septembre 2004 - Actaes éditions con il supporto di: Gli autori di questa guida sono: Marc Delorme, Reinhard Six : Rhônalpénergie-Environnement (Francia) Daniel Mugnier, Jean-Yves Quinette : Tecsol (Francia) Nadja Richler : O. Ö Energiesparverband (Austria) Frank Heunemann : Berliner Energieagentur GmbH (Germania) Edo Wiemken, Hans-Martin Henning : Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems (Germania) Theocharis Tsoutsos, Effie Korma : Centre for Renewable Energy Sources (Grecia) Giuliano Dall’Ò, Paola Fragnito, Luca Piterà : Associazione Rete di Punti Energia (Italia) Pedro Oliveira, Joao Barroso : Agencia Municipal de Energia de Sintra (Portogallo) Josè Ramon-Lopez, Santiago Torre-Enciso : Ente Vasco de la Energia (Spagna) ´ ´ Con il supporto della Commissione Europea (Direzione Generale dell’Energia e dei Trasporti) e della Regione Lombardia La riproduzione del contenuto è soggetta all’autorizzazione della Commissione Europea e di Rhônalpénergie. Né la Commissione Europea né alcun altro agendo per suo conto può: a) dare alcuna garanzia o rappresentazione, espressa o implicita, riguardo alle informazioni contenute in questa pubblicazione; b) assumere alcuna responsabilità rispetto all’uso della presente pubblicazione o ai danni derivanti da queste informazioni. Le opinioni espresse in questa pubblicazione non riflettono necessariamente quelle della Commissione. Climasol Indice Guida ai sistemi di condizionamento ad energia solare 1 1.1 1.2 1.3 Introduzione L’energia solare al servizio della climatizzazione Il raffrescamento estivo ad energia solare: prospettive di mercato Vademecum per la realizzazione di impianti ad energia solare per il condizionamento 2 La riduzione dei carichi termici estivi 2.1 2.2 2.3 I principi generali Le strategie Le tecniche 3 p4 Impianti di condizionamento ad energia solare: panoramica tecnica p6 p 10 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 Macchine frigorifere alimentate da sorgente termica I sistemi desiccant cooling I collettori solari Torri evaporative e unità di trattamento dell’aria: precauzioni operative Investimenti e costi d’esercizio 4 Impianti di condizionamento ad energia solare 4.1 4.2 Localizzazione degli interventi I casi studio 5 La gestione del progetto 5.1 5.2 5.3 La scelta della tecnologia Regole base per la progettazione ed il dimensionamento L’importanza degli studi di fattibilità Bibliografia p 16 p 28 p 31 3 1 INTRODUZIONE La domanda di condizionamento estivo nel settore terziario è in rapido aumento, sia perché vengono richieste condizioni di comfort più elevate, sia perché nell’ultimo decennio l’aumento delle temperature si è manifestato in modo più evidente. Al tempo stesso, le tecniche passive o semi-attive, impiegate per secoli al fine di preservare buone condizioni di comfort interno, sembrano essere state dimenticate nella più recente pratica edilizia. L’uso crescente di impianti di condizionamento con macchine frigorifere a compressione alimentate ad energia elettrica è altresì causa dell’aumento della domanda di picco di potenza elettrica in estate, che, in numerosi casi, raggiunge la capacità limite delle reti. L’emissione di gas ad effetto serra, che cresce con la produzione di energia o con la perdita di fluidi refrigeranti, aggrava ulteriormente il circuito vizioso legato al cambiamento climatico. Esiste ormai un‘ampia scelta di tecnologie per il raffrescamento passivo, sia per edifici in fase di progettazione, sia per quelli esistenti, utili per migliorare le condizioni di comfort interno senza dover ricorrere all’impiego di impianti di condizionamento dell’aria e per ridurre drasticamente il fabbisogno energetico estivo. Inoltre esiste in natura ampia disponibilità di radiazione solare. E le tecnologie solari per il raffrescamento presentate in questa sede hanno dimostrato, in alcuni casi anche nel medio - lungo termine, di essere efficienti e affidabili. Queste tecnologie fanno uso di fluidi refrigeranti non nocivi (generalmente acqua) e comportano consumi energetici minimi rispetto agli impianti tradizionali. 1.1 - L’energia solare al servizio della climatizzazione In passato sono stati studiati numerosi e svariati metodi per il miglior utilizzo dei sistemi di riscaldamento e la riduzione delle temperature negli ambienti durante la stagione estiva. Un esempio eloquente sono, a questo proposito, le case nell’area del Mediterraneo, spesso dipinte di bianco per riflettere almeno in parte la radiazione solare nei periodi più caldi. I metodi alternativi per la climatizzazione degli edifici sono principalmente basati su tecnologie di raffrescamento passivo e a basso consumo di energia, che, nella progettazione e nei componenti, sono finalizzati al contenimento dei guadagni termici o solari o comunque all’abbattimento del calore. Queste misure contribuiscono quindi a ridurre i picchi estivi di richiesta di energia elettrica per il condizionamento. In estate la richiesta di elettricità ovviamente cresce a fronte dell’utilizzo intensivo degli impianti di climatizzazione (conosciuti anche come HVAC – Heating Ventilation Air Conditioning) e ciò non fa che accrescere i problemi legati alla fornitura di energia. La carenza di energia si fa più pesante negli anni caratterizzati da scarse precipitazioni, quando le centrali idroe- 4 lettriche, funzionando a basso regime, non riescono a far fronte ai picchi di richiesta. Alla luce di queste premesse, l’utilizzo dell’energia solare per il raffrescamento degli edifici risulta essere un’ipotesi non priva di attrattive, anche perché il periodo che fa registrare la maggiore richiesta di condizionamento coincide proprio con i mesi durante i quali la radiazione solare è al massimo e le giornate sono più lunghe. I sistemi di climatizzazione ad energia solare possiedono l’indubbio vantaggio di utilizzare fluidi di lavoro innocui, come l’acqua o le soluzioni saline. Sono rispettosi dell’ambiente e rispondono a criteri di efficienza energetica e possono essere usati, da soli o integrati ai sistemi di condizionamento tradizionali, per migliorare la qualità dell’aria all’interno di qualsiasi tipo di edificio. Il loro principale obiettivo è quello di utilizzare tecnologie ad “emissione zero” per ridurre i consumi di energia nonché le emissioni di CO2 . 1.2 - Il raffrescamento estivo ad energia solare: prospettive di mercato Nonostante il mercato degli impianti di climatizzazione ad energia solare abbia ottime potenzialità di sviluppo, gli attuali sistemi non sono sufficientemente competitivi rispetto agli impianti tradizionali ad energia elettrica o a gas. Questa disparità dipende soprattutto dall’alto costo di investimento iniziale e dai bassi prezzi dei combustibili convenzionali. Una auspicabile inversione di tendenza può essere favorita da un’azione di contenimento dei costi delle differenti componenti, dai collettori solari ai generatori, e dal miglioramento delle loro prestazioni. Rimane comunque difficile una previsione relativamente ai tempi che si renderanno necessari affinché questa tipologia di tecnologie solari divenga realmente matura per il mercato di settore. Un confronto corretto ed esaustivo tra le tecnologie tradizionali e quelle solari può essere fatto solo contabilizzando anche i costi ambientali e sociali, in particolare le esternalità, i costi di distribuzione e gli altri costi indiretti. L’impossibilità di prevedere l’andamento dei prez- zi delle fonti tradizionali sul lungo periodo è un altro elemento che deve essere valutato. In generale deve anche essere tenuto in considerazione che: i costi delle tecnologie solari sono destinati a diminuire nel momento in cui la loro produzione divenga di serie; queste tecnologie sono comunque già tecnicamente mature per soddisfare le esigenze degli utenti finali; questi sistemi hanno un minore impatto ambientale rispetto ai sistemi di condizionamento convenzionali. Appare quindi evidente che è necessario prevedere forme di incentivazione agli investimenti su questa tipologia di impianti e che deve essere istituito un regime fiscale che tenga conto dei reali costi ambientali connessi all’utilizzo delle risorse energetiche convenzionali. In molti Paesi l’introduzione di incentivi ha accresciuto in modo determinante la convenienza economica dell’applicazione di questa tecnologia. 1.3 - Vademecum per la realizzazione di impianti ad energia solare per il condizionamento Sei consapevole che puoi contribuire anche tu a ridurre i rischi dei cambiamenti climatici con un approccio più cosciente verso le tematiche ambientali ed energetiche? Sai che il contenimento della richiesta di climatizzazione con l’applicazione di tecniche passive e bioclimatiche è il primo passo di questo approccio? E che, se è proprio necessario un impianto di condizionamento, l’utilizzo di un sistema alimentato con energia solare può essere un’ottima soluzione? Se hai risposto sì, questa pubblicazione è per te. Il contributo che ciascuno può portare alla ricerca di stili e modalità di abitare il territorio dipende soprattutto dalla condivisione di una approfondita consapevolezza rispetto alle implicazioni ambientali connesse ai consumi energetici. Questo approccio, nel settore specifico della climatizzazione degli ambienti, passa in primo luogo attraverso l’adozione di tecniche passive e bioclimatiche, fino ad arrivare all’utilizzo di un sistema di condizionamento alimentato ad energia solare. La prima parte di questa pubblicazione è dedicata alla presentazione delle principali tecniche passive o semi-attive per la riduzione dei carichi termici estivi. Successivamente vengono passati in rassegna i diverse sistemi di raffrescamento estivo ad energia solare (ad assorbimento, ad adsorbimento e desiccant cooling). È stata quindi approntata una lista degli impianti attualmente operativi, con la descrizione di dieci casi studio localizzati in diversi Paesi, caratterizzati da differenti contesti climatici e realizzati ricorrendo a varie tecniche di applicazione. A completamento degli intenti di indirizzo e di orientamento propri di questa iniziativa, sono state infine inserite alcune indicazioni che possano facilitare la scelta di un sistema di condizionamento dell’aria ad energia solare. 5 2 LA RIDUZIONE DEI CARICHI TERMICI ESTIVI Gli impianti di climatizzazione ad energia solare consentono di climatizzare gli edifici minimizzando l’impatto ambientale. Pur essendo una fonte di energia disponibile in natura, è necessario considerare che i costi di sfruttamento dell’energia solare, a parità di potenza erogata, sono considerevolmente più alti rispetto a quanto avvenga per un impianto di condizionamento con macchina frigorifera tradizionale a compressione. L’installazione di un impianto di climatizzazione ad energia solare richiede pertanto una attenta analisi delle caratteristiche dell’edificio e l’adozione di tutte le tecniche utili per ridurre il fabbisogno energetico. È quindi importante richiamare i principi, le strategie e le tecniche adottabili per favorire una riduzione dei carichi termici estivi. I suggerimenti qui indicati riguardano sia gli edifici in fase di progettazione, per i quali è possibile operare scelte più radicali, sia quelli esistenti, per i quali rimangono comunque molte possibilità di intervento. 