Sfilata di moda DeltArte sensibilizza popolazione e turisti Addio alla

12 la Settimana
varie
Rosolina Mare
DeltArte sensibilizza popolazione e turisti
Inaugurate due opere permanenti di arte pubblica
Mercoledì 16 luglio sono state inaugurate le due opere
permanenti di arte
pubblica dell’artista
DEM alla presenza del vicesindaco
Daniele Grossato e
dell’assessore all’ambiente Giovanni Crivellari, alla curatrice
e ideatrice di DeltArte Melania Ruggini e
al presidente di Voci
per la Liberta’, Giovanni Stefani.
All’opening è seguita la proiezione
del film Supra Natura di
DEM e Seth Morley presso il Centro Congressi, che
ha registrato un’ottima affluenza di pubblico.
A Rosolina Mare Dem
ha creato due opere permanenti per la popolazione e i turisti: un acceso
murales presso la cabina
elettrica di Strada Sud,
in pieno centro urbano, e
un’installazione di land
art chiamata Genius Terrae
presso il Parco della Vittoria, in via del Moro.
Il murales di DEM è
un’operazione di riqualificazione urbana a 360
gradi per mezzo del quale
l’anonimato di un edificio
industriale come una cabina elettrica è diventato un
contenitore di senso, visibile da ogni direzione.
Come spiega la curatrice del festival, Melania Ruggini, al centro del
murale campeggia l’immagine totemica di una
divinità, a tratti pagana, a
tratti cristiana, che ricorda
le Madonne di Piero della
Francesca per volumi e carattere compositivo e certe
figure di Massimo Campigli. Essa è la Madre Terra,
che tutto può creare e tutto
può al contempo distruggere e la cui forza è pale-
Rovigo - Cen.Ser
sata nell’atto delle
braccia, nella folgore
che tiene nella mano
sinistra e nel velo
dietro alla sua figura,
fatto di onde energetiche che si propagano nello spazio.
Nel lato verso
piazza San Giorgio,
circondata da farfalle
in volo, è stata creata
una grande chiocciola, omaggio a Rosolina, simbolo altamente complesso,
che contraddistingue il ciclo evolutivo
della natura, oltre ad essere un animale che popola
copioso l’area del Delta. Il
murales sarà completato a
settembre, durante il terzo
soggiorno che l’artista farà
a Rosolina Mare, per la
chiusura ufficiale del festival d’arte contemporanea
DeltArte.
La seconda opera,
l’installazione GENIUS
TERRAE, situata nel Parco della Vittoria, mira alla
sensibilizzazione sociale.
Il messaggio principale
della scultura vivente è
che ognuno ne diventi il
guardiano, per proteggerla da atti vandalici (uno
dei quali registrato la notte
precedente l’inaugurazione) e viverla come parte
integrante del territorio. E
anche in questo caso l’arte
contemporanea assume
una valenza sociale non
indifferente.
DELTARTE è visitabile dal 4 aprile al 29 settembre 2014
Tutti gli ingressi alle
inaugurazioni del festival
sono gratuiti.
Ideazione e cura del
festival: Melania Ruggini
Sfilata di moda
Serata Fashion Time con la stilista Genny Tafa
Sabato 19 luglio al Censer è stata
organizzata grazie al bar KUR e la stilista Genny Tafa, una serata all’insegna
dell’alta moda.
Genny è una giovane ragazza di 21
anni, uscita dalla scuola di moda di Rovigo, che ha messo in gioco tutta la sua
preparazione, sviluppando modelli di
alta qualità.
Ha saputo conciliare vari tessuti, dalla seta all’organza, dall’ecopelle incrociando colori e stili, in modo veramente
straordinario. Sono state presentate 4
collezioni, dal romantico all’ecopelle,
dall’elegante al pratico e per tutte le età.
L’atmosfera è risultata da subito molto carica, le modelle con gli abiti sono
stati applaudite a lungo dal pubblico
presente. Con l’uscita dell’ultimo abito
si è presentata anche la stilista Genny,
visibilmente commossa dal trionfo ottenuto nella sua città.
