Documento15maggio 5F.LS

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Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D04
via Paleologi 22 - Chivasso
10.03.2016
Rev. 4
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
5F Liceo Scientifico
ESAME DI STATO 2016-2017
INDICE
1. La classe
1.1. Quadro orario
1.2. Insegnanti del triennio
1.3. Storia della classe
1.4. Profilo della classe
2. Materiali prodotti da presentare al colloquio
3. Attività didattiche programmate
3.1. Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico
3.2. Esami/certificazioni in lingue straniere
4. Simulazioni di prove scritte
4.1. Prima prova
4.2. Seconda prova
4.3. Terza prova
4.4. Valutazione delle simulazioni
5. Valutazione degli apprendimenti e della condotta
6. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
7. Fascicolo allegati
7.1. Modelli simulazioni prove scritte (allegato)
7.2. Proposta griglie di valutazione (allegato)
7.3. Relazioni conclusive per ogni materia con programma svolto (allegato)
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1.
La Classe
1.1 Quadro orario della classe
Materia
Ore
Lingua e letteratura italiana
4
Lingua e letteratura latina
3
Lingua e cultura straniera
3
Storia
2
Filosofia
3
Matematica
4
Fisica
3
Scienze naturali
3
Disegno e storia dell’arte
2
Scienze motorie e sportive
2
Religione o attività alternativa
1
totale
30
1.2 Insegnanti del triennio
Materia
Classe III
Classe IV
Classe V
Lingua e letteratura italiana
Stefania MISTERO
Stefania Mistero
Stefania Mistero
Lingua e letteratura latina
Stefania Mistero
Stefania Mistero
Stefania Mistero
Lingua e cultura straniera
Mario Careggio
Patrizia Graglia
Mariapia Orlarei
Storia
Rossana Delmastro
Rossana Delmastro
Manuela Bonadies
Filosofia
Rossana Delmastro
Rossana Delmastro
Manuela Bonadies
Matematica
Lino Morello
Lino Morello
Lino Morello
Fisica
Lino Morello
Lino Morello
Lino Morello
Scienze naturali
Marco Marchisio
Marco Marchisio
Loris Alesina Actis
Disegno e storia dell’arte
Patrizia Gianfiglio
Patrizia Gianfiglio
Patrizia Gianfiglio
Scienze motorie e sportive
Marco Campagnoli
Marco Campagnoli
Marco Campagnoli
Guy Fontanella
Guy Fontanella
Religione o attività alternativa Guy Fontanella
Il corpo docente è rimasto stabile nel biennio, mentre vi è stata molta alternanza nel
triennio causata dalla presenza di docenti soprannumerari e da ragioni didattiche. In
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particolare dalla quarta alla quinta sono cambiati i docenti di: storia e filosofia, inglese,
scienze. Il solo docente di lettere, segue la classe dalla prima.
1.3 Storia della Classe
Inizio anno
Fine anno
Promossi
Da classe
precedente
Da altro
corso
Totale
Senza
giudizio
sospeso
Con
giudizio
sospeso
Non
promossi
Ritirati
Classe III
18
2
20
11
9
0
2
Classe IV
18
1
19
15
3
1
Classe V
18
0
18
Studenti
1
1.4 Profilo della classe
La classe 5F di ordinamento risulta attualmente composta da 17 allievi. Nel corso dell’anno
si è ritirata una studentessa.
L’assetto della classe è rimasto stabile nei cinque anni se si eccettuano alcuni innesti da
altre classi e qualche perdita dovuta a bocciature o ritiri.
Gli allievi provenienti da altre classi si sono sempre inseriti in modo sereno e non hanno
mai mutato la fisionomia del gruppo originario.
L’iter scolastico è stato regolare e proficuo nel biennio. Il passaggio al triennio ha causato
qualche difficoltà ad alcuni allievi, soprattutto in termini di organizzazione del lavoro a
casa. La classe quarta ha rappresentato il momento culminante di queste difficoltà, mentre
l’anno in corso si è avviato positivamente nonostante i tanti docenti nuovi e si sta
concludendo in modo soddisfacente.
Mediamente gli allievi della 5F, sono ragazzi motivati allo studio, corretti e collaborativi nei
confronti dei docenti. Talvolta hanno mostrato un’eccessiva ansia rispetto
all’organizzazione dello studio per verifiche e interrogazioni, perlopiù immotivato dal
momento che i risultati ottenuti sono più che buoni in quasi tutte le discipline, in
particolare in quelle attinenti l’area umanistica.
Prendendo invece in considerazione le varie individualità, occorre precisare che un ristretto
numero di studenti , anche a causa di lacune pregresse, ha fatto fatica a perseguire un buon
livello di apprendimento e a mantenere costante l’impegno necessario ad ottenerlo, mentre
altri si sono distinti per il raggiungimento di obiettivi formativi e didattici di ottimo livello
ed estremamente soddisfacenti.
Dal punto di vista umano la classe rappresenta un campionario piuttosto eterogeneo per
molti aspetti: personali, culturali, religiosi. Alcuni allievi nel corso dei cinque anni hanno
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vissuto esperienze piuttosto significative sul piano personale e il gruppo classe si è
mostrato maturo e pronto a sostenere i compagni.
Quest’anno durante il viaggio di istruzione a Salisburgo – Vienna il comportamento degli
studenti è stato esemplare e le guide hanno lodato la loro maturità e il vivo interesse
rispetto agli argomenti trattati e i luoghi visitati.
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2.
Materiali prodotti da presentare al colloquio (art.5 comma 7 del D.P.R. n.323/98)
Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di
progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato.
Si indica di seguito l’argomento scelto da ogni candidato:
n.
Candidato
Argomento / Titolo della ricerca
1
Barbi Cinti Marco
Il judo e le arti orientali.
2
Bello Silvia
Analisi del suicidio.
3
Bisco Federica
Al secondo posto. Il ruolo della donna
4
Cappai Francesca
L’individualismo di una società autoreferenziale.
5
Cavallari Jacopo
L’uomo e il suo rapporto con il cibo.
6
Cenedese Matteo
Analisi della crescita dell’individuo e della sua psiche.
7
Crupi Loris
Le sostanze stupefacenti.
8
Damiano Carlo
9
Martiniuc Madalina
Il gioco d’azzardo.
psiche
Immagine e figura del treno.
11 Pascaru Alexandru
L’evoluzione della concezione dell’amore nella cultura
occidentale
L’evoluzione dell’autoveicolo.
12 Pulignano Cecilia
L’uomo e la sua unità psico – somatica.
13 Rakha Nada
La comunicazione, ossia la manipolazione dell’informazione.
14 Scatozza Fabio
La rivoluzione incompiuta.
15 Testa Giulia
La complessità che si fa semplice.
16 Toscano Rebecca
Viaggi spazio- temporali- Serie televisiva “Doctor Who”.
17 Zaccaria Denis
La manipolazione genetica.
10 Migliore Chiara
18
19
20
21
22
23
24
25
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3.
Attività didattiche programmate
3.1 Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico in corso
data
20/12/2016 Visita al museo del Risorgimento
27-31/03/ Viaggio di istruzione Salisburgo- Vienna
2017
Partecipazione stagione teatrale (tre spettacoli Teatro Elfo Puccini Milano)
28/04/2017 Conferenza Prof.Tosi “Modelli democratici ed esportazione della
democrazia”. Aula magna.
Ogni singolo allievo ha partecipato a incontri pomeridiani di orientamento post diploma
presso le diverse università.
3.2 Esami/Certificazioni in lingue straniere
Negli anni precedenti e in quello in corso, gli allievi indicati di seguito hanno ottenuto i
certificati:
Studente
Esame/Certificazione
Barbi Cinti Matteo
FIRST
Bello Silvia
FIRST
Cappai Francesca
FIRST
Martiniuc Madalina
FIRST
Pascaru Alexandru
FIRST
Pulignano Cecilia
FIRST
Testa Giulia
FIRST
Toscano Rebecca
FIRST
Scatozza Fabio
FIRST
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4.
Simulazioni di prove scritte
Nel corso dell’anno al fine di ottimizzare la preparazione degli allievi sono stati predisposti gli
interventi qui di seguito riportati.
4.1 Prima prova
Nel corso dell’anno scolastico, oltre al normale svolgimento degli elaborati in classe, sono
state effettuate simulazioni di prova d’esame secondo le seguenti tipologie:
•
•
•
•
tipologia A: analisi di testi poetici e narrativi dell’800 e 900;
tipologia B: saggio breve e articolo di giornale, come scrittura vincolata e
documentata di vari ambiti (artistico - letterario, socio - economico, storico –
politico, tecnico – scientifico);
tipologia C: tema storico;
tipologia D: tema di ordine generale.
Date Prima prova
durata
24 Aprile 2017
6 ore
La prova del 24 aprile 2017 è stata comune a tutte le quinte.
4.2 Seconda prova
Nel corso del corrente anno scolastico la classe ha svolto prove di simulazione secondo le
nuove direttive ministeriali della durata di 5 o 6 moduli, strutturati con un problema a
scelta fra due e 5 quesiti a scelta fra 10, oltre al normale svolgimento di test e verifiche
monotematiche della durata di due moduli.
Date Seconda prova
durata
16 Maggio 2017
6 ore
La prova del 16/ 05/ 2017 è comune a tutte le quinte.
4.3 Terza prova
Sono state svolte 2 simulazioni di Terza Prova:
Data
Tipologia
Tempo
Materie
6/12/2016
B
h. 3
Inglese, Storia, Fisica, Storia dell’arte
3/12/2017
B
h. 3
Inglese, Filosofia, Scienze, Latino
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La classe ha sostenuto due simulazioni di terza prova con tipologia B. Tale scelta risponde
alla seguente esigenza:
• Consentire agli insegnanti di valutare la conoscenza dei contenuti e la capacità
dell’allievo di cogliere il nucleo concettuale essenziale di un problema postogli.
Si allegano i modelli delle prove sostenute dagli studenti.
4.4 Valutazione delle simulazioni
I criteri di valutazione sono stati costantemente fondati sulle conoscenze, competenze e
capacità manifestate dai singoli allievi, secondo descrittori o indicatori dei relativi livelli.
La valutazione di tutte le prove, in ogni disciplina, è stata espressa mediante apposite
griglie che si allegano al presente documento di seguito evidenziate:
•
•
•
5.
griglia valida per la prova scritta d’italiano;
griglia valida per la prova scritta di matematica, che si rifà alla griglia ministeriale,
utilizzando il foglio elettronico MatEasy (delibera del CD del 15 maggio 2012);
griglie di correzione della terza prova utilizzando il foglio elettronico TerzaP
(delibera del CD del 15 maggio 2012).
Valutazione degli apprendimenti e della condotta
Il Collegio Docenti annualmente revisiona e delibera i criteri di valutazione adottati per gli scritti e
gli orali delle varie occasioni di verifica, nonché i criteri per l’attribuzione del voto di condotta.
Il documento aggiornato che raccoglie tutti i criteri viene pubblicato sul sito web della scuola,
sezione Sistema Gestione Qualità, ed è recuperabile al seguente link:
http://www.sgqnewton.it/documenti/criteri-didattici/
6.
Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
Criterio per l’ammissione all’esame di Stato
Per gli studenti delle classi quinte si fa riferimento all’art.6 del D.P.R. n° 122, il quale prevede che
siano valutati positivamente e quindi ammessi all’Esame di Stato gli alunni che abbiano conseguito
almeno la valutazione di sei in ciascuna disciplina e nel voto di condotta.
TABELLA MINISTERIALE del D.M. del 16.12.2009, n. 99
Candidati interni
Media dei voti
Credito scolastico (Punti)
classe terza
classe quarta
classe quinta
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
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8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di
oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
I criteri per l’assegnazione del credito scolastico sono stati definiti e deliberati in Collegio Docenti.
Il documento che raccoglie questi criteri è un’informativa del Responsabile Qualità (RQ.Informa
n.4) ed è pubblicato sul sito web della scuola, sezione Sistema Gestione Qualità, al seguente link:
http://www.sgqnewton.it/documenti/rq-informa/4-crediti-scolastici/
7.
Fascicolo allegati
Si allega un fascicolo, fuori numerazione delle pagine, che contempla:
7.1 Modelli simulazioni prove scritte
Sono allegati i modelli di simulazione della prima prova scritta (allegato 1), della seconda
prova scritta (allegato 2), della terza prova scritta (allegato 3).
7.2 Proposta griglie di valutazione
Sono allegate le griglie di valutazione usate per le simulazioni delle prove d’esame (allegato
4) e una proposta per la valutazione del colloquio (allegato 5).
Per quanto riguarda la griglia di valutazione di matematica, i punteggi assegnati ai
descrittori dei problemi e dei quesiti possono variare in funzione dei pesi indicati nella
griglia ministeriale a cui MatEasy (foglio elettronico per la correzione della seconda prova)
si rifà.
7.3 Relazioni conclusive e programma svolto
Sono allegate le relazioni conclusive redatte dai docenti delle singole discipline in cui sono
riportate le indicazioni didattiche, le finalità e gli obiettivi specifici, i metodi e gli strumenti
didattici, i criteri di valutazione e verifica, il programma svolto. (allegato 6).
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Il Consiglio di Classe
MATERIA
DOCENTE
FIRMA
Lingua e letteratura italiana
Lingua e letteratura latina
Lingua e cultura straniera
Storia
Filosofia
Matematica
Fisica
Scienze naturali
Disegno e storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Religione
STUDENTE
Rappresentante di classe
Rappresentante di classe
Chivasso 10/05/2017
Il Dirigente Scolastico
Dottor Doriano Felletti
……………………………………
Si firma il presente documento per presa visione e accettazione nella sua interezza,
comprensivo di allegati.
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ALLEGATI AL
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ESAME DI STATO 2016-2017
INDICE
Allegato 1
Modello di simulazione della prima prova scritta
Allegato 2
Modello di simulazione della seconda prova scritta
Allegato 3
Modelli di simulazione della terza prova scritta
Allegato 4
Proposta griglie di valutazione prima, seconda e terza prova
Allegato 5
Proposta di valutazione del colloquio
Allegato 6
Relazioni conclusive delle varie discipline
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 1
MODELLO DI SIMULAZIONE
DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
Documento del 15 maggio
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 – Chivasso
SIMULAZIONE PRIMA PROVA
Classi quinte
24 aprile 2017
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari (1940). Edizione di riferimento: Oscar Mondadori, Milano 1984
«Fino allora egli era avanzato per la spensierata età della prima giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita,
dove gli anni scorrono lenti e con passo lieve, così che nessuno nota la loro partenza. Si cammina placidamente,
guardandosi con curiosità attorno, non c’è bisogno di affrettarsi, nessuno preme di dietro e nessuno ci aspetta, anche i
compagni procedono senza pensieri, fermandosi spesso a scherzare. Dalle case, sulle porte, la gente grande saluta benigna,
e fa cenno indicando l’orizzonte con sorrisi di intesa; così il cuore comincia a battere per eroici e teneri desideri, si
assapora la vigilia delle cose meravigliose che si attendono più avanti; ancora non si vedono, no, ma è certo, assolutamente
certo che un giorno ci arriveremo. Ancora molto? No, basta attraversare quel fiume laggiù in fondo, oltrepassare quelle
verdi colline. O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi alberi, questi prati, questa bianca casa quello che
cercavamo? Per qualche istante si ha l'impressione di sì e ci si vorrebbe fermare. Poi si sente dire che il meglio è più
avanti e si riprende senza affanno la strada. Così si continua il cammino in una attesa fiduciosa e le giornate sono lunghe
e tranquille, il sole risplende alto nel cielo e sembra non abbia mai voglia di calare al tramonto. Ma a un certo punto, quasi
istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle nostre spalle, chiudendo la via del
ritorno. Allora si sente che qualche cosa è cambiato, il sole non sembra più immobile ma si sposta rapidamente, ahimè,
non si fa tempo a fissarlo che già precipita verso il confine dell'orizzonte, ci si accorge che le nubi non ristagnano più nei
golfi azzurri del cielo ma fuggono accavallandosi l'una sull'altra, tanto è il loro affanno; si capisce che il tempo passa e
che la strada un giorno dovrà pur finire. Chiudono a un certo punto alla nostre spalle un pesante cancello, lo rinserrano
con velocità fulminea e non si fa tempo a tornare. Ma Giovanni Drogo dormiva ignaro e sorrideva nel sonno come fanno
i bambini.»
Dino Buzzati (Belluno 1906 - Milano 1972) pubblicò nel 1940 Il deserto dei tartari, romanzo ambientato in un
immaginario paese che ricorda l’Austria dell’Ottocento. Il protagonista è il sottotenente Giovanni Drogo, che viene
assegnato in prima nomina alla Fortezza Bastiani, avamposto abbandonato e desolato, situato ai limiti del deserto (un
tempo regno dei Tartari, mitici nemici). Per Drogo, così come per i commilitoni, la speranza di veder comparire un nemico
all'orizzonte si trasforma a poco a poco in un'ossessione metafisica, in cui al desiderio di mostrare il proprio eroismo si
sovrappone la ricerca di una verità definitiva sulla propria esistenza. Tutto il romanzo si presenta come una simbolica
rappresentazione della condizione umana.
1.
Comprensione del testo
Riassumi brevemente il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
2.1 L’autore utilizza alcune figure retoriche e ricorre a nessi sintattici e scelte lessicali particolari per rendere
con maggiore incisività i temi trattati; sapresti individuare qualcuno di questi elementi nel testo?
2.2 Nel brano ricorrono simboli e temi esistenziali: individuali e rifletti su come tali motivi vengono presentati
e sviluppati nel testo.
2.3 A cosa alludono le domande «Ancora molto? [...] O non si è per caso già arrivati? Non sono forse questi
alberi, questi prati, questa bianca casa quello che cercavamo?»
2.4 «Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato
alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno:» come si può interpretare il senso di questa “immagine”
presente nel brano proposto
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo ed approfondiscila con opportuni
collegamenti ad altri testi di Buzzati e/o di autori a te noti, che abbiano trattato temi affini a quelli presenti nel brano
proposto.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e
nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua
trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo
coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo
e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non
superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1.
AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il gioco tra svago, libertà e rischio.
DOCUMENTI
CARAVAGGIO, I bari, 1594 circa. Il dipinto rappresenta in modo molto verosimile la truffa realizzata da due
bari a danno di un giovane ingenuo; notevole il contrasto tra le espressioni dei personaggi, che illustrano
perfettamente la diversa situazione psicologica dei tre protagonisti del quadro.
«Comunque sia, per l’uomo adulto e responsabile il gioco è una funzione che egli potrebbe anche tralasciare. Il
gioco è superfluo. Il bisogno di esso è urgente solo in quanto il desiderio lo rende tale. Il gioco può in qualunque
momento essere differito o non aver luogo. Non è imposto da una necessità fisica, e tanto meno da un dovere
morale. Non è un compito. […] Ecco dunque una prima caratteristica del gioco: esso è libero, è libertà.
Immediatamente congiunta a questa è la seconda caratteristica. Gioco non è la vita “ordinaria” o “vera”. È un
allontanarsi da quella per entrare in una sfera temporanea di attività con finalità tutta propria. Già il bambino sa
perfettamente di “fare solo per finta”, di “fare solo per scherzo”. [...] Tale coscienza di giocare “soltanto”, non
esclude affatto che questo “giocare soltanto” non possa avvenire con la massima serietà, anzi con un abbandono
che si fa estasi e elimina nel modo più completo, per la durata dell’azione, la qualifica “soltanto”. Ogni gioco
può in qualunque momento impossessarsi completamente del giocatore. […] Il gioco sa innalzarsi a vette di
bellezza e di santità che la serietà non raggiunge.»
Johan HUIZINGA, Homo ludens, Il Saggiatore, Milano 1983
«Tra i generi di videogioco che hanno sollecitato la riflessione critica degli studiosi in tema di dipendenza vanno
ricordati i giochi di ruolo virtuali (Role Playing Games o RPG), evoluzione tecnologica del più famoso gioco di
ruolo tradizionale Dungeons and Dragon. Analizzando i meccanismi di gratificazione che supportano l’uso dei
giochi di ruolo virtuali, Valleur e Matysiak ritengono che gran parte del fascino esercitato da questi videogiochi
sugli adolescenti scaturisca dalla possibilità di trovare in essi la grandezza e il riconoscimento sociale che questi
non trovano nella vita quotidiana, consentendo di misurare le proprie conoscenze e capacità tramite un percorso
che prevede fasi di apprendimento, sfide e riti di passaggio […]. Sebbene questo tipo di giochi richieda la
sottomissione a regole, gerarchie e classificazioni, talvolta più rigide ed inflessibili di quelle della società, in essi
il fallimento non è mai del tutto irreversibile, dal momento che si può sempre ricominciare con un’altra identità,
su un altro scenario. Aspetto non trascurabile è che la partecipazione al gioco richiede non soltanto un’estrema
fedeltà al personaggio (avatar) ed alla situazione ma anche una presenza attiva e costante che implica
collegamenti frequenti e prolungati, sino a sei o a dodici ore al giorno.»
AA. VV., I videogiochi, gli stili di vita e la salute mentale di bambini e adolescenti, in
Eurispes, 8° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza, 2007
«Anch'io tra i molti vi saluto, rosso
alabardati,
sputati
dalla terra natia, da tutto un popolo
amati.
Trepido seguo il vostro gioco.
Ignari
esprimete con quello antiche cose
meravigliose
sopra il verde tappeto, all'aria, ai chiari
soli d'inverno.
Le angosce,
che imbiancano i capelli all'improvviso,
sono da voi sí lontane! La gloria
vi dà un sorriso
fugace: il meglio onde disponga. Abbracci
corrono tra di voi, gesti giulivi.
Giovani siete, per la madre vivi;
vi porta il vento a sua difesa. V'ama
anche per questo il poeta, dagli altri
diversamente – ugualmente commosso.»
Umberto SABA, Squadra paesana, in Il canzoniere, Einaudi, Torino 1957
2.
AMBITO SOCIO-ECONOMICO
ARGOMENTO: A partire dal 1300 si sono susseguiti nel tempo diversi modelli di produzione: dal lavoro a
domicilio alla protoindustrializzazione, all'industrializzazione vera e propria, fino alle nuove forme di lavoro
precario e addirittura di schiavitù.
Rifletti sulle conseguenze prodotte da tali cambiamenti in termini di condizioni di vita dei lavoratori e loro
identità.
DOCUMENTI
La situazione della classe operaia in Inghilterra, K. Marx, F. Engels
Prima dell'introduzione delle macchine, la filatura e la tessitura della materia prima era fatta in casa dal lavoratore. La
moglie e le figlie filavano il filo, che l'uomo tesseva o che, se il capofamiglia non lo lavorava egli stesso, veniva venduto.
Queste famiglie di tessitori vivevano per lo più in campagna nelle vicinanze delle città e con il loro salario potevano
cavarsela abbastanza bene (…).
In questo modo i lavoratori vegetavano abbastanza comodamente e conducevano una vita dabbene e tranquilla in tutta
devozione e rispettabilità; la loro posizione era di gran lunga migliore di quella dei loro successori; non avevano bisogno
di affaticarsi troppo, lavoravano non più di quanto volevano e guadagnavano tuttavia ciò di cui avevano bisogno (…).
In cambio di tutto questo però erano intellettualmente morti, vivevano soltanto per il loro meschini interessi provati, per
il loro telaio e il loro orticello (…). Infatti non erano veramente esseri umani, ma semplici macchine da lavoro al servizio
dei pochi aristocratici che fino allora avevano guidato la storia; la rivoluzione industriale, invero, non ha fatto altro che
portare tutto ciò alle ultime conseguenze, completando la trasformazione dei lavoratori in pure e semplici macchine e
togliendo loro dalle mani l'ultimo resto di attività autonoma, ma appunto perciò spingendoli a pensare e a esigere una
condizione umana.
