dott. arch. luisella taviano RELAZIONE TECNICA GENERALE Lavori di ristrutturazione dell'officina ex SEP da adibire ad autorimessa, magazzino ed officina mezzi nautici della Capitaneria di Porto di Terracina 12/CDP/L/0158/00 BREVI CENNI SULLE CARATTERISTICHE PAESAGGISTICHE, AMBIENTALI DEI LUOGHI IN CUI SI INSERISCE L’INTERVENTO: Terracina appartiene alla provincia di Latina e dista 35 chilometri dalla città e soli 100 Km da Roma. Conta 36.633 abitanti e si estende per una superficie pari a 136,4 chilometri quadrati per una densità abitativa di 268,57 abitanti per chilometro quadrato circa. La città di Terracina è dominata dal Tempio di Giove Anxur da cui si vede tutto l'arcipelago delle isole pontine, sorge a 22 metri sopra il livello del mare e risulta essere circondata dai Monti Ausoni. Il centro storico è pieno di strutture, fabbricati, edifici monumentali di epoche differenti, mentre la città moderna si è ampliata intorno al settecentesco Borgo Pio fino a svilupparsi lungo la zona costiera di Terracina. Il grande distretto nativo di Terracina, quello litoraneo, quello di pianura e principalmente, quello collinare dei Monti Ausoni, conserva ancora tanta parte di quella bellezza paesaggistica-naturale nativa. 1 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591 dott. arch. luisella taviano BREVI CENNI STORICI SULLA CITTA’ DI TERRACINA L’età Antica Il Centro Storico di Terracina sorge su due modeste alture prospicienti il mare: quella più bassa fu sede dell‟abitato originario, mentre quella più elevata, denominata Colle di S. Francesco, venne destinata all‟acropoli. Le prime fasi storiche sono conosciute solo attraverso le fonti letterarie. Dapprima centro ausonico, alla fine del VI sec. a.C. la città dovette essere già sotto l‟influenza romana, come dimostrerebbe la sua menzione nel primo trattato romano-cartaginese citato da Polibio. In seguito fu occupata dai Volsci, che le mutarono il nome da Terracina in Anxur; a questa fase potrebbero spettare alcuni tratti delle mura in opera poligonale visibili in più punti sotto la cinta tardo-antica. Altri tratti appartengono invece alle fortificazioni che i romani, dopo aver riconquistato la città nel 406 a.C., realizzarono in occasione della fondazione di una colonia marittima, nel 329 a.C. Alcuni anni dopo, nel 312 a.C., la città venne attraversata dalla Via Appia, che unendo Roma con Capua, costituiva un fondamentale asse di penetrazione militare e commerciale verso le ricche zone meridionali della penisola. Grazie all‟Appia, che consentiva rapidi collegamenti con Roma, e alla presenza di un porto, l‟importanza di Terracina crebbe: la città, divenuta un notevole centro agricolo per lo sfruttamento intensiva della fertile vallata posta a occidente, cominciò infatti ad ampliarsi nella parte bassa contigua al mare. L‟originario abitato fu pertanto destinato a divenire una zona monumentale caratterizzata da dimore signorili. Dopo la ristrutturazione, alla fine del II sec. a.C., dell‟area sacra dell‟acropoli, si ebbe una prima trasformazione urbanistica in età sillana - primi decenni del I sec. a.C.), quando veri monumenti in opus incertum (tra cui il teatro) vennero realizzati contemporaneamente alla ricostruzione del grandioso santuario di Monte S. Angelo. 2 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591 dott. arch. luisella taviano Una nuova trasformazione avvenne nella prima età imperiale, tra la fine del I sec. a.C. e l‟inizio del secolo successivo: in questo periodo Terracina alta vide infatti l‟edificazione, in forme imponenti, del nuovo foro da parte del magistrato locale A. Aemilius. Insieme alla piazza, circondata da portici, furono inoltre costruiti edifici religiosi e civili che fecero di questa area un complesso monumentale degno delle maggiori città dell‟impero. Il taglio del Pisco Montano, la rettifica dell‟Appia e la ricostruzione del porto, opere probabilmente realizzate da Traiano (98-117 d.C.), dovettero contribuire ad un ulteriore sviluppo urbanistico della parte bassa dell‟abitato; la