Oltre mezzo milione di euro per l`organizzazione della

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blandi tentativi di cambiamento
Oltre mezzo milione di euro per
l'organizzazione della 1016esima "Fiera di
Sant'Orso", tra abitudini "storiche" e blandi
tentativi di cambiamento
Economia
Commercio
Giovedì 28 Gennaio '16, h.09.30
Angelo Musumarra
Costa 565mila euro l'edizione 2016 della "Foire de Saint-Ours", che è iniziata, ad Aosta, nella
mattinata di giovedì 28 gennaio, con l'apertura dell'"Atelier des Metiers" in piazza Chanoux e
del "Padiglione enogastronomico" in piazza Plouves, prologo della vera a propria "Foire"
millenaria, prevista come sempre il 30 e 31 gennaio prossimi che, come nel 2010 e nel 1999,
cadranno di sabato e domenica. Sette anni fa i visitatori erano stati 252mila e la previsione di
buone condizioni meteorologiche fa auspiacare un grosso afflusso: «il passaggio non
rappresenta una presenza precisa - ha commentato Raimondo Donzel, assessore regionale
alle attività produttive - lo scorso anno si erano triplicati i numeri degli autobus ed ipotizziamo
che i visitatori saranno in crescita. Noi cerchiamo di garantire il possibile, compatibilmente con
la struttura del territorio e non siamo impreparati se ne arriveranno in duecentomila. E'
bellissimo vedere tante persone, ma se non si può visitare nulla questo diventa un problema
al contrario»
.
A vincere il concorso per l'immagine coordinata della "Foire", ed il relativo compenso lordo di
8.220 euro, è stato il grafico aostano Tullio Macioce, già autore del logo di 12vda, mentre,
nonostante tra i funzionari regionali non manchino le perplessità sugli investimenti pubblicitari
per la "millenaria" («La Fiera di Sant'Orso non ha certo bisogno di pubblicità»
) ne sono stati
comunque spesi quasi diecimila euro: oltre 3.800 euro per un quarto di pagina sul
"Nouvelliste" ed una mezza pagina sull'inserto del quotidiano elvetico, quasi 2.700 euro per
un "contest" (concorso) fotografico su "Instagram" curato dalla società "PiùPress" di Aosta,
editore del quotidiano on line "aostasera", 930 euro per una pagina sull'edizione aostana del
quotidiano "La Stampa", 735 euro per mezza pagina sul settimanale "La Vallée notizie",
708 euro per mezza pagina e due "manchette" sul settimanale "Gazzetta matin", 671 euro
per un documentario televisivo sulla "Foire" che verrà trasmesso nel programma "La Valle
d'Aosta in Tv" e messo a disposizione dell'ufficio artigianato di tradizione, e 268 euro per
mezza pagina sul settimanale "Il Corriere della Valle": «certe azioni promozionali sono
storiche - ha giustificato Donzel - a fronte di contenimenti draconiani abbiamo ritenuto
importante mantenere una comunicazione sui principali organi di informazione locali. Rispetto
al passato ci sono meno risorse ma sono stati affinati certi ragionamenti e bisogna migliorare
per promuovere la Valle d'Aosta a 360 gradi. Non ha senso affiggere manifesti a Roma o a
Frosinone e neanche fare pubblicità sulla "Rai", scelte che esaurirebbero il budget disponibile.
Stiamo studiando un nuovo Piano ed, a parte la passione dell'assessore per i social network,
"Instagram" ha effettivamente un enorme potenziale di penetrazione rispetto a luoghi lontani
nel pianeta, dobbiamo fare delle valutazioni per confermarlo o meno, ma l'effetto
moltiplicatore è indubbio e le immagini vengono diffuse a livello mondiale. Non sottovaluto
l'importanza di difendere la tradizione con strumenti innovativi anche se non abbiamo la
certezza del risultato».
