Inserto ampliato in italiano I costi di costruzione di un edificio diventano tema di dibattito televisivo e argomento dei quotidiani solo quando in edifici spettacolari si sforano smisuratamente i budget ­come ­dimostra il recente caso della Elbphilarmonie di Amburgo. E anche i colpevoli ­sono ­presto trovati: a ragione o a torto, vengono sempre imputati gli architetti. Per molto ­tempo, gli architetti si sono presentati come artisti dell’architettura e di conseguenza, l’asettico compito di controllare i costi e il rispetto del timing di lavoro costituivano solo una fastidiosa necessità. Diventare un esperto di economia e sostenibilità darà all’architetto l’opportunità di riconquistare il terreno perduto nel processo edilizio. Parlare di ­efficienza di costi non ha nulla a che vedere con il tema delle costruzioni a basso costo; spesso, rinunciare al superfluo porta a soluzioni stupefacenti dal punto di vista formale. Rivista di Architettura 4 · Edifizi a basso costo 2 L’opinione Alessandro Rogora 4 Edifici a basso costo in Italia Casa da 100 k €, Mario Cucinella Architects Chiosco eco-compatibile per la Spiaggia dei Conigli a Lamperdusa, Studio AeV Abbate e Vigevano con Bruno Masci 8 Prodotti Planium, Tecnoimac, Mercegaglia divisione fotovoltaico, Listotech, Bizeta, Teknopoint-Harry’s, W. R. Grace Italiana, Rubinetterie Teorema 9 Traduzioni in italiano di testi e legende Discussione Documentazione Tecnologia Potete trovare un’anteprima con immagine di tutti progetti cliccando su: http://www.detail.de/Archiv/De/HoleHeft/214/ErgebnisHeft 2 L’opinione Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4 ∂ L’opinione di Alessandro Rogora Qualità a basso costo: una sfida per l’edilizia contemporanea A Il problema del costo di costruzione degli edifici è annoso. Come si può pensare di ridurre il costo di un oggetto, l’edificio, il cui valore dipende per il 50 % dalla mano d’opera e per il 50 % dai materiali? È come pensare di ridurre il costo di un oggetto costruito per durare decine di anni, che ha elementi di involucro che pesano 200 –300 Kg al m2 e nel quale devono essere realizzati gli impianti e le finiture? Comunque si prova a girare il problema, si arriva sempre a costi di costruzione che raggiungono e superano i 1000 €/m2 (come nella casa progettata da Mario Cucinella, 1000 €/m2, che non è poi diverso dal costo di costruzione di un’abitazione in cooperativa). Per cercare di ridurre i costi dell’edilizia, e permettere l’accesso al bene casa a fasce di popolazione che ne sarebbero altrimenti escluse, sono state percorse diverse strade. Alcune soluzioni sono note e già ampiamente percorse dalle imprese di costruzione più B serie: organizzazione di cantiere, logistica e pianificazione dei lavori con risparmi possibili compresi tra il 5 e il 20 %. Per modificare significativamente l’ordine di grandezza dei costi, però, non è sufficiente “ottimizzare” le procedure, ma occorre ripensare il modo secondo cui affrontare il problema. Un approccio interessante è quello proposto dall’autocostruzione; la dizione inglese Do it yourself è esplicita: fai da solo. Non è un approccio nuovo e l’intero dopoguerra italiano ha vissuto quest’esperienza; persone con molto tempo a disposizione e pochi soldi si convertirono in muratori e carpentieri. Attualmente la situazione è però molto diversa; l’edilizia richiede l’uso di macchinari speciali che richiedono esperienze specifiche, oltre al rispetto delle norme di sicurezza. D’altra parte i progetti convenzionali non sono pensati per maestranze inesperte e per essere realizzati da autocostruttori dovrebbero essere profondamente modificati. Esistono esperienze di autocostruzione realizzata in cooperativa che hanno dato risultati interessanti, ma solo nel caso in cui i progettisti (gli architetti Cusatelli, Pasini, Raiteri e Zambelli almeno per citarne alcuni), si siano prodigati a pensare il progetto per l’autocostruzione. Un secondo approccio è quello che punta tutto sulla semplificazione dei processi e sull’uso attento di sistemi e componenti presenti sul mercato; forse l’esempio più interessante, sebbene non recentissimo, è ancora quello dell’architetto Walter Segal che definì il proprio “metodo” di costruzione della casa partendo dalla dimensione corrente degli elementi meno costosi disponibili sul mercato. Perché, si chiedeva Segal, progettare un edificio usando elementi strutturali in legno di dimensioni diverse e particolari scelte a valle del progetto? L’industria del legno produce tavole da 20 ≈ 5 ≈ 300 cm a basso costo e in grande quantità (in Inghilterra); questo sarebbe stato l’elemento base ∂ 2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano A B aracche di fortuna realizzate sul sedime della vecchia ferrovia urbana di Parigi, non distante dalla Torre Eiffel. B Box per lo studio di tecniche costruttive non convenzionali realizzati dagli studenti presso il cantiere scuola del Politecnico di Milano. C Copertura realizzata da EmissioniZero per il Comune di Vergiate con struttura portante in bambù colombiano (Guadua Agustifolia). D Proposta di parete d’involucro realizzata con elementi in poliaccoppiato esausto recuperati (Tetrapack) - Progetto esposto alla Biennale di Venezia 2008: Ecomostro addomesticato - Studio Albori C Milano in collaborazione con TME Legnano. per il progetto. Niente scarti o lavorazioni inutili, costi più contenuti e fornitori da mettere in concorrenza. Il metodo proposto da Segal non si limitava alla scelta degli elementi strutturali ma investiva l’intero processo di realizzazione dell’edificio. Un terzo approccio affronta la riduzione del costo dei materiali utilizzati, riduzione che non dipende solo dalle prestazioni - per esempio il valore di trasmittanza termica -, ma anche dalla disponibilità e dalla storia di ogni elemento (processi di produzione, trasporto). Ogni anno vengono eliminati quintali di materiale potenzialmente utilizzabile e dalle ottime prestazioni termiche, acustiche o strutturali. Un esempio è la paglia di riso o di grano che viene regolarmente bruciata nelle campagne, mentre potrebbe essere riutilizzata come isolante, impastandola con argilla, o utilizzandola in balle strutturali (nel mondo esistono migliaia di edifici realizzati in balle di paglia - il più antico degli inizi dell’800 - e molti, recenti, anche in Italia). L’utilizzo di materiali di recupero, provenienti da filiera non edilizia, rappresenta un’ulteriore opzione, per certi versi la più trasgressiva e interessante. Recentemente in Italia sono stati realizzati moduli sperimentali realizzati con contenitori del latte recuperati, bottiglie di plastica e vasetti di yogurt e, all’interno del Padiglione italiano all’ultima Biennale, lo studio Albori con TME, ha esposto un progetto di recupero di un edificio incompiuto di Aldo Rossi, utilizzando materiali di recupero e sdoganando l’uso di queste soluzioni nell’Architettura. L’insieme delle tre opzioni: parziale autocostruzione, ottimizzazione del progetto e del processo ed utilizzo di materiali di recupero potrebbe davvero cambiare l’ordine di grandezza dei costi e rendere finalmente più difficile la risposta alla domanda: Quanto costa al m2? Più correttamente si potrebbe poi dividere la risposta in € e tempo; perché si sa, anche il tempo è denaro. Se poi volessimo considerare il valore delle merci in termini non solo monetari, ma anche ambientali scopriremmo che il “peso” delle tecnologie può essere molto diverso e che un chilo di alluminio “pesa” sull’ambiente molto di più di un chilo di carta o di legno. D L’opinione 3 Alessandro Rogora, architetto e progettista, è ricercatore presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano. Visiting Professor presso l’Università Politecnica della Catalogna di Barcellona e al Master CasaClima a Bolzano. Da oltre 20 anni si occupa di temi legati alla progettazione energeticamente efficiente e all’uso di materiali non convenzionali in edilizia. www.tmearchitects.it 4 Edifici a basso costo in Italia Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4 ∂ Edifici a basso costo in Italia Casa da 100 k € Progettisti: Mario Cucinella Architects www.casa100k.com www.mcarchitects.it A B – C D E Vista dalla strada, fronte esposto a nord. Vista dal parco, fronte esposto a sud. Strategie bioclimatiche in inverno. Strategie bioclimatiche in estate. “A basso costo – a misura di desiderio – a basso impatto” sono i tre presupposti - il primo di carattere economico, il secondo di carattere sociale e il terzo di tipo energetico alla base del progetto di ricerca “La Casa da 100 k €”, modello abitativo condominiale. Il progetto è il tentativo di dare una risposta a domande di economicità, riduzione di emissioni inquinanti e senso di piacere dell’abitazione. Una casa viva, che lascia spazio alle diverse identità e modalità di vivere, ma capace di produrre energia con strategie passiva e attive che rendono l’edificio una macchina bioclimatica. “È una casa componibile in cui solo la cornice è già disegnata”, spiega Cucinella, “gli spazi interni vanno personaliz- B A zati, mentre quelli esterni vengono socializzati e permettono di mettere in comune una serie di oggetti e di strutture -dalle rampe di accesso per le bici alla lavanderia”. Il progetto è stato presentato la prima volta in occasione della Campionaria delle Qualità italiane con l’intento di mostrare come la progettazione di un complesso residenziale ad alta efficienza energetica, non debba più essere considerata come un’opzione o un apporto specialistico ma come una condizione essenziale del progetto. “La Casa da 100 K € è un’idea che abbiamo lanciato qualche tempo fa e di cui si è parlato molto. Una casa a basso costo, bella e che non solo consuma poco, ma produce energia con cui pagare, almeno in parte, l’investimento per acquistarla”. Le scelte alla base del concept architettonico e ambientale prevedono l’integrazione tra la definizione dell’orientamento ottimale, la forma, l’alternarsi di pieni e vuoti, le caratteristiche dell’involucro, gli aggetti e i ballatoi condominiali, le strategie passive ed attive -tra cui l’integrazione del fotovoltaico in copertura. L’unità “tipo” è costituita da un blocco residenziale di 22 alloggi di diversa tipologia, ricavati all’interno di una maglia strutturale