QUANTA LiteTM SS-A 52 ELISA 704505 Per uso diagnostico In Vitro Complessità CLIA: elevata Finalità d’uso Il test QUANTA LiteTM SS-A 52 ELISA è un dosaggio di immunoassorbimento enzimatico semiquantitativo per la determinazione di anticorpi IgG anti-SS 52 nel siero dei pazienti. La presenza di questi anticorpi, se valutati in associazione ad altri risultati clinici e di laboratorio, costituisce un ausilio nella diagnosi di lupus eritematoso sistemico (LES), sindrome di Sjögren (SS), sclerosi sistemica (SSC), polimiosite (PM) e dermatomiosite (DM). Riassunto e Spiegazione del test Gli autoanticorpi diretti contro l’antigene SS-A/Ro vengono rilevati nel 40-60% dei pazienti affetti da sindrome di Sjögren e nel 25-35% dei pazienti affetti da LES.1-4 In precedenza si pensava che fossero necessarie due diverse proteine, la proteina SS-A 52 e la proteina SS-A 60, per spiegare una reattività antigenica anti-SSA.2-4 Oggi è noto che le proteine SS-A 52 e SS-A 60 non sono legate nella stessa particella.5 Inoltre, gli autoanticorpi anti-SS-A 52 sono diversi6 e hanno un’utilità clinica diversa rispetto agli anticorpi7-11 anti-SS-A 60. Analogamente all’anti-SS-A 60, l’anticorpo anti-SS-A 52 viene comunemente rilevato nei pazienti con LES e sindrome di Sjögren1,3,9 e occasionalmente in altre malattie autoimmunitarie. Tuttavia, gli autoanticorpi antiSS-A 52 sono presenti anche nei pazienti con sclerosi sistemica8,11, polimiosite e dermatomiosite.6-8 Gli anticorpi anti-SS-A 52 sono legati agli anticorpi anti-tRNA sintetasi, quali Jo-1, il PL-7 e il PL-27,8, che sono spesso presenti nei pazienti con patologie polmonari interstiziali.12 Si tratta di un sottoinsieme di pazienti affetti da polimiosite e dermatomiosite con sindrome della sintetasi che traggono beneficio da un trattamento diverso rispetto alla maggior parte delle altre malattie autoimmunitarie.12 Principio della Metodica L’antigene SS-A 52 ricombinante purificato si lega nei pozzetti di una piastra di micropozzetti di polistirene in condizioni che ne consentono la conservazione in uno stato antigenico. I controlli pre-diluiti ed i sieri diluiti dei pazienti vengono distribuiti nei pozzetti corrispondenti, consentendo agli anticorpi anti-SS-A 52 eventualmente presenti di legarsi all’antigene adsorbito. L’eccesso di campione non legato viene allontanato mediante il lavaggio e successivamente si aggiunge a ciascun pozzetto un anticorpo anti-IgG umane marcato con un enzima. Una seconda incubazione consente agli anticorpi anti-IgG umane marcati con l’enzima di legarsi agli anticorpi del paziente che si sono eventualmente legati alla parete dei pozzetti. Dopo ulteriore lavaggio per allontanare l’eccesso di anticorpi anti-IgG umane marcati con l’enzima, l’attività dell’enzima rimasto viene misurata aggiungendo un substrato cromogenico e misurando l’intensità del colore che si sviluppa. Il test può essere letto mediante uno spettrofotometro ed interpretato confrontando l’intensità del colore che si sviluppa nei pozzetti dei campioni con quella dei pozzetti dei controlli. Reagenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Piastra microtiter ELISA in polistirene adsorbita con antigene SS-A 52 purificato (12-1 x 8 pozzetti), con supporto, in busta chiusa contenente materiale essicante Controllo ELISA Negativo, 1 flacone di tampone contenente conservante e siero umano senza IgG anticorpi umani anti-SS-A 52, prediluito, (pronta all’uso), 1,2mL Controllo ELISA fortemente positivo per SS-A 52, 1 flacone di tampone contenente conservante ed anticorpi umani anti-SS-A 52, prediluito, (pronta all’uso), 1,2mL Controllo ELISA debolmente positivo per SS-A 52, 1 flacone di tampone contenente conservante ed anticorpi umani anti-SS-A 52, prediluito, (pronta all’uso), 