizzativa complessa a direzione unica, articolato su più livelli d’attività (ambulatoriale, domiciliare, semiresidenziale, residenziale, ospedaliera), per l’aggregazione della psichiatria, della neuropsichiatria e riabilitazione dell’età evolutiva, della psicologia clinica dell’età evolutiva, della clinica delle tossicodipendenze e delle altre discipline affini che concorrono alla salute mentale. E’ la struttura aziendale di organizzazione, gestione e produzione delle prestazioni volte alla promozione della salute mentale, all’educazione sanitaria, alla prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, integrazione sociale del disagio psichico, dei disturbi neuropsichici in età evolutiva, dei disturbi mentali in età adulta, delle dipendenze patologiche da sostanze, delle disabilità psicofisiche e sociali delle persone, per l’intero arco della vita. Il DSM-DP è costituito dai servizi e presidi dell’Azienda U.S.L. di Cesena; ha la finalità di garantire l’unitarietà degli interventi e la continuità terapeutica nel campo della salute mentale e contribuire alla costruzione e all’attuazione dei Piani distrettuali per la salute e il benessere, coerentemente alle modalità predisposte dalla Direzione Aziendale. Compiti del DSM-DP sono: • la promozione della salute mentale come aspetto della salute generale in ogni fascia di età, in collaborazione con tutte le altre agenzie sanitarie e sociali del territorio; • la promozione dell’informazione e della conoscenza dei disturbi neuropsichici in età evolutiva, dei disturbi mentali e delle dipendenze patologiche nella popolazione; • il miglioramento delle conoscenze epidemiologiche sui bisogni di salute mentale e sull’efficacia degli interventi; • la tutela dei diritti di cittadinanza delle persone con disagio psichico, disturbo mentale tossicodipendenza, disabilità psicofisica e sociale e la promozione di una maggiore solidarietà nei confronti delle persone affette da disturbi gravi; • la promozione ed il miglioramento dell’accesso ai servizi del DSM-DP, anche combattendo i pregiudizi e lo stigma verso queste forme di sofferenza; • la produzione di prestazioni e servizi centrati sui bisogni delle persone, favorendo la partecipazione dell’utente alla formulazione ed alla realizzazione del proprio piano di trattamento, assicurando l’unitarietà e la continuità degli interventi con un uso razionale delle risorse. • l’interdisciplinarietà ad ogni livello della rete dei servizi dipartimentali e l’integrazione con gli altri servizi sanitari e sociali aziendali ed extra-aziendali; • il promuovere ed il favorire la cooperazione delle Associazioni dei familiari e degli utenti, del volontariato e del privato sociale ed imprenditoriale. Al Dipartimento afferiscono: • Servizio di Neuropsichiatria dell’ Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) • Centro Salute Mentale (CSM); • Servizio Dipendenze Patologiche (SerT); • Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC). Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 27 3.8.1. NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA (NPIA) L’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ha fra i suoi obiettivi la prevenzione, la diagnosi precoce, la cura, la riabilitazione, l’inserimento scolastico e sociale dei bambini con disturbi neuropsichici in età evolutiva. I disturbi neuropsichici comprendono i disturbi motori, sensoriali, dell’intelligenza, del linguaggio e dell’apprendimento, le difficoltà e le disarmonie dello sviluppo psicoaffettivo. Alla U.O. NPIA è anche associata una struttura organizzativa di Psicologia Clinica dell’Adolescenza per la diagnosi e presa in carico dei disturbi gravi nella fascia 14 – 18 anni. La prevenzione si esplica prevalentemente nelle attività di consulenza offerte ai genitori in relazione ai problemi del loro ruolo e a tutte le figure educative impegnate nella minore età. Particolare importanza riveste la diagnosi precoce del disturbo neuropsichico, in quanto consente di intervenire tempestivamente all’insorgere del disturbo e di migliorarne la prognosi. Tale attività è garantita dal lavoro di rete con le altre strutture del dipartimento ed i servizi sanitari aziendali preposti all’infanzia: - Pediatri di libera scelta - Pediatria di Comunità - Pediatria Ospedaliera - Reparto di Ostetricia Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza è situato in P.zza A.Magnani 147 Cesena Segreteria aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle 14.30 – • Tel. 0547394250 • Fax 0547394283 • Indirizzo E-Mail: [email protected] L’organico della NPIA è così composto: • 1 Direttore • 5 Medici Neuropsichiatri Infantili • 6 Psicologi + 14ore • 16 Logopediste • 7 Fisioterapisti • 1 Psicometrista • 1 Massofisioterapista • 2 Operatore Socio Sanitario Le attività cliniche svolte sono le seguenti: Attività logopedica. Attività fisioterapica. Attività medica e psicologica. Interventi di comunità. Interventi di formazione. L’attività è rivolta a 1. Minori con problemi di comunicazione legati a: • deficit uditivo • disturbo linguistico e/o fonatorio. 2. Minori con problematiche di apprendimento legate a deficit specifico o ritardo cognitivo Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 28 3. Minori con problemi motori legati a: • deficit neuromotorio • deformazioni muscolo – scheletriche • sindromi o quadri patologici con deficit motorio. 4. Ai minori con problemi di intelligenza,linguaggio, apprendimento, comportamentali, affettivorelazionali, psico-sociali 5. Ai genitori e alle figure educative dei minori con problemi sopradescritti. 6. Agli operatori dei Servizi Sanitari e Sociali dell’ AUSL. La U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza non dispone direttamente né di strutture residenziali né di strutture ospedaliere; al bisogno ricorre: - alla struttura ospedaliera U.O. Pediatria dell’Ospedale “M. Bufalini” di Cesena o al reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale “Infermi” di Rimini. - alle strutture residenziali o semiresidenziali gestite dal privato-sociale in convenzione col servizio sociale. L’accesso al servizio è soggetto a Ticket il cui pagamento va effettuato allo sportello del punto informativo o cassa ticket presente nelle varie sedi utilizzando il modulo rilasciato dall’operatore a cui ci si rivolge per la prestazione. Sono esenti dal pagamento - soggetti esenti per patologia - soggetti esenti per invalidità - soggetti aventi un’età inferiore ai 6 anni e con reddito familiare lordo risultante dalla dichiarazione dei redditi del nucleo familiare inferiore a € 36.151,99 - soggetti segnalati dal servizio sociale esenti in base ai criteri ISE (Indicatore di Stato Economico). L’accesso al servizio di norma avviene su invio tramite impegnativa del pediatra o del medico di base. La prima valutazione è svolta da una delle seguenti equipe Equipe Accesso Distretto Cesena-Valle Savio Medico Neuropsichiatra o Psicologo p.zza A. Magnani, 147 – Cesena Tel. 0547394272 Lunedì-Giovedì dalle 11.30 alle 13.30 (Accesso su richiesta del medico di base o dei servizi) Equipe Accesso Distretto Costa- Rubicone Medico Neuropsichiatra o Psicologo via Viole, 35 – Gambettola (FC) Tel. 0547394724 Lunedì-Giovedì dalle 11.30 alle 13.30 (Accesso su richiesta del medico di base o dei servizi) L’accesso al servizio può avvenire inoltre su segnalazione della scuola col consenso della famiglia per la richiesta di sostegno secondo la legge 104/92 e su segnalazione dei Servizi Sociali o dell’Autorità Giudiziaria. Il medico di base può richiedere una consulenza anche al fisiatra e al foniatra che operano soltanto nella sede centrale di Cesena. La presa in carico più propriamente diagnostica – terapeutica – riabilitativa è garantita dalle seguenti 8 sedi territoriali o San Piero in Bagno – via G. Marconi, 36 o Mercato Saraceno – via D. Raggi, 14 Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 29 o Cesena Centro Storico – piazza A. Magnani, 147 o Cesena Oltre Savio – piazza A. Magnani, 147 o Cesena – Montiano – piazza A. Magnani, 147 o Cesenatico – Largo San Giacomo, 15 o Gambettola – via Viole, 35 o Savignano – via F.lli Bandiera, 15 Le sedi sopra citate sono collegate fra loro e integrate con le equipe specialistiche e i servizi centralizzati di seguito elencati: Equipe Specialistiche: o Psicologia clinica dell’Adolescenza – Disturbi del Comportamento Alimentare o Disturbi Emozionali e Comportamentali o Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Disabilità e Handicap o Disturbi Specifici del Linguaggio e dell’Apprendimento o Tutela Minori Servizi centralizzati: o Laboratorio Bilanci Psicometrici piazza A. Magnani, 147 – Cesena Tel. 0547394262 (Accesso su richiesta dell’équipe) o Ambulatorio Fisiatrico presso ogni servizio territoriale Tel. 0547394254 (per prenotazioni telefonare alla Fisioterapista Luciana Budellacci) (Accesso su richiesta del medico di base) o Ambulatorio Foniatrico Via Brunelli 590 (Palazzine Ospedale “M. Bufalini”) Tel. 0547352133 (per prenotazioni telefonare alla Audiometrista Roberta Bigazzi Tel. 0547394214 (Accesso secondo le modalità previste per i neonati e succevvivamente con impegnativa del medico di base) o Ambulatorio Neurologia Pediatrica viale Ghirotti, 286 – Cesena presso Day Hospital Pediatria Ospedale “M. Bufalini” per prenotazioni telefonare al CUP (Accesso su richiesta del medico di base) 3.8.2. CENTRO DI SALUTE MENTALE (CSM) Il Centro di Salute Mentale è la sede organizzativa del coordinamento degli interventi di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale nel territorio di competenza e del trattamento semi residenziale nei Centri Diurni. Nel Centro di Salute Mentale è perseguita la promozione della salute e la prevenzione primaria e secondaria dei disturbi mentali, anche attraverso l’individuazione precoce delle situazioni di disagio e l’attivazione di idonei interventi terapeutici. Viene inoltre perseguita la riduzione delle conseguenze disabilitanti attraverso la ricostruzione del tessuto affettivo, relazionale e sociale delle persone affette da disturbo mentale, tramite interventi volti all’individuazione delle risorse degli individui e del contesto di appartenenza. In particolare il Centro di Salute Mentale svolge: • attività di accoglienza, analisi della domanda, presa in carico con attuazione di trattamenti personalizzati; Manuale Organizzativo Direzione Strategica • • • • dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 30 risposta all’urgenza del territorio con eventuale prescrizione di ricovero; attività di consulenza specialistica ai servizi socio-sanitari; progettazione di interventi di riabilitazione e integrazione sociale; valutazione, ai fini del miglioramento della qualità, dei dati raccolti attraverso procedure statisticoepidemiologiche. L’organico del Centro di Salute Mentale è così costituito: • 12 Medici • 2 Psicologhe • 1 Coordinatore infermieristico • 26 Infermieri • 2 Educatori Professionali • 4 Operatori Socio Sanitari • 5 Assistenti Sociali La struttura organizzativa del Centro di Salute Mentale è descritta all’interno del documento “Organigrammi e Responsabilità del personale del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche”. Il Centro di Salute Mentale è situato presso le palazzine dell’Ospedale Maurizio Bufalini a cui si accede dirigendosi verso il Pronto Soccorso e proseguendo fino in fondo alla strada, al seguente indirizzo: Via Brunelli n°. 450 - 47521 - Cesena tel. 0547 / 352127 , fax 0547/302845. Il Centro di Salute Mentale è aperto dal lunedì al venerdì dalle h.08.00 alle h.20.00 e al sabato dalle ore 08.00 alle h.14.00. E’ possibile parcheggiare nelle immediate vicinanze a pagamento. In questa sede accedono gli utenti residenti a Cesena, ma nei giorni di chiusura degli ambulatori periferici del Centro di Salute Mentale, anche gli utenti residenti nei 15 Comuni del comprensorio cesenate. Nei Comuni di Cesenatico, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Mercato Saraceno e San Piero in Bagno sono situati nei “Punti di acceso facilitato” del Centro di Salute Mentale come di seguito illustrato. “Punto di accesso facilitato” di Cesenatico è situato al seguente indirizzo: Via Largo San Giacomo,15-47042- tel.0547/82201 L’equipe referente è composta da due medici , due infermieri e un’assistente sociale, presenti in tale sede nei seguenti giorni: • Lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.00 • Martedì e sabato dalle ore 09.00 alle ore 13.00 E’ possibile parcheggiare gratuitamente nelle vicinanze. “Punto di acceso facilitato” di Gambettola è situato al seguente indirizzo: Via Pascoli,45-47035-tel.0547/659931 L’equipe referente è composta da un medico, due infermieri e un’assistente sociale, presenti in tale sede nei seguenti giorni: • Lunedì e giovedì dalle ore 08.15 alle ore 13.00 • Martedì e venerdì dalle ore 08.15 alle ore 14.00 • Mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 20.00 E’ possibile parcheggiare gratuitamente nelle vicinanze. “Punto di acceso facilitato” di Savignano sul Rubicone è situato al seguente indirizzo: Via F.lli Bandiera,15, CAP 47039, tel.0541 / 801850 Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 31 L’equipe referente è composta da tre medici , quattro infermieri e un’assistente sociale, presenti in tale sede nei seguenti giorni: • Lunedì dalle ore 08.15 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00 • Martedì dalle ore 11.00 alle ore 14.00 • Mercoledì e venerdì dalle ore 08.15 alle ore 14.00 • Giovedì dalle ore 08.15 alle ore 20.00 E’ possibile parcheggiare gratuitamente nelle vicinanze. “Punto di acceso facilitato” di Mercato Saraceno è situato presso l’Ospedale Civile al seguente indirizzo: Via Decio Raggi ,17-47025- tel. 0547 /669949 L’equipe referente è composta da un medico due infermieri e un’assistente sociale presenti in tale sede nei seguenti giorni: • Lunedì dalle ore 15.00 alle ore 19.00 • Venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.00 E’ possibile parcheggiare gratuitamente nelle vicinanze. “Punto di acceso facilitato”di San Piero in Bagno è situato al seguente indirizzo: Via Santa Maria,2 -47026- tel. 0543 / 904137 L’equipe referente è composta da un medico, due infermieri e un’assistente sociale presenti in tale sede nei seguenti giorni: • Martedì dalle ore 09.00 alle ore 13.00 • Giovedì dalle ore 15.00 alle ore 19.00 (a settimane alterne) E’ possibile parcheggiare gratuitamente nelle vicinanze. CENTRI DIURNI (Cesena e Savignano sul Rubicone) Il Centro di Salute Mentale dispone di due Centri Diurni, di cui il primo collocato a Cesena e il secondo a Savignano sul Rubicone, di seguito descritti. Il Centro Diurno è volto a favorire la rete sociale dei partecipanti attraverso lo scambio reciproco, a fornire strumenti e competenze relazionali, favorire l’autostima e il protagonismo dell’utente nonché il percorso di empowerment nel contesto comunitario; persegue il superamento del disfunzionamento, la riduzione del carico assistenziale alle famiglie, la riduzione del ricorso al ricovero e il miglioramento della qualità della vita Il Centro Diurno di Cesena (CD) è situato in Via Brunelli, n°490, tel.338 / 6080885; è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle ore 17,00 e al sabato delle ore 09,00 alle ore 14,00. Dispone di 15 posti. Il Centro Diurno di Savignano sul Rubicone (CD) è situato in Via F.lli Bandiera 15 tel. 0541 81856, oppure cell.338/6080799; è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle ore 17,00 e dispone di 10 posti. Il Centro Diurno, (attività semi residenziale) rappresenta il fulcro centrale, è il luogo di collegamento tra psichiatria e rete sociale, e conseguentemente si qualifica come contesto privilegiato di un approccio riabilitativo orientato alla costruzione di validi percorsi di inclusione sociale. Il ruolo del Centro Diurno si caratterizza nel perseguimento di recovery/guarigione come raggiungimento di un equilibrio fra il funzionamento individuale e l’adattamento sociale; è il luogo della cura nella vita quotidiana del paziente con grave disabilità, contesto di cura precoce per giovani utenti all’esordio, cerniera tra servizi e territorio. Mantiene connotazione di luogo di passaggio, sostegno alle famiglie, luogo di training specifici, accoglienza ed ascolto. Il target degli utenti eleggibili è rappresentato da persone con: • elevato livello di compromissione funzionale; • insufficienza della rete sociale spontanea; • riduzione delle competenze sociali; • alto grado di sofferenza soggettivo e alto carico famigliare; Manuale Organizzativo Direzione Strategica • • • • dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 32 età giovane; dimissione dal Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura; prima fase del progetto riabilitazione; ultima fase guidata di uscita dal progetto riabilitazione. Il Centro Diurno garantisce le attività programmate sulla base di un progetto terapeutico individuale definito dall’equipe inviante del Centro di Salute Mentale. Prima di iniziare qualsiasi intervento riabilitativo è compiuta un’osservazione e una valutazione del livello di autonomia del singolo ospite e le aree specifiche sulle quali si andrà a operare. I progetti terapeutici individuali vengono verificati dall’equipe interdisciplinare del Centro Diurno almeno trimestralmente, per valutare la conformità del percorso terapeutico-riabilitativo al progetto. Il personale impiegato è costituito da un Educatore Professionale, un Infermiere e due Operatori Socio Sanitari. Nel caso si verificasse un’emergenza di tipo sanitario-psichiatrica il personale presente presso la Struttura fa riferimento alla microèquipe, referente clinico, del “Punto di accesso facilitato” o se questa è assente al Centro di Salute Mentale nei giorni e negli orari di apertura e precisamente all’infermiere o al Medico d’accettazione. Alcune attività si svolgono all'esterno dal Centro Diurno , negli appositi spazi e/o Strutture individuate a tale scopo. Le attività di cui il Centro Diurno dispone sono le seguenti:laboratorio artistico, lettura libri e giornali, cucina, sport: pallavolo, calcetto, piscina, cura di sé, cura degli spazi interni ed esterni alla struttura, uscite programmate (serali, gite, mare), colloqui di sostegno individuale, colloqui di sostegno familiare, gruppi a tema, visite domiciliari, verifiche inserimenti terapeutici occupazionali, riunioni mensili con i familiari, riunioni equipe curante. I progetti per la riabilitazione collegati sono i seguenti • Tutti sulla Stessa Barca • Casa delle Arti • Radio Icaro Rubicone • “matti per il video” • Calcio, Pallavolo • “Matti per i fiori” • Donne e bellezza Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 33 3.8.3. SERVIZIO DIPENDENZE PATOLOGICHE (Ser.T.) Le dipendenze patologiche sono condizioni complesse di origine multifattoriale. L’offerta dei servizi socio sanitari deve rispondere all’esigenza di presentare la giusta opportunità di cura al giusto momento. Per tali motivi i servizi coinvolti nella prevenzione e nella cura dei comportamenti d’abuso di droghe, alcol e nicotina , e delle altre forme di dipendenze patologiche, interagiscono sinergicamente in un unico sistema a rete. I trattamenti per abuso e dipendenza da sostanze psicotrope sono sempre volontari, i servizi si attivano per sviluppare la motivazione al trattamento e l’adesione al programma terapeutico sempre nel rispetto dell’autonomia della persona. La comunità del territorio, ambiente in cui si sviluppano le strategie di prevenzione, fa da sfondo all’intreccio dei percorsi di cura. Si realizza così una continuità operativa, tecnico-scientifica ed etica che coniuga la prevenzione con la cura nella ricerca costane delle soluzioni migliori ai problemi delle persone con dipendenze patologiche. I servizi del Ser.T. di Cesena sono realizzati ed erogati nelle diverse sedi sul territorio, in base a criteri di opportunità relativamente alla presenza di potenziali utenti del Servizio, alla specificità del prodotto erogato e alla disponibilità di personale. E’ possibile contattare l’Unità Operativa Ser.T. attraverso: • Tel. 0547 352162 • E-mail: [email protected] L’organico del Ser.T. comprende: 1 Direttore 2 4 5 Medici Infermieri Professionali Coordinatori infermieristici (+ 1 part-time) Psicologi (+ 2 Borse di studio) 5 1 Sociologi (+ 1 sociologo a contratto) Assistenti Sociali Educatori Professionali 1 Amministrativo 1 6 Sedi, orari e riferimenti del SERT: Il SerT è situato nella zona “Palazzine” dell’Ospedale “M. Bufalini” di Cesena (vicino elisoccorso). L’indirizzo è: Via Brunelli n° 540 – 47023 Cesena (FC) Telefono Segreteria – Accettazione: 0547-352162 - Fax: 0547-300960 La sede centrale del Ser.T. è aperta al pubblico in orari diversificati a seconda delle tipologie di intervento: Accettazione nuovi utenti: da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 13,30, sabato dalle 8,30 alle12,30. Accoglienza su appuntamento, primo colloquio di valutazione. Ambulatori dipendenze patologiche e patologie correlate (incluso farmaci sostitutivi): da lunedì a giovedì dalle 7,30 alle 13,15 venerdì dalle 7,30 alle 10 e dalle 11 alle 13,15 sabato dalle 7,30 alle 12,30 La sede centrale del Ser.T. è attiva anche al pomeriggio, con la presenza di operatori per lo svolgimento di attività organizzative e cliniche programmate. Sedi, orari e riferimenti del CENTRO DI ASCOLTO NUOVE DROGHE: SEDE DI CESENA Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 34 c/o Consultorio Giovani, P.zza A. Magnani, 149, studio 18 e 40, Cesena tel. 0547 394241 E-mail: [email protected] La sede di Cesena è aperta il mercoledì, dalle ore 14:00 alle ore 19:00. SEDE DI SAVIGNANO c/o Struttura poliambualtoriale Via Fratelli bandiera 15 , Savignano tel. 0541 809974 E-mail: [email protected] La sede di Savignano è aperta il martedì, dalle ore 14:00 alle ore 19:00. SEDE DI CESENATICO c/o Consultorio Familiare Largo San Giacomo 15, Cesenatico tel 0547 673008 E-mail: [email protected] La sede di Cesenatico è aperta il lunedì, dalle ore 14:00 alle ore 19:00. Sedi, orari e riferimenti del CENTRO DIURNO “LA MERIDIANA”: Centro diurno La Meridiana è ubicato in via Cerchia, 2621, Sant’Egidio di Cesena (FC). È una struttura finalizzata alla riabilitazione psicosociale delle tossico-alcodipendenze e vi si accede esclusivamente su invio delle equipe SERT. Gli orari di apertura sono dalle 9 alle 17 dal lunedì al venerdì. ATTIVITÀ SVOLTE Percorso sostanze d’abuso illegali e percorso alcol e nicotina Il Percorso Sostanze d’abuso illegali e il Percorso Alcol e Nicotina sono offerti a tutte le persone adulte che esprimono una domanda di trattamento per problematiche insorte in conseguenza a comportamenti di uso/abuso e o dipendenza da sostanze illegali, da alcol o da nicotina. In quanto il servizio è di primo livello, l’accesso non presenta filtri né necessita di adempimenti amministrativi da parte degli utenti. I canali di invio sono differenziati, gli utenti pervengono per canale autonomo, oppure sono inviati dai MMG o altri servizi. I Percorsi terapeutici sopradetti prevedono l’intervento di una equipe multidisciplinare composta da medico, infermiere, psicologo, assistente sociale; questa definisce, in collaborazione con l’utente, gli obiettivi generali del programma di cura. Sempre tali Percorsi prevedono anche un’attività di secondo livello di tipo diagnostico e terapeutico sulle