SOX-10 (Polyclonal) Rabbit Polyclonal Antibody Identificazione Prodotto N° Catalogo 44793 44794 44387 Descrizione SOX-10 0,1 R (Poly) SOX-10 1 R (Poly) SOX-10 RTU R (Poly) Definizione Dei Simboli P pronto uso C concentrato A asciti E siero S supernatante DIL DOC# DIS range di diluizione di concentrato numero documento distribuito da Finalità D’Uso Questo anticorpo è destinato per l’uso diagnostico in vitro (IVD). Anticorpo SOX-10 è indicato per i laboratori qualificati per l’identificazione qualitativa tramite microscopio ottico della presenza di antigeni associati in sezioni di tessuto fissate in formalina e incluse in paraffina utilizzando metodi di test IHC (immunoistochimici). L’impiego di questo anticorpo è indicato, dopo diagnosi patologica differenziale su base clinica, come aiuto per l’identificazione di cellule di melanoma e di cellule tumorali della guaina dei nervi periferici, nel contesto di un pannello di anticorpi, insieme alla storia clinica del paziente e ad altri test diagnostici sottoposti alla valutazione di un patologo qualificato. Sommario E Spiegazione Il gene SRY-related HMG-BOX 10 (SOX10) è un fattore di trascrizione nucleare che partecipa allo sviluppo della cresta neurale nella caratterizzazione e nella differenziazione delle cellule di derivazione melanocitica.1 Recentemente è stato dimostrato che si tratta di un marcatore sensibile del melanoma, inclusi i sottotipi convenzionale, fusiforme e desmoplastico.2 L’anticorpo anti-SOX-10 è stato applicato a una varietà di tumori derivanti dalla cresta neurale, a neoplasie mesenchimali ed epiteliali e a tessuti normali. L’espressione nucleare di SOX-10 è stata rilevata in 76 su 78 melanomi (97%) e in 38 su 77 tumori maligni della guaina dei nervi periferici (49%), mentre la proteina S100 è stata espressa in 71 melanomi (91%) e in 23 tumori maligni della guaina dei nervi periferici (30%).2 SOX-10 è stato espresso da melanomi metastatici e dal nevo nodale capsulare nei linfonodi sentinella, ma non da altri componenti linfonodali quali le cellule dendritiche, che solitamente esprimono la proteina S100. In campioni di tessuto cicatriziale, fibroblasti immaturi, granulomi epitelioidi e proliferazioni istiocitiche possono simulare melanoma residuo rilevato mediante esame istopatologico e risultare anche positivi per MiTF e S100.3,4 Tuttavia, è meno probabile che SOX-10 sia espresso da fibroblasti o istiociti, soprattutto se confrontato a MiTF e S100. L’anti-SOX-10 produce una colorazione nucleare che fornisce un segnale pulito molto più nitido e scuro in termini di qualità della colorazione, rispetto all’utilizzo di anticorpi diretti contro MiTF e S100.5 Il segnale nucleare fornito sia da anti-SOX-10 sia da anti-MiTF è stato di più facile interpretazione rispetto alle colorazioni citoplasmatiche, quali anti-S100 (nucleare e citoplasmatico), anti-HMB-45 e anti-Melan-A (entrambi citoplasmatici), sopratutto nel componente intraepidermico, dove questi marcatori citoplasmatici possono aderire alla melanina in modo aspecifico. Quindi, è stato dimostrato che anti-SOX-10 è superiore a tutte le altre immunocolorazioni nella rilevazione di melanoma invasivo residuo e in situ.1-5 L’anti-SOX-10 è, inoltre, un marcatore utile nella rilevazione di componenti di melanoma desmoplastico sia in situ che invasivi. È noto che i marcatori di melanoma di uso comune, quali anti-HMB-45 e anti-Melan-A, sono scarsamente espressi nei melanomi desmoplastici5, mentre è stato riportato che l’anti-SOX-10 è stato espresso in modo da moderato a intenso in tutti i 28 melanomi desmoplastici analizzati2. Come componente intraepidermico spesso presente in oltre il 50% dei melanomi desmoplastici, SOX-10 può risultare utile rispetto a MiTF nella valutazione del melanoma in situ, in quanto esiste una maggiore probabilità rispetto a MiTF DIS A.Menarini Diagnostics S.r.l. Via Sette Santi, 3 50131 Firenze