Piano di lavoro in FISICA per la classe 3 B liceo UDA CONOSCENZE 1. Moto armonico semplice: descrizione del moto. 2.Angolo in radianti. Ampiezza, periodo, frequenza e a.s. 2016/17 ABILITA’ Discipline associate 1.Esser in grado di descrivere i fenomeni trattati con un linguaggio appropriato. 2. Saper interpretare grafici di un moto armonico. 3. Saper dedurre da grafico di moto armonico le grandezze ampiezza e periodo 4..Saper trovare i punti nel grafico del moto velocità angolare. UDA n.1 3.Grafici x-t di tipo seno-coseno. Moto 4.Relazione tra il moto armonico ed il moto circolare armonico armonico in cui la velocità è massima o Matematica uniforme. Moto circolare uniforme come composizione di semplice e minima. periodo 5. Saper trovare i punti nel due moti armonici. moto circolare uniforme 5.Relazione fondamentale del moto armonico: a =- ²·x grafico del moto armonico in cui l’accelerazione è massima o minima. ed analoga nel moto circolare. 6.Dinamica del moto armonico: molla e pendolo 6. Saper ricavare nei casi della molla e del pendolo 1.la definizione di quantità di moto per un corpo e per un 1.Essere in grado di spiegare il significato fisico sistema di più corpi della quantità di moto e di saperlo riconoscere in 2. la definizione di impulso di una forza diverse situazioni 3. il II principio della dinamica espresso come relazione la 2.Saper riconoscere e spiegare con linguaggio relazione tra l’impulso di una forza esterna e la variazione appropriato la conservazione della quantità di della quantità di moto totale moto in situazioni diverse. UDA n°2 4. distinzione tra forze interne ad un sistema e forze 3:Essere in grado di determinare la posizione del Matematica esterne centro di massa in casi molto semplici Quntità di 5.La III legge di Newton e la conservazione della quantità 4. Saper trattare semplici problemi di dinamica moto e urti di moto di un sistema isolato. in termini di impulso e quantità di moto 6.Il centro di massa di un sistema e la descrizione del 5. Conoscere il comportamento di oggetti che si moto del centro di massa di conservazione della quantità urtano in una dimensione, in relazione alla di moto. conservazione della quantità di moto e 7.Urti in una dimensione (urti anelatici e urti elastici). dell’energia cinetica, in particolare saper discutere gli urti anelatici e urti elastici 1.Stabilire le condizioni di equilibrio di un corpo rigido. 1.Esprimere il concetto di corpo rigido. 2..Mettere a confronto il moto rettilineo e il moto circolare 2.Calcolare il momento di una forza, di una ed evidenziare le analogie tra le definizioni delle coppia di forze e di più forze applicate a un grandezze lineari e angolari. corpo rigido. 3..Analizzare il movimento di un corpo che ruota attorno a 3.Calcolare e conoscere il momento d’inerzia di Matematica, UDA n°3 un asse e definire il momento della forza applicata. alcuni corpi con geometria diversa. Dinamica 4.Analizzare l’energia rotazionale di un corpo rigido. 4. Rappresentare la condizione di equilibrio di un rotazionale 5.Formalizzare il secondo principio della dinamica per le corpo appeso in relazione al suo centro di massa. rotazioni e evidenziare le sue analogie, e differenze, con il secondo principio della dinamica per le traslazioni. 6.Definire in modo semplificato il momento angolare. 1.l’enunciato della legge della gravitazione universale.G. 1. Dimostrare di conoscere il significato fisico Matematica, 3.La costante g in termini di G della costante G Storia, 4. La descrizione del moto dei pianeti e leggi di Keplero 2. Saper ricavare l’accelerazione di gravita g UDA n°4 Filosofia e 5. l’energia potenziale gravitazione dalla legge della gravitazione universale. Scienze 6 La conservazione dell’energia energia meccanica totale 4. Conoscere le leggi di Keplero La gravità e la velocità di fuga. 5. saper applicare la conservazione dell’energia della Terra al caso gravitazionale e sapere che cosa si intende col concetto di velocità di fuga 1.Introdurre la grandezza fisica temperatura. 1.Effettuare le conversioni dalla scala Celsius 2.Individuare le scale di temperatura Celsius e Kelvin e alla Kelvin, e viceversa. metterle in relazione. 