UNITÀ 7. I materiali della Terra solida MINERALI E ROCCE composizione chimica definita caratteristiche struttura cristallina Minerali colore lucentezza proprietà fisiche durezza sfaldatura densità rocce intrusive rocce magmatiche (o ignee) rocce effusive rocce sedimentarie rocce clastiche conglomerati Classificazione delle rocce arenarie argilliti rocce organogene rocce chimiche rocce metamorfiche metamorfismo regionale metamorfismo di contatto LA DEFORMAZIONE DELLE ROCCE Deformazione delle rocce pieghe (sinclinali e anticlinali) faglie dirette associate in fosse tettoniche inverse trascorrenti Idee per insegnare le Scienze della Terra con Lupia Palmieri, Parotto OSSERVARE E CAPIRE LA TERRA Edizione azzurra ● © Zanichelli 2011 1 UNITÀ 7. I materiali della Terra solida Minerali e rocce I minerali sono sostanze naturali solide, caratterizzate da una composizione chimica definita, con gli atomi disposti in una struttura geometrica chiamata reticolo cristallino. CHE COSA VEDE IL GEOLOGO Nel reticolo cristallino del salgemma ogni ione negativo Na+ ione positivo Cl – ione negativo (cloro) è circondato da 6 ioni positivi (sodio) e ogni ione sodio è, a sua volta, circondato da 6 ioni cloro. La struttura interna che si ripete in tutto il cristallo è il cubo. Una roccia contiene in genere più minerali, anche se vi sono rocce formate da un solo minerale. La forma esterna di un cristallo è detta abito cristallino. Le proprietà dei minerali sono: – il colore, che può essere utile al riconoscimento, anche se alcuni minerali presentano colori diversi a seconda delle impurità; – la lucentezza, che è il modo in cui la superficie di un cristallo riflette la luce; – la durezza di un minerale, che è la resistenza alla scalfittura; – la sfaldatura, che è la tendenza di un minerale a rompersi lungo delle superfici parallele alle facce dell’abito cristallino; – la densità, che è data dalla compattezza degli atomi nel reticolo cristallino del minerale. I silicati e la loro classificazione I minerali sono classificati in 9 gruppi principali, in base alla forma del reticolo cristallino e agli elementi chimici che li costituiscono. I silicati sono i minerali più abbondanti della crosta terrestre: da soli rappresentano l’80% dei materiali che affiorano sulla superficie del pianeta. Si chiamano così perché In questa rapcontengono silicio (Si). Oltre al silicio, vi si trovano presentazione Ossigeno l’ossigeno (O) e spesso altri elementi. schematica le linee rosse mettono in Il reticolo cristallino dei silicati ha forma di tetraevidenza la struttu2– edro con 4 ioni ossigeno (O ) che circondano uno ra tridimensionale 4+ ione silicio (Si ). Il tetraedro è detto gruppo silicadel tetraedro. tico (SiO4)4–. Silicio I vari modi con i quali i tetraedri si legano tra di loro permettono di suddividere i silicati in 4 gruppi differenti. Idee per insegnare le Scienze della Terra con Lupia Palmieri, Parotto OSSERVARE E CAPIRE LA TERRA Edizione azzurra ● © Zanichelli 2011 2 UNITÀ – – – – 7. I materiali della Terra solida Nei nesosilicati sono separati e legati a ioni metallici. Negli iniosilicati sono collegati tra loro soltanto da alcuni atomi di ossigeno. Nei fillosilicati aumenta il numero degli atomi di ossigeno che fungono da ponte. Nei tettosilicati tutti gli atomi di ossigeno fanno da ponte. Quando solamente alcuni atomi di ossigeno sono condivisi si generano delle catene oppure degli strati e i silicati che si formano sono fragili (come ad esempio le miche); quando invece prevalgono gli ossigeno-ponte i tetraedri sono più compatti e i silicati risultano più resistenti (come ad esempio il quarzo). nesosilicati tetraedri separati inosilicati catena singola indefinita fillosilicati tettosilicati catena doppia indefinita strato indefinito intelaiatura tridimensionale anfiboli miche, talco quarzo, feldspati tetraedro olivina, granato pirosseni olivina pirosseno anfibolo muscovite (mica) feldspato Vari tipi di rocce Il fattore che più incide sulla composizione mineralogica di una roccia (cioè sul tipo e sulla quantità dei minerali in essa presenti) è la sua origine geologica. In base all’origine le rocce possono essere suddivise in tre gruppi. 