2.1 - I principi generali Negli impianti di climatizzazione estiva la potenza frigorifera della macchina refrigerante viene valutata sulla base del carico termico estivo, ossia della somma di tutti i carichi termici, interni ed esterni, che concorrono ad alterare le condizioni di equilibrio termico tra l’ambiente confinato e tutto ciò che sta all’esterno (non solo l’ambiente esterno propriamente detto, ma anche gli ambienti confinanti che non sono climatizzati). Nel periodo estivo la quantità di calore da smaltire dipende dal concorso di diversi fattori, alcuni dei quali, come, ad esempio, l’incidenza della radiazione solare, variano nell’arco della giornata. Gli elementi che influiscono maggiormente sul fabbisogno termico estivo sono: l’effetto della radiazione solare attraverso le strutture trasparenti; l’effetto della trasmissione di calore attraverso le strutture trasparenti ed opache; l’inerzia termica delle strutture dell’edificio; i carichi termici interni, sensibili e latenti, dovuti alla presenza sia di persone che di apparecchiature che emettono calore (illuminazione, macchinari vari, ecc.); l’entrate di calore, sensibile e latente, dovuta alle infiltrazioni ed ai ricambi d’aria. Dallo schema riportato in Figura 1 è possibile osservare come il carico termico estivo sia notevolmente influenzato dalle caratteristiche degli elementi architettonici che definiscono l’involucro dell’edificio. Fattori climatici Radiazione solare Edificio Temperatura aria esterna Sistemi di oscuramento, ombre, ecc. Infiltrazioni e ventilazione Massa strutture (fattore di accumulo) Radiazione solare attraverso i vetri Carichi interni Massa strutture (fattore di accumulo) Radiazione e trasmissione pareti e tetto Persone Illuminazione Altre apparecchiature Trasmissione escluse pareti e tetto Utenza Totale calore sensibile 6 Umidità specifica aria esterna Totale calore latente Totale calore da dissipare Figura 1 Schema a blocchi della procedura di calcolo per la valutazione dei carichi termici estivi. Il calore sensibile e il calore latente Il calore sensibile, che solitamente prevale su quello latente, è la somma degli apporti di calore che hanno come unico effetto l’aumento della temperatura; proviene dall’esterno per effetto della radiazione solare, della differenza di temperatura tra l’ambiente esterno e quello interno (trasmissione per conduzione attraverso le strutture) ed anche per effetto dei cosiddetti carichi interni, quali, ad esempio, le persone ed eventuali sorgenti di calore (illuminazione, macchine, motori, ecc.). Il calore latente, invece, è la somma degli apporti che concorrono ad aumentare il contenuto di vapore presente nell’aria, quindi dell’umidità, senza per questo aumentare la temperatura; il calore latente ambiente deriva dall’apporto di vapore delle persone (attraverso la respirazione e la traspirazione) e da altre fonti che producono vapore (come, ad esempio, la cottura dei cibi o l’utilizzo dell’asciugabiancheria). L’aria di rinnovo proveniente dall’esterno apporta a sua volta calore sensibile, in forza della sua temperatura più elevata rispetto a quella ambiente, e calore latente in virtù del suo contenuto di vapore. Figura 2 Gli uffici della Camera di Commercio di Friburgo (Germania): esempio di corretta applicazione di tecniche per la riduzione dei carichi termici estivi (ombreggiamento e ventilazione del tetto), attraverso l’utilizzo di frangisole e tetti verdi. 2.2 - Le strategie Il carico termico estivo di un edificio, quindi anche il fabbisogno energetico richiesto dall’impianto di climatizzazione, può essere ridotto ricorrendo all’impiego di strategie “bioclimatiche” (Figura 3). Gli apporti di calore possono essere ridotti prevedendo, in fase di progetto: le protezioni solari per vetri, pareti e coperture, utilizzando schermature artificiali o naturali; l’impiego di una maggiore inerzia termica associata a ventilazione notturna; una adeguata ventilazione. La temperatura esterna può essere ridotta agendo sull’ambiente esterno con: la realizzazione di laghetti, fontane e vegetazione, utili per incrementare l’umidità relativa dell’aria; la progettazione di ombreggiamenti naturali (alberi, pergolati, ecc.); la riduzione dei riverberi esterni (creazione di spazi verdi); la scelta di pareti esterne con colorazioni chiare. Materiali Protezione solare Vegetazione Aperture PROTEZIONE SOLARE In estate, la radiazione solare attraversa le superfici trasparenti dell’involucro (serramenti esterni), comportando un apporto di energia istantaneo che deve essere annullato dall’impianto di climatizzazione. L’effetto della radiazione solare può essere ridotto facendo uso di varie tipologie di schermature: aggetti verticali (per orientamenti Est e Ovest) o orizzontali (per orientamenti a Sud); frangisole esterni fissi o regolabili; tende esterne (avvolgibili o alla veneziana); tende interne (del tipo alla veneziana o in tessuto); vetri speciali. La protezione dall’esterno risulta molto efficace, in quanto impedisce alla radiazione solare di colpire la superficie trasparente. Figura 5 Protezione solare con sporti orizzontali e tendaggi esterni in un edificio per uffici di Dresda (Germania). Orientamento Figura 3 La riduzione del carico termico estivo può essere ottenuta, in fase di progettazione, ricorrendo all’impiego di strategie bioclimatiche. Ventilazione Carichi interni Figura 6 Esempio di tettoia orizzontale con moduli fotovoltaici integrati (Case solari a Friburgo, Germania). Figura 4 Sistemi di schermature verticali in un edificio per uffici a Dresda (Germania). 7 L’efficacia di diversi sistemi di protezione solare dipende da: - la geometria del sistemi di protezione solare; - l’orientamento della facciata; - il periodo dell’anno. 100% S-E / S-O E/O S 90% Figura 7 80% 70% 60% 50% 40% 30% Protezione solare con sporto orizzontale 20% Trasmissione per irraggiamento diretto 10% 0% 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 100% S S-E / S-O 90% 80% 70% 60% 50% E/O 40% 30% Protezione solare con sporto verticale 20% 10% 0% 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 100% S 90% 80% S-E / S-O 70% 60% 50% 40% E/O 30% Abbinamento di sporto orizzontale e verticale 20% 10% 0% 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Mese I grafici della Figura 7 evidenziano l’efficacia di alcuni sistemi di protezione solare. La protezione solare riguarda anche le superfici opache ed in particolare le coperture che, tra le superfici dell’involucro, sono più esposte alla radiazione solare. Nel caso in cui non sia possibile ricorrere a veri e propri sistemi di ombreggiamento, è opportuno scegliere una corretta colorazione delle superfici, privilegiando l’utilizzo di colori con un basso coefficiente di assorbimento. EFFETTO DELLA MASSA TERMICA L’inerzia termica dell’edificio influisce nel processo di trasferimento del calore nell’ambiente interno. Un edificio caratterizzato da una maggiore massa termica impiega più tempo a scaldarsi e consente di distribuire il calore che penetra attraverso le pareti dipinte di colore chiaro su un periodo di tempo più lungo. Le strutture, infatti, accumulano la radiazione diretta proveniente dall’esterno e la cedono all’ambiente interno con alcune ore di ritardo. Pertanto, negli edifici caratterizzati da una elevata massa termica, i picchi che i sistemi di condizionamento dell’aria devono sopportare sono inferiori. VENTILAZIONE In estate la ventilazione è uno dei mezzi più semplici per contribuire al comfort termico degli occupanti di un edificio. Sono possibili, in questo caso, due strategie. Se si desidera produrre anche un impatto diretto sul comfort percepito dall’occupante, si può ricorrere alla circolazione dell’aria all’interno dell’edificio ottenuta attraverso il rimescolamento con ventilatori a soffitto o altro. Lo stesso risultato può essere conseguito facendo circolare l’aria con l’eventuale apporto di aria esterna (nel caso in cui la temperatura esterna sia comunque inferiore a quella interna). La seconda strategia, finalizzata a raffrescare l’edificio, consiste nel sovraventilare gli ambienti fintanto che l’aria esterna è più fredda di quella interna: in questo modo le strutture si raffreddano, prolungando, anche durante le ore calde, il comfort degli occupanti. In entrambi i casi l’obiettivo può essere raggiunto meccanicamente oppure ricorrendo ad un flusso d’aria indotto naturalmente attraverso l’edificio. Quest’ultima opzione richiede tuttavia l’esistenza di: locali a doppio orientamento (almeno due pareti affacciate all’esterno in due diverse direzioni); facciate con aperture poco esposte a rumori (per consentire l’apertura di bocchette di ventilazione). Agire in modo adeguato sull’inerzia termica, sulla protezione solare e sulla ventilazione determina una sostanziale riduzione della temperatura media interna dell’edificio in estate. Ventilazione difficile Ventilazione corretta Figura 8 Effetto termico della radiazione solare in funzione della colorazione superficiale. superficie chiara superficie scura Figura 9 La ventilazione naturale dipende anche dalla disposizione dei locali. Locali a doppio orientamento, con almeno due pareti affacciate all’esterno in due direzioni diverse, agevolano la ventilazione. 2.3 - Le tecniche Se gli edifici vengono progettati nel rispetto dei criteri precedentemente esposti, il fabbisogno di climatizzazione estiva può ridursi notevolmente. Benché alcune tecniche possono essere efficacemente adottate in un edificio ancora in fase di progettazione, così anche molti interventi atti a ridurre i carichi termici estivi possono essere introdotti, a costi ragionevoli, in edifici già esistenti. 8 TECNICHE NATURALI E RAFFRESCAMENTO PASSIVO Le tecniche di raffrescamento passivo possono essere suddivise in due grandi raggruppamenti: tecniche finalizzate a proteggere l’edificio attraverso soluzioni progettuali che limitano gli apporti solari ed i carichi interni; tecniche che contribuiscono a rimuovere il calore estivo dall’ambiente climatizzato convogliandolo verso “pozzi di calore” (acqua, aria, terreno, ecc.). I criteri progettuali trovano dettagliata spiegazione nella pubblicazione “Natural and Low Energy Cooling in Buildings” (si veda la Bibliografia). RIDUZIONE DEI CARICHI TERMICI ESTIVI IN EDIFICI ESISTENTI Le tecnologie esaminate possono ridurre notevolmente i carichi termici estivi di un edificio tanto in termini di potenza di picco quanto di consumi di energia, agendo su tre fattori: il miglioramento della gestione operativa del sistema edificio - impianto; la riduzione dei carichi interni; la realizzazione di interventi sull’involucro edilizio e sull’impianto di condizionamento dell’aria. È stata eseguita una simulazione al calcolatore considerando un ipotetico spazio adibito ad uso ufficio, localizzato a Roma (Lat. 43° N) e caratterizzato da una struttura di massa media ed un unico affaccio con 80% di superficie vetrata. La simulazione ha considerato vari orientamenti del modulo e diverse misure di conservazione dell’energia. I risultati hanno evidenziato la possibilità di conseguire risparmi significativi (fino al 45%) semplicemente adottando misure di raffrescamento passivo. Questi risultati, proprio perché riferiti ad un determinato manufatto edilizio, non possono essere assunti come valori generali. Descrizione degli interventi Gestione operativa Costo Risparmi % Regolazione della temperatura interna in ogni ambiente nullo 0 - 6% Aumento della temperatura ambiente (cioè 27 °C invece di 25 °C) nullo 4 - 8% Aumento della umidità relativa ambiente (cioè 60-55% invece di 50%) nullo 1 - 5% Uso corretto dell’illuminazione artificiale e delle apparecchiature elettriche nullo 3 - 7% Gestione corretta di finestre esterne e persiane nullo 0 - 5% Regolazione dell’impianto di illuminazione (variazione di intensità, sensori di presenza, basso 4 - 6% basso 2 - 4% medio 10 - 13% Schermature interne basso 2 - 5% Schermature esterne medio 8 - 19% Applicazione di sporti verticali (0,6 m ) alto 2 - 18% Applicazione di sporti orizzontali (1,5 m) alto 1 - 9% Applicazione di sporti orizzontali (0,6 m) alto 2 - 8% Applicazione di doppi vetri riflettenti alto 4 - 7% Applicazione di pellicola riflettente medio 3 - 11% Tinteggiatura della superficie di muri esterni con colori chiari a basso assorbimento basso 1 - 8% ecc.) con lampade incandescenti Riduzione dei carichi termici interni Regolazione dell’impianto di illuminazione (variazione di intensità, sensori di presenza, ecc.) con lampade fluorescenti Utilizzo di apparecchiatura con lampade a basso consumo (cioè lampade fluorescenti invece di lampade incandescenti) Interventi sull’involucro edilizio Isolamento a cappotto dei muri perimetrali alto 0,6 - 1% Realizzazione di pareti ventilate alto 0,2 - 0,6% medio 3 - 6% Sistemi di ombreggiamento della copertura alto 3 - 6% Realizzazione di tetti ventilati alto 2 - 8% Realizzazione di tetti verdi alto 4 - 15% Installazione di ricuperatore di calore dall’aria di estrazione alto 2 - 4% medio 4 - 8% Installazione di efficienti sistemi di regolazione alto 2 - 8% Utilizzo di terminali radianti (soffitti freddi, travi fredde, ecc.) alto 2 - 8% Isolamento del tetto Interventi sul sistema impianto Favorire il free-cooling e la ventilazione notturna Tabella 1 - Interventi tecnici e di gestione operativi per la riduzione dei carichi termici estivi, i relativi costi e risparmi energetici. 