Trifoglio acquatico comune – Marsilea quadrifolia Zone Smeraldo in cui compare la specie Bonfol (12) Descrizione Redazione: Sylvie Pouchol Rilettura: Norbert Schnyder Pianta erbacea acquatica, generalmente sommers a e radicata sul fondo. Altezza 5-15 cm. Stelo s trisciante sul fondo (circa 50 cm di lunghezza), con foglie quadrilobate (s imili a un quadrifoglio). Foglie lisce e opache di colore verde-bruno, di 2-3 cm di diametro, distese orizzontalmente e spesso galleggianti in s uperficie. Il trifoglio acquatico comune presenta diverse tipologie di foglie: giovani, s ommerse, galleggianti e aeree. Sporocarpi (ovvero corpuscoli con funzione riproduttiva) s ferici, di circa 4 mm di diametro, lisci, inseriti a gruppi di 2 o 3 leggermente al di sopra della base del picciolo (s truttura che sostiene la foglia collegandola allo stelo) e decisamente al di sopra del rizoma. Habitat: Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale, pianure sabbiose; acque stagnanti oligotrofe/mesotrofe. Compare anche in stagni poco profondi e sui loro argini in secca nel periodo estivo, in lanche fluviali, fossati, cave di ghiaia, pascoli umidi precedentemente riservati ai maiali. La sopravvivenza del trifoglio acquatico comune è s trettamente vincolata alla presenza di determinate condizioni ambientali: cres ce in ambienti più o meno oligotrofi, su suoli poveri e spogli; è una pianta fortemente eliofila, che difficilmente tollera l’ombra. Generalmente, la s pecie mal sopporta una concorrenza eccessiva da parte di altri vegetali. Occas ionalmente può dipendere da interventi antropici, non troppo invasivi, che le lascino campo libero nel biotopo. Minacce Possibili misure di tutela Utilizzo intensivo oppure abbandono dei bacini in cui s i pratica la pes ca alla carpa, ciclo troppo breve. Mantenere le pratiche tradizionali o ricrearle adottando opportune mis ure di manutenzione, prolungare il ciclo. Eutrofizzazione (accumulo di sostanze organiche). Limitare l’ingrasso in piscicoltura, ridurre la concimazione agricola (letame e fertilizzanti), ampliare le zone cuscinetto. Costruzione, consolidamento di rive piatte. Pres ervare habitat favorevoli negli stagni. Pres enza di sterpaglie, aumento delle zone ombrose, dinamiche ambientali. Decespugliare, adottare accorgimenti colturali per liberare durevolmente le rive, creare e ripris tinare biotopi liberi nelle zone rivierasche. Sponde minate dall’azione del topo mus chiato. Eseguire verifiche in loco. Attività turistiche. Limitare questo tipo di attività nelle aree interessate. Popolazioni esigue e isolate. Moltiplicare ex situ materiale proveniente dalla vicina Francia al fine di reintrodurre la specie nell’Ajoie o nel Seeland (operazione in corso), verifiche periodiche, quadrati permanenti, propos ta di sottoporre la specie a protezione integrale (OPN in fase di revisione), monitoraggio dell’efficacia delle misure adottate. Statuto di protezione Lista Rossa in Svizzera: estinta, minacciata di es tinzione. Protetta in Francia. Specie inserita nella Convenzione di Berna e nella direttiva «Conservazione habitat, fauna, flora». UICN: estinta ed estinta in natura. In Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia è cons iderata rara, in tutta Europa quanto meno minacciata. Evoluzione: es tinzione; s i ritiene poss ibile una ricompars a spontanea. Sono in corso iniziative di introduzione. Distribuzione geografica Questa pianta compare sporadicamente in tutto il continente eurasiatico, dall’Europa alla Transcaucasia, nella Siberia occidentale, nel Kashmir, nel nord della Cina e in Giappone. È stata introdotta in America settentrionale. La si può trovare in Portogallo, Spagna, Francia, Italia (compresa la Sardegna), Slovacchia, Austria, Ungheria, Polonia, Turchia e Russ ia sudoccidentale. Non è più presente in Germania. In Svizzera, è stata individuata in passato alle Grangettes (VD), nel Seeland (zona di Friburgo e Berna) e nell’Ajoie (JU) a Bonfol, Miécourt e Vendlincourt. L’ultimo avvis tamento risale al 1971 a Bonfol. In seguito, il trifoglio acquatico comune è s