Aumentano i contributi Inarcassa home page http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=548688&KeyW= |archivio articoli |agenda eventi |lavoro |forum |sondaggi |newsletter |e-commerce denaroFinanziamenti |denaroTv |video on demand |formazione |eventi |libri |denaroViaggi Il Quotidiano Prima pagina Agenda eventi News Borsa & Mercati Mediterraneo Campania Napoli Caserta Salerno Avellino Benevento Commenti Inserti Sanità Soldi & Imprese Commercio & Logistica Professioni Enti Locali & Cittadini Cultura & Ricerca Turismo & Viaggi Imprese & Mercati Moda & Affari Mensile Den Rubriche Commercio estero Speciale WTO Aiesec Marketing Salute & prevenzione Rassegna web Oroscopo finanziario Concorso Talenti Racconti Meteo Cinema Il Cartellone Palinsesto Dtv Speciali Speciale Convegno Capri Rapporto Capri Unione Industriali Italia-Francia Spia al Diritto Global Compact Coldiretti Api Napoli Tess Claai Elezioni 2008 Speciale 2008 Banche Infrastrutture Edilizia Economia del Mare Aziende sanitarie locali Politiche e servizi sociali Confcommercio Campania Formazione Cpt Rapporto Economia Napoli Rapporto Economia Salerno Rapporto Economia Irpinia Agricoltura Ambiente Economia Sannio Professioni Previdenza Aumentano i contributi Inarcassa Il presidente dell'Ordine Paolo Pisciotta: Siamo molto preoccupati In tempi di crisi economica anche il mondo dell'architettura, inevitabilmente, si trova a fare i conti con una diminuzione delle opportunità di lavoro. In mancanza di investimenti nel settore immobiliare, infatti, anche il lavoro per gli architetti diminuisce forzatamente. Senza contare, poi, che tra gli iscritti all'albo degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori non troviamo esclusivamente liberi professionisti, ma anche dipendenti pubblici ed insegnanti, ad esempio, categorie a loro volta preoccupate sia per la generale situazione economica del paese che per alcuni recenti interventi governativi da parte dei Ministri Brunetta e Gelmini. Il presidente dell'Ordine degli Architetti di Napoli, Paolo Pisciotta, non nasconde le preoccupazioni per la contingenza: "E' indubbiamente un momento difficile per la nostra professione, in cui alla crisi economica fa riscontro una scarsità di investimenti ed un conseguente calo di opportunità professionali, specialmente nella nostra città, che già da tempo attraversava un periodo difficile dal punto di vista della crescita". Proprio in questa situazione, evidenzia il leader degli architetti partenopei, fa particolamente scalpore l'aumento dei contributi dell' Inarcassa, sia quello contributivo che quello soggettivo, che scatterà a partire dal Gennaio del 2009. "Con questi aumenti, di fatto, si fa pagare la crisi economica ai professionisti, peraltro già messi in difficoltà a loro volta dalla crisi stessa", ragiona Pisciotta. E se il contributo oggettivo, legato all'effettivo volume d'affari dei professionisti, desta evidentemente meno preoccupazione, l'aumento di quello soggettivo dal 10 al 14% appare particolarmente grave in un momento di difficoltà economica generale come questo che stiamo attraversando. "Questo aumento è preoccupante specialmente per i giovani", prosegue Pisciotta, "oltre che per i professionisti che hanno visto diminuire il loro volume d'affari in questo difficile periodo". E fa balenare un sospetto: "Non vorrei che questi aumenti fossero determinati da una cattiva gestione dei fondi da parte della cassa, attraverso degli investimenti sbagliati o troppo rischiosi, con conseguente perdita di capitale". "Parecchi miei colleghi presidenti - aggiunge Pisciotta - sono altrettanto preoccupati di questa situazione e perciò, in un ottica di trasparenza, ci auguriamo al più presto di ricevere chiarimenti da parte della cassa". La questione, frattanto, è già stata investita della massima attenzione da parte del sistema ordinistico a livello nazionale. Venerdì prossimo, infatti, all'Assemblea degli Ordini che si terrà a La Spezia si metterà in primo piano proprio la questione degli aumenti dei contributi all'Inarcassa". Andrea Nastri del 22-10-2008 num. 196 Tutti plaudono al nuovo Politecnico home page http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=548689&KeyW= |archivio articoli |agenda eventi |lavoro |forum |sondaggi |newsletter |e-commerce denaroFinanziamenti |denaroTv |video on demand |formazione |eventi |libri |denaroViaggi Il Quotidiano Prima pagina Agenda eventi News Borsa & Mercati Mediterraneo