9 3 IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO AD E N E R G I A S O L A R E : PA N O R A M I C A T E C N I C A Negli impianti di condizionamento ad energia solare, l’energia termica generata dall’impianto solare viene utilizzata per alimentare il processo di raffreddamento. La Tabella 2 ripropone in sintesi le principali tecnologie utilizzate per queste applicazioni impiantistiche. Gli impianti di condizionamento ad energia solare possono essere classificati in: - sistemi chiusi: si tratta di macchine frigorifere alimentate da vettori termici (acqua calda o vapore) che producono direttamente acqua refrigerata, che può essere impiegata nelle unità di trattamento degli impianti di condizionamento ad aria (raffreddamento, deumidificazione) o distribuita attraverso una rete di tubazioni ai terminali di condizionamento decentralizzati nei vari locali da climatizzare (ad esempio, fan coil). Sul mercato sono già disponibili da tempo macchine frigorifere di questo tipo: le più comuni sono quelle ad assorbimento e ad adsorbimento (poche centinaia di applicazioni nel mondo, ma con un crescente interesse per le applicazioni alimentate ad energia solare); - sistemi aperti: si tratta di sistemi che consentono un completo trattamento dell’aria, che viene raffreddata e deumidificata per garantire le esigenze di comfort ambientale. Il refrigerante è sempre l’acqua, in diretto contatto con l’aria ambiente. I sistemi più diffusi sfruttano il principio del desiccant cooling ed impiegano deumidificatori rotanti con sostanze assorbenti solide. 10 Metodo Ciclo chiuso Ciclo aperto Ciclo refrigerante Ciclo refrigerante chiuso Il refrigerante (acqua) è in diretto contatto con l’atmosfera Principio Acqua refrigerata Deumidificazione dell’aria e raffreddamento evaporativo Fase di assorbimento solido liquido solido liquido Materiale acqua – silica gel acqua – bromuro di litio ammoniaca - acqua acqua – silica gel acqua – cloruro di litio acqua – cloruro di calcio acqua – cloruro di litio Tecnologia disponibile sul mercato Macchina ad adsorbimento Macchina ad assorbimento Desiccant cooling Prossimo alla commercializzazione Tipica taglia di potenza (raffreddamento) 50 – 430 kW 15 kW – 5 MW 20 kW – 350 kW (per modulo) Tipico COP 0.5 – 0.7 0.6 – 0.75 (singolo effetto) 0.5 – >1 >1 Temperatura di funzionamento 60 – 90 °C 80 – 110 °C 45 – 95 °C 45 – 70 °C Collettori solari Tubi sotto vuoto, collettori solari piani Tubi sotto vuoto Collettori solari piani, collettori ad aria Collettori solari piani, collettori ad aria Tabella 2 - Rassegna delle principali tecnologie di climatizzazione ad energia solare. 3.1 - Macchine frigorifere alimentate da sorgente termica Le macchine frigorifere alimentate da vettori termici possono essere caratterizzate da tre livelli di temperatura: - un livello di alta temperatura corrispondente all’alimentazione termica del processo; - un livello di bassa temperatura al quale opera il ciclo di refrigerazione; - un livello medio di temperatura, corrispondente al calore dissipato dall’acqua che compie il ciclo ed al fluido esterno che asporta il calore. Per rimuovere questo calore dissipato dalla macchina, in molti casi è necessaria una torre evaporativa. Figura 10 Schema di base del processo: Qcold è il calore assorbito dall’acqua da refrigerare nell’evaporatore della macchina (potenza refrigerante), Qheat è il calore richiesto dal generatore per attivare il processo; la quantità di calore Qreject,, somma di Qcold e Qheat deve essere smaltita ad un livello intermedio di temperatura TM. Qheat è fornito alla macchina dall’impianto solare, e da calore prodotto da un sistema integrativo (ad esempio, attraverso il teleriscaldamento o un bruciatore a gas). L’efficienza di una macchina frigorifera ad alimentazione termica viene misurata attraverso il coefficiente termico di prestazione (COP), definito come rapporto tra il calore assorbito dal ciclo frigorifero attraverso l’evaporatore e il calore richiesto per far funzionare il ciclo stesso (COPtermico = Qcold / Qheat). La definizione si differenzia da quella prevista per una macchina frigorifera tradizionale a compressione, con alimentazione elettrica (COPconv = Qcold / Eelettr., dove Eelettr. corrisponde alla quantità di energia elettrica consumata dalla macchina). Questa definizione di COPtermico non considera i consumi accessori di energia elettrica. Un confronto realistico tra differenti tecnologie, quindi, deve tener conto dell’input energetico complessivo (termico ed elettrico per elettropompe, ventilatori, ecc.). È da notare che, diminuendo il COP, aumentano l’energia termica richiesta (input) e l’energia termica smaltita attraverso la torre evaporativa. Viceversa, aumentando il COP, si riduce l’input energetico e con esso gli altri consumi energetici necessari. La temperatura dell’acqua refrigerata dipende dal sistema di climatizzazione utilizzato negli ambienti. Nel caso in cui sia richiesta la deumidificazione dell’aria (temperatura dell’aria nei fan coil al di sotto del punto di rugiada), occorre acqua refrigerata ad una temperatura compresa tra 6 °C e 9 °C. Per rimuovere il solo calore sensibile dagli ambienti attraverso sistemi a tutta aria, sistemi radianti freddi a soffitto o altro, è richiesta una temperatura dell’acqua superiore, compresa tra 12 °C e 15 °C, a tutto vantaggio delle migliori prestazioni della macchina. Figura 11 Schema di una macchina frigorifera ad assorbimento. L’effetto frigorifero si basa sull’evaporazione del refrigerante (acqua) all’interno dell’evaporatore ad una pressione molto bassa. Il refrigerante evaporato viene assorbito nell’assorbitore, diluendo la soluzione H2O/LiBr. Per rendere efficiente il processo di assorbimento, la soluzione diluita deve essere raffreddata. La soluzione viene continuamente pompata nel generatore, all’interno del quale viene rigenerata attraverso la fornitura di calore (ad esempio, con acqua calda). Il refrigerante che esce dal generatore viene condensato nel condensatore attraverso acqua di raffreddamento e da qui ritorna all’evaporatore passando attraverso una valvola di espansione. Le potenze frigorifere tipiche delle macchine ad assorbimento sono dell’ordine di parecchie centinaia di kW. Queste macchine vengono alimentate con calore proveniente da una rete di teleriscaldamento, da calore di recupero o da calore cogenerativo. La temperatura richiesta per la sorgente calda è normalmente superiore agli 80 °C per macchine a singolo effetto ed il COP si mantiene in un range compreso tra 0,6 e 0,8. Le macchine a doppio effetto con due stadi di generazione richiedono temperature di funzionamento al di sopra dei 140 °C, ma il COP, in questi casi, può raggiungere valori prossimi a 1,2. MACCHINE FRIGORIFERE AD ASSORBIMENTO Le macchine ad assorbimento sono le macchine frigorifere alimentate da vettori termici più diffuse a livello mondiale. Attraverso la combinazione di una soluzione liquido refrigerante /assorbente e di una fonte di calore è possibile sostituire il compressore elettromeccanico. Per gli utilizzi tipici del settore del condizionamento, con acqua refrigerata ad una temperatura al di sopra degli 0 °C, come refrigerante viene utilizzata una soluzione liquida H2O/LiBr (acqua e bromuro di litio). Diverse macchine utilizzano una pompa interna, che consuma una limitata quantità di energia elettrica. Durante il funzionamento di una macchina con ciclo ad assorbimento H2O/LiBr, deve essere evitata la cristallizzazione della soluzione, utilizzando un sistema di controllo della temperatura interna in corrispondenza del circuito di raffreddamento. La Figura 11 illustra i principali componenti di una macchina frigorifera ad assorbimento. Figura 12 Macchina frigorifera ad assorbimento (Rethimno Village Hotel, Isola di Creta). 11 Non sono molte le macchine ad assorbimento con capacità inferiore ai 50 kW. Negli impianti di condizionamento ad energia solare, spesso sono proprio richieste macchine di taglie piccole. Un tipo di macchina recentemente sviluppata per soddisfare le piccole capacità è in grado di operare a carico parzializzato con potenza frigorifera ridotta, partendo da una temperatura di alimentazione del vettore termico di 65 °C e con un COP stimato pari circa a 0,7, compromesso ideale per le applicazioni solari. Ciò dimostra che esiste ancora un potenziale di miglioramento delle prestazioni delle macchine ad assorbimento. MACCHINE FRIGORIFERE AD ADSORBIMENTO In questo caso, in alternativa alle soluzioni liquide, vengono impiegati materiali assorbenti solidi: quelli disponibili sul mercato impiegano acqua come refrigerante e silica gel come assorbente. Queste macchine sono costituite da due compartimenti assorbenti (1 e 2 nella Figura 13), un evaporatore e un condensatore. Quando l’assorbente nel primo compartimento è rigenerato utilizzando acqua calda da una fonte di calore esterna, ad esempio collettori solari, l’assorbente nel compartimento 2 (adsorbitore) adsorbe il vapore d’acqua proveniente dall’evaporatore (questo compartimento deve essere raffreddato allo scopo di garantire un adsorbimento continuo). L’acqua nell’evaporatore viene trasformata nella fase gassosa essendo stata riscaldata da un circuito di acqua esterno; in questa parte della macchina viene prodotto il freddo. Se la capacità refrigerante si riduce oltre ad un certo limite a causa della saturazione dell’assorbente, il funzionamento delle due camere si inverte. Attualmente solo poche aziende asiatiche sono in grado di produrre macchine frigorifere ad adsorbimento. Le tipiche condizioni operative con una temperatura di alimentazione della sorgente calda di circa 80 °C consentono di raggiungere un COP pari a circa 0,6, pur se il funzionamento delle macchine è comunque garantito anche a temperature pari a 60 °C. Il range delle potenze frigorifere di queste macchine è compreso tra i 50 e i 500 kW. La semplicità costruttiva delle macchine frigorifere ad adsorbimento e la loro robustezza rappresentano indubbi vantaggi. Non sussiste alcun pericolo per la cristallizzazione e, di conseguenza, non esistono limiti per la temperatura dell’acqua di raffreddamento. All’interno della macchina non è prevista una pompa per la soluzione e il consumo elettrico è limitato. Gli svantaggi sono costituiti dalle dimensioni, tutt’altro che trascurabili, e dal peso. Inoltre, a causa del numero limitato di produttori, il prezzo delle macchine frigorifere ad adsorbimento è relativamente elevato. Per le future generazioni di queste macchine è auspicabile un miglioramento delle prestazioni degli scambiatori di calore all’interno dei due compartimenti e una conseguente riduzione del loro peso e del loro volume. Figura 14 Macchina frigorifera ad adsorbimento (Sarantis, Grecia). Figura 13 Schema di una macchina frigorifera ad adsorbimento. 