Resistenza dei materiali e Forme strutturali per il design Dinamica e vettori applicati prof. Andrea Dall’Asta Scuola di Architettura e Design, Università di Camerino e-mail:[email protected] Cinematica Cinematica del punto materiale xt1 xt 2 Moto rettilineo t xt t1 t2 t x Cinematica Cinematica del punto materiale x Moto rettilineo t xt t Velocità x x t 0 t vt x t lim t v a Accelerazione t v t 0 t at vt xt lim v t t Cinematica Cinematica del punto materiale x Moto uniforme xt v0t vt v0 at 0 t Moto uniformemente accelerato x Moto uniforme + 1 2 xt a0t vt a0t at a 0 2 t x Statica xt x0 vt 0 at 0 t Dinamica Dinamica del punto materiale 1. La forza è la grandezza fisica capace di modificare la velocità di un corpo (principio) 2. Causa (forza) e effetto (accelerazione) sono proporzionali (F=ka) 3. La costante di proporzionalità è diversa da corpo a corpo (massa) F t mat Dinamica Dinamica del punto materiale F t mat altezza H=10m accelerazione di gravità g=9.81m/s^2 espressione del moto? tempo impiegato? velocità finale? Cinematica Interazione Ad ogni forza corrisponde una forza uguale e contraria (azione-reazione) m1 F1 F2 F1 m2 F2 F1t F2 t m1a1t m2a 2 t m1v1 m2 v 2 Cinematica Punto materiale Corpo rigido Assetto: Moto: posizione di un punto orientamento x traslazione rotazione vt x t velocità angolare t t velocità accelerazione accelerazione ang. a t xt t t t1 xt1 xt t t 2 xt 2 Dinamica Dinamica del corpo rigido 1… 2… 3… (punto materiale) 1a. La forza produce una variazione di velocità angolare. La velocità angolare non cambia solo se la forza è applicata su un punto particolare G (baricentro) 2a. La variazione di velocità è proporzionale alla “distanza” b della forza da G (“distanza” tra il punto e la retta di applicazione della forza) M Fd 3a. La costante di proporzionalità è diversa da corpo a corpo (inerzia polare) Ip F ma M G I p F d G Dinamica Moto piano – corpo rigido Traslazione (vettore) t x G t xG1 t e1 xG 2 t e 2 Rotazione (scalare) xt t e2 e1 traiettoria Dinamica Moto piano – corpo rigido Velocità x v G t x G1 t lim t 0 t t t vt1 x La velocità è un vettore La velocità è tangente alla traiettoria xt1 xt 2 Dinamica Moto piano – corpo rigido vt1 vt 2 v Accelerazione v t 0 t a G t v G1 t lim t t L’accelerazione è un vettore L’accelerazione può derivare da una variazione del modulo della velocità o da una variazione dell’orientamento della velocità Dinamica Moto piano – corpo rigido vt1 vt 2 v L’accelerazione è un vettore L’accelerazione può derivare da una variazione del modulo della velocità o da una variazione dell’orientamento della velocità Statica Dinamica – corpo rigido, moto piano Le condizioni di equilibrio sono analoghe a quelle del moto rettilineo, questa volta il vettore e l’accelerazione sono vettori Ft mat M G t I p t Nel caso di più forze gli effetti si sommano i Fi t mat M t I t i Gi p Risultante Momento risultante R i Fi t M GR i M Gi t Statica Statica All’istante t0 il corpo occupa la posizione x0 , 0 si trova in quiete (velocità nulle) v 0 0, 0 0 Statica: il corpo non cambia posizione nel tempo (le accelerazioni sono nulle) at 0 t 0 Ft 0 M G t 0 Dinamica Esempio 1 barca a vela Dinamica Esempio 1 - barca a vela 1. A cosa serve la vela? mvin Spinta sulla vela Azione sulla corrente mv mat mvout Dinamica Kite Kite-surf Kite-gen Dinamica Esempio 1 - barca a vela 2. Perché le barche vanno contro vento? (equilibrio traslazione sul piano orizzontale) F1,l F1 F1,t R Cinematica (vincolo) Dinamica F1,l ma F1,t R 0 Dinamica Esempio 1 - barca a vela 3. Perché 2 vele? (equilibrio