Meditazioni sull’Icona della Madonna del Perpetuo Soccorso/5 LA STELLA SULLA FRONTE DI MARIA Perché dico “la stella”, al singolare? Non sono forse due le stelle che vediamo sulla fronte di Maria? Rispondo a queste domande nella prima parte (Descrizione), poi, nella seconda, spiego l’antico simbolo della stella. Descrizione Ho riflettuto a lungo sui due segni che appaiono sul mantello sopra la fronte di Maria e sono giunto a questa conclusione: la vera stella, alla quale il pittore ha attribuito un grande valore simbolico, è la stella a otto punte che vediamo sulla destra. La troviamo rappresentata in tante icone simili alla nostra, sia del tipo odigitria, dove Maria con la mano destra indica la via che è Gesù (come nella Madonna Nera di Czestochowa), sia del tipo eleusa, o della tenerezza, dove le guance del Bambino e della Madre si avvicinano e i due si scambiano carezze (come nella Madonna russa di Vladimir, del XII secolo), sia del tipo Madonna della Passione, dove sono presenti i simboli della passione di Gesù, come nella Madonna del Perpetuo Soccorso, del secolo XV, e nelle icone simili ad essa. In tutte queste icone sulla fronte di Maria c’è sempre una sola stella, con valore fortemente simbolico. Alcune volte la stella sulla fronte è presente anche sulle spalle di Maria, per significare la verginità perpetua di Maria: prima, durante e dopo il parto. In nessuna icona si vedono due stelle sulla fronte di Maria. Cos’è allora il segno a sinistra della stella? E’ una croce a mo’ di stella, come ornamento molto probabilmente aggiunta dal pittore che la restaurò un secolo e mezzo fa. Esiste infatti una riproduzione fotografica in bianco e nero, fatta prima del restauro avvenuto nel 1865, nella quale è ben visibile la stella a otto punte e non c’è la minima traccia della croce ornamentale. Meditazione 1. Stella del mattino Scientificamente parlando la stella del mattino è il pianeta Venere, che gli antichi consideravano la stella più bella del cielo. E’ infatti il corpo celeste più luminoso, dopo il sole e la luna. La sua brillantezza raggiunge il massimo poco prima dell’alba o poco dopo il tramonto del sole. Nella letteratura cristiana la stella del mattino indica comunemente la Vergine Maria. Così viene invocata nelle litanie lauretane del secolo XVI, oggi diffuse in tutta la Chiesa. Con questo titolo i cristiani onorano Maria Santissima che fin dalla sua Immacolata Concezione ha preceduto il sorgere del Sole, cioè la venuta del Salvatore, sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace (Lc 1, 79). Titolo suggestivo di Maria che, come scrive il nostro sommo poeta, “è il bel zaffiro – del quale il ciel più chiaro s’inzaffira” (Paradiso, XXIII, 102). 2. Stella del mare Titolo mariano suggestivo anche questo. Per gli antichi la stella del mare era la stella polare, cioè l’ultima stella del timone del carro dell’Orsa Minore. Una volta, quando non esisteva la bussola (inventata all’inizio dell’era moderna), i naviganti del mare si orientavano in base alla stella polare, che indicava il polo Nord. Fin dall’antichità la Vergine Maria è stata chiamata “stella del mare” in quanto essa è guida e segno di speranza per i cristiani. Con questo titolo Maria viene invocata nell’inno Ave maris stella, conservato in un manoscritto di San Gallo del secolo IX, molto popolare in tutto il Medioevo. Questo titolo viene ripreso nell’antifona mariana Alma Redemptoris Mater, attribuita a Ermanno Contratto, monaco di Reichenau (+1054). Titolo caro a san Bernardo (+1153) che scrive: “Se i venti della tentazione crescono, se sei spinto contro gli scogli delle tribolazioni, guarda alla stella, invoca Maria. Se sei sballottato sulle onde di orgoglio, ambizione, invidia, rivalità, guarda alla stella, invoca Maria. Quando la rabbia o il desiderio carnale assalgono violentemente la fragile nave della tua anima, guarda la stella, invoca Maria” (Super ‘Missus est’, Omelia 2, n. 17). Con la stessa fiducia nel soccorso di Maria, sant’Alfonso si rivolge a Lei con il canto O bella mia speranza, dicendole: “In questo mar del mondo – tu sei l’amica stella – che puoi la navicella – dell’alma mia salvar”. Ricordiamo queste parole nei momenti difficili e burrascosi della vita. 3. Stella dell’evangelizzazione A differenza degli altri due, questo titolo mariano è recente. A usarlo per la prima volta è stato Paolo VI nella enciclica Evangelii nuntiandi del 1975. “Al mattino della Pentecoste - scrive il grande Papa in chiusura del documento – Maria ha presieduto con la sua preghiera all’inizio dell’evangelizzazione sotto l’azione dello Spirito Santo. Sia lei la Stella dell’evangelizzazione sempre rinnovata che la Chiesa, docile al mandato del suo Signore, deve promuovere e adempiere, soprattutto in questi tempi difficili ma pieni di speranza”. Ci piace pensare a Maria in preghiera accanto agli apostoli mentre proclamavano il Vangelo portando gli uomini a Dio e fondando nuove comunità cristiane, sempre pronta a illuminarli nei dubbi, a sostenerli nelle prove, a incoraggiarli nelle fatiche. L’autore della nostra icona, mentre dipingeva la stella, forse non pensava a tutto ciò: non lo sappiamo. Tuttavia considerare la Madre del Perpetuo Soccorso come stella dell’evangelizzazione non è una forzatura, ma un significato che l’icona ha assunto negli ultimi 150 anni della sua storia. Infatti da quando il Papa Pio IX consegnò l’icona alla Congregazione del SS. Redentore perché fosse venerata nella chiesa di sant’Alfonso in Roma, la Madre del Perpetuo Soccorso accompagna i missionari Redentoristi nella loro opera di evangelizzazione su tutti i continenti. Essa è loro guida e sostegno, la prima missionaria che converte i cuori più duri aprendoli alla speranza. P. Gilberto Silvestri