12 3.2 - I sistemi desiccant cooling Il desiccant cooling (raffreddamento con sostanze essiccanti) è un sistema che si basa su un ciclo aperto, che utilizza come refrigerante acqua che scambia direttamente con l’aria. Il ciclo di raffreddamento è generato termicamente da una combinazione di raffreddamento evaporativo e aria deumidificata da un assorbente (materiale igroscopico). Per questa applicazione possono essere utilizzati materiali liquidi o solidi. Il termine “aperto” indica che il refrigerante, trasferito all’ambiente dopo aver subito il trattamento di raffreddamento viene integrato da un altro refrigerante in un ciclo continuo. Per questo motivo l’unico mezzo refrigerante a poter essere utilizzato è l‘acqua, dal momento che il refrigerante entra direttamente in contatto con l’aria atmosferica. La tecnologia più comunemente utilizzata sono oggi le ruote ad essiccanti, che utilizzano silica gel oppure cloruro di litio come materiale assorbente. DESICCANT COOLING CON SISTEMI ROTANTI A SOSTANZE SOLIDE Nella Figura 15 sono illustrati i principali componenti di un sistema con ciclo frigorifero desiccant cooling alimentato ad energia solare. Si descrive nel seguito un tipico processo di condizionamento ad aria. B - Modalità riscaldamento In periodi caratterizzati da un carico termico ridotto, possono essere sufficienti il calore recuperato dall’aria espulsa e l’entalpia scambiata utilizzando la ruota essiccante in modalità con velocità elevata. Nel caso in cui aumenta il carico termico, deve essere utilizzato il calore fornito dall’impianto solare oppure, ove necessario, quello fornito da un sistema termico integrativo (4-5). Nell’impianto solare che fornisce l’energia termica al sistema possono essere utilizzati collettori solari piani. L’impianto può essere costituito da collettori solari ad acqua e da un accumulo termico utile per estendere il periodo di utilizzo dell’impianto stesso. Questa configurazione richiede l’impiego aggiuntivo di scambiatori di calore acqua/aria che devono essere collegati al sistema ad aria. Una soluzione alternativa, certamente più economica, consiste nella fornitura del calore necessario per la rigenerazione attraverso collettori solari ad aria. Nel caso in cui queste tecnologie vengano applicate in aree estreme, ad esempio lungo la costa delle regioni mediterranee, è necessario provvedere ad una progettazione più specifica del ciclo essiccante. A causa degli elevati valori dell’umidità dell’aria, infatti, una configurazione standard del sistema desiccant cooling non è in grado di ridurre l’umidità al di sotto di un valore sufficiente a garantire il raffreddamento evaporativo diretto. Una progettazione più specifica dell’unità di trattamento aria, ad esempio attraverso l’utilizzo di una ruota entalpica addizionale o l’aggiunta di raffreddatori d’aria alimentati da acqua refrigerata, può rappresentare la soluzione del problema. DESICCANT COOLING CON SOSTANZE LIQUIDE Figura 15 Schema di un sistema di raffreddamento con ciclo aperto desiccant cooling ad energia solare. Un recente sviluppo, prossimo alla commercializzazione, è quello dei sistemi di desiccant cooling che utilizzano come sostanza assorbente una soluzione liquida acqua/cloruro di litio. Questi sistemi offrono diversi vantaggi, come, ad esempio, un più elevato livello di deumidificazione a parità di temperatura di alimentazione del vettore termico, rispetto ai sistemi che utilizzano sostanze solide e la possibilità di immagazzinare molta energia attraverso sistemi di stoccaggio della soluzione concentrata. Questa tecnologia è una opzione interessante, nell’immediato futuro, nel settore degli impianti di condizionamento ad energia solare. A - Modalità raffreddamento L’aria calda e umida proveniente dall’ambiente condizionato attraversa una ruota essiccante che gira lentamente. La parte di acqua contenuta nell’aria viene assorbita, deumidificando così l’aria (1-2). L’aria riscaldata dal processo di assorbimento, passando attraverso uno scambiatore di calore rotante, cede il suo calore (2-3) e viene quindi pre-raffreddata. Successivamente l’aria viene umidificata e quindi raffreddata da un sistema di umidificazione (3-4), in funzione della temperatura e dell’umidità richieste. L’aria di ripresa proveniente dagli ambienti viene umidificata (6-7) fino a raggiungere il punto di saturazione, in modo da recuperare il massimo potenziale di raffreddamento e garantire così un funzionamento efficiente del recuperatore di calore (8). La ruota assorbente deve essere rigenerata (9-10) utilizzando calore a temperatura relativamente bassa (50-75 °C), per garantire continuità al processo di deumidificazione. Figura 16 Sistema desiccant cooling con sostanze liquide installato nel nuovo “Solar building innovation center” (SOBIC) a Friburgo (Germania). 13 3.3 - I collettori solari La Tabella 3 illustra le diverse tipologie di collettori solari disponibili sul mercato. Non sono stati considerati i collettori solari ad alta temperatura, come, ad esempio, i collettori parabolici ad inseguimento. Negli impianti di condizionamento ad energia solare, a differenza degli impianti solari per altri usi termici (acqua calda sanitaria, riscaldamento, ecc.), i collettori hanno la necessità di operare a temperature elevate, indispensabili per alimentare e far funzionare le macchine frigorifere cui sono collegati. Per una macchina frigorifera ad energia termica la temperatura di funzionamento richiesta al vettore termico è mediamente superiore agli 80 °C. Per i sistemi desiccant cooling la temperatura richiesta è compresa tra un valore minimo di 55 °C ed un valore massimo di 90 °C. Nei sistemi ad acqua, a causa della elevata portata del fluido nel circuito di alimentazione termica, è difficile instaurare la stratificazione all’interno del serbatoio di accumulo e la temperatura del fluido di ritorno ai collettori solari è perciò relativamente elevata. Questo fatto comporta alcune limitazioni nella scelta dei collettori solari più adatti per applicazioni di questo tipo. I collettori solari piani standard possono trovare un impiego limitatamente ai sistemi che operano secondo il ciclo del desiccant cooling. Nelle configurazioni impiantistiche che utilizzano macchine frigorifere ad adsorbimento o ad assorbimento a singolo effetto, l’impiego di collettori solari piani con superficie captante selettiva è limitato alle aree caratterizzate da elevati valori della radiazione solare. Per le altre situazioni e per macchine frigorifere che richiedono una elevata temperatura di funzionamento, devono essere previsti collettori solari ad alta efficienza (ad esempio, collettori sotto vuoto). Tra i sistemi di captazione “fissi”, possono essere raggiunte temperature elevate attraverso collettori sotto vuoto dotati di concentratori parabolici, che rappresentano una interessante opportunità per gli impianti di condizionamento ad energia solare che utilizzano macchine ad assorbimento ad alta efficienza (ad esempio, a doppio effetto). Tipo di collettore Collettore solare ad aria Collettore solare piano Sigla SAC FPC copertura trasparente copertura trasparente Collettore parabolico Collettore a tubi sotto fisso vuoto CPC copertura trasparente EHP, EDF, SYC Esempio di collettore con tubi sotto vuoto tubo sotto vuoto coibentazione assorbitore contenitore termica con canali fluido coibentazione assorbitore contenitore termica con canali aria contenitore riflettore coibentazione termica assorbitore con canali fluido Elemento assorbitore con canale (geometria concentrica per entrata e uscita fluido) Tubi in vetro sotto vuoto per ridurre Riscaldamento di un liquido (acqua, acqua - glicole); Principio Riscaldamento diretto Riscaldamento di un liquido dell’aria (acqua, acqua - glicole) concentrazione della radiazione senza inseguimento Principali applicazioni Prevalenti applicazioni nel settore del condizionamento ad energia solare Preriscaldamento dell’aria Preparazione dell’acqua calda Preparazione dell’acqua calda di ventilazione per usi domestici per usi domestici e industriali Sistemi “desiccant cooling”, le perdite termiche EHP: tubi sotto vuoto con “heat-pipe” EDF: tubi sotto vuoto con flusso diretto SYC: tubi sotto vuoto con riflettore concentratore (tipo Sydney) Preparazione dell’acqua calda per usi domestici e industriali Macchine frigorifere con alimenta- Sistemi di raffreddamento macchine frigorifere con Macchine frigorifere zione termica (a singolo stadio). aperti (ad esempio, alimentazione termica con alimentazione termica Macchine frigorifere con “desiccant cooling”) (a singolo stadio) con (a singolo stadio) alimentazione termica assorbitori selettivi 14 Tabella 3 - Rassegna delle tipologie di collettori solari commercializzati. (a doppio stadio): SYC 3.4 - Torri evaporative e unità di trattamento dell’aria: precauzioni operative Le unità tradizionali di trattamento dell’aria in genere utilizzano sistemi di umidificazione, mentre le macchine ad assorbimento necessitano di torri evaporative. Entrambe queste tecnologie possono presentare rischi di formazione della legionella, nel caso in cui non sia previsto un rigoroso piano di manutenzione degli impianti. Non si tratta di un rischio proprio degli impianti di condizionamento ad energia solare: procedure standard di manutenzione e sicurezza possono evitare l’insorgenza di qualunque rischio. È opportuno quindi fare riferimento agli standard tecnici nazionali fin dalla fase di progettazione. 3.5 - Investimenti e costi di esercizio Molte delle realizzazioni odierne conservano un carattere di progetti sperimentali o dimostrativi. Gli sforzi tecnici ancora necessari nella implementazione degli impianti di condizionamento ad energia solare sono elevati, soprattutto se confrontati con quelli degli impianti tradizionali. Ciò è dovuto, da un lato, al costo aggiuntivo dell’impianto solare termico e dall’altro all’incremento del sistema di raffreddamento, dal momento che le macchine frigorifere ad energia termica, avendo un COP inferiore rispetto a quelle convenzionali a compressione, richiedono lo smaltimento verso l’ambiente esterno di una maggiore quantità di calore. Inoltre il costo di alcuni elementi impiantistici è ancora elevato: è il caso, ad esempio, delle macchine frigorifere, per le quali è ancora lontana la possibilità di una produzione in serie su larga scala. In sintesi, i costi di investimento necessari sono considerevolmente superiori rispetto a quanto accade per le soluzioni di tipo tradizionale. Il divario si riduce per i sistemi a desiccant cooling, nei quali il costo maggiore del sistema di ventilazione è richiesto tanto dal sistema alimentato ad energia solare quanto dal sistema tradizionale e il costo aggiuntivo dei collettori solari è parzialmente compensato dall’assenza della macchina frigorifera, che sarebbe necessaria nei sistemi tradizionali. D’altra parte i costi operativi degli impianti di condizionamento ad energia solare sono considerevolmente inferiori rispetto ai sistemi convenzionali, specialmente nel caso in cui in un edificio il picco di potenza elettrica richiesto da un compressore convenzionale aumenta la tariffa energetica. Sebbene la valutazione economica esatta di un impianto di condizionamento ad energia solare dipenda dalle specificità del singolo sistema, in generale i costi annuali di esercizio di un impianto di condizionamento ad energia solare (investimento o costo del capitale, costi energetici, costi di manutenzione, ecc.) sono superiori rispetto ad un sistema convenzionale. Per i sistemi con desiccant cooling è auspicabile una moderata riduzione dei costi dei componenti, che possa rendere queste soluzioni più competitive in alcune applicazioni. Per quanto riguarda le macchine frigorifere alimentate da vettori termici sono necessarie molte azioni finalizzate al miglioramento del rapporto costo/prestazioni. Nonostante siano prevedibili considerevoli riduzioni dei costi delle macchine ad assorbimento e dei collettori solari con tubi sotto vuoto, sarà opportuno operare uno sforzo per aumentare le prestazioni (COP) delle macchine frigorifere. Una più approfondita esperienza da parte di produttori e installatori di queste tipologie di sistemi potrebbe portare ad una riduzione dei costi di progettazione, installazione e gestione. Attraverso queste misure, i sistemi potrebbero raggiungere gradualmente costi competitivi rispetto ai sistemi convenzionali, consentendo un considerevole risparmio della quantità di energia primaria richiesta e contribuendo a raggiungere l’obiettivo della riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. 