patologie epatiche alcool correlate di origine tossica e virale degli utenti in carico, o di infezioni tipo HIV, in integrazione con l’offerta ospedaliera di gastroenterologia e malattie infettive. In sintesi nel trattamento per i TD sono prevalenti i trattamenti farmacologici (sostitutivi) e c’è un maggiore impegno sui percorsi riabilitativi in Comunità Terapeutica. Il percorso Alcool si distingue per la netta prevalenza dei trattamenti sanitari (controlli periodici dello stato di salute) e per il maggiore rilievo dei trattamenti integrati (sanitari e psicosociali). Il percorso Nicotina consiste nella organizzazione di “Corsi per smettere di fumare”. Le attività previste, (codificate dalla cartella informatizzata SistER) nell’ambito del trattamento ambulatoriale per TD e Alcolisti sono: • trattamenti sanitari (controlli dello stato di salute, consigli e verifiche sanitarie, terapie farmacologiche, controlli tossicologici, …); Manuale Organizzativo Direzione Strategica • • • dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 35 trattamenti di assistenza sociale (colloqui di orientamento sociale, inserimenti in borsa lavoro/tirocini lavorativi, prestazioni finalizzate al sostegno socio economico in collaborazione con altri Enti del territorio, …); trattamenti psicologico-psicoterapici (terapie di sostegno psicologico o psicoterapie rivolte all’individuo, alla coppia, alla famiglia ed al gruppo); trattamenti di integrazione (percorsi concordati con le Comunità Terapeutiche, valutazione e presa in cura di utenti in carcere o con benefici giudiziari, percorsi integrati con altri servizi sanitari ad es: intradipartimentali , altri dipartimenti ospedalieri, ospedali privati accreditati …). Percorso adolescenti e giovani adulti con problematiche di abuso di sostanze (centro di ascolto e consulenza) • Il Percorso adolescenti e giovani con problematiche di abuso di sostanze accoglie la domanda di adolescenti e giovani adulti (età 14-25 anni) che manifestano problematiche psicologiche e comportamenti di uso e abuso di sostanze stupefacenti e/o alcol e dei loro familiari. • Offre uno spazio specialistico di consultazione diagnostica rivolta all’adolescente e ai genitori e comporta lo svolgimento di colloqui psicologici al fine di identificare quali trattamenti possono essere maggiormente idonei. • Offre uno spazio terapeutico e di consulenza ad adolescenti, genitori ed educatori, docenti e operatori dei servizi in genere. Il progetto terapeutico è rivolto alla situazione globale in cui l’adolescente è inserito e comporta la valutazione delle sue risorse, nonché della sintomatologia presentata e della struttura di personalità. • Il Centro con le sue sedi territoriali offre, oltre ai trattamenti individuali, consulenza e intervento agli EE.LL. e la Scuola, e, attraverso le sinergie con gli interventi sul territorio, realizza un collegamento tra prevenzione, diagnosi precoce e cura dei comportamenti di abuso di sostanze legali e illegali nella popolazione giovanile. • L’equipe di riferimento è composta da psicologi che si integrano con i professionisti delle equipe TD e Alcool (medici, infermieri e Assistenti Sociali) per i trattamenti richiesti dai casi più complessi. Le attività di riferimento sono: • valutazione diagnostica psicologica rivolta all’adolescente e ai genitori • valutazione medica e/o psichiatrica rivolta all’adolescente • trattamenti psicologico-psicoterapici rivolti all’adolescente e alla famiglia (terapie di supporto psicologico, psicoterapie brevi e a lungo termine) • inserimento in Comunità Terapeutiche • consulenze specialistiche sulla fase adolescenziale, informazioni su altri Servizi di competenza • sono garantiti colloqui individuali e sostegno psicologico per l’adolescente e per i genitori. Percorso psichiatrico doppia diagnosi Il percorso psichiatrico doppia diagnosi si sviluppa all’interno del Ser.T. e prevede l’integrazione clinica nel progetto di cura personalizzato. In alcuni casi l’ intervento terapeutico necessita di un trattamento combinato tra SerT e Psichiatria Adulti – (UU.OO. CSM e SPDC); in questo caso le interfacce con il CSM sono organizzate secondo due fondamentali modalità funzionali: 1) Valutazione bisogni di assistenza (consulenza reciproca) a. psicopatologia complessa b. stati di intossicazione Sono le attività di inquadramento diagnostico, eventualmente supportate da esami biochimici e da valutazioni psicometriche dimensionali, svolte in relazione ad una domanda di trattamento diretta (proveniente da un cittadino) o indiretta (proveniente da un altro servizio). Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 36 Il percorso di valutazione (P02 “Osservazione e diagnosi”), se sviluppato in ordine ad una richiesta del CSM, è supportato dalla presentazione del caso da parte degli operatori di riferimento del servizio inviante. Al termine del percorso valutativo il SerT referta al paziente e al CSM gli esiti dell’Osservazione e diagnosi, da cui potranno essere tratte conclusioni operative in merito ad una presa in carico condivisa, o selettiva o nessuna delle due. Analogamente si attua il percorso inverso: a fronte dell’insorgenza di una condizione psicopatologica complessa che richieda un presa in carico intensiva, il SerT fa richiesta di valutazione al CSM, supportando la richiesta con la descrizione del caso e delle valutazioni tossicologiche già effettuate e questo referterà al servizio inviante. 2) Presa in carico condivisa (coinvolgimento dei due servizi nella gestione del progetto terapeutico) a. territoriale b. residenziale E’ posta alla fine di un percorso di valutazione congiunto e condiviso di tipo psicopatologico e tossicologico che abbia evidenziato la presenza di bisogni complessi che non possono essere soddisfatti in un servizio soltanto. La presa in carico condivisa può declinarsi in fasi di trattamento territoriali intensivi (gestione case management) e fasi di trattamento riabilitativo residenziale (presso strutture qualificate e accreditate con condivisione degli oneri di budget). Le attività previste sono: • Valutazione e diagnosi psichiatrica. • Trattamento Medico tossicologico. • Trattamento Psichiatrico. • Consulenza al CSM / SPDC; riabilitazione presso il Centro Diurno La Meridiana, funzioni di valutazione diagnostica psicometrica - dimensionale dei Disturbi di Personalità; trattamenti semiresidenziali diurni per pazienti Doppia diagnosi a prevalenza Borderline; attività specifiche di psicoterapia per utenti Ser.T. non inseriti nei programmi semiresidenziali intensivi. • Case Management condiviso di utenti in trattamento integrato con il CSM. • Psicoterapia individuale e di gruppo (DBT). • Sostegno sociale. Percorso terapeutico riabilitativo Centro Diurno “La Meridiana” Il Centro Diurno La Meridiana è un percorso di secondo livello rivolto ad utenti in carico alle èquipe cliniche del Ser.T. o del Centro di Salute Mentale dell’AUSL di Cesena che presentano una comorbilità tra comportamenti di abuso di sostanze e una diagnosi psichiatrica di asse II (Disturbo di Personalità), invalidante del funzionamento sociale dell’utente. I programmi riabilitativi proposti, di durata inferiore ai 12 mesi, sono orientati al recupero del ruolo sociale, e si realizzano anche attraverso le sinergie con le cooperative di tipo B per progetti di formazione e inserimento lavorativo. Le attività previste sono: • Valutazione psicodiagnostica e psicometrica; • Psicoterapia individuale • Psicoterapie di gruppo • Attività di gestione dell’ambiente (orientate all’autonomia e al rispetto delle regole) • Attività vocazionali espressive (artistiche) • Attività artigianali (realizzazione di manufatti in legno e ceramica per il circuito dell’ “Officina del Legno”, gestito in collaborazione con la Cooperativa il Mandorlo. Percorsi prevenzione e comunicazione I percorsi hanno lo scopo di favorire una “governance” dei progetti sociali e sanitari del circondario cesenate rivolti in particolare al mondo adolescenziale, giovanile e più in generale a tutta la popolazione (con Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 37 attenzione all’area delle dipendenze). Servizi di 1° livello come quelli degli Enti Locali o del no profit e servizi di 2° livello o specialistici come quelli dell’Ausl trovano un valore aggiunto ai loro obiettivi e al loro operato quando si interconnettono gli uni con gli altri, nelle forme e nelle modalità che le varie programmazioni richiedono. Questi Percorsi, per la loro natura sistematica e comunitaria, attraversano i Progetti, i Servizi e i loro ambiti di competenza, ricercando un rapporto diretto con le persone nei diversi contesti di vita e quindi di possibile intervento. Le funzioni di prossimità, core di questi Percorsi, si caratterizzano per essere nei luoghi di vita, utilizzare un approccio comunitario, nel mettere la relazione al centro del proprio intervento, nell’essere trasversali. Lo scopo è quello di promuovere i dispositivi di protezione individuale e, ove vi siano situazioni di difficoltà o di urgenza, stimolare la domanda di aiuto, supportare la motivazione e attivare accompagnamenti ai Servizi del territorio. Fanno riferimento a questi Percorsi i seguenti progetti: • Percorsi di promozione della salute e prevenzione primaria fumo, alcol e droghe nelle scuole. • Percorsi di promozione di ambienti di lavoro liberi da fumo e alcol. • Percorsi di informazione, sensibilizzazione e riduzione dei rischi nei contesti del divertimento. • Percorsi di riduzione del danno tramite Unità di Strada che si occupino di fasce marginali. • Percorsi di comunicazione tramite mass-media (riviste scientifiche, giornali, radio e televisioni) per diffondere informazioni e conoscenze sul tema delle dipendenze patologiche. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 38 3.8.4. SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA (SPDC) L’ SPDC è l’area di degenza ospedaliera dove sono attuati trattamenti sanitari obbligatori (TSO) e trattamenti sanitari volontari (TSV), e svolge attività di consulenza alle altre U.O ospedaliere. L’SPDC, nel rispetto delle norme e della filosofia della legge vigente, rappresenta il luogo di cura delle fasi acute delle patologie psichiatriche che non possono essere trattate se non in ambiente ospedaliero. L’ SPDC è situato all’interno dell’Ospedale “M. Bufalini” presso la Piastra Servizi, Piazza M. Giommi 140, Cesena. Il numero telefonico del reparto è 0547/352702, quello di fax 0547/646294 e l’indirizzo e-mail: [email protected]. Il numero di posti letto è pari a 15 distribuiti in 11 camere di degenza di cui 6 singole e 5 doppie, ciascuna dotate di servizio igienico privato, distribuite in due settori distinti che consentono di separare degenti maschi e femmine. Ci sono inoltre tre zone soggiorno, di cui una per i fumatori, conforme alle disposizioni di legge, una dedicata alla consumazione dei pasti e una ludoteca. I locali dell’U.O. offrono la possibilità di avere un accesso esclusivo dall’esterno, comunicante con il cortile all’aperto, delimitato da cancelli carrabili e pedonali, dove i pazienti e i visitatori possono soggiornare. Per le finiture edili e impiantistiche sono state adottate soluzioni per impedire, per quanto possibile, occasioni di infortunio da parte dei pazienti. L’ U.O. è dotata di un impianto di videosorveglianza a circuito chiuso conforme con la vigente legge sulla privacy che consente un’attenta e discreta osservazione dei pazienti. L’organico è composta da: 1 Direttore 5 Dirigenti Medici 1 Coordinatore Infermieristico 18 Infermieri 12 h/settimana Operatore di segreteria 2 Operatore Socio-Sanitario MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 39 Manuale Organizzativo Direzione Strategica 3.9. dell’Azienda USL di Cesena IL DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA Il Dipartimento di Sanità Pubblica è la macrostruttura dell'Azienda USL alla quale competono le funzioni di supporto tecnico alla Direzione aziendale nella propria funzione di committenza, nella definizione delle strategie aziendali di promozione della salute e di prevenzione delle malattie e delle disabilità e miglioramento della qualità della vita. Tale funzione di supporto tecnico si esplica inoltre, nei confronti degli Enti Locali e degli altri soggetti coinvolti, in particolare della Conferenza Sanitaria Territoriale, nella elaborazione e realizzazione dei Piani per la salute in collaborazione con gli altri soggetti coinvolti in particolare nelle aree relative alla descrizione epidemiologica dei rischi sanitari e dei fenomeni patologici, all'educazione alla salute, all'informazione, alla comunicazione del rischio. Il Dipartimento di Sanità pubblica è inoltre la struttura dell'Azienda USL preposta alle attività proprie del livello di assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro. Nell'ambito di tale livello, tramite la individuazione, valutazione e proposta di mitigazione dei fattori di rischio e delle cause di nocività e malattia, la valutazione dell'impatto sulla salute delle politiche ambientali, economiche e sociali, l'informazione, l'educazione e la comunicazione per la salute vengono assicurate: la profilassi malattie infettive e diffusive nei riguardi dell'intera collettività; la tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari negli ambienti di vita anche con riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti ambientali; la tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi agli ambienti di lavoro; l'igiene e la sicurezza negli istituti educativi e scolastici; la sanità pubblica veterinaria; la tutela igienico-sanitaria degli alimenti; la sorveglianza e prevenzione nutrizionale; la medicina legale. In relazione a tali aree di offerta il Dipartimento di Sanità pubblica ha funzioni di governo professionale ed erogazione delle prestazioni di assistenza, controllo e vigilanza nonché propositiva e consultiva di supporto alle competenze amministrative degli organi di governo locale e regionale. Direzione Dipartimento Area Epidemiologia e Comunicazione • • • • Direzione Amministrativa Direzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica Infermieristico e Tecnico Coordinamento Attività Sanità Prevenzione e Sicurezza Ambienti Pubblica Cesena Savio di Lavoro Coordinamento Attività Sanità Pubblica Rubicone Sanità Pubblica Veterinaria UU.OO. • Epidemiologia e Comunicazione • • • Igiene alimenti e nutrizione Igiene e Sanità Pubblica Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Servizio Veterinario e Sanità Animale Sicurezza Alimenti di Origine Animale • • MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 40 Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena Distribuzione delle strutture sul territorio Indirizzo strutture presenti funzioni principali Direzione Dipartimentale Direzione e Coordinamento Direzione Servizio Tecnico Ricevimento pubblico per le Infermieristico pratiche di competenza di tutte le Direzione Amministrativa UU.OO. Direzioni Aree ed Unità Operative Ispettorato Micologico per esame Uffici per ricevimento pubblico Cesena Servizio Igiene Pubblica, Igiene Via Moretti, 99 Alimenti, Veterinario. Medicina commestibilità funghi del Lavoro Uffici Dirigenti Medici, Veterinari e Tecnici Uffici vigilanza tecnico sanitaria Ufficio Informazioni Sportello della prevenzione Igiene e Sanità Pubblica Profilassi e assistenza per i viaggiatori internazionali. Medicina del viaggiatore e vaccinazioni Certificazioni igienico sanitarie, medico legali Medicina dello Sport Visite e idoneità medico-sportive; Medicina del Lavoro Visite Apprendisti e Minori per avviamento al lavoro Igiene Pubblica e Igiene Alimenti Ricevimento pubblico per pratiche di competenza Ispettorato Micologico per esame commestibilità funghi Ambulatorio Igiene e Sanità Pubblica Certificazioni igienico-sanitarie e medico-legali S.Piero in Bagno Via Montegranelli, 68 Servizio Veterinario e Sanità animale, Sicurezza alimenti di origine animale Ricevimento pubblico per pratiche di competenza Sarsina Via Martiri d’Ungheria, 2 Ambulatorio Igiene e Sanità Pubblica Cesena P.zza A. Magnani, 146 S.Piero in Bagno Via Marconi, 36 Certificazioni igienico-sanitarie e medico-legali MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 41 Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena Distribuzione delle strutture sul territorio Indirizzo Mercato Saraceno Via Decio Raggi 14 strutture presenti Igiene e Sanità Pubblica Certificazioni igienico-sanitarie e medico-legali Servizio Veterinario e Sanità animale, Sicurezza alimenti di origine animale Ricevimento pubblico per pratiche di competenza Igiene Pubblica e Igiene Alimenti Savignano sul R. Via F.lli Bandiera, 15 Gambettola Via Viole, 35 Ricevimento pubblico per pratiche di competenza; Igiene e Sanità Pubblica, Certificazioni igienico-sanitarie e medico – Legali Medicina dello Sport Visite e idoneità medico-sportive Medicina del Lavoro Visite Apprendisti e Minori per avviamento al lavoro Servizio Veterinario e Sanità animale, Sicurezza alimenti di origine animale Ricevimento pubblico per pratiche di competenza Ambulatorio Igiene e Sanità Pubblica Certificazioni igienico-sanitarie e medico-legali Servizio Veterinario e Sanità Animale, Sicurezza alimenti di origine animale Ricevimento pubblico per pratiche di competenza Igiene Pubblica e Igiene Alimenti Ricevimento pubblico per pratiche di competenza; Igiene e Sanità Pubblica, Certificazioni igienico-sanitarie e medico legali Medicina del Lavoro Visite Apprendisti e Minori per avviamento al lavoro Servizio Veterinario e Sanità animale, Sicurezza alimenti di origine animale Ricevimento pubblico per pratiche di competenza Igiene e Sanità Pubblica Certificazioni igienico-sanitarie e medico legali Servizio Veterinario e Sanità animale, Sicurezza alimenti di origine animale Ricevimento pubblico per pratiche di competenza Cesenatico Largo S. Giacomo, 15 Sogliano al Rubicone – Via Cavour 23 funzioni principali Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 42 Inoltre l’Area di Sanità Veterinaria, attraverso propri Medici Veterinari, opera nelle seguenti Stabilimenti di Macellazione per i controlli di competenza: Macello Avi COOP – Cesena; Macello CAFAR – Gatteo; Macello Azienda Agricola F.LLI GUIDI – Sogliano al R. Macello GALASSI – Savignano sul R.; Macello F.LLI MEDRI – Longiano. sedi di MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 43 Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica 3.10. DIPARTIMENTI TECNICI E AMMINISTRATIVI Tipologia organizzativa che aggrega unità operative, amministrative o tecniche che assistono come fornitore di servizi i dipartimenti sanitari e le altre articolazioni, ricercando il massimo grado di efficienza ed integrazione. Le unità operative sono aggregate in specifica tipologia organizzativa di natura funzionale volta a dare risposte unitarie, tempestive, razionali e complete rispetto ai compiti assegnati. Le unità operative dei dipartimenti presidiano, in termini di assicurazione e di controllo, le risorse assegnate direttamente alle strutture di produzione aziendale e le risorse necessarie ai processi di acquisizione e il corretto uso delle stesse. 3.10.1. Dipartimento Amministrativo Assiste le direzioni per integrare e migliorare i servizi rispetto alle richieste degli utenti della produzione sanitaria, promuove l’integrazione organizzativa dei servizi verso la semplificazione operativa e il raggiungimento di sinergie organizzative. Assiste le direzioni dei servizi per la definizione e l’applicazione delle procedure di certificazione delle attività e delle scritture contabili. Promuove ed assiste le innovazioni strutturali, organizzative, tecnologiche e informatiche. Il numero totale del personale dipendente è di 130 unità. Dipartimento Amministrativo Strutture Sedi UO Affari Economico Finanziari UO Affari Generali e Legali UO Direzione Amministrativa Dipartimenti clinici UO Gestione Risorse Umane UO Patrimonio e Procedure Contrattuali Piazza Leonardo Sciascia, 111 – interno 2 Piazza Leonardo Sciascia, 111 – interno 2 Viale Ghirotti, 286 Piazza Leonardo Sciascia, 111 – interno 2 Piazza Leonardo Sciascia, 111 – interno 2 3.10.2. Dipartimento Tecnico Assicura alla direzione generale la pianificazione e il coordinamento delle attività delle UO, fornendo in accordo con le politiche aziendali di budget e di servizio, risposte tempestive e razionali al bisogno di immobili, di beni e di servizi. Presidia i processi trasversali delle UO di afferenza sviluppandone gli aspetti programmatori e razionalizzandone la gestione. Partecipa al coordinamento dei processi comuni alle altre aree dipartimentali con particolare riferimento a quelle amministrative. Il numero totale del personale dipendente è di 98 unità. Dipartimento Tecnico Sedi Strutture UO Acquisti Az.li e Coord.to Area Vasta Romagna UO Gestione Sistemi Informatici UO Tecnico Patrimoniale UO Tecnologie Biomediche Servizio Economato Viale I° maggio, 280 – Pievesestina di Cesena Viale Ghirotti, 286 – Cesena Viale Ghirotti, 286 – Cesena Viale Ghirotti, 286 – Cesena Viale Ghirotti, 286 – Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 44 Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica 4. SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ 4.1. REQUISITI GENERALI L’Azienda USL di Cesena ha definito, in una serie di documenti denominati “Standard di prodotto/servizio”, il catalogo delle prestazioni che eroga, la/le caratteristiche più rilevanti che ciascuna prestazione deve presentare e lo standard che l’Azienda si impegna a rispettare perché si possa dire che ciascuna caratteristica è presente nel prodotto/servizio erogato. Ha poi istituito un SGQ documentato e mantenuto attivo per assicurare che il proprio prodotto/servizio risponda ai requisiti dichiarati. Per attuare il SGQ si è provveduto a: • Identificare i processi e stabilire le sequenze, le interazioni, i criteri e i metodi per assicurarne l’efficace operatività. • Scrivere le procedure che indicano lo scopo, il campo di applicazione, le responsabilità nonché la descrizione delle attività svolte nelle diverse aree organizzative. Esse si suddividono in Procedure Aziendali e Procedure; le Procedure Aziendali rispondono ai requisiti richiesti dalla Norma ISO 9001, le Procedure sono la descrizione più specifica di attività che si eseguono in Azienda e rispondono, in genere, al controllo di processo. Tutte le Procedure Aziendali e le Procedure che regolano attività particolari, si avvalgono del supporto di Istruzioni Operative. • Predisporre moduli di registrazione in cui viene registrata l'esecuzione di attività o controlli previsti da una Procedura o Istruzione Operativa. • Predisporre tabelle di consultazione in cui sono elencate informazioni specifiche utili all’espletamento di una attività. • Definire e documentare come saranno soddisfatti i requisiti della qualità. • Pianificare l’attività in relazione agli obiettivi individuati. La Direzione dell’Azienda assicura: • La disponibilità delle risorse e delle informazioni necessarie per supportare le attività ed il monitoraggio dei processi. • L’effettuazione delle misurazioni e delle analisi dei dati necessarie per conseguire i risultati previsti e il continuo miglioramento. Il sistema documentale è strutturato come indicato nel seguente diagramma: Manuale Organizzativo Procedure Aziendali Procedure Istruzioni