Italy DOC# MEN38317000 IT Rev. 0,0 Cell Marque Corporation 6600 Sierra College Blvd Rocklin California 95677 USA EMERGO EUROPE Molenstraat 15, 2513 BH The Hague NL SOX-10 (Polyclonal) Rabbit Polyclonal Antibody che sia espresso da un melanoma desmoplastico soggiacente di piccola entità. SOX-10 è espresso in modo intenso da cellule di melanoma e non è espresso, o lo è in modo debole, dai fibroblasti fusiformi della cicatrice.6 Questi risultati sottolineano l’utilità di anti-SOX-10 nella diagnosi differenziale di melanoma desmoplastico residuo rispetto ai reperti di una cicatrice, e mostrano il valore clinico di anti-SOX-10 nella valutazione di campioni di riescissione del melanoma. SOX-10 è espresso in modo diffuso negli schwannomi e nei neurofibromi. La presenza di SOX-10 non è stata identificata in altri tumori mesenchimali ed epiteliali eccetto mioepitelioma e astrocitoma diffuso.2 L’espressione di SOX-10 è osservata nelle cellule sustentacolari di feocromocitomi e paragangliomi, e occasionalmente nei tumori carcinoidi di vari organi, ma non è osservata nelle cellule tumorali.2 Nel tessuti normali, SOX-10 è espresso nelle cellule di Schwann, nei melanociti e nelle cellule mioepiteliali di ghiandole salivari, bronchiali, eccrine e mammarie. L’espressione di SOX-10 è osservata, inoltre, nei mastociti di una varietà di tessuti e organi a livello sia nucleare che citoplasmatico. Sia il formato prediluito sia quello concentrato di questo anticorpo sono diluiti in Tampone Tris, pH 7,3-7,7, con BSA 1% e azoturo di sodio <0,1%. Il tasso di concentrazione di immunoglobulina concentrata per questo prodotto è di 125-375 µg/ml. La gamma operativa di diluizione raccomandata per il prodotto concentrato è di 1:25-1:100 e si trova sull’etichetta del prodotto. Ricostituzione, Miscelazione, Diluizione, Titolazione L’anticorpo prediluito è pronto all’uso e ottimizzato per la colorazione. Non è necessaria alcuna ricostituzione, miscelazione, diluizione o titolazione. L’anticorpo concentrato è ottimizzato per essere diluito entro il range di diluizione. L’utente deve convalidare la diluizione operativa del prodotto concentrato. Differenze nelle procedure tecniche e nel trattamento del tessuto in laboratorio possono produrre importanti variabilità nei risultati e richiedere di conseguenza l’uso regolare di controlli (fare riferimento alla sezione Procedure di controllo della qualità). Principi E Procedure L’anticorpo primario citato può essere utilizzato quale anticorpo primario per la colorazione immunoistochimica delle sezioni di tessuto fissate in formalina e incluse in paraffina. In generale, la colorazione immunoistochimica insieme al sistema di rilevazione biotina-streptavidina consente la visualizzazione degli antigeni tramite l’applicazione sequenziale di un anticorpo specifico (anticorpo primario) all’antigene, di un anticorpo secondario (anticorpo di collegamento) all’anticorpo primario, un complesso enzimatico e un substrato cromogeno con fasi di lavaggio interposte. In alternativa può essere utilizzato un sistema di rilevamento privo di biotina. L’attivazione enzimatica del cromogene causa la produzione di una reazione visibile sul sito dell’antigene. Il campione può essere quindi contro colorato ed è possibile applicarvi del copri vetrino. I risultati vengono interpretati utilizzando un microscopio ottico e consentono la diagnosi differenziale dei processi pato-fisiologici, associabili o meno a un particolare antigene. Materiali E Reagenti Necessari Ma Non Forniti I seguenti reagenti e materiali possono essere necessari per la colorazione ma non sono forniti con l’anticorpo primario: 1. 3. Forno per essicazione in grado di mantenere una temperatura di 5860 °C ± 5 °C 4. Ampolle o bagni di colorante 5. Timer 6. Xilene o sostituto di xilene I prodotti prediluiti sono diluiti in modo ottimale per l’uso con un’ampia varietà di kit di rivelazione offerti da altri produttori. 