Inserto ampliato in italiano
I costi di costruzione di un edificio diventano tema di dibattito televisivo e argomento
dei quotidiani solo quando in edifici spettacolari si sforano smisuratamente i budget
­come ­dimostra il recente caso della Elbphilarmonie di Amburgo. E anche i colpevoli
­sono ­presto trovati: a ragione o a torto, vengono sempre imputati gli architetti. Per molto
­tempo, gli architetti si sono presentati come artisti dell’architettura e di conseguenza,
l’asettico compito di controllare i costi e il rispetto del timing di lavoro costituivano solo
una fastidiosa necessità. Diventare un esperto di economia e sostenibilità darà all’architetto l’opportunità di riconquistare il terreno perduto nel processo edilizio. Parlare di
­efficienza di costi non ha nulla a che vedere con il tema delle costruzioni a basso costo;
spesso, rinunciare al superfluo porta a soluzioni stupefacenti dal punto di vista formale.
Rivista di Architettura
4 · Edifizi a basso costo
2 L’opinione
Alessandro Rogora
4 Edifici a basso costo in Italia
Casa da 100 k €, Mario Cucinella Architects
Chiosco eco-compatibile per la Spiaggia dei Conigli a Lamperdusa,
Studio AeV Abbate e Vigevano con Bruno Masci
8 Prodotti
Planium, Tecnoimac, Mercegaglia divisione fotovoltaico, Listotech,
Bizeta, Teknopoint-Harry’s, W. R. Grace Italiana,
Rubinetterie Teorema
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Traduzioni in italiano di testi e legende
Discussione
Documentazione
Tecnologia
Potete trovare un’anteprima con immagine di tutti progetti cliccando su:
http://www.detail.de/Archiv/De/HoleHeft/214/ErgebnisHeft
2
L’opinione
Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4   ∂
L’opinione di Alessandro Rogora
Qualità a basso costo:
una sfida per l’edilizia contemporanea
A
Il problema del costo di costruzione degli
edifici è annoso. Come si può pensare di ridurre il costo di un oggetto, l’edificio, il cui
valore dipende per il 50 % dalla mano d’opera e per il 50 % dai materiali? È come pensare di ridurre il costo di un oggetto costruito
per durare decine di anni, che ha elementi
di involucro che pesano 200 –300 Kg al m2 e
nel quale devono essere realizzati gli impianti e le finiture?
Comunque si prova a girare il problema, si
arriva sempre a costi di costruzione che raggiungono e superano i 1000 €/m2 (come
nella casa progettata da Mario Cucinella,
1000 €/m2, che non è poi diverso dal costo
di costruzione di un’abitazione in cooperativa). Per cercare di ridurre i costi dell’edilizia,
e permettere l’accesso al bene casa a fasce
di popolazione che ne sarebbero altrimenti
escluse, sono state percorse diverse strade.
Alcune soluzioni sono note e già ampiamente percorse dalle imprese di costruzione più
B
serie: organizzazione di cantiere, logistica e
pianificazione dei lavori con risparmi possibili compresi tra il 5 e il 20 %. Per modificare
significativamente l’ordine di grandezza dei
costi, però, non è sufficiente “ottimizzare” le
procedure, ma occorre ripensare il modo
secondo cui affrontare il problema. Un approccio interessante è quello proposto
dall’autocostruzione; la dizione inglese Do it
yourself è esplicita: fai da solo. Non è un approccio nuovo e l’intero dopoguerra italiano
ha vissuto quest’esperienza; persone con
molto tempo a disposizione e pochi soldi si
convertirono in muratori e carpentieri. Attualmente la situazione è però molto diversa;
l’edilizia richiede l’uso di macchinari speciali
che richiedono esperienze specifiche, oltre
al rispetto delle norme di sicurezza. D’altra
parte i progetti convenzionali non sono pensati per maestranze inesperte e per essere
realizzati da autocostruttori dovrebbero essere profondamente modificati. Esistono
esperienze di autocostruzione realizzata in
cooperativa che hanno dato risultati interessanti, ma solo nel caso in cui i progettisti (gli
architetti Cusatelli, Pasini, Raiteri e Zambelli
almeno per citarne alcuni), si siano prodigati
a pensare il progetto per l’autocostruzione.
Un secondo approccio è quello che punta
tutto sulla semplificazione dei processi e
sull’uso attento di sistemi e componenti presenti sul mercato; forse l’esempio più interessante, sebbene non recentissimo, è ancora quello dell’architetto Walter Segal che
definì il proprio “metodo” di costruzione della casa partendo dalla dimensione corrente
degli elementi meno costosi disponibili sul
mercato. Perché, si chiedeva Segal, progettare un edificio usando elementi strutturali in
legno di dimensioni diverse e particolari
scelte a valle del progetto? L’industria del legno produce tavole da 20 ≈ 5 ≈ 300 cm a
basso costo e in grande quantità (in Inghilterra); questo sarebbe stato l’elemento base
∂   2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano
A B
aracche di fortuna realizzate sul sedime della
vecchia ferrovia urbana di Parigi, non distante dalla Torre Eiffel.
B Box per lo studio di tecniche costruttive non convenzionali realizzati dagli studenti presso il cantiere scuola del Politecnico di Milano.
C Copertura realizzata da EmissioniZero per il Comune di Vergiate con struttura portante in bambù
colombiano (Guadua Agustifolia).
D Proposta di parete d’involucro realizzata con elementi in poliaccoppiato esausto recuperati (Tetrapack) - Progetto esposto alla Biennale di Venezia
2008: Ecomostro addomesticato - Studio Albori
C
Milano in collaborazione con TME Legnano.
per il progetto. Niente scarti o lavorazioni
inutili, costi più contenuti e fornitori da mettere in concorrenza. Il metodo proposto da
Segal non si limitava alla scelta degli elementi strutturali ma investiva l’intero processo di realizzazione dell’edificio. Un terzo approccio affronta la riduzione del costo dei
materiali utilizzati, riduzione che non dipende solo dalle prestazioni - per esempio il valore di trasmittanza termica -, ma anche dalla disponibilità e dalla storia di ogni
elemento (processi di produzione, trasporto). Ogni anno vengono eliminati quintali di
materiale potenzialmente utilizzabile e dalle
ottime prestazioni termiche, acustiche o
strutturali. Un esempio è la paglia di riso o di
grano che viene regolarmente bruciata nelle
campagne, mentre potrebbe essere riutilizzata come isolante, impastandola con argilla, o utilizzandola in balle strutturali (nel
mondo esistono migliaia di edifici realizzati
in balle di paglia - il più antico degli inizi
dell’800 - e molti, recenti, anche in Italia).
L’utilizzo di materiali di recupero, provenienti
da filiera non edilizia, rappresenta un’ulteriore opzione, per certi versi la più trasgressiva
e interessante. Recentemente in Italia sono
stati realizzati moduli sperimentali realizzati
con contenitori del latte recuperati, bottiglie
di plastica e vasetti di yogurt e, all’interno
del Padiglione italiano all’ultima Biennale, lo
studio Albori con TME, ha esposto un progetto di recupero di un edificio incompiuto
di Aldo Rossi, utilizzando materiali di recupero e sdoganando l’uso di queste soluzioni
nell’Architettura. L’insieme delle tre opzioni:
parziale autocostruzione, ottimizzazione del
progetto e del processo ed utilizzo di materiali di recupero potrebbe davvero cambiare
l’ordine di grandezza dei costi e rendere finalmente più difficile la risposta alla domanda: Quanto costa al m2? Più correttamente si
potrebbe poi dividere la risposta in € e tempo; perché si sa, anche il tempo è denaro.
Se poi volessimo considerare il valore delle
merci in termini non solo monetari, ma anche
ambientali scopriremmo che il “peso” delle
tecnologie può essere molto diverso e che
un chilo di alluminio “pesa” sull’ambiente
molto di più di un chilo di carta o di legno.
D
L’opinione
3
Alessandro Rogora, architetto e progettista, è ricercatore presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano. Visiting Professor presso l’Università Politecnica
della Catalogna di Barcellona e al Master CasaClima
a Bolzano. Da oltre 20 anni si occupa di temi legati alla progettazione energeticamente efficiente e all’uso
di materiali non convenzionali in edilizia.
www.tmearchitects.it
4
Edifici a basso costo in Italia
Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4   ∂
Edifici a basso costo in Italia
Casa da 100 k €
Progettisti: Mario Cucinella Architects
www.casa100k.com
www.mcarchitects.it
A
B – C
D
E
Vista dalla strada, fronte esposto a nord.
Vista dal parco, fronte esposto a sud.
Strategie bioclimatiche in inverno.
Strategie bioclimatiche in estate.
“A basso costo – a misura di desiderio – a
basso impatto” sono i tre presupposti - il primo di carattere economico, il secondo di carattere sociale e il terzo di tipo energetico alla base del progetto di ricerca “La Casa da
100 k €”, modello abitativo condominiale. Il
progetto è il tentativo di dare una risposta a
domande di economicità, riduzione di emissioni inquinanti e senso di piacere dell’abitazione. Una casa viva, che lascia spazio alle
diverse identità e modalità di vivere, ma capace di produrre energia con strategie passiva e attive che rendono l’edificio una macchina bioclimatica. “È una casa componibile
in cui solo la cornice è già disegnata”, spiega
Cucinella, “gli spazi interni vanno personaliz-
B
A
zati, mentre quelli esterni vengono socializzati
e permettono di mettere in comune una serie
di oggetti e di strutture -dalle rampe di accesso per le bici alla lavanderia”. Il progetto è stato presentato la prima volta in occasione
della Campionaria delle Qualità italiane con
l’intento di mostrare come la progettazione
di un complesso residenziale ad alta efficienza energetica, non debba più essere
considerata come un’opzione o un apporto
specialistico ma come una condizione essenziale del progetto. “La Casa da 100 K € è
un’idea che abbiamo lanciato qualche tempo
fa e di cui si è parlato molto. Una casa a basso costo, bella e che non solo consuma poco,
ma produce energia con cui pagare, almeno
in parte, l’investimento per acquistarla”. Le
scelte alla base del concept architettonico e
ambientale prevedono l’integrazione tra la
definizione dell’orientamento ottimale, la forma, l’alternarsi di pieni e vuoti, le caratteristiche dell’involucro, gli aggetti e i ballatoi condominiali, le strategie passive ed attive -tra
cui l’integrazione del fotovoltaico in copertura. L’unità “tipo” è costituita da un blocco residenziale di 22 alloggi di diversa tipologia,
ricavati all’interno di una maglia strutturale
estremamente regolare (7,5 x 12 m): simplex
o duplex, con loggia esterna o terrazza, con
accesso privato o da ballatoio comune; per
un totale di 1860 m2 di superficie utile lorda,
distribuiti su quattro livelli fuori terra. Il bloc-
∂   2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano
co è concepito con il fronte più compatto a
nord e quello più articolato a sud e con tutti
gli alloggi a doppio affaccio per permettere
la ventilazione naturale trasversale. Il fronte
sud, maggiormente vetrato, favorisce gli apporti gratuiti invernali ed è riparato, durante
la stagione estiva, dagli aggetti dei ballatoi e
dei corpi scala e da schermature esterne
mobili che garantiscono il controllo solare e
luminoso. La presenza del verde, sulle terrazze e sul tetto-giardino, favorisce il controllo del microclima esterno e contribuisce
al raffrescamento passivo. Lo scheletro
strutturale è cornice del sistema di tamponamento opaco e trasparente, ritmato dalle dilatazioni dello spazio interno - esterno. L’am- D
biente interno è un grande open space, con
sistemi di partizione facilmente personalizzabili. I pannelli fotovoltaici, perfettamente
integrati nella copertura (massimo 600 m2
per blocco tipo), garantiscono il soddisfacimento dei consumi energetici totali dell’edificio, alimentando l’impianto a pompa di calore geotermica o ad acqua di falda, in base
alla localizzazione dell’intervento; inoltre permettono la generazione di un micro-reddito
con il Conto Energia. Particolare attenzione
è riservata alla gestione della risorsa acqua:
è previsto il recupero della acque piovane e
in alcuni casi l’impianto di fitodepurazione.
