Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D04 via Paleologi 22 - Chivasso 10.03.2016 Rev. 4 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5F Liceo Scientifico ESAME DI STATO 2016-2017 INDICE 1. La classe 1.1. Quadro orario 1.2. Insegnanti del triennio 1.3. Storia della classe 1.4. Profilo della classe 2. Materiali prodotti da presentare al colloquio 3. Attività didattiche programmate 3.1. Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico 3.2. Esami/certificazioni in lingue straniere 4. Simulazioni di prove scritte 4.1. Prima prova 4.2. Seconda prova 4.3. Terza prova 4.4. Valutazione delle simulazioni 5. Valutazione degli apprendimenti e della condotta 6. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo 7. Fascicolo allegati 7.1. Modelli simulazioni prove scritte (allegato) 7.2. Proposta griglie di valutazione (allegato) 7.3. Relazioni conclusive per ogni materia con programma svolto (allegato) Documento del 15 maggio 1/10 1. La Classe 1.1 Quadro orario della classe Materia Ore Lingua e letteratura italiana 4 Lingua e letteratura latina 3 Lingua e cultura straniera 3 Storia 2 Filosofia 3 Matematica 4 Fisica 3 Scienze naturali 3 Disegno e storia dell’arte 2 Scienze motorie e sportive 2 Religione o attività alternativa 1 totale 30 1.2 Insegnanti del triennio Materia Classe III Classe IV Classe V Lingua e letteratura italiana Stefania MISTERO Stefania Mistero Stefania Mistero Lingua e letteratura latina Stefania Mistero Stefania Mistero Stefania Mistero Lingua e cultura straniera Mario Careggio Patrizia Graglia Mariapia Orlarei Storia Rossana Delmastro Rossana Delmastro Manuela Bonadies Filosofia Rossana Delmastro Rossana Delmastro Manuela Bonadies Matematica Lino Morello Lino Morello Lino Morello Fisica Lino Morello Lino Morello Lino Morello Scienze naturali Marco Marchisio Marco Marchisio Loris Alesina Actis Disegno e storia dell’arte Patrizia Gianfiglio Patrizia Gianfiglio Patrizia Gianfiglio Scienze motorie e sportive Marco Campagnoli Marco Campagnoli Marco Campagnoli Guy Fontanella Guy Fontanella Religione o attività alternativa Guy Fontanella Il corpo docente è rimasto stabile nel biennio, mentre vi è stata molta alternanza nel triennio causata dalla presenza di docenti soprannumerari e da ragioni didattiche. In Documento del 15 maggio 2/10 particolare dalla quarta alla quinta sono cambiati i docenti di: storia e filosofia, inglese, scienze. Il solo docente di lettere, segue la classe dalla prima. 1.3 Storia della Classe Inizio anno Fine anno Promossi Da classe precedente Da altro corso Totale Senza giudizio sospeso Con giudizio sospeso Non promossi Ritirati Classe III 18 2 20 11 9 0 2 Classe IV 18 1 19 15 3 1 Classe V 18 0 18 Studenti 1 1.4 Profilo della classe La classe 5F di ordinamento risulta attualmente composta da 17 allievi. Nel corso dell’anno si è ritirata una studentessa. L’assetto della classe è rimasto stabile nei cinque anni se si eccettuano alcuni innesti da altre classi e qualche perdita dovuta a bocciature o ritiri. Gli allievi provenienti da altre classi si sono sempre inseriti in modo sereno e non hanno mai mutato la fisionomia del gruppo originario. L’iter scolastico è stato regolare e proficuo nel biennio. Il passaggio al triennio ha causato qualche difficoltà ad alcuni allievi, soprattutto in termini di organizzazione del lavoro a casa. La classe quarta ha rappresentato il momento culminante di queste difficoltà, mentre l’anno in corso si è avviato positivamente nonostante i tanti docenti nuovi e si sta concludendo in modo soddisfacente. Mediamente gli allievi della 5F, sono ragazzi motivati allo studio, corretti e collaborativi nei confronti dei docenti. Talvolta hanno mostrato un’eccessiva ansia rispetto all’organizzazione dello studio per verifiche e interrogazioni, perlopiù immotivato dal momento che i risultati ottenuti sono più che buoni in quasi tutte le discipline, in particolare in quelle attinenti l’area umanistica. Prendendo invece in considerazione le varie individualità, occorre precisare che un ristretto numero di studenti , anche a causa di lacune pregresse, ha fatto fatica a perseguire un buon livello di apprendimento e a mantenere costante l’impegno necessario ad ottenerlo, mentre altri si sono distinti per il raggiungimento di obiettivi formativi e didattici di ottimo livello ed estremamente soddisfacenti. Dal punto di vista umano la classe rappresenta un campionario piuttosto eterogeneo per molti aspetti: personali, culturali, religiosi. Alcuni allievi nel corso dei cinque anni hanno Documento del 15 maggio 3/10 vissuto esperienze piuttosto significative sul piano personale e il gruppo classe si è mostrato maturo e pronto a sostenere i compagni. Quest’anno durante il viaggio di istruzione a Salisburgo – Vienna il comportamento degli studenti è stato esemplare e le guide hanno lodato la loro maturità e il vivo interesse rispetto agli argomenti trattati e i luoghi visitati. Documento del 15 maggio 4/10 2. Materiali prodotti da presentare al colloquio (art.5 comma 7 del D.P.R. n.323/98) Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Si indica di seguito l’argomento scelto da ogni candidato: n. Candidato Argomento / Titolo della ricerca 1 Barbi Cinti Marco Il judo e le arti orientali. 2 Bello Silvia Analisi del suicidio. 3 Bisco Federica Al secondo posto. Il ruolo della donna 4 Cappai Francesca L’individualismo di una società autoreferenziale. 5 Cavallari Jacopo L’uomo e il suo rapporto con il cibo. 6 Cenedese Matteo Analisi della crescita dell’individuo e della sua psiche. 7 Crupi Loris Le sostanze stupefacenti. 8 Damiano Carlo 9 Martiniuc Madalina Il gioco d’azzardo. psiche Immagine e figura del treno. 11 Pascaru Alexandru L’evoluzione della concezione dell’amore nella cultura occidentale L’evoluzione dell’autoveicolo. 12 Pulignano Cecilia L’uomo e la sua unità psico – somatica. 13 Rakha Nada La comunicazione, ossia la manipolazione dell’informazione. 14 Scatozza Fabio La rivoluzione incompiuta. 15 Testa Giulia La complessità che si fa semplice. 16 Toscano Rebecca Viaggi spazio- temporali- Serie televisiva “Doctor Who”. 17 Zaccaria Denis La manipolazione genetica. 10 Migliore Chiara 18 19 20 21 22 23 24 25 Documento del 15 maggio 5/10 3. Attività didattiche programmate 3.1 Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico in corso data 20/12/2016 Visita al museo del Risorgimento 27-31/03/ Viaggio di istruzione Salisburgo- Vienna 2017 Partecipazione stagione teatrale (tre spettacoli Teatro Elfo Puccini Milano) 28/04/2017 Conferenza Prof.Tosi “Modelli democratici ed esportazione della democrazia”. Aula magna. Ogni singolo allievo ha partecipato a incontri pomeridiani di orientamento post diploma presso le diverse università. 3.2 Esami/Certificazioni in lingue straniere Negli anni precedenti e in quello in corso, gli allievi indicati di seguito hanno ottenuto i certificati: Studente Esame/Certificazione Barbi Cinti Matteo FIRST Bello Silvia FIRST Cappai Francesca FIRST Martiniuc Madalina FIRST Pascaru Alexandru FIRST Pulignano Cecilia FIRST Testa Giulia FIRST Toscano Rebecca FIRST Scatozza Fabio FIRST Documento del 15 maggio 6/10 4. Simulazioni di prove scritte Nel corso dell’anno al fine di ottimizzare la preparazione degli allievi sono stati predisposti gli interventi qui di seguito riportati. 4.1 Prima prova Nel corso dell’anno scolastico, oltre al normale svolgimento degli elaborati in classe, sono state effettuate simulazioni di prova d’esame secondo le seguenti tipologie: • • • • tipologia A: analisi di testi poetici e narrativi dell’800 e 900; tipologia B: saggio breve e articolo di giornale, come scrittura vincolata e documentata di vari ambiti (artistico - letterario, socio - economico, storico – politico, tecnico – scientifico); tipologia C: tema storico; tipologia D: tema di ordine generale. Date Prima prova durata 24 Aprile 2017 6 ore La prova del 24 aprile 2017 è stata comune a tutte le quinte. 4.2 Seconda prova Nel corso del corrente anno scolastico la classe ha svolto prove di simulazione secondo le nuove direttive ministeriali della durata di 5 o 6 moduli, strutturati con un problema a scelta fra due e 5 quesiti a scelta fra 10, oltre al normale svolgimento di test e verifiche monotematiche della durata di due moduli. Date Seconda prova durata 16 Maggio 2017 6 ore La prova del 16/ 05/ 2017 è comune a tutte le quinte. 4.3 Terza prova Sono state svolte 2 simulazioni di Terza Prova: Data Tipologia Tempo Materie 6/12/2016 B h. 3 Inglese, Storia, Fisica, Storia dell’arte 3/12/2017 B h. 3 Inglese, Filosofia, Scienze, Latino Documento del 15 maggio 7/10 La classe ha sostenuto due simulazioni di terza prova con tipologia B. Tale scelta risponde alla seguente esigenza: • Consentire agli insegnanti di valutare la conoscenza dei contenuti e la capacità dell’allievo di cogliere il nucleo concettuale essenziale di un problema postogli. Si allegano i modelli delle prove sostenute dagli studenti. 4.4 Valutazione delle simulazioni I criteri di valutazione sono stati costantemente fondati sulle conoscenze, competenze e capacità manifestate dai singoli allievi, secondo descrittori o indicatori dei relativi livelli. La valutazione di tutte le prove, in ogni disciplina, è stata espressa mediante apposite griglie che si allegano al presente documento di seguito evidenziate: • • • 5. griglia valida per la prova scritta d’italiano; griglia valida per la prova scritta di matematica, che si rifà alla griglia ministeriale, utilizzando il foglio elettronico MatEasy (delibera del CD del 15 maggio 2012); griglie di correzione della terza prova utilizzando il foglio elettronico TerzaP (delibera del CD del 15 maggio 2012). Valutazione degli apprendimenti e della condotta Il Collegio Docenti annualmente revisiona e delibera i criteri di valutazione adottati per gli scritti e gli orali delle varie occasioni di verifica, nonché i criteri per l’attribuzione del voto di condotta. Il documento aggiornato che raccoglie tutti i criteri viene pubblicato sul sito web della scuola, sezione Sistema Gestione Qualità, ed è recuperabile al seguente link: http://www.sgqnewton.it/documenti/criteri-didattici/ 6. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo Criterio per l’ammissione all’esame di Stato Per gli studenti delle classi quinte si fa riferimento all’art.6 del D.P.R. n° 122, il quale prevede che siano valutati positivamente e quindi ammessi all’Esame di Stato gli alunni che abbiano conseguito almeno la valutazione di sei in ciascuna disciplina e nel voto di condotta. TABELLA MINISTERIALE del D.M. del 16.12.2009, n. 99 Candidati interni Media dei voti Credito scolastico (Punti) classe terza classe quarta classe quinta M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 Documento del 15 maggio 8/10 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. I criteri per l’assegnazione del credito scolastico sono stati definiti e deliberati in Collegio Docenti. Il documento che raccoglie questi criteri è un’informativa del Responsabile Qualità (RQ.Informa n.4) ed è pubblicato sul sito web della scuola, sezione Sistema Gestione Qualità, al seguente link: http://www.sgqnewton.it/documenti/rq-informa/4-crediti-scolastici/ 7. Fascicolo allegati Si allega un fascicolo, fuori numerazione delle pagine, che contempla: 7.1 Modelli simulazioni prove scritte Sono allegati i modelli di simulazione della prima prova scritta (allegato 1), della seconda prova scritta (allegato 2), della terza prova scritta (allegato 3). 7.2 Proposta griglie di valutazione Sono allegate le griglie di valutazione usate per le simulazioni delle prove d’esame (allegato 4) e una proposta per la valutazione del colloquio (allegato 5). Per quanto riguarda la griglia di valutazione di matematica, i punteggi assegnati ai descrittori dei problemi e dei quesiti possono variare in funzione dei pesi indicati nella griglia ministeriale a cui MatEasy (foglio elettronico per la correzione della seconda prova) si rifà. 7.3 Relazioni conclusive e programma svolto Sono allegate le relazioni conclusive redatte dai docenti delle singole discipline in cui sono riportate le indicazioni didattiche, le finalità e gli obiettivi specifici, i metodi e gli strumenti didattici, i criteri di valutazione e verifica, il programma svolto. (allegato 6). Documento del 15 maggio 9/10 Il Consiglio di Classe MATERIA DOCENTE FIRMA Lingua e letteratura italiana Lingua e letteratura latina Lingua e cultura straniera Storia Filosofia Matematica Fisica Scienze naturali Disegno e storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione STUDENTE Rappresentante di classe Rappresentante di classe Chivasso 10/05/2017 Il Dirigente Scolastico Dottor Doriano Felletti …………………………………… Si firma il presente documento per presa visione e accettazione nella sua interezza, comprensivo di allegati. Documento del 15 maggio 10/10 ALLEGATI AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ESAME DI STATO 2016-2017 INDICE Allegato 1 Modello di simulazione della prima prova scritta Allegato 2 Modello di simulazione della seconda prova scritta Allegato 3 Modelli di simulazione della terza prova scritta Allegato 4 Proposta griglie di valutazione prima, seconda e terza prova Allegato 5 Proposta di valutazione del colloquio Allegato 6 Relazioni conclusive delle varie discipline Documento del 15 maggio ALLEGATO 1 MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA Documento del 15 maggio Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” via Paleologi 22 – Chivasso SIMULAZIONE PRIMA PROVA Classi quinte 24 aprile 2017 TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari (1940). Edizione di riferimento: Oscar Mondadori, Milano 1984 «Fino allora egli era avanzato per la spensierata età della prima giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita, dove gli anni scorrono lenti e con passo lieve, così che nessuno nota la loro partenza. Si cammina placidamente, guardandosi con curiosità attorno, non c’è bisogno di affrettarsi, nessuno preme di dietro e nessuno ci aspetta, anche i compagni procedono senza pensieri, fermandosi spesso a scherzare. Dalle case, sulle porte, la gente grande saluta benigna, e fa cenno indicando l’orizzonte con sorrisi di intesa; così il cuore comincia a battere per eroici e teneri desideri, si assapora la vigilia delle cose meravigliose che si attendono più avanti; ancora non si vedono, no, ma è certo, assolutamente certo che un giorno ci arriveremo. Ancora molto? No, basta attraversare quel fiume laggiù in fondo, oltrepassare quelle verdi colline. O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo? Per qualche istante si ha l'impressione di sì e ci si vorrebbe fermare. Poi si sente dire che il meglio è più avanti e si riprende senza affanno la strada. Così si continua il cammino in una attesa fiduciosa e le giornate sono lunghe e tranquille, il sole risplende alto nel cielo e sembra non abbia mai voglia di calare al tramonto. Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle nostre spalle, chiudendo la via del ritorno. Allora si sente che qualche cosa è cambiato, il sole non sembra più immobile ma si sposta rapidamente, ahimè, non si fa tempo a fissarlo che già precipita verso il confine dell'orizzonte, ci si accorge che le nubi non ristagnano più nei golfi azzurri del cielo ma fuggono accavallandosi l'una sull'altra, tanto è il loro affanno; si capisce che il tempo passa e che la strada un giorno dovrà pur finire. Chiudono a un certo punto alla nostre spalle un pesante cancello, lo rinserrano con velocità fulminea e non si fa tempo a tornare. Ma Giovanni Drogo dormiva ignaro e sorrideva nel sonno come fanno i bambini.» Dino Buzzati (Belluno 1906 - Milano 1972) pubblicò nel 1940 Il deserto dei tartari, romanzo ambientato in un immaginario paese che ricorda l’Austria dell’Ottocento. Il protagonista è il sottotenente Giovanni Drogo, che viene assegnato in prima nomina alla Fortezza Bastiani, avamposto abbandonato e desolato, situato ai limiti del deserto (un tempo regno dei Tartari, mitici nemici). Per Drogo, così come per i commilitoni, la speranza di veder comparire un nemico all'orizzonte si trasforma a poco a poco in un'ossessione metafisica, in cui al desiderio di mostrare il proprio eroismo si sovrappone la ricerca di una verità definitiva sulla propria esistenza. Tutto il romanzo si presenta come una simbolica rappresentazione della condizione umana. 1. Comprensione del testo Riassumi brevemente il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1 L’autore utilizza alcune figure retoriche e ricorre a nessi sintattici e scelte lessicali particolari per rendere con maggiore incisività i temi trattati; sapresti individuare qualcuno di questi elementi nel testo? 2.2 Nel brano ricorrono simboli e temi esistenziali: individuali e rifletti su come tali motivi vengono presentati e sviluppati nel testo. 2.3 A cosa alludono le domande «Ancora molto? [...] O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo?» 2.4 «Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno:» come si può interpretare il senso di questa “immagine” presente nel brano proposto 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo ed approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Buzzati e/o di autori a te noti, che abbiano trattato temi affini a quelli presenti nel brano proposto. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il gioco tra svago, libertà e rischio. DOCUMENTI CARAVAGGIO, I bari, 1594 circa. Il dipinto rappresenta in modo molto verosimile la truffa realizzata da due bari a danno di un giovane ingenuo; notevole il contrasto tra le espressioni dei personaggi, che illustrano perfettamente la diversa situazione psicologica dei tre protagonisti del quadro. «Comunque sia, per l’uomo adulto e responsabile il gioco è una funzione che egli potrebbe anche tralasciare. Il gioco è superfluo. Il bisogno di esso è urgente solo in quanto il desiderio lo rende tale. Il gioco può in qualunque momento essere differito o non aver luogo. Non è imposto da una necessità fisica, e tanto meno da un dovere morale. Non è un compito. […] Ecco dunque una prima caratteristica del gioco: esso è libero, è libertà. Immediatamente congiunta a questa è la seconda caratteristica. Gioco non è la vita “ordinaria” o “vera”. È un allontanarsi da quella per entrare in una sfera temporanea di attività con finalità tutta propria. Già il bambino sa perfettamente di “fare solo per finta”, di “fare solo per scherzo”. [...] Tale coscienza di giocare “soltanto”, non esclude affatto che questo “giocare soltanto” non possa avvenire con la massima serietà, anzi con un abbandono che si fa estasi e elimina nel modo più completo, per la durata dell’azione, la qualifica “soltanto”. Ogni gioco può in qualunque momento impossessarsi completamente del giocatore. […] Il gioco sa innalzarsi a vette di bellezza e di santità che la serietà non raggiunge.» Johan HUIZINGA, Homo ludens, Il Saggiatore, Milano 1983 «Tra i generi di videogioco che hanno sollecitato la riflessione critica degli studiosi in tema di dipendenza vanno ricordati i giochi di ruolo virtuali (Role Playing Games o RPG), evoluzione tecnologica del più famoso gioco di ruolo tradizionale Dungeons and Dragon. Analizzando i meccanismi di gratificazione che supportano l’uso dei giochi di ruolo virtuali, Valleur e Matysiak ritengono che gran parte del fascino esercitato da questi videogiochi sugli adolescenti scaturisca dalla possibilità di trovare in essi la grandezza e il riconoscimento sociale che questi non trovano nella vita quotidiana, consentendo di misurare le proprie conoscenze e capacità tramite un percorso che prevede fasi di apprendimento, sfide e riti di passaggio […]. Sebbene questo tipo di giochi richieda la sottomissione a regole, gerarchie e classificazioni, talvolta più rigide ed inflessibili di quelle della società, in essi il fallimento non è mai del tutto irreversibile, dal momento che si può sempre ricominciare con un’altra identità, su un altro scenario. Aspetto non trascurabile è che la partecipazione al gioco richiede non soltanto un’estrema fedeltà al personaggio (avatar) ed alla situazione ma anche una presenza attiva e costante che implica collegamenti frequenti e prolungati, sino a sei o a dodici ore al giorno.» AA. VV., I videogiochi, gli stili di vita e la salute mentale di bambini e adolescenti, in Eurispes, 8° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza, 2007 «Anch'io tra i molti vi saluto, rosso alabardati, sputati dalla terra natia, da tutto un popolo amati. Trepido seguo il vostro gioco. Ignari esprimete con quello antiche cose meravigliose sopra il verde tappeto, all'aria, ai chiari soli d'inverno. Le angosce, che imbiancano i capelli all'improvviso, sono da voi sí lontane! La gloria vi dà un sorriso fugace: il meglio onde disponga. Abbracci corrono tra di voi, gesti giulivi. Giovani siete, per la madre vivi; vi porta il vento a sua difesa. V'ama anche per questo il poeta, dagli altri diversamente – ugualmente commosso.» Umberto SABA, Squadra paesana, in Il canzoniere, Einaudi, Torino 1957 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: A partire dal 1300 si sono susseguiti nel tempo diversi modelli di produzione: dal lavoro a domicilio alla protoindustrializzazione, all'industrializzazione vera e propria, fino alle nuove forme di lavoro precario e addirittura di schiavitù. Rifletti sulle conseguenze prodotte da tali cambiamenti in termini di condizioni di vita dei lavoratori e loro identità. DOCUMENTI La situazione della classe operaia in Inghilterra, K. Marx, F. Engels Prima dell'introduzione delle macchine, la filatura e la tessitura della materia prima era fatta in casa dal lavoratore. La moglie e le figlie filavano il filo, che l'uomo tesseva o che, se il capofamiglia non lo lavorava egli stesso, veniva venduto. Queste famiglie di tessitori vivevano per lo più in campagna nelle vicinanze delle città e con il loro salario potevano cavarsela abbastanza bene (…). In questo modo i lavoratori vegetavano abbastanza comodamente e conducevano una vita dabbene e tranquilla in tutta devozione e rispettabilità; la loro posizione era di gran lunga migliore di quella dei loro successori; non avevano bisogno di affaticarsi troppo, lavoravano non più di quanto volevano e guadagnavano tuttavia ciò di cui avevano bisogno (…). In cambio di tutto questo però erano intellettualmente morti, vivevano soltanto per il loro meschini interessi provati, per il loro telaio e il loro orticello (…). Infatti non erano veramente esseri umani, ma semplici macchine da lavoro al servizio dei pochi aristocratici che fino allora avevano guidato la storia; la rivoluzione industriale, invero, non ha fatto altro che portare tutto ciò alle ultime conseguenze, completando la trasformazione dei lavoratori in pure e semplici macchine e togliendo loro dalle mani l'ultimo resto di attività autonoma, ma appunto perciò spingendoli a pensare e a esigere una condizione umana. La mia vita e la mia opera, H. Ford Il primo passo innanzi nell'opera di montaggio avvenne quando si incominciò a portare il lavoro agli operai e non gli operai al lavoro. Ora in tutta la nostra lavorazione noi ci atteniamo a due massime: che un operaio, se possibile, non abbia mai da fare più di un passo, e che egli non abbia bisogno di distrarsi dal ritmo del suo lavoro col piegarsi a dritta e a sinistra (…). Il preciso risultato dell'applicazione di queste massime è la riduzione della necessità di pensiero da parte degli operai e la eliminazione di ogni loro movimento superfluo. L'operaio deve far possibilmente una cosa sola con un solo movimento. La storia dei tredici, H. de Balzac Esaminiamo per prima la categoria degli indigenti. L'operaio, il proletario, colui che per vivere deve muovere piedi e mani, lingua e schiena, braccia e dita; colui che dovrebbe economizzare le proprie forze vitali, non fa invece che logorarle, aggioga la moglie a qualche macchina, sfibra i figlioli inchiodando anch'essi a quel meccanismo (…). E il lunedì incuranti del futuro, avidi di piaceri, signoroni per un giorno, credendo di poter usare delle proprie braccia come un pittore della tavolozza, gettano il oro denaro nelle osterie che formano una cintura di fango intorno alla città: cintura della più impudica delle Veneri, luogo in cui si perde, come al gioco, la ricchezza periodica del popolo, tanto feroce per il piacere quanto è tranquillo nel lavoro. Articolo da La Repubblica, 25 ottobre 2005 Tramonta l'era dei CO.CO.CO. Interinale, parasubordinato, atipico, Co.co.co. o, come si propone adesso, Cocopro (collaboratore a progetto): Elio, 28 anni, è passato e sta passando attraverso tutte le forme di lavoro precario. “Il risultato? Non puoi affittare una casa, perché non hai una busta paga sicura. Non puoi comprare un'automobile, perché nessuno ti dà un finanziamento. Spesso c'è il problema del mangiare”. Anna, quasi quarant'anni, è una grande “esperta” di call center. “Ci sono quelli di serie A e quelli di serie B o C. Io li ho passati tutti. Dalla Tim dove ogni due ore hai una pausa di un quarto d'ora e puoi rilassare gli occhi, orecchie e gambe, a quelli dove la pausa arriva quando non ne puoi più e devi gridare “Vado in pausa” e il capo ti dice sì o no. Nei call center di serie B o C non trovi la tua cuffia personale, e può succedere di beccarti un herpes all'orecchio o alle labbra. Ci sono locali dove stai bene e altri dove non c'è nemmeno il ricambio d'aria. Ho lavorato anche in un call center dove devi rispondere al telefono e allo stesso tempo dare risposte allo sportello e nei rari momenti di pausa inserire dati nel computer. Negli ultimi otto anni ho fatto quattro giorni di malattia in tutto. Sempre disponibile, sempre attenta. Il risultato? Faccio parte di una generazione esasperata, perché non sono ancora riuscita a trovarmi un lavoro che non abbia una scadenza, come il latte”. Articolo da Il corriere del lavoro, supplemento de Il corriere della sera, 18 ottobre 2002 Il popolo dei nuovi schiavi Sradicate dai loro paesi, con la promessa di una vita da ballerine, attrici, fotomodelle. Sradicate dalla loro terra con la violenza, il ricatto, l'inganno. Sono le nuove schiave. Le schiave che arrivano dall'Est e dall'Africa e riempiono i viali a luci rosse. Le stime parlano di ventisette milioni di schiavi in tutto il mondo. Ma le prigioniere del sesso sono solo uno dei volti della moderna schiavitù. Poi ci sono i laboratori artigianali dove uomini, donne e ragazzini subiscono orari di lavoro massacranti, con paghe da fame e condizioni igieniche insopportabili. Ci sono i cantieri senza regole se non quelle dello sfruttamento. I lavori domestici con migliaia di donne senza orario e senza parola alla mercé dei padroni. Poi ci sono i piccoli accattoni, costretti a mendicare per una manciata di spiccioli. I bambini costretti a lasciare la scuola per un futuro già scritto e fatto di miseria e di paura. Gli schiavi del Duemila sono in queste categorie. Categorie che spesso non vediamo, che popolano un mondo che ci rifiutiamo di guardare. 3. AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: L’entusiasmo dei giovani, la disperazione dei soldati DOCUMENTI L’entusiasmo dei giovani Molto è stato scritto sulla “generazione del 1914”, sui giovani che allo scoppio della Prima guerra mondiale entrarono negli eserciti con entusiasmo e grandi speranze. In Francia e in Germania questi soldati erano coscritti, anche se molti tra loro s’erano arruolati volontari prima della chiamata. Ma, fossero coscritti o volontari, l’entusiasmo della maggioranza dei giovani del 1914 li collocava nella tradizione dei volontari del passato. Le molle che abbiamo esaminato più sopra agirono ancora una volta: il patriottismo, la ricerca di uno scopo nella vita, l’amore dell’avventura, gli ideali di virilità. (G. L. Mosse, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, Laterza, Roma-Bari 1998) L’orrore della trincea La giornata trascorreva in uno stato completamente nevrotico…Pensavi assurdi scongiuri per sviare la granata che sentivi sopraggiungere. Una coazione ormai potentemente interiorizzata portava a sedersi in un certo modo e non in un altro, a toccare oggetti particolari, e biascicare silenziosamente tra i denti ritornelli. Se questo rituale era completato, si era salvi…fino alla bomba successiva. Questa assurdità aveva assunto i toni oscuri del fatalismo: ci si accorgeva con orrore di essere scivolati nella superstizione, ovvero che i segni che tu stesso creavi ti si rivolgevano contro, e si finiva per attribuire alle granate in arrivo una deliberazione e un’accuratezza che di fatto non avevano. (E. J. Leed, Terra di nessuno, il Mulino, Bologna 1985) Il soldato-massa La miglior qualità del soldato nella guerra di massa di lunga durata è – secondo Gemelli – appunto l’assenza di ogni qualità: l’essere rozzo, ignorante, passivo. Solo così è possibile appieno quella trasformazione della sua personalità che lo rende capace di adattamento alla trincea e all’assalto, che fa di lui un materiale altamente manipolabile, un perfetto pezzo della macchina bellica. Infatti: “La guerra è divenuta una grande macchina che deve muoversi lentamente, per opera di migliaia di meccanismi, tutti diretti a un solo scopo”. (…) Come l’operaio-massa, il soldato-massa deve essere forgiato in modo tale da funzionare come elemento standardizzato di un meccanismo. Scompaiono i concetti di valore e di eroismo individuale, scompare la guerra tradizionale e ottocentesca. (A. Gibelli, Il soldato senza qualità. La Grande guerra e le trasformazioni del mondo mentale, Bollati-Boringhieri, Torino, 1998) 4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO ARGOMENTO: Tecnologia digitale e impatto sui lavoratori: opportunità o minaccia? DOCUMENTI «Il dibattito sull’impatto che la tecnologia esercita sul lavoro, l’occupazione e i salari è antico quanto la stessa era industriale. […] ogni nuovo avanzamento tecnologico ha scatenato il timore di una possibile sostituzione in massa della forza lavoro. Un fronte vede schierati quanti ritengono che le nuove tecnologie rimpiazzeranno con ogni probabilità i lavoratori. […] Di recente, molti hanno sostenuto che il rapido progresso delle tecnologie digitali potrebbe lasciare per strada molti lavoratori – e questo è certamente vero. Sull’altro fronte ci sono coloro che non vedono pericoli per i lavoratori. La storia è dalla loro parte: i salari reali e il numero dei posti di lavoro hanno conosciuto un aumento relativamente costante in tutto il mondo industrializzato sin dalla metà dell’Ottocento, anche a fronte di uno sviluppo tecnologico senza precedenti. […] Nel 1983 l’economista premio Nobel Wassily Leontief rese il dibattito più popolare e pepato introducendo un confronto tra gli esseri umani e i cavalli. Per molti decenni, l’impiego dei cavalli era sembrato resistere ai cambiamenti tecnologici. Perfino quando il telegrafo aveva soppiantato il Pony Express, la popolazione equina degli Stati Uniti aveva continuato a crescere, aumentando di sei volte tra il 1840 e il 1900, sino a superare i 21 milioni tra cavalli e muli. Gli animali erano fondamentali non soltanto nelle fattorie ma anche nei centri urbani in rapido sviluppo, dove trasportavano merci e persone trainando vetture di piazza e omnibus. Poi, però, con l’avvento e la diffusione del motore a combustione interna, la tendenza subì una brusca inversione. Quando i motori furono applicati alle automobili in città e ai trattori in campagna i cavalli divennero in larga misura irrilevanti. […] E’ possibile una svolta simile per la forza umana? I veicoli autonomi, i chioschi self service, i robot da magazzino e i super computer sono i segni premonitori di un’ondata di progresso tecnologico che alla fine spazzerà via gli esseri umani dalla scena economica? […] A meno che, ovviamente, non ci rifiutiamo di farci servire esclusivamente da robot e intelligenze artificiali. È questa la barriera più solida contro un’economia totalmente automatizzata e il motivo più valido per cui la forza lavoro umana non scomparirà in un prossimo futuro. Noi siamo una specie profondamente sociale, e il desiderio di contatti umani si riflette sulla nostra vita economica. […] I clienti abituali di un certo bar o ristorante vi si recano non soltanto per il cibo e le bevande ma anche per l’ospitalità offerta. Allenatori e trainer forniscono una motivazione che è impossibile trovare nei libri o nei video di esercizi. I buoni insegnanti trasmettono agli studenti l’ispirazione per continuare ad apprendere, psicologi e terapeuti stringono con i pazienti legami che li aiutano a guarire. […] Gli esseri umani hanno bisogni economici che possono essere soddisfatti soltanto da altri esseri umani, e ciò rende meno probabile che facciamo la fine dei cavalli.» E. BRYNJOLFSSON e A. MCAFEE “Macchine e lavoro: perché l’uomo vincerà sui cavalli”, da Rivista “Aspenia n. 71/2015” «Di fronte all’inarrestabile ascesa della quarta rivoluzione industriale (informatica più intelligenza artificiale) economisti e analisti finanziari […] hanno tentato di accreditare la tesi che, magari non subito ma almeno a lungo termine, tutti abbiamo da guadagnare dall’invasione dei robot in fabbriche e uffici. […] A Davos si è calcolato che, entro il 2020 nelle quindici maggiori economie mondiali l’automazione taglierà 5 milioni di posti di lavoro. […] si salva un posto di lavoro su tre. Appunto. Quale? Di fronte allo tsunami al rallentatore che sta investendo la società, nessuno è in grado di dire come ne usciremo. Al massimo, gli economisti assicurano che, come in passato, ci inventeremo nuovi lavori che oggi non immaginiamo. Ma qualche traccia più ampia, sul futuro, esiste. E consente di dire, in due parole, che se vostro figlio non ha la stoffa dell’amministratore delegato, è bene che si convinca a fare il giardiniere. La distinzione fondamentale, infatti, non è fra lavori qualificati e ben pagati e quelli che non lo sono, ma fra lavori di routine (in cui i compiti sono standardizzabili e ripetibili) e quelli che non lo sono. […] i lavori non di routine – manuali o intellettuali – sono raddoppiati: […] i lavori più impermeabili all’invasione di robot e software sono quelli legati alla professione medica, ma anche alla scuola o più direttamente creativi, come designer e coreografi. […] Il più impervio alla quarta rivoluzione industriale risulta però essere il “terapista ricreativo”, che non si fa fatica a immaginare come maestro di tango.» Maurizio RICCI, La Repubblica, 9 febbraio 2016. TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Le leggi razziali del ‘38 «Con l’espressione “leggi razziali” si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia dell’Italia contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel corso del 1938 al fine di discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro fenomeno: l’affiorare non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze razziste e antisemite radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica alla vigilia della seconda guerra mondiale.» Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario Isnenghi), Editori Laterza, Bari 1996 Per lo svolgimento del tuo elaborato potrà risultare utile fare riferimento ad alcuni tra i seguenti argomenti: • • • • • • il contesto storico in cui vennero emanate le “leggi razziali”; le misure discriminatorie previste in queste leggi; i concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”; le origini storiche dello stereotipo antisemita; il modo in cui queste “leggi razziali” furono applicate; le eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci. Potrai, infine, concludere il tuo elaborato con riflessioni e argomentazioni personali. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Essere pessimisti è più saggio: si dimenticano le delusioni e non si viene ridicolizzati davanti a tutti. Perciò presso le persone sagge l’ottimismo è bandito. L’essenza dell’ottimista non è guardare al di là della situazione presente, ma è una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, ma lo rivendica per sé. Esiste certamente anche un ottimismo stupido, vile, che deve essere bandito. Ma nessuno deve disprezzare l’ottimismo inteso come volontà di futuro, anche quando dovesse condurre cento volte all’errore; perché esso è la salute della vita, che non deve essere compromessa da chi è malato.» Dietrich BONHOEFFER, Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere, Edizioni Paoline, Milano 1988 Il candidato rifletta sulla citazione tratta da un testo di Bonhoeffer e, sulla base delle sue conoscenze e dei suoi studi sul mondo contemporaneo, esprima le sue considerazioni su un duplice modo di guardare al futuro, quello che privilegia una visione apocalittica e negativa – distruzioni ambientali, crescita demografica incontrollata, espansione dei conflitti e altro – e quello che, facendo leva sull’etica della responsabilità e dell’impegno, sceglie di credere e operare per contribuire a cambiare e migliorare la realtà. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. ALLEGATO 2 MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA Documento del 15 maggio Simulazione di seconda prova NOTA: Il dipartimento di matematica ha programmato la simulazione d’istituto per la seconda prova di esame di Stato (matematica) il giorno 16 maggio 2017, pertanto il testo di questa prova non può apparire nel presente “documento del 15 maggio”, ma viene allegato successivamente come documento integrativo. In questo documento, invece, viene riportata la griglia di correzione prevista per la valutazione della prova. ALLEGATO 3 MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA Documento del 15 maggio Simulazione di TERZA PROVA Classe 5F Ordinamento A.s. 2016/2017 INGLESE L.C.S. NEWTON Via Paleologi, 22/A CHIVASSO 03/03/2017 CANDIDATO........................................................................................................................................ 1. William Wordsworth and his lifetime companion Samuel Taylor Coleridge cooperated in the composition of the Lyrical Ballads , which are still considered the manifesto of English Romanticism. Can you point out similarities and differences of the two writers? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2. In the remarkable poem “Easter 1916” William Butler Yeats highlights his dualistic attitude to the problem of political commitment in a troubled country like Ireland. Comment on the statement. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 1 3. Point out the most important features of the novel Wuthering Heights by Emily Bronte. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA DELL’ARTE A. S. 2016/2017 Data 6/12/2016 Cognome ………………………….……… Nome …………………………………Classe ….... Quesiti tipologia B 1) Dopo aver individuato il titolo e l'autore dell'opera di seguito riportata,il candidato espliciti in che modo l'autore , maggiore esponente del Romanticismo tedesco, interpreta il concetto del sublime. (max 10 righe) ......................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... ..................................................................................................................................................-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------................................. 2) Le Esposizioni Universali, a partire dal 1851, furono protagoniste della espressione più manifesta della nuova architettura del ferro. il candidato esprima quali caratteristiche tecnico-costruttive fondamentali avrebbero dovuto avere i padiglioni espositivi citando anche alcuni esempi. (Max 10 righe) .....................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... 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......................................................................................................................................................................................................…......................................................................................................... 3) Il candidato, illustri le tecniche innovative di Édouard Manet, che saranno punto di partenza per la nascita della pittura impressionista, facendo riferimento alle sue opere (Max 10 righe) ......................................................................................................................................................................................................…..................................................................................................................... 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LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE “ISAAC NEWTON” CHIVASSO SIMULAZIONE TERZA PROVA FILOSOFIA 03/03/2017 ALLIEVO/A: 1. CLASSE: 5F - LS Il candidato chiarisca le ragioni del rifiuto del suicidio come via di liberazione dal dolore nel pensiero di Schopenhauer e la soluzione che egli prospetta come autentica. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2. Il candidato illustri la differenza tra angoscia e disperazione nelle opere di Kierkegaard. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3. Il candidato confronti il concetto di alienazione in Marx con l’uso che ne fa Feuerbach. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA Materia: FISICA A.S. 2016/17 Nome ……………………………….. Classe V^ F Chivasso 6 Dicembre 2016 Cognome ……………………………………………….. QUESITI A RISPOSTA BREVE VOTO SIMULAZIONE DI III PROVA Liceo Scientifico ISAAC NEWTON CHIVASSO DI FISICA 1) Definisci la potenza elettrica sviluppata in un conduttore qualsiasi. Ricava e/o scrivi l’espressione analitica se il conduttore è di tipo ohmico con resistenza R? Quali sono le principali unità di misura della potenza e dell’energia elettrica? ( max. 10 righe ) ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… 2) Commenta le espressioni analitiche del campo magnetico di un filo, di una spira e un solenoide percorsi da corrente (max. 10 righe ) ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… 3) In che modo sono definiti il flusso e la circuitazione di campo magnetico? In che cosa si differenziano rispetto alle analoghe grandezze relative al campo elettrostatico? (max. 10 righe ) ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………… Simulazione di TERZA PROVA Classe 5F ordinamento A.s. 2016/2017 INGLESE L.C.S. NEWTON Via Paleologi, 22/A CHIVASSO 06/12/2016 CANDIDATO..................................................................................................................................... 1. Talk at length about the famous poem Daffodils and explain why it’s the triumph of subjectivism …............................................................................................................................................. ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ .................................……………………………………………………………………………………………................. 2. What are the reasons that lead Elizabeth Bennet to reject the first proposal made by Darcy? What persuades her to reconsider? Discrepancies between film and novel. (Pride and Prejudice) …................................................................................ ............................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ .............................................................................................................................................… ................................................................................................................................................ 1 3. The Rime of the Ancient Mariner was put at the beginning of the Lyrical Ballads as it was the most peculiarly romantic poem in the collection. Comment on the statement. ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................. ... ................................................................................................................................................ 2 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” via Paleologi 22 - Chivasso A.S. 2016- 2017 Simulazione terza prova Alunno ………………………….. Data 3 marzo 2017 Classe 5F LS LATINO 1. Spiega perché esiste una questione petroniana e su quali punti verte. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2. Spiega per quali ragioni Lucano è stato definito l’anti- Virgilio. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 3. Descrivi gli epigrammi di Marziale dal punto di vista formale e contenutistico avendo anche cura di spiegare espressioni come fulmen in clausula e struttura bipartita. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… Cognome e nome ________________________ Anno scolastico 2016/2017 Simulazione terza prova CLASSE 5 F 1 Quale gruppo funzionale caratterizza gli alcoli, come si classificano e come si sintetizzano _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 2 Il benzene dà reazioni di ……………………………….. Illustra e spiega il meccanismo _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 3 Gli alcheni danno reazioni di……………………………. Illustra e spiega il meccanismo _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ ALLEGATO 4 GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA Documento del 15 maggio GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA STORIA La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori: Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori: Domanda TIPOLOGIA B INDICATORE 1 Conoscenza dei contenuti LIVELLO DI VALUTAZIONE nessuna risposta (foglio bianco) risposta non pertinente risposta parzialmente fuori tema conoscenze pressoché nulle conoscenze frammentarie conoscenze incomplete e/o superficiali INDICATORE 2 gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione scarsa o nulla parziale superficiale e mnemonica corretta, ma superficiale corretta e organica organica, originale ed efficace INDICATORE 3 LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo Competenze linguistiche LIVELLO DI VALUTAZIONE linguaggio inadeguato linguaggio accettabile, ma non tecnico linguaggio corretto con alcuni termini tecnici linguaggio corretto e tecnico linguaggio tecnico ed efficace linguaggio tecnico, appropriato e rielaborato gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 10% 20% 30% 40% 50% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C nessuna risposta risposta errata risposta esatta gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente 0% 0% 100% Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. A = 0,833 B = 11,17 (il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri) Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. prof. Vincenzo MAIORINO Pagina 1 di 1 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA ARTE La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori: Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori: Domanda TIPOLOGIA B INDICATORE 1 Conoscenza dei contenuti INDICATORE 2 Applicazione e rielaborazione INDICATORE 3 Competenze linguistiche non ha conoscenza dell'argomento ha una minima conoscenza dell'argomento ha una conoscenza superficiale ha conoscenze frammentarie e approssimate conosce soltanto alcune tematiche/ la conoscenza non è completa ha una sufficiente conoscenza degli argomenti e del loro significato non riconosce, non descrive, non analizza , non contestualizza descrive ma non riconosce/ riconosce ma non descrive riconosce e descrive. non analizza , non contestualizza riconosce, descrive, analizza, contestualizza in modo incompleto e/o con errori riconosce, descrive, analizza, contestualizza non complet ./o con errori lievi riconosce, descrive e analizza correttamente e in modo suff. Completo non sa esporre; errori morfosintattici o ortografici. Assenza lessico specifico espone in modo assai confuso , errori morfosintattici e/o ortografici.Assenza lessico… esposizione,confusa e faticosa con presenza di errori . Assenza lessico specifico espone in modo scarno/compie lievi errori ; lessico specifico minimo . esposizione essenziale. Articolazione faticosa ma senza errori espone in modo articolato con discreto uso del linguaggio specifico. LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente LIVELLO DI VALUTAZIONE del tutto insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente LIVELLO DI VALUTAZIONE del tutto insufficiente decisamente insufficiente gravemente insufficiente insufficiente sufficiente discreto Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. % 0% 10% 20% 30% 40% 50% % 0% 20% 20% 40% 50% 60% % 0% 20% 40% 50% 60% 70% Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C nessuna risposta risposta errata risposta esatta gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente 0% 0% 100% Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. A = 0,833 B = 11,17 (il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri) Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso Pagina 1 di 1 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA FILOSOFIA La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori: Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori: Domanda TIPOLOGIA B INDICATORE 1 Conoscenza dei contenuti LIVELLO DI VALUTAZIONE nessuna risposta (foglio bianco) risposta non pertinente risposta parzialmente fuori tema conoscenze pressoché nulle conoscenze frammentarie conoscenze incomplete e/o superficiali conoscenze non del tutto corrette conoscenze discrete con lievi imprecisioni conoscenze corrette, con qualche incompletezza conoscenze complete, corrette e solide conoscenze complete, corrette, organicamente strutturate INDICATORE 2 Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione scarsa o nulla parziale superficiale e mnemonica corretta, ma superficiale corretta e organica organica, originale ed efficace INDICATORE 3 gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono ottimo LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo Competenze linguistiche LIVELLO DI VALUTAZIONE linguaggio inadeguato linguaggio accettabile, ma non tecnico linguaggio corretto con alcuni termini tecnici linguaggio corretto e tecnico linguaggio tecnico ed efficace linguaggio tecnico, appropriato e rielaborato gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C nessuna risposta risposta errata risposta esatta gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente 0% 0% 100% Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. A = 0,833 B = 11,17 (il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri) Pagina 1 di 2 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. prof. Vincenzo MAIORINO Pagina 2 di 2 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA FISICA La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 6 descrittori: Domanda TIPOLOGIA B Conoscenze teoriche INDICATORE 1 LIVELLO DI VALUTAZIONE non ha conoscenza dell'argomento ha una minima conoscenza dell'argomento ha conoscenze frammentarie e approssimate conosce soltanto alcune tematiche conosce la maggior parte dei temi proposti conosce tutti i temi proposti gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo INDICATORE 2 Correttezza di esecuzione LIVELLO DI VALUTAZIONE la risoluzione è completamente sbagliata sono presenti errori concettuali gravi viene eseguita solo una parte del problema la risoluzione è sufficientemente corretta la risoluzione è corretta ma ci sono alcuni errori di calcolo la risoluzione è completamente corretta INDICATORE 3 gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo Capacità organizzativa e chiarezza LIVELLO DI VALUTAZIONE non ha capacità organizzativa non si evidenzia un percorso logico procede in modo frammentario e incompleto procede in modo sufficientemente preciso la risoluzione è chiara e lineare procede in modo chiaro e motivando gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 20% 40% 60% 80% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C nessuna risposta risposta errata risposta esatta gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente 0% 0% 100% Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la seguente formula, dove i coefficienti a, b e c sono determinati in base al voto minimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. 2 punti punti VOTO a c b p max p max Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA INGLESE La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori: Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori: Domanda TIPOLOGIA B INDICATORE 1 Rispetto della traccia e contenuto lacunoso/contenuto sconosciuto/fuori traccia scarno e frammentario approssimativo e superficiale accettabile anche se non molto approfondito abbastanza preciso esauriente e approfondito INDICATORE 2 gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 20% 40% 60% 80% 100% LIVELLO DI VALUTAZIONE Forma e struttura forma completamente errata inadeguata, con numerosi errori gravi mediocre, con errori diffusi e lacune semplice ma accettabile (errori non gravi) abbastanza corretta, alcuni lievi errori corretta e fluida INDICATORE 3 LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 20% 40% 60% 80% 100% LIVELLO DI VALUTAZIONE Lessico e linguaggio specifico lessico e linguaggio inadeguati improprio, con errori specifici povero ma impreciso accettabile adeguato vario e sempre appropriato gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C nessuna risposta risposta errata risposta esatta gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente 0% 0% 100% Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. A = 0,833 B = 11,17 (il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri) Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. Pagina 1 di 2 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA prof. Vincenzo MAIORINO Pagina 2 di 2 CANDIDATO................................................ CLASSE 5 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA A) CORRETTEZZA ORTOGRAFICA, MORFOLOGICA, LESSICALE E SINTATTICA La morfologia e la sintassi sono corrette, il lessico è appropriato/molto appropriato ; la forma risulta incisiva e originale. Non vi sono errori di ortografia La morfologia e la sintassi sono nel complesso corrette, il lessico è sempre o quasi sempre appropriato. La morfologia e la sintassi sono sostanzialmente corrette; si rilevano talune imprecisioni nell’ortografia e/o nel lessico (lessico limitato). Sono presenti talune improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano imprecisioni nel lessico e/o nell’ortografia, ma la forma è sostanzialmente corretta. Sono presenti improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano alcuni errori di ortografia e/o di lessico. Vi sono gravi errori di morfologia e sintassi; si evidenziano parecchi errori di lessico e di ortografia. Vi sono gravi e ripetuti errori di morfologia e sintassi; si evidenziano moltissimi errori di lessico e di ortografia. B) RISPETTO NELLE CONSEGNE E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI L’elaborato è pienamente rispondente alle richieste della traccia e della tipologia testuale. Saggio breve: l’elaborato dimostra ottime capacità di analisi e confronto dei documenti. Il contenuto è approfondito e sviluppato in ogni aspetto. L’elaborato è pienamente aderente alla traccia. Saggio breve: dimostra buone capacità di analisi e confronto dei documenti Tutti gli aspetti sono trattati correttamente. L’elaborato è pertinente alla traccia. Saggio breve: dimostra discrete capacità di analisi e confronto dei documenti Talune tematiche sono trattate in modo corretto ma troppo sintetico. L’elaborato è pertinente alla traccia. Saggio breve: dimostra sufficienti capacità di analisi e confronto dei documenti. La trattazione di alcuni aspetti risulta superficiale; il contenuto è solo parzialmente attinente alla traccia. Saggio breve: dimostra limitate capacità di analisi e confronto Gli argomenti sono trattati in modo approssimativo e con scarsi riferimenti culturali. Saggio breve: enumera i dati senza analizzarli e confrontarli. L’elaborato non è pertinente alla traccia. Saggio breve: non è in grado di utilizzare i documenti per sostenere la tesi esposta. Mancano i pertinenti riferimenti culturali e le conoscenze inerenti all’argomento. C) ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Il testo evidenzia un’elaborazione organica, rigorosa e complessa ed è strutturato in modo coerente e coeso Il testo è sviluppato in modo coerente. Il testo è sviluppato in modo semplice ma chiaro; le argomentazioni sono motivate. Il testo è strutturato in modo equilibrato; qualche ripetizione. Valutazione in quindicesimi 14-15 12-13 11 10 8-9 5-6-7 4 Valutazione in quindicesimi 14-15 12-13 11 10 8-9 5-6-7 4 Valutazione in quindicesimi 14-15 12-13 11 10 Il testo, talvolta, manca di coesione e/o di chiarezza. Non sempre c’è equilibrio fra le diverse parti dell’elaborato. Il discorso manca di coesione e tende ad essere frammentario e/o nebuloso. Il testo è strutturato in modo disorganico e senza alcuna coesione. D) COMPRENSIONE, CAPACITA’ DI RIFLESSIONE CRITICA, ORIGINALITA’ Dimostra ottime capacità critiche e argomentative e rivela originalità della rielaborazione. Dimostra buone capacità critiche e argomentative e rielabora in modo personale. Dimostra discrete capacità critiche e argomentative. Dimostra di saper esporre i contenuti in modo corretto, ma senza rielaborarli criticamente. Presenta pochi spunti critici e argomenta in modo non sempre efficace. Presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo inefficace. Non presenta spunti critici e non argomenta. Punteggio ottenuto: ………../15 8-9 5-6-7 4 Valutazione in quindicesimi 14-15 12-13 11 10 8-9 5-6-7 4 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA latino La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori: Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori: Domanda TIPOLOGIA B INDICATORE 1 Conoscenza dei contenuti LIVELLO DI VALUTAZIONE conoscenze pressochè nulle conoscenze molto frammentarie conoscenze incomplete e/o superficiali complete ma superficiali con qualche imprecisione conoscenze complete e solide conoscenze complete e approfondite INDICATORE 2 gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo Capacità di analisi, sintesi e rielab. scarsa o nulla parziale e poco approfondita mnemonica con qualche insicurezza corretta, ma superficiale corretta e organica organica, originale, personale INDICATORE 3 LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo Competenze linguistiche LIVELLO DI VALUTAZIONE linguaggio assolutamente inadeguato linguaggio inadeguato linguaggio accettabile, ma impreciso linguaggio corretto linguaggio corretto e specifico linguaggio ricco e pienamente appropriato gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 20% 40% 60% 80% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C nessuna risposta risposta errata risposta esatta gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente 0% 0% 100% Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. A = 0,833 B = 11,17 (il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri) Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. prof. Vincenzo MAIORINO Pagina 1 di 1 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA MATEMATICA La prova prevede la risoluzione di un problema e di 5 quesiti. La correzione degli esercizi avviene prendendo in esame al massimo 4 indicatori per ogni problema/quesito e al massimo 11 livelli per ogni indicatore, come esemplificato di seguito: ESEMPIO DI INDICATORI E LIVELLI PER PROBLEMA / QUESITO TIPO INDICATORE 1 Conoscenze teoriche LIVELLO DI VALUTAZIONE non ha conoscenza dell'argomento ha una minima conoscenza dell'argomento ha una conoscenza troppo superficiale ha conoscenze frammentarie e approssimate conosce soltanto alcune tematiche ha una sufficiente conoscenza degli argomenti e del loro significato ha una conoscenza pienamente sufficiente degli argomenti e del loro significato ha una discreta conoscenza degli argomenti proposti mostra un buon livello di conoscenza degli argomenti proposti conosce in modo appropriato e puntuale i temi proposti conosce tutti i temi proposti in modo approfondito e puntuale INDICATORE 2 Capacità logiche e argomentative è assente ogni capacità organizzativa sono presenti errori concettuali gravi o non è stata centrata l'analisi del prob… l'organizzazione della risoluzione e il lessico specifico sono inadeguati l'organizzazione della risoluzione si presenta lacunosa la strutturazione del lavoro è abbastanza corretta, la scelta della via risoluti… l'organizzazione della risoluzione è sufficientemente impostata e il lessico spe… l'impostazione del lavoro è apprezzabile pur presentando qualche lieve imprecisi… l'organizzazione nell'analisi del problema e il lessico specifico sono discreti l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono più che … l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono ottimali INDICATORE 3 Correttezza e chiarezza degli svolgimenti la risoluzione è completamente sbagliata sono presenti solo alcuni passaggi logici lo svolgimento è confuso e presenta diversi errori gravi lo svolgimento è confuso e presenta qualche errore significativo le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali pur presentando delle imprecisi… le procedure di calcolo sono sufficientemente chiare e puntuali le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali la tecnica risolutiva è chiara ma senza indicazioni base a sostegno delle elabor… la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con qualche ind… la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con indicazioni… la procedura risolutiva è completamente corretta con indicazioni puntuali e rigo… INDICATORE 4 Completezza gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono ottimo LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono ottimo LIVELLO DI VALUTAZIONE l'esercizio non è stato svolto la risoluzione è abbozzata ma fortemente incompleta la risoluzione è abbozzata ma non può ritenersi sufficiente la risoluzione è parziale, incompleta e non può ritenersi sufficiente la risoluzione sviluppa solo una parte del problema e non può ritenersi pienamen… la risoluzione copre la maggior parte del problema la risoluzione copre quasi tutto il problema pur presentando incertezze la risoluzione copre quasi tutto il problema senza incertezze la risoluzione è completa, ma con imprecisioni minime la risoluzione è completa e discretamente dettagliata la risoluzione è completa, dettagliata e rigorosa Pagina 1 di 2 gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono ottimo % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA MATEMATICA Il punteggio grezzo previsto per ogni problema è pari a 75 e per ogni quesito è 15. Il punteggio grezzo totale della prova è 150 e la sufficienza si raggiunge con 75 punti (50%). In particolare sono stati considerati i seguenti pesi per ogni esercizio e per ogni indicatore: Esercizio Ind1 Ind2 Ind3 Ind4 punti Problema 1 : 20 + 20 + 20 + 15 = 75 Problema 2 : 20 + 20 + 20 + 15 = 75 Quesito 1 : 5 + 5 + 3 + 2 = 15 Quesito 2 : 5 + 5 + 3 + 2 = 15 Quesito 3 : 5 + 5 + 3 + 2 = 15 Quesito 4 : 5 + 5 + 3 + 2 = 15 Quesito 5 : 5 + 5 + 3 + 2 = 15 Quesito 6 : 5 + 5 + 3 + 2 = 15 Quesito 7 : 5 + 5 + 3 + 2 = 15 Quesito 8 : 5 + 5 + 3 + 2 = 15 Quesito 9 : 5 + 5 + 3 + 2 = 15 Quesito 10 : 5 + 5 + 3 + 2 = 15 Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la seguente formula: VOTO Vmin punti punti B A Pmax Pmax 2 A = -4 B = 16 dove i coefficienti A e B sono determinati in funzione del voto minimo, del punteggio massimo e della percentuale stabilita per la sufficienza; il valore dei coefficienti, per i parametri scelti, è rilevabile dalla scheda Criteri. Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “MatEasy” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso Pagina 2 di 2 ALLEGATO 5 PROPOSTA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Documento del 15 maggio Griglia orali • Per le valutazioni orali si adotta la seguente tabella di corrispondenza voto-giudizio: Tabella di corrispondenza voto giudizio Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde 2 Gravemente insufficiente Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata; linguaggio ed esposizione inadeguati. 3 Decisamente insufficiente Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato. 4 Insufficiente Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato. 5 Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio accettabile. 6 Discreto Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione. 7 Buono Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio. 8 Ottimo Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline. 9 Eccellente Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni, anche originali, a problemi complessi, riuscendo a metterle a confronto padronanza ed eleganza nell’esposizione; disinvoltura nel compiere ampie periodizzazioni; lettura critica di un documento, di un’opera, di un saggio; capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi o una propria tesi in forma originale e convincente; capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidiscipinari. 10 [estratto da “Criteri di valutazione Newton 2013-2014” – delibera 15 del CD 15/10/2013] ALLEGATO 6 RELAZIONI CONCLUSIVE DELLE VARIE DISCIPLINE Documento del 15 maggio Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina STORIA DE BERNARDI / GUARRACINO Libro adottato LA REALTA’ DEL PASSATO 3 - B.MONDADORI Docente BONADIES Manuela Classe 5 F Liceo Scientifico Ordinamento Data 10 maggio 2017 1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe, composta da diciassette allievi, nel corso del triennio non ha potuto giovarsi della continuità didattica nelle discipline storico/filosofiche, cambiando docente ogni anno. Ciononostante gli allievi si sono impegnati a costruire impalcature strumentali e concettuali adeguate al pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati. La maggioranza degli studenti ha mostrato interesse vivo e partecipazione in classe e ha lavorato con continuità ed impegno regolari, manifestando un’ottima autonomia organizzativa. Gli allievi hanno pertanto raggiunto gli obiettivi programmati: un livello buono nell’acquisizione delle conoscenze, nella padronanza del lessico specifico della disciplina filosofica e nella rielaborazione personale, sviluppando senso critico nell’approccio alla complessità delle tematiche proposte. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI L’ultimo anno è dedicato allo studio dell’epoca contemporanea, dall’analisi delle premesse Relazione Finale del Docente 1/9 della I guerra mondiale fino ai giorni nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma restando l’opportunità che lo studente conosca e sappia discutere criticamente anche i principali eventi contemporanei, è tuttavia necessario che ciò avvenga nella chiara consapevolezza della differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il dibattito storiografico è ancora aperto. Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto della loro natura “geografica” (ad esempio, la distribuzione delle risorse naturali ed energetiche, le dinamiche migratorie, le caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sarà dedicata a trattare in maniera interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a titolo di esempio: l’esperienza della guerra, società e cultura nell’epoca del totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico). Obiettivi operativi specifici: * saper analizzare un documento, una fonte o un testo storiografico, con particolare attenzione alla distinzione tra elementi fattuali e giudizi di valore; * saper effettuare una lettura selettiva di testi geostorico-sociali (manuali, fonti, testi divulgativi o disciplinari) in base a criteri espliciti relativi alla specificità dell’unità didattica oggetto di studio; * saper riconoscere, tradurre, concettualizzare il linguaggio specifico e saper individuare i macroconcetti fondativi (fatti, fenomeni, processi, forze sociali, spazialità, temporalità, variabili di civiltà); * saper tematizzare, ossia ricostruire operativamente fatti e fenomeni con relativa contestualizzazione sociale, spaziale e temporale; * saper classificare, datare, periodizzare e correlare i fenomeni storico-sociali; * saper analizzare, elaborare, porre a confronto le fonti storiche; * saper comparare diversi quadri di civiltà, società, culture, sistemi economici, giuridici e politici. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento: lezioni frontali realizzate coinvolgendo attivamente gli studenti in un costante dialogo educativo. Lettura guidata e Relazione Finale del Docente 2/9 commentata dei testi filosofici e della letteratura critica sugli argomenti. Utilizzo di materiale filmico e digitale di contenuto filosofico. Riepilogando, le modalità di lavoro che sono state utilizzare sono: lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di recupero/sostegno Nello specifico sono stati adottati i seguenti strumenti didattici: Libro di testo Dispense o fotocopie Sussidi audiovisivi Sussidi informatici Atlanti storici Quaderno di appunti ed esercitazioni Articoli tratti da giornali e riviste Opere letterarie e saggi Spettacoli teatrali e cinematografici Conferenze, dibattiti, ecc. Viaggio di istruzione (Salisburgo e Vienna) 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA In accordo con quanto riportato nel Piano di Lavoro, sono stati adottati i criteri di valutazione stabiliti in sede di Dipartimento e cioè quelli riportati di seguito. Per la valutazione delle prove scritte: Nel caso di test a risposta multipla predefinita si stabilisce che la sufficienza verrà assegnata col 60% delle risposte esatte. Relazione Finale del Docente 3/9 Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta, saranno adottati al massimo 3 indicatori ed, al massimo, 6 indicatori: 1. CONOSCENZA DEI CONTENUTI nulle frammentarie incomplete o superficiali complete, ma superficiali con qualche imprecisione complete e solide complete ed approfondite gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente 0% 20% 40% 60% discreto buono/ottimo 80% 100% 2. CAPACITÀ DI ANALISI, SINTESI E RIELABORAZIONE scarse o nulle parziale o poco approfondita mnemonica con qualche insicurezza corretta ma superficiale corretta e organica corretta, originale, personale gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente 0% 20% 40% sufficiente discreto buono/ottimo 60% 80% 100% 3. COMPETENZE LINGUISTICHE assolutamente inadeguate inadeguate accettabili ma imprecise corretto corretto e specifico ricco e pienamente appropriato gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il Dipartimento in questo genere di prova prevede l’assegnazione del voto minimo 1 nel caso di compito consegnato in bianco, e del voto minimo 2 in ogni altro caso. Poiché sarà possibile somministrare agli allievi test di verifica a tipologia mista, e variare, a seconda delle finalità e delle necessità, il grado di difficoltà delle domande, nonché delle righe a disposizione per la risposta, sarà possibile per il docente avvalersi dei criteri sovraelencati (e dei corrispondenti livelli) in modo selettivo, purchè sia sempre rispettata la graduazione da 0% al 100%. Relazione Finale del Docente 4/9 Per la valutazione delle interrogazioni: Per la valutazione delle interrogazioni, ci si atterrà alla tabella della pagina seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori ed indicatori. Livello Nullo Gravemente insufficiente Decisamente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo/ Eccellente Descrittore Non risponde Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; linguaggio ed esposizione inadeguati. Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato. Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato. Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; linguaggio accettabile. Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione. Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio. Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline. Voto/10 2 3 4 5 6 7 8 9/10 In sede di Consiglio di Classe, si sono valutati positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Relazione Finale del Docente 5/9 5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati: Verso la società di massa Masse, individui e relazioni sociali Sviluppo industriale e razionalizzazione produttiva I nuovi ceti Istruzione e informazione Gli eserciti di massa Suffragio universale, partiti di massa, sindacati La questione femminile Riforme e legislazione sociale I partiti socialisti e la Seconda Internazionale I cattolici e la Rerum novarum Il nuovo nazionalismo L’Europa nella belle époque Un quadro contraddittorio Le nuove alleanze La Francia tra democrazia e reazione Imperialismo e riforme in Gran Bretagna La Germania guglielmina I conflitti di nazionalità in Austria-Ungheria La Russia e la rivoluzione del 1905 Verso la guerra Le nuove sfide all’egemonia europea Il ridimensionamento dell’Europa La guerra russo-giapponese La rivoluzione in Cina Imperialismo e riforme negli Stati Uniti L’Italia giolittiana La crisi di fine secolo La svolta liberale Decollo industriale e progresso civile La questione meridionale I governi Giolitti e le riforme Il giolittismo e i suoi critici La politica estera, il nazionalismo, la guerra di Libia Socialisti e cattolici La crisi del sistema giolittiano La prima guerra mondiale Dall’attentato di Sarajevo alla guerra europea Relazione Finale del Docente 6/9 1914-15: dalla guerra di movimento alla guerra di usura L’intervento dell’Italia 1915-16: la grande strage La guerra nelle trincee La nuova tecnologia militare La mobilitazione totale e il «fronte interno» 1917: la svolta del conflitto L’Italia e il disastro di Caporetto 1917-18: l’ultimo anno di guerra I trattati di pace e la nuova carta d’Europa La rivoluzione russa Da febbraio a ottobre La rivoluzione d’ottobre Dittatura e guerra civile La Terza Internazionale Dal «comunismo di guerra» alla Nep La nascita dell’Urss: costituzione e società Da Lenin a Stalin: il socialismo in un solo paese L’eredità della grande guerra Mutamenti sociali e nuove attese Il ruolo della donna Le conseguenze economiche Il «biennio rosso» in Europa Rivoluzione e reazione in Germania La stabilizzazione moderata in Francia e in Gran Bretagna La Repubblica di Weimar fra crisi e stabilizzazione La ricerca della distensione in Europa Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo I problemi del dopoguerra Il «biennio rosso» in Italia Un nuovo protagonista: il fascismo La conquista del potere Verso lo Stato autoritario La grande crisi: economia e società negli anni ’30 Crisi e trasformazione Gli Stati Uniti e il crollo del 1929 La crisi in Europa Roosevelt e il New Deal Il nuovo ruolo dello Stato I nuovi consumi Le comunicazioni di massa La scienza e la guerra Relazione Finale del Docente 7/9 La cultura della crisi Totalitarismi e democrazie L’eclissi della democrazia L’avvento del nazismo Il Terzo Reich Il contagio autoritario L’Unione Sovietica e l’industrializzazione forzata Lo stalinismo La crisi della sicurezza collettiva e i fronti popolari La guerra di Spagna L’Europa verso la catastrofe L’Italia fascista Il totalitarismo imperfetto Il regime e il paese Cultura e comunicazioni di massa La politica economica La politica estera e l’Impero L’Italia antifascista Apogeo e declino del regime Il tramonto del colonialismo Il declino degli imperi coloniali Il Medio Oriente: nazionalismo arabo e sionismo Rivoluzione e modernizzazione in Turchia L’Impero britannico e l’India Nazionalisti e comunisti in Cina La seconda guerra mondiale Le origini La distruzione della Polonia e l’offensiva al Nord La caduta della Francia L’Italia in guerra La battaglia d’Inghilterra e il fallimento della guerra italiana L’attacco all’Unione Sovietica e l’intervento degli Stati Uniti Il «nuovo ordine». Resistenza e collaborazionismo 1942-43: la svolta della guerra L’Italia: la caduta del fascismo e l’armistizio L’Italia: guerra civile, Resistenza, liberazione La sconfitta della Germania La sconfitta del Giappone e la bomba atomica Guerra fredda e ricostruzione Le conseguenze della seconda guerra mondiale Le Nazioni Unite e il nuovo ordine economico Relazione Finale del Docente 8/9 La fine della «grande alleanza» La divisione dell’Europa L’Unione Sovietica e le «democrazie popolari» Gli Stati Uniti e l’Europa occidentale negli anni della ricostruzione La rivoluzione comunista in Cina e la guerra di Corea Guerra fredda e coesistenza pacifica Il 1956: la destalinizzazione L’Italia repubblicana Dalla liberazione alla repubblica La crisi dell’unità antifascista La Costituzione repubblicana Le elezioni del ’48 e la sconfitta delle sinistre La ricostruzione economica Gli anni del centrismo IL DOCENTE GLI ALLIEVI _________________________ ______________________________ ______________________________ Relazione Finale del Docente 9/9 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Libro adottato “Il Cricco Di Teodoro Itinerario nell’arte” - versione gialla vol.4 e vol.5 - Zanichelli Docente GIANFIGLIO PATRIZIA Classe 5F Liceo scientifico di Ordinamento Data 10 maggio 2017 1. INDICAZIONI DIDATTICHE In accordo con le indicazioni curriculari ministeriali, contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento, le lezioni del corso di Disegno e Storia dell’Arte si sono articolate in due ore settimanali, (4^ ora del lunedì e 5^ ora del giovedì) e hanno previsto l’abbandono del corso di Disegno, per dare più spazio allo studio della Storia dell’Arte, in previsione dell’Esame di Stato. Il gruppo classe, con il quale vi è stata continuità didattica nel corso del triennio, si è mostrato abbastanza disciplinato con adeguata partecipazione e interesse verso la disciplina. Gran parte di essi ha raggiunto una buona preparazione di base e complessivamente si attestata su un livello di preparazione medio-alto. Nel primo trimestre è stata effettuata l’uscita didattica al Palazzo Carignano e Palazzo Lascaris, come consolidamento del percorso artistico della Torino Barocca e approfondimento della fase ottocentesca, collegata al risvolto storico del museo del Risorgimento (Palazzo Carignano) e della sede del Consiglio Regionale del Piemonte (Palazzo Lascaris). 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Verificati, quindi i mezzi espressivi usati precedentemente e osservate le capacità di concentrazione, d'ascolto, nonché l’interesse, la curiosità e le conoscenze in relazione al linguaggio visuale, si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento: Relazione conclusiva 1/7 2.1 FINALITA’ L’insegnamento della storia dell’arte si propone di fornire agli studenti un’ampia ed essenziale cultura di base attraverso: l’acquisizione di strumenti e i metodi per la lettura, la comprensione e la valutazione dei prodotti artistici; lo sviluppo di un atteggiamento critico nei confronti di ogni forma di comunicazione visiva, anche quella divulgativa e di massa; lo sviluppo di una sensibilità estetica-critica congiunta alla creatività e alla capacità di comunicare con le immagini, attraverso l’uso corretto di strumenti e metodologie adeguate, opportunamente indicate. l’interesse profondo e responsabile verso il patrimonio artistico locale, nazionale ed internazionale, fondato sulla consapevolezza del suo valore estetico, storico-culturale. 2.2 OBIETTIVI SPECIFICI Relativamente agli Obiettivi Specifici da conseguire per la Quinta Liceo Scientifico di Ordinamento si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento: - Sapere utilizzare in modo proprio e adeguato il linguaggio specifico della disciplina - Essere capaci a rielaborare in modo originale e critico i contenuti degli argomenti proposti - Saper cogliere i nessi pluridisciplinari - Operare collegamenti interdisciplinari in modo autonomo 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, in accordo con il Piano di Lavoro di Dipartimento, si conviene che: • Lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata, nel corso di tutto l’anno scolastico, per evitare eccessivi carichi di lavoro e adeguarsi allo stile di apprendimento di ogni allievo, offrendo opportuni tempi di recupero e chiarimento. • Le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate introdotte da mappe concettuali e/o presentazioni video, per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo e del corretto uso della terminologia specifica della disciplina. • Quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo con adeguati approfondimenti • Si sono affiancati al libro di testo l’utilizzo di presentazioni multimediali, schede e altro materiale bibliografico fornito dall’insegnante. Relazione conclusiva 2/7 Nel predisporre l’ itinerario didattico si è avuto cura di mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi e/o interdisciplinari, inoltre si è tenuto conto delle specifiche esigenze della classe e del feed-back ottenuto in itinere allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Per stimolare lo studente all’apprendimento, alla rielaborazione personale, alla capacità critica e alle abilità sociali, sono stati proposti lavori di approfondimento in piccoli gruppi o individuali, atti alla preparazione ed esposizione di tematiche di studio. La trattazione tali tematiche sono state integrate con schede e/o mappe, anche in relazione alle uscite didattiche effettuate – Torino e viaggio di istruzione a Vienna-Salisburgo. Sono stati inoltre sviluppati e/o approfonditi individualmente dagli allievi temi e autori, anche in relazione al proprio percorso multidisciplinare per la tesina d’esame. Riepilogando, le modalità di lavoro che si sono utilizzare sono: lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero/sostegno Gli strumenti di lavoro sono: libro di testo schede, fotocopie, mappe e schemi sussidi audiovisivi sussidi informatici laboratorio 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che deve attestare il livello di acquisizione delle competenze previste per la disciplina, pertanto affinché sia appropriata ai contenuti e alle caratteristiche degli allievi, è stata effettuata attraverso la somministrazione di prove di diversa tipologia e durata. Sono state dunque previste prove scritte con test a risposta multipla e/o aperta, quali simulazioni di terza prova per l’Esame di stato), relazioni e schede di lettura e analisi dell’opera d’arte, prove orali con esposizione e presentazione (anche multimediale) di lavori di approfondimento. In particolare, in accordo con quanto riportato nel Piano di Lavoro del Dipartimento, sono stati effettuati i seguenti momenti di verifica sommativa: ‐ nel trimestre, due verifiche scritte e due verifiche orali; ‐ nel pentamestre, due verifiche scritte, di cui una simulazione di terza prova (tipologia B) e due verifiche orali (di cui una somministrata sotto forma di questionario) Relazione conclusiva 3/7 Si evidenzia inoltre che: nelle valutazioni in itinere, sia scritte che orali, sono stati previsti l’adozione dei elementi aggiuntivi (+) o sottrattivi (-) , secondo la seguente tabella di corrispondenza numerica: elemento valore esempio + + 0.25 6 + = 6.25 ½ + 0.50 6 ½ = 6.50 - - 0.25 6 - = 5.75 nella valutazione complessiva finale, si è considera anche l’impegno e l’attenzione verso la disciplina che ha ponderato la media matematica verso un arrotondamento per eccesso o per difetto, qualora tale elementi siano stati negativi (dimenticanze, scarsa puntualità, ecc); 4.1 Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio nelle verifiche scritte hanno tenuto conto della correttezza e completezza nella trattazione dei vari quesiti, nonché delle caratteristiche espositive (chiarezza, ordine, struttura) come riportato nella tabella sottostante: Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non manifesta interesse e non partecipa alle attività. Prova non eseguita 2 Gravemente insufficiente Prova del tutto inadeguata con gravi errori concettuali 3 Decisamente insufficiente Imprecisioni lessicali diffuse e scarsa conoscenza dei contenuti 4 Insufficiente Conoscenze modeste con lacune 5 Sufficiente Conoscenze minime e comprensione dei concetti fondamentali. 6 Discreto Conoscenze discrete e autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti 7 Buono Autonomia nella elaborazione e adeguata applicazione dei principi esposti 8 Ottimo Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate 9 Eccellente Perfezione nella esecuzione degli elaborati. Rielaborazione personale ed autonoma dei problemi proposti. 10 Nello specifico alla verifica scritta, effettuata come simulazione di terza prova –tipologia B - è stata valutata con l’attribuzione del punteggio in quindicesimi e relativa conversione in decimi, secondo la griglia di valutazione di istituto, come riportato negli allegati del documento del 15 maggio, a cui si rimanda. Relazione conclusiva 4/7 4.2 Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti come nella tabella seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori: Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde 2 Gravemente insufficiente Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un discorso coerente; assenza di collegamenti; linguaggio ed esposizione inadeguati 3 Decisamente insufficiente Conoscenze frammentarie; non strutturate , confuse; difficoltà nello stabilire collegamenti tra i contenuti ; linguaggio inadeguato 4 Insufficiente Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione effettuata in forma mnemonica; insicurezza nei collegamenti; linguaggio non sempre adeguato 5 Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza, solo se opportunamente guidato; linguaggio accettabile. 6 Discreto Conoscenze essenziali, ma consolidate; discreta capacità di effettuare collegamenti e di condurre in modo autonomo semplici ragionamenti, esprimendo con chiarezza una tesi o un’argomentazione; linguaggio adeguato 7 Buono Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di espressione; autonomia di ragionamento ; capacità di analisi e di cogliere analogie e differenze tra autori e tematiche artistiche; linguaggio appropriato e capacità di contestualizzazione. 8 Ottimo Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nella esposizione, sapendo cogliere analogie e differenze tra autori e tematiche artistiche; linguaggio pienamente appropriato, capacità di individuare nessi con altre discipline . 9 Eccellente Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; padronanza e eleganza nella esposizione; disinvoltura nel costruire ampie periodizzazioni; lettura critica di un’opera d’arte, capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi in forma originale e convincente, capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidisciplinari. 10 . Relazione conclusiva 5/7 5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati nell’ambito dei contenuti teorici della disciplina, che sono stati affrontati con la lettura di relative opere significative, operando confronto tra periodi coevi, precedenti e successivi, talvolta sviluppati e/o approfonditi individualmente dagli allievi. Il Romanticismo Il contesto e i temi del romanticismo: La rappresentazione della natura e del sublime nelle opere più significative di Friedrich, Constable e Turner Il realismo e l’impeto nelle opere di Géricault in particolare “La zattera della Medusa”, “L’alienata”; il patriottismo nelle opere di Delacroix in particolare “La Libertà che guida il popolo” e di Hayez in particolare “Il bacio”. Il Realismo La poetica del vero di Courbet e Daumier L’esperienza italiana dei macchiaioli (cenni) L’Architettura nell’Ottocento l’Urbanistica e le nuove architetture di fine ottocento: nuovi materiali e nuove tipologie costruttive nelle opere di Eiffel, Antonelli, Paxton l’Eclettismo storicistico l’esperienza di Violet-le-Duc e la questione del Restauro il nuovo volto delle città in particolare Vienna L’Impressionismo Eduard Manet il precursore, in particolare “Colazione sull’erba”, “Olympia”, “Il bar delle Folies Bergère” la rivoluzione pittorica degli impressionisti: Claude Monet, Auguste Renoir , Edgar Degas Fotografia e Pittura Il Postimpressionismo Il Puntinismo e la teoria del colore: Gorge Seurat, Paul Signac La tecnica italiana -Il Divisionismo - : Segantini e Pellizza da Volpedo (cenni) L’innovazione della tecnica grafica: Toulouse-Lautrec Tre artisti rivoluzionari: Paul Gauguin come precursore del Simbolismo e dei Fauves Paul Cézanne come precursore del Cubismo Vincent Van Gogh come precursore dell’Espressionismo Relazione conclusiva 6/7 Verso il Primo Novecento I presupposti dell’Art Nouveau: le “Arts and Crafts” di Morris e Ruskin L’Art Nouveau: il nuovo gusto borghese e lo sviluppo delle arti applicate; l’architettura innovativa di Gaudì, Guimard, Hoffmann; la Secessione Viennese: Wagner, Olbrich e Loos; l’arte nuova e il decorativismo di Klimt in particolare “Il bacio” e le due “Giuditta"; Il Novecento delle Avanguardie Storiche I Fauves e Matisse, in particolare “La danza” L’Espressionismo: il gruppo Die Brücke; Edvard Munch; Egon Schiele e Kokoschka; Kirkener e Nolde Il Cubismo: l’esperienza di Pablo Picasso in particolare “Les demoiselles d’Avignon” e “Guernica”; l’esperienza di Braque in particolare “Le Quotidien, violino e pipa”. Il Futurismo un fenomeno italiano: Boccioni in particolare “La città che sale” , “Stati d’animo: gli addii”, “Forme uniche della continuità nello spazio”; Balla, in particolare “Dinamismo di un cane al guinzaglio”e “Velocità astratta” “Velocità astratta +rumore” ; le architetture di Sant’Elia; dall’Arte meccanica all’Aeropittura: il Futurismo di Depero e Severini (cenni) Il Dadaismo:la provocazione nelle opere di Arp, Duchamp, Man Ray. Il Surrealismo: la rappresentazione dell’inconscio attraverso le opere di Ernst (opere a scelta individuale), Magritte (opere a scelta individuale) , di Dalì (opere a scelta individuale), di Mirò in particolare “Il carnevale di Arlecchino”, . L’Astrattismo: da “Der Blaue Reiter” a “De Stijl” attraverso le opere (a scelta individuale) di Marc, Kandinskij, Klee, Mondrian. La Metafisica , il richiamo all’ordine e il Novecento Italiano : De Chirico, Savinio, Carrà e Morandi (opere a scelta individuale) la Scuola di Parigi : Chagall e Modigliani (cenni). L’Architettura Razionalista Dal Deutcher Werkbund all’International Style; Il Bauhaus: I grandi Maestri: LudwingMies van der Rohe Alvar Aalto Le Corbusier Frank Lloyd Wright L’architettura razionalista in Italia (cenni) Il secondo Novecento (cenni) Relazione conclusiva 7/7 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina FILOSOFIA Libro adottato N.Abbagnano-G.Fornero La ricerca del pensiero - PARAVIA- vol.3 Docente BONADIES Manuela Classe 5 F Liceo Scientifico Ordinamento Data 10 maggio 2017 1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe, composta da diciassette allievi, nel corso del triennio non ha potuto giovarsi della continuità didattica nelle discipline storico/filosofiche, cambiando docente ogni anno. Ciononostante gli allievi si sono impegnati a costruire impalcature strumentali e concettuali adeguate al pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati. La maggioranza degli studenti ha mostrato interesse vivo e partecipazione in classe e ha lavorato con continuità ed impegno regolari, manifestando un’ottima autonomia organizzativa. Gli allievi hanno pertanto raggiunto gli obiettivi programmati: un livello buono nell’acquisizione delle conoscenze, nella padronanza del lessico specifico della disciplina filosofica e nella rielaborazione personale, sviluppando senso critico nell’approccio alla complessità delle tematiche proposte. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la Relazione Finale del Docente 1/9 classe in questione relativamente alle seguente disciplina: Filosofia. Le finalità dell'insegnamento della filosofia sono: 1. La formazione culturale completa di tutti gli studenti del triennio attraverso la presa di coscienza dei problemi connessi alle scelte di studio, di lavoro e di vita, ed un approccio ad essi di tipo storico-critico-problematico. 2. La maturazione di soggetti consapevoli della loro autonomia e del loro situarsi in una pluralità di rapporti naturali ed umani, implicante una nuova responsabilità verso se stessi, la natura e la società, un'apertura interpersonale ed una disponibilità alla feconda e tollerante conversazione umana. 3. La capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro condizioni di possibilità e sul loro «senso», cioè sul loro rapporto con la totalità dell'esperienza umana. 4. L'attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento della loro storicità. 5. L'esercizio del controllo del discorso, attraverso l'uso di strategie argomentative e di procedure logiche. 6. La capacità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili, anche in rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali trasformazioni scientifiche e tecnologiche. Gli obiettivi di apprendimento alla fine del triennio: – Riconoscere e utilizzare il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica (ad es. natura, spirito, causa, ragione, principio, fondamento, idea, materia, essere, divenire, esperienza, scienza, diritto, dovere, individuo, persona, società, Stato). – Analizzare testi di autori filosoficamente rilevanti, anche di diversa tipologia e differenti registri linguistici (dal dialogo al trattato scientifico, agli aforismi etc). – Compiere, nella lettura del testo, le seguenti operazioni: – definire e comprendere termini e concetti; – enucleare le idee centrali; – ricostruire la strategia argomentativa e rintracciarne gli scopi; Relazione Finale del Docente 2/9 – saper valutare la qualità di un'argomentazione sulla base della sua coerenza interna; – saper distinguere le tesi argomentate e documentate da quelle solo enunciate; – riassumere, in forma sia orale che scritta, le tesi fondamentali; – ricondurre le tesi individuate nel testo al pensiero complessivo dell'autore; – individuare i rapporti che collegano il testo sia al contesto storico di cui è documento, sia alla tradizione storica nel suo complesso; – dati due testi di argomento affine, individuarne analogie e differenze; – Individuare analogie e differenze tra concetti, modelli e metodi dei diversi campi conoscitivi, a partire dalle discipline che caratterizzano i diversi indirizzi di studio; – Confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei filosofi allo stesso problema. – Individuare e analizzare problemi significativi della realtà contemporanea, considerati nella loro complessità. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento: lezioni frontali realizzate coinvolgendo attivamente gli studenti in un costante dialogo educativo. Lettura guidata e commentata dei testi filosofici e della letteratura critica sugli argomenti. Utilizzo di materiale filmico e digitale di contenuto filosofico. Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono: lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di recupero/sostegno Nello specifico sono stati adottati i seguenti strumenti didattici: Libro di testo Dispense o fotocopie Dizionario filosofico Quaderno di appunti ed esercitazioni Articoli tratti da giornali e riviste Relazione Finale del Docente 3/9 Opere letterarie e saggi Spettacoli teatrali e cinematografici Conferenze, dibattiti, ecc. 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA In accordo con quanto riportato nel Piano di Lavoro, sono stati adottati i criteri di valutazione stabiliti in sede di Dipartimento e cioè quelli riportati di seguito. Per la valutazione delle prove scritte: Nel caso di test a risposta multipla predefinita si stabilisce che la sufficienza verrà assegnata col 60% delle risposte esatte. Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta, saranno adottati al massimo 3 indicatori ed, al massimo, 6 indicatori: 1. CONOSCENZA DEI CONTENUTI nulle frammentarie incomplete o superficiali complete, ma superficiali con qualche imprecisione complete e solide complete ed approfondite gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente 0% 20% 40% 60% discreto buono/ottimo 80% 100% 2. CAPACITÀ DI ANALISI, SINTESI E RIELABORAZIONE scarse o nulle parziale o poco approfondita mnemonica con qualche insicurezza corretta ma superficiale corretta e organica corretta, originale, personale gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente 0% 20% 40% sufficiente discreto buono/ottimo 60% 80% 100% 3. COMPETENZE LINGUISTICHE assolutamente inadeguate inadeguate accettabili ma imprecise Relazione Finale del Docente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente 0% 20% 40% 4/9 corretto corretto e specifico ricco e pienamente appropriato sufficiente discreto buono/ottimo 60% 80% 100% Il Dipartimento in questo genere di prova prevede l’assegnazione del voto minimo 1 nel caso di compito consegnato in bianco, e del voto minimo 2 in ogni altro caso. Poiché sarà possibile somministrare agli allievi test di verifica a tipologia mista, e variare, a seconda delle finalità e delle necessità, il grado di difficoltà delle domande, nonché delle righe a disposizione per la risposta, sarà possibile per il docente avvalersi dei criteri sovraelencati (e dei corrispondenti livelli) in modo selettivo, purchè sia sempre rispettata la graduazione da 0% al 100%. Per la valutazione delle interrogazioni: Per la valutazione delle interrogazioni, ci si atterrà alla tabella della pagina seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori ed indicatori. Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde 2 Gravemente insufficiente Decisamente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; linguaggio ed esposizione inadeguati. Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato. Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato. Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; linguaggio accettabile. Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione. Relazione Finale del Docente 3 4 5 6 7 5/9 Buono Ottimo/ Eccellente Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; 8 disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio. Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un 9/10 evento storico complesso; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline. In sede di Consiglio di Classe, si sono stati valutati positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. 5. PROGRAMMA SVOLTO VERSO IL ROMANTICISMO I.Kant, Critica del Giudizio Temi del romanticismo tedesco L’idealismo romantico tedesco FICHTE Infinitizzazione e struttura dialettica dell’io Idealismo e dogmatismo La missione sociale del dotto HEGEL Tesi di fondo del sistema La dialettica La Fenomenologia dello Spirito Coscienza, autocoscienza, ragione Relazione Finale del Docente 6/9 Le figure dell’autocoscienza (servo/signore – la coscienza infelice) L’Enciclopedia delle scienze filosofiche La filosofia dello spirito soggettivo La filosofia dello spirito oggettivo (diritto, morale, eticità e sue istituzioni) Lo spirito assoluto (arte, religione, filosofia) SCHOPENHAUER Le radici culturali del sistema Il mondo come mia rappresentazione La volontà Il pessimismo Le vie di liberazione dal dolore L’arte L’etica della pietà L’ascesi KIERKEGAARD Le vicende biografiche L’esistenza come possibilità La critica all’hegelismo Gli stadi dell’esistenza L’angoscia, la disperazione, la fede FEUERBACH Destra e sinistra hegeliana Critica all’Idealismo La critica a Hegel La critica alla religione Umanismo MARX Relazione Finale del Docente 7/9 Vita e opere Critica a Hegel e alla società borghese La religione - Confronto con Feuerbach Il materialismo storico Il Manifesto Il Capitale La società comunista NIETZSCHE Il periodo giovanile La nascita della tragedia Apollineo e dionisiaco Il periodo illuministico La filosofia del mattino La morte di Dio e la fine della metafisica Gli scritti del meriggio Il superuomo L’eterno ritorno L’ultimo Nietzsche La trasvalutazione dei valori La volontà di potenza Il nichilismo FREUD La rivoluzione psicoanalitica L’inconscio e le pulsioni I sogni, gli atti mancati, le nevrosi La teoria della sessualità Il complesso edipico Gli sviluppi della psicanalisi Relazione Finale del Docente 8/9 HEIDEGGER L’esistenzialismo Essere e tempo CLIL philosophy lessons: Are there universal values? Pros and cons: a competitive debate MY OWN VALUE SYSTEM PLATO vs PROTAGORAS KANT vs MILL NIETZSCHE vs KANT IL DOCENTE GLI ALLIEVI _________________________ ______________________________ ______________________________ Relazione Finale del Docente 9/9 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina FISICA Libro adottato Consonni-Pizzorno-Ragusa- I perché della fisica- vol.2 e 3 - Tramontana Docente Morello Lino Classe 5F Liceo scientifico di ordinamento Data 8 maggio 2017 1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe ha mantenuto un atteggiamento serio e propositivo durante l’intero triennio liceale, dimostrando sempre una sufficiente partecipazione al dialogo educativo e una costante disponibilità verso uno studio serio e impegnato. Tutto ciò ha comportato una crescita sul piano culturale maggiormente evidente in un numeroso gruppo di allievi, che grazie ad un continuo impegno e a buone capacità, ha ottenuto dei risultati finali più che sufficienti e/o discreti, con alcune punte d’eccellenza. Un altro gruppo è pervenuto ad un livello di sola sufficienza grazie ad uno studio più scolastico, saltuario e non sempre approfondito e solo alcuni hanno raggiunto un livello di preparazione non pienamente sufficiente in tutti gli argomenti trattati. Per questo motivo la trattazione teorica a livello qualitativo ha prevalso sulle dimostrazioni, nulla togliendo alla risoluzioni di problemi ed esercizi sugli argomenti svolti. Il comportamento durante l’intero anno scolastico è sempre stato corretto. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento. FISICA Al termine del quinto anno l’allievo ha acquisito, per ciascun argomento, le competenze necessarie per risolvere problemi riguardanti l’elettricità e l’elettromagnetismo; in particolare per ciascun argomento ha acquisito le seguenti conoscenze e abilità ritenute obiettivi minimi: -conoscere i contenuti esaminati; Relazione conclusiva 1/11 -utilizzare un linguaggio specifico; -utilizzare formule e leggi nella risoluzione di semplici problemi aperti o chiusi; -ricondurre fenomeni diversi agli stessi principi, cogliendo analogie strutturali; -“ leggere” una legge fisica, individuandone i legami di proporzionalità tra le variabili e i limiti di variabilità. Nella stesura del prospetto si è adottata la seguente LEGENDA: il prospetto rappresenta l’insieme dei nuclei tematici trattati, le finalità che sono state perseguite nello sviluppare i singoli nuclei, gli obiettivi di dettaglio a cui si è puntato nello svolgimento del nucleo tematico; questi obiettivi, in definitiva, descrivono sia i contenuti che sono stati sviluppati sia le abilità che gli studenti hanno raggiunto. In questa forma il prospetto racchiude e comprende contenuti e obiettivi minimi. Nucleo tematico Conoscenze Abilità 4.1 Le cariche elettriche e la legge di Coulomb - Metodi di elettrizzazione. - Descrivere l'elettrizzazione per contatto, strofinio e induzione e interpretarli. - Conduttori e isolanti elettrici. - Cenni di struttura atomica della materia. - L'unità di misura della carica elettrica. - La legge di Coulomb. - La costante dielettrica relativa e assoluta. - Il principio di sovrapposizione delle forze elettriche. Relazione conclusiva - Calcolare la forza tra due cariche puntiformi, nel vuoto e nei dielettrici. - Applicare il principio di sovrapposizione delle forze. - Descrivere il fenomeno della polarizzazione dei dielettrici. 2/11 Nucleo tematico Conoscenze Abilità 4.2 Dalle forze ai campi - Il concetto di campo. - Definizione operativa di campo gravitazionale. - Descrivere il passaggio dall'interazione a distanza al concetto di campo. - Definizione operativa di campo elettrico. - Calcolare il campo gravitazionale generato da una massa. - Campo elettrico di una carica puntiforme e di più cariche puntiformi. - Determinare (in modulo, direzione e verso) il campo elettrico generato da una carica puntiforme. - Rappresentazione dei campi elettrici mediante le linee di forza. - Determinare il campo elettrico generato da più sorgenti puntiformi. - Flusso del campo elettrico e teorema di Gauss. - Ricavare informazioni sul campo elettrico esaminando mappe di linee di forza. - Calcolare il flusso del campo elettrico attraverso una superficie assegnata. 4.3 II potenziale elettrico e la capacità elettrica - Il carattere conservativo della forza elettrostatica. - Definire l'energia potenziale elettrica e il potenziale elettrico. - L'energia potenziale elettrica e il potenziale elettrico. - Calcolare l'energia potenziale di un sistema formato da due o più cariche puntiformi. - La relazione tra campo elettrico e potenziale. - La differenza di potenziale elettrico. Il moto delle cariche nei campi elettrici. - Calcolare l'energia potenziale elettrica associata a particolari campi elettrici uniformi. - La circuitazione del campo elettrostatico. - Ricavare la relazione tra campo elettrico e potenziale (caso del campo uniforme). - Campo elettrico e potenziale di un conduttore carico in equilibrio elettrostatico. - Scrivere le equazioni di moto di una carica elettrica all'interno di campi elettrici uniformi. - Capacità elettrica. Il condensatore. - Applicare il teorema di Coulomb. - Il collegamento dei condensatori. - L'energia e la densità di energia di un condensatore carico. Relazione conclusiva - Calcolare la capacità elettrica di un conduttore. - Risolvere problemi sui condensatori. 3/11 4.4 La corrente elettrica nei metalli - Il circuito elettrico e la corrente elettrica. - L'intensità della corrente. - Rappresentare un circuito elettrico elementare indicando i suoi componenti. - Gli strumenti di misura elettrici. - Calcolare l'intensità di una corrente elettrica. - La resistenza di un conduttore. - Risolvere semplici circuiti elettrici applicando le leggi di Ohm. - Le leggi di Ohm. - Calcolare la resistenza equivalente di un circuito. - La forza elettromotrice e la resistenza interna del generatore elettrico. - La potenza elettrica. - Il collegamento in serie e in parallelo delle resistenze. - L'effetto Joule. Il circuito RC alimentato in tensione continua. Nucleo tematico Conoscenze Abilità 4.5 Il campo magnetico - Fenomeni magnetici. - Descrivere fenomeni magnetici e interpretarli in termini di campo. - Definizione operativa di campo magnetico: il vettore induzione magnetica. - Campi magnetici prodotti dalla corrente elettrica continua: filo, spira circolare, solenoide. - La forza che un campo magnetico esercita su un circuito percorso da corrente. - La forza tra fili percorsi da corrente. - Il momento magnetico. - II flusso e la circuitazione del campo magnetico. - Definire, mediante il circuito esploratore, il campo magnetico in una regione dello spazio. - Calcolare e rappresentare vettorialmente il campo magnetico di particolari distribuzioni di correnti continue: filo rettilineo, spira circolare e solenoide. - Calcolare la forza su un tratto di conduttore percorso da corrente e immerso in un campo magnetico. - Calcolare la forza tra fili percorsi da corrente. - Determinare il momento meccanico su una spira percorsa da corrente e immersa in un campo magnetico. - Calcolare il flusso e la circuitazione di un campo magnetico. Relazione conclusiva 4/11 Nucleo tematico Conoscenze Abilità 4.6 II moto delle cariche elettriche nei campi magnetici - La forza di Lorentz. - Calcolare la forza di Lorentz su una carica in moto in un campo magnetico. Nucleo tematico Conoscenze Abilità 5.1 L’induzione elettromagnetica - La legge di FaradayNeumann-Lenz. - Descrivere esperimenti in cui si producono correnti indotte. - L’autoinduzione. - Calcolare la forza elettromotrice indotta e la corrente indotta. - II moto delle cariche in un campo magnetico uniforme. - II campo magnetico nella materia. - Le extracorrenti di apertura e di chiusura di un circuito. - L’energia e la densità di energia di un campo magnetico. - La produzione e il trasporto della corrente alternata. - Calcolare il raggio della traiettoria circolare descritta da una carica in un campo magnetico. - Stabilire il verso di circolazione della corrente indotta. - Ricavare l’induttanza di un solenoide. - Rappresentare, in funzione del tempo, la corrente di un circuito RL alimentato in continua. - Ricavare l’espressione dell’energia e della densità di energia di un campo magnetico. - Spiegare il principio di funzionamento di un alternatore e di un trasformatore. - Rappresentare l’andamento di una corrente alternata. - Le quattro equazioni di 5.2 Maxwell. La sintesi dell’ - La corrente di spostamento. elettromagnetismo - Le onde elettromagnetiche. - Lo spettro delle onde elettromagnetiche. Relazione conclusiva - Scrivere, enunciare e spiegare correttamente le quattro equazioni di Maxwell. - Mostrare come le equazioni di Maxwell prevedono l’esistenza delle onde elettromagnetiche. - Ricavare la velocità di propagazione di un’onda elettromagnetica. 5/11 Modulo: FISICA MODERNA Nucleo tematico Conoscenze Abilità - L’esperimento di Michelson e Morley e -Esporre le problematiche da cui ha preso La teoria il della problema dell’etere. l’avvio la teoria della relatività ristretta. relatività - Gli assiomi della relatività ristretta. - La dilatazione degli intervalli di tempo. - La contrazione delle lunghezze. - Le equazioni di trasformazione di Lorentz. -Descrivere l’esperimento di Michelson e Morley e la sua importanza storica. -Enunciare gli assiomi della relatività ristretta e mostrare come da essi discendano la dilatazione dei tempi e la contrazione delle distanze. - L’equazione di trasformazione delle - Scrivere correttamente le equazioni di trasformazione di Lorentz e spiegarle. - Il principio di equivalenza. -Applicare le formule relativistiche per la composizione delle velocità. velocità. -Enunciare il principio di equivalenza e il principio di relatività generale, illustrando alcune implicazioni. La dinamica relativistica -La massa relativistica. - Gli acceleratori di particelle. -L’energia relativistica. - Scrivere le formule relativistiche della massa, dell’energia totale e dell’energia cinetica e interpretarle. -L’equivalenza massa-energia. -La relazione tra energia e quantità di moto. . - Definire l’energia di massa a riposo e calcolarla. - Calcolare l’energia in joule e in elettronvolt. - Ricavare la relazione tra energia e quantità di moto. - Discutere il principio di equivalenza massa-energia, anche mediante esempi. - La radiazione del corpo nero e la sua La crisi della fisica interpretazione classica. - Le ipotesi di Planck. classica - L’effetto fotoelettrico. - Gli spettri atomici. - Il modello planetario di atomo. - L’atomo di Bohr. - Descrivere le problematiche inerenti la distribuzione di energia di un corpo nero e la sua interpretazione classica. - Descrivere la soluzione proposta da Planck per il corpo nero. - Descrivere l’effetto fotoelettrico e l’interpretazione di Einstein. - Stabilire se una data radiazione è in grado di provocare effetto fotoelettrico in un materiale assegnato. - Descrivere i primi modelli atomici fino a quello all’atomo di Bohr. - Mostrare come il modello di Bohr rende ragione degli spettri di emissione e di assorbimento degli atomi. Relazione conclusiva 6/11 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento: • lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti; • le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico; • quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi. Ho cercato di predisporre l’itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Ove necessario ho apportato modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feedback ottenuti in itinere tenendo conto delle specifiche esigenze della classe. Nel presentare i vari temi ho messo in evidenza i concetti che stanno alla base dei diversi principi fisici, facendo più volte osservare il carattere sperimentale di questa disciplina ma al tempo stesso teorica. L’attività di recupero è stata svolta in itinere e durante la settimana di pausa didattica. 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si è osservata la capacità dell'allievo di: • conoscere i contenuti dei diversi nuclei • applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo • analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica • prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle nonché l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali: • leggere e interpretare un testo di carattere scientifico • comunicare e formalizzare procedure • rappresentare e convertire oggetti matematici • rielaborare in modo personale e originale i contenuti • partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni Sono stati proposti test a risposta multipla, a risposta breve, compiti scritti, prove orali e una simulazione di prova d’esame. Relazione conclusiva 7/11 Valutazione delle prove scritte Per la valutazione dei test ci si è attenuti alle indicazioni approvate dal C.dei Docenti. Per la simulazione di terza prova si è adottato il foglio di correzione TerzaP. Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata dal Collegio Docenti. Relazione conclusiva 8/11 5. PROGRAMMA SVOLTO di FISICA Il programma di fisica è iniziato con il campo elettrico, passando al potenziale elettrico, capacità e correnti elettriche, perché questi argomenti fondamentali e propedeutici allo svolgimento dei successivi non sono stati trattati nell’anno precedente per questioni di tempo. Per motivi didattici, visti i tempi ristretti a disposizione e i risultati ottenuti, ho ritenuto di non approfondire con dimostrazioni le leggi e/o relazioni matematiche trattate e, seppur a volte spiegate e dimostrate, di non richiederle nelle interrogazioni, ma saperle applicare e trattare a livello qualitativo. CARICHE ELETTRICHE E CAMPO ELETTRICO - Elettrizzazione per strofinio, contatto e induzione La carica, la conservazione della carica Conduttori ed isolanti Legge di Coulomb; analogie e differenze con la legge di gravitazione universale Concetto di campo elettrico e linee di forza Il campo elettrico di una carica puntiforme; sovrapposizione di campi Il flusso del campo elettrico e il teorema di Gauss Applicazione teorema di Gauss: distribuzione sferica di carica e piana IL POTENZIALE ELETTRICO - La forza elettrostatica è conservativa Lavoro, differenza di potenziale e il moto delle cariche Energia potenziale elettrica di cariche puntiformi Il potenziale elettrico Conduttori in equilibrio elettrostatico Superfici equipotenziali e campo elettrico. Relazione tra potenziale e campo elettrico. Moto di una carica in un campo elettrico La circuitazione del campo elettrostatico Il campo elettrico e il potenziale di un conduttore sferico e di due piastre La capacità elettrica di un conduttore La capacità di un condensatore piano Il condensatore; inserimento di un dielettrico in un condensatore piano Collegamento di condensatori in serie e in parallelo Energia elettrica immagazzinata in un condensatore LA CORRENTE ELETTRICA NEI METALLI - La corrente elettrica. L’intensità della corrente elettrica. Relazione conclusiva 9/11 - La resistenza elettrica di un conduttore Le leggi di Ohm Il generatore elettrico Resistenze in serie e parallelo. Resistenza equivalente I circuiti. L’effetto Joule della corrente elettrica Circuiti RC IL MAGNETISMO - Esperimento di Oersted Definizione di campo magnetico Le linee del campo magnetico Campo magnetico generato da un filo percorso da corrente Il campo magnetico di una spira e di solenoide La forza su un conduttore percorso da corrente La forza tra due fili paralleli percorsi da corrente (Ampere) L’azione del campo magnetico su una spira percorsa da corrente Momento meccanico e magnetico di una spira Flusso del campo magnetico e teorema di Gauss Circuitazione del campo magnetico e teorema di Ampere Forza di Lorentz Il moto delle cariche elettriche in un campo magnetico uniforme L’esperimento di Thomson (qualitativo) e lo spettrometro di massa L’effetto Hall Il campo magnetico nella materia. Sostanze diamagnetiche, ferromagnetiche e paramagnetiche MOTO DI CARICHE ELETTRICHE E L’INDUZIONE ELETTROMAGNETICA - Induzione elettromagnetica Legge di Faraday- Neumann La corrente indotta e la legge di Lenz Autoinduzione; induttanza di un circuito Il circuito R-L in tensione continua L’energia e la densità di energia del campo magnetico L’alternatore. La corrente alternata Il trasformatore. Trasporto dell’energia elettrica LE EQUAZIONI DI MAXWELL - Concetto di flusso e di circuitazione di un vettore Circuitazione del campo elettrico Circuitazione del campo magnetico Il termine mancante e la generalizzazione della legge di Ampere La corrente di spostamento Le equazioni di Maxwell Relazione conclusiva 10/11 - Le onde elettromagnetiche.La velocità, la densità di energia e l’intensità delle onde elettromagnetiche. LA TEORIA DELLA RELATIVITA’ RISTRETTA -Sistemi di riferimento inerziali e le trasformazioni galileiane -L’ esperimento di Michelson e Morley -Gli assiomi della teoria della relatività -La dilatazione degli intervalli di tempo -La contrazione delle lunghezze -Le equazioni di trasformazione di Lorentz -La simultaneità degli eventi -L’ equazione di trasformazione delle velocità -Relatività generale: il principio di equivalenza e il principio di relatività generale LA DINAMICA RELATIVISTICA -La massa relativistica -L’ energia relativistica -Unità di misura della massa, dell’energia e della quantità di moto -La relazione tra energia e quantità di moto LA CRISI DELLA FISICA CLASSICA -La radiazione del corpo nero -L’ ipotesi di Planck sulla quantizzazione dell’energia -L’ ipotesi dei “ quanti di luce” di Einstein -L’ effetto fotoelettrico -Gli spettri atomici -I modelli atomici -Il modello dell’atomo di Bohr L’ insegnante I rappresentanti Chivasso, 8 Maggio 2017 Relazione conclusiva 11/11 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina INGLESE Libro adottato Performer Culture and Literature vol. 1+2 e 3 Docente ORLAREI Maria Pia Classe 5F Liceo scientifico di Ordinamento Data 08/05/17 1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe ha seguito un percorso formativo di inglese piuttosto accidentato, ed ha visto l’alternarsi di diversi docenti: un primo insegnante li ha seguiti per tre anni poi è andato in pensione, quindi durante il quarto anno la classe è stata affidata ad una docente che è risultata poi perdente posto; questo ultimo anno è avvenuto quindi un nuovo cambio e la classe mi è stata assegnata. In genere è assai difficile instaurare un rapporto costruttivo e fecondo con un gruppo classe che ti viene affidato soltanto all’ultimo anno di corso, vi sono spesso reticenze e pregiudizi da entrambe le parti, ed il lavoro ne risente. Non è stato così. Sin dall’inizio la maggioranza degli allievi si è mostrata motivata e molto collaborativa, ed in breve tempo si è instaurato un rapporto di fiducia e stima reciproca che ha fatto sì che anche i ragazzi più deboli (in classe è presente un gruppo, seppur minoritario, di allievi poco motivati e poco attivi) abbiano tentato, talora con successo, di colmare le lacune pregresse e di affrontare lo studio della lingua e della letteratura con maggiore dedizione. Va detto comunque che la classe vanta anche studenti molto capaci, seri, che si sono dedicati allo studio della materia con grande passione, continuità e rigore, ottenendo in media risultati molto positivi, decisamente lusinghieri. Relazione conclusiva 1/11 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento: Lingua Lo studente dovrà acquisire strutture, abilità e competenze linguistico-comunicative corrispondenti al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento al fine di raggiungerne la padronanza. In particolare dovrà consolidare il proprio metodo di studio nell’uso della lingua straniera per l’apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con l’asse culturale caratterizzante ciascun liceo e con il proseguimento degli studi e/o con l’ambito di attività professionale di interesse personale. Cultura Lo studente approfondirà gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio (ambiti storico-sociale, artistico e letterario) con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea. Lo studente sarà guidato all’elaborazione di prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, cinema, musica, arte e letteratura a seconda della caratterizzazione culturale propria di ciascun liceo. In particolare, utilizzerà le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri. Obiettivi minimi • Conoscenze: conoscere il contesto storico-sociale del periodo trattato, i generi letterari predominanti nel periodo e le relative aree semantiche; conoscere il lessico, le strutture grammaticali, le funzioni, la pronuncia inerenti a testi stilisticamente anche complessi. Conoscere il linguaggio letterario/scientifico. • Capacità: saper applicare le conoscenze ed esercitare le abilità acquisite in modo pertinente e con un lessico appropriato. saper comprendere, analizzare e commentare il più autonomamente possibile i testi scritti, di varia natura; saper parlare del periodo storico/letterario e degli autori trattati; saper usare le tecniche necessarie per elaborare un riassunto e commento scritto e orale; saper scrivere un CV e una Cover Letter. padroneggiare i punti grammaticali di cui al punto 3. • Competenze: Essere in grado di interagire con scioltezza e spontaneità in situazioni di vita quotidiana, usando sia il linguaggio informale che formale; sostenere una conversazione su argomenti storico-letterari inerenti al programma. Relazione conclusiva 2/11 Obiettivi di eccellenza Essere in grado di interagire fluentemente in situazioni di vita quotidiana e di sostenere una conversazione su argomenti storico-letterari inerenti al programma. Essere in grado di sostenere una conversazione inerente a possibili situazioni legate al mondo accademico e del lavoro. Essere in grado di comprendere programmi e film in lingua originale. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, il Dipartimento ha convenuto a suo tempo che: - lo svolgimento del programma sarà distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti. - quanto spiegato in classe dovrà poi essere rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi. - si potranno affiancare al libro di testo fotocopie preparate dal docente ed eventuali altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati. Il docente avrà cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Ove necessario apporterà modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere che terranno conto delle specifiche esigenze della classe. Riepilogando, le modalità di lavoro che si intendono utilizzare sono: • • • • • • • lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero/sostegno Gli strumenti di lavoro sono: • libro di testo • • • • • dizionario bilingue e monolingue dispense o fotocopie (eventualmente) sussidi audiovisivi sussidi informatici laboratorio Relazione conclusiva 3/11 In particolare, per l’attività di recupero sono previsti: • corsi di recupero in itinere • sportello Sono inoltre previste attività di approfondimento: • utilizzo della posta elettronica e web • visione e commento di film in lingua originale • lettura di testi classici • eventuale lettorato in lingua straniera • eventuale corso monografico di letteratura in Powerpoint • corsi per le certificazioni europee • spettacoli teatrali in lingua straniera • scambio culturale e/o stage all’estero • partecipazione a concorsi di lingua straniera. 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA Premessa La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Elemento essenziale sarà il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti. Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Saranno previsti perciò test a risposta multipla, dialoghi da ricomporre, completare e creare, questionari di verifica della comprensione orale e scritta, redazione di testi (lettere, descrizioni, racconti, relazioni…) dettati, esercizi strutturali, prove di lettura (pronuncia e intonazione), colloqui su strutture di conversazioni, esposizioni orali,prove pluridisciplinari. Per la valutazione delle prove scritte: In ogni verifica scritta verranno indicati i criteri di attribuzione del punteggio (in genere collegato a correttezza e completezza nella produzione orale e scritta, nonché alle caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio verrà poi trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso viene comunicato e formalizzato alla riconsegna della prova. Relazione conclusiva 4/11 Si stabilisce, in accordo con gli altri Dipartimenti, che la sufficienza verrà assegnata col 60% delle risposte esatte; per gli scritti delle varie materie ( quindi anche di lingua straniera ) si stabilisce che il punteggio vari dal 2 al 10 con l’assegnazione del voto minimo 1 solo nel caso di compito consegnato in bianco; per quanto riguarda gli elaborati che prevedano un testo argomentativo o una analisi testuale dell’ambito umanistico sia mono che multidisciplinari si adotta la griglia del dipartimento di lettere che prevede un intervallo di valutazione dal 3 al 10. Tabella di corrispondenza punteggio, espresso in centesimi, e voto Punteggio/100 0-20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 Voto/10 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5 5.5 6 6.5 7 7.5 8 8.5 9 9.5 10 Sarà possibile riempire gli intervalli (es. da 35 a 40) con voti del tipo 4- oppure (es. tra 40 e 45) con voti del tipo 4+. Per la valutazione delle interrogazioni: Tutti i Dipartimenti decidono di adottare la griglia del dipartimento di Storia e Filosofia, sulla quale i singoli dipartimenti hanno effettuato minime integrazioni o variazioni per adeguarla alle esigenze della proprie discipline. L’intervallo di valutazione previsto va dal 3 al 10 riservando la valutazione del 2 alla sola scena muta. Gli allievi che non si presentano alle prove programmate scritte o orali verranno verificati anche senza preavviso, in ordine alle necessità ed opportunità individuate dal docente. Per la valutazione delle interrogazioni ci si atterrà allo schema seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori. Relazione conclusiva 5/11 Tabella di corrispondenza voto giudizio Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde Gravemente Conoscenze estremamente frammentarie o nulle; gravi errori strutturali; lessico inadeguato, povero e ripetitivo. Decisamente insufficiente Conoscenze frammentarie, non strutturate, confuse; esposizione mediocre con varie imprecisioni ed errori ripetuti nel lessico e nella pronuncia. Insufficiente Conoscenze modeste; esposizione non sempre corretta; scelta lessicale non sempre appropriata; presenza di errori nella pronuncia ed intonazione. Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; esposizione generalmente corretta; lessico essenziale; presenza di alcuni errori nella pronuncia ed intonazione. 6 Discreto Conoscenze abbastanza sicura; esposizione corretta; scelta lessicale non sempre appropriata;presenza di alcuni errori non gravi nella pronuncia e nell’intonazione. 7 Buono Conoscenze sicure; padronanza nell’esposizione; scelta lessicale appropriata; pronuncia generalmente corretta. 8 Ottimo Conoscenze ampie e approfondite; padronanza nell’esposizione; scelta lessicale ampia; correttezza nella pronuncia e intonazione. 9 Eccellente Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; padronanza e disinvoltura nell’ esposizione; scelta lessicale ricca ed approfondita; correttezza nella pronuncia ed intonazione. insufficiente 2 3 4 5 10 In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Valutazioni comuni Il Dipartimento di Lingue si riserva di effettuare test di lingua per classi parallele soprattutto nei primi tre anni. Si ipotizzano test di simulazione della terza prova comuni nelle classi quinte ed eventuali scambi di insegnanti/classi in simulazioni di colloquio in lingua in vista dell’Esame di Stato. Relazione conclusiva 6/11 5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati nel corso dell'anno. Vorrei a tale proposito precisare che nello svolgimento del programma mi sono soffermata sull'inquadramento storico dei movimenti letterari e dei singoli autori, di cui ho approfondito le caratteristiche principali ed i temi affrontati, mentre scarsa rilevanza è stata data alla vita dei singoli autori, se non in casi particolari. Per quanto riguarda questa classe, con cui ho iniziato a lavorare soltanto in quinta, ho proceduto con lo svolgimento del programma in modo alquanto inusuale: poiché nel biennio precedente non erano stati analizzati i lavori di William Shakespeare (soltanto alcuni sonetti), ho ritenuto importante iniziare quest’anno lo studio della letteratura inglese con l’analisi di brani tratti da due tragedie molto conosciute: Romeo e Giulietta e Macbeth. Non ho comunque inserito questo lavoro propedeutico nel programma su cui gli studenti saranno tenuti a rispondere all’esame di stato. THE EARLY ROMANTIC AGE: AN AGE OF REVOLUTIONS Industrial Society The Sublime: a new sensibility THE ROMANTIC SPIRIT Emotion versus reason Romantic Poetry William Wordsworth and nature Daffodils Composed upon Westminster Bridge Tintern Abbey (line 55) Samuel Taylor Coleridge and sublime nature The Rime of the Ancient Mariner The Killing of the Albatross (Part I) A Wiser and a Sadder Man (Part VII) John Keats and unchanging nature Ode on a Grecian Urn Ode to a Nightingale To Autumn The Novel of Manners Jane Austen and the theme of love Pride and Prejudice (We have seen and commented Relazione conclusiva 7/11 the whole film, so students are expected to master the plot, characters and themes) THE VICTORIAN AGE: COMING OF AGE The early Victorian Period: The first half of Queen Victoria's reign – Life in the Victorian town The Victorian Compromise The Later Years of Queen Victoria's Reign Life in Victorian Britain The Victorian Novel Charles Dickens and children Oliver Twist Oliver wants some more Hard Times The definition of a horse Emily Bronte Wuthering Heights I am Heathcliff Haunt me then Victorian Poetry Alfred Tennyson Ulysses Aestheticism and Decadence New Aesthetic Theories The pre-Raphaelite Brotherhood – Dante Gabriele Rossetti: Ecce Ancilla Domini Ophelia The Awakening Conscience Aestheticism – Walter Pater and the Aesthetic Movement Oscar Wilde: the brilliant artist and the dandy The Picture of Dorian Gray Basil's Studio I would give my soul Relazione conclusiva 8/11 THE MODERN AGE - THE DRUMS OF WAR The Edwardian Age Britain and World War I The Twenties and the Thirties The Second World War The Age of Anxiety Modern Poetry: Tradition and Experimentation William Butler Yeats and Irish nationalism Easter 1916 The Second Coming The Lake Isle of Innisfree The Wild Swans at Coole When You Are Old Thomas Stearns Eliot and the alienation of modern man The Love Song of J. Alfred Prufrock The Waste Land The Burial of the Dead (I and II) The Fire Sermon THE GREAT WATERSHED A deep cultural crisis – Sigmund Freud: a window on the unconscious – The Modernist spirit The Modern Novel The Stream of consciousness and the interior monologue James Joyce: a modernist writer - lettura integrale di quattro racconti dalla raccolta Dubliners: The Sisters Eveline Clay The Dead Ulysses : The Funeral Relazione conclusiva 9/11 Stephen’s Monologue: Proteus (A point live dog grew into sight across the sand…) Molly’s Monologue: Nostos - Penelope The Bloomsbury Group Virginia Woolf and the 'Moments of Being' Mrs Dalloway Clarissa and Septimus FROM BOOM TO BUST The Usa in the first decades of the 20th century Edward Hopper and the poetry of silence Nighthawks Gas A NEW WORLD ORDER Britain between the Wars World War II and after The dystopian novel George Orwell and political dystopia Animal Farm Old Major’s Speech The Execution 1984 Big Brother is watching you Newspeak How can you control memory? William Golding and dystopian allegory Imagining the future Cormac McCarthy Lord of the Flies The Road A View to a Death You have to carry the Fire The Theatre of the Absurd and Samuel Beckett The Theatre of the Absurd Samuel Beckett Waiting for Godot Relazione conclusiva Nothing to be done 10/11 ROADS TO FREEDOM Turbulent times in Britain Mid-century America MOVING FORWARD Britain: the Thatcher years and beyond Ian McEwan and Thatcher’s England The Child in Time A Sense of Loss Chivasso, 8 Maggio 2017 La docente Maria Pia Orlarei Relazione conclusiva 11/11 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina ITALIANO Libro adottato Il piacere dei testi Vol. 4, 5, 6 , vol. Leopardi. Baldi- Paravia Docente MISTERO Stefania Classe 5F Liceo scientifico di ordinamento Data 10 maggio 2017 1. INDICAZIONI DIDATTICHE Insegno Italiano in 5F dalla classe prima. Gli allievi si sono avvicinati alla disciplina con entusiasmo e con rigore metodologico. Lo studio della grammatica e della lingua è stato sostenuto positivamente dallo svolgimento parallelo del programma di latino. L’approdo allo studio della letteratura nel triennio ha consentito agli allievi un arricchimento sul piano terminologico e lessicale e allo stesso tempo un approccio più critico e personale a tutti i testi in generale e a quelli letterari in particolare. In termini di profitto il livello raggiunto mediamente dalla classe è buono, più in dettaglio si possono distinguere tre livelli. Un numero davvero esiguo di allievi, pur avendo raggiunto la sufficienza, ha maturato una preparazione un po’ superficiale e una conoscenza degli argomenti poco interiorizzata. Un numero ben più considerevole di allievi ha sviluppato un metodo di lavoro serio e rigoroso che ha permesso loro di raggiungere risultati soddisfacenti sia nella produzione scritta che in quella orale. Infine una parte tutt’altro che esigua della classe ha concluso il ciclo scolastico con un bagaglio di conoscenze e competenze decisamente notevoli che si esprimono sia nello scritto che nell’orale attraverso produzioni ricche e corrette e che facilitano la creazione di proficui rapporti interdisciplinari con altre materie. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento. Le principali competenze interdisciplinari che l’allievo deve acquisire sono: Relazione conclusiva 1/11 • • • • • saper ricostruire il quadro culturale di un’epoca; saper analizzare i contenuti e i temi visti nella loro rilevanza simbolica per l’immaginario collettivo delle diverse epoche; saper analizzare le caratteristiche formali e strutturali del testo, nella prospettiva di affinare e perfezionare gli strumenti di analisi dei testi letterari; saper ripercorrere il sistema dei generi e la sua evoluzione; saper promuovere una maggiore consapevolezza critica nell’interpretazione dei testi (comprendere la lingua, storicizzare il significato di termini o concetti, relazionare sempre il testo al contesto storico culturale). A) Acquisizione della padronanza nell'impiego dello strumento linguistico, curando in particolare: • proprietà lessicale; • ricchezza ed articolazione del patrimonio espressivo • controllo dei diversi livelli espressivi e stilistici del linguaggio; • correttezza morfo-sintattica; • uso "critico" della lingua. B) Capacità di elaborare un testo scritto secondo le diverse tipologie previste dall’Esame di Stato: • analisi testuale (con l’obiettivo di organizzare le risposte alle domande della traccia, così da elaborare un discorso organico, arricchito anche da notazioni personali); • saggio breve (scegliere una tesi nell’ambito scelto tra quelli proposti; dare un titolo alla propria trattazione; indicare la destinazione editoriale se richiesta dal documento ministeriale; citare il maggior numero possibile di documenti evidenziando le citazioni con adeguati segni grafici; sviluppare le argomentazioni attraverso un’elaborazione critica; citare con note a fondo pagina o al fondo del saggio le indicazioni bibliografiche); • articolo di giornale; • tema di ordine storico; • tema di ordine generale. C) Sviluppo e affinamento della sensibilità culturale, in generale, e di quella letteraria in particolare, attraverso l’acquisizione di un'effettiva capacità di lettura, cioè: • di individuazione e comprensione di tutti i messaggi contenuti in un testo; • di valutazione critica della loro diversa importanza; • di restituzione razionale e corretta del contenuto del testo stesso; • di rielaborazione personale e critica dei significati di cui il testo è espressione. D) La conoscenza precisa dei contenuti culturali e dei messaggi ideali della tradizione Relazione conclusiva 2/11 letteraria, attraverso lo studio delle linee di sviluppo generale della storia della letteratura italiana e dei suoi testi fondamentali. E) Per quanto riguarda la classe quinta si insisterà particolarmente sulla capacità di rielaborare in modo critico e autonomo i contenuti proposti durante le lezioni frontali e sull’acquisizione di un metodo di studio autonomo. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che: • lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti; le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo; • quanto spiegato in classe è stato rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi; • al bisogno sono state affiancate al libro di testo fotocopie preparate dal docente ed eventuali altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati. Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA PREMESSA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si valuteranno positivamente: • l’impegno e l’interesse dimostrati; • l’applicazione costante; • l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico; • il miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Relazione conclusiva 3/11 Elemento essenziale sarà il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti. Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Saranno previsti perciò test a risposta multipla, relazioni scritte, compiti scritti tradizionali, prove orali, prove pluridisciplinari. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA A) CORRETTEZZA ORTOGRAFICA, MORFOLOGICA, LESSICALE E SINTATTICA La morfologia e la sintassi sono corrette, il lessico è appropriato/molto appropriato ; la forma risulta incisiva e originale. Non vi sono errori di ortografia La morfologia e la sintassi sono nel complesso corrette, il lessico è sempre o quasi sempre appropriato. La morfologia e la sintassi sono sostanzialmente corrette; si rilevano talune imprecisioni nell’ortografia e/o nel lessico (lessico limitato). Sono presenti talune improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano imprecisioni nel lessico e/o nell’ortografia, ma la forma è sostanzialmente corretta. Sono presenti improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano alcuni errori di ortografia e/o di lessico. Vi sono gravi errori di morfologia e sintassi; si evidenziano parecchi errori di lessico e di ortografia. Vi sono gravi e ripetuti errori di morfologia e sintassi; si evidenziano moltissimi errori di lessico e di ortografia. B) RISPETTO NELLE CONSEGNE E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI L’elaborato è pienamente rispondente alle richieste della traccia e della tipologia testuale. Saggio breve: l’elaborato dimostra ottime capacità di analisi e confronto dei documenti. Il contenuto è approfondito e sviluppato in ogni aspetto. L’elaborato è pienamente aderente alla traccia. Saggio breve: dimostra buone capacità di analisi e confronto dei documenti Tutti gli aspetti sono trattati correttamente. Relazione conclusiva Valutazione in quindicesimi 14-15 12-13 11 10 8-9 5-6-7 4 Valutazione in quindicesimi 14-15 12-13 4/11 L’elaborato è pertinente alla traccia. Saggio breve: dimostra discrete capacità di analisi e confronto dei documenti Talune tematiche sono trattate in modo corretto ma troppo sintetico. L’elaborato è pertinente alla traccia. Saggio breve: dimostra sufficienti capacità di analisi e confronto dei documenti. La trattazione di alcuni aspetti risulta superficiale; il contenuto è solo parzialmente attinente alla traccia. Saggio breve: dimostra limitate capacità di analisi e confronto Gli argomenti sono trattati in modo approssimativo e con scarsi riferimenti culturali. Saggio breve: enumera i dati senza analizzarli e confrontarli. L’elaborato non è pertinente alla traccia. Saggio breve: non è in grado di utilizzare i documenti per sostenere la tesi esposta. Mancano i pertinenti riferimenti culturali e le conoscenze inerenti all’argomento. C) ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Il testo evidenzia un’elaborazione organica, rigorosa e complessa ed è strutturato in modo coerente e coeso Il testo è sviluppato in modo coerente. Il testo è sviluppato in modo semplice ma chiaro; le argomentazioni sono motivate. Il testo è strutturato in modo equilibrato; qualche ripetizione. Il testo, talvolta, manca di coesione e/o di chiarezza. Non sempre c’è equilibrio fra le diverse parti dell’elaborato. Il discorso manca di coesione e tende ad essere frammentario e/o nebuloso. Il testo è strutturato in modo disorganico e senza alcuna coesione. D) COMPRENSIONE, CAPACITA’ DI RIFLESSIONE CRITICA, ORIGINALITA’ Dimostra ottime capacità critiche e argomentative e rivela originalità della rielaborazione. Dimostra buone capacità critiche e argomentative e rielabora in modo personale. Dimostra discrete capacità critiche e argomentative. Dimostra di saper esporre i contenuti in modo corretto, ma senza rielaborarli criticamente. Presenta pochi spunti critici e argomenta in modo non sempre efficace. Presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo inefficace. Non presenta spunti critici e non argomenta. 