TITOLO: Monza, il Parco, la Villa Reale la Geometria e la Sezione Aurea Fonti e ringraziamenti: Quanto qui riportato è stato quasi totalmente copiato dal libro: Il Parco di Monza. Storia del più grande parco cintato d’Europa. Valeriana Maspero e Carlo Vittone ISBN 88-88478-05-1 Dove Teodolinda sognò? Tutto ebbe inizio, intorno al 595, con Teodolinda, e la leggenda relativa alla fondazione del Duomo di Monza: "Teodolinda si era da poco convertita al cattolicesimo e una notte, in sogno, le apparve il Salvatore che le disse di costruire una chiesa nel luogo dove le sarebbe apparsa una colomba. Teodolinda si svegliò e decise che avrebbe seguito il consiglio avuto nella notte. Un giorno, uscendo dal castello di Pavia, andò a caccia nel territorio di Monza e, mentre cavalcava nella foresta, stanca, si fermò a riposare lungo le rive del Lambro, all'ombra di un albero. Appena addormentata, in sogno, le apparve la bianca colomba che si fermò poco lontano da lei, indicandole dove avrebbe dovuto costruire l'edificio religioso. " Dove, nel 1777, Piermarini costruì la Villa in onore di Maria Teresa d'Austria regina d'Ungheria? Nel punto simmetrico al luogo dove la leggenda narra il Salvatore abbia dato il segno a Teodolinda. Se misuriamo la distanza fra la Villa e le mura dell'antica Monza scopriamo, da Google Earth, che è pari a metri 591, e se continuo nella stessa direzione verso il Lambro per altri 591 metri arrivo proprio nel luogo leggendario. Si trovano quindi 3 singolarità: La perpendicolare al Cannocchiale condotta dal centro della Villa verso Monza, a) incontra le vecchie mura in Piazza Citterio b) continuando incontra il Lambro nella zona 'leggendaria' di Monza c) la distanza fra la Villa e le mura è pari alla distanza fra le mura e il luogo 'leggendario' (591 metri). Come è fatto il Cannocchiale? La Villa è inserita all'interno del cannocchiale puntato verso est – Budapest, ovvero nel punto mediano di un segmento. Gli estremi del segmento sono ad ovest quello che a noi è noto come Rondò dei Pini ed a est la strada che da Monza va a Lecco, o strada storica per lo Spluga (via Lecco). Abbiamo, infatti, che la distanza dal Rondò alla Villa è pari a 1631 metri e la distanza fra la Villa e la vecchia via Lecco è uguale. Che rapporto ha la Villa Reale con Monza e il "sogno di Teodolinda"? Un rapporto aureo, infatti il triangolo formato dal Cannocchiale come base e vertice il luogo leggendario del "sogno di Teodolinda", non è un qualunque triangolo scaleno, bensì è isoscele, infatti la distanza fra il Rondò e il "sogno di Teodolinda" è pari a 2016 metri la stessa che c'è fra il "sogno di Teodolinda" e Monza Est, inoltre se considero il cannocchiale nella sua interezza, che è pari a 3262 metri (1631 x 2) e lo rapporto al lato 2016 trovo che 3262/2016 è approssimato a 1,61 (con errore pari al lo 0,001 percento!!), ovvero la proporzionalità nota come sezione aurea. Nel 1805 Napoleone chiede all'arch. Canonica di costituire il Parco, ma come? Già esistono la villa Mirabello, la villa Mirabellino e il viale Mirabello. A partire dall'orientamento della Villa verso estBudapest si traccia una parallela: quello che è a noi noto come viale Cavriga, ma dove porlo, a che altezza fargli incrociare viale Mirabello? La lunghezza del nuovo Viale Cavriga, come dalla mappa del Canonica, è pari a 2138 metri, se consideriamo invece il Viale Mirabello, dall'incrocio con Viale Cavriga fino al muro nord del Parco troviamo (ora c'e' una traccia, al suo posto abbiamo l'Autodromo) che la lunghezza è pari a 3457 metri. Se consideriamo il rapporto 3457/2138 questo è approssimato a 1,61, ma questo numero non è altro che il rapporto noto come sezione aurea. In questo modo sono delineati i limiti nord ed est del Parco. L'uso degli spazi Ribaltiamo il triangolo isoscele aureo sull'asse del Cannocchiale. Definiamo in questo modo il luogo ove il Canonica costruirà il "Frutteto Matematico" e al suo centro la cascina Frutteto. La cascina Frutteto, il "Frutteto Matematico" e l'occhio massone. Canonica costruisce un rombo (losanga). Il rombo è costruito su due diagonali, la maggiore è lunga 656 metri, la diagonale minore è lunga 406 metri. Nel suo centro viene costruito il classico occhio massone utilizzando filari di frutteti, ora non piu' presenti, e la cascina Frutteto circondata da un fossato come pupilla. Ancora una singolarità matematica, non certo casuale: per costruire un rombo sono sufficienti due diagonali, di qualunque lunghezza, perpendicolari che si intersecano nel loro punto medio, non serve altro. Qui invece le due diagonali hanno il rapporto (656/406) approssimato (con un errore del dello 0,14 percento!!) a 1,61, la sezione aurea. La mappa storica del Parco. I rondò sul lato est del Cannocchiale Veniamo ora ai rondò presenti nel lato est del Cannocchiale. Sono ancora presenti tre rondò, che se opportunamente collegati definiscono un triangolo, non scaleno ma isoscele, con la base EG lunga 506 metri ed il lato (EF = FG) lungo 306 metri, anche in questo caso abbiamo come rapporto (506/306) per approssimazione la sezione aurea (1,61) con errore pari al 2% . Dove sta la Stella? Questo è il vero problema, per me non risolto. Ovvero come mai il Rondò della Stella è li'? E si chiama "Rondò della Stella"? Un fatto è certo, se dal rondò centrale di agraria considero l'unico vialetto perpendicolare al viale Cavriga ed al Cannocchiale, se lo prolungo verso nord, questo passa proprio al centro alla Fagianaia (ora ristorante Saint George Premier) costruita anche questa dal Canova. Ma se continuo il prolungamento incrocio il viale Mirabello proprio al Rondò della Stella, uno dei punti più singolari e nascosti del Parco. Come mai il Canova posizionò lì un rondò e lo chiamò "Rondò della Stella"? Il fatto che ci sia un preciso collegamento geometrico fra i due rondò, quello della Stella e quello di Agraria fa pensare che sia possibile trovare qualche altra singolarità. La Stella Dal Rondò della Stella si dipartivano a raggiera otto viali: il viale Mirabello, un viale verso la Cascina Costa Alta ed un altro verso la Cascina del Serraglio. Se proviamo a congiungere a tracciare alcuni di questi si riesce a tracciare un altro triangolo isoscele basato sulla sezione aurea, abbiamo infatti che la base HI misura 895 metri e i lati hanno una lunghezza media approssimata di 559 metri, il rapporto (895/559) è approssimato a lla sezione aurea. L'errore in questo caso è circa dell'1 percento. L'Autodromo è inscritta nei confini dell'area nord del Parco, ha mantenuto come assi cardinali i viali definiti dal Canova e la pista stessa in alcuni punti è posata sui viali preesistenti (dalla curva del Serraglio alla curva di Lesmo). TITOLO: Monza, il Parco, la Villa Reale la Geometria e la Sezione Aurea Fonti e ringraziamenti: Quanto qui riportato è stato quasi totalmente copiato dal libro: Il Parco di Monza. Storia del più grande parco cintato d’Europa. Valeriana Maspero e Carlo Vittone ISBN 88-88478-05-1