L’obiettivo di ricerca “a basso costo” ha
orientato la scelta della tipologia costruttiva
e degli elementi tecnologici verso sistemi
E
prefabbricati e a secco, sia per la riduzione
dei costi dovuti alla macro-scala di intervento sia per la rapidità di esecuzione, nonché
per la riduzione dei rischi di cantiere. Oltre
alla soluzione tecnologica di base che prevede una struttura in c.a. e il tamponamento
a secco (in versione leggera e massiva) e
che è frutto del lavoro congiunto con il Partner Italcementi, lo studio MC A sta lavorando
alla prefabbricazione della componentistica
che consentirà di ridurre progressivamente
l’incidenza sul costo di costruzione. La combinazione tra nuove tecnologie, sistemi industrializzati flessibili, una comprensione più
ampia del tessuto sociale, dei bisogni dei
cittadini e l’attenzione all’efficienza energetica disegnano un nuovo scenario. La ricerca
tenta di ricomporre una filiera organica delle
costruzioni che, partendo da un progetto
complessivo in gradi di cogliere anche
aspetti sociali, riesca a dare nuove soluzioni
a nuove esigenze. Lo scenario disegnato
dalla ricerca, Housing Evolution di Makno &
Consulting, evidenzia come l’abitazione sia
oggi al centro - molto più che in passato degli interessi, dei bisogni, dei desideri di
chi la vive. Emergono stili abitativi differenti:
una casa aperta e luogo di socialità, familiare o amicale, capace di rappresentare sé
stessi e il proprio stile, oppure vissuta nel
suo utilizzo pratico e quotidiano. La Casa da
100 K € nasce anche con l’intento di dare
spazio a questi nuovi stili di vita e ridare
senso del piacere all’abitazione.
C
Edifici a basso costo in Italia
5
6
Edifici a basso costo in Italia
Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4   ∂
Edifici a basso costo in Italia
Chiosco eco-compatibile per la Spiaggia
dei Conigli a Lampedusa (AG)
Progettisti: Studio AeV Abbate e Vigevano
con Bruno Masci.
www.aevarchitetti.it
A
B
C
D
E
Sistema di copertura.
Vista dall’involucro esterno.
Pianta in scala 1:100.
Vista esterna.
Foto di cantiere prima del montaggio dei pannelli
fotovoltaici..
La spiaggia dell’Isola dei Conigli rappresenta uno degli ambienti naturali più belli e interessanti di Lampedusa. Il suo elevato interesse naturalistico è dato dalla presenza
dell’unica stazione italiana di Psammodromus algirus, una lucertola di provenienza
africana e dell’unico sito italiano di regolare
1
C
1
2
D
Info point
Punto di ristoro
A
B
ovodeposizione della tartaruga marina
­Caretta-Caretta. L’idea delle tartarughe che
nidificano sulla spiaggia è stata d’ispirazione
per un’architettura come metafora del nido:
una struttura leggera realizzata intrecciando
materiali eco-compatibili, completamente riciclabili e naturalmente deperibili. Un’ archi-
2
tettura leggera a supporto di una fruizione
monitorata e didattica della Spiaggia dei
­Conigli, una struttura modulare di basso
contenuto tecnologico basata sul principio
dell’auto-costruzione, energeticamente
­autosufficiente grazie all’integrazione
­della tecnologia solare fotovoltaica.
∂   2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano
F
1
2
3
Sezione in scala 1:20
annelli vegetali in
P
­canne 50 mm
fissaggio con ­cordame
vegetale
arcarecci in legno
60/120 mm
trave in legno
80/200 mm
Pannelli fotovoltaici
1270/555 mm
profilo ad L in lamiera
piegata 35/35/2 mm
travetto in lgno
­sagomato max. 200 mm
Manto bituminoso
pannello di compensato
marino 20 mm
travetto in legno
60/100 mm
4
5
6
7
Trave in legno
60/180 mm
Pannelli di rami intrecciati 1295 ≈ 2630 mm
tubolare in acciaio zincato Ø 18 mm, fissato
agli angolari in lamiera
sottostruttura in montanti e traversi di legno
60/100 mm
Tavolato in compensato
marino 30 mm
arcarecci 80/120 mm
pannelli in legno
50 mm
trave in legno
80/220 mm
Fondazioni con travi
­rovesce in c.a rivestite
in pietrame.
I materiali da costruzione utilizzati sono tutti
naturali: pietra locale per i muri di base, legno per le strutture di sostegno e pannelli
per le tamponature realizzati con arbusti intrecciati da artigiani locali. Materiali perfettamente integrati con i colori e le caratteristiche del paesaggio. Il chiosco è un volume
rettangolare, leggero e trasparente di circa
60 mq. Ospita su un lato due postazioni lavoro per gli addetti al controllo dell’accesso
alla spiaggia e un piccolo locale magazzino,
sul lato opposto trova invece spazio il punto
ristoro con un altro piccolo deposito per gli
alimenti e per l’alloggio delle batterie dell’impianto fotovoltaico. Il volume è ottenuto assemblando componenti di legno modulare:
travi in abete per la struttura orizzontale e
verticale, pannelli di tamponatura in arbusti
di pioppo intrecciati ad un telaio di irrigidimento di acciaio zincato, una pedana in legno di larice e banconi in compensato marino. La struttura è composta da due sistemi
di copertura piana. Quella superiore è realizF
zata con pannelli di canna pressata che garantiscono una buona permeabilità e ventilazione. Su questa copertura è alloggiato
l’impianto fotovoltaico di 1,5 kWp con moduli
doppio vetro della Istar Solar. Una seconda
copertura più bassa, copre invece la porzione “abitata” del chiosco, con un tetto realizzata con pannelli di compensato marino rivestiti da una guaina coibentante.
L’ impianto fotovoltaico produce l’energia
necessaria alle attività di ricezione e ristoro:
2 computer a servizio del punto di informazione e ricezione, una stampante, due frigo
a cestello a basso consumo per il punto ristoro, una piccola pompa d’acqua per moderati usi di pulizia.
L’acqua piovana è raccolta dalla copertura
del volume chiuso per essere utilizzata
­all’interno del punto ristoro per piccole
­operazioni di pulizia.
Il progetto è stato realizzato con i fondi del
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
territorio, in collaborazione con Area marina
protetta delle Isole Pelagie, Legamabiente
e Ambiente Italia. Progetto impianti Technologies 2000, e costruzione Campione InduE
stries s.p.a.
Edifici a basso costo in Italia
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Traduzioni in italiano
Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4   ∂
Prodotti
Planium modulo radiante
Greenwood
Sviluppato in partnership con Eurotherm
S.p.A. su progetto di Terenzi S.r.l. e Design Group Italia è un sistema di pannelli
radianti per riscaldamento e raffrescamento sopraelevati scomponibili ad alta
efficienza energetica, con cui è possi­
bile conciliare le esigenze tecniche
con un eccellente risultato stilistico e
di ­qualità nel comfort. Il modulo ha
­dimensioni standard di 600 ≈ 600 mm.
Legno composito con elevate caratteristico tecnico-meccaniche e termiche,
buona stabilità dimensionale, resistenza
all’invecchiamento e agli agenti atmos­
ferici, ridotto livello di manutenzione,
basso assorbimento dell’acqua ed
­elevati standard di sicurezza per zigrinatura a
­ ntisdrucciolo e assenza di schegge. È una soluzione ecologica in quanto
­riduce l’utilizzo del legno ed è ecocompatibile.
Planium S.r.l.
Via Tolstoj 27/A, San Giuliano Milanese
[email protected]
www.planium.it
Bizeta S.r.l.
Via delle Industrie 11, Salzano
[email protected]
www.greenwood-venice.com
Lightwall
Futura
Lastra ondulata per facciate ventilate
ad elevate caratteristiche tecnico-prestazionali in polimglass che permettono
la realizzazione di un involucro in colori
brillanti garantiti 15 anni, resistenza
­ineguagliabile alle alterazioni chimicoambientale, facilità di manutenzione,
rapporto qualità/costo estremamente
­favorevole.
Concepita per ottenere il massimo
­comfort termico ed il minimo impatto
ambientale, Futura garantisce una
­perfetta integrazione tra camera di
­combustione e bruciatore a micro­
fiamma per una combustione pulita
ed una minima emissione di agenti
­inquinanti. Basso tenore di monossido
di CO2 e di ossidi di azoto e un inno­
vativo concetto di condensazione
che consente l’evacuazione dei fumi
a bassissime temperature (< 55 C°).
Tecnoimac
Via della stazione aurelia 185, Roma
[email protected]
www.tecnoimac.com
Harry’s S.r.l.
Via Gatta 2, Mestre
[email protected]
www.teknopoint.com
Brollo Solarparking
Preprufe®
La pensilina fotovoltaica in kit è un
­prodotto di grande industrializzazione
che abbina i vantaggi del sistema di
­copertura fotovoltaico Mercegaglia alla
praticità di un kit modulare a partire da
2 posti auto con possibilità di sviluppo
su più file in tutte le direzioni. Il sistema
è in tubi strutturali d’acciaio.
Con 4 moduli da 8 posti auto si possono
installare 5,76 kWp di potenza elettrica.
Le membrane pre-getto Preprufe®, in
HDPE, grazie alla speciale matrice Advanced Bond Technology™, sviluppano
una tenace adesione meccanica al calcestruzzo fresco della platea e dei muri
verticali durante la fase di getto e successivo indurimento. Preprufe protegge
come una pelle la struttura in calcestruzzo e ne garantisce qualità e durabilità
nel tempo. La protezione è certificata al
gas Radon.
Mercegaglia divisione fotovoltaico
Viale Sarca 336, Milano
[email protected]
www.mercegaglia.com
W. R. Grace Italiana S.p.A.
Via Trento, 7, Passirana di Rho
[email protected]
www.graceconstruction.com
Listotech
Duck
E’ un sistema di moduli precompressi
­lineari che vanta di un profilo tecnico
con diverse punte di eccellenza: proprietà antiscivolo, peso per unità di
­superficie inferiore a quello di molti altri
materiali d pietra liquida ma con caratteristiche eccellenti in termini di carico
di sforzo superiori, bassa assorbenza
all’acqua che previene usura ed alterazione. I moduli possono essere incollati
o semplicemente adagiati sul massetto.