1,2mL Diluente per campioni HRP, 1 flacone – di colore rosa contenente soluzione fisiologica tamponata con Tris, Tween 20, stabilizzatori delle proteine e conservante, 50mL Soluzione di lavaggio HRP Concentrata, 1 flacone di soluzione concentrata 40x – di colore rosso contenente soluzione fisiologica tamponata con Tris e Tween 20, 25mL. Vedi la Sezione Metodi per le istruzioni sulla diluizione. Coniugato HRP IgG, (montone), anti-IgG umane, 1 flacone – di colore blu contenente tampone, stabilizzatori delle proteine e conservante, 10mL Cromogeno TMB, 1 flacone contenente stabilizzatori, 10mL Soluzione di arresto HRP, Acido solforico 0,344M, 1 flacone – incolore, 10mL Avvertenze 1. 2. 3. ATTENZIONE: Questo prodotto contiene un composto chimico (cloramfenicolo allo 0,02%) nel diluente per i campioni, nei controlli e nel coniugato, noto allo Stato della California come causa di tumori. Tutte le fonti umane di materiali usati nella preparazione dei controlli per questo prodotto sono state testate e sono risultate negative per la presenza di anticorpi anti-HIV, per HBsAg e per anticorpi antiHCV mediante metodi approvati dall’FDA. Tuttavia nessun test offre la certezza completa dell’assenza di HIV, HBV, HCV o di altri agenti infettivi. Pertanto, i Controlli ELISA fortemente positivo SS-A 52, ELISA debolmente positivo SS-A 52 ed ELISA Negativo devono essere maneggiati come materiali potenzialmente infettivi.13 La sodio azide è usata come conservante. La sodio azide è un veleno e può essere tossica se ingerita o assorbita attraverso la cute o gli occhi. La sodio azide può reagire con le tubature di 1 4. 5. 6. 7. 8. piombo o rame formando azidi metalliche potenzialmente esplosive. Lasciar scorrere grandi quantità di acqua, se si usa un lavandino per eliminare i reagenti, per prevenire la formazione di azidi. Il Coniugato HRP contiene un composto chimico velenoso/corrosivo, che può essere tossico se ingerito. Per prevenire possibili ustioni chimiche, evitare il contatto con la cute e con gli occhi. Il Cromogeno TMB contiene un irritante, che può essere dannoso se inalato, ingerito o assorbito attraverso la cute. Per prevenire lesioni, evitare l’inalazione, l’ingestione o il contatto con la cute e con gli occhi. La Soluzione di arresto HRP è costituita da una soluzione di acido solforico diluito. Evitare l’esposizione a basi, metalli o altri composti che possono reagire con gli acidi. L’acido solforico è velenoso e corrosivo e può essere tossico se ingerito. Per prevenire possibili ustioni chimiche, evitare il contatto con la cute e con gli occhi. Usare appropriati indumenti personali protettivi mentre si lavora con i reagenti forniti. I reagenti eventualmente rovesciati devono essere rimossi immediatamente. Seguire tutte le normative vigenti in materia di eliminazione dei residui di natura chimica. Precauzioni 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Questo prodotto è stato messo a punto per l’uso diagnostico In Vitro. La sostituzione di componenti diversi da quelli forniti nel kit può causare risultati non attendibili. Un lavaggio incompleto o non accurato e l’insufficiente aspirazione del liquido dai pozzetti ELISA può causare una scarsa precisione e/o un’elevato background. L’adattamento di questo test all’uso con apparecchiature automatiche e altri dispositivi per trattamento dei campioni liquidi, in toto o in parte, può causare differenze nei risultati rispetto a quelli ottenuti mediante la procedura manuale. E’ responsabilità di ciascun Laboratorio confermare che le procedure automatizzate utilizzate diano risultati entro limiti di accettabilità. Una serie di fattori influenza le prestazioni del test. Essi comprendono l’iniziale temperatura dei reagenti, la temperatura dell’ambiente, l’accuratezza e la riproducibilità della tecnica di pipettamento, la scrupolosità delle operazioni di lavaggio e di aspirazione del liquido dai pozzetti delle piastre ELISA, il tipo di spettrofotometro usato per leggere i risultati e la lunghezza dei tempi di incubazione durante l’esecuzione del test. Bisogna prestare molta attenzione alla costanza per ottenere risultati accurati e riproducibili. Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle istruzioni fornite. Una chiusura incompleta della busta richiudibile contenente le strisce di pozzetti ed il materiale essicante causa la degradazione dell’antigene ed una scarsa precisione nei risultati. Valori di assorbanza inaccettabilmente bassi possono essere osservati dopo aver usato due o più volte lo stesso flacone di coniugato HRP per un certo periodo di tempo. E’ importante seguire attentamente le istruzioni fornite per il trattamento del coniugato HRP per evitare tale inconveniente. Un’eventuale contaminazione chimica del coniugato HRP può essere conseguenza di una impropria pulizia o risciacquo di apparecchi o di strumenti. Residui di comuni reagenti chimici di laboratorio quali formalina, candeggina, etanolo o detergenti causano la degradazione nel tempo del coniugato HRP. Risciacquare molto accuratamente tutti gli apparecchi e gli strumenti dopo l’uso di detergenti chimici. Condizioni di conservazione 1. 2. 3. Conservare tutti i reagenti del kit a 2-8°C. Non congelare. I reagenti sono stabili fino alla data di scadenza se conservati e trattati seguendo le istruzioni fornite. Le strisce di pozzetti non utilizzate devono essere rimesse immediatamente nella busta richiudibile contenente il materiale essicante e conservate nella busta ben chiusa a 2-8°C. Il tampone di lavaggio diluito è stabile per 1 settimana a 2-8°C. Raccolta dei campioni Questa tecnica deve essere usata con un campione di siero. L’aggiunta al campione di sodio azide o di altri conservanti può influenzare in modo negativo i risultati. Campioni con segni di contaminazione microbica, trattati con calore o contenenti particelle visibili non dovrebbero essere usati. Si dovrebbe evitare anche l’uso di sieri fortemente emolizzati o lipemici. Dopo il prelievo, il siero dovrebbe essere separato dal coagulo. Il Documento H18-A3 dell’ CLSI (NCCLS) raccomanda le seguenti condizioni di conservazione per i campioni: 1) Conservare i campioni a temperatura ambiente per non più di 8 ore. 2) Se il test non può essere eseguito entro 8 ore, conservare i campioni in frigorifero a 2-8°C. 3) Se il test non può essere eseguito entro 48 ore, oppure per la spedizione dei campioni, congelare a ≤-20°C. I campioni congelati devono essere mescolati bene dopo lo scongelamento e prima di essere testati.14 Procedura Materiali forniti 1 1 1 1 1 1 1 1 Piastra microtiter ELISA SS-A 52 (12-1 x 8 pozzetti), con supporto 1,2mL Controllo ELISA Negativo prediluito, (pronta all’uso) 1,2mL Controllo ELISA debolmente positivo SS-A 52 prediluito, (pronta all’uso) 1,2mL Controllo ELISA fortemente positivo SS-A 52 prediluito, (pronta all’uso) 50mL Diluente per campioni HRP 25mL Soluzione di lavaggio HRP concentrata, 40x concentrata 10mL Coniugato HRP IgG, (montone), anti-IgG umane 10mL Cromogeno TMB 2 1 10mL Soluzione di arresto HRP, 0,344M Acido solforico Materiali richiesti ma non forniti Micropipette in grado di erogare volume di 5, 100, 200-300 e 500µL Puntali monouso per micropipette Provette per la diluizione dei sieri, volume 4mL Acqua distillata o deionizzata Beuta da 1L per diluite la Soluzione di lavaggio HRP concentrata Lettore per piastre ELISA in grado di leggere a 450nm (e 620nm per le letture a doppia lunghezza d’onda) Metodica Prima di incominciare 1. 2. 3. 