25 CASSE E FONDI: UN AMORE CHE DEVE SBOCCIARE Casse e fondi: un amore che deve sbocciare Attenzione alla fuga all’estero e all’addio al social housing di Marco Luraschi Il rapporto tra fondi immobiliari e casse di previdenza non è mai stato così stretto, con i primi alla ricerca di nuove masse da prendere in gestione e i secondi interessati a una divermercato immobiliare non aiuta un massiccio investimento da parte delle casse che storicamente arrivano da anni di proprietà diretta e hanno già un’asset allocation importante sul mattone. Il tema è stato sviscerato nel terzo appuntamento del ciclo dei convegni sui fondi immobiliari organizzato a Milano da ilQI presso lo Studio Legale NCTM e ha visto la presenza di molti esperti del settore, malgrado alcune impreviste defezioni dell’ultima ora. GUARDA il servizio 26 CASSE E FONDI: UN AMORE CHE DEVE SBOCCIARE Detto che il moderatore Guglielmo Pelliccioli de ilQI ha aperto l’evento con un messaggio di Massimo Brunelli di IDeA FIMIT SGR, che ha rimarcato l’eccellenza del modello di collaborazione tra fondi e casse (auspicando un utilizzo del veicolo fondo in modo massivo nelle dismissioni di mattone pubblico), Luca Dondi di Nomisma ha per primo delineato il perimetro di mercato in cui operiamo con un valore di asset delle casse previdenziali private pari a 51 mld di euro di cui 14 mld di euro circa nel mattone. Un investimento cresciuto soprattutto nella forma indiretta, con prospettive da parte delle casse di dismissione dell’investimento diretto e utilizzo del veicolo fondo (85,7% dei casi in un sondaggio fatto con ADEPP). Il fondo è per le casse un partner ideale per operazioni sul territorio, anche con risvolti sociali, e anche di svizionali. L’intervento di Sergio Corbello di Assoprevidenza è stato il cardine della mattinata sia perché ha chiaramente distinto tra enti previdenziali obbligatori e complementari, sia perché ha illustrato come le casse abbiano investito e in quale forma negli ultimi 20 anni. Alcuni fondi previdenziali privati (Eurofer re nell’immobiliare anche con un orizzonte sull’estero. Da notare che Corbello ha indicato come settori interessanti per le casse quelli legati alle energie alternative: nel fotovoltaico la componente immobiliare è molto limitata, la proprietà è molto parcellizzata sul territorio e i rendimenti sono interessanti nell’ordine del 6-8%. Un grosso fondo immobiliare potrebbe razionalizzare le proprietà e riunirle sotto un unico cappello con ritorni importanti. Meno interessante il social housing e qui scatta l’allarme: secondo Corbello le operazioni legate a questo settore per le casse “non stanno in piedi” dal punto di criticità per una cassa nell’apporto degli immobili in un fondo rispetto alla detenzione diretta, tuttavia Federico Trutalli di NCTM lo ha fatto con un intervento di alto livello: il vantaggio Secondo Luca Dondi di Nomisma i tre punti chiave per gli investimenti futuri delle casse private sono: going global, realization e green building. 2 27 CASSE E FONDI: UN AMORE CHE DEVE SBOCCIARE ai quotisti contro il 27,5% di IRES in quanto enti non commerciali) sia per una base imponibile di calcolo inferiore per i fondi. Ma il legislatore è ben attento a individuare operazioni che nascondano dismissioni immediate indirette e in tal caso Gli interventi di Andrea Cornetti di Prelios SGR e Alberto Segneghi di Bnp Paribas REIM SGR hanno messo in evidenza la forte potenzialità di crescita del settore degli investimenti indiretti immobiliari soprattutto per i fondi pensioni negoziali e la capacità di procedere a operazioni di creazioni di fondi e successive dismissioni del patrimonio residenziale con prelazione per gli inquilini (fondo Scoiattolo di Bnp per la Cassa dei Ragionieri) , con la prerogativa per le casse di spogliarsi del ruolo di proprietario e lasciare la gestione della dismissione e del rapporto con l’inquilinato alla SGR. Gianni Paviera, CEO di Generali Immobiliare Italia SGR che ha evidenziato alcuni trend per gli investimenti degli enti previdenziali: sui mercati UK, Francia e Germania aumenta l’investimento in crediti immobiliari e si nota lo spostamento di alcuni investitori dall’opportunity al value added. La case history di NBIM, veicolo norvegese che investe in tutto il mondo (5 mld di euro nel real estate con tivo di quello che potrebbe essere fatto se una nostra cassa avesse la struttura e l’orizzonte di questo soggetto. Ma è ipotizzabile a breve in Italia un’esperienza simile? Pensiamo di no usato l’investimento nell’immobiliare, soprattutto residenziale, come strumento di gestione della logica del consenso. Di certo è che se le casse decideranno di avvicinarsi ulteriormente al mercato immobiliare, il fondo sarà il soggetto da loro scelto: pare del resto che ci siano diverse gare pronte a partire mentre alcune rilevanti sono appena state concluse. Per quanto riguarda i rendimenti non sappiamo dire: a domanda diretta di Guglielmo Pelliccioli nessuno si è espresso chiaramente. Gli enti previdenziali privati hanno un portafoglio di 13 mld di euro in immobili, di cui molti detenuti in via diretta. La componente immobiliare è pari a circa il 30% del totale, di cui il 23% in immobili diretti ed il 7% in veicoli che investono in forma indiretta.