7. Etanolo o alcool reagente 8. Acqua deionizzata o distillata 9. Pentola a pressione elettrica per la fase di pretrattamento del tessuto 10. Sistema di rilevamento e cromogeno 11. Soluzioni per lavaggio Materiali E Metodi 12. Ematossilina o altro contro colorante 13. Diluenti di anticorpi Per i dettagli specifici dei lotti dei seguenti, fare riferimento all’etichetta del prodotto: 1. Tessuto di controllo positivo e negativo 2. Vetrini per microscopio, caricati positivamente 14. Blocco perossido per uso con HRP 15. Blocco avidina-biotina Concentrazione di immunoglobulina dell’anticorpo 16. Reagente di controllo negativo 2. Dettagli sull’origine 17. Soluzione montante Reagenti Forniti 18. Copri vetrino Prediluito Il prodotto anticorpo primario citato contiene il reagente pronto per l’uso. Conservazione E Manipolazione 19. Microscopio ottico (40-400x) Il tasso di concentrazione di immunoglobuline prediluite per questo prodotto è di 5-15 µg/ml. Conservare a 2-8 °C. Non congelare. Per garantire un’erogazione adeguata di reagente e la stabilità dell’anticorpo dopo ciascuna analisi, riposizionare il tappo e riporre immediatamente il flacone in frigorifero in posizione verticale. Concentrato Il prodotto anticorpo primario citato contiene reagente concentrato. 2 MEN Template #0.2 SOX-10 (Polyclonal) Rabbit Polyclonal Antibody Ogni reagente di anticorpi è provvisto di data di scadenza. Se conservato adeguatamente, il reagente resta stabile fino alla data indicata sull’etichetta. Non utilizzare il reagente oltre la data di scadenza relativa al metodo di conservazione indicato. animale utilizzata in questi prodotti sono nell’archivio di Cell Marque. I certificati sostengono che le origini bovine provengono da Paesi che presentano un rischio trascurabile di BSE e dichiarano che le origini bovine sono statunitensi e canadesi. 11. Come per qualsiasi prodotto derivato da sorgenti biologiche, è necessario seguire procedure corrette di manipolazione. Non vi sono segni evidenti che indichino l’instabilità di questo prodotto. Pertanto, è consigliabile eseguire contemporaneamente controlli positivi e negativi sui campioni da testare. Contattare il Servizio Clienti A.Menarini Diagnostics in caso di segni sospetti d’instabilità del reagente. Istruzioni Per L’uso Prelievo Di Campioni E Preparazione Per L’Analisi Procedura Passo-Passo I tessuti ordinariamente trattati, fissati in formalina tamponati neutri, inclusi in paraffina sono adatti all’uso con questo anticorpo primario. Il fissativo consigliato per i tessuti è formalina neutra tamponata al 10%. È possibile che si ottengano risultati variabili dovuti a processi di fissaggio prolungati o speciali come la decalcificazione di preparati di midollo osseo. Protocollo di colorazione raccomandato per l’anticorpo primario citato: Colorazione Manuale Ogni sezione va tagliata per garantire uno spessore adeguato (circa 3 μm) e posizionata su un vetrino con carica positiva. I vetrini contenenti la sezione di tessuto possono essere cotti per almeno 2 ore (ma non oltre le 24 ore) in un forno a una temperatura di 58-60 °C ± 5 °C. Avvertenze E Precauzioni 1. Manipolando i reagenti adottare ragionevoli precauzioni. Quando si manipolano materiali sospetti carcinogeni o tossici (ad esempio xilene) servirsi di guanti monouso e di grembiuli di laboratorio. I reagenti concentrati possono essere diluiti in modo ottimale in base alla convalida dell’utente. Qualsiasi diluente utilizzato non specificatamente raccomandato da questo documento deve essere quindi convalidato dall’utente sia per la compatibilità sia per l’effetto sulla stabilità. 8. Se utilizzato secondo le istruzioni il prodotto non è classificato come sostanza pericolosa. Il conservante nel reagente è azoturo di sodio in misura inferiore allo 0,1% e alle concentrazioni dichiarate non soddisfa i criteri UE REACH (registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche) per le sostanze pericolose. Applicare l’anticorpo e incubare per 10 - 30 minuti, quindi sciacquare. 