Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario

M INISTERO DELL’ UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario
Relazione tecnica sulle proposte di nuove istituzioni
del corso di laurea in Scienze motorie non correlate
alla trasformazione degli ISEF
Parte II – a.a. 2000/2001
Università di Chieti, Ferrara e Udine
- luglio 2000 -
DOC 5/00
Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario è previsto dall’articolo 2 della legge 370/99 e alla data
dell’insediamento, avvenuto il 19 aprile 2000, è subentrato all’Osservatorio per la valutazione del sistema universitario.
Il Comitato nazionale è organo istituzionale del MURST con il compito di: fissare i criteri generali per la valutazione delle
attività delle università; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la
sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni e
dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne
delle università o di singole strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali
e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui
risultati della programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del
diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari; predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di
riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università; svolgere per il Ministro attività
consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle
distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime.
Con decreto del 4 aprile 2000 sono stati nominati i seguenti membri: dott. Giuseppe De Rita (presidente), prof. Luigi Biggeri,
Prof. Carlo Calandra Buonaura, dott. Giuseppe Catalano, prof. Alessandro Corbino, dott. Guido Fiegna, prof. Alessandro Figà
Talamanca, dott.ssa Daniela Primicerio, prof.ssa Anna Laura Trombetti Budriesi. In occasione della riunione di insediamento del
Comitato, il prof. Biggeri è stato eletto vice-presidente.
Il decreto istitutivo assegna al Comitato nazionale una segreteria amministrativa e tecnica per assicurare il supporto
necessario. Inoltre, per le esigenze derivanti dall'attività del Comitato nazionale, possono essere affidati incarichi ad esperti, a
gruppi di lavoro, enti e società specializzate per lo svolgimento di ricerche, studi e indagini.
I documenti prodotti dal Comitato nazionale si articolano nelle seguenti tipologie:
DOC
Documenti prodotti dal Comitato in ottemperanza alle disposizioni di legge o su richiesta di parere da parte del
Ministro;
RdR
Rapporti di ricerca prodotti da altri per conto del Comitato;
REPRINT
Relazioni presentate a convegni e articoli pubblicati in altra sede da parte di componenti del Comitato. Il
contenuto di tali studi è, ovviamente, responsabilità degli autori e non frutto del lavoro collegiale del
Comitato.
Ulteriori informazioni sul Comitato nazionale e sulla documentazione fin qui prodotta sono contenute nel sito internet:
www.murst.it/valutazionecomitato.
La documentazione prodotta precedentemente dall’Osservatorio è contenuta nel sito internet: www.murst.it/osservatorio.
Tel.06/5991.2809/2069 – fax 06/5991.2223 – e_mail: [email protected]
INDICE
1. Premessa
2. La metodologia e i criteri di valutazione
3. La valutazione della proposta dell’Università di Chieti
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
L’offerta didattica
Le risorse di personale
La disponibilità delle strutture didattiche e scientifiche
La disponibilità delle strutture sportive
Le risorse finanziarie
Conclusioni
4. La valutazione della proposta dell’Università di Ferrara
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
L’offerta didattica
Le risorse di personale
La disponibilità delle strutture didattiche e scientifiche
La disponibilità delle strutture sportive
Le risorse finanziarie
Conclusioni
5. La valutazione della proposta dell’Università di Udine
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
5.6
L’offerta didattica
Le risorse di personale
La disponibilità delle strutture didattiche e scientifiche
La disponibilità delle strutture sportive
Le risorse finanziarie
Conclusioni
Tabelle
Tabella 1 - Il piano didattico del I anno del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di Chieti
Tabella 2 - Il piano finanziario delle spese di funzionamento del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di
Chieti
Tabella 3 - Il piano didattico del I anno del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di Ferrara
Tabella 4 - Il piano finanziario delle spese di funzionamento del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di
Ferrara
Tabella 5 - Il piano didattico del I anno del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di Udine
Tabella 6 - Il piano finanziario delle spese di funzionamento del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di
Udine
Appendice
Tabella A1 - Le modalità di copertura degli insegnamenti del I anno del corso di laurea in Scienze motorie
dell’Università di Chieti
Tabella A2 - Le modalità di copertura degli insegnamenti del I anno del corso di laurea in Scienze motorie
dell’Università di Ferrara
Tabella A3 - Le modalità di copertura degli insegnamenti del I anno del corso di laurea in Scienze motorie
dell’Università di Udine
Documenti disponibili presso la Segreteria del Comitato Nazionale
1. Premessa
Il DM 5.08.99 ha autorizzato l’istituzione di corsi di laurea in Scienze motorie non correlati
alla trasformazione degli ISEF presso la facoltà di Medicina e Chirurgia delle Università di
Pavia, Ferrara e Udine e la relativa attivazione per l’anno accademico 1999/2000, “fatta salva la
verifica da parte dell’Osservatorio dei requisiti previsti per l’attivazione …”; inoltre,
l’attivazione dei corsi era subordinata alla definizione del piano finanziario in coerenza con le
disposizioni già formulate nel DM 15.01.99.
Fra le proposte di istituzione di un corso di laurea in Scienze motorie non correlate alla
trasformazione degli Isef, va considerata anche l’Università di Chieti, la cui iniziativa si riferisce
all’anno accademico 2000/2001 e in merito alla quale non è stata ancora disposta la relativa
autorizzazione ministeriale.
L’Osservatorio, con lettera del 23.09.99 aveva richiesto alle Università di Pavia, Ferrara,
Udine e Chieti di riformulare il piano finanziario, secondo lo schema già inviato dal Murst il
9.07.99 agli atenei che avevano presentato proposte di trasformazione degli ISEF già esistenti.
Inoltre, nel corso dei successivi mesi di ottobre e novembre sono state effettuate da parte
dell’Osservatorio le visite alle 4 università. Tra queste soltanto l’Università di Pavia ha
effettivamente attivato il I anno del corso di laurea in Scienze motorie nell’anno accademico
corrente.
Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario, subentrato nel mese di
aprile all’Osservatorio, ha deciso di predisporre per prima una relazione tecnica per valutare
l’iniziativa avviata dall’Università di Pavia (Doc 4/2000) nell’anno accademico 1999/2000,
rinviando la valutazione delle altre entro la fine del mese di giugno 2000.
Pertanto, il presente documento è volto alla valutazione della sussistenza dei requisiti
necessari all’attivazione del corso di laurea in Scienze motorie delle Università di Chieti, Ferrara
ed Udine ed è così articolato:
a) presentazione della metodologia e dei criteri di valutazione;
b) valutazione delle proposte di ciascuna delle Università di Chieti, Ferrara ed Udine.
2.
La metodologia e i criteri di valutazione
In analogia all’impostazione seguita dall’Osservatorio per la valutazione delle proposte di
trasformazione degli ISEF già esistenti (Osservatorio, Doc 11/99), il Comitato ha basato le
valutazioni delle proposte di nuove istituzioni facendo riferimento ai criteri contenuti nel D.lgs
178/981 e nel DM 15.01.99, nonché al parere espresso dall’Osservatorio nel Doc 5/98 su “Criteri,
procedure, tempi e modalità di istituzione delle facoltà, corsi di laurea e di diploma in Scienze
motorie”.
In particolare, sono stati considerati i seguenti criteri indicati ai fini della programmazione
per l’istituzione delle facoltà e dei corsi di studio:
a) consistenza della domanda di formazione, attuale e potenziale, e delle possibilità
occupazionali, con riferimento al bacino di utenza regionale (tenendo conto della
localizzazione delle facoltà e dei corsi di laurea in Scienze motorie già attivate);
b) consistenza e caratteristiche delle strutture didattiche (aule ed altri spazi didattici),
scientifiche (laboratori e biblioteche) e sportive;
1
Il D.lgs. 178 dell’8 maggio 1998 “Trasformazione degli istituti superiori di educazione fisica e istituzione di
facoltà e di corsi di laurea e di diploma in Scienze motorie” disciplina la trasformazione degli ISEF e l’istituzione
delle facoltà e dei corsi di laurea e di diploma in Scienze motorie, indicandone le finalità, le modalità della loro
organizzazione, nonché le procedure di carattere generale da seguire per l’istituzione degli stessi.
1
c) disponibilità di adeguato personale docente e tecnico-amministrativo;
d) disponibilità di adeguate e documentate risorse finanziarie che, nel caso in cui la
istituzione delle facoltà e/o dei corsi non sia correlata alla trasformazione di un ISEF
esistente, devono essere assicurate dai soggetti promotori per almeno sei anni.
