Installatore elettricista AFC

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Documentazione dell’apprendimento
Secondo l’ordinanza sulla formazione professionale di base del 2006
Installatore
elettricista
AFC
1° anno di formazione
Esemplare:
Ditta
Persona in formazione
Formatore aziendale
Anno scolastico
IE-1
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Indice
1.Introduzione
1.1 Spiegazioni della documentazione dell’apprendimento
4
1.2 Visione generale della formazione
6
2. Formazione di base
2.1 Ordinanza sulla formazione professionale di base
7
2.2 Struttura delle competenze professionali
11
2.3 Spiegazione del bilancio della situazione 12
2.4 Formulario per la determinazione del bilancio della situazione
15
2.5 Procedura di qualificazione
17
3. Conoscenze di base per la sicurezza
3.1 Dispositivi di protezione individuale DPI
18
3.2 Emergenza, cosa fare?
21
3.3 Primi soccorsi
23
3.4 Basi per la sicurezza sul lavoro
25
4. Valutazione dell’apprendimento
4.1 Controllo degli obiettivi dell’apprendimento della formazione pratica
26
4.2 Attività giornaliere
32
4.3 Comunicazione del datore di lavoro
84
5. Sigle e abbreviazioni
5.1 Abbreviazioni tubi, scatole accessori di fissaggio, canali d’installazione
86
5.2 Abbreviazioni messa a terra, dispersore, equipotenziale
88
5.3 Abbreviazioni cavi, conduttori
89
5.4 Abbreviazioni apparecchi finiture
90
5.5 Generi di protezioni
92
6. Terminologia93
7. Documenti di riferimento
113
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
1.Introduzione
1.1
Spiegazione della documentazione dell’apprendimento
(libro di lavoro)
A che scopo una documentazione dell’apprendimento?
Innanzitutto il «libro di lavoro» è uno specchio di quanto realizzato e imparato in quattro anni di
formazione aziendale. La persona in formazione ha la responsabilità principale di questo compito che, se condotto bene, può contribuire a una bella nota da aggiungere all’attestato finale.
I formatori hanno invece il ruolo di accompagnare i ragazzi a sviluppare con successo la documentazione. Discutendo le nostre esperienze professionali con loro, contribuiamo a chiarire i
temi e a infondere più sicurezza nell’esecuzione dei lavori pratici. Attraverso il dialogo, possiamo inoltre capire il loro punto di vista e l’importanza che danno ai singoli elementi dell’istruzione. L’interazione che s’instaura tra noi e loro evidenzia il nostro ruolo di «coach».
Formulare obiettivi
Per ogni tema scelto è necessario fissare obbiettivi chiari (specifici)e precisi (misurabili).
È importante ricordarsi che a dipendenza del livello d’istruzione, cambiano anche le esigenze
per ogni anno di formazione, bisogna scegliere obiettivi che corrispondono realmente alle capacità della persona in formazione.
Spesso non sono mantenuti i termini di consegna. È perciò molto importante fare in modo che
la persona in formazione pianifichi sin dall’inizio le fasi del suo lavoro e conosca le conseguenze
nel caso non rispetti il termine; avrà così la possibilità d’influenzare l’esito del suo lavoro e di
diminuire notevolmente lo stress.
Una valutazione che si possa ricostruire e comprendere
L’associazione ha elaborato un «Modulo delle note relative al rapporto di formazione» che aiuta
nella costruzione della valutazione. L’utilizzo del modulo è semplificato da una struttura logica
simile a un ricettario.
Il formatore deve naturalmente sforzarsi ad assegnare i punteggi nel modo più oggettivo possibile, adottando criteri logici e ricostruibili. È infatti importante poter spiegare all’apprendista o
a terzi come si sia arrivati alla nota finale.
Conclusione
La valutazione e discussione della documentazione dell’apprendimento non è certamente compito facile. Si tratta tuttavia di un elemento indispensabile e importante della formazione a cui
bisogna dedicare tempo e concentrazione. Il tempo e l’onestà nella discussione, sono elementi
fondamentali per una comunicazione costruttiva.
Esigenze minime
La guida metodica è un documento da completare regolarmente.
Ha come scopo di aiutare a visualizzare e a collegare con la pratica, le nozioni che si ricevono a
scuola, al fine di apprendere più rapidamente le conoscenze necessarie all’autonomia sul posto
di lavoro.
4
Introduzione
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Durante i corsi interaziendali verrà controllata da parte dei formatori e in seguito
verrà attribuita una nota.
Consigli:
–La pianificazione del lavoro dovrà essere fatta dalla persona in formazione
–Fissare per tempo le date in cui discutere i lavori (ev. da far coincidere
con la discussione del libretto scolastico)
–Precisare dall’inizio quale conseguenze deve attendersi la persona in formazione
se non osserva i termini (la sanzione dovrà essere convincente)
–Richiedere alla persona in formazione un’autovalutazione del lavoro
–Spiegare e discutere ogni nota assegnata
Esigenze minime per completare la documentazione:
–Dati personali compilati correttamente
–Attività giornaliere debitamente completate
–Firme del formatore in fondo ad ogni pagine dove richiesto
–Firma del rappresentante legale dove richiesto
–Esecuzione minime di un schema o schizzo del lavoro effettuato ogni 2 settimane
(attenzione a non ripetere lo schema o altro schizzo già eseguito)
–Correzioni tecniche e rilievi devono essere eseguiti dal formatore
5
Introduzione
1.2
6
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Visione generale
Scuola Professionale Industriale
e Artigianale (SPAI)
Si svolge la parte teorica, frequentando la
scuola regolarmente da settembre a giugno. La sede è Mendrisio e la frequenza è
di 3 giorni consecutivi, ogni 2 settimane. Ci
sarà un docente di classe che farà da mediatore con i vari docenti di ogni materia e
con il direttore della scuola.
Datore di lavoro
Luogo dove si svolge il lavoro pratico sotto la sorveglianza del formatore aziendale.
La maggior parte del tirocinio, si svolgerà
nell’azienda dove si mettono in pratica le
proprie capacità. È in questo luogo che si
utilizzerà la documentazione dell’ apprendimento.
Ispettore di tirocinio
Una volta all’anno, sul posto di lavoro, farà
visita l’ispettore di tirocinio, dove verificherà i risultati d’apprendimento nonché
la mediazione tra apprendista e datore di
lavoro.
Corsi interaziendali
Corso di Gordola, dove la teoria viene
messa in pratica. Questi corsi vengono
effettuati per un periodo di 2-3 settimane
all’anno sotto la sorveglianza di formatori
qualificati.
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
2.
Formazione di base
2.1
Ordinanza sulla formazione professionale di base
2007–0130
Ordinanza sulla formazione professionale di base
Installatrice elettricista/Installatore elettricista
con attestato federale di capacità (AFC)
del 20 dicembre 2006
47413
Installatrice elettricista AFC/Installatore
elettricista AFC
Elektroinstallateurin EFZ/Elektroinstallateur EFZ
Installatrice-électricienne CFC/Installateurélectricien CFC
L’Ufficio federale della formazione professionale e della
tecnologia (UFFT), di concerto con la Segreteria di Stato dell’economia (SECO),
visto l’articolo 19 della legge federale del 13 dicembre
20021 sulla formazione professionale (LFPr);
visto l’articolo 12 dell’ordinanza del 19 novembre 20032
sulla formazione professionale (OFPr);
visto l’articolo 50 dell’ordinanza 1 del 10 maggio 20003
concernente la legge sul lavoro (OLL 1),
ordina:
Sezione 1:
Oggetto e durata
Art. 1 Denominazione e profilo professionale
1
La denominazione professionale è installatrice elettricista AFC/installatore elettricista AFC.
2
Il profilo professionale dell’installatore elettricista AFC
implica in particolare i seguenti comportamenti, capacità e conoscenze:
a. realizzazioni di installazioni elettriche e messa in esercizio di impianti;
b. istruzione dei clienti sulla manipolazione e sull’utilizzo
efficace dal punto di vista energetico di consumatori di
energia e impianti della tecnologia dell’edificio;
c. manutenzione di impianti elettrici ed eliminazione di
guasti;
RS 412.101.220.45
d. elevata mobilità quanto al luogo di lavoro, spiccata
comprensione tecnica, elevata consapevolezza dell’importanza della sicurezza e senso di responsabilità nel modo di operare;
e. organizzazione del lavoro efficiente e orientata agli
obiettivi, flessibilità e indipendenza adeguate nonché
competenze per il contatto con la clientela.
Art. 2 Durata e inizio
1
La formazione professionale di base dura quattro anni.
2
L’inizio della formazione professionale di base segue
il calendario scolastico della relativa scuola professionale.
3
La formazione professionale di base per persone già
titolari di un attestato federale di capacità di elettricista
di montaggio dura di norma due anni.
4
La formazione professionale di base per persone già ti-
tolari di un attestato federale di capacità di pianificatore
elettricista oppure di telematico dura di norma due anni.
Sezione 2:
Obiettivi ed esigenze
Art. 3 Competenze
1
Gli obiettivi e le esigenze della formazione professionale di base sono espressi sotto forma di competenze
operative secondo gli articoli da 4 a 6.
2
Essi valgono per tutti i luoghi di formazione.
Art. 4 Competenza professionale
La competenza professionale comprende conoscenze
e capacità nei seguenti ambiti:
a. compiti e funzioni aziendali;
b. tecnica di lavorazione;
c. conoscenze di base in ambito tecnologico;
d. documentazione tecnica;
e. tecnica dei sistemi elettrici;
f. tecnica di comunicazione;
g. temi formativi interdisciplinari.
Art. 5 Competenza metodologica
La competenza metodologica comprende conoscenze
e capacità nei seguenti ambiti:
a. tecniche di lavoro;
b. modo di operare orientato ai processi;
c. tecniche d’informazione e di comunicazione;
d. strategie d’apprendimento;
e. tecniche creative;
f. metodi di consulenza;
g. comportamento ecologico.
Art. 6 Competenza sociale e personale
La competenza sociale e personale comprende conoscenze e capacità nei seguenti ambiti:
a. senso di responsabilità;
b. apprendimento continuo;
c. capacità di comunicazione;
d. capacità di gestire i conflitti;
e. capacità di lavorare in gruppo;
f. forme comportamentali;
g. capacità di lavorare sotto pressione.
Sezione 3:
Sicurezza sul lavoro, protezione
della salute e dell’ambiente
Art. 7
1
All’inizio della formazione, gli operatori forniscono e
spiegano alle persone in formazione le prescrizioni e le
raccomandazioni relative alla sicurezza sul lavoro e alla
protezione della salute e dell’ambiente.
2
Dette prescrizioni e raccomandazioni vengono fornite
in tutti i luoghi di formazione e considerate ai fini delle
procedure di qualificazione.
3
In deroga all’articolo 47 lettere a e b OLL 1, le persone
in formazione possono essere coinvolte, a dipendenza
del loro stato di formazione, per
7
Formazione di base
Documento dell’apprendimento IE-1
– il servizio e la manutenzione di impianti, come macchine, motori d’avviamento e impianti di trasporto, e la
manipolazione di utensili che comportano un notevole pericolo d’infortunio;
– lavori comportanti un notevole pericolo d’incendio, di
esplosione, d’infortunio, di malattia o d’intossicazione;
Tale deroga presuppone una formazione, istruzioni e sorveglianza maggiori, adeguate al più elevato pericolo d’infortunio; esse devono riflettersi negli obiettivi di valutazione concernenti la sicurezza sul lavoro e la protezione della salute.
Sezione 4:
Parti svolte dai luoghi di formazione
e lingua d’insegnamento
Art. 8 Parti svolte dai luoghi di formazione
1
La formazione professionale pratica si svolge in media
su 3,5 giorni a settimana nel primo e nel secondo anno
di tirocinio e di regola su quattro giorni alla settimana a
partire dal terzo anno di tirocinio.
2
L’insegnamento scolastico obbligatorio comprende
1620 lezioni. La ripartizione è la seguente:
a. per l’insegnamento professionale 960 lezioni;
b. per gli insegnamenti di cultura generale 480 lezioni;
c. per l’insegnamento dello sport 180 lezioni.
3
I corsi interaziendali hanno una durata complessiva minima di 38 e massima di 46 giornate di otto ore. Nell’ultimo semestre della formazione professionale di base
non si svolgono corsi interaziendali.
Art. 9 Lingua d’insegnamento
1
La lingua d’insegnamento è di norma la lingua nazionale del luogo in cui si trova la scuola professionale.
2
È raccomandato l’insegnamento bilingue nella lingua
nazionale locale e in un’altra lingua nazionale o in inglese.
3
I Cantoni possono autorizzare altre lingue d’insegnamento.
Sezione 5:
Piano di formazione e cultura generale
Art. 10 Piano di formazione
1
Al momento dell’entrata in vigore della presente ordinanza è disponibile un piano di formazione, redatto dalle competenti organizzazioni del mondo del lavoro e approvato dall’UFFT.
2
Esso specifica le competenze operative di cui agli articoli da 4 a 6 come segue:
a. spiega la loro rilevanza per la formazione professionale di base;
b. definisce il tipo di comportamento atteso in determinate situazioni di lavoro;
c. precisa le competenze operative mediante obiettivi di
valutazione concreti;
d. rapporta coerentemente le competenze operative alle procedure di qualificazione, di cui precisa le modalità.
3
Il piano di formazione stabilisce inoltre:
a. la struttura curricolare della formazione professionale
di base;
b. l’organizzazione dei corsi interaziendali e la loro ripartizione sulla durata della formazione di base;
c. i campi di qualificazione menzionati nel certificato del-
8
Edizione 1.0
le note di cui all’articolo 19 capoverso 2 e rilevanti per
le ripetizioni di cui all’articolo 21;
d. le prescrizioni e le raccomandazioni relative alla sicurezza sul lavoro e alla protezione della salute e dell’ambiente.
4
Al piano di formazione è allegato l’elenco della documentazione concernente la realizzazione della formazione professionale di base per installatori elettricisti AFC
con indicazione di titolo, data e centro di distribuzione.