rotazione sul piano orizzontale) F1 F1 b1 G M G F1b1 I p G F2 b1 b2 M G F1b1 F2b2 0 Dinamica Esempio 1 - barca a vela 4. Perché le barche non si “ribaltano”? (equilibrio sul piano verticale) F1,t F1,t b1 b1 Fidro R P Fidro P 0 MG 0 F1,t R 0 Fidro P 0 M G F1b1 I p b2 F1,t R 0 Fidro P 0 M G F1b1 F2b2 0 Vettori applicati Vettori applicati P Def. Coppia di vettori F (OP, F) U V OP= grandezza vettoriale posizione, F= grandezza vettoriale (es. forza) O F2 + F1 relazione di equivalenza (cursori) (OP1 , F1 ) (OP2 , F2 ) F1 F2 e P1 P2 F1 P1 P2 F2 0 Vettori applicati Vettori applicati Def. Momento rispetto al punto O M 0 OP F F P b Def. Braccio di v rispetto al punto O b OP OP e v e v M0 b F O F2 F1 b Oss. Due vettori applicati equivalenti producono lo stesso momento rispetto a qualunque punto O Vettori applicati Somma di vettori applicati Costruzione grafica Definiamo la somma in modo che il vettore applicato “somma” produca gli stessi effetti sul moto (stessa r risultante e stesso momento) dei due vettori applicate “addendi” OP1 , F1 OP2 , F2 OQ, R Q dove Risultante F2 F1 R F1 F2 f1 Retta di applicazione r per il punto Q tale che Q : OQ R OP1 F1 OP2 F2 M O R P2 f2 P1 Vettori applicati Coppie – vettori con risultante nulla Coppie (F1 F2 , F1 F2 0) R0 M O OP1 F1 OP2 F2 OP1 F1 OP1 F2 P1 P2 F2 P1 P2 F2 f2 (il momento non dipende da O) F1 P2 M O b F1 b P1 F2 f1 Vettori applicati Esempi P d1 30 cm d2 P=20N d F1 ? F2 ? B 1.20 m MB ? Vettori applicati Sistemi vettori applicati F1 S OPi , Fi , i 1..N P1 f1 P3 Risultante F3 P2 F2 R i Fi f2 f3 Momento risultante M OR i OPi Fi Equivalenza S1 S 2 R1 R 2 , O : M OR1 M OR 2 M QR1 M QR 2Q Vedi dopo… Vettori applicati Proprietà sistemi vettori applicati P1. Sia nota risultante e momento risultante rispetto ad O di un sistema di vettori applicati. Il momento risultante rispetto a qualunque altro punto può essere determinato con la seguente espressione M QR QO R M OR Dim. M QR i QPi Fi i QO Fi OPi Fi QO i Fi OPi Fi Caso particolare (coppia) se R 0 M OR M QR O, Q Vettori applicati Equazioni della statica p R i Fi 0 P M i GPi Fi 0 R G M f R O Fv 0O r R Reazioni di contatto Reazione normale di contatto Direzione: normale al piano Verso: orientata in direzione dell’altro corpo Intensità: quanto serve per l’equilibrio Reazioni di contatto Reazione normale di contatto Basamento: dimensioni 300mmx300mmx800mm, peso specifico =28 kN/mc (b1=150mm) Posizione lampada: b2=1.8m Peso lampada: P2=60N Trovare posizione della reazione R R Attrito Reazione di attrito Direzione Fa N 0 Intensità Fa N Inclinazione 30° Coeff. attrito =0.03 a=? x e v dopo 5s? Fa N Attrito Reazione di attrito Fa N Fa N 0 Attrito Collegamenti ad attrito controllato Attrito Parentesi Achille Castiglioni, Pio Manzù (1970) Attrito Parentesi Filo+peso Deviazione 4 punti Sistema di forze equilibrato R0 Mo 0 Attrito Parentesi Deviazione Deviatore azione-reazione (equilibrate) Attrito equilibrio verticale e posizionamento Fa N Fa N 0 Forza d’attrito dipende dal peso in basso e dal coefficiente di attrito dei due materiali Stabilità Stabilità (risposta ad una perturbazione) Peso proprio sempre presente, stabilizzante Disturbo: forza orizzontale imprevista Situazione limite per attrito o ribaltamento Ruolo geometria (altezza/base) H h Fa N Ribaltamento (R esterno alla base) Fa H N Scorrimento (H maggiore dell’attrito) b Geometria Influenza della posizione e della dimensione della base Stabilità Stabilità Bicchieri Peso Geometria-base Geometria-altezza Stabilità Stabilità Bicchieri - peso Equilibrio Esempio Espositore