6. Applicare una quantità generosa di cromogeno e incubare per 1 - 10 minuti, quindi sciacquare. 7. Disidratare e applicare il vetrino coprioggetto. È necessario effettuare un controllo positivo del tessuto per ciascuna procedura di colorazione eseguita. Il tessuto può contenere sia cellule che componenti con colorazione positiva e negativa e serve sia come tessuto di controllo positivo che negativo. I tessuti di controllo devono provenire da un’autopsia recente, da una biopsia o da campioni chirurgici preparati o fissati prima possibile, in modo identico alle sezioni da esaminare. L’uso di una sezione di tessuto fissata o trattata diversamente dai campioni da esaminare, servirà per fornire un controllo di tutti i reagenti e le fasi del metodo, eccetto il fissaggio e il trattamento del tessuto. Un tessuto con una colorazione positiva debole è più indicato per effettuare un controllo ottimale della qualità e per rilevare livelli minori di degradazione del reagente. Il controllo tissutale positivo per l’anticorpo primario citato, può comprendere quanto segue: 9. L’utente deve convalidare qualunque condizione di conservazione diversa da quelle specificate nel foglietto illustrativo. Controllo Positivo Del Tessuto 10. Il diluente può contenere albumina di siero bovino e il supernatante può contenere siero bovino. I prodotti contenenti siero bovino fetale e i prodotti contenenti albumina di siero bovino vengono acquistati presso fornitori commerciali. I certificati di origine della sorgente 3 MEN Template #0.2 3. Controllo Positivo Del Tessuto 5. L’utente è tenuto a convalidare i tempi di incubazione e le temperature. 7. Se si utilizza un sistema di rilevamento HRP, collocare i vetrini in un bloccante perossido per 10 minuti, quindi sciacquare. Se si utilizza un sistema di rilevamento AP, saltare questo passaggio. Procedure Di Controllo Della Qualità 4. Evitare la contaminazione microbica di reagenti, per non causare risultati scorretti. I reagenti prediluiti, pronti all’uso sono stati diluiti in modo ottimale e un’ulteriore diluizione può causare una perdita di colorazione antigenica. 2. 5. Applicare il reagente di rivelazione per il numero di minuti raccomandato dal produttore, quindi sciacquare. I campioni dei pazienti e tutti i materiali che entrano a contatto con loro devono essere manipolati come materiali a rischio biologico e smaltiti con adeguate precauzioni. Non pipettare mai con la bocca. 6. Deparaffinizzazione, reidratazione e recupero dell’epitopo; il metodo preferito è l’utilizzo delle tecniche di smascheramento termoindotto dell’epitopo (HIER, Heat Induced Epitope Retrieval). Il metodo preferito consente nello stesso tempo la deparaffinizzazione, la reidratazione e il recupero dell’epitopo. Al termine, sciacquare 5 volte con acqua distillata o deionizzata. 4. Per la rivelazione del polimero in 2 fasi, il sistema applica l’amplificatore in base alle istruzioni del produttore 2. Evitare il contatto di reagenti con occhi e membrane di mucose. Se i reagenti vengono a contatto con aree sensibili, lavare con abbondante acqua corrente. 3. 1. Tessuto Visualizzazione Melanoma Nucleare Schwannoma Nucleare Melanociti cutanei Nucleare SOX-10 (Polyclonal) Rabbit Polyclonal Antibody Utilizzare i controlli positivi noti solo per monitorare le adeguate prestazioni dei tessuti trattati e dei reagenti del test, non come aiuto per formulare una diagnosi specifica dei campioni del paziente. Se i controlli positivi del tessuto non si colorano positivamente in modo adeguato, i risultati con i campioni da esaminare devono essere considerati non validi. il controllo positivo del tessuto non si colora positivamente, i risultati con i campioni da esaminare sono considerati non