Campania Napoli Caserta Salerno Avellino Benevento Commenti Inserti Sanità Soldi & Imprese Commercio & Logistica Professioni Enti Locali & Cittadini Cultura & Ricerca Turismo & Viaggi Imprese & Mercati Moda & Affari Mensile Den Rubriche Commercio estero Speciale WTO Aiesec Marketing Salute & prevenzione Rassegna web Oroscopo finanziario Concorso Talenti Racconti Meteo Cinema Il Cartellone Palinsesto Dtv Speciali Speciale Convegno Capri Rapporto Capri Unione Industriali Italia-Francia Spia al Diritto Global Compact Coldiretti Api Napoli Tess Claai Elezioni 2008 Speciale 2008 Banche Infrastrutture Edilizia Economia del Mare Aziende sanitarie locali Politiche e servizi sociali Confcommercio Campania Formazione Cpt Rapporto Economia Napoli Rapporto Economia Salerno Rapporto Economia Irpinia Agricoltura Ambiente Economia Sannio Professioni Universita' Tutti plaudono al nuovo Politecnico Il progetto è fortemente voluto dal rettore della Federico II Guido Trombetti Sembra oramai certo, è solo una questione di tempo: presto nascerà anche a Napoli, come già accaduto da anni a Torino e Milano, un Politecnico che riunirà le Facoltà di Architettura ed Ingegneria della regione. Il progetto, fortemente voluto dal Rettore della Federico II Guido Trombetti, ha già incassato parecchi consensi in città, tra cui quello del presidente dell' Unione industriali di Napoli, Giovanni Lettieri e di osservatori autorevoli come Nicola Pagliara e Pasquale Belfiore. Secondo Benedetto Gravagnuolo, preside uscente della Facoltà di Architettura dell'ateneo federiciano, "i tempi moderni richiedono velocità e agilità delle strutture organizzative ed in questo senso la nascità del Politecnico sarà senz'altro un passo positivo per svecchiare la Facoltà, sia nel modo di insegnare che in quello di fare ricerca, e per consentire una sua gestione più semplificata, maggiormente ancorata alle esigenze della società contemporanea". "Quella con la Facoltà di ingegneria", prosegue Gravagnuolo, "sarà un'alleanza che guarderà verso il futuro a partire da una storia antichissima, quella delle nostre due storiche scuole, tra le più antiche d' Italia". Anche il nuovo preside Claudio Claudi di Saint Mihiel, che si insedierà ufficialmente tra pochi giorni, plaude all'iniziativa, pur mettendo in guardia: "La nascita del politecnico non risolverà di per sé i problemi, ma ci offrirà prospettive di crescita solo se sarà vissuta come un'occasione per rinnovare il nostro modo di intendere la ricerca e la formazione e, soprattutto, se farà sì che finalmente Università ed impresa smettano di guardarsi con diffidenza ed inizino a dialogare in modo efficace". Parere favorevole anche da Paolo Pisciotta, presidente dell'Ordine degli Architetti di Napoli: "Esprimiamo grande soddisfazione per la prossima nascita del Politecnico campano. Finalmente anche il sistema Universitario si uniforma alle nuove frontiere professionali". "Non siamo più in epoca romantica, quando le scuole di ingegneria ed architettura potevano camminare su binari separati", prosegue Pisciotta, "Oggi il prodotto del nostro lavoro è sempre più il risultato della collaborazione tra più competenze ed era dunque necessario che anche a livello formativo si abbattessero le barriere, educando i giovani fin da subito ad un proficuo dialogo interprofessionale". a. N. del 22-10-2008 num. 196 Il real estate: nuove frontiere home page http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=548681&KeyW= |archivio articoli |agenda eventi |lavoro |forum |sondaggi |newsletter |e-commerce denaroFinanziamenti |denaroTv |video on demand |formazione |eventi |libri |denaroViaggi Il Quotidiano Prima pagina Agenda eventi News Borsa & Mercati Mediterraneo Campania Napoli Caserta Salerno Avellino Benevento Commenti Inserti Sanità Soldi & Imprese Commercio & Logistica Professioni Enti Locali & Cittadini Cultura & Ricerca Turismo & Viaggi Imprese & Mercati Moda & Affari Mensile Den Rubriche Commercio estero Speciale WTO Aiesec Marketing Salute & prevenzione Rassegna web Oroscopo finanziario Concorso Talenti Racconti Meteo Cinema Il Cartellone Palinsesto Dtv Speciali Speciale Convegno Capri Rapporto Capri Unione Industriali Italia-Francia Spia al Diritto Global Compact Coldiretti Api Napoli Tess Claai Elezioni 2008 Speciale 2008 Banche Infrastrutture Edilizia Economia del Mare Aziende sanitarie locali Politiche e servizi sociali Confcommercio Campania Formazione Cpt Rapporto Economia