Operative Istruzioni Operative Moduli Tabelle Moduli Tabelle Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 45 Le procedure documentate, applicate in Azienda, sono elencate nelle tabelle “Documenti Applicati”. Nella tabella che segue è riportata la correlazione tra i punti della norma UNI EN ISO 9001, i paragrafi del MO e i documenti: Punti norma UNI EN ISO 9001 4 Sistema di gestione per la qualità 4.1 – Requisiti Generali 4.2 – Requisiti relativi alla documentazione 5 Responsabilità della direzione 5.1 – Impegno della direzione 5.2 – Attenzione focalizzata al cliente 5.3 – Politica per la qualità 5.4 – Pianificazione 5.5 – Responsabilità, autorità e comunicazione 5.6 – Riesame da parte della direzione 6 Messa a disposizione delle risorse 6.1 – Messa a disposizione delle risorse 6.2 – Risorse umane 6.3 – Infrastrutture 6.4 – Ambiente di lavoro 7 Realizzazione del prodotto 7.1 – Pianificazione della realizzazione del prodotto Paragrafi del MO Documenti MO PA01 “Gestione dei documenti e delle registrazioni” PRC P05 “Gestione pubblicazione materiale informativo” MO MO MO MO MO MAO DS P09 “Regolamento Aziendale per il funzionamento dei Dipartimenti” DS P10 “Regolamento del Collegio di Direzione” RDP “Responsabilità del personale” delle strutture Dipartimentali e/o articolazioni organizzative MO MO DSP02 “Budget Aziendale” PA12 “Formazione del personale” MO DS P17 “Ricerca e valutazione dei fornitori” DT P01 “Acquisizione di beni e servizi” DT P02 “Gestione delle attrezzature” DT P03 “Gestione dei contratti e valutazione dei fornitori” PCA P01 “Gestione del dato” DAF P01 “Acquisizione e consegna dei prodotti del Servizio Farmaceutico” MO MO DT P01 “Acquisizione di beni e servizi” DSP02 “Budget Aziendale” DSP03 “Descrizione e pesatura delle posizioni organizzative” DSP04 “Relazioni sindacali” DSP05 “Valutazione tecnico-professionale Manuale Organizzativo Direzione Strategica Punti norma UNI EN ISO 9001 7.2 – Processi relativi al cliente 7.3 – Progettazione e sviluppo 7.4 – Approvvigionamento 7.5 – Produzione ed erogazione di servizi 7.6 – Tenuta sotto controllo dei dispositivi di monitoraggio e di misurazione 8 Misurazioni, analisi e miglioramento 8.1 – Generalità 8.2 – Monitoraggio e misurazioni 8.3 – Tenuta sotto controllo dei prodotti non conformi 8.4 – Analisi dei dati 8.5 - Miglioramento 4.2. dell’Azienda USL di Cesena Paragrafi del MO MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 46 Documenti del personale dirigente” DS P06 “Sviluppo delle posizioni e percorsi di carriera del personale dirigente” DS P13 “Regolamento del Nucleo di Valutazione” MO PRC P04 “Informazione agli utenti” MO MO DS P17 “Ricerca e valutazione dei fornitori” DT P01 “Acquisizione di beni e servizi” DT P02 “Gestione delle attrezzature” DT P03 “Gestione dei contratti e valutazione dei fornitori” MO Procedure delle singole articolazioni organizzative Piano di autocontrollo ai sensi del D.Leg.26/3/97 n°155 DT P02 “Gestione delle attrezzature” MO PA09 “Verifiche interne” PA07 “Gestione degli eventi indesiderati” PCA P01 “Gestione del dato” DS P02 “Budget Aziendale” PA08 “Miglioramento” GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE 4.2.1. Generalità La documentazione del SGQ dell’Azienda comprende: • la Politica della Qualità e obiettivi; • il Manuale Organizzativo; • le Procedure documentate richieste dalla Norma di riferimento; • tutti i documenti necessari per assicurare l’efficace pianificazione, funzionamento e controllo dei processi; • le registrazioni richieste dalla Norma di riferimento. I documenti e le registrazioni hanno formato cartaceo e/o informatico. L’organizzazione per la loro gestione è stata definita nella procedura: PA01 “Gestione dei documenti e delle registrazioni” che prevede: • un’opportuna codifica per individuare in modo inequivocabile ciascun documento e facilitarne il suo riconoscimento; Manuale Organizzativo Direzione Strategica • • • • • • dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 47 la definizione della struttura e dell’impaginazione dei documenti, per standardizzare l’aspetto e facilitarne quindi l’utilizzo; le responsabilità di redazione, verifica e approvazione dei documenti; la definizione dell’iter di emissione dei vari documenti e le responsabilità associate; le modalità e le responsabilità per la diffusione dei documenti; le modalità di modifica dei documenti, per garantire la continuità della loro autorevolezza; le responsabilità di riesame e aggiornamento dei documenti. 4.2.2. Manuale Organizzativo (MO) Il presente Manuale descrive il sistema di gestione per la qualità dell’Azienda USL di Cesena in relazione alla Norma Internazionale ISO 9001 e alla Delibera di Giunta Regionale di Autorizzazione e Accreditamento n°327 del 23/02/2004. Le prescrizioni contenute nel MO si applicano a tutte le funzioni e a tutto il personale sanitario, amministrativo, tecnico e professionale dell’Azienda. Il MO include, per esteso o richiamate, le procedure documentate del sistema e la descrizione delle interazioni tra i processi individuati. La gestione del MO prevede: • l’emissione solo in seguito a verifica da parte del Direttore Generale; • il suo costante aggiornamento in seguito a variazione dell’organizzazione dell’Azienda che comporta un cambio di revisione; • l’archiviazione cartacea e informatica; • il cambio di revisione almeno una volta ogni tre anni. 4.2.3. Controllo dei documenti del sistema L’Azienda ha individuato i criteri, le modalità operative e le responsabilità per tenere sotto controllo la documentazione del Sistema compreso il materiale documentale che può costituire un supporto per lo svolgimento delle diverse attività. La loro gestione avviene in relazione a modalità definite e specifiche attribuzioni di responsabilità. La documentazione in uso comprende: • documenti di origine interna • documenti di origine esterna Documenti di origine interna Hanno un valore descrittivo e prescrittivo. Per tali documenti sono stati definiti i seguenti criteri: • Tutti i documenti del SGQ sono scritti su supporto informatico e sono identificati con un titolo, il numero della revisione, la data di emissione e la maggior parte di essi anche con un codice. • Per ogni documento del SGQ è prevista prima della emissione, la verifica e l’approvazione da parte delle funzioni competenti. • Le modifiche ai documenti possono essere avanzate da qualunque figura professionale. Ogni documento modificato deve essere visionato da chi ha verificato e da chi ha approvato il documento originale. L’emissione dei documenti modificati segue lo stesso iter della prima emissione. • I documenti si ritengono ufficializzati quando sono inseriti: • nel sito Intranet, quelli di interesse aziendale; • nel ‘server’ della struttura organizzativa, quelli di esclusivo interesse della struttura stessa. Ciascuno di questi è inserito nella Tabella “documenti applicati” che riporta l’elenco dei documenti in vigore. L’ubicazione e il numero di copie di questi documenti è riportata nella stessa tabella oppure nella “Lista di diffusione”. • Per verificare che l’edizione dei documenti, eventualmente stampati, corrisponda a quella attuale è necessario fare un confronto con la pagina delle modifiche, ove presente, o con la data di aggiornamento della versione elettronica dello stesso documento. Manuale Organizzativo Direzione Strategica • • • dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 48 Tutti i documenti sono conservati in modo da prevenirne il deterioramento e consentirne la rapida consultabilità e rintracciabilità. Tutti i documenti in formato elettronico sono accessibili in sola lettura mentre alla loro modifica possono accedere solo gli utenti autorizzati. I documenti in preparazione, non controllati ed obsoleti sono identificati con specifiche diciture per prevenirne l’uso inappropriato. Il RD/RAQ ha la responsabilità, per le eventuali edizioni a stampa, di ritirare le copie obsolete e di ridistribuire le copie aggiornate. Documenti di origine esterna Leggi, decreti, delibere, norme, linee guida, Manuali d’uso di apparecchiature, ecc. sono elencati nella tabella T/PA01/03 “Elenco dei documenti esterni” per assicurare l’identificazione e la raccolta/distribuzione controllata. Le nuove disposizioni legislative giungono ai Responsabili delle strutture attraverso gli uffici della Direzione Generale, della Direzione del Presidio Ospedaliero e dell’Area Amministrativa. I Responsabili delle strutture organizzative informano i RD/RAQ affinché aggiornino la tabella e la raccolta di tali documenti. Altra fonte di aggiornamento utilizzata è l’elenco delle disposizioni legislative e regolamentari che U.O. Affari Generali e Legali invia per posta elettronica alle Strutture e il sito Intranet Aziendale. Tenersi aggiornato sulle nuove edizioni delle Norme UNI EN ISO è compito dell’U.O. Qualità e Accreditamento. 4.2.4. Registrazioni della qualità Le registrazioni sono documenti finalizzati a dare evidenza e rintracciabilità dell’attività svolta, oltre a rispondere alla necessità di documentare quanto richiesto per legge. Costituiscono la premessa e il supporto per la verifica dell’efficacia del sistema e per la messa in atto di azioni correttive, preventive e di governo clinico. Sono stati individuati tutti i documenti di registrazione della qualità, indispensabili per dimostrare la conformità ai requisiti specificati e l’efficace applicazione del Sistema Gestione Qualità. Per facilitare la raccolta, la catalogazione, l’archiviazione, la conservazione, l’aggiornamento e l’eliminazione di questi documenti, è stata predisposta la tabella T/PA01/04 “Elenco registrazioni qualità”, dove sono riportate tra le altre informazioni anche la sede e il tempo minimo di conservazione. Per alcuni documenti di registrazione come Cartelle Cliniche, Cartelle Infermieristiche, Referti, Registri Operatori, Registri Farmaci, ecc. sono state considerate come requisito di base le modalità e i tempi di conservazione previsti dalle norme legislative di riferimento. 4.3. • • DOCUMENTI DI RIFERIMENTO PA01 “Gestione dei documenti e delle registrazioni” Delibera del Direttore Generale n°117 /1.2.1./df del 22 sett. 2003 con oggetto:”Costituzione Collegio Sindacale di cui all’art. 3 ter – comma 3 – del Decreto Legislativo 30.12.1992 n° 502 e integrazioni.” 5. RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE 5.1. IMPEGNO DELLA DIREZIONE La Direzione Strategica, in relazione ai compiti istituzionali della struttura sanitaria e alle esigenze dei clienti e di tutte le parti interessate, ha definito la Politica per la qualità dell’Azienda che esprime l’impegno a migliorare con continuità i risultati conseguiti. Tale Politica è stata adottata nell’Atto Aziendale di Organizzazione e Funzionamento dell’Azienda USL di Cesena. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 49 La Direzione Strategica ne garantisce l’attuazione e la comunicazione a tutto il personale dell’Azienda. A tal fine il documento contenente la Politica della Qualità è stato pubblicato a stampa e distribuito all’interno dell’Azienda ed è inserito nel sito Intranet aziendale, accessibile da qualsiasi PC collegato alla rete informatica. L’edizione a stampa è stata inoltre inviata a: • Componenti la Conferenza Sanitaria Territoriale; • Componenti il Collegio di Direzione; • Componenti il Consiglio dei Sanitari; • Presidente del Collegio dei Revisori; • Rappresentanti delle OO.SS. di area Comparto e Medica, Territoriali, Pensionati; • Componenti il Comitato Consultivo Misto. Il testo della Politica aziendale è riportato integralmente nel § 5.3 del presente MO. La Direzione Strategica riceve annualmente dall’Assessorato alla Sanità Regionale gli obiettivi strategici da perseguire e negozia con lo stesso le risorse necessarie alla gestione. Attiva poi il processo di negoziazione del budget aziendale, attraverso cui definisce gli obiettivi (anche di risultato) e le risorse da assegnare ad ogni articolazione organizzativa dell’Azienda e gli indicatori da misurare per valutare il raggiungimento degli obiettivi stessi. Nel corso della negoziazione la Direzione Strategica definisce le risorse da attribuite alla “Formazione e Ricerca” e alla “Biblioteca aziendale” che sono gestite con dei budget trasversali e sono finalizzate all’acquisizione delle competenze necessarie al raggiungimento degli obiettivi aziendali. La Direzione Strategica dell’Azienda si impegna a mantenere attivo e a migliorare il Sistema di Gestione, diffondendo tra i professionisti i concetti e le metodologie del Governo Clinico e promuovendo la loro applicazione nella pratica quotidiana, attraverso tutti i canali della comunicazione interna. L’obiettivo che si prefigge con tali azioni è di diffondere tra i professionisti la consapevolezza dell’importanza di prestare costantemente attenzione alle esigenze e alle aspettative dei clienti e delle parti interessate e di operare nel rispetto delle norme di osservanza obbligatoria. La sede naturale del Riesame da parte della Direzione, a livello aziendale, è il Collegio di Direzione che si riunisce con periodicità almeno semestrale per analizzare le criticità che si sono manifestate, proporre le opportune azioni correttive e monitorare l’andamento delle azioni correttive stesse. 5.2. ATTENZIONE ALLE ESIGENZE E ASPETTATIVE DEL CLIENTE L’Azienda di Cesena orienta la programmazione e le strategie aziendali alla valorizzazione della partecipazione dei cittadini, delle istituzioni, della società civile, dei propri operatori e delle rappresentanze sindacali. L’Azienda USL di Cesena riconosce la centralità del cittadino, quale titolare del diritto alla tutela della salute, nella definizione delle prestazioni sanitarie e nella fruizione dei servizi stessi. A tal fine assicura la partecipazione dell’utente, singolo o tramite le associazioni di volontariato e di tutela dei diritti, alle fasi di programmazione delle attività, valutazione della qualità dei servizi, tutela dei diritti degli utenti, nel rispetto della L.R. 19/1994, artt.15 e 16 e del D.Lgs. 502/1992 di riforma e successive modifiche e integrazioni. L’Azienda in questa ottica garantisce il costante impiego dei principali strumenti organizzativi normativamente previsti in materia di partecipazione: la Carta dei Servizi, il sistema di gestione dei reclami, i Comitati Consultivi Misti. In particolare: • La Carta dei Servizi è l’espressione formale del patto sulla qualità dei servizi offerti e sul loro costante miglioramento, stipulato tra l’Azienda e i cittadini. Viene distribuita a tutte le famiglie del territorio dell’Azienda USL, alle altre Aziende USL ed Ospedaliere della Regione, alle Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 50 strutture sanitarie pubbliche e private del territorio, ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta. Inoltre sono state consegnate copie ai Punti Informativi, a tutte le sedi erogative dell’Azienda, ai Direttori, ai Responsabili e ai Coordinatori delle strutture organizzative del Presidio Ospedaliero. È consultabile presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e i Punti Informativi dell’Azienda. • Ogni articolazione organizzativa cura la produzione di un documento (Standard di Prodotto e Servizio) in cui sono elencate le prestazioni fornite, le caratteristiche di qualità, gli indicatori utilizzati per misurare ciascuna caratteristica e per valutarne la congruenza con lo standard dichiarato. Questi documenti sono disponibili e consultabili nel sito Internet e in quello Intranet dell’Azienda. • L’UO Qualità e Accreditamento verifica, con la collaborazione dell’U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico) per la parte di competenza, la percezione della qualità delle prestazioni erogate, individuando idonei e adeguati strumenti per l’ascolto dell’utenza e la comunicazione con i cittadini e le associazioni di volontariato e di tutela dei diritti. Le relazioni dei risultati ottenuti con queste attività sono diffuse all’interno dell’Azienda, per attivare le opportune azioni correttive, e all’esterno dell’Azienda attraverso i Comitati Consultivi Misti. • Il sistema di gestione dei reclami si svolge attraverso procedure predefinite sulla base di apposito regolamento di pubblica tutela. • I Comitati Consultivi Misti sono organismi costituiti per favorire la partecipazione dei cittadini al miglioramento della qualità dei servizi; la loro costituzione ed il loro funzionamento sono disciplinati con apposito regolamento. L’Azienda riconosce la valenza strategica del sistema comunicazione per influire positivamente sugli stili di vita, per migliorare il controllo sui determinanti della salute da parte dei singoli e delle collettività, per favorire la partecipazione alle attività dei servizi sanitari e per ottenere suggerimenti e indicazioni sulle preferenze e sul gradimento dei servizi utilizzati. Il processo di valorizzazione della risorsa umana, vero capitale dell’Azienda, costituisce impegno prioritario dell’Azienda stessa, nel favorirne lo sviluppo l’Azienda si impegna a considerare interlocutori privilegiati le rappresentanze sindacali del proprio personale e, nella piena trasparenza delle reciproche competenze e ruoli, ne favorisce la partecipazione alla definizione ed alla attuazione degli obiettivi strategici, anche al di là delle norme e dei contratti. Manuale Organizzativo Direzione Strategica 5.3. dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 51 POLITICA PER LA QUALITÀ 5.3.1. Missione L’Azienda Sanitaria di Cesena si caratterizza per la sua funzione pubblica di tutela della salute, fortemente orientata al servizio, nel rispetto delle aspettative e delle preferenze dei cittadini. Elemento prioritario per il completamento del processo di aziendalizzazione è la definizione di un governo aziendale relativamente sia ai risultati economico-finanziari sia a quelli clinico-epidemiologici. La missione dell’Azienda Sanitaria di Cesena è così resa in termini sintetici: “dalla parte di chi chiede con la responsabilità di chi offre”. L’Azienda Sanitaria di Cesena, infatti, si impegna a soddisfare la domanda di sicurezza sanitaria e socio assistenziale espressa dai componenti della comunità locale che le è stata affidata e da chiunque altro richieda i suoi servizi, assicurando interventi personalizzati, essenziali, efficaci, appropriati, convenienti ed orientati all’innovazione. L’Azienda Sanitaria di Cesena si impegna a garantire trasparenza nelle decisioni ed ampia partecipazione da parte dei professionisti che in essa agiscono, sia attraverso la realizzazione di un ambiente di lavoro che permetta a tutti, a prescindere dal ruolo, di sentirsi protagonisti delle trasformazioni operative ed organizzative, sia tramite la promozione dello sviluppo continuo di nuove conoscenze e competenze e il coinvolgimento dei propri operatori e dei dirigenti nelle scelte professionali ed organizzative, anche avvalendosi di un sistema di relazioni sindacali orientato all’affermazione ed al rispetto dei valori dell’Azienda. L’Azienda Sanitaria di Cesena, nella consapevolezza della propria appartenenza al contesto sociale economico e culturale dell'ambito territoriale di riferimento, si impegna ad esserne diretta espressione istituzionale, mediante l’assunzione di forme partecipative e di collaborazione capaci di correlarsi adeguatamente ai bisogni emergenti, espressi ai vari livelli di aggregazione presenti nella società, e di tradurli in iniziative di offerte di servizio ad essi rispondenti e con essi compatibili, dando senso ed indirizzo alla responsabilità sociale di cui è portatrice. 5.3.2. Visione La visione strategica dell’Azienda è rivolta a consolidare un sistema organizzativo improntato sull’adeguatezza e sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini, rispetto ai loro bisogni ed attese, orientato al miglioramento continuo della propria offerta e rivolto alla ricerca della soddisfazione del cittadino e degli operatori, in un contesto di gestione delle risorse disponibili. L’Azienda Sanitaria di Cesena definisce il proprio assetto organizzativo e le modalità di funzionamento più appropriate per corrispondere alle indicazioni programmatiche del governo regionale con specifico riguardo agli obiettivi clinico-assistenziali ed economico-finanziari individuati dal Piano Sanitario Regionale e dai relativi provvedimenti d’attuazione. In particolare l’azione dell’Azienda è prioritariamente indirizzata all’informazione e alla comunicazione al fine di realizzare un più stretto rapporto tra cittadini e Servizio Sanitario ed è orientata sia alla promozione della salute - e non solo all’erogazione di servizi - sia alle politiche per la qualità e l’innovazione, ricercando l’integrazione in rete delle competenze e delle professionalità. L’Azienda Sanitaria di Cesena, in conformità all’obiettivo del Piano Sanitario Regionale di definire l’ambito della programmazione negoziata, riconosce il fondamentale ruolo svolto dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, organo concepito quale sede di rappresentanza degli enti territoriali nella quale avviene, con l’apporto di tutti i soggetti coinvolti ed in coerenza con gli indirizzi regionali, la specificazione locale degli obiettivi di salute (elaborazione del Piano Per la Salute), e la partecipazione alla definizione degli indirizzi, alla verifica ed alla vigilanza delle attività delle aziende sanitarie. Inoltre l’Azienda, allo scopo di assolvere la propria missione e di realizzare la descritta visione strategica, considera funzionale ed opportuna la partecipazione a forme organizzative (di tipo funzionale e/o di tipo Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 52 strutturale) che vedano coinvolte le aziende sanitarie dell'area della Romagna e che siano finalizzate all’adozione di modalità operative capaci di assicurare il miglioramento del grado di sinergia, di coerenza, di efficacia, di qualità e di sostenibilità dei servizi offerti, tramite l’assunzione di comportamenti comuni nel campo degli interventi di programmazione, di amministrazione e di produzione dei servizi. Per perseguire la sua strategia, l’azione dell’Azienda è altresì volta alla ricerca di sinergie con le organizzazioni a scopo non lucrativo operanti in ambito sanitario e socio-assistenziale. L’Azienda Sanitaria di Cesena, nell’espletamento della primaria funzione pubblica di tutela della salute e di orientamento al servizio, in ossequio al principio di libera scelta del cittadino ed al fine di favorire il rapporto cittadino-strutture sanitarie, si impegna a creare le condizioni per la piena integrazione degli erogatori pubblici e privati accreditati, nell’ambito della programmazione regionale e locale. In particolare, l’Azienda Sanitaria di Cesena svolge una funzione di governo complessivo dell’erogazione delle prestazioni nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, garantendo, attraverso la committenza verso i soggetti pubblici e privati accreditati, la coerenza tra i bisogni della popolazione e la fornitura dei servizi. A tal fine individua nella definizione di specifici accordi contrattuali il principale strumento di regolamentazione dei rapporti con i soggetti privati accreditati. L’Azienda garantisce, inoltre, condizioni di effettiva equità nell’accesso per tutti i cittadini, esercitando le funzioni di controllo e di verifica sulle prestazioni offerte e monitorandone la qualità e l’appropriatezza. Nel perseguimento dei propri obiettivi strategici l’Azienda ritiene imprescindibile l’apporto di personale professionalmente preparato e che dia pratica attuazione ai valori che la Direzione ha assunto come fondanti. 