validi. Controllo Negativo Del Tessuto Per il controllo negativo del tessuto, è possibile impiegare lo stesso tessuto utilizzato per il controllo positivo del tessuto. La varietà di tipi di cellule presenti nella maggior parte delle sezioni dei tessuti forniscono siti di controllo negativi, che devono essere tuttavia verificati dall’utente. I componenti che non si colorano devono dimostrare l’assenza di colorazione specifica e fornire un’indicazione sulla colorazione di fondo non specifica. Se è presente una colorazione specifica nei siti di controllo negativi del tessuto, i risultati con i campioni del paziente devono essere considerati non validi. Dopo il controllo positivo del tessuto, è necessario esaminare quello negativo per verificare la marcatura specifica dell’antigene target dall’anticorpo primario. L’assenza di colorazione specifica nel controllo negativo del tessuto conferma l’assenza di reattività crociata tra l’anticorpo e le cellule o i componenti cellulari. Se si nota una colorazione specifica nel controllo negativo del tessuto, i risultati con i campioni del paziente sono considerati non validi. La colorazione non specifica, se presente, sarà diffusa. Nelle sezioni di tessuto che non sono fissate in maniera ottimale, il tessuto connettivo potrebbe presentare una lieve colorazione sporadica. In questo caso è necessario utilizzare le cellule intatte per interpretare i risultati della colorazione. Le cellule necrotiche o degenerate mostrano una colorazione non specifica. Discrepanze Inspiegabili Tessuto Del Paziente Segnalare immediatamente all’assistenza clienti di A.Menarini Diagnostics tutte le discrepanze inspiegabili rilevate nei controlli. Se i risultati del controllo di qualità non soddisfano le specifiche, i risultati del paziente non sono validi. Vedere la sezione Risoluzione dei problemi di questo inserto. In tal caso, è necessario identificare e correggere il problema e ripetere l’intera procedura con i campioni del paziente. I campioni del paziente devono essere esaminati per ultimi. L’intensità della colorazione positiva dovrà essere valutata nel contesto di qualsiasi colorazione di fondo del controllo negativo del reagente. Come in qualsiasi altro test immunoistochimico, un risultato negativo indica che l’antigene in questione non è stato rilevato, non che l’antigene è assente nelle cellule o nei tessuti esaminati. Un pannello di anticorpi può aiutare nell’identificazione di false reazioni negative (vedere la sezione Sintesi dei risultati previsti). È necessario anche esaminare la morfologia di ciascun campione del tessuto utilizzando una sezione colorata con ematossilina ed eosina durante l’interpretazione dei risultati immunoistochimici. I risultati morfologici del paziente e i dati clinici pertinenti devono essere interpretati da un patologo qualificato. Controllo Negativo Del Tessuto Reagente Di Controllo Negativo È necessario eseguire un controllo negativo del reagente per ciascun campione per riuscire a interpretare meglio i risultati. Per valutare colorazioni non specifiche viene utilizzato un controllo negativo del reagente invece dell’anticorpo primario. Il vetrino dovrà essere trattato con controllo negativo del reagente, abbinandosi alle specie ospiti dell’anticorpo primario e avendo idealmente la stessa concentrazione di IgG. Il periodo di incubazione del reagente di controllo negativo deve essere uguale a quello dell’anticorpo primario. Limitazioni 1. Questo reagente è esclusivamente per uso professionale dal momento che l’immunoistochimica è un processo a fasi multiple che richiede una formazione specialistica per la scelta adeguata di reagenti, tessuti, fissaggio, trattamenti; della preparazione del vetrino per immunoistochimica e dell’interpretazione dei risultati di colorazione. Interpretazione Dei Risultati La procedura di immunostaining causa la precipitazione di un prodotto di reazione colorato ai siti antigenici localizzati dall’anticorpo primario. Fare riferimento al foglietto illustrativo del sistema di rilevamento per reazioni del colore previsto. È opportuno che un patologo qualificato esperto in procedure immunoistochimiche valuti i controlli su tessuti positivi e negativi prima di interpretare i risultati. Ad uso esclusivo di laboratorio. 