Piccolo Bellini 2015-2016

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dal 23 ottobre all'1 novembre
Il Contratto
di Eduardo De Filippo
con Claudio Di Palma, Anna Carla Broegg, Andrea de Goyzueta,
Giovanni Del Monte, Francesca De Nicolais, Carmine Paternoster, Fabio
Rossi
regia Pino Carbone
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro in collaborazione con l'Asilo
exasilofilangieri.it, Tourbillon Teatro e o.n.g. Teatri e con la XXXIV
edizione Festival Benevento Città Spettacolo
Il Contratto è una straordinaria commedia scritta da Eduardo De Filippo nel
1967. Narra la storia di un grande impostore, Geronta Sebezio, che,
promettendo la resurrezione e predicando amore, sfrutta a proprio vantaggio le
relazioni tra gli uomini, la paura della morte e l’avidità del prossimo. L’uomo è
il centro della questione, i rapporti e le relazioni sono il motore dell’azione
scenica e del racconto, mentre la società, l’insieme di individui in costante
relazione, è la materia. La messinscena di Pino Carbone parte dall'idea di
trattare l’opera come fosse una trilogia: i tre atti sono corpi autonomi di
indagine, il primo atto indaga sull’individuo, il secondo sugli affetti e il terzo
sulla società. Ne viene fuori un lavoro sulle relazioni e sul rapporto di ogni
individuo con “l'altro”.
dal 3 all'8 novembre
Tandem
testo Elena Stancanelli
con Manuela Lo Sicco e Veronica Lucchesi
ideazione e regia Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco
produzione Associazione UddU in collaborazione con Santabriganti-Scenica
Festival, Festival dell'Incanto, Associazione Demetra supporto alla
produzione ExKarcere Csoa di Palermo, Teatro Nuovo Montevergini
Al centro della scena un tandem: due biciclette saldate insieme su una molla
che consente a chi pedala di inclinarle, simulando salite, discese e curve. Sul
tandem Paola e Federica, due amiche indecise se andare al mare o a fare la
rivoluzione, che chiacchierano di amori e ricordi. Intanto pedalano, ma le ruote
girano in aria, il tandem rimane fermo sul posto ma, ciononostante,
accompagna lo spettatore verso un finale sorprendente... Sabino Civilleri e
Manuela Lo Scicco, in fase di creazione, hanno chiesto a diversi artisti di
intervenire sull'idea dello spettacolo: il tandem è una scultura dell'artista
Mario Petriccione, il testo è della scrittrice Elena Stancanelli, il manifesto in
scena è un dipinto di Riccardo Brugnone, le musiche sono del cantautore
Davide Livornese e le luci di Cristian Zucaro. Tandem è, dunque, una creazione
complessa che, però, restituisce uno spettacolo giocato sulla semplicità, che
racconta poeticamente il passaggio dalla gioventù all'età adulta.
Dal 10 al 15 novembre
Millesimi – Un intrigo in un palazzo
testo e regia Marco Mario de Notaris
con Marco Mario de Notaris, Milena Mancini, Luca Saccoia, Luciano
Saltarelli, Giampiero Schiano, Pietro Tammaro
produzione Petraio Produzioni
In un'afosa serata estiva, in un prestigioso condominio del centro di una
grande città, si riuniscono i proprietari degli attici del fabbricato. Non è, però,
un'ordinaria riunione di condominio, si tratta di risolvere un problema
gravissimo: un geometra del comune dovrà svolgere una perizia su uno dei
terrazzi di copertura. Il fatto è che negli anni gli accessi al terrazzo, un tempo
condominiali, sono stati occupati dagli inquilini degli ultimi piani con abusi,
depositi illegali, misteriose piantine e addirittura un roof garden attrezzato per
un b&b... L’occhio imparziale del geometra potrebbe diventare l’occhio
indiscreto di un guastafeste, per cui bisogna assolutamente trovare il modo di
evitarne l'ispezione. Tra litigi, accuse e meschinità, per “fortuna” succederà
qualcosa che scioglierà la vicenda verso una soluzione condivisa... Millesimi è
una commedia “nera” che spinge al sorriso amaro grazie a dialoghi
crudelmente surreali tra personaggi che incarnano pulsioni egoistiche e aspetti
di “varia disumanità”.