La mia vita e la mia opera, H. Ford
Il primo passo innanzi nell'opera di montaggio avvenne quando si incominciò a portare il lavoro agli operai e non gli
operai al lavoro. Ora in tutta la nostra lavorazione noi ci atteniamo a due massime: che un operaio, se possibile, non abbia
mai da fare più di un passo, e che egli non abbia bisogno di distrarsi dal ritmo del suo lavoro col piegarsi a dritta e a
sinistra (…).
Il preciso risultato dell'applicazione di queste massime è la riduzione della necessità di pensiero da parte degli operai e la
eliminazione di ogni loro movimento superfluo. L'operaio deve far possibilmente una cosa sola con un solo movimento.
La storia dei tredici, H. de Balzac
Esaminiamo per prima la categoria degli indigenti. L'operaio, il proletario, colui che per vivere deve muovere piedi e
mani, lingua e schiena, braccia e dita; colui che dovrebbe economizzare le proprie forze vitali, non fa invece che logorarle,
aggioga la moglie a qualche macchina, sfibra i figlioli inchiodando anch'essi a quel meccanismo (…).
E il lunedì incuranti del futuro, avidi di piaceri, signoroni per un giorno, credendo di poter usare delle proprie braccia
come un pittore della tavolozza, gettano il oro denaro nelle osterie che formano una cintura di fango intorno alla città:
cintura della più impudica delle Veneri, luogo in cui si perde, come al gioco, la ricchezza periodica del popolo, tanto
feroce per il piacere quanto è tranquillo nel lavoro.
Articolo da La Repubblica, 25 ottobre 2005
Tramonta l'era dei CO.CO.CO.
Interinale, parasubordinato, atipico, Co.co.co. o, come si propone adesso, Cocopro (collaboratore a progetto): Elio, 28
anni, è passato e sta passando attraverso tutte le forme di lavoro precario. “Il risultato? Non puoi affittare una casa, perché
non hai una busta paga sicura. Non puoi comprare un'automobile, perché nessuno ti dà un finanziamento. Spesso c'è il
problema del mangiare”.
Anna, quasi quarant'anni, è una grande “esperta” di call center. “Ci sono quelli di serie A e quelli di serie B o C. Io li ho
passati tutti. Dalla Tim dove ogni due ore hai una pausa di un quarto d'ora e puoi rilassare gli occhi, orecchie e gambe, a
quelli dove la pausa arriva quando non ne puoi più e devi gridare “Vado in pausa” e il capo ti dice sì o no. Nei call center
di serie B o C non trovi la tua cuffia personale, e può succedere di beccarti un herpes all'orecchio o alle labbra. Ci sono
locali dove stai bene e altri dove non c'è nemmeno il ricambio d'aria. Ho lavorato anche in un call center dove devi
rispondere al telefono e allo stesso tempo dare risposte allo sportello e nei rari momenti di pausa inserire dati nel computer.
Negli ultimi otto anni ho fatto quattro giorni di malattia in tutto. Sempre disponibile, sempre attenta. Il risultato? Faccio
parte di una generazione esasperata, perché non sono ancora riuscita a trovarmi un lavoro che non abbia una scadenza,
come il latte”.
Articolo da Il corriere del lavoro, supplemento de Il corriere della sera, 18 ottobre 2002
Il popolo dei nuovi schiavi
Sradicate dai loro paesi, con la promessa di una vita da ballerine, attrici, fotomodelle. Sradicate dalla loro terra con la
violenza, il ricatto, l'inganno. Sono le nuove schiave. Le schiave che arrivano dall'Est e dall'Africa e riempiono i viali a
luci rosse. Le stime parlano di ventisette milioni di schiavi in tutto il mondo. Ma le prigioniere del sesso sono solo uno
dei volti della moderna schiavitù. Poi ci sono i laboratori artigianali dove uomini, donne e ragazzini subiscono orari di
lavoro massacranti, con paghe da fame e condizioni igieniche insopportabili. Ci sono i cantieri senza regole se non quelle
dello sfruttamento. I lavori domestici con migliaia di donne senza orario e senza parola alla mercé dei padroni. Poi ci
sono i piccoli accattoni, costretti a mendicare per una manciata di spiccioli. I bambini costretti a lasciare la scuola per un
futuro già scritto e fatto di miseria e di paura. Gli schiavi del Duemila sono in queste categorie. Categorie che spesso non
vediamo, che popolano un mondo che ci rifiutiamo di guardare.
3.
AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: L’entusiasmo dei giovani, la disperazione dei soldati
DOCUMENTI
L’entusiasmo dei giovani
Molto è stato scritto sulla “generazione del 1914”, sui giovani che allo scoppio della Prima guerra mondiale entrarono
negli eserciti con entusiasmo e grandi speranze. In Francia e in Germania questi soldati erano coscritti, anche se molti tra
loro s’erano arruolati volontari prima della chiamata. Ma, fossero coscritti o volontari, l’entusiasmo della maggioranza
dei giovani del 1914 li collocava nella tradizione dei volontari del passato. Le molle che abbiamo esaminato più sopra
agirono ancora una volta: il patriottismo, la ricerca di uno scopo nella vita, l’amore dell’avventura, gli ideali di virilità.
(G. L. Mosse, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, Laterza, Roma-Bari 1998)
L’orrore della trincea
La giornata trascorreva in uno stato completamente nevrotico…Pensavi assurdi scongiuri per sviare la granata che sentivi
sopraggiungere. Una coazione ormai potentemente interiorizzata portava a sedersi in un certo modo e non in un altro, a
toccare oggetti particolari, e biascicare silenziosamente tra i denti ritornelli. Se questo rituale era completato, si era
salvi…fino alla bomba successiva. Questa assurdità aveva assunto i toni oscuri del fatalismo: ci si accorgeva con orrore
di essere scivolati nella superstizione, ovvero che i segni che tu stesso creavi ti si rivolgevano contro, e si finiva per
attribuire alle granate in arrivo una deliberazione e un’accuratezza che di fatto non avevano.
(E. J. Leed, Terra di nessuno, il Mulino, Bologna 1985)
Il soldato-massa
La miglior qualità del soldato nella guerra di massa di lunga durata è – secondo Gemelli – appunto l’assenza di ogni
qualità: l’essere rozzo, ignorante, passivo. Solo così è possibile appieno quella trasformazione della sua personalità che
lo rende capace di adattamento alla trincea e all’assalto, che fa di lui un materiale altamente manipolabile, un perfetto
pezzo della macchina bellica. Infatti: “La guerra è divenuta una grande macchina che deve muoversi lentamente, per
opera di migliaia di meccanismi, tutti diretti a un solo scopo”.
(…) Come l’operaio-massa, il soldato-massa deve essere forgiato in modo tale da funzionare come elemento
standardizzato di un meccanismo. Scompaiono i concetti di valore e di eroismo individuale, scompare la guerra
tradizionale e ottocentesca.
(A. Gibelli, Il soldato senza qualità. La Grande guerra e le trasformazioni del mondo mentale, Bollati-Boringhieri,
Torino, 1998)
4.
AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Tecnologia digitale e impatto sui lavoratori: opportunità o minaccia?
DOCUMENTI
«Il dibattito sull’impatto che la tecnologia esercita sul lavoro, l’occupazione e i salari è antico quanto la stessa
era industriale. […] ogni nuovo avanzamento tecnologico ha scatenato il timore di una possibile sostituzione in
massa della forza lavoro. Un fronte vede schierati quanti ritengono che le nuove tecnologie rimpiazzeranno con
ogni probabilità i lavoratori. […] Di recente, molti hanno sostenuto che il rapido progresso delle tecnologie
digitali potrebbe lasciare per strada molti lavoratori – e questo è certamente vero. Sull’altro fronte ci sono coloro
che non vedono pericoli per i lavoratori. La storia è dalla loro parte: i salari reali e il numero dei posti di lavoro
hanno conosciuto un aumento relativamente costante in tutto il mondo industrializzato sin dalla metà
dell’Ottocento, anche a fronte di uno sviluppo tecnologico senza precedenti. […] Nel 1983 l’economista premio
Nobel Wassily Leontief rese il dibattito più popolare e pepato introducendo un confronto tra gli esseri umani e i
cavalli. Per molti decenni, l’impiego dei cavalli era sembrato resistere ai cambiamenti tecnologici. Perfino
quando il telegrafo aveva soppiantato il Pony Express, la popolazione equina degli Stati Uniti aveva continuato
a crescere, aumentando di sei volte tra il 1840 e il 1900, sino a superare i 21 milioni tra cavalli e muli. Gli animali
erano fondamentali non soltanto nelle fattorie ma anche nei centri urbani in rapido sviluppo, dove trasportavano
merci e persone trainando vetture di piazza e omnibus. Poi, però, con l’avvento e la diffusione del motore a
combustione interna, la tendenza subì una brusca inversione. Quando i motori furono applicati alle automobili
in città e ai trattori in campagna i cavalli divennero in larga misura irrilevanti. […] E’ possibile una svolta simile
per la forza umana? I veicoli autonomi, i chioschi self service, i robot da magazzino e i super computer sono i
segni premonitori di un’ondata di progresso tecnologico che alla fine spazzerà via gli esseri umani dalla scena
economica? […] A meno che, ovviamente, non ci rifiutiamo di farci servire esclusivamente da robot e
intelligenze artificiali. È questa la barriera più solida contro un’economia totalmente automatizzata e il motivo
più valido per cui la forza lavoro umana non scomparirà in un prossimo futuro. Noi siamo una specie
profondamente sociale, e il desiderio di contatti umani si riflette sulla nostra vita economica. […] I clienti abituali
di un certo bar o ristorante vi si recano non soltanto per il cibo e le bevande ma anche per l’ospitalità offerta.
Allenatori e trainer forniscono una motivazione che è impossibile trovare nei libri o nei video di esercizi. I buoni
insegnanti trasmettono agli studenti l’ispirazione per continuare ad apprendere, psicologi e terapeuti stringono
con i pazienti legami che li aiutano a guarire. […] Gli esseri umani hanno bisogni economici che possono essere
soddisfatti soltanto da altri esseri umani, e ciò rende meno probabile che facciamo la fine dei cavalli.»
E. BRYNJOLFSSON e A. MCAFEE “Macchine e lavoro: perché l’uomo vincerà sui cavalli”, da
Rivista “Aspenia n. 71/2015”
«Di fronte all’inarrestabile ascesa della quarta rivoluzione industriale (informatica più intelligenza artificiale)
economisti e analisti finanziari […] hanno tentato di accreditare la tesi che, magari non subito ma almeno a lungo
termine, tutti abbiamo da guadagnare dall’invasione dei robot in fabbriche e uffici. […] A Davos si è calcolato
che, entro il 2020 nelle quindici maggiori economie mondiali l’automazione taglierà 5 milioni di posti di lavoro.
[…] si salva un posto di lavoro su tre. Appunto. Quale? Di fronte allo tsunami al rallentatore che sta investendo
la società, nessuno è in grado di dire come ne usciremo. Al massimo, gli economisti assicurano che, come in
passato, ci inventeremo nuovi lavori che oggi non immaginiamo. Ma qualche traccia più ampia, sul futuro, esiste.
E consente di dire, in due parole, che se vostro figlio non ha la stoffa dell’amministratore delegato, è bene che si
convinca a fare il giardiniere. La distinzione fondamentale, infatti, non è fra lavori qualificati e ben pagati e
quelli che non lo sono, ma fra lavori di routine (in cui i compiti sono standardizzabili e ripetibili) e quelli che
non lo sono. […] i lavori non di routine – manuali o intellettuali – sono raddoppiati: […] i lavori più impermeabili
all’invasione di robot e software sono quelli legati alla professione medica, ma anche alla scuola o più
direttamente creativi, come designer e coreografi. […] Il più impervio alla quarta rivoluzione industriale risulta
però essere il “terapista ricreativo”, che non si fa fatica a immaginare come maestro di tango.»
Maurizio RICCI, La Repubblica, 9 febbraio 2016.
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Le leggi razziali del ‘38
«Con l’espressione “leggi razziali” si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia dell’Italia
contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel corso del
1938 al fine di discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro fenomeno: l’affiorare
non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze razziste e antisemite radicate nel Paese e la loro acquisita
visibilità pubblica alla vigilia della seconda guerra mondiale.»
Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario
Isnenghi), Editori Laterza, Bari 1996
Per lo svolgimento del tuo elaborato potrà risultare utile fare riferimento ad alcuni tra i seguenti argomenti:
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il contesto storico in cui vennero emanate le “leggi razziali”;
le misure discriminatorie previste in queste leggi;
i concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”;
le origini storiche dello stereotipo antisemita;
il modo in cui queste “leggi razziali” furono applicate;
le eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci.
Potrai, infine, concludere il tuo elaborato con riflessioni e argomentazioni personali.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Essere pessimisti è più saggio: si dimenticano le delusioni e non si viene ridicolizzati davanti a tutti. Perciò presso le
persone sagge l’ottimismo è bandito. L’essenza dell’ottimista non è guardare al di là della situazione presente, ma è una
forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto
fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, ma lo rivendica per sé.
Esiste certamente anche un ottimismo stupido, vile, che deve essere bandito. Ma nessuno deve disprezzare l’ottimismo
inteso come volontà di futuro, anche quando dovesse condurre cento volte all’errore; perché esso è la salute della vita,
che non deve essere compromessa da chi è malato.»
Dietrich BONHOEFFER, Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere, Edizioni Paoline, Milano 1988
Il candidato rifletta sulla citazione tratta da un testo di Bonhoeffer e, sulla base delle sue conoscenze e dei suoi studi sul
mondo contemporaneo, esprima le sue considerazioni su un duplice modo di guardare al futuro, quello che privilegia
una visione apocalittica e negativa – distruzioni ambientali, crescita demografica incontrollata, espansione dei conflitti e
altro – e quello che, facendo leva sull’etica della responsabilità e dell’impegno, sceglie di credere e operare per
contribuire a cambiare e migliorare la realtà.
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue
(italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto
prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
ALLEGATO 2
MODELLO DI SIMULAZIONE
DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
Documento del 15 maggio
Simulazione di seconda prova
NOTA:
Il dipartimento di matematica ha programmato la simulazione
d’istituto per la seconda prova di esame di Stato (matematica) il
giorno 16 maggio 2017, pertanto il testo di questa prova non
può apparire nel presente “documento del 15 maggio”, ma
viene allegato successivamente come documento integrativo.
In questo documento, invece, viene riportata la griglia di
correzione prevista per la valutazione della prova.
ALLEGATO 3
MODELLO DI SIMULAZIONE
DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Documento del 15 maggio
Simulazione di TERZA PROVA
Classe 5F Ordinamento
A.s. 2016/2017
INGLESE
L.C.S.
NEWTON
Via Paleologi, 22/A
CHIVASSO
03/03/2017
CANDIDATO........................................................................................................................................
1. William Wordsworth and his lifetime companion Samuel Taylor Coleridge cooperated in
the composition of the Lyrical Ballads , which are still considered the manifesto of English
Romanticism. Can you point out similarities and differences of the two writers?
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2. In the remarkable poem “Easter 1916” William Butler Yeats highlights his dualistic attitude to
the problem of political commitment in a troubled country like Ireland. Comment on the statement.
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1
3. Point out the most important features of the novel Wuthering Heights by Emily Bronte.
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2
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
SIMULAZIONE TERZA PROVA
STORIA DELL’ARTE
A. S.
2016/2017
Data 6/12/2016
Cognome ………………………….……… Nome …………………………………Classe …....
Quesiti tipologia B
1) Dopo aver individuato il titolo e l'autore dell'opera di seguito riportata,il candidato
espliciti in che modo l'autore , maggiore esponente del Romanticismo tedesco, interpreta il
concetto del sublime. (max 10 righe)
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2) Le Esposizioni Universali, a partire dal 1851, furono protagoniste della espressione più
manifesta della nuova architettura del ferro. il candidato esprima quali caratteristiche
tecnico-costruttive fondamentali avrebbero dovuto avere i padiglioni espositivi citando
anche alcuni esempi. (Max 10 righe)
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3) Il candidato, illustri le tecniche innovative di Édouard Manet, che saranno punto di
partenza per la nascita della pittura impressionista, facendo riferimento alle sue opere
(Max 10 righe)
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LICEO SCIENTIFICO
CLASSICO STATALE
“ISAAC NEWTON”
CHIVASSO
SIMULAZIONE TERZA PROVA
FILOSOFIA
03/03/2017
ALLIEVO/A:
1.
CLASSE: 5F - LS
Il candidato chiarisca le ragioni del rifiuto del suicidio come via di liberazione dal dolore nel pensiero di
Schopenhauer e la soluzione che egli prospetta come autentica.
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2.
Il candidato illustri la differenza tra angoscia e disperazione nelle opere di Kierkegaard.
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3.
Il candidato confronti il concetto di alienazione in Marx con l’uso che ne fa Feuerbach.
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SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
Materia: FISICA
A.S. 2016/17
Nome ………………………………..
Classe V^ F
Chivasso 6 Dicembre 2016
Cognome ………………………………………………..
QUESITI A RISPOSTA BREVE
VOTO
SIMULAZIONE DI III PROVA
Liceo Scientifico
ISAAC NEWTON
CHIVASSO
DI FISICA
1) Definisci la potenza elettrica sviluppata in un conduttore qualsiasi. Ricava e/o scrivi l’espressione analitica se il
conduttore è di tipo ohmico con resistenza R? Quali sono le principali unità di misura della potenza e
dell’energia elettrica?
( max. 10 righe )
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2) Commenta le espressioni analitiche del campo magnetico di un filo, di una spira e un solenoide percorsi da
corrente (max. 10 righe )
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3)
In che modo sono definiti il flusso e la circuitazione di campo magnetico? In che cosa si differenziano rispetto
alle analoghe grandezze relative al campo elettrostatico? (max. 10 righe )
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Simulazione di TERZA PROVA
Classe 5F ordinamento
A.s. 2016/2017
INGLESE
L.C.S.
NEWTON
Via Paleologi, 22/A
CHIVASSO
06/12/2016
CANDIDATO.....................................................................................................................................
1. Talk at length about the famous poem Daffodils and explain why it’s the triumph of subjectivism
….............................................................................................................................................
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2. What are the reasons that lead Elizabeth Bennet to reject the first proposal made by Darcy?
What persuades her to reconsider? Discrepancies between film and novel. (Pride and Prejudice)
…................................................................................ ............................................................
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1
3. The Rime of the Ancient Mariner was put at the beginning of the Lyrical Ballads as it was the
most peculiarly romantic poem in the collection. Comment on the statement.
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2
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
A.S.
2016- 2017
Simulazione
terza prova
Alunno …………………………..
Data 3 marzo 2017
Classe 5F LS
LATINO
1. Spiega perché esiste una questione petroniana e su quali punti verte.
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2. Spiega per quali ragioni Lucano è stato definito l’anti- Virgilio.
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3. Descrivi gli epigrammi di Marziale dal punto di vista formale e contenutistico avendo anche
cura di spiegare espressioni come fulmen in clausula e struttura bipartita.
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Cognome e nome ________________________
Anno scolastico
2016/2017
Simulazione terza prova
CLASSE 5 F
1 Quale gruppo funzionale caratterizza gli alcoli, come si classificano e come si sintetizzano
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2 Il benzene dà reazioni di ………………………………..
Illustra e spiega il meccanismo
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3
Gli alcheni danno reazioni di……………………………. Illustra e spiega il meccanismo
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ALLEGATO 4
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA
Documento del 15 maggio
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
STORIA
La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Conoscenza dei contenuti
LIVELLO DI VALUTAZIONE
nessuna risposta (foglio bianco)
risposta non pertinente
risposta parzialmente fuori tema
conoscenze pressoché nulle
conoscenze frammentarie
conoscenze incomplete e/o superficiali
INDICATORE 2
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione
scarsa o nulla
parziale
superficiale e mnemonica
corretta, ma superficiale
corretta e organica
organica, originale ed efficace
INDICATORE 3
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
Competenze linguistiche
LIVELLO DI VALUTAZIONE
linguaggio inadeguato
linguaggio accettabile, ma non tecnico
linguaggio corretto con alcuni termini tecnici
linguaggio corretto e tecnico
linguaggio tecnico ed efficace
linguaggio tecnico, appropriato e rielaborato
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
0%
0%
100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
prof. Vincenzo MAIORINO
Pagina 1 di 1
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
ARTE
La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Conoscenza dei contenuti
INDICATORE 2
Applicazione e rielaborazione
INDICATORE 3
Competenze linguistiche
non ha conoscenza dell'argomento
ha una minima conoscenza dell'argomento
ha una conoscenza superficiale
ha conoscenze frammentarie e approssimate
conosce soltanto alcune tematiche/ la conoscenza non è completa
ha una sufficiente conoscenza degli argomenti e del loro significato
non riconosce, non descrive, non analizza , non contestualizza
descrive ma non riconosce/ riconosce ma non descrive
riconosce e descrive. non analizza , non contestualizza
riconosce, descrive, analizza, contestualizza in modo incompleto e/o con errori
riconosce, descrive, analizza, contestualizza non complet ./o con errori lievi
riconosce, descrive e analizza correttamente e in modo suff. Completo
non sa esporre; errori morfosintattici o ortografici. Assenza lessico specifico
espone in modo assai confuso , errori morfosintattici e/o ortografici.Assenza lessico…
esposizione,confusa e faticosa con presenza di errori . Assenza lessico specifico
espone in modo scarno/compie lievi errori ; lessico specifico minimo .
esposizione essenziale. Articolazione faticosa ma senza errori
espone in modo articolato con discreto uso del linguaggio specifico.
