18 Costavernese e la Torre degli Ezzelini Progetto realizzato con il contributo di voi sie te qui Percorso Colceresa • su sentiero • su asfalto © COMPAGNIA GENERALE RIPRESE AEREE SPA In ordine, da sinistra a destra: · Roccaforti medioevali · Ezzelino da Romano · Pianta della torre di Ezzelino Strada della Mariana Panorama: Costavernese Sito della torre visto dal piano In prossimità di via Costavernese, il sentiero della Mariana attraversa il manto stradale e sale ad ovest per raggiungere la vallata opposta dove scorre il torrente Laverda. Costavernese è il nome del colle stretto e allungato situato fra la collina di Mure a est, la valle del Laverda a ovest, la zona pianeggiante detta Nogaredo a sud e la costa Tibalda a nord. Il toponimo deriva dal latino Costa vernensis, che significa appunto costa primaverile, probabile riferimento al dolce declivio soleggiato del colle che rinverdisce e fiorisce prima delle altre terre circostanti. L’itinerario sale nel colle fra coltivazioni di ciliegi, olivi e orti a sinistra, mentre a destra costeggia una riva piuttosto irta, dove crescono castagni e robinie. All’ingresso della stradina, che prosegue poi tra alcune case, si consiglia di effettuare una sosta per osservare a sinistra la spianata dell’altura panoramica dove sorgeva l’antico castello di Ezzelino da Romano, una roccaforte turrita che rappresentava un luogo ideale, dal clima mite, dove passare l’inverno. Di Costavernese si trova il nome in un documento del 1134 del Brunacci: in questa località Ezzelino il Tiranno aveva dei beni che, dopo la sua morte, furono dati alla chiesa vicentina e poi acquistati da un certo signor Marco di Gallo. Nel Regestum del 1262 in effetti Costavernese viene citata come uno dei quarantadue villaggi aggregati al quartiere di Santo Stefano di Vicenza. Il documento parla della presenza di una torre di difesa affiancata ad una casatorre adibita ad abitazione del dominus, ossia del signore, dotata di una siepe spinosa e intricata, di larghi fossati e terrapieni. Lo storico Maccà visitò i resti del castello alla fine del 1700 e dichiarò che essi indicavano l’esistenza di una grande torre, anticamente circondata da robuste mura. Le caratteristiche militari, che si rintracciano nelle vecchie mappe del Catasto austriaco, fanno pensare ad una costruzione risalente al XII secolo. Probabilmente il castello fu costruito e potenziato da Ezzelino da Romano, figura appartenente alla più potente e ricca famiglia del territorio, giunta in Italia nell’XI secolo al seguito dell’imperatore francese Corrado II, detto il Salico, da cui ottenne in feudo i territori di Onara e di Romano. Ezzelino III da Romano, detto il Tiranno, dominò nel territorio veneto e vicentino nel 1200. In qualità di vicario dell’imperatore Federico II, bramoso di potere, allargò il dominio della sua famiglia imponendosi nei territori pedemontani e nella vicina pianura tra il 1236 e il 1256. Il mondo ecclesiastico lo considerava eretico e perfido. Dopo la sua morte, per cautelarsi contro chi parteggiava per lui, i Carraresi e i Vicentini confiscarono e vendettero tutti i beni che Ezzelino possedeva a Fontaniva, a Bassano, a Cartigliano, ad Angarano, a Enego, a Cismon, a Rotzo, a Schiavon, a Longa, a Breganze e, nel 1264, anche a Costavernese. Il Castello di Marostica allora divenne un presidio militare di controllo di tutta l’area collinare e, quando nel 1311 Cangrande della Scala ne assunse il dominio vicariale, i Padovani sottoposero il castello ad un martellante lancio di pietre e di dardi, e, Sito del castello di Ezzelino Progetto realizzato da Comune di Mason Vicentino Comune di Molvena Percorsi complementari • su sentiero • su asfalto Comune di Pianezze San Lorenzo Pro Loco Mason Vicentino Panorama: località Battagliona Percorsi in fase di completamento 1 Tabellone informativo Punto sosta Panorama: Mason Panorama: Mure non riuscendo a conquistarlo, devastarono e incendiarono il territorio circostante. Altre scorrerie furono compiute dai Padovani anche nel 1314. Il castello di Costavernese fu probabilmente distrutto nello scontro d’armi avvenuto ai piedi o lungo i fianchi del colle, in località Battagliona detta anche Valle, in epoca imprecisata e probabilmente contemporanea o anteriore alla conquista del territorio da parte di Cangrande della Scala, avvenuta con scontri e distruzioni fra il 1311 e il 1314. Fino alla metà del 1960 circa era ancora visibile la traccia del perimetro della torre a pianta esagonale irregolare, il cui lato maggiore misurava sugli otto metri circa. I grandi massi basaltici della base della struttura, sono stati nel tempo impiegati nella costruzione delle case vicine e della Via dei Sassi di Molvena e il terreno è stato livellato e ricoperto di terra. Alcuni blocchi di pietra sono anche stati rinvenuti nel giardino del signor Viero, la cui abitazione è situata lungo la strada della Mariana. Altri grossi massi sono emersi nel colle dei Micheletto. Alcuni scavi hanno rilevato la presenza di vani interrati mentre alcuni cunicoli sotterranei, secondo la leggenda, sfociavano in località Battagliona. Nell’omonima piana sottostante, detta anche Valle, localizzata a sud del colle, secondo la tradizione c’era un tempo un lago. La piana è certamente un punto di confluenza e di raccolta delle acque di scolo dei colli, nonché zona ricca di sorgenti, fertile e umida, assai