CD38 (SP149) - Menarini Diagnostics

annuncio pubblicitario
CD38 (SP149)
Rabbit Monoclonal Antibody
Identificazione Prodotto
N° Catalogo
44496
44497
44237
Descrizione
CD38 0,1 R (SP149)
CD38 1 R (SP149)
CD38 RTU R (SP149)
Definizione Dei Simboli
P
pronto uso
C
concentrato
A
asciti
E
siero
S
supernatante
DIL
DOC#
DIS
range di diluizione di concentrato
numero documento
distribuito da
Finalità D’Uso
Questo anticorpo è destinato per l’uso
diagnostico in vitro (IVD).
Anticorpo CD38 è indicato per i laboratori
qualificati per l’identificazione qualitativa
tramite microscopio ottico della presenza di
antigeni associati in sezioni di tessuto fissate
in formalina e incluse in paraffina utilizzando
metodi di test IHC (immunoistochimici). L’uso
di questo anticorpo è indicato, in seguito a
diagnosi clinica differenziale, come ausilio per
l’identificazione e la differenziazione di linfomi
a cellule B mature e di neoplasmi delle cellule
plasmatiche, nel contesto di un pannello
di anticorpi, dell’anamnesi del paziente e di
altri test diagnostici stabiliti da un patologo
qualificato.
Sommario E Spiegazione
La molecola CD38 è una glicoproteina
transmembrana 46 kDa di tipo II con una
breve coda citoplasmatica N-terminale (20
aminoacidi) e un lungo dominio extracellulare
(256 aminoacidi). Il CD38 viene espresso
a livelli bassi o moderati su varie cellule
ematopoietiche e in alcuni tessuti solidi. Da un
punto di vista puramente morfologico, i linfociti
B CD38+ si trovano principalmente nel centro
germinativo di organi linfoidi secondari, mentre
la zona marginale è negativa alla CD38 in modo
predominante1, anche se si possono trovare
alcune cellule debolmente CD38 +/IgM2.
L’Anti-CD38 si comporta come un marcatore
di ontogenesi nei linfociti T: circa l’80% dei
timociti midollari sono CD38+, la maggior
parte delle cellule T circolanti sono CD38+, e le
cellule T residenti nei tessuti sono in maggior
parte CD38+. I monociti circolanti portano la
molecola sulla superficie, mentre i macrofaci
residenziali no1,2. Sulla membrana esterna
dei globuli rossi e delle piastrine vengono
individuate anche forme funzionalmente attive
di CD38 umani1-3. Tra i tessuti solidi, la molecola
viene espressa da normali cellule epiteliali
prostatiche1-3 e da cellule isole pancreatiche. Tra
le altre cellule positive all’CD38 vi sono le cellule
di muscoli lisci e striati, le cellule dei tubuli renali
e le cellule gangliari retiniche1-3. L’Anti-CD38 è
estremamente utile nella classificazione dei
sottogruppo di linfociti B funzionali maturi.
L’espressione dell’CD38 viene indotta quando
vengono attivati linfociti B naive, raggiunge il
picco quando le cellule B entrano nel centro
germinativo, calano durante la differenziazione
centrociti/centroblasti ed è completamente
assente nelle cellule C della memoria. Perciò
l’espressione delle CD38 è uno dei marcatori
precoci dell’attivazione delle cellule B naive,
subisce una ‘up-regulation’ prima che le
cellule B entrino nel centro germinativo ed è
sottoposte a mutazioni somatiche nei geni IgV13
. Da un punto di vista puramente morfologico,
i linfociti B CD38+ si trovano principalmente
nel centro germinativo di organi linfoidi
secondari, mentre la zona marginale è CD38in modo predominante1-3. L’Anti-CD38 è un
marcatore di immunostaining molto utile, se
combinato in un pannello con anticorpi contro
CD138, MUM1 e EMA, nella diagnosi di linfomi
collegati ad immunodeficienza, che di solito
comprende linfoma plasmoblastico, linfoma
ad effusione primaria e linfoma a grandi cellule
B che deriva dalla malattia di Castelman
multicentrico associato a HHV8. Anche tali
linfomi associati a immunodeficienza sono o
negativi al marcatore di cellule pan-B o solo
debolmente positivi. Inoltre, è necessario
il rilevamento IHC di cellule plasmatiche
mediante colorazione immunoistochimica
anti-CD38 su una biopsia osteomidollare per
DIS A.Menarini Diagnostics S.r.l.
