3.9 Immagine sonografica del cuore: ecocardiografia

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Torace — 3. Organi dell’apparato cardiocircolatorio e relativi vasi e nervi
3.9
Immagine sonografica del cuore:
ecocardiografia
Trasduttore
Finestra acustica
parasternale
destra
Esofago
Finestra acustica
soprasternale
Aorta
ascendente
Piani di scansione
(finestra acustica)
Finestra acustica
parasternale sinistra
Finestra acustica
sottocostale
Finestra acustica
apicale
Trasduttore
a
b
A Ecocardiografia trans-toracica (ETT) e trans-esofagea (ETE)
L’ecocardiografia (= diagnostica a ultrasuoni del cuore) fa parte delle
tecniche standard per diagnosticare le malattie cardiache ed è in cardiologia una delle più importanti metodiche a immagini non invasive. Componente essenziale di ogni apparecchio ecocardiografico è il trasduttore
che, dotato di cristalli piezoelettrici, produce onde ultrasonore, le libera
nel corpo attraverso la pelle e le riceve poi riflesse. I trasduttori di ultima
generazione contengono molti singoli cristalli, che lavorano in modo parallelo producendo dei fronti d’onda in grado di generare un’immagine bidimensionale (la cosiddetta analisi o metodica bidimensionale B-Mode).
Il tipico esame ecocardiografico viene effettuato con paziente sdraiato. Il
punto in cui viene posizionato il trasduttore è la cosiddetta finestra acustica, una parte del corpo nel quale il suono difficilmente viene indebolito
dalla presenza di grosse masse muscolari o dalla presenza di tessuto osseo, come per esempio negli spazi intercostali. Si tenga presente che la
finestra acustica non è, anatomicamente parlando, un punto stabilito con
esattezza, bensì è una regione corporea sulla quale deve essere cercata
per ogni singolo paziente la posizione ottimale del trasduttore. In relazione alle finestre acustiche individuate si parla di ecocardiografia transtoracica (ETT) e trans-esofagea (ETE):
• nell’ecocardiografia trans-toracica (a) le finestre acustiche vengono per lo più cercate con il paziente in posizione di decubito laterale
sinistro (finestra acustica parasternale e apicale). Eccezionalmente si
Stomaco
cercano la finestra acustica soprasternale e sottocostale, individuata
in posizione supina, e quella parasternale destra, che viene cercata in
posizione di decubito laterale destro. Quando il paziente assume la posizione laterale, deve mettere il braccio corrispondente sotto il capo
per allargare il più possibile gli spazi intercostali. Svantaggi di questa
metodica: porzioni del torace e dei polmoni, quindi coste, muscoli e
parti adipose, ma anche malattie polmonari (per es. enfisema) possono
disturbare la correttezza della diagnosi.
• L’ecocardiografia trans-esofagea (b) utilizza una parte dell’esofago
e del fondo dello stomaco al posto delle finestre acustiche convenzionali. Per il paziente l’esame equivale all’esecuzione di una comune gastroscopia: un microscopico generatore di ultrasuoni viene introdotto
nella cavità orale e nella faringe, scende nell’esofago o nel fondo dello
stomaco in quanto deve essere posizionato nei pressi del cuore. Grazie alla vicinanza dell’esofago alle pareti cardiache e al fatto che non
ci sia alcun tipo di interferenza causata da strutture del polmone e del
torace, la qualità delle immagini dell’ETE è il più delle volte migliore
di quella dell’ETT. Con l’ETE si ha una rappresentazione molto precisa
soprattutto delle sezioni del cuore, delle valvole, degli atri, ma anche
dell’aorta toracica discendente. Utilizzando delle sonde multipiano (rotazione dei livelli sonori di 180°), ruotando il trasduttore avanti, indietro, a sinistra e a destra, così come spostandolo in avanti e indietro è
possibile ottenere all’interno della finestra acustica esofagea una grande varietà di immagini sezionali.
VD
VS
Ventricolo
destro (VD)
Apice
Valvola
aortica (VA)
AS
Valvola
mitrale (VM)
VM
M. papillare
posteromediale
(MPP)
a
Atrio sinistro
(AS)
B Ecocardiografia trans-toracica: finestra acustica parasternale
(piano di scansione asse lungo)
a Schema (si noti, l’apice del ventricolo sinistro non è rappresentato); b
proiezione parasternale asse lungo nel tempo di rilasciamento isovolumetrico (da: Flaschkamf, F.: Kursbuch Echokardiografie, 4ª ed., Thieme,
Stoccarda 2008).
104
VA
Ventricolo
sinistro (VS)
MPP
b
Il tipico esame ecocardiografico inizia con l’immagine del piano asse lungo
parasternale. È determinato dalle immagini della valvola aortica e mitrale,
dal setto interventricolare che corre orizzontalmente, dalla parete posteriore interventricolare sinistra e da una sezione del ventricolo destro.
Girando il trasduttore di 90°, si possono avere diverse proiezioni parasternali asse corto del cuore (vedi C).
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