città DI THIENE
Assessorato alla Cultura
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a
2011/2012
S T A G I O N E
T E A T R A L E
T H I E N E S E
CITTÀ DI THIENE
Assessorato alla Cultura
XXXII STAGIONE TEATRALE THIENESE
2011/2012
Gentile Spettatore,
è con grande piacere che La accolgo in questo
nostro prezioso teatro, da sempre contenitore di idee, di confronto,
di novità: questo nelle intenzioni del mio Assessorato e di tutta
l’Amministrazione Comunale è il ruolo del nostro Teatro.
C’è stata da parte nostra una volontà precisa e tenace: continuare
anche quest’anno, nonostante un contesto economico-finanziario
sfavorevole, a proporre virtuose occasioni di intrattenimento e di
crescita culturale nella convinzione che le occasioni pubbliche di
socialità e di riflessione favoriscano la coesione di una collettività
e ne aumentino il valore. Il Comune con le sue sole disponibilità
non avrebbe potuto garantire un cartellone di eccellenza quale
quello che avremo, ma ancora una volta si è ripetuto il miracolo
della moltiplicazione delle risorse grazie all’intervento di aziende e di
banche, un sostegno che fin dall’inizio è una delle caratteristiche più
significative delle Stagioni teatrali thienesi: a loro va il nostro caloroso
ringraziamento.
Come sempre la nostra rassegna di prosa offre un cartellone raffinato
che spazia tra le migliori produzioni italiane, dallo spettacolo classico
al più moderno e innovativo. Una scelta fatta nella convinzione che
l’emozione e il divertimento debbano comunicare al pubblico la civile
utilità del teatro. Se così sarà avremo raggiunto il nostro scopo.
Noi ci abbiamo messo passione e impegno: agli spettatori spetterà il
giudizio più importante, quello sulla bontà delle nostre scelte.
Nelle pagine che seguono troverà una guida agli spettacoli, arricchita
da interessanti approfondimenti.
Certa che la 32^ Stagione di Prosa Thienese sia pronta a regalare
emozioni sempre nuove, La attendo a Teatro!
L’ASSESSORE ALLA CULTURA
Anna Maria Fiengo
TEATRO COMUNALE DI THIENE
Viale Bassani, 18/22 - Tel. 0445/804943
Informazioni e prenotazioni
SERVIZIO PROMOZIONE EVENTI CULTURALI E TURISTICI
Piazza Ferrarin, 1 - THIENE
Orario apertura al pubblico: Lun. - Mer. e Ven. dalle ore 9,30 alle ore 12,30
Mar. e Gio. dalle ore 9,30 alle ore 13,30
Mer. anche dalle ore 16,30 alle ore 18,10
TEL. 0445/804745 - FAX 0445/804748
TEL. 0445/804943 (Teatro)
SITO INTERNET: www.comune.thiene.vi.it
e-mail: [email protected]
[email protected]
Servizio informativo via e-mail
su richiesta al Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici
È possibile inoltre visionare il programma della XXXII Stagione
Teatrale Thienese 2011/2012, nei siti:
www.comune.thiene.vi.it
www.arteven.it
www.regione.veneto.it/manifestazioni
www.vivaticket.it
e presso tutte le Aziende di Promozione Turistica del vicentino:
Vicenza, Bassano del Grappa, Recoaro Terme e Tonezza del
Cimone, oltre che all’Ufficio Turistico del Comune di Asiago.