5.3.3. I Principi Ispiratori Il processo di trasformazione del Servizio Sanitario ha fortemente inciso sull’organizzazione delle Aziende sanitarie e sul loro funzionamento, mettendo in particolare evidenza il compito di garantire, tutelare e migliorare la salute di ogni cittadino e di assicurare livelli più alti di qualità della vita. I principi ispiratori della riforma del sistema sanitario pubblico delineano, infatti, Servizi Sanitari basati su valori fondamentali quali l’equità, la solidarietà e il rispetto della dignità umana, che siano in grado di garantire l’eguaglianza nell’accesso e che soprattutto siano centrati sulle persone, in modo tale che le scelte e le opinioni dei cittadini possano incidere sulla qualità e sul funzionamento dei servizi sanitari. Per porre il cittadino al centro del proprio agire quotidiano, con la consapevolezza che il miglioramento della qualità tecnica delle prestazioni e dei servizi è inscindibile dal miglioramento della qualità delle relazioni con i cittadini, l’Azienda U.S.L. di Cesena si ispira ai seguenti principi: • • • • • Centralità del beneficiario del servizio ovvero concentrare l’attenzione, l’impegno e la pratica professionale sulla ricerca della soddisfazione della domanda di sicurezza sanitaria e socioassistenziale espressa dai componenti della comunità che le è affidata e da chiunque altro richieda i suoi servizi, assicurando interventi essenziali, efficaci, appropriati e orientati all’innovazione. Equità dell’azione ovvero garantire, a parità di bisogno e di competenza, pari e tempestiva opportunità di accesso alle prestazioni, ai servizi ed agli strumenti messi a disposizione dell’Azienda dal Servizio Sanitario, per assicurare alla popolazione di riferimento livelli di assistenza adeguati nella loro appropriatezza e qualità. Efficacia dell’azione ovvero selezionare le azioni sulla base delle prove di evidenza della loro capacità di raggiungere gli obiettivi assistenziali od organizzativi che si intendono perseguire e definire le priorità di intervento in funzione della capacità dimostrata, di risolvere i problemi e subordinatamente alle aspettative di coloro che operano nelle aree produttive coinvolte. Trasparenza nei processi decisionali, nelle modalità di erogazione e accesso ai servizi come garanzia di uguaglianza e imparzialità, nella gestione delle risorse finanziarie e umane, come impegno ad utilizzare in maniera ottimale il servizio pubblico e a rendere visibile e comprensibile il processo decisionale internamente ed esternamente all’Azienda. Partecipazione dei professionisti che in essa agiscono, per creare un ambiente di lavoro positivo che permetta a tutti, a prescindere dal ruolo, di sentirsi protagonisti delle trasformazioni operative e organizzative. Manuale Organizzativo Direzione Strategica • • • dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 53 Innovazione intesa, da un lato come promozione dello sviluppo costante di nuove conoscenze e competenze, dall’altro come ricerca del continuo miglioramento. Apprendimento sia come incentivazione delle attività formative, finalizzate alla crescita personale e professionale di tutti gli operatori, sia come strategia globale di un’organizzazione che “ascolta” i propri utenti e i professionisti che la compongono per “imparare” a percorrere la strada verso il miglioramento. Coinvolgimento dei cittadini attraverso diverse forme di partecipazione, affinché abbiano un ruolo attivo all’interno dell’organizzazione sanitaria e possano condividere responsabilmente le scelte aziendali. 5.4. PIANIFICAZIONE 5.4.1. I bilanci e la programmazione pluriennale Le linee strategiche per il governo locale del sistema dei servizi sanitari, elaborate dal Collegio di Direzione dell’Azienda sulla base degli indirizzi della Conferenza Sociale e Sanitaria Territoriale e nel rispetto dei principi e degli obiettivi del Piano Sanitario Regionale, del Piano Regionale di Prevenzione e del Piano per la Salute Locale sono espresse nel Piano Programmatico adottato dal Direttore Generale, nel quale gli obiettivi dell’Azienda e gli indirizzi di gestione sono articolati in programmi ed in progetti. Il Piano Programmatico presenta, inoltre, l’organizzazione generale dei servizi e l’articolazione del sistema di offerta per Distretto (Piano delle Attività Territoriali) e per Presidio Ospedaliero (Piano Attuativo Locale) al fine di assicurare un livello uniforme di assistenza sul territorio dell’Azienda. L’espressione, in termini economico finanziari e patrimoniali, delle scelte operate con il Piano Programmatico costituisce il contenuto del Bilancio Pluriennale di Previsione che evidenzia, in particolare, gli investimenti e la loro copertura finanziaria. E’ articolato per esercizio, con separata indicazione dei servizi socio-assistenziali, e viene aggiornato annualmente. Si compone del preventivo economico che riporta costi ed oneri, ricavi e proventi previsti per ciascun anno di riferimento, e dal prospetto fonti ed impieghi che mostra la previsione dei flussi in entrata ed in uscita, sempre suddivisi per anno di riferimento. Il Bilancio Economico Preventivo espone analiticamente, per l’anno solare successivo, la previsione del risultato economico dell’Azienda. E’ redatto sulla base dello schema del bilancio pluriennale di previsione e corredato da una relazione illustrativa del Direttore Generale che ne costituisce parte integrante. Nella relazione vengono, tra l’altro, indicati gli investimenti da attuarsi nell’esercizio, le prestazioni che si intendono erogare, i dati analitici relativi al personale e le articolazioni del budget con i corrispondenti obiettivi e risorse. 5.4.2. Processo di budgeting Ogni anno, in occasione dell’avvio del ciclo di programmazione e controllo, la Direzione Strategica definisce, in un documento denominato: “Linee guida budget anno ....”, la cornice, all’interno della quale va espletata l’attività di governo, economico e clinico, delle varie articolazioni aziendali e che costituisce il punto di riferimento nonché il vincolo per la progettazione e la definizione degli obiettivi di attività che dalla stessa azione di governo debbono discendere. Il processo di budgeting che prende l’avvio da queste linee guida, si svolge con le modalità descritte nell’ “Atto Aziendale di organizzazione e funzionamento dell’Azienda USL di Cesena” e nella Procedura della Direzione Strategica DS P02 “Budget Aziendale”. 5.4.2.a. Sistema Premiante La filosofia del sistema di programmazione e controllo avviato nell’Azienda, è quella di rendere coerente il sistema premiante, collegato alla retribuzione di risultato, con il sistema complessivo degli obiettivi aziendali e a questo scopo, nel corso della negoziazione del budget la direzione generale assegna gli obiettivi annuali Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 54 ai Direttori degli Uffici di Staff / Direzioni Tecniche / Dipartimento chiedendo loro di garantirne la declinazione ai Dirigenti sottoposti. Con questo meccanismo la Direzione Strategica si rivolge • a tutte le figure dirigenziali per - coinvolgerle nel processo di miglioramento dell’efficacia dell’attività di programmazione e pianificazione - aumentare la loro capacità di definire degli obiettivi che siano perseguibili da parte della struttura organizzativa di appartenenza; • ai Direttori di Struttura per sviluppare la loro capacità di socializzare con i propri collaboratori una serie di principi gestionali, fra i quali spiccano: - le priorità date; - gli obiettivi da conseguire; - le opportunità disponibili ed i vincoli posti; - la consistenza delle risorse umane e strumentali da impiegare. 5.4.2.b. Valutazioni A conclusione della negoziazione del budget gli obiettivi accreditati e le risorse collegate sono raccolti nel volume “Libro budget anno .....”. Trimestralmente l’ UO Programmazione e Controllo Aziendale effettua l’analisi degli scostamenti e se questi risultano essere significativi la Direzione Strategica può procedere alla rinegoziazione del budget. (Art. 23 dell’“Atto Aziendale di organizzazione e funzionamento dell’Azienda USL di Cesena” e Procedura della Direzione Strategica “DS P02 “Budget Aziendale”). La valutazione annuale dei risultati conseguiti dai Dirigenti si effettua a fine anno a cura del Nucleo di Valutazione dell’Azienda e riguarda: (a) i risultati di gestione del dirigente di S.O. complessa ed anche di S.O. semplice con gestione di risorse; (b) i risultati raggiunti da tutti i dirigenti, compresi quelli della lettera a), in relazione agli obiettivi affidati, ai fini dell’attribuzione della retribuzione di risultato. Si svolge su due livelli di istruttoria: di prima e di seconda istanza. Le valutazioni di prima istanza sono effettuate: • dai Direttori degli Uffici di Staff / Direzioni Tecniche / Dipartimento /SS.OO. sul raggiungimento degli obiettivi assegnati al personale sott’ordinato. • dal Nucleo di Valutazione sul raggiungimento degli obiettivi di risultato assegnati ai Direttori degli Uffici di Staff / Direzioni Tecniche / Dipartimento. Le valutazioni di seconda istanza sono effettuate dal Nucleo di Valutazione che interviene nella valutazione dei Direttori di struttura complessa o semplice con gestione di risorse, che hanno riportato una valutazione non condivisa. 5.4.2.c. Valutazione Periodica dei Dirigenti Tale valutazione riguarda la dirigenza e gli incaricati ex art. 20 C.C.N.L. del comparto; si tratta delle verifiche periodiche e di fine incarico previste dalla vigente normativa (art. 15-ter D.Lgs. n. 229/99, art. 19 D.Lgs n. 29/93 e contratti di lavoro). Le verifiche vengono effettuate da apposito Collegio Tecnico (art. 31, comma 1 lett. A del C.C.N.L.). Oggetto della verifica sono: - le attività professionali svolte e i risultati raggiunti da parte di tutti i dirigenti indipendentemente dall’incarico conferito, con cadenza triennale; - i dirigenti titolari di incarico di direzione di struttura complessa o semplice, alla scadenza dell’incarico conferito; - i dirigenti di nuova assunzione ai fini del conferimento di incarico, al termine del primo quinquennio di servizio. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 55 5.4.3. Sistema di Gestione L’Azienda USL di Cesena individua nella definizione dei processi il cardine dello sviluppo organizzativo, del miglioramento qualitativo e della valutazione dei propri risultati strategici (posizionamento dell’Azienda). La declinazione della sequenza ordinata delle attività che conducono ai prodotti e la individuazione dei rapporti sequenziali tra clienti e fornitori, dentro e fuori l’ambiente dell’Azienda, costituisce il principio di elezione per classificare e ordinare la matrice delle relazioni funzionali tra le diverse articolazioni organizzative. Assumendo il cliente finale (l’utente dei servizi) come punto di riferimento e la risposta ai suoi bisogni di salute quale finalità specifica dell’Azienda, si individua la necessità di ottimizzare e qualificare i servizi, perseguendo il miglioramento continuo della qualità organizzativa (efficienza), della qualità tecnica (efficacia) e della qualità percepita (soddisfazione dell’utente). In tale prospettiva, le funzioni di gestione devono tenere sempre più conto delle aggregazioni di attività secondo il criterio del processo, che conduce alla chiara identificazione del prodotto e del suo fruitore, determinando i livelli di responsabilità e i risultati attesi delle singole posizioni organizzative in ordine alle fasi specificatamente presidiate. Accanto alle tradizionali posizioni gestionali, quindi, si dovrà tendere ad individuare responsabilità di processo trasversali al livello delle linee di produzione, per implementare l’efficienza delle soluzioni organizzative e garantire l’unitarietà dei processi stessi. Con riferimento a specifici problemi di salute e per popolazioni target determinate, dovranno essere individuate responsabilità di programma con valenza aziendale o sovraziendale. I programmi, che si pongono al livello della pianificazione e del controllo strategici, devono assicurare il coordinamento dei servizi e dei settori implicati nel percorso assistenziale auspicato per le relative popolazioni target, garantire l’omogenea realizzazione su tutto il territorio aziendale delle determinazioni dell’Azienda e monitorare i risultati in termini di valutazioni di efficacia degli interventi attuati. La pianificazione del SGQ comprende l’esame dei seguenti temi: La definizione dei processi e cioè la descrizione di tutte le attività che hanno influenza sulla qualità delle prestazioni. Le procedure e istruzioni che definiscano con il necessario dettaglio la sequenza logico-temporale delle attività e la loro connessione. La definizione delle risorse necessarie sia in termini quantitativi sia in riferimento a specifiche necessità di addestramento ed esperienza. L’indicazione delle attrezzature necessarie e del loro stato. L’individuazione e indicazione delle aree di miglioramento. I controlli da effettuare. Le responsabilità e i ruoli. I canali di comunicazione. Le modalità di documentazione dell’attività svolta e di analisi dei dati. 5.5. RESPONSABILITÀ, AUTORITÀ E COMUNICAZIONE 5.5.1. Responsabilità e autorità La Direzione Strategica ha provveduto a definite gli ambiti di autonomia e di responsabilità. i ruoli specifici, le correlazioni, i compiti delle diverse figure professionali; il funzionamento degli organismi collegiali e il modello organizzativo dell’azienda. Queste indicazioni sono riportate nei documenti: • Atto Aziendale di organizzazione e funzionamento dell’Azienda USL di Cesena ai capitoli: - Principi e criteri dell’attività aziendale - Gli organi dell’azienda - La Direzione aziendale - Gli organismi collegiali - Il modello organizzativo. • Manuale Assetto Organizzativo (MAO). Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 56 I Responsabili delle articolazioni organizzative hanno analizzato, discusso con gli operatori interessati e stabilito, le responsabilità individuali delle singole funzioni e queste sono rappresentate nell’organigramma e nel documento “Responsabilità del Personale” (RDP) delle singole articolazioni organizzative e inoltre tutte le attività che hanno influenza sulla qualità sono state indicate nell’ambito dei processi descritti. Definizione delle posizioni La Direzione Strategica ha provveduto ad effettuare la descrizione e la pesatura di tutte le posizioni organizzative dell’Azienda, con la finalità di: • mappare e descrivere le posizioni organizzative individuate in coerenza con i principi e il funzionigramma declinati nell’Atto Aziendale; • specificare la mission e le aree di responsabilità di tutte le articolazioni organizzative, rendendo esplicito il mandato di ciascun operatore; • attribuire un peso a ciascuna posizione, attraverso un valore numerico appartenente ad una scala predefinita, così da consentire la valorizzazione economica delle posizione, la quale dovrà sempre rispecchiare gli accordi sindacali siglati. 5.5.2. Rappresentante della direzione La Direzione Strategica ha designato il Rappresentante della Direzione per il SGQ al quale viene assegnata per iscritto l’autorità e la responsabilità di assicurare che il Sistema sia attuato in conformità alla norma di riferimento e in relazione a quanto stabilito. Analogamente le direzioni delle strutture aziendali hanno designato il RD della propria area. Il RD deve: • Assicurare l’attuazione e l’aggiornamento dei processi del Sistema. • Diffondere la cultura della qualità all’interno della struttura. • Riferire sulle prestazioni del Sistema attraverso rapporti redatti sulla base di dati provenienti da misurazioni, controlli, questionari di soddisfazione, azioni correttive e preventive. • Proporre azioni di miglioramento. 5.5.3. Comunicazione 5.5.3.a. Comunicazione esterna La Direzione riconosce alla comunicazione esterna un ruolo essenziale nel: • Facilitare la diffusione di notizie sulle scelte e le strategie dell’azienda in merito alla promozione della salute della popolazione. • Facilitare una maggior consapevolezza dei cittadini nei confronti della loro salute, facilitare la conoscenza dei servizi, l’accesso ed il loro corretto utilizzo. • Fornire informazioni ai cittadini che consentano di far assumere comportamenti, compiere scelte, modificare opinioni sui problemi della salute;. • Favorire i rapporti di collaborazione dell’Azienda con Enti, Istituzioni, Associazioni e Organi di informazione; • Fornire informazioni ai cittadini su problematiche di salute analizzate con studi condotti a livello locale. In particolare, la comunicazione esterna contribuisce a migliorare l’immagine dell’Azienda creando un clima di fiducia e credibilità nella condivisione delle scelte strategiche. Tutto ciò attraverso: • La predisposizione di impegni per la carta dei servizi. • Le ricerche di soddisfazione. • Le iniziative di Relazioni Pubbliche, con l’obiettivo di favorire l’immagine positiva dell’Azienda. • Un sistema integrato di strumenti di comunicazione e informazione, che consente di attuare campagne informative su argomenti di interesse pubblico e sociale, indirizzate a diversi target di cittadini e di assicurare la diffusione di messaggi con azioni mirate, tempestive e coordinate. Manuale Organizzativo Direzione Strategica • dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 57 I rapporti con Associazioni di Volontariato, Organismi di Tutela dei Cittadini e Comitato Consultivo Misto (CCM), per favorire la partecipazione, l’informazione e la comunicazione con i cittadini. 5.5.3.b. Comunicazione interna La Direzione riconosce il ruolo essenziale della comunicazione interna per il funzionamento del SGQ, la qualità delle prestazioni, la motivazione del Personale e la prevenzione di errori ed inefficienze e ha definito le modalità di comunicazione, trasmissione dati, diffusione di documenti e relative responsabilità. La comunicazione interna è gestita, oltre che attraverso la documentazione del SGQ, mediante: • riunioni periodiche; • incontri di formazione; • divulgazione di informazioni relative ad aspetti organizzativi, introduzione di tecnologie innovative, aggiornamenti legislativi; • diffusione di comunicazioni relative ai risultati dell’attività; • comunicazione scritta; • bacheca per comunicazioni di carattere generale; • rete Intranet per la diffusione di informazioni/documenti/comunicazioni di carattere operativo compresi i dati di utilizzo clinico (con adeguato sistema di protezione); • rassegna stampa on line, pubblicata sulla rete Intranet quotidianamente; • Newsletter mensile, allegata al cedolino dello stipendio di tutti i dipendenti dell’Azienda, per comunicare informazioni importanti interne all’organizzazione ed al funzionamento dell’Azienda; • Comunicati stampa pubblicati sulla rete Intranet, a disposizione degli operatori dell’Azienda; • Elenco telefonico interno, sia in formato cartaceo che pubblicato sul sito intranet, aggiornato in tempo reale. • E-mail, quale strumento di comunicazione interna. 5.5.3.c. Comunicazione con il cliente Ai cittadini L’azienda USL di Cesena si prefigge di fornire informazioni sulle prestazioni (prenotazioni, attese, costi, pagamento), sulle sedi in cui vengono erogate e sulle modalità di accesso alla struttura, mediante: • I Punti Informativi che forniscono informazioni all’utente riferite a prestazioni, servizi, modalità di accesso e divulgano il materiale informativo. • Il Call – Center del Numero Verde regionale, che fornisce a tutti i cittadini informazioni sui servizi sanitari e sociosanitari erogati in Emilia Romagna. • L’URP che gestisce le procedure relative alle segnalazioni degli utenti, attraverso il Regolamento di Pubblica Tutela. • Le portinerie e i centralini, che forniscono informazioni di primo livello. • La Carta dei Servizi. • Il sito Internet. • Le Bacheche • La segnaletica • Le Pagine Gialle e Pagine Bianche • Sportello della Prevenzione Ai pazienti Al paziente sono trasmesse le informazioni a lui utili per il suo permanere nella struttura, a partire dal momento del suo primo arrivo in reparto. Altre informazioni verbali accompagnano il paziente durante tutto il periodo di ricovero, nell’intento di rispondere al meglio ai suoi bisogni. Al momento del ricovero sono consegnati al paziente specifici opuscoli informativi, al fine di evitare di sovraccaricarlo di informazioni verbali che lo potrebbero confondere ulteriormente. In alcuni casi l’opuscolo viene fornito anche presso l’ambulatorio, prima che il paziente venga ricoverato. All’interno del reparto sono predisposti dei cartelli che sono posizionati in punti strategici della degenza per offrire al paziente l’informazione utile in “quel Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 58 momento” (es. corretta esecuzione della doccia pre-operatoria, informazioni utili ai famigliari, informazioni sulle modalità di accesso agli ambulatori divisionali.). La comunicazione con i pazienti avviene, da parte dei professionisti sanitari, nel più rigoroso rispetto delle norme di comportamento indicate dai codici deontologici. In ogni caso per le procedure diagnosticoterapeutiche più rischiose e/o invasive è garantita la massima disponibilità degli operatori nel fornire le spiegazioni richieste e viene raccolto il consenso informato all’atto medico. Il trattamento dei dati personali dei pazienti che accedono alle prestazioni della struttura avviene nel rigoroso rispetto dei requisiti imposti dalla Legge n° 675/96 e Legge 196/2003 (privacy) e garantendo misure minime di sicurezza per il trattamento dei dati medesimi, richieste dal DPR n. 318/99 (protezione del dato). 5.6. RIESAME DA PARTE DELLA DIREZIONE 5.6.1. Generalità Il Riesame costituisce un’attività indispensabile per il funzionamento ed il mantenimento del SGQ ed è finalizzato a verificarne l’efficacia e la necessità di miglioramento. Data la complessità della nostra Azienda si è deciso di creare una strutturazione dei momenti di riesame articolata su diversi livelli. L’attività di riesame a livello aziendale è istituzionalmente attribuita al Collegio di Direzione (CD), mentre all’interno dell’Azienda sono individuate altre sedi di Riesame collocate ai vari livelli organizzativi come indicato nella tabella seguente: Livello Organizzativo Azienda Dipartimento Struttura complessa e semplice - Sede del Riesame da parte della Direzione Collegio Direzione Comitato di Dipartimento Riunioni di riesame da parte della direzione I diversi momenti di riesame devono essere collegati tra loro in modo da poter far salire verso il Collegio di Direzione tutte e solo quelle criticità che non possono trovare soluzione ai livelli inferiori e viceversa da indirizzare verso le Strutture Organizzative complesse e semplici la soluzione delle criticità che richiedono il loro intervento, anche se individuate ai livelli superiori dell’organizzazione. 