Il miscelatore Duck, la cui forma si
­richiama ad un becco di un’anatra, è
­caratterizzato da una linea morbida e
­armonica. Il design efficiente con effetto
cascata non si limita a una semplice
­risposta estetica ma consente un ris­
parmio sul consumo d’acqua di oltre
il 40 % rispetto ai comuni rubinetti.
­Risparmiare acqua ed energia sono
gli obiettivi di “Water Saving Philosophy”, nuova mission aziendale.
Listotech S.r.l.
Via De Toni 6, Campodarsego
[email protected]
www.listotech.it
Rubinetterie Teorema
Via XX settembre 120, Flero
[email protected]
http:www.teoremaonline.it
∂   2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano
Traduzioni in italiano
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Pagina 286
Editoriale
Razionalizzazione dei costi come
­opportunità
I costi di costruzione di un edificio diventano
tema di dibattito televisivo e argomento dei
quotidiani solo quando in edifici spettacolari
si sfiorano smisuratamente i budget, come
dimostra il recente caso della Elbphilarmo­
nie di Amburgo. E anche i colpevoli sono
presto trovati: a ragione o a torto, vengono
sempre imputati gli architetti. Per molto tem­
po gli architetti si sono presentati come arti­
sti dell’architettura e di conseguenza, l’aset­
tico compito di controllare i costi e il rispetto
del timing di lavoro costituivano solo una
­fastidiosa necessità. In un periodo di grave
crisi economica, in un momento in cui l’epo­
ca delle icone dell’architettura volge ormai
alla fine, si preannuncia un nuovo radicale
cambiamento di pensiero per il futuro: gli
­architetti devono portare la propria compe­
tenza in diversi settori dell’edilizia. Se riusci­
rà agli architetti di imporre oltre all’indiscuti­
bile ruolo legato alla forma anche la funzione
di irrinunciabili esperti di economia e sos­
tenibilità in architettura, si aprirà una nuova
prospettiva: l’opportunità di riconquistare
il terreno perduto nel processo edilizio.
Parlare di efficienza di costi non ha nulla a
che vedere con il tema delle costruzioni a
basso costo; da punto di vista formale, gli
obbiettivi economici non dovrebbero neces­
sariamente costituire un fattore negativo.
Spesso, rinunciare al superfluo porta a solu­
zioni stupefacenti dal punto di vista formale.
Nel saggio proposto a pag. 288, Dietmar
Eberle propone la tesi “costruire a basso
­costo = costruire sostenibile”. Più ancora
dei costi di costruzione, si pone la questione
di ottimizzare l’articolazione funzionale in
pianta, ma soprattutto la questione dei costi
di manutenzione e di fabbisogno energetico,
aspetti che avrebbero un effetto economico
non solo sul committente ma anche sulla
protezione climatica.
Discussione
Pagina 288
Costruire a basso costo significa
­costruire sostenibile
Dietmar Eberle
Lamentarsi di committenti, costi e limitazioni
alla “creatività” che vengono conseguente­
mente imposte, è abbastanza comune tra
architetti. Alcuni professionisti poi, sanno
sfruttare bene la situazione quando si tratta
di strumentalizzare anche i media per le pro­
prie rimostranze. Spiegano, infatti, che il ri­
sultato di un progetto è scadente perché è
stato investito poco denaro per l’architettura.
Secondo noi, questa argomentazione si ba­
sa su un equivoco elementare circa il ruolo
dell’architetto nel processo di progettazione
e costruzione. Il controllo dei costi deve pre­
cedere il concetto di costruzione efficiente a
basso costo. Sotto questo aspetto siamo alla
questione della responsabilità professionale
e dell’importanza sociale del nostro stato.
Concretamente, per gli architetti il rifiuto del­
la questione costi significa che qualcun altro
si assuma questo compito. La squadra dei
controllori dei costi approfitta della possibile
incapacità dell’architetto di assumersi la re­
sponsabilità per tutte le esigenze del cantie­
re. Ma consegnare la responsabilità del can­
tiere riduce il potere di influire sul processo
di progettazione da parte dell’architetto.
Chi riesce a tenere sotto controllo i costi,
­sicuramente si chiede che cosa significhi in
realtà costruire a basso costo. Rispondere
a questa domanda in un periodo di crisi e
di incremento dei canoni di locazione con la
parola “economico” è sicuramente un errore.
Se pensiamo al settore edile, “economico”
significa ridurre il volume riscaldabile o ri­
sparmiare sulle finiture. Ma quali implicazioni
si determinano a lungo termine?
Gli edifici hanno come caratteristica la ten­
denza a vivere più a lungo del loro periodo
di ammortamento. Sono parte integrante
dell’ambiente ed hanno la capacità di farlo
migliorare o peggiorare.
Ridurre la costruzione di edifici abitativi agli
aspetti puramente qualitativi farebbe esorbi­
tarne il costo oltre ad innescare problema­
tiche inerenti al fatto che i costi aggiuntivi
supererebbero di gran lunga il ritorno dell’in­
vestimento iniziale. I sobborghi in fiamme
di Parigi, edifici prefabbricati in pannelli di
cemento, problemi sociali insieme a violenza
e vandalismo che sono un prodotto della
­cementificazione funzionale mostrano che
possono insorgere costi rilevanti nelle socie­
tà della “ricca” Europa. I cosiddetti edifici
funzionali degli anni ’60 e ’70 mostrano quali
sono le problematiche che si trascinano le
costruzioni “economiche”. Se ne deduce
che la richiesta di costruzioni a basso costo
è il risultato di una mancanza di consapevo­
lezza adeguata alle richieste del committen­
te. Un esempio di quanto complessa sia la
descrizione di un prodotto e di quanto siano
stretti i parametri entro i quali l’architetto
­deve decidere, lo si vede nella realizzazione
di residenze. Nel contesto della globalizza­
zione, la discussione riguardo ai costi è
­condotta su una linea alquanto discutibile.
Dovrebbe essere abbastanza evidente che
solo i prodotti ecologici sono in grado di
­fornire un equilibrio tra comfort ed consumo
delle risorse.
Molti paesi in rapida via di sviluppo, special­
mente in estremo oriente si trovano ora in
una fase di industrializzazione simile a quel­
lo in cui versava l’ Europa intorno al 1910.
L’Europa è importante nel suo contesto
­poiché è il vecchio mondo, diversamente
dagli Stati Uniti che sono il modello dei paesi
emergenti, in particolar modo per quanto
concerne la cultura abitativa, il comfort e la
vita urbana. Oggi più della metà della popo­
lazione vive in agglomerati urbani. Se in
questi paesi in via di sviluppo si desidera
avere il medesimo standard di comfort, con
un fabbisogno di risorse simile, avremmo bi­
sogno di una doppia quantità di potenziale
energetico, di materie prime e riserve di os­
sigeno. Questo scenario chiarisce la respon­
sabilità di tutti coloro che sono coinvolti
nel processo costruttivo, specialmente in
Europa. Le questioni di economia edilizia
possono essere risolte solo considerandone
la sostenibilità ecologica ed un ottimo mana­
gement delle risorse. Qualsiasi altro approc­
cio sarebbe pericoloso per il pianeta e i
­nostri successori sarebbero presto chiamati
a farne i conti.
In altre parole, si rende necessaria un’analisi
della situazione abitativa in Europa; co­
struendo a basso costo, è necessaria
un’edilizia responsabile. Il prodotto “casa”
ha bisogno di finanziamenti per l’acquisto
del terreno e la costruzione dell’edificio
­stesso. I programmi di finanziamento preve­
dono che il prestito in rate sia ripagato in
una economia in costante crescita ed incre­
mento dei guadagni. La realtà odierna però
non favorisce un sistema del genere.
L’edilizia abitativa in Europa presenta altri
­inconvenienti. Ancora oggi le case sono pro­
gettate come unità per famiglie con entrate
economiche medie. Le statistiche conferma­
no però che costituiscono solo il 45% delle
unità interessate alle abitazioni. E questo
­numero è in declino. D’altra parte la doman­
da di case per single e gli spazi residenziali
dove di possano installare uffici o attività
10
Traduzioni in italiano
Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4   ∂
Documentazione
professionali sta incrementando. Inoltre, il
dopo guerra ha portato l’Europa alla costru­
zione di numerose case a basso costo pro­
gettate per usi specifici e con una vita utile
delle persone estremamente limitata di circa
30 – 50 anni.
Alla luce di queste mancanze la sfida per gli
architetti è di pianificare edifici più efficienti.
Un aspetto centrale è la relazione tra l’inve­
stimento ed il valore del suo utilizzo.
Non c’è alcuna ragione di ridurre la super­
ficie. In ­futuro, il mantenimento del valore
ecologico ed economico sarà un tema cru­
ciale. La neutralità funzionale delle aree abi­
tative possiede un ruolo in questo. Se non è
stato predefinito l’utilizzo, è possibile adibire
i volumi ad altre forme di abitative. Residen­
ze per la terza età oppure dove si possa vi­
vere ed abitare allo stesso tempo sono solo
alcuni esempi dei possibili utilizzi. Soluzioni
intelligenti forniscono spazi aperti, le cui fun­
zioni possono essere adattate a bisogni per­
sonali e necessità di comfort. Secondo noi,
infatti, il layout di pianta non è una questione
architettonica ma individuale. Il concetto
non è particolarmente costoso: i parametri
materiali, le divisioni interne, le porte e le
­superfici ammontano a meno del 15% del
costo totale. In altre parole, l’approvazione
sociale degli interni è decisiva nel mantene­
re il valore di una abitazione. Il consenso so­
ciale e culturale non dipende solamente da
chi occupa lo spazio ma anche dai passanti
che hanno un ruolo cruciale nella sostenibi­
lità degli edifici. Gli edifici residenziali sono
l’epidermide della città. Il consenso da parte
della società determina l’ esistenza di svi­
luppi e il mantenimento del valore per un
­periodo più lungo. I materiali e la qualità ar­
chitettonica incrementano questo processo
di gradimento ma trasmettono anche il mes­
saggio dell’edificio: questo è ciò che rende
l’involucro esterno una vera facciata. Il con­
tributo che un edificio residenziale porta con
sé nello spazio pubblico è la considerazione
più importante che l’architetto deve fare.
Il prodotto “abitazione” significa molto più
che realizzare una quantità di superfici utili.
Se intendiamo costruire abitazioni sostenibili
e di conseguenza efficienti dal punto di vista
economico, dobbiamo costruire bene.
­Oltre alla funzione prettamente urbanistica,
un edificio residenziale è una struttura
­tecnologica che definisce i parametri d’in­
gegneria strutturale, la via pubblica per la
porta di casa, le infrastrutture ed infine il
­sistema tecnico. Sotto questa luce, pensa­
re di “costruire bene” significa ottimizzare
l’area disponibile, come pure determinare
il valore funzionale per gli utenti. Prima di
tutto bisogna valutare l’area edificata al
di fuori dell’abitazione.