2. Discutere le caratteristiche della conduzione e 3.Identificare il concetto di mole e il numero di Avogadro. della convezione. 4.Identificare il calore come energia in transito. 3.Spiegare il meccanismo dell’irraggiamento e UDA n°5 5.Individuare i meccanismi di propagazione del calore. la legge di Stefan-Boltzmann. Matematica Termologia e 4.Descrivere la condizione di equilibrio calore e gas 6.Mettere in relazione l’aumento di temperatura di un liquido-vapore e pressione di vapore saturo. 5.Definire la capacità termica e il calore corpo con la quantità di energia assorbita. specifico di una sostanza.. 7.Interpretare gli stati di aggregazione molecolare in 6.Definire la caloria. funzione dell’energia interna. 8.Analizzare il comportamento di solidi, liquidi e gas in 7.Definire il concetto di calore latente nei seguito alla somministrazione, o sottrazione, di calore. cambiamenti di stato. 9.Analizzare il comportamento dei vapori. 8.Definire l’equazione di stato del gas perfetto. . 10.Osservare gli effetti della variazione di temperatura di 9. Conoscere il legame tra la costante di corpi solidi, liquidi e gassosi e formalizzare le leggi che li Boltzmann k e la costante dei gas R B regolano. 11.Ragionare sulle grandezze che descrivono lo stato di un 10.Ricavare l’espressione della velocità quadratica media. gas. 11.Descrivere a parole le proprietà della 12.Introdurre il concetto di gas ideale. distribuzione di Maxwell. 13.Formulare la legge per n moli di gas perfetto. 14.Ragionare in termini di molecole e di atomi. Mettere in relazione il legame tra grandezze microscopiche e grandezze macroscopiche. .1.Esaminare gli scambi di energia tra i sistemi 1.Indicare le variabili che identificano lo stato termodinamico di un sistema. termodinamici e l’ambiente. 2.Interpretare il primo principio della termodinamica alla 2.Definire il lavoro termodinamico. 3.Descrivere le principali trasformazioni di un luce del principio di conservazione dell’energia. gas perfetto come applicazioni del primo 3.Esaminare le possibili, diverse, trasformazioni UDA n°6 principio. termodinamiche. Il primo 4.Descrivere l’aumento della temperatura di un gas in 4.Definire i calori molari del gas perfetto. Matematica principio 5.Descrivere le trasformazioni adiabatiche. funzione delle modalità con cui avviene il riscaldamento. della 6.Definire le trasformazioni cicliche. termodinamic 5.Formalizzare le equazioni relative alle diverse 7.Interpretare il lavoro termodinamico in un trasformazioni termodinamiche. a grafico pressione-volume. 6.Formalizzare le espressioni matematiche dei calori 8.Applicare le relazioni appropriate in ogni molari del gas perfetto. singola trasformazione di stato. 9.Calcolare i calori specifici molari del gas perfetto monoatomico e biatomico 1.Mettere a confronto trasformazioni reali e 1.Indicare l’evoluzione spontanea di un sistema trasformazioni quasistatiche. isolato. 2.Descrivere il principio di funzionamento di 2.Mettere a confronto l’energia ordinata (a livello una macchina termica. macroscopico) e l’energia disordinata (a livello 3.Descrivere il bilancio energetico di una microscopico). macchina termica. 3.Analizzare come sfruttare l’espansione di un gas per UDA n°7 4.Definire l’entropia. produrre lavoro. Le macchine 5.Descrivere le caratteristiche dell’entropia. termiche ed il 4.Analizzare il rapporto tra il lavoro totale prodotto dalla 6.Indicare il verso delle trasformazioni di Matematica macchina e la quantità di calore assorbita.. secondo e Storia energia (la freccia del tempo). 5.Formulare il secondo principio della termodinamica principio 7.Formalizzare l’equazione di Boltzmann per 6. Analizzare la differenza tra macrostati e microstati di della l’entropia. Termodinami un sistema. 8.Definire la macchina termica reversibile e 7.Indicare le condizioni necessarie per il funzionamento di ca descriverne le caratteristiche. una macchina termica. 9.Definire il rendimento di una macchina 8.Analizzare il funzionamento di alcune macchine termica. termiche e studiare il ciclo termico corrispondente 10.Calcore il rendimento di una macchina 9.Formalizzare il teorema di Carnot termica analizzando il suo ciclo termico Le competenze per la disciplina FISICA sono le stesse per tutte le unità didattiche, compaiono nel documenti ministeriali e sono queste. Naturalmente il coordinamento di materia non può non farle proprie. 