Errori ed aritmetica finita a.a. 2014/2015 Prof. Maria Lucia Sampoli Analisi Numerica Obbiettivo: dare una risposta numerica ad un problema matematico mediante un calcolatore digitale 1. 2. 3. 4. 5. Problema reale Costruire un modello Formulare un problema matematico che descrive il modello Risolvere il problema matematico Interpretare la soluzione Non è detto che sia direttamente disponibile la soluzione del problema matematico metodi numerici di approssimazione Efficienza di un metodo numerico Accuratezza: la soluzione numerica deve essere “vicina” alla soluzione del problema matematico Facilità di implementazione: la formulazione del metodo numerico deve essere sì che la sua traduzione in un algoritmo corrispondente sia semplice e che l’algoritmo sia facile da implementare in un codice di programmazione Fonti di errore Nel passaggio tra problema reale e formulazione del metodo numerico si introducono degli errori. Ipotesi semplificative nella costruzione del modello 2. Errori di misura nei dati errori di rappresentazione nei dati 3. Errori di troncamento (approx di un processo infinito con uno finito che si possa effettivamente calcolare) 4. Errori di arrotondamento nei calcoli (esecuzione effettiva dell’algoritmo) 1. è importante che gli errori introdotti nei vari stadi siano dello stesso ordine: è inutile calcolare accuratamente la soluzione di un problema matematico derivante da una modellizzazione non accurata. L’Analisi numerica si occupa essenzialmente della fase 4. Fonti di errore Errori di discretizzazione o troncamento: errori legati alla definizione metodo numerico (approssimazione derivata prima con rapporto incrementale). A Errori di convergenza: un metodo numerico definisce la soluzione come limite di una successione. Dopo un numeri finito di iterazioni bisogna fermarsi con un opportuno criterio di arresto. B Errori di round-off (o di arrotondamento): errori dovuti all’aritmetica finita di un elaboratore (errori di rappresentazione e loro propagazione). C g ( x) f ( x) f ( x) A gˆ ( x ) g ( x ) g ( x) B gˆ ( x x ) gˆ ( x ) gˆ ( x ) C Rappresentazione dei numeri Il sistema di numerazione decimale è basato sull’alfabeto decimale {0,1,2,3,4,5,6,7,8,9} ed ogni numero è rappresentato come una sequenza di simboli di tale alfabeto. Ad ogni simbolo è associato un peso a seconda della posizione. Es: 2863=2 x 103 + 8 x 102 + 6 x 101 + 3 x 100 La base più usata nei calcolatori elettronici è la base 2. Questo è dovuto al fatto che l’elemento base di un calcolatore elettronico è un dispositivo (BIT) che può assumere due stati (on/off 0/1). Es: 11002= 1 x 23+1 x 22+0 x 21+0 x 20 0.112 =0 x 20+1 x 2-1+1 x 2-2 Numeri interi Numeri reali Un numero reale viene memorizzato con una stringa del tipo d0d1d2d3...dt c0c1...cs dove t r di i 1 1 i e e s s j c j j 1 Numeri di macchina Poiché si hanno a disposizione un numero finito di bits, solo un sottoinsieme dei numeri reali è rappresentabile in un computer. Tale sottoinsieme è detto insieme dei numeri di macchina. Si suppone di rappresentare i numeri reali con il sistema posizionale a “virgola mobile normalizzata” x (d1.d2d3...) e dove la prima cifra d1 DEVE essere sempre diversa da zero. In generale l’insieme dei numeri rappresentabili in un calcolatore è dato da F(β,t,L,U) – – – β è la base t sono le cifre di mantissa L e U sono i valori minimo e massimo dell’esponente e x fl(x ) (d1.d2...dt ) e Errori di rappresentazione x (d1.d2d3...) e fl( x ) (d1.d2d3...dt ) e LeU Errori di arrotondamento: il numero di cifre è maggiore di t Errori di underflow: l’esponente e è minore di L Errori di overflow: l’esponente e è maggiore di U (Inf nello standard IEEE 754) Il limite sulla mantissa caratterizza la precisione Precisione Il numero di cifre che l’elaboratore