2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 1 Emergenze gastroenterologiche Coordinatore: Prof. Gian Luigi de’ Angelis 2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 2 2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 1 Ematemesi Definizione Emissione di vomito color rosso vivo o caffeano, la cui origine è al disopra del legamento di Treitz. La comparsa di ematemesi è un evento abbastanza comune nell’età pediatrica. Cause più frequenti • Ulcera duodenale e ulcera gastrica. • Varici esofagee. • Gastrite acuta erosiva-emorragica. • S. di Mallory-Weiss. Cause meno frequenti • Tumori orofaringei, esofagei, gastrici, perivateriani. • Esofagite. • Diverticoli esofagei e duodenali. • Ernia iatale. • S. di Boerhaave. • Emobilia. • Pancreatite. • Ingestione di caustici. • Fistola aorto-duodenale aneurismatica o protesica. • Emopatie. • Terapia anticoagulante. Scopo della valutazione di primo livello è quello di capire l’entità del sanguinamento, e per ristabilire l’equilibrio emodinamico, quello di escludere condizioni di emorragia a carico delle vie aeree e di cause che simulano la colorazione ematica delle feci ed infine quello di ipotizzare la probabile sede e causa di sanguinamento (o almeno di capire se si tratta di emorragia alta o bassa), per scegliere gli esami 1 2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 2 Ematemesi strumentali più adeguati. I mezzi necessari per questa prima valutazione sono i seguenti: - clinica; - esami di laboratorio di base (es. emocromocitometrico, parametri di funzionalità epatica, parametri della cogulazione, elettroliti); - posizionamento di catetere vescicale e di accesso venoso almeno periferico; - posizionamento di sondino naso-gastrico. Il primo segno di ipovolemia è quello dell’ipotensione ortostatica (calo della PA > di 20 mmHg o aumento della frequenza cardiaca > di 20 pulsazioni/min dopo 2 minuti di ortostatismo). Con il progredire della deplezione di volume compaiono la tachicardia e gli altri segni di iperincrezione catecolaminergica e da ultimo compare l’ipotensione anche in posizione clinostatica, con i segni dello shock conclamato. Quindi, allo scopo di valutare le funzioni vitali, è necessario il controllo ripetuto della frequenza cardiaca e della PA in clino- ed orto-statismo e il posizionamento di catetere vescicale. Inoltre è utile posizionare al più presto un accesso venoso (perlomeno periferico) per avere sempre una via infusionale a disposizione. Naturalmente anche gli altri esami ematochimici di routine saranno utili per l’inquadramento del paziente, per esempio dal punto di vista etiopatogenetico (screening della coagulazione, indici di funzionalità epatica). Una volta ipotizzato che l’emorragia è a partenza dal tratto superiore del tubo digerente, la prima indagine diagnostica è l’esofagogastro-duodenoscopia, da effettuare nelle prime 12-24 ore. Se questa è discriminante, non sono necessarie altre indagini se non, a distanza, uno studio angiografico con analisi del ritorno venoso portale in caso di sanguinamento di varici esofagee. Terapia La finalità della terapia delle emorragie digestive è quella di arrestare in maniera rapida e definitiva il sanguinamento. Naturalmente la patologia di base dovrà andare incontro ad eventuali ulteriori valutazioni ed ulteriori approcci terapeutici, compreso quello chirurgico in elezione. I farmaci da utilizzare sono: 2 2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 3 Ematemesi • Omeprazolo 1 mg/kg/die e.v.; • Somatostatina e.v. 3,5 µg/kg/ora in infusione venosa continua. Arrestata l’emorragia proseguire per 48-72 ore; • Vitamina K; • Ac. Tranexamico: per os 10-20 mg/kg; e.v. 10 mg/kg per endovena lenta quindi per via orale. Bibliografia - Palmer K. Management of haematemesis and melaena. Postgrad Med J 2004; 80: 399-404. - de’ Angelis GL. L’endoscopia digestiva in età pediatrico-giovanile. Edizioni mediche scientifiche internazionali, Roma, 2002. - Kovacs TO. Management of upper gastrointestinal bleeding. Curr Gastroenter Rep 2008; 10 (6): 535-42. 