città DI THIENE Assessorato alla Cultura 32 a 2011/2012 S T A G I O N E T E A T R A L E T H I E N E S E CITTÀ DI THIENE Assessorato alla Cultura XXXII STAGIONE TEATRALE THIENESE 2011/2012 Gentile Spettatore, è con grande piacere che La accolgo in questo nostro prezioso teatro, da sempre contenitore di idee, di confronto, di novità: questo nelle intenzioni del mio Assessorato e di tutta l’Amministrazione Comunale è il ruolo del nostro Teatro. C’è stata da parte nostra una volontà precisa e tenace: continuare anche quest’anno, nonostante un contesto economico-finanziario sfavorevole, a proporre virtuose occasioni di intrattenimento e di crescita culturale nella convinzione che le occasioni pubbliche di socialità e di riflessione favoriscano la coesione di una collettività e ne aumentino il valore. Il Comune con le sue sole disponibilità non avrebbe potuto garantire un cartellone di eccellenza quale quello che avremo, ma ancora una volta si è ripetuto il miracolo della moltiplicazione delle risorse grazie all’intervento di aziende e di banche, un sostegno che fin dall’inizio è una delle caratteristiche più significative delle Stagioni teatrali thienesi: a loro va il nostro caloroso ringraziamento. Come sempre la nostra rassegna di prosa offre un cartellone raffinato che spazia tra le migliori produzioni italiane, dallo spettacolo classico al più moderno e innovativo. Una scelta fatta nella convinzione che l’emozione e il divertimento debbano comunicare al pubblico la civile utilità del teatro. Se così sarà avremo raggiunto il nostro scopo. Noi ci abbiamo messo passione e impegno: agli spettatori spetterà il giudizio più importante, quello sulla bontà delle nostre scelte. Nelle pagine che seguono troverà una guida agli spettacoli, arricchita da interessanti approfondimenti. Certa che la 32^ Stagione di Prosa Thienese sia pronta a regalare emozioni sempre nuove, La attendo a Teatro! L’ASSESSORE ALLA CULTURA Anna Maria Fiengo TEATRO COMUNALE DI THIENE Viale Bassani, 18/22 - Tel. 0445/804943 Informazioni e prenotazioni SERVIZIO PROMOZIONE EVENTI CULTURALI E TURISTICI Piazza Ferrarin, 1 - THIENE Orario apertura al pubblico: Lun. - Mer. e Ven. dalle ore 9,30 alle ore 12,30 Mar. e Gio. dalle ore 9,30 alle ore 13,30 Mer. anche dalle ore 16,30 alle ore 18,10 TEL. 0445/804745 - FAX 0445/804748 TEL. 0445/804943 (Teatro) SITO INTERNET: www.comune.thiene.vi.it e-mail: [email protected] [email protected] Servizio informativo via e-mail su richiesta al Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici È possibile inoltre visionare il programma della XXXII Stagione Teatrale Thienese 2011/2012, nei siti: www.comune.thiene.vi.it www.arteven.it www.regione.veneto.it/manifestazioni www.vivaticket.it e presso tutte le Aziende di Promozione Turistica del vicentino: Vicenza, Bassano del Grappa, Recoaro Terme e Tonezza del Cimone, oltre che all’Ufficio Turistico del Comune di Asiago. Hanno collaborato anche i Comuni di: Calvene, Carrè, Conco, Fara Vicentino Lugo di Vicenza, Marostica, Mason Vicentino Molvena, Piovene Rocchette, Posina Pozzoleone, S. Vito di Leguzzano, Sarcedo Valli del Pasubio, Velo D’Astico, Zugliano XXXII STAGIONE TEATRALE THIENESE 2011/2012 XXXII STAGIONE TEATRALE THIENESE 2011/2012 Operetta Fuori Abbonamento Martedì 20, Mercoledì 21 Dicembre 2011 CAN CAN musical di Cole Porter prima edizione originale in italiano adattamento e regia: Corrado Abbati produzione: Inscena srl Stagione di Prosa Martedì 25, Mercoledì 26, Giovedì 27 Ottobre 2011 QUELLO CHE PRENDE GLI SCHIAFFI da Leonid Nickolavic Andreev, libera versione di Glauco Mauri con: GLAUCO MAURI e ROBERTO STURNO regia: Glauco Mauri produzione: Compagnia Mauri Sturno Martedì 15, Mercoledì 16, Giovedì 17 Novembre 2011 BLACKBIRD di David Harrower, versione italiana di Alessandra Serra con: MASSIMO POPOLIZIO e ANNA DELLA ROSA regia: Lluìs Pasqual produzione: Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Mercoledì 23, Giovedì 24, Venerdì 