4. Portare tutti i reagenti ed i campioni a temperatura ambiente (20-26oC) e mescolarli bene. Diluire la Soluzione di lavaggio HRP concentrata 1:40 aggiungendo il contenuto del flacone fornito con il kit a 975mL di acqua distillata o deionizzata. Se non si usa l’intera piastra in una sola volta, si può preparare una minore quantità di soluzione di lavaggio aggiungendo 2,0mL di concentrato a 78mL di acqua distillata o deionizzata ogni 16 pozzetti utilizzati. La soluzione di lavaggio diluita è stabile per 1 settimana a 2-8oC. Preparare una diluizione 1:101 di ciascun campione da testare aggiungendo 5µL di siero a 500µL di Diluente per campioni HRP. I campioni diluiti devono essere testati entro 8 ore dalla preparazione. NON DILUIRE i Controllo ELISA debolmente positivo SS-A 52, Controllo ELISA fortemente positivo SS-A 52 ed Controllo ELISA Negativo. La determinazione della presenza o dell’assenza di SS-A 52 usando unità arbitrarie richiede due pozzetti per ciascuno dei tre controlli ed uno o due pozzetti per ciascun campione clinico. Si raccomanda di testare i campioni in duplicato. Esecuzione del test 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. TUTTI I REAGENTI DEVONO ESSERE PORTATI A TEMPERATURA AMBIENTE (20-26°C) PRIMA DI INIZIARE IL TEST. Posizionare i pozzetti/le strisce necessarie nel supporto. Rimettere immediatamente la strisce inutilizzate nella busta contenente il materiale essicante e sigillarla bene per minimizzare l’esposizione all’umidità ambientale. Distribuire 100µL dei Controlli ELISA debolmente positivo SS-A 52, ELISA fortemente positivo SS-A 52 ed ELISA Negativo prediluiti e dei sieri diluiti nei rispettivi pozzetti. Coprire i pozzetti ed incubare per 30 minuti a temperatura ambiente su una superficie piana. Il tempo di incubazione inizia dopo l’aggiunta dell’ultimo campione. Lavaggio: Aspirare completamente il contenuto di ciascun pozzetto. Distribuire 200-300µL di soluzione di lavaggio HRP diluita in tutti i pozzetti e quindi aspirarla. Ripetere questa operazione per altre due volte, per un totale di tre lavaggi. Dopo l’ultimo lavaggio capovolgere la piastra e scuoterla fermamente su tovaglioli di carta assorbente per rimuovere eventuali residui di liquido. E’ importante vuotare completamente ciascun pozzetto dopo ciascun lavaggio. Per l’aspirazione mantenere la stessa sequenza usata per l’aggiunta dei campioni. Distribuire 100μL di Coniugato HRP IgG in ciascun pozzetto. Il coniugato dovrebbe essere prelevato dal flacone mediante tecniche sterili. Prelevare dal flacone solo la quantità di coniugato necessaria per l’esecuzione del test. PER EVITARE POSSIBILI CONTAMINAZIONI MICROBICHE E/O CHIMICHE, NON RIMETTERE MAI IL CONIUGATO INUTILIZZATO NEL FLACONE. Incubare i pozzetti per 30 minuti come descritto al punto 2. Lavaggio: Ripetere la procedura descritta al punto 3. Distribuire 100µL di Cromogeno TMB in ciascun pozzetto ed incubare al buio per 30 minuti a temperatura ambiente. Distribuire 100µL di Soluzione di arresto HRP in ogni pozzetto. Per l’aggiunta della Soluzione di arresto HRP mantenere la stessa sequenza e gli stessi tempi utilizzati per l’aggiunta del Cromogeno TMB. Agitare gentilmente la piastra con le dita per mescolare completamente i reagenti nei pozzetti. Leggere l’assorbanza (OD) di ciascun pozzetto a 450nm entro 1 ora dall’aggiunta della soluzione di arresto. Se si preferisce una lettura a doppia lunghezza d’onda, si può usare la lunghezza d’onda di 620nm come riferimento. Controllo di qualità 1. 2. 3. 