Operare in sicurezza - Distretto Carso

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Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia
Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia
Corso base per volontari di protezione civile
M3. Il volontario e il gruppo comunale
Operare in sicurezza
In questa lezione apprenderai:
•
L’importanza dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale
•
Quali sono i principali rischi nel collegati agli impianti elettrici e all’utilizzo di macchine
ed utensili
•
La segnaletica di sicurezza
Premessa
Non è del tutto chiaro dal contesto normativo se sia applicabile ai volontari protezione civile del Dlgs 626/94,
riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro. L’orientamento
maggiormente condiviso ritiene impossibile applicare in toto la L. 626/94 al settore volontariato protezione civile
ma Regioni e Province autonome sono concordi nel garantire ai volontari:
•
La necessaria formazione per le attività che andranno a svolgere
•
Dotazioni di protezione individuale (D.P.I)
•
Piani sicurezza per attività che possono configurarsi come cantieri (attività di prevenzione, esercitazioni)
D’altra parte è un preciso dovere del volontario la partecipazione ai corsi e di utilizzo dei D.P.I.
I Dispositivi di Protezione Individuale
La maggior parte degli infortuni, che siano di grave o leggera entità, possono essere evitati, o almeno, se ne
possono limitare le conseguenze utilizzando appropriati mezzi di protezione individuale.
I D.P.I. più comuni vengono generalmente utilizzati per:
Protezione del capo: l'elmetto o il casco di protezione, per lenire infortuni da caduta di oggetti o urti. In alcuni
casi possono essere sostituiti da cuffie o berretti.
Protezione degli occhi: occhiali, visiere, caschi di protezione, ecc. Utili in caso di difesa da schegge, radiazioni
ultraviolette, proiezione di pezzi di materiale pericoloso.
Protezione delle mani: guanti realizzati in materiali idonei al loro impiego: cuoio contro abrasioni o tagli;
materiale isolante contro le folgorazioni o le lavorazioni a caldo.
Protezione dei piedi: calzature resistenti e adatte alla natura del rischio che può derivare da possibili
schiacciamenti, punture o ustioni.
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Laboratorio e-Learning (LabeL)
Università di Udine
Operare in sicurezza
a cura di D. Bellè
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Protezione delle vie respiratorie: maschere ed autorespiratori. Sostanze come l'amianto, il piombo, cemento e
carbone ed altre possono causare danni gravissimi con l'esposizione prolungata. È essenziale, se non vitale,
usare adeguatamente le giuste maschere di protezione.
Protezione dell'udito: inserti auricolari, cuffie e tappi, per evitare nel tempo danni all'apparato uditivo
Protezione anti-caduta: imbracatura di sicurezza, obbligatoria per i lavori in luoghi sopraelevati con pericolo di
caduta
La dotazione di sicurezza dei volontari di PC
I volontari sono tenuti ad utilizzare opportuni dispositivi di protezione individuale durante lo svolgimento delle
varie attività. I dispositivi di protezione fanno parte della dotazione dei singoli volontari. Tali dotazioni vengono
acquistate dai comuni che possono usufruire di un apposito finanziamento da parte della Protezione Civile della
Regione.
Composizione del kit di dotazione di sicurezza individuale
Tabella A
Descrizione
Giaccone impermeabile e traspirante con corpetto termico
Copri pantalone
n. pezzi
1
1
Giubbino
1
Salopette
1
Tuta
1
Gilet alta visibilità
2
Maglione
1
Polo manica lunga
2
Polo manica corta
2
Berretto invernale
1
Zuccotto
1
Elmetto
1
Cintura
1
Guanti da lavoro
1
Calzatura
1
Stivali
1
Borsone
1
Zaino
1
Gli Indumenti da Lavoro
Per poter lavorare a contatto con macchine di vario genere è necessario indossare degli indumenti che non
costituiscano una fonte di pericolo per la propria e l'altrui incolumità.
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È bene ricordarsi che anche questi indumenti vanno indossati nella giusta maniera assicurandosi di:
•
abboffonare sempre i camici, i giubbetti e le maniche, per evitare che vengano agganciati da parti
meccaniche in movimento
•
non indossare indumenti con parti svolazzanti (sciarpe, cravatte, ecc.) [ci vorrebbe il video tratto
dagli incredibili sui problemi causati dal mantello dei supereroi]
•
non indossare anelli, bracciali, collane e simili (pericolosi sia per interventi su impianti elettrici che su
macchine utensili)
•
non indossare calzature inadeguate (sandali, ciabatte, zoccoli o scarpe con tacchi)
AI fine di ridurre al minimo il rischio di infortuni, al tradizionali indumenti da lavoro vanno affiancati gli opportuni
Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) che, per garantire la loro efficienza, dovranno sempre ricevere
l'adeguata manutenzione e pulizia.