Via Sette Santi, 3
50131 Firenze
Italy
DOC# MEN11831000
IT Rev. 0,0
Cell Marque Corporation
6600 Sierra College Blvd
Rocklin
California 95677
USA
EMERGO EUROPE
Molenstraat 15, 2513 BH
The Hague
NL
CD38 (SP149)
Rabbit Monoclonal Antibody
ottenere conteggi accurati di cellule plasmatiche maligne necessari per
una diagnosi definitiva, dato che tali conteggi sono difficili da ottenere
a causa dell’aspirazione sub-ottimale di midollo osseo, della frequente
distribuzione di cellule di mieloma nel midollo osseo e della perdita di
cellule plasmatiche neoplastiche durante l’esecuzione del trattamento
manuale. Studi recenti hanno dimostrato che l’anti-CD38, combinato con
anti-CD44 (negativo) e/o anti-TCL1 (positivo), è utile nell’identificazione
dei casi di linfoma a grandi cellule B con riassetto del gene cMYC (relativa
sensibilità dell’82% e del 77%; relativa specificità del 100% e del 100%).
Perciò, l’anti-CD38 è molto importante nella diagnosi differenziale dei
neoplasmi a cellule B diffuse di dimensioni medio-grandi, positivi all’antiCD20, negativi all’anti- TdT/anti-cyclin D, tra cui il linfoma diffuso a grandi
cellule B, il linfoma di Burkitt e il linfoma a cellule B, inclassificabile, con
caratteristiche intermedie tra il linfoma DLBCL e il linfoma Burkitt4-7.
Il tasso di concentrazione di immunoglobulina concentrata per questo
prodotto è di 40-100 µg/ml.
La gamma operativa di diluizione raccomandata per il prodotto
concentrato è di 1:100-1:500 e si trova sull’etichetta del prodotto.
Isotipo: IgG
Ricostituzione, Miscelazione, Diluizione, Titolazione
L’anticorpo prediluito è pronto all’uso e ottimizzato per la colorazione. Non
è necessaria alcuna ricostituzione, miscelazione, diluizione o titolazione.
L’anticorpo concentrato è ottimizzato per essere diluito entro il range di
diluizione.
L’utente deve convalidare la diluizione operativa del prodotto concentrato.
Differenze nelle procedure tecniche e nel trattamento del tessuto in
laboratorio possono produrre importanti variabilità nei risultati e richiedere
di conseguenza l’uso regolare di controlli (fare riferimento alla sezione
Procedure di controllo della qualità).
Principi E Procedure
L’anticorpo primario citato può essere utilizzato quale anticorpo
primario per la colorazione immunoistochimica delle sezioni di tessuto
fissate in formalina e incluse in paraffina. In generale, la colorazione
immunoistochimica insieme al sistema di rilevazione biotina-streptavidina
consente la visualizzazione degli antigeni tramite l’applicazione
sequenziale di un anticorpo specifico (anticorpo primario) all’antigene,
di un anticorpo secondario (anticorpo di collegamento) all’anticorpo
primario, un complesso enzimatico e un substrato cromogeno con fasi
di lavaggio interposte. In alternativa può essere utilizzato un sistema di
rilevamento privo di biotina. L’attivazione enzimatica del cromogene
causa la produzione di una reazione visibile sul sito dell’antigene. Il
campione può essere quindi contro colorato ed è possibile applicarvi del
copri vetrino. I risultati vengono interpretati utilizzando un microscopio
ottico e consentono la diagnosi differenziale dei processi pato-fisiologici,
associabili o meno a un particolare antigene.
