10 Maggio Festa a Romitello
Il Santuario cuore della Madre
"Esulto nel Signore, mia Salvezza, il mio cuore esulta nel Signore, la mia fronte si innalza grazie al
mio Dio" (Sl da I Samuele).
Lo Spirito Santo ha preparato il cuore della Vergine per essere dimora di Cristo e il tempio vivente
di Dio.
Nel cuore della Madre scopriamo il primato dell'amore di Dio e la sapienza della vita. La fedeltà ai
Suoi insegnamenti orienta il nostro cammino verso gli autentici valori dello Spirito.
I
Il Cuore di Maria nei Vangeli
La storia del Cuore di Maria è nei Vangeli. Quando Maria andò al tempio per la purificazione e per
l'offerta del Suo Bambino a Dio, incontrò il vecchio Simeone. Dal Vangelo non vi scorgiamo
nessuna parola di Maria. Ma il Suo cuore conservava tutto, anzi uscì dal tempio portando nel Suo
cuore di Madre la profezia più atroce: "La Tua anima sarà trapassata dal dolore".
Maria ai piedi della Croce guarda e non parla, ma nel momento che la spada del soldato squarcia il
cuore di Gesù, squarcia anche il Suo Cuore.
Il Magnificat è il canto solenne del Cuore di Maria. Questo cantico ispirato, di lode e di
ringraziamento, sgorga dal Suo Cuore quando la cugina Elisabetta Le rivolge l'elogio più stupendo:
"Beata Te che hai creduto". Bene afferma Beato Giovanni Paolo nella Redemptoris Mater: "Le
parole usate da Maria costituiscono. una ispirata professione di fede... in queste parole, traspare la
personale esperienza di Maria, l'estasi del Suo Cuore".
Prima ancora che se ne accorgessero, durante il banchetto di nozze, Maria, sempre attenta ai bisogni
degli altri, si accorge che sta per venire a mancare il vino .. : prima ancora che se ne accorgessero,
l'attenzione sensibile della Madre, interviene con la Sua materna intercessione, presso il Figlio Suo
Gesù rivolgendo l'invito ai servi: "Fate quello che Egli vi dirà". E così Gesù opera il miracolo
dell'acqua che diventa vino, migliore di quello che era stato servito agli
ospiti del banchetto nuziale.
La presenza di Maria, sempre attenta ai bisogni degli uomini, provoca il miracolo che consola gli
sposi. La maternità di Maria alle nozze di Cana, all'inizio dell'attività messianica di Cristo, è
confermata in pienezza di grazie, nel momento culminante del sacrificio redentore di Cristo:
"Figlio, ecco Tua Madre". Maria viene consegnata a tutti come Madre. Viene alla luce una nuova
maternità che è frutto del Suo amore.
II
Mostrati di essere figlio
Il cuore della Madre è ricco di bontà e di misericordia. Misericordia, infatti, vuol dire, nel suo
significato etimologico, offrire il cuore ai miseri. Se Dio è misericordia infinita, Maria è Madre di
misericordia e di bontà.
Questo amore misericordioso viene manifestato soprattutto a contatto con il male morale e fisico. E'
in Lei e per mezzo di Lei, esso non cessa di rivelarsi nella storia della Chiesa e dell'umanità.
Qualunque figlio della Madonna che desidera o implora misericordia da Dio, la trova
nell'intercessione materna di Maria, presso il trono del Suo Figlio Gesù.
Questa verità reca a tutti noi figli di Maria fiducia e speranza, perché, come afferma Gersone: "Dio
ha voluto che tutte le misericordie che scendono dal Cielo sulla terra abbiano a passare attraverso il
cuore amabile della Madre". E S. Bernardo esclama: "Tutte le grazie scaturiscono per mezzo di
Maria".
Maria è veramente Madre nostra, ci ama come se ciascuno di noi fosse Suo unico figlio, con un
amore unico e irreversibile. Maria segue ciascuno di noi, con un cuore di mamma tenera e generosa.