Art. 11 Cultura generale
Per gli insegnamenti di cultura generale fa stato l’ordinanza dell’UFFT del 27 aprile 20064 sulle prescrizioni
minime in materia di cultura generale nella formazione
professionale di base.
Sezione 6:
Requisiti per gli operatori della formazione
nell’azienda di tirocinio
Art. 12 Requisiti professionali minimi richiesti ai formatori
1
Sono autorizzate a formare apprendisti le aziende che
dispongono di un’autorizzazione generale d’installazione secondo l’articolo 9 dell’ordinanza concernente gli
impianti elettrici a bassa tensione (OIBT) oppure impiegano una persona del mestiere secondo l’articolo 8
OIBT. La persona del mestiere designa un formatore
secondo il capoverso 2. In un’azienda nella quale vengono occupati altri specialisti di cui al capoverso 2 che
assicurano l’assistenza delle persone in formazione, la
persona del mestiere può essere assunta a tempo parziale con un’occupazione almeno del 40 per cento.
2
I requisiti professionali minimi di cui al capoverso 1 sono soddisfatti se il formatore possiede una delle seguenti qualifiche:
a. attestato federale di capacità di installatore elettricista e almeno tre anni di pratica professionale sotto la
direzione di persone del mestiere;
b. attestato federale di capacità di montatore elettricista
qualificato e almeno tre anni di pratica professionale
sotto la direzione di persone del mestiere;
c. diploma di formazione professionale superiore di livello terziario e almeno cinque anni di formazione professionale sotto la direzione di persone del mestiere;
d. una delle qualifiche di cui all’articolo 8 OIBT richieste
per definire le persone del mestiere.
Art. 13 Numero massimo di persone in formazione
1
In un’azienda ai sensi dell’articolo 12 capoverso 1 può
svolgere il tirocinio quale installatore elettricista o elettricista di montaggio una persona in formazione se:
a. è occupato al 100 per cento un formatore qualificato;
oppure
b. sono occupati due formatori qualificati, ciascuno almeno al 60 per cento.
2
Quando una persona arriva all’ultimo anno della formazione professionale di base, un’altra persona in formazione può iniziare il tirocinio.
3
Per ogni altri due specialisti occupati al 100 per cento o
per ogni tre specialisti occupati in totale al 200 per cento
può svolgere il tirocinio una persona in più. Le persone in
formazione devono essere ripartite in maniera uniforme
sui singoli anni della formazione professionale di base.
Formazione di base
Documento dell’apprendimento IE-1
4
È considerato specialista il titolare di un attestato di
capacità nel campo della persona in formazione o chi
dispone di una qualifica equivalente. I montatori elettricisti sono parificati agli installatori elettricisti.
5
In casi particolari l’autorità cantonale può autorizzare il
superamento del numero massimo di persone in formazione per le aziende di tirocinio che da più anni svolgono
la loro funzione di formazione con un successo superiore alla media.
Sezione 7:
Documentazione dell’apprendimento
e delle prestazioni
Art. 14 Rapporto di formazione nell’azienda
Il formatore rileva in un rapporto lo stato di formazione
della persona e lo discute con quest’ultima almeno una
volta al semestre.
Art. 15 Documentazione delle prestazioni nei corsi interaziendali.
Gli operatori dei corsi interaziendali documentano le
prestazioni delle persone in formazione nei corsi frequentati.
Art. 16 Documentazione delle prestazioni nella formazione scolastica e nella formazione di base organizzata
dalla scuola.
Gli operatori della formazione scolastica e della formazione di base organizzata dalla scuola documentano le
prestazioni delle persone in formazione nelle materie
insegnate e consegnano loro una pagella alla fine di
ogni semestre.
Art. 17 Bilancio della situazione
1
Il bilancio della situazione si svolge nel corso del secondo semestre.
2
In caso di prestazioni insufficienti nella scuola professionale (insegnamento professionale e cultura generale) oppure nel corso interaziendale, il luogo di formazione interessato è tenuto a informare per iscritto le parti
contraenti e l’autorità cantonale.
3
Al ricevimento della comunicazione, il formatore ordina
i necessari provvedimenti. Le parti contraenti mettono
per iscritto decisioni e provvedimenti adottati.
4
Alla scadenza del termine prestabilito il formatore verifica l’efficacia dei provvedimenti e la riporta nel rapporto di formazione.
Sezione 8:
Procedura di qualificazione
Art. 18 Ammissione
1
È ammesso alla procedura di qualificazione chi ha assolto la formazione professionale di base:
a. secondo le disposizioni della presente ordinanza;
b. in un istituto di formazione autorizzato dal Cantone; o
c. al di fuori di un ciclo di formazione regolare e dimostra
di soddisfare i requisiti per l’esame finale.
2
Per l’ammissione alla procedura di qualificazione ai
sensi del capoverso 1 lettera c è necessario provare di
aver assolto almeno tre anni di esperienza professionale, dei cinque prescritti dall’articolo 32 OFPr, sotto la direzione di persone del mestiere ai sensi dell’OIBT.
Edizione 1.0
Art. 19 Oggetto, durata e svolgimento
1
Nella procedura di qualificazione si deve dimostrare di
aver acquisito le competenze di cui agli articoli da 4 a 6.
2
Nell’esame finale vengono esaminati i campi di qualificazione sotto elencati nel modo seguente:
a. lavoro pratico,
l’esame dura circa 20 ore. La persona in formazione deve dimostrare di essere in grado di eseguire, in modo
professionalmente corretto e adeguato alle necessità e
alla situazione, le attività richieste per un lavoro prestabilito o in situazioni date;
b. conoscenze professionali
l’esame dura circa 6 ore. L’esame è scritto oppure sia
scritto sia orale. Se si svolge un esame orale, la durata
massima è di un’ora e mezza.
c. Cultura generale,
per l’esame finale nel campo di qualificazione «cultura
generale» fa stato l’ordinanza dell’UFFT del 27 aprile
20065 sulle prescrizioni minime in materia di cultura generale nella formazione professionale di base.
Art. 20 Superamento, calcolo e ponderazione delle note
1
L’esame finale è superato se:
a. per il campo di qualificazione «lavoro pratico» viene
attribuito il 4 o una nota superiore; e
b. per il campo di qualificazione «conoscenze professionali» viene attribuito il 4 o una nota superiore; e
c. la nota complessiva raggiunge o supera il 4.
2
La nota complessiva è data dalla media, arrotondata a
un decimale, delle note dei singoli campi di qualificazione
dell’esame finale e della nota dei luoghi di formazione.
Vale la seguente ponderazione:
a. lavoro pratico: conta doppio;
b. conoscenze professionali: conta una volta sola;
c. nota dei luoghi di formazione: conta una volta sola;
d. cultura generale: conta una volta sola.
3
Per nota dei luoghi di formazione si intende la media
arrotondata a un decimale delle note relative
a. all’insegnamento professionale;
b. ai corsi interaziendali.
4
Per nota relativa all’insegnamento professionale si intende la media arrotondata alla nota intera o alla mezza
nota di tutte le note semestrali ottenute per l’insegnamento professionale.
5
Per nota relativa ai corsi interaziendali si intende la
media arrotondata alla nota intera o alla mezza nota delle prestazioni valutate.
Art. 21 Ripetizioni
1
La ripetizione della procedura di qualificazione è disciplinata dall’articolo 33 OFPr. Qualora debba essere ripetuto un campo di qualificazione, esso va ripetuto interamente.
2
Qualora si ripeta la procedura di qualificazione senza frequentare nuovamente l’insegnamento professionale o i
corsi interaziendali, per il calcolo della nota dei luoghi di
formazione restano valide le note conseguite in precedenza. Se si ripetono almeno due semestri di insegnamento professionale e gli ultimi due corsi interaziendali,
fanno stato le nuove note. Le nuove note possono anche essere conseguite singolarmente.
9
Formazione di base
Documento dell’apprendimento IE-1
Art. 22 Caso particolare
Per le persone che hanno assolto la formazione diversamente da quanto disciplinato dalla presente ordinanza, invece della nota dei luoghi di formazione si terrà in
considerazione quella del campo di qualificazione «conoscenze professionali» raddoppiata.
Sezione 9:
Attestazioni e titolo
Art. 23
1
Chi ha superato la procedura di qualificazione, riceve
l’attestato federale di capacità (AFC).
2
L’attestato federale di capacità conferisce al titolare il
diritto di avvalersi della designazione legalmente protetta di «installatrice elettricista AFC/installatore elettricista AFC».
3
Nel certificato delle note figurano:
a. la nota complessiva;
b. le note di ogni campo di qualificazione e la nota dei
luoghi di formazione.
Sezione 10:
Commissione svizzera per lo sviluppo
professionale e la qualità per installatori
elettricisti AFC
Art. 24
1
La Commissione svizzera per lo sviluppo professionale e la qualità per installatori elettricisti AFC ha la seguente composizione:
a. cinque rappresentanti dell’Unione svizzera degli installatori elettricisti (USIE);
b. un rappresentante dell’associazione svizzera istruttori elettricisti Schweizerischer Elektro-Instruktoren Verband (SEIV);
c. un rappresentante dell’associazione svizzera dei docenti di meccanica, elettronica e informatica Schweizerischer Maschinenbau-Elektro- und Informatikfachlehrer Verband (SMEIV);
d. un rappresentante, rispettivamente, della Confederazione e dei Cantoni.
2
Le regioni linguistiche devono essere adeguatamente
rappresentate.
3
La Commissione non rientra nel campo d’applicazione
dell’ordinanza del 3 giugno 1996 sulle commissioni6.
Essa si autocostituisce.
4
La Commissione ha i seguenti compiti:
a. adegua costantemente, ma almeno ogni cinque anni,
il piano di formazione di cui all’articolo 10 agli sviluppi
economici, tecnologici e didattici. A tal fine tiene conto
di eventuali nuovi aspetti organizzativi della formazione
professionale di base. Le modifiche devono essere approvate dai rappresentanti della Confederazione e dei
Cantoni di cui al capoverso 1 lettera d;
b. richiede all’UFFT modifiche della presente ordinanza,
qualora gli sviluppi osservati interessino disposizioni
della stessa, segnatamente le competenze di cui agli
articoli da 4 a 6.
10
Edizione 1.0
Sezione 11:
Disposizioni finali
Art. 25 Abrogazione del diritto previgente
1
Sono abrogati:
a. il regolamento del 1° febbraio 20007 concernente il
tirocinio e l’esame finale di tirocinio dei montatori elettricisti;
b. il programma del 1° febbraio 20008 per l’insegnamento professionale dei montatori elettricisti.
2
L’approvazione del regolamento del 1° gennaio 2000
concernente i corsi d’introduzione per montatori elettricisti è revocata.
Art. 26 Disposizioni transitorie
1
Le persone che hanno iniziato la formazione per montatori elettricisti prima del 1° gennaio 2007 la portano a
termine in base al diritto previgente.
2
Fino al 31 dicembre 2012, chi ripete l’esame finale di
tirocinio per montatore elettricista viene valutato, su richiesta, in base al diritto previgente.
Art. 27 Entrata in vigore
1
La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio
2007.
2
Le disposizioni concernenti la procedura di qualificazione, le attestazioni e il titolo (art. da 18 a 23) entrano
in vigore il 1° gennaio 2011.
20 dicembre 2006 Ufficio federale della formazione
professionale e della tecnologia
La direttrice: Ursula Renold.
RS 412.10
RS 412.101
3
RS 822.111
4
RS 412.101.241
5
SR.412.101.241
6
RS 172.31
7
FF 2000 2279
8
FF 2000 2279
1
2
Formazione di base
2.2
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Struttura delle competenze professionali
Gestione delle commesse
Rapporto con la clientela
Organizzazione e
competenza
1.
Compiti
e funzioni
aziendali
7.
Temi formativi
interdisciplinari
Ragionamento e azione
interdisciplinari
6.
Tecnica di
comunicazione
Impianti di comunicazione
Sviluppo persistente
Impianti coassiali
Tecnica dell’installazione e
tecnica della distribuzione
di energia
Materiali
Sicurezza sul lavoro
2.
Tecnica di
lavorazione
Impiego degli attrezzi e
degli apparecchi di lavoro
Manutenzione degli
attrezzi e degli apparecchi
di lavoro
Matematica
INSTALLATRICE
ELETTRICISTA
INSTALLATORE
ELETTRICISTA
AFC
5.
Tecnica degli
elettrosistemi
Tecnica dell’utilizzazione di
energia
Elettrotecnica
Tecnica di comando
Automazione di edifici
Documentazione di lavoro
Elettrotecnica
Elettronica
Tecnica di comunicazione
3.
Conoscenze
tecnologiche
di base
4.
Documentazione
tecnica
Tecnica specializzata
allargata
Documentazione per
l’impianto
Regole della tecnica
Indicazioni per l’interpretazione degli obiettivi di valutazione:
Tassonomia ( ): Per evidenziare la complessità gli obbiettivi di valutazione sono stati suddivisi
in tre livelli di esigenza. Questi corrispondono al modello della tassonomia a 6 livelli secondo
Bloom dove, per la semplificazione, i singoli livelli C sono riassunti in settori di tassonomia (detti
in seguito settore). Il settore 1 corrisponde alla tassonomia C1, il settore 2 corrisponde alla tassonomia C2 – C3 e il settore 3 corrisponde alla tassonomia C4-C6. La definizione dei settori
è citata in calce.
Anno di tirocinio [ ]: Gli obbiettivi di valutazione per l’azienda contengono indicazioni sul singolo momento della formazione professionale pratica. Queste indicazioni sono dati orientativi e
aiutano i formatori nella stesura del programma di formazione. Esempio: [2° anno]significa che
le persone in formazione imparano quanto prescritto nell’obiettivo di valutazione durante il 2°
anno e, in seguito, lo applicano e lo approfondiscono.
ICG: Diversi obiettivi di valutazione della scuola professionale di base hanno un rapporto diretto
con il compito in formazione dell’insegnamento in cultura generale (ICG) alla scuola professionale. Per evidenziare questi interfaccia i rispettivi punti sono contrassegnati con un simbolo.