15 1 Wolfferts Köln (D) 14 Uffici AB - 70 kWf VTC - 196 m2 - 1995 2 Ott & Spies Langenau (D) Uffici, aula seminari AD - 245 kWf FPC - 2000 m2 - 2000 * Bundespresseamt Berlino (D) 16 Clinica Universitaria Friburgo (D) Laboratori AD - 70 kWf VTC - 230 m2 - 1999 5 IHK Friburgo (D) * * Salone convegni DEC - 60 kWf SAC - 100 m2 - 2001 6 Fraunhofer Umsicht Oberhausen (D) Uffici, laboratori AB - 58 kWf VTC - 108 m2 - 2001 7 Bundesverkehrministerium, Berlino (D) Rete acqua refrigerata AB - 70 kWf FPC - 229 m2 - 2000 8 ZAE Bayern Garching (D) Uffici, laboratorio AB - 7 kWf VTC - 30 m2 - 1999 9 Zander Stoccarda (D) Uffici AB - 143 kWf VTC - 300 m2 - 2000 Malteser-Krankenhaus Kamenz (D) 17 Ecotec Brema (D) * Le installazioni contrassegnate con un asterisco vengono presentate in dettaglio nelle pagine successive. Tipo di collettore VTC : Collettore con tubi sotto vuoto FPC : Collettore piano CPC : Collettore con riflettore parabolico SAC: Collettore solare ad aria Stadtwerke Bückeburg (D) 16 Guadeloupe 17 51 Gründerzentrum Riesa (D) 6 11 1 Salone convegni DEC - 18 kWf FPC - 23 m2 - 1997 20 9 Fachhochschule Stoccarda (D) 20 21 4 5 22 Salone fiere DEC - 18 kWf SAC - 20 m2 - 1999 21 Mayer Alt-Hengstett (D) Industria DEC - 108 kWf SAC - 100 m2 - 2000 22 53 Fraunhofer ISE Freiburg (D) Impianto dimostrativo DEC - 24 kWf SAC+FPC - 40 m2 - 2000 50 27 40 32 10 Technologiezentrum Köthen (D) Uffici AB - 15 kWf VTC - 100 m2 - 2000 11 Stadtwerke Remscheid (D) Uffici AD - 105 kWf FPC - 170 m2 - 1999 12 Bautzener Str Dresda (D) Uffici AD - 71 kWf FPC - 156 m2 - 1996 13 Götz Würzburg (D) Uffici AD - 70 kWf FPC - 80 m2 - 1996 16 Tecnologia AB: Assorbimento AD: Adsorbimento DEC: Desiccant Cooling ILK Dresda (D) Salone convegni DEC - 18 kWf FPC - 20 m2 - 1996 19 * Destinazione d’uso dell’edificio Tecnologia – Capacità di raffrescamento (kWf) Tipo di collettore – Superficie lorda del collettore - Anno inizio funzionamento Aula seminari, atrio DEC - 30 kWf SAC - 115 m2 - 1998 18 IMPIANTI DI AD ENERGIA N° Località (Paese) Uffici AD - 70 kWf VTC - 175 m2 - 2000 Uffici AB - 70 kWf VTC - 348 m2 - 2000 4 15 Ospedale AD - 105 kWf TIM-FPC - 140 m2 - 2000 Uffici AB - 35 kWf VTC - 45 m2 - 1997 3 4 LfU Augsburg (D) 23 NCSR "Demokritos“ Laboratorio Solare Atene (GR) 52 45 33 Uffici e laboratori AB - 35 kWf FPC - 160 m2 - 2003 41 42 39 29 44 24 Sarantis SA Viotia (GR) Industria (magazzino) AD - 700 kWf FPC - 2700 m2 - 1999 25 Rethymno Village Hotel - Creta (GR) Hotel AB - 105 kWf FPC - 450 m2 - 2000 26 Lentzakis S.A. Creta (GR) Hotel AB - 105 kWf FPC - 450 m2 - 2002 34 38 31 30 35 * 28 * 46 36 37 43 27 CONDIZIONAMENTO SOLARE Clara Campoamor Centre, Barakaldo (E) 40 Centro socio-culturale AB - 229 kWf FPC - 163 m2 - 2004 Hotel AB - 105 kWf FPC - 173 m2 - 2002 Dipartimento Educazione Toledo (E) 41 Vengono qui mostrati gli impianti operativi in edi- 28 fici a destinazione “commerciale” (industrie, uffici, hotel..., fatta eccezione per le installazioni Uffici AB - 252 kWf VTC - 1095 m2 - 2004 a carattere puramente dimostrativo) identificati nei Paesi che partecipano al progetto Climasol. 29 Fábrica del Sol Barcelona (E) Siemens, Cornellá del Vallés (E) Uffici AB - 105 kWf CPC - 214 m2 - 2003 Fundación Metrópoli Alcobendas (E) 43 Inta El Arenosillo (E) Laboratorio AB - 10 kWf FPC+VTC - 53 m2 - 1994 Uffici AB - 105 kWf VTC - 105 m2 - 2004 31 Cartif Valladolid (E) Uffici e laboratorio AB - 35 kWf FPC+VTC - 99 m2 - 2002 42 Uffici AB - 105 kWf VTC - 175 m2 - 2004 30 Laia Hotel Derio (E) Centro Sportivo Daoiz y Velarde, Madrid (E) 44 Fontedoso El Oso (E) 3 7 7 19 12 15 18 32 Inditex Arteixo (E) * Uffici, negozi AB - 170 kWf FPC - 1626 m2 - 2003 13 10 2 Industria AB - 105 kWf FPC - 528 m2 - 2003 Centro sportivo AB - 170 kWf VTC - 740 m2 - 2003 14 33 8 Casa di Riposo Fustiñana (E) Casa di riposo AB - 105 kWf VTC - 149 m2 - 2003 45 Stella-Feuga, Santiago de Compostela (E) Uffici AB - 115 kWf FPC - 63 m2 - 2003 46 Ineti, Lisbon (P) * Uffici DEC - 36 kWf CPC - 48 m2 - 1999 48 34 49 47 Università Rovira i Virgili - Tarragona (E) Uffici AB - 35 kWf VTC - 140 m2 - 2003 35 Sede Uffici Viessmann Pinto (E) Uffici AB - 105 kWf FPC+VTC - 123 m2 - 2001 36 Belroy Palace Hotel Benidorm (E) Hotel AB - 125 kWf VTC - 345 m2 - 1992 37 Scuola di Ingegneria Sevilla (E) Laboratorio AB - 35 kWf FPC - 158 m2 - 2001 24 38 23 Università Carlos III Leganés (E) Laboratorio AB - 35 kWf FPC+VTC - 128 m2 - 2000 25 26 39 Pompeu i Fabra Library, Mataró (E) Biblioteca DEC - 55 kWf SAC - 105 m2 - 2002 47 Agenzia per lo Sviluppo - Trento (I) * Uffici, salone fiere AB - 108 kWf FPC - 265 m2 - 2004 48 Ökopark Hartberg Styria (A) * Uffici, aule seminari DEC - 30 kWf VTC - 12 m2 - 2000 49 Vineyard Peitler Leutschach Styria (A) Cantina vinicola AB - 10 kWf FPC - 100 m2 - 2003 50 CSTB Sophia Antipolis (F) Laboratori AB - 35 kWf VTC - 58 m2 - 2003 51 DIREN Guadeloupe (F) Uffici AB - 35 kWf VTC - 100 m2 - 2003 52 GICB Banyuls (F) * Cantina vinicola AB - 52 kWf VTC - 215 m2 - 1991 53 ASDER Chambéry (F) Aula seminari DEC - 7 kWf FPC - 16 m2 - 2004 17 Ott & Spiess Langenau NUMERO SULLA MAPPA: 2 PAESE Germania Descrizione : CAPACITÀ DI RAFFRESCAMENTO: 35 kWf Nel nuovo edificio della compagnia Ott & Spiess, un’area di 415 m2 adibita ad ufficio viene raffrescata attraverso soffitti freddi e grazie al sistema di ventilazione distribuita con un volume di flusso pari a 2.600 m3/h. Gli uffici sono posizionati lungo la facciata circolare orientata a Sud/Sud-Ovest, in modo da sfruttare il contributo solare durante la stagione di riscaldamento. L’acqua raffreddata viene fornita da un refrigeratore ad assorbimento. Il sistema termico di riscaldamento/condizionamento installato si trova in un’area parzialmente vetrata per consentirne la visione ai visitatori. Il sistema di collettori solari termici, fornito di una cisterna di acqua calda del volume di 2 m3 , fornisce calore per entrambi gli utilizzi, alimentando il refrigeratore nella stagione di condizionamento e il riscaldamento in inverno. Calore in aggiunta, in caso di basso contributo solare o di bassa temperatura dell’acqua di riserva, può essere ottenuto da un cogeneratore per la TECNOLOGIA: Refrigeratore ad assorbimento Dati di investimento e finanziari : TIPOLOGIA COLLETTORE: Tubi sotto vuoto, flusso diretto Costo totale dell’investimento: 285.000 € Costo totale esclusi i soffitti freddi e il riscaldamento a pavimento: 176.000 € LOCALITÀ Langenau (Stato Federale del Baden Württemberg) DESTINAZIONE D’USO: Uffici SUPERFICIE LORDA DEL COLLETTORE: 45 m2 ANNO INIZIO FUNZIONAMENTO: 1997 produzione combinata di calore/elettricità (19,5 kW termici, 8 kW elettrici). Nel caso in cui la domanda di calore superi ancora la capacità del sistema solare termico o del cogeneratore, entra in funzione una caldaia a gas da 50 kW. L’acqua raffreddata dal refrigeratore ad acqua/bromuro di litio viene immagazzinata in una cisterna della capacità di 1 m3. Per il suo duplice utilizzo, sia nei soffitti freddi che nel sistema di ventilazione, l’acqua refrigerata è fornita alla temperatura di 13 °C. Una torre di raffreddamento raffredda l’acqua affinché possa essere utilizzata nel circolo di raffreddamento del condensatore e nell’assorbitore del refrigeratore. Nel 1999 il COP (freddo utile/calore di funzionamento) del refrigeratore è stato pari a 0,56. Il 9% circa del calore totale immesso nell’edificio per il raffrescamento ed il riscaldamento viene fornito dal sistema solare. Il progetto è stato co–finanziato dal Ministero Federale per l’Istruzione e la Ricerca. Aspetti energetici ed ambientali : A causa della limitata potenza, l’unità di cogenerazione si integra perfettamente con il contributo che viene assicurato dal sistema a pannelli solari. Con questa soluzione impiantistica è possibile ottenere un elevato utilizzo contemporaneo sia del sistema solare termico sia dell’impianto di cogenerazione, limitando il fabbisogno elettrico di picco nella stagione di condizionamento. Il risparmio di energia primaria e la connessa riduzione delle emissioni di CO2 rispettano le attese. Contatti : Wolfgang Mößle, Ingenieurbüro Ott & Spiess e-mail: [email protected] 18 Per maggiori informazioni: www.raee.org/climasol Ospedale Universitario di Friburgo NUMERO SULLA MAPPA: 4 PAESE: Germania LOCALITÀ: Friburgo (Stato Federale del Baden Württemberg) DESTINAZIONE D’USO: Laboratori CAPACITÀ DI RAFFRESCAMENTO: 70 kWf TECNOLOGIA: Refrigeratore ad adsorbimento TIPOLOGIA COLLETTORE: Tubi sotto vuoto, flusso diretto SUPERFICIE LORDA DEL COLLETTORE: 230 m2 ANNO INIZIO FUNZIONAMENTO: 1999 Descrizione : L’ospedale dell’Università di Friburgo, la “Klinikum Freiburg”, contiene diverse strutture dedicate ad attività di laboratorio. Un edificio a sé stante è fornito di un sistema di condizionamento assistito da energia solare. L’area dell’edificio complessivamente servita dal sistema di condizionamento è di circa 550 m2. Sono funzionanti due sistemi di ventilazione a flusso variabile (10.550 e 6350 m2/h nominali), che utilizzano scambiatori di calore per la fornitura di energia durante la stagione di riscaldamento. Nella stagione di raffrescamento, l’aria necessaria viene raffreddata attraverso scambiatori termici con acqua fredda, dotati di un refrigeratore ad assorbimento. L’aria viene mantenuta ad una temperatura di 18 °C. Il calore fornito dal sistema di collettori solari viene utilizzato in estate per far funzionare il refrigeratore ad assorbimento, in inverno per riscaldare l’aria di ricam- bio. Sono integrati nell’impianto un accumulo di acqua calda (6 m3 di capienza) ed uno di acqua fredda (2 m3 di capienza). In caso di radiazione solare insufficiente e di bassa temperatura dell’acqua calda immagazzinata, si integra con il calore aggiuntivo derivato dalla rete di teleriscaldamento distrettuale dell’ospedale. Una torre di raffreddamento rinfresca l’acqua, affinché possa essere utilizzata nei circuiti di raffreddamento del condensatore e nel corso della fase di assorbimento. In seguito ad opportuni aggiustamenti del sistema di controllo, i dati di monitoraggio, a partire dal 2002, rivelano un COP (freddo utile/calore di funzionamento), per molte giornate della stagione di condizionamento, vicino al valore di 0,60. È stata registrata una efficienza netta dei collettori pari al 32%. Dati di investimento e finanziari : Costo totale dell’investimento per il sistema: 352.000 € (esclusi i costi per il monitoraggio). L’installazione è stata co-finanziata dal Ministero Federale per l’Economia ed il Lavoro e dalla com- pagnia Sulzer Infra. Il contributo è stato complessivamente di 262.000 €. I costi dovuti per l’attività annuale e la manutenzione ammontano a circa 12.000 €. Aspetti energetici ed ambientali : Grazie ad un sistema così concepito, è possibile un utilizzo regolare della rete esistente di distribuzione del vapore, evitando i carichi di picco sia dei consumi di vapore che di elettricità in concomitanza con elevati carichi di raffrescamento, dovuti a forti guadagni solari. I risparmi di energia primaria e le emissioni di CO2 evitate rispettano le attese. Nel refrigeratore ad assorbimento sono stati utilizzati esclusivamente materiali eco–compatibili. Contatti : Dipl.