Materiali E Reagenti Necessari Ma Non Forniti
I seguenti reagenti e materiali possono essere necessari per la colorazione
ma non sono forniti con l’anticorpo primario:
1. Tessuto di controllo positivo e negativo
2. Vetrini per microscopio, caricati positivamente
3. Forno per essicazione in grado di mantenere una temperatura di 5860 °C ± 5 °C
4. Ampolle o bagni di colorante
5. Timer
6. Xilene o sostituto di xilene
I prodotti prediluiti sono diluiti in modo ottimale per l’uso con un’ampia
varietà di kit di rivelazione offerti da altri produttori.
7. Etanolo o alcool reagente
8.
Acqua deionizzata o distillata
9.
Pentola a pressione elettrica per la fase di pretrattamento del tessuto
Materiali E Metodi
10. Sistema di rilevamento e cromogeno
Per i dettagli specifici dei lotti dei seguenti, fare riferimento all’etichetta
del prodotto:
12. Ematossilina o altro contro colorante
1.
14. Blocco perossido per uso con HRP
11. Soluzioni per lavaggio
13. Diluenti di anticorpi
Concentrazione di immunoglobulina dell’anticorpo
2. Dettagli sull’origine
15. Blocco avidina-biotina
16. Reagente di controllo negativo
Reagenti Forniti
17. Soluzione montante
Prediluito Il prodotto anticorpo primario citato contiene il reagente pronto
per l’uso.
18. Copri vetrino
Il tasso di concentrazione di immunoglobuline prediluite per questo
prodotto è di 1-5 µg/ml.
Conservazione E Manipolazione
19. Microscopio ottico (40-400x)
Conservare a 2-8 °C. Non congelare.
Concentrato Il prodotto anticorpo primario citato contiene reagente
concentrato.
Per garantire un’erogazione adeguata di reagente e la stabilità dell’anticorpo
dopo ciascuna analisi, riposizionare il tappo e riporre immediatamente il
flacone in frigorifero in posizione verticale.
Sia il formato prediluito sia quello concentrato di questo anticorpo sono
diluiti in Tampone Tris, pH 7,3-7,7, con BSA 1% e azoturo di sodio <0,1%.
2
MEN Template #0.2
CD38 (SP149)
Rabbit Monoclonal Antibody
Ogni reagente di anticorpi è provvisto di data di scadenza. Se conservato
adeguatamente, il reagente resta stabile fino alla data indicata sull’etichetta.
Non utilizzare il reagente oltre la data di scadenza relativa al metodo di
conservazione indicato.
animale utilizzata in questi prodotti sono nell’archivio di Cell Marque.
I certificati sostengono che le origini bovine provengono da Paesi che
presentano un rischio trascurabile di BSE e dichiarano che le origini
bovine sono statunitensi e canadesi.
11. Come per qualsiasi prodotto derivato da sorgenti biologiche, è
necessario seguire procedure corrette di manipolazione.
Non vi sono segni evidenti che indichino l’instabilità di questo prodotto.
Pertanto, è consigliabile eseguire contemporaneamente controlli positivi
e negativi sui campioni da testare. Contattare il Servizio Clienti A.Menarini
Diagnostics in caso di segni sospetti d’instabilità del reagente.
Istruzioni Per L’uso
Prelievo Di Campioni E Preparazione Per L’Analisi
Procedura Passo-Passo
I tessuti ordinariamente trattati, fissati in formalina tamponati neutri,
inclusi in paraffina sono adatti all’uso con questo anticorpo primario. Il
fissativo consigliato per i tessuti è formalina neutra tamponata al 10%. È
possibile che si ottengano risultati variabili dovuti a processi di fissaggio
prolungati o speciali come la decalcificazione di preparati di midollo osseo.
Protocollo di colorazione raccomandato per l’anticorpo primario citato:
Colorazione Manuale
Ogni sezione va tagliata per garantire uno spessore adeguato (circa 3
μm) e posizionata su un vetrino con carica positiva. I vetrini contenenti la
sezione di tessuto possono essere cotti per almeno 2 ore (ma non oltre le
24 ore) in un forno a una temperatura di 58-60 °C ± 5 °C.
Avvertenze E Precauzioni
1.
Manipolando i reagenti adottare ragionevoli precauzioni. Quando
si manipolano materiali sospetti carcinogeni o tossici (ad esempio
xilene) servirsi di guanti monouso e di grembiuli di laboratorio.