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
LIVELLO DI VALUTAZIONE
del tutto insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
LIVELLO DI VALUTAZIONE
del tutto insufficiente
decisamente insufficiente
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
%
0%
20%
20%
40%
50%
60%
%
0%
20%
40%
50%
60%
70%
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
0%
0%
100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
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GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
FILOSOFIA
La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Conoscenza dei contenuti
LIVELLO DI VALUTAZIONE
nessuna risposta (foglio bianco)
risposta non pertinente
risposta parzialmente fuori tema
conoscenze pressoché nulle
conoscenze frammentarie
conoscenze incomplete e/o superficiali
conoscenze non del tutto corrette
conoscenze discrete con lievi imprecisioni
conoscenze corrette, con qualche incompletezza
conoscenze complete, corrette e solide
conoscenze complete, corrette, organicamente strutturate
INDICATORE 2
Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione
scarsa o nulla
parziale
superficiale e mnemonica
corretta, ma superficiale
corretta e organica
organica, originale ed efficace
INDICATORE 3
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
ottimo
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
Competenze linguistiche
LIVELLO DI VALUTAZIONE
linguaggio inadeguato
linguaggio accettabile, ma non tecnico
linguaggio corretto con alcuni termini tecnici
linguaggio corretto e tecnico
linguaggio tecnico ed efficace
linguaggio tecnico, appropriato e rielaborato
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
0%
0%
100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
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GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
prof. Vincenzo MAIORINO
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GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
FISICA
La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito,
prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 6 descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
Conoscenze teoriche
INDICATORE 1
LIVELLO DI VALUTAZIONE
non ha conoscenza dell'argomento
ha una minima conoscenza dell'argomento
ha conoscenze frammentarie e approssimate
conosce soltanto alcune tematiche
conosce la maggior parte dei temi proposti
conosce tutti i temi proposti
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
INDICATORE 2
Correttezza di esecuzione
LIVELLO DI VALUTAZIONE
la risoluzione è completamente sbagliata
sono presenti errori concettuali gravi
viene eseguita solo una parte del problema
la risoluzione è sufficientemente corretta
la risoluzione è corretta ma ci sono alcuni errori di calcolo
la risoluzione è completamente corretta
INDICATORE 3
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
Capacità organizzativa e chiarezza
LIVELLO DI VALUTAZIONE
non ha capacità organizzativa
non si evidenzia un percorso logico
procede in modo frammentario e incompleto
procede in modo sufficientemente preciso
la risoluzione è chiara e lineare
procede in modo chiaro e motivando
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
0%
0%
100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la seguente formula, dove i coefficienti a, b e c
sono determinati in base al voto minimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
2
 punti 
punti
VOTO  a  
c
 b
p
max
p
max


Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per
ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
INGLESE
La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Rispetto della traccia e contenuto
lacunoso/contenuto sconosciuto/fuori traccia
scarno e frammentario
approssimativo e superficiale
accettabile anche se non molto approfondito
abbastanza preciso
esauriente e approfondito
INDICATORE 2
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
LIVELLO DI VALUTAZIONE
Forma e struttura
forma completamente errata
inadeguata, con numerosi errori gravi
mediocre, con errori diffusi e lacune
semplice ma accettabile (errori non gravi)
abbastanza corretta, alcuni lievi errori
corretta e fluida
INDICATORE 3
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
LIVELLO DI VALUTAZIONE
Lessico e linguaggio specifico
lessico e linguaggio inadeguati
improprio, con errori specifici
povero ma impreciso
accettabile
adeguato
vario e sempre appropriato
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
0%
0%
100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
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GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
prof. Vincenzo MAIORINO
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CANDIDATO................................................ CLASSE 5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
A) CORRETTEZZA ORTOGRAFICA, MORFOLOGICA, LESSICALE E SINTATTICA
La morfologia e la sintassi sono corrette, il lessico è appropriato/molto appropriato ; la forma
risulta incisiva e originale. Non vi sono errori di ortografia
La morfologia e la sintassi sono nel complesso corrette, il lessico è sempre o quasi sempre
appropriato.
La morfologia e la sintassi sono sostanzialmente corrette;
si rilevano talune imprecisioni nell’ortografia e/o nel lessico (lessico limitato).
Sono presenti talune improprietà di morfologia e sintassi;
si evidenziano imprecisioni nel lessico e/o nell’ortografia, ma la forma è sostanzialmente
corretta.
Sono presenti improprietà di morfologia e sintassi;
si evidenziano alcuni errori di ortografia e/o di lessico.
Vi sono gravi errori di morfologia e sintassi;
si evidenziano parecchi errori di lessico e di ortografia.
Vi sono gravi e ripetuti errori di morfologia e sintassi;
si evidenziano moltissimi errori di lessico e di ortografia.
B) RISPETTO NELLE CONSEGNE E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI
L’elaborato è pienamente rispondente alle richieste della traccia e della tipologia testuale.
Saggio breve: l’elaborato dimostra ottime capacità di analisi e confronto dei documenti.
Il contenuto è approfondito e sviluppato in ogni aspetto.
L’elaborato è pienamente aderente alla traccia.
Saggio breve: dimostra buone capacità di analisi e confronto dei documenti
Tutti gli aspetti sono trattati correttamente.
L’elaborato è pertinente alla traccia.
Saggio breve: dimostra discrete capacità di analisi e confronto dei documenti
Talune tematiche sono trattate in modo corretto ma troppo sintetico.
L’elaborato è pertinente alla traccia.
Saggio breve: dimostra sufficienti capacità di analisi e confronto dei documenti.
La trattazione di alcuni aspetti risulta superficiale;
il contenuto è solo parzialmente attinente alla traccia.
Saggio breve: dimostra limitate capacità di analisi e confronto
Gli argomenti sono trattati in modo approssimativo e con scarsi riferimenti culturali.
Saggio breve: enumera i dati senza analizzarli e confrontarli.
L’elaborato non è pertinente alla traccia.
Saggio breve: non è in grado di utilizzare i documenti per sostenere la tesi esposta.
Mancano i pertinenti riferimenti culturali e le conoscenze inerenti all’argomento.
C) ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
Il testo evidenzia un’elaborazione organica, rigorosa e complessa ed è strutturato in modo
coerente e coeso
Il testo è sviluppato in modo coerente.
Il testo è sviluppato in modo semplice ma chiaro; le argomentazioni sono motivate.
Il testo è strutturato in modo equilibrato; qualche ripetizione.
Valutazione in
quindicesimi
14-15
12-13
11
10
8-9
5-6-7
4
Valutazione in
quindicesimi
14-15
12-13
11
10
8-9
5-6-7
4
Valutazione in
quindicesimi
14-15
12-13
11
10
Il testo, talvolta, manca di coesione e/o di chiarezza. Non sempre c’è equilibrio fra le diverse
parti dell’elaborato.
Il discorso manca di coesione e tende ad essere frammentario e/o nebuloso.
Il testo è strutturato in modo disorganico e senza alcuna coesione.
D) COMPRENSIONE, CAPACITA’ DI RIFLESSIONE CRITICA, ORIGINALITA’
Dimostra ottime capacità critiche e argomentative e rivela originalità della rielaborazione.
Dimostra buone capacità critiche e argomentative e rielabora in modo personale.
Dimostra discrete capacità critiche e argomentative.
Dimostra di saper esporre i contenuti in modo corretto, ma senza rielaborarli criticamente.
Presenta pochi spunti critici e argomenta in modo non sempre efficace.
Presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo inefficace.
Non presenta spunti critici e non argomenta.
Punteggio ottenuto: ………../15
8-9
5-6-7
4
Valutazione in
quindicesimi
14-15
12-13
11
10
8-9
5-6-7
4
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
latino
La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Conoscenza dei contenuti
LIVELLO DI VALUTAZIONE
conoscenze pressochè nulle
conoscenze molto frammentarie
conoscenze incomplete e/o superficiali
complete ma superficiali con qualche imprecisione
conoscenze complete e solide
conoscenze complete e approfondite
INDICATORE 2
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
Capacità di analisi, sintesi e rielab.
scarsa o nulla
parziale e poco approfondita
mnemonica con qualche insicurezza
corretta, ma superficiale
corretta e organica
organica, originale, personale
INDICATORE 3
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
Competenze linguistiche
LIVELLO DI VALUTAZIONE
linguaggio assolutamente inadeguato
linguaggio inadeguato
linguaggio accettabile, ma impreciso
linguaggio corretto
linguaggio corretto e specifico
linguaggio ricco e pienamente appropriato
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
0%
0%
100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
prof. Vincenzo MAIORINO
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GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA
MATEMATICA
La prova prevede la risoluzione di un problema e di 5 quesiti. La correzione degli esercizi avviene prendendo
in esame al massimo 4 indicatori per ogni problema/quesito e al massimo 11 livelli per ogni indicatore, come
esemplificato di seguito:
ESEMPIO DI INDICATORI E LIVELLI PER PROBLEMA / QUESITO TIPO
INDICATORE 1
Conoscenze teoriche
LIVELLO DI VALUTAZIONE
non ha conoscenza dell'argomento
ha una minima conoscenza dell'argomento
ha una conoscenza troppo superficiale
ha conoscenze frammentarie e approssimate
conosce soltanto alcune tematiche
ha una sufficiente conoscenza degli argomenti e del loro significato
ha una conoscenza pienamente sufficiente degli argomenti e del loro significato
ha una discreta conoscenza degli argomenti proposti
mostra un buon livello di conoscenza degli argomenti proposti
conosce in modo appropriato e puntuale i temi proposti
conosce tutti i temi proposti in modo approfondito e puntuale
INDICATORE 2
Capacità logiche e argomentative
è assente ogni capacità organizzativa
sono presenti errori concettuali gravi o non è stata centrata l'analisi del prob…
l'organizzazione della risoluzione e il lessico specifico sono inadeguati
l'organizzazione della risoluzione si presenta lacunosa
la strutturazione del lavoro è abbastanza corretta, la scelta della via risoluti…
l'organizzazione della risoluzione è sufficientemente impostata e il lessico spe…
l'impostazione del lavoro è apprezzabile pur presentando qualche lieve imprecisi…
l'organizzazione nell'analisi del problema e il lessico specifico sono discreti
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono più che …
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono ottimali
INDICATORE 3
Correttezza e chiarezza degli svolgimenti
la risoluzione è completamente sbagliata
sono presenti solo alcuni passaggi logici
lo svolgimento è confuso e presenta diversi errori gravi
lo svolgimento è confuso e presenta qualche errore significativo
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali pur presentando delle imprecisi…
le procedure di calcolo sono sufficientemente chiare e puntuali
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali
la tecnica risolutiva è chiara ma senza indicazioni base a sostegno delle elabor…
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con qualche ind…
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con indicazioni…
la procedura risolutiva è completamente corretta con indicazioni puntuali e rigo…
INDICATORE 4
Completezza
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
ottimo
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
ottimo
LIVELLO DI VALUTAZIONE
l'esercizio non è stato svolto
la risoluzione è abbozzata ma fortemente incompleta
la risoluzione è abbozzata ma non può ritenersi sufficiente
la risoluzione è parziale, incompleta e non può ritenersi sufficiente
la risoluzione sviluppa solo una parte del problema e non può ritenersi pienamen…
la risoluzione copre la maggior parte del problema
la risoluzione copre quasi tutto il problema pur presentando incertezze
la risoluzione copre quasi tutto il problema senza incertezze
la risoluzione è completa, ma con imprecisioni minime
la risoluzione è completa e discretamente dettagliata
la risoluzione è completa, dettagliata e rigorosa
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gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
ottimo
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%
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60%
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100%
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA
MATEMATICA
Il punteggio grezzo previsto per ogni problema è pari a 75 e per ogni quesito è 15. Il punteggio grezzo totale
della prova è 150 e la sufficienza si raggiunge con 75 punti (50%).
In particolare sono stati considerati i seguenti pesi per ogni esercizio e per ogni indicatore:
Esercizio
Ind1 Ind2 Ind3 Ind4 punti
Problema 1 :
20 + 20 + 20 + 15 = 75
Problema 2 :
20 + 20 + 20 + 15 = 75
Quesito 1 :
5 + 5 + 3 + 2 = 15
Quesito 2 :
5 + 5 + 3 + 2 = 15
Quesito 3 :
5 + 5 + 3 + 2 = 15
Quesito 4 :
5 + 5 + 3 + 2 = 15
Quesito 5 :
5 + 5 + 3 + 2 = 15
Quesito 6 :
5 + 5 + 3 + 2 = 15
Quesito 7 :
5 + 5 + 3 + 2 = 15
Quesito 8 :
5 + 5 + 3 + 2 = 15
Quesito 9 :
5 + 5 + 3 + 2 = 15
Quesito 10 :
5 + 5 + 3 + 2 = 15
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la seguente formula:
VOTO  Vmin
 punti 
 punti 
 B 
  A

 Pmax 
 Pmax 
2
A = -4
B = 16
dove i coefficienti A e B sono determinati in funzione del voto minimo, del punteggio massimo e della
percentuale stabilita per la sufficienza; il valore dei coefficienti, per i parametri scelti, è rilevabile dalla scheda
Criteri.
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “MatEasy” in modo che venga generata una scheda per
ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
Pagina 2 di 2
ALLEGATO 5
PROPOSTA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Documento del 15 maggio
Griglia orali
•
Per le valutazioni orali si adotta la seguente tabella di corrispondenza voto-giudizio:
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello
Descrittore
Voto/10
Nullo
Non risponde
2
Gravemente
insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori
concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento
coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata;
linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente
insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa
capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse;
incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari;
linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità
nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica,
insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur
dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo;
linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di
condurre un ragionamento con qualche lentezza e se
opportunamente guidato; capacità di problem solving: se
guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare
dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito
di semplici ragionamenti; capacità di problem solving: applica i
concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio
specifico corretto; capacità di distinguere i fatti
dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere
con chiarezza una tesi o una argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di
esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere
analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di
problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici;
disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto
storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e
rielaborazione
personale;
fluidità
nell’esposizione;
disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi
e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento
storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più
soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente
appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da
ricerca e riflessione personale; capacità di problem solving: sa
trovare più soluzioni, anche originali, a problemi complessi,
riuscendo a metterle a confronto padronanza ed eleganza
nell’esposizione;
disinvoltura
nel
compiere
ampie
periodizzazioni; lettura critica di un documento, di un’opera,
di un saggio; capacità di sviluppare e comunicare risultati di
una analisi o una propria tesi in forma originale e convincente;
capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti
multidiscipinari.
10
[estratto da “Criteri di valutazione Newton 2013-2014” – delibera 15 del CD 15/10/2013]
ALLEGATO 6
RELAZIONI CONCLUSIVE
DELLE VARIE DISCIPLINE
Documento del 15 maggio
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina STORIA
DE BERNARDI / GUARRACINO
Libro adottato LA REALTA’ DEL PASSATO 3
- B.MONDADORI
Docente BONADIES Manuela
Classe 5 F Liceo Scientifico Ordinamento
Data 10 maggio 2017
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe, composta da diciassette allievi, nel corso del triennio non ha potuto giovarsi
della continuità didattica nelle discipline storico/filosofiche, cambiando docente ogni
anno. Ciononostante gli allievi si sono impegnati a costruire impalcature strumentali e
concettuali adeguate al pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La maggioranza degli studenti ha mostrato interesse vivo e partecipazione in classe e ha
lavorato con continuità ed impegno regolari, manifestando un’ottima autonomia
organizzativa.
Gli allievi hanno pertanto raggiunto gli obiettivi programmati: un livello buono
nell’acquisizione delle conoscenze, nella padronanza del lessico specifico della disciplina
filosofica e nella rielaborazione personale, sviluppando senso critico nell’approccio alla
complessità delle tematiche proposte.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
L’ultimo anno è dedicato allo studio dell’epoca contemporanea, dall’analisi delle premesse
Relazione Finale del Docente
1/9
della I guerra mondiale fino ai giorni nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma
restando l’opportunità che lo studente conosca e sappia discutere criticamente anche i
principali eventi contemporanei, è tuttavia necessario che ciò avvenga nella chiara
consapevolezza della differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali esiste
una storiografia consolidata e altri sui quali invece il dibattito storiografico è ancora
aperto.
Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto della loro
natura “geografica” (ad esempio, la distribuzione delle risorse naturali ed energetiche, le
dinamiche migratorie, le caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le
relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sarà dedicata a trattare in maniera
interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea
(a titolo di esempio: l’esperienza della guerra, società e cultura nell’epoca del totalitarismo,
il rapporto fra intellettuali e potere politico).
Obiettivi operativi specifici:
* saper analizzare un documento, una fonte o un testo storiografico, con particolare
attenzione alla distinzione tra elementi fattuali e giudizi di valore;
* saper effettuare una lettura selettiva di testi geostorico-sociali (manuali, fonti, testi
divulgativi o disciplinari) in base a criteri espliciti relativi alla specificità dell’unità
didattica oggetto di studio;
* saper riconoscere, tradurre, concettualizzare il linguaggio specifico e saper individuare i
macroconcetti fondativi (fatti, fenomeni, processi, forze sociali, spazialità, temporalità,
variabili di civiltà);
*
saper tematizzare, ossia ricostruire operativamente fatti e fenomeni con relativa
contestualizzazione sociale, spaziale e temporale;
* saper classificare, datare, periodizzare e correlare i fenomeni storico-sociali;
* saper analizzare, elaborare, porre a confronto le fonti storiche;
* saper comparare diversi quadri di civiltà, società, culture, sistemi economici, giuridici e
politici.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento: lezioni frontali realizzate
coinvolgendo attivamente gli studenti in un costante dialogo educativo. Lettura guidata e
Relazione Finale del Docente
2/9
commentata dei testi filosofici e della letteratura critica sugli argomenti. Utilizzo di
materiale filmico e digitale di contenuto filosofico.
Riepilogando, le modalità di lavoro che sono state utilizzare sono:
lezione frontale
lezione interattiva
problem solving
lavoro di gruppo
discussione guidata
attività di recupero/sostegno
Nello specifico sono stati adottati i seguenti strumenti didattici:
Libro di testo
Dispense o fotocopie
Sussidi audiovisivi
Sussidi informatici
Atlanti storici
Quaderno di appunti ed esercitazioni
Articoli tratti da giornali e riviste
Opere letterarie e saggi
Spettacoli teatrali e cinematografici
Conferenze, dibattiti, ecc.
Viaggio di istruzione (Salisburgo e Vienna)
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
In accordo con quanto riportato nel Piano di Lavoro, sono stati adottati i criteri di
valutazione stabiliti in sede di Dipartimento e cioè quelli riportati di seguito.
Per la valutazione delle prove scritte:
Nel caso di test a risposta multipla predefinita si stabilisce che la sufficienza verrà
assegnata col 60% delle risposte esatte.
Relazione Finale del Docente
3/9
Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta, saranno adottati al
massimo 3 indicatori ed, al massimo, 6 indicatori:
1. CONOSCENZA DEI CONTENUTI
nulle
frammentarie
incomplete o superficiali
complete, ma superficiali
con qualche imprecisione
complete e solide
complete ed approfondite
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
0%
20%
40%
60%
discreto
buono/ottimo
80%
100%
2. CAPACITÀ DI ANALISI, SINTESI E RIELABORAZIONE
scarse o nulle
parziale o poco approfondita
mnemonica con qualche
insicurezza
corretta ma superficiale
corretta e organica
corretta, originale, personale
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
0%
20%
40%
sufficiente
discreto
buono/ottimo
60%
80%
100%
3. COMPETENZE LINGUISTICHE
assolutamente inadeguate
inadeguate
accettabili ma imprecise
corretto
corretto e specifico
ricco e pienamente
appropriato
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Il Dipartimento in questo genere di prova prevede l’assegnazione del voto minimo 1 nel
caso di compito consegnato in bianco, e del voto minimo 2 in ogni altro caso. Poiché sarà
possibile somministrare agli allievi test di verifica a tipologia mista, e variare, a seconda
delle finalità e delle necessità, il grado di difficoltà delle domande, nonché delle righe a
disposizione per la risposta, sarà possibile per il docente avvalersi dei criteri sovraelencati
(e dei corrispondenti livelli) in modo selettivo, purchè sia sempre rispettata la
graduazione da 0% al 100%.
Relazione Finale del Docente
4/9
Per la valutazione delle interrogazioni:
Per la valutazione delle interrogazioni, ci si atterrà alla tabella della pagina seguente, che
ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori ed indicatori.
Livello
Nullo
Gravemente
insufficiente
Decisamente
insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo/
Eccellente
Descrittore
Non risponde
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori
concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento
coerente; linguaggio ed esposizione inadeguati.
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa
capacità di ragionamento; incapacità di stabilire
collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità
nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica,
insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma non
sempre adeguato.
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità
di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se
opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di
pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia
nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specifico
corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e
dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una
tesi o una argomentazione.
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di
esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di
cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi;
disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto
storico; buona proprietà di linguaggio.
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e
rielaborazione
personale;
fluidità
nell’esposizione;
disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi,
eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un
evento
storico
complesso;
linguaggio
pienamente
appropriato; capacità di individuare nessi con altre
discipline.
Voto/10
2
3
4
5
6
7
8
9/10
In sede di Consiglio di Classe, si sono valutati positivamente l’impegno e l’interesse
dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente
partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento mostrato dall’allievo
nel corso dell’anno scolastico.
Relazione Finale del Docente
5/9
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati:
Verso la società di massa
Masse, individui e relazioni sociali
Sviluppo industriale e razionalizzazione produttiva
I nuovi ceti
Istruzione e informazione
Gli eserciti di massa
Suffragio universale, partiti di massa, sindacati
La questione femminile
Riforme e legislazione sociale
I partiti socialisti e la Seconda Internazionale
I cattolici e la Rerum novarum
Il nuovo nazionalismo
L’Europa nella belle époque
Un quadro contraddittorio
Le nuove alleanze
La Francia tra democrazia e reazione
Imperialismo e riforme in Gran Bretagna
La Germania guglielmina
I conflitti di nazionalità in Austria-Ungheria
La Russia e la rivoluzione del 1905
Verso la guerra
Le nuove sfide all’egemonia europea
Il ridimensionamento dell’Europa
La guerra russo-giapponese
La rivoluzione in Cina
Imperialismo e riforme negli Stati Uniti
L’Italia giolittiana
La crisi di fine secolo
La svolta liberale
Decollo industriale e progresso civile
La questione meridionale
I governi Giolitti e le riforme
Il giolittismo e i suoi critici
La politica estera, il nazionalismo, la guerra di Libia
Socialisti e cattolici
La crisi del sistema giolittiano
La prima guerra mondiale
Dall’attentato di Sarajevo alla guerra europea
Relazione Finale del Docente
6/9
1914-15: dalla guerra di movimento alla guerra di usura
L’intervento dell’Italia
1915-16: la grande strage
La guerra nelle trincee
La nuova tecnologia militare
La mobilitazione totale e il «fronte interno»
1917: la svolta del conflitto
L’Italia e il disastro di Caporetto
1917-18: l’ultimo anno di guerra
I trattati di pace e la nuova carta d’Europa
La rivoluzione russa
Da febbraio a ottobre
La rivoluzione d’ottobre
Dittatura e guerra civile
La Terza Internazionale
Dal «comunismo di guerra» alla Nep
La nascita dell’Urss: costituzione e società
Da Lenin a Stalin: il socialismo in un solo paese
L’eredità della grande guerra
Mutamenti sociali e nuove attese
Il ruolo della donna
Le conseguenze economiche
Il «biennio rosso» in Europa
Rivoluzione e reazione in Germania
La stabilizzazione moderata in Francia e in Gran Bretagna
La Repubblica di Weimar fra crisi e stabilizzazione
La ricerca della distensione in Europa
Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo
I problemi del dopoguerra
Il «biennio rosso» in Italia
Un nuovo protagonista: il fascismo
La conquista del potere
Verso lo Stato autoritario
La grande crisi: economia e società negli anni ’30
Crisi e trasformazione
Gli Stati Uniti e il crollo del 1929
La crisi in Europa
Roosevelt e il New Deal
Il nuovo ruolo dello Stato
I nuovi consumi
Le comunicazioni di massa
La scienza e la guerra
Relazione Finale del Docente
7/9
La cultura della crisi
Totalitarismi e democrazie
L’eclissi della democrazia
L’avvento del nazismo
Il Terzo Reich
Il contagio autoritario
L’Unione Sovietica e l’industrializzazione forzata
Lo stalinismo
La crisi della sicurezza collettiva e i fronti popolari
La guerra di Spagna
L’Europa verso la catastrofe
L’Italia fascista
Il totalitarismo imperfetto
Il regime e il paese
Cultura e comunicazioni di massa
La politica economica
La politica estera e l’Impero
L’Italia antifascista
Apogeo e declino del regime
Il tramonto del colonialismo
Il declino degli imperi coloniali
Il Medio Oriente: nazionalismo arabo e sionismo
Rivoluzione e modernizzazione in Turchia
L’Impero britannico e l’India
Nazionalisti e comunisti in Cina
La seconda guerra mondiale
Le origini
La distruzione della Polonia e l’offensiva al Nord
La caduta della Francia
L’Italia in guerra
La battaglia d’Inghilterra e il fallimento della guerra italiana
L’attacco all’Unione Sovietica e l’intervento degli Stati Uniti
Il «nuovo ordine». Resistenza e collaborazionismo
1942-43: la svolta della guerra
L’Italia: la caduta del fascismo e l’armistizio
L’Italia: guerra civile, Resistenza, liberazione
La sconfitta della Germania
La sconfitta del Giappone e la bomba atomica
Guerra fredda e ricostruzione
Le conseguenze della seconda guerra mondiale
Le Nazioni Unite e il nuovo ordine economico
Relazione Finale del Docente
8/9
La fine della «grande alleanza»
La divisione dell’Europa
L’Unione Sovietica e le «democrazie popolari»
Gli Stati Uniti e l’Europa occidentale negli anni della ricostruzione
La rivoluzione comunista in Cina e la guerra di Corea
Guerra fredda e coesistenza pacifica
Il 1956: la destalinizzazione
L’Italia repubblicana
Dalla liberazione alla repubblica
La crisi dell’unità antifascista
La Costituzione repubblicana
Le elezioni del ’48 e la sconfitta delle sinistre
La ricostruzione economica
Gli anni del centrismo
IL DOCENTE
GLI ALLIEVI
_________________________
______________________________
______________________________
Relazione Finale del Docente
9/9
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
Libro adottato
“Il Cricco Di Teodoro Itinerario nell’arte” - versione gialla vol.4 e
vol.5 - Zanichelli
Docente GIANFIGLIO PATRIZIA
Classe 5F Liceo scientifico di Ordinamento
Data 10 maggio 2017
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
In accordo con le indicazioni curriculari ministeriali, contenute nel Piano di Lavoro di
Dipartimento, le lezioni del corso di Disegno e Storia dell’Arte si sono articolate in due ore
settimanali, (4^ ora del lunedì e 5^ ora del giovedì) e hanno previsto l’abbandono del corso di
Disegno, per dare più spazio allo studio della Storia dell’Arte, in previsione dell’Esame di Stato.
