Benedetta Borello, Laureata in Scienze Politiche

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Benedetta Borello,
Laureata in Scienze Politiche (presso il Dipartimento di Teoria dello Stato della Facoltà di
Scienze Politiche dell’Università di Roma «La Sapienza»), dottore di ricerca in «Storia delle società
europee (Storia della famiglia e dell’identità di genere)» presso l’Istituto Universitario Orientale di
Napoli e in «Histoire et civilisations» presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di
Parigi, è stata Jean Monnet Fellow presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze e dal 2006 è
nella redazione della rivista «Quaderni storici».
È stata assegnista di ricerca e docente a contratto presso Dipartimento di storia moderna e
contemporanea della Facoltà di Lettere, Università degli Studi di Roma «La Sapienza», presso il
Dipartimento di Storia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena,
presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università per Stranieri di Siena, presso il
Dipartimento di studi internazionali della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli studi di
Roma 3 e presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila.
Ha fatto parte del progetto Famiglie, ceti dirigenti e attività pubblica tra Siena e gli antichi stati
dell’Italia centro-settentrionale (XVI-XVIII secolo), entrato nel progetto nazionale I linguaggi del
potere: politica e religione nell'età barocca, finanziato con COFIN 2002. La ricerca ha ricevuto
anche il finanziamento dell’Ateneo con P.A.R. 2002; del progetto nazionale, finanziato con COFIN
2005, Storia della famiglia. Costanti e variabili in una prospettiva europea (secc. XV-XX); ha
collaborato al progetto ENBacH – European Network for Baroque Cultural Heritage, promosso e
sostenuto economicamente dalla Commissione Europea per mezzo della Educational Audiovisual
and Culture Executive Agency (EACEA) che coinvolge una rete di 8 università situate in 6 paesi
europei (Universitat de Barcelona, Technische Universität, Dresden, Ernst-Moritz-ArndtUniversität, Greifswald, Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales-Paris, Università di Roma
«La Sapienza», Università di Teramo, Uniwersytet Warszawski, Universität Wien). Gli obiettivi del
progetto sono volti a favorire la conoscenza del patrimonio culturale dell’età barocca europea e
mettere a punto strategie innovative per migliorare e diffondere una consapevolezza storica tra gli
studiosi.
La sua attività di ricerca si è concentrata in particolare sui secoli centrali dell’età moderna. Ha
privilegiato lo studio della storia sociale e culturale con particolare attenzione per le dinamiche di
ascesa sociale dei gruppi dirigenti italiani soprattutto tra Cinquecento e Settecento. I suoi interessi
di ricerca si sono incrociati con la letteratura sociologica delle migrazioni, lo studio delle istituzioni
dello Stato Pontificio tra Quattrocento e Seicento, il processo di State building, con la storia della
famiglia e dei suoi mutamenti giuridici, nonché con la storia dell’architettura, dell’arte e
dell’urbanistica.
La riflessione attorno all’applicabilità delle categorie di pubblico e di pubblica opinione in età
moderna che costituisce il suo filone d’indagine più recente è anche il filo rosso attorno al quale si
annodano i contributi del volume Pubblici di antico regime da lei curato nel 2009 (Pacini, Pisa).
È anche autrice di Trame sovrapposte. La socialità aristocratica e le reti di relazioni femminili a
Roma (XVII-XVIII secolo), Napoli, Esi, 2003. Ha curato con Domenico Rizzo Voci, notizie
istituzioni, numero monografico «Quaderni Storici»,121 (2006), con Renata Ago Famiglie.
Circolazione di beni, circuiti di affetti in età moderna, Roma Viella, 2008. Tra i suoi articoli più
recenti: Lo spazio di un matrimonio: voci, cose e contese nei processi di separazione nel Seicento e
nel Settecento, in «Quaderni Storici», 121 (2006); La «tirannia di quelle canaglie dei francesi» e i
sacrifici «alla conservazione della casa». La generazione rivoluzionaria a Siena (secc. XVIII-XIX)
in «Cheiron», 49.1 (2008); Fraternité, sororité et les espaces pour les cultiver à Rome et a Sienne
(XVIIe-XIXe siècles), in Siblings Relations in Family History: Conflicts, Cooperation and Gender
Roles (XVI-XIX centuries), «European Review of History» 2010 (17:5); En Italie, frères et soeur au
vents de la Révolution, in «Clio. Histoire, Femmes et Sociétés» 34 (2011).
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