Hanno collaborato anche i Comuni di:
Calvene, Carrè, Conco, Fara Vicentino
Lugo di Vicenza, Marostica, Mason Vicentino
Molvena, Piovene Rocchette, Posina
Pozzoleone, S. Vito di Leguzzano, Sarcedo
Valli del Pasubio, Velo D’Astico, Zugliano
XXXII STAGIONE TEATRALE THIENESE 2011/2012
XXXII STAGIONE TEATRALE THIENESE 2011/2012
Operetta Fuori Abbonamento
Martedì 20, Mercoledì 21 Dicembre 2011
CAN CAN
musical di Cole Porter
prima edizione originale in italiano
adattamento e regia: Corrado Abbati
produzione: Inscena srl
Stagione di Prosa
Martedì 25, Mercoledì 26, Giovedì 27 Ottobre 2011
QUELLO CHE PRENDE GLI SCHIAFFI
da Leonid Nickolavic Andreev, libera versione di Glauco Mauri
con: GLAUCO MAURI e ROBERTO STURNO
regia: Glauco Mauri
produzione: Compagnia Mauri Sturno
Martedì 15, Mercoledì 16, Giovedì 17 Novembre 2011
BLACKBIRD
di David Harrower, versione italiana di Alessandra Serra
con: MASSIMO POPOLIZIO e ANNA DELLA ROSA
regia: Lluìs Pasqual
produzione: Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
Mercoledì 23, Giovedì 24, Venerdì 25 Novembre 2011
IL BORGHESE GENTILUOMO
di Molière
con: MASSIMO VENTURIELLO e TOSCA
regia: Massimo Venturiello
produzione: Antheia srl con la collaborazione del “Teatro dell’Aquila” di Fermo
Martedì 13, Mercoledì 14, Giovedì 15 Dicembre 2011
ROMEO E GIULIETTA
di William Shakespeare, traduzione di Massimiliano Palmese
uno spettacolo di: Giuseppe Marini
produzione: Società per Attori & Teatro Stabile del Veneto in collaborazione
con l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e l’Accademia
Palcoscenico di Padova
Martedì 17, Mercoledì 18, Giovedì 19 Gennaio 2012
LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI
di Bertolt Brecht, traduzione di Mario Carpitella
musiche originali di Hans-Dieter Hosalla
con: UMBERTO ORSINI
regia: Claudio Longhi
dramaturg: Luca Micheletti
produzione: Associazione Teatro di Roma - ERT-Emilia Romagna Teatro
Fondazione
Martedì 31 Gennaio, Mercoledì 1, Giovedì 2 Febbraio 2012
SIGNORINA GIULIA
di August Strindberg, versione italiana di Valter Malosti
con: VALERIA SOLARINO, VALTER MALOSTI e FEDERICA FRACASSI
uno spettacolo di: Valter Malosti
produzione: Fondazione del Teatro Stabile di Torino in collaborazione con
Teatro di Dioniso
Martedì 7, Mercoledì 8, Giovedì 9 Febbraio 2012
UN NEMICO DEL POPOLO
di Henrik Ibsen, adattamento di Edoardo Erba
con: GIANMARCO TOGNAZZI
regia: Armando Pugliese
produzione: Pragma srl
Martedì 28, Mercoledì 29 Febbraio, Giovedì 1 Marzo 2012
LA LAMPADINA GALLEGGIANTE
di Woody Allen
con: GIULIANA DE SIO
regia: Armando Pugliese
produzione: Teatro della Città
Mercoledì 14, Giovedì 15, Venerdì 16 Marzo 2012
IL VENTAGLIO
di Carlo Goldoni
regia: Damiano Michieletto
produzione: Teatro Stabile del Veneto - Teatri e Umanesimo Latino Spa
Martedì 27, Mercoledì 28, Giovedì 29 Marzo 2012
CYRANO DE BERGERAC
di Edmond Rostand
con: ALESSANDRO PREZIOSI
regia: Alessandro Preziosi
produzione: Khora.teatro
Martedì 17, Mercoledì 18, Giovedì 19 Aprile 2012
L’INNOCENTE
da Gabriele D’Annunzio
con: IVANA MONTI e ROSARIO COPPOLINO
riscrittura e regia: Giancarlo Marinelli
produzione: Molise Spettacoli - Regione Veneto - La Piccionaia/I Carrara
Martedì 25, Mercoledì 26, Giovedì 27 Ottobre 2011, ore 21
QUELLO CHE PRENDE
GLI SCHIAFFI
Martedì 15, Mercoledì 16, Giovedì 17 Novembre 2011, ore 21
BLACKBIRD
di David Harrower, versione italiana di Alessandra Serra
con: MASSIMO POPOLIZIO e ANNA DELLA ROSA
regia: Lluìs Pasqual
produzione: Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
da Leonid Nickolavic Andreev, libera versione di Glauco Mauri
con: GLAUCO MAURI e ROBERTO STURNO
regia: Glauco Mauri
produzione: Compagnia Mauri Sturno
A
pertura in grande stile con una coppia di attori
che è da tempo nel cuore degli spettatori thienesi.
Parliamo di Glauco Mauri e Roberto Sturno, che
festeggiano
il
trentesimo anno della loro
gloriosa Compagnia con
“un testo che, attraverso
l’emozione ed il divertimento, possa comunicare
al pubblico la civile utilità
del Teatro”.
Questa bellissima mission
potrebbe diventare il manifesto della XXXII Stagione Teatrale
Thienese.
La tesi dell’autore Leonid Nikolaevic Andreev, romanziere
e drammaturgo russo del primo Novecento, è che vivere è
come stare sopra un palcoscenico in mezzo a personaggi
ostili o davanti ad un cinico uditorio, di cui si diventa facilmente
zimbello. L’ironia può essere un porgi l’altra guancia di
carattere creativo che, ammorbidendo il bersaglio, rovina
all’avversario il gusto di colpire.