-Ing. Hendrik Glaser, University Hospital, Department Energy supply. e-mail: [email protected] Per maggiori informazioni: www.raee.org/climasol 19 IHK (Camera di Commercio) Friburgo NUMERO SULLA MAPPA: 5 PAESE: Germania LOCALITÀ: Friburgo (Stato Federale del Baden Württemberg) DESTINAZIONE D’USO: Uffici (2 Aree di incontro) CAPACITÀ DI RAFFRESCAMENTO: 60 kWf Descrizione : Alla Camera di Commercio di Friburgo (IHK Südlicher Oberrhein) è attivo il primo sistema tedesco desiccant cooling completamente alimentato ad energia solare. Gli spazi serviti dal sistema sono due stanze per incontri e convegni, raffrescate in estate e preriscaldate in inverno. La superficie della stanza più piccola è pari a 65 m2, mentre quella più grande è ampia 148 m2. Le stanze possono ospitare complessivamente 120 persone, mentre il loro volume è pari a 815 m3. Le facciate sono completamente vetrate, fornite di dispositivi per l’oscuramento interno ed esterno. Il volume del flusso di aria del sistema desiccant cooling varia da 2500 a 10200 m3/h. Nessun sistema di raffrescamento passivo è stato previsto, dato che i carichi termici estivi corrispondono sostanzialmente ai guadagni solari. In inverno un sistema di riscaldamento integrativo viene impiegato per ottenere la temperatura richiesta dell’aria di mandata. Per ridurre i costi delle opere accessorie, i collettori sono stati montati paralleli al tetto con un’inclinazione di 15°. In virtù del disegno impiantistico, che ha previsto l’utilizzo di collettori solari ad aria, e per la sostanziale corrispondenza tra i carichi di condizionamento ed il contributo solare, non è previsto alcun sistema di accumulo di calore. Come conseguenza della completa autonomia estiva di funzionamento assicurata dall’energia solare, gli scostamenti del grado di comfort (come definito nella norma DIN 1946, Parte 2) si sono manifestati all’interno dell’intervallo di valori previsto per un tempo limitato del funzionamento del sistema. Dati di investimento e finanziari : cifico dell’unità di condizionamento è di circa 9,50 €/m3 di volume di flusso d’aria nominale (costi di installazione esclusi). Il progetto è stato supportato dall’Unione europea (NNE5 – 1999 – 531). TECNOLOGIA: Desiccant cooling ad energia solare totalmente autonomo Grazie ai costi contenuti di installazione dei collettori solari, il costo specifico del collettore, comprensivo delle strutture accessorie, è di 210 €/m2 di pannelli installati, corrispondente al 10% del costo complessivo del sistema (210.000 €). Il costo spe- TIPOLOGIA COLLETTORE: Collettore solare piano Aspetti energetici ed ambientali : SUPERFICIE LORDA DEL COLLETTORE: 100 m2 ANNO INIZIO FUNZIONAMENTO: 2001 I benefici ambientali ed i risparmi di energia vengono stimati mettendo a confronto i consumi di calore e di elettricità del sistema di condizionamento alimentato ad energia solare con i consumi propri di una unità di trattamento dell’aria convenzionale, dove il calore viene fornito in inverno da una caldaia a gas, e con una macchina frigori- fera a compressione alimentata ad energia elettrica per il condizionamento dell’aria in estate. Nell’ambito di questa valutazione, l’energia primaria risparmiata ogni anno è stimata in 30.000 kWh e la riduzione delle emissioni di CO2 è pari a circa 8.800 kg/anno. Contatti : Carsten Hindenburg, Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems (ISE). e-mail: [email protected] Per maggiori informazioni: www.raee.org/climasol 20 Gr. Sarantis S.A., Viotia NUMERO SULLA MAPPA: 24 PAESE: Grecia LOCALITÀ: Oinofyta, Viotia Descrizione : Il progetto è chiamato “PHOTONIO” e si occupa della installazione di sistemi centralizzati di condizionamento alimentati ad energia solare per il riscaldamento o il raffrescamento dei nuovi edifici e magazzini di prodotti cosmetici della Sarantis S.A. L’area servita dal sistema di condizionamento è di 22.000 m2 (per un volume di 130.000 m3). Per questa finalità, l’azienda SOLE S.A. ha prodotto ed installato un parco di collettori solari piani selettivi per una superficie complessiva di 2.700 m2. Dati di investimento e finanziari : DESTINAZIONE D’USO: Magazzino di prodotti cosmetici CAPACITÀ DI RAFFRESCAMENTO: 700 kWf TECNOLOGIA: Ad adsorbimento TIPOLOGIA COLLETTORE: Collettori solari piani selettivi SUPERFICIE LORDA DEL COLLETTORE: 2.700 m2 ANNO INIZIO FUNZIONAMENTO: 1999 Costo totale dell’investimento: circa 1.306.000 €, la metà dei quali finanziati dal Programma Operativo Nazionale per l’Energia del Ministero dell’Ambiente greco. Il progetto ha ottenuto l’”Energy Globe Award 2001” come miglior investimento per l’energia rinnovabile a livello mondiale nel 2001 ed è stato riconosciuto dal CRES (Centro per le Energie Rinnovabili) come il miglior investimento per il risparmio energetico in Grecia nel 1999. Aspetti energetici ed ambientali : Il fabbisogno complessivo di raffrescamento dell’edificio è di circa 2.700.000 kWh/anno. I collettori solari, fornendo acqua calda alla temperatura di 70 – 75 °C, alimentano due refrigeratori ad assorbimento che operano con un coefficiente di performance pari al 60%. I due condizionatori ad assorbimento utilizzano l’acqua calda come fonte di energia e producono acqua fredda alla temperatura di 8 – 10 °C. I refrigeratori non necessitano di parti mobili e utilizzano una quota minima di energia elettrica per il funzionamento delle pompe per vuoto (1,5 kW). La potenza utile è di 350 kW ciascuno. Per coprire il carico di picco sono stati installati tre condizionatori tradizionali elettrici da 350 kW ciascuno. Nella stagione invernale, i collettori solari producono acqua calda alla temperatura di circa 55 °C, che viene messa in circolazione direttamente nei fan coil presenti nell’edificio. Le caldaie sostituiscono i collettori in caso di radiazione solare insufficiente. L’acqua fredda durante l’estate e l’acqua calda in inverno vengono inviate alle unità locali di condizionamento dell’aria che raffreddano o riscaldano l’aria degli ambienti a seconda delle necessità. Risultati tecnici Periodo di monitoraggio: 12 mesi Energia solare prodotta: 1.719.000 kWh Condizionamento: 1.090.000 kWh Riscaldamento: 629.000 kWh Energia totale richiesta: 614.000 kWh Contributo fornito dall’impianto solare: 66% Riduzione emissione di CO2 : 5.124.596 kg/anno Contatti : GR. SARANTIS S.A. (Proprietario dell’edificio) Atene, Grecia e-mail: [email protected] Sito web: www.sarantis.gr SOLE S.A. (progettazione, fornitura materiali, installazione) - Acharnes, Grecia e-mail: [email protected]/ - Sito web: www.sole.gr Per maggiori informazioni: www.raee.org/climasol 21 “Rethimno Village” Hotel, Creta NUMERO SULLA MAPPA: 25 Descrizione : PAESE: Grecia LOCALITÀ: Rethimno, Isola di Creta Il Rethimno Village Hotel si trova nell’omonima località, nell’Isola di Creta, Sud della Grecia. Si tratta di una struttura a destinazione prevalentemente turistica: è dotata di 170 posti letto e lavora a pieno regime nel periodo estivo, mentre in inverno viene utilizzata per il 45% della sua capacità ricettiva. L’impianto installato utilizza collettori piani (superficie selettiva pari a 448 m2) per il sistema centralizzato di condizionamento dell’aria (raffrescamento e riscaldamento). Inoltre, quasi 200 m2 di pannelli in polipropilene forniscono acqua calda per il riscaldamento della piscina. La progettazione, la fornitura dei materiali e l’installazione del sistema sono state curate da SOLE S.A. Il sistema serve una superficie complessiva di 3000 m2. Dati di investimento e finanziari : DESTINAZIONE D’USO: Struttura alberghiera CAPACITÀ DI RAFFRESCAMENTO: 105 kWf TECNOLOGIA: Ad assorbimento TIPOLOGIA COLLETTORE: Collettori solari piani con superficie selettiva SUPERFICIE LORDA DEL COLLETTORE: 448 m2 ANNO INIZIO FUNZIONAMENTO: 2000 Costo totale dell’investimento: circa 264.000 € Il progetto è stato co - finanziato per una quota pari al 50% dal Programma Operativo nazionale per l’Energia del Ministero dell’Ambiente greco. Aspetti energetici ed ambientali : I collettori solari alimentano un refrigeratore ad assorbimento con acqua calda alla temperatura di 70–75 °C, che funziona con un COP del 60%. Il refrigeratore ad assorbimento utilizza l’acqua calda come fonte di energia per produrre, a sua volta, acqua fredda alla temperatura di 8 – 10 °C. Il fluido refrigerante è l’acqua stessa (in sostituzione del Freon o dell’Ammoniaca). Il refrigeratore ad assorbimento comporta un consumo di energia elettrica minimo per il funzionamento della pompa per vuoto (0,5 kW). La potenza utile è di 105 kW. È stata installata anche una caldaia a gas della potenza di 600 kW, che sostituisce i collettori in presenza di condizioni di cielo nuvoloso oppure ogni qual volta ci sia una richiesta di aria condizionata nelle ore notturne. Nel periodo invernale i collettori solari producono acqua calda a 55 °C, che raggiunge direttamente i termosifoni distribuiti nell’edificio. La stessa caldaia sostituisce i collettori in caso di tempo nuvoloso. L’acqua fredda in estate e l’acqua calda nella stagione invernale sono inviate alle singole unità del sistema di condizionamento, ove, attraverso precisi meccanismi fisici, raffreddano o riscaldano l’aria degli ambienti. Risultati annuali Energia solare prodotta: 650.743 kWh Energia totale richiesta: 1.498.247 kWh Contributo fornito dall’impianto solare: 43% Risparmio di energia primaria: 650.743 kWh/anno Riduzione emissioni CO2 : 1.094.972 kg/anno Contatti : Koutroulis Bros S.A. (Proprietario) Rethimno, Isola di Creta Tel: 28310 25523/22693 Per maggiori informazioni: www.raee.org/climasol 22 L’impianto ha ottenuto un riconoscimento dal CRES (Centro per le Energie Rinnovabili) come miglior investimento per il risparmio energetico in Grecia nell’anno 2000. SOLE S.A. (progettazione, fornitura materiali, installazione) - Acharnes, Grecia e-mail: [email protected] / Website: www.sole.gr Sito web: www.sole.gr Sede centrale Inditex Arteixo - La Coruna NUMERO SULLA MAPPA: 42 PAESE: Spagna LOCALITÀ: Arteixo, La Coruna DESTINAZIONE D’USO: Uffici e Magazzini CAPACITÀ DI RAFFRESCAMENTO: 170 kWf TECNOLOGIA: Refrigeratore ad assorbimento (LiBr-HO) 2 TIPOLOGIA COLLETTORE: Collettori solari piani con superficie selettiva SUPERFICIE LORDA DEL COLLETTORE: 1.626 m2 ANNO INIZIO FUNZIONAMENTO: 2003 Descrizione : L’edificio, dotato di collettori solari, è la sede centrale della Inditex e si compone prevalentemente di uffici, con un’area riservata ai magazzini. È costituito da due piani di 10.000 m2 ciascuno. Il piano superiore ospita i laboratori di design dei prodotti a marchio ZARA (abiti e accessori di moda) ed è un open space, con altezza massima di 4,10 metri. Il condizionamento è ottenuto attraverso tre unità di trattamento dell’aria a quattro tubi, controllati da sensori della temperatura ambiente su un valore costante di 23 °C. Il piano terra è organizzato in più divisioni e le unità di trattamento dell’aria sono associate a ventilconvettori. Anche qui è installato un sistema a 4 tubi, così che ciascuno sia in grado di regolare la temperatura in base ai propri specifici bisogni. L’edificio viene utilizzato dalle 8.00 alle 22.00, dal lunedì al venerdì, ed ha un’occupazione media di 500 persone sui due piani. Il sistema in origine prevedeva due pompe di calore elettriche ed un condizionatore elettrico, necessari per garantire tutto l’anno acqua calda a 55 °C ed acqua fredda a 7 °C, con un ritorno rispettivamente a 45 °C e a 12 °C. Il calore prodotto dall’impianto solare viene accumulato in due cisterne della capacità di 30.000 litri. Quando la temperatura nelle cisterne supera i 55 °C, il sistema di controllo dà l’input affinché il sistema solare invii acqua al collettore dell’acqua calda, evitando l’entrata in funzione delle pompe di calore. In estate, dato che la richiesta di calore è minima, una volta che la temperatura nelle cisterne raggiunge gli 80 °C, l’acqua calda viene inviata dal sistema alla macchina ad assorbimento e l’acqua refrigerata viene quindi inviata nel collettore dell’acqua fredda, consentendo di ridurre i tempi di funzionamento del condizionatore elettrico. Dati di investimento e finanziari : Costo totale dell’investimento: 900.000 € L’impianto è stato co-finanziato dal Ministero dell’Industria e del Commercio della Galizia (100.000 €) e dall’Istituto per la Diversificazione e il Risparmio Energetico (IDEA) spagnolo (300.000 €). Aspetti energetici ed ambientali : L’impianto solare consentirà un risparmio totale di 565.060 kWh/a (pari al 15% dell’energia totale richiesta), con una conseguente riduzione di 282 t delle emissioni di CO2 e di altri gas inquinanti. Contatti : www.inditex.com Per maggiori informazioni: www.raee.org/climasol 23 Ineti Lisbona NUMERO SULLA MAPPA: 36 PAESE: Portogallo LOCALITÀ: Lisbona DESTINAZIONE D’USO: Uffici CAPACITÀ DI RAFFRESCAMENTO: 36 kWf TECNOLOGIA: Unità di raffrescamento ad essiccazione ed evaporazione e pompa di calore TIPOLOGIA COLLETTORE: Collettore con riflettore parabolico SUPERFICIE LORDA DEL COLLETTORE: 48 m2 ANNO INIZIO FUNZIONAMENTO: 1999 Descrizione : L’edificio è la sede del Dipartimento Energie Rinnovabili di INETI, centro di ricerca applicata che si occupa di solare termico, fotovoltaico, biomasse, energia eolica ed energia dai moti ondosi. Comprende laboratori chimici e meccanici, oltre ad uffici. I 12 uffici posti al