Gabriele Fontana Luigi Borgomaneri Giorgio Cosmacini

Il romanzo Compagni di settembre di Alberto Vigevani è il primo romanzo partigiano della
letteratura italiana. Pubblicato nel 1944, a guerra non ancora conclusa, narra la vicenda di un
giovane artista milanese, già antifascista, che dopo l’8 settembre del 1943 si sposta sulle
montagne della Val d’Intelvi con “l’incarico di fomentare la resistenza nelle valli che vi si
prestavano”. La sua è un’esperienza concentrata in pochi giorni, vissuta “con la forza del furore e
dell’amore” ma destinata a concludersi amaramente con lo “scacco” del passaggio in Svizzera.
Al di là dei suoi meriti letterari, il valore storico del romanzo consiste nel riportarci all’atmosfera
drammatica in cui maturò la scelta di campo di tanti uomini e donne all’annuncio dell’armistizio:
un’atmosfera segnata dal repentino passaggio dall’entusiasmo alla disillusione, dal senso di
abbandono da parte dell’autorità, dalla diffidenza sociale tra civili ed ex militari, tra operai e
borghesi, dal problematico rapporto tra città e provincia, tra pianura e montagna, dall’oscillazione
tra attendismo e azione. Elementi con cui dovrà fare i conti il nascente movimento di Liberazione.
Gabriele Fontana
Ricercatore dell’Istituto di Storia della Resistenza e Contemporanea di Bergamo, si è occupato del ripristino
della memoria nella zona di Lecco e nella bassa Valtellina con l’iniziativa dei “sentieri della guerra partigiana”
collaborando successivamente con l’Istituto di Storia Contemporanea di Como. Con amici e compagni ha
dato vita alla associazione culturale Banlieue e curato le guide Il percorso della 55ma brg. F.lli Rosselli; Il
percorso delle brigate garibaldine da Lecco a Introbio; Partigiani sulle Grigne, la 89ma brigata Poletti, nuovi
itinerari della memoria. Ha realizzato due mappe relative al territorio di Mandello del Lario e di Colico. Ha
collaborato al doppiaggio e sottotitolatura di due documentari, uno sul campo di transito di Westrbork e l’altro
sul campo di Buchenwald. Collabora alla gestione del sito www.55rosselli.it.
Luigi Borgomaneri
Già insegnante di materie letterarie, dal 1976 svolge ricerche per l’Istituto milanese per la storia della
resistenza e del movimento operaio (oggi Fondazione Istituto per la storia dell’età contemporanea-ISEC di
Sesto San Giovanni). Dal 1997 al 1999 è stato nominato consulente tecnico della Procura militare presso il
Tribunale militare di Torino nel procedimento penale a carico di Theodor Saeweke, responsabile della strage
di Piazzale Loreto del 10 agosto 1944.
Tra l e sue pubblicazioni segnaliamo: Lo straniero indesiderato e il ragazzo del Giambellino.
Storie di antifascismi , Archetipolibri, 2014 ; Crimini di guerra. Il mito del buon italiano tra
repressione del ribellismo e guerra ai civili (a cura di Luigi Borgomaneri), Guerrini e
Associati, 2006 (Atti dell’omonimo Convegno di studi storici ideato e organizzato dal
curatore per conto della Fondazione ISEC); Guerriglia di pianura e conflitto sociale , in Luigi
Ganapini (a cura di), L’Italia alla metà de l XX Secolo. Conflitto sociale, Resistenza,
costruzione di una democrazia , Edizioni Angelo Guerini e Associati, 2005; Dizionario della
Resistenza. Storia e geografia della liberazione , vol. I, (voci Milano e Lombardia); Luoghi,
formazioni, protagonisti , v ol. II, (voci biografiche). Torino, Einaudi, 2001; Più disciplinati
che convinti: operai e Pci di fronte all'insurrezione a Milano , in Atti del Convegno: La
Resistenza in Lombardia, a cura dell'Istituto lombardo per la storia della Resistenza e
dell'età co ntemporanea, Franco Angeli, 1999; Hitler a Milano. I crimini di Theodor Saevecke
capo della Gestapo , Roma, Datanews editore, 1997; I comunisti milanesi, la politica di unità
nazionale e la preparazione dell'insurrezione: un dissenso quasi disciplinato , in « Istituto
milanese per la storia della Resistenza e del movimento operaio, Annali 4. Studi e
strumenti di storia contemporanea» , Franco Angeli editore, 1995; Due inverni, un'estate e
la rossa primavera. Le Brigate Garibaldi a Milano e provincia 1943 - 1945 , Franco Angeli
editore, 1985; II edizione ampliata, 1995. In fase di pubblicazione il volume: Li Chiamavano
terroristi. Storia dei Gruppi di azione patriottica (Gap) milanesi, 1943 - 1945 , Unicop li.
Giorgio Cosmacini
Giorgio Cosmacini è medico, laureato in filosofia, libero docente in radiologia.
Già primario radiologo nel Policlinico Universitario di Milano, è attualmente docente di filosofia della scienza
e storia della medicina nella Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Vita- Salute del San Raffaele e
docente di storia del pensiero medico nella Facoltà di filosofia della stessa università.
E’ socio onorario delle Società di Igiene e di Antropologia Medica e membro del direttivo scientifico di
numerose associazioni e riviste di cultura. E’ autore di molti libri di filosofia e storia della medicina, di bioetica
e di biografie di medici e scienziati. Recentissimo è il libro Medicina e rivoluzione dedicato alla “rivoluzione
francese della medicina “ e a ciò che essa ci insegna.
Ha pubblicato con Giorgio Cavalleri il volumetto Dieci anni (1935 - 1945). Como, il lago, la montagna (2014
Nodolibri) nel quale ripercorre l’esperienza vissuta in Val d’Intelvi prima e durante i terribili mesi
dell’occupazione nazifascista.