Con queste raccomandazioni gli insegnanti in ICG dispongono di un o strumento supplementare per l’istruzione secondo quanto richiesto e uno stimolo per la cooperazione con gli insegnanti
di conoscenze professionali.
11
Formazione di base
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
2.3
Spiegazione del bilancio della situazione
2.3.1
Obiettivo della determinazione dello stato di formazione
La determinazione del bilancio della situazione avviene nel 2° semestre e, nel caso di prestazioni insufficienti delle persone in formazione, deve analizzare la loro situazione e prendere dei
provvedimenti. Se si può motivare che la persona in formazione non può raggiungere quanto
richiesto dalla formazione di base, a questo punto è eventualmente ancora possibile cambiare
professione con l’inizio del nuovo anno scolastico.
Nell’azienda di tirocinio la formatrice o il formatore è responsabile per l’attuazione della determinazione del bilancio della situazione.
2.3.2 Base per il bilancio della situazione
La determinazione del bilancio della situazione si basa sulle disposizioni dell’ordinanza sulla
formazione professionale di base (OFPr).
Ordinanza, Art. 17
Bilancio della situazione
1
Il bilancio della situazione si svolge nel corso del secondo semestre.
2
In caso di prestazioni insufficienti nella scuola professionale (insegnamento professionale e cultura generale) oppure nel corso interaziendale, il luogo di formazione interessato è tenuto a informare per iscritto le parti contraenti e
l’autorità cantonale.
3
Al ricevimento della comunicazione, il formatore ordina i necessari provvedimenti. Le parti contraenti mettono per
iscritto decisioni e provvedimenti adottati.
4
Alla scadenza del termine prestabilito il formatore verifica l’efficacia dei provvedimenti e la riporta nel rapporto di
formazione.
2.3.3 La determinazione del bilancio della situazione nella scuola professionale
Ordinanza, Art. 16
Documentazione delle prestazioni nella formazione scolastica e nella formazione
di base organizzata dalla scuola
Gli operatori della formazione scolastica e della formazione di base organizzata dalla scuola documentano le prestazioni delle persone in formazione nelle materie insegnate e consegnano loro una pagella alla fine di ogni semestre.
Per la determinazione del bilancio della situazione vengono riprese le note dalla pagella del primo semestre. Se le note medie in conoscenze professionali (CP) e/o in cultura generale (ICG)
raggiungono almeno la sufficienza (da nota 4.0), non occorrono particolari azioni.
Se tuttavia una o entrambe le note medie sono insufficienti, la scuola professionale informa
per iscritto le parti contraenti (rappresentante legale della persona in formazione e azienda di
tirocinio) e l’autorità cantonale.
In base a questa informazione la formatrice o il formatore professionale procede con i passi
necessari.
12
Formazione di base
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
2.3.4
La determinazione del bilancio della situazione nel corso interaziendale
Ordinanza, Art. 15
Documentazione delle prestazioni nei corsi interaziendali (CI)
Gli operatori dei corsi interaziendali documentano le prestazioni delle persone in formazione nei corsi frequentati.
Quale nota per la determinazione del bilancio della situazione si riprende la nota globale dal
primo corso interaziendale (CI-1). Il calcolo di questa nota globale viene fatto secondo le indicazioni del formulario USIE per la valutazione dei corsi interaziendali. La valutazione del CI-1 va
inviata alla persona in formazione entro 30 giorni dalla fine del corso. Le aziende di tirocinio ne
ricevono una copia.
Se la nota globale raggiunge almeno la sufficienza (da nota 4.0), non occorrono particolari
azioni. Altrimenti la direzione del corso interaziendale informa per iscritto le parti contraenti
(rappresentante legale della persona in formazione e azienda di tirocinio) e l’autorità cantonale.
In base a questa informazione la formatrice o il formatore professionale procede con i passi
ne-cessari.
2.3.5 L’attuazione della determinazione del bilancio della situazione
nell’azienda di tirocinio
Subito all’inizio della formazione di base la persona in formazione viene informata dalla formatrice/dal formatore professionale sui componenti essenziali della determinazione del bilancio
della situazione.
La formatrice/Il formatore professionale procede alla determinazione del bilancio della situazione appena è a conoscenza delle singole note del primo semestre della scuola professionale (conoscenze professionali e cultura generale) e del primo corso interaziendale (CI-1). Se le
tre note raggiungono la sufficienza (da nota 4.0), il bilancio della situazione è sostanzialmente
soddisfatto. Se tuttavia una o più di queste note risultano insufficienti, la formatrice/il formatore professionale decide come procedere ulteriormente. Ciò potrebbe comportare i seguenti
passi:
1. Discutere la situazione con la persona in formazione. I punti più importanti vengono
verbalizzati.
2. Discutere la situazione e considerare i possibili provvedimenti con l’insegnante
responsabile della scuola professionale e/o del corso interaziendale. I punti più importanti
vengono verbalizzati.
3. Discutere la situazione con i genitori o con il rappresentante legale.
I punti più importanti vengono verbalizzati.
13
Formazione di base
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
4. Prendere la decisione base: si può continuare con la formazione di base? Si / No
Se no: preavvisare all’ufficio cantonale per la formazione professionale
lo scioglimento del contratto di tirocinio;
Se si: in accordo con l’insegnante responsabile della scuola professionale
e/o del corso interaziendale definire i provvedimenti del caso.
5. Informare la persona in formazione e i genitori circa la continuazione/lo scioglimento
del contratto di tirocinio. Di regola la continuazione della formazione di base sottostà
a certe condizioni:
– provvedimenti interni all’azienda
– lezioni di ricupero
– disponibilità della persona in formazione a cambiare il comportamento
– cambiamento del comportamento della persona in formazione nell’ambito sociale
– …
Le condizioni vengono fissate per iscritto. La scuola professionale, la direzione
el corso interaziendale e l’ufficio cantonale ne ricevono una copia.
6. Dopo un periodo da definire va verificata l’efficacia dei provvedimenti adottati
e annotata sul rapporto di formazione. Al raggiungimento dell’obiettivo la procedura
è ultimata.
L’ufficio cantonale è a disposizione per consigliare e, in veste di supervisore di tirocinio incaricato, nel caso di stati di formazione insufficienti può richiedere in ogni momento informazioni circa
i provvedimenti adottati e la loro efficacia. È perciò di grande aiuto se la formatrice/il formatore
professionale documenta per iscritto le cose salienti.
Indipendentemente dalla determinazione dello stato di formazione la formatrice/il formatore
professionale è tenuto a redigere un rapporto sulla formazione . Detto rapporto può essere
impugnato quale ulteriore elemento al momento di prendere dei provvedimenti nel caso di determinazioni dello stato di formazione insufficienti.
Ordinanza, Art. 14
Rapporto di formazione nell’azienda
Il formatore rileva in un rapporto lo stato di formazione della persona e lo discute con quest’ultima almeno una volta
al semestre.
14
Formazione di base
2.4
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Formulario per la determinazione
del bilancio della situazione
Questo formulario deve essere compilato dal formatore/dalla formatrice professionale nell’azienda di tirocinio
(Ordinanza sulla formazione professionale di base del 20.12.2006, articolo 17)
Formulario per la determinazione del bilancio della situazione
Riassunto delle prestazioni:
1. Nota conoscenze profess. (1° sem.)
– Nota materia 1:
– Nota materia 2:
– Nota materia 3:
2. Nota cultura generale (1° semestre)
3. Nota corso interaziendale (CI-1)
}
Se tutte le 3 note sono sufficienti
(dalla nota 4.0), lo stato di formazione
è raggiunto.
raggiunto:
non raggiunto:
1. passo: Rilievo della situazione, appunti inerenti il colloquio con:
Persona in formazione:
Data:
Docente della scuola profess.:
Nome:
Data:
Capo corso interaziendale:
Nome: Data:
15
Formazione di base
Documento dell’apprendimento IE-1
2. passo: Provvedimenti, accordi sugli obiettivi e termini:
Edizione 1.0
Termine / responsabile
Data:
Firme:Formatore/-trice
Copia a:
o Scuola professionale
o Vigilanza (ufficio cantonale)
Persona in form.
(rappresentante legale)
o Corso interaziendale
o Persona in formazione (rappresentante legale)
3. passo: Verifica dei provvedimenti dopo il termine stabilito:
Data:
Firme:Formatore/-trice
Copia a:
o Scuola professionale
o Vigilanza (ufficio cantonale)
16
Persona in form.
(rappresentante legale)
o Corso interaziendale
o Persona in formazione (rappresentante legale)
Formazione di base
2.5
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Procedura di qualificazione
Arrotondamento delle note
Materia
Posizioni
Posizioni
Settori PQ
Nota globale
Arront. 0.5
Arront. 0.5
Arront. 0.5
Arront. 0.1
Arront. 0.1
Valutazione lavoro pratico (LP):
EFT
Compiti e funzioni aziendali; Tecnica di lavorazione
Nota 1
[1x]
Documentazione tecnica
Nota 2
[1x]
Tecnica degli elettrosistemi
Nota 3
[4x]
Tecnica di comunicazione
Nota 4
[2x]
Nota LP [2x]
Valutazione conoscenze professionali (CP):
EFT
Tecnica di lavorazione
Nota 1
[1x]
Conoscenze tecnologiche di base
Nota 2
[1x]
Documentazione tecnica
Nota 3
[2x]
Tecnica degli elettrosistemi
Nota 4
[2x]
Tecnica di comunicazione
Nota 5
[1x]
Nota CP [1x]
Valutazione corsi interaziendali (CI):
CI-1
CI-2 fino a 4
Lavori eseguiti
Nota 1
[2x]
Esame finale
Nota 2
[2x]
Nota CI-1
Competenze M&S
Nota 3
[1x]
Nota CI-2
Esame d’entrata
Nota 1
[2x]
Nota CI-3
Lavori eseguiti
Nota 2
[2x]
Competenze M&S
Nota 3
[1x]
Nota di pratica
CI
Nota globale
Nota CI-4
Nota di pratica
[1x]
Valutazione scuola professionale (Insegnamento professionale, materia IP):
Sem. 1 fino a 4 Tecnica di lavorazione
Nota 1
Conoscenze tecnolog. di base
Nota 2
Documentazione tecnica
Nota 3
Sem. 5 fino a 8 Documentazione tecnica
Nota 1
Tecnica degli elettrosistemi
Nota 2
Tecnica di comunicazione
Nota 3
Nota di pratica
CI
Valutazione scuola professionale (Insegnamento in cultura generale ICG):
Sem. 1 - 6 + 8
Sem. 7
EFT
Lingua e comunicazione
Nota 1
So cie tà
Nota 2
Nota di pratica
CI
Lavoro approfondito (LA)
Nota LA
Esame finale (EF)
Nota EF
Nota ICG [1x]
17
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
3.
Conoscenze di base
per la sicurezza
3.1
Dispositivi di protezione individuale DPI
18
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
19
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Utensili a mano
▲
Controllare periodicamente
lo stato degli utensili a mano
(lame di taglio, manici,
punti di presa, ecc.).
▲
Non utilizzate gli utensili in
modo improprio, ad es. non
servitevi di una chiave come
se fosse un martello.
▲
Gli utensili appuntiti e acuminati devono essere protetti se
trasportati in una sacca appesa
al corpo.
1
Anche i professionisti si proteggono
▲
▲
Voi, in quanto professionista,
li indossate.
▲
20
Il vostro superiore vi mette
a disposizione i necessari
dispositivi di protezione
individuale (DPI).
Importante: sostituire i DPI
difettosi.
Conoscenze di base per la sicurezza
3.2
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Emergenze, cosa fare?
Sostanze pericolose
Amianto
Non toccate l’amianto!
Rispettate le prescrizioni imperative
di protezione personale e di gestione
dei rifiuti!
Isolanti fibrosi con formazione
di polvere (per es.)
• Lana di vetro
•
•
•
Sostanze chimiche
della costruzione Bitumi
Cemento
Schiuma di poliuretano
• Decalcificante
• Solventi d’urina
•
•
•
•
•
•
•
Detergenti
Antigelo
Sostanze refrigeranti
Oli refrigeranti
Colle
Schiume d’espansione
Lubrificanti
Le prescrizioni sulla sicurezza sono rispettate
nella manipolazione di queste sostanze?
!
!
Portare l’equipaggiamento
personale di sicurezza.
Rispettare le prescrizioni imperative
di protezione personale
e di gestione dei rifiuti del fornitore.
!
Consultare i fogli di sicurezza
dei prodotti.
21
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
Fibre di ceramica
• Evitare qualsiasi contatto delle
fibbre di ceramica con la pelle,
gli occhi, la bocca e le vie
respiratorie.
• Rispettare le prescrizioni imperative di protezione personale
e
di gestione dei rifiuti.
• Portare l’equipaggiamento
personale di sicurezza: guanti,
occhiali di protezione chiusi,
soprabito con cappuccio,
maschera per la polvere FFP2.
• Non mettere in contatto l’abbigliamento di sicurezza con i
normali abiti da lavoro o con gli
abiti da strada.
• Igiene personale (doccia, lavare le mani).
22
Edizione 1.0
Vapori e polveri
• Il rilascio di polveri va ridotto
al minimo.
• Sono state prese le misure che
evitano il rilascio di vapori o
polveri e la loro eventuale inalazione?
• Utilizzare se possibile pitture e
prodotti sigillanti privi di solventi.
• Assicurare una sufficiente ventilazione naturale o artificiale.
• Nei laboratori, se possibile installare sul posto dispositivi
d’inspirazione.
• Indossare occhiali protettivi e,
in caso di irritazione, anche una
maschera per proteggere le vie
respiratorie FFP2.
• Badare alla propria igiene personale (doccia, lavaggio delle
mani).