I reagenti concentrati possono essere diluiti in modo ottimale in
base alla convalida dell’utente. Qualsiasi diluente utilizzato non
specificatamente raccomandato da questo documento deve essere
quindi convalidato dall’utente sia per la compatibilità sia per l’effetto
sulla stabilità.
8.
Se utilizzato secondo le istruzioni il prodotto non è classificato come
sostanza pericolosa. Il conservante nel reagente è azoturo di sodio
in misura inferiore allo 0,1% e alle concentrazioni dichiarate non
soddisfa i criteri UE REACH (registrazione, valutazione, autorizzazione
e restrizione delle sostanze chimiche) per le sostanze pericolose.
Applicare l’anticorpo e incubare per 10 - 30 minuti, quindi sciacquare.
6.
Applicare una quantità generosa di cromogeno e incubare per 1 - 10
minuti, quindi sciacquare.
7.
Disidratare e applicare il vetrino coprioggetto.
È necessario effettuare un controllo positivo del tessuto per ciascuna
procedura di colorazione eseguita. Il tessuto può contenere sia cellule che
componenti con colorazione positiva e negativa e serve sia come tessuto
di controllo positivo che negativo. I tessuti di controllo devono provenire
da un’autopsia recente, da una biopsia o da campioni chirurgici preparati
o fissati prima possibile, in modo identico alle sezioni da esaminare. L’uso
di una sezione di tessuto fissata o trattata diversamente dai campioni da
esaminare, servirà per fornire un controllo di tutti i reagenti e le fasi del
metodo, eccetto il fissaggio e il trattamento del tessuto.
Un tessuto con una colorazione positiva debole è più indicato per
effettuare un controllo ottimale della qualità e per rilevare livelli minori
di degradazione del reagente. Il controllo tissutale positivo per l’anticorpo
primario citato, può comprendere quanto segue:
9. L’utente deve convalidare qualunque condizione di conservazione
diversa da quelle specificate nel foglietto illustrativo.
Controllo Positivo Del Tessuto
10. Il diluente può contenere albumina di siero bovino e il supernatante
può contenere siero bovino. I prodotti contenenti siero bovino fetale
e i prodotti contenenti albumina di siero bovino vengono acquistati
presso fornitori commerciali. I certificati di origine della sorgente
3
MEN Template #0.2
3.
Controllo Positivo Del Tessuto
5. L’utente è tenuto a convalidare i tempi di incubazione e le
temperature.
7.
Se si utilizza un sistema di rilevamento HRP, collocare i vetrini in un
bloccante perossido per 10 minuti, quindi sciacquare. Se si utilizza un
sistema di rilevamento AP, saltare questo passaggio.
Procedure Di Controllo Della Qualità
4. Evitare la contaminazione microbica di reagenti, per non causare
risultati scorretti.
I reagenti prediluiti, pronti all’uso sono stati diluiti in modo ottimale
e un’ulteriore diluizione può causare una perdita di colorazione
antigenica.
2.
5. Applicare il reagente di rivelazione per il numero di minuti
raccomandato dal produttore, quindi sciacquare.
I campioni dei pazienti e tutti i materiali che entrano a contatto con
loro devono essere manipolati come materiali a rischio biologico e
smaltiti con adeguate precauzioni. Non pipettare mai con la bocca.
6.
Deparaffinizzazione, reidratazione e recupero dell’epitopo; il metodo
preferito è l’utilizzo delle tecniche di smascheramento termoindotto
dell’epitopo (HIER, Heat Induced Epitope Retrieval). Il metodo
preferito consente nello stesso tempo la deparaffinizzazione, la
reidratazione e il recupero dell’epitopo. Al termine, sciacquare 5 volte
con acqua distillata o deionizzata.
4. Per la rivelazione del polimero in 2 fasi, il sistema applica
l’amplificatore in base alle istruzioni del produttore
2. Evitare il contatto di reagenti con occhi e membrane di mucose.
Se i reagenti vengono a contatto con aree sensibili, lavare con
abbondante acqua corrente.
3.
1.
