Documento complessivo - Associazione Italiana di Sociologia

Proposta di realizzazione di due iniziative sul destino occupazionale dei laureati in Sociologia Associazione italiana di Sociologia -­‐ Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Milano Bicocca Il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Milano Bicocca si rende disponibile a promuovere, per conto dell’Associazione italiana di Sociologia, due iniziative focalizzate sul destino occupazionale dei laureati in Sociologia. Tali iniziative si pongono come obiettivo quello di riflettere, per poi orientare un intervento, sulla corrispondenza tra competenze fornite dai corsi di laurea triennale in Sociologia e richieste del mercato del lavoro e sulle eventuali criticità. Questo tema appare particolarmente importante in questa fase di riorganizzazione di didattica e ricerca a seguito delle modifiche statutarie che stanno vivendo i nostri atenei. Per riflettere su questo tema il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Milano Bicocca propone una Giornata di lavoro durante la prima metà d’aprile 2013, rivolta a tutti i presidenti/coordinatori dei corsi di laurea L40 – Sociologia (18 corsi attivati in 16 Università – fonte: Banca dati Off.f del Miur) e al CdL. Classe 36 di Scienze Politiche e Sociali di Torino (dove, fino a un paio di anni fa era presente la classe 40). La giornata potrebbe essere focalizzata su due assi. Il primo, cui sarà dedicata la mattina (h. 10.30-­‐12.30) è costituito da una ricognizione sui CdL classe 40 e sarà articolato nelle seguenti relazioni: 1. prof. Serafino Negrelli e prof.ssa Carla Facchini:introduzione al tema
2. dott. Federico Denti e dott. Moris Triventi: analisi e discussione dei dati relativi agli studenti
iscritti ai corsi di laurea classe L40 (fonte Ufficio statistico del Miur)
3. dott. Marco Gui: analisi dei programmi di studio e dell’offerta formativa dei corsi di laurea
classe L40 (fonte banca dati Off.f del Miur)
4. dott.ssa Alessandra Decataldo: analisi e discussione dei dati Almalaurea e del Consorzio
Stella – integrati con i dati del Rapporto Excelsior di Unioncamere
Il secondo, cui sarà dedicato il pomeriggio (h. 14-­‐17) è costituito dalla proposta di una ricerca ad hoc sul tema delle competenze sociologiche e della loro spendibilità nel mercato del lavoro. I lavori potranno avvalersi di una prima bozza di questionario, curata da Gianluca Argentin e Giovanna Fullin. Tale ricerca risulta particolarmente rilevante in questo momento di crisi occupazionale, che vede i nostri laureati in una condizione di maggiore sofferenza occupazionale rispetto ai laureati in altre discipline. Si consideri che, secondo i dati diffusi nell’ultimo Rapporto AlmaLaurea (pubblicato nel 2012 e riferito ai laureati del 2011), i laureati della classe L40 che non lavoravano durante il corso di studi (634 intervistati), ad un anno dal conseguimento del titolo hanno trovato lavoro solo nel 25,4% dei casi (il 35% non cerca, mentre il 39,6% non riesce a trovare un’occupazione). Fra quanti lavorano (e non erano già occupati durante gli studi), solo il 29,8% ha un’occupazione stabile, mentre gli altri si barcamenano fra diverse forme di contratti formativi e lavoro non regolare. Il guadagno mensile è mediamente di 1.089 euro per gli uomini e solo di 688 euro per le donne; nel 52,5% questi neo occupati ritengono che la laurea in Sociologia non sia attinente con il lavoro svolto. La condizione dei laureati triennali in Sociologia non migliora troppo se si vanno a guardare i dati relativi alla condizione occupazionale dei laureati negli anni precedenti, osservabili anche a 3 e 5 anni dal conseguimento del titolo. Questi risultati appaiono particolarmente sconcertanti se si considera che il DM 509/1999 ha avuto tra i suoi obiettivi proprio una maggiore corrispondenza fra profilo delle competenze dei laureati e richieste del mondo del lavoro. Sembra, quindi, necessario, per proporre interventi migliorativi della corrispondenza tra offerta formativa e reali sbocchi professionali, promuovere un’indagine (eventualmente da replicare periodicamente) che vada oltre i dati quantitativi diffusi da AlmaLaurea in merito al numero di occupati e alla loro distribuzione in base alle variabili socio-­‐anagrafiche. Bisogna, infatti, indagare in profondità i “meccanismi” all’interno delle