25 Novembre 2011 IL BORGHESE GENTILUOMO di Molière con: MASSIMO VENTURIELLO e TOSCA regia: Massimo Venturiello produzione: Antheia srl con la collaborazione del “Teatro dell’Aquila” di Fermo Martedì 13, Mercoledì 14, Giovedì 15 Dicembre 2011 ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare, traduzione di Massimiliano Palmese uno spettacolo di: Giuseppe Marini produzione: Società per Attori & Teatro Stabile del Veneto in collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e l’Accademia Palcoscenico di Padova Martedì 17, Mercoledì 18, Giovedì 19 Gennaio 2012 LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI di Bertolt Brecht, traduzione di Mario Carpitella musiche originali di Hans-Dieter Hosalla con: UMBERTO ORSINI regia: Claudio Longhi dramaturg: Luca Micheletti produzione: Associazione Teatro di Roma - ERT-Emilia Romagna Teatro Fondazione Martedì 31 Gennaio, Mercoledì 1, Giovedì 2 Febbraio 2012 SIGNORINA GIULIA di August Strindberg, versione italiana di Valter Malosti con: VALERIA SOLARINO, VALTER MALOSTI e FEDERICA FRACASSI uno spettacolo di: Valter Malosti produzione: Fondazione del Teatro Stabile di Torino in collaborazione con Teatro di Dioniso Martedì 7, Mercoledì 8, Giovedì 9 Febbraio 2012 UN NEMICO DEL POPOLO di Henrik Ibsen, adattamento di Edoardo Erba con: GIANMARCO TOGNAZZI regia: Armando Pugliese produzione: Pragma srl Martedì 28, Mercoledì 29 Febbraio, Giovedì 1 Marzo 2012 LA LAMPADINA GALLEGGIANTE di Woody Allen con: GIULIANA DE SIO regia: Armando Pugliese produzione: Teatro della Città Mercoledì 14, Giovedì 15, Venerdì 16 Marzo 2012 IL VENTAGLIO di Carlo Goldoni regia: Damiano Michieletto produzione: Teatro Stabile del Veneto - Teatri e Umanesimo Latino Spa Martedì 27, Mercoledì 28, Giovedì 29 Marzo 2012 CYRANO DE BERGERAC di Edmond Rostand con: ALESSANDRO PREZIOSI regia: Alessandro Preziosi produzione: Khora.teatro Martedì 17, Mercoledì 18, Giovedì 19 Aprile 2012 L’INNOCENTE da Gabriele D’Annunzio con: IVANA MONTI e ROSARIO COPPOLINO riscrittura e regia: Giancarlo Marinelli produzione: Molise Spettacoli - Regione Veneto - La Piccionaia/I Carrara Martedì 25, Mercoledì 26, Giovedì 27 Ottobre 2011, ore 21 QUELLO CHE PRENDE GLI SCHIAFFI Martedì 15, Mercoledì 16, Giovedì 17 Novembre 2011, ore 21 BLACKBIRD di David Harrower, versione italiana di Alessandra Serra con: MASSIMO POPOLIZIO e ANNA DELLA ROSA regia: Lluìs Pasqual produzione: Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa da Leonid Nickolavic Andreev, libera versione di Glauco Mauri con: GLAUCO MAURI e ROBERTO STURNO regia: Glauco Mauri produzione: Compagnia Mauri Sturno A pertura in grande stile con una coppia di attori che è da tempo nel cuore degli spettatori thienesi. Parliamo di Glauco Mauri e Roberto Sturno, che festeggiano il trentesimo anno della loro gloriosa Compagnia con “un testo che, attraverso l’emozione ed il divertimento, possa comunicare al pubblico la civile utilità del Teatro”. Questa bellissima mission potrebbe diventare il manifesto della XXXII Stagione Teatrale Thienese. La tesi dell’autore Leonid Nikolaevic Andreev, romanziere e drammaturgo russo del primo Novecento, è che vivere è come stare sopra un palcoscenico in mezzo a personaggi ostili o davanti ad un cinico uditorio, di cui si diventa facilmente zimbello. L’ironia può essere un porgi l’altra guancia di carattere creativo che, ammorbidendo il bersaglio, rovina all’avversario il gusto di colpire. La storia racconta di un brillante scienziato che, dopo aver subito un pesante tradimento affettivo e professionale, decide di diventare un clown. Salirà su un palcoscenico da dove comincerà la sua nuova vita; potrà ridere del suo dolore e potrà gridare la sua ribellione. Un colpo di scena metterà fine al suo sogno. Clown, domatrici di leoni, ballerine mute, ignobili seduttori, uomini sconfitti dalla vita, canzoni, dramma, farsa… ma dove siamo? A Teatro, dove attraverso la finzione si racconta la verità. I l secondo