1. ottenere la comprensione critica del presente, attraverso lo sviluppo delle capacità di analisi. Potenziare le facoltà di astrazione e di unificazione che la fisica richiede per indagare sul mondo naturale; 2. contribuire all’acquisizione di una mentalità flessibile, fondata su una preparazione che consenta il conseguimento di una professionalità di base polivalente; 3. acquisire la consapevolezza che la possibilità di indagare l’universo è legato al progresso tecnologico ed alle più moderne conoscenze; 4. comprendere l’universalità delle leggi fisiche che partendo dalla scala umana si estenda dal macrocosmo al microcosmo nel tentativo di fornire una visione scientifica organica della realtà fisica; 5. comprendere l’evoluzione storica dei modelli di interpretazione della realtà evidenziandone l’importanza, i limiti ed il progressivo affinamento; 6. contribuire, nel fecondo contatto con le altre discipline, ad una visione unitaria del divenire storico dell’umanità; 7. comprendere che la fisica ha un linguaggio universale che favorisce l’apertura, il dialogo e il rispetto reciproco tra individui e quindi tra popoli e culture; 8. contribuire alla consapevolezza che, in una società complessa permeata di scienza e tecnologia, una formazione scientifica è indispensabile per le scelte che ogni cittadino è chiamato a compiere nella vita democratica. La valutazione è assegnata sulle competenze, vale a dire sulla comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali in situazioni di studio e attività pratiche. Pertanto per ogni modulo verranno effettuate verifiche sulle abilità e sulle conoscenze.. D’altro canto il voto è l’espressione della sintesi valutativa, pertanto esso deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili alle diverse tipologie che devono essere coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti del coordinamento di materia. Di conseguenza, nel rispetto dei principi definiti dai decreti istitutivi dei nuovi ordinamenti, la valutazione verrà effettuata con prove scritte ed eventuali prove articolate o prove esperte che comprendano lo svolgimento di esercizi l’analisi, la discussione e la soluzione di situazioni problematiche e l’esposizione, in forma scritta, di argomenti di teoria. colloqui orali che intendano verificare non solo le conoscenze, ma anche la capacità degli studenti di discutere sui concetti appresi. Le valutazione verranno assegnata perlopiù con il metodo sommativo, vale a dire attribuendo un punteggio. Nel caso in cui nella classe fosse presente uno studente con problemi di disgrafia, dislessia o discalculia (certificazione DSA), questa programmazione non verrà modificata ( a meno che il CdC non stabilisca di farlo), però l’alunno potrà usufruire di ogni strumento compensativo di cui necessiti, ad esempio libri digitali tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner (a casa) Gli sarà concesso di fotografare la lavagna alla fine della lezione Per gli alunni con diagnosi di dislessia e discalculia, si faranno svolgere all’allievo esercitazioni abbreviate, convergenti sulle competenze essenziali alla sufficienza e si concederà più tempo per le verifiche scritte, consentendo allo studente, qualora si renda necessario, di proseguire l’esecuzione del compito anche nell’ora successiva, previa disponibilità dell’insegnante che subentra. Nel caso in cui si rendesse necessario, le prove scritte verranno presentate con caratteri grandi e saranno formulate in un linguaggio lineare. In ogni caso sarà concessa una spiegazione orale da parte del docente sui quesiti proposti. Per gli alunni disgrafici, la valutazione delle prove scritte sarà effettuata con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma. Per gli alunni con problemi di disgrafia e discalculia, verranno privilegiate le interrogazioni orali e le interrogazioni saranno sempre effettuate permettendo l’uso di qualsiasi supporto: schemi, mappe concettuali, formulari, appunti, libro di testo, tablet, quaderno degli esercizi. Tutte le interrogazioni saranno programmate. Genova, venerdì 28 novembre 2016 Maria Teresa Ricaldone