Il gruppo classe, con il quale vi è stata continuità didattica nel corso del triennio, si è mostrato
abbastanza disciplinato con adeguata partecipazione e interesse verso la disciplina. Gran parte di
essi ha raggiunto una buona preparazione di base e complessivamente si attestata su un livello di
preparazione medio-alto.
Nel primo trimestre è stata effettuata l’uscita didattica al Palazzo Carignano e Palazzo Lascaris,
come consolidamento del percorso artistico della Torino Barocca e approfondimento della fase
ottocentesca, collegata al risvolto storico del museo del Risorgimento (Palazzo Carignano) e della
sede del Consiglio Regionale del Piemonte (Palazzo Lascaris).
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Verificati, quindi i mezzi espressivi usati precedentemente e osservate le capacità di
concentrazione, d'ascolto, nonché l’interesse, la curiosità e le conoscenze in relazione al
linguaggio visuale, si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di
Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento:
Relazione conclusiva
1/7
2.1 FINALITA’
L’insegnamento della storia dell’arte si propone di fornire agli studenti un’ampia ed
essenziale cultura di base attraverso:
 l’acquisizione di strumenti e i metodi per la lettura, la comprensione e la valutazione dei
prodotti artistici;
 lo sviluppo di un atteggiamento critico nei confronti di ogni forma di comunicazione visiva,
anche quella divulgativa e di massa;
 lo sviluppo di una sensibilità estetica-critica congiunta alla creatività e alla capacità di
comunicare con le immagini, attraverso l’uso corretto di strumenti e metodologie adeguate,
opportunamente indicate.
 l’interesse profondo e responsabile verso il patrimonio artistico locale, nazionale ed
internazionale, fondato sulla consapevolezza del suo valore estetico, storico-culturale.
2.2 OBIETTIVI SPECIFICI
Relativamente agli Obiettivi Specifici da conseguire per la Quinta Liceo Scientifico
di Ordinamento si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di
Dipartimento:
-
Sapere utilizzare in modo proprio e adeguato il linguaggio specifico della disciplina
-
Essere capaci a rielaborare in modo originale e critico i contenuti degli argomenti proposti
-
Saper cogliere i nessi pluridisciplinari
-
Operare collegamenti interdisciplinari in modo autonomo
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, in accordo con il Piano di Lavoro di
Dipartimento, si conviene che:
•
Lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata, nel corso
di tutto l’anno scolastico, per evitare eccessivi carichi di lavoro e adeguarsi allo stile
di apprendimento di ogni allievo, offrendo opportuni tempi di recupero e
chiarimento.
•
Le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate
introdotte da mappe concettuali e/o presentazioni video, per raggiungere meglio
l’obiettivo del rigore espositivo e del corretto uso della terminologia specifica della
disciplina.
•
Quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul
testo con adeguati approfondimenti
•
Si sono affiancati al libro di testo l’utilizzo di presentazioni multimediali, schede e
altro materiale bibliografico fornito dall’insegnante.
Relazione conclusiva
2/7
Nel predisporre l’ itinerario didattico si è avuto cura di mettere in luce analogie e
connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi e/o interdisciplinari, inoltre si è
tenuto conto delle specifiche esigenze della classe e del feed-back ottenuto in itinere allo scopo di
realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Per stimolare lo studente all’apprendimento, alla rielaborazione personale, alla capacità critica e
alle abilità sociali, sono stati proposti lavori di approfondimento in piccoli gruppi o individuali, atti
alla preparazione ed esposizione di tematiche di studio.
La trattazione tali tematiche sono state integrate con schede e/o mappe, anche in relazione alle
uscite didattiche effettuate – Torino e viaggio di istruzione a Vienna-Salisburgo.
Sono stati inoltre sviluppati e/o approfonditi individualmente dagli allievi temi e autori, anche in
relazione al proprio percorso multidisciplinare per la tesina d’esame.
Riepilogando, le modalità di lavoro che si sono utilizzare sono:
lezione frontale
lezione interattiva
problem solving
lavoro di gruppo
discussione guidata
attività di laboratorio
attività di recupero/sostegno
Gli strumenti di lavoro sono:
libro di testo
schede, fotocopie, mappe e schemi
sussidi audiovisivi
sussidi informatici
laboratorio
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che deve attestare il livello di acquisizione delle competenze
previste per la disciplina, pertanto
affinché sia appropriata ai contenuti e alle
caratteristiche degli allievi, è stata effettuata attraverso la somministrazione di prove di
diversa tipologia e durata. Sono state dunque previste prove scritte con test a risposta
multipla e/o aperta, quali simulazioni di terza prova per l’Esame di stato), relazioni e
schede di lettura e analisi dell’opera d’arte, prove orali con esposizione e presentazione
(anche multimediale) di lavori di approfondimento.
In particolare, in accordo con quanto riportato nel Piano di Lavoro del Dipartimento, sono
stati effettuati i seguenti momenti di verifica sommativa:
‐
nel trimestre, due verifiche scritte e due verifiche orali;
‐
nel pentamestre, due verifiche scritte, di cui una simulazione di terza prova
(tipologia B) e due verifiche orali (di cui una somministrata sotto forma di
questionario)
Relazione conclusiva
3/7
Si evidenzia inoltre che:
 nelle valutazioni in itinere, sia scritte che orali, sono stati previsti l’adozione dei
elementi aggiuntivi (+) o sottrattivi (-) , secondo la seguente tabella di
corrispondenza numerica:
elemento
valore
esempio
+
+ 0.25
6 + = 6.25
½
+ 0.50
6 ½ = 6.50
-
- 0.25
6 - = 5.75
 nella valutazione complessiva finale, si è considera anche l’impegno e l’attenzione
verso la disciplina che ha ponderato la media matematica verso un arrotondamento
per eccesso o per difetto, qualora tale elementi siano stati negativi (dimenticanze,
scarsa puntualità, ecc);
4.1 Valutazione delle prove scritte
I criteri di attribuzione del punteggio nelle verifiche scritte hanno tenuto conto della
correttezza e completezza nella trattazione dei vari quesiti, nonché delle caratteristiche
espositive (chiarezza, ordine, struttura) come riportato nella tabella sottostante:
Livello
Descrittore
Voto/10
Nullo
Non manifesta interesse e non partecipa alle attività. Prova non
eseguita
2
Gravemente
insufficiente
Prova del tutto inadeguata con gravi errori concettuali
3
Decisamente
insufficiente
Imprecisioni lessicali diffuse e scarsa conoscenza dei contenuti
4
Insufficiente
Conoscenze modeste con lacune
5
Sufficiente
Conoscenze minime e comprensione dei concetti fondamentali.
6
Discreto
Conoscenze discrete e autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti
7
Buono
Autonomia nella elaborazione e adeguata applicazione dei principi
esposti
8
Ottimo
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate
9
Eccellente
Perfezione nella esecuzione degli elaborati. Rielaborazione personale ed
autonoma dei problemi proposti.
10
Nello specifico alla verifica scritta, effettuata come simulazione di terza prova –tipologia
B - è stata valutata con l’attribuzione del punteggio in quindicesimi e relativa conversione
in decimi, secondo la griglia di valutazione di istituto, come riportato negli allegati del
documento del 15 maggio, a cui si rimanda.
Relazione conclusiva
4/7
4.2 Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti come nella tabella
seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori:
Livello
Descrittore
Voto/10
Nullo
Non risponde
2
Gravemente
insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali;
palese incapacità di condurre un discorso coerente; assenza di
collegamenti; linguaggio ed esposizione inadeguati
3
Decisamente
insufficiente
Conoscenze frammentarie; non strutturate , confuse; difficoltà nello
stabilire collegamenti tra i contenuti ; linguaggio inadeguato
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione
effettuata in forma mnemonica; insicurezza nei collegamenti;
linguaggio non sempre adeguato
5
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di
condurre un ragionamento con qualche lentezza, solo se
opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma consolidate; discreta capacità di effettuare
collegamenti e di condurre in modo autonomo semplici ragionamenti,
esprimendo con chiarezza una tesi o un’argomentazione; linguaggio
adeguato
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di espressione;
autonomia di ragionamento ; capacità di analisi e di cogliere analogie e
differenze tra autori e tematiche artistiche; linguaggio appropriato e
capacità di contestualizzazione.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione
personale; fluidità nella esposizione, sapendo cogliere analogie e
differenze tra autori e tematiche artistiche; linguaggio pienamente
appropriato, capacità di individuare nessi con altre discipline .
9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e
riflessione personale; padronanza e eleganza nella esposizione;
disinvoltura nel costruire ampie periodizzazioni; lettura critica di
un’opera d’arte, capacità di sviluppare e comunicare risultati di una
analisi in forma originale e convincente, capacità di effettuare
autonomamente ampi collegamenti multidisciplinari.
10
.
Relazione conclusiva
5/7
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati nell’ambito dei contenuti teorici della disciplina, che
sono stati affrontati con la lettura di relative opere significative, operando confronto tra periodi
coevi, precedenti e successivi, talvolta sviluppati e/o approfonditi individualmente dagli allievi.
Il Romanticismo
 Il contesto e i temi del romanticismo:
 La rappresentazione della natura e del sublime nelle opere più significative di
Friedrich, Constable e Turner
 Il realismo e l’impeto nelle opere di Géricault in particolare “La zattera della
Medusa”, “L’alienata”;
 il patriottismo nelle opere di Delacroix in particolare “La Libertà che guida il
popolo” e di Hayez in particolare “Il bacio”.
Il Realismo
 La poetica del vero di Courbet e Daumier
 L’esperienza italiana dei macchiaioli (cenni)
L’Architettura nell’Ottocento
 l’Urbanistica e le nuove architetture di fine ottocento:
 nuovi materiali e nuove tipologie costruttive nelle opere di Eiffel, Antonelli,
Paxton
 l’Eclettismo storicistico
 l’esperienza di Violet-le-Duc e la questione del Restauro
 il nuovo volto delle città in particolare Vienna
L’Impressionismo
 Eduard Manet il precursore, in particolare “Colazione sull’erba”, “Olympia”, “Il bar
delle Folies Bergère”
 la rivoluzione pittorica degli impressionisti:
Claude Monet, Auguste Renoir , Edgar Degas
 Fotografia e Pittura
Il Postimpressionismo
 Il Puntinismo e la teoria del colore: Gorge Seurat, Paul Signac
 La tecnica italiana -Il Divisionismo - : Segantini e Pellizza da Volpedo (cenni)
 L’innovazione della tecnica grafica: Toulouse-Lautrec
 Tre artisti rivoluzionari:
 Paul Gauguin come precursore del Simbolismo e dei Fauves
 Paul Cézanne come precursore del Cubismo
 Vincent Van Gogh come precursore dell’Espressionismo
Relazione conclusiva
6/7
Verso il Primo Novecento
 I presupposti dell’Art Nouveau: le “Arts and Crafts” di Morris e Ruskin
L’Art Nouveau:
 il nuovo gusto borghese e lo sviluppo delle arti applicate;
 l’architettura innovativa di Gaudì, Guimard, Hoffmann;
 la Secessione Viennese: Wagner, Olbrich e Loos;
 l’arte nuova e il decorativismo di Klimt in particolare “Il bacio” e le due
“Giuditta";
Il Novecento delle Avanguardie Storiche
 I Fauves e Matisse, in particolare “La danza”
 L’Espressionismo: il gruppo Die Brücke; Edvard Munch; Egon Schiele e
Kokoschka; Kirkener e Nolde
 Il Cubismo:
 l’esperienza di Pablo Picasso in particolare “Les demoiselles d’Avignon” e
“Guernica”;
 l’esperienza di Braque in particolare “Le Quotidien, violino e pipa”.
 Il Futurismo un fenomeno italiano:
 Boccioni in particolare “La città che sale” , “Stati d’animo: gli addii”, “Forme
uniche della continuità nello spazio”;
 Balla, in particolare “Dinamismo di un cane al guinzaglio”e “Velocità astratta”
“Velocità astratta +rumore” ;
 le architetture di Sant’Elia;
 dall’Arte meccanica all’Aeropittura: il Futurismo di Depero e Severini (cenni)
 Il Dadaismo:la provocazione nelle opere di Arp, Duchamp, Man Ray.
 Il Surrealismo: la rappresentazione dell’inconscio attraverso le opere di Ernst
(opere a scelta individuale), Magritte (opere a scelta individuale) , di Dalì
(opere a scelta individuale), di Mirò in particolare “Il carnevale di Arlecchino”, .
 L’Astrattismo: da “Der Blaue Reiter” a “De Stijl” attraverso le opere (a scelta
individuale) di Marc, Kandinskij, Klee, Mondrian.
 La Metafisica , il richiamo all’ordine e il Novecento Italiano : De Chirico, Savinio,
Carrà e Morandi (opere a scelta individuale)
 la Scuola di Parigi : Chagall e Modigliani (cenni).
L’Architettura Razionalista
 Dal Deutcher Werkbund all’International Style;
 Il Bauhaus:
 I grandi Maestri:
 LudwingMies van der Rohe
 Alvar Aalto
 Le Corbusier
 Frank Lloyd Wright
 L’architettura razionalista in Italia (cenni)
Il secondo Novecento (cenni)
Relazione conclusiva
7/7
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina FILOSOFIA
Libro adottato
N.Abbagnano-G.Fornero
La ricerca del pensiero - PARAVIA- vol.3
Docente BONADIES Manuela
Classe 5 F Liceo Scientifico Ordinamento
Data 10 maggio 2017
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe, composta da diciassette allievi, nel corso del triennio non ha potuto giovarsi
della continuità didattica nelle discipline storico/filosofiche, cambiando docente ogni
anno. Ciononostante gli allievi si sono impegnati a costruire impalcature strumentali e
concettuali adeguate al pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La maggioranza degli studenti ha mostrato interesse vivo e partecipazione in classe e ha
lavorato con continuità ed impegno regolari, manifestando un’ottima autonomia
organizzativa.
Gli allievi hanno pertanto raggiunto gli obiettivi programmati: un livello buono
nell’acquisizione delle conoscenze, nella padronanza del lessico specifico della disciplina
filosofica e nella rielaborazione personale, sviluppando senso critico nell’approccio alla
complessità delle tematiche proposte.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
Relazione Finale del Docente
1/9
classe in questione relativamente alle seguente disciplina: Filosofia.
Le finalità dell'insegnamento della filosofia sono:
1. La formazione culturale completa di tutti gli studenti del triennio attraverso la presa di
coscienza dei problemi connessi alle scelte di studio, di lavoro e di vita, ed un approccio
ad essi di tipo storico-critico-problematico.
2. La maturazione di soggetti consapevoli della loro autonomia e del loro situarsi in una
pluralità di rapporti naturali ed umani, implicante una nuova responsabilità verso se
stessi, la natura e la società, un'apertura interpersonale ed una disponibilità alla feconda e
tollerante conversazione umana.
3. La capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro
condizioni di possibilità e sul loro «senso», cioè sul loro rapporto con la totalità
dell'esperienza umana.
4. L'attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento
della loro storicità.
5. L'esercizio del controllo del discorso, attraverso l'uso di strategie argomentative e di
procedure logiche.
6. La capacità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili, anche in
rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali
trasformazioni scientifiche e tecnologiche.
Gli obiettivi di apprendimento alla fine del triennio:
– Riconoscere e utilizzare il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica (ad
es. natura, spirito, causa, ragione, principio, fondamento, idea, materia, essere, divenire,
esperienza, scienza, diritto, dovere, individuo, persona, società, Stato).
– Analizzare testi di autori filosoficamente rilevanti, anche di diversa tipologia e differenti
registri linguistici (dal dialogo al trattato scientifico, agli aforismi etc).
– Compiere, nella lettura del testo, le seguenti operazioni:
– definire e comprendere termini e concetti;
– enucleare le idee centrali;
– ricostruire la strategia argomentativa e rintracciarne gli scopi;
Relazione Finale del Docente
2/9
– saper valutare la qualità di un'argomentazione sulla base della sua coerenza interna;
– saper distinguere le tesi argomentate e documentate da quelle solo enunciate;
– riassumere, in forma sia orale che scritta, le tesi fondamentali;
– ricondurre le tesi individuate nel testo al pensiero complessivo dell'autore;
– individuare i rapporti che collegano il testo sia al contesto storico di cui è documento, sia
alla tradizione storica nel suo complesso;
– dati due testi di argomento affine, individuarne analogie e differenze;
– Individuare analogie e differenze tra concetti, modelli e metodi dei diversi campi
conoscitivi, a partire dalle discipline che caratterizzano i diversi indirizzi di studio;
– Confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei filosofi allo stesso problema.
– Individuare e analizzare problemi significativi della realtà contemporanea, considerati
nella loro complessità.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento: lezioni frontali realizzate
coinvolgendo attivamente gli studenti in un costante dialogo educativo. Lettura guidata e
commentata dei testi filosofici e della letteratura critica sugli argomenti. Utilizzo di
materiale filmico e digitale di contenuto filosofico.
Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono:
lezione frontale
lezione interattiva
problem solving
lavoro di gruppo
discussione guidata
attività di recupero/sostegno
Nello specifico sono stati adottati i seguenti strumenti didattici:
Libro di testo
Dispense o fotocopie
Dizionario filosofico
Quaderno di appunti ed esercitazioni
Articoli tratti da giornali e riviste
Relazione Finale del Docente
3/9
Opere letterarie e saggi
Spettacoli teatrali e cinematografici
Conferenze, dibattiti, ecc.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
In accordo con quanto riportato nel Piano di Lavoro, sono stati adottati i criteri di
valutazione stabiliti in sede di Dipartimento e cioè quelli riportati di seguito.
Per la valutazione delle prove scritte:
Nel caso di test a risposta multipla predefinita si stabilisce che la sufficienza verrà
assegnata col 60% delle risposte esatte.
Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta, saranno adottati al
massimo 3 indicatori ed, al massimo, 6 indicatori:
1. CONOSCENZA DEI CONTENUTI
nulle
frammentarie
incomplete o superficiali
complete, ma superficiali
con qualche imprecisione
complete e solide
complete ed approfondite
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
0%
20%
40%
60%
discreto
buono/ottimo
80%
100%
2. CAPACITÀ DI ANALISI, SINTESI E RIELABORAZIONE
scarse o nulle
parziale o poco approfondita
mnemonica con qualche
insicurezza
corretta ma superficiale
corretta e organica
corretta, originale, personale
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
0%
20%
40%
sufficiente
discreto
buono/ottimo
60%
80%
100%
3. COMPETENZE LINGUISTICHE
assolutamente inadeguate
inadeguate
accettabili ma imprecise
Relazione Finale del Docente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
0%
20%
40%
4/9
corretto
corretto e specifico
ricco e pienamente
appropriato
sufficiente
discreto
buono/ottimo
60%
80%
100%
Il Dipartimento in questo genere di prova prevede l’assegnazione del voto minimo 1 nel
caso di compito consegnato in bianco, e del voto minimo 2 in ogni altro caso. Poiché sarà
possibile somministrare agli allievi test di verifica a tipologia mista, e variare, a seconda
delle finalità e delle necessità, il grado di difficoltà delle domande, nonché delle righe a
disposizione per la risposta, sarà possibile per il docente avvalersi dei criteri sovraelencati
(e dei corrispondenti livelli) in modo selettivo, purchè sia sempre rispettata la
graduazione da 0% al 100%.
Per la valutazione delle interrogazioni:
Per la valutazione delle interrogazioni, ci si atterrà alla tabella della pagina seguente, che
ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori ed indicatori.
Livello
Descrittore
Voto/10
Nullo
Non risponde
2
Gravemente
insufficiente
Decisamente
insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori
concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento
coerente; linguaggio ed esposizione inadeguati.
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa
capacità di ragionamento; incapacità di stabilire
collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità
nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica,
insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma non
sempre adeguato.
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità
di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se
opportunamente guidato; linguaggio accettabile.
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di
pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia
nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specifico
corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e
dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una
tesi o una argomentazione.
Relazione Finale del Docente
3
4
5
6
7
5/9
Buono
Ottimo/
Eccellente
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di
esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di
cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; 8
disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto
storico; buona proprietà di linguaggio.
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e
rielaborazione
personale;
fluidità
nell’esposizione;
disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi,
eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un 9/10
evento
storico
complesso;
linguaggio
pienamente
appropriato; capacità di individuare nessi con altre
discipline.
In sede di Consiglio di Classe, si sono stati valutati positivamente l’impegno e l’interesse
dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente
partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel
corso dell’anno scolastico.
5. PROGRAMMA SVOLTO
VERSO IL ROMANTICISMO
I.Kant, Critica del Giudizio
Temi del romanticismo tedesco
L’idealismo romantico tedesco
FICHTE
Infinitizzazione e struttura dialettica dell’io
Idealismo e dogmatismo
La missione sociale del dotto
HEGEL
Tesi di fondo del sistema
La dialettica
La Fenomenologia dello Spirito
Coscienza, autocoscienza, ragione
Relazione Finale del Docente
6/9
Le figure dell’autocoscienza (servo/signore – la coscienza infelice)
L’Enciclopedia delle scienze filosofiche
La filosofia dello spirito soggettivo
La filosofia dello spirito oggettivo (diritto, morale, eticità e sue istituzioni)
Lo spirito assoluto (arte, religione, filosofia)
SCHOPENHAUER
Le radici culturali del sistema
Il mondo come mia rappresentazione
La volontà
Il pessimismo
Le vie di liberazione dal dolore
L’arte
L’etica della pietà
L’ascesi
KIERKEGAARD
Le vicende biografiche
L’esistenza come possibilità
La critica all’hegelismo
Gli stadi dell’esistenza
L’angoscia, la disperazione, la fede
FEUERBACH
Destra e sinistra hegeliana
Critica all’Idealismo
La critica a Hegel
La critica alla religione
Umanismo
MARX
Relazione Finale del Docente
7/9
Vita e opere
Critica a Hegel e alla società borghese
La religione - Confronto con Feuerbach
Il materialismo storico
Il Manifesto
Il Capitale
La società comunista
NIETZSCHE
Il periodo giovanile
La nascita della tragedia
Apollineo e dionisiaco
Il periodo illuministico
La filosofia del mattino
La morte di Dio e la fine della metafisica
Gli scritti del meriggio
Il superuomo
L’eterno ritorno
L’ultimo Nietzsche
La trasvalutazione dei valori
La volontà di potenza
Il nichilismo
FREUD
La rivoluzione psicoanalitica
L’inconscio e le pulsioni
I sogni, gli atti mancati, le nevrosi
La teoria della sessualità
Il complesso edipico
Gli sviluppi della psicanalisi
Relazione Finale del Docente
8/9
HEIDEGGER
L’esistenzialismo
Essere e tempo
CLIL philosophy lessons:
Are there universal values?