tato introdotto a più riprese, ma senza successo nel lungo periodo. La specie si è estinta nei s iti in cui cres ceva naturalmente a causa dei cambiamenti nelle tecniche agricole, delle migliorie ai terreni e delle dinamiche ambientali. Oggi esiste una popolazione introdotta nell’Ajoie, ma viene considerata a rischio di es tinzione. Nel 1998, nel Seeland in prossimità di Bellechasse è stato introdotto materiale moltiplicato in giardino botanico: le piante si sono propagate rapidamente, ma non si è in grado di prevedere se l’impresa avrà successo nel lungo periodo. Per quanto riguarda la distribuzione altimetrica, la specie era di tipo collinare (600-1200 m), ma il sito di Bonfol, in cui è stata individuata per l’ultima volta, e la popolazione recentemente introdotta nel Seeland si trovano a un’altitudine di 430 m. As petti biologici A volte la Mars ilea quadrifolia sembra scomparire, per poi ricomparire s uccessivamente (anche dopo alcuni anni) in modo spettacolare. È una pianta vivace. In autunno perde le foglie. È sens ibile alle forti oscillazioni idrometriche ed è s carsamente competitiva. In Svizzera mos tra di avere limitate capacità di propagazione e riesce solo difficilmente a colonizzare nuovi biotopi. Riproduzione: per la riproduzione, il trifoglio acquatico comune necessita di una fase di inondazione; tuttavia, gli sporocarpi compaiono generalmente s olo dopo un periodo di emers ione (in es tate), sulle foglie aeree. La disseminazione (da luglio a ottobre) si compie principalmente ad opera degli uccelli acquatici: la capsula dura dello sporocarpo si attacca alle loro zampe insieme al fango. Lo sporocarpo della Marsilea quadrifolia è dotato di un potere di disseminazione molto duraturo. L’apertura avviene per infiltrazione d’acqua e rigonfiamento di un anello mucillaginoso che provoca il dis chiudersi della parete dello sporocarpo (da cui la necessità di un’inibizione prolungata per ottenere una buona germinazione). Lo sporocarpo s i apre in 2 o 4 valve. La germinazione e la fecondazione richiedono solo qualche ora o qualche giorno. Riproduzione asessuata: la moltiplicazione vegetativa è frequente; avviene per rottura dei rizomi e radicamento dei frammenti. In virtù dei suoi rizomi striscianti, la specie può formare popolazioni dense ed estese (da 3-4 a 50 metri quadrati), spesso quas i monospecifiche. Per il frequente verificarsi della moltiplicazione vegetativa e la presenza dei rizomi, alcune di queste popolazioni possono sicuramente ritenersi dei cloni. Bibliografia BRETTAR, O. (1966) : Das letzte deutsche Vorkommen des Kleefarns . Die Natur 74:40-43. HESS, H.E, E. LANDOLT, R. HIRZEL. (1976-1980) : Flora der Schweiz und angrenzender Gebiete. 3 vols, 2690 pp. 2. ed., Birkhäuser Verlag, Basel. PHILIPPI, G. (1969): Zur Verbreitung und soziologie einiger Arten von Zwergbinsen- und St randlingsgesellschaften im badischen Oberrheingebiet. Mitt. Bad. Landesver. Naturk. Naturs chtz Freiburg 10 : 139-172. LACHAUD A. (1998): Etude de répartition, de l’écologie de Marsilea quadrifolia et Thorella verticillatinundata – Propositions de ges tion. Diplôme univers itaire supérieur, ingénierie des milieux aquatiques et des corridors fluviaux. Conservatoires botanique national de Brest, Bres t, 29 p. PRELLI R. (1990) : Guide des fougères et plantes alliées. 2ème édition, Lechevalier, Paris, 232 p. Il WWF intende porre un freno alla devastazione dell’ambiente e creare i presupposti affinché, in futuro, l’uomo possa vivere in armonia con la natura. I suoi obiettivi a livello mondiale sono: la conservazione della biodiversità, l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali, la limitazione dell’inquinamento e dei consumi a danno dell’ambiente. WWF Svizzera Piazza Stazione 35 Casella postale 6501 Bellinzona Tel. +41 91 820 60 00 Fax +41 91 820 60 08 [email protected] www.wwf.ch ©1986 WWF – World- Wide Fund for Nature / ® “WWF” and “living planet” are Registered Trademarks KÄSERMANN, C. D M. Moser (1999): Fiches pratiques pour la conservation, plantes à fleurs et fougères . 344 pp. OFEFP, Berne.