11 10 8-9 5-6-7 4 Valutazione in quindicesimi 14-15 12-13 11 10 8-9 5-6-7 4 Valutazione in quindicesimi 14-15 12-13 11 10 8-9 5-6-7 4 Punteggio ottenuto: ………../15 Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012. Relazione conclusiva 5/11 5. PROGRAMMA SVOLTO NOTA PRELIMINARE. Tutti gli autori della letteratura italiana di seguito riportati sono stati affrontati nel seguente modo: presentazione del contesto storico- culturale in cui hanno operato, analisi del contesto biografico- famigliare e formativo, presentazione delle opere, della poetica e degli aspetti di volta in volta più significativi, analisi dei testi presenti nell’apparato antologico. La lettura integrale dei testi presenti nel programma è stata svolta in autonomia dagli allievi e comunque ricondotta, in classe, al contesto di riferimento. Gli autori delle letterature straniere, anche quelli le cui opere sono state lette integralmente, sono stati variamente proposti: quasi mai è stato affrontato uno studio sistematico, generalmente sono stati presentati per poter avere dei riferimenti più precisi a livello europeo e dei termini di confronto (in ptc. le poetiche) per gli autori italiani presenti in programma. Non riporterò in elenco i vari movimenti culturali (Neoclassicismo, Preromanticismo, Decadentismo, Crepuscolarismo ecc…) ritenendo sottointeso che per ogni autore affrontato sono state spiegate le coordinate e i movimenti culturali in cui si è mosso e che sono state determinanti per la sua produzione. Si riporta di seguito il programma effettivamente svolto: UGO FOSCOLO Ultime lettere di Jacopo Ortis (lettura integrale) “All’amica risanata” dalle Odi “Alla sera” dai Sonetti “In morte del fratello Giovanni” dai Sonetti “A Zacinto” dai Sonetti Dei Sepolcri “Proemio” dalle Grazie Madame de Stäel “Sulla maniera e utilità delle traduzioni” dalla “Biblioteca Italiana” Pietro Giordani “Un italiano risponde al discorso della de Stäel” dalla “Biblioteca Italiana” Giovanni Berchet “La poesia popolare” dalla Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo Relazione conclusiva 6/11 ALESSANDRO MANZONI “La funzione della letteratura” dall’Epistolario “Il romanzesco e il reale” (brani) dalla Lettre à M. Chauvet “Storia e invenzione poetica” dalla Lettre à M. Chauvet “L’utile, il vero, l’interessante” dalla Lettera sul Romanticismo Il cinque maggio “Il dissidio romantico di Adelchi” dall’Adelchi, atto III, scena I (vv.59/90) “Morte di Adelchi” dall’Adelchi, atto V, scene VIII- X “ Coro dall’atto III” dall’Adelchi, atto III “L’amor tremendo di Ermengarda” dall’ Adelchi, atto IV, scena I “Morte di Ermengarda” dall’Adelchi coro atto IV “Un sopruso feudale” dal Fermo e Lucia, tomo I Promessi sposi (la lettura risale al biennio) GIACOMO LEOPARDI “Sono così stordito dal niente che mi circonda” dalle Lettere “Mi si svegliarono alcune immagini antiche” dalle Lettere “La teoria del piacere” dallo Zibaldone “Il vago l’indefinito e le rimembranze della fanciullezza” dallo Zibaldone “Teoria della visione” dallo Zibaldone “La doppia visione” dallo Zibaldone” “L’Infinito “ dai Canti “La sera del dì di festa” dai Canti “Ultimo canto di Saffo” dai Canti “A Silvia” dai Canti “Le ricordanze” dai Canti “La quiete dopo la tempesta” dai Canti “Il sabato del villaggio” dai Canti “Il passero solitario” dai Canti “A se stesso” dai Canti “La ginestra o il fiore del deserto” dai Canti “Dialogo della natura e di un Islandese” dalle Operette morali “Dialogo di Plotino e di Porfirio” dalle Operette morali Relazione conclusiva 7/11 “Dialogo di Tristano e di un amico” dalle Operette morali “Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere” dalle Operette morali Emilio Praga “Preludio” da Penombre Igino Ugo Tarchetti Fosca (lettura integrale) Gustave Flaubert Madame Bovary (lettura integrale) Edmond e Jules de Goncourt “Un manifesto del naturalismo” da Germinie Lacertaux, Prefazione Emile Zola Cenni sulla poetica del Naturalismo Luigi Capuana Cenni sulla poetica del Verismo GIOSUE’ CARDUCCI “Il comune rustico” da Rime nuove “Pianto antico” da Rime nuove “Alla stazione in una mattina d’autunno” da Odi barbare GIOVANNI VERGA “Arte , Banche e Imprese industriali” da Eva, Prefazione “Sanità rusticana e malattia cittadina” da una Lettera a Capuana “Impersonalità e regressione” da L’amante di Gramigna, Prefazione “L’eclisse dell’autore e la regressione nel mondo rappresentato” da una Lettera a Capuana “Rosso Malpelo da Vita dei campi “Cavalleria rusticana” da Vita nei campi Relazione conclusiva 8/11 “La roba” da Novelle rusticane “La lupa” da Vita nei campi I Malavoglia (lettura integrale) “La morte di mastro- don Gesualdo da Mastro- don Gesuaaldo Charles Baudelaire “Corrispondenze” da I fiori del male “L’albatro” da I fiori del male “Spleen” da I fiori del male “Perdita d’aureola” da Lo spleen di Parigi Paul Verlaine “Languore” da Poesie GABRIELE D’ANNUNZIO Il piacere (lettura integrale) “Il parracidio di Aligi” da La figlia di Iorio, atto II, scene VII- VIII “Lungo l’Affrico nella sera di giugno dopo la pioggia” da Alcyone “La pioggia nel pineto” da Alcyone “Nella belletta” da Alcyone “I pastori” da Alcyone “La prosa nottura” p. 500 dal Notturno GIOVANNI PASCOLI Pensiero: la poetica del fanciullino “Arano” da Myricae “Lavandare” da Myricae “X Agosto” da Myricae “L’assiuolo” da Myricae “Temporale” da Myricae “Novembre” da Myricae “Il lampo” da Myricae “Digitale purpurea” da Poemetti Relazione conclusiva 9/11 “Il gelsomino notturno” da Canti di Castelvecchio Ricostruzione del clima culturale delle avanguardie Filippo Tommaso Marinetti Manifesto del futurismo p. 661 Manifesto tecnico della letteratura futurista p. 664 Corrado Govoni “Il palombaro” da Rarefazioni e parole in libertà GUIDO GOZZANO “La signorina Felicita ovvero la felicità” dai Colloqui (vv. 1/49 - 73/162 – 290/326) ITALO SVEVO Introduzione sulla Psicoanalisi e suo rapporto con il romanzo “La coscienza di Zeno” “Le ali del gabbiano” da Una vita, cap. VIII “Il ritratto dell’inetto” da Senilità, cap. I La coscienza di Zeno (lettura integrale) LUIGI PIRANDELLO “Un’ arte che scompone il reale” da L’umorismo p. 885 (righe 26/38 – 65/143) “Ciaula scopre la luna” da Novelle per un anno “Il treno ha fischiato” da Novelle per un anno Il fu Mattia Pascal (lettura integrale) “Nessun nome” da Uno, nessuno e centomila Sei personaggi in cerca d’autore (lettura integrale) UMBERTO SABA Il rapporto con la psicoanalisi “A mia moglie “ dal Canzoniere “La capra” dal Canzoniere “Mia figlia” dal Canzoniere Relazione conclusiva 10/11 Ricostruzione del clima culturale tra le due guerre GIUSEPPE UNGARETTI “I fiumi” da L’allegria “San Martino del Carso” da L’allegria “Soldati” da L’allegria EUGENIO MONTALE “I limoni” da Ossi di seppia “Non chiederci la parola” da Ossi di Seppia “Meriggiare pallido e assorto” da Ossi di Seppia “Spesso il male di vivere ho incontrato” da Ossi di Seppia “La casa dei doganieri” da Le occasioni CESARE PAVESE La casa in collina (lettura integrale) PRIMO LEVI Se questo è un uomo (lettura integrale) Cenni sulla figura artistica di Dario Fo DANTE ALIGHIERI IL Paradiso Canti: I – III – VI – XI – XII – XV – XVII – XXIII – XXVI (vv. 103/142) – XXXIII (vv. 46/145). Chivasso Il Docente Gli allievi Relazione conclusiva 11/11 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina LATINO Libro adottato Colores vol 1 -2. Garbarino - Pasquariello. Paravia Docente MISTERO Stefania Classe 5F Liceo scientifico di ordinamento Data 10 maggio 2017 1. INDICAZIONI DIDATTICHE Ho assunto l’insegnamento di latino in questa classe in prima liceo. Nonostante la maggior parte degli allievi non avesse fatto alcun corso di latino alle scuole medie, l’approccio con la nuova materia è stato positivo. Durante il primo anno un buon numero di studenti ha partecipato spontaneamente alle Mini Olimpiadi di Latino che si sono svolte nel nostro istituto, riportando anche ottimi risultati. Lo studio della grammatica nel biennio e nel primo anno del triennio è stato un utilissimo strumento di controllo e supporto per un apprendimento più consapevole della lingua italiana. Nel corso del triennio, sebbene con un po’ più di fatica, dato il minor “spazio”, in termini di orario, concesso al latino, gli allievi hanno continuato ad affrontare lo studio della materia in modo serio e puntuale, mettendo in luce buone capacità di relazionare testi e autori della lingua latina a contesti più ampi. Purtroppo un numero esiguo di allievi che per motivi vari ha accumulato lacune grammaticali, ha svolto un percorso meno ricco e consapevole, avvicinandosi alla lingua dei testi in modo meccanico e superficiale. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento: LINGUA • Approfondimento e perfezionamento della preparazione linguistica attraverso la ripresa dello studio della sintassi, l'arricchimento del lessico e l'affinamento delle Relazione conclusiva 1/7 capacità interpretative sulla base di testi d'autore. • Conoscenza del mondo e dei valori della civiltà latina che trovano espressione nella storia letteraria, ricordando che studiare storia della letteratura significa dare uno sfondo e un contesto preciso alla voce degli autori e richiamare, inoltre, a collegamenti con la filosofia, con l'arte, con la storia e con le scienze. • Valorizzazione delle affinità tra gli autori della tradizione latina - e del mondo classico in generale- e gli autori moderni. • Fornire una visione d’insieme, anche puramente informativa, del patrimonio letterario latino. • Offrire i principali strumenti interpretativi e critici che consentano di colmare la distanza fra “Noi” e “Loro” (è necessario quindi spaziare nell’ambito di tutte le discipline antichistiche: istituzioni civili, mitologia, forme dell’immaginario collettivo…). • Rendere gli allievi consapevoli della permanenza di forme e strutture (generi letterari, topoi, convenzioni…) della letteratura latina nella civiltà europea. • Guidare gli allievi alla lettura (anche in traduzione) di alcuni autori, per così dire, irrinunciabili sia per la loro importanza intrinseca, sia per la loro forza di permanenza nella storia della cultura europea. Obiettivi minimi • Conoscere e applicare, anche con qualche incertezza, i contenuti grammaticali della lingua latina oggetto di studio nel biennio e nel corso del triennio. • Comprendere a grandi linee un testo latino, individuando al suo interno le diverse parti del discorso nelle loro connessioni, e identificando gli aspetti morfologici e sintattici di maggior rilievo. • Operare dei confronti pertinenti tra il sistema linguistico latino e quello italiano. • Consultare proficuamente il vocabolario di latino. • Esporre con chiarezza e proprietà di linguaggio i principali argomenti della storia della letteratura. • Orientarsi nell’analisi e nella traduzione di un passo di autori. • Comprendere nelle linee generali il contenuto e le problematiche connesse ai testi presi in esame. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che: • lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti; le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo; Relazione conclusiva 2/7 • quanto spiegato in classe è stato rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi; Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA PREMESSA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si valuteranno positivamente: • l’impegno e l’interesse dimostrati; • l’applicazione costante; • l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico; • il miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Elemento essenziale sarà il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti. Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Saranno previsti perciò verifiche scritte, compiti scritti tradizionali, analisi del testo con traduzione contrastiva prove orali, prove pluridisciplinari. Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012. Valutazione delle prove scritte. Data la varietà delle prove somministrate ho di volta in volta stabilito un criterio di valutazione adatto alla verifica. Per la valutazione della versione “tradizionale”, parto da dieci e tolgo un voto o mezzo voto a seconda che si tratti di un grave errore di sintassi o di morfologia e lessico. 5. PROGRAMMA SVOLTO PREMESSA Relazione conclusiva 3/7 Ogni autore è stato analizzato nel contesto storico di riferimento. I brani letti in lingua originale, sono stati tradotti e commentati in classe ed è stata condotta un’analisi grammaticale e contenutistica. LUCREZIO La vita, le opere e il pensiero. Descrizione dell’opera De rerum natura con riferimenti alla diffusione della filosofia epicurea a Roma. “Inno a Venere” dal De rerum natura, I, vv. 1-43 (in latino) “L’imperturbabilità degli dei” dal De rerum natura , I, vv. 44- 49 “L’argomento del poema” dal De rerum natura, I, vv.50- 61 “Elogio di Epicuro” dal De rerum natura, I, vv. 62- 79 “La funzione della poesia” dal De rerum natura, I, vv. 921- 950 “Naufragio con spettatore” dal De rerum natura , II, vv, 1-19 “Il sacrificio di Ifigenia” dal De rerum natura, I,vv. 8- 101 (in latino) “Il timore della morte” dal De rerum natura, III,vv. 830- 869 “I mali del progresso” dal De rerum natura, V, vv. 1412- 1457 “La peste” dal De rerum natura, VI, vv. 1252- 1286 FEDRO e il genere della favola SENECA La vita, le opere, il pensiero. Descrizione della diffusione della filosofia stoica a Roma. Descrizione del suicidio di Seneca con riferimenti alla testimonianza lasciataci da Tacito. “Una giornata di Seneca” dalle Epistulae ad Lucilium , 83, 2- 7 (in latino) “Un naufragio volontario” dalle Epistulae ad Lucilium, 53,1- 8 “La visita di un podere suburbano” dalle Epistulae ad Lucilium, 12,1- 5 “La vita è davvero breve?” dal De brevitate vitae, 1, 1- 4 (in latino) “Un esame di coscienza” dal De brevitate vitae, 3, 3- 4 “Il valore del passato dal De brevitate vitae, 10, 2- 5 “Riappropiarsi di sé e del proprio tempo” dalle Epistulae ad Lucilium, 1,1- 4 “L’ira” dal De ira, I,1,1- 4 “La lotta contro l’ira, dal De ira, III, 13, 1- 3 (in latino) “I posteri” dalle Epistulae ad Lucilium, 8, 1- 6 Relazione conclusiva 4/7 “Il dovere della solidarietà” dalle Epistulae ad Lucilium, 95, 51- 53 “Gli schiavi” dalle Epistulae ad Lucilium, 47,1- 4; 10- 11 (in latino) “La passione distruttrice dell’amore” da Phaedra, vv. 589- 684 LUCANO La vita e le opere “Il proemio” dal Bellum civile, I, vv. 1-32 “I ritratti di Pompeo e Cesare” dal Bellum civile, I,vv. 129-157 “L’attraversamento della Libia” dal Bellum civile, IX, vv. 587-600; 604- 618; 726- 804 PETRONIO La vita, le opere, il suicidio. La questione petroniana, la decadenza dell’eloquenza. “Trimalchione entra in scena” da Satyricon, 32- 33 “La presentazione dei padroni di casa” da Satyricon, 37 – 38,5 “Il testamento di Trimalchione “ da Satyricon, 71, 1- 8; 11- 12 “La matrona di Efeso” da Satyricon, 110,6 – 112 Cenni sulla figura di PLINIO IL VECCHIO MARZIALE La vita, l’opera, la collocazione sociale. “Una poesia che sa di uomo” da Epigrammata, X, 4 “Distinzione tra letteratura e vita” da Epigrammata, I, 4 “Matrimoni di interesse” da Epigrammata, I, 10; X,8; X, 43 “Tutto appartiene a Candido … tranne sua moglie!” da Epigrammata, III, 26 “Vivi oggi” da Epigrammata, I, 15 “La bellezza di Bìlbili” da Epigrammata, XII, 18. QUINTILIANO La vita e le opere. La questione della decadenza dell’eloquenza. “Retorica e filosofia nella formazione del perfetto oratore” da Institutio oratoria, prooemion, 9-12 Relazione conclusiva 5/7 “Vantaggi e svantaggi dell’istruzione individuale” da Institutio oratoria, I,2, 1-2; 4-8 (in latino) ; I, 2, 4 – 8 (in italiano) “Vantaggi dell’insegnamento collettivo” da Institutio oratoria, I, 2, 18 – 22 “Severo giudizio su Seneca” da Institutio oratoria, X, 1, 125 – 131 “Il maestro ideale” da Institutio oratoria, II, 2, 4-8 (in latino). Descrizione dell’opera biografica di Svetonio: “De vita Caesarum” Descrizione della figura di PLINIO IL GIOVANE con lettura dalle Epistulae: “L’eruzione del Vesuvio e La morte di Plinio il Vecchio” p. 323 “Uno scambio di pareri sulla questione dei cristiani” p. 326. GIOVENALE La vita e le opere. La satira. La collocazione sociale: il cliente. “Chi è povero vive meglio in provincia” da Satira, III, vv. 164- 189 “Roma città crudele con i poveri” da Satira, III, vv.190 – 222 “Contro le donne” da Satira, IV,vv. 82 – 113; 114 – 124. TACITO La vita e l’opera storiografica. “La prefazione” da Agricola, 3 “Il discorso di Càlgaco” da Agricola, 30 – 31,3 “Le risorse naturali e il denaro” da Germania, 5 “La famiglia” da Germania, 18 (in italiano), 19 (in latino) “Il punto di vista dei romani: il discorso di Petilio Ceriale” da Historiae, IV, 73- 74 “Nerone e l’incendio di Roma” da Annales, XV, 38 – 39 “La persecuzione dei cristiani” da Annales, XV, 44, 2 -5 – 3. APULEIO La vita e le opere. Il genere del romanzo. “Il premio e l’inizio della narrazione” dalle Metamorfosi, I, 1 – 3 “Lucio diventa asino” dalle Metamorfosi, III, 24 – 25 “Il ritorno alla forma umana e il significato delle vicende di Lucio” dalle Metamorfosi,XI, 13 – 15 “L’audace lucerna sveglia Amore” p. 447 da Metamorfosi, V, 23. Relazione conclusiva 6/7 Chivasso Il docente Gli allievi Relazione conclusiva 7/7 - Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina Matematica Libro adottato Bergamini-Trifone-Barozzi -Matematica.blu.2.0Zanichelli-vol. 5 Docente Morello Lino Classe 5F Liceo scientifico di ordinamento Data 8 maggio 2017 1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe ha mantenuto un atteggiamento serio e collaborativo durante l’intero triennio scolastico, applicandosi con uno studio interessato e costante. Tutto ciò ha comportato una crescita sul piano culturale, maggiormente evidenziata in un gruppo di allievi che si è sempre impegnato seriamente e con assidua costanza conseguendo risultati significativi sia dal punto di vista matematico sia umano e relazionale. I rimanenti allievi hanno comunque raggiunto risultati sufficienti grazie ad uno studio più scolastico, saltuario e non sempre approfondito e solo alcuni, causa varie lacune pregresse, hanno raggiunto un livello di preparazione non totalmente sufficiente. Gli allievi sono sempre stati disponibili al dialogo educativo, con una valida motivazione verso lo studio, applicandosi con serietà, lavorando sia in modo autonomo sia relazionandosi con i compagni, rielaborando correttamente la teoria ed esercitandosi nella pratica. Hanno migliorato nel corso degli anni il metodo e l’autonomia di studio, l’organizzazione del lavoro, le tecniche di risoluzione dei problemi proposti, le capacità di rielaborare i concetti proposti arrivando ad una discreta maturità personale. Il comportamento durante quest’anno scolastico è stato corretto sia nei confronti del docente sia nei loro rapporti personali. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento. Relazione conclusiva 1/8 MATEMATICA Nell'anno finale è stata approfondita la comprensione del metodo assiomatico e la sua utilità concettuale e metodologica anche dal punto di vista della modellizzazione matematica. Si sono sviluppati esempi nel contesto dell'aritmetica, della geometria euclidea e dell’analisi matematica. Al termine del quinto anno l’allievo ha acquisito, per ciascun argomento, le competenze necessarie per risolvere problemi sullo studio di funzioni e sugli integrali; per ciascun argomento ha acquisito le seguenti conoscenze e abilità ritenute obiettivi minimi: -saper individuare gli elementi necessari per lo studio di una funzione; -costruire il grafico di una funzione; -saper affrontare problemi di massimo e di minimo; -utilizzare in modo consapevole i teoremi del calcolo differenziale; -risolvere integrali indefiniti; -saper orientarsi nel problema della misura: calcolo di lunghezze, aree e volumi. Nella stesura del prospetto si è adottata la seguente LEGENDA: il prospetto rappresenta l’insieme dei nuclei tematici trattati, le finalità che sono state perseguite nello sviluppare i singoli nuclei, gli obiettivi di dettaglio a cui si è puntato nello svolgimento del nucleo tematico; questi obiettivi, in definitiva, descrivono sia i contenuti che sono stati sviluppati sia le abilità che gli studenti hanno raggiunto. In questa forma il prospetto racchiude e comprende contenuti e obiettivi minimi. Classe quinta Nucleo tematico 1. Le funzioni e le loro proprietà Finalità Individuare le principali proprietà di una funzione Obiettivi specifici di apprendimento (minimi) - Individuare dominio, segno, iniettività, suriettività, biettività, (dis)parità, (de)crescenza, periodicità, funzione inversa di una funzione - Determinare la funzione composta di due o più funzioni - Trasformare geometricamente il grafico di una funzione Relazione conclusiva 2/8 Nucleo tematico 2. Finalità Apprendere il concetto di limite di una funzione I limiti delle funzioni e il calcolo dei limiti Obiettivi specifici di apprendimento (minimi) - Calcolare il limite di somme, prodotti, quozienti e potenze di funzioni - Calcolare limiti che si presentano sotto forma indeterminata - Calcolare limiti ricorrendo ai limiti notevoli - Studiare la continuità o discontinuità di una funzione in un punto - Determinare gli asintoti di una funzione - Disegnare il grafico probabile di una funzione 3. Calcolare i limiti di successioni - Rappresentare una successione con espressione analitica Cenni alle successioni e alle serie Studiare il comportamento di una serie - Calcolare il limite di successioni mediante i teoremi sui limiti - Calcolare il limite di progressioni - Verificare, con la definizione, se una serie è convergente, divergente o indeterminata 4. Calcolare la derivata di una funzione La derivata di una funzione - Calcolare la derivata di una funzione mediante la definizione - Determinare l’equazione della retta tangente al grafico di una funzione - Calcolare la derivata di una funzione mediante le derivate fondamentali e le regole di derivazione - Applicare le derivate alla fisica 5. Applicare i teoremi sulle funzioni derivabili I teoremi del calcolo differenziale 6. I massimi, i minimi e i flessi 7. Lo studio delle funzioni - Applicare il teorema di Lagrange - Applicare il teorema di Cauchy - Applicare il teorema di De L’Hospital Studiare i massimi, i minimi e i flessi di una funzione - Determinare i massimi, i minimi e i flessi orizzontali mediante la derivata prima - Determinare i flessi mediante la derivata seconda - Risolvere i problemi di massimo e di minimo Studiare il comportamento di una funzione reale di variabile reale Applicare lo studio di funzioni Risolvere un’equazione in modo approssimato Relazione conclusiva - Applicare il teorema di Rolle - Studiare una funzione e tracciare il suo grafico - Passare dal grafico di una funzione a quello della sua derivata e viceversa - Risolvere equazioni e disequazioni per via grafica - Risolvere problemi con le funzioni - Separare le radici di un’equazione - Risolvere in modo approssimato un’equazione con il metodo di bisezione. 3/8 Nucleo tematico 8. Gli integrali indefiniti 9. Gli integrali definiti Finalità Apprendere il concetto di integrazione di una funzione Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni anche non elementari Calcolare gli integrali definiti di funzioni anche non elementari Obiettivi specifici di apprendimento (minimi) - Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni mediante gli integrali immediati e le proprietà di linearità - Calcolare un integrale indefinito con il metodo di sostituzione e con la formula di integrazione per parti - Calcolare l’integrale indefinito di funzioni razionali fratte - Calcolare gli integrali definiti mediante il teorema fondamentale del calcolo integrale - Calcolare il valor medio di una funzione - Operare con la funzione integrale e la sua derivata Usare gli integrali per calcolare aree e volumi di elementi geometrici - Calcolare l’area di superfici piane e il volume di solidi - Calcolare gli integrali impropri - Calcolare il valore approssimato di un integrale definito mediante uno tra i seguenti metodi: dei rettangoli, dei trapezi, delle parabole - Applicare gli integrali alla fisica 10. Cenni sulle equazioni differenziali 10. Cenni sulle distribuzioni di probabilità Apprendere il concetto di equazione differenziale - Risolvere le equazioni differenziali del primo ordine del tipo y’ = f(x), a variabili separabili, lineari Risolvere alcuni tipi di equazioni differenziali Operare con le distribuzioni di probabilità di uso frequente di variabili casuali discrete o continue - Studiare variabili casuali che hanno distribuzione uniforme discreta, binomiale o di Poisson 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento: • lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti; • le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico; • quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi. Relazione conclusiva 4/8 L’itinerario didattico è stato sviluppato in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Ove necessario si sono apportate modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere tenendo conto delle specifiche esigenze della classe. Si è condotto un insegnamento per problemi: a partire cioè da una situazione problematica gli studenti saranno stimolati dapprima a formulare ipotesi di soluzione ricorrendo a conoscenze già possedute ed anche all'intuizione per giungere infine, mediante raffinamenti successivi, alla generalizzazione e formalizzazione del risultato conseguito e al suo collegamento con altre nozioni teoriche già apprese. Ciò non ha escluso anche il ricorso ad esercizi di tipo applicativo per consolidare le nozioni apprese dagli allievi e per far acquisire loro una sicura padronanza del calcolo. Alle lezioni frontali interattive si sono alternate esercitazioni di gruppo in classe. L’attività di recupero è stata svolta in itinere e durante la settimana di pausa didattica. 