zona alta fu invece interessata soprattutto da ristrutturazioni e rifacimenti delle vecchie domus, come dimostra il rinvenimento, alcuni anni fa, di un peristilio con mosaici del II-III sec. d.C. nei pressi del "Capitolium". Un ultimo significativo intervento si ebbe nei primi decenni del V sec. d.C. quando, in occasione delle invasioni barbariche, l‟antica cinta volsco-romana fu sostituita da una nuova fortificazione comprendente anche una porzione della città bassa. L’età Medievale Nel corso del Medio Evo la storia urbana di Terracina venne profondamente segnata da una trasformazione che mutò notevolmente il ruolo e l‟immagine della città antica. Per quanto riguarda il Centro Storico, se la fase Paleocristiana (IV-VI sec.) è nota solo attraverso le fonti letterarie, maggiori dati si hanno invece per la fase bizantina (VI-VII sec.), quando si accentuò la funzione di piazzaforte militare che la città aveva già acquisito, all‟inizio del V sec. d.c., con la creazione di un nuovo circuito murario in parte sovrapposto a quello volsco-romano. Nel periodo carolingio (VIII-IX sec.) Terracina fu compresa nel nuovo Stato della Chiesa; di conseguenza anch‟essa fu oggetto, a partire da Adriano I (772-795), di quel grande tentativo di rinnovamento spirituale e materiale che coinvolse Roma e i suoi domini: a questa fase infatti dovrebbero appartenere la fondazione di alcune chiese urbane, l‟organizzazione delle parrocchie, il sostegno alle chiese martoriali della Valle e ai monasteri extraurbani di S.Michele e di S.Stefano. Probabilmente alla fine del X sec., con la crisi del papato e lo strapotere delle famiglie locali, Terracina fu interessata dal fenomeno dell‟incastellamento: 3 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591 dott. arch. luisella taviano pertanto, allo scopo di controllare politicamente la città e il suo territorio, forse ad opera dei Crescenzi venne avviata l‟edificazione di un imponente castello, poi denominato "Frangipane" dalla famiglia dei nobili romani che lo occupò dal 1153 al 1202. A questa stessa fase appartiene, oltre al consolidamento di una parte del circuito murario, anche la nascita della tipica edilizia di arroccamento nel settore urbano adiacente al castello. Successivamente, grazie al notevole aumento demografico determinatosi in età romana (XI-XII sec.) a causa dell‟inurbamento, Terracina si ampliò progressivamente; nacquero così, addossati alle mura taro-antiche e in corrispondenza delle porte urbiche, i due borghi murati all‟esterno di Porta Maggio (detto "di Cipollata") e fuori Porta Albina (lungo la Salita dell‟Annunziata) e i due borghi aperti posti fuori Porta S.Gregorio (attorno all‟attuale via di Porta Romana), fuori Porta Romana (lungo l‟odierna via G.Antonelli, nella città bassa) e fuori Porta Nuova. Il rinnovamento della fase romanica, contrassegnata dall‟istituzione del Comune, fu inoltre reso manifesto da importanti interventi in campo edilizio, quale il rifacimento della Cattedrale e lo sviluppo delle abitazioni private di tipo monumentale, in particolare delle case-torri. Con il periodo gotico (XIII-XIV sec.), si riscontra a Terracina una riorganizzazione urbanistica fondata non più sulle parrocchie altomedievali, bensì sul recupero dell‟impianto antico e sulla creazione di un‟edilizia pubblica e privata ordinata e decorosa: oltre allo sviluppo dei Borghi e al completamento della Cattedrale, si assiste in questa fase al completamento del palazzo civico e all‟erezione delle eleganti domus gotiche a più piani. Non meno rilevante risulta inoltre, in concomitanza con la fondazione degli ordini mendicanti, l‟edificazione dei due conventi suburbani di S.Domenico e di S.Francesco, le cui linee architettoniche furono direttamente ispirate dai cantieri delle abbazie cistercensi. 