estremamente regolare (7,5 x 12 m): simplex o duplex, con loggia esterna o terrazza, con accesso privato o da ballatoio comune; per un totale di 1860 m2 di superficie utile lorda, distribuiti su quattro livelli fuori terra. Il bloc- ∂ 2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano co è concepito con il fronte più compatto a nord e quello più articolato a sud e con tutti gli alloggi a doppio affaccio per permettere la ventilazione naturale trasversale. Il fronte sud, maggiormente vetrato, favorisce gli apporti gratuiti invernali ed è riparato, durante la stagione estiva, dagli aggetti dei ballatoi e dei corpi scala e da schermature esterne mobili che garantiscono il controllo solare e luminoso. La presenza del verde, sulle terrazze e sul tetto-giardino, favorisce il controllo del microclima esterno e contribuisce al raffrescamento passivo. Lo scheletro strutturale è cornice del sistema di tamponamento opaco e trasparente, ritmato dalle dilatazioni dello spazio interno - esterno. L’am- D biente interno è un grande open space, con sistemi di partizione facilmente personalizzabili. I pannelli fotovoltaici, perfettamente integrati nella copertura (massimo 600 m2 per blocco tipo), garantiscono il soddisfacimento dei consumi energetici totali dell’edificio, alimentando l’impianto a pompa di calore geotermica o ad acqua di falda, in base alla localizzazione dell’intervento; inoltre permettono la generazione di un micro-reddito con il Conto Energia. Particolare attenzione è riservata alla gestione della risorsa acqua: è previsto il recupero della acque piovane e in alcuni casi l’impianto di fitodepurazione. L’obiettivo di ricerca “a basso costo” ha orientato la scelta della tipologia costruttiva e degli elementi tecnologici verso sistemi E prefabbricati e a secco, sia per la riduzione dei costi dovuti alla macro-scala di intervento sia per la rapidità di esecuzione, nonché per la riduzione dei rischi di cantiere. Oltre alla soluzione tecnologica di base che prevede una struttura in c.a. e il tamponamento a secco (in versione leggera e massiva) e che è frutto del lavoro congiunto con il Partner Italcementi, lo studio MC A sta lavorando alla prefabbricazione della componentistica che consentirà di ridurre progressivamente l’incidenza sul costo di costruzione. La combinazione tra nuove tecnologie, sistemi industrializzati flessibili, una comprensione più ampia del tessuto sociale, dei bisogni dei cittadini e l’attenzione all’efficienza energetica disegnano un nuovo scenario. La ricerca tenta di ricomporre una filiera organica delle costruzioni che, partendo da un progetto complessivo in gradi di cogliere anche aspetti sociali, riesca a dare nuove soluzioni a nuove esigenze. Lo scenario disegnato dalla ricerca, Housing Evolution di Makno & Consulting, evidenzia come l’abitazione sia oggi al centro - molto più che in passato degli interessi, dei bisogni, dei desideri di chi la vive. Emergono stili abitativi differenti: una casa aperta e luogo di socialità, familiare o amicale, capace di rappresentare sé stessi e il proprio stile, oppure vissuta nel suo utilizzo pratico e quotidiano. La Casa da 100 K € nasce anche con l’intento di dare spazio a questi nuovi stili di vita e ridare senso del piacere all’abitazione. C Edifici a basso costo in Italia 5 6 Edifici a basso costo in Italia Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4 ∂ Edifici a basso costo in Italia Chiosco eco-compatibile per la Spiaggia dei Conigli a Lampedusa (AG) Progettisti: Studio AeV Abbate e Vigevano con Bruno Masci. www.aevarchitetti.it A B C D E Sistema di copertura. Vista dall’involucro esterno. Pianta in scala 1:100. Vista esterna. Foto di cantiere prima del montaggio dei pannelli fotovoltaici.. La spiaggia dell’Isola dei Conigli rappresenta uno degli ambienti naturali più belli e interessanti di Lampedusa. Il suo elevato interesse naturalistico è dato dalla presenza dell’unica stazione italiana di Psammodromus algirus, una lucertola di provenienza africana e dell’unico sito italiano di regolare 1 C 1 2 D Info point Punto di ristoro A B ovodeposizione della tartaruga marina ­Caretta-Caretta. L’idea delle tartarughe che nidificano sulla spiaggia è stata d’ispirazione per un’architettura come metafora del nido: una struttura leggera realizzata intrecciando materiali eco-compatibili, completamente riciclabili e naturalmente deperibili. Un’ archi- 2 tettura leggera a supporto di una fruizione monitorata e didattica della Spiaggia dei ­Conigli, una struttura modulare di basso contenuto tecnologico basata sul principio dell’auto-costruzione, energeticamente ­autosufficiente grazie all’integrazione ­della tecnologia solare fotovoltaica. ∂ 2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano F 1 2 3 Sezione in scala 1:20 annelli vegetali in P ­canne 50 mm fissaggio con ­cordame vegetale arcarecci in legno 60/120 mm trave in legno 80/200 mm Pannelli fotovoltaici 1270/555 mm profilo ad L in lamiera piegata 35/35/2 mm travetto in lgno ­sagomato max. 200 mm Manto bituminoso pannello di compensato marino 20 mm travetto in legno 60/100 mm 4 5 6 7 Trave in legno 60/180 mm Pannelli di rami intrecciati 1295 ≈ 2630 mm tubolare in acciaio zincato Ø 18 mm, fissato agli angolari in lamiera sottostruttura in montanti e traversi di legno 60/100 mm Tavolato in compensato marino 30 mm arcarecci 80/120 mm pannelli in legno 50 mm trave in legno 80/220 mm Fondazioni con travi ­rovesce in c.a rivestite in pietrame. I materiali da costruzione utilizzati sono tutti naturali: pietra locale per i muri di base, legno per le strutture di sostegno e pannelli per le tamponature realizzati con arbusti intrecciati da artigiani locali. Materiali perfettamente integrati con i colori e le caratteristiche del paesaggio. Il chiosco è un volume rettangolare, leggero e trasparente di circa 60 mq. Ospita su un lato due postazioni lavoro per gli addetti al controllo dell’accesso alla spiaggia e un piccolo locale magazzino, sul lato opposto trova invece spazio il punto ristoro con un altro piccolo deposito per gli alimenti e per l’alloggio delle batterie dell’impianto fotovoltaico. Il volume è ottenuto assemblando componenti di legno modulare: travi in abete per la struttura orizzontale e verticale, pannelli di tamponatura in arbusti di pioppo intrecciati ad un telaio di irrigidimento di acciaio zincato, una pedana in legno di larice e banconi in compensato marino. La struttura è composta da due sistemi di copertura piana. Quella superiore è realizF zata con pannelli di canna pressata che garantiscono una buona permeabilità e ventilazione. Su questa copertura è alloggiato l’impianto fotovoltaico di 1,5 kWp con moduli doppio vetro della Istar Solar. Una seconda copertura più bassa, copre invece la porzione “abitata” del chiosco, con un tetto realizzata con pannelli di compensato marino rivestiti da una guaina coibentante. L’ impianto fotovoltaico produce l’energia necessaria alle attività di ricezione e ristoro: 2 computer a servizio del punto di informazione e ricezione, una stampante, due frigo a cestello a basso consumo per il punto ristoro, una piccola pompa d’acqua per moderati usi di pulizia. L’acqua piovana è raccolta dalla copertura del volume chiuso per essere utilizzata ­all’interno del punto ristoro per piccole ­operazioni di pulizia. Il progetto è stato realizzato con i fondi del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio, in collaborazione con Area marina protetta delle Isole Pelagie, Legamabiente e Ambiente Italia. Progetto impianti Technologies 2000, e costruzione Campione InduE stries s.p.a. Edifici a basso costo in Italia 1 2 3 4 5 6 7 7 8 Traduzioni in italiano Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4 ∂ Prodotti Planium modulo radiante Greenwood Sviluppato in partnership con Eurotherm S.p.A. su progetto di Terenzi S.r.l. e Design Group Italia è un sistema di pannelli radianti per riscaldamento e raffrescamento sopraelevati scomponibili ad alta efficienza energetica, con cui è possi­ bile conciliare le esigenze tecniche con un eccellente risultato stilistico e di ­qualità nel comfort. Il modulo ha ­dimensioni standard di 600 ≈ 600 mm. Legno composito con elevate caratteristico tecnico-meccaniche e termiche, buona stabilità dimensionale, resistenza all’invecchiamento e agli agenti atmos­ ferici, ridotto livello di manutenzione, basso assorbimento dell’acqua ed ­elevati standard di sicurezza per zigrinatura a ­ ntisdrucciolo e assenza di schegge. È una soluzione ecologica in quanto ­riduce l’utilizzo del legno ed è ecocompatibile. Planium S.r.l. Via Tolstoj 27/A, San Giuliano Milanese [email protected] www.planium.it Bizeta S.r.l. Via delle Industrie 11, Salzano [email protected] www.greenwood-venice.com Lightwall Futura Lastra ondulata per facciate ventilate ad elevate caratteristiche tecnico-prestazionali in polimglass che permettono la realizzazione di un involucro in colori brillanti garantiti 15 anni, resistenza ­ineguagliabile alle alterazioni chimicoambientale, facilità di manutenzione, rapporto qualità/costo estremamente ­favorevole. Concepita per ottenere il massimo ­comfort termico ed il minimo impatto ambientale, Futura garantisce una ­perfetta integrazione tra camera di ­combustione e bruciatore a micro­ fiamma per una combustione pulita ed una minima emissione di agenti ­inquinanti. Basso tenore di monossido di CO2 e di ossidi di azoto e un inno­ vativo concetto di condensazione che consente l’evacuazione dei fumi a bassissime temperature (< 55 C°). Tecnoimac Via della stazione aurelia 185, Roma [email protected] www.tecnoimac.com Harry’s S.r.l. Via Gatta 2, Mestre [email protected] www.teknopoint.com Brollo Solarparking Preprufe® La pensilina fotovoltaica in kit è un ­prodotto di grande industrializzazione che abbina i vantaggi del sistema di ­copertura fotovoltaico Mercegaglia alla praticità di un kit modulare a partire da 2 posti auto con possibilità di sviluppo su più file in tutte le direzioni. Il sistema è in tubi strutturali d’acciaio. Con 4 moduli da 8 posti auto si possono installare 5,76 kWp di potenza elettrica. Le membrane pre-getto Preprufe®, in HDPE, grazie alla speciale matrice Advanced Bond Technology™, sviluppano una tenace adesione meccanica al calcestruzzo fresco della