traiettorie di vita e delle carriere accademiche dei nostri laureati in grado di generare potenziali disoccupati o sottoccupati. A tal fine si ipotizza di realizzare un’indagine CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) rivolta a tutti i laureati in sociologia triennali puri (che non hanno cioè effettuato il passaggio dal Vecchio al Nuovo ordinamento) in L40 a partire dall’a.a. 2003/2004 (primo anno possibile per il conseguimento di un titolo triennale) fino ad oggi. A tal fine sarà indispensabile la collaborazione di tutte le sedi nelle quali sono attivi corsi di laurea appartenenti alla classe L40, per almeno tre motivi: 1) rendere disponibili le banche date relative ai laureati presso le loro sedi (complete di tutte le informazioni solitamente registrate dagli archivi di ateneo in merito ai profili all’ingresso e ai recapiti mail e telefonici – utili in caso di necessità di solleciti); 2) inviare le mail ai propri laureati (tutte le mail riporteranno un unico link relativo al nostro questionario e alla nostra matrice dati); 3) sostenere economicamente l’iniziativa. A ciascuna sede saranno restituiti i database contenenti le risposte dei propri laureati all’indagine. Il Comitato scientifico-­‐organizzativo della Giornata di lavoro sarà composto da: prof.ssa Carla Facchini, prof. Serafino Negrelli, dalla dott.ssa Alessandra Decataldo e dal dott. Federico Denti. Il costo del pranzo e dei materiali messi a disposizione degli ospiti sarà sostenuto da Bicocca, mentre a carico dei partecipanti saranno le spese di viaggio. Appare evidente che, a differenza della giornata di confronto tra i presidenti dei CdL, la ricerca sull’analisi delle competenze dei laureati ha dei costi economici relativi alla rilevazione CAWI e alla necessità di sollecitare telefonicamente i soggetti affinché rispondano al questionario. Le attività connesse alla realizzazione dell’indagine (predisposizione del questionario e del piano di campionamento, coordinamento della rilevazione e analisi dei dati) saranno invece realizzate gratuitamente dal gruppo istituto presso l’Università di Milano-­‐Bicocca. Ciascuna delle sedi che offrirà il proprio contributo economico all’iniziativa sarà invitata a indicare anche un referente che possa partecipare al gruppo di lavoro. Nell’appendice a questo documento si riportano diverse ipotesi relative alle modalità di realizzazione dell’indagine con i rispettivi costi. Si tratta esclusivamente dei costi vivi relativi alla realizzazione delle rilevazioni CAWI e CATI e a uno stage a supporto della ricerca, rivolto a laureati con competenze statistiche e di analisi dei dati e un contratto per attività a tempo parziale (cosiddette 150 ore) rivolto a studenti che stanno maturando competenze metodologiche. La modalità che si ritiene scientificamente più robusta ed al contempo economicamente sostenibile prevede di rivolgere a tutti i laureati in sociologia delle sedi coinvolte un questionario via web, ma di prevedere la costruzione di un sottocampione di soggetti estratti casualmente. Si propone di concentrare le risorse della rilevazione su tale sottocampione, anche mediante un recall dei non rispondenti via web, con integrazione delle interviste per via telefonica. La dimensione di questo sottocampione sul quale raccogliere con maggiore accuratezza il dato sarà definita solo una volta che si disporrà di informazioni più accurate sulle condizioni delle liste della popolazione e sul finanziamento complessivo all’iniziativa. I costi presentati in appendice si basano su un’ipotesi di circa 3.000 casi. Il gruppo di lavoro dell’indagine sulle competenze dei sociologi sarà composto, per Milano Bicocca da: prof.ssa Carla Facchini, prof. Serafino Negrelli, prof. Paolo Trivellato, dott. Gianluca Argentin, dott.ssa Alessandra Decataldo, dott. Federico Denti, dott. Giovanna Fullin, dott. Marco Gui, dott. Moris Triventi. Per le altre sedi, l’indicazione verrà invece dai rispettivi Presidenti. I risultati di questa ricerca verranno presentati in occasione del Convegno di fine mandato dell’Associazione italiana di Sociologia, previsto per ottobre/novembre 2013. A tal fine è indispensabile che le attività di ricerca abbiano inizio non oltre la prima metà di maggio 2013. Appendice – Modalità di rilevazione e costi La ricerca si rivolge ai laureati triennali puri dall’a.a. 