riserva alla mantissa dei numeri reali (t) determina la precisione con la quale l’elaboratore lavora Sia x≠0 un numero reale tale che la sua rappresentazione in virgola mobile normalizzata richiede più di t cifre di mantissa dobbiamo fare un’approssimazione (errore di arrotondamento) e sostituire x con il numero reale di macchina più vicino (floating di x fl(x)) La determinazione di fl(x) può avvenire in due modi: troncamento o arrotondamento d1 .d2d3 dt b dt 1 / 2 arrotondamento fl( x) b d d d d 1 dt 1 / 2 . ( ) t 1 2 3 troncamento fl( x) d1 .d2d3 dt b Errori Si possono definire l’errore assoluto e relativo eA x fl ( x ) eR x fl ( x ) x L’errore assoluto è influenzato dall’ordine di grandezza del dato, mentre l’errore relativo non è influenzato dall’ordine di grandezza del dato. L’errore relativo dà indicazioni sull’approssimazione operata sulla mantissa del dato ovvero sull’accuratezza (o precisione) con cui il dato è approssimato L’errore relativo non dipende dalla caratteristica ma dalla mantissa Se vogliamo una misura della precisione con cui l’elaboratore approssima un qualunque numero reale dobbiamo svincolarci da questa dipendenza COME? Considerando una limitazione superiore degli errori di arrotondamento relativi Precisione di macchina Limitazione superiore degli errori relativi con arrotondamento con troncamento x fl ( x ) x x fl ( x ) x 1 1t m 2 1t m x 0 x 0 La quantità εm è detta precisione di macchina. La conoscenza di εm è fondamentale per valutare i risultati e scegliere le tolleranze (nei programmi che traducono algoritmi) Può essere calcolata operativamente come la più piccola quantità che sommata ad 1 dà un risultato diverso da 1 fl ( x ) x(1 e) e m Aritmetica finita Dati e risultati sono memorizzati con un numero finito di cifre (t) di mantissa e qualunque operazione viene effettuata con un numero finito di cifre (t) di mantissa ! Risultati temporanei delle operazioni sono memorizzati in apposite locazioni con più cifre di mantissa, ma in ogni caso il numero è finito (si effettua un tronc./arr.) Le 4 operazioni effettuate su numeri di macchina non producono necessariamente un numero di macchina Il risultato deve essere trasformato nel suo floating x y si scrive x y fl ( fl ( x ) fl ( y )) x y si scrive x y fl ( fl ( x ) fl ( y )) x y si scrive x y fl ( fl ( x ) fl ( y )) x y si scrive x y fl ( fl ( x ) fl ( y )) Operazioni macchina Somma algebrica di 2 numeri reali: 1. 2. 3. Prodotto/divisione di 2 numeri reali 1. 2. Si trasforma il numero con caratteristica minore in modo che i 2 numeri abbiano la stessa caratteristica (uno dei due perde la forma v.m.n.) Si sommano le mantisse (lasciando invariate le caratteristiche) Si ricava il floating del risultato (si rinormalizza il numero troncando o arrotondando se necessario) Si esegue il prodotto/divisione delle mantisse e si sommano/sottraggono le caratteristiche Si ricava il floating del risultato (si rinormalizza il numero troncando o arrotondando se necessario) Esempio F (10, 4, 4, 4), x 101 , y 0.0054 fl ( x ) 1.000 100 , fl ( y ) 5.400 103 x y fl (1.000 100 0.005100 ) 0.995100 9.950 101 x y fl (1.000 100 ( 5.400) 103 ) 5.400 103 Osservazioni sulla precisione finita Per le operazioni di macchina non valgono più tutte le proprietà delle quattro operazioni: Vale la proprietà commutativa Non vale la proprietà associativa Non vale la proprietà distributiva Formule o algoritmi matematicamente equivalenti (che portano all stesso risultato se applicati in precisione infinita) possono produrre risultati diversi in aritmetica finita. Lo studio degli errori di arrotondamento e della loro propagazione attraverso gli algoritmi è di fondamentale importanza per poter interpretare e valutare i risultati di un qualunque algoritmo che operi con numeri