spettacolo - che vede il ritorno sul nostro palcoscenico di uno dei più grandi attori italiani - è tratto da un testo scomodo e terribilmente attuale del quarantenne David Harrower, rivelazione della nuova drammaturgia scozzese, messo in scena dal regista catalano Lluis Pasqual per il più prestigioso teatro italiano, IL PICCOLO di Milano. Una ragazzina di 12 anni e un uomo di 40: può essere amore vero? O il rapporto darà sempre e comunque frutti avvelenati invischiandosi tra psicanalisi e codice penale, inadeguatezza dei giudizi sociali e tabù insuperabili? Blackbird mette a nudo senza schemi preconcetti la straordinaria, catastrofica complessità del paesaggio livido della pedofilia, entra nella galassia della più vasta delle perversioni e lascia lo spettatore senza risposte invaso dalle stesse immondizie che metaforicamente riempiono la scena. Siamo in un capannone industriale al quale si accede scendendo da una scala metallica. In questo luogo freddo, sporco e al tempo stesso asettico, arriva una giovane donna, nervosa, smarrita, aggressiva come solo una vittima foto: David Ruano può esserlo, seguita da lui. Immediatamente si sa che è stato condannato per pedofilia e che lei è stata, dodicenne, da lui violentata, tormentata poi anche dalla vergogna della madre che la colpevolizza e dagli psicologi che male si muovono. Lei torna perché, paradossale ma vero, una vittima vuole sapere, rivivere, per capire se stessa. I due si dilaniano, si parla d’amore e l’altalena delle verità soggettive diventa insopportabile e acuta fino a un finale che riapre nuovamente tutto. La critica scrive di una grande interpretazione di Popolizio, misurata, profonda, stravolgente per ambiguità e per misteriosa, rovinosa verità. Mercoledì 23, Giovedì 24, Venerdì 25 Novembre 2011, ore 21 IL BORGHESE GENTILUOMO di Molière con: MASSIMO VENTURIELLO e TOSCA regia: Massimo Venturiello produzione: Antheia srl con la collaborazione del “Teatro dell’Aquila” di Fermo U na volta le compagnie teatrali si reggevano per lo più sulla coppia. Ne sono passate tante anche a Thiene di famose. Ora è diverso. Il teatro italiano è fatto di single, salvo eccezioni sempre più rare. Una di queste è formata da un attore guascone e da una cantanteattrice estrosa e piena di verve. Li abbiamo applauditi più di una volta, Massimo Venturiello e Tosca, e li applaudiremo ancora in questa messa in scena musicata, cantata e danzata del capolavoro di Molière, definito una comedie-ballet. La trama è molto semplice; un ricco borghese sogna di diventare nobile, lo desidera con tutte le sue forze, lo pretende con un’esaltazione fuori dal comune. Intorno a lui ruota un’umanità di adulatori e di scrocconi, un’umanità priva di autentiche qualità, che si nutre di ‘senso comune’, che ovviamente lo raggira e asseconda la sua follia, pur di ottenere un guadagno. A questi, si contrappone la protagonista, tutta senso pratico e concretezza, che cerca in ogni modo di farlo rinsavire. Di fronte all’ennesimo rifiuto del ‘borghese’ di dare in sposa sua figlia al ragazzo che ama, perché privo di nobili natali, tutti d’accordo gli giocano la beffa finale attraverso la famosa ‘Cerimonia Turca’ e anche la moglie che, pur criticandolo aspramente ha fino ad allora cercato di proteggerlo, gli si schiera contro lasciandolo definitivamente solo, nella sua folle utopia. L’estrema libertà con cui l’autore tratta la vicenda, i toni farseschi, satireggianti, gli elementi fiabeschi, onirici, la prosa densa di ritmo, la tessitura musicale scritta da Jean-Baptiste Lully, la coreografia dei balletti, il tutto è teso a una teatralità assoluta di grande effetto comico. Martedì 13, Mercoledì 14, Giovedì 15 Dicembre 2011, ore 21 ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare, traduzione di Massimiliano Palmese uno spettacolo di: Giuseppe Marini produzione: Società per Attori & Teatro Stabile del Veneto in collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e l’Accademia