platea e dei muri verticali durante la fase di getto e successivo indurimento. Preprufe protegge come una pelle la struttura in calcestruzzo e ne garantisce qualità e durabilità nel tempo. La protezione è certificata al gas Radon. Mercegaglia divisione fotovoltaico Viale Sarca 336, Milano [email protected] www.mercegaglia.com W. R. Grace Italiana S.p.A. Via Trento, 7, Passirana di Rho [email protected] www.graceconstruction.com Listotech Duck E’ un sistema di moduli precompressi ­lineari che vanta di un profilo tecnico con diverse punte di eccellenza: proprietà antiscivolo, peso per unità di ­superficie inferiore a quello di molti altri materiali d pietra liquida ma con caratteristiche eccellenti in termini di carico di sforzo superiori, bassa assorbenza all’acqua che previene usura ed alterazione. I moduli possono essere incollati o semplicemente adagiati sul massetto. Il miscelatore Duck, la cui forma si ­richiama ad un becco di un’anatra, è ­caratterizzato da una linea morbida e ­armonica. Il design efficiente con effetto cascata non si limita a una semplice ­risposta estetica ma consente un ris­ parmio sul consumo d’acqua di oltre il 40 % rispetto ai comuni rubinetti. ­Risparmiare acqua ed energia sono gli obiettivi di “Water Saving Philosophy”, nuova mission aziendale. Listotech S.r.l. Via De Toni 6, Campodarsego [email protected] www.listotech.it Rubinetterie Teorema Via XX settembre 120, Flero [email protected] http:www.teoremaonline.it ∂ 2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano Traduzioni in italiano 9 Pagina 286 Editoriale Razionalizzazione dei costi come ­opportunità I costi di costruzione di un edificio diventano tema di dibattito televisivo e argomento dei quotidiani solo quando in edifici spettacolari si sfiorano smisuratamente i budget, come dimostra il recente caso della Elbphilarmo­ nie di Amburgo. E anche i colpevoli sono presto trovati: a ragione o a torto, vengono sempre imputati gli architetti. Per molto tem­ po gli architetti si sono presentati come arti­ sti dell’architettura e di conseguenza, l’aset­ tico compito di controllare i costi e il rispetto del timing di lavoro costituivano solo una ­fastidiosa necessità. In un periodo di grave crisi economica, in un momento in cui l’epo­ ca delle icone dell’architettura volge ormai alla fine, si preannuncia un nuovo radicale cambiamento di pensiero per il futuro: gli ­architetti devono portare la propria compe­ tenza in diversi settori dell’edilizia. Se riusci­ rà agli architetti di imporre oltre all’indiscuti­ bile ruolo legato alla forma anche la funzione di irrinunciabili esperti di economia e sos­ tenibilità in architettura, si aprirà una nuova prospettiva: l’opportunità di riconquistare il terreno perduto nel processo edilizio. Parlare di efficienza di costi non ha nulla a che vedere con il tema delle costruzioni a basso costo; da punto di vista formale, gli obbiettivi economici non dovrebbero neces­ sariamente costituire un fattore negativo. Spesso, rinunciare al superfluo porta a solu­ zioni stupefacenti dal punto di vista formale. Nel saggio proposto a pag. 288, Dietmar Eberle propone la tesi “costruire a basso ­costo = costruire sostenibile”. Più ancora dei costi di costruzione, si pone la questione di ottimizzare l’articolazione funzionale in pianta, ma soprattutto la questione dei costi di manutenzione e di fabbisogno energetico, aspetti che avrebbero un effetto economico non solo sul committente ma anche sulla protezione climatica. Discussione Pagina 288 Costruire a basso costo significa ­costruire sostenibile Dietmar Eberle Lamentarsi di committenti, costi e limitazioni alla “creatività” che vengono conseguente­ mente imposte, è abbastanza comune tra architetti. Alcuni professionisti poi, sanno sfruttare bene la situazione quando si tratta di strumentalizzare anche i media per le pro­ prie rimostranze. Spiegano, infatti, che il ri­ sultato di un progetto è scadente perché è stato investito poco denaro per l’architettura. Secondo noi, questa argomentazione si ba­ sa su un equivoco elementare circa il ruolo dell’architetto nel processo di progettazione e costruzione. Il controllo dei costi deve pre­ cedere il concetto di costruzione efficiente a basso costo. Sotto questo aspetto siamo alla questione della responsabilità professionale e dell’importanza sociale del nostro stato. Concretamente, per gli architetti il rifiuto del­ la questione costi significa che qualcun altro si assuma questo compito. La squadra dei controllori dei costi approfitta della possibile incapacità dell’architetto di assumersi la re­ sponsabilità per tutte le esigenze del cantie­ re. Ma consegnare la responsabilità del can­ tiere riduce il potere di influire sul processo di progettazione da parte dell’architetto. Chi riesce a tenere sotto controllo i costi, ­sicuramente si chiede che cosa significhi in realtà costruire a basso costo. Rispondere a questa domanda in un periodo di crisi e di incremento dei canoni di locazione con la parola “economico” è sicuramente un errore. Se pensiamo al settore edile, “economico” significa ridurre il volume riscaldabile o ri­ sparmiare sulle finiture. Ma quali implicazioni si determinano a lungo termine? Gli edifici hanno come caratteristica la ten­ denza a vivere più a lungo del loro periodo di ammortamento. Sono parte integrante dell’ambiente ed hanno la capacità di farlo migliorare o peggiorare. Ridurre la costruzione di edifici abitativi agli aspetti puramente qualitativi farebbe esorbi­ tarne il costo oltre ad innescare problema­ tiche inerenti al fatto che i costi aggiuntivi supererebbero di gran lunga il ritorno dell’in­ vestimento iniziale. I sobborghi in fiamme di Parigi, edifici prefabbricati in pannelli di cemento, problemi sociali insieme a violenza e vandalismo che sono un prodotto della ­cementificazione funzionale mostrano che possono insorgere costi rilevanti nelle socie­ tà della “ricca” Europa. I cosiddetti edifici funzionali degli anni ’60 e ’70 mostrano quali sono le problematiche che si trascinano le costruzioni “economiche”. Se ne deduce che la richiesta di costruzioni a basso costo è il risultato di una mancanza di consapevo­ lezza adeguata alle richieste del committen­ te. Un esempio di quanto complessa sia la descrizione di un prodotto e di quanto siano stretti i parametri entro i quali l’architetto ­deve decidere, lo si vede nella realizzazione di residenze. Nel contesto della globalizza­ zione, la discussione riguardo ai costi è ­condotta su una linea alquanto discutibile. Dovrebbe essere abbastanza evidente che solo i prodotti ecologici sono in grado di ­fornire un equilibrio tra comfort ed consumo delle risorse. Molti paesi in rapida via di sviluppo, special­ mente in estremo oriente si trovano ora in una fase di industrializzazione simile a quel­ lo in cui versava l’ Europa intorno al 1910. L’Europa è importante nel suo contesto ­poiché è il vecchio mondo, diversamente dagli Stati Uniti che sono il modello dei paesi emergenti, in particolar modo per quanto concerne la cultura abitativa, il comfort e la vita urbana. Oggi più della metà della popo­ lazione vive in agglomerati urbani. Se in questi paesi in via di sviluppo si desidera avere il medesimo standard di comfort, con un fabbisogno di risorse simile, avremmo bi­ sogno di una doppia quantità di potenziale energetico, di materie prime e riserve di os­ sigeno. Questo scenario chiarisce la respon­ sabilità di tutti coloro che sono coinvolti nel processo costruttivo, specialmente in Europa. Le questioni di economia edilizia possono essere risolte solo considerandone la sostenibilità ecologica ed un ottimo mana­ gement delle risorse. Qualsiasi altro approc­ cio sarebbe pericoloso per il pianeta e i ­nostri successori sarebbero presto chiamati a farne i conti. In altre parole, si rende necessaria un’analisi della situazione abitativa in Europa; co­ struendo a basso costo, è necessaria un’edilizia responsabile. Il prodotto “casa” ha bisogno di finanziamenti per l’acquisto del terreno e la costruzione dell’edificio ­stesso. I programmi di finanziamento preve­ dono che il prestito in rate sia ripagato in una economia in costante crescita ed incre­ mento dei guadagni. La realtà odierna però non favorisce un sistema del genere. L’edilizia abitativa in Europa presenta altri ­inconvenienti. Ancora oggi le case sono pro­ gettate come unità per famiglie con entrate economiche medie. Le statistiche conferma­ no però che costituiscono solo il 45% delle unità interessate alle abitazioni. E questo ­numero è in declino. D’altra parte la doman­ da di case per single e gli spazi residenziali dove di possano installare uffici o attività 10 Traduzioni in italiano Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4 ∂ Documentazione professionali sta incrementando. Inoltre, il dopo guerra ha portato l’Europa alla costru­ zione di numerose case a basso costo pro­ gettate per usi specifici e con una vita utile delle persone estremamente limitata di circa 30 – 50 anni. Alla luce di queste mancanze la sfida per gli architetti è di pianificare edifici più efficienti. Un aspetto centrale è la relazione tra l’inve­ stimento ed il valore del suo utilizzo. Non c’è alcuna ragione di ridurre la super­ ficie. In ­futuro, il mantenimento del valore ecologico ed economico sarà un tema cru­ ciale. La neutralità funzionale delle aree abi­ tative possiede un ruolo in questo. Se non è stato predefinito l’utilizzo, è possibile adibire i volumi ad altre forme di abitative. Residen­ ze per la terza età oppure dove si possa vi­ vere ed abitare allo stesso tempo sono solo alcuni esempi dei possibili utilizzi. Soluzioni intelligenti forniscono spazi aperti, le cui fun­ zioni possono essere adattate a bisogni per­ sonali e necessità di comfort. Secondo noi, infatti, il layout di pianta non è una questione architettonica ma individuale. Il concetto non è particolarmente costoso: i parametri materiali, le divisioni interne, le porte e le ­superfici ammontano a meno del 15% del costo totale. In altre parole, l’approvazione sociale degli interni è decisiva nel mantene­ re il valore di una abitazione. Il consenso so­ ciale e culturale non dipende solamente da chi occupa lo spazio ma anche dai passanti che hanno un ruolo cruciale nella sostenibi­ lità