reali Esempio 1 10, t 4 a 2000 fl per troncamento: m 1t 103 b 2.5 c 7.8 ( a b) c ( 2.000103 2.500100 ) 7.800100 ( 2.000103 0.002(5)103 ) 7.800100 2.002103 7.800100 2.002103 0.007(8)103 2.009103 a (b c ) 2.000103 ( 2.500100 7.800100 ) 2.000103 1.030101 2.000103 0.010(3)103 2.010 103 ( a b ) c a (b c ) 2010.3 ( a b ) c a (b c ) L’ errore relativo nel primo caso: 1.3/2010.3≈10-3, mentre nel secondo 0.3/2010.3 ≈10-4. Pur essendo diversi gli errori sono accettabili in entrambi i casi rispetto alla precisione usata Esempio 2 10, t 3 fl per troncamento: m 1t 102 a 6.51 b 6.53 c ab fl ((6.51100 6.53100 ) 2) fl (13.0 101 / 2) 6.50 100 [a, b]! 2 ca ba 6.51100 fl (6.53100 ( 6.51100 )) / 2) 6.51100 1.00 101 6.52 100 2 Formule matematicamente equivalenti non lo sono più quando si opera in precisione finita Algoritmo per determinare εm Si osserva che fl (1 p ) fl (1) m p fl (1 p 1) fl (1) 1. 2. 3. 4. 5. 6. La precisione di macchina è il più piccolo numero floating point che sommato ad 1 da’ un numero più grande di 1. Poni εm=1 Poni εm=β-1* εm Poni a=1+ εm Se a>1 vai a 2. altrimenti vai a 5. Poni εm=β* εm Stampa εm Importante Il concetto di uguaglianza va modificato quando si lavora sui numeri reali in precisione finita Risultati diversi possono essere considerati uguali nei limiti della precisione usata Due numeri sono uguali quando hanno uguale caratteristica ed uguale mantissa MA due numeri sono da considerarsi uguali quando la loro differenza è piccola rispetto alla precisione di macchina |a-b|<ε ε è la tolleranza ed il suo valore dipende dalla precisione di macchina Complessità di calcolo Un algoritmo è una successione finita di istruzioni, assegnate in modo non ambiguo, la cui esecuzione consenta di passare da una situazione iniziale (dati) ad una situazione finale (risultati), in un tempo finito. I requisiti fondamentali di un algoritmo sono la generalità (adatto a risolvere una classe di problemi) e l’ottimalità (rispetto al tempo, al numero di operazioni, alla stabilità, …) Due algoritmi si possono confrontare anche rispetto al numero di operazioni. Maggior numero di operazioni corrisponde a maggior tempo di esecuzione, ma non sempre a peggior accuratezza (es. aumentando # cifre per rappresentare un numero aumenta il tempo di esecuzione delle operazioni…) Esempio: algoritmo di Horner Calcolo del valore di un polinomio in un punto n Pn ( x ) ai x i a0 a1 x a2 x 2 an x n a0 x( a1 x( a2 x( an 1 xan ))...) i 0 Algoritmo 1 Algoritmo 2 1. Dati a0,….an,x 1. Dati a0,….an,x 2. Poni s=a0, xp=1; 2. Poni s=an 3. Per i=1…n 3. Per i=n-1,n-2,….,0 1. xp=xp*x 2. s=s+ai*xp 1. s=s*x+ai 4. Stampa s 4. Stampa s 5. Stop 5. Stop n Molt. +n Add. 2n Molt. +n Add. OTTIMALE! Condizionamento e stabilità Def. Un problema è bencondizionato se a piccole variazioni sui dati corrispondono piccole variazioni sui risultati f ( x x ) f ( x ) x x f ( x) x Def. Un algoritmo è stabile se amplifica poco (relativamente alla caratteristiche del calcolatore) gli errori di arrotondamento introdotti nelle singole operazioni Propagazione errori somma algebrica x y fl ( x) fl ( y ) fl ( x) x (1 x ) fl ( y ) y (1 y ) fl ( x) fl ( y ) ( fl ( x) fl ( y ))(1 s ) fl ( x) fl ( y ) ( x y ) ( fl ( x) fl ( y))(1 s ) ( x y ) x (1 x ) y (1 y ) (1 s ) ( x y ) x y x y x y x y x x y y (1 s ) ( x y) x x y y ( x y ) s x y x y x y s x y x y x y • Se x ≈ -y CANCELLAZIONE NUMERICA Propagazione errori moltiplicazione x y fl ( x ) fl ( y ) fl ( x ) x (1 x ) fl ( y ) y (1 y ) fl ( x ) fl ( y ) ( fl ( x ) fl ( y ))(1 p ) fl ( x ) fl ( y ) x y ( fl ( x ) fl ( y ))(1 p ) x y x (1 x ) y (1 y ) (1 p ) x y xy xy xy x y xy x xy y xy p x y xy x y ( y x p ) xy p x y Esempi Malcondizionamento : ( x 1)4 0 ( x 1)4 108 xi 1 xi 1 102 x Instabilità: calcolo e per x=-9 x 2 x3 xk e 1 x 2 3! k! x 81 729 81 729 1 9 e 9 1 9 2 3! 