Palcoscenico di Padova C on Romeo e Giulietta, Shakespeare porta in scena la più alta e suprema indagine poetica sulla vera natura dell’Amore. Un amore che muore della propria irriducibilità, del proprio “troppo”. Un amore “nato sotto cattiva stella” che, al suo primo apparire, incontra e copula con l’ombra della morte, perché soltanto la morte e la tragedia (per due adolescenti che adeguano il loro sentimento a un codice iperletterario - il Libro - in cui rovinosamente inciampano) attendono e ispirano una passione talmente pura e assoluta da non sospettare neppure la possibilità del calcolo, del compromesso, della convenienza. La morte, dunque, è presente e operosa in questa prima vera tragedia di Shakespeare e rivela sin da subito qual è l’oggetto preferito del suo assalto: i giovani, fiori prematuramente recisi nel loro desiderio erotico più intenso, nel pieno del loro tumulto ormonale, nel più dilagante trionfo di vita, di passione, di sensi. Nella “bella” Verona del Prologo, una città-tomba dilaniata da risse, duelli, da un odio violento, di cui non si conoscono neanche più le ragioni d’origine, ma che ferve di vita, di movimento, di banchetti, di feste, di balli, di maschere… di Teatro, non c’è spazio per i giovani e per l’Amore. Romeo e Giulietta potranno finalmente stare insieme, ma soltanto in una cripta, in una sorta di macabro legame eterno, raggelato e “premiato” dalle insulse statue d’oro che la dabbenaggine mercificante del Potere e degli Adulti erigerà a loro ricordo. PIANTA DELLA SALA TEATRALE Platea Poltronissime Platea Poltrone I Platea Poltrone II Prima Galleria Centrale Prima Galleria laterale Seconda Galleria Martedì 17, Mercoledì 18, Giovedì 19 Gennaio 2012, ore 21 LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI di Bertolt Brecht, traduzione di Mario Carpitella muciche originali di: Hans-Dieter Hosalla con: UMBERTO ORSINI regia: Claudio Longhi produzione: Associazione Teatro di Roma - ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione I l nuovo anno ci regala un grande attore e, per la nostra gioia, un vecchio amico qual è Umberto Orsini, che rivedremo nei panni di Arturo Ui, alias Al Capone, alias Adolf Hitler. La resistibile ascesa di Arturo Ui è una parabola satirica sull’avvento del nazismo nella Germania dei tardi anni Venti e dei primi anni Trenta: Brecht, quando ormai la Seconda guerra mondiale si sta combattendo da due anni, sceglie di tornare alle origini di uno sfacelo politico che stava costando il peggio a milioni di esseri umani e, a se stesso, da nove anni, l’esilio. L’indagine che sceglie foto: Marcello Norberth d’avviare sui meccanismi perversi del potere e della demagogia sfocia in un allucinato e macabro affresco che, con un facile meccanismo allegorico, egli ambienta non già in Europa - teatro reale del disastro -, bensì oltreoceano, in una fantastica Chicago, nella quale ripercorre le fasi della costruzione del consenso per Adolf Hitler sulla falsariga di quelle dell’ascesa criminale di Al Capone. Attraverso questo caustico e grottesco parallelo - gestito mediante sapienti dosaggi di tratti ora parodistici ora tragici - Brecht innesca la perlustrazione di un fenomeno storico di proporzioni planetarie, consentendo allo spettatore di seguirne lo sviluppo in maniera immediata e di comprenderne gli esiti socio-politici grazie ad una semplificazione mai gratuita e ad uno strumento - quello del teatro, appunto - che ne catalizzi la leggibilità. La resistibile ascesa di Arturo Ui è pensato per essere, e risulta a tutti gli effetti, un imprescindibile esercizio di memoria: di quella memoria di cui perdere le tracce sarebbe un atto immorale e di cui soltanto i classici - antichi e moderni - sanno farsi portavoce magistrali, dacché in sé realizzano compiutamente l’ideale supremo per cui ogni opera d’arte deve avere valore di civiltà: quest’opera di Brecht lo possiede esplicitamente. Martedì 31 Gennaio, Mercoledì 1, Giovedì 2 Febbraio 2012, ore 