1. Le rocce magmatiche si formano dalla solidificazione di magma. 2. Le rocce sedimentarie si formano per deposito e litificazione di sedimenti derivati dalla disgregazione di rocce preesistenti, dalla precipitazione chimica o da materiale di origine organica (per esempio, coralli). 3. Le rocce metamorfiche si formano a partire dagli altri due tipi di rocce a causa delle forti pressioni e del calore elevato che si incontrano all’interno della Terra. Tutte le rocce sono legate in un percorso ciclico, formato dai processi che regolano la loro formazione: quello magmatico, quello sedimentario e quello metamorfico. A causa dei continui movimenti della crosta, rocce formatesi attraverso uno di questi processi finiscono Idee per insegnare le Scienze della Terra con Lupia Palmieri, Parotto OSSERVARE E CAPIRE LA TERRA Edizione azzurra ● © Zanichelli 2011 3 UNITÀ 7. I materiali della Terra solida trasporto degradazione meteorica erosione ment va intrusione e raffreddamento magma magma fusione to nto me rocce magmatiche intrusive a llev a di te ument mpe o ratu e pr ra ess ione so intrusione e raffreddamento ll e en so accumulo s o l l eva m effusione r degradazione meteorica erosione o degradazione meteorica erosione po to rocce magmatiche effusive as rocce metamorfiche aumento di temperatura a e pressione sedimenti litificazione (compattazione e cementazione) rocce sedimentarie aumento di temperatura e pressione idrosfera atmosfera crosta biosfera tr nel «dominio» di un altro processo e cambiano natura. Questo percorso prende il nome di ciclo litogenetico, o ciclo delle rocce e mostra la «vitalità» dell’intero pianeta, in quanto i movimenti della crosta sono conseguenza di giganteschi movimenti ancora più profondi. La formazione delle rocce magmatiche Gran parte delle rocce che costituiscono la crosta terrestre si è formata per solidificazione di un magma, cioè a partire da materiale fuso. Esse sono dette rocce magmatiche (o ignee). Un magma è una massa di rocce fuse che si forma a profondità variabili. È una complessa miscela di minerali (silicati) e gas. Quando il magma si raffredda inizia un processo di cristallizzazione: gli atomi degli elementi in esso presenti si dispongono in posizioni fisse nei reticoli cristallini, non sono più liberi di muoversi e si forma una sostanza solida. Le rocce magmatiche sono di due tipi: – intrusive, che si formano quando la massa fusa solidifica e cristallizza in profondità; – effusive, che si formano invece quando il magma solidifica in superficie. Il granito è una Tutte le rocce magmatiche intrusiroccia magmatica intrusiva. ve sono formate da cristalli visibili a Sono riconoscibili a occhio occhio nudo. nudo i cristalli di vari minerali: quarzo (grigi), silicati di sodio I cristalli che si formano mano a e calcio (bianchi), biotite mano che il magma si raffredda han(neri). no il tempo sufficiente per crescere anche fino a qualche millimetro prima che l’intera roccia cristallizzi. Se invece il magma risale fino in Il basalto è una superficie, la sua temperatura passa da circa roccia magmatica effusiva, i cui cristalli non sono distin1000 °C a quella ambiente in maniera più raguibili a occhio nudo. pida e i singoli cristalli non hanno il tempo di crescere. Perciò nelle rocce magmatiche effusive i cristalli hanno piccole dimensioni, visibili solo al microscopio. Idee per insegnare le Scienze della Terra con Lupia Palmieri, Parotto OSSERVARE E CAPIRE LA TERRA Edizione azzurra ● © Zanichelli 2011 4 UNITÀ 7. I materiali della Terra solida La formazione delle rocce sedimentarie La crosta terrestre è formata per la maggior parte da rocce metamorfiche e magmatiche, ma la sua superficie è composta da uno strato quasi continuo di rocce sedimentarie. Esse si formano attraverso processi che avvengono sulla superficie terrestre. La sedimentazione è la deposizione, in strati sovrapposti, di vari tipi di materiali. Le rocce