Dal 19 al 22 novembre
Le vacanze dei signori Lagonìa
SELEZIONE UFFICIALE IN-BOX 2015
di Francesco Colella e Francesco Lagi
con Francesco Colella e Mariano Pirrello
regia Francesco Lagi
produzione Teatridilina
Su una spiaggia, un giorno di vacanza per i signori Lagonìa, una coppia di
anziani. Parlano, ma la loro è una comunicazione fatta di intimità silenziosa e
di risate improvvise, furie e riconciliazioni, pianti e mazzate sulle ginocchia. In
questa giornata c’è il tempo per una maledizione e una nuotatina a largo, per il
ricordo di una bimba e per quello di una dieta finita già di lunedì, c’è un
gabbiano che muore d’infarto e una nuvola a forma di coniglio, c’è una canzone
di Gianni Morandi e la fine del mondo, c’è una barca che li può portare via. Il
solo racconto che i signori Lagonìa ci offrono è quello del loro amore spietato e
dolce, a tratti dispotico o molesto, l’epica di un matrimonio durato quarant’anni
e questo giorno qua, che non è un giorno qualsiasi della loro vita.
Lo spettacolo, nella rosa dei vincitori del Premio In-Box 2015, è un racconto
attuale e delicato, che diverte in un modo originale e inaspettato e commuove
per la sincerità nuda dei personaggi, suggerendoci come può essere semplice il
senso della vita.
Dall'1 al 6 dicembre
Lungs - un dialogo amoroso mozzafiato
di Duncan Macmillan
traduzione Matteo Colombo
con Sara Putignano e Davide Gagliardini
regia Massimiliano Farau
produzione Fondazione Teatro Due
La nuova drammaturgia inglese, la coppia contemporanea, l’etica ecologica del
2000, due giovani interpreti talentuosi, una scena nuda e battute a perdifiato:
ecco gli elementi essenziali di Lungs (“Polmoni”), la commedia del giovane e
pluripremiato drammaturgo e regista inglese Duncan Macmillan. In un’epoca di
ansia globale, terrorismo, incertezza climatica e instabilità politica, una giovane
coppia inizia la fatidica discussione sull’avere o meno un bambino. Si delinea
così un ritratto attuale e ironico di una storia d’amore qualunque, spiazzante e
brutalmente onesta, divertente e tagliente, che dà voce a una generazione per
la quale l’incertezza è un modo di vivere, un ambiente liquido in cui fluttuare in
due. Così, il dialogo fatto di pensieri confusi, recriminazioni, deliri, frecciate e
scuse, segue i protagonisti lungo le contorte traiettorie di una scelta e delle sue
conseguenze,
attraversando
delusioni,
rotture
e
riconciliazioni
e
accompagnandoli a un inaspettato finale, in cui il tempo subisce
un’accelerazione spiazzante e commovente.
dall'8 al 13 dicembre
Eternapoli
di Giuseppe Montesano e Enrico Ianniello
tratto dal romanzo Di questa vita menzognera di Giuseppe Montesano
diretto e interpretato da Enrico Ianniello
produzione Teatri Uniti, Teatro Franco Parenti
In una comica moltiplicazione di voci e personaggi, lungo un interminabile
pranzo di Pasqua e Natale colmo di capretti sanguinanti, Bimbe-Salomé,
vongole, purpetiélli, ostriche, Edgar Allan Poe, prosciutti del Matese e minestra
maritata,
Mahler
e
musica
elettronica,
Roberto
–
il
giovane
segretario/discepolo del dandy Cardano – ci conduce nella villa settecentesca
dei Negromonte. Costoro, una famiglia di imprenditori napoletani senza
scrupoli, saldamente solidali al potere politico, sono pronti a realizzare il loro
progetto: trasformare Napoli, tutta Napoli, in Eternapoli, una città/parco
tematico, dove la vita recitata sostituisce definitivamente la vita reale... Enrico
Ianniello sceglie di portare in scena in forma di monologo quello che definisce
«un romanzo straordinario, un patinato delirio di modernità, il racconto di un
pazzo nella cui testa urlano, si amano, riflettono, si suicidano, predicano,
muoiono o dominano questi personaggi. Un delirio patinato molto, molto simile
alla realtà che viviamo».