21 SIGNORINA GIULIA di August Strindberg, versione italiana di Valter Malosti con: VALERIA SOLARINO, VALTER MALOSTI e FEDERICA FRACASSI uno spettacolo di: Valter Malosti produzione: Fondazione Teatro Stabile di Torino in collaborazione con Teatro Dioniso U na delle caratteristiche peculiari dei cartelloni della Stagioni Teatrali Thienesi è quella di presentare al pubblico attori che normalmente si vedono nel piccolo o grande schermo. Anche il programma del Comunale di quest’anno è impreziosito dalla presenza di una brava, bella e famosa attrice. Protagonista di Manuale d’amore, di Vallanzasca, di Anita per la Rai, di Genitori e figli, solo per citare i suoi ultimi lavori. Stiamo parlando di Valeria Solarino, che quest’anno abbandona il set per incontrare il pubblico in carne ed ossa nei teatri, interpretando la Signorina del titolo. Testo folgorante, intriso di quella crudeltà che August Strindberg spalmò sulle fibre di questa “tragedia naturalistica” scritta per scandalizzare o per provocare lo spettatore di fine Ottocento, colpito, di fatto, da una sferzata di misoginia che, opponendo i due sessi, mira alla distruzione della donna, l’odiosamata, la nemica. Nella notte di San Giovanni, paganissima nel “déréglement de tous les sens”, la contessina Julie si mescola ai propri contadini, danza con loro, con loro beve. Ma l’uomo da cui viene irretita è Jean, con il quale s’impegna in un gioco di seduzione ardito e pericoloso. Da questo momento, chi prevale è il servo. Sfruttando i confusi sogni di libertà di Julie, il “vilain” pianifica la propria ascesa sociale proponendole di fuggire verso un futuro borghese propiziato dal denaro che la contessina ruberà. Ormai la donna si è compromessa agli occhi dei contadini e del padre. Non può più rimanere nella casa. E quando la fuga sembra imminente, Jean riceve un ordine dal conte e capisce che non potrà mai affrancarsi dalla propria natura subalterna. Il miraggio è svanito. Per l’uomo il futuro è identico al passato. Per la contessina, la liberazione sta nel rasoio che lo stesso Jean le offre. Testo foto: Tommaso Le Pera duro, frasi scandalose, paradosso di personaggi esitanti e privi di carattere collocati dentro una struttura ferrea. Atto unico di rara perfezione, congegno a orologeria, ci squaderna un efferato ménage a tre privato e sociale, in un crescendo da ritmi al cardiopalma. Complice la musica percuotente e ininterrotta che scatena un effetto speciale emotivamente sorprendente per lo spettatore, che entra senza pietà con i protagonisti in gorgo psicanalitico catturante. Martedì 7, Mercoledì 8, Giovedì 9 Febbraio 2012, ore 21 UN NEMICO DEL POPOLO di Henrik Ibsen, adattamento di Edoardo Erba con: GIANMARCO TOGNAZZI regia: Armando Pugliese produzione: Pragma srl A ncora un gradito ritorno. Gianmarco Tognazzi è uno degli attori più amati dal pubblico thienese e sarà presente in questo cartellone come protagonista di una delle più belle opere scritte da Henrik Ibsen. Un dottore scopre che le terme pubbliche, fiore all’occhiello della cittadina e apportatrici di innumerevoli villeggianti, sono appestate da inquinanti scarichi montani di conciatura delle pelli. Subito il dottore vuole fare un pubblico appello per denunciare la cosa e far porre rimedio a questo problema, ma da una parte suo fratello, rappresentante dei potenti azionisti di maggioranza delle terme, e dall’altra i redattori di un giornale popolare che si schiera contro i potenti della città, tutti si oppongono alla pubblicazione della relazione, e gli impongono di tacere. Il dottore non riesce più a trovare nessuno che sia disposto a dargli ascolto, perché tutti sarebbero parte lesa nella questione. Gli appelli al potere sono inutili, quelli alla coscienza popolare anche: sia vinti che vincitori sono una schiera di opportunisti, interessati solo alla reputazione e al denaro. E’ in questo scenario che il dottore compie l’unica scelta possibile per lui: se prima vuole abbandonare