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si è osservata la capacità dell'allievo di: • conoscere i contenuti dei diversi nuclei • applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo • analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica • prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle e l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali: • leggere e interpretare un testo di carattere scientifico • comunicare e formalizzare procedure • rappresentare e convertire oggetti matematici • rielaborare in modo personale e originale i contenuti • partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento si è ritenuto opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono stati proposti perciò test a risposta multipla, compiti scritti tradizionali, prove orali. Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta hanno tenuto conto di correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasformato in un voto da 2 a 10. La sufficienza è stata attribuita con il Relazione conclusiva 5/8 • 60% del punteggio, nel caso di test a risposta chiusa • 50% del punteggio, nel caso di prova con esercizi e problemi che richiedono la descrizione di tutte le procedure risolutive. Per le simulazioni di seconda prova si è adottato il foglio di correzione MatEasy che si rifà alla griglia di correzione nazionale; quest’ultima prevede la sufficienza con il 50% del punteggio previsto. Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata dal C.dei Docenti. Relazione conclusiva 6/8 5. PROGRAMMA SVOLTO di MATEMATICA FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE - Concetto di funzione reale di una variabile reale. - Grafici di funzioni elementari. - Funzioni monotone, periodiche, pari e dispari. Traslazioni, simmetrie e valore assoluto. - Estremi di una funzione e funzioni limitate. - Funzioni composte. - Funzioni invertibili. Funzioni inverse delle funzioni goniometriche. - Determinazione del campo di esistenza di una funzione. - Grafici deducibili. LIMITI E CONTINUITÀ - Concetto intuitivo di limite e punto di accumulazione. Limite finito per una funzione in un punto. Limite infinito per una funzione in un punto. Limite destro e limite sinistro. Limite per una funzione all’infinito. Operazioni sui limiti. Teorema di unicità del limite, del confronto e della permanenza del segno; Continuità di una funzione in un punto. La continuità delle funzioni elementari e delle funzioni composte. Calcolo di limiti. Forme indeterminate. x - senx 1 1 lim1 e Limiti notevoli: lim x0 x x x Gli infinitesimi e gli infiniti.Gerarchia degli infinitesimi e degli infiniti. Asintoti orizzontali, verticali e obliqui. Ricerca dell’asintoto obliquo. I teoremi sulle funzioni continue: teorema di Weierstrass, teorema dei valori intermedi e teorema di esistenza degli zeri(tutti senza dimostrazione). Punti di discontinuità per una funzione. Classificazione di tali punti. Cenni sulle successioni e sulle serie. FUNZIONI DERIVABILI E TEOREMI FONDAMENTALI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE - Definizione di derivata e suo significato geometrico. - Continuità e derivabilità - Derivate fondamentali - Teoremi sul calcolo delle derivate: derivata della somma, del prodotto, della potenza, del reciproco di una funzione, di un quoziente. - Derivata di una funzione composta. - Derivata di f(x)g(x) - Derivata della funzione inversa - Derivate di ordine superiore al primo. Relazione conclusiva 7/8 - Equazione della tangente al grafico di una funzione. Teoremi fondamentali del calcolo differenziale: teorema di Rolle, teorema di Cauchy e di Lagrange con relativa interpretazione geometrica e conseguenze. Teorema di De L’Hospital (senza dimostrazione) e sua applicazione per il calcolo di limiti di forme indeterminate. Punti stazionari, cuspidi e punti angolosi. STUDIO DI FUNZIONE - Massimi e minimi assoluti e relativi. - Condizione necessaria per l’esistenza di massimi e minimi relativi. - Studio del massimo e del minimo delle funzioni per mezzo della derivata prima. - Concavità e convessità. Punti di flesso. - Studio completo di funzione. - Risoluzione approssimata di un’equazione. Metodi di bisezione e delle tangenti. INTEGRALI INDEFINITI - Definizione di funzione primitiva e proprietà dell’operatore integrale. - Integrazioni immediate. - Metodo di integrazione per parti e per sostituzione. - Integrazioni di funzioni razionali fratte. INTEGRALI DEFINITI - Definizione di integrale definito di una funzione e relative proprietà. - Significato geometrico dell’integrale definito. - Teorema della media. La funzione integrale. - Teorema fondamentale del calcolo integrale. La funzione integrale. - Impiego dell’integrale definito per la valutazione di aree. - Impiego dell’integrale per il calcolo di volumi di solidi di rotazione. - Volume dei solidi con il metodo delle sezioni normali. - La lunghezza di un arco di curva e l’area di una superficie di rotazione. - Gli integrali impropri. - L’integrazione numerica. Metodo dei rettangoli, dei trapezi e delle parabole. -Cenni sulle equazioni differenziali del primo ordine e a variabili separabili - Cenni sulle distribuzioni di probabilità : binomiale e di Poisson. L’ insegnante I rappresentanti Chivasso, 8 Maggio 2017 Relazione conclusiva 8/8 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina RELIGIONE Libro adottato Docente FONTANELLA Guy Classe 5F Liceo scientifico Data 24/04/17 • INDICAZIONI DIDATTICHE Tutti gli studenti di questa classe che avevano scelto nelle classi prime originarie di avvalersi dell'IRC hanno confermato per tutti 5 gli anni questa loro scelta. Ad essi si è aggiunta una studentessa che ha scelto di avvalersi solo nell'ultimo anno. La disponibilità di questi studenti ad interagire nel dialogo educativo è emersa fin dal primo anno e si è consolidata nel tempo, creando una base di stima e fiducia che ha reso didatticamente ancor più significativo ed efficace ogni percorso culturale e formativo intrapreso. In questo percorso scolastico sono cresciuti giovani molto aperti, che hanno utilizzato la loro spontanea sensibilità e spirito critico per stimolare un dialogo continuo di approfondimento. Sicuramente per ognuno di questi giovani il percorso è stato originale. Il processo di apprendimento non ha appiattito la diversità di personalità, interessi e bisogni formativi degli studenti. In tutti ha visto crescere una capacità di interrogare ed elaborare personalmente la realtà, le opinioni, il vivere, la diversità, la disponibilità a percepire l’inatteso e il senso profondo di gesti, scelte e idee, nella realtà globale e in particolare quella religiosa ed etica, a prescindere dalla condivisione o meno dei vari contenuti emergenti. Ruolo della disciplina e dell'insegnante è stato quello di moltiplicatore di domande. Ma l'efficacia didattica, significativa, si è resa possibile per l'atteggiamento collaborativo e costruttivo di questi studenti. • FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento: Conoscenze N ella fase conclusiva del percorso di studi, lo studente ha avuto opportunità di: - riconoscere il ruolo della religione nella società e comprenderne la natura in Relazione conclusiva 1/4 prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa; - conoscere l'identità della religione cattolica in riferimento ai suoi documenti fondanti, all'evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo e alla prassi di vita che essa propone; - studiare il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo, con riferimento ai totalitarismi del Novecento e al loro crollo, ai nuovi scenari religiosi, alla globalizzazione e migrazione dei popoli, alle nuove forme di comunicazione; - conoscere le principali novità del Concilio ecumenico Vaticano II, la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia, le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa. Abilità Lo studente: - motiva le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana, e dialoga in modo aperto, libero e costruttivo; - si confronta con gli aspetti più significativi delle grandi verità della fede cristianocattolica. - individua, sul piano etico-religioso, le potenzialità e i rischi legati allo sviluppo economico, sociale e ambientale, alla globalizzazione e alla multiculturalità, alle nuove tecnologie e modalità di accesso al sapere; - considera la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia, nel contesto culturale attuale. • METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, • lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti. • le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo. • Sono state utilizzate fotocopie preparate dal docente ed altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati. Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. L'attività didattica è stata continuamente calibrata in base ai feed-back ottenuti in itinere, tenendo conto delle specifiche esigenze della classe. ➢ CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che i criteri di valutazione rispecchiano la strategia educativa dell'insegnante, che mira non tanto a far Relazione conclusiva 2/4 crescere in pochi allievi una dotta erudizione sull'argomento, quanto piuttosto a suscitare in tutti una disponibilità a considerare in modo intelligente, con rispetto e attenzione, la “via religiosa”, quella cristiana in particolare, come occasione di maturazione piena per la vita dell'individuo e della società, avendo constatato con i propri strumenti culturali e critici la ragionevolezza del credere. La verifica è stata continua, soprattutto attraverso gli sviluppi del confronto aperto in classe. • PROGRAMMA SVOLTO Il programma di quest'anno ha sviluppato i seguenti punti: Ultimo anno di liceo: lavoro sulle motivazioni scolastiche. Rivisitazione del percorso didattico realizzato negli anni precedenti e programmazione degli obiettivi. La maturità personale. Esercizi di dinamica e confronto: evoluzione personale dell'autostima, del rapporto con la scuola e l'apprendimento, delle capacità relazionali, della responsabilità, del senso di appartenenza sociale, del rapporto con la fede e con la religione. Consapevolezza di sé e confronto con lo sguardo dei compagni di viaggio sulle qualità della maturità. I fondamenti: La ricerca di Dio, non addizione, ma sottrazione: l'ultimo approdo della ragione, sapere di non conoscere Dio. Tillich: “essere religiosi è porre appassionatamente la domanda sul senso dell'esistenza” esercizio grafico su rapporto con fede e religione ed elaborazione S. Keshavjee, “Il re, il saggio e il buffone”, la prova dell'ateo la Bibbia, documento irrinunciabile della cultura occidentale; Origine dei vangeli Gesù di Nazareth, analisi accurata del vangelo secondo Marco. • Etica e religioni: Che cosa è male? Necessaria? Quale etica? Relativismo etico – le fonti dell’etica. Confronto dialettico su alcune tematiche etiche specifiche: la gestione del problema migranti, fanatismo ideologico-religioso e terrorismo , unioni civili, utero in affitto, eutanasia, testamento biologico (esiste un diritto di morire?) Sensibilità delle principali religioni su diverse tematiche etiche Funzione della Chiesa nella ricerca etica della società e dell'uomo; le encicliche sociali Etica individuale: vizi e virtù, tradizionali e nuovi • Temi monografici: ➢ La donazione di sangue, una solidarietà accessibile: esperienza diretta. ➢ Un “sogno di solidarietà”: un anno da impiegare per sé, a servizio degli altri: in quale settore…? Giornata della memoria: etica di una memoria globale: i gulag , i laogai, la Cambogia di Pol Pot Relazione conclusiva 3/4 Relazione conclusiva 4/4 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Libro adottato Libro di testo consigliato: “Più che sportivo” Scienze motorie per la scuola secondaria Docente CAMPAGNOLI MARCO Classe 5 F Liceo Scientifico di ordinamento Data 10 maggio 2017 1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe composta da 17 allievi si presenta eterogenea sia per quanto riguarda le abilità sia per quanto concerne le competenze e le conoscenze acquisite nel percorso scolastico. Alcuni elementi particolarmente interessati e motivati hanno raggiunto un ottimo rendimento. Parte della classe è risultata selettiva negli interessi e nella partecipazione e non adeguando l’impegno alle necessità del momento, per l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze. Nel corso dell’anno scolastico non sempre è stato possibile impostare un metodo di lavoro che portasse tutti gli allievi a una buona autonomia personale. L’attività teorica, svolta in modo continuativo durante le lezioni pratiche è stata oggetto di approfondimento individuale dei temi trattati. Tale attività non è stata oggetto di prove scritte in quanto non ci sono stati i tempi tecnici adeguati ad una corretta programmazione anche in vista delle possibili simulazioni in terza prova. Mi ritengo soddisfatto dell’interesse dimostrato dalla classe in tali occasioni. Non penso di effettuare verifiche scritte nella restante parte dell’anno scolastico in quanto non è stato previsto l’inserimento delle scienze motorie e sportive nelle simulazioni di terza prova. L’attività pratica, svolta prevalentemente in palestra, al parco del Mauriziano, si è basata sull’utilizzo di un metodo di insegnamento di tipo globale per introdurre quello sintetico e a volte quello analitico quando gli approfondimenti degli argomenti trattati lo hanno richiesto. Attraverso questa impostazione, la didattica proposta ha cercato di stimolare gli allievi ad una partecipazione attiva e propositiva, a sintetizzare e a rielaborare le proprie acquisizioni trasformandole in cultura, in vera educazione motoria e sportiva, sensibilizzando i discenti ad uno stile di vita che faccia del movimento un momento privilegiato della loro crescita personale. Nell’ultimo anno del corso di studio sono state effettuate alcune lezioni autogestite dagli studenti, i quali, individualmente o organizzandosi in piccoli gruppi, Relazione conclusiva 1/3 hanno proposto al resto della classe un’attività o giochi sportivi esperienze maturate sia in ambito scolastico che personale. facenti parte delle 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI conoscenza di sé e degli altri, del proprio corpo e delle sue capacità, della terminologia specifica per la comprensione del linguaggio tecnico; miglioramento delle qualità fisiche e neuromuscolari, della coordinazione generale e segmentaria, dell’organizzazione dello spazio e dell’equilibrio statico e dinamico; interiorizzazione di nuovi atti motori attraverso esercitazioni coordinate con gli e studio delle tecniche di alcune discipline sportive; attrezzi scoperta e orientamento delle attitudini personali nei confronti delle attività motorie acquisizione di una cultura motoria e sportiva attraverso la consapevolezza dell’importanza dell’attività motoria per una migliore qualità della vita e un proficuo utilizzo del tempo libero, informazioni fondamentali sulla tutela della salute. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Durante le lezioni si sono alternati momenti di lezione frontale con proposte pratiche da sviluppare “in situazione-problema”, partendo da un approccio globale per risalire ai principi tecnici del gesto motorio specifico. La didattica ha privilegiato l’aspetto più propriamente pratico della disciplina . Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzare sono state: lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero/sostegno Gli strumenti di lavoro sono: libro di testo dispense o fotocopie (eventualmente) sussidi audiovisivi sussidi informatici laboratorio Relazione conclusiva 2/3 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA Prove pratiche per la valutazione di qualità e funzioni diverse, tese a verificare il miglioramento significativo conseguito da ogni studente. Le prove pratiche hanno sempre rappresentato un momento di passaggio tra la partecipazione a esperienze diverse e la capacità di rielaborare personalmente le nuove acquisizioni. Valutazione delle prove scritte Valutazione delle prove orali 5. PROGRAMMA SVOLTO condizionamento aerobico: corsa di resistenza, corsa intervallata, fartlek resistenza alla velocità esercizi a carico naturale ; esercizi di potenziamento fisico anche con l’utilizzo di manubri, bilancieri e altri attrezzi per la pesistica; sviluppo delle qualità coordinative, esercizi di allungamento attivo e passivo , esercizi di coordinazione generale con riferimento a catene muscolari e cinetiche; attività di arbitraggio , rispetto delle regole e fair play modalità di esecuzione e controllo di attività sportive individuali e di squadra ( pallavolo, pallacanestro, palla base, badminton, golf ) organizzazione delle stesse proposte e approfondimenti dei singoli allievi in relazione alle loro esperienze sia scolastiche che extrascolastiche analisi della definizione moderna di “Allenamento Sportivo” Il Docente Prof. Marco Campagnoli Gli Studenti ----------------------------------------------------------------------------------- Relazione conclusiva 3/3 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina SCIENZE Osservare e capire la terra Fondamenti di chimica Libro adottato Invito alla biologia Chimica organica biochimica – Lupia Palmieri - Morris Arena - H. Curtis - D.Sadava Docente ACTIS ALESINA Loris Classe 5 F Liceo scientifico di ordinamento Data 10 maggio 2017 1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe è composta da 17 alunni. Durante l’a.s. si è ritirata per problemi personale l’alunna Matturro. Pur essendo subentrato nel consiglio di classe solo quest’anno, gli alunni si sono adattati molto bene al cambio del docente, dimostrando serietà ed impegno in tutte le varie attività svolte. I risultati, nel complesso, sono più che positivi con punte di eccellenza; solo in alcuni casi le lacune pregresse e forse uno studio non sempre continuativo hanno dato esiti poco soddisfacenti. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Alla fine del corso di studi lo studente deve essere in grado di: a - essere consapevole dell’importanza che le conoscenze di base delle scienze rivestono per la comprensione della realtà che ci circonda b - comprendere le relazioni che intercorrono tra le scienze naturali e le altre discipline c - sviluppare un atteggiamento di riflessione critica sull’attendibilità dell’informazione diffusa dai mezzi di comunicazione di massa d - utilizzare in modo appropriato un linguaggio scientifico e - utilizzare le conoscenze acquisite per impostare su basi razionali i termini di alcuni semplici problemi ambientali f - raccogliere dati sperimentali e farne semplici elaborazioni g - comprendere e riconoscere come tali, modelli di fenomeni naturali h - prospettare procedure di indagine per acquisire conoscenze su fenomeni naturali Per ogni singolo argomento sarà importante far propri i nuclei fondanti delle discipline, imparando a collegare conoscenze diverse ed ad utilizzarle in ogni ramo di studio, Relazione conclusiva 1/4 comprendendo le singole teorie come tentativi di riunificazione delle informazioni ottenute in via sperimentale e, perciò, in continua trasformazione. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti. Le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico. Quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, con adeguati esercizi, dall’utilizzo di sussidi didattici e da letture di articoli, in modo da abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati. 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si è valutato negli allievi: • la conoscenza degli argomenti trattati • l’uso del lessico specifico e l’esposizione • l’applicazione delle conoscenze • la comprensione e la rielaborazione delle conoscenze Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio seguono quanto concordato in dipartimento. In ogni verifica scritta sono stati indicati i criteri di attribuzione del punteggio (in genere collegato a correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, nonché alle caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura)). Il punteggio è stato poi trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso viene comunicato e formalizzato alla riconsegna della prova. E’ stata assegnata la sufficienza ai compiti correttamente svolti al 60%. Per la valutazione delle terze prove ci si è attenuti allo schema comune d’istituto Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti. 5. PROGRAMMA SVOLTO SCIENZE DELLA TERRA DINAMICA DELLA LITOSFERA Teoria della deriva dei continenti-Teoria dell’espansione dei fondali oceanici-Teoria della tettonica a zolle-Margini divergenti, convergenti e conservativi-Il motore della tettonica a zolle STRUTTURA E CARATTERISTICHE FISICHE DELLA TERRA Studio dell’interno della Terra - Le discontinuità-Calore interno - Paleomagnetismo Relazione conclusiva 2/4 CHIMICA INORGANICA IL LEGAME CHIMICO Legame covalente - Legame ionico - Formazione delle molecole – Nomenclatura tradizionale e IUPAC REAZIONI CHIMICHE Bilanciamenti - Determinazione del numero di ossidazione - Reazioni di ossido-riduzione con il metodo della semi reazione ACIDI E BASI Teoria di Arrhenius - Teoria di Bronsted–Lowry - Teoria di Lewis - Forza degli acidi e delle basiCostanti di dissociazione - Acidi poliprotici IL PH Ionizzazione dell’acqua-La scala del PH - Il PH di acidi deboli e basi deboli Il PH di acidi forti e basi forti CHIMICA ORGANICA I COMPOSTI ORGANICI Caratteristiche atomo di carbonio – Ibridazione – Isomerie – I gruppi funzionali IDROCARBURI ALIFATICI - ALCANI Struttura e nomenclatura – Proprietà fisiche – Reazioni - CICLOALCANI Struttura e nomenclatura – Proprietà fisiche – Isomeria geometrica – Reazioni - ALCHENI Struttura e nomenclatura - Proprietà fisiche – Reazioni - ALCHINI Struttura e nomenclatura – Proprietà fisico-chimiche – Reazioni IDROCARBURI AROMATICI Benzene – Reazioni – Idrocarburi aromatici policiclici – Composti aromatici eterociclici: piridina, pirrolo, furano, pirimidina, imidazolo, purina (Cenni ruolo biologico) DERIVATI DEGLI IDROCARBURI - Derivati alogenati (Nomenclatura e classificazione – Proprietà fisiche) - Derivati ossigenati ALCOLI (Nomenclatura – Struttura - Classificazione – Proprietà fisiche – Meccanismi di sintesi - Polioli) ETERI (Nomenclatura e struttura) FENOLI (Nomenclatura e struttura) GRUPPO CARBONILE (Aldeidi e chetoni – Nomenclatura e struttura - Reazioni di sintesi) GRUPPO CARBOSSILICO (Nomenclatura e struttura - Reazioni di sintesi – Derivati degli acidi carbossilici) Relazione conclusiva 3/4 BIOMOLECOLE: I CARBOIDRATI Struttura e funzione – Monosaccaridi, Disaccaridi, Polisaccaridi – Chiralità (Proiezioni di Fisher e Haworth) – Reazioni LIPIDI Struttura e funzione – Lipidi saponificabili/ non saponificabili – Trigliceridi – Reazioni Fosfolipidi – Glicolipidi – Steroidi (Ruolo biologico) – Vitamine liposolubili Vitamine idrosolubili (Riboflavina e niacina) PROTEINE Nomenclatura e classificazione – Proprietà fisico-chimiche – Legame peptidico– Struttura: primaria, secondaria, terziaria, quaternaria – Denaturazione ACIDI NUCLEICI Struttura e funzione del DNA e RNA – Ruolo biologico METABOLISMO CELLULARE ENERGETICO Coenzimi e vitamine (NAD, FAD) – Catabolismo del glucosio: - Glicolisi - Respirazione cellulare - Fermentazione Sintesi proteica Rappresentanti degli studenti _________________________ Prof. Loris Actis Alesina ____________________________ __________________________ Chivasso 10 maggio 2017 Relazione conclusiva 4/4