Tessuto
Visualizzazione
Mieloma delle cellule plasmatiche
Citoplasmatico
Cellule plasmatiche
Citoplasmatico
Linfonodo
Citoplasmatico
CD38 (SP149)
Rabbit Monoclonal Antibody
del periodo di incubazione e della potenza dell’ematossilina utilizzata,
la contro colorazione darà luogo ad una colorazione da azzurro chiaro
a blu scuro nei nuclei delle cellule. Una contro colorazione eccessiva o
incompleta può compromettere l’interpretazione corretta dei risultati. Se
il controllo positivo del tessuto non si colora positivamente, i risultati con i
campioni da esaminare sono considerati non validi.
Controllo Positivo Del Tessuto (continuato)
Tessuto
Visualizzazione
Midollo osseo
Citoplasmatico
Utilizzare i controlli positivi noti solo per monitorare le adeguate
prestazioni dei tessuti trattati e dei reagenti del test, non come aiuto per
formulare una diagnosi specifica dei campioni del paziente. Se i controlli
positivi del tessuto non si colorano positivamente in modo adeguato, i
risultati con i campioni da esaminare devono essere considerati non validi.
Controllo Negativo Del Tessuto
Dopo il controllo positivo del tessuto, è necessario esaminare quello
negativo per verificare la marcatura specifica dell’antigene target
dall’anticorpo primario. L’assenza di colorazione specifica nel controllo
negativo del tessuto conferma l’assenza di reattività crociata tra l’anticorpo
e le cellule o i componenti cellulari. Se si nota una colorazione specifica
nel controllo negativo del tessuto, i risultati con i campioni del paziente
sono considerati non validi. La colorazione non specifica, se presente, sarà
diffusa. Nelle sezioni di tessuto che non sono fissate in maniera ottimale,
il tessuto connettivo potrebbe presentare una lieve colorazione sporadica.
In questo caso è necessario utilizzare le cellule intatte per interpretare i
risultati della colorazione. Le cellule necrotiche o degenerate mostrano
una colorazione non specifica.
Controllo Negativo Del Tessuto
Per il controllo negativo del tessuto, è possibile impiegare lo stesso
tessuto utilizzato per il controllo positivo del tessuto. La varietà di tipi di
cellule presenti nella maggior parte delle sezioni dei tessuti forniscono
siti di controllo negativi, che devono essere tuttavia verificati dall’utente.
I componenti che non si colorano devono dimostrare l’assenza di
colorazione specifica e fornire un’indicazione sulla colorazione di fondo
non specifica. Se è presente una colorazione specifica nei siti di controllo
negativi del tessuto, i risultati con i campioni del paziente devono essere
considerati non validi.
Tessuto Del Paziente
Discrepanze Inspiegabili
I campioni del paziente devono essere esaminati per ultimi. L’intensità
della colorazione positiva dovrà essere valutata nel contesto di qualsiasi
colorazione di fondo del controllo negativo del reagente. Come in
qualsiasi altro test immunoistochimico, un risultato negativo indica che
l’antigene in questione non è stato rilevato, non che l’antigene è assente
nelle cellule o nei tessuti esaminati. Un pannello di anticorpi può aiutare
nell’identificazione di false reazioni negative (vedere la sezione Sintesi dei
risultati previsti). È necessario anche esaminare la morfologia di ciascun
campione del tessuto utilizzando una sezione colorata con ematossilina
ed eosina durante l’interpretazione dei risultati immunoistochimici. I
risultati morfologici del paziente e i dati clinici pertinenti devono essere
interpretati da un patologo qualificato.
Segnalare immediatamente all’assistenza clienti di A.Menarini Diagnostics
tutte le discrepanze inspiegabili rilevate nei controlli. Se i risultati del
controllo di qualità non soddisfano le specifiche, i risultati del paziente
non sono validi. Vedere la sezione Risoluzione dei problemi di questo
inserto. In tal caso, è necessario identificare e correggere il problema e
ripetere l’intera procedura con i campioni del paziente.