la città, ora i accorge che la risposta migliore a questa situazione è data dalla conoscenza: vuole quindi istruire i giovani, poveri o ricchi che siano, per aiutarli a comprendere meglio la realtà, e a renderli cittadini di una società più civile di quella attuale. Gianmarco Tognazzi, con altri otto interpreti, diretto da Armando Pugliese, affronta questo testo con la consueta leggerezza e modernità espressiva. L’adattamento di Edoardo Erba, ormai consolidato collaboratore delle messe in scena dei testi scelti da Tognazzi, riconduce ai giorni nostri la pièce, che sembra attualissima nonostante sia stata scritta nel secolo scorso. L’attività umana non cambia nei secoli !!! … ma il messaggio positivo è che la conoscenza e il sapere sono i mezzi per un futuro migliore. Martedì 28, Mercoledì 29 Febbraio, Giovedì 1 Marzo 2012, ore 21 LA LAMPADINA GALLEGGIANTE di Woody Allen con: GIULIANA DE SIO regia: Armando Pugliese produzione: Teatro della Città S arà Giuliana De Sio, bella, brava e sexy, la protagonista di questa strana opera di Woody Allen, intrisa di sfumature oniriche e chiaramente inverosimile. La storia è ambientata in una degradata periferia di New York nel 1945 e racconta le vicende di una stravagante famiglia in piena crisi esistenziale. Il padre sogna di vincere alla lotteria e scappare con la sua amichetta, una cameriera di un locale di quart’ordine, ma è assalito dagli strozzini; la madre da ragazzina voleva fare la ballerina ed ora progetta di vendere fiammiferi personalizzati per corrispondenza, anche se le sue frustrate ambizioni di successo si riversano sul figlio ‘artista’. Dei due figli , uno appicca gli incendi, l’altro vorrebbe fare il prestigiatore ma è letteralmente terrorizzato dal pubblico e continua a balbettare. Infine c’è un manager il cui migliore cliente è un cane che canta. Dall’incontro tra madre con ambizioni artistiche e manager fallito si sviluppa il nodo drammatico del testo. Dalla penosa esibizione del figlio ‘mago’ davanti al finto impresario si passa al desolante rivelarsi di solitudini che sono destinate a non incontrarsi mai, ed ogni illusione si infrange nel foto: Vincenzo Di Cillo progressivo delinearsi di tante identità fallite e destinate a rimanere tali. È un’opera che conquista ed emoziona, catturando il pubblico con la magia e la poeticità dei suoi dialoghi e dei suoi personaggi, che difficilmente si dimenticano. Il simbolismo celato dietro le vicende narrate ed il suo significato sono palesi e comprensibili, e forse proprio per questa sua immediatezza il testo riesce a colpire. Per chi conosce Allen e la sua comicità, la sorpresa è notevole: qui è tutto diverso, più intimista e solitario, l’ironia è leggera, amara, sconsolata; i personaggi inseguono qualcosa che non trovano mai, ed i loro sogni svaniscono in uno straziante senso di impotenza. Mercoledì 14, Giovedì 15, Venerdì 16 Marzo 2012, ore 21 IL VENTAGLIO Martedì 27, Mercoledì 28, Giovedì 29 Marzo 2012, ore 21 di Carlo Goldoni regia: Damiano Michieletto produzione: Teatro Stabile Del Veneto - Teatri e Umanesimo Latino Spa S e c’è un autore che deve avere un posto privilegiato, di riguardo, nei cartelloni del Comunale, questo non può essere che Carlo Goldoni. Infatti in questi 31 anni è stato presente 22 volte nelle locandine thienesi con le sue commedie comiche, poetiche, popolane, profondamente veneziane, ma anche universali nello spazio e nel tempo. Quindi benvenuto all’avvocato veneziano ed al suo “Ventaglio”, un perfetto ingranaggio comico, un meccanismo ad orologeria per dipingere l’affresco di un Settecento in crisi. Definita una commedia “perfetta” nel suo incastro infallibile di equivoci, litigi tra innamorati, fraintendimenti, la storia porta in scena tutte le classi sociali del tempo: nobili, borghesi, mercanti, artigiani, contadini, in una parola tutto il “mondo” di allora. E tutti quanti sono utili ed essenziali nel gioco del teatro. Il motore della vicenda è Bozzetto di