degli edifici. Gli edifici residenziali sono l’epidermide della città. Il consenso da parte della società determina l’ esistenza di svi­ luppi e il mantenimento del valore per un ­periodo più lungo. I materiali e la qualità ar­ chitettonica incrementano questo processo di gradimento ma trasmettono anche il mes­ saggio dell’edificio: questo è ciò che rende l’involucro esterno una vera facciata. Il con­ tributo che un edificio residenziale porta con sé nello spazio pubblico è la considerazione più importante che l’architetto deve fare. Il prodotto “abitazione” significa molto più che realizzare una quantità di superfici utili. Se intendiamo costruire abitazioni sostenibili e di conseguenza efficienti dal punto di vista economico, dobbiamo costruire bene. ­Oltre alla funzione prettamente urbanistica, un edificio residenziale è una struttura ­tecnologica che definisce i parametri d’in­ gegneria strutturale, la via pubblica per la porta di casa, le infrastrutture ed infine il ­sistema tecnico. Sotto questa luce, pensa­ re di “costruire bene” significa ottimizzare l’area disponibile, come pure determinare il valore funzionale per gli utenti. Prima di tutto bisogna valutare l’area edificata al di fuori dell’abitazione. L’ottimizzazione del potenziale in fatto di connessioni e di spazi di deposito è elevata. Particolarmente efficienti sono ad esempio gli edifici isolati che offrono ai residenti una maggiore personalizzazione nelle superfici di facciata e nell’orientamento. I costi di mantenimento e quelli operativi, le ripara­zioni da atti vandalistici e la ­gestione ­delle ­proprietà è chiaramente in­ fluenzata dal ­progetto delle aree pubbliche. Dalla definizione degli edifici come prodotto (in realtà una definizione dell’edificio stesso) attraverso la questione di come progettare un edificio in modo efficiente, si arriva alla fase finale: il processo decisionale dalla pro­ gettazione che prelude all’implementazione dell’edificio stesso. Nel nostro studio di architettura abbiamo sviluppato un sistema di progettazione che cerca di ottenere il massimo livello di inte­ grazione. All’inizio del progetto, nel momen­ to di maggiore incertezza, è necessario prendere le decisioni più importanti. Nella nostra metodologia pratica, la definizione ­simultanea di scopi e metodi attraverso i quali raggiungere l’obiettivo costituiscono una funzione primaria. Un libro progetti è uno strumento importante ed efficiente per implementare questi scopi. Serve da mezzo interno ed esterno per garantire la qualità nostra e dei nostri clienti. La qualità per il committente è particolarmente importante: all’inizio del progetto infatti si possono già raccogliere le informazioni riguardo alle af­ fermazioni con rilevanza di costo riguardanti i dettagli di un progetto. I committenti devo­ no essere pronti a spendere di più nelle fasi iniziali rispetto ad un processo convenziona­ le: si passa dal progetto preliminare al pro­ getto definitivo sino all’implementazione. In cambio, i committenti ricevono una stima degli investimenti che si discosta poco dal costo del prodotto finito. In questo processo decisionale è importan­ te trovare un linguaggio comune. Il commit­ tente dovrebbe essere in grado di com­ prendere il corso degli eventi e allo stesso tempo è necessario definire le misure per le relazioni di costo. Il modo più semplice è relazionare i costi di un edificio al metro quadro. Infatti, il cliente acquista secondo questo metro e contemporaneamente lo ­cede anche in locazione. In futuro, il ruolo dell’ architetto non sarà più quello di lamentarsi della mancanza di fondi ma quello di essere attivo nel pro­ cesso decisionale per riuscire ad integrare i vari ­sistemi. In termini di realizzazione c’è un ritorno all’impiego di risorse locali, in controtendenza rispetto alla recente impor­ tazione di materiali speciali provenienti da paesi ­lontani. Questo aiuta ad abbattere i costi aiutando la sostenibilità dei progetti e favorendo, come in passato, la partico­ larità. ­Bisogna inoltre considerare che una migliore qualità è alla lunga più economica poiché niente è più caro della demolizione di edifici di scarsa qualità anche in termini ecologici. Il know-how locale insieme ­all’applicazione delle conoscenze tecniche moderne permettono di ottenere una archi­ tettura duratura che riscontra il riconosci­ mento della società in termini di identifica­ zione, bellezza e comodità. Pagina 310 Centro attività per bambini in parco ­giochi, Melbourne A sud di Melbourne, in un parco giochi è stato realizzato un centro di attività dove ­dopo la scuola i bambini possono incontrar­ si, svolgere i compiti, dipingere, fare attività creative, ascoltare musica e molte altre atti­ vità. Il budget di progetto era stato calcolato in maniera estremamente ridotta, dato che anche i costi di manutenzione dovevano ­essere contenuti. In particolare, era indi­ spensabile che la fase di realizzazione fosse breve dato che l’intero parco doveva rima­ nere aperto al pubblico. Gli architetti, che hanno una certa esperienza nell’utilizzo di materiale di riciclo, optano per l’impiego di quattro container navali usati. I container ­sono sovrapposti in modo da creare spazi intimi di raccoglimento o ampi spazi comuni multifunzionali. Da ogni container è possibile relazionarsi con l’intorno e accedere all’aperto. Inoltre, l’intervento non doveva produrre scarto. Tutti i resti delle lavorazioni dovevano essere reimpiegati: per le finestre e le porte ma anche per i parapetti e le schermature solari sono state recuperate ­lamiere dai container. Tutti i materiali da co­ struzione usati e tutti gli elementi edili impie­ gati sono stati realizzati con materiali riciclati o usati. Il rivestimento delle pareti all’interno è in quadrotti di moquette a due colori in­ collati su lastre di particelle. Per minimizzare l’incidenza dei raggi solari durante l’estate, si è previsto di rivestire l’isolamento sul lato esterno con pellicola a riflessione termica in alluminio. La laccatura originaria delle ­lamiere dei container e i segni di usura sono stati appositamente lasciati in quanto testi­ monianze della vita nei mari del mondo: ora i container hanno trovato un luogo ­stanziale proprio nei pressi del porto. Planimetria generale scala 1:500 Sezione • Piante scala 1:200 1 2 3 4 5 6 Ingresso Area didattica Spazio polifunzionale Atrio Balcone Terrazza di copertura Funzione: centro attività per l’infanzia ∂ 2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano Costo di costruzione lordo: 75.822 € Costo di costruzione per m² di sup. lorda: 597 € Superficie lorda: 127 mq 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Corrimano in essenza di legno dura 150/40 mm Lamiera container in acciaio sagomato, ritagliata Tavole di legno 65/24 mm Lamiera container in acciaio sagomato foglio di alluminio telaio in legno, strato termoisolante 90 mm pannello di particelle 9 mm con quadrotti di moquette incollati 10 mm Quadrotti di moquette 10 mm incollati su pannelli di particelle 9 mm impermeabilizzazione del pavimento container in pannello di masonite profilato del container Lamiera di rivestimento saldata Profilo cavo in acciaio ¡ 230/75 mm Angolare in acciaio continuo su tre lati ∑ 170/35/5 mm Piatto in acciaio 170/5 mm Profilato del container in tubolare di acciaio Telaio in legno con porta in legno e vetro Lamiera container in acciaio sagomato, foglio in alluminio, telaio in legno squadrato 45/90 mm strato termoisolante intermedio 90 mm pannello in masonite 9 mm con quadrotti in moquette incollata 10 mm Profilato in acciaio ∑ 75/75/5 mm Porta esistente del container Sezione orizzontale • Sezione verticale scala 1:20 Pagina 314 Casa d’abitazione, Porto Prima della ristrutturazione, la casa si trova­ va chiusa fra altri edifici esistenti in uno ­stato di completa desolazione. Gli architetti sfruttano questa situazione per svuotare completamente l‘edificio all’interno e per operare una riorganizzazione funzionale completamente nuova. Vengono mantenuti i muretti in granito e le travi lignee portanti del piano intermedio. Lo spazio interno è concepito come successione di spazi arti­ colati dalla scala in legno in aggetto posizio­ nata su un lato. Si accede dal piano più basso, a livello del pendio dove si colloca l’area d’ingresso. Salendo alcuni gradini, ad un livello superiore si trovano la camera da letto e i servizi. Ad un livello superiore, si distribuisce lo spazio a giorno ripartito tra area pranzo e area soggiorno. A corona­ mento dell’edificio su quattro livelli si trova uno spazio ad ufficio con ampia terrazza. Mentre verso strada coerentemente con le proporzioni storiche di facciata, la ristruttu­ razione mantiene pieni e vuoti alternando Traduzioni in italiano 11 superfici intonacate e parapetti in ferro ­battuto, il fronte principale viene rivestito da una pelle traslucida in policarbonato: una pelle economica che ha consentito di realiz­ zare una ristrutturazione a basso costo. Planimetria generale scala 1:1000 Sezioni • Piante scala 1:250 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Ingresso WC Camera da letto Bagno Soggiorno Cucina Pranzo Terrazza Ufficio Funzione: residenziale (riqualificazione) Costo di costruzione lordo: 120.000 € Costo di costruzione per m² di sup. lorda: 667 €/m² Volume totale costruito: 534 m3 Superficie lorda: 180 m² Superficie utile (escl. sup. accessoria): 147 m² Sezione verticale Sezione orizzontale scala 1:20 1 Copertura: manto in pannelli ondulati di fibra di cemento strato isolante in EPS 40 mm pannello in compensato 20 mm trave IPE in acciaio, strato intermedio termoisolante in lana minerale 100 mm pannello in cartongesso 12 mm 2 Facciata: lastra ondulata in policarbonato trasparente 6 mm orditura in tubolari di acciaio ¡ 40/40/2 mm lastra ondulata in policarbonato opaco 3 mm 3 Profilo in acciaio ∑ 50/50/5 mm 4 Solaio: tavole in pino massello 22 mm orditura in legno pannello in compensato 2≈ 22 mm travi in legno (esistenti) con strato isolante intermedio 120 mm pannello in cartongesso 15 mm 5 Vetro di sicurezza stratificato 10 mm 6 Solaio in c.a. (esistente) 7 pannello ondulato in fibra di cemento con telaio perimetrale in angolare impermeabilizzazione strato termoisolante 40 mm muratura in laterizio 110 mm intonaco 18 mm 