4 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591 dott. arch. luisella taviano L’età Moderna La fase moderna del Centro Storico alto costituisce un riferimento importante per comprendere l'ultima significativa trasformazione urbana di Terracina. Le Costituzioni Egidiane (1357) aprono tale periodo avviando il processo attraverso il quale, accanto al declino dell'esperienza comunale, si affermerà una nuova organizzazione politico-amministrativa dello Stato Pontificio che si conserverà fino al 1870. Durante il '400 l'ancora incerta presenza dello Stato, le mire espansionistiche dei re di Napoli e il conseguente sviluppo delle lotte intestine tra nobiltà, borghesia e popolo provocarono la decadenza della città, ponendo così fine al Medio Evo. Nel '500 questa tendenza si accentuò: alla perdita progressiva dell'autonomia comunale, determinata anche dal continuo intervento dell'autorità centrale per in conflitti interni e i frequenti abusi, si aggiunsero molti problemi derivati dai saccheggi dai pirati barbareschi lungo le coste tirreniche e, soprattutto, il flagello dell'infezione malarica, che dal 1520 circa falcidiò con falsi alterne la popolazione, provocando un vero collasso demografico nella comunità terracinese. Tuttavia è proprio in questo periodo che si registrarono le prime concrete testimonianze della trasformazione, in senso moderno, della struttura urbana ad opera delle nuove famiglie (i Savio, i Garzonio, i Goffredi, i de Taxis, i de Romains, i Gavotti ecc.) che non solo acquistano e restaurano le antiche domus medievali, modificandole nel tipo del palazzo rinascimentale, ma ne costruiscono ex novo delle altre. Sin dai primi decenni del '600 l'impegno dello Stato Pontificio verso il ripopolamento, attuato richiamato famiglie dei paesi vicini attraverso la distribuzione gratuita di terre e le esenzioni fiscali, favorì una lenta ma continua ripresa, i cui riflessi maggiori si trovano, oltre che nell'edilizia civile, sopratutto in quella religiosa. 5 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591 dott. arch. luisella taviano Vanno almeno ricordati in tal senso la ricostruzione della chiesa di S. Giovanni (già di S.Lorenzo), l'erezione della cappella di S. Domitilla per volontà del vescovo Pomponio de Magitris (1608-1614), il rifacimento della chiesa della Madonna delle Grazie e del Vescovado ad opera del vescovo Cesare Ventimiglia (1615 - 1645). Con il '700 si assiste alla completa rinascita della città e alla sua ultima trasformazione, completata nel corso dell'800, che ha dato l'attuale fisionomia. Se nella prima metà del secolo continua la crescita urbana con la realizzazione di alcune grandi fabbriche, tra cui il Palazzo Vitelli e il Palazzo de Vecchis, è tuttavia nella seconda metà che si riscontra una svolta decisiva, quando Terracina diviene il centro politico, amministrativo e tecnico della grande bonifica delle Paludi Pontine voluta da Pio VI. La città alta, completamente smilitarizza mediante la modifica dell'antica funzione di piazzaforte, venne resa residenziale anche nelle strutture fortificate e fu collegata con la pianura abbattendo le due porte principali e parte del circuito muratorio tardo-antico posto a sud. In campo religioso e civile, oltre ad alcuni notevoli edifici privati, spiccano particolarmente la Cattedrale e il Vescovato. Il Palazzo Braschi e quello della Bonificazione Pontina, la chiesa del Purgatorio e il Palazzo dei Forni, Porta Romana e Palazzo Risoldi, Palazzo Cardinali e le Case Angeletti. 6 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591 dott. arch. luisella taviano - A LIVELLO DI PIANIFICAZIONE COMUNALE: In relazione agli strumenti di pianificazione di livello comunale, il Comune di Terracina dispone di PIANO REGOLATORE GENERALE, la cui adozione è stata sancita con deliberazione del Consiglio Comunale n° 4 del 19/01/1971 e successivamente approvata dalla Regione Lazio con deliberazione di Giunta n°873 del 28/11/1972. - A LIVELLO SOVRACOMUNALE: In relazione agli strumenti di pianificazione e di programmazione del territorio di livello sovracomunale, l‟area oggetto di studio è compresa nel: P.T.P. AMBITO TERRITORIALE N. 13 - "TERRACINA-CEPRANO-FONDI" SUB. AMBITO 2 (L.R. n. 24 del 06.07.1998 suppl. ord. N. 1 al BUR n. 21 del 30 luglio 1998) ricade