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La nostra risposta dovrebbe essere quella di accogliere Maria nella nostra vita, affidandoci a Lei e
riversando tutto il nostro amore, confidando gioie e dolori. Per questo il Concilio enumera quattro
note che esprimono l'autentico culto mariano: venerazione: perché Madre di Dio; amore: perché
Madre nostra; imitazione: perché è modello di tutte le virtù. A Lei come figli dobbiamo affidarci, in
Lei dobbiamo confidare, consapevoli di quello che ci dice nel silenzio del cuore: "Mostrati di essere
figlio".
Quando siamo interpellati da Dio con le Sue ispirazioni dobbiamo rispondere, aperti alla
disponibilità per accogliere i Suoi inviti, come Maria accolse nell'Annunciazione, l'invito
dell'Arcangelo Gabriele: "Ecco, sono l'ancella del Signore, si faccia di me secondo la Tua parola"
(Lc. 38).
Ognuno di noi dovrebbe sforzarsi di essere con la sua vita la lode di Dio sulla terra, consapevoli di
quello che ci ricorda S. Ireneo: "La gloria di Dio è l'uomo vivente e la vita dell'uomo è la gloria di
Dio". Con il cuore aperto, ogni figlio deve cantare con la vita il cantico di gloria, che la Liturgia
della Messa pone sulle labbra: "Noi Ti benediciamo, noi Ti glorifichiamo, noi Ti lodiamo, noi
cantiamo la Tua gloria con
Maria e per Maria, sulla terra, in attesa di unirei, un giorno, alle schiere angeliche per glorificare
Dio per tutta l'eternità. Ecco perché "cantare è di chi ama" (S. Agostino). Questo canto del cuore
dialoga con l'Assoluto e svela i tesori di Dio, aprendo una finestra sull'infinito, e squaderna le
meraviglie del cuore della Madre.
III
Il canto nel silenzio
Quando gli angeli inneggiano ed elevano canti di gioia, Maria ascolta e tace.
I pastori raccontano con gioia e stupore ciò che avevano ascoltato dagli angeli e Maria tace
"meditando in cuor Suo". Il silenzio di Maria davanti al vecchio Simeone sente che Gesù sarà segno
di contraddizione ... che una spada trapasserà la Sua anima ... Lei, ascolta e tace ...
Così, nello smarrimento di Gesù, alle parole "perché mi cercavate?", Maria e Giuseppe non
comprendono e tacciono. La Madre rompe il silenzio soltanto per dire tutto il Suo dolore per lo
smarrimento di Gesù. Così il silenzio affiora come canto segreto e intimo di Maria che dà spazio
alla volontà di Dio: "Eccomi".
Nel canto di Maria ci sono tutte le note dell'amore, anche quando parla e quando tace. Ecco perché
il pellegrino, che visita il Santuario, respira un'aria celestiale e nel silenzio, la Madre parla al suo
cuore e l'anima vive un'intimità divina. Nel silenzio e nel raccoglimento, il cuore di ogni figlio si
incontra con quello della madre, rivelando i tesori di grazia e di misericordia, di protezione e di luce
divina.
In sintonia con queste riflessioni, ascoltiamo alcune testimonianze modulate in preghiera, ricche di
ispirazione; dono prezioso, attraverso i secoli, della fede di tanti cuori.
