ASSESSORATO ALLA CULTURA E SPETTACOLO
TEATRO SOCIALE – LA CASA DELLE ARTI
Stagione 2013-2014
DANZA
in collaborazione con
Pavlova International Ballet School & Company
e Festival Danza Estate 2014
Il Teatro Sociale di Bergamo, sia per le dimensioni, sia per il suo ampio palcoscenico e la buona
acustica, permette la visione di uno spettacolo di danza in modo ottimale. Sulla base di tali
premesse la rassegna di DANZA intende indagare le varie tecniche e i vari filoni del balletto, dal
classico al moderno, al contemporaneo, per una programmazione coreutica sempre più vicina
all’arte teatrale.
A realizzare questa rassegna sono state chiamate compagnie che operano da anni a Bergamo con un
approccio culturale molto cosmopolita, come testimoniato dai titoli in cartellone, dagli ospiti della
rassegna e dalla consapevole disinvoltura con cui il programma attraversa moduli e stili
complementari, all’insegna di una danza spettacolare e di qualità che non trascura nessun pubblico e
nessuna generazione di appassionati. È lo specifico di questa arte universale che non ha bisogno di
parola per esprimersi e che è capace di affascinare oltre le barriere dello spazio e del tempo.
Bergamo ha, con questa rassegna, una nuova vetrina di danza, nella quale l’attrazione dello
spettacolo si unisce al fascino della divulgazione e del coinvolgimento.
S’inaugura con un classicismo del grande repertorio coreutico di tutti i tempi
la Stagione di Danza della Casa delle Arti:
Don Chisciotte sulle coreografie di Marius Petipà,
nella produzione della Pavlova International Ballet Company
Sabato 23 novembre 2013, ore 21.00
Teatro Sociale
IL DON CHISCIOTTE
coreografie Marius Petipà
maitre de ballet Svetlana Pavlova e Margarita Kasatkina
musiche Léon Minkus
con i ballerini della Pavlova International Ballet Company
produzione Pavlova International Ballet Company
Il balletto Don Chisciotte, tra i più rappresentati al mondo, si basa sul famoso romanzo di Miguel
de Cervantes dal titolo Don Chisciotte della Mancia. Anche se esistono molti adattamenti del
lavoro, la versione più celebre e acclamata è quella del coreografo Marius Petipà sulla musica di
Léon Minkus, rappresentato per la prima volta il 14 dicembre 1869 dal Balletto del Bol'šoj. La
versione presentata è quella originale tratta dal repertorio classico.
Don Chisciotte, un eccentrico gentiluomo di campagna, si ritiene legittimo successore dei cavalieri
erranti medievali, sui quali ha letto moltissimo, forse troppo. Ormai sogna soltanto la sua nobile
dama Dulcinea, per la quale combatterà le sue battaglie. I suoi sogni sono però bruscamente
interrotti dal suo vicino Sancho Panza, che sta fuggendo dopo aver rubato un pollo, inseguito da
alcune serve. Don Chisciotte lo nomina immediatamente suo scudiero e insieme a lui parte per
avventure cavalleresche di guerra e amore.
Biglietti: intero € 18,00; ridotto € 15,00
La Stagione di Danza riprenderà quindi nel mese di aprile,
con un’altra produzione della Pavlova International Ballet School & Company,
per lasciare poi spazio agli spettacoli di Danza Estate,
inseriti nel cartellone di Casa delle Arti,
in collaborazione con CSC Anymore,
a partire dal mese di maggio 2014
Sabato 12 aprile 2014, ore 21.00
Teatro Sociale
WOODSTOCK DANCE TRIBUTE
coreografie Svetlana Pavlova
con i ballerini della Pavlova International Ballet Company
produzione Pavlova International Ballet School & Company
Lo spettacolo Woodstock Dance Tribute proporrà un percorso lungo la storia e la musica dei gruppi
rock: dagli anni Sessanta ai giorni nostri. Una scelta musicale coinvolgente, che, associata alle
coreografie create dai ballerini della Pavlova International Ballet Company, trascinerà il pubblico
a rivivere le sonorità del rock, lo stile dei gruppi più famosi, nel ricordo del loro modo di fare
spettacolo. Il tutto in un contenitore coreografico che connota questa creazione della Pavlova
International Ballet Company come un’opera prima, unica nel suo genere.