Napoli Rapporto Economia Salerno Rapporto Economia Irpinia Agricoltura Ambiente Economia Sannio Professioni Formazione Il real estate: nuove frontiere Ordine soggetto co-attuatore del Master organizzato dall'Ateneo Federiciano LUCA MODESTINO* L'importanza che negli ultimi dieci anni ha assunto progressivamente la gestione dei patrimonio immobiliare ha determinato la crescente necessità di figure professionali specifiche del settore: tale esigenza si interfaccia perfettamente con il più ampio processo che ha portato alla nascita di nuove figure professionali (come nel caso del D.P.R. 328 del 2001) e con un graduale ampliamento delle competenze dei professionisti già "consolidati". E' il caso, tra gli altri, di architetti ed ingegneri che, in un mercato affamato di specializzazioni, hanno ben compreso la necessità di diversificare i propri ambiti di intervento, affiancando alla figura tradizionale del professionista nuove qualifiche ed attitudini, in particolare in quelle aree urbane che offrono maggiori opportunità nel campo della conservazione e gestione del patrimonio costruito. In uno scenario che alla nuova progettazione sempre più spesso affianca l'idea del management tecnico dei beni immobili, la Facoltà di Architettura di Napoli aveva già da qualche anno mostrato il proprio interesse, attivando la Laurea Specialistica in "Manutenzione e Gestione Edilizia ed Urbana", che ha già concluso alcuni cicli. Anche l'Ordine degli Architetti di Napoli, che da tempo accompagna e sostiene l'evoluzione e diversificazione dei profili delle proprie figure professionali, ha voluto intervenire in questo processo di specializzazione, affiancando, in qualità di soggetto coattuatore, il Dipartimento di Ingegneria Edile della Facoltà di Ingegneria per l'attivazione del Master in "Real Estate: progetto – gestione – manutenzione". Si tratta della prima occasione in cui l'Ordine degli Architetti partenopeo assume un ruolo così centrale nell'organizzazione di un corso di alta formazione post-universitaria, a conferma degli sforzi sempre crescenti fatti in questi ultimi anni nel campo della formazione dei propri iscritti. L'iniziativa, coordinata dal prof. ing. Renato Iovino, intende rispondere alla oramai frequente domanda di alta formazione culturale e professionale, proponendosi di formare esperti in grado di comprendere e governare i principali aspetti del ciclo di vita del patrimonio immobiliare, relazionandosi, inoltre, con le diverse professionalità che operano nel settore. Il Master assumerà di volta in volta come oggetto di studio specifici patrimoni immobiliari quali le scuole, gli ospedali, l'edilizia residenziale e l'edilizia per il terziario. L'Ordine degli Architetti ha inteso aderire all'iniziativa con un ruolo di primo piano, andando oltre il semplice patrocinio, ma decidendo di mettere in campo, assieme all'Ordine degli Ingegneri, risorse che consentano di attivare delle borse di studio a favore dei laureati e dei professionisti dell'area dell'Architettura e dell'Ingegneria Edile a cui il Master è principalmente rivolto. Per essere ammessi al concorso gli aspiranti, per cui sono disponibili n. 25 posti, dovranno presentare domanda entro il 28 Novembre 2008 alla Segreteria Studenti della Facoltà di Ingegneria. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web dell'Ordine degli Architetti www.na.archiworld.it . * vice Presidente Ordine degli Architetti P.P.C. di Napoli e Provincia del 22-10-2008 num. 196 L'architettura al servizio della salute home page http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=548682&KeyW= |archivio articoli |agenda eventi |lavoro |forum |sondaggi |newsletter |e-commerce denaroFinanziamenti |denaroTv |video on demand |formazione |eventi |libri |denaroViaggi Il Quotidiano Prima pagina Agenda eventi News Borsa & Mercati Mediterraneo Campania Napoli Caserta Salerno Avellino Benevento Commenti Inserti Sanità Soldi & Imprese Commercio & Logistica Professioni Enti Locali & Cittadini Cultura & Ricerca Turismo & Viaggi Imprese & Mercati Moda & Affari Mensile Den Rubriche Commercio estero Speciale WTO Aiesec Marketing Salute & prevenzione Rassegna web Oroscopo finanziario Concorso Talenti Racconti Meteo Cinema Il Cartellone Palinsesto Dtv Speciali Speciale Convegno Capri Rapporto Capri Unione Industriali Italia-Francia Spia al Diritto Global Compact Coldiretti Api Napoli Tess Claai Elezioni 2008 Speciale 2008 Banche Infrastrutture Edilizia