Occorre precisare che, con riferimento al personale docente, nel caso di attivazione di un
corso di laurea in una delle facoltà già esistenti nell'università, era stato indicato nel Doc 5/98
dell’Osservatorio che almeno la metà degli affidamenti/supplenze di materie inserite nei settori
disciplinari già previsti dall'ordinamento dovessero essere coperte da personale universitario di
ruolo della stessa università.
Gli standard minimi previsti per le strutture sportive sono contenuti nel prospetto seguente:
Strutture sportive
Palestra
Piscina
Campo di atletica
Altri impianti
Requisiti minimi
400 mq
500 mq
15.000 mq
Da definire caso per caso
In relazione alle procedure, i tempi e le modalità per la istituzione delle facoltà e dei corsi di
studio le università interessate dovevano presentare progetti che specificassero:
i)
le iniziative da istituire e attivare, con l’indicazione degli obiettivi da perseguire;
ii)
le facoltà e i dipartimenti che concorrevano alla realizzazione delle iniziative;
iii)
l’anno accademico a decorrere dal quale si prevedeva l’attivazione del primo anno di
corso;
iv)
la valutazione della domanda di formazione, eventualmente articolata per i corsi di laurea
e di diploma, collegata al bacino territoriale di utenza di riferimento;
v)
le strutture didattiche, scientifiche e sportive di cui si avvaleva l’università;
vi)
la disponibilità attuale di personale docente e tecnico-amministrativo;
vii)
il piano finanziario per l’attivazione delle iniziative con l’indicazione delle risorse
disponibili e di quelle che sarebbero state acquisite con tasse universitarie e altre fonti di
finanziamento;
viii)
i termini entro i quali avrebbero provveduto a dotarsi dei requisiti di cui alle lettere b) e c)
dei criteri per la programmazione sopra indicati.
Le proposte dovevano essere corredate da una relazione tecnica predisposta dal Nucleo di
valutazione dell’università, che ne doveva valutare la congruità con riguardo agli obiettivi
generali dell’università e alle risorse disponibili.
Inoltre, le istanze riguardanti iniziative non connesse alla trasformazione degli ISEF
dovevano contenere anche l’eventuale indicazione di personale in servizio presso gli ISEF,
interessato al mantenimento in servizio presso l’università proponente, e dovevano essere
corredate dal parere motivato del competente Comitato Regionale di Coordinamento.
Si ricorda che già nel Doc 11/99, l’Osservatorio aveva rilevato la necessità che le iniziative
di istituzione di facoltà e corsi di laurea non potessero partire attivando subito anche il IV anno
di corso per i diplomati degli ISEF, ma che il IV anno potesse essere ragionevolmente attivato
soltanto quando le iniziative fossero state sviluppate ed, eventualmente, “accreditate”. Le
motivazioni addotte facevano riferimento al fatto che, se ciò fosse avvenuto soltanto in alcune
sedi, si sarebbe avuto verosimilmente un deprecabile eccessivo affollamento di studenti in tali
sedi per la presumibile “corsa” alla laurea da parte dei diplomati ISEF.
Il Comitato, preso atto della comunicazione inoltrata agli atenei dal Sottosegretario Prof.
Luciano Guerzoni, con lettera del 7.10.99, con la quale si richiamava l’attenzione sulle condizioni
2
poste dal decreto istitutivo che limitava l’attivazione all’anno accademico 1999/2000, e ritenendo
ancora attuali le motivazioni già espresse, nonché tenendo conto dell’avvio dell’autonomia
didattica con le previste classi di laurea, ribadisce l’opportunità che anche per l’anno accademico
2000/2001 non venga attivato il IV anno del corso di laurea in Scienze motorie.
Infine, il Comitato ritiene opportuno l’effettuazione per le Università di Pavia, Chieti,
Ferrara ed Udine di una prima verifica venti mesi dopo l’avvio dei corsi, e poi almeno due volte
ad intervalli di due anni. Le successive valutazioni dovranno partire dall’analisi dell’attuazione
dei programmi sottoposti alla verifica iniziale, delle ragioni degli eventuali scostamenti, tenendo
conto in particolare delle ulteriori dotazioni necessarie in relazione alla possibile dinamica del
numero degli iscritti.
3.
La valutazione della proposta dell’Università di Chieti
La proposta di istituzione del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di Chieti per
l’anno accademico 2000/2001, ha ricevuto parere favorevole da parte del Nucleo di valutazione
dell’ateneo [2] (disponibile come tutti gli altri documenti presso la segreteria del Comitato come
riportato in appendice) e del Comitato Regionale di Coordinamento [3].
Al fine di compiere la valutazione della sussistenza dei requisiti previsti per l’attivazione dei
corsi di laurea in Scienze motorie, secondo quanto disposto nel già citato D.M. 5.08.99, e per
poter disporre di ulteriori elementi di valutazione, l’Osservatorio, con lettera del 23.09.99, ha
richiesto di poter effettuare una visita presso la sede di Chieti dell’istituendo corso di laurea in
Scienze motorie.
Nel corso della visita, che si è svolta il giorno 11 novembre 1999 a Chieti, due membri
dell’Osservatorio, il Prof. Figà Talamanca e il Dott. Fiegna, hanno incontrato il Rettore Prof.
Cuccurullo, i presidi della Facoltà che concorrono al funzionamento del corso, il Prof. Carmine
Di Ilio della Facoltà di Medicina e Chirurgia, la Prof.ssa Morgante della Facoltà di Economia, il
Prof. Borretta della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Hanno partecipato all’incontro anche il Presidente del Nucleo di valutazione nonché
Presidente del Comitato per lo Sport Universitario Prof. Paolone, il Presidente del CUS Di
Marco, il direttore del Centro universitario di Medicina dello Sport (CUMS) Prof. Vecchiet, il
direttore amministrativo dott. Napoleone, il responsabile degli affari generali dell’università il
Dott. Di Filippo.
A seguito di quanto già preventivamente riscontrato e alla luce delle ulteriori informazioni
acquisite nel corso dell’incontro, è emersa la necessità di integrare la documentazione già
esistente presso l’Osservatorio; tale documentazione è stata successivamente trasmessa, anche a
seguito di una specifica sollecitazione del Comitato, inoltrata con lettera del 23 maggio 2000.
Pertanto, il presente rapporto è stato redatto sulla base della documentazione complessivamente
acquisita dal Comitato subentrato all’Osservatorio.
3.1 L’offerta didattica
La proposta di attivazione per l’anno accademico 2000/2001 del corso di laurea in Scienze
motorie presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Chieti, verrà
realizzata con il concorso delle facoltà di Economia 2 di Lettere e Filosofia, nonché del Centro
Universitario di Medicina dello Sport. Il corso di laurea ha durata quadriennale e prevede un
primo biennio comune ed un secondo biennio di indirizzo. In fase iniziale, così come indicato dal
2
Per il momento non è prevista l’attivazione dell’indirizzo manageriale, per il quale sarà coinvolta la Facoltà di
Economia.
3
CCR (seduta del 24.1.99) e secondo quanto approvato dal CdF con delibera del 10.5.2000 [7], si
intende attivare l'indirizzo della area della prevenzione e dell’educazione motoria adattata,
finalizzata a soggetti di diversa età e a soggetti disabili.
Per il primo anno, l’accesso al corso di laurea in Scienze motorie, prevede un numero
programmato definito in 150 unità. La previsione sulla domanda di formazione fa riferimento ad
un bacino di utenza piuttosto esteso che, oltre alle province di Chieti e Pescara, include anche la
provincia di Teramo e di Ascoli Piceno e l’intera regione del Molise, dove non sono state istituite
facoltà o corsi di laurea in Scienze motorie. Inoltre, viene rilevato che, negli ultimi tre anni, a
fronte di una disponibilità di circa 450 posti riservata agli iscritti ai corsi di laurea e di diploma
dell’area medica dell’Ateneo, la richiesta di formazione è stata di 1400/1500 unità e che le
richieste di iscrizione, nell’anno accademico 1999/2000 nella facoltà di Scienze motorie
dell’Università de L’Aquila, hanno superato di oltre 200 unità i posti assegnati e messi a
concorso.
L’ordinamento didattico del primo anno di corso, approvato dal CdF di Medicina e Chirurgia
[7], viene presentato nella tabella 1: le attività didattiche sono articolate in corsi integrati cui è
assegnato un totale di 60 crediti formativi, ad ogni corso corrisponde un esame da sostenere; per
il conseguimento della laurea attualmente è previsto il superamento di 28 esami.