sedimentarie vengono divise in tre gruppi, a seconda del processo di formazione: – clastiche, dovute all’accumulo di frammenti provenienti dalla disgregazione di altre rocce; – organogene, formate da materiali che derivano dall’attività di organismi o dai loro resti; – chimiche, che derivano da processi chimici, come la precipitazione dei sali. Le rocce che affiorano in superficie subiscono la disgregazione e l’erosione per opera degli agenti atmosferici. I frammenti sono trasportati dall’acqua, dal ghiaccio e dal vento e quindi depositati sulle terre emerse o sul fondo del mare. La deposizione dei frammenti è detta sedimentazione. I sedimenti si accumulano in strati sovrapposti e vanno incontro a litificazione, cioè vengono trasformati in roccia consolidata. Le rocce che si formano seguendo questi processi sono dette rocce clastiche. Ne sono esempi i conglomerati, le arenarie e le argilliti. CHE COSA VEDE IL GEOLOGO fratture segni della stratificazione gli strati più in alto sono più recenti gli strati più in basso sono più antichi detriti caduti dalla parete Le rocce organogene invece ssono derivate dall’accumularsi di resti di organismi: gusci e scheletri di animali di varie dimensioni; ammassi di organismi costruttori (come i coralli); resti di vegetali (come quelli che formano il carbone fossile). Le rocce organogene più diffuse sono i calcari. Idee per insegnare le Scienze della Terra con Lupia Palmieri, Parotto OSSERVARE E CAPIRE LA TERRA Edizione azzurra ● © Zanichelli 2011 Gli apparati scheletrici esterni dei coralli possono saldarsi uno all’altro e formare un calcare, in cui sono ancora riconoscibili i singoli organismi. 5 UNITÀ 7. I materiali della Terra solida Le rocce chimiche si formano soprattutto in seguito alla precipitazione di sostanze sciolte nell’acqua dei mari e dei laghi. Le stalattiti e le stalagmiti sono concrezioni di calcare che si depositano in seguito al percolamento di acqua satura di carbonato di calcio dal soffitto delle grotte. Le stalattiti sono delle concrezioni allungate che pendono dal soffitto. Le stalagmiti hanno forma conica e crescono dal pavimento verso l’alto, quando le gocce d’acqua cadono sul pavimento della grotta. La formazione delle rocce metamorfiche Le rocce, quando vengono sottoposte a temperature elevate o a forti pressioni (o a entrambi i processi), pur rimanendo allo stato solido possono subire dei cambiamenti nella composizione mineralogica (cioè del tipo di minerali di cui sono costituite) e nella struttura (cioè nella disposizione dei minerali al loro interno). Questo processo di trasformazione mineralogica e strutturale è detto metamorfismo e le rocce che ne derivano sono chiamate rocce metamorfiche. I casi più frequenti di metamorfismo sono due. 1. Il metamorfismo regionale è un fenomeno che riguarda porzioni molto estese della crosta terrestre. Le rocce che ne derivano presentano una tipica scistosità, cioè la proprietà di dividersi facilmente in lastre su piani paralleli. 2. Il metamorfismo di contatto si osserva invece quando una massa di magma incandescente risale attraverso la crosta, oppure si ferma all’interno di questa, provocando un forte aumento di temperatura nelle rocce con cui viene a contatto. Attorno alla massa di magma le rocce subiscono delle modificazioni nella composizione dei minerali. La temperatura e la pressione che innescano il metamorfismo sono conseguenze del calore interno della Terra e del peso delle rocce sovrastanti. metamorfismo di contatto metamorfismo regionale Idee per insegnare le Scienze della Terra con Lupia Palmieri, Parotto OSSERVARE E CAPIRE LA TERRA Edizione azzurra ● © Zanichelli 2011 6 UNITÀ 7. I materiali della Terra solida La deformazione delle rocce Sotto l’azione delle forze che agiscono per milioni di anni all’interno della crosta terrestre le rocce possono piegarsi oppure rompersi. A seconda di come sono orientate le forze che agiscono sui diversi settori di crosta, le rocce si deformano con effetti diversi: 1. compressione, 2. distensione, 3. trascorrenza. stiramento