Lo spettacolo non solo mostrerà la genesi del rock, ma proporrà una sorta di ciclo spettacolare che,
partendo dal passato, là dove il rock affonda le proprie radici, arriverà al futuro per poi tornare al
passato. Ciò che è preistorico per noi, allora era futuro e ciò che è futuro per noi sarà preistoria per
chi nascerà.
Woodstock Dance Tribute offrirà una selezione di pagine dei migliori gruppi degli ultimi
cinquant’anni, dalla fine del 1969, anno della massima diffusione della cultura hippie.
Biglietti: intero € 18,00; ridotto € 15,00
Spettacoli in collaborazione con DANZA ESTATE 2014
Domenica 4 maggio 2014, ore 21.00
Teatro Sociale
OPERA BALLET ROCK. PEOPLE
coreografie Joseph Albano e Marcello Algeri
assistente alla coreografia e direzione Sabrina Rinaldi
regia Marcello Algeri
musiche Pink Floyd, Bee Gees, Beatles, John Lennon, Aretha Franklin, Elvis Presley, Deep Purple,
e Blues Brothers
costumi Proballet atelier
effetti digitali Andrea Lombardi
con gli artisti della compagnia Proballet Sabrina Rinaldi, Bianca Bonaldi, Jessica Gillo, Lesli
Sanna, Valentina Quaroni, Marcello Algeri, Matteo Donetti, Kostantin Neroslov, Giuseppe Lazzara
e Sara Barbagli
con la partecipazione straordinaria di Anbeta Toromani (Prima Ballerina e star della trasmissione
Amici di Canale 5) e Alessandro Macario (Primo Ballerino del Teatro San Carlo di Napoli)
produzione Compagnia Ariston Proballet
con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
IN COLLABORAZIONE CON FESTIVAL DANZA ESTATE - XXVI EDIZIONE
Lo spettacolo è un Ballet Rock dal titolo People perché vuole rappresentare le persone che ritrovano
la capacità di unirsi, riscoprendo valori, forza, sentimenti e cambiamenti, e che abbracciano il
grande movimento globale del Think Different.
Lo spettacolo è composto da due parti: il bianco che si esprime attraverso tecnica e velocità per
raggiungere note e corde di ispirazione balanchiniana; e il nero, nero nello spirito e nel movimento,
forte e capace di essere spregiudicato. Questa contrapposizione crea, in un’escalation di ritmo, di
energia e di piacere, un amalgama fra classico e moderno, fra chiaro e scuro, fra tradizione e
innovazione che si può definire con un solo concetto: rock.
People è un’esplosione di grande energia supportata da una musica pop-rock che travolge e
coinvolge con il suo ritmo incalzante e con la sua espressione di linguaggio tipicamente moderna e
giovane.
Attiva dal 2000, la compagnia Ariston Proballet, partendo da una forte base accademica, ricerca
nel movimento moderno e contemporaneo il suo sviluppo. È costantemente impegnata nella ricerca
coreografica e nell’esplorazione di nuove forme di espressione, con particolare attenzione per la
contaminazione fra le varie forme artistiche e le scienze. Collabora con i maggiori coreografi e
artisti a livello mondiale ed è impegnata nell’attività didattica. Dopo essersi cimentata in Europa,
negli Usa e in Russia in coreografie classiche e dopo aver costruito spettacoli capaci di toccare temi
sociali, per sensibilizzare gli animi verso la pace o contro il lavoro minorile, anche in
collaborazione con l’Organizzazione Internazionale del lavoro e l’ONU, e dopo aver messo in scena
l’opera Ecce Homo, una riflessione sull’uomo, sul suo operato e sulla sua evoluzione, la Proballet
propone ora lavori nei quali i temi portanti sono l’energia, la gioia e la positività.
Biglietti: intero € 17,00; ridotto € 14,00; speciale giovani e danza € 10,00
Giovedì 15 maggio 2014, ore 21.00
Teatro Sociale
MY NAME IS NOBODY
ideazione e coreografia Massimiliano Volpini (Teatro alla Scala)
musica e video Frano Durović
light designer e production manager Slaven Bot
con Dina Ekštajn, Ida Jolić, Zvonimir Kvesić, Irena Mikec e Petra Valentić
produzione della 26a edizione della Biennale Musica di Zagabria
Koreokroj - Balletto di Zagabria (Croazia)
IN COLLABORAZIONE CON FESTIVAL DANZA ESTATE - XXVI EDIZIONE
PRIMA NAZIONALE
Gli esseri umani hanno bisogno di credere, di essere prigionieri di qualcosa più grande di loro.