interessante sotto il profilo naturalistico. La località è stata prosciugata in epoca imprecisata con opere di canalizzazione delle acque. Ivi sono state anche rinvenute delle ossa umane per cui si suppone la presenza di un cimitero. Gli ontani vi crescono numerosi e fiorenti, come pure gli alberi da frutto tra cui prevalgono il ciliegio, la vite, il melo, il pero, il fico, il gelso, il nocciolo e il noce. Il castello sorgeva in una posizione strategica perché dalla sommità del colle prospiciente la pianura si gode un’ampia vista panoramica che conta ben quindici campanili. A nord e a nord-est l’Altopiano dei 7 Comuni e il monte Grappa fanno da corona ai colli di San Luca, Rubbio e Roveredo. Tra il verde boschivo appare l’abitato di Lusiana con l’andamento sinuoso dei tornanti fiancheggiati dalle case. Più in basso, nel susseguirsi continuo delle alture, si può ricostruire e ripercorrere visivamente il Percorso Colceresa nel suo saliscendi da Pianezze a Mason. Di fianco alla località Mascarellotti si profila Mure con la terrazza della bella chiesa dal campanile turrito; poi nel declivio di Collalto appare l’elegante parrocchiale di Molvena e la chiesa di Pianezze dallo stravagante campanile barocco. Più ad est il colle del paese di Villa si affaccia nella sconfinata distesa della pianura vicentina, accanto al verde rigoglioso del centenario parco di Villa Mastai Ferretti. Il signorile complesso della villa è particolarmente interessante: la struttura settecentesca appartenne al pittore Cosroe Dusi, al deputato della sinistra storica Ippollito Venzo e al conte Fortunato Mastai Ferretti, cui dobbiamo l’eleganza liberty della casa padronale e la ricchezza del parco. Lo sguardo si muove zig-zagando qua e là alla ricerca dei siti storici. Le roccaforti volute da re Berengario nell’XI secolo per far fronte all’invasione degli Ungari, formavano una serie concatenata di punti di osservazione e di controllo delle vie d’accesso alla pedemontana. Nel mirabile paesaggio collinare il Doglione di Marostica creava una congiunzione militare difensiva continua che dal Castelletto dei nobili Cumani e dalla Torresella di Pianezze univa il Castello dei Pedàola, che si può immaginare nel colle omonimo lungo il sentiero delle Strambane, il Castellare di Molvena e quello di Mure, situati nei pressi delle due chiese parrocchiali, la Torre di Ezzelino di Costavernese e la fortificazione di Valeriano da Breganze di via Castello a Mason. Nel verde della vegetazione, in punti panoramici incantevoli, si affacciano verso il piano ville e palazzi. Ai piedi del colle Peòla, in via dell’Artigianato, si staglia Villa Basso, complesso settecentesco dall’aspetto signorile, rimaneggiato nell’Ottocento. Lungo via Collesello, che conduce al centro della frazione di Mure, si profila la settecentesca Villa Celi e l’ottocentesca Casa Sandonà. Di fronte all’abitato di Villa, in un colmello tra alti cipressi, pini domestici e cedri del Libano spunta Villa Lovison, complesso padronale ottocentesco di villeggiatura dall’intonaco rossastro, di buon interesse architettonico e ambientale. Più a est, mascherato dalla vegetazione, nel contesto industriale di Molvena compare la sagoma del monumentale complesso cinquecentesco di Ca’ Dal Ferro, memoria della più antica struttura benedettina, che ospitò alla fine del 1700 le truppe napoleoniche e le truppe francesi durante la Grande Guerra. A sud nel comune di Mason appare il complesso di Villa Angaran delle Stelle, espressione raffinata del Villa Lovison a Mure Villa Mastai Ferretti a Villa neopalladianesimo, con la bella facciata circondata dal folto parco e dall’oratorio della Trasfigurazione. Nell’altura di Mason, che si affaccia verso Costavernese lungo la vallata del torrente Laverda, appare l’abitato di via Castello, sito storico il cui toponimo, in prossimità del Centro Rosmarino, fa riferimento alla presenza di un castello. Tornando con lo sguardo a nord-est, là dove le colline moreniche sfumano nel piano, da est ad ovest, si profilano, nel complicato intreccio edilizio della pianura, il campanile di Nove con la statua di San Pietro, l’esile punta aguzza di quello di Cartigliano, le torri campanarie di Villaraspa, Schiavon, Longa, Friola, Pozzoleone, Mason e infine la corona degli Euganei e dei Berici; sopra la verde cortina di Contrà Vaccara di Mason, spunta il campanile di San Giorgio di Perlena, detto spion per l’invidiabile posizione dominante. Quando il cielo è limpido e il vento pulisce l’aria stagnante dalle foschie ormai frequenti, lo sguardo può spaziare fino alla laguna veneta. Abitato di via Castello a Mason Villa Celi a Mure Panorama: Pianezze Panorama con Villa Angaran delle Stelle a Mason Pro Loco Pianezze San Lorenzo Consulta delle Associazioni Consulta Associazioni di Molvena MOLVENA Istituto Comprensivo “Don L. Milani” Mason Vic.no Regione del Veneto Provincia di Vicenza Comunità Montana dall’Astico al Brenta UNPLI Veneto Comitato Regionale UNPLI Vicenza Comitato Provinciale Protezione Civile Intercomunale Colceresa Cavalieri delle Colline Molvena Gruppo Escursionisti B.M. Bedont Pianezze S.L. Gruppo Podisti “Il Ciliegio” Mason Vic.no Consorzio di tutela Ciliegia di Marostica I.G.P. © testo ed immagini Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani”, Mason Vic. • Editing grafico / produzione: MCS.Com/Carlo Stella - [email protected]