4. I Controlli ELISA debolmente positivo SS-A 52, ELISA fortemente positivo SS-A 52 ed ELISA Negativo devono essere inclusi ogni volta che si esegue il test per assicurare che tutti i reagenti ed il test funzionino in modo corretto. Si deve notare che, poichè i Controlli ELISA debolmente positivo SS-A 52, ELISA fortemente positivo SS-A 52 ed ELISA Negativo sono prediluiti, essi non rappresentano un controllo procedurale per le tecniche di diluizione utilizzate per i campioni. Ulteriori controlli possono essere inclusi in base alle indicazioni o alle richieste delle vigenti regolamentazioni o delle organizzazioni di accreditamento. Ulteriori sieri di controllo possono essere preparati raccogliendo un pool dei sieri umani, aliquotandolo e conservandolo a < -20°C. Perchè i risultati del test siano considerati validi, tutti i seguenti criteri devono essere soddisfatti. Se anche uno solo non rientra nei valori specificati, i risultati non dovrebbero essere considerati validi ed il test dovrebbe essere ripetuto. a. L’assorbanza del Controllo ELISA fortemente positivo SS-A 52 prediluito deve essere maggiore di quella del Controllo ELISA debolmente positivo SS-A 52 prediluito che a sua volta deve essere maggiore di quella del Controllo ELISA Negativo prediluito. 3 b. c. d. e. Il Controllo ELISA fortemente positivo SS-A 52 prediluito deve avere un’assorbanza maggiore di 1,0 mentre l’assorbanza del Controllo ELISA Negativo prediluito non deve essere maggiore di 0,2. L’assorbanza del Controllo ELISA debolmente positivo SS-A 52 deve essere maggiore di due volte rispetto a quella del Controllo ELISA Negativo oppure >0,25. Il Controllo ELISA Negativo e quello ELISA fortemente positivo SS-A 52 servono per controllare un’eventuale malfunzionamento dei reagenti. Il Controllo ELISA fortemente positivo SS-A 52 non assicura la precisione in corrispondenza del valore soglia del test. L’utente del test dovrebbe fare riferimento al Documento C24-A3 dell’ CLSI (NCCLS) per ulteriori informazioni su appropriate tecniche di Controllo di Qualità.15 Calcolo dei risultati Si deve determinare innanzitutto il valore medio di assorbanza per ciascun set di duplicati. La reattività di ciascun campione viene quindi calcolata dividendo il valore medio di assorbanza del campione per il valore medio di assorbanza del Controllo ELISA debolmente positivo SS-A 52 e moltiplicando il risultato per il numero di unità assegnate al Controllo ELISA debolmente positivo SS-A 52, che è stampato sull’etichetta del flacone. Assorbanza campione Valore del campione = ———————————————— x Valore Controllo ELISA debolmente positivo SS-A 52 (unità) Assorbanza Controllo ELISA debolmente positivo SS-A 52 (unità) La reattività è collegata in modo non lineare alla quantità di anticorpi presente. Mentre gli aumenti e le diminuzioni delle concentrazioni degli anticorpi vengono evidenziate da un corrispondente aumento o diminuzione della reattività, il cambiamento non è proporzionale (ad es., un raddoppio della concentrazione di anticorpi non raddoppia necessariamente la reattività). Se si desidera una più accurata quantificazione del contenuto di anticorpi, si possono allestire e testare diluizioni seriate del campione. L’ultima diluizione che risulta positiva nel test dovrebbe essere refertata come il titolo anticorpale del paziente. Interpretazione dei risultati Il metodo ELISA è molto sensibile alla procedura ed è in grado di individuare anche piccole differenze nella popolazione dei pazienti. I valori riportati qui di seguito sono solo valori suggeriti. Ciascun Laboratorio dovrebbe stabilire il proprio range di normalità basato sulla procedura da esso utilizzata, sui controlli, sull’apparecchiatura e sulla popolazione di pazienti secondo le proprie metodiche standard. Il campione può essere quindi classificato come negativo, debolmente positivo, moderatamente o fortemente positivo in base alla seguente tabella. Unità <20 20 – 39 40 – 80 >80 Negativo Debolmente Positivo Moderatamente Positivo Fortemente Positivo 1. 2. 