Cercano le risposte nella religione, calmano la paura con le preghiere, si affidano a uomini forti
capaci di indicargli il cammino. Non sono fatti per essere veramente liberi. My name is Nobody è
un viaggio attraverso la spiritualità distorta di un gruppo di persone guidate da un uomo forte e
carismatico che li conduce, livello dopo livello, rito dopo rito, verso una meta ideale. Mostra anche
la capacità degli uomini di rinascere ogni volta, di trovare pace dove pace non c’è, e sopravvivere,
trovando la forza nella solidarietà e nell’empatia che li lega tra loro.
Su invito del direttore della Biennale di Musica Contemporanea di Zagabria Berislav Sipus, nel
2011 Massimiliano Volpini crea questo spettacolo insieme al giovane compositore Frano Durović.
L’intesa artistica tra i due, entrambi di formazione classica, alle prese con un lavoro fortemente
contemporaneo, ha portato alla costruzione di un lavoro carico di suggestioni che ha ottenuto
grande consenso a Zagabria, dove è stato anche trasmesso in diretta dalla Tv nazionale, e nelle altre
città dove è stato rappresentato: Varazdin e Dubrovnic.
Massimiliano Volpini ha danzato per il Balletto di Venezia, il Balletto di Roma, il Comunale di
Firenze, l’Arena di Verona, l’Opera e la televisione di stato di Lijubliana. Dal 1991 fa parte del
corpo di ballo del Teatro alla Scala e dal 1995 inizia l’attività di coreografo. Crea molte coreografie
per i danzatori della Scala tra cui Buster, Dakula, Aria, Darkness is about to pass, Ludwig Dances,
Direfarebaciare, Bolero, Se tu non parli. È uno dei quattro coreografi scelti per l’International
Choreography Showcase 2000 in Virginia, dove realizza una coreografia per il Virginia Ballet. Per
la Scuola di ballo della Scala crea Sinfonia in 4 colori. Collabora come coreografo residente con la
Scuola del Teatro dell’Opera di Roma dal 2007 al 2011 realizzando nove coreografie. Nel 2001
inizia la collaborazione con Roberto Bolle, per il quale crea un assolo per il “Premio Barocco
2001”, trasmesso da Rai 1; una coreografia per Notte di duelli e di magia, trasmissione ideata da
Vittoria Ottolenghi sempre per Rai 1; una coreografia per Roberto Bolle e Greta Hodgkinson in
occasione di una sfilata-evento per Ferragamo, tenutasi a Shanghai nel 2008 e il balletto Antonio e
Cleopatra andato in scena a Roma nel 2012. È invitato da Peter Martins a partecipare alla Fall
Session 2007 e alla Summer Session 2008 del New York Choreographic Institute. Per il Tulsa
Ballet, in Oklahoma, realizza nel 2009 Amadé, un balletto per 16 danzatori su musiche di
Mozart. Nel 2010 si occupa della coreografia per il videoclip della canzone Ricomincio da qui,
cantata da Malika Ayane e danzata da Sabrina Brazzo, prima ballerina del Teatro alla Scala. Nel
2012 è regista e coreografo dello spettacolo Il mantello di pelle di drago con la partecipazione della
Prima ballerina della Scala Sabrina Brazzo. Con Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta realizza tre
videoclip per la casa di moda Tombolini, curandone regia, coreografia e video-editing.
Biglietti: intero € 17,00; ridotto € 14,00; speciale giovani e danza € 10,00
Martedì 27 maggio 2014, ore 21.00
Teatro Sociale
PRECARIATO
progetto, regia e coreografie Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea (Zerogrammi)
con Nicola Picardi, Luigi D'Aiello, Roberta De Rosa, Annalisa Monfreda, Nunzia Valentino e
Barbara Mormone
produzione Arabesque, Arb Dance Company e C.ie Zerogrammi
in collaborazione con Circuito Campano della Danza
IN COLLABORAZIONE CON FESTIVAL DANZA ESTATE - XXVI EDIZIONE
«Una complessa rete di organi e vie nervose regola l’equilibrio del corpo, in movimento incessante
fin dal suo primo respiro, in lotta contro la perdita, seppure necessaria alla vita, di un baricentro.