La storia racconta di un brillante scienziato che, dopo aver
subito un pesante tradimento affettivo e professionale, decide
di diventare un clown. Salirà su un palcoscenico da dove
comincerà la sua nuova vita; potrà ridere del suo dolore e
potrà gridare la sua ribellione. Un colpo di scena metterà fine
al suo sogno.
Clown, domatrici di leoni, ballerine mute, ignobili seduttori,
uomini sconfitti dalla vita, canzoni, dramma, farsa… ma dove
siamo? A Teatro, dove attraverso la finzione si racconta la
verità.
I
l secondo spettacolo - che vede il ritorno sul nostro
palcoscenico di uno dei più grandi attori italiani - è tratto da
un testo scomodo e terribilmente attuale del quarantenne
David Harrower, rivelazione della nuova drammaturgia
scozzese, messo in scena dal regista catalano Lluis Pasqual
per il più prestigioso teatro italiano, IL PICCOLO di Milano.
Una ragazzina di 12 anni e un uomo di 40: può essere amore
vero? O il rapporto darà sempre e comunque frutti avvelenati
invischiandosi tra psicanalisi e codice penale, inadeguatezza
dei giudizi sociali e tabù insuperabili?
Blackbird mette a nudo senza schemi preconcetti la straordinaria, catastrofica complessità del paesaggio livido della
pedofilia, entra nella galassia della più vasta delle perversioni
e lascia lo spettatore senza risposte invaso dalle stesse
immondizie che metaforicamente riempiono la scena. Siamo
in un capannone industriale
al quale si accede scendendo da una scala metallica. In
questo luogo freddo, sporco
e al tempo stesso asettico,
arriva una giovane donna,
nervosa, smarrita, aggressiva come solo una vittima foto: David Ruano
può esserlo, seguita da lui. Immediatamente si sa che è stato
condannato per pedofilia e che lei è stata, dodicenne, da lui
violentata, tormentata poi anche dalla vergogna della madre
che la colpevolizza e dagli psicologi che male si muovono.
Lei torna perché, paradossale ma vero, una vittima vuole
sapere, rivivere, per capire se stessa. I due si dilaniano, si
parla d’amore e l’altalena delle verità soggettive diventa
insopportabile e acuta fino a un finale che riapre nuovamente
tutto.
La critica scrive di una grande interpretazione di Popolizio,
misurata, profonda, stravolgente per ambiguità e per misteriosa, rovinosa verità.
Mercoledì 23, Giovedì 24, Venerdì 25 Novembre 2011, ore 21
IL BORGHESE GENTILUOMO
di Molière
con: MASSIMO VENTURIELLO e TOSCA
regia: Massimo Venturiello
produzione: Antheia srl con la collaborazione del “Teatro dell’Aquila” di Fermo
U
na volta le compagnie teatrali si reggevano per lo
più sulla coppia. Ne sono passate tante anche a
Thiene di famose. Ora è diverso. Il teatro italiano è
fatto di single, salvo eccezioni sempre più rare. Una
di queste è formata da un attore guascone e da una cantanteattrice estrosa e piena di verve. Li abbiamo applauditi più di
una volta, Massimo Venturiello e Tosca, e li applaudiremo
ancora in questa messa in scena musicata, cantata e danzata
del capolavoro di Molière, definito una comedie-ballet.
La trama è molto semplice;
un ricco borghese sogna di
diventare nobile, lo desidera
con tutte le sue forze, lo
pretende con un’esaltazione
fuori dal comune. Intorno a lui
ruota un’umanità di adulatori
e di scrocconi, un’umanità
priva di autentiche qualità,
che si nutre di ‘senso comune’, che ovviamente lo raggira
e asseconda la sua follia, pur di ottenere un guadagno. A
questi, si contrappone la protagonista, tutta senso pratico e
concretezza, che cerca in ogni modo di farlo rinsavire.
Di fronte all’ennesimo rifiuto del ‘borghese’ di dare in sposa
sua figlia al ragazzo che ama, perché privo di nobili natali,
tutti d’accordo gli giocano la beffa finale attraverso la famosa
‘Cerimonia Turca’ e anche la moglie che, pur criticandolo
aspramente ha fino ad allora cercato di proteggerlo, gli si
schiera contro lasciandolo definitivamente solo, nella sua folle
utopia.