L’ottimizzazione del potenziale in fatto di
connessioni e di spazi di deposito è elevata.
Particolarmente efficienti sono ad esempio
gli edifici isolati che offrono ai residenti una
maggiore personalizzazione nelle superfici
di facciata e nell’orientamento.
I costi di mantenimento e quelli operativi,
le ripara­zioni da atti vandalistici e la
­gestione ­delle ­proprietà è chiaramente in­
fluenzata dal ­progetto delle aree pubbliche.
Dalla definizione degli edifici come prodotto
(in realtà una definizione dell’edificio stesso)
attraverso la questione di come progettare
un edificio in modo efficiente, si arriva alla
fase finale: il processo decisionale dalla pro­
gettazione che prelude all’implementazione
dell’edificio stesso.
Nel nostro studio di architettura abbiamo
sviluppato un sistema di progettazione che
cerca di ottenere il massimo livello di inte­
grazione. All’inizio del progetto, nel momen­
to di maggiore incertezza, è necessario
prendere le decisioni più importanti. Nella
nostra metodologia pratica, la definizione
­simultanea di scopi e metodi attraverso i
quali raggiungere l’obiettivo costituiscono
una funzione primaria. Un libro progetti è
uno strumento importante ed efficiente per
implementare questi scopi. Serve da mezzo
interno ed esterno per garantire la qualità
nostra e dei nostri clienti. La qualità per il
committente è particolarmente importante:
all’inizio del progetto infatti si possono già
raccogliere le informazioni riguardo alle af­
fermazioni con rilevanza di costo riguardanti
i dettagli di un progetto. I committenti devo­
no essere pronti a spendere di più nelle fasi
iniziali rispetto ad un processo convenziona­
le: si passa dal progetto preliminare al pro­
getto definitivo sino all’implementazione. In
cambio, i committenti ricevono una stima
degli investimenti che si discosta poco dal
costo del prodotto finito.
In questo processo decisionale è importan­
te trovare un linguaggio comune. Il commit­
tente dovrebbe essere in grado di com­
prendere il corso degli eventi e allo stesso
tempo è necessario definire le misure per
le relazioni di costo. Il modo più semplice
è relazionare i costi di un edificio al metro
quadro. Infatti, il cliente acquista secondo
questo metro e contemporaneamente lo
­cede anche in locazione.
In futuro, il ruolo dell’ architetto non sarà
più quello di lamentarsi della mancanza
di fondi ma quello di essere attivo nel pro­
cesso decisionale per riuscire ad integrare
i vari ­sistemi. In termini di realizzazione c’è
un ritorno all’impiego di risorse locali, in
controtendenza rispetto alla recente impor­
tazione di materiali speciali provenienti da
paesi ­lontani. Questo aiuta ad abbattere i
costi aiutando la sostenibilità dei progetti
e favorendo, come in passato, la partico­
larità. ­Bisogna inoltre considerare che una
migliore qualità è alla lunga più economica
poiché niente è più caro della demolizione
di edifici di scarsa qualità anche in termini
ecologici. Il know-how locale insieme
­all’applicazione delle conoscenze tecniche
moderne permettono di ottenere una archi­
tettura duratura che riscontra il riconosci­
mento della società in termini di identifica­
zione, bellezza e comodità.
Pagina 310
Centro attività per bambini in parco
­giochi, Melbourne
A sud di Melbourne, in un parco giochi è
stato realizzato un centro di attività dove
­dopo la scuola i bambini possono incontrar­
si, svolgere i compiti, dipingere, fare attività
creative, ascoltare musica e molte altre atti­
vità. Il budget di progetto era stato calcolato
in maniera estremamente ridotta, dato che
anche i costi di manutenzione dovevano
­essere contenuti. In particolare, era indi­
spensabile che la fase di realizzazione fosse
breve dato che l’intero parco doveva rima­
nere aperto al pubblico. Gli architetti, che
hanno una certa esperienza nell’utilizzo di
materiale di riciclo, optano per l’impiego di
quattro container navali usati. I container
­sono sovrapposti in modo da creare spazi
intimi di raccoglimento o ampi spazi comuni
multifunzionali. Da ogni container è possibile
relazionarsi con l’intorno e accedere
all’aperto. Inoltre, l’intervento non doveva
produrre scarto. Tutti i resti delle lavorazioni
dovevano essere reimpiegati: per le finestre
e le porte ma anche per i parapetti e le
schermature solari sono state recuperate
­lamiere dai container. Tutti i materiali da co­
struzione usati e tutti gli elementi edili impie­
gati sono stati realizzati con materiali riciclati
o usati. Il rivestimento delle pareti all’interno
è in quadrotti di moquette a due colori in­
collati su lastre di particelle. Per minimizzare
l’incidenza dei raggi solari durante l’estate,
si è previsto di rivestire l’isolamento sul lato
esterno con pellicola a riflessione termica
in alluminio. La laccatura originaria delle
­lamiere dei container e i segni di usura sono
stati appositamente lasciati in quanto testi­
monianze della vita nei mari del mondo:
ora i container hanno trovato un luogo
­stanziale proprio nei pressi del porto.
Planimetria generale
scala 1:500
Sezione • Piante
scala 1:200
1
2
3
4
5
6
Ingresso
Area didattica
Spazio polifunzionale
Atrio
Balcone
Terrazza di copertura
Funzione:
centro attività per l’infanzia
∂   2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano
Costo di costruzione lordo: 75.822 €
Costo di costruzione per m² di sup. lorda: 597 €
Superficie lorda: 127 mq
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Corrimano in essenza di legno dura 150/40 mm
Lamiera container in acciaio sagomato, ritagliata
Tavole di legno 65/24 mm
Lamiera container in acciaio sagomato
foglio di alluminio
telaio in legno, strato termoisolante 90 mm
pannello di particelle 9 mm
con quadrotti di moquette incollati 10 mm
Quadrotti di moquette 10 mm incollati
su pannelli di particelle 9 mm
impermeabilizzazione del pavimento
container in pannello di masonite
profilato del container
Lamiera di rivestimento saldata
Profilo cavo in acciaio ¡ 230/75 mm
Angolare in acciaio continuo su tre lati
∑ 170/35/5 mm
Piatto in acciaio 170/5 mm
Profilato del container in tubolare di acciaio
Telaio in legno con porta in legno e vetro
Lamiera container in acciaio sagomato,
foglio in alluminio,
telaio in legno squadrato 45/90 mm
strato termoisolante intermedio 90 mm
pannello in masonite 9 mm
con quadrotti in moquette incollata 10 mm
Profilato in acciaio ∑ 75/75/5 mm
Porta esistente del container
Sezione orizzontale • Sezione verticale
scala 1:20
Pagina 314
Casa d’abitazione, Porto
Prima della ristrutturazione, la casa si trova­
va chiusa fra altri edifici esistenti in uno
­stato di completa desolazione. Gli architetti
sfruttano questa situazione per svuotare
completamente l‘edificio all’interno e per
operare una riorganizzazione funzionale
completamente nuova. Vengono mantenuti
i muretti in granito e le travi lignee portanti
del piano intermedio. Lo spazio interno è
concepito come successione di spazi arti­
colati dalla scala in legno in aggetto posizio­
nata su un lato. Si accede dal piano più
basso, a livello del pendio dove si colloca
l’area d’ingresso. Salendo alcuni gradini,
ad un livello superiore si trovano la camera
da letto e i servizi. Ad un livello superiore,
si distribuisce lo spazio a giorno ripartito tra
area pranzo e area soggiorno. A corona­
mento dell’edificio su quattro livelli si trova
uno spazio ad ufficio con ampia terrazza.
Mentre verso strada coerentemente con le
proporzioni storiche di facciata, la ristruttu­
razione mantiene pieni e vuoti alternando
Traduzioni in italiano
11
superfici intonacate e parapetti in ferro
­battuto, il fronte principale viene rivestito da
una pelle traslucida in policarbonato: una
pelle economica che ha consentito di realiz­
zare una ristrutturazione a basso costo.
Planimetria generale
scala 1:1000
Sezioni • Piante
scala 1:250
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Ingresso
WC
Camera da letto
Bagno
Soggiorno
Cucina
Pranzo
Terrazza
Ufficio
Funzione:
residenziale (riqualificazione)
Costo di costruzione lordo: 120.000 €
Costo di costruzione per m² di sup. lorda: 667 €/m²
Volume totale costruito: 534 m3
Superficie lorda: 180 m²
Superficie utile (escl. sup. accessoria): 147 m²
Sezione verticale
Sezione orizzontale
scala 1:20
1 Copertura:
manto in pannelli ondulati di fibra di cemento
strato isolante in EPS 40 mm
pannello in compensato 20 mm
trave IPE in acciaio, strato intermedio
termoisolante in lana minerale 100 mm
pannello in cartongesso 12 mm
2 Facciata:
lastra ondulata in policarbonato trasparente 6 mm
orditura in tubolari di acciaio ¡ 40/40/2 mm
lastra ondulata in policarbonato opaco 3 mm
3 Profilo in acciaio ∑ 50/50/5 mm
4 Solaio:
tavole in pino massello 22 mm
orditura in legno
pannello in compensato 2≈ 22 mm
travi in legno (esistenti) con strato isolante
intermedio 120 mm
pannello in cartongesso 15 mm
5 Vetro di sicurezza stratificato 10 mm
6 Solaio in c.a. (esistente)
7 pannello ondulato in fibra di cemento
con telaio perimetrale in angolare
impermeabilizzazione
strato termoisolante 40 mm
muratura in laterizio 110 mm
intonaco 18 mm
8 Lastra ondulata in policarbonato trasparente 6 mm
parete in granito (esistente)
impermeabilizzazione
pannello in XPS 40 mm
muratura in laterizio 110 mm
intonaco 18 mm
9 massetto flottante con riscaldamento radiante
strato di separazione, strato isolante XPS 50 mm
impermeabilizzazione bituminosa
calcestruzzo 120 mm
10 Montante in profilato di acciaio 2≈ ‰ 240/100 mm
11 Portafinestra scorrevole con vetrazione isolante
pa sull’idea di un fienile abitato, dove la
semplicità e il nesso con l’intorno contri­
buiscono a consolidarne l’aspetto.
A questo si addiziona il richiamo all’imma­
gine storica del “Longère”, l’edificio rurale
o dedicato alla pesca dotato di copertura
lievemente inclinata e di struttura in pianta
razionale con poche aperture in facciata.
Dato che sia i tempi che il budget erano
estremamente limitati, gli architetti hanno
optato per un sistema edilizio leggero in
­acciaio.
I profili in acciaio di soli 6 mm di spessore
laminati a freddo presentavano diversi van­
taggi: ottimo rapporto peso proprio/portata
e rapidità di montaggio sia in stabilimento
che in cantiere. La combinazione con un
­allestimento d’interni realizzato a costi con­
tenuti, ha consentito la realizzazione di due
piani di 185 mq di superficie abitabile con
un budget estremamente limitato.