8 Lastra ondulata in policarbonato trasparente 6 mm parete in granito (esistente) impermeabilizzazione pannello in XPS 40 mm muratura in laterizio 110 mm intonaco 18 mm 9 massetto flottante con riscaldamento radiante strato di separazione, strato isolante XPS 50 mm impermeabilizzazione bituminosa calcestruzzo 120 mm 10 Montante in profilato di acciaio 2≈ ‰ 240/100 mm 11 Portafinestra scorrevole con vetrazione isolante pa sull’idea di un fienile abitato, dove la semplicità e il nesso con l’intorno contri­ buiscono a consolidarne l’aspetto. A questo si addiziona il richiamo all’imma­ gine storica del “Longère”, l’edificio rurale o dedicato alla pesca dotato di copertura lievemente inclinata e di struttura in pianta razionale con poche aperture in facciata. Dato che sia i tempi che il budget erano estremamente limitati, gli architetti hanno optato per un sistema edilizio leggero in ­acciaio. I profili in acciaio di soli 6 mm di spessore laminati a freddo presentavano diversi van­ taggi: ottimo rapporto peso proprio/portata e rapidità di montaggio sia in stabilimento che in cantiere. La combinazione con un ­allestimento d’interni realizzato a costi con­ tenuti, ha consentito la realizzazione di due piani di 185 mq di superficie abitabile con un budget estremamente limitato. Sezioni Piante scala 1:200 1 Terrazza 2 Soggiorno 3 Pranzo 4 Cucina 5 Ingresso 6 Disimpegno 7 Camera 8 Attività domestiche 9 Garage 10 Galleria 11 Ripostiglio Destinazione: casa unifamiliare Costo di costruzione lordo: 135.680 € Costo di costruzione per m² di sup. utile: 717 € Volume totale costruito: 785 m3 Superficie utile: 189 m² Sezione orizzontale ante d’apertura Sezione verticale scala 1:20 1 Pagina 318 Casa d’abitazione, Montbert A 20 chilometri da Nantes, immersa in ­campi e prati, sorge una casa su due livelli rivestita di lamiera ondulata. La casa per una giovane famiglia di agricoltori si svilup­ 2 3 4 Lamiera ondulata 20 mm intercapedine ventilata guaina di impermeabilizzazione per coperture travi inclinate in profilati leggeri di acciaio ‰ 170/56/1,6 mm strato termoisolante intermedio in lana di vetro insacchettato 100 mm strato termoisolante in lana di vetro 200 mm barriera vapore pannello di cartongesso 13 mm Terzera in profilato leggero di acciaio ‰ 140/56/1,5 mm Piattabanda di testa e a base del profilato leggero di acciaio fi 146/70/1,5 mm Montante in profilato leggero di acciaio 12 Traduzioni in italiano ‰ 140/56/1,5 mm 5 Lamiera ondulata zincata 20 mm strato termoisolante in lana di vetro insacchettato 80 mm pannello in compensato 13 mm strato termoisolante in lana di vetro insacchettato 140 mm pannello di cartongesso 13 mm 6 Trave perimetrale in doppio profilo leggero di acciaio ‰ 200/70/1,7 mm 7 Pannello multistrato a tre fogli 22 mm pannello isolante in truciolare bituminoso 8,5 mm trave trasversale in profilato leggero di acciaio ‰ 170/56/1,6 mm trave longitudinale in doppio profilato leggero di acciaio ‰ 200/56/1,6 mm pannello di cartongesso, sospeso 13 mm 8 Parapetto in piatto d’acciaio ¡ 50/8,5 mm 9 Massetto cementizio 60 mm pannello di coibentazione con riscaldamento a pavimento 70 mm platea in c.a. 150 mm 10 Architrave composto in doppio profilato leggero fi 146/70/1,5 mm e quattro ‰ 200/56/1,6 mm Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4 ∂ Il valore del fabbisogno di energia primaria pari a ­soli 39,5 kWh/mq rende l’edificio con ­ventilazione controllata conforme allo ­standard delle case a risparmio energetico di classe KfW 40. La struttura della palazzina residenziale ­deriva dal sistema prefabbricato a grandi pannelli “Plattenbau”, evolutosi con l’aggi­ unta di nuovi elementi formali e tecnologici. Le pareti esterne, realizzate tramite processi di prefabbricazione completamente indu­ strializzati, sono elementi sandwich con un nucleo di coibentazione in schiuma estrusa. La superficie esterna è caratterizzata da particolari semplici e dal cemento bianco mescolato a sabbia rossa. La superficie ­interna è spatolata e tinteggiata mentre i giunti tra i pannelli sono solitamente nasco­ sti dall’innesto delle pareti interne. La cos­­truzione è stata realizzata al costo di 1267 €/mq nonostante l’uso di materiali di ­costruzione di qualità, come i serramenti in legno e alluminio e il parquet. Planimetria generale • scala 1:4000 Piante • scala 1:400 1 2 3 4 5 6 7 Pagina 322 Palazzina residenziale a Neu-Ulm La palazzina residenziale fa parte di una ­serie di progetti di residenze che la società immobiliare municipalizzata di Neu-Ulm ­intende realizzare nel quartiere a destinazio­ ne da convertire di Wiley-Süd. Il volume ­disegnato da chiare linee è stato realizzato in elementi prefabbricati di calcestruzzo con giunti accuratamente sigillati sino a non es­ sere percettibili in facciata. Gli appartamenti si aprono a ovest verso il parco civico trami­ te logge o “stanze all’aperto” integrate nel corpo di fabbrica con funzione di filtro tra spazio abitativo privato e parco pubblico. L’abitazione progettata senza barriere archi­ tettoniche dovrebbe offrire spazi disegnati secondo modelli di vita differenti e consen­ tire l’insediamento di diverse forme di resi­ denza. In conseguenza, il grado di definizio­ ne degli interni a livello architettonico è stato ridotto per non impedire la corrispondenza con le future generazioni e con lo sviluppo di altri modi di vivere. Il concetto scelto di spazi singoli privi di una gerarchizzazione crea la possibilità di un’utenza variabile: ­dalla comunità di studenti alla famiglia. Le cucine sono concepite sia come ampi spazi abitabili o integrati nell’area di sog­ giorno. Il gioco che si percepisce in facciata dato dalle differenze di profondità delle aperture o dalla posizione variabile del ­piano delle vetrate, oltre l’alternanza di para­ petti trasparenti e traslucidi, conferisce pla­ sticità al c ­ orpo monolitico della palazzina. Ingresso palazzina Deposito biciclette Deposito rifiuti Cucina abitabile Soggiorno Camera Telelavoro Destinazione: casa unifamiliare Costo di costruzione lordo: 1.188.733 € Costo di costruzione per m² di sup. utile: 1.267 € Volume totale costruito: 4.768 m3 Superficie lorda: 1.356 m2 Superficie utile: 938 m² Sezione • scala 1:400 Sezione verticale • scala 1:20 1 Profilo in acciaio incollato ∑ 100/1005 mm 2 Elemento sandwich in c.a. prefabbricato: cls. a vista in cemento bianco e sabbia rossa 80 mm, strato termoisolante estruso 140 mm, cls. 160 mm 3 Lamiera di alluminio saldata rivestimento colorato 3 mm struttura interna in acciaio zincato unione a taglio termico 4 Serramento in legno-alluminio (U = 1,0 W/m2K) 5 Parapetto in vetro di sicurezza stratificato 12 mm corrimano in tubolare di alluminio ¡ 40/30 mm 6 Pavimento in lamiera di alluminio striato 3 mm 7 Parquet 10 mm 8 Controsoffitto in legno di Tatajuba 135/25 mm elemento in legno squadrato 40/50 mm foglio traspirante strato in fibra minerale 120 mm barriera vapore 4 mm 9 Parapetto in vetro di sicurezza stratificato traslucido 16 mm 10 Elemento prefabbricato in c.a. 220/140 mm 11 Grigliato in legno su materassino in gomma granulare 20 mm guaina sintetica di impermeabilizzazione monostrato 2 mm strato isolante in pendenza in PS estruso 105 mm strato isolante anticalpestio 15 mm, barriera vapore 4 mm Sezioni orizzontali • scala 1:20 1 Rivestimento intradosso in abete rosso tinteggiato bianco 2 Elemento sandwich in c.a. prefabbricato: cls. a vista in cemento bianco e sabbia rossa 80 mm, strato termoisolante estruso 140 mm, cls. 160 mm 3 Lamiera di alluminio saldata rivestimento colorato 3 mm struttura interna in acciaio zincato unione a taglio termico 4 Serramento in legno-alluminio (U = 1,0 W/m2K) 5 Parapetto in vetro di sicurezza stratificato 12 mm 6 Fissaggio angolare d’acciaio zincato 140/70 mm 7 Giunto saturato con guarnizione a deformazione permanente, giunto interno sabbiato e mascherato da innesto parete interna 8 Rivestimento a parete in legno di Tatajuba ­impregnato 135/25 mm legno squadrato 40/50 mm, foglio traspirante strato termoisolante in fibra minerale 120 mm barriera vapore 4 mm 9 Parapetto in vetro di sicurezza stratificato con lamina traslucida 16 mm 10 Telaio verniciato in profilati di acciaio fi 25/25/4 mm vano nello strato esterno del pannello per piastra di ancoraggio premontata 11 Doccione Ø 50 mm 12 Strato termoisolante in fibra minerale 60 mm Pagina 327 Complesso per attività produttive, ­Valbonne Il nuovo complesso per attività produttive sorge tra lecci e pini a Valbonne. In prece­ denza, nella località non esisteva un parco industriale; la realizzazione del complesso si deve all’impegno del sindaco di questa piccola cittadina francese ai margini della Costa Azzurra. Il sindaco riconosce non solo la grande importanza dell’Associazione de­ gli artigiani, come rilevante fattore economi­ co per Valbonne, ma anche la necessità di contrastare l’incontrollata crescita urbani­ stica della propria città. Nel 2005 indice un concorso per la realizzazione di un volu­ me industriale su un’area di 4500 mq, da ven­dere successivamente tramite fraziona­ mento in piccole lotti. Gli architetti Comte & Vollenweider vincono il concorso per il con­ cetto di una disposizione urbanistica del complesso a pianta chiusa. I lati aperti del trapezio che si viene a creare lasciano ­aperte le prospettive e le relazioni create da percorsi tra interno ed esterno. Gli ingressi degli atelier e dei laboratori sono rivolti verso il parco chiuso tra gli edifici, con posti auto integrati nel paesaggio naturale. Il modulo di base di 7≈14 m di dimensione con coper­ tura a una falda, è stato generato dalle ­superfici necessarie alle 23 unità. Le faccia­ te sono permeate dall’alternarsi di diversi materiali: pannelli trasparenti in policarbo­ nato, porte scorrevoli in legno, griglie di ­metallo, lamiere ondulate di alluminio ordite secondo direzioni alternate. Generando un contrasto con i muri di perimetrazione in ­calcestruzzo a vista. L’integrazione di ele­ menti portanti lignei prefabbricati e materiali semplici ha mantenuto il costo di costruzio­ ne contenuto e di conseguenza le unità so­ no state vendute ad un prezzo accessibile. ∂ 2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano Traduzioni in italiano 2 3 Planimetria generale • scala 1:6000 4 5 6 Destinazione: complesso per attività produttive Costo di costruzione lordo: 4.284.580 € Costo di costruzione per m² di sup. utile: 996 € Volume totale costruito: 26.660 m3 Superficie lorda: 4.500 m² Superficie utile: 4.301 m² 7 8 9 10 11 12 Pianta • scala 1:1500 13 14 guaina in PVC, pannello OSB 12 mm travi inclinate 80/120 mm strato intermedio in lana minerale 120 mm pannello OSB 9 mm Parete: lamiera ondulata zincata1,8 mm listelli 40/25 mm, impermeabilizzazione traversi in legno 45/120 mm strato intermedio in lana minerale 120 mm pannello OSB 19 mm Parete in calcestruzzo a vista 200 mm rivestita con pannelli OSB Giunto strutturale antisismico Terzera in legno lamellare 160/400 mm Montanti in legno lamellare 2≈ 140/280 mm 1≈ 100/440 mm con unione resistente a flessione Diagonale in legno lamellare 140/240 mm Montante in lamellare 100/240 mm legno lamellare 140/320 mm Scossalina in lamiera zincata Profilato di alluminio Pannello traslucido in policarbonato 40 mm su profilo di acciaio zincato Traverso in legno massello 100/160 mm Traverso in legno massello 140/400 mm Sezione edificio nord • scala 1:500 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Edificio nord modulo 300 –600 m² Edificio ovest modulo 100 –200 m² Edificio sud modulo 100 –200 m² Edificio est modulo 50 –200 m² Area d’accesso Consegne e parcheggio Integrazione preesistenze arboree Posti auto Superficie polifunzionale Sezione bb • scala 1:250 Sezioni particolareggiate • scala 1: 20 1 Copertura: lamiera ondulata zincata 1,8 mm su profili in acciaio zincato Pagina 332 Riqualificazione di una stazione di polizia, Chemnitz Il corpo di fabbrica che prima della ristruttu­ razione si presentava anonimo in un colore marrone pallido, oggi è un volume riconosci­ bile che riprende i colori del corpo di polizia sassone: una pelle argentata luccicante si ­ripiega sull’edificio liberato da aggetti e da addizioni dove l’ingresso enfatizzato dalla presenza della scala esterna viene ritagliato dal volume del fabbricato risaltando in un verde saturo. All’inizio degli anni ’80, un’azienda di ricostruzione e riparazioni edili erige la vecchia stazione della ex polizia della RDT, in blocchi di laterizio con solai in ∂ Tutti i libri della serie in DETAIL in hardcover, formato 23 x 29,7 cm 13 prefabbricati in calcestruzzo. La costruzione serviva per la formazione delle matricole: le pareti esterne non sono però state costrui­ te a piombo e si sono incurvate per tutta la lunghezza fino a 12 cm. Dato che l’esistente si è dimostrato dal punto di vista funzionale, tecnico ed energetico non attuale e poiché una nuova costruzione non sarebbe stata possibile da realizzare per questioni econo­ miche, si è optato per una profonda ristru­ tturazione degli elementi portanti. Il costo è stato contenuto intorno al 75% di quello di una nuova costruzione. Gli architetti e il committente, una volta demoliti i volumi ­accessori e di ampliamento, hanno indirizza­ to l’intero budget sulla facciata al fine di conferire all’intero settore, incluso il cortile e i nuovi garage, un’immagine riconoscibile. Gli elementi tridimensionali del rivestimento retroventilato sono formati da lastre com­ posite di alluminio che consentono un fis­ saggio a scomparsa. Infatti, un fissaggio a vista sarebbe sembrato troppo economico e, tra l’altro, avrebbe disturbato anche la ­ricercatezza minimale e la precisione dei particolari delle cornici, dei davanzali o dell’attico. Una struttura nascosta in profili ∂ Edition La sfida dell’edilizia residenziale – i dettagli della flessibilità tipologica Di fronte alla prospettiva di una moltiplicazione continua degli stili di vita, la ricerca di flessibilità e adattabilità planimetrica sta diventando una delle priorità dell’architettura residenziale. L’edilizia ­residenziale ad alta densità abitativa, con la crescita della domanda di spazi all’interno dei centri urbani, rappresenta oggi più che mai una sfida importante e complessa per architetti e pianificatori. Altri libri della serie: ‡ Involucri edilizi ‡ Case unifamiliari ‡ Architettura solare ‡ Ristrutturazioni ‡ Interni Alta densità abitativa, Christian Schittich, 2005. 176 pagine con numerosi disegni e foto, formato 23 ≈ 29,7 cm. ISBN 978-3-7643-7529-4 € 44.90 + costo di spedizione e imballaggio (+7% IVA se dovuta) Institut für internationale Architektur-Dokumentation GmbH & Co. KG • Postfach 33 06 60 • D-80066 München • Tel.: +49 89 38 16 20-0 • Fax: +49 89 39 86 70 • E-Mail: [email protected] Ordini online su www.detail.de/shop-italiano 14 Traduzioni in italiano Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4 ∂ portanti e non, ancorati tramite fissaggi a muro a taglio termico, è posizionata tra la pelle dell’edificio esistente in ardesia e la nuova pelle di rivestimento. Solo in ­corrispondenza dell’angolo al piano terra la ­facciata si apre sul nuovo ingresso princi­ pale. In questa zona le pareti portanti sono state demolite e sostituite con pilastri e da travi ricalate. Gli uffici hanno subito un rinnovo a basso costo con pavimento in linoleum grigio e ­pareti tinteggiate di bianco. Destinazione: stazione di polizia Costo di costruzione lordo (solo edificio): 1.890.000 € Costo di costruzione per m² di sup. utile: 1170 € Volume totale costruito: 8.409 m3 Superficie lorda: 2.623 m² Superficie utile: 1.616 m² Planimetria generale • scala 1:4000 Piante • scala 1:500 1 2 3 4 5 6 7 8 Ingresso Bussola Guardiola Accesso carrabile Cortile Antenna (esistente) Garage Passaggio di emergenza 1 Copertura esistente 2 Scossalina in lamiera 3 mm 3 Rivestimento facciata in pannelli a cassetta in lastre composite di alluminio rivestite verniciate a fuoco 4 mm struttura nascosta in profilati di alluminio fissaggio a taglio termico strato termoisolante minerale, insacchettato e impermeabilizzato 100 mm 4 Protezione solare in alluminio 5 Vetrazione isolante/ serramento a blocco con elementi a taglio termico 6 Canale di raccolta in alluminio 7 Pavimentazione in linoleum 8 Corpo illuminante integrato 9 Elemento grata in alluminio verniciato a polvere, colore verde 10 Strato termoisolante in lana minerale insacchettato 100 mm 11 Rampa di scala prefabbricata in cls. con rivestimento in PMMA colore verde 12 Rivestimento in PMMA colore verde, stabile ad UV 5 mm con impermeabilizzazione sintetica e aspersione antiscivolo trasperente 13 Grata in lamelle verniciata a polvere 14 Profilo in acciaio ∑ verniciato a polvere 100/50/8 mm 15 Vetrocamera 2≈ vetro di sicurezza stratificato 16 Montante di facciata in profilato di alluminio 150/50 verniciato a polvere 17 Superficie radiante a soffitto 18 Strato fonoisolante in lana minerale insacchettata 50 mm 19 Trave in acciaio HEB 280 mm rivestimento antincendio F60 20 Pilastro composito in acciaio Ø 240 mm 21 Cartongesso 2≈ 12,5 mm stuccato e tinteggiato verde controparete in muratura di silicato di calcio 22 Strato termoisolante in vetro cellulare incollato 60 mm, superficie spatolata e verniciata Sezione • scala 1:400 Sezioni particolareggiate • scala 1:20 Pagina 336 Stalla, Thalkirchen Solitamente, gli edifici rurali essendo pretta­ mente funzionali non si distinguono per l’aspetto estetico. Funzionale e a basso co­ sto, nulla di più. Florian Nagler nella stalla per mucche situata nelle prealpi della Bassa Baviera unisce alla funzionalità e all’econo­ mia di costi di costruzione anche un’elevata qualità architettonica. Due nuovi volumi, la stalla vera e propria e la mungitoia, si ­aggregano ad un fienile esistente lungo una strada marginale ad un piccolo agglomerato rurale, inserendosi armoniosamente nel ­paesaggio. Dato che il quadro economico era incredibilmente limitato, si delinea l’idea di prelevare il legno per la struttura princi­ pale dai boschi del committente e di realiz­ zare la maggior parete dei lavori autono­ mamente. Per il progetto la decisione ha significato che la struttura doveva essere il più possibile semplice in modo tale che i ­lavori potessero essere eseguiti da persone anche prive di esperienza. Ne è risultata una struttura in massello di legno naturale a forma di aula a tre navate dove in ognuna delle quali si distribuisce una funzione. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Fienile (esistente) Ambiente mungitura Stalla mucche Postazione mungitura Attesa Conservazione latte Impianti Ufficio Ambiente figliazione Cortile pascolo Box riposo Corsia Corsia di alimentazione Mangiatoia Raccolta liquami Planimetria generale • scala 1:2000 Pianta • Sezioni • scala 1:500 Destinazione: stalla di mungitura Costo di costruzione lordo: 380.800 € Costo di costruzione per m² di sup. utile: 397 € Volume totale costruito: 7.150 m3 Superficie lorda: 1.007 m² Superficie utile: 960 m² Sezione • scala 1:20 1 2 3 4 5 Rivestimento lamiera di acciaio zincata Tavole di legno 45/280 mm Copertina colmo 50/200 mm Elemento di connessione colmo abete rosso 500/650/27 mm Copertura, inclinazione 29°: 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 tegole piane listellatura 30/50 mm controlistellatura 60/80 mm tavole segate prive di maschiatura 45 mm travetti 200/260 mm Elemento di battuta 50/200 mm Montante interno superficie segata 200/260 mm Saettone 200/200 mm, inclinazione 29° Elemento ligneo di ripartizione 60/200 mm Tirante in acciaio zincato Ø 16 mm Elemento ligneo di ripartizione 80/300 mm Elemento ligneo di gronda 50/180 mm Angolare in acciaio zincato ∑ 160/100 mm Tubolare in acciaio zincato Ø 76,1/4 mm Telo paravento in tessuto di vetroresina e PVC Montante in legno 50/80 m Guida in acciaio zincato con rivestimento in gomma dura ‰ 25/40 mm Montante esterno 200/200 mm Piede in legno 80/80 mm Pavimento in c.a. 160-200 mm Elemento prefabbricato in calcestruzzo per pavimento in tavolato 160 mm Soglia in mezzo tronco di abete Rivestimento in tavole di legno verticale 24 mm Parete divisoria pozzetto c.a. 250 mm Pagina 341 Teatro Durance, Chateau Arnoux Chateau-Arnoux è una cittadina lungo il ­fiume Durance nella Provenza settentrionale. Nell’economia del luogo prevalgono due ­realtà aziendali chimiche presso le quali ­lavorano la maggior parte degli abitanti. ­Dato che le città di Avignone e Marsiglia ­sono troppo distanti per poter coinvolgere la vita culturale locale, la realizzazione di un nuovo auditorio che amplia il centro cul­ turale esistente