3 2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 4 Melena Definizione Evacuazione di sangue o feci di varia consistenza commiste a sangue e di colorito piceo per la trasformazione dell’emoglobina in ematina (a opera di succhi digestivi e di batteri intestinali). Anamnesi Approfondire l’anamnesi patologica familiare e personale (es. coagulopatie, patologia gastrointestinale), farmacologica (es. farmaci antinfiammatori non steroidei o steroidei, antiaggreganti o anticoagulanti). Eziologia e diagnosi differenziale Per le diverse cause di sanguinamento, vedi tabella 1. Segni e sintomi I sintomi e i segni sono variabili a seconda dell’eziologia: tabella 2. Tabella 1: Le cause più frequenti di melena nelle diverse età Neonatale Prima infanzia Seconda infanziaetà scolare Ingestione di sangue materno NEC Malrotazione e volvolo Coagulopatia Colite allergica Diverticolo di Meckel Invaginazione Porpora di S. Henoch SEU Iperplasia nodulare linfoide Duplicazioni gastrointestinali Infezione o infestazione gastrointestinale (Campylobacter, Shighella, E.Coli, Clostridium, Yersinia, Salmonella, Entamoeba, Giardia) Polipi Malattie infiammatorie croniche gastrointestinali 4 2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 5 Melena Tabella 2: cause più frequenti di sangue nelle feci (diagnosi differenziale) Causa Sintomi e segni gastrointestinali Sintomi e segni sistemici Enterocolite necrotizzante (NEC) Vomito, diarrea, distensione addominale Shock (in caso di perforazione) Volvolo Vomito biliare, feci rosso scuro, massa palpabile “a salsicciotto” Shock (in caso di occlusione) Invaginazione Feci a “gelatina di lampone”, dolore crampiforme, vomito, febbre Shock (in caso di sanguinamento acuto e massiccio) Ragade Stipsi, feci striate rosso-vivo, dolore anale Diverticolo di Meckel Sangue nelle feci Pallore per anemizzazione Polipo giovanile solitario Feci verniciate (sangue rosso vivo o scuro) Anemizzazione, in caso di invaginazione segni di shock Sindrome di Peutz-Jeghers Feci con sangue rosso scuro Anemizzazione, shock in caso di invaginazione, pigmentazioni melaniche buccali Morbo di Crohn Sanguinamento evidente/ occulto, dolore addominale, addome acuto Anemizzazione, febbre, astenia, sintomi sistemici Rettocolite Ulcerosa Sangue nelle feci, solitamente rosso vivo, dolore addominale Anemizzazione, astenia, sintomi sistemici Malformazioni vascolari Feci rosso vivo/scuro; sangue occulto o abbondante Anemizzazione, shock se sanguinamento massivo Diarrea infettiva acuta (batteri-virusparassiti) Sangue nelle feci scarso/ variabile; diarrea, vomito Febbre Corpo estraneo Presenza di sangue variabile/ rosso, disfagia, dolore Scialorrea, tosse, dolore retrosternale Porpora di Schonlein Henoch Sangue nelle feci scarso/ Porpora cutanea: arti e abbondante, dolore addominale, natiche, ematuria, addome acuto (da volvolo) proteinuria, artrite, ipertensione arteriosa (continua) 5 2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 6 Melena Tabella 2: cause più frequenti di sangue nelle feci (diagnosi differenziale) (continua) Causa Sintomi e segni gastrointestinali Sintomi e segni sistemici Allergia alle proteine del latte Sangue nelle feci; vomiti, diarrea, dolore addominale Calo ponderale Emofilia Sangue nelle feci: occulto/ abbondante Diatesi emorragica, alterazioni della coagulazione Deficit di vitamina K Sangue nelle feci scarso/ abbondante Anemia, deficit accrescitivo Sindrome di Zollinger-Ellison Sangue nelle feci (feci picee), dolore addominale ricorrente, diarrea