primo piano sono condizionati esclusivamente grazie ad un sistema DEC, integrato da una pompa di calore e assistito da 24 collettori solari CPC (superficie lorda di 48 m2, superficie dell’apertura pari a 46 m2), collocati sulla copertura dell’edificio. Le finestre coprono il 70% della superficie dei muri perimetrali e sono orientate a Sud - Ovest (28° O), facendo sì che si verifichi un picco del fabbisogno di raffrescamento nelle ore del tardo pomeriggio. Dati di investimento e finanziari : Il sistema è stato acquistato nel quadro di un progetto europeo per essere utilizzato in una realizzazione concreta, mantenendo comunque anche una finalità dimostrativa. La dotazione di un set completo di sensori per il controllo ed il monitoraggio ha determinato un costo finale molto ele- vato per questo sistema sperimentale. La duplicazione di questo sistema, così come è (campo solare–unità di trattamento dell’aria– sistemi di controllo, verifica e monitoraggio), ammonta a circa 75.000 €. Aspetti energetici ed ambientali : Questi aspetti sono direttamente connessi ai risparmi energetici assicurati dall’impianto solare, che, nella configurazione attuale del sistema, si attestano su valori poco significativi. Il sistema ha funzionato in accordo alla configurazione iniziale, che prevede anche una pompa di calore che contribuisce al raffrescamento estivo. La dimensione dei canali di distribuzione ha limita- Contatti : João A. Farinha Mendes DER/INETI - Lisbona e-mail: [email protected] Per maggiori informazioni: www.raee.org/climasol 24 Le dimensioni limitate dei canali di distribuzione dell’aria hanno richiesto l’integrazione di una pompa di calore nel progetto dell’impianto solare. Il clima è di tipo mediterraneo. Il sistema è stato progettato per operare in specifiche condizioni ambientali: flusso d’aria massimo di 5.000 m3/h (aria esclusivamente prelevata dall’esterno), con una temperatura estiva dell’aria esterna pari a 32 °C, un tasso di umidità relativa del 40,4% ed un tasso assoluto di umidità pari a 12 g/kg. Nelle stanze le condizioni ottimali di comfort sono una temperatura di 24 °C ed un tasso di umidità relativa pari al 50%. Il sistema è stato bene accolto dagli utenti degli uffici, proprio perché il comfort era una loro esigenza dichiarata. Il grado di soddisfazione quindi è piuttosto elevato. to il flusso di aria ed ha costretto quindi alla riduzione della sua temperatura (imponendo l’integrazione con la pompa di calore), in modo da poter supplire al fabbisogno di raffrescamento. Comunque, il calore fornito dal condensatore della pompa di calore è sufficiente per la ricarica del materiale essicante della ruota, rendendo quasi sempre superfluo il contributo solare in estate. Agenzia per lo Sviluppo Pergine Trento NUMERO SULLA MAPPA: 47 PAESE: Italia LOCALITÀ: Pergine Valsugana - Trento DESTINAZIONE D’USO: Centro per l’innovazione CAPACITÀ DI RAFFRESCAMENTO: 108 kWf TECNOLOGIA: Refrigeratore ad assorbimento (LiBr – HO) ad effetto singolo 2 TIPOLOGIA COLLETTORE: Collettori solari piani con superficie selettiva SUPERFICIE LORDA DEL COLLETTORE: 265 m2 ANNO INIZIO FUNZIONAMENTO: 2004 Descrizione : L’edificio è situato nella zona artigianale ed industriale che si sta sviluppando nel territorio comunale di Pergine, a 1 km da Trento. La struttura è composta da due piani ed è una costruzione di oltre 9800 m2, localizzata a poca distanza da alcuni magazzini recentemente ristrutturati. Gli uffici sono dotati anche di un impianto di climatizzazione, un sistema idraulico per la prevenzione degli incendi ed un sistema per la produzione di acqua calda sanitaria. I collettori solari, orientati a Sud con un’inclinazione di 30°, producono in inverno acqua calda a 45 °C, con un differenziale di temperatura (pannello/aria ambiente) pari a 55 °C, mentre in estate viene prodotta acqua calda a 90 °C, con lo stesso differenziale. I carichi termici nominali in inverno sono pari a circa 230 kW ed il sistema di teleriscaldamento è stato dimensionato per questa capacità. Se in inverno la somma dei carichi termici di ogni singolo spazio corrisponde al carico dell’intero edificio, durante la stagione estiva il carico complessivo risulta inferiore alla somma algebrica (ogni zona presenterà il carico massimo in orari diversi in funzione della sua esposizione solae, mentre l’intero edificio avrà un unico orario di massimo carico). La somma dei singoli carichi estivi di picco (escluso il recupero di calore) è pari a 188 kW, mentre il carico massimo complessivo è di 170 kW. Quando si presentano le condizioni di massimo carico, i collettori solari forniscono 145 kW, che consentono di produrre 108 kWf tramite l’assorbitore. Con cielo nuvoloso, il carico termico si riduce a 120 kW. La macchina refrigerante a compressione è comunque predisposta per sostenere questo carico ridotto. In condizioni estive normali il gruppo a compressione e quello ad assorbimento forniscono quindi rispettivamente 120 e 108 kW, per un totale di 228 kW, con un margine di 58 kW (pari al 34%) rispetto al carico di picco (stimato a 32 °C per la giornata del 20 luglio). Dati di investimento e finanziari : Investimento complessivo: 540.000 € La Provincia di Trento ha co-finanziato il 32% dei costi complessivi dell’impianto. Aspetti energetici ed ambientali : Energia primaria risparmiata in inverno: 258.000 MJ Energia primaria risparmiata in estate: 176.000 MJ La capacità dell’impianto solare garantirà un risparmio complessivo di 434.000 MJ (120.556 kWh) all’anno, con una corrispondente riduzione di 28 t di CO2 e di altri gas inquinanti. Il sistema è stato progettato per fornire il 70% del condizionamento richiesto dall’edificio, utilizzando i collettori solari solo nei mesi di massima insolazione. Il rimanente 30% viene garantito da un refrigeratore elettrico a compressione, messo in parallelo con il sistema ad assorbimento. Contatti : www.puntoenergia.com Per maggiori informazioni: www.raee.org/climasol 25 Istituto di Ricerca "Ökopark Hartberg" NUMERO SULLA MAPPA: 48 PAESE: Austria LOCALITÀ: Hartberg, Stiria DESTINAZIONE D’USO: Istituto di ricerca TECNOLOGIA: Desiccant cooling CAPACITÀ DI RAFFRESCAMENTO: 30 kWf TIPOLOGIA COLLETTORE: Collettore con tubi sotto vuoto SUPERFICIE LORDA DEL COLLETTORE: 12 m2 ANNO INIZIO FUNZIONAMENTO: 2000 Descrizione : L’edificio in cui ha sede l’Istituto di Ricerca “Ökopark Hartberg” ha visto la realizzazione del primo esempio austriaco di impianto pilota che impiega un sistema DEC (“Condizionamento ad essiccazione ed evaporazione”) alimentato da energia rinnovabile. L’impianto è ad alto contenuto dimostrativo. L’edificio ospita seminari e conferenze ed è anche provvisto di uffici. Ci sono due piani, ciascuno di superficie pari a 140 m2, con una facciata vetrata esposta a Sud, nella cui parte inferiore sono stati integrati 11 collettori con tubi sotto vuoto. A partire dal 2001, l’esperienza ha dimostrato che un sistema di condizionamento, in assenza di un contributo integrativo di calore, è sufficiente per il 50 – 70% delle giornate estive, mentre nei giorni ad alta umidità, è necessario provvedere alla fornitura di calore aggiuntivo al sistema di condizionamento ad assorbimento. Il calore necessario viene in questo caso dai collettori solari (superficie lorda pari a 12 m2) e da una caldaia alimentato a pellet, utilizzata come sistema di backup. C’è poi un serbatoio (capacità pari a 2.000 litri) di accumulo (raffrescamento e riscaldamento). Dati di investimento e finanziari : Costo totale dell’investimento (IVA esclusa): 105.000 € Quota co–finanziata: 60%. Il progetto è stato finanziato dal Governo della Stiria e dalla Ökoplan Gmbh di Hartberg. L’Istituto di Ricerca Joanneum di Graz si è fatto carico della pianificazione e della gestione del progetto. Aspetti energetici ed ambientali : COP annuale: 0,6 (carico di condizionamento annuale/calore di rigenerazione) COP in funzionamento adiabatico: 3–5 Portata d’aria: 6.000 m3/h Carico di condizionamento totale: 20 kW (calore sensibile: 17.130 W; calore latente: 3.320 W) Carico di riscaldamento totale: 24 kW Massima capacità refrigerante del sistema: 30.400 W Massima capacità di raffrescamento nell’edificio: 21.800 W In termini ambientali, l’utilizzo dell’energia solare e del calore fornito dalle biomasse consentono di ridurre le emissioni di CO2, che si produrrebbero con l’utilizzo di fonti energetiche fossili. Un contributo indiretto minore, sia pure comunque non trascurabile, all’aumento dell’effetto serra deriva poi dai consumi energetici connessi al funzionamento delle utenze elettriche (ventilatori, ruota etc.). Contatti : Dr. Erich Podesser Joanneum Research, Graz e-mail: [email protected] 26 Nadja Richler, O.Ö. Energiesparverband, Linz e-mail: [email protected] Per maggiori informazioni: www.raee.org/climasol GICB (cantina vinicola) Banyuls/Mer NUMERO SULLA MAPPA: 52 PAESE: Francia LOCALITÀ: Banyuls/Mer DESTINAZIONE D’USO: Cantina per l’invecchiamento dei vini TECNOLOGIA: Refrigeratore ad assorbimento CAPACITÀ DI RAFFRESCAMENTO: 52 kWf TIPOLOGIA COLLETTORE: Collettore con tubi sotto vuoto SUPERFICIE LORDA DEL COLLETTORE: 215 m2 ANNO INIZIO FUNZIONAMENTO: 1991 Descrizione : Nel 1989 il Gruppo Produttori Vinicoli Banyuls (G.I.C.B.) ha costruito una cantina per l’invecchiamento del vino in bottiglie. Questa struttura ha una superficie utile totale di 3.500 m2, con una capacità di 15.000 m3, distribuita su tre livelli, due dei quali sono interrati. La capienza si aggira attorno ai 3 milioni di bottiglie. I manager della struttura hanno voluto installare un sistema di condizionamento alimentato ad energia solare, perché solo un dispositivo di questo genere era in grado di soddisfare il fabbisogno di condizionamento salvaguardando il rispetto dell’ambiente. Il sistema di condizionamento si compone di: - 130 m2 di collettori con tubi sotto vuoto (superficie utile) Cortec Giordano, posati sul tetto ed orientati a Sud/Sud-Ovest; - un vano tecnico, collocato al livello 2, comprendente: un serbatoio di accumulo di 1.000 litri; un refrigeratore ad assorbimento indiretto ad effetto singolo YAZAKI tipo WFC 15, con una potenza refrigerante di 52 kW; pompe di circolazione per i differenti circuiti ed un pannello elettrico di controllo generale; una torre di raffreddamento a ciclo aperto con potenza nominale di 180 kW, installata nella facciata Nord; tre unità di condizionamento dell’aria (una per ciascun livello) dotate di filtro, uno scambiatore di freddo per l’acqua refrigerata (oltre ad uno scambiatore di calore al servizio del piano terra) ed una ventola centrifuga con un flusso di 25.000 m3/h. Dati di investimento e finanziari : L’installazione realizzata nel 1991 ha avuto un costo di 294.500 € (IVA esclusa), corrispondente ad un extra costo di circa 150.000 € rispetto ad un tradizionale sistema a compressione. L’investimento consente di realizzare un risparmio annuale di circa il 40% sui consumi energetici della G.I.C.B. Aspetti energetici ed ambientali : Ecco le tipiche misurazioni delle reali condizioni operative nel periodo giugno – settembre: - energia mediamente derivata dal circuito primario: 298 kWh/g - energia mediamente derivata dal circuito del generatore: 256 kWh/g; - energia mediamente derivata dal circuito dell’evaporatore: 145 kWh/g; - COP del refrigeratore ad assorbimento: 0,57. Il sistema, utilizzando energia disponibile in natura, moltiplica i benefici ambientali: - sostituendo i CFC e gli HCFC, fluidi di raffreddamento che vengono utilizzati nei tradizionali sistemi di condizionamento, ritenuti fattori responsabili dell’aumento dell’effetto serra e dell’assottigliamento dello strato di ozono; - attraverso la riduzione della produzione di CO2 che, a sua volta, contribuisce all’incremento dell’effetto serra. Questo tipo di refrigeratore ad assorbimento si caratterizza per una maggiore silenziosità rispetto ai sistemi tradizionali, proprio perché non prevede parti in movimento. Grazie a questa caratteristica l’impianto si contraddistingue per una vita media molto più lunga rispetto ai tradizionali refrigeratori elettrici che lavorano con le pompe. Contatti : [email protected] Per maggiori dettagli: www.raee.org/climasol 27 5 LA GESTIONE DEL PROGETTO Il condizionamento dell’aria ad energia solare è una tecnologia innovativa ed ancora in via di perfezionamento rispetto ad altre applicazioni solari di uso ormai consolidato. La tecnologia infatti si è sino ad ora tradotta in progetti di tipo dimostrativo. Sono possibili differenti soluzioni tecniche, in funzione della tipologia edilizia, dell’utenza e delle condizioni generali, come, ad esempio, il clima e l’esistenza di infrastrutture tecniche. In questa sezione viene presentato uno schema utile per facilitare la scelta del sistema di condizionamento solare, attraverso la considerazione di regole base per la progettazione, il dimensionamento e un approfondito studio di pre-fattibilità. 