Sezioni
Piante
scala 1:200
1 Terrazza
2 Soggiorno
3 Pranzo
4 Cucina
5 Ingresso
6 Disimpegno
7 Camera
8 Attività domestiche
9 Garage
10 Galleria
11 Ripostiglio
Destinazione:
casa unifamiliare
Costo di costruzione lordo: 135.680 €
Costo di costruzione per m² di sup. utile: 717 €
Volume totale costruito: 785 m3
Superficie utile: 189 m²
Sezione orizzontale ante d’apertura
Sezione verticale
scala 1:20
1
Pagina 318
Casa d’abitazione, Montbert
A 20 chilometri da Nantes, immersa in
­campi e prati, sorge una casa su due livelli
rivestita di lamiera ondulata. La casa per
una giovane famiglia di agricoltori si svilup­
2
3
4
Lamiera ondulata 20 mm
intercapedine ventilata
guaina di impermeabilizzazione per coperture
travi inclinate in profilati leggeri di acciaio
‰ 170/56/1,6 mm
strato termoisolante intermedio in lana di vetro
insacchettato 100 mm
strato termoisolante in lana di vetro 200 mm
barriera vapore
pannello di cartongesso 13 mm
Terzera in profilato leggero di acciaio
‰ 140/56/1,5 mm
Piattabanda di testa e a base del profilato
leggero di acciaio fi 146/70/1,5 mm
Montante in profilato leggero di acciaio
12
Traduzioni in italiano
‰ 140/56/1,5 mm
5 Lamiera ondulata zincata 20 mm
strato termoisolante in lana di vetro
insacchettato 80 mm
pannello in compensato 13 mm
strato termoisolante in lana di vetro
insacchettato 140 mm
pannello di cartongesso 13 mm
6 Trave perimetrale in doppio profilo leggero
di acciaio ‰ 200/70/1,7 mm
7 Pannello multistrato a tre fogli 22 mm
pannello isolante in truciolare bituminoso 8,5 mm
trave trasversale in profilato leggero di acciaio
‰ 170/56/1,6 mm
trave longitudinale in doppio profilato leggero
di acciaio ‰ 200/56/1,6 mm
pannello di cartongesso, sospeso 13 mm
8 Parapetto in piatto d’acciaio ¡ 50/8,5 mm
9 Massetto cementizio 60 mm
pannello di coibentazione con riscaldamento a
pavimento 70 mm
platea in c.a. 150 mm
10 Architrave composto in doppio profilato leggero
fi 146/70/1,5 mm e quattro ‰ 200/56/1,6 mm
Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4   ∂
Il valore del fabbisogno di energia primaria
pari a ­soli 39,5 kWh/mq rende l’edificio
con ­ventilazione controllata conforme allo
­standard delle case a risparmio energetico
di classe KfW 40.
La struttura della palazzina residenziale
­deriva dal sistema prefabbricato a grandi
pannelli “Plattenbau”, evolutosi con l’aggi­
unta di nuovi elementi formali e tecnologici.
Le pareti esterne, realizzate tramite processi
di prefabbricazione completamente indu­
strializzati, sono elementi sandwich con un
nucleo di coibentazione in schiuma estrusa.
La superficie esterna è caratterizzata da
particolari semplici e dal cemento bianco
mescolato a sabbia rossa. La superficie
­interna è spatolata e tinteggiata mentre i
giunti tra i pannelli sono solitamente nasco­
sti dall’innesto delle pareti interne.
La cos­­truzione è stata realizzata al costo
di 1267 €/mq nonostante l’uso di materiali
di ­costruzione di qualità, come i serramenti
in legno e alluminio e il parquet.
Planimetria generale • scala 1:4000
Piante • scala 1:400
1
2
3
4
5
6
7
Pagina 322
Palazzina residenziale a Neu-Ulm
La palazzina residenziale fa parte di una
­serie di progetti di residenze che la società
immobiliare municipalizzata di Neu-Ulm
­intende realizzare nel quartiere a destinazio­
ne da convertire di Wiley-Süd. Il volume
­disegnato da chiare linee è stato realizzato
in elementi prefabbricati di calcestruzzo con
giunti accuratamente sigillati sino a non es­
sere percettibili in facciata. Gli appartamenti
si aprono a ovest verso il parco civico trami­
te logge o “stanze all’aperto” integrate nel
corpo di fabbrica con funzione di filtro tra
spazio abitativo privato e parco pubblico.
L’abitazione progettata senza barriere archi­
tettoniche dovrebbe offrire spazi disegnati
secondo modelli di vita differenti e consen­
tire l’insediamento di diverse forme di resi­
denza. In conseguenza, il grado di definizio­
ne degli interni a livello architettonico è stato
ridotto per non impedire la corrispondenza
con le future generazioni e con lo sviluppo
di altri modi di vivere. Il concetto scelto di
spazi singoli privi di una gerarchizzazione
crea la possibilità di un’utenza variabile:
­dalla comunità di studenti alla famiglia.
Le cucine sono concepite sia come ampi
spazi abitabili o integrati nell’area di sog­
giorno. Il gioco che si percepisce in facciata
dato dalle differenze di profondità delle
aperture o dalla posizione variabile del
­piano delle vetrate, oltre l’alternanza di para­
petti trasparenti e traslucidi, conferisce pla­
sticità al c
­ orpo monolitico della palazzina.
Ingresso palazzina
Deposito biciclette
Deposito rifiuti
Cucina abitabile
Soggiorno
Camera
Telelavoro
Destinazione: casa unifamiliare
Costo di costruzione lordo: 1.188.733 €
Costo di costruzione per m² di sup. utile: 1.267 €
Volume totale costruito: 4.768 m3
Superficie lorda: 1.356 m2
Superficie utile: 938 m²
Sezione • scala 1:400
Sezione verticale • scala 1:20
1 Profilo in acciaio incollato ∑ 100/1005 mm
2 Elemento sandwich in c.a. prefabbricato:
cls. a vista in cemento bianco e
sabbia rossa 80 mm,
strato termoisolante estruso 140 mm,
cls. 160 mm
3 Lamiera di alluminio saldata
rivestimento colorato 3 mm
struttura interna in acciaio zincato
unione a taglio termico
4 Serramento in legno-alluminio
(U = 1,0 W/m2K)
5 Parapetto in vetro di sicurezza stratificato 12 mm
corrimano in tubolare di alluminio ¡ 40/30 mm
6 Pavimento in lamiera di alluminio striato 3 mm
7 Parquet 10 mm
8 Controsoffitto in legno di Tatajuba 135/25 mm
elemento in legno squadrato 40/50 mm
foglio traspirante
strato in fibra minerale 120 mm
barriera vapore 4 mm
9 Parapetto in vetro di sicurezza stratificato
traslucido 16 mm
10 Elemento prefabbricato in c.a. 220/140 mm
11 Grigliato in legno su materassino
in gomma granulare 20 mm
guaina sintetica di impermeabilizzazione
monostrato 2 mm
strato isolante in pendenza in PS estruso 105 mm
strato isolante anticalpestio 15 mm,
barriera vapore 4 mm
Sezioni orizzontali • scala 1:20
1 Rivestimento intradosso
in abete rosso tinteggiato bianco
2 Elemento sandwich in c.a. prefabbricato:
cls. a vista in cemento bianco e
sabbia rossa 80 mm,
strato termoisolante estruso 140 mm, cls. 160 mm
3 Lamiera di alluminio saldata
rivestimento colorato 3 mm
struttura interna in acciaio zincato
unione a taglio termico
4 Serramento in legno-alluminio
(U = 1,0 W/m2K)
5 Parapetto in vetro di sicurezza stratificato 12 mm
6 Fissaggio angolare d’acciaio zincato 140/70 mm
7 Giunto saturato con guarnizione
a deformazione permanente, giunto interno
sabbiato e mascherato da innesto parete interna
8 Rivestimento a parete in legno di Tatajuba
­impregnato 135/25 mm
legno squadrato 40/50 mm, foglio traspirante
strato termoisolante in fibra minerale 120 mm
barriera vapore 4 mm
9 Parapetto in vetro di sicurezza stratificato
con lamina traslucida 16 mm
10 Telaio verniciato in profilati di acciaio
fi 25/25/4 mm
vano nello strato esterno del pannello per
piastra di ancoraggio premontata
11 Doccione Ø 50 mm
12 Strato termoisolante in fibra minerale 60 mm
Pagina 327
Complesso per attività produttive,
­Valbonne
Il nuovo complesso per attività produttive
sorge tra lecci e pini a Valbonne. In prece­
denza, nella località non esisteva un parco
industriale; la realizzazione del complesso
si deve all’impegno del sindaco di questa
piccola cittadina francese ai margini della
Costa Azzurra. Il sindaco riconosce non solo
la grande importanza dell’Associazione de­
gli artigiani, come rilevante fattore economi­
co per Valbonne, ma anche la necessità
di contrastare l’incontrollata crescita urbani­
stica della propria città. Nel 2005 indice
un concorso per la realizzazione di un volu­
me industriale su un’area di 4500 mq, da
ven­dere successivamente tramite fraziona­
mento in piccole lotti. Gli architetti Comte &
Vollenweider vincono il concorso per il con­
cetto di una disposizione urbanistica del
complesso a pianta chiusa. I lati aperti del
trapezio che si viene a creare lasciano
­aperte le prospettive e le relazioni create da
percorsi tra interno ed esterno. Gli ingressi
degli atelier e dei laboratori sono rivolti verso
il parco chiuso tra gli edifici, con posti auto
integrati nel paesaggio naturale. Il modulo
di base di 7≈14 m di dimensione con coper­
tura a una falda, è stato generato dalle
­superfici necessarie alle 23 unità. Le faccia­
te sono permeate dall’alternarsi di diversi
materiali: pannelli trasparenti in policarbo­
nato, porte scorrevoli in legno, griglie di
­metallo, lamiere ondulate di alluminio ordite
secondo direzioni alternate. Generando un
contrasto con i muri di perimetrazione in
­calcestruzzo a vista. L’integrazione di ele­
menti portanti lignei prefabbricati e materiali
semplici ha mantenuto il costo di costruzio­
ne contenuto e di conseguenza le unità so­
no state vendute ad un prezzo accessibile.