scena: Paolo Fantin un oggetto da nulla, un ventaglio da pochi soldi: eppure ha la qualità di strumento magico che innesca col suo apparire l’esplosione emotiva ingiustificata dall’intera collettività: gelosie, rancori, rivalità travolgono ogni distinzione sociale e trasformano il tranquillo e ben ordinato paesino della prima scena in un serraglio di matti forsennati che passano la giornata a insultarsi, battersi, rincorrersi, trafugarsi l’un l’altro l’oggetto malefico e farneticare sulle proprie disgrazie. Lo stesso protagonista Evaristo, che alla fine riesce faticosamente a ricostruire la verità dei fatti e a riportare l’ordine (ma per quanto?), non è immune da colpe: tutta la vicenda prende il via dalla reticenza con cui risponde alla merciaia Susanna e dall’inutile macchinosità con cui vuol far pervenire il ventaglio all’innamorata Candida… Goldoni scrisse in francese la prima stesura del testo (L’éventail), a Parigi, la città dove risiedeva dal 1762, dopo la precipitosa fuga da Venezia, a seguito delle polemiche e delle persecuzioni scatenate contro di lui dal rivale Gozzi. Mancano poco meno di trent’anni dalla Rivoluzione Francese, ma Goldoni ha già intuito, con l’acutezza di sempre, quanto sta per accadere. CYRANO DE BERGERAC di Edmond Rostand con: ALESSANDRO PREZIOSI regia: Alessandro Preziosi produzione: Khora.teatro I l penultimo appuntamento della Stagione ci riserva una sorpresa. Uno degli attori più avvenenti della scena e dello schermo italiani interpreta uno dei personaggi più brutti anche se fra i più romantici - della storia del teatro. Parliamo di Alessandro Preziosi che apparirà agli spettatori thienesi deformato da un naso “monumentale” intento a suggerire al bel Cristiano poesie d’amore da lui composte per la bella Rossana, suo impossibile amore. Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cyrano, seppur involontariamente, confesserà all’amata il suo sentimento, ma quando lei ricambierà sarà ormai troppo tardi. Cyrano è uno dei personaggi più conosciuti e amati del teatro. La sua geniale temerarietà, la drammaticità della sua fiera esistenza, vissuta pericolosamente all’insegna del non piegarsi mai alla mediocrità e alle convenienze, costi quel che costi, ne fanno un autentico eroe romantico e al contempo un personaggio straordinariamente moderno. Tanto che il singolare spadaccino guascone continua con successo a calcare le scene teatrali dal 1897, anno in cui finì di scriverla Edmond Rostand. E che cos’è un bacio? Un apostrofo rosa fra le parole t’amo, un segreto detto sulla bocca. Martedì 17, Mercoledì 18, Giovedì 19 Aprile 2012, ore 21 L’INNOCENTE OPERETTA - Fuori abbonamento Martedì 20, Mercoledì 21 Dicembre 2011, ore 21 da Gabriele D’Annunzio con: IVANA MONTI e ROSARIO COPPOLINO riscrittura e regia: Giancarlo Marinelli produzione: Molise Spettacoli - Regione Veneto - La Piccionaia/I Carrara L a 32^ Stagione chiude con Gabriele D’Annunzio, il cui teatro non è mai stato rappresentato al Comunale. Un evento, quindi, che ci fa incontrare dopo parecchi anni un’attrice bella e intensa come Ivana Monti. L’innocente non è propriamente un testo teatrale, ma un romanzo, pubblicato nel 1892, salutato in tutta Europa come un capolavoro. E’ la storia, meglio ancora, la confessione di un infanticidio, ed insieme, di un male oscuro dell’anima, di un amore travolgente, di una passione irrefrenabile. Solo a raccontare la vicenda del vizioso antieroe Tullio, della moglie Giuliana, dei molti tradimenti del primo, dell’unico tradimento consumato dalla seconda, e dell’omicidio studiato ed eseguito da Tullio stesso quando viene a sapere che Giuliana sta per dare alla luce un innocente, colpevole solo di essere figlio dell’amante, vengono i brividi. In queste pagine tutte interiori, D’Annunzio ha di fatto previsto ciò che in questi ultimi anni è di tragica, estrema attualità; la crisi di coppia, la frattura insanabile tra uomo e donna che crea il mostro; il maltrattamento, la