Pros and cons: a competitive debate
MY OWN VALUE SYSTEM
PLATO vs PROTAGORAS
KANT vs MILL
NIETZSCHE vs KANT
IL DOCENTE
GLI ALLIEVI
_________________________
______________________________
______________________________
Relazione Finale del Docente
9/9
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina FISICA
Libro adottato
Consonni-Pizzorno-Ragusa- I perché della fisica- vol.2 e 3
- Tramontana
Docente Morello Lino
Classe 5F Liceo scientifico di ordinamento
Data 8 maggio 2017
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe ha mantenuto un atteggiamento serio e propositivo durante l’intero triennio
liceale, dimostrando sempre una sufficiente partecipazione al dialogo educativo e una
costante disponibilità verso uno studio serio e impegnato.
Tutto ciò ha comportato una crescita sul piano culturale maggiormente evidente in un
numeroso gruppo di allievi, che grazie ad un continuo impegno e a buone capacità, ha
ottenuto dei risultati finali più che sufficienti e/o discreti, con alcune punte d’eccellenza.
Un altro gruppo è pervenuto ad un livello di sola sufficienza grazie ad uno studio più
scolastico, saltuario e non sempre approfondito e solo alcuni hanno raggiunto un livello di
preparazione non pienamente sufficiente in tutti gli argomenti trattati.
Per questo motivo la trattazione teorica a livello qualitativo ha prevalso sulle
dimostrazioni, nulla togliendo alla risoluzioni di problemi ed esercizi sugli argomenti
svolti.
Il comportamento durante l’intero anno scolastico è sempre stato corretto.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico di ordinamento.
FISICA
Al termine del quinto anno l’allievo ha acquisito, per ciascun argomento, le competenze
necessarie per risolvere problemi riguardanti l’elettricità e l’elettromagnetismo; in
particolare per ciascun argomento ha acquisito le seguenti conoscenze e abilità ritenute
obiettivi minimi:
-conoscere i contenuti esaminati;
Relazione conclusiva
1/11
-utilizzare un linguaggio specifico;
-utilizzare formule e leggi nella risoluzione di semplici problemi aperti o chiusi;
-ricondurre fenomeni diversi agli stessi principi, cogliendo analogie strutturali;
-“ leggere” una legge fisica, individuandone i legami di proporzionalità tra le variabili e i
limiti di variabilità.
Nella stesura del prospetto si è adottata la seguente LEGENDA:
il prospetto rappresenta l’insieme dei nuclei tematici trattati, le finalità che sono state
perseguite nello sviluppare i singoli nuclei, gli obiettivi di dettaglio a cui si è puntato
nello svolgimento del nucleo tematico; questi obiettivi, in definitiva, descrivono sia i
contenuti che sono stati sviluppati sia le abilità che gli studenti hanno raggiunto. In
questa forma il prospetto racchiude e comprende contenuti e obiettivi minimi.
Nucleo tematico
Conoscenze
Abilità
4.1
Le cariche
elettriche e la
legge di
Coulomb
- Metodi di elettrizzazione.
- Descrivere l'elettrizzazione per
contatto, strofinio e induzione e
interpretarli.
- Conduttori e isolanti elettrici.
- Cenni di struttura atomica
della materia.
- L'unità di misura della carica
elettrica.
- La legge di Coulomb.
- La costante dielettrica
relativa e assoluta.
- Il principio di
sovrapposizione delle forze
elettriche.
Relazione conclusiva
- Calcolare la forza tra due cariche
puntiformi, nel vuoto e nei
dielettrici.
- Applicare il principio di
sovrapposizione delle forze.
- Descrivere il fenomeno della
polarizzazione dei dielettrici.
2/11
Nucleo tematico
Conoscenze
Abilità
4.2
Dalle forze ai
campi
- Il concetto di campo.
- Definizione operativa di
campo gravitazionale.
- Descrivere il passaggio
dall'interazione a distanza al
concetto di campo.
- Definizione operativa di
campo elettrico.
- Calcolare il campo gravitazionale
generato da una massa.
- Campo elettrico di una carica
puntiforme e di più cariche
puntiformi.
- Determinare (in modulo, direzione
e verso) il campo elettrico generato
da una carica puntiforme.
- Rappresentazione dei campi
elettrici mediante le linee di
forza.
- Determinare il campo elettrico
generato da più sorgenti
puntiformi.
- Flusso del campo elettrico e
teorema di Gauss.
- Ricavare informazioni sul campo
elettrico esaminando mappe di linee
di forza.
- Calcolare il flusso del campo
elettrico attraverso una superficie
assegnata.
4.3
II potenziale
elettrico e la
capacità
elettrica
- Il carattere conservativo della
forza elettrostatica.
- Definire l'energia potenziale
elettrica e il potenziale elettrico.
- L'energia potenziale elettrica
e il potenziale elettrico.
- Calcolare l'energia potenziale di un
sistema formato da due o più
cariche puntiformi.
- La relazione tra campo
elettrico e potenziale.
- La differenza di potenziale
elettrico. Il moto delle cariche
nei campi elettrici.
- Calcolare l'energia potenziale
elettrica associata a particolari
campi elettrici uniformi.
- La circuitazione del campo
elettrostatico.
- Ricavare la relazione tra campo
elettrico e potenziale (caso del
campo uniforme).
- Campo elettrico e potenziale
di un conduttore carico in
equilibrio elettrostatico.
- Scrivere le equazioni di moto di una
carica elettrica all'interno di campi
elettrici uniformi.
- Capacità elettrica. Il
condensatore.
- Applicare il teorema di Coulomb.
- Il collegamento dei
condensatori.
- L'energia e la densità di
energia di un condensatore
carico.
Relazione conclusiva
- Calcolare la capacità elettrica di un
conduttore.
- Risolvere problemi sui
condensatori.
3/11
4.4
La corrente
elettrica nei
metalli
- Il circuito elettrico e la
corrente elettrica.
- L'intensità della corrente.
- Rappresentare un circuito elettrico
elementare indicando i suoi
componenti.
- Gli strumenti di misura
elettrici.
- Calcolare l'intensità di una corrente
elettrica.
- La resistenza di un
conduttore.
- Risolvere semplici circuiti elettrici
applicando le leggi di Ohm.
- Le leggi di Ohm.
- Calcolare la resistenza equivalente
di un circuito.
- La forza elettromotrice e la
resistenza interna del
generatore elettrico.
- La potenza elettrica.
- Il collegamento in serie e in
parallelo delle resistenze.
- L'effetto Joule. Il circuito RC
alimentato in tensione
continua.
Nucleo tematico
Conoscenze
Abilità
4.5
Il campo
magnetico
- Fenomeni magnetici.
- Descrivere fenomeni magnetici e
interpretarli in termini di campo.
- Definizione operativa di
campo magnetico: il vettore
induzione magnetica.
- Campi magnetici prodotti
dalla corrente elettrica
continua: filo, spira circolare,
solenoide.
- La forza che un campo
magnetico esercita su un
circuito percorso da corrente.
- La forza tra fili percorsi da
corrente.
- Il momento magnetico.
- II flusso e la circuitazione del
campo magnetico.
- Definire, mediante il circuito
esploratore, il campo magnetico in
una regione dello spazio.
- Calcolare e rappresentare
vettorialmente il campo magnetico
di particolari distribuzioni di
correnti continue: filo rettilineo,
spira circolare e solenoide.
- Calcolare la forza su un tratto di
conduttore percorso da corrente e
immerso in un campo magnetico.
- Calcolare la forza tra fili percorsi da
corrente.
- Determinare il momento meccanico
su una spira percorsa da corrente e
immersa in un campo magnetico.
- Calcolare il flusso e la circuitazione
di un campo magnetico.
Relazione conclusiva
4/11
Nucleo tematico
Conoscenze
Abilità
4.6
II moto delle
cariche
elettriche nei
campi
magnetici
- La forza di Lorentz.
- Calcolare la forza di Lorentz su una
carica in moto in un campo
magnetico.
Nucleo tematico
Conoscenze
Abilità
5.1
L’induzione
elettromagnetica
- La legge di FaradayNeumann-Lenz.
- Descrivere esperimenti in cui si
producono correnti indotte.
- L’autoinduzione.
- Calcolare la forza elettromotrice
indotta e la corrente indotta.
- II moto delle cariche in un
campo magnetico uniforme.
- II campo magnetico nella
materia.
- Le extracorrenti di apertura
e di chiusura di un circuito.
- L’energia e la densità di
energia di un campo
magnetico.
- La produzione e il trasporto
della corrente alternata.
- Calcolare il raggio della traiettoria
circolare descritta da una carica in
un campo magnetico.
- Stabilire il verso di circolazione
della corrente indotta.
- Ricavare l’induttanza di un
solenoide.
- Rappresentare, in funzione del
tempo, la corrente di un circuito
RL alimentato in continua.
- Ricavare l’espressione
dell’energia e della densità di
energia di un campo magnetico.
- Spiegare il principio di
funzionamento di un alternatore
e di un trasformatore.
- Rappresentare l’andamento di
una corrente alternata.
- Le quattro equazioni di
5.2
Maxwell.
La sintesi dell’
- La corrente di spostamento.
elettromagnetismo
- Le onde elettromagnetiche.
- Lo spettro delle onde
elettromagnetiche.
Relazione conclusiva
- Scrivere, enunciare e spiegare
correttamente le quattro
equazioni di Maxwell.
- Mostrare come le equazioni di
Maxwell prevedono l’esistenza
delle onde elettromagnetiche.
- Ricavare la velocità di
propagazione di un’onda
elettromagnetica.
5/11
Modulo: FISICA MODERNA
Nucleo
tematico
Conoscenze
Abilità
- L’esperimento di Michelson e Morley e -Esporre le problematiche da cui ha preso
La teoria
il della
problema dell’etere.
l’avvio la teoria della relatività ristretta.
relatività
- Gli assiomi della relatività ristretta.
- La dilatazione degli intervalli di
tempo.
- La contrazione delle lunghezze.
- Le equazioni di trasformazione di
Lorentz.
-Descrivere l’esperimento di Michelson e
Morley e la sua importanza storica.
-Enunciare gli assiomi della relatività
ristretta e mostrare come da essi
discendano la dilatazione dei tempi e la
contrazione delle distanze.
- L’equazione di trasformazione delle
- Scrivere correttamente le equazioni di
trasformazione di Lorentz e spiegarle.
- Il principio di equivalenza.
-Applicare le formule relativistiche per la
composizione delle velocità.
velocità.
-Enunciare il principio di equivalenza e il
principio di relatività generale, illustrando
alcune implicazioni.
La
dinamica
relativistica
-La massa relativistica.
- Gli acceleratori di particelle.
-L’energia relativistica.
- Scrivere le formule relativistiche della
massa, dell’energia totale e dell’energia
cinetica e interpretarle.
-L’equivalenza massa-energia.
-La relazione tra energia e quantità di
moto.
.
- Definire l’energia di massa a riposo e
calcolarla.
- Calcolare l’energia in joule e in
elettronvolt.
- Ricavare la relazione tra energia e
quantità di moto.
- Discutere il principio di equivalenza
massa-energia, anche mediante esempi.
- La radiazione del corpo nero e la sua
La crisi
della fisica interpretazione classica.
- Le ipotesi di Planck.
classica
- L’effetto fotoelettrico.
- Gli spettri atomici.
- Il modello planetario di atomo.
- L’atomo di Bohr.
- Descrivere le problematiche inerenti la
distribuzione di energia di un corpo nero e
la sua interpretazione classica.
- Descrivere la soluzione proposta da
Planck per il corpo nero.
- Descrivere l’effetto fotoelettrico e
l’interpretazione di Einstein.
- Stabilire se una data radiazione è in
grado di provocare effetto fotoelettrico in
un materiale assegnato.
- Descrivere i primi modelli atomici fino a
quello all’atomo di Bohr.
- Mostrare come il modello di Bohr rende
ragione degli spettri di emissione e di
assorbimento degli atomi.
Relazione conclusiva
6/11
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento:
•
lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso
dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni
tempi di recupero e chiarimento agli studenti;
•
le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per
raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo
quale specifico mezzo del linguaggio scientifico;
•
quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul
testo, con adeguati esercizi.
Ho cercato di predisporre l’itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e
connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne
l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Ove necessario ho apportato modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feedback ottenuti in itinere tenendo conto delle specifiche esigenze della classe.
Nel presentare i vari temi ho messo in evidenza i concetti che stanno alla base dei diversi
principi fisici, facendo più volte osservare il carattere sperimentale di questa disciplina ma
al tempo stesso teorica.
L’attività di recupero è stata svolta in itinere e durante la settimana di pausa didattica.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli
obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si è osservata la capacità dell'allievo di:
• conoscere i contenuti dei diversi nuclei
• applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo
• analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica
• prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle
nonché l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali:
• leggere e interpretare un testo di carattere scientifico
• comunicare e formalizzare procedure
• rappresentare e convertire oggetti matematici
• rielaborare in modo personale e originale i contenuti
• partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni
Sono stati proposti test a risposta multipla, a risposta breve, compiti scritti, prove orali e
una simulazione di prova d’esame.
Relazione conclusiva
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Valutazione delle prove scritte
Per la valutazione dei test ci si è attenuti alle indicazioni approvate dal C.dei Docenti.
Per la simulazione di terza prova si è adottato il foglio di correzione TerzaP.
Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata dal Collegio Docenti.
Relazione conclusiva
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5. PROGRAMMA SVOLTO di FISICA
Il programma di fisica è iniziato con il campo elettrico, passando al
potenziale elettrico, capacità e correnti elettriche, perché questi argomenti
fondamentali e propedeutici allo svolgimento dei successivi non sono stati
trattati nell’anno precedente per questioni di tempo.
Per motivi didattici, visti i tempi ristretti a disposizione e i risultati
ottenuti, ho ritenuto di non approfondire con dimostrazioni le leggi e/o
relazioni matematiche trattate e, seppur a volte spiegate e dimostrate, di
non richiederle nelle interrogazioni, ma saperle applicare e trattare a livello
qualitativo.
CARICHE ELETTRICHE E CAMPO ELETTRICO
-
Elettrizzazione per strofinio, contatto e induzione
La carica, la conservazione della carica
Conduttori ed isolanti
Legge di Coulomb; analogie e differenze con la legge di gravitazione universale
Concetto di campo elettrico e linee di forza
Il campo elettrico di una carica puntiforme; sovrapposizione di campi
Il flusso del campo elettrico e il teorema di Gauss
Applicazione teorema di Gauss: distribuzione sferica di carica e piana
IL POTENZIALE ELETTRICO
-
La forza elettrostatica è conservativa
Lavoro, differenza di potenziale e il moto delle cariche
Energia potenziale elettrica di cariche puntiformi
Il potenziale elettrico
Conduttori in equilibrio elettrostatico
Superfici equipotenziali e campo elettrico. Relazione tra potenziale e campo
elettrico.
Moto di una carica in un campo elettrico
La circuitazione del campo elettrostatico
Il campo elettrico e il potenziale di un conduttore sferico e di due piastre
La capacità elettrica di un conduttore
La capacità di un condensatore piano
Il condensatore; inserimento di un dielettrico in un condensatore piano
Collegamento di condensatori in serie e in parallelo
Energia elettrica immagazzinata in un condensatore
LA CORRENTE ELETTRICA NEI METALLI
- La corrente elettrica. L’intensità della corrente elettrica.
Relazione conclusiva
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-
La resistenza elettrica di un conduttore
Le leggi di Ohm
Il generatore elettrico
Resistenze in serie e parallelo. Resistenza equivalente
I circuiti.
L’effetto Joule della corrente elettrica
Circuiti RC
IL MAGNETISMO
-
Esperimento di Oersted
Definizione di campo magnetico
Le linee del campo magnetico
Campo magnetico generato da un filo percorso da corrente
Il campo magnetico di una spira e di solenoide
La forza su un conduttore percorso da corrente
La forza tra due fili paralleli percorsi da corrente (Ampere)
L’azione del campo magnetico su una spira percorsa da corrente
Momento meccanico e magnetico di una spira
Flusso del campo magnetico e teorema di Gauss
Circuitazione del campo magnetico e teorema di Ampere
Forza di Lorentz
Il moto delle cariche elettriche in un campo magnetico uniforme
L’esperimento di Thomson (qualitativo) e lo spettrometro di massa
L’effetto Hall
Il campo magnetico nella materia. Sostanze diamagnetiche, ferromagnetiche e
paramagnetiche
MOTO DI CARICHE ELETTRICHE E L’INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
-
Induzione elettromagnetica
Legge di Faraday- Neumann
La corrente indotta e la legge di Lenz
Autoinduzione; induttanza di un circuito
Il circuito R-L in tensione continua
L’energia e la densità di energia del campo magnetico
L’alternatore. La corrente alternata
Il trasformatore. Trasporto dell’energia elettrica
LE EQUAZIONI DI MAXWELL
-
Concetto di flusso e di circuitazione di un vettore
Circuitazione del campo elettrico
Circuitazione del campo magnetico
Il termine mancante e la generalizzazione della legge di Ampere
La corrente di spostamento
Le equazioni di Maxwell
Relazione conclusiva
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- Le onde elettromagnetiche.La velocità, la densità di energia e l’intensità delle onde
elettromagnetiche.
LA TEORIA DELLA RELATIVITA’ RISTRETTA
-Sistemi di riferimento inerziali e le trasformazioni galileiane
-L’ esperimento di Michelson e Morley
-Gli assiomi della teoria della relatività
-La dilatazione degli intervalli di tempo
-La contrazione delle lunghezze
-Le equazioni di trasformazione di Lorentz
-La simultaneità degli eventi
-L’ equazione di trasformazione delle velocità
-Relatività generale: il principio di equivalenza e il principio di relatività generale
LA DINAMICA RELATIVISTICA
-La massa relativistica
-L’ energia relativistica
-Unità di misura della massa, dell’energia e della quantità di moto
-La relazione tra energia e quantità di moto
LA CRISI DELLA FISICA CLASSICA
-La radiazione del corpo nero
-L’ ipotesi di Planck sulla quantizzazione dell’energia
-L’ ipotesi dei “ quanti di luce” di Einstein
-L’ effetto fotoelettrico
-Gli spettri atomici
-I modelli atomici
-Il modello dell’atomo di Bohr
L’ insegnante
I rappresentanti
Chivasso, 8 Maggio 2017
Relazione conclusiva
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Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina INGLESE
Libro adottato Performer Culture and Literature vol. 1+2 e 3
Docente ORLAREI Maria Pia
Classe 5F Liceo scientifico di Ordinamento
Data 08/05/17
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe ha seguito un percorso formativo di inglese piuttosto accidentato, ed ha visto
l’alternarsi di diversi docenti: un primo insegnante li ha seguiti per tre anni poi è andato in
pensione, quindi durante il quarto anno la classe è stata affidata ad una docente che è
risultata poi perdente posto; questo ultimo anno è avvenuto quindi un nuovo cambio e la
classe mi è stata assegnata.
In genere è assai difficile instaurare un rapporto costruttivo e fecondo con un gruppo
classe che ti viene affidato soltanto all’ultimo anno di corso, vi sono spesso reticenze e
pregiudizi da entrambe le parti, ed il lavoro ne risente.
Non è stato così. Sin dall’inizio la maggioranza degli allievi si è mostrata motivata e molto
collaborativa, ed in breve tempo si è instaurato un rapporto di fiducia e stima reciproca
che ha fatto sì che anche i ragazzi più deboli (in classe è presente un gruppo, seppur
minoritario, di allievi poco motivati e poco attivi) abbiano tentato, talora con successo, di
colmare le lacune pregresse e di affrontare lo studio della lingua e della letteratura con
maggiore dedizione.
Va detto comunque che la classe vanta anche studenti molto capaci, seri, che si sono
dedicati allo studio della materia con grande passione, continuità e rigore, ottenendo in
media risultati molto positivi, decisamente lusinghieri.
Relazione conclusiva
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2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico di ordinamento:
Lingua
Lo studente dovrà acquisire strutture, abilità e competenze linguistico-comunicative
corrispondenti al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento al fine di
raggiungerne la padronanza. In particolare dovrà consolidare il proprio metodo di
studio nell’uso della lingua straniera per l’apprendimento di contenuti non
linguistici, coerentemente con l’asse culturale caratterizzante ciascun liceo e con il
proseguimento degli studi e/o con l’ambito di attività professionale di interesse
personale.
Cultura
Lo studente approfondirà gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio
(ambiti storico-sociale, artistico e letterario) con particolare riferimento alle
problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea. Lo
studente sarà guidato all’elaborazione di prodotti culturali di diverse tipologie e
generi, su temi di attualità, cinema, musica, arte e letteratura a seconda della
caratterizzazione culturale propria di ciascun liceo. In particolare, utilizzerà le nuove
tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti, esprimersi creativamente e
comunicare con interlocutori stranieri.
Obiettivi minimi
•
Conoscenze:
conoscere il contesto storico-sociale del periodo trattato, i generi letterari predominanti nel
periodo e le relative aree semantiche; conoscere il lessico, le strutture grammaticali, le
funzioni, la pronuncia inerenti a testi stilisticamente anche complessi. Conoscere il
linguaggio letterario/scientifico.
•
Capacità:
saper applicare le conoscenze ed esercitare le abilità acquisite in modo pertinente e con un
lessico appropriato.
saper comprendere, analizzare e commentare il più autonomamente possibile i testi scritti,
di varia natura; saper parlare del periodo storico/letterario e degli autori trattati;
saper usare le tecniche necessarie per elaborare un riassunto e commento scritto e orale;
saper scrivere un CV e una Cover Letter.
padroneggiare i punti grammaticali di cui al punto 3.
•
Competenze:
Essere in grado di interagire con scioltezza e spontaneità in situazioni di vita quotidiana,
usando sia il linguaggio informale che formale; sostenere una conversazione su argomenti
storico-letterari inerenti al programma.
Relazione conclusiva
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Obiettivi di eccellenza
Essere in grado di interagire fluentemente in situazioni di vita quotidiana e di
sostenere una conversazione su argomenti storico-letterari inerenti al programma.
Essere in grado di sostenere una conversazione inerente a possibili situazioni legate al mondo
accademico e del lavoro.
Essere in grado di comprendere programmi e film in lingua originale.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, il Dipartimento ha convenuto a suo
tempo che:
-
lo svolgimento del programma sarà distribuito in maniera equilibrata nel corso
dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni
tempi di recupero e chiarimento agli studenti.