L’estrema libertà con cui l’autore tratta la vicenda, i toni
farseschi, satireggianti, gli elementi fiabeschi, onirici, la prosa
densa di ritmo, la tessitura musicale scritta da Jean-Baptiste
Lully, la coreografia dei balletti, il tutto è teso a una teatralità
assoluta di grande effetto comico.
Martedì 13, Mercoledì 14, Giovedì 15 Dicembre 2011, ore 21
ROMEO E GIULIETTA
di William Shakespeare, traduzione di Massimiliano Palmese
uno spettacolo di: Giuseppe Marini
produzione: Società per Attori & Teatro Stabile del Veneto in collaborazione con
l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e l’Accademia Palcoscenico di Padova
C
on Romeo e Giulietta, Shakespeare porta in scena
la più alta e suprema indagine poetica sulla vera
natura dell’Amore.
Un amore che muore della propria irriducibilità, del
proprio “troppo”. Un amore “nato sotto cattiva stella” che, al
suo primo apparire, incontra e copula con l’ombra della morte,
perché soltanto la morte e la tragedia (per due adolescenti
che adeguano il loro sentimento a un codice iperletterario - il
Libro - in cui rovinosamente inciampano) attendono e ispirano
una passione talmente pura e assoluta da non sospettare
neppure la possibilità del calcolo, del compromesso, della
convenienza.
La morte, dunque, è
presente e operosa in
questa prima vera tragedia
di Shakespeare e rivela sin
da subito qual è l’oggetto
preferito del suo assalto:
i giovani, fiori prematuramente recisi nel loro
desiderio
erotico
più
intenso, nel pieno del loro
tumulto ormonale, nel più dilagante trionfo di vita, di passione,
di sensi.
Nella “bella” Verona del Prologo, una città-tomba dilaniata
da risse, duelli, da un odio violento, di cui non si conoscono
neanche più le ragioni d’origine, ma che ferve di vita, di
movimento, di banchetti, di feste, di balli, di maschere… di
Teatro, non c’è spazio per i giovani e per l’Amore.
Romeo e Giulietta potranno finalmente stare insieme, ma
soltanto in una cripta, in una sorta di macabro legame eterno,
raggelato e “premiato” dalle insulse statue d’oro che la
dabbenaggine mercificante del Potere e degli Adulti erigerà
a loro ricordo.
PIANTA DELLA SALA TEATRALE
Platea Poltronissime
Platea Poltrone I
Platea Poltrone II
Prima Galleria Centrale
Prima Galleria laterale
Seconda Galleria
Martedì 17, Mercoledì 18, Giovedì 19 Gennaio 2012, ore 21
LA RESISTIBILE ASCESA DI
ARTURO UI
di Bertolt Brecht, traduzione di Mario Carpitella
muciche originali di: Hans-Dieter Hosalla
con: UMBERTO ORSINI
regia: Claudio Longhi
produzione: Associazione Teatro di Roma - ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione
I
l nuovo anno ci regala un grande attore e, per la nostra gioia,
un vecchio amico qual è Umberto Orsini, che rivedremo nei
panni di Arturo Ui, alias Al Capone, alias Adolf Hitler.
La resistibile ascesa di Arturo Ui è una parabola satirica
sull’avvento del nazismo nella Germania dei tardi anni Venti e
dei primi anni Trenta: Brecht,
quando ormai la Seconda
guerra mondiale si sta
combattendo da due anni,
sceglie di tornare alle origini
di uno sfacelo politico che
stava costando il peggio a
milioni di esseri umani e, a se
stesso, da nove anni, l’esilio.
L’indagine
che
sceglie
foto: Marcello Norberth
d’avviare sui meccanismi
perversi del potere e della demagogia sfocia in un allucinato
e macabro affresco che, con un facile meccanismo allegorico,
egli ambienta non già in Europa - teatro reale del disastro -,
bensì oltreoceano, in una fantastica Chicago, nella quale
ripercorre le fasi della costruzione del consenso per Adolf Hitler
sulla falsariga di quelle dell’ascesa criminale di Al Capone.
Attraverso questo caustico e grottesco parallelo - gestito
mediante sapienti dosaggi di tratti ora parodistici ora tragici
- Brecht innesca la perlustrazione di un fenomeno storico di
proporzioni planetarie, consentendo allo spettatore di seguirne
lo sviluppo in maniera immediata e di comprenderne gli esiti
socio-politici grazie ad una semplificazione mai gratuita e ad
uno strumento - quello del teatro, appunto - che ne catalizzi
la leggibilità.