Reagente Di Controllo Negativo
È necessario eseguire un controllo negativo del reagente per ciascun
campione per riuscire a interpretare meglio i risultati. Per valutare
colorazioni non specifiche viene utilizzato un controllo negativo del
reagente invece dell’anticorpo primario. Il vetrino dovrà essere trattato
con controllo negativo del reagente, abbinandosi alle specie ospiti
dell’anticorpo primario e avendo idealmente la stessa concentrazione
di IgG. Il periodo di incubazione del reagente di controllo negativo deve
essere uguale a quello dell’anticorpo primario.
Limitazioni
1. Questo reagente è esclusivamente per uso professionale dal
momento che l’immunoistochimica è un processo a fasi multiple che
richiede una formazione specialistica per la scelta adeguata di reagenti,
tessuti, fissaggio, trattamenti; della preparazione del vetrino per
immunoistochimica e dell’interpretazione dei risultati di colorazione.
Interpretazione Dei Risultati
La procedura di immunostaining causa la precipitazione di un prodotto di
reazione colorato ai siti antigenici localizzati dall’anticorpo primario. Fare
riferimento al foglietto illustrativo del sistema di rilevamento per reazioni
del colore previsto. È opportuno che un patologo qualificato esperto in
procedure immunoistochimiche valuti i controlli su tessuti positivi e
negativi prima di interpretare i risultati.
Ad uso esclusivo di laboratorio.
3.
Esclusivamente per uso diagnostico in vitro.
4. La colorazione del tessuto dipende dalla manipolazione e
dal trattamento precedenti del tessuto. Fissaggio inadeguato,
congelamento, scongelamento, lavaggio, asciugatura, riscaldamento,
sezionamento o contaminazione con altri tessuti o fluidi possono
produrre artefatti, l’intrappolamento dell’anticorpo o risultati falsonegativi. Variazioni nel fissaggio e nei metodi di inclusione, come
anche le irregolarità intrinseche del tessuto possono provocare
risultati non uniformi.
Controllo Positivo Del Tessuto
Esaminare prima il controllo positivo del tessuto colorato per determinare
se tutti i reagenti funzionano correttamente. La presenza di un prodotto
di reazione con colorazione appropriata nelle cellule target indica una
reattività positiva. Fare riferimento al foglietto illustrativo del sistema
di rilevamento per reazioni del colore previsto. A seconda della durata
5.
4
MEN Template #0.2
2.
Una contro colorazione eccessiva o incompleta può compromettere
l’interpretazione corretta dei risultati.
CD38 (SP149)
Rabbit Monoclonal Antibody
6. L’interpretazione clinica di ogni colorazione positiva, o della
sua assenza, deve essere valutata in un contesto anamnestico,
morfologico e di altri criteri istopatologici, oltre che di altri test
diagnostici. Questo anticorpo è destinato a essere utilizzato in un
pannello di anticorpi, secondo il caso. Spetta al patologo qualificato
assicurarsi di conoscere adeguatamente gli anticorpi, i reagenti, i
pannelli diagnostici e i metodi utilizzati per produrre la preparazione
colorata. È necessario eseguire la colorazione in un laboratorio
certificato e autorizzato sotto la supervisione di un patologo
responsabile della revisione dei vetrini colorati che garantisca
l’adeguatezza dei controlli positivi e negativi.
7.
nel trattamento dei tessuti, potrebbe essere necessario aumentare
o diminuire il tempo di incubazione dell’anticorpo primario su
campioni singoli.
2.
Anticorpi e reagenti pronti all’uso sono forniti in diluizione ottimale
per un utilizzo conforme a quanto specificato nelle istruzioni.
Qualsiasi deviazione dalle procedure di analisi raccomandate
può inficiare i risultati. È indispensabile utilizzare e documentare
controlli appropriati. Gli utenti che comunque modificano le
procedure di analisi consigliate si assumono ogni responsabilità per
l’interpretazione dei risultati.
L’anticorpo, se utilizzato in combinazione con sistemi di rilevazione
e relativi accessori, rileva antigeni che sopravvivono al normale
fissaggio in formalina, al trattamento del tessuto e al sezionamento.
Gli utenti che si discostano delle procedure di analisi consigliate
sono responsabili per l’interpretazione e la convalida dei risultati,
esattamente come in qualsiasi altra circostanza.