Tabella 1 – Il piano didattico del I anno del corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Chieti
Corsi integrati
I semestre
Chimica, Biochimica,
Biologia
Fisica, Statistica,
Informatica
Istologia ed Anatomia
umana
Psicologia e Pedagogia
II semestre
Fisiologia umana
Teoria e metodologia del
movimento umano
Linguistica inglese
Organizzazione degli
organismi sportivi
Esercitazioni a piccoli
gruppi
Totale
Insegnamenti afferenti
Settore
disciplinare
(*)
Numero
crediti
formativi
Biologia Cellulare
Chimica e Propedeutica Biochimica
Biochimica
Fisica medica e Biometria
Statistica
Fondamenti di informatica
Istologia
Anatomia umana
Psicologia generale
Psicologia dello sviluppo
Pedagogia generale
E06X
E05A
E05A
B01B
F01X
K05B
E09B
E05A
M10A
M11A
M09A
2,0
2,5
3,5
3,0
2,0
2,0
3,0
7,0
1,0
1,5
1,0
Fisiologia umana
Neurofisiologia
Teoria e metodologia del movimento umano
E04B
E04B
3,5
1,5
Linguistica inglese
6,0
4,0
1,5
15
60
Note:
(*) vecchia denominazione
Fatte salve eventuali modifiche apportate dai decreti di area di prossima emanazione, il corso di
laurea prevede un monte ore di 2.400 ore da ripartirsi nei 4 anni, per complessivi 240 crediti, 60
l’anno.
4
3.2 Le risorse di personale
La copertura degli insegnamenti del I anno del Corso di Laurea in Scienze Motorie avverrà
con supplenze, affidate a docenti della Facoltà di Medicina e di altre facoltà e con contratti a
titolo retribuito.
In particolare, per gli insegnamenti del I anno sono state approvati i seguenti affidamenti:
a) 14 insegnamenti a professori di ruolo e a ricercatori confermati appartenenti alla
Facoltà di Medicina e ad altre facoltà, per supplenza;
b) 1 insegnamento verrà assegnato con bando di supplenza;
c) 1 insegnamento verrà assegnato ad un professore a contratto.
Un quadro completo delle modalità di copertura del I anno di corso è contenuto nella tabella A1
dell’appendice, da cui si desume che l’ “organico” del personale docente finora definito è formato
da 14 docenti, così suddivisi:
Docenti
Numero
PO
PA
8
4
RC
Totale
2
14
Quindi, quasi la totalità degli affidamenti/supplenze viene coperta da docenti universitari di ruolo
della stessa università, soddisfacendo pienamente gli standard previsti nel Doc 5/98. Se la
dotazione di personale appare più che adeguata a sostenere l’impegno didattico richiesto per il
primo anno del corso, si ritiene opportuno precisare che, anche per gli anni successivi, è
necessario che venga rispettato appieno il criterio di affidare almeno la metà degli
affidamenti/supplenze al personale universitario di ruolo della stessa università. D’altra parte, ben
42 docenti hanno dichiarato la loro disponibilità a coprire gli insegnamenti previsti
dall’ordinamento didattico del corso e la Facoltà di Lettere e Filosofia [10] ha manifestato il
proprio impegno a concorrere al funzionamento del corso di laurea mettendo a disposizione 7
docenti, che afferiscono ai settori scientifico disciplinari relativi al piano di studio predisposto.
Infine, al corso di laurea sono state assegnate 10 unità di personale tecnico amministrativo di
varie qualifiche che si possono ritenere più che adeguate alle esigenze di funzionamento del
corso.
3.3 La disponibilità delle strutture didattiche e scientifiche
Oltre alle attrezzature didattiche e scientifiche messe a disposizione dalla Facoltà di
Medicina e Chirurgia, si devono considerare anche le strutture messe a disposizione dal Centro
universitario di medicina dello sport [11].
Presso il Campus universitario sono presenti 9 aule e 1 biblioteca unificata della Facoltà di
Medicina e di Farmacia, e presso il CUMS 2 aule didattiche (di 100 ed 80 posti) e 4 laboratori
(Biomeccanica, Isocinetica, Ergometria, Fisiologia del muscolo) e l’intero settore delle visite
mediche, di fisioterapia e di odontoiatria; pertanto si può ritenere che le strutture siano
complessivamente adeguate a sostenere l’iniziativa.
5
3.4 La disponibilità delle strutture sportive
Gli impianti sportivi necessari al funzionamento del corso sono messi a disposizione dal
CUS di Chieti, dal Centro universitario sportivo italiano (CUSI) e dal Centro universitario di
medicina dello sport “Le Neiadi” di Pescara (CUMS).
Tra l’Università e il CUS è stata stipulata una convenzione [14] per la durata di 9 anni3 , che
prevede che il centro universitario metta a disposizione gratuita dell’Ateneo, per le esigenze
didattico-scientifiche del corso, gli impianti sportivi di cui ha la proprietà o la disponibilità a
vario titolo. I tempi e le modalità di utilizzo dei suddetti impianti saranno concordati con il CUS
all’inizio di ogni anno accademico; il CUS metterà a disposizione anche il proprio personale
tecnico, quale supporto ad attività didattiche del corso, senza alcun onere aggiuntivo.
Inoltre, l’Università ha sottoscritto una convenzione con il CUSI [15], per la durata di 9 anni,
per l’affidamento al CUSI e, per esso, al CUS, di alcuni impianti di proprietà dell’Ateneo, per i
quali il CUSI e, per esso, il CUS, si sono impegnati ad assumere gli oneri di gestione e
manutenzione. Gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze motorie avranno diritto al
prioritario e gratuito accesso agli impianti per i fini didattico-scientifici del corso.
Gli impianti del Centro universitario di medicina dello sport “Le Neiadi” di Pescara, gestiti
direttamente dall’Ateneo per il tramite del centro stesso, sono stati messi a disposizione con nota
del CUMS del 15.1.99 [11].
Nel complesso sono quindi disponibili i seguenti impianti:
•
5 palestre del CUS e 1 del CUSI-CUS;
•
lo stadio di atletica del CUS “Angelini” a Chieti Scalo (30.000 mq);
•
lo stadio del nuoto del CUS a Chieti Scalo (1 piscina 50 m e 1 di 25 m);
ed inoltre 3 campi di calcio (CUS), 2 campi da tennis scoperti (CUSI-CUS), 1 campo polivalente
scoperto (CUSI-CUS), 1 “percorso vita” (CUSI-CUS), e presso “Le Neiadi” a Pescara 4 piscine
del CUMS, 7 campi polifunzionali in sintetico, 2 palestre.
Dunque, gli impianti sportivi necessari per gli insegnamenti teorici e pratici previsti
dall’ordinamento didattico del corso sono molto numerosi e rispettano pienamente gli standard
fissati dall’Osservatorio nel Doc 5/98.
3.5 Le risorse finanziarie
Fra i criteri indicati ai fini della programmazione per l’istituzione delle facoltà e dei corsi in
Scienze motorie, nel caso di proposte non connesse alla trasformazione degli ISEF, è richiesta
una adeguata e documentata disponibilità di risorse finanziarie, che devono essere assicurate dai
soggetti promotori per almeno sei anni, in assenza di specifici finanziamenti statali.
L’Università di Chieti, a seguito delle indicazioni emerse nel corso dell’incontro con
l’Osservatorio e delle disponibilità manifestate dalle altre facoltà concorrenti, nonché
dell’impegno assunto dagli altri Enti ed associazioni, ha inviato un nuovo piano finanziario,
approvato dal CdA [19] e riportato nella tabella 2.
Il piano finanziario delle spese di funzionamento, formulato per 4 anni a partire dall’anno
accademico 2000/2001, prevede un pareggio di bilancio per il I anno e un saldo positivo
crescente per gli anni successivi.
Nell’ambito delle uscite, l’incidenza maggiore sul totale dei costi è relativa alla spesa per il
personale non docente, che solo a regime tende ad equipararsi a quella del personale docente,
destinata a supplenze e contratti. Il costo previsto per l’utilizzo degli impianti e per il
funzionamento si mantiene costante nel tempo ed appare congruo.
3
La convenzione ha la durata di 9 anni, ma avrà efficacia subordinatamente all’acquisizione da parte dell’Università
dell’autorizzazione ministeriale all’attivazione del corso.
6
Per quanto riguarda le entrate, il contributo dell’Università è piuttosto contenuto
mantenendosi sempre al di sotto del 10%. L’incidenza della contribuzione studentesca è sempre
maggiore delle altre voci di entrata e tende quasi a raddoppiarsi a regime.