La resistibile ascesa di Arturo Ui è pensato per essere, e risulta a
tutti gli effetti, un imprescindibile esercizio di memoria: di quella
memoria di cui perdere le tracce sarebbe un atto immorale e di
cui soltanto i classici - antichi e moderni - sanno farsi portavoce
magistrali, dacché in sé realizzano compiutamente l’ideale
supremo per cui ogni opera d’arte deve avere valore di civiltà:
quest’opera di Brecht lo possiede esplicitamente.
Martedì 31 Gennaio, Mercoledì 1, Giovedì 2 Febbraio 2012, ore 21
SIGNORINA GIULIA
di August Strindberg, versione italiana di Valter Malosti
con: VALERIA SOLARINO, VALTER MALOSTI e FEDERICA FRACASSI
uno spettacolo di: Valter Malosti
produzione: Fondazione Teatro Stabile di Torino in collaborazione con Teatro Dioniso
U
na delle caratteristiche peculiari dei cartelloni della
Stagioni Teatrali Thienesi è quella di presentare
al pubblico attori che normalmente si vedono nel
piccolo o grande schermo.
Anche il programma del Comunale di quest’anno è impreziosito
dalla presenza di una brava, bella e famosa attrice.
Protagonista di Manuale d’amore, di Vallanzasca, di Anita per
la Rai, di Genitori e figli, solo per citare i suoi ultimi lavori. Stiamo
parlando di Valeria Solarino, che quest’anno abbandona
il set per incontrare il pubblico in carne ed ossa nei teatri,
interpretando la Signorina del titolo. Testo folgorante, intriso
di quella crudeltà che August Strindberg spalmò sulle fibre di
questa “tragedia naturalistica” scritta per scandalizzare o per
provocare lo spettatore di fine Ottocento, colpito, di fatto, da
una sferzata di misoginia che, opponendo i due sessi, mira
alla distruzione della donna, l’odiosamata, la nemica.
Nella notte di San Giovanni, paganissima nel “déréglement
de tous les sens”, la contessina Julie si mescola ai propri
contadini, danza con loro, con loro beve. Ma l’uomo da cui
viene irretita è Jean, con il quale s’impegna in un gioco di
seduzione ardito e pericoloso. Da questo momento, chi
prevale è il servo.
Sfruttando i confusi sogni di libertà
di Julie, il “vilain” pianifica la propria
ascesa sociale proponendole di fuggire
verso un futuro borghese propiziato
dal denaro che la contessina ruberà.
Ormai la donna si è compromessa agli
occhi dei contadini e del padre. Non
può più rimanere nella casa. E quando
la fuga sembra imminente, Jean riceve
un ordine dal conte e capisce che non
potrà mai affrancarsi dalla propria natura
subalterna. Il miraggio è svanito. Per
l’uomo il futuro è identico al passato.
Per la contessina, la liberazione sta nel
rasoio che lo stesso Jean le offre. Testo foto: Tommaso Le Pera
duro, frasi scandalose, paradosso di personaggi esitanti e
privi di carattere collocati dentro una struttura ferrea.
Atto unico di rara perfezione, congegno a orologeria, ci
squaderna un efferato ménage a tre privato e sociale, in
un crescendo da ritmi al cardiopalma. Complice la musica
percuotente e ininterrotta che scatena un effetto speciale
emotivamente sorprendente per lo spettatore, che entra senza
pietà con i protagonisti in gorgo psicanalitico catturante.
Martedì 7, Mercoledì 8, Giovedì 9 Febbraio 2012, ore 21
UN NEMICO DEL POPOLO
di Henrik Ibsen, adattamento di Edoardo Erba
con: GIANMARCO TOGNAZZI
regia: Armando Pugliese
produzione: Pragma srl
A
ncora un gradito ritorno.
Gianmarco Tognazzi è uno degli
attori più amati dal pubblico
thienese e sarà presente in
questo cartellone come protagonista di
una delle più belle opere scritte da Henrik
Ibsen.
Un dottore scopre che le terme
pubbliche, fiore all’occhiello della
cittadina e apportatrici di innumerevoli
villeggianti, sono appestate da inquinanti
scarichi montani di conciatura delle pelli.
Subito il dottore vuole fare un pubblico
appello per denunciare la cosa e far porre rimedio a questo
problema, ma da una parte suo fratello, rappresentante
dei potenti azionisti di maggioranza delle terme, e dall’altra
i redattori di un giornale popolare che si schiera contro i
potenti della città, tutti si oppongono alla pubblicazione della
relazione, e gli impongono di tacere. Il dottore non riesce più a
trovare nessuno che sia disposto a dargli ascolto, perché tutti
sarebbero parte lesa nella questione.
Gli appelli al potere sono inutili, quelli alla coscienza popolare
anche: sia vinti che vincitori sono una schiera di opportunisti,
interessati solo alla reputazione e al denaro.