Sintesi Dei Risultati Previsti
Consultare le seguenti tabelle di reattività:
Studio Normale
Tessuto
Casi
Positivi
Totale
di Casi
Testato
Cervello
0
0
Corteccia surrenale
0
1
Ovaia
0
1
Pancreas
0
1
Paratiroide
0
1
Pituitaria
0
1
Testicolo
0
1
Tiroide
0
1
Seno
0
1
Milza
1
1
Cellule plasmatiche +
Tonsilla
1
1
Cellule plasmatiche +
Timo
1
1
Cellule epiteliali +
Midollo osseo
1
1
Cellule plasmatiche +
Polmone
0
1
Cuore
0
1
Esofago
0
1
Stomaco
0
1
Intestino tenue
0
1
12. Se utilizzati in fasi di bloccaggio, i normali sieri della stessa origine
animale, come l’antisiero secondario, possono causare risultati
positivi o negativi falsi a causa dell’effetto degli autoanticorpi o degli
anticorpi naturali.
Colon
0
1
Fegato
0
1
Ghiandola salivare
0
1
Cistifellea
0
1
13. È possibile che si ottengano falsi risultati positivi a causa di legami
non immunologici di proteine o di prodotti di reazione al substrato.
Essi possono anche essere causati dall’attività di pseudoperossidasi
(eritrociti), attività di perossidasi endogena (citocromo C) o di biotina
endogena (ad esempio: fegato, cervello, seno, rene) in base al tipo di
tecnica di immunostaining utilizzata.
Rene
0
1
Vescica
0
1
Prostata
1
1
Utero
0
1
Tuba di Falloppio
0
1
Uretere
0
1
Cervice
0
1
Muscolo scheletrico
0
1
Muscolo liscio
0
1
Cute
1
1
Nervo periferico
0
1
Mesotelio
0
1
Adipe
0
1
8. Si forniscono prodotti concentrati in modo che l’utente possa
successivamente diluirli in maniera ottimale per l’uso previsto nel
rispetto di tecniche di validazione adeguate. Gli utenti sono tenuti
a convalidare l’utilizzo di eventuali diluenti diversi da quelli qui
raccomandati. Dopo la convalida degli anticorpi primari per l’uso,
qualsiasi deviazione dalle procedure di analisi raccomandate può
inficiare i risultati previsti. È indispensabile utilizzare e documentare
controlli appropriati. Gli utenti che comunque modificano le
procedure di analisi consigliate si assumono ogni responsabilità per
l’interpretazione dei risultati.
9.
Questo prodotto non è destinato all’uso nella citometria a flusso.
10. I reagenti possono presentare reazioni inattese in tessuti non
precedentemente testati. La possibilità di reazioni inattese anche in
gruppi di tessuti già testati non può essere eliminata completamente
a causa della variabilità biologica dell’espressione dell’antigene
in neoplasie o in altri tessuti patologici. In caso di reazioni
sospette, inattese documentate, contattare l’assistenza clienti di
A.Menarini Diagnostics.
11. I tessuti di persone infette dal virus di epatite B e contenenti
antigene di superficie dell’epatite B (HBsAg) possono evidenziare una
colorazione non specifica con perossidasi di rafano.
14. Come in qualsiasi altro test immunoistochimico, un risultato negativo
indica che l’antigene in questione non è stato rilevato, non che
l’antigene è assente nelle cellule o nei tessuti esaminati.
Limitazioni Specifiche
1.
I prodotti di anticorpi prediluiti sono ottimizzati come prodotti
pronti all’uso. A causa della possibilità di variazione nella fissazione e
5
MEN Template #0.2
Note
Epitelio squamoso +
CD38 (SP149)
Rabbit Monoclonal Antibody
colorazione per determinare se il problema dipende dall’anticorpo
primario o da uno dei reagenti secondari comuni.
Studio Normale (continuato)
Tessuto
Casi
Positivi
Totale
di Casi
Testato
Placenta
0
1
2. Se il controllo positivo è negativo, è necessario controllare altri
controlli positivi esaminati durante la stessa analisi per determinare
se la causa dipende dall’anticorpo primario o da uno dei reagenti
secondari comuni. È possibile che i tessuti siano stati prelevati,
fissati o deparaffinizzati in modo inappropriato. Seguire la procedura
appropriata per prelevare, conservare e fissare i campioni.