L’apporto del Comune e della Provincia di Chieti, che è stato quantificato rispettivamente in
200 e 150 milioni annui, con note del 13.12.99 [16] e del 21.1.2000 [17], verrà corrisposto
secondo modalità e tempi da definirsi con un accordo formale al momento dell’effettiva
attivazione del corso di laurea, e quindi solo successivamente all’autorizzazione ministeriale.
Tale apporto è da considerarsi tutt’altro che marginale, soprattutto per il I anno e per il II anno in
cui il peso relativo è pari rispettivamente ad oltre il 40% e il 20% delle entrate totali.
3.6 Conclusioni
Sulla base della documentazione pervenuta, della visita effettuata dai due membri
dell’Osservatorio e delle successive integrazioni della documentazione, si è potuta constatare una
più che adeguata disponibilità di strutture didattiche/scientifiche e sportive, di dotazioni di
personale docente e tecnico amministrativo, nonché una congrua copertura finanziaria a garanzia
del funzionamento del corso di laurea.
Nel complesso, la valutazione del Comitato è senz’altro positiva, una volta concessa
l’autorizzazione ministeriale, per l’attivazione è in ogni caso necessario che:
•
vengano sottoscritti, ed inviati al Murst, gli accordi formali con gli Enti locali, a garanzia
di un’adeguata copertura finanziaria dell’iniziativa.
7
Tabella 2 – Il piano finanziario delle spese di funzionamento del corso di laurea in Scienze
motorie dell’Università di Chieti (valori in milioni di lire)
2000/2001 2001/2002 2002/2003 2003/2004
Spese
Personale docente
150
250
360
420
Personale non docente
380
380
380
380
Funzionamento
200
200
200
200
Utilizzo impianti
100
100
100
100
Totale spese
830
930
1.040
1.100
70
80
90
100
230
450
675
900
Provincia
150
150
150
150
Comune
200
200
200
200
CUS
180
230
280
350
Totale entrate
830
1.110
1.395
1.700
-
180
355
600
Entrate
Contributo dell'Università
Tasse studenti
Contributi degli Enti Locali
Regione
Contributi di altri istituti pubblici e privati
Differenza tra Entrate e Spese
8
4.
La valutazione della proposta dell’Università di Ferrara
La proposta di istituzione del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di Ferrara,
per l’anno accademico 1999/2000 aveva ricevuto parere favorevole da parte del Nucleo di
valutazione dell’ateneo [1] e del Comitato Regionale di Coordinamento [2].
Al fine di compiere la valutazione della sussistenza dei requisiti previsti per l’attivazione dei
corsi di laurea in Scienze motorie, secondo quanto disposto nel già citato D.M. 5.08.99, e per
poter disporre di ulteriori elementi di valutazione, l’Osservatorio, con lettera del 23.09.99, ha
richiesto di poter effettuare una visita presso la sede di Ferrara dell’istituendo corso di laurea in
Scienze motorie.
Nel corso della visita, che si è svolta il 25 ottobre a Ferrara, 3 componenti dell’Osservatorio,
il Prof. Biggeri, il dott. Fiegna e la Prof.ssa Trombetti Budriesi hanno incontrato il Rettore Prof.
Conconi, i presidi delle facoltà che concorrono al funzionamento del corso, il Prof. Avato della
Facoltà di Medicina e Chirurgia, il Prof. Costato della Facoltà di Giurisprudenza, il Prof. Trovato
della Facoltà di Lettere e Filosofia, il Prof. Russo della Facoltà di Ingegneria, il Prof. Farneti
della Facoltà di Economia e il Prof. Traina direttore della Scuola di specializzazione in Ortopedia
e traumatologia.
Hanno partecipato all’incontro anche il Presidente del Nucleo di valutazione Prof. Capitani,
il direttore amministrativo dott. Fabbri, la dott.ssa Vandini responsabile delle segreterie studenti
e la dott.ssa Maselli responsabile dell’ufficio programmazione e sviluppo, il dott. Bratti
Assessore allo sport del Comune di Ferrara.
A seguito di quanto già preventivamente riscontrato e alla luce delle ulteriori informazioni
acquisite nel corso dell’incontro, è emersa la necessità di integrare la documentazione già
esistente presso l’Osservatorio; tale documentazione è stata successivamente trasmessa, anche a
seguito di una specifica sollecitazione del Comitato, inoltrata con lettera del 23 maggio 2000.
Pertanto, il presente rapporto è stato redatto sulla base della documentazione complessivamente
acquisita dal Comitato subentrato all’Osservatorio.
4.1 L’offerta didattica
La proposta di attivazione per l’anno accademico 2000/2001 del corso di laurea in Scienze
motorie presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Ferrara, prevede
il coinvolgimento delle facoltà di Giurisprudenza, di Lettere e Filosofia, di Ingegneria e di
Economia 4 e delle Scuole di specializzazione in Medicina dello sport, in Ortopedia, in
Cardiologia, in Malattie dell’apparato respiratorio e del Centro studi biomedici applicati allo
sport.
La durata del corso è quadriennale e prevede un I anno e un primo semestre del II anno
comune, e a partire dal secondo semestre del II anno un duplice indirizzo professionalizzante,
finalizzato a conferire una qualificazione specifica nelle seguenti aree:
a) area della prevenzione e dell’educazione motoria adattata, finalizzata a soggetti di diversa
età e a soggetti disabili;
b) area tecnico-sportiva, finalizzata alla formazione nelle diverse discipline sportive;
Per il primo anno, l’accesso al corso di laurea in Scienze motorie prevede un numero
programmato definito in 150 unità; l’ammissione avverrà tramite un concorso per titoli ed esami.
La previsione sulla domanda di formazione si riferisce ad un bacino di utenza relativo alle
province del delta del fiume Po, Ferrara e Rovigo, e alle provincie di Mantova e Ravenna.
4
Anche in questo caso, valgono le considerazioni già espresse nella nota 2.
9
L’ordinamento didattico del primo anno di corso, che prevede un totale di 60 crediti, viene
presentato nella tabella 3:
Tabella 3 – Il piano didattico del I anno del corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Ferrara
Settore disciplinare
(*)
Insegnamenti afferenti
Corsi relativi al I
semestre
Anatomia umana (I parte)
Biologia umana
Fisica
Biochimica (I parte)
Analisi dei dati
Lingua inglese
E09A
E03B
B01B
EO5A
S01A
L18C
Anatomia umana (II parte)
Biochimica
Fisiologia (I parte)
Teoria e metodologia del movimento
umano
Fondamenti di informatica
Biologia molecolare
Biochimica clinica
E09A
E05A
E04B
(**)
Totale
Corsi relativi al II
semestre
K05B
E05B
E05C
Totale
N° delle ore di
lezione
50
30
50
30
30
30
220
40
30
30
40
30
20
20
210
Note:
(*) vecchia denominazione; (**) nuovo settore da classificare.
Inoltre, per i primi 3 anni viene già rispettato il vincolo fissato in 180 crediti per il
conseguimento della laurea di primo livello, ma ovviamente lo schema dell’ordinamento
didattico predisposto andrà rivisto alla luce delle novità introdotte con il nuovo regolamento
sull’autonomia didattica, nonché in considerazione dei successivi decreti sulle classi di corsi dei
studio.
4.2 Le risorse di personale
La copertura degli insegnamenti del I anno del Corso di Laurea in Scienze Motorie avverrà
per supplenza gratuita, con supplenze affidate a docenti di ruolo della Facoltà di Medicina, con
supplenze retribuite affidate a docenti di altre facoltà, e con un contratto a titolo retribuito.
Un quadro completo delle modalità di copertura del I anno di corso è contenuto nella tabella
A2 dell’appendice, da cui si desume che l’“organico” del personale docente è formato da 11
docenti, così suddivisi:
Docenti
PO
Numero
5
PA
RC
PC
Totale
3
2
1
11
quindi, quasi tutti gli affidamenti/supplenze, tranne uno, vengono coperti da docenti universitari
di ruolo della stessa università rispettando gli standard previsti nel Doc 5/98.
Per gli anni successivi è stata formulata, per il momento, solo una previsione di massima
relativa al personale docente, che comunque entro breve termine sarà meglio definita, a tale
10
proposito appare opportuno ribadire che, affinché la dotazione del personale sia adeguata a
sostenere l’impegno didattico anche per gli anni successivi al I, è necessario che venga rispettato
appieno il criterio di affidare almeno la metà degli affidamenti/supplenze al personale
universitario di ruolo della stessa università. Inoltre, è necessario che le facoltà che concorrono al
funzionamento del corso di laurea, manifestino il loro concreto impegno con delibere ufficiali,
quantificando la loro effettiva disponibilità per la copertura degli insegnamenti degli anni
successivi al primo, che afferiscono ai settori scientifico disciplinari per i quali dispongono di
qualificati docenti.