3. Un risultato positivo indica la presenza di anticorpi IgA anti-SS-A 52 e suggerisce la possibilità di determinate malattie autoimmunitarie come il lupus eritematoso sistemico, la sindrome di Sjögren, la sclerosi sistemica o la polimiosite/dermatomiosite. Valori elevate di anticorpi anti-SS-A 52 sono più fortemente correlati alla presenza di malattie autoimmunitarie rispetto a valori bassi o moderati. Un risultato negativo indica l’assenza di anticorpi diretti contro SS-A 52 IgG anticorpi oppure la loro presenza a livelli inferiori al limite di sensibilità del metodo. Sul referto si dovrebbe riportare la seguente frase: “I seguenti risultati sono stati ottenuti mediante il test QUANTA LiteTM SS-A 52 ELISA della INOVA. I valori SS-A 52 IgG ottenuti con test prodotti da altre Ditte possono non essere utilizzabili in modo intercambiabile. Il livello di IgG determinato con questo metodo non può essere correlato ad un titolo endpoint.” Limitazioni del test 1. 2. Un risultato negativo in un paziente non esclude la possibilità di lupus eritematoso sistemico, sindrome di Sjögren, sclerosi sistemica o polimiosite/dermatomiosite. I campioni negativi possono essere rianalizzati per altri anticorpi correlati a malattie autoimmunitarie. Sono possibili risultati falsamente positivi. Raramente, i soggetti senza un disturbo noto o con un disturbo non correlato a malattie del tessuto connettivo di tipo autoimmunitario possono avere un anticorpo che reagisce con l’antigene SS-A 52. 3. I risultati di questo test devono essere valutati dal medico curante alla luce del quadro clinico del paziente e del risultato degli altri test sierologici. 4. Le prestazioni caratteristiche del test non sono state valutate per campioni diversi dal siero. Valori attesi La soglia tra positività e negatività è stata scelta in base all’ordinamento dei ranghi e ROC analizzando 595 pazienti clinicamente definiti e selezionando una soglia che avesse prodotto una specificità del 95,8% e una sensibilità complessiva del 28,8%. 4 Malattia LES 2,4 SS2,4,9 PM/DM7,9 Jo-17,8 SSC11** Comandi02,8,9,10^ N 123 100 262 64 263 102 Letteratura* SS-A 52+ 41 63 98 42 31 1 INOVA QUANTA Lite™ SS-A 52 N SS=A 52+ Sensibilità 149 46 31% 71 60 85% 123 90 73%^^ 32 25 78% 176 34 19% 129 1 1% Sensibilità 33% 63% 37% 66% 12% 1% *La tabella è una combinazione di dati tratti dagli studi di Ben-Chetrit2, Itoh4, Rutjes7, Frank8, McCauliffe9, Morozzi10 e Fujimoro.11 **Include 11 campioni negativi in base all’immunodiffusione di Ouchterlony. ^Include volontari sani e pazienti con artrite reumatoide. ^^Questa popolazione include un’elevata percentuale di pazienti positivi agli anticorpi specifici della miosite. Range normale È stato condotto un esame su centonove donatori con sangue normale e 20 pazienti con artrite reumatoide al fine di rilevare la presenza di anticorpi anti-SS-A 52 mediante il test QUANTA Lite™ SS-A 52 ELISA. Solo 1 è risultato scarsamente positivo con un valore di 26 unità. Caratteristiche specifiche delle prestazioni Confronto con i predicate device La capacità del test QUANTA LiteTM SS-A 52 ELISA di rilevare anticorpi IgG anti-SS-A 52 è stata valutata mediante confronto con l’elemento attivo SS-A nel test QUANTA PlexTM ENA Profilo 6. Centonove campioni prelevati da donatori di sangue, 20 da pazienti con artrite reumatoide, 110 con titoli elevati contro gli organismi di malattie infettive, 31 con sindrome di Sjögren, 149 con lupus eritematoso sistemico e 176 con sclerosi sistemica sono stati analizzati internamente utilizzando il test QUANTA LiteTM SS-A 52 ELISA e le sfere SS-A del test QUANTA Plex™ ENA Profilo 6 che contiene gli antigeni SS-A 52 e SS-A 60. I risultati di questo studio sono riportati di seguito. Positivo e negativo percento accordo Champion SS-A 52 N=595 ELISA Positivi Accordo (95% CI) Negativi Accordo (95% CI) Accordo = 92% SS-A Bead + + 78 13* 86% (77-92%) 93% (90-95%) 36** 468 *Per 11 di questi campioni è stata formulata la diagnosi di LES, SS o SSC mentre 10 sono risultati positivi all’anticorpo anti-SS-A 60. **Per 27 di questi campioni è stata formulata la diagnosi di LES, SS o SSC, mentre 8 presentavano anticorpi a organismi patogeni infettivi. 