∂   2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano
Traduzioni in italiano
2
3
Planimetria generale • scala 1:6000
4
5
6
Destinazione:
complesso per attività produttive
Costo di costruzione lordo: 4.284.580 €
Costo di costruzione per m² di sup. utile: 996 €
Volume totale costruito: 26.660 m3
Superficie lorda: 4.500 m²
Superficie utile: 4.301 m²
7
8
9
10
11
12
Pianta • scala 1:1500
13
14
guaina in PVC, pannello OSB 12 mm
travi inclinate 80/120 mm
strato intermedio in lana minerale 120 mm
pannello OSB 9 mm
Parete:
lamiera ondulata zincata1,8 mm
listelli 40/25 mm, impermeabilizzazione
traversi in legno 45/120 mm
strato intermedio in lana minerale 120 mm
pannello OSB 19 mm
Parete in calcestruzzo a vista 200 mm
rivestita con pannelli OSB
Giunto strutturale antisismico
Terzera in legno lamellare 160/400 mm
Montanti in legno lamellare 2≈ 140/280 mm
1≈ 100/440 mm con unione resistente a flessione
Diagonale in legno lamellare 140/240 mm
Montante in lamellare 100/240 mm
legno lamellare 140/320 mm
Scossalina in lamiera zincata
Profilato di alluminio
Pannello traslucido in policarbonato 40 mm
su profilo di acciaio zincato
Traverso in legno massello 100/160 mm
Traverso in legno massello 140/400 mm
Sezione edificio nord • scala 1:500
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Edificio nord
modulo 300 –600 m²
Edificio ovest
modulo 100 –200 m²
Edificio sud
modulo 100 –200 m²
Edificio est
modulo 50 –200 m²
Area d’accesso
Consegne e parcheggio
Integrazione preesistenze arboree
Posti auto
Superficie polifunzionale
Sezione bb • scala 1:250
Sezioni particolareggiate • scala 1: 20
1 Copertura:
lamiera ondulata zincata
1,8 mm su profili in acciaio zincato
Pagina 332
Riqualificazione di una stazione di
polizia, Chemnitz
Il corpo di fabbrica che prima della ristruttu­
razione si presentava anonimo in un colore
marrone pallido, oggi è un volume riconosci­
bile che riprende i colori del corpo di polizia
sassone: una pelle argentata luccicante si
­ripiega sull’edificio liberato da aggetti e da
addizioni dove l’ingresso enfatizzato dalla
presenza della scala esterna viene ritagliato
dal volume del fabbricato risaltando in un
verde saturo. All’inizio degli anni ’80,
un’azienda di ricostruzione e riparazioni edili
erige la vecchia stazione della ex polizia
della RDT, in blocchi di laterizio con solai
in ∂
Tutti i libri della serie in DETAIL in hardcover, formato 23 x 29,7 cm
13
prefabbricati in calcestruzzo. La costruzione
serviva per la formazione delle matricole:
le pareti esterne non sono però state costrui­
te a piombo e si sono incurvate per tutta la
lunghezza fino a 12 cm. Dato che l’esistente
si è dimostrato dal punto di vista funzionale,
tecnico ed energetico non attuale e poiché
una nuova costruzione non sarebbe stata
possibile da realizzare per questioni econo­
miche, si è optato per una profonda ristru­
tturazione degli elementi portanti. Il costo
è stato contenuto intorno al 75% di quello
di una nuova costruzione. Gli architetti e il
committente, una volta demoliti i volumi
­accessori e di ampliamento, hanno indirizza­
to l’intero budget sulla facciata al fine di
conferire all’intero settore, incluso il cortile
e i nuovi garage, un’immagine riconoscibile.
Gli elementi tridimensionali del rivestimento
retroventilato sono formati da lastre com­
posite di alluminio che consentono un fis­
saggio a scomparsa. Infatti, un fissaggio a
vista sarebbe sembrato troppo economico
e, tra l’altro, avrebbe disturbato anche la
­ricercatezza minimale e la precisione dei
particolari delle cornici, dei davanzali o
dell’attico. Una struttura nascosta in profili
∂
Edition
La sfida dell’edilizia residenziale – i dettagli della flessibilità tipologica
Di fronte alla prospettiva di una moltiplicazione continua degli stili di vita, la ricerca di flessibilità
e adattabilità planimetrica sta diventando una delle priorità dell’architettura residenziale. L’edilizia
­residenziale ad alta densità abitativa, con la crescita della domanda di spazi all’interno dei centri
urbani, rappresenta oggi più che mai una sfida importante e complessa per architetti e pianificatori.
Altri libri della serie:
‡ Involucri edilizi
‡ Case unifamiliari
‡ Architettura solare
‡ Ristrutturazioni
‡ Interni
Alta densità abitativa, Christian Schittich, 2005. 176 pagine con numerosi disegni e foto, formato 23 ≈ 29,7 cm. ISBN 978-3-7643-7529-4
€ 44.90 + costo di spedizione e imballaggio (+7% IVA se dovuta)
Institut für internationale Architektur-Dokumentation GmbH & Co. KG • Postfach 33 06 60 • D-80066 München • Tel.: +49 89 38 16 20-0 • Fax: +49 89 39 86 70 • E-Mail: [email protected]
Ordini online su www.detail.de/shop-italiano
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Traduzioni in italiano
Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4   ∂
portanti e non, ancorati tramite fissaggi a
muro a taglio termico, è posizionata tra
la pelle dell’edificio esistente in ardesia e
la nuova pelle di rivestimento. Solo in
­corrispondenza dell’angolo al piano terra
la ­facciata si apre sul nuovo ingresso princi­
pale. In questa zona le pareti portanti sono
state demolite e sostituite con pilastri e da
travi ricalate.
Gli uffici hanno subito un rinnovo a basso
costo con pavimento in linoleum grigio e
­pareti tinteggiate di bianco.
Destinazione:
stazione di polizia
Costo di costruzione lordo (solo edificio): 1.890.000 €
Costo di costruzione per m² di sup. utile: 1170 €
Volume totale costruito: 8.409 m3
Superficie lorda: 2.623 m²
Superficie utile: 1.616 m²
Planimetria generale • scala 1:4000
Piante • scala 1:500
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Ingresso
Bussola
Guardiola
Accesso carrabile
Cortile
Antenna (esistente)
Garage
Passaggio di emergenza
1 Copertura esistente
2 Scossalina in lamiera 3 mm
3 Rivestimento facciata in pannelli a cassetta
in lastre composite di alluminio rivestite
verniciate a fuoco 4 mm
struttura nascosta in profilati di alluminio
fissaggio a taglio termico
strato termoisolante minerale, insacchettato e
impermeabilizzato 100 mm
4 Protezione solare in alluminio
5 Vetrazione isolante/ serramento a blocco con
elementi a taglio termico
6 Canale di raccolta in alluminio
7 Pavimentazione in linoleum
8 Corpo illuminante integrato
9 Elemento grata in alluminio verniciato a polvere,
colore verde
10 Strato termoisolante in lana minerale
insacchettato 100 mm
11 Rampa di scala prefabbricata in cls.
con rivestimento in PMMA colore verde
12 Rivestimento in PMMA colore verde,
stabile ad UV 5 mm con
impermeabilizzazione sintetica e
aspersione antiscivolo trasperente
13 Grata in lamelle verniciata a polvere
14 Profilo in acciaio ∑ verniciato a polvere
100/50/8 mm
15 Vetrocamera 2≈ vetro di
sicurezza stratificato
16 Montante di facciata in profilato di alluminio
150/50 verniciato a polvere
17 Superficie radiante a soffitto
18 Strato fonoisolante in lana minerale
insacchettata 50 mm
19 Trave in acciaio HEB 280 mm
rivestimento antincendio F60
20 Pilastro composito in acciaio Ø 240 mm
21 Cartongesso 2≈ 12,5 mm
stuccato e tinteggiato verde
controparete in muratura
di silicato di calcio
22 Strato termoisolante in vetro cellulare
incollato 60 mm,
superficie spatolata e verniciata
Sezione • scala 1:400
Sezioni particolareggiate • scala 1:20
Pagina 336
Stalla, Thalkirchen
Solitamente, gli edifici rurali essendo pretta­
mente funzionali non si distinguono per
l’aspetto estetico. Funzionale e a basso co­
sto, nulla di più. Florian Nagler nella stalla
per mucche situata nelle prealpi della Bassa
Baviera unisce alla funzionalità e all’econo­
mia di costi di costruzione anche un’elevata
qualità architettonica. Due nuovi volumi,
la stalla vera e propria e la mungitoia, si
­aggregano ad un fienile esistente lungo una
strada marginale ad un piccolo agglomerato
rurale, inserendosi armoniosamente nel
­paesaggio. Dato che il quadro economico
era incredibilmente limitato, si delinea l’idea
di prelevare il legno per la struttura princi­
pale dai boschi del committente e di realiz­
zare la maggior parete dei lavori autono­
mamente. Per il progetto la decisione ha
significato che la struttura doveva essere
il più possibile semplice in modo tale che i
­lavori potessero essere eseguiti da persone
anche prive di esperienza. Ne è risultata
una struttura in massello di legno naturale
a forma di aula a tre navate dove in ognuna
delle quali si distribuisce una funzione.
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Fienile (esistente)
Ambiente mungitura
Stalla mucche
Postazione mungitura
Attesa
Conservazione latte
Impianti
Ufficio
Ambiente figliazione
Cortile pascolo
Box riposo
Corsia
Corsia di alimentazione
Mangiatoia
Raccolta liquami
Planimetria generale • scala 1:2000
Pianta • Sezioni • scala 1:500
Destinazione:
stalla di mungitura
Costo di costruzione lordo: 380.800 €
Costo di costruzione per m² di sup. utile: 397 €
Volume totale costruito: 7.150 m3
Superficie lorda: 1.007 m²
Superficie utile: 960 m²
Sezione • scala 1:20
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Rivestimento lamiera di acciaio zincata
Tavole di legno 45/280 mm
Copertina colmo 50/200 mm
Elemento di connessione colmo
abete rosso 500/650/27 mm
Copertura, inclinazione 29°:
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tegole piane
listellatura 30/50 mm
controlistellatura 60/80 mm
tavole segate prive di maschiatura 45 mm
travetti 200/260 mm
Elemento di battuta 50/200 mm
Montante interno superficie segata 200/260 mm
Saettone 200/200 mm, inclinazione 29°
Elemento ligneo di ripartizione 60/200 mm
Tirante in acciaio zincato Ø 16 mm
Elemento ligneo di ripartizione 80/300 mm
Elemento ligneo di gronda 50/180 mm
Angolare in acciaio zincato ∑ 160/100 mm
Tubolare in acciaio zincato Ø 76,1/4 mm
Telo paravento in tessuto di vetroresina e PVC
Montante in legno 50/80 m
Guida in acciaio zincato con
rivestimento in gomma dura ‰ 25/40 mm
Montante esterno 200/200 mm
Piede in legno 80/80 mm
Pavimento in c.a. 160-200 mm
Elemento prefabbricato in calcestruzzo
per pavimento in tavolato 160 mm
Soglia in mezzo tronco di abete
Rivestimento in tavole di legno verticale 24 mm
Parete divisoria pozzetto
c.a. 250 mm
Pagina 341
Teatro Durance, Chateau Arnoux
Chateau-Arnoux è una cittadina lungo il
­fiume Durance nella Provenza settentrionale.
Nell’economia del luogo prevalgono due
­realtà aziendali chimiche presso le quali
­lavorano la maggior parte degli abitanti.
­Dato che le città di Avignone e Marsiglia
­sono troppo distanti per poter coinvolgere
la vita culturale locale, la realizzazione di
un nuovo auditorio che amplia il centro cul­
turale esistente offre l’opportunità di presen­
tare a Chateau Arnoux manifestazioni di
­portata nazionale ed internazionale. La
­collocazione di un edificio del genere così
­rilevante per l’intera regione in un primo
­momento risulta sconcertante. Si auspicava
una copertura inclinata con altezza di gron­
da relativamente bassa. L’interpretazione
anticonvenzionale del progetto genera una
copertura a tre falde ad inclinazioni diverse.