Infine, per quanto riguarda il personale tecnico amministrativo le 2 unità messe a
disposizione dall’Ateneo, integrabili con il personale afferente alle preeesistenti strutture
universitarie della Facoltà di Medicina, sono da ritenersi appena sufficienti.
4.3 La disponibilità delle strutture didattiche e scientifiche
Il corso di laurea può contare su numerose attrezzature didattiche e scientifiche messe a
disposizione dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia e dalle Scuole di specializzazione coinvolte.
Complessivamente lo spazio destinato alle aule ammonta a 1.479 mq (fra cui 3 della capienza di
250 posti), lo spazio per le biblioteche ammonta a 521 mq, mentre presso il Centro Studi
Biomedici Applicati allo Sport sono disponibili strutture scientifiche per complessivi 574 mq, lo
spazio per i laboratori invece è di 3.426 mq.
Inoltre, saranno disponibili le strutture dell’Azienda ospedaliera universitaria di Ferrara
destinate alla valutazione funzionale della idoneità alla pratica sportiva, nonché le strutture
cardiologiche destinate alla valutazione della funzionalità cardio-circolatoria.
4.4 La disponibilità delle strutture sportive
L’ordinamento didattico del corso di laurea prevede insegnamenti teorici e pratici in
discipline sportive che richiedono la disponibilità di adeguati impianti sportivi.
I numerosi impianti utilizzabili sono di proprietà del Comune o del CUS e del Coni di
Ferrara. Con delibera del 15.3.99 [13], le istituzioni coinvolte avevano assicurato il loro impegno
a garantire l’accesso alle strutture sportive necessarie allo svolgimento dei corsi, impegno
confermato recentemente all’Università con riserva di formalizzare le convenzioni dopo
l’approvazione del corso di laurea. A tale proposito, si ricorda l’opportunità di regolare i rapporti
con i vari Enti sottoscrivendo apposite convenzioni che contengano: l’elenco degli impianti
sportivi messi a disposizione, la durata, pari almeno all’attivazione di due cicli successivi del
corso di laurea, le modalità di utilizzo degli impianti e il relativo costo. Se l’uso degli impianti
viene concesso a titolo gratuito, dovrebbe essere quantificato l’eventuale rimborso che
l’Università si impegna a riconoscere all’Ente per le maggiori spese derivanti dall’utilizzo degli
impianti.
Per questo primo anno, non sono comunque previsti insegnamenti che comportano la
frequenza degli impianti sportivi, mentre per gli anni successivi, una volta sottoscritta apposita
convenzione, si potrà contare sulle seguenti strutture:
• le palestre di proprietà del CUS (2.100 mq);
• la pista di atletica di proprietà del Comune (400 mq);
• le piscine di 50 m del Comune (1.510 mq);
saranno disponibili inoltre il velodromo comunale di 333 m (2.333 mq), i campi da tennis del
CUS (2.600 mq), i campi da calcio del CUS (33.346 mq) e del Comune (5.760 mq) e i campi
polivalenti del Comune (800 mq) del CUS (804 mq) ed infine il campo da golf del CUS (12.000
mq).
11
Gli impianti potenzialmente disponibili per il funzionamento del corso rispettano gli standard
fissati dall’Osservatorio nel Doc 5/98 ed appaiono perciò adeguati.
4.5 Le risorse finanziarie
Fra i criteri indicati ai fini della programmazione per l’istituzione delle facoltà e dei corsi in
Scienze motorie, nel caso di proposte non connesse alla trasformazione degli ISEF, è richiesta
una adeguata e documentata disponibilità di risorse finanziarie, che devono essere assicurate dai
soggetti promotori per almeno sei anni, in assenza di specifici finanziamenti statali.
L’Università di Ferrara, a seguito delle indicazioni emerse nel corso dell’incontro con
l’Osservatorio ha inviato un piano finanziario riportato nella tabella 4, che prevede un saldo di
positivo di bilancio abbastanza elevato per il I anno, che tende a ridursi drasticamente nel corso
del tempo.
Nell’ambito delle uscite, per il I anno si rileva una spesa complessiva molto ridotta destinata
alla copertura del costo di un contratto affidato ad esterni, al personale non docente, ad un
minimo costo per le spese di funzionamento; non si prevede invece l’utilizzo degli impianti
sportivi. Negli anni successivi la spesa relativa al personale docente aumenta, contemplando
evidentemente un numero più elevato di contratti o di supplenze, in merito ai quali però sono
state fornite indicazioni generiche, che l’Ateneo assicura verranno precisate quanto prima 5 .
L’esiguità delle voci di spesa relative al funzionamento e all’utilizzo degli impianti, non
essendo ancora stata stipulata apposita convenzione con il Comune, il Coni e il CUS,
dipenderebbe, secondo quanto dichiarato dal Rettore, dal fatto che gli Enti coinvolti sono disposti
a farsi interamente carico degli oneri di gestione e manutenzione degli impianti.
Per quanto riguarda le entrate, si può notare che il contributo dell’Università è del tutto
marginale e che il finanziamento dell’iniziativa risulta prevalentemente a carico degli studenti.
5
Le precisazioni ed i maggiori dettagli richiesti dal Comitato, ed anticipati dall’Ateneo, sono stati effettivamente
forniti in data 11 luglio 2000 [14].
12
Tabella 4 – Il piano finanziario delle spese di funzionamento del corso di laurea in Scienze
motorie dell’Università di Ferrara (valori in milioni di lire)
2001/2002 2002/2003 2003/2004 2004/2005
Spese
Personale docente
10
220
320
400
Personale non docente
88
88
88
88
Funzionamento
26
46
59
67
-
100
150
200
124
454
617
755
Contributo dell'Università
100
100
100
100
Tasse studenti
255
454
586
668
Contributi degli Enti Locali
-
-
-
-
Utilizzo impianti
Totale spese
Entrate
Regione
Provincia
Comune
Contributi di altri istituti pubblici e privati
-
-
-
-
CUS
-
-
-
-
Totale entrate
355
554
686
768
Differenza tra Entrate e Spese
231
100
69
13
13
4.6 Conclusioni
Sulla base della documentazione pervenuta, della visita effettuata dai due membri
dell’Osservatorio e delle successive integrazioni di documentazione, si è potuta constatare una
adeguata disponibilità di strutture didattiche/scientifiche e sportive, delle dotazioni di personale
docente per il I anno e del personale tecnico amministrativo.
Per quanto riguarda la futura disponibilità del personale docente, il Comitato ritiene che la
previsione originariamente formulata dall’Università di Ferrara sia troppo generica, pertanto ha
richiesto che venga maggiormente dettagliata, ricevendo al riguardo adeguate assicurazioni da
parte dell’Ateneo 6 .
A tale proposito, si ricorda che nel Doc 5/98, nel caso di attivazione di un corso di laurea in
una delle facoltà già esistenti nell'università, era stato indicato che almeno la metà degli
affidamenti/supplenze di materie inserite nei settori disciplinari già previsti dall'ordinamento
dovessero essere coperte da personale universitario di ruolo della stessa università.
Infine, per quanto riguarda le strutture sportive, è necessario che una volta ottenuta
l’autorizzazione ministeriale, vengano effettivamente sottoscritti gli accordi formali con il
Comune e il CUS di Ferrara, e che nei termini della convenzione venga effettivamente specificato
che i relativi oneri di gestione e manutenzione degli impianti graveranno prevalentemente su tali
Enti, e in misura assolutamente marginale sull’Università, secondo quanto assicurato dal Rettore.
In conclusione, il Comitato ritiene di poter esprimere una valutazione positiva sulla proposta
dell’Università di Ferrara, una volta concessa l’autorizzazione ministeriale, per l’attivazione è in
ogni caso necessario che:
•
vengano sottoscritte, ed inviate al Murst, le convenzioni con il Comune e il CUS di
Ferrara per l’utilizzo degli impianti.
5.