Pallore, anemia, astenia, possibili rash cutanei Lesioni esofago-gastriche Sangue nelle feci occulto/ abbondante, pirosi, dolore retrosternale Anemia, astenia Tiflite (NEC nel paziente neutropenico) Enterorragia, vomito, addominalgia, distensione addominale, addome acuto Anemizzazione, mucosite, neutropenia, shock Principali esami di laboratorio e strumentali - Emocromo, prove di coagulazione. - Emogruppo e prova crociata. - Glicemia, elettroliti, funzionalità epatica, funzionalità renale. - Endoscopia digestiva alta e bassa. In base all’orientamento diagnostico, optare inoltre per le seguenti indagini: - Rx addome diretto. - TAC addominale. - Ileoscopia con videocapsula (diagnostica) e/o ileoscopia con pallone (diagnostica/operativa). - Scintigrafia (nel sospetto di diverticolo di Meckel o di malformazioni vascolari). - Arteriografia (nel sospetto di malformazioni vascolari). 6 2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 7 Melena Trattamento - Per Hb > a 7 g/dL, in paziente emodinamicamente stabile senza rilievi anamnestici particolari, somministrare ev soluzione fisiologica o ringer lattato 20 ml/kg in 20 minuti, plasma expander in caso di ipotensione. - Per Hb < a 7 g/dL, o Hb 7-10 in paziente emodinamicamente instabile o con anamnesi positiva per cardiopatia, plasma expander e/o trasfusione di emazie concentrate (vedi capitolo anemie). - Terapia antisecretiva gastrica (inibitori di pompa protonica o ranitidina). - In caso di malattia emorragica del neonato: vitamina K. - In caso di sanguinamento cospicuo, inarrestabile o di forte sospetto di rottura di varici gastrointestinali valutare l’utilizzo di Somatostatina 3,5 µg/Kg/ora in infusione continua per circa 48-72 ore, monitorando attentamente la glicemia. Dopo tali provvedimenti volti a stabilizzare il paziente la terapia è causale. Monitoraggio Clinico e strumentale Bibliografia - de’Angelis GL. L’endoscopia digestiva in età pediatrica-giovanile. EMSI Edizioni Mediche Scientifiche Internazionali, Roma, 2002; 111-3. - Pecontal JM, et al. Urgences en Pediatrie. Edit. Arnette, 2008. - Bartolozzi G. Urgenze in Pediatria. Masson, 1993. - Palmer K. Management of haematemesis and melaena. Postgrad Med J 2004 July; 80 (945): 399-404. - Moran, H, Yaniv, I, Ashkenazi, S, et al. Risk factors for typhlitis in pediatric patients with cancer. J Pediatr Hematol Oncol 2009; 31: 630. - Van Winkle M, et al: Vitamin K, un update for the paediatrician. Eur Jour Pediatr 2009; 168: 127-34. 7 2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 8 Ingestione di caustici Definizione Ingestione accertata di sostanze caustiche o esiti della stessa. Vengono definite caustiche tutte quelle sostanze il cui effetto principale è un’azione lesiva diretta sui tessuti con i quali vengono a contatto. Queste sostanze non sono dotate di una azione tossica sistemica che, qualora compaia, è secondaria agli effetti e alle complicanze conseguenti l’azione caustica locale. Anamnesi • Natura dell’ingestione • Tipo di materiale ingerito (se possibile determinare con precisione tutti gli eventuali principi attivi e il nome commerciale della sostanza) • Quantità ingerita • Tempo intercorso tra eventuale ingestione e arrivo in Ospedale • Sintomi immediati, ricordando sempre che l’assenza di sintomatologia evidente non esclude l’ingestione • Orario dell’ultimo pasto Sintomi • Pianto. • Disfagia. • Scialorrea profusa. • Vomito. • Ematemesi. • Dolore toracico. • Sintomi respiratori (stridore laringeo, distress respiratorio). Segni I caustici possono determinare nella zona di contatto diversi gradi di lesione. 