Il rischio elettrico
L'elettricità rappresenta un fattore particolarmente pericoloso perché non è visibile ed è capace di provocare
gravi danni alle persone, sia attraverso il contatto diretto con un oggetto in tensione, che con quello indiretto
attraverso un contatto con una massa metallica in tensione per un guasto. Gli effetti dell'elettrizzazione possono
essere molteplici: dal semplice torpore, alle bruciature ed alla morte per folgorazione.
I fenomeni più pericolosi originati dall'energia elettrica sono:
•
elettro locuzione: passaggio attraverso il corpo umano della corrente elettrica per contatto diretto o
indiretto
•
arco elettrico: passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo umano senza che avvenga
materialmente il contatto con lo fonte elettrica
•
incendi e/o esplosioni
Per lavorare in sicurezza occorre rispettare le seguenti norme di base:
•
non intervenire sugli impianti elettrici, quadri o contenitori delle apparecchiature elettriche, se non
espressamente autorizzati
•
non effettuare allacciamenti elettrici con mezzi di fortuna
•
non usare mezzi antincendio diversi da quelli indicati
•
deve essere posta la massima attenzione nei lavori effettuati in condizioni di possibile avvicinamento o
in prossimità di linee o apparecchiature elettriche
•
evitare attorcigliamenti dei cavi, avere la massima cura del rivestimento isolante dei conduttori e delle
apparecchiature; non mettere in contatto sostanze liquide con le parti sottoposte al passaggio di
corrente elettrica
Macchine e utensili
Gli elementi delle macchine possono rappresentare una seria fonte di pericolo a causa degli organi meccanici in
movimento, per la corrente elettrica che le aziona e per la proiezione di scintille o materiali.
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Per lavorare in sicurezza bisogna sempre rispettare le seguenti regole:
•
le macchine possono essere avvicinate, usate e pulite solo da volontari che hanno svolto una
specifica formazione
•
controllare l'efficienza e la funzionalità delle protezioni e dei relativi dispositivi di sicurezza prima
dell'inizio dei lavori
•
avviare la macchina solo dopo essersi assicurati che nessun altro si trovi all'interno della zona operativa
•
segnalare subito ogni avaria e malfunzionamento della macchina e provvedere alla sua riparazione
•
Mai rimuovere o rendere inefficaci i dispositivi di sicurezza delle macchine.
•
Mai pulire, oliare, ingrassare a mano gli organi meccanici e gli elementi in moto delle macchine.
•
Mai riparare o registrare le macchine con gli organi meccanici in moto.
Ricordare sempre che:
Occorre evitare di avvicinare troppo le mani agli utensili (lama, nastri, utensili per fresatrici, ecc.). In questo caso
è buona norma adottare degli spingitoi o porta pezzi.
Fare attenzione all'ubicazione degli organi di comando per il disinserimento d'emergenza del macchinario, all'
occorrenza devono essere subito raggiungibili; in questo caso:
1) arrestare la macchina in caso di pericolo;
2) disinserire l'equipaggiamento elettrico.
Per ottenere una situazione di sicurezza nell'area operativa bisogna assicurasi che:
•
la pulizia e lo sgombro dei materiali di scarto e la pulizia del pavimento (macchie di olio, grasso o liquido
refrigerante) sia stata effettuata. In caso contrario provvedere con un idoneo detergente
•
sistemare correttamente il materiale lavorato o da lavorare, negli appositi contenitori
•
collocare in modo ordinato gli utensili e gli strumenti di controllo nella apposite cassette o raccoglitori.
Utensili a mano
Come utensili a mano intendiamo pinze, cacciaviti, lime, tenaglie, chiavi, martelli, ecc.
Alcuni infortuni, alle volte anche piuttosto gravi, sono causati dal cattivo utilizzo degli utensili a mano, oppure dal
loro uso improprio durante lo svolgimento del lavoro, come ad esempio l'uso di cacciaviti come scalpelli o lime
come punteruoli.
Per lavorare in sicurezza bisogna osservare le seguenti disposizioni generali:
•
effettuare, prima dell'uso, un esame generale sullo stato degli attrezzi
•
collocare nella posizione adeguata gli attrezzi durante il lavoro, in modo da non rappresentare un
pericolo in caso di caduta
•
manipolarli con cautela e non lanciarli mai al compagno che ne abbia fatto richiesta
•
utilizzare per ogni tipo di lavoro l'attrezzo adatto
•
usare pinze, chiavi e tenaglie di dimensione e forma adeguata al pezzo da lavorare
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•
assicurarli, per evitarne la caduta, nell'uso "in quota"
•
rimuovere le eventuali sbavature ed imperfezioni dalla testa degli scalpelli, per evitare la proiezione di
schegge o scintille
•
non prolungare con mezzi di fortuna le impugnature delle chiavi
Scale portatili
Le scale devono essere mantenute sempre in ottime condizioni e realizzate in materiali e dimensioni adatte alle
condizioni d'impiego e all'uso a cui sono destinate. Non bisogna sottovalutare, infatti, la situazione di rischio
piuttosto grave che le scale possono rappresentare, data la notevole altezza che alle volte raggiungono.