negli ambiti del P.T.P. zona O/d - area di tutela orientata normata dall‟art. 46 P.T.P.R. (L.R. 24/98) ricade nella TAVOLA N. 40 ed in particolare: nella Tav. 40/A – Sistemi ed ambiti del paesaggio nella Tav. 40/B – Beni paesaggistici nella Tav. 40/C – Beni del patrimonio naturale e culturale e azioni strategiche del P.T.P.R. L‟area è classificata come Tav. 40/A : paesaggio insediamenti urbani Tav. 40/B : fascia di protezione coste marittime normata dall‟art. 33 7 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591 dott. arch. luisella taviano DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO E DELLE CARATTERISTICHE DELL’OPERA La presente relazione tecnica riguarda i lavori di ristrutturazione degli edifici siti nel Comune di Terracina, via del Molo da adibire ad autorimessa, magazzino ed officina mezzi nautici della Capitaneria di Porto di Terracina. Detti fabbricati sono ubicati all‟interno di un‟area più vasta dove insistono altri edifici oggi parzialmente utilizzati dalla capitaneria. Tutta l‟area cortilizia risulta delimitata da recinzione provvista di cancelli di ingresso. I fabbricati, individuati nei grafici di progetto con le lettere A e B risultano realizzati intorno agli anni ‟50 con struttura portante in c.a.: le fondazioni dell‟immobile sono in c.a. del tipo a plinti isolati con travi di collegamento, le strutture portanti in elevazione, sempre in c.a. risultano costituite da pilastri e travi. La copertura dell‟edificio B risulta a doppia pendenza, realizzata in lamiera grecata poggiante su una struttura reticolare spaziale molto esile e con spessori minimi, mentre per quanto riguarda l‟edificio A la struttura portante dei due ambienti sempre a doppia falda è stata realizzata con travi reticolari composte da più elementi di diverso spessore, misura e tipologia non rispondenti alla normativa vigente dal punto di vista statico e con ancoraggi non idonei. Il tutto risulta non solo non rispondente alla normativa antisismica, ma anche difficilmente verificabile dal punto di vista sismico. 8 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591 dott. arch. luisella taviano E‟ bene evidenziare che una falda dell‟edificio A risulta essere stata realizzata in cemento amianto (eternit). Questa presenza comporta lo smontaggio delle lastre di copertura, il loro trasferimento a terra e successivo imballaggio e trasporto in discarica. La bonifica amianto mediante rimozione è il metodo di bonifica che elimina radicalmente e definitivamente ogni rischio di emissione di fibre nell‟aria. Tutte le fasi dell'intervento per la bonifica amianto devono essere impostate e realizzate adottando idonee misure per limitare al minimo la dispersione di fibre nell‟ambiente. Le lastre da rimuovere durante la bonifica amianto devono essere preventivamente trattate superficialmente con resine sintetiche la cui azione pellicolante impedisce l‟emissione di fibre sia durante lo smontaggio che durante le fasi successive. Lo stato di conservazione del manufatto può considerarsi, nonostante lo stato di totale abbandono della struttura e la evidente assenza di opere di manutenzione e mantenimento della stessa, in parte buono per quanto attiene la struttura primaria verticale in c.a. e delle tamponature perimetrali, mentre per quanto riguarda le opere di rifinitura, intonaci e tinteggiature e soprattutto gli infissi, in stato di abbandono e degrado. Le strutture a supporto delle coperture, risultano per lo più ossidate, ma cosa molto più importante, non idonee dal punto di vista statico a supportare qualunque tipo di copertura, anche la più leggera. Le pavimentazioni, completamente isolate dai sottostanti massetti, sono parzialmente presenti e leggibili nelle loro diverse tipologie, klinker e marmittoni di graniglia; l‟impianto elettrico risulta non rispondente alla normativa vigente. Il recupero a livello strutturale, impiantistico ed architettonico dovrà conferire agli edifici oggetto del presente appalto, il ruolo di supporto all‟attività della Capitaneria di Porto di Terracina