2 3! 1 sommando fino al 23-esimo termine, con la seconda espressione O.K. , mentre con la prima si ottiene un risultato negativo! Osservazioni Un problema può essere malcondizionato per certi dati e per altri no. Anche un problema bencondizionato può dare risultati non sufficientemente corretti se risolto con un algoritmo instabile. La stabilità di un algoritmo è data dal bencondizionamento della successione delle trasformazioni elementari che lo compongono. Stabilità Propagazione degli errori sui dati Conclusione: si commettono errori nel rappresentare i numeri reali si commettono errori nell'esecuzione delle operazioni aritmetiche Idea tranquillizzante e sbagliata: poiché gli errori sono molto piccoli anche i risultati sono affetti da errori molto piccoli Occorre studiare come si propagano gli errori delle operazioni dell'algoritmo. DEF: Un algoritmo si dice stabile se rimane limitato l'influsso degli errori Stabilità-2 Propagazione degli errori sui dati Ad esempio nella SOMMA si ha una grande amplificazione degli errori sui dati sommando numeri quasi uguali in modulo ma opposti di segno (cancellazione numerica) L'analisi della propagazione degli errori in un algoritmo è estremamente complessa. Dato un problema P Analisi in avanti (forward analysis): si valuta la differenza tra la soluzione esatta y e quella calcolata y~ Analisi all’ indietro (backward analysis): si interpreta la soluzione calcolata y~ come soluzione esatta di un problema perturbato Q e si valuta P-Q Esempi Vengono qui presentati alcuni esempi nei quali l'insorgere di piccoli errori di arrotondamento ha comportato un risultato disastroso nel comportamento di un sistema. Queste pagine sono state riadattate a partire dalle pagine originali dovute al Prof. Douglas N. Arnold della Penn State University ed al Prof. Kees Vuik della University of Technology di Delft (NL). MISSILE PATRIOT Il 25.02.1991, durante la guerra del Golfo, un missile Patriot di una batteria di Dhahran, in Arabia Saudita, ha mancato l'intercettazione di un missile iracheno SCUD. Lo SCUD ha distrutto una caserma americana. Altri missili SCUD sono riusciti a colpire il territorio israeliano a causa di analoghi errori di intercettazione. • Un report del General Accounting office spiega che l'errore é stato dovuto essenzialmente al calcolo inaccurato del tempo a causa di errori di arrotondamento. In particolare, il tempo, calcolato in decimi di secondo nel computer della batteria dei PATRIOT, veniva poi moltiplicato per 10 per ottenere un tempo in secondi. Questi calcoli furono eseguiti con un formato a virgola fissa con registri a 24 bit. Sfortunatamente, il numero 0.1 non ha una rappresentazione finita in rappresentazione 2 e, di conseguenza, se troncato e poi moltiplicato per 10, finisce con il comportare l'insorgere di significativi errori. Il semplice troncamento produce in effetti un errore pari a circa 0.000000095. Esempio 2 MISSILE ARIANE Il 04.06.1996 un missile della classe Ariane V (un progetto costato, durante una decina d'anni di sviluppo, circa 7 bilioni di dollari) della European Space Agency (ESA) precipitó 37 secondi dopo il lancio dal poligono di Kourou nella Guiana francese. La distruzione del missile e del suo carico provocó una perdita di circa 500 milioni di dollari. Il guasto alla base del fallimento, accertato dopo due settimane di indagini, fu dovuto ad una erronea conversione di un numero floating-point a 64 bit (correlato alla velocitá orizzontale del razzo rispetto alla piattaforma) in un intero a 16 bit: il numero risultante, maggiore del massimo intero rappresentabile pari aa 32768, provocó un overflow nella misura della velocitá orizzontale con il conseguente spegnimento dei razzi ed esplosione del missile.