Analizziamo con eccezionale rapidità infinite direzioni spaziali e, abbandonando la sicurezza di un
centro conquistato a fatica, ci lanciamo nella precarietà del moto, in cerca del nostro temporaneo
luogo sicuro, perché l'equilibrio che di volta in volta avrà determinato la certezza del nostro stare
sarà anche la legge su cui fonderemo la descrizione di ciò che siamo: armonia delle parti, misura del
respiro, bilico della certezza. È imprescindibile, in questo gioco di asimmetrie del movimento, il
dialogo con lo spazio e con quanto si frappone tra noi e la dinamica. È questo un dialogo che la
pièce prova a esprimere giustapponendo a una indagine puramente fisica un ulteriore livello non
scontato, spiccatamente drammaturgico e teatrale. Accade così che nascano e si presentino ai nostri
occhi sulla scena, non semplici corpi danzanti con le loro finite possibilità, ma veri e propri
personaggi, che traducono in caratteri precipui e distinti il ventaglio delle im-possibilità, la reazione
all’ostacolo, l’ingegno della soluzione o il furbo aggirarla. Personaggi in bilico, giovani “precari”
cui si chiede l’elastica adattabilità del contorsionista, la prontezza felina del trapezista e l’ineffabile
misura del funambolo». Stefano Mazzotta (C.ie Zerogrammi)
L’Arb Dance Company è costituita da giovani danzatori dalla grande sensibilità artistica,
desiderosi di intraprendere un percorso professionale all’insegna della qualità e della innovazione.
La compagnia è diventata un punto di riferimento per i danzatori campani che vogliano percorrere
la strada che dalla fase didattica li accompagna al professionismo. Nel 2013: produzione Le Sacre
du Printemps e Mishima, coreografie di Ismael Ivo, coproduzione Napoli Teatro Festival, debutto al
Ravello Festival. Nel 2012: Precariato, debutto Teatro Nuovo di Napoli, ospite a Fabbrica Europa a
Firenze, alla Cavallerizza Reale di Torino, a Vignale danza e al Teatro Greco di Roma. Nel 2011:
B_Dark, regia di Arturo Cannistrà, spettacolo dedicato ai Borboni con debutto a Roma al Teatro
Greco; Apertis Verbis, percorsi di luce alla Reggia di Caserta con regia di Casimiro Lieto
coreografie di Brunella Vidau; La settima stanza di Arturo Cannistrà. Roberta De Rosa, danzatrice
del gruppo, ottiene una menzione speciale a Rovereto nell'ambito del festival Oriente/Occidente.
Biglietto unico: € 10,00
Giovedì 5 giugno 2014, ore 21.00
Teatro Sociale
INSTRUMENT 1. <SCOPRIRE L’INVISIBILE>
coreografie e regia Roberto Zappalà
musica originale (dal vivo) Puccio Castrogiovanni
testi Nello Calabrò
disegno luci Marco Policastro
costumi Roberto Zappalà
con Adriano Coletta, Alain El Sakhawi, Roberto Provenzano, Fernando Roldan Ferrer, Salvatore
Romania, Antoine Roux-Briffaud e Alessandro Vacca
coproduzione Compagnia Zappalà Danza, Etnafest Arte, Scenario Pubblico e Uva Grapes
Festival
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali Dip. Spettacolo e Regione Sicilia
IN COLLABORAZIONE CON FESTIVAL DANZA ESTATE - XXVI EDIZIONE
Instrument 1 <scoprire l’invisibile> è la prima tappa del progetto Instruments con cui il coreografo
ha abbandonato temporaneamente la drammaturgia complessa per soffermarsi sul corpo in relazione
al suono, al rumore, alla musica. Con questo progetto Zappalà ha indagato alcuni strumenti inusuali,
difficilmente utilizzati in forma solistica, per renderli protagonisti in scena. Instrument 1 è dedicato
al marranzano (scacciapensieri), strumento musicale normalmente associato alla tradizione siciliana
e spesso alla mafia. In scena insieme al musicista Castrogiovanni, sette danzatori, tutti uomini, che
interpretano con vigore una Sicilia senza confini, in cui la tradizione e il moderno non vedono una
netta distinzione, ma si incrociano, si ritrovano, si fondono.
Fondata a Catania nel 1989 e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Dipartimento
dello Spettacolo sin dal 1996 e dalla Regione Siciliana, la Compagnia Zappalà Danza è
considerata oggi dalla critica europea una delle più interessanti realtà della danza contemporanea
italiana.
La storia della compagnia si identifica con quella di Roberto Zappalà, il cui stile coreografico, dopo
anni di ricerca del movimento insieme ai suoi danzatori, è divenuto linguaggio originale e versatile.