offre l’opportunità di presen­ tare a Chateau Arnoux manifestazioni di ­portata nazionale ed internazionale. La ­collocazione di un edificio del genere così ­rilevante per l’intera regione in un primo ­momento risulta sconcertante. Si auspicava una copertura inclinata con altezza di gron­ da relativamente bassa. L’interpretazione anticonvenzionale del progetto genera una copertura a tre falde ad inclinazioni diverse. Il tetto trae risalto dal corpo di fabbrica. L’esile struttura in acciaio nasconde l’intera complessità impiantistica collocata nell’inter­ capedine tecnica lasciando riconoscibili le dimensioni esterne dell’auditorio. L’auditorio accoglie 350 posti a sedere o per 900 posti in piedi. La finestra a nastro orizzontale dietro al palcoscenico apre la ­vista sul paesaggio. Per prove o rappresen­ tazioni con poche presenze è stato ricavato un secondo auditorio. ∂ 2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano Il pubblico accede al teatro tramite un ­corridoio trasparente che collega l’edificio di nuova costruzione con l’esistente. Il ­calcestruzzo a vista prevale nell’edificio e in combinazione con l’acciaio e il linguaggio formale scelto costituisce un elemento di ­intenso contrasto con l’intorno. Traduzioni in italiano 5 6 Piante • scala 1:750 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Area centrale Cassa Accesso coperto Corridoio Sala teatro Consegne Accessori di scena Sala prove Studio registrazione Foyer artisti Ingresso artisti Costumi Camerini artisti Spogliatoi Uffici Laboratorio Impianti Regia Passerella tecnica Passerella Vuoto teatro Impianti tecnologici Copertura terrazzata Sezioni • scala 1:500 Sezione verticale Sezione orizzontale scala 1:20 1 Pannello di cartongesso 13 mm barriera vapore, isolamento interno EPS 80 mm parete esterna in c.a. 150 mm 2 Elemento di facciata a taglio termico in alluminio verniciato, vetro di sicurezza stratificato 8 mm + intercapedine 12 mm + vetro di sicurezza monolitico 6 mm 3 Scossalina in lamiera di acciaio zincata 4 Lamiera profilata traforata di alluminio zincato con giunti a incastro, avvitata a sottostruttura in tubolare di acciaio zincato | 80/80 mm telaio in tubo di acciaio zincato | 135/135 mm 5 Impermeabilizzazione a due strati isolante resistente a compressione 100 mm barriera al vapore, solaio in c.a. 200 mm 6 Pannello in cartongesso 2x 13 mm 7 Parete esterna in c.a. 300 mm barriera vapore, isolamento interno EPS 80 mm pannello di cartongesso 13 mm 8 Elemento di facciata a taglio termico in alluminio verniciato, vetro di sicurezza stratificato 12 mm + intercapedine 10 mm + vetro di sicurezza monolitico 12 mm 9 Alloggio protezione solare in alluminio verniciato, azionamento a manovella 10 Profilato di acciaio | 300/300, verniciato Destinazione: teatro Costo di costruzione lordo: 4.210.000 € Costo di costruzione per m² di sup. utile: 2.519 € Volume totale costruito: 12.130 m3 Superficie lorda: 3.067 m² Superficie utile (esclusa sup. accessoria): 1.671 m² 1 2 3 4 Parete in c.a. 300 mm strato termoisolante interno EPS 80 mm barriera vapore pannello di cartongesso 13 mm Scossalina in lamiera di acciaio zincato Montante in tubolare di acciaio zincato | 180/180 mm Lamiera profilata traforata di alluminio zincato 7 8 9 10 11 con giunti a incastro, avvitata a sottostruttura in tubolare di acciaio zincato | 80/80 mm telaio in tubo di acciaio zincato | 150/150 mm Tubolare diagonale in acciaio zincato Ø 114 mm Impermeabilizzazione a due strati strato isolante resistente a compressione 100 mm barriera vapore solaio in elementi prefabbricati 200 mm con cassero portante in lamiera di acciaio strato isolante in fibra minerale rete di armatura e calcestruzzo Basamento in c.a. 300/300 mm Fune di acciaio Ø 16 mm zincata Trave reticolare in tubolare in acciaio | 190/190 mm Grata in acciaio Profilato in acciaio zincato fi 140 Sezioni • scala 1:20 Pagina 346 Torri impianto di depurazione Monaco 1 Le torri del digestore si ergono nelle vicinan­ ze del nuovo stadio e delle colline rinatura­ lizzate della discarica collocata nei pressi dell’innesto cittadino della A9. L’intervento mostra che l’architettura industriale e una composizione formale di qualità non sono sempre una contraddizione. Sotto l’immagi­ ne senza tempo dei quattro coni hightech si nascondono i due più grandi generatori di energia rinnovabile della città. Nelle ­cisterne di calcestruzzo precompresso ­avviene l’estrazione dei componenti organici contenuti nei fanghi chiari, con i quali di ­produce biogas da trasformare in energia. La lamiera di alluminio piegata, con fissag­ gio a vite a scomparsa serve a proteggere strato di coibentazione. Le dispersioni termi­ che devono essere contenute al fine di ­raggiungere la temperatura ideale di 37°. La torre centrale che ospita la scala, oltre a garantire il collegamento con le quattro ­passerelle di 32 metri, serve anche al ­passaggio dei condotti per la distribuzione del gas. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Corte a lucernario Centrale di ventilazione Impianti tecnici Scambiatore termico Torre con scala Stazione di pompaggio Serbatoi fanghi Copertura Passerella Sezione • Piante scala 1:1500 15 Planimetria generale • scala 1: 20000 Cisterne per la digestione dei fanghi residuati dalla chiarificazione Costo di costruzione lordo: 63.000.000 € Volume totale costruito: torri di digestione 58.000 m3 ambienti di servizio 17.000 m3 torre di collegamento 1.800 m3 Superficie lorda: torri di digestione 3.200 m² ambienti di servizio 2.280 m² torre di collegamento 540 m² 1 Tubolare in acciaio inox pallinato Ø 50/3 mm 2 Grigliato metallico zincato 30 mm trave principale HEA 400 trave in profilato di acciaio IPE 140 trave in profilato di acciaio IPE 140 grigliato metallico zincato 40 mm asta compressa in tubolare in acciaio Ø 152,4/12,5 mm tirante inferiore doppia barra in acciaio Ø 80 mm 3 Condotto biogas tubo in acciaio rivestito Ø 400 mm 4 Autobloccanti in calcestruzzo 40/40/5 mm letto di pietrisco 20 mm guaina di impermeabilizzazione strato termoisolante in lana di vetro 40 –75 mm solaio in c.a 250 mm 5 Vetrata isolante in doppio vetro di sicurezza indurito 18 mm + intercapedine con lamelle 22 mm 6 Mensola in alluminio fi 150/260 mm 7 Grappa per fissaggio invisibile pannello a cassetta in alluminio 8 Pannello a cassetta in lamiera di alluminio anodizzato 3 mm, intercapedine ventilata profilo in alluminio fi 120/140 mm membrana in tessuto di poliestere permeabile al vapore strato termoisolante 140–200 mm calcestruzzo precompresso 350–3700 mm 9 Grigliato in acciaio zincato 60 mm angolare perimetrale ∑ 65/50/5 mm calcestruzzo colato 10 Coperchio vano di manutenzione 11 Profilato HEA 120 12 Condotto di alimentazione scambiatore termico 13 Guida di ancoraggio in alluminio Sezione verticale Sezione orizzontale scala 1:50 Sezione trasversale passerella Sezione longitudinale passerella scala 1:20 1 Tubolare in acciaio inox pallinato Ø 50/3 mm 2 Montante in tubolare di acciaio inox pallinato Ø 50/9 mm 3 Corpo illuminante su staffa 4 Profilato in acciaio IPE 400 5 Vassoio distribuzione elettrica acciaio inox 3 mm 6 Grigliato in acciaio zincato 30 mm 7 Profilato in acciaio IPE 160 8 Profilato in acciaio IPE 140 9 Grigliato in acciaio zincato 40 mm 10 Controventatura in barra di acciaio Ø 50 mm 11 Condotto aria compressa in acciaio rivestito Ø 180 mm 12 Condotto gas da fanghi acciaio rivestito Ø 400 mm 13 Asta compressa tubolare in acciaio Ø 152,4/12,5 mm 14 Tirante inferiore doppia barra in acciaio Ø 80 mm 15 Profilo di dilatazione 16 Tubolare in acciaio Ø 168,3/10 mm 16 Traduzioni in italiano Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4 ∂ Tecnologia brio del magico triangolo qualità-­costiscadenze si disgrega a danno della qualità. Pagina 354 Pianificazione dei costi: strategie schulz & schulz architekten Se in linea generale, la definizione di co­ struzione a basso costo è consunta, d’altro canto sorge la questione se esista realmente l’opposto, cioè una costruzione a costi alti. Ogni intervento edilizio sottintende la defini­ zione di un budget economico. Il concetto di “convenienza” non significa necessaria­ mente riduzione o, per principio, basso ­costo. Determinante è definire quello che si può realizzare con il denaro investito. ­Sotto questo punto di vista, costruire a bas­ so costo può voler significare soltanto una cosa: architettura di qualità a costi adeguati. Budget e architettura Quando sono adeguati i costi? All’inizio di ogni progetto si pone la questione dei costi: il committente privato paga quello che è ­nelle sue possibilità. Il committente pubblico, trami­ te una comparazione, individua l’ambito del proprio oggetto d’intervento. Di norma, all’ini­ zio del progetto si definisce un budget costi. Quando tra il budget e le aspettative del com­ mittente non ci sono differenze clamorose, si procede a definire gli obbiettivi architettonici raggiungibili tramite i mezzi a disposizione. Le strategie “no m ­ oney no detail” è stata attribui­ ta a Rem ­Koolhaas. Ovviamente, è possibile imporre strategie diverse pur definendo parti­ colari costruttivi, anche se è chiaro che un budget limita il campo d’azione dell’architettu­ ra ­secondo il principio dell’esclusione. La ­pressione esercitata dai costi può condurre a soluzioni architettoniche e a tipologie ­completamente nuove, aiutare l’architettura a limitarsi all’essenziale e a rafforzarla. L’equili­ Previsione costi La DIN 276 in maniera semplice ma siste­ matica ed estremamente chiara costituisce la base del procedimento di stima dei costi di costruzione. Il principio su cui fonda si basa sulla visione selettiva con cui un’archi­ tettura viene scomposta in ogni suo elemen­ to. Allontanarsi da un’articolazione orientata alla realizzazione, procedimento che viene ancora seguito nella Norma B 1801, consen­ te anche all’architetto privo di esperienza sul cantiere di entrare nel mondo della stima dei costi di costruzione. Nella stima dei costi, è determinante seguire tutto, dal progetto preliminare sino ad ogni elemento dell’intervento in questione. ­Incrementando il livello di dettaglio, gli ­elementi di progetto si concretizzano e la ­stima dei costi diventa più vicina alla realtà. ­Nella verifica di plausibilità possono essere d’ausilio