Conoscenze di base per la sicurezza
3.3
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Primi soccorsi
1 “scuotere” le spalle della vittima
2 Chiedere “come va?”
3 Evitare movimenti bruschi
Non cosciente
Non respira o
respirazione anomala
(solo boccheggi)

Attivare la risposta
di emergenza
Chiamare 144

Premere fo
rt e
Iniziare la RCP
Posiziona le mani sulla
metà inferiore dello sterno
(linea dei capezzoli)

Cercare un
defibrillatore,
mettere in posizione
supina

e
nt
Verificare il ritmo/erogare
scarica se indicato
Ripetere ogni 2 minuti
mere rapi
d
a
Pre
m
e
30 compressioni profonde e veloci (almeno 100/min) con
tempo compressione rilascio 1:1 riducendo al minimo le
interruzioni delle compressioni toraciche rilasciando completamente il torace ad ogni compressione
Accendere e collegare il DAE
appena disponibile

Seguire le indicazioni del DAE

Ritmo non
defibrillabile

Ritmo
defibrillabile


BLS fino
all’arrivo di
aiuto professionale
Defibrillazione
1 volta

Riprendi per
5 cicli 30:2
(2 minuti)
finché il
paziente
non respira
normalmente
o si muove
23
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Situazione di emergenza e primi soccorsi
1
▲
Sapete a chi rivolgervi in caso
di emergenza? Tenete i numeri
di emergenza a portata di mano
e ben visibili vicino ai telefoni.
▲
Non spostate in nessun caso
le persone infortunate, eccetto
nei casi di estremo pericolo.
▲
Se entrate in contatto con
sostzanze causticanti, risciac­
quate gli occhi e la pelle
immediatamente con acqua
abbondante per 10-15 min.
Poi contattate un medico.
Avvertire!
Chi
chiamare
Cos’è accaduto
Dove è successo
Quando è capitato
Quante persone sono coinvolte
Ambulanza
Pompieri
Polizia
Rega
Intossicazione
144
118
117
1414
145
(Lasciare un numero telefonico LIBERO)
24
Conoscenze di base per la sicurezza
3.4
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Sicurezza sul lavoro
Le scale possono rivelarsi molto insidiose
Ogni anno circa 6’000 persone
sono vittime di infortuni causati
da una caduta dalle scale. Prestate
attenzione ai seguenti punti.
▲
Verificate le scale prima dell’uso.
Non utilizzate scale difettose.
▲
Salite o scendete le scale tenendovi con ambedue le mani.
1
▲
2 Calzate scarpe comode e adatte
all’attività che state svolgendo.
▲
3 Fissate l’estremità superiore ­della
scala contro il pericolo di rovesciamenti. Essa deve ­sporgere
di almeno un metro ­oltre il piano
di accesso superiore.
▲
Non salite mai sugli ultimi tre
pioli in alto.
Scale
Le scale doppie si rovesciano
lateralmente con molta facilità
e pertanto non vanno mai appog­
giate ai muri.
1
▲
In caso di sollecitazioni orizzontali (ad es. quando si lavora con
il trapano) è melgio utilizzare una
scala semplice o un treppiedi.
▲
Se siete impegnati in lavori
lunghi e pesanti è bene non
utilizzare nessuna scala, bensì
un ponteggio mobile.
▲
Non salite mai sugli ultimi tre
pioli in alto.
25
Documento dell’apprendimento IE-1
4.
Valutazione dell’apprendimento
4.1
Controllo degli obiettivi dell’apprendimento
della formazione pratica
Colloqui semestrali:
1° anno
d’apprendistato
1.2.1a
26
Data
Visto
formatore
Visto persona
in formazione
Tenuta di una
documentazione
di formazione
1° semestre
si o
no o
2° semestre
si o
no o
Rapporto con la clientela
Le installatrici elettriciste e gli
installatori elettricisti sono interessati
a obiettivi imprenditoriali definiti e li
sostengono, incontrando
cortesemente i clienti, accettando e
applicando le loro richieste in
prodotti e soluzioni di massima
efficienza energetica possibile, in
base ai colloqui di consulenza e di
vendita.
1.2.2a
Piano di formazione Ed. 2006/USIE
Edizione 1.0
Data della valutazione dell’acquisizione
Non
acquisito
In via di
acquisizione
Acquisito
Osservazione
Le persone in formazione impiegano l’ideale e agiscono secondo i suoi principi
>
ha ricevuto indicazioni sul
modo di agire all’interno
dell’azienda
>
ha ricevuto attrezzatura
>
attrezzatura viene
controllata e mantenuta
regolarmente
>
ha capacità di lavorare in
gruppo
Le persone in formazione spiegano le disposizioni aziendali circa il compor­tamento con la clientela
>
saluto
>
presentarsi al cliente
>
ordine e pulizia
>
l’abbigliamento è consone
alle diverse situazioni
Valutazione dell’apprendimento
1.3.1a
Organizzazione e competenza
Le installatrici elettriciste e gli
installatori elettricisti considerano le
competenze e le dipendenze da uffici
esterni relative all’esecuzione e alla
messa in esercizio di impianti elettrici.
2.1.4a
Edizione 1.0
Data della valutazione dell’acquisizione
Non
acquisito
In via di
acquisizione
Acquisito
Osservazione
Le persone in formazione spiegano, mediante un loro organigramma, i vari settori di attività, le funzioni e le responsabilità nell’azienda
>
è in grado di spiegare l’organigramma dell’azienda
>
conosce le funzioni del
personale impiegato in
azienda
>
conosce le proprie
responsabilità e quelle del
personale in azienda
Materiali
Durante la loro attività, le installatrici
elettriciste e gli installatori elettricisti
osservano le legalità chimiche,
qualora fossero importanti per la loro
pratica professionale. Tengono conto
delle caratteristiche dei materiali
secondo lo scopo del loro impiego e
provvedono a uno smaltimento
rispettoso dell’ambiente
2.1.5a
Documento dell’apprendimento IE-1
Data della valutazione dell’acquisizione
Non
acquisito
In via di
acquisizione
Acquisito
Osservazione
Le persone in formazione prendono le dovute precauzioni nell’uso di materie pericolose (per es. detergenti, amianto, lampade
fluorescenti, ecc.)
>
ha già ricevuto le istruzioni
sull’uso di materiali
pericolosi che si possono
trovare in azienda
>
ha già ricevuto le istruzioni
per il trattamento delle
diverse sostanze
pericolose (lampada
fluorescenti, ecc.)
>
ha già con sé le disposizioni
in materia di amianto
Le persone in formazione smaltiscono apparecchi elettrici, prodotti chimici e veleni secondo le direttive e le prescrizioni.
>
è in grado di separare in
modo adeguato il
materiale destinato allo
smaltimento
>
sa riconoscere e
identificare le diverse
lampadine per lo
smaltimento
>
è capace di spiegare i vari
componenti usati
27
Valutazione dell’apprendimento
2.2.4a
2.2.3a
2.2.2a
2.2.1a
Sicurezza sul lavoro
Le installatrici elettriciste e gli
installatori elettricisti si proteggono
secondo le esigenze del genere di
lavoro le situazioni sul posto di lavoro
con abiti di lavoro adeguati e
indossano l’equipaggiamento di
protezione personale. Si comportano
secondo le disposizioni dell’azienda di
tirocinio e della SUVA. In caso d’infortunio reagiscono correttamente e
prestano i primi soccorsi
28
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Data della valutazione dell’acquisizione
Non
acquisito
In via di
acquisizione
Acquisito
Osservazione
Le persone in formazione citano la persona responsabile per la sicurezza sul lavoro all’interno dell’azienda di tirocinio.
>
conosce la persona
responsabile in materia di
sicurezza nell’azienda
>
vengono eseguite le
istruzioni in materia di
sicurezza
>
conosce il regolamento
interno dell’azienda
>
utilizza in modo corretto i
mezzi di protezione
Le persone in formazione usano coscienziosamente l’equipaggiamento di protezione personale sul posto di lavoro.
>
viene utilizzato
l’abbigliamento di lavoro
>
casco DPI
>
scarpe di sicurezza DPI
>
occhiali di protezione DPI
>
mascherina DPI
>
tamponi auricolari,
cuffie DPI
>
guanti di protezione DPI
Le persone in formazione sollevano e spostano carichi secondo i fogli informativi della Suva.
>
conosce le regole per il
sollevamento pesi
>
conosce altri mezzi per
sollevamento pesi
Le persone in formazione riconoscono i pericoli elettrici e non elettrici durante i lavori d’installazione e li evitano.
>
conosce le basi per
prestare i primi soccorsi
>
conosce le regole in casi
d’incendi elettrici
>
è in grado a seconda del
tipo di lavoro a prepararsi
in caso di incidente
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
2.2.6a
2.2.5a
Non acquisito In via di
acquisizione Acquisito Edizione 1.0
Osservazione
In caso d’infortunio e d’incendio le persone in formazione reagiscono secondo l’organiz­zazione d’emergenza aziendale
prestano i primi soccorsi.
>
in caso di urgenze sa chi
contattare o chiamare
>
conosce il concetto di
sicurezza
Le persone in formazione agiscono nella sfera aziendale e privata secondo le regole comportamentali per la protezione e la
cura della salute.
>
consuma bevande
alcoliche
>
non fa uso di sostanze
stupefacenti
29
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Non acquisito 2.3.3a
2.3.2a
2.3.1a
Impiego degli attrezzi e degli
apparecchi di lavoro
Le installatrici elettriciste e gli
installatori elettricisti scelgono
l’attrezzo appropriato per ogni
singolo lavoro e usano macchine e
attrezzature conformi al materiale da
lavorare. Per tutti i lavori impiegano
efficacemente i dispositivi di
sicurezza e si comportano secondo
le direttive della SUVA e osservano
le soluzioni di branca.
30
In via di
acquisizione Acquisito Edizione 1.0
Osservazione
Data della valutazione dell’acquisizione
Non
acquisito
In via di
acquisizione
Acquisito
Osservazione
Le persone in formazione citano la persona responsabile per la sicurezza sul lavoro all’interno dell’azienda di tirocinio.
>
conosce il metodo di
tracciatura dei lavori
preliminari di montaggio
verticale, orizzontale,
distanze
>
conosce le varie quote di
tracciamento per i diversi
apparecchi
Le persone in formazione lavorano i muri mediante scalpellatura, fresatura, carotaggio o foratura. Con queste tecniche di
lavoro praticano scanalature, fori o attraversamenti.
>
riconosce i tipi di
materiale pietra, mattoni,
calcestruzzo, gesso, ecc.
>
uso appropriato dei
utensili per fresature e
scanalature
>
conosce le diverse
profondità per i lavori di
scanalatura per la posa di
apparecchi e tubi
Le persone in formazione eseguono i lavori di rattoppo usuali nella professione o, se occorre, danno le necessarie istruzioni a
altri artigiani (per es. muratore).
>
conosce la tecnica per i
lavori di rattoppo o
chiusura per le opere
eseguite
>
conosce i vari materiali
usati per il rattoppo o
chiusura
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
2.3.8a
2.3.7a
2.3.4a
Non acquisito In via di
acquisizione Acquisito Edizione 1.0
Osservazione
Le persone in formazione impiegano gli attrezzi e gli apparecchi adeguati per i lavori di montaggio e di installazione.
>
sa usare correttamente
nome per le attrezzature e
macchinari
>
sa come usare le
attrezzature di lavoro
>
esegue la piccola
manutenzione delle
attrezzature
>
conosce i vari apparecchi
(trapani a percussione,
frese, smeriglio, seghetto
alternativo, avvitatori,
dispositivi,ecc.)
Le persone in formazione spiegano i dispositivi di sicurezza di attrezzi e apparecchi, giustificano i loro vantaggi e li impiegano
in modo efficace.
>
riconosce i pericoli per
singolo attrezzatura e
apparecchi
>
viene usata la tasca di
lavoro porta attrezzi
>
è in grado di assicurare i
dovuti provvedimenti in
caso di mal
funzionamento di un
apparecchio o
macchinario
Le persone in formazione impiegano scale e impalcature e le assicurano secondo le indicazioni della SUVA.
>
riconosce i pericoli per
l’utilizzo delle scale
31
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
32
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
33
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
34
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
35
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
36
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
37
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
38
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
39
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
40
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
41
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
42
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
43
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
44
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
45
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
46
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
47
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
48
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
49
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
50
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
51
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
52
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
53
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
54
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
55
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
56
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
57
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
58
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
59
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
60
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
61
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
62
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
63
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
64
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
65
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
66
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
67
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
68
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
69
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
70
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
71
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
72
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
73
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
74
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
75
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
76
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
77
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
78
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
79
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
80
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
81
Valutazione dell’apprendimento
4.2
Settimana dal
Giorno
Documento dell’apprendimento IE-1
Attività giornaliere
al
Descrizione dei lavori
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Settimana dal
Giorno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
82
al
Descrizione dei lavori
Edizione 1.0
Valutazione dell’apprendimento
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Disegno schizzo (eventuali prospetti, fotografie) inerenti al lavoro eseguito
Data e visto dell’apprendista
Data e visto del formatore
83
Valutazione dell’apprendimento
4.3
Data
84
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Comunicazione del formatore, del datore di lavoro,
o della persona in formazione
Comunicazione
Firma del formatore
o datore di lavoro
Firma del rappresentante
legale
Valutazione dell’apprendimento
Data
Comunicazione
Documento dell’apprendimento IE-1
Firma del formatore
o datore di lavoro
Edizione 1.0
Firma del rappresentante
legale
85
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
5.
Sigle e abbreviazioni
5.1
Abbreviazioni tubi, scatole accessori di fissaggio,
canali d’installazione
Sigla
Descrizione
Dove viene usato
Tubi
ThF M20
Tubo semirigido
15°C…+60°C
Sigla
Descrizione
in Polietilene, arancio, 750N, T
Scatole, scatole di derivazione, tasselli, materiale di fissaggio, accessori
86
Per lavoro sotto muro ad incasso
Dove viene usato
Sigle e abbreviazioni
Sigla
Documento dell’apprendimento IE-1
Descrizione
Edizione 1.0
Dove viene usato
Canali d’installazione
87
Sigle e abbreviazioni
5.2
Sigla
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Abbreviazioni messa a terra, dispersore, equipotenziale
Descrizione
Dove viene usato
Messa a terra, dispersore
Sigla
Descrizione
Sistema equipotenziale
88
Dove viene usato
Sigle e abbreviazioni
5.3
Sigla
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Abbreviazioni cavi, conduttori
Descrizione
Dove viene usato
Cavi, fili corrente forte
Sigla
Descrizione
Dove viene usato
Cavi, fili corrente debole
89
Sigle e abbreviazioni
5.4
Sigla
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Abbreviazioni apparecchi finiture
Descrizione
Dove viene usato
Descrizione
Dove viene usato
Interruttori
Sigla
Dispositivi d’innesto fissi (prese)
90
Sigle e abbreviazioni
Sigla
Documento dell’apprendimento IE-1
Descrizione
Edizione 1.0
Dove viene usato
Dispositivi d’innesto mobili (spine / controspine)
Sigla
Descrizione
Dove viene usato
DPS (dispositivi di protezione di sovracorrente)
91
Sigle e abbreviazioni
5.5
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Generi di protezione
Materiale usuale
asciutto
L’umidità relativa non supera il 75%.