5.6.2. Elementi in Ingresso Per consentire di avere una visione il più possibile oggettiva dell’andamento delle attività produttive e di gestione, sono portate alle riunioni di riesame le informazioni contenute nei documenti di seguito elencati. • I Rapporti di Verifica Interna e i verbali delle Verifiche Esterne o le elaborazioni di sintesi che riportino l’indicazione o delle aree nelle quali sono state effettuate le Verifiche, o delle eventuali non conformità rilevate e o dello stato di avanzamento delle azioni correttive precedentemente intraprese. • Le relazioni sui risultati delle rilevazioni della soddisfazione del cliente esterno e interno, effettuate dall’UO Qualità e Accreditamento, da altre articolazioni aziendali o commissionati ad Aziende specializzate nel settore. • Le relazioni sull’andamento dei reclami e delle segnalazioni effettuate dai clienti esterni, allestite dall’URP aziendale. • I report o sulle prestazioni dei processi produttivi, o sulla conformità dei servizi/prodotti erogati, o sull’allineamento della gestione economica alle indicazioni del budget o sul grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati ai dirigenti. Manuale Organizzativo Direzione Strategica • • • • dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 59 Lo stato delle azioni di miglioramento (governo clinico, preventive, correttive) intraprese e la valutazione del loro impatto sul sistema di gestione come rilevate coi moduli: “Gestione Azioni di Miglioramento” e “Elenco Azioni di Miglioramento”. Le opportunità di miglioramento anche in relazione a nuove tecnologie, disposizioni legislative, esigenze economiche. Le esigenze di formazione del personale rilevate come previsto dalla PA12 “Formazione del personale”. Lo stato di applicazione delle intese sindacali locali. 5.6.3. Elementi in Uscita Comprendono le decisioni adottate per affrontare e risolvere le criticità messe in evidenza dal riesame e le conseguenti azioni che devono portare al miglioramento dei processi e dei prodotti/servizi, dal punto di vista tecnico-professionale, organizzativo e in relazione alle esigenze del Cliente. Questi interventi devono essere sostenibili e quindi coerenti con le risorse disponibili. Le decisioni del riesame sono registrate in un verbale che deve contenere le seguenti informazioni: Data Partecipanti Assenti Argomenti trattati Decisioni Nome del verbalizzante Nome e/o firma del Responsabile del Riesame. I verbali sono conservati come indicato nella PA01 “Gestione dei documenti e delle registrazioni”. 5.7. • • • • • • • • • • • • • • • • DOCUMENTI DI RIFERIMENTO DS P09 “Regolamento Aziendale per il funzionamento dei Dipartimenti Atto Aziendale di Organizzazione e Funzionamento dell’Azienda USL di Cesena Bilancio Economico Preventivo Bilancio Pluriennale di Previsione Carta dei Servizi Sanitari dell’Azienda USL di Cesena DSP02 “Budget aziendale” DSP04 “Relazioni sindacali” DSP05 “Valutazione tecnico professionale del personale dirigente. DS P10 “Regolamento del Collegio di Direzione” Libro Budget anno in corso – Azienda USL di Cesena PA 01 “Gestione dei documenti e delle registrazioni” PA 08 “Miglioramento” Piano Programmatico Regolamento Aziendale per il funzionamento dei Comitati Consultivi Misti PRC P01 “Gestione segnalazioni degli utenti” PRC P04 “Informazione agli utenti” Manuale Organizzativo Direzione Strategica 6. dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 60 GESTIONE DELLE RISORSE 6.1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE La Direzione Strategica programma, ogni anno, in sede di negoziazione del budget, le necessità di risorse umane, tecnologiche e strutturali e verifica periodicamente, nel corso delle riunioni del CD, l’attuazione dello stesso piano e la sua coerenza con il conseguimento degli obiettivi prefissati nella Politica e nelle Linee Guida del budget. 6.2. RISORSE UMANE Il personale dell’Azienda necessita di formazione continua nel rispetto delle normative italiane ed europee ed in seguito ai cambiamenti che si verificano all’interno del contesto professionale, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle prestazioni, di favorire lo sviluppo professionale e di carriera e di ottenere una maggior integrazione nell’Organizzazione. Tale formazione deve essere progettata nel rispetto degli obiettivi strategici contenuti nei Piani Sanitari Nazionale, Regionale e Aziendale e delle esigenze dell’assolvimento dei crediti ECM. La Direzione Strategica ha attivato una rete dei Referenti di Formazione che, in stretto rapporto con i Direttori di Dipartimento e delle altre strutture organizzative dell’Azienda, coinvolge il personale nell’individuazione delle necessità formative. I punti salienti della gestione del processo di formazione sono: • Definizione delle competenze necessarie per lo svolgimento delle attività. È effettuata dai Direttori/Responsabili di ogni articolazione organizzativa. • Individuazione delle esigenze formative; è realizzata a livello dipartimentale e si integra successivamente nei livelli superiori dell’organizzazione fino alla realizzazione del Piano Aziendale di Formazione (PAF). • Pianificazione della formazione. È effettua a livello di ogni articolazione organizzativa ed è formalizzata in un calendario. Tale pianificazione si costruisce sulla base: o di quanto definito nel PAF; o dello stato di formazione del personale; o del mantenimento delle attività produttive. • Attuazione della formazione che si realizza fondamentalmente attraverso l’applicazione delle seguenti tre modalità: o Formazione interna: iniziative organizzate da una o più strutture organizzative dell’Azienda, per il proprio personale a cui possono partecipare anche operatori di altre aziende o liberi professionisti. Possono essere iniziative individuali o collettive, sia interne alle singole strutture organizzative che trasversali fra esse. o Formazione esterna: iniziative di vario genere: Corsi, Convegni, Congressi, Comando Finalizzato, svolte al di fuori dell’Azienda. o Addestramento: corrisponde al periodo di affiancamento ad un operatore esperto per l’apprendimento delle modalità di esecuzione di una particolare attività. • Valutazione dell’efficacia della formazione che è effettuata o dall’organizzatore dell’evento formativo, esterno o interno, secondo le modalità previste dal Ministero della Sanità o dalla Regione Emilia Romagna per l’assegnazione dei crediti ECM; o dal responsabile di ogni evento di addestramento, secondo le modalità individuate di volta in volta, come previsto dalla Procedura “Formazione del personale”. Manuale Organizzativo Direzione Strategica • dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 61 Registrazione che si effettua nella “Scheda personale di formazione” dove sono registrati tutti i titoli posseduti da ciascun operatore. 6.3. INFRASTRUTTURE Le infrastrutture dell’Azienda USL di Cesena sono pianificate e realizzate in coerenza con gli obiettivi strategici aziendali e sono gestite in maniera tale da mettere gli operatori in condizione di conseguire questi obiettivi. In particolare le infrastrutture utilizzate per la realizzazione dei servizi sanitari consistono in: - Edifici, impianti e spazi di lavoro per attività di ricovero e cura, ambulatoriali, di diagnostica strumentale, gestionali e amministrative. Questi devono essere conformi ai requisiti imposti dalla legislazione nazionale e regionale in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie. - Attrezzature di diagnosi e cura, utilizzate presso le UO di degenza, il blocco operatorio, gli ambulatori, i servizi di diagnostica strumentale, in linea con le più avanzate conoscenze in materia di ingegneria biomedica. - Apparecchiature informatiche per la gestione dei dati relativi alle attività di diagnosi, di cura, di gestione e di amministrazione, mediante impiego di software dedicati. - Servizi di supporto per trasferimenti di persone o materiali. Le responsabilità sono attribuite a: • UO Tecnico Patrimoniale che, per quanto riguarda le strutture in proprietà, cura la manutenzione ordinaria (preventiva, riparativa) e straordinaria, gli ampliamenti, le nuove costruzioni, gli adeguamenti normativi. Per quanto riguarda gli immobili in affitto o in comodato, si occupa della ordinaria manutenzione e inoltre collabora con la proprietà per la definizione degli interventi di manutenzione straordinaria. Assieme ad altre articolazioni organizzative dell’Azienda verifica la sussistenza dei requisiti strutturali degli immobili sedi delle attività sanitarie, ai fini di cui al DPR 14/01/1997 e della L.R. 34/98 (autorizzazione all’uso sanitario, accreditamento) e predispone i piani per l’adeguamento. In conseguenza di quanto sopra, verifica le strutture sotto i seguenti aspetti: - Protezione antisismica e antincendio; - Protezione acustica; - Sicurezza e continuità elettrica; - Sicurezza anti-infortunistica, sotto la supervisione del S.P.P.A.; - Eliminazione delle barriere architettoniche; - Impianti di distribuzione di gas tecnici; - Microclima interno degli ambienti; - Modalità di stoccaggio dei materiali combustibili o infiammabili, sotto la supervisione del S.P.P.A.; - Impianti idrici; - Impianti elevatori. Il datore di lavoro che utilizza il Servizio di Prevenzione e Protezione al fine di individuare e valutare i rischi professionali, di individuare le misure di sicurezza e di salubrità degli ambienti di lavoro ed i programmi di informazione e formazione. UO Tecnologie Biomediche per l’installazione, il collaudo, la programmazione e l’effettuazione di manutenzione, taratura e controlli sulle apparecchiature biomediche che non emettono radiazioni ionizzanti. Manuale Organizzativo Direzione Strategica - - - - - - dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 62 Servizio Fisica Sanitaria per l’installazione, il collaudo, la programmazione e l’effettuazione di manutenzione, taratura e controlli sulle apparecchiature biomediche che emettono radiazioni ionizzanti. UO Gestione Sistemi Informatici (GSI) per la gestione dell’installazione, del collaudo e della manutenzione delle apparecchiature informatiche e del software; queste attività sono effettuate dalla ditta fornitrice o direttamente dal personale del GSI. Direzione Assistenza Farmaceutica per il trasferimento dei farmaci, dei dispositivi medici e del restante materiale gestito dal servizio, a partire dal Centro Coming fino alla consegna alle strutture organizzative utilizzatrici. (Vedi § 7.5.5.a). Servizio Economato (Magazziono Economale) per il trasporto di materiali quali -Diagnostici di Radiologia - Dispositivi medico/chirurgici - Protesico - Pulizia e convivenza - Cancelleria e Stampati Tecnico-Economali vari - Materiali e attrezzature in manutenzioni - Apparecchiature Biomediche Attrezzature Sanitarie - Attrezzature Tecnico-Economali - Attrezzature Informatiche - Attrezzature per Ufficio. DIT per la Squadra Trasporti che si occupa della movimentazione all’interno del Presidio Bufalini, dei campioni biologici, delle sacche di sangue, degli emoderivati, dei pazienti, dei referti, della posta interna e del materiale da sterilizzare/sterilizzato. DIT per la Società Cooperativa cui è stata esternalizzata l’attività di trasporto interno all’area ospedaliera “M. Bufalini”e piccolo facchinaggio nell’ambito cesenate dell’Azienda. Tale cooperativa si occupa della movimentazione di medicinali, presidi sanitari, flebo, attrezzature tecnologiche, apparecchiature tecnico-economali e materiali economali in genere. Centrale Operativa 118 per i trasporti interospedalieri di pazienti, di materiale sanitario e di organi. 6.4. AMBIENTE DI LAVORO L’ambiente di lavoro è pensato affinché possa costantemente garantire la qualità sia delle prestazioni che del processo mediante il quale esse sono realizzate. L’Azienda nel pianificare gli ambienti di lavoro, prende in considerazione sia aspetti tecnico-professionali e relazionali che aspetti relativi a igiene, sicurezza, ergonomia e impatto ambientale. Tra gli aspetti tecnico-professionali e relazionali è posta particolare attenzione a Promozione di momenti di confronto interno finalizzati a migliorare la comunicazione bidirezionale e a stimolare l’apporto di contributi da parte di tutti, come attraverso il coinvolgimento del personale nell’attività di stesura delle procedure. Formazione e informazione dei dipendenti su sicurezza, prevenzione infortuni e sull’impiego dei dispositivi personali di protezione. - Impiego di tecnologie informatiche per facilitare l’attività e minimizzare gli spostamenti Gli aspetti inerenti igiene, sicurezza, ergonomia e impatto ambientale sono valutati e gestiti tramite: L’analisi e la valutazione dei rischi per i lavoratori ai sensi del D.L. 626/94 e successive modifiche e integrazioni. La programmazione delle misure di prevenzione e protezione per i lavoratori, emersa a seguito della valutazione dei rischi. Le misure relative alla gestione delle emergenze interne alla struttura (piani di emergenza ed evacuazione come previsto dalla normativa sulla gestione delle situazioni di pericolo grave ed immediato negli ambienti di lavoro, pianificazione dell’emergenza inter ed intra ospedaliera a fronte di maxiemergenze, organizzazione sanitaria in caso di catastrofi sociali). L’analisi di attività che potrebbero potenzialmente procurare impatto sull’ambiente e la definizione di misure idonee per eliminarlo o almeno minimizzarlo. Il tutto nel rispetto delle normative di legge in materia di requisiti strutturali per l’autorizzazione e l’accreditamento. Manuale Organizzativo Direzione Strategica 6.5. • • • • • • • dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 63 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo n. 502/92 e 517/93 "Riordino della disciplina in materia sanitaria" Decreto Legislativo n. 81/2008 "Attuazione dell’articolo 1 della L. 123/07, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” Documento di valutazione dei rischi ai sensi Decreto Legislativo n. 81/2008 "Attuazione dell’articolo 1 della L. 123/07, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”e successive modifiche e integrazioni. Legge regionale 34/98 "Norme in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private" DIT P02 “Gestione delle attrezzature” PA12 “Formazione del personale” Piano di emergenza ed evacuazione (vedi Documento di valutazione dei rischi) 7. REALIZZAZIONE DEL SERVIZIO 7.1. PIANIFICAZIONE DELLA REALIZZAZIONE DEL SERVIZIO/PRODOTTO A livello Aziendale sono stati definiti e descritti i principali processi gestionali, produttivi e di supporto necessari al corretto funzionamento del Sistema Aziendale (vedi diagramma § 7.1.1). Alcuni dei processi gestionali sono i seguenti: Acquisizione di beni e servizi Descrizione e pesatura delle posizioni organizzative Gestione del processo di budgeting Relazioni sindacali Valutazione tecnico-professionale del personale dirigente I principali processi produttivi attuati all’interno del Presidio Ospedaliero sono: Ricovero in Degenza, in Day Hospital e in Day Surgery. Accesso alle prestazioni cliniche e di diagnostica strumentale, sia in regime di ricovero che ambulatoriale, comprensivo del Day Service. Prestazioni di Pronto Soccorso Prestazioni di consulenza specialistica intraospedaliera. Trauma service Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 64 Tali processi sono attuati mediante l’azione integrata e sinergica delle strutture organizzative cliniche, di diagnostica strumentale e amministrative. (vedi diagramma § 7.1.2). I principali processi di supporto all’attività sanitaria sono: Accettazione ricoveri Gestione dei rifiuti Gestione del farmaco nelle strutture organizzative Gestione prodotti del Servizio Farmaceutico Igiene ospedaliera Sperimentazione di Dimissione Protetta Il processo produttivo che regola l’attività del Servizio Cure Palliative - Hospice è descritto nel materiale documentale della stessa struttura organizzativa. In ogni articolazione organizzativa sono stati definiti i rispettivi processi produttivi e gli standard di prodotto/servizio. Sono inoltre state descritte tutte quelle attività che per le loro caratteristiche di criticità, bassa frequenza di esecuzione, complessità, esecuzione diffusa ad un ampio numero di operatori, si è ritenuto necessario standardizzare in procedure o istruzioni operative documentate. Nel corso della definizione dei processi produttivi sono stati individuati i punti critici in cui effettuare controlli, relativi alle varie fasi: valutazione dei prodotti/servizi in ingresso monitoraggio della capacità del processo produttivo validazione del prodotto/servizio generato dal processo stesso. Per ogni punto critico sono state definite le modalità di controllo e i comportamenti da seguire qualora si rilevino delle non conformità. Tutta questa attività è definita nel materiale documentale delle varie articolazioni organizzative che comprende anche le indicazioni sulla tipologia delle registrazioni necessarie a fornire l’evidenza del corretto funzionamento dei processi e della coerenza del prodotto/servizio con i requisiti dichiarati nello standard. MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 65 Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica 7.1.1. Integrazione dei processi gestionali aziendali REQUISITI DEL CLIENTE E DELLE PARTI COINVOLTE Piano delle assunzioni Piano degli investimenti Leggi e Norme e Contratti Piano Sanitario Nazionale e Regionale Gestione delle risorse umane Obiettivi strategici assegnati dall’Assessorato alla Sanità Regionale Piani per la salute aziendali Indirizzi della Conferenza Sanitaria Territoriale Elaborazione del Piano Programmatico Gestione delle acquisizioni Piano di produzione Relazione raggiungimento obiettivi Nucleo di Valutazione Piano di produzione Relazione sui tempi di attesa Pianificazione strategica Piano degli investimenti Assegnazione risorse-obiettivi nel corso della negoziazione del budget aziendale Riepiloghi sulla gestione Relazione sui tempi di attesa Reclami ricevuti Relazione raggiungimento obiettivi Relazioni con il pubblico Relazioni su Non conformità, Azioni correttive, Verifiche Interne Definizione dell’assetto organizzativo e dei processi produttivi e pianificazione della committenza Produzione e/o erogazione dei servizi Produzione e/o erogazione dei servizi Produzione e/o erogazione dei servizi Verifica del rispetto del budget, del raggiungimento degli obiettivi assegnati e della coerenza coi requisiti del cliente e delle parti coinvolte e azioni di miglioramento conseguenti Valutazione dello stato del Sistema di Gestione per la Qualità aziendale azioni di miglioramento conseguenti 1 Piano delle assunzioni Servizio e prestazioni sanitarie MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 66 Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica 1 Relazioni su Non conformità, Azioni correttive, Verifiche Interne Report sui reclami ricevuti Sviluppo e Gestione Qualità Relazioni su rilevazioni soddisfazione Riepiloghi sulla gestione Controllo di Gestione Valutazione della percezione dal punto di vista del cliente e delle parti coinvolte e azioni di miglioramento conseguenti Relazioni su rilevazioni soddisfazione Stesura del bilancio economico consuntivo e di quello preventivo per l’anno successivo Presentazione dei bilanci economici alla Conferenza Sanitaria Territoriale Relazione all’Assessore alla Sanità Regionale sul raggiungimento degli obiettivi assegnati MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 67 Manuale Organizzativo dell’Azienda USL di Cesena Direzione Strategica 7.1.2. Integrazione dei processi assistenziali del Presidio Ambulatori specialistici o Day Service Pronto Soccorso Accettazione ricoveri programmati Radiologia NO Serve diagnostica? SI SI Trauma Service Reparti di degenza o Dh Neuroradiologia Traumatizzato ? NO Laboratorio Analisi NO Serve consulenza SI SI SI Anatomia Patologica Serve diagnostica? Serve diagnostica? NO NO NO Medicina Trasfusionale SI Medicina Nucleare Diagnostica Serve consulenza specialistica? SI Serve consulenza specialistica? Referto NO NO Ecocolordoppler Ecografia SI Ricovero urgente? Endoscopia SI Intervento chirurgico? Blocco/Sala Operatorio NO SI NO Decesso? NO Assistenza intensiva ? SI NO Referto del PS x MMG Terapia Intensiva NO Decesso? SI SI Autopsia? Dimissione protetta? NO Dimissione NO SI Procedura gestione salma Assistenza domiciliare integrata Prestazione consulenziale da altra struttura organizzativa Controlli post dimissione? NO SI Lettera dimissione al MMG Manuale Organizzativo Direzione Strategica 7.2. dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 68 PROCESSI RELATIVI AL CLIENTE 7.2.1. Determinazione dei requisiti del servizio L’Azienda recepisce e rispetta i requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici per l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture sanitarie, previsti a livello nazionale (DPR n°37 del 14/01/1997) e regionale (LR n°34 del 12/10/1998). La Direzione strategica è responsabile di garantire costantemente la conformità delle attività aziendali ai suddetti requisiti, di recepire e attuare gli adeguamenti imposti da successivi aggiornamenti e il rispetto di tutti i requisiti richiesti dalla restante normativa nazionale e regionale vigente. I requisiti attesi dai cittadini, residenti nei Comuni compresi nell’ambito territoriale dell’Azienda, mediati attraverso gli organismi istituzionali (Conferenza Sanitaria Territoriale) influiscono sulla definizione degli indirizzi aziendali. Vengono inoltre condotte indagini sulle esigenze di coloro che accedono alla struttura in relazione a: accessibilità telefonica, orari di apertura ambulatori, orari di visita ai pazienti ricoverati ecc.. In tal senso l’Azienda è orientata a soddisfare, per quanto conciliabili con la propria attività, le esigenze espresse. I requisiti, derivanti dagli ambiti sopra indicati e quelli tecnico-professionali e organizzativi, definiti dai Responsabili delle strutture organizzative, sono indicati nei rispettivi Standard di Prodotto/Servizio. 7.2.2. Verifica dei requisiti del servizio Le caratteristiche del servizio sono definite nella Carta dei Servizi e negli Standard di Prodotto Servizio che esprimono in modo chiaro e dettagliato le prestazioni che la struttura è in grado di erogare ed esplicitano le caratteristiche di qualità prese in considerazione e gli standard (livelli) di qualità offerti. Le verifiche che si effettuano prima dell’offerta del servizio sono finalizzate ad assicurare che i requisiti del servizio siano rispettati e siano risolte le eventuali divergenze. Tali attività di verifica sono svolte dagli operatori addetti alla gestione dei processi di accettazione e prenotazione delle prestazioni di ricovero e di specialistica ambulatoriale. Prestazioni di ricovero Nell’ambito delle prestazioni di ricovero si individuano due modalità di erogazione: prestazioni in regime di ricovero a ciclo continuo (regime ordinario) • di tipo urgente • di tipo programmato prestazioni in regime di ricovero diurno (Day Hospital/Day Surgery) di tipo programmato. Lo schema identifica una molteplicità di punti di accettazione/prenotazione collocati presso gli stabilimenti ospedalieri del Presidio Ospedaliero unico aziendale di Cesena, Cesenatico e S. Piero in Bagno e presso le strutture di ricovero distrettuali di Savignano e Mercato Saraceno. Tali punti operano in modo differenziato a seconda delle diverse modalità con cui viene gestito l’accesso al ricovero. Il ricovero, sia urgente che programmato, negli stabilimenti del Presidio Ospedaliero unico è sempre disposto dal medico ospedaliero, nelle strutture distrettuali dal personale medico dedicato. Gli operatori addetti al processo di prenotazione/accettazione sono tenuti all’attuazione delle seguenti verifiche: dei dati anagrafici del regime di ricovero (ordinario, Day Hospital) dell’Unità Operativa di ammissione dell’onere della degenza (a carico del SSN, in Libera Professione, Solvente) della proposta di ricovero (modalità di accesso alla struttura al momento del ricovero) del tipo di ricovero (programmato, urgente) della data di prenotazione per i ricoveri programmati. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 69 Per i ricoveri urgenti con ricorso diretto (tramite Pronto Soccorso) l’accettazione è effettuata presso il Pronto Soccorso. Per i ricoveri urgenti e programmati, inviati dall’Unità Operativa/Struttura ospedaliera, al momento del ricovero viene compilata una base di ricovero i cui dati, dopo verifica dell’ufficio ricoveri, vengono inseriti nell’archivio dati centralizzato. Per i ricoveri programmati, ordinari e di Day Hospital, la prenotazione avviene mediante annotazione su registro cartaceo/informatizzato e successivamente comunicata tramite la sopra citata base di ricovero. Prestazioni specialistiche ambulatoriali L’attività di specialistica ambulatoriale può essere schematicamente rappresentata come segue: a. Prestazioni per esterni • Attività specialistica ambulatoriale A CUP • Attività specialistica ambulatoriale NON A CUP - Prestazioni prenotate secondo agende cartacee autogestite in reparto - Prestazioni prenotate su sistema informatizzato Radiologia/Neuroradiologia - Prestazioni prenotate su sistema informatizzato per la prenotazione/accettazione di prestazioni di Laboratorio b. Prestazioni per interni • Prestazioni di specialistica ambulatoriale (consulenze) • Prestazioni intermedie (radiologia, neuroradiologia e laboratorio). Lo schema identifica una molteplicità di punti di accettazione/prenotazione che operano in modo differenziato a seconda delle diverse modalità con cui viene gestito l’accesso alla singola prestazione. Gli operatori addetti al processo di prenotazione/accettazione, sono tenuti all’attuazione delle seguenti verifiche, anche se con tempistiche e responsabilità differenziate a seconda degli ambiti: • verifica del regime di erogazione della prestazione richiesta (SSN o libera professione) • verifica dell’esatta corrispondenza tra la prestazione richiesta e la prestazione erogabile • verifica della erogabilità della prestazione entro i termini previsti dalla regione e dalla richiesta (grado di urgenza) • verifica della posizione ticket del paziente • verifica della completezza dei dati • verifica sulla comprensione del paziente di sede e tempi dell’erogazione modalità e tempistica di pagamento del ticket La conclusione dell’attività di prenotazione/accettazione che avviene con la registrazione sui modelli AV di prenotazione/pagamento ticket, sui modelli APSA, sui registri di prenotazione cartacei, su altra modulistica specificamente predisposta e sui sistemi informatizzati, attesta l’avvenuta esecuzione del riesame. Eventuali modifiche a quanto concordato, se richieste dall’azienda, vengono comunicate telefonicamente al paziente al quale, contestualmente, viene assegnato un altro appuntamento, possibilmente anticipato. Nel caso in cui sia il paziente a richiedere una modifica della prenotazione, può farlo personalmente e/o telefonicamente presso il punto che gestisce la prestazione prenotata. All’atto dell’erogazione della prestazione lo specialista può riscontrare la necessità di richiedere ulteriori prestazioni specialistiche, in questo caso gli operatori addetti provvedono alla prenotazione di prestazioni aggiuntive e alla revisione, se necessario, dei termini economici. Tali modifiche sono registrate sui modelli AV di prenotazione/pagamento ticket, sui registri di prenotazione cartacei, sui modelli APSA e nei sistemi informatizzati. Manuale Organizzativo Direzione Strategica 7.3. dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 70 PROGETTAZIONE E SVILUPPO All’interno dell’Azienda USL di Cesena si svolgono attività di progettazione per garantire la maggior qualità possibile del servizio, queste possono riguardare sia la progettazione che la riprogettazione di: Strutture organizzative. Servizi da offrire all’utenza. Percorsi diagnostico-terapeutici, relativi a particolari patologie con un elevato grado di integrazione multi disciplinare. Processi organizzativi. L’avvio di un progetto, se coinvolge delle attività di rilevante impatto organizzativo o comunque trasversali a più settori della struttura, è soggetto all’approvazione della Direzione Generale. La Direzione Generale o il Direttore della Struttura Organizzativa interessata al progetto, individua tra le professionalità sanitarie, amministrative e tecniche, un Gruppo di progetto e il Responsabile che lo coordina. L’attività di progettazione è documentata mediante una scheda progetto che può essere costruita sull’impronta del Modulo “Gestione azioni di miglioramento”. Tale scheda deve riportare gli obiettivi da conseguire, la pianificazione delle attività con le relative modalità di attuazione e di valutazione e le modalità con cui effettuare il riesame, la verifica e la validazione. Il gruppo di progetto dopo avere identificato gli obiettivi da conseguire o le specifiche esigenze di carattere sanitario e/o organizzativo cui ci si propone di dare risposta, definisce gli indicatori e gli standard che saranno utilizzati per la valutazione del raggiungimento o meno degli obiettivi. In questa fase il gruppo raccoglie anche le informazioni • sui vincoli già presenti nella struttura; • sulle caratteristiche dei processi che interagiscono o interagiranno con le attività oggetto della progettazione; • sui risultati delle verifiche interne e/o esterne; • sulle indicazioni di riferimento, normative e/o di legge. Dopo avere elaborato il progetto, definite le caratteristiche che devono presentare le sue varie parti (queste devono essere espresse in maniera tale da poterle verificare sulla base di indicatori e standard) e valutato l’impatto organizzativo che la struttura subirà, nel suo complesso, dall’attivazione di quanto progettato, si passa alla fase di sviluppo. Con le cadenze stabilite nel Piano, il Gruppo di Progetto si riunisce per valutare la coerenza tra quanto pianificato e l’avanzamento dei lavori di progettazione e se quanto prodotto fino a quel momento soddisfa gli standard per gli indicatori definiti. Se si individuano degli scostamenti, si decidono le azioni da intraprendere per ricondurre le attività nell’ambito della pianificazione. Se il progetto si articola in diverse fasi, al completamento di ciascuna di queste si verifica la completezza delle attività progettuali e la correttezza tecnica, per eliminare subito eventuali errori o incongruenze e massimizzare l’efficacia del processo progettuale. Al termine della progettazione e nelle condizioni operative previste per lo svolgimento delle attività/servizi progettati, si effettua la validazione della progettazione. L’attività di validazione, che è quindi effettuata dopo l’inizio dell’erogazione del servizio e comunque quando sono disponibili sufficienti dati ed evidenze per esprimere un giudizio completo, ha la finalità di attestare che quanto progettato è funzionale alle esigenze identificate in sede di attivazione del progetto. La validazione del progetto è effettuata dalla Direzione Generale o dal Direttore della Struttura Organizzativa che ha istituito il gruppo di progetto. Tutte le modifiche significative apportate al progetto, quali possono essere variazioni nelle fasi o delle responsabilità assegnate, nuovi requisiti o variazioni degli stessi, cambiamenti apportati a seguito dell’esito di riesami e verifiche, sono documentati e approvati dal coordinatore del gruppo di progetto. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 71 Tutta la documentazione relativa ad un progetto sviluppato nell’Azienda (pareri, relazioni, piani, registrazioni di riesame, verifica e validazione, ecc.) è raccolta e custodita dal coordinatore del gruppo di progetto. Tale documentazione, alla conclusione del progetto, è consegnata al Direttore Generale o al Direttore della Struttura Organizzativa coinvolta che la mette a disposizione degli interessati. 7.3.1. Progettazione del programma diagnostico-terapeutico-riabilitativo del singolo paziente Premessa Ogni intervento clinico (sia esso di tipo diagnostico, terapeutico o riabilitativo) è specifico per il singolo individuo-paziente. Su ogni intervento incidono, infatti, molteplici variabili connesse all’utente (grande variabilità biopsicologica individuale), alla èquipe curante e al contesto operativo (incluse le risorse disponibili). Queste caratteristiche fanno sì che ogni intervento clinico sia qualcosa di più e di sostanzialmente diverso dalla semplice applicazione di acquisizioni scientifiche, protocolli e/o linee-guida. L’esistenza di molteplici variabili oggettive e soggettive pone il problema del loro governo/gestione, attraverso la definizione di apposite procedure che prevedano l’esplicitazione delle diverse fasi, i controlli e l’evidenza documentale di ogni singola fase. Progettazione di un intervento clinico (diagnostico-terapeutico-riabilitativo) La progettazione di un intervento clinico avviene attraverso le seguenti fasi: • Raccolta e valutazione dei dati • Definizione degli obiettivi clinici e pianificazione degli interventi (diagnostico-terapeuticiriabilitativi) e delle risorse necessarie (umane e strumentali) • Verifica e riesame periodico • Validazione o modifica del piano • Esplicitazione al paziente (e condivisione) e/o ai famigliari degli obiettivi che si vogliono raggiungere Di tutte queste fasi deve essere fornita evidenza documentale (cartella clinica). Quest’ultima, in particolare con l’esplicitazione del programma di lavoro clinico e la presenza di elementi strutturati di valutazione (controlli) rappresenta la base per: 1. coltivare una pratica clinica basata sull’evidenza 2. conduzione di audit strutturati per condividere e omogeneizzare i comportamenti dei clinici 3. apprendimento costante dall’errore (non conformità) per tutte le figure professionali coinvolte 4. caratterizzazione quali- quantitativa dell’attività svolta. 7.3.2. Progettazione di un programma di prevenzione o promozione della salute rivolto a gruppi di popolazione o alla comunità Premessa Una politica per la salute efficace deve unire all'assistenza sanitaria un’adeguata azione di prevenzione e promozione della salute. Per migliorare la salute e ridurre le disuguaglianze occorre intervenire con un sistema di alleanze in varie aree, coinvolgere quindi molte istituzioni e gruppi organizzati che, oltre al Sistema sanitario, possono avere un importante impatto sulla salute della comunità. In quest’ottica si muovono i programmi di prevenzione e promozione della salute. Le problematiche di salute possono essere individuate sulla base di dati di letteratura, ricerche condotte sul territorio o su segnalazione di committenti interni o esterni (Enti, Associazioni….) o stabilite da norme e leggi. Gli-interventi che ne scaturiscono vengono scelti facendo riferimento dove possibile alla Evidence Based Prevention e agiscono su gruppi di popolazione (es . obesi, fumatori) o su intere Comunità. La complessità degli interventi di promozione della Salute pone il problema della loro gestione, questa viene attuata con apposite procedure che esplicitano le fasi ritenute necessarie, i controlli da attuare e ne garantiscono la documentazione. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 72 Progettazione La progettazione di un intervento di promozione della salute prevede: - Analisi del bisogno/problema di salute La definizione dell’obiettivo generale e degli obiettivi specifici. Definizione dei destinatari e degli attori coinvolti. Definizione delle risorse e dei costi necessari. Programma delle azioni da seguire nel rispetto dei tempi prefissati con definizione di indicatori obiettivamente verificabili necessari per monitorare lo sviluppo del progetto e i risultati raggiunti. Valutazione e Comunicazione dei risultati raggiunti Di tutte queste fasi deve essere fornita evidenza documentale. I progetti aiutano a tener traccia del lavoro svolto, a valutarne la qualità e l’efficacia, a porre in atto azioni che aiutino a correggere eventuali errori commessi, a migliorare la qualità del servizio fornito 7.4. APPROVVIGIONAMENTO 7.4.1. Processo di approvvigionamento L’Unità Operativa Acquisti & Logistica assicura l’acquisizione di tutti i beni, servizi, attrezzature necessari allo svolgimento delle attività sanitarie. La programmazione degli acquisti è effettuata ogni anno con la partecipazione dei servizi tecnici competenti (GSI e Servizio Tecnologie Biomediche), ed è contenuta nel documento di budget ed è volta a garantire le prestazioni previste dal piano delle attività in maniera coerente con gli obiettivi previsti nel piano stesso. I servizi utilizzatori dei beni, dei servizi e delle attrezzature da acquisire ed i servizi tecnici competenti, partecipano alla definizione delle specifiche tecniche e qualitative che gli stessi devono avere per garantire la qualità delle attività sanitarie. Partecipano, nella procedura di acquisizione, alla definizione dei criteri di scelta ed alla fase di valutazione qualitativa degli stessi. Successivamente procedono alla verifica della rispondenza dei beni e servizi acquisiti ai requisiti richiesti (ad esempio con l’effettuazione del collaudo di accettazione nel caso delle apparecchiature biomediche) ed alla verifica dei risultati attesi. Il tipo, l’ampiezza e le metodologie di controllo competono ai servizi tecnici competenti e/o ai servizi utilizzatori in funzione della tipologia della fornitura e dell’impatto che la stessa ha sul livello qualitativo delle prestazioni da fornire. Le procedure per gli approvvigionamenti richiedono una particolare attenzione alle modalità di svolgimento in quanto sono disciplinate dalla normativa comunitaria, nazionale, regionale e da una regolamentazione interna all’Azienda in attuazione dell’Atto Aziendale. La selezione dei fornitori avviene in fase di gara, sulla base dei criteri scelti tra i requisiti di ammissione previsti dalla normativa e ritenuti idonei a garantire che i fornitori selezionati abbiano le capacità finanziaria, economica e tecnica per fornire prodotti e servizi conformi ai requisiti richiesti. 7.4.2. Informazioni per l’approvvigionamento L’Unità Operativa Acquisti & Logistica assicura tutte le acquisizioni di beni e servizi finalizzate a garantire il funzionamento dell’attività sanitaria all’interno delle articolazioni aziendali. L’adeguatezza dei requisiti specificati e richiesti nei capitolati di gara viene garantita dai servizi utilizzatori e tecnici competenti alla formulazione della richiesta stessa. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 73 I beni e servizi che vengono acquistati dall’Unità Operativa possono essere raggruppati nelle seguenti categorie principali: - Beni a consumo diretto: Farmaci, vaccini, emoderivati, dispositivi medici di largo consumo, materiale per dialisi e trasfusionale, diagnostici, vetrerie e consumabili, presidi e strumentario chirurgico, materiale protesico, beni e materiale di consumo economali (igienico-sanitario e per ufficio) ed alimentari. Beni Tecnico-Economali: Mobili e arredi, attrezzature varie non sanitarie. Apparecchiature biomediche: Attrezzature sanitarie radiologiche e non. Attrezzature informatiche: Personal computer, server, sistemi dipartimentali, stampanti, scanner, lettori ottici, lettori di badge e periferiche varie da interfacciare con elaboratori elettronici. Servizi: servizi sanitari, socio-assistenziali, educativi, alberghieri (pulizie e sanificazione, lavanolo, smaltimento rifiuti, ristorazione, trasporti), servizi informatici (assistenza sistemistica su procedure sw personalizzate; assistenza ordinaria sw e hw per le articolazioni dell’Azienda; elaborazione dati aziendali). A seconda della tipologia dei beni e servizi da acquistare si può procedere ad una acquisizione che tiene conto solo dell’elemento prezzo fermo restando la corrispondenza ai requisiti minimi richiesti, oppure si può procedere all’individuazione della ditta fornitrice mediante il criterio di selezione basato sull’offerta economicamente più vantaggiosa intesa quale miglior rapporto prezzo-qualità sulla base dei criteri e parametri definiti nei capitolati di gara. Per quei beni e servizi il cui ordinativo è in capo all’U.O. Acquisti & Logistica ci si avvale della procedura informatizzata su sistema AS400 (menù “Gestione Approvvigionamenti”) che garantisce l’inserimento nei documenti di acquisto dei seguenti dati al fine di descrive chiaramente: per i prodotti: il prodotto ordinato, le sue caratteristiche, la quantità, l’eventuale documentazione richiesta (es. schede utilizzo prodotto), i tempi di consegna, il prezzo, le modalità di pagamento e consegna; per i servizi: le specifiche del servizio richiesto, i tempi e le modalità di erogazione del servizio, le tariffe e le modalità di pagamento. La preventiva verifica e approvazione dei documenti di acquisto, prima dell’invio dell’ordine al fornitore, avviene tramite l’apposizione in calce della firma del Direttore dell’U.O. Acquisti & Logistica. 7.4.3. Verifica dei prodotti approvvigionati e Valutazione dei Fornitori In fase di gara avviene una valutazione, da parte di più funzioni aziendali, sia della qualità dei beni/servizi presentati dai fornitori, che dell’aspetto economico al fine di verificare la capacità degli stessi di soddisfare i requisiti specificati nel capitolato di gara. La valutazione del fornitore avviene attraverso la valutazione dei beni, servizi e attrezzature che fornisce, i quali vengono al momento del ricevimento, o dell’esecuzione, o del collaudo verificati dai servizi utilizzatori e tecnici mediante verifiche e controlli necessari per assicurare che i prodotti approvvigionati ottemperino ai requisiti specificati per l’approvvigionamento. I risultati dell’attività di verifica e controllo da cui scaturisce la valutazione della qualità dei beni e servizi acquisiti ed anche la valutazione dell’attendibilità del fornitore vengono conservati dai servizi che hanno effettuato le verifiche e i controlli. 7.5. PRODUZIONE ED EROGAZIONE DEL SERVIZIO 7.5.1. Gestione e controllo dei processi di erogazione dei servizi All’interno dell’Azienda sono stati studiati e definiti i processi produttivi: sia quelli trasversali all’Azienda stessa e relativi ai percorsi clinici, a quelli tecnico-organizzativi e di supporto sia quelli verticali, relativi alle funzioni svolte all’interno di ogni struttura organizzativa. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 74 La descrizione di questi processi è inserita nelle Procedure e il dettaglio delle attività, dove si è ritenuto necessario, è stato descritto nelle Istruzioni Operative. Alla elaborazione del materiale documentale hanno preso parte tutte le professionalità che sono coinvolte nello svolgimento delle attività di volta in volta descritte. Tali documenti assieme allo standard di prodotto e servizio, sono a disposizione del personale nei luoghi in cui si svolgono le attività. Per ciascuno di questi processi sono stati individuati i responsabili delle diverse azioni e i punti critici per i quali sono stati definiti i necessari controlli e gli eventuali trattamenti, da effettuare nel caso il controllo metta in evidenza che il processo si stia svolgendo in modo anomalo. (vedi Procedura “Gestione delle Non Conformità”). 7.5.2. Validazione dei processi di produzione e di erogazione dei servizi La validazione dei processi di erogazione dei servizi sanitari avviene quando tutti i controlli definiti nella descrizione dei processi stessi, hanno avuto esito positivo. Questa modalità deriva dalla necessità di prevenire il più possibile non conformità nel corso dell’erogazione del servizio e assicurare al paziente una assistenza pianificata e controllata. Tale validazione avviene mediante: Utilizzo delle raccomandazioni fornite dalle linee guida cui si rifanno i professionisti, per costruire i processi e le procedure e per la definizione dei piani diagnostico terapeutici. Corretto utilizzo della cartella clinica come strumento di registrazione che consente di ricostruire, momento per momento, l’evoluzione del percorso del paziente. Definizione dei criteri di riesame delle attività e di valutazione dei risultati intermedi (audit clinico) all’interno dei percorsi diagnostico terapeutici. Controllo costante della sicurezza e della funzionalità delle apparecchiature biomediche. Impiego di personale qualificato secondo i requisiti stabiliti dalla legislazione e sottoposto a percorsi di aggiornamento professionale continuo. 7.5.3. Identificazione e rintracciabilità L’Azienda adotta sistemi di identificazione sia relativamente ai pazienti che ai materiali impiegati per l’erogazione del servizio. Le attività necessarie per una corretta identificazione sono descritte nel materiale documentale dell’Azienda. 7.5.3.a. Pazienti ricoverati in Degenza o Day Hospital L’identificazione e la rintracciabilità si ottiene attraverso la corretta compilazione della Cartella Clinica che accompagna costantemente il paziente dalla fase di accettazione fino alla dimissione e che successivamente è archiviata e conservata permettendo la rintracciabilità delle attività terapeutiche e diagnostiche cui il paziente è stato sottoposto. L’identificazione del paziente avviene attraverso il nome e cognome, dati anagrafici, numero della cartella clinica o nosologico, numero della tessera sanitaria regionale dell’assistito e i dati sul ricovero che sono attribuiti al momento dell’accettazione. Sempre nella fase di accettazione sono stampate delle etichette identificative che servono per applicarle sul frontespizio della cartella clinica e poi per identificare le richieste di esami clinici e tutto l’eventuale materiale biologico del paziente, rendendo così sempre immediata e sicura la rintracciabilità. Tutti i prodotti intermedi (materiale biologico, immagini, ecc....) che intervengono nella produzione del referto diagnostico sono identificati e resi rintracciabili con le modalità descritte nel materiale documentale delle strutture organizzative interessate. Un altro strumento che consente di rintracciare i dati relativi ai pazienti, a ricovero ultimato, è la Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO) che contiene il riepilogo della situazione clinica alla dimissione, i dati del paziente, il numero della cartella clinica e numero della tessera sanitaria regionale dell’assistito che consente di risalire a tutti i precedenti ricoveri. Le prestazioni sanitarie eseguite sui pazienti sono raccolte nella cartella clinica attraverso apposita documentazione, con l’indicazione di chi ha eseguito la prestazione e la data di esecuzione. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 75 Le modalità di custodia della cartella clinica all’interno della struttura di degenza o del Day Hospital, di archiviazione dopo la dimissione e di rilascio di copie della stessa, avvengono secondo una specifica procedura definita dalla Direzione di Presidio Ospedaliero e conforme agli obblighi derivanti dalla legislazione in materia. 