8 2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 9 Ingestione di caustici • Lesioni cutanee come eritema, vescicole, bolle fino alla presenza di aree necrotiche profonde. • Lesioni oculari. • Lesioni oro-faringee come edema delle labbra, dell’ugola e del faringe, eritema, erosioni anche sanguinanti, ulcerazioni del cavo buccale. Anche in questo caso l’assenza di segni oro-faringei non esclude la presenza di lesioni gastro-esofagee. Inoltre la severità e/o la presenza di lesioni a questo livello non sono correlate alla gravità del quadro clinico. • Lesioni esofagee (più gravi nell’ingestione di alcali) e lesioni gastriche (più gravi nelle ingestioni di acidi) possono evolvere poi in stenosi cicatriziali. • Lesioni intestinali con perforazione, peritonite e shock. Procedure immediate • Valutare la pervietà delle vie aeree: qualsiasi ostruzione presente deve essere rimossa. In caso di distress respiratorio: ventilazione assistita, ossigeno-terapia ed eventuale trasferimento in rianimazione. • Esame neurologico completo. • Garantire un accesso venoso: mantenimento circolo con soluzione fisiologica. • In caso di lesioni cutanee e/o oculari: lavaggi con soluzione fisiologica per circa 20 minuti. • Contattare il Centro Antiveleni. • Non provocare vomito né effettuare svuotamento gastrico o somministrazione di carbone vegetale. • Sospensione assoluta dell’alimentazione per via orale. • Terapia farmacologia con: ampicillina e.v. 100 mg/kg/die 3 somministrazioni metilprednisolone e.v. 2-4 mg/kg/die 2 somministrazioni omeprazolo e.v. 1-2 mg/kg/die 2 somministrazioni Esami di laboratorio e strumentali • Esami di laboratorio: - Emocromo completo, CPK, p-colinesterasi, coagulazione, glicemia, azotemia, elettroliti, emogasanalisi, gruppo sanguigno e prove crociate. 9 2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 10 Ingestione di caustici • Esami strumentali: - ECG, PA. - Endoscopia digestiva in anestesia generale o alla presenza di un Rianimatore (non prima di 12 ore dalla presunta ingestione e non oltre le 24 ore). - Rx vie digerenti per evidenziare eventuali stenosi. - Rx torace in caso di distress respiratorio e/o sospetta perforazione esofagea. Trattamento Dopo esame endoscopico: • Lesioni di I grado: - né terapia né ricovero. • Lesioni di II grado: - terapia anti-acida, dieta morbida per una settimana senza ulteriori controlli successivi. • Lesioni di III grado: - Desametasone 1mg/kg ogni 12 ore per 3 giorni. - Copertura antibiotica ad ampio spettro. - Inibitori di pompa protonica e.v. - Dieta liquida, quindi morbida. - Monitoraggio degli indici di flogosi. • Lesioni di IV grado: - Digiuno. - Sondino naso-gastrico. - Eventuale intervento chirurgico a distanza in caso di stenosi. Bibliografia - Bicakci U, Tander B, Deveci G, Rizalar R, Ariturk E, Bernay F. Minimally invasive management of children with caustic ingestion: less pain for patients. Pediatr Surg Int 2010; 26: 251-5. - Betalli P, Rossi A, Bini M, Bacis G, Borrelli O, Cutrone C, Dall’Oglio L, d’Angelis GL, Falchetti D, Farina ML, Gamba PG, Gandullia P, Lombardi G, Torroni T, Romano C, De Angelis P. Update on Management of Caustic and Foreign Body Ingestion in Children. Hindawi Publishing Corporation. Diagnostic and Therapeutic Endoscopy, 10.1155/2009/969868 - Betalli P, Falchetti D, Giuliani S, Pane A, Dall’Oglio L, de’ Angelis GL, Caldore M, Romano C, Gamba P, Baldo V, Caustic Ingestion Italian Study Group. Caustic ingestion in children: is endoscopy always indicated? The results of an Italian multicenter observational study. Gastrointestinal Endoscopy 2008; 68 (3): 436-9. 10 2-de angelis:26-de angelis 25-09-2014 15:18 Pagina 11 Ingestione di caustici - Baskin D, Urganci N, Abbasoglu L, et al. A standardized protocol for the acute management of corrosive ingestion in children. Pediatr Surg Int 2004; 20: 824-8. - de’ Angelis GL. L’endoscopia digestiva in età pediatrico-giovanile. Edizioni Mediche scientifiche internazionali, Roma 2002. 11