Genny, nonostante la sua giovane
età, è alla sua 6^ sfilata
(Bologna, Torino e Milano) ma teneva molto
presentare le sue creazioni nella sua città.
Nelle foto di Gardina Diego: (sotto) una
panoramica di alcuni
abiti che hanno sfilato;
(sopra) la stilista Genny (a sinistra) con una
modella che porta una
sua creazione.
domenica 27 luglio 2014
Sanità - Da settembre in Veneto
Addio alla “ricetta rossa”
Informatizzate 40 milioni di prescrizioni farmaceutiche
Dal 1 settembre i cittadini che
richiederanno una
prescrizione farmaceutica al proprio
medico di medicina
generale riceveranno un promemoria
stampato su carta
bianca con il quale
potranno recarsi in
farmacia e ritirare il
farmaco prescritto.
Scompare così la ricetta rossa farmaceutica
che, grazie al percorso di
dematerializzazione delle
prescrizioni realizzato in
seno al progetto Fascicolo
Sanitario Elettronico regionale, non ha più ragione
di esistere. Si completa in
questo modo la seconda
fase di digitalizzazione del
processo di produzione
ed erogazione delle ricette realizzato grazie ad un
collegamento telematico
tra medici, azienda sociosanitaria di riferimento,
farmacie, Regione e Ministero dell’Economia. Un
sistema che, in linea con
le norme regionali e nazionali in materia, offre
soprattutto un’occasione
per migliorare il servizio
direttamente al cittadino.
Arsenàl.it, consorzio per
la sanità digitale di tutte le
Ulss e aziende ospedaliere
del Veneto, che coordina
l’iniziativa nell’ambito del
progetto Fascicolo Sanitario Elettronico regionale,
ha calcolato che grazie alla
ricetta dematerializzata il
sistema sanitario regionale risparmierà ogni anno
3.244.901 euro. Tutto ciò è
possibile grazie alla messa
in rete dei medici di medicina generale (3.332) e
dei pediatri di libera scelta
(580): oggi il 98% dei medici risulta collegato in rete
ed inviante la ricetta dematerializzata.
“Siamo di fronte ad un
pietra miliare – sottolinea
l’Assessore alla Sanità
Luca Coletto – di un cammino di informatizzazione
iniziato solo 4 anni fa, quando
tutto era ancora a livello pionieristico e sparso a macchia
di leopardo. Abbiamo investito in termini economici e di
professionalità giovani e moderne come quelle espresse da
Arsenàl.it ed ora iniziamo a
raccogliere i frutti: cospicui risparmi di spesa, cioè soldi che
rimangono nelle tasche della
gente, agevolazioni e sburocratizzazione per gli utenti,
miglioramento dell’operatività delle strutture sanitarie in
termini di tempi ed efficienza.
A più riprese – aggiunge Coletto – il Governo nazionale,
Ministri, esperti di spending review, hanno indicato
nell’informatizzazione una
delle risposte più incisive per
migliorare la spesa e i servizi.
Oggi con orgoglio dico loro: il
Veneto c’è!”.
A fronte del grande impegno dei medici e delle
farmacie per aggiornare i
propri sistemi informativi,
la novità che andrà a regìme il primo settembre non
implica cambiamenti particolari per il cittadino che,
al posto della ricetta rossa
farmaceutica, riceve un
promemoria bianco contenente due codici: il numero di ricetta elettronica ed
il codice fiscale dell’assistito. Con questo può recarsi
alla farmacia preferita e
ricevere il farmaco
prescritto dal proprio
medico.
La dematerializzazione sarà successivamente estesa alle
prescrizioni specialistiche erogate dai
medici delle aziende.
Il processo di digitalizzazione sarà chiuso completamente
dal 2015 quando la
ricetta rossa scomparirà del tutto e al cittadino
basterà recarsi in farmacia
con la propria tessera sanitaria per ricevere il farmaco prescritto.