violenza, l’annichilimento del figlio. Portare in scena L’innocente significa dunque parlare al pubblico di ciò che più lo riguarda: la sua ancestrale, primitiva, insopprimibile identità perduta. Lo spettacolo intende ridare al Vate ciò che è del Vate: un genio che ha scritto e letto il futuro. Un talento della pagina e del teatro che ha esplorato, in tempi non sospetti, i palpiti più impercettibili, le nevrosi più nascoste, gli strappi più invisibili di un terremoto prossimo ad esplodere. CAN CAN musical di Cole Porter prima edizione originale in italiano adattamento e regia: Corrado Abbati Produzione: Inscena srl C om’è ormai consolidata tradizione, il Teatro Comunale, alla vigilia delle feste natalizie, porge gli auguri ai suoi affezionati spettatori con un’operetta, rigorosamente targata Corrado Abbati. Questa volta non sarà Vienna con i suoi valzer, ma la Parigi della Belle Epoque, dove trionfa una nuova travolgente danza: il Can Can. Purtroppo però “l’indecente” can can viene ben presto proibito perché danza concepita per incendiare menti, animo e intime fibre di chi vi assiste. Ciò non impedisce alla proprietaria di un caffè di metterlo comunque in scena, con grande gioia dei suoi clienti. La donna può permettersi di ignorare la legge grazie alla sua amicizia con un disinibito giudice. Drastici cambiamenti sono però all’orizzonte allorché un giovane e intransigente giudice decide di porre fine a questa scandalosa situazione. Quello che il giudice non sa è che il divertimento è appena cominciato: un girotondo di esilaranti equivoci coinvolgono una serie di pittoreschi e simpatici personaggi sino all’immancabile lieto fine. Can Can al suo debutto a Broadway è rimasto in scena ininterrottamente per 5 anni. Una sferzata di buon umore si potrebbe indicare come il motore di questa edizione che è la prima in Italia a fare riferimento all’originale di Broadway, dove la storia del Can Can è raccontata fra sontuose ambientazioni, magnifici costumi, scene di danza mozzafiato e le famosissime musiche di Cole Porter. COSTO ABBONAMENTI E BIGLIETTI ABBONAMENTO per 11 spettacoli Platea Poltronissime Platea Poltrone I Platea Poltrone II 1ª Galleria Centrale 1ª Galleria Laterale 2ª Galleria 2ª Galleria Ridotto e270,00 e220,00 e200,00 e220,00 e180,00 e95,00 e65,00 BIGLIETTI Platea Poltronissime Platea Poltrone I Platea Poltrone II 1ª Galleria Centrale 1ª Galleria Laterale 2ª Galleria 2ª Galleria Ridotto Cambio Turno Abbonamento e30,00 e26,00 e23,00 e26,00 e20,00 e12,00 e10,00 e2,00 BIGLIETTI OPERETTA “can can” Platea e 1ª Galleria 2ª Galleria 2ª Galleria Ridotto e17,00 e12,00 e8,00 Riduzioni, dove previste, per Ragazzi fino a 25 anni TUTTI GLI SPETTACOLI HANNO INIZIO ALLE ORE 21,00 PRENOTAZIONI, PREVENDITA E VENDITA Abbonamenti Prenotazione e prevendita: Quando: fino al 25 ottobre per il turno A, fino al 26 otttobre per il turno B, fino al 17 ottobre per il turno C Dove: presso il Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici negli orari di apertura al pubblico Vendita: Quando: a partire dalle ore 20,00 della sera del primo spettacolo in abbonamento Dove: presso il botteghino del Teatro Comunale Biglietti Prenotazione: Quando: a partire dal Lunedì della settimana precedente lo spettacolo Dove: presso il Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici negli orari di apertura al pubblico Prevendita: Quando: per lo spettacolo “Quello che prende gli schiaffi”: a partire da lunedì 17 ottobre per tutti gli altri spettacoli: a partire da Mercoledì 2 novembre Dove: presso il Servizio Promozione Eventi Culturali e Turistici negli orari di apertura al pubblico Vendita: Quando: a partire dalle ore 20,00 della sera dello spettacolo stesso Dove: presso il botteghino del Teatro Comunale I pagamenti possono essere effettuati: in contanti, con assegno, tramite il punto POS. foto copertina Luca Sassi D E L L ’ I M B A L L A G G I O Grafica Comune di Thiene Luciano Torresendi Foto Luca Sassi TECNOLOGIA