3. Esclusivamente per uso diagnostico in vitro. 4. La colorazione del tessuto dipende dalla manipolazione e dal trattamento precedenti del tessuto. Fissaggio inadeguato, congelamento, scongelamento, lavaggio, asciugatura, riscaldamento, sezionamento o contaminazione con altri tessuti o fluidi possono produrre artefatti, l’intrappolamento dell’anticorpo o risultati falsonegativi. Variazioni nel fissaggio e nei metodi di inclusione, come anche le irregolarità intrinseche del tessuto possono provocare risultati non uniformi. Controllo Positivo Del Tessuto Esaminare prima il controllo positivo del tessuto colorato per determinare se tutti i reagenti funzionano correttamente. La presenza di un prodotto di reazione con colorazione appropriata nelle cellule target indica una reattività positiva. Fare riferimento al foglietto illustrativo del sistema di rilevamento per reazioni del colore previsto. A seconda della durata del periodo di incubazione e della potenza dell’ematossilina utilizzata, la contro colorazione darà luogo ad una colorazione da azzurro chiaro a blu scuro nei nuclei delle cellule. Una contro colorazione eccessiva o incompleta può compromettere l’interpretazione corretta dei risultati. Se 5. Una contro colorazione eccessiva o incompleta può compromettere l’interpretazione corretta dei risultati. 6. L’interpretazione clinica di ogni colorazione positiva, o della sua assenza, deve essere valutata in un contesto anamnestico, morfologico e di altri criteri istopatologici, oltre che di altri test diagnostici. Questo anticorpo è destinato a essere utilizzato in un pannello di anticorpi, secondo il caso. Spetta al patologo qualificato 4 MEN Template #0.2 2. SOX-10 (Polyclonal) Rabbit Polyclonal Antibody assicurarsi di conoscere adeguatamente gli anticorpi, i reagenti, i pannelli diagnostici e i metodi utilizzati per produrre la preparazione colorata. È necessario eseguire la colorazione in un laboratorio certificato e autorizzato sotto la supervisione di un patologo responsabile della revisione dei vetrini colorati che garantisca l’adeguatezza dei controlli positivi e negativi. 7. fissaggio in formalina, al trattamento del tessuto e al sezionamento. Gli utenti che si discostano delle procedure di analisi consigliate sono responsabili per l’interpretazione e la convalida dei risultati, esattamente come in qualsiasi altra circostanza. Anticorpi e reagenti pronti all’uso sono forniti in diluizione ottimale per un utilizzo conforme a quanto specificato nelle istruzioni. Qualsiasi deviazione dalle procedure di analisi raccomandate può inficiare i risultati. È indispensabile utilizzare e documentare controlli appropriati. Gli utenti che comunque modificano le procedure di analisi consigliate si assumono ogni responsabilità per l’interpretazione dei risultati. Sintesi Dei Risultati Previsti Consultare le seguenti tabelle di reattività: Studio Normale Totale di Casi Testato 8. Si forniscono prodotti concentrati in modo che l’utente possa successivamente diluirli in maniera ottimale per l’uso previsto nel rispetto di tecniche di validazione adeguate. Gli utenti sono tenuti a convalidare l’utilizzo di eventuali diluenti diversi da quelli qui raccomandati. Dopo la convalida degli anticorpi primari per l’uso, qualsiasi deviazione dalle procedure di analisi raccomandate può inficiare i risultati previsti. È indispensabile utilizzare e documentare controlli appropriati. Gli utenti che comunque modificano le procedure di analisi consigliate si assumono ogni responsabilità