Non si considera l’effetto di condensazione.
[ Loc. d’abitazione, uffici, cucine e sale da bagno non prof
IPX0
Umidità relativa tra il 75 e il 90%.
Creazione di grosse gocce su superfici molto fredde.
[ Cucine e sale da bagno professionali, celle di congelamento.
IPX1
L’umidità relativa supera il 90%. Creazione di acqua di condensazione
su superfici gelate. Protezione contro lo sgocciolamento fino a
60° d’inclinazione.
[ Solo per lampade, lampade esterne…
IPX3
Protetto contro
lo sgocciolamento
Umido
Protetto contro
la pioggia
Bagnato
Protetto contro
gli spruzzi d’acqua
Bagnato
A prova di spruzzi d’acqua da tutte le direzioni (involucro).
[Stabilimenti balneari, macellerie, autolavaggi…
IPX4
Protetto contro
i getti d’acqua
Bagnato
A prova di getti d’acqua da tutte le direzioni.
[Lavanderie, cantine, stazioni di lavaggio.
IPX5
Protetto contro gli
effetti
d’immersione
Bagnato
Protezione contro gli effetti dell’immersione.
[Cantine bagnate, zone inondate
Protetto contro
gli effetti della
pressione
di immersione
Sott’acqua
Resistente
alla corrosione
Corrosivo
Protezione contro agenti corrosivi.
[Stalle, impianti di depurazione…
Protetto contro
la polvere
Polveroso
Protezione contro il deposito di polvere.
[Cave, acciaierie, fonderie...
IP5X
Protetto contro
la penetrazione
di polvere
Polveroso
Protezione contro la penetrazione di polvere.
[Segherie, falegnamerie, fienili, mulini...
IP6X
Protetto contro
l’esplosione
Esplosivo
Protezione contro gli effetti di agenti esplosivi.
[Cabine di verniciatura, depositi di carburante, aziende chimiche...
Resistente
al calore
Caldo
Temperatura ambiente T > + 40 °C.
[Caldaie, fonderie...
Resistente
al freddo
Freddo
Temperatura ambiente T < - 5 °C.
[Celle di refrigerazione, stazioni di montagna...
Isolazione
speciale
Protezione contro gli effetti di una prolungata immersione (pmax = 50
N/cm2). Il materiale è ermetico.
[Illuminazione subacquea, piscine, pompe…
IPX7
IPX8
Mezzi di servizio con una isolazione
di protezione di 4 kV.
[Trapani, frullatori, saldatori
Grado di Protezione IP : il codice IP ( International Protection ) è una convenzione definita nella norma EN 60529 per individuare il
grado di protezione degli involucri dei dispositivi elettrici ed elettronici ( tensione nominale fino a 72.5 kV ) contro la penetrazione di agenti esterni di natura solida o liquida. Al prefisso IP vengono fatte seguire due cifre :
92
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
6.Terminologia
Proprietario di azienda
Il proprietario dell’azienda corrisponde al gestore responsabile di un impianto elettrico. Questi può essere la direzione di gestione, il proprietario, il gerente o l’affittuario. Egli ha il potere decisionale sugli impianti dell’azienda
ed è quindi anche responsabile per la sicurezza.
Incaricato della sicurezza
La persona che mette in pratica il concetto della sicurezza negli impianti dell’azienda. Egli affianca il responsabile
per la sicurezza come consulente e verifica se nell’esercizio sono rispettate le esigenze prescritte per legge.
Persona del mestiere
La persona che secondo l’art. 8.1 della OIBT è del mestiere, che cioè di regola ha superato l’esame superiore di
maestro installatore elettricista (esame di maestria). Una ditta di installazione deve occupare almeno una persona del mestiere per potere ottenere un’autorizzazione generale di installare.
Persona esperta / specialista elettrico
La persona con formazione di base in elettrotecnica e con esperienza nella manipolazione dei dispositivi elettrotecnici (OCF art. 3) La persona esperta corrisponde alle persona formata ed esperta secondo EN 50110-1
(par. 3.2.3). Essa è in grado di riconoscere ed evitare i pericoli che presenta l’elettricità.
Una persona senza formazione di base in elettrotecnica può essere istruita ulteriormente con l’esperienza e
formazione, (5 anni di pratica), in modo che può essere dichiarata come esperta dopo un esame da parte dell’azienda (STI 407).
Persona addestrata / persona subordinata elettrica
La persona senza formazione di base in elettrotecnica, la quale può eseguire attività limitate, descritte esattamente nell’impianto a corrente forte e conosce le condizioni locali e le misure di protezione da adottare (OCF,
art. 3). La persona addestrata corrisponde alla persona formata ed istruita secondo EN 50110-1 (par.
3.2.4). La persona formata ed istruita deve essere istruita da uno specialista in modo di essere in grado di evitare
i pericoli che presenta l’elettricità.
93
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
Indice della terminologia
1
2
3
Dati specifici degli impianti
Tensioni e correnti
Folgorazione elettrica e misure
di sicurezza
4 Messa a terra e collegamento
5 Circuiti elettrici di corrente
6 Condutture (sistemi di cavi
e delle condutture)
7 Altri mezzi di servizio
8 Sezionamento e manovra
9 Capacità delle persone
10 Impianti in generale
94
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
1
1.1
Dati specifici degli impianti
Impianto elettrico
Insieme dei mezzi elettrici di servizio
con i parametri convenuti per l’assolvimento di determinate finalità.
1.2
Origine dell’impianto elettrico
Punto in cui l’energia elettrica viene
alimentata nell’impianto elettrico.
1.6
1.7
1.3
Temperatura ambiente
Temperatura media dell’aria o di altro media nell’ambiente che circonda
mezzi elettrici di servizio.
Nota:
In fase di rilevamento della temperatura ambiente, lo strumento di misura/il sensore va schermato da correnti
d’aria e calore d’irraggiamento.
1.4
1.5
Sistema di alimentazione elettrica
per servizi di sicurezza
Impianto elettrico destinato a conservare la funzionalità di mezzi elettrici di
servizio, che sono di fondamentale importanza:
– per la sicurezza e la salute di persone
ed animali d’utilità e/o
–per evitare danni ambientali e danni ad altri mezzi di servizio, laddove
l’impedimento di danni ambientali e
l’impedimento di danni ad altri mezzi
di servizio sia richiesto da normative
giuridiche nazionali.
Nota:
L’impianto elettrico a fini di sicurezza
include la fonte di energia elettrica e i
circuiti di corrente elettrica fino ai morsetti dei mezzi elettrici di servizio. In determinati casi può comprendere anche
i mezzi di servizio.
Sorgente elettrica per servizi di sicurezza
Fonte di energia elettrica, destinata ad
essere utilizzata come parte di un impianto elettrico con finalità di sicurezza.
Edizione 1.0
Circuito elettrico per servizi di sicurezza
Circuito di corrente elettrica, destinato
ad essere utilizzato come parte di un
impianto elettrico con finalità di sicurezza.
Sistema di alimentazione elettrica
di sostituzione
Impianto di alimentazione elettrica,
destinato a mantenere la funzionalità
di un impianto elettrico o di una o più
parti di un impianto in caso d’interruzione della corrente abitualmente fornita, per motivi diversi dalle finalità di
sicurezza.
1.8
Sorgente elettrica di sostituzione
Fonte di energia elettrica, destinata a
mantenere la funzionalità di un impianto elettrico o di una o più parti di un
impianto in caso d’interruzione della
corrente abitualmente fornita, per motivi diversi dalle finalità di sicurezza.
1.9
Passaggio per servizio
Passaggio utilizzato per le operazioni,
quali inserimento, comando, regolazione di dispositivi elettrici.
1.10 Passaggio per manutenzione
Passaggio utilizzato per accedere a
mezzi elettrici di servizio per la loro manutenzione.
2
2.1
2.2
Tensioni e correnti
Tensione di dimensionamento (di
un impianto elettrico)
Tensione che individua l’impianto elettrico o una parte dell’impianto elettrico.
Tensione di guasto
Tensione tra un dato punto di dispersione e il potenziale di riferimento in
caso di guasto all’isolamento.
Voltage between a given point of fault
and reference earth resulting from an
insulation fault
95
Conoscenze di base per la sicurezza
Edizione 1.0
2.3
Tensione di contatto presunta
Tensione tra parti conduttrici che è possibile toccare simultaneamente, quando
tali parti conduttrici non sono toccate da
una persona o da un animale.
2.10 Corrente di impiego (di un circuito
di corrente)
Corrente che un circuito elettrico deve
condurre nel funzionamento privo di disturbi.
2.4
Limite convenzionale della tensione di contatto presunta
Valore massimo convenuto della tensione di contatto non influenzata, che
può sussistere senza limiti di tempo in
condizioni stabilite d’influenze esterne.
2.11 Corrente di guasto
Corrente che fuoriesce da un punto di
dispersione a causa d’un guasto all’isolamento.
2.5
Tensione di contatto
Tensione tra parti conduttrici, quando
quest’ultime sono toccate simultaneamente da una persona o da un animale.
Nota:
Il valore della tensione di contatto
può essere sensibilmente influenzato
dall’impedenza della persona o dell’animale, che si trova in contatto elettrico con queste parti conduttrici.
2.6
2.7
Tensione conduttore polare - conduttore polare
Tensione tra due conduttori polari in un
punto dato di un circuito di corrente.
Tensione conduttore polare - conduttore di neutro
Tensione tra un conduttore polare e il
conduttore di neutro in un punto dato
di un circuito a corrente alternata.
2.8
Tensione conduttore polare - terra
Tensione tra un conduttore polare e il
potenziale di riferimento in un punto
dato di un circuito di corrente.
2.9
Potenziale del terreno per rapporto
alla terra
Tensione tra un punto stabilito sulla
superficie del terreno e il potenziale di
riferimento.
96
Documento dell’apprendimento IE-1
2.12 Corrente di contatto
Corrente attraverso il corpo di una
persona o di un animale, quando questo corpo tocca una o più parti di un
impianto elettrico o di un mezzo elettrico di servizio.
Nota:
A condizione che queste parti siano
conduttrici e sotto tensione.
2.13 Portata di corrente permanente
ammissibile
Valore massimo della corrente che
un conduttore, un dispositivo o un’apparecchiatura può condurre in modo
continuo in condizioni stabilite, senza che la temperatura stabilizzata del
conduttore, del dispositivo o dell’apparecchiatura superi un valore limite
stabilito.
2.14Sovracorrente
Corrente che supera il valore di dimensionamento della corrente.
Nota:
Per i conduttori, il valore di dimensionamento della corrente corrisponde al
carico ammissibile di corrente permanente.
2.15 Corrente di sovraccarico
Sovracorrente che si forma in un circuito elettrico che non è dovuta ad un
cortocircuito o ad un guasto a terra.
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
2.16 Corrente di cortocircuito
Corrente nel caso di un cortocircuito.
2.17 Corrente convenzionale di funzionamento
Valore della corrente elettrica che, entro
un tempo di durata stabilita, porta allo
scatto di un dispositivo di protezione.
2.18 Corrente convenzionale di non
funzionamento
Valore della corrente elettrica che il
dispositivo di protezione può condurre
per un periodo di durata stabilita, senza scattare.
2.19 Corrente differenziale
Somma algebrica dei valori istantanei delle correnti che fluiscono in uno
stesso momento in tutti i conduttori
attivi in un dato punto di un circuito di
corrente in un impianto elettrico.
2.20 Corrente di dispersione
Corrente in un percorso di corrente
non gradito in condizioni consuete di
servizio.
2.21 Corrente nel conduttore di protezione
Corrente che si presenta nel conduttore di protezione come corrente di
dispersione o come corrente elettrica
a seguito di un guasto all’isolamento.
3
3.1
3.2
Folgorazione elettrica e misure di
sicurezza
Scossa elettrica
Effetto fisiologico provocato da passaggio di una corrente elettrica attraverso il corpo di una persona o di un
animale.
Protezione contro la scossa elettrica
Interventi che diminuiscono il rischio
di una scossa elettrica.
Edizione 1.0
3.3
Contatto diretto
Contatto con parti attive da parte di
persone o animali.
3.4
Contatto indiretto
Contatto con corpi di mezzi elettrici di
servizio, che si trovano sotto tensione
a seguito di una situazione di guasto,
da parte di persone o animali.
3.5
Protezione principale
Protezione contro la scossa elettrica,
quando non sono presenti situazioni
di guasto.
Nota:
In generale, nel caso di impianti, reti e
mezzi di servizio a bassa tensione, la
protezione principale corrisponde alla
protezione contro il contatto diretto.
3.6
Protezione in caso di guasto
Protezione contro la scossa elettrica
nelle situazione di un guasto singolo.
Nota:
In generale, nel caso di impianti, reti e
mezzi di servizio a bassa tensione, la
protezione contro i guasti corrisponde
alla protezione in caso di contatto indiretto, specialmente in riferimento ad
un guasto dell’isolamento base.
3.7
Protezione addizionale
Misura di protezione in aggiunta alla
protezione principale e/o alla protezione contro i guasti.
Nota:
In generale, la protezione addizionale
si adotta in presenza di particolari influenze esterne o in locali di tipo particolare. Con questa protezione è possibile evitare o attenuare, in determinate
circostanze, per esempio un maneggio
irresponsabile dell’energia elettrica,
una situazione di pericolo.