-
quanto spiegato in classe dovrà poi essere rinforzato dal lavoro a casa, sugli
appunti, sul testo, con adeguati esercizi.
-
si potranno affiancare al libro di testo fotocopie preparate dal docente ed eventuali
altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire
argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi
affrontati.
Il docente avrà cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce
analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne
l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Ove necessario apporterà modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back
ottenuti in itinere che terranno conto delle specifiche esigenze della classe.
Riepilogando, le modalità di lavoro che si intendono utilizzare sono:
•
•
•
•
•
•
•
lezione frontale
lezione interattiva
problem solving
lavoro di gruppo
discussione guidata
attività di laboratorio
attività di recupero/sostegno
Gli strumenti di lavoro sono:
•
libro di testo
•
•
•
•
•
dizionario bilingue e monolingue
dispense o fotocopie (eventualmente)
sussidi audiovisivi
sussidi informatici
laboratorio
Relazione conclusiva
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In particolare, per l’attività di recupero sono previsti:
•
corsi di recupero in itinere
•
sportello
Sono inoltre previste attività di approfondimento:
•
utilizzo della posta elettronica e web
•
visione e commento di film in lingua originale
•
lettura di testi classici
•
eventuale lettorato in lingua straniera
•
eventuale corso monografico di letteratura in Powerpoint
•
corsi per le certificazioni europee
•
spettacoli teatrali in lingua straniera
•
scambio culturale e/o stage all’estero
•
partecipazione a concorsi di lingua straniera.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
Premessa
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento.
Elemento essenziale sarà il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in
relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in
modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti.
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento
è opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso
tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei
contenuti. Saranno previsti perciò test a risposta multipla, dialoghi da ricomporre,
completare e creare, questionari di verifica della comprensione orale e scritta, redazione di
testi (lettere, descrizioni, racconti, relazioni…) dettati, esercizi strutturali, prove di lettura
(pronuncia e intonazione), colloqui su strutture di conversazioni, esposizioni orali,prove
pluridisciplinari.
Per la valutazione delle prove scritte:
In ogni verifica scritta verranno indicati i criteri di attribuzione del punteggio (in genere
collegato a correttezza e completezza nella produzione orale e scritta, nonché alle
caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio verrà poi
trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel
caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso viene comunicato e
formalizzato alla riconsegna della prova.
Relazione conclusiva
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Si stabilisce, in accordo con gli altri Dipartimenti, che la sufficienza verrà assegnata col
60% delle risposte esatte; per gli scritti delle varie materie ( quindi anche di lingua
straniera ) si stabilisce che il punteggio vari dal 2 al 10 con l’assegnazione del voto minimo
1 solo nel caso di compito consegnato in bianco; per quanto riguarda gli elaborati che
prevedano un testo argomentativo o una analisi testuale dell’ambito umanistico sia mono
che multidisciplinari si adotta la griglia del dipartimento di lettere che prevede un
intervallo di valutazione dal 3 al 10.
Tabella di corrispondenza punteggio, espresso in centesimi, e voto
Punteggio/100
0-20
25
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
Voto/10
2
2.5
3
3.5
4
4.5
5
5.5
6
6.5
7
7.5
8
8.5
9
9.5
10
Sarà possibile riempire gli intervalli (es. da 35 a 40) con voti del tipo 4- oppure (es. tra 40 e 45) con
voti del tipo 4+.
Per la valutazione delle interrogazioni:
Tutti i Dipartimenti decidono di adottare la griglia del dipartimento di Storia e Filosofia,
sulla quale i singoli dipartimenti hanno effettuato minime integrazioni o variazioni per
adeguarla alle esigenze della proprie discipline.
L’intervallo di valutazione previsto va dal 3 al 10 riservando la valutazione del 2 alla sola
scena muta.
Gli allievi che non si presentano alle prove programmate scritte o orali verranno verificati
anche senza preavviso, in ordine alle necessità ed opportunità individuate dal docente.
Per la valutazione delle interrogazioni ci si atterrà allo schema seguente, che ha la funzione
di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori.
Relazione conclusiva
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Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello
Descrittore
Voto/10
Nullo
Non risponde
Gravemente
Conoscenze estremamente frammentarie o nulle; gravi errori
strutturali; lessico inadeguato, povero e ripetitivo.
Decisamente
insufficiente
Conoscenze frammentarie, non strutturate, confuse; esposizione
mediocre con varie imprecisioni ed errori ripetuti nel lessico e
nella pronuncia.
Insufficiente
Conoscenze modeste; esposizione non sempre corretta; scelta
lessicale non sempre appropriata; presenza di errori nella
pronuncia ed intonazione.
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; esposizione
generalmente corretta; lessico essenziale; presenza di alcuni
errori nella pronuncia ed intonazione.
6
Discreto
Conoscenze abbastanza sicura; esposizione corretta; scelta
lessicale non sempre appropriata;presenza di alcuni errori non
gravi nella pronuncia e nell’intonazione.
7
Buono
Conoscenze sicure; padronanza nell’esposizione; scelta lessicale
appropriata; pronuncia generalmente corretta.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; padronanza nell’esposizione;
scelta lessicale ampia; correttezza nella pronuncia e intonazione.
9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da
ricerca e riflessione personale; padronanza e disinvoltura nell’
esposizione; scelta lessicale ricca ed approfondita; correttezza
nella pronuncia ed intonazione.
insufficiente
2
3
4
5
10
In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse
dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente
partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel
corso dell’anno scolastico.
Valutazioni comuni
Il Dipartimento di Lingue si riserva di effettuare test di lingua per classi parallele
soprattutto nei primi tre anni.
Si ipotizzano test di simulazione della terza prova comuni nelle classi quinte ed eventuali
scambi di insegnanti/classi in simulazioni di colloquio in lingua in vista dell’Esame di
Stato.
Relazione conclusiva
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5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati nel corso dell'anno. Vorrei a tale proposito
precisare che nello svolgimento del programma mi sono soffermata sull'inquadramento
storico dei movimenti letterari e dei singoli autori, di cui ho approfondito le caratteristiche
principali ed i temi affrontati, mentre scarsa rilevanza è stata data alla vita dei singoli
autori, se non in casi particolari.
Per quanto riguarda questa classe, con cui ho iniziato a lavorare soltanto in quinta, ho
proceduto con lo svolgimento del programma in modo alquanto inusuale: poiché nel
biennio precedente non erano stati analizzati i lavori di William Shakespeare (soltanto
alcuni sonetti), ho ritenuto importante iniziare quest’anno lo studio della letteratura
inglese con l’analisi di brani tratti da due tragedie molto conosciute: Romeo e Giulietta e
Macbeth.
Non ho comunque inserito questo lavoro propedeutico nel programma su cui gli studenti
saranno tenuti a rispondere all’esame di stato.
THE EARLY ROMANTIC AGE: AN AGE OF REVOLUTIONS
Industrial Society
The Sublime: a new sensibility
THE ROMANTIC SPIRIT
Emotion versus reason
Romantic Poetry
William Wordsworth and nature Daffodils
Composed upon Westminster Bridge
Tintern Abbey (line 55)
Samuel Taylor Coleridge and sublime nature The Rime of the Ancient Mariner
The Killing of the Albatross (Part I)
A Wiser and a Sadder Man (Part VII)
John Keats and unchanging nature
Ode on a Grecian Urn
Ode to a Nightingale
To Autumn
The Novel of Manners
Jane Austen and the theme of love Pride and Prejudice (We have seen and commented
Relazione conclusiva
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the whole film, so students are expected to master the
plot, characters and themes)
THE VICTORIAN AGE: COMING OF AGE
The early Victorian Period: The first half of Queen Victoria's reign – Life in the Victorian
town
The Victorian Compromise
The Later Years of Queen Victoria's Reign
Life in Victorian Britain
The Victorian Novel
Charles Dickens and children Oliver Twist Oliver wants some more
Hard Times The definition of a horse
Emily Bronte
Wuthering Heights I am Heathcliff
Haunt me then
Victorian Poetry
Alfred Tennyson
Ulysses
Aestheticism and Decadence
New Aesthetic Theories
The pre-Raphaelite Brotherhood – Dante Gabriele Rossetti: Ecce Ancilla Domini
Ophelia
The Awakening Conscience
Aestheticism – Walter Pater and the Aesthetic Movement
Oscar Wilde: the brilliant artist and the dandy The Picture of Dorian Gray
Basil's Studio
I would give my soul
Relazione conclusiva
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THE MODERN AGE - THE DRUMS OF WAR
The Edwardian Age
Britain and World War I
The Twenties and the Thirties
The Second World War
The Age of Anxiety
Modern Poetry: Tradition and Experimentation
William Butler Yeats and Irish nationalism
Easter 1916
The Second Coming
The Lake Isle of Innisfree
The Wild Swans at Coole
When You Are Old
Thomas Stearns Eliot and the alienation of modern man
The Love Song of J. Alfred Prufrock
The Waste Land
The Burial of the Dead (I and II)
The Fire Sermon
THE GREAT WATERSHED
A deep cultural crisis – Sigmund Freud: a window on the unconscious – The Modernist
spirit
The Modern Novel
The Stream of consciousness and the interior monologue
James Joyce: a modernist writer - lettura integrale di quattro racconti dalla raccolta
Dubliners:
The Sisters
Eveline
Clay
The Dead
Ulysses :
The Funeral
Relazione conclusiva
9/11
Stephen’s Monologue: Proteus (A point live dog grew into sight across the sand…)
Molly’s Monologue: Nostos - Penelope
The Bloomsbury Group
Virginia Woolf and the 'Moments of Being' Mrs Dalloway
Clarissa and Septimus
FROM BOOM TO BUST
The Usa in the first decades of the 20th century
Edward Hopper and the poetry of silence Nighthawks
Gas
A NEW WORLD ORDER
Britain between the Wars
World War II and after
The dystopian novel
George Orwell and political dystopia
Animal Farm Old Major’s Speech
The Execution
1984
Big Brother is watching you
Newspeak
How can you control memory?
William Golding and dystopian allegory
Imagining the future Cormac McCarthy
Lord of the Flies
The Road
A View to a Death
You have to carry the Fire
The Theatre of the Absurd and Samuel Beckett
The Theatre of the Absurd
Samuel Beckett Waiting for Godot
Relazione conclusiva
Nothing to be done
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ROADS TO FREEDOM
Turbulent times in Britain
Mid-century America
MOVING FORWARD
Britain: the Thatcher years and beyond
Ian McEwan and Thatcher’s England
The Child in Time
A Sense of Loss
Chivasso, 8 Maggio 2017
La docente
Maria Pia Orlarei
Relazione conclusiva
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Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina ITALIANO
Libro adottato Il piacere dei testi Vol. 4, 5, 6 , vol. Leopardi. Baldi- Paravia
Docente MISTERO Stefania
Classe 5F Liceo scientifico di ordinamento
Data 10 maggio 2017
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
Insegno Italiano in 5F dalla classe prima. Gli allievi si sono avvicinati alla disciplina con
entusiasmo e con rigore metodologico. Lo studio della grammatica e della lingua è stato
sostenuto positivamente dallo svolgimento parallelo del programma di latino.
L’approdo allo studio della letteratura nel triennio ha consentito agli allievi un
arricchimento sul piano terminologico e lessicale e allo stesso tempo un approccio più
critico e personale a tutti i testi in generale e a quelli letterari in particolare.
In termini di profitto il livello raggiunto mediamente dalla classe è buono, più in dettaglio
si possono distinguere tre livelli.
Un numero davvero esiguo di allievi, pur avendo raggiunto la sufficienza, ha maturato
una preparazione un po’ superficiale e una conoscenza degli argomenti poco
interiorizzata.
Un numero ben più considerevole di allievi ha sviluppato un metodo di lavoro serio e
rigoroso che ha permesso loro di raggiungere risultati soddisfacenti sia nella produzione
scritta che in quella orale.
Infine una parte tutt’altro che esigua della classe ha concluso il ciclo scolastico con un
bagaglio di conoscenze e competenze decisamente notevoli che si esprimono sia nello
scritto che nell’orale attraverso produzioni ricche e corrette e che facilitano la creazione di
proficui rapporti interdisciplinari con altre materie.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico di ordinamento.
Le principali competenze interdisciplinari che l’allievo deve acquisire sono:
Relazione conclusiva
1/11
•
•
•
•
•
saper ricostruire il quadro culturale di un’epoca;
saper analizzare i contenuti e i temi visti nella loro rilevanza simbolica per
l’immaginario collettivo delle diverse epoche;
saper analizzare le caratteristiche formali e strutturali del testo, nella
prospettiva di affinare e perfezionare gli strumenti di analisi dei testi
letterari;
saper ripercorrere il sistema dei generi e la sua evoluzione;
saper
promuovere
una
maggiore
consapevolezza
critica
nell’interpretazione dei testi (comprendere la lingua, storicizzare il
significato di termini o concetti, relazionare sempre il testo al contesto
storico culturale).
A) Acquisizione della padronanza nell'impiego dello strumento linguistico, curando in
particolare:
• proprietà lessicale;
• ricchezza ed articolazione del patrimonio espressivo
• controllo dei diversi livelli espressivi e stilistici del linguaggio;
• correttezza morfo-sintattica;
• uso "critico" della lingua.
B) Capacità di elaborare un testo scritto secondo le diverse tipologie previste dall’Esame di
Stato:
• analisi testuale (con l’obiettivo di organizzare le risposte alle domande della traccia,
così da elaborare un discorso organico, arricchito anche da notazioni personali);
• saggio breve (scegliere una tesi nell’ambito scelto tra quelli proposti; dare un titolo
alla propria trattazione; indicare la destinazione editoriale se richiesta dal
documento ministeriale; citare il maggior numero possibile di documenti
evidenziando le citazioni con adeguati segni grafici; sviluppare le argomentazioni
attraverso un’elaborazione critica; citare con note a fondo pagina o al fondo del
saggio le indicazioni bibliografiche);
• articolo di giornale;
• tema di ordine storico;
• tema di ordine generale.
C) Sviluppo e affinamento della sensibilità culturale, in generale, e di quella letteraria in
particolare, attraverso l’acquisizione di un'effettiva capacità di lettura, cioè:
• di individuazione e comprensione di tutti i messaggi contenuti in un testo;
• di valutazione critica della loro diversa importanza;
• di restituzione razionale e corretta del contenuto del testo stesso;
• di rielaborazione personale e critica dei significati di cui il testo è espressione.
D) La conoscenza precisa dei contenuti culturali e dei messaggi ideali della tradizione
Relazione conclusiva
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letteraria, attraverso lo studio delle linee di sviluppo generale della storia della letteratura
italiana e dei suoi testi fondamentali.
E) Per quanto riguarda la classe quinta si insisterà particolarmente sulla capacità di
rielaborare in modo critico e autonomo i contenuti proposti durante le lezioni frontali e
sull’acquisizione di un metodo di studio autonomo.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che:
•
lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso
dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni
tempi di recupero e chiarimento agli studenti;
le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per
raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo;
•
quanto spiegato in classe è stato rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul
testo, con adeguati esercizi;
•
al bisogno sono state affiancate al libro di testo fotocopie preparate dal docente ed
eventuali altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire
argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi
affrontati.
Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in
luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di
realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
PREMESSA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli
obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si valuteranno positivamente:
• l’impegno e l’interesse dimostrati;
• l’applicazione costante;
• l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro
scolastico;
• il miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
Relazione conclusiva
3/11
Elemento essenziale sarà il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in
relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in
modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti.
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento
è opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso
tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei
contenuti. Saranno previsti perciò test a risposta multipla, relazioni scritte, compiti scritti
tradizionali, prove orali, prove pluridisciplinari.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
A) CORRETTEZZA ORTOGRAFICA, MORFOLOGICA, LESSICALE E SINTATTICA
La morfologia e la sintassi sono corrette, il lessico è appropriato/molto appropriato ; la forma
risulta incisiva e originale. Non vi sono errori di ortografia
La morfologia e la sintassi sono nel complesso corrette, il lessico è sempre o quasi sempre
appropriato.
La morfologia e la sintassi sono sostanzialmente corrette;
si rilevano talune imprecisioni nell’ortografia e/o nel lessico (lessico limitato).
Sono presenti talune improprietà di morfologia e sintassi;
si evidenziano imprecisioni nel lessico e/o nell’ortografia, ma la forma è sostanzialmente
corretta.
Sono presenti improprietà di morfologia e sintassi;
si evidenziano alcuni errori di ortografia e/o di lessico.
Vi sono gravi errori di morfologia e sintassi;
si evidenziano parecchi errori di lessico e di ortografia.
Vi sono gravi e ripetuti errori di morfologia e sintassi;
si evidenziano moltissimi errori di lessico e di ortografia.
B) RISPETTO NELLE CONSEGNE E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI
L’elaborato è pienamente rispondente alle richieste della traccia e della tipologia testuale.
Saggio breve: l’elaborato dimostra ottime capacità di analisi e confronto dei documenti.
Il contenuto è approfondito e sviluppato in ogni aspetto.
L’elaborato è pienamente aderente alla traccia.
Saggio breve: dimostra buone capacità di analisi e confronto dei documenti
Tutti gli aspetti sono trattati correttamente.
Relazione conclusiva
Valutazione in
quindicesimi
14-15
12-13
11
10
8-9
5-6-7
4
Valutazione in
quindicesimi
14-15
12-13
4/11
L’elaborato è pertinente alla traccia.
Saggio breve: dimostra discrete capacità di analisi e confronto dei documenti
Talune tematiche sono trattate in modo corretto ma troppo sintetico.
L’elaborato è pertinente alla traccia.
Saggio breve: dimostra sufficienti capacità di analisi e confronto dei documenti.
La trattazione di alcuni aspetti risulta superficiale;
il contenuto è solo parzialmente attinente alla traccia.
Saggio breve: dimostra limitate capacità di analisi e confronto
Gli argomenti sono trattati in modo approssimativo e con scarsi riferimenti culturali.
Saggio breve: enumera i dati senza analizzarli e confrontarli.
L’elaborato non è pertinente alla traccia.
Saggio breve: non è in grado di utilizzare i documenti per sostenere la tesi esposta.
Mancano i pertinenti riferimenti culturali e le conoscenze inerenti all’argomento.
C) ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
Il testo evidenzia un’elaborazione organica, rigorosa e complessa ed è strutturato in modo
coerente e coeso
Il testo è sviluppato in modo coerente.
Il testo è sviluppato in modo semplice ma chiaro; le argomentazioni sono motivate.
Il testo è strutturato in modo equilibrato; qualche ripetizione.
Il testo, talvolta, manca di coesione e/o di chiarezza. Non sempre c’è equilibrio fra le diverse
parti dell’elaborato.
Il discorso manca di coesione e tende ad essere frammentario e/o nebuloso.
Il testo è strutturato in modo disorganico e senza alcuna coesione.
D) COMPRENSIONE, CAPACITA’ DI RIFLESSIONE CRITICA, ORIGINALITA’
Dimostra ottime capacità critiche e argomentative e rivela originalità della rielaborazione.
Dimostra buone capacità critiche e argomentative e rielabora in modo personale.
Dimostra discrete capacità critiche e argomentative.
Dimostra di saper esporre i contenuti in modo corretto, ma senza rielaborarli criticamente.
Presenta pochi spunti critici e argomenta in modo non sempre efficace.
Presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo inefficace.
Non presenta spunti critici e non argomenta.
11
10
8-9
5-6-7
4
Valutazione in
quindicesimi
14-15
12-13
11
10
8-9
5-6-7
4
Valutazione in
quindicesimi
14-15
12-13
11
10
8-9
5-6-7
4
Punteggio ottenuto: ………../15
Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.
Relazione conclusiva
5/11
5. PROGRAMMA SVOLTO
NOTA PRELIMINARE.
Tutti gli autori della letteratura italiana di seguito riportati sono stati affrontati nel
seguente modo: presentazione del contesto storico- culturale in cui hanno operato, analisi
del contesto biografico- famigliare e formativo, presentazione delle opere, della poetica e
degli aspetti di volta in volta più significativi, analisi dei testi presenti nell’apparato
antologico.
La lettura integrale dei testi presenti nel programma è stata svolta in autonomia dagli
allievi e comunque ricondotta, in classe, al contesto di riferimento.
Gli autori delle letterature straniere, anche quelli le cui opere sono state lette
integralmente, sono stati variamente proposti: quasi mai è stato affrontato uno studio
sistematico, generalmente sono stati presentati per poter avere dei riferimenti più precisi a
livello europeo e dei termini di confronto (in ptc. le poetiche) per gli autori italiani presenti
in programma.
Non riporterò in elenco i vari movimenti culturali (Neoclassicismo, Preromanticismo,
Decadentismo, Crepuscolarismo ecc…) ritenendo sottointeso che per ogni autore
affrontato sono state spiegate le coordinate e i movimenti culturali in cui si è mosso e che
sono state determinanti per la sua produzione.