E’ in questo scenario che il dottore compie l’unica scelta
possibile per lui: se prima vuole abbandonare la città, ora i
accorge che la risposta migliore a questa situazione è data
dalla conoscenza: vuole quindi istruire i giovani, poveri o ricchi
che siano, per aiutarli a comprendere meglio la realtà, e a
renderli cittadini di una società più civile di quella attuale.
Gianmarco Tognazzi, con altri otto interpreti, diretto da
Armando Pugliese, affronta questo testo con la consueta
leggerezza e modernità espressiva. L’adattamento di Edoardo
Erba, ormai consolidato collaboratore delle messe in scena
dei testi scelti da Tognazzi, riconduce ai giorni nostri la pièce,
che sembra attualissima nonostante sia stata scritta nel
secolo scorso. L’attività umana non cambia nei secoli !!! …
ma il messaggio positivo è che la conoscenza e il sapere sono
i mezzi per un futuro migliore.
Martedì 28, Mercoledì 29 Febbraio, Giovedì 1 Marzo 2012, ore 21
LA LAMPADINA GALLEGGIANTE
di Woody Allen
con: GIULIANA DE SIO
regia: Armando Pugliese
produzione: Teatro della Città
S
arà Giuliana De Sio, bella, brava e sexy, la protagonista di questa strana opera di Woody Allen, intrisa di
sfumature oniriche e chiaramente inverosimile.
La storia è ambientata in una degradata periferia di
New York nel 1945 e racconta le vicende di una stravagante
famiglia in piena crisi esistenziale. Il padre sogna di vincere
alla lotteria e scappare con la sua amichetta, una cameriera
di un locale di quart’ordine, ma è assalito dagli strozzini; la
madre da ragazzina voleva fare la ballerina ed ora progetta
di vendere fiammiferi personalizzati per corrispondenza,
anche se le sue frustrate ambizioni di successo si riversano
sul figlio ‘artista’. Dei due figli , uno appicca gli incendi, l’altro
vorrebbe fare il prestigiatore ma è letteralmente terrorizzato
dal pubblico e continua a balbettare. Infine c’è un manager
il cui migliore cliente è un cane che canta. Dall’incontro tra
madre con ambizioni artistiche
e manager fallito si sviluppa il
nodo drammatico del testo.
Dalla
penosa
esibizione
del figlio ‘mago’ davanti al
finto impresario si passa al
desolante rivelarsi di solitudini
che sono destinate
a non incontrarsi mai, ed
ogni illusione si infrange nel foto: Vincenzo Di Cillo
progressivo delinearsi di tante identità fallite e destinate a
rimanere tali.
È un’opera che conquista ed emoziona, catturando il
pubblico con la magia e la poeticità dei suoi dialoghi e dei suoi
personaggi, che difficilmente si dimenticano. Il simbolismo
celato dietro le vicende narrate ed il suo significato sono palesi
e comprensibili, e forse proprio per questa sua immediatezza
il testo riesce a colpire.
Per chi conosce Allen e la sua comicità, la sorpresa è notevole:
qui è tutto diverso, più intimista e solitario, l’ironia è leggera,
amara, sconsolata; i personaggi inseguono qualcosa che
non trovano mai, ed i loro sogni svaniscono in uno straziante
senso di impotenza.
Mercoledì 14, Giovedì 15, Venerdì 16 Marzo 2012, ore 21
IL VENTAGLIO
Martedì 27, Mercoledì 28, Giovedì 29 Marzo 2012, ore 21
di Carlo Goldoni
regia: Damiano Michieletto
produzione: Teatro Stabile Del Veneto - Teatri e Umanesimo Latino Spa
S
e c’è un autore che deve avere un posto privilegiato,
di riguardo, nei cartelloni del Comunale, questo non
può essere che Carlo Goldoni.
Infatti in questi 31 anni è stato presente 22 volte nelle
locandine thienesi con le sue commedie comiche, poetiche,
popolane, profondamente veneziane, ma anche universali
nello spazio e nel tempo.
Quindi benvenuto all’avvocato veneziano ed al suo “Ventaglio”,
un perfetto ingranaggio comico, un meccanismo ad orologeria
per dipingere l’affresco di un Settecento in crisi.
Definita una commedia “perfetta” nel suo incastro infallibile
di equivoci, litigi tra innamorati, fraintendimenti, la storia
porta in scena tutte le
classi sociali del tempo:
nobili, borghesi, mercanti,
artigiani, contadini, in una
parola tutto il “mondo” di
allora. E tutti quanti sono
utili ed essenziali nel gioco
del teatro.