97
Conoscenze di base per la sicurezza
3.8
Documento dell’apprendimento IE-1
Parte attiva
Conduttore o parte conduttrice che si
prevede sia sotto tensione nel servizio abituale, incluso un conduttore di
neutro ma non, come convenuto, un
conduttore PEN, un conduttore PEM
e un conduttore PEL.
Nota:
Questo termine non dice necessariamente che esista il rischio di una
scossa elettrica.
3.9
Parte conduttrice
Parte che può condurre corrente elettrica.
3.10 Corpo (di un mezzo elettrico di
servizio)
Parte conduttrice di un mezzo elettrico di servizio, che può essere toccata
e che abitualmente non è sotto tensione, ma può venire ad essere sotto
tensione, quando viene meno l’isolamento base.
3.11 Parte conduttrice estranea
Parte conduttrice che non fa parte
dell’impianto elettrico, che però può
introdurre un potenziale elettrico, in
genere quello di una terra locale.
3.12 Parti simultaneamente toccabili
Conduttori o parti conduttrici che possono essere toccate simultaneamente da una persona o da un animale.
98
Nota:
Parti conduttrici toccabili contemporaneamente possono essere:
– parti attive,
–corpi,
– parti conduttrici estranee,
– conduttori di protezione,
– terreno o pavimento conduttivo.
Edizione 1.0
3.13 Parte attiva pericolosa
Parte attiva, dalla quale in determinate condizioni può venire una dannosa
scossa elettrica.
3.14 Isolamento principale
Isolamento di parti attive pericolose
come protezione base.
Nota:
Il termine «protezione principale» non
si applica ad un isolamento, che serve
esclusivamente per finalità funzionali.
3.15 Isolamento supplementare
Isolamento indipendente, che si applica come protezione contro i guasti in
aggiunta all’isolamento base.
3.16 Doppio isolamento
Isolamento, che è costituito dall’isolamento principale e dall’isolamento
supplementare.
3.17 Isolamento rinforzato
Isolamento di parti attive pericolose,
che offre protezione da scossa elettrica nella stessa misura del doppio
isolamento.
Nota:
L’isolamento rinforzato può essere costituito da più strati, che non è
possibile testare singolarmente come
isolamento principale o isolamento
supplementare.
3.18 Apertura automatica dell’alimentazione
Interruzione di uno o più conduttori
polari per l’intervento automatico di
un dispositivo di protezione nel caso
di una situazione di guasto.
3.19 Zona a portata di mano
Zona accessibile al contatto, che si
estende da aree di stazionamento solitamente calpestabili, e i cui limiti una
persona può raggiungere senza mezzi
ausiliari con la mano in tutte le direzioni.
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
Nota:
Il limite convenuto per l’estensione
delle mani è illustrato al punto ¿ 4.1.
3.20Involucro
Struttura che assicura il tipo di protezione adeguata per la prevista finalità d’uso.
3.21 Involucro elettrico
Involucro che offre protezione contro
prevedibili pericoli da elettricità.
3.22 Involucro di protezione (elettrica)
Involucro elettrico che circonda le parti interne di un mezzo di servizio, per
impedire l’accesso da ogni direzione o
l’intervento su parti attive pericolose.
3.23 Barriera di protezione (elettrica)
Parte che offre protezione contro il
contatto diretto da tutte le consuete
direzioni di intervento.
3.24 Ostacolo di protezione (elettrica)
Parte che impedisce contatti diretti
non intenzionali, non però contatti diretti per un atto deliberato.
3.25 Schermo di protezione (elettrica)
Schermo conduttore, utilizzato per
separare un circuito di corrente e/o
conduttori elettrici da parti attive pericolose.
3.26 Schermatura di protezione (elettrica)
Separazione di circuiti di corrente e/o
conduttori da parti attive pericolose
mediante uno schermo elettrico di protezione, che è collegato all’impianto di
protezione del collegamento equipotenziale ed è previsto per la protezione
da scossa elettrica.
3.27 Separazione (elettrica)
Misura di protezione, con la quale parti
attive pericolose di un circuito sono isolate dalla terra locale e da contatto, rispetto
tutti gli altri circuiti di corrente e parti.
Edizione 1.0
3.28 Separazione semplice
Separazione tra circuiti di corrente elettrica o tra un circuito elettrico di corrente e la terra locale attraverso isolamento
principale.
3.29 Separazione di protezione (elettrica)
Separazione reciproca di circuiti di
corrente tramite:
– isolamento doppio o
–isolamento principale e schermatura
elettrica di protezione o
– isolamento rinforzato.
3.30 Bassissima tensione, ELV (sigla)
Tensione che non supera i valori limite
di tensione stabiliti nella IEC 60449
per il campo di tensione I.
3.31 Sistema SELV
Sistema elettrico, in cui la tensione
non supera i valori limite per bassissima tensione (ELV):
– in condizioni normali e
– in condizioni di guasto singolo, anche
in presenza di guasto a terra in altri
circuiti di corrente.
Nota:
SELV è la sigla di Bassissima Tensione di Sicurezza in un sistema non
messo a terra.
3.32 Sistema PELV
Sistema elettrico, in cui la tensione
non supera i valori limite per tensione
bassissima (ELV):
– in condizioni normali e
– in condizioni di guasto singolo, esclusi
guasti a terra in altri circuiti elettrici di
corrente.
Nota:
PELV è la sigla di Bassissima Tensione di Protezione con separazione
elettricamente sicura.
99
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
3.33 Sorgente a corrente limitata
Dispositivo, che fornisce a un circuito
di corrente:
– una corrente stabilizzata e una carica
elettrica, che sono limitate a valori non
pericolosi e
– una separazione elettricamente sicura
tra l(uscita del dispositivo e le parti attive pericolose.
3.34 Protezione per mezzo della limitazione della corrente in regime permanente e della carica elettrica
Protezione contro scossa elettrica tramite un’ esecuzione del circuito di corrente o del mezzo di servizio tale che,
in condizioni normali e di dispersione,
la corrente stabilizzata e l’energia della
scarica sono limitate a un valore non
pericoloso.
3.35 Dispositivo di impedenza di protezione
Componente o insieme di componenti,
la cui impedenza ed esecuzione devono far sì che la corrente stabilizzata di
contatto e la carica elettrica siano limitate a valori non pericolosi.
3.36 Ambiente non conduttore
Precauzione, con cui una persona o un
animale, che tocca il corpo di un mezzo
elettrico di servizio sotto una tensione
pericolosa, è protetta/o per l’elevata
impedenza del suo ambiente (es. pareti
e pavimenti isolanti) e per l’assenza di
parti conduttrici messe a terra.
4
4.1
100
Messa a terra e collegamento
Terra di riferimento
Parte della terra vista come elettricamente conduttrice, situata al di fuori
del campo d’influenza di impianti di
messa a terra e il cui potenziale elettrico è per convenzione posto uguale
a zero.
Edizione 1.0
4.2
Terra locale
Parte della terra che si trova in contatto elettrico con il suo dispersore di
terra e il cui potenziale elettrico non è
necessariamente zero.
4.3
Mettere a terra, (verbo)
Realizzare un collegamento elettrico
tra un dato punto in una rete, in un
impianto o in un mezzo di servizio e la
terra locale.
Nota 1:
Il collegamento alla terra locale può
essere:
– previsto o
– non previsto (fortuito)
– e può essere permanente o temporaneo.
Nota 2:
Il collegamento con la terra locale può
anche avere luogo in più punti.
4.4
Impianto di terra
Complesso dei collegamenti e dei dispositivi elettrici utilizzati per la messa
a terra di una rete, un impianto o un
mezzo di servizio.
4.5
Elettrodo di terra
Parte conduttrice, che viene annegata
nel terreno o in un altro determinato
medium conduttivo, per esempio cemento, che è in contatto elettrico con
la terra.
4.6
Rete dell’elettrodo di terra
Parte di un impianto di messa a terra,
che abbraccia solo i dispersori di terra
e i collegamenti elettrici fra loro.
4.7
Elettrodo di terra indipendente
Dispersore di terra, che si trova a una
distanza tale da altri dispersori di terra, che il suo potenziale elettrico non è
influenzato in misura degna di nota da
correnti tra la terra e gli altri dispersori
di terra.
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
Edizione 1.0
4.8
Elettrodo di terra di fondazione
Parte conduttrice, che è annegata
nel cemento delle fondamenta di un
edificio, in genere come anello chiuso
(modificato per CH).
4.14 Percorso di ritorno dalla terra
Percorso elettricamente conduttivo, che
viene a formarsi tra impianti di messa a
terra attraverso la terra, i conduttori o
parti conduttrici.
4.9
Messa a terra di protezione
Messa a terra di un punto o di più
punti di una rete, un impianto o di un
mezzo di servizio ai fini della sicurezza
elettrica.
4.15 Collettore principale di terra Sbarra principale di terra
Sbarra, morsetto o punto di allaccio,
che è parte dell’impianto di terra di
un’installazione e che permette il collegamento elettrico di più conduttori
ai fini della messa a terra.
4.10 Messa a terra funzionale
Messa a terra di un punto o di più
punti di una rete, un impianto o di un
mezzo di servizio a fini diversi dalla sicurezza elettrica.
4.11 Impianto di terra di rete
Messa a terra di protezione e messa
a terra funzionale di uno o più punti in
una rete di alimentazione elettricità.
4.12 Conduttore di terra
Conduttore che realizza un percorso di
corrente o una parte del percorso di
corrente tra un punto dato di una rete,
un impianto o di un mezzo di servizio
ed un dispersore di terra o una rete di
dispersori di terra.
Nota:
Nell’impianto elettrico di un edificio, il
punto dato è solitamente la sbarra di
terra principale e il conduttore di terra
unisce questo punto con il dispersore
di terra o la rete di dispersori di terra.
4.13 Conduttore di terra in parallelo
Conduttore lungo un tratto di cavi, che
è previsto per realizzare un collegamento a bassa impedenza tra gli impianti di messa a terra alle estremità
del tratto di cavi.
4.16 Impedenza verso terra
Impedenza tra un dato punto in una
rete, in un impianto o in un mezzo di
servizio e il potenziale di riferimento a
frequenza data.
4.17 Resistenza verso terra
Parte ohmica dell’impedenza verso il
potenziale di riferimento.
4.18Equipotenzialità
Stato in cui le parti conduttrici hanno
potenziale elettrico approssimativamente uguale.
4.19 Collegamento equipotenziale
Realizzazione di collegamenti elettrici
tra parti conduttrici, per avere equipotenzialità.
4.20 Collegamento equipotenziale di
protezione
Equipotenziale al fine della sicurezza.
4.21 Collegamento equipotenziale funzionale
Equipotenziale per motivi di servizio,
ma non al fine della sicurezza.
101
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
4.22 Conduttore di protezione (simbolo: PE)
Conduttore al fine della sicurezza, ad
esempio per la protezione da scossa
elettrica.
Nota:
In un impianto elettrico, il conduttore
di protezione con simbolo PE viene
solitamente visto anche come conduttore di terra di protezione.
4.30 Sistema equipotenziale, EBS
Complesso dei collegamenti tra parti
conduttrici, che realizza il collegamento equipotenziale tra queste parti.
Nota:
Quando è messo a terra, un impianto
equipotenziale è parte di un impianto
di messa a terra.
4.23 Conduttore di terra di protezione
Conduttore di protezione al fine della
messa a terra di protezione.
4.31 Sistema equipotenziale di protezione, PEBS
Impianto equipotenziale, che realizza il
collegamento equipotenziale di protezione.
4.24 Conduttore per il collegamento
equipotenziale di protezione
Conduttore di protezione per realizzare l’equipotenziale di protezione.
4.32 Sistema equipotenziale funzionale, FEBS
Impianto equipotenziale, che realizza il
collegamento equipotenziale funzionale.
4.25 Conduttore PEN
Conduttore che adempie allo stesso
tempo le funzioni di un conduttore di
terra di protezione e di un conduttore
di neutro.
4.33 Sistema equipotenziale comune,
CBN
Impianto equipotenziale, che realizza
sia il collegamento equipotenziale di
protezione sia il collegamento equipotenziale funzionale.
4.26 Conduttore PEM
Conduttore che adempie allo stesso
tempo le funzioni di un conduttore di
terra di protezione e di un conduttore
mediano.
4.27 Conduttore PEL
Conduttore che adempie allo stesso
tempo le funzioni di un conduttore di
terra di protezione e di un conduttore
polare.
4.28 Conduttore di terra funzionale
Conduttore di protezione al fine della
messa a terra funzionale.
4.29 Conduttore per il collegamento
equipotenziale funzionale
Conduttore al fine di collegamento
equipotenziale funzionale.
102
Edizione 1.0
4.34 Morsetto per il collegamento equipotenziale
Morsetto o punto di allaccio su un
mezzo di servizio o un dispositivo, destinato al collegamento elettrico con
l’impianto equipotenziale.
4.35 Sbarra per il collegamento equipotenziale
Sbarra come parte di un impianto equipotenziale per l’allacciamento elettrico
di un numero di conduttori al fine del
collegamento equipotenziale.
5
5.1
Circuiti elettrici di corrente
Circuito (elettrico)
Complesso dei mezzi elettrici di servizio di un impianto elettrico, che viene
protetto da sovracorrenti dallo stesso
dispositivo/dagli stessi dispositivi di
protezione.
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
5.2
Circuito di distribuzione
Circuito di corrente che alimenta uno
o più quadri di distribuzione (armadi
distributori di corrente).
5.3
Circuito terminale (degli edifici)
Circuito di corrente che è previsto per
fornire corrente direttamente agli utilizzatori elettrici o prese a spina.
5.4
5.5
Punto mediano
Punto comune tra due elementi di circuito di corrente tra loro simmetrici,
le altre estremità dei quali sono elettricamente collegate con due diversi
conduttori polari dello stesso circuito
di corrente.
5.7
Conduttore di neutro
Conduttore che è elettricamente collegato con il punto neutro ed è in condizione di contribuire alla distribuzione
d’energia elettrica.