La compagnia si avvale spesso di importanti collaborazioni; in particolare il Teatro Stabile di
Catania, il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, il Teatro A. Ponchielli di Cremona, il Teatro
Massimo Bellini di Catania, la Fondazione I TEATRI di Reggio Emilia hanno sostenuto la
compagnia nella realizzazione delle proprie produzioni, che hanno circuitato in tutta Italia, in
Svizzera, Marocco, Irlanda, Svezia, Francia, Belgio, Lituania, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica
Ceca, Spagna, Cipro, Germania, Polonia, Centro e Sud America, Medioriente, Sudafrica.
Tra le creazioni di maggiore successo della compagnia, Pasolini nell’era di Internet e A.semu tutti
devoti tutti?, vincitore del premio Danza&Danza 2010 miglior produzione italiana e recentemente
proposto al Théâtre de la Ville di Parigi. La Compagnia Zappalà Danza è dunque la prima
compagnia italiana di danza a calcare le scene del teatro parigino.
Biglietti: intero € 17,00; ridotto € 14,00; speciale giovani e danza € 10,00
Mercoledì 11 giugno 2014, ore 21.00
Teatro Sociale
DERVISH: ‘AZAB E DERVISH IN PROGRESS
coreografie Ziya Azazi
musiche Uwe Felchle e Mercan Dede
con Ziya Azazi
produzione Za & Office
distribuzione Just In Time
IN COLLABORAZIONE CON FESTIVAL DANZA ESTATE - XXVI EDIZIONE
L’artista turco Ziya Azazi reinterpreta in chiave contemporanea la tradizione delle danze Sufi.
Il suo lavoro è frutto di una profonda analisi del movimento e dell’emozionalità presenti nei gesti e
nella potenza di queste danze. Il passaggio dallo stato di consapevolezza a quello di meditazione lontano dalla realtà del proprio io - costituisce il fulcro del suo lavoro. I suoi assolo sono dinamici,
metamorfici e rendono spettacolare e acrobatica la danza classica sufi suggerendo il conseguimento
della gioia come puro rituale, senza schemi prefissati.
Dervish, portato in scena in tutto il mondo, è composto da due performance che riflettono una
visione personale e artistica delle tradizionali danze Sufi: ‘Azab/Passion (del 2005, São Paulo), è il
racconto delle trasformazioni che l’individuo subisce attraverso l’aumento dei livelli di velocità,
tensione ed emozione del movimento; Dervish in Progress (del 2004, Barcelona) comunica la gioia
del risultato conseguito.
Nato nel 1969 ad Antiochia in Turchia, Ziya Azazi nel 1986 si sposta a Istanbul dove si laurea in
ingegneria. Qui lavora con il Teatro di Stato di Istanbul dove crea le sue prime coreografie. Nel
1999 riceve una menzione d’onore da parte del Ballett International Magazine come “The Most
Outstanding Dancer of the Year for Austria”.
Tra il 2000 e il 2002 viene scritturato da: Vienna Volksoper (Austria), Theaterhaus Stuttgart
(Germania) e Grand Théâtre di Ginevra (Svizzera). Nel 2004 lavora con Jan Fabré – Trobleyn. Tra
il 2005 e il 2007 partecipa alla Pièce d’Orient della Compagnie Thor. Lavora con molti artisti come
Cem Ertekin, Aydin Teker, Sebastian Prantl, Philippe Arlaud, Anne-Marie Gros, Ismael Ivo, Marcia
Haydée, Yoshi Oida e Thierry Smits.
Ha partecipato a vari festival internazionali tra cui Polyzentral (Hamburg), Liteside (Amsterdam),
Teatro Europeo (Torino), Dias de Danza (Barcelona), Sitges (Budapest), Trafalgar Square (Londra),
Images of the Middle East (Copenhagen), Danse en Ville (Bruxelles-Luxembourg), I-DANS Solists
(Istanbul), Les Eclats Choreographiques (Niort), III Festival de Solos y Duetos (Venezuela). Ha
eseguito i suoi lavori al National Museum di Singapore, alla National Library di Londra, alla St.
Irene Church di Istanbul, al Fadjr International Theatre di Teheran, e al gala di inaugurazione del
44° Golden Orange Film Festival di Antalya.
Biglietti: intero € 17,00; ridotto € 14,00; speciale giovani e danza € 10,00