"O Maria, Tu sei per me una Madre spirituale, Maestra di vita, Regina potente. Tu riempi la mia
esistenza di gioia e di amore". (S. Luigi M. di Monfort)
"Madre, vorrei cantare perché ti amo. Non temo più il glorioso splendore, con Te ho sofferto; ora
nel Tuo cuore voglio cantare, Vergine che t'amo e dirti in eterno: "Sono Tua figlia". (S. Teresa di
Lisieux)
"Non dire niente, ma solo cantare, perché il cuore è troppo pieno... perché sei la Madre di Gesù
Cristo, che è la verità tra le tue braccia, la sola speranza e l'unico frutto, perché mi hai salvato,
perché sei qui per sempre ... semplicemente perché Tu esisti ... " (Paul Claudel)
"Maria, ci affoghiamo nel caldo fuoco del cuore Tuo, dove arde il divino amore: in Te la vita,
l'amore totale e unificante, il gaudio del cuore e della mente ... stringici forte, non ti lasceremo mai:
è il Paradiso". (Enrico Medi)
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IV
Riposiamo nel cuore della Madre
Sappiamo che il cuore di Maria è un giardino di delizie dove ogni figlio, odora il profumo di grazia
e raccoglie il fiore della bontà. Il Suo cuore traboccante di tenerezza affascina i devoti che si
sentono amati da una Madre potente e meravigliosa. Dal cuore dei figli devoti, scaturisce il canto e
l'invocazione, vivendo la stupenda esperienza eminentemente interiore, "perché la preghiera è un
grido che dal cuore si eleva al Signore" (S. Ag. Esp. al sahno 118,1).
Nel Santuario viviamo questa dolce intimità con la Madre.
Il Beato Giovanni Paolo Il, infatti, afferma che "i Santuari sono come pietre miliari poste a segnare i
tempi del nostro itinerario sulla Terra: essi consentono una pausa di ristoro nel viaggio per ridarei la
gioia e la sicurezza del cammino, insieme con la forza di andare avanti come le oasi del deserto,
nate ad offrire acqua ed ombra ... I Santuari sono fari di luce che attirano anche i non praticanti".
Il cuore della Madre è una metropoli spirituale, dove tutti: bambini, giovani, coppie, anziani e
malati, fisicamente e spiritualmente, di ogni città e di ogni nazione, attingono speranza e implorano
protezione.
Così il Santuario diventa cuore della Madre, trono di grazia e clinica di guarigione, luogo santo,
dove Dio ha posto la Sua dimora per mezzo di Maria.
Un cuore che ama ritrova la pace, e nel cuore di Maria ritrova Dio, perché Lei è Santuario della
Divina Presenza.
Messaggio: in questo tempo di fibrillazione morale e sociale, dobbiamo pregare il cuore Addolorato
di Maria, perché diradi le tenebre dell'odio e della divisione. Siamo coscienti con quello che ci dice
S. Beda: "La vera pace del cuore in questo mondo consiste
nell'essere pieni dell'amore di Dio".
Il Cuore di Maria parla a noi e ci comunica il senso autentico della vita.
Storditi, infatti, dal frastuono della vita moderna, abbiamo bisogno di ascoltare la voce della Madre:
"Venite a me voi tutti, io sono la Madre della speranza e dell'amore".
Oppressi dal consumismo, abbiamo bisogno di Sole, di Cielo, per elevarci dalla contingenza alla
trascendenza, per gustare la dolcezza dell'amore immenso di Dio; stanchi del temporale, abbiamo
bisogno di eternità, per scoprire l'orientamento e dirottare verso i sentieri dello Spirito. Nella
tensione della città terrena e celeste, del male e del bene, dell'odio e dell'amore, ritroveremo la vita,
la gioia e la beatitudine.
Il nostro tempo attraversa una profonda crisi di valori. La fedeltà a Dio suppone una fede che sfocia
nell'amore. La fedeltà al messaggio della Madre, propone nuovi orizzonti, cieli nuovi e terra nuova.
Il cuore di Maria è richiamo per tutti i figli ad una costante coerenza di vita, che ci faccia scoprire
un mondo di bellezza. Fascino di questo sublime ideale è l'amore della Madre, che ha cantato l'inno
di lode e di fedeltà, affermando: "Tutte le generazioni mi chiameranno beata".
Cantiamo anche noi: "Ave, cuore purissimo! Ti amiamo con tutto il nostro cuore ... Te lo
consacriamo, te lo immoliamo. Tu illuminalo e santificalo" (S. Giovanni Eudes).
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In questa sinfonia di cuori è veramente bello vivere e riposare nel cuore della Madre!
Il Rettore del Santuario
P. Fiorenzo Calaciura cp.
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