dal 6 al 17 gennaio
Dolore Sotto Chiave/Pericolosamente
due atti unici di Eduardo De Filippo con un prologo da I pensionati della
memoria di Luigi Pirandello
con Tony Laudadio, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano
regia Francesco Saponaro
produzione Teatri Uniti, Napoli Teatro Festival Italia in collaborazione con
l’Università della Calabria
Francesco Saponaro torna a confrontarsi con Eduardo De Filippo
presentandone due atti unici arricchiti da un'introduzione inedita: la riscrittura
in versi e in lingua napoletana della novella I pensionati della memoria di Luigi
Pirandello. Il primo, Dolore sotto chiave, scritto nel 1958, esordì nello stesso
anno come radiodramma ed erano Eduardo e la sorella Titina a interpretarne i
protagonisti, i fratelli Capasso. La vicenda, ai limiti del surreale, narra di Lucia
Capasso che per dei mesi, approfittando delle frequenti assenze per motivi di
lavoro di suo fratello Rocco, gli ha nascosto la morte della moglie. La donna ha
agito così temendo che Rocco, per il dolore, potesse compiere una sciocchezza
ma in realtà gli eventi prenderanno una piega comica e inaspettata.
Pericolosamente è una pièce del 1938 che gioca sul classico litigio coniugale
caricandolo dei toni del grottesco: Arturo, esasperato dalle intemperanze della
bisbetica moglie Dorotea, è solito, quotidianamente, impugnare una rivoltella e
spararle per farla tacere. La pistola è caricata a salve, ma Michele, un amico
della coppia che assiste alle schioppettate quotidiane, non lo sa, e l'abitudine di
Arturo scatena in lui una reazione di terrore dalle conseguenze tragicomiche e
surreali.
dal 19 al 24 gennaio
Some Girl(s)
di Neil LaBute
con Angela De Matteo, Martina Galletta, Bianca Nappi, Gabriele Russo,
Roberta Spagnuolo
regia Marcello Cotugno
produzione Fondazione Teatro di Napoli
Some Girl(s) è una pièce del 2005 il cui protagonista Guy – nome, scelto non
casualmente dall'autore, che in italiano si potrebbe tradurre semplicemente
come “ragazzo” – decide, prima di sposarsi, di mettere a posto, come ci dice
lo stesso autore, «il casino che ha combinato nella sua vita sentimentale lungo
la strada verso la propria maturità». In 4 stanze d'albergo di altrettante città
statunitensi incontrerà una ad una le ex più importanti della sua vita, dalla
fidanzatina del Liceo al suo ultimo grande amore, per chiarire gli inevitabili
"non detti" che accompagnano i fallimenti delle relazioni sentimentali, e poter
affrontare il matrimonio dopo essersi riguadagnato una sorta di "verginità
sentimentale"... La briosa e originale messinscena di Marcello Cotugno, molto
apprezzata da pubblico e critica, torna al Piccolo Bellini e accompagna lo
spettatore anche al termine dell'esperienza teatrale attraverso un video in cui
Guy incontrerà una quinta ex, ancora una volta sotto gli occhi del pubblico, che
riceverà il link per visualizzarlo al momento dell'ingresso in sala.
dal 2 al 7 febbraio
Week End
di Annibale Ruccello
con Margherita Di Rauso, Brenno Placido, Giulio Forges Davanzati
regia Luca De Bei
produzione IMAGI in collaborazione con ma.di.ra
Con Week End, del 1983, Annibale Ruccello completa la sua trilogia del Teatro
da Camera, cominciata con Notturno di donna con ospiti e Le cinque rose di
Jennifer. Lo spettacolo racconta il fine settimana di Ida, un’insegnante
quarantenne, originaria di un piccolo paese del napoletano, che abita in una
periferia romana. In questi due giorni Ida impartisce ripetizioni a un goffo
studentello, accoglie in casa un giovane idraulico e vive, o crede di vivere, con
entrambi gli uomini esperienze sessuali liberatorie ed estreme. Ritornano i temi
cari al drammaturgo campano: la solitudine, lo spaesamento, l'alienazione, e
ritorna la sua inconfondibile tecnica narrativa in costante bilico tra realtà e
sogno, tra tragedia e commedia. Considerato da molti il testo più perfetto e più
profondo di Ruccello è anche una delle sue opere meno frequentate, che qui
riscopriamo in un allestimento da non perdere per la regia lucida e creativa e
per la grande bravura degli interpreti.
