16 VARIA LA PAGINA • 6 NOVEMBRE 2013
Zona Fabliaux
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telefonicamente (in basso i recapiti)
Creare una Sagl
Chi intende mettersi in proprio, può chiedersi se valga la pena o
meno, fondare una società. In effetti vi sono diversi tipi di società
ognuna delle quali, ha caratteristiche differenti. Oggi discutiamo
in particolare la società a garanzia limitata.
1. Caratteristiche della società a
garanzia limitata
In breve ecco alcuni vantaggi e
svantaggi di una Sagl:
Vantaggi
• è richiesto un capitale iniziale
relativamente ridotto (almeno
CHF 20'000);
• garanzia limitata sul capitale sociale (versato per intero);
• nome della ditta: libera scelta
del nome, "Sagl" va obbligatoriamente aggiunto al nome
• fondatore
• è necessario solo un fondatore.
Svantaggi
• doppia imposizione sui ricavi e
sul capitale della Sagl nonché
sul reddito e sul patrimonio del
socio;
• costituzione: spese di costituzione più elevate rispetto a quelle
previste per la ditta individuale;
• pubblicità: organi, capitale e
quote sociali sono rese pubbliche attraverso l'iscrizione nel
registro di commercio;
• elevato dispendio amministrativo per: protocolli, assemblea
dei soci, formulari delle imposte
ecc.
2. Peculiarità della società a
garanzia limitata (Sagl)
La creazione di una Sagl avviene tramite iscrizione nel registro
di commercio. Come per la SA, la
sua costituzione avviene mediante
atto notarile. I creatori dell'impresa
dovranno dichiararne la fondazione con un atto pubblico, stabilire
lo statuto e convocare sia la direzione che l'organo di revisione.
Ogni socio detiene una partecipazione al capitale sociale con
almeno una quota sociale. Per trasferire quote sociali è sufficiente
un accordo scritto firmato da tutte
le parti interessate.
Il capitale sociale di almeno
CHF 20'000, deve essere interamente versato o coperto in natura (in gergo: liberato). La quota
minima per socio, in contanti o
in natura, ammonta a CHF 100
e ogni socio può detenere più
quote sociali. I detentori delle
quote devono essere iscritti nel
registro di commercio col proprio nome.
Presupposti
• Per la costituzione di una Sagl
sono necessarie una o più persone naturali e/o giuridiche.
Come nel caso della SA, una
Sagl può essere fondata e gestita da una sola persona. Se i
fornitori di capitale desiderano
rimanere nell'anonimato, possono nominare a determinate
condizioni terzi come rappresentanti.
• Il nome della ditta può essere
scelto liberamente, è d'obbligo però aggiungervi "Sagl".
Analogamente alla SA, la Sagl
deve disporre di un organo di
revisione, autorizzato dallo
Stato. Per le Sagl più grandi
che nell'arco di 2 anni consecutivi hanno superato 2 dei 3
valori massimi, è prevista una
revisione ordinaria. Come valori massimi valgono una somma di bilancio di CHF 20 milioni, un fatturato di CHF 40
milioni e un organico di 250
posti di lavoro a tempo pieno.
• Le spese di costituzione per
una Sagl sono leggermente
più basse rispetto a quelle di
una società anonima, ma più
elevate rispetto a quelle di una
società di persone.
(continua nel seguente numero)
PER LE VOSTRE DOMANDE, SCRIVETE O TELEFONATEMI:
Avv. Dipl.-Jur. Dominique Calcò Labbruzzo
Art & Law by Calcò - Löwenstrasse 55, CH-8001 Zürich
Tel. 078-876 82 43 Mail:<[email protected]
di
Antonio Ravi Monica
Marina Romeo, scrittrice
Cosa saresti voluto diventare da
piccola? Grande.
Quale piatto offriresti al tuo
peggior nemico? Spinaci bolliti e
benzina.
La tua foto più bella? La devo
ancora scattare.
Doccia o bagno? Prima bagno,
ora doccia.
Topolino o Paperino? Topolino.
Paperino è simpatico, ma troppo
sfigato.
Pirata o signora? Signora.
Guardia o ladra? Ladra.
Uno scrittore sopravvalutato?
Baricco.
Uno sottovalutato? Me stessa.
La donna/l’uomo più bella/o?
A. Hepburn e K. Reeves.
Se tu fossi un animale?
Un delfino. Perché? Amo il mare.
Se fossi un frutto? Ananas.
Perché? Perché è poliedrico, puoi
mangiarlo come vuoi, con il sale,
lo zucchero…
Come va servita la vendetta?
Ghiacciata.
Uno strano incontro?
Un signore che ho incontrato e si
è messo a piangere perché aveva
letto il mio libro. Pensavo fosse un
pazzo, poi siamo diventati grandi
amici.
Il momento più appagante e il
peggiore che hai vissuto?
Laurearmi dimostrando che lo si
può fare senza studiare. Il peggiore: la morte di una persona cara.
Come avresti voluto vivere?
Pericolosamente.
Una tua virtù? La carità.
Un vizio? L’orgoglio.
Cosa ami nel prossimo?
L’originalità.
E cosa detesti? Il qualunquismo.
Lo sport preferito? Il tennis.
Sei una donna d’amore o di libertà? D’amore.
Una definizione per Erasmo da
Rotterdam? Geniale.
Per Stendhal? Perfetto.
Per la Fallaci? Incommensurabile
Quando la luna bussò?
Si accorse che la porta era aperta.
Una scusa per dare buca?
Non ho sentito il telefono.
Una città dove vorresti perderti? Haiti.
Il miracolo che hai fatto?
Sono riuscita a spianare una querelle e far riappacificare due persone quando una di loro era sul
punto di morte.
Come immagini Dio? Sorridente.
Il film preferito?
Lezioni di piano.
Il libro? Il maestro e Margherita.
Bianco e nero o a colori?
Bianco e nero.
Cosa faresti a un cane che ti
chiede cibo ad ogni minuto della
giornata?
Glielo darei con gioia.
La tua bugia più assurda?
A uno spasimante ho detto che ero
stata adottata.
Con chi ti piacerebbe andare a
cena? Con Gioacchino Rossini.
Una battuta, una frase che non
si dimentica… I grandi non parlano mai di sé, i piccoli sempre
(Voltaire).
Cosa fai appena sveglia?
Allungo la mano verso il caffè che
ho preparato la sera prima.
Soldi, gloria o dieci anni in più?
Gloria. L’errore che non ricommetteresti? Tutti.
La scelta più felice?
Vivere senza lasciarsi condizionare dagli altri.
Che fai quando sei incazzata?
Fulmino con gli occhi.
E quando sei euforica?
Saltello nevroticamente.
Il personaggio che non avresti
mai voluto essere? Tutti i nazisti.
E uno che hai ammirato? Cesare.
A una cena galante?
Con Artistoteles Onassis.
Quale canzone avresti voluto
presentare tu a Sanremo? E dettando con chi?
Bridge over the trouble water, con
Simon e Garfunkel.
Se trovi un topo in casa, che fai?
Lo faccio uscire garbatamente.
Di petto, alle spalle o la fuga?
La fuga.
Odio… Ipocrisia, arroganza e sedano.
Amo… Il mare, la musica, gli animali e la follia.
Come ti piacerebbe morire?
Senza lasciare nulla in sospeso.
Il tuo epitaffio? Ritornerò.
Marina Romeo è scrittrice e giornalista. La sua ultima pubblicazione
Suonerò la ciarda in tuo onore (Zuccarello Editore).