Si riporta di seguito il programma effettivamente svolto:
UGO FOSCOLO
Ultime lettere di Jacopo Ortis (lettura integrale)
“All’amica risanata” dalle Odi
“Alla sera” dai Sonetti
“In morte del fratello Giovanni” dai Sonetti
“A Zacinto” dai Sonetti
Dei Sepolcri
“Proemio” dalle Grazie
Madame de Stäel
“Sulla maniera e utilità delle traduzioni” dalla “Biblioteca Italiana”
Pietro Giordani
“Un italiano risponde al discorso della de Stäel” dalla “Biblioteca Italiana”
Giovanni Berchet
“La poesia popolare” dalla Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo
Relazione conclusiva
6/11
ALESSANDRO MANZONI
“La funzione della letteratura” dall’Epistolario
“Il romanzesco e il reale” (brani) dalla Lettre à M. Chauvet
“Storia e invenzione poetica” dalla Lettre à M. Chauvet
“L’utile, il vero, l’interessante” dalla Lettera sul Romanticismo
Il cinque maggio
“Il dissidio romantico di Adelchi” dall’Adelchi, atto III, scena I (vv.59/90)
“Morte di Adelchi” dall’Adelchi, atto V, scene VIII- X
“ Coro dall’atto III” dall’Adelchi, atto III
“L’amor tremendo di Ermengarda” dall’ Adelchi, atto IV, scena I
“Morte di Ermengarda” dall’Adelchi coro atto IV
“Un sopruso feudale” dal Fermo e Lucia, tomo I
Promessi sposi (la lettura risale al biennio)
GIACOMO LEOPARDI
“Sono così stordito dal niente che mi circonda” dalle Lettere
“Mi si svegliarono alcune immagini antiche” dalle Lettere
“La teoria del piacere” dallo Zibaldone
“Il vago l’indefinito e le rimembranze della fanciullezza” dallo Zibaldone
“Teoria della visione” dallo Zibaldone
“La doppia visione” dallo Zibaldone”
“L’Infinito “ dai Canti
“La sera del dì di festa” dai Canti
“Ultimo canto di Saffo” dai Canti
“A Silvia” dai Canti
“Le ricordanze” dai Canti
“La quiete dopo la tempesta” dai Canti
“Il sabato del villaggio” dai Canti
“Il passero solitario” dai Canti
“A se stesso” dai Canti
“La ginestra o il fiore del deserto” dai Canti
“Dialogo della natura e di un Islandese” dalle Operette morali
“Dialogo di Plotino e di Porfirio” dalle Operette morali
Relazione conclusiva
7/11
“Dialogo di Tristano e di un amico” dalle Operette morali
“Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere” dalle Operette morali
Emilio Praga
“Preludio” da Penombre
Igino Ugo Tarchetti
Fosca (lettura integrale)
Gustave Flaubert
Madame Bovary (lettura integrale)
Edmond e Jules de Goncourt
“Un manifesto del naturalismo” da Germinie Lacertaux, Prefazione
Emile Zola
Cenni sulla poetica del Naturalismo
Luigi Capuana
Cenni sulla poetica del Verismo
GIOSUE’ CARDUCCI
“Il comune rustico” da Rime nuove
“Pianto antico” da Rime nuove
“Alla stazione in una mattina d’autunno” da Odi barbare
GIOVANNI VERGA
“Arte , Banche e Imprese industriali” da Eva, Prefazione
“Sanità rusticana e malattia cittadina” da una Lettera a Capuana
“Impersonalità e regressione” da L’amante di Gramigna, Prefazione
“L’eclisse dell’autore e la regressione nel mondo rappresentato” da una Lettera a Capuana
“Rosso Malpelo da Vita dei campi
“Cavalleria rusticana” da Vita nei campi
Relazione conclusiva
8/11
“La roba” da Novelle rusticane
“La lupa” da Vita nei campi
I Malavoglia (lettura integrale)
“La morte di mastro- don Gesualdo da Mastro- don Gesuaaldo
Charles Baudelaire
“Corrispondenze” da I fiori del male
“L’albatro” da I fiori del male
“Spleen” da I fiori del male
“Perdita d’aureola” da Lo spleen di Parigi
Paul Verlaine
“Languore” da Poesie
GABRIELE D’ANNUNZIO
Il piacere
(lettura integrale)
“Il parracidio di Aligi” da La figlia di Iorio, atto II, scene VII- VIII
“Lungo l’Affrico nella sera di giugno dopo la pioggia” da Alcyone
“La pioggia nel pineto” da Alcyone
“Nella belletta” da Alcyone
“I pastori” da Alcyone
“La prosa nottura” p. 500
dal Notturno
GIOVANNI PASCOLI
Pensiero: la poetica del fanciullino
“Arano”
da Myricae
“Lavandare” da Myricae
“X Agosto” da Myricae
“L’assiuolo” da Myricae
“Temporale” da Myricae
“Novembre” da Myricae
“Il lampo” da Myricae
“Digitale purpurea” da Poemetti
Relazione conclusiva
9/11
“Il gelsomino notturno” da Canti di Castelvecchio
Ricostruzione del clima culturale delle avanguardie
Filippo Tommaso Marinetti
Manifesto del futurismo p. 661
Manifesto tecnico della letteratura futurista p. 664
Corrado Govoni
“Il palombaro”
da Rarefazioni e parole in libertà
GUIDO GOZZANO
“La signorina Felicita ovvero la felicità” dai Colloqui (vv. 1/49 - 73/162 – 290/326)
ITALO SVEVO
Introduzione sulla Psicoanalisi e suo rapporto con il romanzo “La coscienza di Zeno”
“Le ali del gabbiano” da Una vita, cap. VIII
“Il ritratto dell’inetto” da Senilità, cap. I
La coscienza di Zeno (lettura integrale)
LUIGI PIRANDELLO
“Un’ arte che scompone il reale”
da L’umorismo p. 885 (righe 26/38 – 65/143)
“Ciaula scopre la luna” da Novelle per un anno
“Il treno ha fischiato” da Novelle per un anno
Il fu Mattia Pascal (lettura integrale)
“Nessun nome” da Uno, nessuno e centomila
Sei personaggi in cerca d’autore (lettura integrale)
UMBERTO SABA
Il rapporto con la psicoanalisi
“A mia moglie “
dal Canzoniere
“La capra” dal Canzoniere
“Mia figlia” dal Canzoniere
Relazione conclusiva
10/11
Ricostruzione del clima culturale tra le due guerre
GIUSEPPE UNGARETTI
“I fiumi” da L’allegria
“San Martino del Carso” da L’allegria
“Soldati” da L’allegria
EUGENIO MONTALE
“I limoni” da Ossi di seppia
“Non chiederci la parola” da Ossi di Seppia
“Meriggiare pallido e assorto” da Ossi di Seppia
“Spesso il male di vivere ho incontrato” da Ossi di Seppia
“La casa dei doganieri” da Le occasioni
CESARE PAVESE
La casa in collina (lettura integrale)
PRIMO LEVI
Se questo è un uomo (lettura integrale)
Cenni sulla figura artistica di Dario Fo
DANTE ALIGHIERI
IL Paradiso
Canti: I – III – VI – XI – XII – XV – XVII – XXIII – XXVI (vv. 103/142) – XXXIII (vv.
46/145).
Chivasso
Il Docente
Gli allievi
Relazione conclusiva
11/11
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina LATINO
Libro adottato Colores vol 1 -2. Garbarino - Pasquariello. Paravia
Docente MISTERO Stefania
Classe 5F Liceo scientifico di ordinamento
Data 10 maggio 2017
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
Ho assunto l’insegnamento di latino in questa classe in prima liceo.
Nonostante la maggior parte degli allievi non avesse fatto alcun corso di latino alle scuole
medie, l’approccio con la nuova materia è stato positivo. Durante il primo anno un buon
numero di studenti ha partecipato spontaneamente alle Mini Olimpiadi di Latino che si
sono svolte nel nostro istituto, riportando anche ottimi risultati.
Lo studio della grammatica nel biennio e nel primo anno del triennio è stato un utilissimo
strumento di controllo e supporto per un apprendimento più consapevole della lingua
italiana.
Nel corso del triennio, sebbene con un po’ più di fatica, dato il minor “spazio”, in termini
di orario, concesso al latino, gli allievi hanno continuato ad affrontare lo studio della
materia in modo serio e puntuale, mettendo in luce buone capacità di relazionare testi e
autori della lingua latina a contesti più ampi.
Purtroppo un numero esiguo di allievi che per motivi vari ha accumulato lacune
grammaticali, ha svolto un percorso meno ricco e consapevole, avvicinandosi alla lingua
dei testi in modo meccanico e superficiale.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico di ordinamento:
LINGUA
• Approfondimento e perfezionamento della preparazione linguistica attraverso la
ripresa dello studio della sintassi, l'arricchimento del lessico e l'affinamento delle
Relazione conclusiva
1/7
capacità interpretative sulla base di testi d'autore.
• Conoscenza del mondo e dei valori della civiltà latina che trovano espressione nella
storia letteraria, ricordando che studiare storia della letteratura significa dare uno
sfondo e un contesto preciso alla voce degli autori e richiamare, inoltre, a
collegamenti con la filosofia, con l'arte, con la storia e con le scienze.
• Valorizzazione delle affinità tra gli autori della tradizione latina - e del mondo
classico in generale- e gli autori moderni.
• Fornire una visione d’insieme, anche puramente informativa, del patrimonio
letterario latino.
• Offrire i principali strumenti interpretativi e critici che consentano di colmare la
distanza fra “Noi” e “Loro” (è necessario quindi spaziare nell’ambito di tutte le
discipline antichistiche: istituzioni civili, mitologia, forme dell’immaginario
collettivo…).
• Rendere gli allievi consapevoli della permanenza di forme e strutture (generi
letterari, topoi, convenzioni…) della letteratura latina nella civiltà europea.
• Guidare gli allievi alla lettura (anche in traduzione) di alcuni autori, per così dire,
irrinunciabili sia per la loro importanza intrinseca, sia per la loro forza di
permanenza nella storia della cultura europea.
Obiettivi minimi
• Conoscere e applicare, anche con qualche incertezza, i contenuti grammaticali della
lingua latina oggetto di studio nel biennio e nel corso del triennio.
• Comprendere a grandi linee un testo latino, individuando al suo interno le diverse
parti del discorso nelle loro connessioni, e identificando gli aspetti morfologici e
sintattici di maggior rilievo.
• Operare dei confronti pertinenti tra il sistema linguistico latino e quello italiano.
• Consultare proficuamente il vocabolario di latino.
• Esporre con chiarezza e proprietà di linguaggio i principali argomenti della storia
della letteratura.
• Orientarsi nell’analisi e nella traduzione di un passo di autori.
• Comprendere nelle linee generali il contenuto e le problematiche connesse ai testi
presi in esame.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che:
•
lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso
dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni
tempi di recupero e chiarimento agli studenti;
le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per
raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo;
Relazione conclusiva
2/7
•
quanto spiegato in classe è stato rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul
testo, con adeguati esercizi;
Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in
luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di
realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
PREMESSA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli
obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si valuteranno positivamente:
• l’impegno e l’interesse dimostrati;
• l’applicazione costante;
• l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro
scolastico;
• il miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
Elemento essenziale sarà il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in
relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in
modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti.
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento
è opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso
tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei
contenuti. Saranno previsti perciò verifiche scritte, compiti scritti tradizionali, analisi del
testo con traduzione contrastiva prove orali, prove pluridisciplinari.
Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.
Valutazione delle prove scritte.
Data la varietà delle prove somministrate ho di volta in volta stabilito un criterio di
valutazione adatto alla verifica.
Per la valutazione della versione “tradizionale”, parto da dieci e tolgo un voto o mezzo
voto a seconda che si tratti di un grave errore di sintassi o di morfologia e lessico.
5. PROGRAMMA SVOLTO
PREMESSA
Relazione conclusiva
3/7
Ogni autore è stato analizzato nel contesto storico di riferimento. I brani letti in lingua
originale, sono stati tradotti e commentati in classe ed è stata condotta un’analisi
grammaticale e contenutistica.
LUCREZIO
La vita, le opere e il pensiero.
Descrizione dell’opera De rerum natura con riferimenti alla diffusione della filosofia
epicurea a Roma.
“Inno a Venere” dal De rerum natura, I, vv. 1-43 (in latino)
“L’imperturbabilità degli dei” dal De rerum natura , I, vv. 44- 49
“L’argomento del poema” dal De rerum natura, I, vv.50- 61
“Elogio di Epicuro” dal De rerum natura, I, vv. 62- 79
“La funzione della poesia” dal De rerum natura, I, vv. 921- 950
“Naufragio con spettatore” dal De rerum natura , II, vv, 1-19
“Il sacrificio di Ifigenia” dal De rerum natura, I,vv. 8- 101 (in latino)
“Il timore della morte” dal De rerum natura, III,vv. 830- 869
“I mali del progresso” dal De rerum natura, V, vv. 1412- 1457
“La peste” dal De rerum natura, VI, vv. 1252- 1286
FEDRO e il genere della favola
SENECA
La vita, le opere, il pensiero.
Descrizione della diffusione della filosofia stoica a Roma.
Descrizione del suicidio di Seneca con riferimenti alla testimonianza lasciataci da Tacito.
“Una giornata di Seneca” dalle Epistulae ad Lucilium , 83, 2- 7 (in latino)
“Un naufragio volontario” dalle Epistulae ad Lucilium, 53,1- 8
“La visita di un podere suburbano” dalle Epistulae ad Lucilium, 12,1- 5
“La vita è davvero breve?” dal De brevitate vitae, 1, 1- 4 (in latino)
“Un esame di coscienza” dal De brevitate vitae, 3, 3- 4
“Il valore del passato dal De brevitate vitae, 10, 2- 5
“Riappropiarsi di sé e del proprio tempo” dalle Epistulae ad Lucilium, 1,1- 4
“L’ira” dal De ira, I,1,1- 4
“La lotta contro l’ira, dal De ira, III, 13, 1- 3 (in latino)
“I posteri” dalle Epistulae ad Lucilium, 8, 1- 6
Relazione conclusiva
4/7
“Il dovere della solidarietà” dalle Epistulae ad Lucilium, 95, 51- 53
“Gli schiavi” dalle Epistulae ad Lucilium, 47,1- 4; 10- 11 (in latino)
“La passione distruttrice dell’amore” da Phaedra, vv. 589- 684
LUCANO
La vita e le opere
“Il proemio” dal Bellum civile, I, vv. 1-32
“I ritratti di Pompeo e Cesare” dal Bellum civile, I,vv. 129-157
“L’attraversamento della Libia” dal Bellum civile, IX, vv. 587-600; 604- 618; 726- 804
PETRONIO
La vita, le opere, il suicidio.
La questione petroniana, la decadenza dell’eloquenza.
“Trimalchione entra in scena” da Satyricon, 32- 33
“La presentazione dei padroni di casa” da Satyricon, 37 – 38,5
“Il testamento di Trimalchione “ da Satyricon, 71, 1- 8; 11- 12
“La matrona di Efeso” da Satyricon, 110,6 – 112
Cenni sulla figura di PLINIO IL VECCHIO
MARZIALE
La vita, l’opera, la collocazione sociale.
“Una poesia che sa di uomo” da Epigrammata, X, 4
“Distinzione tra letteratura e vita” da Epigrammata, I, 4
“Matrimoni di interesse” da Epigrammata, I, 10; X,8; X, 43
“Tutto appartiene a Candido … tranne sua moglie!” da Epigrammata, III, 26
“Vivi oggi” da Epigrammata, I, 15
“La bellezza di Bìlbili” da Epigrammata, XII, 18.
QUINTILIANO
La vita e le opere.
La questione della decadenza dell’eloquenza.
“Retorica e filosofia nella formazione del perfetto oratore” da Institutio oratoria, prooemion,
9-12
Relazione conclusiva
5/7
“Vantaggi e svantaggi dell’istruzione individuale” da Institutio oratoria, I,2, 1-2; 4-8 (in
latino) ; I, 2, 4 – 8 (in italiano)
“Vantaggi dell’insegnamento collettivo” da Institutio oratoria, I, 2, 18 – 22
“Severo giudizio su Seneca” da Institutio oratoria, X, 1, 125 – 131
“Il maestro ideale” da Institutio oratoria, II, 2, 4-8 (in latino).
Descrizione dell’opera biografica di Svetonio: “De vita Caesarum”
Descrizione della figura di PLINIO IL GIOVANE con lettura dalle Epistulae:
“L’eruzione del Vesuvio e La morte di Plinio il Vecchio” p. 323
“Uno scambio di pareri sulla questione dei cristiani” p. 326.
GIOVENALE
La vita e le opere. La satira. La collocazione sociale: il cliente.
“Chi è povero vive meglio in provincia” da Satira, III, vv. 164- 189
“Roma città crudele con i poveri” da Satira, III, vv.190 – 222
“Contro le donne” da Satira, IV,vv. 82 – 113; 114 – 124.
TACITO
La vita e l’opera storiografica.
“La prefazione” da Agricola, 3
“Il discorso di Càlgaco” da Agricola, 30 – 31,3
“Le risorse naturali e il denaro” da Germania, 5
“La famiglia” da Germania, 18 (in italiano), 19 (in latino)
“Il punto di vista dei romani: il discorso di Petilio Ceriale” da Historiae, IV, 73- 74
“Nerone e l’incendio di Roma” da Annales, XV, 38 – 39
“La persecuzione dei cristiani” da Annales, XV, 44, 2 -5 – 3.
APULEIO
La vita e le opere. Il genere del romanzo.
“Il premio e l’inizio della narrazione” dalle Metamorfosi, I, 1 – 3
“Lucio diventa asino” dalle Metamorfosi, III, 24 – 25
“Il ritorno alla forma umana e il significato delle vicende di Lucio” dalle Metamorfosi,XI,
13 – 15
“L’audace lucerna sveglia Amore” p. 447 da Metamorfosi, V, 23.
Relazione conclusiva
6/7
Chivasso
Il docente
Gli allievi
Relazione conclusiva
7/7
-
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina Matematica
Libro adottato
Bergamini-Trifone-Barozzi -Matematica.blu.2.0Zanichelli-vol. 5
Docente Morello Lino
Classe 5F Liceo scientifico di ordinamento
Data 8 maggio 2017
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe ha mantenuto un atteggiamento serio e collaborativo durante l’intero triennio
scolastico, applicandosi con uno studio interessato e costante.
Tutto ciò ha comportato una crescita sul piano culturale, maggiormente evidenziata in un
gruppo di allievi che si è sempre impegnato seriamente e con assidua costanza
conseguendo risultati significativi sia dal punto di vista matematico sia umano e
relazionale.
I rimanenti allievi hanno comunque raggiunto risultati sufficienti grazie ad uno studio più
scolastico, saltuario e non sempre approfondito e solo alcuni, causa varie lacune pregresse,
hanno raggiunto un livello di preparazione non totalmente sufficiente.
Gli allievi sono sempre stati disponibili al dialogo educativo, con una valida motivazione
verso lo studio, applicandosi con serietà, lavorando sia in modo autonomo sia
relazionandosi con i compagni, rielaborando correttamente la teoria ed esercitandosi nella
pratica.
Hanno migliorato nel corso degli anni il metodo e l’autonomia di studio, l’organizzazione
del lavoro, le tecniche di risoluzione dei problemi proposti, le capacità di rielaborare i
concetti proposti arrivando ad una discreta maturità personale.
Il comportamento durante quest’anno scolastico è stato corretto sia nei confronti del
docente sia nei loro rapporti personali.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico di ordinamento.
Relazione conclusiva
1/8
MATEMATICA
Nell'anno finale è stata approfondita la comprensione del metodo assiomatico e la sua
utilità concettuale e metodologica anche dal punto di vista della modellizzazione
matematica. Si sono sviluppati esempi nel contesto dell'aritmetica, della geometria
euclidea e dell’analisi matematica.
Al termine del quinto anno l’allievo ha acquisito, per ciascun argomento, le competenze
necessarie per risolvere problemi sullo studio di funzioni e sugli integrali; per ciascun
argomento ha acquisito le seguenti conoscenze e abilità ritenute obiettivi minimi:
-saper individuare gli elementi necessari per lo studio di una funzione;
-costruire il grafico di una funzione;
-saper affrontare problemi di massimo e di minimo;
-utilizzare in modo consapevole i teoremi del calcolo differenziale;
-risolvere integrali indefiniti;
-saper orientarsi nel problema della misura: calcolo di lunghezze, aree e volumi.
Nella stesura del prospetto si è adottata la seguente LEGENDA:
il prospetto rappresenta l’insieme dei nuclei tematici trattati, le finalità che sono state
perseguite nello sviluppare i singoli nuclei, gli obiettivi di dettaglio a cui si è puntato
nello svolgimento del nucleo tematico; questi obiettivi, in definitiva, descrivono sia i
contenuti che sono stati sviluppati sia le abilità che gli studenti hanno raggiunto. In
questa forma il prospetto racchiude e comprende contenuti e obiettivi minimi.
Classe quinta
Nucleo tematico
1.
Le funzioni e le
loro proprietà
Finalità
Individuare le principali
proprietà di una
funzione
Obiettivi specifici di apprendimento (minimi)
- Individuare dominio, segno, iniettività, suriettività,
biettività, (dis)parità, (de)crescenza, periodicità,
funzione inversa di una funzione
- Determinare la funzione composta di due o più
funzioni
- Trasformare geometricamente il grafico di una
funzione
Relazione conclusiva
2/8
Nucleo tematico
2.
Finalità
Apprendere il concetto
di limite di una funzione
I limiti delle
funzioni e il
calcolo dei limiti
Obiettivi specifici di apprendimento (minimi)
- Calcolare il limite di somme, prodotti, quozienti e
potenze di funzioni
- Calcolare limiti che si presentano sotto forma
indeterminata
- Calcolare limiti ricorrendo ai limiti notevoli
- Studiare la continuità o discontinuità di una funzione
in un punto
- Determinare gli asintoti di una funzione
- Disegnare il grafico probabile di una funzione
3.
Calcolare i limiti di
successioni
- Rappresentare una successione con espressione
analitica
Cenni alle
successioni e alle
serie
Studiare il
comportamento di una
serie
- Calcolare il limite di successioni mediante i teoremi
sui limiti
- Calcolare il limite di progressioni
- Verificare, con la definizione, se una serie è
convergente, divergente o indeterminata
4.
Calcolare la derivata di
una funzione
La derivata di una
funzione
- Calcolare la derivata di una funzione mediante la
definizione
- Determinare l’equazione della retta tangente al grafico
di una funzione
- Calcolare la derivata di una funzione mediante le
derivate fondamentali e le regole di derivazione
- Applicare le derivate alla fisica
5.
Applicare i teoremi sulle
funzioni derivabili
I teoremi del
calcolo
differenziale
6.
I massimi, i
minimi e i flessi
7.
Lo studio delle
funzioni
- Applicare il teorema di Lagrange
- Applicare il teorema di Cauchy
- Applicare il teorema di De L’Hospital
Studiare i massimi, i
minimi e i flessi di una
funzione
- Determinare i massimi, i minimi e i flessi orizzontali
mediante la derivata prima
- Determinare i flessi mediante la derivata seconda
- Risolvere i problemi di massimo e di minimo
Studiare il
comportamento di una
funzione reale di
variabile reale
Applicare lo studio di
funzioni
Risolvere un’equazione
in modo approssimato
Relazione conclusiva
- Applicare il teorema di Rolle
- Studiare una funzione e tracciare il suo grafico
- Passare dal grafico di una funzione a quello della sua
derivata e viceversa
- Risolvere equazioni e disequazioni per via grafica
- Risolvere problemi con le funzioni
- Separare le radici di un’equazione
- Risolvere in modo approssimato un’equazione con il
metodo di bisezione.
3/8
Nucleo tematico
8.
Gli integrali
indefiniti
9.
Gli integrali
definiti
Finalità
Apprendere il concetto
di integrazione di una
funzione
Calcolare gli integrali
indefiniti di funzioni
anche non elementari
Calcolare gli integrali
definiti di funzioni
anche non elementari
Obiettivi specifici di apprendimento (minimi)
- Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni mediante
gli integrali immediati e le proprietà di linearità
- Calcolare un integrale indefinito con il metodo di
sostituzione e con la formula di integrazione per parti
- Calcolare l’integrale indefinito di funzioni razionali
fratte
- Calcolare gli integrali definiti mediante il teorema
fondamentale del calcolo integrale
- Calcolare il valor medio di una funzione
- Operare con la funzione integrale e la sua derivata
Usare gli integrali per
calcolare aree e volumi
di elementi geometrici
- Calcolare l’area di superfici piane e il volume di solidi
- Calcolare gli integrali impropri
- Calcolare il valore approssimato di un integrale
definito mediante uno tra i seguenti metodi: dei
rettangoli, dei trapezi, delle parabole
- Applicare gli integrali alla fisica
10.
Cenni sulle
equazioni
differenziali
10.
Cenni sulle
distribuzioni di
probabilità
Apprendere il concetto
di equazione
differenziale
- Risolvere le equazioni differenziali del primo ordine
del tipo y’ = f(x), a variabili separabili, lineari
Risolvere alcuni tipi di
equazioni differenziali
Operare con le
distribuzioni di
probabilità di uso
frequente di variabili
casuali discrete o
continue
- Studiare variabili casuali che hanno distribuzione
uniforme discreta, binomiale o di Poisson
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento:
•
lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso
dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni
tempi di recupero e chiarimento agli studenti;
•
le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per
raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo
quale specifico mezzo del linguaggio scientifico;
•
quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul
testo, con adeguati esercizi.
Relazione conclusiva
4/8
L’itinerario didattico è stato sviluppato in modo da mettere in luce analogie e connessioni
tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di
facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Ove necessario si sono apportate modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai
feed-back ottenuti in itinere tenendo conto delle specifiche esigenze della classe.
Si è condotto un insegnamento per problemi: a partire cioè da una situazione problematica
gli studenti saranno stimolati dapprima a formulare ipotesi di soluzione ricorrendo a
conoscenze già possedute ed anche all'intuizione per giungere infine, mediante
raffinamenti successivi, alla generalizzazione e formalizzazione del risultato conseguito e
al suo collegamento con altre nozioni teoriche già apprese. Ciò non ha escluso anche il
ricorso ad esercizi di tipo applicativo per consolidare le nozioni apprese dagli allievi e per
far acquisire loro una sicura padronanza del calcolo.