Se l'uso della scala (per altezza o per altri motivi) può comportare sbandamenti od "oscillazioni pericolose, essa
deve essere assicurata in modo adeguato o tenuta ferma alla base da un’altra persona.
Se si usano scale ad elementi innestati occorre che nessun lavoratore si trovi su di esse quando se ne effettua
lo spostamento laterale e che una persona da terra vigili costantemente sulla scala stessa.
Ricordarsi della presenza al di sotto della scala di altri lavoratori e quindi di tenere sempre gli attrezzi in borsa
chiusa, a tracolla o a cintura.
Per lavorare in sicurezza:
•
non accedere sulla scala: in due, senza il casco di protezione, senza la cintura di sicurezza
•
non abbandonare attrezzi sui pioli o sulle mensole delle scale doppie
•
non salire oltre il terzultimo piolo poiché la stabilità potrebbe essere precaria, utilizzare quindi una
scala più lunga
•
controllare pioli e montanti
•
controllare l’assenza di fessurazioni, scheggiature, riparazioni di fortuna
•
controllare il terreno e la sommità sulle quali le scale poggiano
•
controllare la pulizia dei pioli da fango, terra o materiale sdrucciolevole
•
controllare la presenza di materiale antisdrucciolevole alle estremità delle scale
Le scale semplicemente appoggiate sono meno sicure di quelle pieghevoli "a forbici",
specie su pavimenti sdrucciolevoli; queste, quindi, devono essere preferite.
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Onde evitare il ribaltamento della scala pieghevole, è necessario mantenere ìI proprio
baricentro più all'interno possibile, senza sbilanciarsi verso l'esterno.
Prima di salire, bisogna attentamente, accertarsi che la scala pieghevole sia stata allungata
al massimo e sia stato inserito il distanziale di sicurezza. Qualora l'insufficienza dello spazio
disponibile non consenta il massimo allargamento, è bene rinunciare all'impiego della
scala.
Particolare attenzione deve essere prestata quando si impiegano attrezzature o si
effettuano lavori ingeneranti spinte orizzontali, che potrebbero far scorrere la scala sul
pavimento, specialmente se sdrucciolevole.
L'inconveniente potrebbe determinare gravi conseguenze se la base della scala è stata
collocata
in
prossimità
di
un
gradino.
Per controbilanciare le spinte è bene assicurarsi della collaborazione di una seconda
persona.
Segnaletica di sicurezza
Vedi:
http://www.vigilfuoco.it/sicurezza/segnali/index_segnali.asp
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Segnali di pericolo
Pericolo di esplosione
Gas non infiammabile e non tossico (la bombola può
essere di colore bianco)
Materie liquide infiammabili (la fiamma può essere di
colore bianco)
Spontaneamente infiammabile
Pericolo d'incendio materie solide infiammabili
Pericolo di emanazione di gas infiammabili a contatto (la
fiamma può essere di colore bianco)
Pericolo di attivazione di un incendio
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Laboratorio e-Learning (LabeL)
Università di Udine
Operare in sicurezza
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Materia comburente
Perossido Organico
Materia nociva da tenere isolata da derrate alimentari o
da altri oggetti di consumo
Materia tossica da tenere isolata da derrate alimentari o
da altri oggetti di consumo
Materia radioattiva in colli di categoria I-bianca; in caso
di avaria dei colli pericolo per la salute a causa di
ingestione, inalazione o contatto con la materia che si
trova sparsa
Materie Corrosive
Materia radioattiva in colli di categoria I-gialla; colli da
tenere lontano da colli che portano un'etichetta con la
scritta "foto". In caso di avaria pericolo per la salute a
causa di ingestione, inalazione radiazione o contatto
Materia radioattiva in colli di categoria L-gialla; colli da
tenere lontano da colli che portano un'etichetta con la
scritta "foto". In caso di avaria pericolo per la salute a
causa di ingestione, inalazione radiazione o contatto
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Laboratorio e-Learning (LabeL)
Università di Udine
Operare in sicurezza
a cura di D. Bellè
Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia
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Corso base per volontari di protezione civile
M3. Il volontario e il gruppo comunale
Materia radioattiva in caso di avaria pericolo per la
salute a causa di ingestione, inalazione radiazione o
contatto
Materie e oggetti diversi che presentano pericoli
differenti da quelli che sono contemplati da altri segnali
Etichette di pericolo
Corrosivo
Esplosivo
Facilmente infiammabile
Estremamente infiammabile
Comburente
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Laboratorio e-Learning (LabeL)
Università di Udine
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a cura di D. Bellè
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Corso base per volontari di protezione civile
M3. Il volontario e il gruppo comunale
Nocivo per l'ambiente
Rischio biologico
Radioattivo
Tossico
Altamente Tossico
Irritante
Nocivo
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