7.5.3.b. Pazienti per prestazioni ambulatoriali Il paziente è identificato in fase di accettazione sulla base dei dati anagrafici e del numero della tessera sanitaria regionale dell’assistito, tale identificazione è poi stampata sui moduli di prenotazione della prestazione e segue il paziente durante l’esecuzione della prestazione stessa per essere poi riportata sul referto conclusivo che è consegnato al paziente. Nel caso delle prestazioni di diagnostica sotto elencate: Laboratorio Analisi Anatomia Patologica Servizio Immuno Trasfusionale Radiologia Neuroradiologia Medicina Nucleare Diagnostica Cardiologia Neurologia ORL - Audiovestibologia i referti sono conservati in formato cartaceo o elettronico presso le strutture organizzative stesse che si occupano anche di produrre, su richiesta, una copia. Nel dettaglio tutte queste modalità sono descritte nel materiale documentale delle varie strutture organizzative. Nel caso di tutte le altre prestazioni il referto è consegnato al paziente senza conservarne copia. 7.5.3.c. Personale dipendente In base alla normativa, il personale è identificato mediante cartellino di riconoscimento di colore diverso a seconda della qualifica di appartenenza. Il cartellino contiene Nome – Cognome – Matricola – Qualifica – Dipartimento o Macrostruttura. A seguito del pronunciamento del “Garante per la protezione dei dati personali” è allo studio un eventuale nuovo cartellino identificativo contenente esclusivamente Foto Matricola - Qualifica - Dipartimento o Macrostruttura di appartenenza. 7.5.3.d. Materiali 7.5.3.d.1.Materiali a consumo diretto Appartengono a questa categoria: farmaci, vaccini, emoderivati, materiale per dialisi e trasfusionale, diagnostici, presidi, strumentario chirurgico e materiale protesico. Questo materiale arriva già identificato dalla ditta produttrice e tale identificazione è mantenuta durante tutta la sua utilizzazione, eventualmente riportandola sui contenitori figli. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 76 7.5.3.d.2.Attrezzature Vedi § 7.6. 7.5.3.d.3.Protesi, protesi valvolari e stent I dati di materiali particolari che necessitano di essere identificati e rintracciati anche dopo il loro impianto sul paziente si indicano, secondo le norme di legge, sul verbale operatorio a fianco del nome del paziente e in cartella clinica, riportando il codice identificativo con cui in origine il costruttore ha contrassegnato il materiale. 7.5.3.d.4.Sangue Le sacche di sangue sono identificate da etichette applicate dal Servizio Immunotrasfusionale; tali etichette sono poi riportate in cartella clinica, quando viene effettuata la trasfusione. 7.5.3.d.5.Materiali sterili Il processo di sterilizzazione è garantito attraverso l'applicazione delle modalità previste per ogni specifico prodotto. La sterilità dei dispositivi medici riutilizzabili è garantita dalla messa in atto del processo di sterilizzazione e dalle modalità specifiche per la rintracciabilità del prodotto. (Procedura: DSIT P09 “Decontaminazione, pulizia, sterilizzazione dei dispositivi medici”). 7.5.4. Proprietà del cliente Nella realtà della nostra struttura sanitaria la categoria “Proprietà del cliente” comprende i seguenti elementi: Dati, informazioni e documenti personali forniti dai pazienti. Referti di esami specialistici o immagini eseguiti presso altre strutture e tutta la documentazione che il paziente presenta al momento del ricovero. Campioni biologici destinati all’esecuzione di esami diagnostici. Donazione di sangue autologo. Presidi e farmaci portati dal cliente al momento del ricovero. 7.5.4.a. Dati e informazioni I dati e le informazioni sugli utenti della AUSL necessari alla erogazione delle prestazioni sono inserite sia su strumenti cartacei sia su supporti informatici. Strumenti informatici: tutti i principali sistemi informatici dell'Azienda sono in grado si condividere informazioni relative agli assistiti, questo al fine di garantire l'accesso ad informazioni sempre aggiornate, indipendentemente da quale servizio interno le abbia ricevute. I software sono verificati e configurati al fine di ridurre al minimo la possibilità di errore da parte degli operatori che inseriscono e/o modificano le informazioni. L'accesso alle informazioni è controllato tramite meccanismi di autenticazione (userid e password) e tramite l'associazione di ogni singolo userid a profili di abilitazione in base al ruolo organizzativo ricoperto dal singolo operatore. Le informazioni gestite da questi sistemi sono salvate, su supporti magnetici rimovibili, con frequenza giornaliera e tali supporti riposti in un armadio ignifugo. I sistemi che le ospitano sono configurati e gestiti per garantire elevati livelli di continuità di servizio. Nel caso si evidenzi un danneggiamento dei dati, vengono intraprese tutte le attività possibili per ricostruire le informazioni danneggiate, non è prevista una comunicazione all'utente, salvo i casi in cui sia necessario per completare un processo in corso È responsabilità dell’utente fornire informazioni esaustive e attendibili in merito alla propria storia clinica. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 77 7.5.4.b. Documentazione Tutta la documentazione sanitaria prodotta precedentemente al ricovero o alla visita ambulatoriale e fornita dall’utente, deve riportare l’anagrafica dello stesso. Qualora non sia a lui chiaramente riferibile la documentazione non può essere presa in considerazione. Tale documentazione è trattenuta il tempo necessario e se è inserita in cartella clinica deve essere identificata come proprietà del cliente oppure fotocopiata e poi restituita. 7.5.4.c. Campioni biologici Sono fornite all’utente, degente o ambulante, le informazioni necessarie per la corretta preparazione al prelievo e alla raccolta dei campioni biologici, mediante comunicazione diretta o la consegna di note scritte. È responsabilità dell’utente attenersi alle indicazioni fornitegli e comunicare ogni difformità di comportamento rispetto a quanto raccomandato per la raccolta dei campioni. L’etichetta sul contenitore deve riportare l’anagrafica del paziente e la provenienza del campione; in caso di assenza di una corretta identificazione del materiale fornito dal cliente, all’atto dell’accettazione si provvede ad una immediata identificazione. 7.5.4.d. Donazione di sangue autologo Si tratta del prelievo di una quantità prestabilita di sangue intero che viene reinfusa, se necessario, al paziente nel perioperatorio. Per poter effettuare un predeposito del proprio sangue, il paziente deve soddisfare alcuni requisiti minimi, stabiliti dalla legislazione pertinente i Servizi di Medicina Trasfusionali, per quanto riguarda le sue condizioni fisiche e cliniche. Quando il paziente effettua il predeposito, la sacca è contrassegnata con i suoi dati anagrafici, con un numero progressivo di accettazione e con la firma del paziente e del medico che lo ha selezionato. Le sacche di sangue sono conservate in frigoemoteca dedicata, fino alla data dell’intervento e distribuite alla chirurgia di competenza al momento opportuno o ritirati dal paziente o da chi per lui se operato fuori Azienda USL (I predepositi non utilizzati in corso di intervento sono conservati nelle frigoemoteche del SIMT fino a data di scadenza e poi eliminati). 7.5.4.e. Presidi e farmaci portati dal paziente al momento del ricovero Presidi e farmaci portati per la prosecuzione di terapie, già in corso al momento del ricovero, sono preventivamente valutati dal medico e se ritenuti opportuni e coerenti con l’attuazione del percorso diagnostico terapeutico previsto, si procede nei seguenti modi: se il presidio o il farmaco sono presenti nel prontuario farmaceutico dell’Azienda, quelli di proprietà del paziente gli sono riconsegnati; se non sono presenti nel prontuario farmaceutico, quelli di proprietà del paziente sono identificati col suo nominativo e sono consegnati al Coordinatore infermieristico. Sono poi assoggettati alle stesse regole di gestione previste per gli altri presidi e farmaci. Qualora il prodotto fornito dal cliente sia danneggiato, perso o comunque reso inutilizzabile, l’evento è registrato come indicato nella Procedura “Gestione delle non conformità” e il cliente ne è informato. 7.5.5. Conservazione dei prodotti L’Azienda opera al fine di prevenire ogni danno che possa essere provocato da una non corretta conservazione dei prodotti e applica questo requisito non solo a ciò che viene prodotto all’interno della struttura (referti, cartelle cliniche, radiogrammi, galenici, ecc.) ma anche ai prodotti di provenienza esterna e che sono destinati al paziente (dispositivi medici, farmaci, ecc.) o che costituiscono parte integrante di un servizio (reagenti di laboratorio, ecc.). Nelle varie Procedure e Istruzioni Operative presenti all’interno dell’Azienda è descritto come deve essere attuata la corretta conservazione di ciò che viene prodotto, dei prodotti utilizzati e delle parti componenti, al fine di prevenire deterioramenti che potrebbero compromettere l’integrità del prodotto o la validità del Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 78 servizio. Particolare attenzione è stata rivolta alla conservazione di: Farmaci e dispositivi medici; Sangue ed emoderivati; Reagenti; Campioni biologici; Documentazione; Attrezzature; Alimenti; Vaccini; Campioni legali per analisi. 7.5.5.a. Farmaci e dispositivi medici Il Servizio Farmaceutico ha due sedi, una presso il Centro Coming e una all’interno dell’Ospedale “M. Bufalini”. Entrambe le sedi sono a temperatura controllata in quanto dotate di impianto di aria condizionata. La conservazione dei farmaci e dispositivi medici riguarda quattro diversi momenti organizzativi: 1. Nel deposito dei farmaci distaccato presso il Centro COMING. 2. Durante il trasporto dal Centro COMING ai punti di smistamento presso gli Stabilimenti ospedalieri; i Distretti, il Dipartimento Sanità Pubblica 3. Dai centri di smistamento alle Strutture Organizzative utilizzatrici. 4. All’interno delle Strutture Organizzative. 1. Centro COMING. I farmaci sono sistemati su apposti scaffali in ordine alfabetico e di data di scadenza. I farmaci termolabili sono conservati in frigoriferi o congelatori a temperatura controllata e/o registrata. I dispositivi medici sono sistemati su apposti scaffali in ordine alfabetico. Gli operatori del Servizio Farmaceutico preparano i farmaci e i dispositivi medici in contenitori, intestati ciascuno alla Struttura organizzativa richiedente e adeguati alla corretta conservazione del materiale contenuto e nel rispetto della catena del freddo. 2. Il trasporto dal Centro COMING ai punti di smistamento è effettuato da una Azienda di trasporti esterna che riceve i contenitori preparati presso il Centro COMING e li consegnano poi, nei punti di smistamento, alla Squadra Trasporti per l’Ospedale Bufalini o al personale addetto per le altre sedi. 3. La Squadra Trasporti o il personale addetto si occupano di trasferire i contenitori nelle Strutture Organizzative utilizzatrici. 4. La Direzione del Servizio Farmaceutico concorda con la Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico, le modalità relative all’approvvigionamento e conservazione del farmaco che devono essere applicate all’interno delle Strutture Organizzative da parte dei coordinatori infermieristici. Le attività indicate ai punti 1 e 2 si svolgono sotto la responsabilità esclusiva del Servizio Farmaceutico e quelle indicate ai punti 3 e 4 sotto la responsabilità congiunta del Servizio Farmaceutico e del Servizio Infermieristico e Tecnico. I farmaci scaduti sono ricondotti in appositi contenitori per lo smaltimento differenziato Gli stupefacenti sono conservati, secondo le prescrizioni di legge, in un armadio cassaforte situato presso la sede del Servizio Farmaceutico dell’Ospedale “M. Bufalini” e sono gestiti dai Farmacisti ivi operanti, cui sono state attribuite le specifiche responsabilità. Il loro trasporto, dall’Ospedale Bufalini, alle sedi di utilizzo, è effettuato: • Per il SerT dal personale di questa struttura che è stato autorizzato con atto formale. • Per le restanti strutture, a cura dei rispettivi Coordinatori Infermieristici o di loro delegati. 7.5.5.b. Sangue ed emoderivati Nei locali del SIMT avviene la raccolta di sangue intero e plasmaferesi e tale processo comprende l'attività di lavorazione e validazione e l'attività di assegnazione delle unità trasfusionali. In ognuno di questi processi Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 79 è garantita la conservazione degli emocomponenti nel rispetto delle leggi trasfusionali. Frigoemoteche e congelatori riservati allo stoccaggio delle unità trasfusionali sono vigilati tramite allarmi sonori, impostati su range di temperature ideali per la conservazione, e da termoregistratori che registrano continuamente l'andamento della temperatura. Alcuni degli emocomponenti in stoccaggio sono periodicamente utilizzati per controlli di qualità interni e permettono di valutare anche la bontà delle prassi di conservazione vigenti. Alcuni reparti dell’Ospedale “Bufalini” sono dotati di emoteche, nelle quali è possibile conservare le unità di globuli rossi già assegnate ad un paziente e per non più di 72 ore. Essendo il bacino di utenza del SIMT suddiviso in alcune sedi periferiche (con distanze variabili da 2 a 60 Km), sono dotate di emoteche le seguenti sedi: • Pronto Soccorso Ospedale Marconi-Cesenatico • Pronto Soccorso Ospedale S. Piero in Bagno • Casa di cura Malatesta Novello • Casa di Cura S. Lorenzino Presso queste emoteche e presso quelle situate al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Bufalini” sono disponibili due o più unità di Eritrociti Concentrati di gruppo 0 negativo da utilizzare in caso di emergenza. Le unità di scorta sono soggette ad un rinnovo periodico da parte del personale del SIMT, che provvede anche al controllo settimanale dei dischetti di registrazione della temperatura delle emoteche esterne al Servizio. 7.5.5.c. Reagenti Il materiale diagnostico è ordinato in quantitativi tali da garantire il continuo svolgimento dell’attività e contemporaneamente da minimizzare le scorte immagazzinate. I prodotti in arrivo sono stoccati alle temperature e nei luoghi adatti a preservarne le caratteristiche e in base alla data di scadenza. I reagenti in uso sono conservati e manipolati come indicato nelle IO che ne descrivono l’utilizzo. 7.5.5.d. Campioni biologici Le condizioni per il prelievo e trasporto dei campioni che devono affluire al Dipartimento di Patologia Clinica sono indicate nei rispettivi manuali, disponibili su Intranet. Il trasporto dei campioni biologici dai Centri Prelievi e dai reparti degli Ospedali Marconi e Angioloni ai servizi del Dipartimento di Patologia Clinica è a carico della ditta aggiudicataria del servizio segreteria/prelievi del laboratorio analisi. Il trasporto dei campioni biologici dalle Strutture Organizzative dell’Ospedale Bufalini ai tre servizi del Dipartimento è a carico della squadra trasporti. Laboratorio Analisi e Anatomia Patologica La conservazione dei campioni nelle fasi pre e postanalitica avviene nei luoghi, alle temperature e per il tempo definiti in apposite tabelle o IO. Al termine del periodo di conservazione i campioni sono eliminati negli appositi contenitori per lo smaltimento dei Rifiuti Ospedalieri Trattati. Servizio Immunotrasfusionale Le modalità di conservazione dei campioni biologici sono diverse a seconda delle prestazioni • Campioni biologici utilizzati per test immunoematologici e coagulativi I campioni biologici che non sono processati entro poche ore dalla loro accettazione sono posti in frigoemoteche, utilizzando il contenitore originale o altri contenitori identificati con l’anagrafica del paziente e la data di prelievo. • Campioni biologici per Banca dell’Osso Nell’ambito del progetto "Banca dell'Osso" il SIMT si occupa della conservazione: o dei frammenti ossei in attesa di validazione e in attesa di assegnazione o dei campioni di sangue per l’esecuzione degli esami necessari alla validazione del tessuto osseo Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 80 Il frammento osseo deve arrivare al SIMT entro un’ora dal prelievo, trasportato dalla Squadra Trasporti, confezionato in un apposito barattolo collocato all'interno dei contenitori per il trasporto di campioni biologici. Sul barattolo è applicato un bollino adesivo rosso (per certificare che l'epifisi deve essere validata dalla banca BDO-IOR), ed un nastro adesivo (per certificare che il barattolo non possa essere deliberatamente aperto o chiuso. I frammenti ossei e i campioni di sangue sono inviati agli Istituti Ortopedici "Rizzoli" di Bologna per la validazione. Per il loro trasporto si utilizzano contenitori isolanti (frigoriferi portatili) muniti di panetti di ghiaccio. I campioni di epifisi validati arrivano al SIMT dove sono conservati in attesa di assegnazione: 7.5.5.e. Documentazione Dipartimento Patologica Clinica e Dipartimento Immagini I referti destinati alle Strutture Organizzative dell’Azienda sono ritirati dal personale della Squadra Trasporti che li consegna a destinazione. I referti destinati ai Centri Prelievi e agli Ospedali periferici sono trasportati, in borse chiuse a chiave, dal personale della ditta aggiudicataria del servizio segreteria/prelievi del laboratorio analisi. La consegna dei referti ai clienti esterni avviene in busta chiusa, direttamente al cliente stesso o a persona munita di delega, oppure mediante spedizione a domicilio per mezzo del Servizio Postale. Tutti i risultati delle analisi eseguite sono conservati, per almeno un anno, nel sistema informatico della Struttura che li ha prodotti, e/o in forma cartacea. Cartelle cliniche Quale documento contenente notizie che, sotto il profilo sia deontologico che penale, devono rimanere segrete, la cartella clinica deve essere adeguatamente custodita. Tale obbligo, di custodia e la valenza di atto pubblico della cartella clinica esigono il rispetto dell’ordine, formale e cronologico, nella conservazione delle sue parti e degli allegati, nonché la verifica del contenuto e della sua completezza ad ogni movimento o consegna della cartella clinica, da parte di chi ne è, in quel momento, responsabile. Ciò anche in ottemperanza alla legge 674/96 e successive modificazioni ed integrazioni che, sulla sicurezza dei dati (art. 23, comma 1), stabilisce che i dati personali devono essere custoditi e controllati, in modo da ridurre al minimo i rischi di distruzione o di perdita, di accesso non autorizzato, di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta. L’obbligo di custodia ricade: • nell’Unità Operativa di ricovero, sul Direttore e sul Collaboratore Professionale Sanitario – Infermiere (ex Capo sala), quali figure apicali, nonché su tutto il personale sanitario, in quanto incaricato del trattamento dei dati; • nell’Archivio Sanitario corrente, di deposito e storico, sul Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero Cesena – Cesenatico – S. Piero, sul responsabile e su tutto il personale dell’ufficio cartelle cliniche. Durante il ricovero e per tutta la sua durata, la cartella clinica si trova nell’Unità Operativa, ove deve essere conservata in un locale ad accesso limitato al solo personale sanitario della U.O., nonché in un contenitore (armadio, schedario, carrello) provvisto di serratura e mantenuto chiuso (DPR 318/99, art. 9 comma 2). La pertinenza delle cartelle cliniche aperte e non ancora complete presso archivi provvisori (esempi armadi chiusi in guardiola e/o schedari) delle Unità Operative e/o Strutture Ospedaliere non può, di norma, superare il 20° giorno del mese successivo alla dimissione ospedaliera del paziente (fatta eccezione per le sole cartelle rimaste in sospeso per l’attesa di referti), per la regolare trasmissione alla regione dei flussi informativi relativi alla SDO (scheda di dimissione ospedaliera), regolarmente compilata come da normativa nazionale e regionale vigente. Le cartelle “complete e chiuse” vengono consegnate all’Ufficio Cartelle Cliniche per la conservazione in archivio. Lo stesso modulo deve essere compilato anche per le cartelle Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 81 cliniche che vengono inviate all’Ufficio DRG e dallo stesso Ufficio trasmesse all’Ufficio Cartelle Cliniche per l’archiviazione. Quando si procede al trasferimento di annate di cartelle cliniche dall’archivio corrente all’archivio di deposito e storico, l’operazione deve essere preventivamente autorizzata dalla Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero. L’Archivio corrente dell’Ospedale “Maurizio Bufalini” di Cesena viene individuato nei locali del 1° piano. L’Archivio di deposito e storico è invece collocato presso i locali situati in Via Cellini n. 24. Le cartelle cliniche vengono conservate nell’archivio corrente per due anni e successivamente trasferite all’archivio di deposito nei locali di Via Cellini. Per quanto riguarda l’Ospedale di Cesenatico e l’Ospedale di S. Piero la situazione è la seguente: • l’archivio corrente si trova presso gli appositi locali degli stessi unitamente alla parte dell’ archivio storico; 7.5.5.f. Alimenti I prodotti alimentari sono movimentati e conservati come definito in apposita Procedura (Servizio di ristorazione dell’Ospedale M. Bufalini di Cesena – Piano di autocontrollo ai sensi del Decreto legislativo 26 marzo 1997, n°155) nel rispetto dei principi dell'HACCP e della normativa vigente in materia di sicurezza e igiene degli alimenti. 