all‟interno dei quali realizzare un‟autorimessa, un deposito ed un magazzino dei materiali sottoposti a sequestro. Sarà inoltre eseguito l‟impianto elettrico e quanto altro occorra per rendere gli edifici agibili secondo le disposizioni e normative vigenti ed in ogni caso gli stessi saranno 9 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591 dott. arch. luisella taviano oggetto di idonei collaudi e successive certificazioni come attualmente previsto per legge. Da un‟attenta analisi dello stato di fatto ed individuando quelle che dovrebbero essere le future destinazioni delle strutture esistenti, si può evidenziare che i lavori riguarderanno principalmente il recupero dell‟edificio nella sua originalità ed il recupero di tutte quelle matrici tipologiche e materiche proprie dell‟edificio così come pensato all‟epoca di costruzione. L‟obiettivo è quello di realizzare una struttura attuale, capace di vivere e rispondere a buona parte delle attuali esigenze del capitaneria senza stravolgere la memoria del luogo e del manufatto. Per quanto riguarda le finiture del nuovo corpo di fabbrica (pavimentazioni, tinteggiature, infissi, ecc.), queste saranno realizzate in continuità con quanto già presente negli immobili esistenti, senza alterare internamente ed esternamente l‟originale aspetto dei fabbricati. Da ciò scaturiscono una serie di scelte progettuali che possono così individuarsi: recupero ex struttura SEP attraverso la conservazione degli infissi che verranno smontati puliti - carteggiati- trattati con antiruggine e tinteggiati, sostituiti i vetri non rispondenti alla normativa vigente in materia di sicurezza e di prevenzione degli infortuni, con infissi del tipo VISARM; conservazione della copertura a tetto, con copertura a falde inclinate che verranno unicamente sostituite con pannelli leggeri tipo ISOPAN; 10 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591 dott. arch. luisella taviano conservazione di tutte le finestrature ed aperture originali; recupero quanto più possibile di tutto ciò che costituisca “memoria” del luogo; riproposizione di materiali di finitura, ancora oggi in produzione, simili a quelli originali; I lavori di ristrutturazione e di manutenzione ordinaria e straordinaria possono essere così descritti: RIMOZIONI : 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA IN AMIANTO (1 FALDA) RIMOZIONE DEL MANTO DI COPERTURA IN LAMIERA GREGATA RIMOZIONE CAPRIATE RETICOLARI A SOSTEGNO COPERTURA RIMOZIONE VETRI DEI PORTONI E FINESTRE ESISTENTI NON RISPONEDENTI ALLA NORMATIVA VIGENTE RIMOZIONE IMPIANTO ELETTRICO ESISTENTE NON RISPONEDENTE ALLA NORMATIVA VIGENTE DEMOLIZIONE PORZIONI DI MURATURA PERIMETRALE PER CREAZIONE ACCESSI AL GARAGE MEZZI C.P. RIMOZIONE PAVIMENTAZIONE ESISTENTE PARZIALE SPICCONATURA INTONACI NUOVE OPERE: 9) PONTEGGIO ESTERNO DI FACCIATA IN STRUTTURA METALLICA TUBOLARE, SISTEMA A TELAIO : 10) NUOVA STRUTTURA METALLICA ORIZZONTALE-VERTICALE (STUTTURA INDIPENDENTE) PER SOSTEGNO NUOVA COPERTURA 11) NUOVA COPERTURA LEGGERA A TETTO SPIOVENTE “ TIPO ISOPAN” 12) SMONTAGGIO E RIMONTAGGIO INFISSI ESTERNI PREVIA MANUTENZIONE/REVISIONE ESEGUITA MEDIANTE CARTEGGIATURA, PULIZIA, VERIFICA DELLE CHIUSURE, SOSTITUZIONE DI FERRAMENTA E SUCCESSIVO TRATTAMENTO ANTIRUGGINE E TINTEGGIATURA 13) MANUTENZIONE/REVISIONE DEL CANCELLO di ingresso ESISTENTE ESEGUITE MEDIANTE CARTEGGIAUTURA, TRATTAMENTO ANTIRUGGINE E SUCCESSIVA VERNICIATURA 14) NUOVE LASTRE DI VETRO ANTISFONDAMENTO, TRASPARENTI, TIPO VISARM O SIMILARI PER PORTONI ESISTENTI E FINESTRE PREVIO FISSAGGIO CON NUOVO TELAIO INTERNO IN FERRO 15) POSA IN OPERA SERRANDE BASCULANTI O AVVOLGIBILI PER ACCESSI CARRABILI GARAGE MEZZI CAPITANERIA DI PORTO 16) REALIZZAZIONE DI SOLETTA IN CEMENTO carrabile ARMATA CON DOPPIA RETE ELETTROSALDATA 17) REALIZZAZIONE TRAMEZZATURA (di divisione garage mezzi capitaneria) IN BLOCCHI DI LATERIZIO FORATI DI SPESSORE cm 20 18) MASSETTO DI SOTTOFONDO PAVIMENTAZIONE 19) NUOVA PAVIMENTAZIONE: - DEL TIPO CARRABILE ESEGUITO IN PIASTRELLE DI KLINKER O SIMILARI - IN