Il tetto trae risalto dal corpo di fabbrica.
L’esile struttura in acciaio nasconde l’intera
complessità impiantistica collocata nell’inter­
capedine tecnica lasciando riconoscibili le
dimensioni esterne dell’auditorio.
L’auditorio accoglie 350 posti a sedere o
per 900 posti in piedi. La finestra a nastro
orizzontale dietro al palcoscenico apre la
­vista sul paesaggio. Per prove o rappresen­
tazioni con poche presenze è stato ricavato
un secondo auditorio.
∂   2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano
Il pubblico accede al teatro tramite un
­corridoio trasparente che collega l’edificio
di nuova costruzione con l’esistente. Il
­calcestruzzo a vista prevale nell’edificio e
in combinazione con l’acciaio e il linguaggio
formale scelto costituisce un elemento di
­intenso contrasto con l’intorno.
Traduzioni in italiano
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Piante • scala 1:750
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Area centrale
Cassa
Accesso coperto
Corridoio
Sala teatro
Consegne
Accessori di scena
Sala prove
Studio registrazione
Foyer artisti
Ingresso artisti
Costumi
Camerini artisti
Spogliatoi
Uffici
Laboratorio
Impianti
Regia
Passerella tecnica
Passerella
Vuoto teatro
Impianti tecnologici
Copertura terrazzata
Sezioni • scala 1:500
Sezione verticale
Sezione orizzontale
scala 1:20
1 Pannello di cartongesso 13 mm
barriera vapore, isolamento interno EPS 80 mm
parete esterna in c.a. 150 mm
2 Elemento di facciata a taglio termico in alluminio
verniciato, vetro di sicurezza stratificato 8 mm +
intercapedine 12 mm +
vetro di sicurezza monolitico 6 mm
3 Scossalina in lamiera di acciaio zincata
4 Lamiera profilata traforata di alluminio zincato
con giunti a incastro, avvitata a sottostruttura
in tubolare di acciaio zincato | 80/80 mm
telaio in tubo di acciaio zincato | 135/135 mm
5 Impermeabilizzazione a due strati
isolante resistente a compressione 100 mm
barriera al vapore, solaio in c.a. 200 mm
6 Pannello in cartongesso 2x 13 mm
7 Parete esterna in c.a. 300 mm
barriera vapore, isolamento interno EPS 80 mm
pannello di cartongesso 13 mm
8 Elemento di facciata a taglio termico in alluminio
verniciato, vetro di sicurezza stratificato 12 mm +
intercapedine 10 mm +
vetro di sicurezza monolitico 12 mm
9 Alloggio protezione solare in alluminio verniciato,
azionamento a manovella
10 Profilato di acciaio | 300/300, verniciato
Destinazione:
teatro
Costo di costruzione lordo: 4.210.000 €
Costo di costruzione per m² di sup. utile: 2.519 €
Volume totale costruito: 12.130 m3
Superficie lorda: 3.067 m²
Superficie utile (esclusa sup. accessoria): 1.671 m²
1
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4
Parete in c.a. 300 mm
strato termoisolante interno EPS 80 mm
barriera vapore
pannello di cartongesso 13 mm
Scossalina in lamiera di acciaio zincato
Montante in tubolare di acciaio zincato
| 180/180 mm
Lamiera profilata traforata di alluminio zincato
7
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10
11
con giunti a incastro, avvitata a sottostruttura
in tubolare di acciaio zincato | 80/80 mm
telaio in tubo di acciaio zincato | 150/150 mm
Tubolare diagonale in acciaio zincato Ø 114 mm
Impermeabilizzazione a due strati
strato isolante resistente a
compressione 100 mm
barriera vapore
solaio in elementi prefabbricati 200 mm con
cassero portante in lamiera di acciaio
strato isolante in fibra minerale
rete di armatura e calcestruzzo
Basamento in c.a. 300/300 mm
Fune di acciaio Ø 16 mm zincata
Trave reticolare in tubolare in acciaio
| 190/190 mm
Grata in acciaio
Profilato in acciaio zincato fi 140
Sezioni • scala 1:20
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Torri impianto di depurazione Monaco 1
Le torri del digestore si ergono nelle vicinan­
ze del nuovo stadio e delle colline rinatura­
lizzate della discarica collocata nei pressi
dell’innesto cittadino della A9. L’intervento
mostra che l’architettura industriale e una
composizione formale di qualità non sono
sempre una contraddizione. Sotto l’immagi­
ne senza tempo dei quattro coni hightech
si nascondono i due più grandi generatori
di energia rinnovabile della città. Nelle
­cisterne di calcestruzzo precompresso
­avviene l’estrazione dei componenti organici
contenuti nei fanghi chiari, con i quali di
­produce biogas da trasformare in energia.
La lamiera di alluminio piegata, con fissag­
gio a vite a scomparsa serve a proteggere
strato di coibentazione. Le dispersioni termi­
che devono essere contenute al fine di
­raggiungere la temperatura ideale di 37°.
La torre centrale che ospita la scala, oltre
a garantire il collegamento con le quattro
­passerelle di 32 metri, serve anche al
­passaggio dei condotti per la distribuzione
del gas.
1
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9
Corte a lucernario
Centrale di ventilazione
Impianti tecnici
Scambiatore termico
Torre con scala
Stazione di pompaggio
Serbatoi fanghi
Copertura
Passerella
Sezione • Piante
scala 1:1500
15
Planimetria generale • scala 1: 20000
Cisterne per la digestione dei fanghi
residuati dalla chiarificazione
Costo di costruzione lordo: 63.000.000 €
Volume totale costruito:
torri di digestione 58.000 m3
ambienti di servizio 17.000 m3
torre di collegamento 1.800 m3
Superficie lorda:
torri di digestione 3.200 m²
ambienti di servizio 2.280 m²
torre di collegamento 540 m²
1 Tubolare in acciaio inox pallinato Ø 50/3 mm
2 Grigliato metallico zincato 30 mm
trave principale HEA 400
trave in profilato di acciaio IPE 140
trave in profilato di acciaio IPE 140
grigliato metallico zincato 40 mm
asta compressa in tubolare in acciaio
Ø 152,4/12,5 mm
tirante inferiore doppia barra in acciaio Ø 80 mm
3 Condotto biogas
tubo in acciaio rivestito Ø 400 mm
4 Autobloccanti in calcestruzzo 40/40/5 mm
letto di pietrisco 20 mm
guaina di impermeabilizzazione
strato termoisolante in lana di vetro 40 –75 mm
solaio in c.a 250 mm
5 Vetrata isolante in
doppio vetro di sicurezza indurito 18 mm
+ intercapedine con lamelle 22 mm
6 Mensola in alluminio fi 150/260 mm
7 Grappa per fissaggio invisibile pannello
a cassetta in alluminio
8 Pannello a cassetta in lamiera di alluminio
anodizzato 3 mm, intercapedine ventilata
profilo in alluminio fi 120/140 mm
membrana in tessuto di poliestere
permeabile al vapore
strato termoisolante 140–200 mm
calcestruzzo precompresso 350–3700 mm
9 Grigliato in acciaio zincato 60 mm
angolare perimetrale ∑ 65/50/5 mm
calcestruzzo colato
10 Coperchio vano di manutenzione
11 Profilato HEA 120
12 Condotto di alimentazione scambiatore termico
13 Guida di ancoraggio in alluminio
Sezione verticale
Sezione orizzontale
scala 1:50
Sezione trasversale passerella
Sezione longitudinale passerella
scala 1:20
1 Tubolare in acciaio inox
pallinato Ø 50/3 mm
2 Montante in tubolare di acciaio inox
pallinato Ø 50/9 mm
3 Corpo illuminante su staffa
4 Profilato in acciaio IPE 400
5 Vassoio distribuzione elettrica
acciaio inox 3 mm
6 Grigliato in acciaio zincato 30 mm
7 Profilato in acciaio IPE 160
8 Profilato in acciaio IPE 140
9 Grigliato in acciaio zincato 40 mm
10 Controventatura in barra di acciaio Ø 50 mm
11 Condotto aria compressa
in acciaio rivestito Ø 180 mm
12 Condotto gas da fanghi
acciaio rivestito Ø 400 mm
13 Asta compressa
tubolare in acciaio Ø 152,4/12,5 mm
14 Tirante inferiore doppia barra
in acciaio Ø 80 mm
15 Profilo di dilatazione
16 Tubolare in acciaio Ø 168,3/10 mm
16
Traduzioni in italiano
Inserto ampliato in italiano 2009 ¥ 4   ∂
Tecnologia
brio del magico triangolo qualità-­costiscadenze si disgrega a danno della qualità.
Pagina 354
Pianificazione dei costi: strategie
schulz & schulz architekten
Se in linea generale, la definizione di co­
struzione a basso costo è consunta, d’altro
canto sorge la questione se esista realmente
l’opposto, cioè una costruzione a costi alti.
Ogni intervento edilizio sottintende la defini­
zione di un budget economico. Il concetto
di “convenienza” non significa necessaria­
mente riduzione o, per principio, basso
­costo. Determinante è definire quello che
si può realizzare con il denaro investito.
­Sotto questo punto di vista, costruire a bas­
so costo può voler significare soltanto una
cosa: architettura di qualità a costi adeguati.
Budget e architettura
Quando sono adeguati i costi? All’inizio di
ogni progetto si pone la questione dei costi: il
committente privato paga quello che è ­nelle
sue possibilità. Il committente pubblico, trami­
te una comparazione, individua l’ambito del
proprio oggetto d’intervento. Di norma, all’ini­
zio del progetto si definisce un budget costi.
Quando tra il budget e le aspettative del com­
mittente non ci sono differenze clamorose, si
procede a definire gli obbiettivi architettonici
raggiungibili tramite i mezzi a disposizione. Le
strategie “no m
­ oney no detail” è stata attribui­
ta a Rem ­Koolhaas. Ovviamente, è possibile
imporre strategie diverse pur definendo parti­
colari costruttivi, anche se è chiaro che un
budget limita il campo d’azione dell’architettu­
ra ­secondo il principio dell’esclusione. La
­pressione esercitata dai costi può condurre a
soluzioni architettoniche e a tipologie
­completamente nuove, aiutare l’architettura a
limitarsi all’essenziale e a rafforzarla. L’equili­
Previsione costi
La DIN 276 in maniera semplice ma siste­
matica ed estremamente chiara costituisce
la base del procedimento di stima dei costi
di costruzione. Il principio su cui fonda si
basa sulla visione selettiva con cui un’archi­
tettura viene scomposta in ogni suo elemen­
to. Allontanarsi da un’articolazione orientata
alla realizzazione, procedimento che viene
ancora seguito nella Norma B 1801, consen­
te anche all’architetto privo di esperienza
sul cantiere di entrare nel mondo della stima
dei costi di costruzione.
Nella stima dei costi, è determinante seguire
tutto, dal progetto preliminare sino ad ogni
elemento dell’intervento in questione.
­Incrementando il livello di dettaglio, gli
­elementi di progetto si concretizzano e la
­stima dei costi diventa più vicina alla realtà.