2003-­‐04 all’a.a. 2009-­‐10, pari a circa 14.000 soggetti, in base a prime stime che saranno oggetto di future verifiche. L’indagine può essere svolta sull’intera popolazione di riferimento oppure su un campione. La scelta sarà strettamente legata alla strategia di raccolta dei dati che verrà adottata. In generale, si può ipotizzare un’indagine CAWI pura o un sistema misto CAWI – CATI. Nel primo caso, ci si limita a proporre la compilazione del questionario ai soli laureati dei quali si dispone di indirizzo email. Nel secondo caso, dopo la prima somministrazione via web, i laureati che non compilano il questionario (o dei quali non si dispone di indirizzo email), vengono contattati telefonicamente, allo scopo di sollecitare la compilazione via web o acquisire l’indirizzo email al quale inviare il link per la compilazione. Il sistema misto CAWI – CATI può essere ulteriormente espanso, prevedendo la possibilità di somministrare direttamente l’intervista al telefono ai non rispondenti. La scelta della modalità di rilevazione più opportuna è legata a quattro fattori: la decisione di effettuare la rilevazione sulla totalità della popolazione di riferimento o su un campione; la pulizia e completezza delle liste di soggetti da cui si potrà partire; la partecipazione all’indagine da parte di questa popolazione; le risorse disponibili. Lo scenario migliore è quello in cui a liste di indirizzi e-­‐
mail accurate si accompagna un elevato tasso di risposta all’indagine realizzata via web, senza necessità di ulteriori solleciti telefonici. In tal caso i costi dell’indagine sarebbero estremamente contenuti (si veda Ipotesi 2). Sembra però poco verosimile uno scenario in cui i soggetti saranno facilmente reperiti a partire dalle liste di indirizzi e-­‐mail e risponderanno senza solleciti all’indagine. Si ipotizzano quindi interventi di sollecito telefonico dei rispondenti affinchè partecipino alle rilevazione (Ipotesi 3) oppure di interviste integrative a quanti non risponderanno alla rilevazione web (Ipotesi 4). Chiaramente, i costi del progetto crescono sensibilmente per quest’ultima ipotesi, che garantirebbe però la miglior qualità possibile del dato rilevato, riducendo cospicuamente l’errore dovuto alle mancate risposte. Nell’attuale situazione, caratterizzata da notevole incertezza, si propone di effettuare la rilevazione su tutti i soggetti mediante CAWI, ma di individuare un campione casuale di laureati (3.000 casi) che andranno a costituire il campione principale e che saranno ricontattati per un’intervista telefonica ove non rispondessero via web (Ipotesi 1). Sulla base delle risorse che si saranno rese disponibili, definire in modo più preciso la numerosità del campione principale e le relative strategie di contatto. I costi di dettaglio delle quattro ipotesi sono riferiti alla ricerca rivolta alla totalità della popolazione di riferimento e sono riportati nell’appendice del documento. Le stime dei costi attuali sono basate su dati estremamente incerti (quanti nominativi riceveremo dalle sedi? Quanti di questi saranno completi di indirizzo email e telefono? Quanti laureati compileranno il questionario on-­‐line? Quanti di questi senza la necessità di un sollecito telefonico? … ). Stime più precise potranno essere fatte sulla base dei materiali provenienti dalle sedi. Ulteriori indicazioni verranno dagli esiti della prima somministrazione via web, in base ai quali potranno essere definite le strategie di sollecito o la necessità dell’intervista telefonica. Ipotesi 1) Indagine CAWI sulla popolazione di cui si dispone di indirizzo mail privato e indagine CAWI con contatto telefonico e proposta di intervista CATI su un campione principale di 3.000 soggetti a) Individuazione di un campione casuale di soggetti a partire dalle liste della popolazione (campione principale) b) Spedizione invito a partecipare a tutti i laureati di cui si dispone dell’indirizzo email “privato”, compresi quelli del campione principale; c) uno o due solleciti sempre via mail; d) azione di reperimento dei recapiti telefonici per i soggetti del campione principale che non hanno risposto al CAWI; e) contatto telefonico dei soggetti del campione principale per proporre, in alternativa, la somministrazione dell’intervista direttamente al telefono; Fasi previste e stima degli eventuali costi: o costruzione