e assottigliamento piegamento fagliazione deformazione di scorrimento fagliazione fagliazione Se la deformazione non causa la rottura delle rocce, si parla di pieghe; se le rocce si rompono e i due blocchi che si formano scorrono uno rispetto all’altro, si parla di faglie. Le pieghe sono deformazioni comuni nelle rocce e in genere non si presentano isolate ma in gruppi, che formano catene di pieghe. A seconda dell’inclinazione dei fianchi, le pieghe possono essere diritte, inclinate o rovesciate. In presenza di una frattura, le parti separate possono spostarsi una rispetto all’altra o restare nella posizione originale. Nel primo caso le fratture vengono chiamate faglie, mentre nel secondo caso sono dette diaclasi. In caso di distensione si ha una faglia diretta: le rocce sovrastanti il piano di faglia (blocco A) si allontanano e si abbassano rispetto alle rocce inizialmente sottostanti il piano (blocco B). la superficie lungo la quale la roccia si frattura è detta superficie di faglia In caso di compressione si ha una faglia inversa: le rocce sovrastanti il piano di faglia (blocco A) si accavallano, alzandosi rispetto alle rocce sottostanti (blocco B). In caso di compressioni intense si può avere un sovrascorrimento: un blocco scorre per un ampio tratto sulla superficie del blocco adiacente. lo spostamento di un blocco rispetto all´altro si chiama rigetto In caso di scorrimento si ha una faglia trascorrente: il piano di faglia è generalmente verticale e i blocchi si spostano orizzontalmente. faglia trascorrente faglia inversa B A A B faglia diretta rigetto allu nga me nto rigetto acc orc iam ent o Una tipica associazione di faglie è quella che determina lo sviluppo di una cosiddetta fossa tettonica, una depressione in cui un blocco di crosta appare sprofondato tra due blocchi adiacenti che sono stati allontanati l’uno dall’altro. Idee per insegnare le Scienze della Terra con Lupia Palmieri, Parotto OSSERVARE E CAPIRE LA TERRA Edizione azzurra ● © Zanichelli 2011 7 UNITÀ 7. I materiali della Terra solida 1 Inserisci nel disegno i numeri dei fenomeni rappresentati scrivendoli nei punti appropriati. Il seppellimento si verifica quando nuovi strati di sedimenti si dispongono su quelli più antichi, che vengono compattati Si ha sedimentazione quando le particelle si depositano o quando i minerali solubili precipitano Rocce sedimentarie Il trasporto operato dall’acqua, dai ghiacciai e dal vento sposta le particelle verso quote minori La compattazione e la cementazione portano alla litificazione dei sedimenti trasformandoli in rocce sedimentarie L’erosione rimuove le particelle prodotte dalla disgregazione Meccanismi fisici e chimici degradano le rocce 2 Completa la figura utilizzando i termini elencati qui sotto. Rocce metamorfiche; rocce sedimentarie; rocce magmatiche intrusive. trasporto tra degradazione meteorica erosione degradazione meteorica erosione t va .................................................. raffreddamento magma magma to .................................................. intrusione e to en .................................................. sedimenti am a di te ument mpe o ratu e pr ra ess ione llev ll e en so so ment accumulo s o l l eva m effusione intrusione e raffreddamento or .................................... o degradazione meteorica erosione sp o rocce magmatiche effusive aumento di temperatura e pressione litificazione (compattazione e cementazione) .................................... .................................... fusione Idee per insegnare le Scienze della Terra con Lupia Palmieri, Parotto OSSERVARE E CAPIRE LA TERRA Edizione azzurra ● © Zanichelli 2011 8 UNITÀ 7. I materiali della Terra solida 3 Utilizzando delle frecce colorate indica sulla figura la direzione e il verso di spostamento dei blocchi rocciosi che si verifica in ciascun tipo di faglia. faglia inversa B A B A faglia diretta faglia trascorrente Idee per insegnare le Scienze della Terra con Lupia Palmieri, Parotto OSSERVARE E CAPIRE LA TERRA Edizione azzurra ● © Zanichelli 2011 9