Note
Questo anticorpo colora numerosi tessuti normali, come indicato nella
documentazione.
3.
Studio Su Tessuto Malato
Se si presenta un’eccessiva colorazione di fondo, possono essere
presenti livelli elevati di biotina endogena. Una fase bloccante
di biotina dovrà essere inclusa a meno che non sia utilizzato un
sistema di rilevamento privo di biotina; in questo caso la presenza
di biotina non rappresenterebbe un fattore che contribuisce alla
colorazione di fondo.
Casi
Positivi
Totale
di Casi
Testato
Linfoma della zona marginale
splenica
0
4
Linfoma diffuso a grandi
cellule B
2
14
Linfoma delle cellule del
mantello
0
4
Linfoma follicolare
0
5
Piccolo linfoma linfocitario
0
0
Linfoma di Hodgkin nodulare a
predominanza linfocitaria
0
5
Linfoma a cellule T periferiche
0
3
Linfoma a cellule NK/T
0
4
Linfoma linfoblastico
0
4
Linfoma anaplastico a grandi
cellule
0
3
Bibliografia
Linfoma della zona marginale
nodale
0
2
1
Carcinoma polmonare
0
4
Melanoma
0
5
Carcinoma papillare della
tiroide
0
5
Carcinoma colorettale
0
27
Carcinoma epatocellulare
0
3
Carcinoma delle cellule renali
0
5
Carcinoma del seno
0
26
Mesotelioma
2
4
Carcinoma delle cellule
transizionali
1
5
Carcinoma del pancreas
0
1
Carcinoma prostatico
9
9
Mieloma delle cellule
plasmatiche
1
1
Tessuto
Plasmacitoma
2
2
Linfoma di Burkitt
12
14
Note
4. Se non è stata rimossa tutta la paraffina, è necessario ripetere
l’operazione di deparaffinazione.
5.
Per azioni correttive, fare riferimento alla sezione Procedura passo-passo,
o contattare il servizio clienti A.Menarini Diagnostics.
2
3
4
5
6
7
Questo anticorpo colora tumori, come indicato nella documentazione.
Risoluzione Dei Problemi
1.
Se il controllo positivo mostra una colorazione più debole del
previsto, controllare altri controlli positivi eseguiti durante la stessa
6
MEN Template #0.2
Se le sezioni di tessuto ripuliscono il vetrino, controllare i vetrini per
accertarsi che siano caricati positivamente. Tra le altre possibilità
che potrebbero pregiudicare l’adesione del tessuto vi sono un
insufficiente essiccamento della sezione di tessuto sul vetrino
prima della colorazione o un fissaggio in formalina neutra non
adeguatamente tamponato. Anche lo spessore del tessuto potrebbe
essere un fattore che contribuisce.
Martin, F & Kearney, JF. Marginal-zone B cells. Nat Rev Immunol
2002; 2:323-335.
Dono, M et al. Heterogeneity of tonsillar subepithelial B
lymphocytes, the splenic marginal zone equivalents. J Immunol
2000; 164:5596-5604.
Malavasi, F et al. Evolution and Function of the ADP Ribosyl
Cyclase/CD38 Gene Family in Physiology and Pathology. Physiol
Rev 2008; 88:841-886.
Dave, SS et al. Molecular diagnosis of Burkitt’s lymphoma. N Engl J
Med 2006; 354:2431–2442.
Leoncini, L et al. Burkitt lymphoma. In Swerdlow SH, et al. eds.
WHO Classification of Tumours of Haematopoietic and Lymphoid
Tissues. IARC, WHO Press, Lyon, France, 2008; 262-264.
Rodig, S et al. Characteristic expression patterns of TCL1, CD38,
and CD44 identify aggressive lymphomas harboring a MYC
translocation. Am J Surg Pathol 2008; 32:113–122.
Naresh, KN et al. Diagnosis of Burkitt lymphoma using an
algorithmic approach –applicable in both resource-poor and
resource-rich countries. British Journal of Haematology 2011; 154:
770–776.
Scarica