7.6. CONTROLLO DEI DISPOSITIVI DI MONITORAGGIO E MISURAZIONE L’efficacia delle prestazioni e dei servizi erogati dalle strutture sanitarie dipende dagli operatori che intervengono nei processi di diagnosi, terapia ed assistenza, dalle metodologie seguite ma anche dalla adeguatezza dei dispositivi utilizzati nei processi stessi. Tali dispositivi prendono il nome di apparecchiature biomediche (ossia: “…qualsiasi dispositivo corredato di accessori, come definito da DL n° 46 del 27/02/97 art. 2 commi a), b), c), d) ed e), classificato secondo il codice CIVAB…”) e rappresentano la parte più importante delle attrezzature utilizzate in ambito sanitario, sia dal punto di vista delle funzioni che svolgono sia dal punto di vista economico. L’adeguatezza delle apparecchiature biomediche è garantita innanzi tutto dalla definizione, già in fase di predisposizione dei capitolati di gara per la loro acquisizione, delle caratteristiche tecniche che devono ssedere per un determinato impiego; tali caratteristiche vengono determinate analizzando tutti gli aspetti che possono influire sulla qualità della prestazione e sulla sicurezza per l’operatore e per il paziente. Successivamente alla loro messa in opera, poi, deve essere garantita una adeguata gestione finalizzata al funzionamento appropriato, sicuro, efficiente ed economico di ciascuna apparecchiatura per tutto l’arco della sua vita. La gestione delle AB prevede quindi le seguenti fasi, ciascuna organizzata secondo percorsi e procedure definite: • definizione del Piano investimenti ed acquisizione delle apparecchiature, coinvolgendo le varie strutture organizzative interessate • installazione, effettuata dalla ditta fornitrice con l’affiancamento delle Strutture Organizzative che sono coinvolte per le eventuali opere edili, meccaniche, elettriche necessarie, e collaudo di accettazione, durante il quale si verifica la corrispondenza delle caratteristiche tecniche a quanto ordinato, la rispondenza alle norme vigenti relative alla specifica attrezzatura e si eseguono le necessarie verifiche di sicurezza elettrica, di controllo di qualità, di controllo per la radioprotezione, di funzionalità • rintracciabilità dei dispositivi: ad ogni bene mobile ammortizzabile è attribuito un numero di inventario che viene fisicamente apposto sul bene e sul sistema informatico generale dell'Azienda viene registrata una posizione relativa a ciascun inventario, con dati utili anche per valutare successivamente nel tempo l’obsolescenza del parco apparecchiature, anche per singole tipologie, e stabilire così criteri di Manuale Organizzativo Direzione Strategica • • dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 82 sostituzione e di programmazione degli investimenti tecnologici. Periodicamente l’inventario deve essere oggetto di verifica per controllare l’allineamento dei dati con l’effettiva dotazione di apparecchiature predisposizione ed applicazione del Piano Manutenzioni (annuale): vengono valutati i rischi connessi al mancato funzionamento di una determinata apparecchiatura e di conseguenza vengono definite le procedure di manutenzione e controllo appropriate per quel tipo di dispositivo. Le attività di manutenzione sono eseguite da operatori dell’Azienda USL (manutenzioni interna), appositamente formati ed autorizzati dalle ditte costruttrici, e/o da tecnici di ditte esterne (manutenzione esterna) secondo le tipologie d’intervento di seguito specificate: - Manutenzione ordinaria: vengono eseguite dagli utilizzatori delle attrezzature, formati a tale scopo al momento del collaudo di accettazione. - Manutenzione preventiva: il Piano Manutenzioni definisce il numero di interventi annuo per ciascuna tipologia di apparecchiatura; la manutenzione preventiva è di norma eseguita da personale di ditte esterne - Controlli di qualità: permettono di verificare il mantenimento delle condizioni di funzionalità delle apparecchiature definite al momento del collaudo; sono eseguiti sulle tipologie di apparecchiature identificate nel Piano Manutenzioni utilizzando dei dispositivi di simulazione/misura atti alla verifica dei parametri selezionati. Tali dispositivi vengono a loro volta tarati o presso centri di riferimento o direttamente dalle case costruttrici - Controlli funzionali: sono eseguiti, dal personale tecnico (interno od esterno) che ha effettuato un’attività manutentiva su un’apparecchiatura, al fine di verificarne la funzionalità prima del suo riutilizzo - Controlli periodici di sicurezza elettrica: vengono eseguiti, sulle apparecchiature identificate nel Piano Manutenzioni, per verificare il permanere delle condizioni di sicurezza elettrica delle apparecchiature stesse con riferimento alle norme vigenti (CEI 62.5 e particolari); sono effettuati da personale di ditte esterne laddove previsti nei contratti di manutenzione, o da operatori dell’Azienda USL. - Manutenzione correttiva: sono effettuate sulle apparecchiature non funzionanti dagli operatori interni per un intervento di primo livello e, qualora tale primo intervento non sia risolutivo, proseguite dai tecnici della ditta fornitrice o di ditta da questa autorizzata. - Tarature: l’Azienda USL di Cesena, nelle more della direttiva 93/42/CEE che prevede che la manutenzione possa essere eseguita dal costruttore o da ditte formate ed autorizzate dal costruttore stesso, ha attivato delle procedure affinché le apparecchiature, così come indicato nel Piano Manutenzioni, siano correttamente mantenute nella loro piena funzionalità. Le ditte costruttrici di apparecchiature predispongono la documentazione tecnica relativa al dispositivo contenente anche le indicazioni per l’esecuzione delle tarature eventualmente necessarie e della loro periodicità e tale documentazione è depositata al momento della marcatura CE dell’apparecchiatura. Le ditte che effettuano la manutenzione, generalmente anch’esse dotate di sistema di qualità certificato, eseguono quindi sulle apparecchiature tutte le tarature eventualmente necessarie secondo le procedure definite dal costruttore. Tuttavia per alcune categorie di apparecchiature biomediche la cui corretta risposta può influire in maniera determinante sulla qualità finale di una prestazione o per particolari esigenze cliniche, l’Azienda USL di Cesena si sta attivando per effettuare in proprio e/o con l’ausilio di ditte “terze” la taratura per mezzo di campioni certificati. Le categorie di dispositivi per cui si implementeranno tali procedure sono: • bilance (per la certificazione del peso) • frigoriferi biologici / congelatori (per la certificazione della temperatura) • fonometri (per la certificazione del livello di pressione sonora) Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 83 Per quanto riguarda il Dipartimento Patologia Clinica, si fa riferimento alle procedure di taratura degli strumenti adottate dalle UU.OO. che vi afferiscono. 7.7. • • • • • • DOCUMENTI DI RIFERIMENTO D.Lgs 46/97 che recepisce la direttiva CEE 93/42 sui dispositivi medici Norma CEI 62-5: apparecchi elettromedicali, norme generali per la sicurezza Norma UNI 9910:1991 “Terminologia sull’affidatezza e sulla qualità del servizio” PA01 “Gestione dei documenti e delle registrazioni” PA07 “Gestione delle non conformità” Servizio di ristorazione dell’Ospedale M. Bufalini di Cesena – Piano di autocontrollo ai sensi del Decreto legislativo 26 marzo 1997, n°155 8. MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO 8.1. SODDISFAZIONE DEL CLIENTE 8.1.1. Questionari informativi L’Azienda USL rileva periodicamente la soddisfazione dei propri clienti esterni ed interni con le seguenti iniziative: 8.1.1.a. Questionario di rilevazione della soddisfazione del paziente per il ricovero ospedaliero Con periodicità biennale, è distribuito un questionario ai pazienti ricoverati nelle UO a degenza ordinaria. L’indagine deve portare, laddove necessario, alla realizzazione di azioni di miglioramento dei servizi forniti dalla nostra Azienda e deve permettere il monitoraggio della qualità percepita nelle singole strutture ospedaliere, al fine di poter effettuare confronti spazio-temporali: • tra unità operative dello stesso ospedale, nello stesso momento; • all’interno della stessa unità operativa, in tempi diversi e dopo l’attuazione di azioni di miglioramento, per verificarne l’efficacia; • tra ospedali diversi, confrontati con il dato regionale. Il questionario è stato prodotto dall’Agenzia Sanitaria della Regione Emilia Romagna con la collaborazione dell’Eurisko. La logica del questionario è quella di esplorare la valutazione: • dell’esperienza di ricovero in generale; • del personale, in generale e in analitico; • degli aspetti organizzativi , in generale e in analitico; • degli ambienti, in generale e in analitico; • dei servizi di contorno, in generale e in analitico. Il questionario analizza inoltre in dettaglio la valutazione: • delle informazioni ricevute in ospedale; • del rispetto della privacy; • dei risultati del ricovero (percezione di ‘guarigione’ e impatto sulla qualità della vita). Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 84 Una domanda aperta finale consente inoltre di proporre suggerimenti per migliorare la qualità del servizio. I dati raccolti sono elaborati statisticamente per produrre una relazione finale che metta in evidenza i punti di forza e quelli critici espressi dagli intervistati. Le modalità di elaborazione statistica sono dettagliate nella parte introduttiva della relazione stessa. La relazione diviene un elemento in ingresso del Collegio di Direzione e di tutte le altre sedi di riesame coinvolte. La relazione è inviata ai Direttori delle Macroaree e dei Dipartimenti Ospedalieri e a tutti i Direttori/Responsabili delle Strutture Organizzative nelle quali è stato distribuito il questionario. I risultati ottenuti sono presentati in una riunione del Comitato Consultivo Misto dell’Azienda. 8.1.1.b. La qualità percepita da parte dei cittadini, dei servizi sanitari dell’Azienda Saltuariamente l’Azienda commissiona, in collaborazione con altre Aziende della Regione Emilia Romagna, una indagine conoscitiva sulla qualità percepita dei servizi sanitari da parte dei cittadini. La ricerca ha lo scopo di verificare il livello di soddisfazione dei cittadini per i servizi sanitari pubblici offerti nell’ambito della AUSL di Cesena: • in generale; • a confronto con i dati rilevati per la stessa Azienda nelle precedenti indagini; • a confronto con il dato complessivo delle altre Aziende USL. La ricerca si propone inoltre l’obiettivo di • Identificare i punti di forza e di debolezza dei servizi sanitari della Azienda • Orientare (secondo criteri di priorità) gli interventi finalizzati a migliorare la qualità percepita dei servizi dell’Azienda.. L’elaborazione dei dati è effettuata dalla Azienda che è stata individuata come fornitrice. 8.1.1.c. Altre iniziative Sono stati allestiti questionari per le attività di Day Hospital chirurgico e per l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) che sono distribuiti periodicamente. L’Azienda partecipa a programmi di sperimentazione di strumenti di rilevazione della qualità percepita, condotti dall’Agenzia Sanitaria Regionale. 8.1.1.d. Rilevazione benessere organizzativo Alcune iniziative di rilevazione del benessere organizzativo sono state effettuate in modo non strutturato da qualche area organizzativa (Dipartimento Patologia Clinica ecc.) Sono in atto iniziative progettuali che, partendo da obiettive necessità di avviare azioni concrete di prevenzione di conflitti e crescita di contenziosi di lavoro e mobbing, hanno lo scopo di implementare organicamente strumenti di rilevazione del clima aziendale e di stato del benessere organizzativo utili a programmare azioni di revisione e modifica di processi organizzativi, assistenziali e amministrativi nel caso questi siano fattori di instabilità. 8.1.2. Analisi dei reclami I reclami ricevuti dall’Azienda sono gestiti secondo il Regolamento di Pubblica Tutela dell’Ufficio relazioni con il Pubblico. Possono presentare reclamo, opposizione, osservazione, denuncia o proposta gli utenti, i loro parenti o affini, le Associazioni di Volontariato e gli Organismi di Tutela dei diritti accreditati presso la Regione. Tali soggetti esercitano il proprio diritto rivolgendosi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico che, in Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 85 ordine alla procedura di tutela, provvede all’espletamento delle seguenti funzioni: • Ricezione diretta dei reclami, delle opposizioni, delle osservazioni, delle denunce o delle proposte avverso atti o comportamenti che: - neghino o limitino la fruibilità delle prestazioni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria, nonché quelle aventi carattere tecnico-amministrativo - ledano i diritti di dignità o riservatezza degli utenti - causino disservizio o disfunzione di qualunque natura; • Tempestiva risposta all’utente che si rivolge all’Ufficio Relazioni con il Pubblico, per chiarimenti, informazioni, rimostranze o suggerimenti non formalizzati con un atto scritto; • Istruttoria relativa a reclami formalizzati con atto scritto, tramite richiesta diretta di relazioni o di pareri ai Direttori delle Unità Operative dell’Azienda interessate o, come previsto all’art. 6 lettera b) punto 2 del Regolamento di Pubblica Tutela, ai dirigenti coinvolti, e predisposizione della lettera conclusiva di risposta sulla base degli elementi acquisiti; • Rinvio, per i reclami di evidente complessità, al Direttore Generale per la definizione della vertenza, sentito il Direttore Sanitario e previa istruttoria del caso e relativo parere. Ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni, per questo tipo di reclami il Direttore Generale decide in via definitiva o comunque provvede entro 15 giorni dalla presentazione dell’istanza. La presentazione di tali reclami, non impedisce né preclude la proposizione di impugnative in via giurisdizionale; • Attivazione della procedura di riesame, qualora l’utente si dichiari insoddisfatto della risposta ricevuta; • Informazione ampia e dettagliata all’utente, atta a garantire la tutela dei suoi diritti, così come sancito dalla normativa vigente e fatti salvi gli obblighi connessi alle disposizioni di legge inerenti la tutela della riservatezza; • Registrazione ed archiviazione dei dati di attività sia su supporto cartaceo che in un apposito programma informatizzato; aggiornamento e reporting dei dati e contestuale trasmissione degli stessi al sistema informativo regionale per la gestione dei reclami. Successiva elaborazione dei dati finalizzata alla predisposizione di relazioni inerenti sia gli aspetti qualitativi sia gli aspetti quantitativi del fenomeno, con l’obiettivo di promuovere e realizzare attività costanti di valutazione e miglioramento della qualità delle prestazioni rese. I reclami sono periodicamente analizzati, al fine di identificare le aree di maggior debolezza, secondo le percezioni del cliente. I report dei Reclami sono periodicamente discussi in sededi Riesame della Direzione. 8.2. VERIFICHE INTERNE L’Azienda effettua le Verifiche Interne del SGQ, per stabilire se il Sistema Qualità è conforme a quanto pianificato per la realizzazione del prodotto, ai requisiti della norma di riferimento ed è efficacemente attuato e mantenuto aggiornato. La responsabilità delle verifiche interne è della Direzione Generale la quale, tramite il Responsabile Sviluppo e Gestione della Qualità, deve: • garantire la formazione e l’addestramento di valutatori della qualità in numero adeguato, • assicurare lo svolgimento regolare ed efficace delle verifiche interne della qualità, quale strumento direzionale di assicurazione e gestione della qualità. Il Responsabile Sviluppo e Gestione della Qualità delega al Responsabile aziendale delle verifiche interne (RAVI) l’organizzazione delle verifiche interne e al Responsabile del gruppo di verifica l’attuazione e la conduzione della verifica. Annualmente sono predisposti i piani per le VI tenendo in considerazione i seguenti criteri: • tutti gli elementi del Sistema Qualità devono essere valutati almeno una volta all’anno • la frequenza con cui vengono verificati i vari elementi del Sistema Qualità dipende dallo stato e importanza dei processi e aree oggetto di verifica e dai risultati di precedenti verifiche. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 86 Il gruppo di verifica (GV) è nominato, scegliendo dall’elenco “valutatori interni”, tenendo conto che almeno uno dei componenti deve essere esperto del settore da esaminare o di settori analoghi e facendo attenzione al rispetto del criterio di indipendenza del valutatore. Al termine della verifica si consegna al Responsabile dell’area verificata il rapporto con le eventuali osservazioni e non conformità rilevate. Si concordano i tempi previsti per i trattamenti e per la chiusura delle AC. Il Responsabile dell’area ha il compito di diffondere i risultati della verifica a tutto il personale e di far sì che i trattamenti e le AC richieste siano effettuati. Il RAVI almeno ogni sei mesi prepara un documento riepilogativo dell’attività di verifica con la sintesi delle non conformità rilevate e delle osservazioni più significative che diviene un elemento in ingresso del Collegio di Direzione. 8.3. MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEI PRODOTTI E DEI PROCESSI L’Azienda ha adottato metodi per monitorare e, quando possibile, misurare le caratteristiche dei prodotti/servizi che intervengono in tutte le fasi dei processi e la capacità dei processi stessi, al fine di dimostrare il raggiungimento dei risultati pianificati. Sono stati definiti una serie di obiettivi e a ognuno di questi sono stati collegati gli indicatori e gli standard adottati per la loro misurazione e per confermare la continua capacità di ogni singolo processo ad ottemperare alle finalità stabilite. La gestione degli indicatori viene effettuata a due livelli: - di Direzione Aziendale, per quanto riguarda: - la soddisfazione di requisiti cogenti - la valutazione degli obiettivi generali (economici e di attività) - la valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi relativi alla qualità dell’assistenza e di interesse comune alle strutture organizzative, come ad esempio l’appropriatezza della prescrizione farmacologica, la richiesta di diagnostica e di ricovero; la definizione di protocolli diagnosticoterapeutici; la corretta gestione della cartella clinica. - delle singole strutture organizzative, che hanno definito nelle Procedure, nelle Istruzioni Operative e nello standard di prodotto/servizio i controllo da effettuare sui loro processi e le caratteristiche di qualità di ogni prodotto acquistato o generato. Per ciascuna di queste caratteristiche sono stati definiti gli indicatori e gli standard cui attenersi e che la struttura si impegna a mantenere. Nel caso in cui gli indicatori mostrino che i risultati pianificati non siano stati raggiunti, l’Azienda definisce le opportune azioni da intraprendere secondo le modalità definite nelle procedure “Gestione delle Non Conformità” e “Miglioramento”. 8.4. TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI PRODOTTI NON CONFORMI L’Azienda ha descritto le modalità e le responsabilità con cui ogni area organizzativa gestisce le non conformità, con lo scopo di garantire che: - i prodotti non conformi non siano utilizzati impropriamente - una situazione non conforme sia risolta o tenuta sottocontrollo - le relative registrazioni siano opportunamente conservate e utilizzate ai fini del miglioramento. Per facilitare la rilevazione, l’identificazione e la gestione delle NC, ogni area organizzativa o le elenca in una tabella nella quale sono anche riportati i trattamenti progettati per ogni non conformità oppure le definisce, assieme ai relativi trattamenti, nelle istruzioni operative o nelle procedure. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 87 Ogni area organizzativa definisce anche chi ha la responsabilità di rilevare, di trattare e di registrare ogni non conformità. L’operatore che rileva una non conformità non codificata, deve immediatamente informare la funzione responsabile dell’attività interessata che deve gestire l’evento. In ogni caso le non conformità rilevate e i trattamenti effettuati sono registrati sui moduli predisposti. Periodicamente i dati così raccolti devono essere elaborati secondo le modalità indicate nella procedura “Gestione delle Non Conformità”. L’analisi ottenuta costituisce un elemento in ingresso delle riunioni di Riesame da parte della Direzione di ogni area organizzativa al fine di valutare la necessità di Azioni Correttive e deve poi essere inviata al RD dell’area organizzativa di afferenza per rientrare nei Riesami da parte delle Direzioni dei Dipartimenti, delle Macroaree e del Collegio di Direzione. 8.5. ANALISI DEI DATI L’Azienda ha definito le modalità secondo cui si provvede alla raccolta, alla elaborazione, alla diffusione, alla fruibilità e alla archiviazione dei dati di struttura, di processo, di esito e di sistema, per soddisfare le esigenze informative correlate alla verifica del raggiungimento degli obiettivi definiti dalla Regione per l’Azienda, degli obiettivi definiti nei vari livelli di negoziazione di budget con la Direzione Generale, ad eventuali specifiche esigenze di elaborazione sui dati di attività e all’analisi e tenuta sotto controllo del SGQ e al suo miglioramento. 8.5.1. Dati di struttura, di processo, di esito I dati che sono raccolti fanno riferimento ai seguenti ambiti: • schede di dimissione ospedaliera (SDO); • movimento dei pazienti dimessi; • rilevazione delle attività di specialistica ambulatoriale; • rilevazione periodica dei dati di attività del Dipartimento di Sanità Pubblica. Questi dati sono raccolti dagli ambienti di lavoro, secondo tempi e regole definiti, per formare gli archivi informatizzati dell’Azienda. Su questi archivi il CED agisce con programmi per l’estrazione dei dati di interesse alla trasmissione e/o alla elaborazione che comprende il controllo della qualità delle informazioni raccolte e delle codifiche. Dai dati così raccolti si parte per produrre: • La reportistica periodica per la Direzione aziendale che riguarda prevalentemente l’attività di ricovero e di specialistica, con lo scopo di: 1. mettere in relazione i bisogni di salute (domanda), con l’offerta di servizi, con i processi di produzione e di utilizzo (output); 2. rapportare l’attività dei servizi sanitari a indicatori di salute, che permettano di monitorare gli esiti sullo stato di salute della popolazione (outcome). • Relazione annuale sulle attività dell’Azienda USL con la sintesi dei principali indicatori di produzione e di esito indagati. • La reportistica necessaria al Controllo di Gestione, alla Committenza e alla Pianificazione Sanitaria. • La risposta ad esigenze informative occasionali del Collegio di Direzione o di altri dirigenti dell’Azienda. Manuale Organizzativo Direzione Strategica dell’Azienda USL di Cesena MO Edizione n° 2 Rev. 7 Pag. 88 8.5.2. Dati di sistema • • • • Soddisfazione del cliente: il tema è stato trattato al § 8.1 “Soddisfazione del cliente” di questo manuale. Prodotto non conforme: il tema è stato trattato nel § 8.4 “Tenuta sotto controllo dei prodotti non conformi” e nel § 7.4.3 “Verifica dei prodotti approvvigionati e Valutazione dei Fornitori” di questo manuale e nella Procedura “Gestione delle Non Conformità”. Gestione dei reclami: il tema è stato trattato al § 8.1.2 “Analisi dei reclami” di questo manuale. Verifiche interne: il tema è stato trattato al § 8.2 “Verifiche Interne” di questo manuale e nella procedura “Verifiche interne”. 8.6. MIGLIORAMENTO All’interno dell’Azienda si è previsto che i miglioramenti possano essere effettuati secondo le seguenti modalità: 1. a piccoli passi in maniera continuativa che sono gestiti direttamente, attraverso modifiche dei processi e/o delle procedure documentate, senza la necessità di attivare la procedura descritta in questo paragrafo; 2. con azioni di governo clinico relative a progetti innovativi di tipo strategico, 3. con azioni correttive e preventive. A questo scopo si è definito che chiunque può proporre, motivandone la richiesta, l’apertura di una AGC/AC/AP a seguito: • della valutazione delle non conformità rilevate nel corso dell’attività produttiva, • della valutazione dei reclami dei clienti, • d'indagini conoscitive, • di analisi dei processi, • del riesame da parte della direzione, • degli obiettivi accreditati nel corso della negoziazione del budget • a seguito di verifiche interne ed esterne. Per facilitare la gestione e la conseguente registrazione delle azioni di miglioramento è stato predisposto un modulo che guida nelle fasi di analisi, pianificazione, attuazione e valutazione dell’efficacia dell’azione intrapresa. 8.7. • • • • • DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo n. 502/92 e 517/93 "Riordino della disciplina in materia sanitaria" PA02 “Gestione del dato” PA07 “Gestione delle non conformità” PA08 “Miglioramento” PA09 “Verifiche Interne” 9. DOCUMENTI COLLEGATI M/MO/01 “Riesame da parte della Direzione”