­Nella verifica di plausibilità possono essere
d’ausilio raccolte dati come BKI, RBK, o
­Pakoda.
Tuttavia è necessario che l’operatore abbia
una certa esperienza perché essi vengano
utilizzati in maniera esatta. Il potenziale più
elevato di errore sta in particolare in inter­
venti con oggetti antiquati in cui gli attuali
sviluppi non vengono presi in considera­
zione. Attualmente pochi sono ancora i dati
circa i costi di costruzione di edifici pubblici
con standard passivi, fatto che spesso si
­riflette su budget limitati.
Controllo costi
Quando il budget definito e i costi determi­
nati in maniera realistica divergono tra loro,
entra in gioco il controllo dei costi. Lo scopo
∂
Service
∂ Abbonamento
‡ Bühne frei für die Kultur
‡ Detail-Ehrenpreis für Sverre Fehn
‡ Oslo: Oper für alle
∂
Musik und Theater · Music and Theatre · Musique et théâtre · Serie 2009 · 3
Zeitschrift für Architektur + Konzept · Review of Architecture · Revue d’Architecture
Konzept
è il raggiungimento di massima qualità
­architettonica all’interno del budget. E’ pos­
sibile agire in due modi: riduzione dei costi
reali quando gli obbiettivi architettonici ri­
mangono realizzabili; oppure incremento
del budget quando la previsione dell’opera
non rientra più nei costi.
Incrementare il budget è la situazione più
semplice e più comoda, ma anche la più
­rara. Le modifiche di progetto, l’incremento
dei costi edili oppure anche i budget comu­
nicati in maniera fuorviante sono le questioni
principali. La riduzione dei costi al contrario
dell’implementazione di budget consente
di riuscire ad arrivare all’obbiettivo con un
numero inferiore di mezzi formali. In questo
caso, controllare i costi significa deviare il
Dodici riviste all’anno.
NUOVO: Ora con due edizioni speciali DETAIL Green
Uno sguardo sui vantaggi del tuo Abbonamento:
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‡ riceverai le riviste direttamente a casa tua
‡ non perderai più nessun numero
Temi delle riviste del 2009
1/2 Coperture
3 Konzept Musica e Teatro
4
Edifici a basso costo
5
Materiali + superfici + DETAIL GREEN
6 Collegamenti (scale, rampe, ingressi)
7/8
9
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11
12
Vetro
Konzept: Ricerca e didattica
Muratura
Ristrutturazioni, rifunzionalizzazioni + DETAIL GREEN
Tema particolare (Sono possibili eventuali modifiche.)
Institut für internationale Architektur-Dokumentation GmbH & Co. KG • Postfach 33 06 60 • D-80066 München • Tel.: +49 89 38 16 20-0 • Fax: +49 89 39 86 70 • E-Mail: [email protected]
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∂   2009 ¥ 4 Inserto ampliato in italiano
denaro sui componenti costruttivi veramente
importanti per risparmiare poco nelle parti
più importanti della costruzione. Si richiede
la facoltà di separare le cose importanti da
quelle che non lo sono.
Incarico e standard
Con la definizione di incarico si pongono i
fondamenti dei costi di progetto. Non è
­possibile costruire una scuola con lo stesso
budget con cui si costruirebbe un magazzi­
no. Budget e opere devono essere tra loro
coerenti. L’indagine critica dell’impostazione
del problema offre enormi potenziali nella
costruzione a basso costo, potenziali che
­raramente vengono sfruttati. Quotidiana­
mente si realizzano in modo acritico stan­
dard di comfort senza senso. Una defini­
zione incompleta di incarico progettuale,
purtroppo quasi la norma, porta a presta­
zioni supplementari che incrementano i co­
sti oppure a modifiche solo perché durante
una fase preliminare non sono stati comuni­
cati in maniera rapida necessità e desideri.
Luogo
Le tradizioni regionali costruttive e la rela­
zione con il luogo provocano un’oscillazione
dei costi di costruzione. Non è detto, infatti,
che ogni tecnologia costruttiva sia ben rap­
presentata in ogni regione; di conseguenza
si possono riscontrare notevoli difficoltà
nell’importare tecnologie …
La mancanza di competenze professionali e
le lunghe vie di trasporto implicano in parti­
colare nella prima fase di costruzione della
struttura al grezzo un costo aggiuntivo.
Le fondazioni di un edificio sono per lo più
l’elemento di costo più sottovalutato in asso­
luto; e spesso la perizia delle fondamenta
di un edificio per una realistica valutazione
dei costi viene presentata troppo tardi.
La raggiungibilità del cantiere o della regio­
ne in cui esso si trova può anche essere
particolarmente rilevante. Ad esempio co­
struire nel Vorarlberg può essere costoso in
quanto i trasporti pesanti possono avvenire
solo tramite due gallerie e un paio di ponti.
Concetto
Un progetto semplice di per se non è anche
economico, ma racchiude in sé un enorme
potenziale per costruire a basso costo.
­Strutture ordinate, un’organizzazione funzio­
nale degli spazi razionale, un sistema co­
struttivo compatto e soprattutto il limitarsi
ad un’idea architettonica principale è la
­strada giusta per definire costi adeguati.
Un’idea forte aiuta a portare il progetto alla
realizzazione. Il rapporto tra superfici e cu­
batura sono gli strumenti di controllo preferi­
ti. Decisivi quanto la cubatura sono le varia­
bili di superficie e soprattutto il rapporto fra
superficie utile e superficie totale lorda.
­L’ottimizzazione dei rapporti di superficie
porta ad una riduzione dei costi in tutte le
parti costruite, mentre ottimizzare i volumi
­significa semplicemente ridurre l’altezza dei
Traduzioni in italiano
muri con dolorosa perdita di spazio, cioè di
luce, aria e atmosfera. Costruire in maniera
compatta può essere una soluzione ma la
conseguente riduzione di superficie e
­volume deve essere compensata dal punto
di vista formale. Così dicendo, si implemen­
tano i requisiti sui materiali e sui particolari
costruttivi. “ No money no detail” può anche
essere un concetto valido se si è deciso
in precedenza per il finanziamento di un
­effetto spaziale a compensazione della ri­
nuncia di materiale e particolari costruttivi.
Se un e
­ dificio non ha né spazio né partico­
lari c
­ ostruttivi non è architettura.
Struttura e impianti
Se un’idea a forte caratterizzazione viene
­realizzata tramite un sistema strutturale ra­
zionale, è possibile che la struttura portante
abbia costi contenuti. La scelta dei materiali
e delle proprietà delle superfici è un impor­
tante fattore di costo. Una parete a vista
­realizzata con estrema cura costa meno
di una costruzione intonacata. Il costo mag­
giore dell’alluminio anodizzato è trascurabile
rispetto a quello verniciato a polvere ma
anodizzato è molto più elegante. I mosaici
nei bagni implementano solo i costi non
le atmosfere. Attualmente chi desidera
­adottare la prefabbricazione deve orientarsi
ad un prodotto di successo o a sviluppare
una soluzione di un sistema che sia così
semplice da poter essere prodotto rapida­
mente ed in maniera economica.
La dipendenza dalla struttura costruttiva
e dall’impiantistica influisce sui costi in
­maniera decisiva.
Anche nel caso dell’impiantistica per cos­
truire a basso costo vale la regola che un
edificio di concezione razionale ha costi
adeguati.
Appalto e cantiere
Che cos’è più economico? Incaricare
­un’impresa unica o singole imprese? L’im­
presa unica deve calcolare un sovrapprezzo
per tutte le prestazioni. Appaltare a grandi
imprese può anche determinare un incre­
mento di costi quando il progetto per dimen­
sioni limitate o per l’applicazione di sistemi
costruttivi particolari, non si addice ad una
struttura di grandi dimensioni. Viene calco­
lata una percentuale di rischio oppure suc­
cessivamente viene richiesto un compenso
supplementare.
In cantiere si possono perdere molto soldi
quando la supervisione delle opere non av­
viene con la medesima scrupolosità applica­
ta nella progettazione. Un accurato controllo
di qualità impedisce costi supplementari.
È importante seguire i costi per non incap­
pare in un incremento inaspettato degli
­stessi che non possa essere compensato
­riducendo la qualità nella costruzione. Sul
cantiere torna poi in gioco anche il grado di
prefabbricazione: un tempo di realizzazione
delle opere ridotto tramite prefabbricazione
può avere un effetto calmiere sui prezzi.
17
La responsabilità dei costi
La responsabilità dei costi è solo dell’architet­
to. La prassi di far confluire tutti i costi
­attraverso l’amministrazione di cantiere o di
progetto porta a mancanza di trasparenza. Ma
è proprio qui che sta la possibilità per l’archi­
tetto di rientrare nel processo p
­ rogettuale per
realizzare architettura di qualità a basso costo.
∂ – Inserto in italiano
Zeitschrift für Architektur
Rivista di Architettura
49° Serie 2008 · 4 Edifizi a basso costo
L’Impressum completo contenete i recapiti
per la distribuzione, gli abbonamenti e le
­inserzioni pubblicitarie è contenuto nella rivista principale a pag. 417
Redazione Inserto in italiano:
Frank Kaltenbach
George Frazzica
­Rossella Mombelli
Monica Rossi
e-mail: [email protected]
telefono: 0049/(0)89/381620-0
Traduzioni: Rossella Mombelli
Partner italiano e commerciale:
Reed Businness Information
V.le G. Richard 1/a
20143 Milano, Italia
[email protected]
[email protected]
Fonti delle illustrazioni:
pag. 2 in alto: Alessandro Rogora, Milano
pag. 2 in basso: Gianni Scudo, Milano
pag. 3 in alto: Alessandro Rogora, Milano
pag. 3 in basso: Studio Albori, Milano
pag. 4: Mario Cucinella Architects, Bologna
pag. 5: Mario Cucinella Architects, Bologna
pag. 6 –7: Studio AeV, Roma
pag. 9: Eduard Hueber/archphoto.com
pag.10: Peter Bennetts, Melbourne
pag.11 sinistra: Jão Ferrand, P-Matosinhos
pag.11 destra: Stéphane Calmeau, Nantes
pag. 12: Michael Heinrich, Monaco di Baviera
pag.13 sinistra: Serge Demailly, La Cadière-d‘Azur
pag.13 destra: Michael Steffen Gross, Weimar
pag. 14 sinistra: Florian Holzherr,
Monaco di Bavièra
pag. 14 destra: Luc Boegly, Parigi
pag. 15: Jens Weber, Monaco di Baviera
pag. 16: Stafan Müller-Naumann,
Monaco di baviera
Piano editoriale anno 2009:
∂ 2009 1/2 Coperture
∂ 2009 3Conzept:
Musica e Teatro
∂ 2009 4
Edifici a basso costo
∂ 2009 5Materiali + superfici
∂ 2009 6Collegamenti (scale,
­rampe, ingressi)
∂ 2009 7/8 Vetro
∂ 2009 9Conzept:
Ricerca e didattica
∂ 2009 10 Muratura
∂ 2009 11Ristrutturazioni,
rifunzionalizzazioni
∂ 2009 12 Tema particolare