La valutazione della proposta dell’Università di Udine
La proposta di istituzione del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di Udine,
con sede distaccata a Gemona del Friuli, era stata originariamente formulata per l’anno
accademico 1999/2000 ed aveva ricevuto il parere favorevole da parte del Nucleo di valutazione
dell’ateneo [1] e del Comitato Regionale di Coordinamento [2]. Successivamente l’avvio
dell’iniziativa è stato rinviato all’anno accademico 2000/2001 per consentire il completamento
delle strutture didattico/scientifiche e di alloggio da allestire presso la Casa dello Studente a
Gemona.
Al fine di compiere la valutazione della sussistenza dei requisiti previsti per l’attivazione dei
corsi di laurea in Scienze motorie, secondo quanto disposto nel già citato D.M. 5.08.99, e per
poter disporre di ulteriori elementi di valutazione, l’Osservatorio, con lettera del 23.09.99, ha
richiesto di poter effettuare una visita presso la sede di Udine e di Gemona dell’istituendo corso
di laurea in Scienze motorie.
Nel corso della visita, che si è svolta il 14 ottobre 1999 a Udine e Gemona, due membri
dell’Osservatorio, la Prof.ssa Trombetti Budriesi e il dott. Catalano, hanno incontrato il
Prorettore Prof. Lerici, il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Prof. Quadrifoglio, il
6
Cfr. nota 5.
14
Prof. Di Prampero presidente della Commissione nominata dal Consiglio di Facoltà, cui è
demandato il compito di predisporre gli atti necessari all’istituzione del corso di laurea suddetto.
Hanno partecipato all’incontro anche il Presidente del Nucleo di valutazione Prof. Gori, il
dott. Volponi del Centro Programmazione sviluppo e valutazione dell’Ateneo, l’Assessore alla
Sanità, Sport e Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, dott. Castaldo, l’Assessore alla
Cultura della Provincia di Udine dott. Gigolò, l’Assessore alla Cultura della Provincia di
Pordenone dott. Mattia, e il Sindaco del Comune di Gemona sig. Visetti.
A seguito di quanto già preventivamente riscontrato e alla luce delle ulteriori informazioni
acquisite nel corso dell’incontro, è emersa la necessità di integrare la documentazione già
esistente presso l’Osservatorio; tale documentazione è stata successivamente trasmessa, anche a
seguito di una specifica sollecitazione del Comitato, inoltrata con lettera del 23 maggio 2000.
Pertanto, il presente rapporto è stato redatto sulla base della documentazione complessivamente
acquisita dal Comitato subentrato all’Osservatorio.
5.1 L’offerta didattica
La proposta di attivazione per l’anno accademico 2000/2001 del corso di laurea in Scienze
motorie presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Udine, prevedeva
inizialmente il coinvolgimento dei 4 dipartimenti della facoltà di Scienze e Tecnologie
Biomediche, Patologia e Medicina Sperimentale e Clinica, Ricerche Mediche e Morfologiche,
Scienze Chirurgiche, poi esteso alle Facoltà di Giurisprudenza, di Economia e di Scienze della
Formazione, che hanno dichiarato la loro disponibilità a concorrere al funzionamento del corso in
particolare per l’indirizzo manageriale.
Da considerare molto favorevolmente la riformulazione del nuovo piano degli studi, che
originariamente concepito su 4 anni, è stato rivisto sulla base delle recenti innovazioni normative
introdotte con il Regolamento in materia di autonomia didattica del 3 novembre 1999. Il nuovo
ordinamento è stato articolato su 3 anni per complessivi 6 semestri, di cui l’ultimo ad indirizzo
professionalizzante, di tipo:
a) tecnico-sportivo, finalizzato alla formazione nelle diverse discipline sportive;
b) manageriale, finalizzato all’organizzazione e alla gestione delle attività e delle strutture
sportive.
Per il primo anno, l’accesso al corso di laurea in Scienze motorie, prevede un numero
programmato definito in 70 unità. La previsione sulla domanda di formazione fa riferimento ad
un’area piuttosto vasta che si estende oltre il Friuli Venezia Giulia alle Province di Treviso e di
Belluno. In questo caso la posizione del Comune di Gemona è ritenuta strategica perché
facilmente raggiungibile dalle zone montane del Friuli e dalla pianura, ed essendo dotata di
efficienti infrastrutture viarie, da uno svincolo autostradale e dalla stazione ferroviaria.
L’ordinamento didattico del primo anno di corso, approvato dal CdF di Medicina e Chirurgia
[4] viene presentato nella tabella 5: è articolato in due semestri per complessive 1500 ore
corrispondenti a 60 crediti.
15
Tabella 5 – Il piano didattico del I anno del corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Udine
Corsi relativi al
I semestre
Settore
disciplinare
Insegnamenti afferenti
Fisica applicata alle Scienze motorie
Anatomia Umana
Antropologia
Metodi e didattica delle attività sportive:
individuali, di squadra e natatorie
Biochimica
Biologia applicata
Lingua straniera
Attività scelte dallo studente
Altre attività (II lingua straniera,
seminari, meetings, tirocinii, ecc)
Totale
Fisiologia umana
Corsi relativi al Igiene generale e applicata
II semestre
Psicologia generale
Pedagogia generale
Didattica e Pedagogia speciale
Istituzioni di Diritto pubblico
Metodi e didattica delle attività sportive:
individuali, di squadra e natatorie
Lingua straniera
Attività scelte dallo studente
Altre attività (II lingua straniera,
seminari, meetings, tirocinii, ecc)
Totale
N° delle ore di
lezione
Numero crediti
formativi
FIS/07
BIO/16
BIO/08
EDF/01
50
100
50
250
2
4
2
10
BIO/10
BIO/10
100
50
25
50
75
4
2
1
2
3
750
100
50
50
50
50
50
250
30
4
2
2
2
2
2
10
25
50
75
1
2
3
750
30
BIO/09
MED/42
M-PSI/01
M- PED/01
M-PED/03
IUS/09
L’attuale organizzazione del corso di laurea prevede inoltre una distinzione fra le attività di
base e quelle a scelta dello studente; complessivamente sono stati attribuiti un totale di 60 crediti
l’anno, dunque per i primi 3 anni viene rispettato il vincolo fissato in 180 crediti per il
conseguimento della laurea di primo livello.
5.2 Le risorse di personale
La copertura degli insegnamenti del I anno del Corso di Laurea in Scienze Motorie avverrà
con affidamenti a professori di ruolo della Facoltà di Medicina e Chirurgia, e mediante supplenze
e contratti a titolo retribuito. In particolare per gli insegnamenti relativi al I anno sono stati
previsti:
a) 4 insegnamenti a professori ordinari della Facoltà di Medicina;
b) 2 insegnamenti a ricercatori confermati, 1 ad un tecnico laureato appartenenti alla Facoltà di
Medicina, per supplenza;
c) 4 corsi ufficiali a professori a contratto provenienti da altre facoltà;
d) 7 insegnamenti a 22 professori a contratto esperti in discipline sportive.
Un quadro completo delle modalità di copertura del I anno di corso è contenuto nella tabella
A3 dell’appendice, da cui si desume che l’ “organico” del personale docente è così suddiviso:
16
Docenti
PO
Numero
4
PA
RC + TL
PC
2+1
26
Totale
32 + 1
quindi, meno della metà degli affidamenti/supplenze viene coperto da docenti universitari di
ruolo della stessa università. Appare quindi opportuno ribadire che, affinché la dotazione del
personale sia adeguata a sostenere l’impegno didattico, per gli anni successivi è necessario che
venga rispettato appieno il criterio di affidare almeno la metà degli affidamenti/supplenze al
personale universitario di ruolo della stessa università. Inoltre, è necessario che le facoltà che
concorrono al funzionamento del corso di laurea, manifestino il loro concreto impegno con
delibere ufficiali, quantificando la loro effettiva disponibilità per la copertura degli insegnamenti
degli anni successivi al primo, che afferiscono ai settori scientifico disciplinari per i quali
dispongono di qualificati docenti.
Infine, è prevista la disponibilità di 2 unità di personale amministrativo e di 3 unità di
personale tecnico per i necessari compiti di supporto alle attività amministrative e formative che
si può ritenere adeguata.
5.3 La disponibilità delle strutture didattiche e scientifiche
L’attività didattica del corso di studio e quella di ricerca verrà svolta presso la Casa dello
Studente a Gemona del Friuli (UD), dove sono disponibili: 3 aule didattiche (rispettivamente di
120, 90 e 75 mq), 5 aule studio (30 mq l’una) e 5 laboratori (30 mq l’uno) e 1 biblioteca. Presso
la Casa dello Studente sono previsti anche gli alloggi per gli studenti. Inoltre, sarà possibile
usufruire delle strutture del Policlinico universitario di Udine distaccate a Gemona.