5.1 - La scelta della tecnologia Qui di seguito, nella Figura 17, viene presentato uno schema semplificato per facilitare la scelta del sistema di condizionamento alimentato ad energia solare. Edificio Mezzo di distribuzione Calcolo del carico di raffrescamento (parametri costruttivi, ad esempio materiali, geometria, orientamento, carichi interni, condizioni climatiche) => fabbisogno energetico, ricambi d’aria (per la salubrità degli ambienti). Tecnologia Sistema semplice ad acqua refrigerata Clima moderato ed estremo Refrigeratore alimentato ad energia termica Temperatura dell’acqua refrigerata: 6 – 9 °C L’installazione di un sistema centralizzato di trattamento dell’aria è possibile e auspicabile? no Clima si moderato ed estremo Il ricambio d’aria (per la salubrità degli ambienti) copre i carichi termici? no Sistema di condizionamento con semplice immissione dell’aria + sistema ad acqua refrigerata AHU Refrigeratore alimentato ad energia termica si La tipologia edilizia è appropriata (edificio a tenuta) ad ospitare un sistema di climatizzazione a doppio canale (mandata/ritorno)? Clima no moderato si La tipologia edilizia è appropriata (edificio a tenuta) ad ospitare un sistema di climatizzazione a doppio canale (mandata/ritorno)? Sistema ad aria a doppio canale (mandata/ritorno) + sistema ad acqua refrigerata no si Sistema DEC, configurazione standard. Temperatura dell’acqua refrigerata: 12 - 15 °C Clima moderato Sistema DEC, configurazione standard 28 AHU Refrigeratore alimentato ad energia termica. Temperatura dell’acqua: 6 – 9 °C Sistema DEC, configurazione speciale. Temperatura dell’acqua refrigerata: 12 - 15 °C Sistema di condizionamento con semplice immissione dell’aria + sistema ad acqua refrigerata Figura 17 Schema di valutazione delle tecnologie per i sistemi di condizionamento alimentati ad energia solare. Legenda: DEC=Desiccant cooling; AHU=Unità di trattamento aria. estremo estremo AHU Refrigeratore alimentato ad energia termica. Temperatura dell’acqua: 6 – 9 °C Sistema DEC, configurazione speciale Il controllo della temperatura e del grado di umidità all’interno dell’edificio è una funzione fondamentale. L’obiettivo finale è di adottare una soluzione che preveda l’utilizzo di energia solare termica per il condizionamento degli ambienti; il punto di partenza è comunque sempre il calcolo dei carichi termici, in funzione dei quali, anche rispetto alle aspettative degli occupanti/proprietari, sarà quindi possibile scegliere tra le diverse soluzioni disponibili per la climatizzazione. La scelta tecnica dipende in primo ordine dal fatto che i ricambi d’aria necessari a garantire la salubrità degli ambienti siano o meno sufficienti per coprire anche i carichi di raffrescamento (calore sensibile + calore latente). Questo è il caso tipico di stanze o edifici caratterizzati da una elevata portata di ventilazione, come ad esempio, le aule per la didattica. Tuttavia un sistema di ricambio dell’aria con mandata e ritorno è efficace solo se l’edificio è sufficientemente a tenuta, altrimenti le dispersioni attraverso la struttura sarebbero troppo elevate. Nel caso di un sistema di ventilazione con mandata e ritorno forzato possono essere applicati entrambi i sistemi di condizionamento alimentati ad energia termica, sia quindi quelli che utilizzano il sistema desiccant cooling sia quelli che utilizzano refrigeratori ad assorbimento. In tutti gli altri casi possono essere utilizzati solo i refrigeratori alimentati ad energia termica per sfruttare l’energia termica solare. Il valore inferiore di temperatura dell’acqua raffreddata è determinato dal tipo di deumidificazione: tramite tecnica convenzionale, ovvero raffreddando l’aria al di sotto del punto di rugiada, o tramite processo di essiccazione. In questo secondo caso la temperatura del- l’acqua può essere più elevata perché deve compensare solo gli apporti di calore sensibile. L’applicazione della tecnica di deumidificazione in situazioni climatiche estreme (elevata umidità nell’aria ambiente) richiede soluzioni particolari. Ulteriori scelte impiantistiche, che non possono essere trattate in questa pubblicazione, sono ad esempio: la necessità di un sistema ausiliario per la produzione di freddo o per permettere l’indipendenza dal sole del sistema di condizionamento solare; la flessibilità delle condizioni di comfort (variazioni della temperatura desiderata); le questioni economiche; la disponibilità di acqua per umidificare l’aria in ingresso o per le torri di raffreddamento; il comfort interno: i fan coil hanno costi di investimento inferiori, ma consentono la deumidificazione solo quando sono connessi ad un sistema di drenaggio; il raffrescamento a soffitto e altri sistemi di raffrescamento simili richiedono alti costi di investimento, pur garantendo un comfort maggiore. Nel caso di sistemi desiccant cooling in cui è richiesto un raffrescamento aggiuntivo per compensare carichi di picco, per ragioni di economia, la quota richiesta può essere fornita da sistemi elettrici a compressione. 5.2 - Regole base per la progettazione e il dimensionamento In base a considerazioni generali e all’esperienza acquisita nella realizzazione di progetti dimostrativi, si possono dedurre alcune regole di base per la progettazione ed il dimensionamento dei sistemi di condizionamento solare: un sistema di raffrescamento alimentato ad energia termica, con un COP termico relativamente basso e un sistema ausiliario alimentato a combustibili fossili, richiede un elevato contributo solare per poter ottenere risparmi significativi di energia primaria. È necessario, a questo scopo, che venga previsto un opportuno disegno del sistema, ad esempio un’adeguata superficie di collettori solari, un sistema di stoccaggio sufficiente oltre ad altre misure accessorie che consentano di ottimizzare l’uso dell’energia solare termica; Ulteriori suggerimenti per la progettazione di sistemi di condizionamento solari sono reperibili nelle Linee Guida dedicate ai progettisti, agli installatori e ad altre figure professionali sulla homepage del progetto SACE – Solar AirConditioning in Europe (http://www.ocp.tudelft.nl/ev/res/sace.htm) e nella pubblicazione “Solar - Assisted Air-Conditioning in Buildings - A. Handbook for Planners”, indicata in Bibliografia. in alternativa, può essere impiegato come sistema ausiliario un refrigeratore convenzionale. In questo caso tutta l’energia fornita dal sistema solare riduce la quantità di freddo che deve essere fornita dal sistema convenzionale. Questa configurazione consente un risparmio di energia primaria anche in presenza di bassi apporti di energia solare, comportando soprattutto una riduzione dei consumi di energia elettrica; quando si utilizza un sistema ausiliario convenzionale, ogni sostituzione di combustibili fossili con combustibili da fonti rinnovabili, come ad esempio le biomasse, ridurrà il consumo di energia primaria del sistema. i sistemi con refrigeratori alimentati ad energia termica con elevato COP termico e con sistema ausiliario alimentato a combustibile fossile possono essere realizzati anche con contributi di energia solare inferiori. Il motivo è che il calore proveniente dalla combustione viene convertito con un alto COP termico, competitivo rispetto ad un sistema convenzionale sotto il profilo del risparmio di energia primaria; l’uso di collettori solari, in ogni caso, deve essere ottimizzato utilizzando il calore fornito anche per altri usi, come il riscaldamento dell’edificio o la produzione di acqua calda sanitaria. Figura 18 Collettori solari integrati sul tetto del DIREN (Guadaloupe, F) 29 5.3 - L’importanza degli studi di fattibilità La scelta della tecnologia di condizionamento e della struttura del sistema richiede la valutazione non solo dei parametri di funzionamento nominali, ma anche della variabilità degli apporti derivanti dall’energia solare, che nella maggior parte dei casi permette al sistema di non operare necessariamente a pieno regime. Inoltre, le condizioni di funzionamento e le caratteristiche del processo di applicazioni nuove, come il raffreddamento per assorbimento o i sistemi a raffreddamento per deumidificazione completa, non sono sufficientemente conosciuti alla maggioranza dei progettisti e degli installatori. Ad oggi non è facile reperire sul mercato un software che permetta una semplice e veloce selezione delle tecnologie di condizionamento solare più appropriate. Per queste ragioni, uno studio di fattibilità ben organizzato è strategico nella fase iniziale di programmazione. Lo studio di fattibilità può articolarsi in diverse fasi: la determinazione dei carichi termici; la selezione della tecnologia di condizionamento ad energia solare più appropriata e layout del sistema; 30 il pre-dimensionamento dei componenti, ad esempio dei collettori solari, e dell’accumulatore di calore/freddo; l’analisi delle strategie di controllo e degli effetti sulle prestazioni del sistema; il calcolo dei parametri di efficienza e prestazione, come il COP del sistema di raffrescamento, la percentuale di energia solare utilizzata dal sistema, l’efficienza netta dei collettori, ecc.; il calcolo dei consumi (elettricità, acqua, gas); la valutazione dell’impegno finanziario e dei risparmi di energia primaria. La scelta di quali siano le fasi, tra quelle sopra elencate, a dover essere sviluppate in uno studio di fattibilità dipende dalla specificità di ogni progetto e dal dettaglio dell’informazione richiesta e disponibile. In ogni caso, i risultati di ogni studio di fattibilità possono contribuire ad accrescere la comprensione della potenzialità dei sistemi di condizionamento ad energia solare. Bibliografia : - Natural and Low Energy Cooling in Buildings, CRES, Thermie Programme, for the European Commission, Directorate-General XVII for Energy, 1994 - Design tools for low energy buildings, Technology selection and early design guidance, Nick Barnard and Denice Jounzens, ECBCS, International Energy Agency, 2001 - Heating, Ventilating and Air-Conditioning Systems and Equipment, ASHRAE Handbook, ISBN 0-910110-87-5, Ed.: American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers, Inc. Atlanta, 1992 - Solar-Assisted Air-Conditioning in Buildings – A Handbook for Planners, ISBN 3-211-00647-8, Springer Wien/New York; Ed: Hans-Martin Henning, published in the frame of Task 25 of the Solar Heating & Cooling Programme of the International Energy Agency (IEA), 2004 - Solar Thermal Systems, ISBN 3-934595-24-3, Solarpraxis Berlin, Ed: Dr.Felix A. Peuser, Karl-Heinz Remmers, Martin Schmauss, 2002 - Solar Cooling Technologies in Greece, T. Tsoutsos, J. Anagnostou, C. Pritchard, M. Karagiorgas, D. Agoris, Applied Thermal Engineering, 23, pp 1427-1439, 2003 - Manuale dell’architettura bioclimatica, C. Benedetti, Maggioli Editore, Rimini, 1996 - Gli impianti nell’Architettura, G. Dall’Ò (a cura di), UTET, Torino, 2000 Siti web : - http://www.iea-shc-task25.org/ : Solar Heating and Cooling Program of the International Energy Agency : task 25 - Solar Assisted Air-Conditioning of Buildings - http://www.ocp.tudelft.nl/ev/res/sace.htm : EU project SACE – Solar Air-Conditioning in Europe - http://www.raee.org/climasol : EU project Climasol : Promoting Solar Air-Conditioning - http://www.tecsol.fr/RafrSol/index.htm 31