14 dei 20 campioni testati per gli anticorpi anti-SS-A 52 mediante test Western blot sono risultati positivi. Positivi percento accordo: 78/93 (84%) Negativi percento accordo: 468/504 (93%) Riassunto degli studi clinici La tabella che segue contiene i risultati del test SS-A 52 ELISA,eseguiti sui 595 campioni clinicamente sopra definiti nonché di altri 40 pazienti con sindrome di Sjögren, 123 con polimiosite o dermatomiosite e 5 donatori di sangue. Anticorpi anti-SS-A 60 sono stati osservati soprattutto nei pazienti con sindrome di Sjögren e lupus eritematoso sistemico, mentre anticorpi anti-SS-A 52 sono stati osservati sia in questi pazienti sia in soggetti con sclerosi sistemica e polimiosite e dermatomiosite. Sensibilità e specificità clinica N=763 Tutti Commandi N = 244 Tutti Malattia N= 519 SS-A 52 ELISA + 10 230 234 289 Clinica specificità (95% CI) Clinica Sensibilità (95% Cl) 96% (93-98%) 44% (40-49%) Reazioni crociate Per valutare i problemi potenziali di reattività crociata con altri autoanticorpi, sono stati analizzati diversi campioni positivi di autoanticorpi di titolo elevato con il kit QUANTA LiteTM SS-A 52 ELISA. Alcuni campioni sono risultati positivi agli anticorpi SS-B, Sm, RNP e Scl-70, ma negativi agli anticorpi anti-SS-A 52. Allo stesso modo, alcuni campioni sono risultati positivi agli anticorpi anti-SS-A 52 ma negativi per tutte le altre reattività anticorpali misurate. Di conseguenza, non sembra esserci una reattività incrociata di altri autoanticorpi con l'antigene SS-A 52 oppure con gli anticorpi anti-SS-A 52 con altri antigeni. Precisione e riproducibilità Le valutazioni delle prestazioni intra-dosaggio per il test QUANTA LiteTM SS-A 52 ELISA sono state eseguite analizzando 9 campioni un totale di 7 volte ciascuna su 3 lotti di kit. I risultati rappresentativi sono riportati qui di seguito. 5 Prestazioni intra-test del test ELISA QUANTA LiteTM SS-A 52 ELISA Variazione Intra-Test P1 P5 P6 P7 P8 Unità medie 20U 22U 42U 130 U 60 U Deviazione standard 0,6 0,8 1,3 2,6 1,3 Coefficiente di variazione% 3% 3% 3% 2% 2% N201 6U 0,2 3% La variazione inter-dosaggio è stata valutata analizzando 13 campioni due volte in un giorno e una volta al giorno per 3 giorni, per un totale di 5 sedute diverse. Questo è stato fatto per 3 lotti di kit. I risultati rappresentativi sono riportati qui di seguito. Prestazioni inter-test del test ELISA QUANTA LiteTM SS-A 52 ELISA Variazione Inter-Test P1 P5 P6 P7 P8 N203 Unità medie 22U 24U 45U 134 U 65 U 6U Deviazione standard 0,5 1,1 1,1 3,6 0,9 1,3 Coefficiente di variazione% 2% 5% 2% 3% 1% 21% Bibliografia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. Tan EM. Autoantibodies to nuclear antigens(ANA): Their immunobiology and medicine. Advances in Immunology 33:167-239, 1982. Ben-Chetrit E, Fox RI, Tan EM. Dissociation of immune responses to the SS-A (Ro) 52-kd and 60-kd polypeptides in systemic lupus erythematosus and Sjögren's Syndrome. Arthritis Rheum 33:349-355, 1990. Veldhoven CHA, Meilof JF, Huisman JG, Smeenk RJT. The development of a quantitative assay for the detection of anti-Ro/SS-A and anti-La/SS-B autoantibodies using purified recombinant proteins. J Immunol Meth 151:177-189, 1992. Itoh Y, Reichlin M. Autoantibodies to the Ro/SSA antigen are conformation dependent. 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