5.8
Conduttore di punto mediano
Conduttore che è elettricamente collegato al punto medio ed è in condizione di contribuire alla distribuzione
d’energia elettrica.
5.9
Conduttore polare (conduttore di
fase)
Conduttore che nel servizio consueto
è sotto tensione ed è in condizione di
contribuire alla trasmissione o distribuzione d’energia elettrica, ma non è
un conduttore di neutro o un conduttore mediano.
5.10Cortocircuito
Percorso di corrente, sorto accidentalmente o volutamente tra due o più
parti conduttrici, per il quale le differenze di potenziale elettrico tra queste
parti conduttrici cadono ad un valore
uguale o pressoché uguale a zero.
5.11 Cortocircuito tra conduttore polare
- terra
Cortocircuito tra un conduttore polare e la terra in una rete con diretta
messa a terra del punto neutro o con
messa a terra con impedenza del punto neutro.
Punto neutro
Punto comune di un sistema plurifase
collegato a stella o punto medio messo a terra di un sistema monofase.
5.6Conduttore
Parte conduttrice, prevista per condurre una determinata corrente elettrica.
Edizione 1.0
Nota:
Il cortocircuito tra conduttore polare e
terra può per esempio sorgere su un
conduttore di terra e un dispersore di
terra.
5.12 Cortocircuito tra conduttori polari
Cortocircuito tra due o più conduttori polari, che può essere associato o
meno con il cortocircuito tra conduttore polare e terra nello stesso punto.
5.13 Guasto a terra
Comparsa non prevista di un percorso
di corrente tra un conduttore attivo e
terra.
Nota 1:
Il percorso può condurre corrente
attraverso un isolamento difettoso,
sovrastrutture (per esempio tralicci,
impalcature, gru, scale) o attraverso
la vegetazione (per esempio alberi,
cespugli) e presentare una notevole
impedenza.
Nota 2:
Un percorso di corrente tra un conduttore, che per motivi di servizio non
può essere messo a massa, e la terra
viene anche visto come un guasto a
terra.
103
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
5.14 Dispositivo di protezione contro le
sovracorrenti
Dispositivo, destinato a interrompere
un circuito di corrente, se la corrente nel conduttore del circuito elettrico
oltrepassa per una certa durata un valore precedentemente stabilito.
5.15 Intrinsecamente protetto contro il
cortocircuito e il guasto a terra
Natura di un mezzo elettrico di servizio o sua combinazione, con protezione contro cortocircuiti e guasti a terra
per adeguati interventi precauzionali
in fase di esecuzione e installazione.
6
6.1
6.2
Cavità nella la struttura
Spazio intermedio in parti di edificio,
accessibile solo in determinati punti.
Nota 1:
Ne sono esempi i vani in pareti divisorie, sotto pavimenti posati, al di sopra
di soffitti sospesi e in determinati tipi
di telai di finestre, telai di porte e stipiti.
Nota 2:
I canali per cavi sono visti come vani
costruttivi di forma particolare.
6.3
104
Condutture (sistemi di cavi e delle
condutture)
Conduttura (sistema di cavi e condutture)
Insieme costituito da uno o più conduttori, cavi e condutture o condotti
barre/e e loro elementi di fissaggio
nonché, se necessaria, la loro protezione meccanica.
Tubo protettivo
Parte chiusa di un sistema di cavi e
condutture con sezione generalmente
circolare per conduttori, cavi e/o condutture in impianti elettrici, che permette il loro inserimento e/o la loro
sostituzione.
Edizione 1.0
Nota:
I tubi per installazioni elettriche dovrebbero essere sufficientemente collegati
tra loro, in modo da permettere l’introduzione di conduttori e/o cavi isolati, e
non l’inserimento laterale.
6.4
Sistema di canali
Combinazione con involucri chiusi, costituita da una parte inferiore con coperchio apribile e che è destinata ad
ospitare conduttori, cavi, condutture,
conduttori di allaccio e/o ad accogliere altri mezzi elettrici di servizio, inclusi
i mezzi di servizio della tecnica informatica.
6.5
Sistema di profili porta cavi
Combinazione con involucri chiusi, a
sezione non circolare, che permette di
infilare e sostituire conduttori isolati,
cavi, condutture e/o conduttori di allaccio in impianti elettrici.
6.6
Cunicolo (canale cavi)
Parte di un sistema di cavi e condutture, aperta, ventilata o chiusa, al di
sopra o al di sotto della superficie del
terreno o del pavimento, di dimensioni che non consentono alcun accesso
alle persone, ma che permettono di
arrivare ai tubi d’installazione elettrica
e/o ai cavi e condutture per l’intera
lunghezza, durante e dopo la posa.
Nota:
Un canale per cavi può essere parte
della struttura costruttiva di un edificio.
6.7
Cunicolo cavi
Passaggio, che contiene strutture di
sostegno per cavi ed elementi di connessione e/o altri elementi del sistema di cavi e condutture, le cui dimensioni offrono la possibilità alle persone
di muoversi liberamente all’interno del
passaggio per l’intera sua lunghezza.
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
6.8Passerella
Sistema di sostegno per cavi, consistente in una lastra portante continua
a bordi rialzati e priva di copertura.
Nota:
Una passerella per cavi può essere
perforata o non perforata.
6.9
Scala portacavi
Sistema di sostegno per cavi, costituito da una serie di strutture di sostegno, che sono rigidamente collegate
agli elementi portanti principali.
7.3
7
7.1
7.2
Altri mezzi di servizio
Componente elettrico (mezzo di
servizio)
Prodotto che viene utilizzato al fine di realizzare, trasformare, trasmettere, distribuire o applicare energia elettrica, per
es. macchine, trasformatori, apparecchi
di manovra e di comando, strumenti di
misura, dispositivi di protezione, cavi e
condutture, utilizzatori elettrici.
Apparecchio utilizzatore
Mezzo elettrico di servizio, destinato a
convertire l’energia elettrica in un’altra
forma di energia, per esempio in luce,
calore o in energia meccanica.
Dispositivo di manovra dispositivo
di comando
Mezzo elettrico di servizio, che viene
impiegato in un circuito di corrente,
per assolvere una o più delle funzioni
seguenti: protezione, comando, sezionamento, manovra.
Nota:
La terminologia francese e inglese
può essere considerata equivalente
nella maggior parte dei casi. La terminologia francese ha un significato
più esteso di quella inglese. Essa include, per esempio, anche il materiale
di connessione, prese e spine, ecc. In
inglese, i mezzi di servizio citati per ultimi sono raccolti sotto il termine «accessories».
7.4
Componente elettrico mobile e trasportabile
Mezzo elettrico di servizio che durante
il funzionamento viene mosso o che
può essere facilmente portato da un
posto ad un altro, mentre è allacciato
al circuito di corrente di alimentazione.
6.10Mensole
Elementi portanti, fissati solo ad una
estremità ed applicati distanziati in
orizzontale, su cui sono posati cavi e/o
condutture.
6.11Collari
Elementi portanti applicati distanziati,
che sostengono meccanicamente un
cavo e/o una conduttura o un tubo
d’installazione elettrica.
Edizione 1.0
7.5
Componente elettrico portatile
Mezzo elettrico di servizio, destinato
ad essere tenuto in mano durante il
consueto utilizzo.
7.6
Componente elettrico fisso
Mezzo di servizio elettrico applicato
fisso ovvero mezzo elettrico di servizio senza dispositivo portante, di peso
tale da non poter essere mosso facilmente.
Nota:
Nelle normative IEC, il valore di questo peso è fissato in minimo 18 kg per
gli apparecchi elettrodomestici.
105
Conoscenze di base per la sicurezza
7.7
7.8
Documento dell’apprendimento IE-1
Componente elettrico montato fisso
Mezzo elettrico di servizio, applicato
su un dispositivo di sostegno ovvero
montato in altro modo fisso in un determinato punto.
Apparecchiatura assiemata di manovra e comando, quadro di distribuzione
Combinazione di mezzi elettrici di servizio, che include tipi diversi di apparecchi di manovra e di comando, cui
sono allacciati uno o più circuiti di corrente d’uscita, la quale viene alimentata da uno o più circuiti di corrente
d’ingresso e che contiene punti di
connessione per conduttore di neutro
e conduttore di protezione.
8
Sezionamento e manovra
8.1Sezionamento
Funzione destinata a interrompere per
motivi di sicurezza la corrente di alimentazione di tutte le sezioni o di una
singola sezione dell’impianto elettrico,
sezionando l’impianto elettrico o singole sezioni da ogni fonte di corrente
elettrica.
8.2 Interruzione per manutenzione
meccanica
Apertura dei contatti di un dispositivo
di manovra, destinata a disinserire un
singolo o diversi mezzi elettrici di servizio, per prevenire un pericolo diverso
da quello per scossa elettrica o arco
nel corso di operazioni di natura non
elettrica su questi mezzi di servizio.
8.3
106
Interruzione di emergenza
Apertura dei contatti di un dispositivo
di manovra, destinata ad escludere l’alimentazione d’energia di un impianto
elettrico o di una parte dell’impianto
elettrico, per eliminare o attenuare
una situazione di pericolo.
Edizione 1.0
8.4
Arresto di emergenza
Intervento destinato ad arrestare il più
rapidamente possibile un movimento,
diventato pericoloso.
8.5
Comando funzionale
Intervento destinato a inserire o disinserire ovvero a modificare l’alimentazione di energia per un impianto
elettrico o per una parte dell’impianto
durante il normale funzionamento.
9
9.1
Capacità delle persone
Persona esperta (nel campo delle
attività elettriche)
Persona che, a motivo della sua formazione ed esperienza, è in grado di
individuare i rischi ed evitare i pericoli
dell’elettricità.
9.2
Persona istruita (nel campo delle
attività elettriche)
Persona sufficientemente informata
o sorvegliata da personale elettrico
specializzato e quindi abilitata ad individuare i rischi e ad evitare i pericoli
dell’elettricità.
9.3
Persona comune
Persona che non è del personale
elettrico specializzato né un soggetto
istruito in elettrotecnica.
Nota:
Si tratta qui di un profano in riferimento
all’(elettrotecnica.
9.4
Zona di accesso limitata
Zona al cui accesso sono autorizzati
solo personale elettrico specializzato
e persone con istruzione in elettrotecnica.
10
Impianti in generale
10.1Filo
Conduttore dotato di guaina isolante
come parte costituente di una conduttura.
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
10.2 Impianti provvisori
Impianti che, dopo un breve tempo o
sono sostituiti da un impianto definitivo o sono eliminati definitivamente,
come per es. le installazioni per esperimenti e simili.
10.3 Impianti temporanei
Impianti che sono smontati e rimontati
frequentemente, come mostre, giostre, gru di cantiere e simili.
10.4 Conduttura (linea) di allacciamento
Conduttura del fornitore di energia
fino ai morsetti di entrata del dispositivo di protezione contro le sovracorrenti d’allacciamento.
10.5 Dispositivo di protezione contro le
sovracorrenti d’allacciamento
Interruttore automatico di sovracorrente installato tra l' impianto del
fornitore di energia e l' installazione a bassa tensione.
10.6 Dispositivo di connessione di apparecchi
Dispositivo di connessione la cui spina è destinata ad essere fissata direttamente ad un apparecchio.
10.7 Sedi di lavoro / Postazioni di lavoro
Luoghi in azienda o al di fuori dell’azienda, in cui i lavoratori o le lavoratrici
devono sostare per eseguire i compiti
loro assegnati.
10.8 Costruzioni e locali con grande affollamento di persone
Sono considerati come costruzioni e
locali con grande assembramento di
persone in particolar modo le strutture multiuso, le strutture sportive e
per esposizione, gli edifici scolastici
dotati di saloni, le stazioni ferroviarie,
teatri, sale cinematografiche, ristoranti
e luoghi di riunione analoghi provvisti
di locali che possono contenere oltre
Edizione 1.0
100 persone, nonché i locali adibiti
alla vendita con una superficie di vendita complessiva minore di 1200 m2,
quando il numero di persone rilevato
supera le 100 unità.
10.9 Valore di esercizio
Grandezza che si verifica durante il
funzionamento ed il cui valore è determinabile mediante misura.
10.10 Conduttura di abbonato
Conduttura provvista di apparecchi
per misurare l’energia dell’abbonato, ed installata dai morsetti di uscita
del dispositivo di protezione contro le
sovracorrenti d’allacciamento alla conduttura principale ed all’impianto di distribuzione dell’abbonato. La conduttura di abbonato alimenta un circuito
del contatore.
10.11 Dispositivo d’interruzione automatica delle sovracorrenti d’abbonato
Dispositivo d’interruzione automatica delle sovracorrenti installato nella
conduttura di abbonato.
10.12 Comportamento al fuoco (VKF)
Non sono ammessi come materiali da
costruzione quelli facilmente infiammabili e che bruciano rapidamente (grado
di combustibilità 1 e 2).
Grado di combustibilità 3: facilmente
combustibile
Materiali da costruzione facilmente infiammabili, che bruciano indipendentemente e rapidamente senza apporto di
calore supplementare
Grado di combustibilità 4: mediamente
combustibile
Materiali da costruzione normalmente
infiammabili, che continuano a bruciare indipendentemente, per un periodo
prolungato, senza apporto di calore
supplementare
Grado di combustibilità 5: difficilmente
combustibile
107
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
Materiali da costruzione difficilmente
infiammabili, che continuano a bruciare
lentamente o a carbonizzare solo con
apporto di calore supplementare; dopo
l’eliminazione della fonte di calore, le
fiamme devono spegnersi rapidamente e il fuoco deve cessare di covare
Grado di combustibilità 5 (200°): difficilmente combustibile a 200°C
Materiali da costruzione che soddisfano i requisiti del grado di combustibilità
5 anche a una temperatura ambiente
di 200°C
Grado di combustibilità 6q: quasi incombustibile
Materiali da costruzione con componenti combustibili in piccola quantità,
ma che sono ininfiammabili e vengono
considerati praticamente come incombustibili
Grado di combustibilità 6: incombustibile
Materiali da costruzione senza componenti combustibili che sono ininfiammabili, non carbonizzano, né si riducono in cenere
10.13 Locali di servizio elettrico
Locali che contengono in prevalenza
apparecchiature elettriche e che sono
accessibili solo a persone addestrate.