Alle lezioni frontali interattive si sono alternate esercitazioni di gruppo in classe.
L’attività di recupero è stata svolta in itinere e durante la settimana di pausa didattica.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli
obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si è osservata la capacità dell'allievo di:
• conoscere i contenuti dei diversi nuclei
• applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo
• analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica
• prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle
e l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali:
• leggere e interpretare un testo di carattere scientifico
• comunicare e formalizzare procedure
• rappresentare e convertire oggetti matematici
• rielaborare in modo personale e originale i contenuti
• partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento
si è ritenuto opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove
di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e
all'articolazione dei contenuti. Sono stati proposti perciò test a risposta multipla, compiti
scritti tradizionali, prove orali.
Valutazione delle prove scritte
I criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta hanno tenuto conto di
correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che
dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasformato in un
voto da 2 a 10.
La sufficienza è stata attribuita con il
Relazione conclusiva
5/8
• 60% del punteggio, nel caso di test a risposta chiusa
• 50% del punteggio, nel caso di prova con esercizi e problemi che richiedono la
descrizione di tutte le procedure risolutive.
Per le simulazioni di seconda prova si è adottato il foglio di correzione MatEasy che si rifà
alla griglia di correzione nazionale; quest’ultima prevede la sufficienza con il 50% del
punteggio previsto.
Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata dal C.dei Docenti.
Relazione conclusiva
6/8
5. PROGRAMMA SVOLTO di MATEMATICA
FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE
- Concetto di funzione reale di una variabile reale.
- Grafici di funzioni elementari.
- Funzioni monotone, periodiche, pari e dispari. Traslazioni, simmetrie e valore assoluto.
- Estremi di una funzione e funzioni limitate.
- Funzioni composte.
- Funzioni invertibili. Funzioni inverse delle funzioni goniometriche.
- Determinazione del campo di esistenza di una funzione.
- Grafici deducibili.
LIMITI E CONTINUITÀ
-
Concetto intuitivo di limite e punto di accumulazione.
Limite finito per una funzione in un punto.
Limite infinito per una funzione in un punto.
Limite destro e limite sinistro.
Limite per una funzione all’infinito.
Operazioni sui limiti.
Teorema di unicità del limite, del confronto e della permanenza del segno;
Continuità di una funzione in un punto.
La continuità delle funzioni elementari e delle funzioni composte.
Calcolo di limiti. Forme indeterminate.
x
-
senx
 1
1
lim1    e
Limiti notevoli: lim
x0
x


x
 x
Gli infinitesimi e gli infiniti.Gerarchia degli infinitesimi e degli infiniti.
Asintoti orizzontali, verticali e obliqui. Ricerca dell’asintoto obliquo.
I teoremi sulle funzioni continue: teorema di Weierstrass, teorema dei valori intermedi
e teorema di esistenza degli zeri(tutti senza dimostrazione).
Punti di discontinuità per una funzione. Classificazione di tali punti.
Cenni sulle successioni e sulle serie.
FUNZIONI DERIVABILI E TEOREMI FONDAMENTALI DEL CALCOLO
DIFFERENZIALE
- Definizione di derivata e suo significato geometrico.
- Continuità e derivabilità
- Derivate fondamentali
- Teoremi sul calcolo delle derivate: derivata della somma, del prodotto, della potenza,
del reciproco di una funzione, di un quoziente.
- Derivata di una funzione composta.
- Derivata di f(x)g(x)
- Derivata della funzione inversa
- Derivate di ordine superiore al primo.
Relazione conclusiva
7/8
-
Equazione della tangente al grafico di una funzione.
Teoremi fondamentali del calcolo differenziale: teorema di Rolle, teorema di Cauchy e
di Lagrange con relativa interpretazione geometrica e conseguenze.
Teorema di De L’Hospital (senza dimostrazione) e sua applicazione per il calcolo di
limiti di forme indeterminate.
Punti stazionari, cuspidi e punti angolosi.
STUDIO DI FUNZIONE
- Massimi e minimi assoluti e relativi.
- Condizione necessaria per l’esistenza di massimi e minimi relativi.
- Studio del massimo e del minimo delle funzioni per mezzo della derivata prima.
- Concavità e convessità. Punti di flesso.
- Studio completo di funzione.
- Risoluzione approssimata di un’equazione. Metodi di bisezione e delle tangenti.
INTEGRALI INDEFINITI
- Definizione di funzione primitiva e proprietà dell’operatore integrale.
- Integrazioni immediate.
- Metodo di integrazione per parti e per sostituzione.
- Integrazioni di funzioni razionali fratte.
INTEGRALI DEFINITI
- Definizione di integrale definito di una funzione e relative proprietà.
- Significato geometrico dell’integrale definito.
- Teorema della media. La funzione integrale.
- Teorema fondamentale del calcolo integrale. La funzione integrale.
- Impiego dell’integrale definito per la valutazione di aree.
- Impiego dell’integrale per il calcolo di volumi di solidi di rotazione.
- Volume dei solidi con il metodo delle sezioni normali.
- La lunghezza di un arco di curva e l’area di una superficie di rotazione.
- Gli integrali impropri.
- L’integrazione numerica. Metodo dei rettangoli, dei trapezi e delle parabole.
-Cenni sulle equazioni differenziali del primo ordine e a variabili separabili
- Cenni sulle distribuzioni di probabilità : binomiale e di Poisson.
L’ insegnante
I rappresentanti
Chivasso, 8 Maggio 2017
Relazione conclusiva
8/8
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina RELIGIONE
Libro adottato
Docente FONTANELLA Guy
Classe 5F Liceo scientifico
Data 24/04/17
• INDICAZIONI DIDATTICHE
Tutti gli studenti di questa classe che avevano scelto nelle classi prime originarie di
avvalersi dell'IRC hanno confermato per tutti 5 gli anni questa loro scelta. Ad essi si è
aggiunta una studentessa che ha scelto di avvalersi solo nell'ultimo anno.
La disponibilità di questi studenti ad interagire nel dialogo educativo è emersa fin dal
primo anno e si è consolidata nel tempo, creando una base di stima e fiducia che ha reso
didatticamente ancor più significativo ed efficace ogni percorso culturale e formativo
intrapreso. In questo percorso scolastico sono cresciuti giovani molto aperti, che hanno
utilizzato la loro spontanea sensibilità e spirito critico per stimolare un dialogo continuo di
approfondimento.
Sicuramente per ognuno di questi giovani il percorso è stato originale. Il processo di
apprendimento non ha appiattito la diversità di personalità, interessi e bisogni formativi
degli studenti. In tutti ha visto crescere una capacità di interrogare ed elaborare
personalmente la realtà, le opinioni, il vivere, la diversità, la disponibilità a percepire
l’inatteso e il senso profondo di gesti, scelte e idee, nella realtà globale e in particolare
quella religiosa ed etica, a prescindere dalla condivisione o meno dei vari contenuti
emergenti. Ruolo della disciplina e dell'insegnante è stato quello di moltiplicatore di
domande. Ma l'efficacia didattica, significativa, si è resa possibile per l'atteggiamento
collaborativo e costruttivo di questi studenti.
• FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico di ordinamento:
Conoscenze
N ella fase conclusiva del percorso di studi, lo studente ha avuto opportunità di:
- riconoscere il ruolo della religione nella società e comprenderne la natura in
Relazione conclusiva
1/4
prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa;
- conoscere l'identità della religione cattolica in riferimento ai suoi documenti
fondanti, all'evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo e alla prassi
di vita che essa propone;
- studiare il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo, con riferimento ai
totalitarismi del Novecento e al loro crollo, ai nuovi scenari religiosi, alla globalizzazione
e migrazione dei popoli, alle nuove forme di comunicazione;
- conoscere le principali novità del Concilio ecumenico Vaticano II, la concezione
cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia, le linee di fondo della dottrina
sociale della Chiesa.
Abilità
Lo studente:
- motiva le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana, e dialoga
in modo aperto, libero e costruttivo;
- si confronta con gli aspetti più significativi delle grandi verità della fede cristianocattolica.
- individua, sul piano etico-religioso, le potenzialità e i rischi legati allo sviluppo
economico, sociale e ambientale, alla globalizzazione e alla multiculturalità, alle
nuove tecnologie e modalità di accesso al sapere;
- considera la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia, nel
contesto culturale attuale.
• METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento,
•
lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso
dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni
tempi di recupero e chiarimento agli studenti.
•
le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per
raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo.
•
Sono state utilizzate fotocopie preparate dal docente ed altri testi per poter
confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli
alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.
Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in
luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di
realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
L'attività didattica è stata continuamente calibrata in base ai feed-back ottenuti in itinere,
tenendo conto delle specifiche esigenze della classe.
➢ CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che i criteri di
valutazione rispecchiano la strategia educativa dell'insegnante, che mira non tanto a far
Relazione conclusiva
2/4
crescere in pochi allievi una dotta erudizione sull'argomento, quanto piuttosto a suscitare
in tutti una disponibilità a considerare in modo intelligente, con rispetto e attenzione, la
“via religiosa”, quella cristiana in particolare, come occasione di maturazione piena per la
vita dell'individuo e della società, avendo constatato con i propri strumenti culturali e
critici la ragionevolezza del credere.
La verifica è stata continua, soprattutto attraverso gli sviluppi del confronto aperto in
classe.
•
PROGRAMMA SVOLTO
Il programma di quest'anno ha sviluppato i seguenti punti:
Ultimo anno di liceo: lavoro sulle motivazioni scolastiche.
Rivisitazione del percorso didattico realizzato negli anni precedenti e programmazione
degli obiettivi.
La maturità personale. Esercizi di dinamica e confronto: evoluzione personale
dell'autostima, del rapporto con la scuola e l'apprendimento, delle capacità relazionali,
della responsabilità, del senso di appartenenza sociale, del rapporto con la fede e con
la religione. Consapevolezza di sé e confronto con lo sguardo dei compagni di viaggio
sulle qualità della maturità.
I fondamenti:
La ricerca di Dio, non addizione, ma sottrazione: l'ultimo approdo della ragione, sapere di
non conoscere Dio. Tillich: “essere religiosi è porre appassionatamente la domanda
sul senso dell'esistenza”
esercizio grafico su rapporto con fede e religione ed elaborazione
S. Keshavjee, “Il re, il saggio e il buffone”, la prova dell'ateo
la Bibbia, documento irrinunciabile della cultura occidentale;
Origine dei vangeli
Gesù di Nazareth, analisi accurata del vangelo secondo Marco.
•
Etica e religioni:
 Che cosa è male?
 Necessaria? Quale etica? Relativismo etico – le fonti dell’etica.
 Confronto dialettico su alcune tematiche etiche specifiche: la gestione del problema
migranti, fanatismo ideologico-religioso e terrorismo , unioni civili, utero in affitto,
eutanasia, testamento biologico (esiste un diritto di morire?)
 Sensibilità delle principali religioni su diverse tematiche etiche
 Funzione della Chiesa nella ricerca etica della società e dell'uomo; le encicliche
sociali
 Etica individuale: vizi e virtù, tradizionali e nuovi
• Temi monografici:
➢ La donazione di sangue, una solidarietà accessibile: esperienza diretta.
➢ Un “sogno di solidarietà”: un anno da impiegare per sé, a servizio degli altri: in
quale settore…?
Giornata della memoria: etica di una memoria globale: i gulag , i laogai, la Cambogia di
Pol Pot
Relazione conclusiva
3/4
Relazione conclusiva
4/4
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Libro adottato
Libro di testo consigliato: “Più che sportivo” Scienze motorie per la scuola
secondaria
Docente CAMPAGNOLI MARCO
Classe 5 F Liceo Scientifico di ordinamento
Data 10 maggio 2017
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe composta da 17 allievi si presenta eterogenea sia per quanto riguarda le abilità
sia per quanto concerne le competenze e le conoscenze acquisite nel percorso scolastico.
Alcuni elementi particolarmente interessati e motivati hanno raggiunto un ottimo
rendimento. Parte della classe è risultata selettiva negli interessi e nella partecipazione e
non adeguando l’impegno alle necessità del momento, per l’acquisizione di nuove
conoscenze e competenze. Nel corso dell’anno scolastico non sempre è stato possibile
impostare un metodo di lavoro che portasse tutti gli allievi a una buona autonomia
personale.
L’attività teorica, svolta in modo continuativo durante le lezioni pratiche è stata oggetto di
approfondimento individuale dei temi trattati. Tale attività non è stata oggetto di prove
scritte in quanto non ci sono stati i tempi tecnici adeguati ad una corretta programmazione
anche in vista delle possibili simulazioni in terza prova. Mi ritengo soddisfatto dell’interesse
dimostrato dalla classe in tali occasioni. Non penso di effettuare verifiche scritte nella
restante parte dell’anno scolastico in quanto non è stato previsto l’inserimento delle scienze
motorie e sportive nelle simulazioni di terza prova.
L’attività pratica, svolta prevalentemente in palestra, al parco del Mauriziano, si è basata
sull’utilizzo di un metodo di insegnamento di tipo globale per introdurre quello sintetico e
a volte quello analitico quando gli approfondimenti degli argomenti trattati lo hanno
richiesto.
Attraverso questa impostazione, la didattica proposta ha cercato di stimolare gli allievi ad
una partecipazione attiva e propositiva, a sintetizzare e a rielaborare le proprie acquisizioni
trasformandole in cultura, in vera educazione motoria e sportiva, sensibilizzando i discenti
ad uno stile di vita che faccia del movimento un momento privilegiato della loro crescita
personale. Nell’ultimo anno del corso di studio sono state effettuate alcune lezioni
autogestite dagli studenti, i quali, individualmente o organizzandosi in piccoli gruppi,
Relazione conclusiva
1/3
hanno proposto al resto della classe un’attività o giochi sportivi
esperienze maturate sia in ambito scolastico che personale.
facenti parte delle
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
conoscenza di sé e degli altri, del proprio corpo e delle sue capacità, della terminologia
specifica per la comprensione del linguaggio tecnico;
miglioramento delle qualità fisiche e neuromuscolari, della coordinazione generale e
segmentaria, dell’organizzazione dello spazio e dell’equilibrio statico e dinamico;
interiorizzazione di nuovi atti motori attraverso esercitazioni coordinate con gli
e studio delle tecniche di alcune discipline sportive;
attrezzi
scoperta e orientamento delle attitudini personali nei confronti delle attività motorie
acquisizione di una cultura motoria e sportiva attraverso la consapevolezza dell’importanza
dell’attività motoria per una migliore qualità della vita e un proficuo utilizzo del tempo
libero, informazioni fondamentali sulla tutela della salute.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Durante le lezioni si sono alternati momenti di lezione frontale con proposte pratiche da
sviluppare “in situazione-problema”, partendo da un approccio globale per risalire ai
principi tecnici del gesto motorio specifico. La didattica ha privilegiato l’aspetto più
propriamente pratico della disciplina .
Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzare sono state:
lezione frontale
lezione interattiva
problem solving
lavoro di gruppo
discussione guidata
attività di laboratorio
attività di recupero/sostegno
Gli strumenti di lavoro sono:
libro di testo
dispense o fotocopie (eventualmente)
sussidi audiovisivi
sussidi informatici
laboratorio
Relazione conclusiva
2/3
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
Prove pratiche per la valutazione di qualità e funzioni diverse, tese a verificare il
miglioramento significativo conseguito da ogni studente. Le prove pratiche hanno sempre
rappresentato un momento di passaggio tra la partecipazione a esperienze diverse e la
capacità di rielaborare personalmente le nuove acquisizioni.
Valutazione delle prove scritte
Valutazione delle prove orali
5. PROGRAMMA SVOLTO
condizionamento aerobico: corsa di resistenza, corsa intervallata, fartlek
resistenza alla velocità
esercizi a carico naturale ;
esercizi di potenziamento fisico anche con l’utilizzo di manubri, bilancieri e altri attrezzi per
la pesistica;
sviluppo delle qualità coordinative, esercizi di allungamento attivo e passivo , esercizi di
coordinazione generale con riferimento a catene muscolari e cinetiche;
attività di arbitraggio , rispetto delle regole e fair play
modalità di esecuzione e controllo di attività sportive individuali e di squadra ( pallavolo,
pallacanestro, palla base, badminton, golf ) organizzazione delle stesse
proposte e approfondimenti dei singoli allievi in relazione alle loro esperienze sia
scolastiche che extrascolastiche
analisi della definizione moderna di “Allenamento Sportivo”
Il Docente
Prof. Marco Campagnoli
Gli Studenti
-----------------------------------------------------------------------------------
Relazione conclusiva
3/3
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina SCIENZE
Osservare e capire la terra
Fondamenti di chimica
Libro adottato Invito alla biologia
Chimica organica biochimica
– Lupia Palmieri
- Morris Arena
- H. Curtis
- D.Sadava
Docente ACTIS ALESINA Loris
Classe 5 F Liceo scientifico di ordinamento
Data 10 maggio 2017
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe è composta da 17 alunni. Durante l’a.s. si è ritirata per problemi personale l’alunna
Matturro. Pur essendo subentrato nel consiglio di classe solo quest’anno, gli alunni si sono
adattati molto bene al cambio del docente, dimostrando serietà ed impegno in tutte le varie
attività svolte. I risultati, nel complesso, sono più che positivi con punte di eccellenza; solo in
alcuni casi le lacune pregresse e forse uno studio non sempre continuativo hanno dato esiti
poco soddisfacenti.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Alla fine del corso di studi lo studente deve essere in grado di:
a - essere consapevole dell’importanza che le conoscenze di base delle scienze rivestono per la
comprensione della realtà che ci circonda
b - comprendere le relazioni che intercorrono tra le scienze naturali e le altre discipline
c - sviluppare un atteggiamento di riflessione critica sull’attendibilità dell’informazione diffusa
dai mezzi di comunicazione di massa
d - utilizzare in modo appropriato un linguaggio scientifico
e - utilizzare le conoscenze acquisite per impostare su basi razionali i termini di alcuni semplici
problemi ambientali
f - raccogliere dati sperimentali e farne semplici elaborazioni
g - comprendere e riconoscere come tali, modelli di fenomeni naturali
h - prospettare procedure di indagine per acquisire conoscenze su fenomeni naturali
Per ogni singolo argomento sarà importante far propri i nuclei fondanti delle discipline,
imparando a collegare conoscenze diverse ed ad utilizzarle in ogni ramo di studio,
Relazione conclusiva
1/4
comprendendo le singole teorie come tentativi di riunificazione delle informazioni ottenute in
via sperimentale e, perciò, in continua trasformazione.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno
scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e
chiarimento agli studenti.
Le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere
meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo
del linguaggio scientifico.
Quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, con adeguati esercizi,
dall’utilizzo di sussidi didattici e da letture di articoli, in modo da abituare gli alunni ad un
atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli
obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si è valutato negli allievi:
• la conoscenza degli argomenti trattati
• l’uso del lessico specifico e l’esposizione
• l’applicazione delle conoscenze
• la comprensione e la rielaborazione delle conoscenze
Valutazione delle prove scritte
I criteri di attribuzione del punteggio seguono quanto concordato in dipartimento.
In ogni verifica scritta sono stati indicati i criteri di attribuzione del punteggio (in genere
collegato a correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, nonché alle
caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura)). Il punteggio è stato poi trasferito
in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di
raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso viene comunicato e formalizzato alla
riconsegna della prova.
E’ stata assegnata la sufficienza ai compiti correttamente svolti al 60%.
Per la valutazione delle terze prove ci si è attenuti allo schema comune d’istituto
Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio
definita dai dipartimenti.
5. PROGRAMMA SVOLTO
SCIENZE DELLA TERRA
DINAMICA DELLA LITOSFERA
Teoria della deriva dei continenti-Teoria dell’espansione dei fondali oceanici-Teoria della
tettonica a zolle-Margini divergenti, convergenti e conservativi-Il motore della tettonica a zolle
STRUTTURA E CARATTERISTICHE FISICHE DELLA TERRA
Studio dell’interno della Terra - Le discontinuità-Calore interno - Paleomagnetismo
Relazione conclusiva
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CHIMICA INORGANICA
IL LEGAME CHIMICO
Legame covalente - Legame ionico - Formazione delle molecole –
Nomenclatura tradizionale e IUPAC
REAZIONI CHIMICHE
Bilanciamenti - Determinazione del numero di ossidazione - Reazioni di ossido-riduzione con il
metodo della semi reazione
ACIDI E BASI
Teoria di Arrhenius - Teoria di Bronsted–Lowry - Teoria di Lewis - Forza degli acidi e delle basiCostanti di dissociazione - Acidi poliprotici
IL PH
Ionizzazione dell’acqua-La scala del PH - Il PH di acidi deboli e basi deboli
Il PH di acidi forti e basi forti
CHIMICA ORGANICA
I COMPOSTI ORGANICI
Caratteristiche atomo di carbonio – Ibridazione – Isomerie – I gruppi funzionali
IDROCARBURI ALIFATICI
- ALCANI
Struttura e nomenclatura – Proprietà fisiche – Reazioni
-
CICLOALCANI
Struttura e nomenclatura – Proprietà fisiche – Isomeria geometrica – Reazioni
-
ALCHENI
Struttura e nomenclatura - Proprietà fisiche – Reazioni
-
ALCHINI
Struttura e nomenclatura – Proprietà fisico-chimiche – Reazioni
IDROCARBURI AROMATICI
Benzene – Reazioni – Idrocarburi aromatici policiclici – Composti aromatici eterociclici: piridina,
pirrolo, furano, pirimidina, imidazolo, purina (Cenni ruolo biologico)
DERIVATI DEGLI IDROCARBURI
- Derivati alogenati (Nomenclatura e classificazione – Proprietà fisiche)
- Derivati ossigenati
ALCOLI
(Nomenclatura – Struttura - Classificazione – Proprietà fisiche –
Meccanismi di sintesi - Polioli)
ETERI (Nomenclatura e struttura)
FENOLI
(Nomenclatura e struttura)
GRUPPO CARBONILE (Aldeidi e chetoni – Nomenclatura e struttura - Reazioni di sintesi)
GRUPPO CARBOSSILICO (Nomenclatura e struttura - Reazioni di sintesi –
Derivati degli acidi carbossilici)
Relazione conclusiva
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BIOMOLECOLE:
I CARBOIDRATI
Struttura e funzione – Monosaccaridi, Disaccaridi, Polisaccaridi –
Chiralità (Proiezioni di Fisher e Haworth) – Reazioni
LIPIDI
Struttura e funzione – Lipidi saponificabili/ non saponificabili – Trigliceridi – Reazioni Fosfolipidi – Glicolipidi – Steroidi (Ruolo biologico) – Vitamine liposolubili Vitamine idrosolubili (Riboflavina e niacina)
PROTEINE
Nomenclatura e classificazione – Proprietà fisico-chimiche – Legame peptidico–
Struttura: primaria, secondaria, terziaria, quaternaria – Denaturazione
ACIDI NUCLEICI
Struttura e funzione del DNA e RNA – Ruolo biologico
METABOLISMO CELLULARE ENERGETICO
Coenzimi e vitamine (NAD, FAD) –
Catabolismo del glucosio:
- Glicolisi
- Respirazione cellulare
- Fermentazione
Sintesi proteica
Rappresentanti degli studenti
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Prof. Loris Actis Alesina
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Chivasso 10 maggio 2017
Relazione conclusiva
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