Il motore della vicenda è
Bozzetto di scena: Paolo Fantin
un oggetto da nulla, un
ventaglio da pochi soldi: eppure ha la qualità di strumento
magico che innesca col suo apparire l’esplosione emotiva
ingiustificata dall’intera collettività: gelosie, rancori, rivalità
travolgono ogni distinzione sociale e trasformano il tranquillo
e ben ordinato paesino della prima scena in un serraglio di
matti forsennati che passano la giornata a insultarsi, battersi,
rincorrersi, trafugarsi l’un l’altro l’oggetto malefico e farneticare
sulle proprie disgrazie.
Lo stesso protagonista Evaristo, che alla fine riesce faticosamente a ricostruire la verità dei fatti e a riportare l’ordine (ma
per quanto?), non è immune da colpe: tutta la vicenda prende
il via dalla reticenza con cui risponde alla merciaia Susanna e
dall’inutile macchinosità con cui vuol far pervenire il ventaglio
all’innamorata Candida…
Goldoni scrisse in francese la prima stesura del testo
(L’éventail), a Parigi, la città dove risiedeva dal 1762, dopo
la precipitosa fuga da Venezia, a seguito delle polemiche e
delle persecuzioni scatenate contro di lui dal rivale Gozzi.
Mancano poco meno di trent’anni dalla Rivoluzione Francese,
ma Goldoni ha già intuito, con l’acutezza di sempre, quanto
sta per accadere.
CYRANO DE BERGERAC
di Edmond Rostand
con: ALESSANDRO PREZIOSI
regia: Alessandro Preziosi
produzione: Khora.teatro
I
l penultimo appuntamento della Stagione ci riserva una
sorpresa. Uno degli attori più avvenenti della scena e dello
schermo italiani interpreta uno dei personaggi più brutti anche se fra i più romantici - della storia del teatro.
Parliamo di Alessandro Preziosi che apparirà agli spettatori
thienesi deformato da un naso “monumentale” intento a
suggerire al bel Cristiano poesie d’amore da lui composte per
la bella Rossana, suo impossibile amore.
Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cyrano,
seppur involontariamente, confesserà all’amata il suo
sentimento, ma quando lei ricambierà sarà ormai troppo tardi.
Cyrano è uno dei personaggi più
conosciuti e amati del teatro. La sua
geniale temerarietà, la drammaticità
della sua fiera esistenza, vissuta
pericolosamente all’insegna del non
piegarsi mai alla mediocrità e alle
convenienze, costi quel che costi, ne
fanno un autentico eroe romantico
e al contempo un personaggio
straordinariamente moderno. Tanto
che il singolare spadaccino guascone
continua con successo a calcare le
scene teatrali dal 1897, anno in cui finì
di scriverla Edmond Rostand.
E che cos’è un bacio? Un apostrofo rosa fra le parole t’amo,
un segreto detto sulla bocca.
Martedì 17, Mercoledì 18, Giovedì 19 Aprile 2012, ore 21
L’INNOCENTE
OPERETTA - Fuori abbonamento
Martedì 20, Mercoledì 21 Dicembre 2011, ore 21
da Gabriele D’Annunzio
con: IVANA MONTI e ROSARIO COPPOLINO
riscrittura e regia: Giancarlo Marinelli
produzione: Molise Spettacoli - Regione Veneto - La Piccionaia/I Carrara
L
a 32^ Stagione chiude con Gabriele D’Annunzio, il cui
teatro non è mai stato rappresentato al Comunale. Un
evento, quindi, che ci fa incontrare dopo parecchi anni
un’attrice bella e intensa come Ivana Monti.
L’innocente non è propriamente un testo teatrale, ma un
romanzo, pubblicato nel 1892, salutato in tutta Europa come
un capolavoro.
E’ la storia, meglio ancora, la confessione di un infanticidio,
ed insieme, di un male oscuro dell’anima, di un amore
travolgente, di una passione irrefrenabile.
Solo a raccontare la vicenda
del vizioso antieroe Tullio,
della moglie Giuliana, dei molti
tradimenti del primo, dell’unico
tradimento consumato dalla
seconda,
e
dell’omicidio
studiato ed eseguito da Tullio
stesso quando viene a sapere
che Giuliana sta per dare alla
luce un innocente, colpevole
solo di essere figlio dell’amante, vengono i brividi.
In queste pagine tutte interiori, D’Annunzio ha di fatto previsto
ciò che in questi ultimi anni è di tragica, estrema attualità; la
crisi di coppia, la frattura insanabile tra uomo e donna che
crea il mostro; il maltrattamento, la violenza, l’annichilimento
del figlio.