dal 16 al 21 febbraio
Solo andata - Viaggio di sola andata in parole, musica, immagini
da Erri De Luca
diretto e interpretato da Antonello Cossia e con Francesco Sansalone e
Mario Laporta
produzione Associazione Culturale Altrosguardo
Solo andata è un testo di Erri De Luca sull'emergenza immigrazione, Solo
Andata racconta di coloro che il mare lo affrontano per disperazione, necessità,
fame e speranza di una vita migliore. Antonello Cossia dà vita al testo in un
monologo in cui è accompagnato dalla chitarra e dalla voce del musicista
Francesco Sansalone mentre sullo sfondo scorrono le immagini dell'Agenzia
Fotogiornalistica Controluce
scelte dal fotografo Mario Laporta, che documentano i viaggi dei migranti
clandestini. Uno spettacolo intenso che vuole essere un omaggio e una
denuncia come precisa lo stesso Antonello Cossia dicendo «questo testo di Erri
De Luca è una dedica al buonsenso, alla partecipazione, all'attenzione da
rivolgere verso coloro che stanno peggio di noi. Non compio questo atto per
spirito di carità, né tendo a sollevarmi il morale o la coscienza, ma sbatto la
voce in palcoscenico per rabbia contro le ingiustizie».
Dal 23 al 28 febbraio
CostellazioniAmleto
tratto da Amleto di William Shakespeare
soggetto Carmen Pommella
testo Giovanni Del Prete
con Orazio Cerino, Carmen Pommella, Francesca Iovine e cast in via di
definizione
regia Giovanni Del Prete
produzione Le Pecore Nere
Si dovrebbe rappresentare lo spettacolo Amleto, ma il giovane Amleto ha un
problema: vede la gente morta. Per risolverlo, decide, come tutti i giovani
contemporanei, di affidarsi a uno specialista. Il dottore, resosi conto che tutti i
problemi del ragazzo derivano da una mancata elaborazione del lutto per la
morte del padre, gli consiglia una nuova cura denominata “Costellazioni”, una
terapia di gruppo durante la quale si devono riprodurre le interdipendenze
esistenti tra i componenti del nucleo familiare e mettere in evidenza le
problematiche derivanti dal sistema famiglia. Durante la seduta, si manifesta
tutto il dramma di Amleto, che sfocia nella messa a nudo dei personaggi della
sua famiglia e ne rivela la vera natura dei rapporti interni... Una versione
originalissima dell'Amleto shakespeariano che ne stravolge completamente il
testo, ma paradossalmente, ne conferma ancora una volta l’universalità.
dall'8 al 13 marzo
Scene di interni dopo il disgregamento dell’unione europea
di Michele Santeramo
con Elisa Benedetta Marinoni e Michele Sinisi
regia Michele Sinisi
produzione Bottega Rosenguild, Teatrino dei Fondi, Pierfrancesco Pisani
con il sostegno di Regione Toscana, Comune di San Miniato
L'Europa Unita si disgrega, si cercano i responsabili. Si individuano due
persone che, quindi, sono costrette a nascondersi in casa perché ricercate dalle
autorità. Osserviamo la vita dei due, reclusi e costretti a reinventarsi la vita e,
al tempo stesso, a tentare di costruirsi un alibi credibile che eviti loro la
condanna. Assisteremo alle loro discussioni sulla ricerca dei motivi per cui
L'Europa Unita si è disgregata e al loro ripercorrerne i campanelli d’allarme:
scopriremo che uno dei due non aspettava altro, che sperava fortemente che
l’Unione Europea finisse di essere considerata tale e che si ritornasse a
guardare ciascuno al suo Paese e ai suoi problemi. Non solo: lui è davvero tra i
responsabili principali della caduta dell’Unione e questa rivelazione avrà
conseguenze inevitabili nella relazione tra i due. Finalmente potranno dirsi la
verità.
dal 15 al 20 marzo
Novantadue - Falcone e Borsellino, 20 anni dopo
di Claudio Fava
con Filippo Dini, Giovanni Moschella, Fabrizio Ferracane
regia Marcello Cotugno
produzione BAM Teatro in collaborazione con XXXVII Cantiere
Internazionale D’Arte di Montepulciano Festival L’Opera Galleggiante
Claudio Fava, scrittore e autore di teatro, tv e cinema, co-sceneggiatore del
pluripremiato I cento passi, torna con un'altra poetica riflessione su una pagina
nera della storia del nostro paese. Procedendo per fatti salienti, come per le
stazioni di una via crucis, si va dal 1985 in cui Falcone e Borsellino all'Asinara
completano l'istruttoria del Maxi Processo al 1992 anno della sua conclusione,
della storica sentenza di condanna che lì per lì avrà il sapore di una pietra
tombale sulla mafia. Nel frattempo, però, la Mafia si è rimessa in salute:
nell'estate dello stesso 1992 i due magistrati simbolo, i cervelli del primo
grande processo a Cosa Nostra, vengono uccisi con chili e chili di tritolo. Una
messinscena intensa che, come spiega il regista Marcello Cotugno vede «luci
scarne e scenografia minimale […] pochi elementi (come già nelle intenzioni
dell'autore) - un tavolo, delle sedie - per mettere in scena la tragedia di due
uomini comuni, chiamati dalla propria indole testarda a una missione
straordinaria quanto impossibile: ripulire la Sicilia (e l'Italia) dalla mafia».