Economia del Mare Aziende sanitarie locali Politiche e servizi sociali Confcommercio Campania Formazione Cpt Rapporto Economia Napoli Rapporto Economia Salerno Rapporto Economia Irpinia Agricoltura Ambiente Economia Sannio Professioni Formazione L'architettura al servizio della salute Corso permanente in programmazione, progettazione, in edilizia sanitaria Lo sviluppo tecnologico e le conoscenze mediche hanno reso sempre più importante l'aspetto tecnico e tecnologico nelle attività di assistenza sanitaria. Tecniche e tecnologie ancora impensabili solo pochi anni addietro sono oggi realtà quotidiane nell'attività diagnostica e terapeutica; protocolli e prescrizioni organizzative nonché caratteristiche e requisiti ambientali, sono ormai requisiti e condizioni consolidate nell'esercizio delle cure mediche. Altrettanto evidente è la complessità di conoscenze, anche molto diverse tra loro, che concorrono alla buona gestione delle risorse disponibili per la salute, che interessano aspetti sanitari, gestionali/economici, amministrativi, tecnico/manutentivo, programmatico/immobiliari, architettonici ed ingegneristici. La organizzazione territoriale ed amministrativa degli organismi pubblici di gestione dei bisogni di salute dei cittadini, soprattutto nelle regioni meridionali, ha confermato la considerazione di attività marginale e secondaria nella pianificazione e programmazione sanitaria degli aspetti mobiliari (attrezzature e tecnologie biomedicali) e immobiliari (caratteristiche tecnologiche e distributive degli edifici), sia come valorizzazione che gestione di risorse. Il quadro generale determinatosi negli ultimi 15 anni di investimenti nel'edilizia sanitaria ha mostrato come, soprattutto in alcune parti del paese, il processo di ottimizzazione del patrimonio delle risorse immobiliari esistenti e la contemporanea programmazione delle nuove iniziative immobiliari necessarie non ha saputo giovarsi appieno di un contributo specifico relativo. In questo panorama è apparsa evidente la necessità di contribuire al processo di evoluzione della componente tecnica destinata a partecipare alla complessa attività di indirizzo e di gestione degli enti territoriali, anche alla luce di alcune esperienze di buone pratiche comunque maturate nell'ambito della programmazione, realizzazione e gestione dell'edilizia sanitaria. A tal fine è stato attivato Il Corso di Formazione Permanente L'architettura per la Salute che nasce nell'ambito della Dec. 1720/2006/CE. Il corso, definito in sinergia con il Ministero della Salute e l'Ordine degli Architetti, Enti preposti uno alla definizione degli standards dell'edilizia sanitaria e l'altro dei percorsi formativi professionali post laurea, si rivolge ai professionisti coinvolti nello sviluppo dei progetti di ristrutturazione o nuova edificazione di edifici da destinare ad attività sanitarie, sia di terapia che di ricerca. La partecipazione e aperta ad Architetti, Ingegneri, Referenti amministrativi e tecnici, Project Managers. La struttura è articolate per aree e moduli di apprendimento con differenti finalità ma tutte interrelate fra di loro, che costituiscono il canovaccio formativo interdisciplinare per il trasferimento di conoscenze specialistiche in senso trasversale fra professionisti con diverse specificità ma tutte concorrenti ad un unico obiettivo. Il corso prevede un impegno totale di 340 ore pari a 18 crediti universitari. In particolare il corso comporta 110 ore di aula, 110 ore di didattica concordata individuale (homework), 20 ore di visite guidate, 100 ore per la redazione della Relazione di Sintesi Finale. Le lezioni avranno cadenza programmata e si svolgeranno nell'arco di un semestre. Il percorso formativo inizierà, con la presentazione ufficiale per coloro che si sono iscritti. Il periodo di Svolgimento sarà 2008/2009. La direzione del corso è affidata al prof. arch. Carlo Coppola mentre coordinamento delle relazioni esterne e del comitato scientifico sarà curato dal dott. Aldo Schiassi nell'ambito del Nucleo di Valutazione degli Investimenti presso il Ministero della Salute. In occasione dell'inizio del Corso verrà tenuta una giornata di studi a cui saranno invitati a partecipare il Ministro del Welfare, tutti gli Assessori Regionali alla Sanità, i Direttori Generali, Amministrativi, Sanitari ed i Servizi Tecnici delle Aziende Sanitarie Locali, AORN e IRCSS, nonché i rappresentanti delle organizzazioni professionali di settore.