Portare in scena L’innocente significa dunque parlare al
pubblico di ciò che più lo riguarda: la sua ancestrale, primitiva,
insopprimibile identità perduta.
Lo spettacolo intende ridare al Vate ciò che è del Vate: un
genio che ha scritto e letto il futuro. Un talento della pagina e
del teatro che ha esplorato, in tempi non sospetti, i palpiti più
impercettibili, le nevrosi più nascoste, gli strappi più invisibili di
un terremoto prossimo ad esplodere.
CAN CAN
musical di Cole Porter
prima edizione originale in italiano
adattamento e regia: Corrado Abbati
Produzione: Inscena srl
C
om’è ormai consolidata tradizione, il Teatro
Comunale, alla vigilia delle feste natalizie, porge gli
auguri ai suoi affezionati spettatori con un’operetta,
rigorosamente targata Corrado Abbati.
Questa volta non sarà
Vienna con i suoi valzer,
ma la Parigi della Belle
Epoque, dove trionfa una
nuova travolgente danza:
il Can Can. Purtroppo
però “l’indecente” can
can viene ben presto
proibito perché danza
concepita per incendiare menti, animo e intime fibre di chi
vi assiste. Ciò non impedisce alla proprietaria di un caffè di
metterlo comunque in scena, con grande gioia dei suoi clienti.
La donna può permettersi di ignorare la legge grazie alla sua
amicizia con un disinibito giudice.
Drastici cambiamenti sono però all’orizzonte allorché un
giovane e intransigente giudice decide di porre fine a questa
scandalosa situazione. Quello che il giudice non sa è che il
divertimento è appena cominciato: un girotondo di esilaranti
equivoci coinvolgono una serie di pittoreschi e simpatici
personaggi sino all’immancabile lieto fine.
Can Can al suo debutto a Broadway è rimasto in scena
ininterrottamente per 5 anni. Una sferzata di buon umore si
potrebbe indicare come il motore di questa edizione che è la
prima in Italia a fare riferimento all’originale di Broadway, dove
la storia del Can Can è raccontata fra sontuose ambientazioni,
magnifici costumi, scene di danza mozzafiato e le famosissime
musiche di Cole Porter.
COSTO ABBONAMENTI E BIGLIETTI
ABBONAMENTO per 11 spettacoli
Platea Poltronissime
Platea Poltrone I
Platea Poltrone II
1ª Galleria Centrale
1ª Galleria Laterale
2ª Galleria
2ª Galleria Ridotto
e270,00
e220,00
e200,00
e220,00
e180,00
e95,00
e65,00
BIGLIETTI
Platea Poltronissime Platea Poltrone I Platea Poltrone II 1ª Galleria Centrale
1ª Galleria Laterale
2ª Galleria 2ª Galleria Ridotto
Cambio Turno Abbonamento
e30,00
e26,00
e23,00
e26,00
e20,00
e12,00
e10,00
e2,00
BIGLIETTI OPERETTA “can can”
Platea e 1ª Galleria
2ª Galleria
2ª Galleria Ridotto
e17,00
e12,00
e8,00
Riduzioni, dove previste, per Ragazzi fino a 25 anni
TUTTI GLI SPETTACOLI HANNO INIZIO ALLE ORE 21,00
PRENOTAZIONI, PREVENDITA E VENDITA
Abbonamenti
Prenotazione e prevendita:
Quando: fino al 25 ottobre per il turno A, fino al 26 otttobre
per il turno B, fino al 17 ottobre per il turno C
Dove: presso il Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici negli orari di apertura al pubblico
Vendita:
Quando: a partire dalle ore 20,00 della sera del primo spettacolo in abbonamento
Dove: presso il botteghino del Teatro Comunale
Biglietti
Prenotazione:
Quando: a partire dal Lunedì della settimana precedente lo spettacolo
Dove: presso il Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici negli orari di apertura al pubblico
Prevendita:
Quando: per lo spettacolo “Quello che prende gli schiaffi”: a partire da lunedì 17 ottobre per tutti gli altri spettacoli: a partire da Mercoledì 2 novembre
Dove: presso il Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici negli orari di apertura al pubblico
Vendita:
Quando: a partire dalle ore 20,00 della sera dello spettacolo stesso
Dove: presso il botteghino del Teatro Comunale
I pagamenti possono essere effettuati: in contanti, con assegno, tramite il punto POS.
foto copertina Luca Sassi
D E L L ’ I M B A L L A G G I O
Grafica Comune di Thiene Luciano Torresendi
Foto Luca Sassi
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