PIASTRELLE DI KLINKER O MONOCOTTURA 11 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591 dott. arch. luisella taviano 20) 21) 22) 23) 24) 25) 26) 27) IMPIANTO ELETTRICO IMPIANTO IDROSANITARIO DI RACCORDO ALLA FOGNATURA ESISTENTE REALIZZAZIONE INTONACO PREMISCELATO DEL TIPO CIVILE PER INTERNI REALIZZAZIONE INTONACO PREMISCELATO PER ESTERNI TINTEGGIATURA PER ESTERNI CON PITTURA MINERALE A BASE DI SILICATI A DUE MANI A COPRIRE TINTEGGIATURA SEMILAVABILE DEL TIPO CIVILE PER INTERNI TUBI DI LAMIERA IN RAME O IN FERRO ZINCATO DELLO SPESSORE DI 6/10 mm PER PLUVIALI CANALE DI GRONDA IN RAME O LAMIERA DI FERRO ZINCATO, COMUNQUE SAGOMATO DELLO SPESSORE DI 6/10 mm 24) REALIZZAZIONE NUOVO SERVIZIO IGIENICO - TRAMEZZATURE CON LATERIZI AD UNA TESTATA DI SPESSORE cm 12 - PAVIMENTO ESEGUITO CON PIASTRELLE DI GRES FINE PORCELLANATO O IN MONOCOTTURA - RIVESTIMENTI IN CERAMICA SMALTATA h.ml 2,00 - N. 2 PORTE IN PVC cm 80x210 COMPLETE DI TELAIO E CONTROTELAIO - SANITARI ( 1 WC, 2 LAVABI, 1 PIATTO DOCCIA ) Le predette opere non risultano in contrasto con gli strumenti urbanistici adottati o approvati e con i regolamenti edilizi vigenti, non modificano la destinazione d'uso né la sagoma del fabbricato, non comportano aumento delle superfici utili e verranno realizzate nel rispetto delle caratteristiche originali strutturali, tipologiche e funzionali della costruzione senza recare danno alla statica dell'immobile e nel rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie. I lavori saranno tutti eseguiti nel rispetto della tipologia originale del fabbricato oggetto della presente relazione e dei fabbricati limitrofi, finalizzati alla conservazione, al recupero e alla valorizzazione dei caratteri architettonici dell‟edificio. Le opere d‟intervento saranno tutte eseguite nel rispetto del contesto paesaggistico circostante senza alterare l‟aspetto originale del fabbricato stesso. I suddetti interventi di riqualificazione hanno l'obiettivo di contribuire al miglioramento della qualità architettonica degli edifici e in virtù della conservazione della memoria storica in ogni suo aspetto e carattere, s‟intende intervenire con l‟impiego di materiali e tecniche originarie o ad esse affini. EFFETTI CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA L‟impatto dell‟intervento oggetto della presente relazione tecnica risulta nel complesso estremamente limitato, in quanto trattasi esclusivamente di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria e di ristrutturazione da eseguirsi in un fabbricato realizzato intorno agli anni „50. 12 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591 dott. arch. luisella taviano L‟intervento dunque non arrecherà danni temporanei e/o permanenti all‟area in oggetto né dal punto di vista paesaggistico né sotto il profilo vegetazionale. Nell‟ambito delle opere di mitigazione e nelle prescrizioni operative in fase di cantiere saranno messe in atto tutte le misure preventive necessarie al fine di non arrecare danni agli immobili circostanti. L‟intervento edilizio, così come pensato e progettato, verrà realizzato senza creare alcuna distonia o disomogeneità con gli edifici circostanti, valorizzando il contesto urbano in cui si trova. In particolare, per quanto riguarda il rifacimento della tinteggiatura esterna, verranno proposte colori chiari e tonalità cromatiche in analogia con quelle esistenti. Gli eventuali cambiamenti indotti dalla cantierizzazione e dalla fase operativa dell‟opera in progetto possono così riassumersi: 1occupazione del suolo per installazione di cantiere o depositi provvisori; 2 - emissione di gas di scarico, rumori e vibrazioni, anche se minimo e temporaneo. In relazione ai flussi di traffico, la realizzazione e l‟esercizio delle opere in progetto non comportano aumenti di nessun genere che possano alterare la qualità dell‟aria. Non si individuano pertanto particolari misure di mitigazione. Il Tecnico ………………………… 13 via ecetra, 32 – tel e fax 0773.692982 - 04100 latina cod. fisc.: tvn lll 55r45 e472t - part. iva: 00973240591