La Casa dello Studente di proprietà comunale è stata destinata all’Università a titolo di
comodato d’uso [10], gratuito e a tempo indeterminato, con vincolo di destinazione ad uso
esclusivo del corso di laurea in Scienze motorie, con l’impegno da parte dell’Università ad
assumersi gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché gli eventuali oneri dei
necessari interventi di ristrutturazione ed ampliamento. L’Università è pertanto autorizzata a
concedere parte dell’immobile suddetto all’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario
per consentire l’erogazione dei servizi residenziali di alloggio e ristorazione.
Oltre alle attrezzature didattiche messe a disposizione dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia,
anche le altre facoltà concorrenti hanno dichiarato il loro impegno a mettere a disposizione
strutture didattiche, scientifiche, laboratori e attrezzature ma senza specificare le loro
disponibilità in modo dettagliato.
Complessivamente le strutture finora messe a disposizione appaiono sufficienti al
funzionamento del corso, per gli anni successivi si raccomanda di prevedere eventualmente un
ampliamento, soprattutto delle attrezzature scientifiche, ovviamente in considerazione della
domanda formativa ottenuta.
5.4 La disponibilità delle strutture sportive
Per gli insegnamenti teorici e pratici nelle discipline sportive previste dall’ordinamento
didattico, il Comune di Gemona, con apposita convenzione sottoscritta il 9.6.2000 [11] con
l’Università, ha reso disponibili i seguenti impianti:
17
•
•
la palestra per la ginnastica denominata Baldissera (450 mq);
il campo sportivo per l’atletica ed il calcio denominato Polisportivo (27.500 mq);
ed inoltre la palestra denominata CRI per il basket e volley (628 mq) ed il campo per il calcio
denominato Laser (4.000 mq). Il Comune si è assunto tutti gli oneri relativi alla gestione ed alla
manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti, dietro corrispettivo di una tariffa oraria
fissata in £ 12.500 per il campo di atletica e di calcio e in £ 7.000 per le palestre.
Inoltre si devono considerare, una palestra ed una piscina a pagamento (il costo annuo
previsto è rispettivamente di 15 e 36 milioni), quest’ultima di proprietà della Società Azzurra
s.r.l. sita a Magnano in Riviera (a circa 7 km da Gemona) di dimensioni di circa 410 mq 7 ,
utilizzabile in attesa della disponibilità della piscina che verrà costruita dal Comune di Gemona.
Gli impianti messi a disposizione appaiono adeguati e rispettano gli standard indicati
dall’Osservatorio nel Doc 5/98, ad eccezione della piscina che ha dimensioni leggermente
inferiori allo standard fissato, a tale proposito si rileva la necessità che al più presto venga
ultimata la piscina che il Comune di Gemona si è impegnato a costruire.
5.5 Le risorse finanziarie
Fra i criteri indicati ai fini della programmazione per l’istituzione delle facoltà e dei corsi in
Scienze motorie, nel caso di proposte non connesse alla trasformazione degli ISEF, è richiesta
una adeguata e documentata disponibilità di risorse finanziarie, che devono essere assicurate dai
soggetti promotori per almeno sei anni, in assenza di specifici finanziamenti statali.
L’Università di Udine, a seguito delle indicazioni emerse nel corso dell’incontro con
l’Osservatorio e delle disponibilità manifestate dalle altre facoltà concorrenti, nonché
dell’impegno assunto dagli altri Enti ed associazioni, ha inviato un nuovo piano finanziario,
riportato nella tabella 6.
Il piano finanziario delle spese di funzionamento, formulato per 3 anni a partire dall’anno
accademico 2000/2001, prevede per tutti gli anni un pareggio di bilancio.
Per quanto riguarda le uscite, per il I anno l’incidenza maggiore è relativa alle spese per il
funzionamento ed investimenti, che però tende a dimezzarsi a regime mentre aumenta il costo
per il personale docente.
Per quanto riguarda le entrate, non è previsto alcun contributo da parte dell’Ateneo,
marginale il peso della contribuzione studentesca, mentre assolutamente rilevante è il
finanziamento che dipende dalla Regione Friuli Venezia Giulia che, con Legge Regionale del
23.12.99 [12] si è impegnata a stanziare un contributo di 800 milioni di lire nel bilancio di
previsione per gli anni 2000-2002. A tale contributo si affiancherà inoltre quello proveniente
dalla Provincia di Udine 8 e di Pordenone.
7
Nell’impianto sono a disposizione anche una vasca di “avviamento al nuoto” di 75 mq e una vasca ricreativa di 61
mq.
8
In data 29.6.00, è pervenuta copia della deliberazione della Giunta provinciale di Udine contente l’approvazione del
finanziamento in oggetto [13].
18
Tabella 6 – Il piano finanziario delle spese di funzionamento del corso di laurea in Scienze
motorie dell’Università di Udine (valori in milioni di lire)
2001/2002 2002/2003 2003/2004
Spese
Personale docente
270
547
835
Personale non docente
158
158
208
Funzionamento ed investimenti
720
541
301
1.148
1.246
1.344
-
-
-
98
196
294
Regione
800
800
800
Provincia (Udine e Pordenone)
200
200
200
50
50
50
-
-
-
1.148
1.246
1.344
-
-
-
Totale spese
Entrate
Contributo dell'Università
Tasse studenti
Contributi degli Enti Locali
Comune
Contributi di altri istituti pubblici e privati
CUS
Totale entrate
Differenza tra Entrate e Spese
19
5.6 Conclusioni
Sulla base della documentazione pervenuta, della visita effettuata dai due membri
dell’Osservatorio e delle successive integrazioni della documentazione si è potuta constatare una
adeguata disponibilità di strutture didattiche/scientifiche e sportive, delle dotazioni del personale
tecnico amministrativo.
Per quanto riguarda il personale docente, per il I anno si osserva un notevole squilibrio fra il
numero del personale docente di ruolo che è pari a 6 unità (escludendo 1 unità di personale
tecnico laureato), e quello dei professori a contratto pari a 26. Per gli anni successivi al I, occorre
che venga formulata una previsione più puntuale della copertura degli insegnamenti previsti
nell’ordinamento didattico, in modo da pervenire ad una stima più attendibile possibile del
relativo costo. Inoltre, è necessario che venga rispettato appieno il criterio di affidare almeno la
metà degli affidamenti/supplenze al personale universitario di ruolo della stessa università.
Nel complesso, la valutazione del Comitato è positiva, in ogni caso per l’attivazione è
necessario che:
•
venga formalizzato, con apposita delibera da inviare al Murst, anche l’impegno al
finanziamento da parte della Provincia di Pordenone.
20
Appendice
Tabella A1 - Le modalità di copertura degli insegnamenti del I anno del corso di laurea in Scienze Motorie
dell’Università di Chieti
Corsi integrati
I semestre
Chimica, Biochimica,
Biologia
Fisica, Statistica,
Informatica
Istologia ed Anatomia
umana
Psicologia e Pedagogia
I semestre
Fisiologia umana
Teoria e metodologia del
movimento umano
Linguistica inglese
Organizzazione degli
organismi sportivi
Insegnamenti afferenti
Docenti
Note
Biologia Cellulare
Chimica e Propedeutica Biochimica
Biochimica
Fisica medica e Biometria
Statistica
Fondamenti di informatica
Istologia
Anatomia umana
Psicologia generale
Psicologia dello sviluppo
Pedagogia generale
PA
PO
PO
PO
PA
RC
PO
RC
PA
PA
PO
Fisiologia umana
Neurofisiologia
Teoria e metodologia del movimento umano
PO
PO
PO
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
PC
Insegn. tipo b)
Insegn. tipo c)
Linguistica inglese
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo b)
Insegn. tipo b)
Insegn. tipo b)
Legenda tipo di insegnamento:
a)
b)
c)
insegnamenti a professori di ruolo e a ricercatori confermati appartenenti alla facoltà di Medicina, per supplenza;
insegnamenti messi a bando per copertura con supplenze da parte di docenti delle altre facoltà che concorrono al
funzionamento del corso;
insegnamenti messi a bando per copertura con contratto da parte di docenti esterni esperti in discipline sportive.