Tutto questo garantisce
agli assistiti del sistema
sanitario veneto maggiore
sicurezza, tempi più rapidi nell’erogazione dei servizi e contenimento della
spesa sanitaria. In Veneto
vengono prodotte circa
60 milioni di prescrizioni,
delle quali 40 milioni di
farmaceutiche e 20 milioni
di specialistiche. I risparmi
derivanti dalla dematerializzazione della ricetta
rossa sono stati calcolati in
3.244.901 euro ogni anno
(tenendo conto del costoopportunità del personale
delle aziende, del costo
delle ricette e del costo dei
servizi di gestione della
ricetta cartacea) per il sistema sanitario regionale
veneto.
La Regione Veneto sta
attuando la dematerializzazione della ricetta come
prima tappa del progetto
Fascicolo Sanitario Elettronico regionale, iniziativa
coordinata da Arsenàl.IT,
che, attraverso una complessiva riorganizzazione
dei sistemi informativi sanitari di ogni azienda, sta
rivoluzionando i servizi
di cura al cittadino al fine
di garantire una assistenza
sociosanitaria più puntuale, efficiente e sostenibile.
Rovigo - Azienda Ulss 18
“Stress e lavoro” lo SPISAL ti può aiutare
Lo stress che si origina in ambiente lavorativo è un rischio lavorativo che deve
essere valutato ai sensi del D.Lgs.81/08.
Si può agire sulla prevenzione, migliorando l’organizzazione del lavoro, principale
causa dell’insorgenza di questo tipo di
stress.
La Legge Regionale del Veneto 8/2010
(prevenzione e contrasto dei fenomeni di
mobbing e tutela psicosociale della persona sul luogo del lavoro) rappresenta
la volontà della Regione di “riconoscere
l’inviolabilità della dignità umana e il diritto di ogni individuo alla propria integrità psico-fisica che deve essere tutelata
nei luoghi di lavoro, di promuovere e
sostenere azioni di prevenzione del disagio lavorativo, di contrasto dei fenomeni
di mobbing e di stress psico-sociale e disincentivazione di comportamenti discriminatori o vessatori correlati all’attività
lavorativa”.
Questa norma regionale prevede
all’articolo 6 che tutte le Aziende sanitarie istituiscano, lo Sportello di assistenza ed
ascolto sul mobbing, sul disagio lavorativo e
sullo stress psico-sociale nei luoghi di lavoro,
e all’articolo 7 l’istituzione del Centro di riferimento per il benessere organizzativo nelle
Aziende Sanitarie dei Comuni capoluogo
di Provincia. L’Azienda Sanitaria ULSS
18 di Rovigo, con Decreto del Direttore
Generale, ha istituito sia lo Sportello di
Ascolto che il Centro di Riferimento.
Lo Sportello di Ascolto fornisce informazioni sui diritti dei lavoratori e strumenti di tutela ed orienta il lavoratore
verso le strutture di supporto del territorio. Il Centro di Riferimento provinciale
ha, innanzitutto, il compito di accertare
lo stato di disagio psico-sociale o di malattia del lavoratore e fornisce eventuale
indicazione del percorso terapeutico di
sostegno, cura e riabilitazione; individua
le misure di tutela che il Datore di Lavoro
può adottare nei casi di disagio lavorativo e supporta gli SPISAL della provincia
(ULSS18 e ULSS 19) nelle verifiche sui
luoghi di lavoro per la valutazione dei rischi psico-sociali.
I lavoratori che ritengano di vivere un
disagio dovuto alla organizzazione del lavoro possono telefonare tutte le mattine
dal lunedì al venerdì ai numeri di telefono 0425–393790/39374944 della Medicina
del Lavoro–SPISAL dell’ULSS18 di Rovigo (per l’ULSS 19 di Adria al numero di
telefono 0426 940144) e prendere appuntamento allo Sportello di Ascolto.
Informazioni esaustive sono contenute nei siti Aziendali sito web dell’Azienda ULSS 18–Dipartimento di Prevenzione all’interno nella pagina dedicata allo
SPISAL, per il territorio di Rovigo e nel
sito dell’Aziendale dell’ULSS19 per il territorio di Adria.