raccolte dati come BKI, RBK, o ­Pakoda. Tuttavia è necessario che l’operatore abbia una certa esperienza perché essi vengano utilizzati in maniera esatta. Il potenziale più elevato di errore sta in particolare in inter­ venti con oggetti antiquati in cui gli attuali sviluppi non vengono presi in considera­ zione. Attualmente pochi sono ancora i dati circa i costi di costruzione di edifici pubblici con standard passivi, fatto che spesso si ­riflette su budget limitati. Controllo costi Quando il budget definito e i costi determi­ nati in maniera realistica divergono tra loro, entra in gioco il controllo dei costi. Lo scopo ∂ Service ∂ Abbonamento ‡ Bühne frei für die Kultur ‡ Detail-Ehrenpreis für Sverre Fehn ‡ Oslo: Oper für alle ∂ Musik und Theater · Music and Theatre · Musique et théâtre · Serie 2009 · 3 Zeitschrift für Architektur + Konzept · Review of Architecture · Revue d’Architecture Konzept è il raggiungimento di massima qualità ­architettonica all’interno del budget. E’ pos­ sibile agire in due modi: riduzione dei costi reali quando gli obbiettivi architettonici ri­ mangono realizzabili; oppure incremento del budget quando la previsione dell’opera non rientra più nei costi. Incrementare il budget è la situazione più semplice e più comoda, ma anche la più ­rara. Le modifiche di progetto, l’incremento dei costi edili oppure anche i budget comu­ nicati in maniera fuorviante sono le questioni principali. La riduzione dei costi al contrario dell’implementazione di budget consente di riuscire ad arrivare all’obbiettivo con un numero inferiore di mezzi formali. In questo caso, controllare i costi significa deviare il Dodici riviste all’anno. NUOVO: Ora con due edizioni speciali DETAIL Green Uno sguardo sui vantaggi del tuo Abbonamento: ‡ traduzione dei testi più importanti e degli articoli inediti in italiano per il download ‡ notevole risparmio rispetto all’acquisto dei singoli numeri ‡ un buono di € 20,– valido un anno per il Download di articoli e dati da DETAIL Online-Services ‡ riceverai le riviste direttamente a casa tua ‡ non perderai più nessun numero Temi delle riviste del 2009 1/2 Coperture 3 Konzept Musica e Teatro 4 Edifici a basso costo 5 Materiali + superfici + DETAIL GREEN 6 Collegamenti (scale, rampe, ingressi) 7/8 9 10 11 12 Vetro Konzept: Ricerca e didattica Muratura Ristrutturazioni, rifunzionalizzazioni + DETAIL GREEN Tema particolare (Sono possibili eventuali modifiche.) Institut für internationale Architektur-Dokumentation GmbH & Co. KG • Postfach 33 06 60 • D-80066 München • Tel.: +49 89 38 16 20-0 • Fax: +49 89 39 86 70 • E-Mail: [email protected] Ordini online su www.detail.de/shop-italiano ∂ 2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano denaro sui componenti costruttivi veramente importanti per risparmiare poco nelle parti più importanti della costruzione. Si richiede la facoltà di separare le cose importanti da quelle che non lo sono. Incarico e standard Con la definizione di incarico si pongono i fondamenti dei costi di progetto. Non è ­possibile costruire una scuola con lo stesso budget con cui si costruirebbe un magazzi­ no. Budget e opere devono essere tra loro coerenti. L’indagine critica dell’impostazione del problema offre enormi potenziali nella costruzione a basso costo, potenziali che ­raramente vengono sfruttati. Quotidiana­ mente si realizzano in modo acritico stan­ dard di comfort senza senso. Una defini­ zione incompleta di incarico progettuale, purtroppo quasi la norma, porta a presta­ zioni supplementari che incrementano i co­ sti oppure a modifiche solo perché durante una fase preliminare non sono stati comuni­ cati in maniera rapida necessità e desideri. Luogo Le tradizioni regionali costruttive e la rela­ zione con il luogo provocano un’oscillazione dei costi di costruzione. Non è detto, infatti, che ogni tecnologia costruttiva sia ben rap­ presentata in ogni regione; di conseguenza si possono riscontrare notevoli difficoltà nell’importare tecnologie … La mancanza di competenze professionali e le lunghe vie di trasporto implicano in parti­ colare nella prima fase di costruzione della struttura al grezzo un costo aggiuntivo. Le fondazioni di un edificio sono per lo più l’elemento di costo più sottovalutato in asso­ luto; e spesso la perizia delle fondamenta di un edificio per una realistica valutazione dei costi viene presentata troppo tardi. La raggiungibilità del cantiere o della regio­ ne in cui esso si trova può anche essere particolarmente rilevante. Ad esempio co­ struire nel Vorarlberg può essere costoso in quanto i trasporti pesanti possono avvenire solo tramite due gallerie e un paio di ponti. Concetto Un progetto semplice di per se non è anche economico, ma racchiude in sé un enorme potenziale per costruire a basso costo. ­Strutture ordinate, un’organizzazione funzio­ nale degli spazi razionale, un sistema co­ struttivo compatto e soprattutto il limitarsi ad un’idea architettonica principale è la ­strada giusta per definire costi adeguati. Un’idea forte aiuta a portare il progetto alla realizzazione. Il rapporto tra superfici e cu­ batura sono gli strumenti di controllo preferi­ ti. Decisivi quanto la cubatura sono le varia­ bili di superficie e soprattutto il rapporto fra superficie utile e superficie totale lorda. ­L’ottimizzazione dei rapporti di superficie porta ad una riduzione dei costi in tutte le parti costruite, mentre ottimizzare i volumi ­significa semplicemente ridurre l’altezza dei Traduzioni in italiano muri con dolorosa perdita di spazio, cioè di luce, aria e atmosfera. Costruire in maniera compatta può essere una soluzione ma la conseguente riduzione di superficie e ­volume deve essere compensata dal punto di vista formale. Così dicendo, si implemen­ tano i requisiti sui materiali e sui particolari costruttivi. “ No money no detail” può anche essere un concetto valido se si è deciso in precedenza per il finanziamento di un ­effetto spaziale a compensazione della ri­ nuncia di materiale e particolari costruttivi. Se un e ­ dificio non ha né spazio né partico­ lari c ­ ostruttivi non è architettura. Struttura e impianti Se un’idea a forte caratterizzazione viene ­realizzata tramite un sistema strutturale ra­ zionale, è possibile che la struttura portante abbia costi contenuti. La scelta dei materiali e delle proprietà delle superfici è un impor­ tante fattore di costo. Una parete a vista ­realizzata con estrema cura costa meno di una costruzione intonacata. Il costo mag­ giore dell’alluminio anodizzato è trascurabile rispetto a quello verniciato a polvere ma anodizzato è molto più elegante. I mosaici nei bagni implementano solo i costi non le atmosfere. Attualmente chi desidera ­adottare la prefabbricazione deve orientarsi ad un prodotto di successo o a sviluppare una soluzione di un sistema che sia così semplice da poter essere prodotto rapida­ mente ed in maniera economica. La dipendenza dalla struttura costruttiva e dall’impiantistica influisce sui costi in ­maniera decisiva. Anche nel caso dell’impiantistica per cos­ truire a basso costo vale la regola che un edificio di concezione razionale ha costi adeguati. Appalto e cantiere Che cos’è più economico? Incaricare ­un’impresa unica o singole imprese? L’im­ presa unica deve calcolare un sovrapprezzo per tutte le prestazioni. Appaltare a grandi imprese può anche determinare un incre­ mento di costi quando il progetto per dimen­ sioni limitate o per l’applicazione di sistemi costruttivi particolari, non si addice ad una struttura di grandi dimensioni. Viene calco­ lata una percentuale di rischio oppure suc­ cessivamente viene richiesto un compenso supplementare. In cantiere si possono perdere molto soldi quando la supervisione delle opere non av­ viene con la medesima scrupolosità applica­ ta nella progettazione. Un accurato controllo di qualità impedisce costi supplementari. È importante seguire i costi per non incap­ pare in un incremento inaspettato degli ­stessi che non possa essere compensato ­riducendo la qualità nella costruzione. Sul cantiere torna poi in gioco anche il grado di prefabbricazione: un tempo di realizzazione delle opere ridotto tramite prefabbricazione può avere un effetto calmiere sui prezzi. 17 La responsabilità dei costi La responsabilità dei costi è solo dell’architet­ to. La prassi di far confluire tutti i costi ­attraverso l’amministrazione di cantiere o di progetto porta a mancanza di trasparenza. Ma è proprio qui che sta la possibilità per l’archi­ tetto di rientrare nel processo p ­ rogettuale per realizzare architettura di qualità a basso costo. ∂ – Inserto in italiano Zeitschrift für Architektur Rivista di Architettura 49° Serie 2008 · 4 Edifizi a basso costo L’Impressum completo contenete i recapiti per la distribuzione, gli abbonamenti e le ­inserzioni pubblicitarie è contenuto nella rivista principale a pag. 417 Redazione Inserto in italiano: Frank Kaltenbach George Frazzica ­Rossella Mombelli Monica Rossi e-mail: [email protected] telefono: 0049/(0)89/381620-0 Traduzioni: Rossella Mombelli Partner italiano e commerciale: Reed Businness Information V.le G. Richard 1/a 20143 Milano, Italia [email protected] [email protected] Fonti delle illustrazioni: pag. 2 in alto: Alessandro Rogora, Milano pag. 2 in basso: Gianni Scudo, Milano pag. 3 in alto: Alessandro Rogora, Milano pag. 3 in basso: Studio Albori, Milano pag. 4: Mario Cucinella Architects, Bologna pag. 5: Mario Cucinella Architects, Bologna pag. 6 –7: Studio AeV, Roma pag. 9: Eduard Hueber/archphoto.com pag.10: Peter Bennetts, Melbourne pag.11 sinistra: Jão Ferrand, P-Matosinhos pag.11 destra: Stéphane Calmeau, Nantes pag. 12: Michael Heinrich, Monaco di Baviera pag.13 sinistra: Serge Demailly, La Cadière-d‘Azur pag.13 destra: Michael Steffen Gross, Weimar pag. 14 sinistra: Florian Holzherr, Monaco di Bavièra pag. 14 destra: Luc Boegly, Parigi pag. 15: Jens Weber, Monaco di Baviera pag. 16: Stafan Müller-Naumann, Monaco di baviera Piano editoriale anno 2009: ∂ 2009 1/2 Coperture ∂ 2009 3Conzept: Musica e Teatro ∂ 2009 4 Edifici a basso costo ∂ 2009 5Materiali + superfici ∂ 2009 6Collegamenti (scale, ­rampe, ingressi) ∂ 2009 7/8 Vetro ∂ 2009 9Conzept: Ricerca e didattica ∂ 2009 10 Muratura ∂ 2009 11Ristrutturazioni, rifunzionalizzazioni ∂ 2009 12 Tema particolare