per l’interpretazione dei risultati. Tessuto Casi Positivi Cervello 0 1 Corteccia surrenale 0 1 Ovaia 0 1 Pancreas 0 1 Paratiroide 0 1 Pituitaria 0 1 Testicolo 0 1 Tiroide 0 1 9. Seno 2 2 Milza 0 1 Tonsilla 0 1 Timo 0 1 Midollo osseo 0 1 Polmone 0 2 Cuore 0 1 Esofago 0 1 Stomaco 0 1 Intestino tenue 0 1 Colon 0 1 Fegato 0 1 Ghiandola salivare 1 1 Cistifellea 0 1 Rene 0 1 Vescica 0 1 Prostata 0 2 Utero 0 1 Tuba di Falloppio 0 1 Uretere 0 1 Cervice 0 1 Muscolo scheletrico 0 1 Muscolo liscio 0 1 Cute 1 1 Nervo periferico 1 1 Mesotelio 0 1 Adipe 0 1 Placenta 0 1 Questo prodotto non è destinato all’uso nella citometria a flusso. 10. I reagenti possono presentare reazioni inattese in tessuti non precedentemente testati. La possibilità di reazioni inattese anche in gruppi di tessuti già testati non può essere eliminata completamente a causa della variabilità biologica dell’espressione dell’antigene in neoplasie o in altri tessuti patologici. In caso di reazioni sospette, inattese documentate, contattare l’assistenza clienti di A.Menarini Diagnostics. 11. I tessuti di persone infette dal virus di epatite B e contenenti antigene di superficie dell’epatite B (HBsAg) possono evidenziare una colorazione non specifica con perossidasi di rafano. 12. Se utilizzati in fasi di bloccaggio, i normali sieri della stessa origine animale, come l’antisiero secondario, possono causare risultati positivi o negativi falsi a causa dell’effetto degli autoanticorpi o degli anticorpi naturali. 13. È possibile che si ottengano falsi risultati positivi a causa di legami non immunologici di proteine o di prodotti di reazione al substrato. Essi possono anche essere causati dall’attività di pseudoperossidasi (eritrociti), attività di perossidasi endogena (citocromo C) o di biotina endogena (ad esempio: fegato, cervello, seno, rene) in base al tipo di tecnica di immunostaining utilizzata. 14. Come in qualsiasi altro test immunoistochimico, un risultato negativo indica che l’antigene in questione non è stato rilevato, non che l’antigene è assente nelle cellule o nei tessuti esaminati. Limitazioni Specifiche 1. 2. I prodotti di anticorpi prediluiti sono ottimizzati come prodotti pronti all’uso. A causa della possibilità di variazione nella fissazione e nel trattamento dei tessuti, potrebbe essere necessario aumentare o diminuire il tempo di incubazione dell’anticorpo primario su campioni singoli. L’anticorpo, se utilizzato in combinazione con sistemi di rilevazione e relativi accessori, rileva antigeni che sopravvivono al normale Guaina nervosa + Mioepitelio + Colorazione puntiforme citoplasmatica della mucosa Mioepitelio + Mioepitelio +, Melanociti + Anti-SOX-10 colora i melanociti, le cellule della guaine nervose periferiche, le cellule mioepiteliali delle ghiandole sudoripare, i dotti mammari e le 5 MEN Template #0.2 Note SOX-10 (Polyclonal) Rabbit Polyclonal Antibody ghiandole salivari, tuttavia le cellule basali della prostata non risultano reattive a questo anticorpo. Studio Su Tessuto Malato (continuato) Casi Positivi Totale di Casi Testato Fibrosarcoma 0 1 Sarcoma di Ewing 0 1 Lipoma fusocellulare 3 3 Tessuto Studio Su Tessuto Malato Casi Positivi Totale di Casi Testato Melanoma 37 39 Carcinoma a cellule di Merkel 0 7 Melanoma desmoplastico 11 11 0 2 Melanoma fusocellulare 3 3 Carcinoma polmonare a piccole cellule Neurofibroma 20 20 1 8 8 Tumore neuroendocrino pancreatico 0 Schwannoma Tumore maligno della guaina del nervo periferico 3 4 Carcinoma midollare della tiroide 0 3 Tumore a cellule granulari 5 5 Seminoma 0 4 Carcinoma a cellule squamose della pelle 0 8 Carcinoma ovarico sieroso 0 5 cicatrice d’escissione cutanea 0 3 Carcinoma a cellule basali 0 5 0 4 Adenocarcinoma del colon 0 43 Carcinoma squamoso del polmone Carcinoma a cellule renali chiare 0 6 Cancro della prostata 0 1 Tessuto Carcinoma duttale invasivo della mammella 0 47 Tumore