Facoltà di Studi Umanistici Cagliari Riallineamento Greco

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Uso del dizionario
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In generale ricorda che in primo luogo, per un uso razionale del vocabolario, è necessario:
― conoscere in modo sicuro l’alfabeto maiuscolo e minuscolo;
― abituarsi a controllare bene spiriti e accenti dei termini;
― leggere con attenzione la parola da cercare per non confondere suoni simili ma di grafia diversa
come, per esempio, e/h, o/w, i/u, t/q.
― imparare che la prima parola in alto a sinistra (sulla riga indicante il numero di pagina) segnala la
prima parola della pagina, mentre la prima parola, sempre sulla stessa riga, in alto a destra ne indica
l’ultima parola.
Sul dizionario si cerca:
― il nominativo singolare per i sostantivi, aggettivi ed, in seguito, pronomi;
― la prima persona singolare per i verbi.
Per quanto concerne i sostantivi, occorre da subito sapere che il vocabolario segna, accanto
al nominativo
― il genitivo per indicarne la declinazione,
― l’articolo per indicarne il genere.
Il nominativo della prima declinazione può essere in-a; in -h; in -av; in -hv; deve essere in
grado di cercare direttamente l’uscita corretta, pertanto:
― davanti ad un termine in a puro si dovrà necessariamente cercare un sostantivo con l’uscita in a;
― davanti ad un sostantivo in a impuro dovrà valutare:
a) in presenza di casi diretti in h il nominativo non potrà che essere in h;
b) in presenza di casi indiretti l’uscita potrà essere a o h.
― davanti ad un sostantivo maschile sarà l’articolo ad indirizzare verso la ricerca corretta del
nominativo.
Per quanto concerne i verbi, si dovrà cercare:
 il verbo in –w nella diatesi attiva;
 il verbo in –mai nella diatesi medio-passiva.
Per quanto concerne gli aggettivi bisogna ricordare che:
 si cerca sempre il nominativo singolare maschile, anche di un aggettivo che si trovi al femminile
o al neutro;
 gli aggettivi possono avere
a) tre uscite: una per il maschile, una per il femminile, una per il neutro;
b) due uscite: una per il maschile e il femminile ed una per il neutro (in tal caso un
sostantivo femminile può essere concordato con un aggettivo che esce in –ov, solo apparentemente
maschile, come in h| a\édikov deéspoina).
Bisogna sapere che al termine della trattazione dell’aggettivo, il vocabolario segnala il
relativo avverbio di modo con l’indicazione —Avv. wv.
Pagina adattata da F. CARTA PIRAS, Didattica della Lingua e della Letteratura greca, Ortacesus
2011