dal 29 marzo al 3 aprile
L'Uomo di Fumo
drammaturgia e regia Aniello Mallardo
scritto pensando a Il codice di Perelà di Aldo Palazzeschi
con Raffaele Ausiello, Giuseppe Cerrone, Stefano Ferraro, Antonio
Piccolo e altri attori in via di definizione
produzione Teatro in Fabula
Perelà è un uomo di fumo, nato e cresciuto nella cappa di un camino e la sua
sostanza è alimentata dalla fiamma. Un giorno, decide di uscire dal camino per
entrare nel regno di Torlindao, dove la sua materia impalpabile e il suo candore
nell'esprimersi gli valgono l'amore e l'ammirazione di tutti i cittadini.
Addirittura il re gli chiede di redigere un nuovo Codice per la città, poiché solo
lui, purificato dalla fiamma, può assolvere a un compito così elevato. Ben
presto, però, la sua sorte si rovescia poiché un uomo tenta di imitarlo dandosi
fuoco e a Perelà viene attribuita la responsabilità di questo gesto estremo...
Palazzeschi scrive una favola allegorica, in cui Perelà è il portatore di un ideale
di leggerezza, di gentilezza e di candore in una società vuota e superficiale che
lo innalza per poi abbatterlo. Aniello Mallardo realizza una messinscena che,
pur preservando l’essenza surreale e grottesca dell’opera, ne universalizza il
senso sottolineandone la natura di paradigma dei meccanismi sociali e
usandolo a pretesto per esprimere una critica, satirica e leggera, all’ordine
esistente.
Dal 12 al 17 aprile
Human Farm
liberamente ispirato a Animal Farm e 1984 di George Orwell
drammaturgia e regia Massimo Maraviglia
con Marianita Carfora, Antimo Casertano, Sergio Del Prete, Ettore Nigro,
Raffaele Parisi
produzione Muricena Teatro
Muricena Teatro si ispira all'immaginario di George Orwell, soprattutto a 1984
e a La Fattoria degli Animali per portare in scena una satira sulla struttura del
potere e dei suoi vizi, capaci di trasformare gli uomini in delatori, vittime e
carnefici.
Il risultato è una riflessione ironica e tagliente sulla società,
un'indagine sui meccanismi che animano tutti i sistemi politici governati da
individui che non si muovono in un'ottica di conseguimento del bene comune
ma badano solo ai loro interessi, una modalità che porta inesorabilmente alla
repressione della libertà dei singoli individui.
dal 19 al 24 aprile
Tre sull'altalena
di Luigi Lunari
con Angela De Matteo, Massimo De Matteo, Sergio Di Paola, Peppe
Miale
regia Massimo De Matteo, Sergio Di Paola, Peppe Miale
produzione Le Pecore Nere
Un commendatore, un capitano dell'esercito ed un professore, si trovano nello
stesso luogo per tre ragioni diverse: il primo per un incontro galante, il
secondo per trattare un acquisto di materiale bellico, il terzo per ritirare le
bozze di un suo libro. Ma cos'è esattamente quel luogo? Un albergo “discreto”,
un luogo di affari, o una casa editrice? È possibile che tutti e tre abbiano avuto
l'indirizzo sbagliato? La strana situazione si aggrava per la circostanza di
un'improvvisa esercitazione anti-inquinamento che impedisce loro di uscire da
questo posto ambiguo, costringendoli a passarvi la notte. I tre cominciano a
sospettare che potrebbero trovarsi in un'anticamera per l'aldilà...
probabilmente loro sono morti e stanno lì in attesa del Giudizio! Un succedersi
di dialoghi serrati, paradossi ed equivoci, in un contesto che parte dal
vaudeville e sconfina nel teatro dell’assurdo: Tre sull'altalena è un folgorante
battibecco sul tema universale della vita e della morte che si dipana con una
coinvolgente e disarmante leggerezza e un tono generale di scatenato
divertimento.
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