Tabella A2 - Le modalità di copertura degli insegnamenti del I anno del corso di laurea in Scienze Motorie
dell’Università di Ferrara
Insegnamenti afferenti
Corsi relativi al I
semestre
Corsi relativi al II
semestre
Anatomia umana (I parte)
Biologia umana
Fisica
Biochimica (I parte)
Analisi dei dati
Lingua inglese
Anatomia umana (II parte)
Biochimica
Fisiologia (I parte)
Teoria e metodologia del movimento umano
Fondamenti di informatica
Biologia molecolare
Biochimica clinica
Docenti
Note
RC
PO
PA
PO
PO
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
RC (*)
PO
PO
PC
PA
PA
RC
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo b)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
(*) vedi sopra
Legenda tipo di insegnamento:
a)
b)
insegnamenti a professori di ruolo e a ricercatori confermati appartenenti alla facoltà di Medicina e altre facoltà
concorrenti, per supplenza gratuita;
insegnamenti messi a bando per copertura con contratto da parte di docenti esterni esperti in discipline sportive.
Tabella A3 - Le modalità di copertura degli insegnamenti del I anno del corso di laurea in Scienze Motorie
dell’Università di Udine
Insegnamenti afferenti
Corsi relativi al I
semestre
Fisica applicata alle Scienze motorie
Anatomia Umana
Antropologia
Metodi e didattica delle attività motorie
Metodi e didattica delle attività motorie sportive:
- pallacanestro
- nuoto e pallanuoto
- scherma
- ginnastica artistica
Biochimica
Biologia applicata
Lingua straniera
Corsi relativi al II
Fisiologia umana
semestre
Igiene generale e applicata
Psicologia generale
Pedagogia generale
Didattica e Pedagogia speciale
Istituzioni di Diritto pubblico
Metodi e didattica delle attività motorie
Metodi e didattica delle attività motorie sportive:
- atletica leggera
- calcio
- pallavolo
Lingua straniera
(*) servizio offerto dal Centro linguistico dell’Università di Udine
Docenti
Note
PO
RC
TL
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo b)
Insegn. tipo b)
2 PC
2 PC
2 PC
2 PC
RC
PO
Insegn. tipo d)
Insegn. tipo d)
Insegn. tipo d)
Insegn. tipo d)
Insegn. tipo b)
Insegn. tipo a)
(*)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo a)
Insegn. tipo c)
Insegn. tipo c)
Insegn. tipo c)
Insegn. tipo c)
PO
PO
PC
PC
PC
PC
10 PC
2 PC
2 PC
Insegn. tipo d)
Insegn. tipo d)
Insegn. tipo d)
(*)
Legenda tipo di insegnamento:
a)
b)
c)
d)
insegnamenti affidati a professori di ruolo;
insegnamenti affidati a professori di ruolo e a ricercatori confermati appartenenti alla facoltà di Medicina, per
supplenza;
insegnamenti messi a bando per copertura con supplenze da parte di docenti delle altre facoltà che concorrono al
funzionamento del corso;
insegnamenti messi a bando per copertura con contratto da parte di docenti esterni esperti in discipline sportive.
Documenti disponibili presso la Segreteria del Comitato Nazionale
Università degli studi di Chieti
[1]
Verbale del Senato Accademico del 21.1.99
[2]
Verbale del Nucleo di valutazione del 5.1.99
[3]
Verbale del Comitato regionale di coordinamento delle Università Abruzzesi del 26.2.99
[4]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 12.11.99
[5]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 10.2.99
[6]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 15.3.2000
[7]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 10.5.2000
[8]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Economia del 14.1.99
[9]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia del 3.6.98
[10]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia del 7.6.2000
[11]
Verbale del Consiglio del Centro Universitario di Medicina dello Sport “Le Neiadi” del 15.1.99
[12]
Verbale del Comitato per lo Sport Universitario del 22.1.99
[13]
Verbale del Consiglio direttivo CUS di Chieti del 15.6.98
[14]
Convenzione sottoscritta, in data 5.11.99, tra l’Università degli Studi di Chieti e il Centro Universitario
Sportivo di Chieti per l’utilizzo degli impianti sportivi
[15]
Convenzione sottoscritta, in data 5.11.99, tra l’Università degli Studi di Chieti e il Centro Universitario
Sportivo Italiano di Chieti per l’utilizzo degli impianti sportivi
[16]
Nota del 13.12.99 del Comune di Chieti a garanzia del cofinanziamento del corso
[17]
Nota del 21.1.2000 della Provincia di Chieti a garanzia del cofinanziamento del corso
[18]
Verbale del CdA del 27.1.99
[19]
Verbale del CdA del 28.3.2000 per l’approvazione del piano finanziario delle spese di funzionamento del
corso di laurea in scienze motorie
Università degli studi di Ferrara
[1]
Verbale del Nucleo di valutazione del 19.6.98
[2]
Verbale del Comitato regionale di coordinamento della Regione Emilia Romagna del 9.7.98
[3]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 17.6.1998
[4]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Economia del 15.3.1999
[5]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza del 18.2.1999
[6]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Ingegneria del 15.1.1999
[7]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia del 17.3.1999
[8]
Verbale del Consiglio della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport del 25.2.1999
[9]
Verbale del Consiglio della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia del 9.3.1999
[10]
Verbale del Consiglio della Scuola di Specializzazione in Cardiologia del 20.1.1999
[11]
Verbale del Consiglio della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’apparato respiratorio del 17.3.1999
[12]
Verbale del Consiglio del Centro Studi Biomedici applicati allo sport del 25.2.1999
[13]
Lettera del 15.3.99 al Rettore dell’Università di Ferrara da parte dell’Assessore allo Sport del Comune di
Ferrara, del Presidente del Coni Provinciale e del Presidente del CUS di Ferrara, per aderire all’iniziativa di
istituzione del Cdl in scienze motorie
[14]
Nota integrativa pervenuta in data 11 luglio 2000
Università degli studi di Udine
[1]
Relazione tecnica del Nucleo di valutazione del marzo 1999 e del marzo 2000
[2]
Verbale del Comitato regionale di coordinamento della Regione Friuli Venezia Giulia del 16.3.1999
[3]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 26.2.99
[4]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 15.3.2000
[5]
Delibere del Consiglio di dipartimento di Ricerche Mediche e Morfologiche del 17.3.99, del Consiglio di
dipartimento di Scienze Chirurgiche del 26.2.99, del Consiglio di dipartimento di Patologia e Medicina
Sperimentale e Clinica del 26.1.99, del Consiglio di dipartimento di Scienze e tecnologie biomediche del
16.3.99.
[6]
Delibera del Consiglio della Facoltà di Scienze della formazione del 31.11.99
[7]
Delibera del Comitato ordinatore della Facoltà di Giurisprudenza del 9.12.99
[8]
Delibera del Consiglio di Facoltà di Economia del 7.6.2000
[9]
Delibera della Giunta comunale di Gemona del Friuli del 11.2.99
[10]
Atto di comodato sottoscritto, in data 9.6.2000, tra il Comune di Gemona del Friuli e l’Università di Udine
per gli immobili destinati a sede del corso di laurea in scienze motorie
[11]
Convenzione sottoscritta, in data 9.6.2000, tra il Comune di Gemona del Friuli e l’Università di Udine per
l’uso degli impianti sportivi comunali
[12]
Legge regionale n.110 approvata dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia il 23.12.99
[13]
Deliberazione della Giunta provinciale di Udine del 29.06.00
Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario
le pubblicazioni degli ultimi 12 mesi
DOC
Alcune valutazioni sulle bozze dei decreti riguardanti la determinazione delle classi delle lauree
universitarie e delle classi delle lauree specialistiche universitarie, Doc 1/00, maggio 2000
Parere sui criteri per la determinazione della disponibilità di posti per studenti per i corsi universitari ad
accesso limitato, Doc 2/00, maggio 2000
Parere sui criteri per la determinazione della disponibilità di posti per studenti per i corsi universitari ad
accesso limitato. Valutazioni dell’offerta potenziale formativa e criteri per determinare il numero di
posto a livello nazionale, Doc 3/00, giugno 2000
Relazione tecnica sulle proposte di nuove istituzioni del corso di laurea in Scienze motorie non correlate
alla trasformazione degli Isef. Parte I - a.a 1999/2000. Università di Pavia, Doc 4/00, giugno 2000
Relazione tecnica sulle proposte di nuove istituzioni del corso di laurea in Scienze motorie non correlate
alla trasformazione degli Isef. Parte II - a.a 2000/2001. Università di Chieti, Ferrara e Udine, Doc
5/00, luglio 2000
Le pubblicazioni del Comitato sono disponibili in Internet alla pagina:
http://www.murst.it/valutazionecomitato/pubblic.htm
quelle del preesistente Osservatorio sono disponibili in Internet alla pagina:
http://www.murst.it/osservatorio/pubblic.htm