C'è da sottolineare come il "concorso" fotografico, nativamente creato per realizzare foto con i
smartphone, ma facilmente aggirabile, sia sempre stato gestito come un'iniziativa privata da
parte della relativa testata giornalistica, che utilizza la "Foire" per darsi visibilità, senza però
dichiarare il fatto di essere pagata, ripetutamente, dall'Amministrazione regionale: «in passato,
dopo le spese faraoniche che si facevano in pubblicità - ha aggiunto l'assessore spesso ci siamo poi ritrovati a dire che la migliore promozione era la comunicazione del
singolo verso il turista che veniva in Valle. Per la prima volta abbiamo provato a comunicare
direttamente nel Cantone Vallese e lo valuteremo nel post-Fiera. Quando a dicembre
abbiamo sperimentato la comunicazione in Svizzera, ci siamo accorti che la Regione arrivava
dopo gli imprenditori privati, i quali investivano di tasca loro».
La spesa più ingente, per la "Foire" è quella del noleggio, montaggio e smontaggio degli
allestimenti interni dell'Atelier e del "Padiglione enogastronomico", realizzati dalla società
"Projexpo" di Aosta per 103.456 euro, seguita dal noleggio, montaggio e smontaggio delle
relative tensostrutture da parte dell'impresa "Italtende" di Albissola Superiore, località in
provincia di Savona per 96.868 euro che ha subappaltato parte dei lavori alle ditte "Alla
Bledar" di Cittadella, in provincia di Padova, "Marin Danilo" di Savignone, in provincia di
Genova, e "Fratelli Vicentini" di Aosta.
Costa, invece, 29.036 euro il noleggio e la gestione dell'impianto di videosorveglianza,
assegnato alla "Si.Pro" di Aosta e 27.706 euro il personale per l'assistenza nelle due
tensostrutture, nel "Centro operativo misto" e nei parcheggi, gestito dall'agenzia "Nuovo
Mondo" di Aosta. Il supporto all'attività di coordinamento e di controllo del "Centro operativo
misto" con un apposito sistema hardware e software è stato assegnato alla ditta "Tecnica
Formazione Sicurezza"
di Aosta per 25.993 euro mentre è la "Gastaldo Fulvio e Comé Emilio" di Gressan ad
occuparsi, per 23.912 euro, dei lavori di installazione e successivo smontaggio degli impianti
elettrici, telefonici, di rete e delle telecamere in "Casa Perrod" in via de Tillier, all'ufficio
concorsi in località Grand-Chemin a Saint-Christophe ed all'ufficio elettorale regionale in
piazza Manzetti ad Aosta, oltre all'installazione di diciotto monitor di proprietà della Regione
nel "Centro operativo misto", con il presidio, per i due giorni di "Foire", di un tecnico e
l'installazione di una "postazione volante" all'interno dell'ospedale "Parini" nella "sala relax"
del "118".
La ditta "Fratelli Vicentini" di Aosta si occupa della fornitura ed installazione degli impianti
elettrici temporanei dei padiglioni e delle postazioni fieristiche per 18.483 euro mentre l'attività
di vigilanza, con l'impiego di guardie giurate, nelle tensostrutture ospitanti l'Atelier, il
"Padiglione enogastronomico" ed il "Posto medico avanzato" è andata alla "Diver - Istituto di
vigilanza - Sécurité valdôtaine" di Aosta per 17.116 euro.
L'animazione musicale costa, complessivamente, 15.210 euro e coinvolge 26 gruppi
valdostani e due formazioni piemontesi, i "Ficellartset" di Bioglio, in provincia di Biella e "Di
tutto un folk" di Castellamonte, in provincia di Torino, tutti con un cachet tra i 415 ed i 506
euro, a cui si aggiunge la band "L'Orage", che costa quasi duemila euro.
Una spesa di 14.227 euro è prevista per l'ospitalità ed i pasti personale in servizio (7.930
euro) e per la gestione dei "Punti veillà" per gli espositori e visitatori (6.222 euro) mentre la
"Cva trading" è il fornitore dell'energia elettrica alla "Foire" per 14.640 euro, con la ditta
"Si.Pro" che, per 13.969 euro, si occupa anche dell'installazione e gestione del sistema di
amplificazione con musica diffusa, l'emissione di messaggi selettivi, il noleggio di "compact
disc" e dei microfoni e della posa delle bandiere lungo il percorso della fiera, e la "Tipografia
Duc" di Saint-Christophe della stampa del materiale pubblicitario ed informativo.