stromale gastrointestinale 0 6 Adenocarcinoma dei polmoni 0 5 Mesotelioma 0 5 Carcinoma delle cellule transizionali 0 5 Adenocarcinoma duttale pancreatico 0 5 Carcinoma epatocellulare 0 3 Adenocarcinoma gastrico 0 3 Linfoma a cellule T periferiche 0 5 Carcinoma papillare della tiroide 0 3 Tumore fibroso solitario 0 2 Adenocarcinoma esofageo 0 1 Carcinoma a cellule squamose 0 3 Linfoma anaplastico a grandi cellule 0 1 Sarcoma alveolare dei tessuti molli 0 1 Linfoma di Burkitt 0 1 Linfoma di Hodgkin classico 0 2 Leucemia a cellule capellute 0 1 Linfoma linfoblastico/ leucemia linfoblastica 0 2 Linfoma primario a grandi cellule B del mediastino 0 1 Piccolo linfoma linfocitario 0 1 Leiomiosarcoma 0 2 Rabdomiosarcoma 0 2 Adenoma sebaceo 0 1 Note Colorazione puntiforme citoplasmatica della mucosa Fibroblasti -, fibrociti - Gli studi da noi condotti dimostrano che anti-SOX-10 è immunoreattivo in 37 casi su 39 (95%) dei melanomi convenzionali, in 11 casi su 11 (100%) dei melanomi desmoplastici, in 3 casi su 3 (100%) dei melanomi a cellule fusiformi, in 20 casi su 20 (100%) dei neurofibromi e in 8 casi su 8 degli schwannoma (100%). I carcinomi che affliggono vari organi, i tumori dei tessuti molli, i linfomi e i tumori delle cellule germinali risultano tutti non reattivi a questo anticorpo. Risoluzione Dei Problemi 1. Se il controllo positivo mostra una colorazione più debole del previsto, controllare altri controlli positivi eseguiti durante la stessa colorazione per determinare se il problema dipende dall’anticorpo primario o da uno dei reagenti secondari comuni. 2. Se il controllo positivo è negativo, è necessario controllare altri controlli positivi esaminati durante la stessa analisi per determinare se la causa dipende dall’anticorpo primario o da uno dei reagenti secondari comuni. È possibile che i tessuti siano stati prelevati, fissati o deparaffinizzati in modo inappropriato. Seguire la procedura appropriata per prelevare, conservare e fissare i campioni. 3. Se si presenta un’eccessiva colorazione di fondo, possono essere presenti livelli elevati di biotina endogena. Una fase bloccante di biotina dovrà essere inclusa a meno che non sia utilizzato un sistema di rilevamento privo di biotina; in questo caso la presenza di biotina non rappresenterebbe un fattore che contribuisce alla colorazione di fondo. 4. Se non è stata rimossa tutta la paraffina, è necessario ripetere l’operazione di deparaffinazione. 5. 6 MEN Template #0.2 Note Se le sezioni di tessuto ripuliscono il vetrino, controllare i vetrini per accertarsi che siano caricati positivamente. Tra le altre possibilità che potrebbero pregiudicare l’adesione del tessuto vi sono un insufficiente essiccamento della sezione di tessuto sul vetrino SOX-10 (Polyclonal) Rabbit Polyclonal Antibody prima della colorazione o un fissaggio in formalina neutra non adeguatamente tamponato. Anche lo spessore del tessuto potrebbe essere un fattore che contribuisce. Per azioni correttive, fare riferimento alla sezione Procedura passo-passo, o contattare il servizio clienti A.Menarini Diagnostics. Bibliografia 1 2 3 4 5 6 Kelsch RN. Sorting out SOX10 functions in neural crest development. BioEssays 2006; 28: 788. Nonaka D, et al. SOX10: a pan-schwannian and melanocytic marker. Am J Surg Pathol 2008; 32: 1291-1298 Chorny JA. S100-positive spindle cells in scars: a diagnostic pitfall in the re-excision of desmoplastic melanoma. Am J Dermatopathol 2002; 24: 309 Robson A, et al. S100 expression in cutaneous scars: a potential diagnostic pitfall in the diagnosis of desmoplastic melanoma. Histopathology 2001; 38: 135. Longacre T, et al. Desmoplastic and spindle cell malignant melanoma: an immunohistochemical study. Am J Surg Pathol 1996; 20: 1489. Ramos-Herberth FI, et al. SOX10 immunostaining distinguishes desmoplastic melanoma from excision scar. J Cutan Pathol 2010; 37: 944–952. 7 MEN Template #0.2