10.14Locali a rischio d’incendio contenenti polvere combustibile
Locali o zone nei quali vengono prodotti, lavorati o conservati in quantitativi rilevanti materiali facilmente combustibili e per i quali si deve tenere
conto che la loro normale e prevista
utilizzazione fa depositare quantità
pericolose di polvere.
10.15Locali a rischio d’incendio senza
polvere combustibile
Locali o zone nei quali sono depositati materiali facilmente combustibili in
quantità rilevante.
108
Edizione 1.0
10.16 Conduttura principale
Conduttura tra morsetti in uscita del
dispositivo d’interruzione della sovracorrente d’allacciamento e del punto
di allacciamento dell’utente. La conduttura principale alimenta uno o più
circuiti di contatori.
10.17 Impianti di sollevamento e di trasporto
{ Sono considerati come tali tutte le
apparecchiature che servono al trasporto di persone e/o di cose.
Valgono come impianti di sollevamento e di trasporto:
– Impianti di gru:
gru scorrevoli, gru a sbalzo, gru a cavalletto, gru a portale, gru a semiportale, gru a mensola, gru girevoli, gru a
torre girevole, paranchi elettrici.
– Impianti di ascensori:
ascensori per persone, ascensori per
merci con o senza accompagnamento di persone, ascensori per materiali
con accompagnamento di persone in
cantieri edili (anche quelli con azionamento a cremagliera e a vite e con
azionamento nella cabina), montacarichi per edilizia solo per trasporto di
materiale (per es. con una piattaforma), montacarichi per adduzione di
materiale alle macchine, ascensori
inclinati.
– Trasportatori continui:
trasportatori a nastro, a tazze, vibratori, coclee di trasporto, che possono
essere attrezzate come singoli oggetti
oppure come impianti completi di trasporto.
–Diversi:
apparecchi per il movimento di scaffalature (dispositivi per riempire e
svuotare gli scaffali), con manovre
eseguibili sia dal pavimento (elevatori
per scaffali) sia da una cabina mobile lungo gli scaffali [dispositivo di
servizio per scaffali]), scale scorrevoli
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
(scale mobili), nastri trasportatori per
persone, impianti per la pulizia delle finestre, ponteggi sospesi, argani, piani
elevatori, sollevatori di veicoli (per es.
per autoservizi), piattaforme di carico
(per es. rampe adattabili), funicolari,
escluse quelle con concessione federale, che devono rispettare le prescrizioni dell’Ufficio federale dei trasporti.
10.18 Impianti ad alta tensione
Impianti a corrente forte nei quali
la tensione di servizio è superiore a
1000 V AC o 1500 V DC.
10.19 Resistenti al corto circuito
Sono resistenti al corto circuito i trasformatori, che non subiscono e non
causano danni anche quando il circuito secondario è cortocircuitato in permanenza.
Contrassegno: a oppure ë
10.20 Valore di dimensionamento
Valore per il quale un oggetto è dimensionato e secondo il quale è designato.
Nota:
Esempi di valori di dimensionamento
indicati abitualmente per fusibili sono:
tensione, intensità di corrente, potere
di separazione.
10.21 Sezionatore del conduttore di neutro / morsetto speciale
Dispositivo di sezionamento inserito nel
conduttore di neutro o nel conduttore
PEN, che può essere azionato senza
staccare i conduttori allacciati e solo
con l’uso di un attrezzo; esso serve per
la misura dello stato dell’isolamento.</
p><p>Morsetto speciale è un elemento di collegamento che permette di separare e collegare più volte ed in modo
sicuro. La separazione non deve essere
possibile manualmente ma deve richiedere l’uso di un unico attrezzo.
Edizione 1.0
> Nelle combinazioni assiemate di
manovra se non è prescritto un sezionatore del conduttore di neutro, si
possono eccezionalmente impiegare
morsetti speciali, con i quali per effettuare la separazione si distaccano
i conduttori.
10.22 Isolante termico ed incombustibile
{ Materiale che non può venire infiammato e che un cattivo conduttore del
calore.
{ Un materiale per poter essere classificato come isolante termico incombustibile deve avere un grado di
combustibilità 6q o 6 e presentare la
seguente resistenza di trasmissione
del calore: ¿
R = 0,07 m2 K/W
Determinazione della resistenza di
trasmissione del calore:
R!d/l [m2 K/W]
Legenda
R Resistenza di trasmissione
del calore
d Spessore del materiale [m]
l Conducibilità termica [W/mK ]
10.23 Impianti a bassa tensione
Impianti elettrici a corrente forte, nei
quali la tensione di esercizio è superiore a 50 V AC o 120 V DC, ma inferiore a 1000 V AC o 1500 V DC.
10.24Mobili
Conduttori e condutture, che possono
essere spostate nel loro impiego.
10.25 Generi di locali
Nota:
I locali possono spesso essere classificati in una delle tipologie indicate nelle
5.1.A solo previa precisa conoscenza
delle circostanze locali e aziendali. Se,
ad esempio, in un locale si presenta
umidità elevata solo in un determinato
109
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
punto, ma il resto del locale, a seguito
di regolare aerazione, è asciutto, non
occorre allora che l’intero locale sia
considerato come locale umido.
{ Locale asciutto
Locale o una zona determinata di un
locale, in cui di regola non si presenta
acqua di condensazione o in cui l’aria
non è satura di umidità.
Nota:
Locali (zone) in cui l’umidità relativa
dell’aria è di regola inferiore al 75 % e in
cui non si devono fare i conti con condensa, sono considerati locali asciutti.
Rientrano qui, per esempio, locali di
soggiorno (anche camere d’albergo),
uffici. Ne possono inoltre fare parte:
– locali per attività commerciali, locali di
vendita, soffitte, trombe di scale, cantine riscaldate e aerate.
– cucine in appartamenti e locali bagno
in abitazioni e hotel si considerano,
con riferimento alla loro installazione,
come locali asciutti, in quanto l’umidità
in essi si presenta solo ogni tanto.
{ Locale umido
Locale o una zona determinata di un
locale, in cui la sicurezza dei mezzi
elettrici di servizio può essere compromessa da umidità, acqua di condensazione o analoghe influenze climatiche.
110
Nota:
Locali (zone) in cui l’umidità relativa
dell’aria è di regola pari a 75 - 90 %,
si considerano locali umidi. In ambiente umido, l’umidità dell’aria si deposita
in modo percepibile (grosse gocce),
se la temperatura alla superficie di un
oggetto è significativamente inferiore
alla temperatura ambiente.
Locali umidi sono, ad esempio, grandi
cucine, locali bagno a fini industriali,
cantine umide e celle frigorifere.
{ Locale bagnato
Locale o una zona determinata all’in-
Edizione 1.0
terno di un locale, il cui pavimento - tra
cui anche le pareti e/o le installazioni
- viene lavato con spruzzi d’acqua per
motivi di servizio, igienici o altro.
Nota:
Locali (zone) in cui l’umidità relativa
dell’aria è di regola superiore al 90% si
considerano locali bagnati. In ambiente
bagnato si forma acqua di condensazione, se la temperatura alla superficie
di un oggetto è anche di poco inferiore
alla temperatura ambiente.
Sono locali bagnati, ad esempio, bagni
e lavanderie d’uso pubblico, birrerie,
autolavaggi, macellerie, serre o locali, in cui pareti e pavimenti sono lavati
con getti d’acqua.
10.26 Locali con polvere non combustibile
Locali o zone nei quali si deve tenere
conto, nella normale utilizzazione prevista, di un deposito rilevante di povere non combustibile.(per es. certi locali
o zone in fabbriche di cemento, frantoi
per pietre, fonderie).
10.27 Serratura / chiave
{ Chiusura che può essere manovrata
solo con una chiave.
{ Le serrature sono mezzi meccanici
per chiudere o aprire, manovrabili solo
con chiavi, che possono essere per
es. normali a mappa, di sicurezza per
serratura a cilindro. Sono comprese in
questa definizione, anche le serrature
(a saliscendi, a chiavistello, a catenaccio) che si possono manovrare con
chiavi a sezione triangolare o quadrata.
10.27 Classi di protezione
{ Le classi di protezione definiscono
la protezione contro guasti (protezione contro il contatto indiretto). La
protezione base (protezione contro il
contatto diretto) è assicurata in tutte
le classi di protezione dall’isolamento
base.
Conoscenze di base per la sicurezza
Documento dell’apprendimento IE-1
– Classe di protezione 0
Non è prevista alcuna misura di protezione contro guasti.
Non è previsto alcun collegamento
delle masse dei mezzi di servizio al
conduttore di protezione dell’impianto
fisso e le masse non sono inaccessibili dall’esterno, come nel caso dell’isolamento di protezione.
Nota:
in caso di guasto dell’isolamento base,
la protezione contro correnti pericolose di massa deve essere assicurata
dall’ambiente nel quale il mezzo si trova, per es. mediante locali non conduttori.
– Classe di protezione I
La protezione è assicurata mediante il
collegamento delle masse al conduttore di protezione dell’impianto fisso.
Nota:
In caso di guasto dell’isolamento base
s’interrompe automaticamente il circuito elettrico difettoso, eliminando
così la tensione pericolosa di contatto. La condizione preliminare è che
nel caso di mezzi di servizio collegati
tramite condutture mobili, queste contengano anche il conduttore di protezione che viene collegato alla massa
del mezzo di servizio.
– Classe di protezione II
La protezione in caso di contatto indiretto è assicurata con un secondo
(doppio) isolamento o con un isolamento rinforzato, che siano conformi
alle esigenze dell’isolamento di protezione. Non sussiste alcuna possibilità di allacciamento del conduttore di
protezione (le eccezioni devono essere espressamente ammesse nelle
prescrizioni d’impiego dell’apparecchio).
Edizione 1.0
Nota:
i mezzi di servizio nella classe di protezione II riguardo alla loro protezione
contro il contatto indiretto non dipendono dalle condizioni dell’installazione.
Si fa distinzione tra mezzi di servizio
con isolamento totale, nei quali anche
le masse sono incorporate nell’isolamento e mezzi di servizio con involucro metallico, nei quali le parti attive
sono isolate rispetto all’involucro metallico con doppio isolamento o di isolamento rinforzato. (contrassegno \)
– Classe di protezione III
Non è prevista alcuna protezione contro il contatto indiretto.
La protezione consiste esclusivamente nella limitazione della tensione ai valori della tensione bassissima
(ELV). I mezzi di servizio della classe
di protezione III devono perciò essere
impiegati solo con tensioni, che siano
conformi alle esigenze richieste per le
tensioni bassissime SELV o PELV.
10.28 Impianti a corrente debole
Impianti elettrici nei quali non possono
originarsi correnti e tensioni pericolose per persone e cose. Ai sensi della
presente Norma sono tali gli impianti
con correnti di funzionamento fino e
compreso 2 A, e tensioni di funzionamento fino e compreso 50 V AC risp.
120 V DC.
10.29Autotrasformatori
Ai sensi della presente Norma tutti i
trasformatori nei quali gli avvolgimenti
primario e secondario sono collegati
tra loro galvanicamente.
10.30 Impianti a corrente forte
Impianti elettrici, nei quali possono verificarsi correnti e tensioni pericolose ,
in determinate condizioni, per persone
111
Terminologia e documenti di riferimento
Documento dell’apprendimento IE-1
e cose. Ai sensi della presente Norma
sono tali gli impianti con correnti di
servizio maggiori di 2 A, o tensioni di
servizio maggiori di 50 V AC risp. 120
V DC.
10.31 Presa a spina
Elemento di un dispositivo d’innesto
destinato al collegamento sul lato rete
di alimentazione.
10.32Spina
Elemento di un dispositivo d’innesto
destinato al collegamento sul lato utilizzatore.
10.33 Dispositivo d’innesto
Dispositivo che permette il collegamento di condutture mobili tra loro o
con condutture fisse, con apparecchi
oppure con apparecchi tra loro per un
numero qualsiasi di volte. Il dispositivo
d’innesto si compone di presa a spina
e di spina.
In questa definizione non sono comprese le connessioni innestabili, che
sono utilizzate in sostituzione di collegamenti fissi e che non sono previste
per essere manovrate durante l’esercizio.
10.34 Dispositivo d’interruzione della sovracorrente
Dispositivo, che è in grado d’interrompere automaticamente sovracorrenti
fino al suo potere nominale di rottura,
per il quale esso è stato dimensionato.
10.35 Cordone di prolungamento
Conduttura mobile, dotata ad un’estremità di una spina d’innesto alla
rete ed all’altra estremità di una presa
di connettore.
112
Edizione 1.0
10.36Attrezzi
Mezzi ausiliari necessari per l’apertura di involucri, calotte e simili nel caso
che non sia possibile aprirli solo con le
dita.
Sono definiti attrezzi i mezzi ausiliari,
che è necessario usare quando non si
possono più aprire solo con le dita gli
involucri, le porte, i coperchi, i rivestimenti e simili. Sono considerati attrezzi i cacciaviti, le chiavi per dadi, (per
es. chiavi per dadi esagonali, chiavi üinbusý) le tenaglie, le monete, le
lame di coltello e simili.
> Sono considerati attrezzi le chiavi a
sezione triangolare e quadrata, quando si tratta di una chiusura avvitata,
(per es. il coperchio della scatola di un
fusibile di allacciamento).
Documento dell’apprendimento IE-1
7
Edizione 1.0
Documenti di riferimento
– Codici d’installazione CI USIE
– Codici del manuale tecnico elettrico
– Sito internet www.aiet.ch
– Sito internet www.usie.ch
– CFSL 6508 Edizione 2007
– CFSL 4108 Edizione 2007
– Ordinanza sul lavoro www.suva.ch
– Contratto collettivo di lavoro USIE
– Convenzione cantonale AIET
– Manuale CPN Edizione anno in corso
– NIBT www.electrosuisse.ch
– Prescrizioni gestori di reti www.elettricita.ch
– Info ASE
– Norma Sia 380/7
– Norma Sia 118
– Norma Sia 108
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