La realizzazione dell'app ufficiale, disponibile sia per "Android", sia per "iOs", affidata alla ditta
"Wahe Hypermedia" di Novara, costa 10.980 euro mentre la realizzazione, la posa e la
rimozione della cartellonistica è andata alla "Arcadia Publisystem" di Pollein per 10.577
euro con la "Sebach" di Certaldo, località in provincia di Firenze, che si occupa
dell'installazione dei servizi chimici per 10.480 euro, attività subappalta all'impresa "Pegaso
servizi" di Brandizzo, in provincia di Torino.
Supera di poco i seimila euro l'iniziativa promozionale "Vers la Foire" che coinvolge,
pagandoli, sedici artigiani (Enrico Massetto, Sergio Ferrol, Matteo Crestani, Aldo Andres,
Dario Coquillard, Rudy Mehr, Simone Allione, Giuseppe Binel, Jonatha Gerbore,
Ornella Cretaz, Roberto Zavattaro ed Aldo Bollon), in dimostrazioni "di antichi saperi e
tecniche artigianali", con il noleggio e la posa di impianti elettrici per 1.549 euro da parte della
ditta "Pime" di Quart e la spesa di 1.220 euro "per la ricerca, lavorazione e fornitura di
materiale lapideo per allestimenti informativo-didattici" da parte della ditta "Chapellu" di
Verrayes e 648 euro alla "Tipografia Duc" per il servizio di stampa del materiale promozionale.
L'affissione e la distribuzione del materiale promozionale è stata assegnata alla ditta "Figerod
Roberto" di Aosta per 5.938 euro, mentre l'architetto aostano Piergiorgio Venturella è il
coordinatore generale della sicurezza, per 4.862 euro. La "Maison Vigneronne Grosjean
Frères" di Quart fornirà all'organizzazione prodotti locali per 3.134 euro mentre alle pulizie
nell'Atelier, nel "Padiglione enogastronomico" e nel "Centro operativo misto" ci pensa la ditta
"Viérin Cesarina" di Aosta per 1.413 euro. "Poste Italiane" incasserà 1.184 euro per
organizzare l'annullo speciale nelle due giornate di "Foire" mentre la ditta "Salerno e
Fontanini", che gestisce il "Bar Sport", in via de Tillier, ad Aosta, è stata incaricata di
predisporre il coffee break per il "Centro operativo misto", per 1.100 euro e Paolo Rey di
Cogne si occupa del servizio fotografico per 1.013 euro.
Il ciondolo della "Foire", che quest'anno rappresenta il classico "copapan", il tagliere con
annesso coltello per tagliare il pane, è stato commissionato a Corrado Gaspard, artigiano di
Valtournenche, che ha messo a disposizione gratuitamente dell'Assessorato regionale
gratuitamente la fornitura richiesta, a fronte della possibilità di venderli, al prezzo di dieci euro,
in cinque postazioni diverse, mentre Livio Mognol di Saint-Pierre ha realizzato, per 268 euro,
un crocifisso in ferro forgiato, per l'offertorio in occasione della messa degli artigiani della
"Fiera", che anticiperà la premiazione ufficiale con altri 8.380 euro che sono stati stanziati per
eventuali spese urgenti non programmabili.
Non mancano i tributi tra le spese per la "Fiera di Sant'Orso": settemila euro vanno per le
tasse comunali per lo smaltimento dei rifiuti, per il "contributo Inail" per le denunce di "messa
a terra" degli impianti elettrici temporanei, per i "diritti Usl" delle denunce sanitarie per la
distribuzione di prodotti enogastronomici e per i diritti di affissione alla "Azienda pubblici
servizi" di Aosta. A questi si aggiungono 6.100 euro di diritti di autore alla "Società italiana
autori editori - Siae" di Aosta per l'inaugurazione, per le animazioni musicali e la diffusione
sonora lungo il percorso della fiera e nelle tensostrutture, 4.500 euro al Comune di Aosta per
il "potenziamento del Comando della Polizia locale" ed altri 4.867 euro per l'assolvimento
completo della tassa sui rifiuti.
[1]
link notizia: (stampa effettuata il 10/06/2017 - 03:46): https://www.12vda.it/economia/commercio/oltremezzo-milione-di-euro-lorganizzazione-della-1016esima-fiera-di-santorso-tra
altri link presenti nella notizia::
[1] https://revive.martini-multimedia.net/www/delivery/ck.php?n=a087dc14&cb=6959695
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