del database degli indirizzari provenienti dalle sedi -­‐ omogeneizzazione dati e costruzione database o informatizzazione questionario o gestione indagine on-­‐line: spedizioni, solleciti o reperimento recapiti telefonici mancanti dei non rispondenti al CAWI anche mediante database esistenti (ad es. paginebianche.it) o intervista telefonica somministrata ai non rispondenti CAWI del campione principale. Ipotesi di circa 1.000 contatti per reperimento email e 350 – 600 interviste complete (intervistatori e supervisore) o estrazione dataset dal CATI e integrazione con db indagine on line o preparazione file di lavoro in formato SPSS Costo collaboratore -­‐ stagista: circa 4.000 Euro (lavora anche al reperimento dei contatti del campione principale) Costi rilevazione CATI per raccolta email (realizzazione interviste, supervisione): circa 2.500-­‐3.500 Euro Costo interviste telefoniche complete: circa 3.500-­‐4.500 Euro Costo totale: 10.000 – 12.000 Euro Ipotesi 2) solo indagine CAWI sulla popolazione di cui si dispone di indirizzo mail privato a) Spedizione invito a partecipare a tutti i laureati di cui si dispone dell’indirizzo email “privato”; b) uno o due solleciti sempre via mail. Fasi previste e stima degli eventuali costi: o costruzione del database degli indirizzari provenienti dalle sedi -­‐ omogeneizzazione dati e costruzione database o informatizzazione questionario o gestione indagine on-­‐line: spedizioni, solleciti o estrazione dati o preparazione file di lavoro in formato SPSS Costo collaboratore – stagista per il supporto nella costruzione del database: circa 2.000 Euro Costo totale: 2.000 Euro Ipotesi 3) indagine CAWI con contatto telefonico sui soggetti con indirizzo mail oppure contatto telefonico a) Spedizione invito a partecipare a tutti i laureati di cui si dispone dell’indirizzo email “privato”; b) contatto telefonico per avere indirizzo email dei laureati per i quali disponiamo solo del recapito telefonico; c) uno o due solleciti via mail o via telefono. Fasi previste e stima degli eventuali costi: o costruzione del database degli indirizzari provenienti dalle sedi -­‐ omogeneizzazione dati e costruzione database o informatizzazione questionario o gestione indagine on-­‐line: spedizioni, solleciti o contatto telefonico per avere indirizzo email dei laureati per i quali disponiamo solo del recapito telefonico, c/o CATI. Ipotesi di circa 6 – 7.000 contatti (intervistatori e supervisore); o integrazione database laureati attraverso riversamento indirizzi email; o estrazione dati o preparazione file di lavoro in formato SPSS Costo collaboratore -­‐ stagista: circa 2.000 Euro (come ipotesi 2) Costi rilevazione CATI per raccolta email (realizzazione interviste, supervisione): circa 9.000 – 11.000 E. Costo totale: 11.000 – 13.000 Euro Ipotesi 4) indagine CAWI con contatto telefonico e proposta di intervista CATI su tutta la popolazione di cui si dispone di recapiti a) spedizione invito a partecipare a tutti i laureati di cui si dispone dell’indirizzo email “privato”; b) contatto telefonico per avere indirizzo email dei laureati per i quali disponiamo solo del recapito telefonico e per proporre, in alternativa, la somministrazione dell’intervista direttamente al telefono; c) uno o due solleciti, per i casi di somministrazione on line, via mail o via telefono. Fasi previste e stima degli eventuali costi: Come per ipotesi 1, ma sull’intera popolazione: o costruzione del database degli indirizzari provenienti dalle sedi -­‐ omogeneizzazione dati e costruzione database o informatizzazione questionario o gestione indagine on-­‐line: spedizioni, solleciti o intervista telefonica somministrata a coloro che si renderanno disponibili al momento del contatto telefonico finalizzato al reperimento dell’indirizzo email. Ipotesi di circa 4 – 5.000 contatti per reperimento email e 1.500 – 2.500 interviste complete (intervistatori e supervisore) o estrazione dataset dal CATI e integrazione con db indagine on line o preparazione file di lavoro in formato SPSS Costo collaboratore -­‐ stagista: circa 2.500 E. (come ipotesi 1, ridotta) Costi rilevazione CATI per raccolta email (realizzazione interviste, supervisione): circa 6.500 – 7.500 EuroE. (come ipotesi 3, ridotta) Costo interviste telefoniche complete: circa 11.000 – 13.000 Euro Costo totale: 20.000 – 23.000 Euro