La presenza assente
Pensare Franco Marchetta nel Friuli di oggi
Presentate a Palazzo Belgrado, sede della Provincia di Udine, le iniziative per ricordare lo scrittore intellettuale di
Codroipo, prematuramente scomparso
Non solo il ricordo di un amico-scrittore e non solo una testimonianza del contributo decisivo da
lui offerto alla cultura friulana più avvertita, ma soprattutto un passaggio di testimone che del suo
esempio riprenda e prosegua lo slancio innovatore, la vocazione sperimentale e la febbrile
tensione progettuale. Sono questi i principi ideali e gli obiettivi che animano il gruppo di amici di
Franco Marchetta, lo scrittore e intellettuale di Codroipo, prematuramente scomparso il 28
maggio di quest’anno, che sarà al centro del focus speciale, anche in condivisione con i suoi
familiari, “La presenza assente. Pensare Franco Marchetta, nel Friuli di oggi”. Nella cittadina
natale, cuore del medio Friuli così caro all’ispirazione di Marchetta, il progetto si snoderà in tre
tappe, il 17, il 18 e il 25 ottobre, per trovare infine un’appendice, il 28, durante la cerimonia di
chiusura del “Premi San Simon”, che Marchetta vinse ben tre volte con le sue opere narrative in
friulano, sempre di spicco per originalità di contenuti, padronanza linguistica, originalità di
strutture non convenzionali.
Che del resto questo percorso (curato per la parte fotografica da Duilio Cosatto e da Franco Del
Zotto e Vera Fedrigo per la parte grafica) sia venuto incontro a un sentimento diffuso è attestato
dalla fitta cordata di Enti e strutture culturali del territorio, di qua e di là del Tagliamento, che
hanno aderito con vera gara di generosità all’iniziativa, ora con il loro sostegno (Comune di
Codroipo; Provincia di Udine; Agjenzie Regjonâl pe lenghe furlane - Agenzia Regionale per la
lingua friulana/ARLeF), ora con il loro patrocinio (Comune di Codroipo; Comune di Udine; Centro
studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia; Teatro Club Udine; Università di Udine), ora, in
vario modo, in forma di collaborazione.
“Sono i frutti evidenti di quanto Franco abbia seminato con il suo frastagliato e fecondo lavoro,
conquistandosi ovunque anche stima e simpatia umana”, dicono Umberto Alberini e Elvio Scruzzi,
che hanno curato il coordinamento generale dell’iniziativa, a nome del gruppo molto ampio di
persone (e sono davvero troppe per citarle tutte, oltre una trentina al primo incontro
organizzativo, svoltosi ai “Colonos”, all’inizio dell’estate) che ha promosso e meditato il progetto e
che in occasioni diverse ha condiviso le tappe dell’impegno di Marchetta: un gruppo che raccoglie
in modo trasversale professionisti impegnati nel teatro, nel giornalismo, nelle arti visive, nella
musica, nella tutela della lingua friulana e ovviamente nella letteratura.
Per tutti è un’”assenza” oggettiva che però si rovescia in “presenza” attiva, come suona il bel titolo
allusivamente ossimorico del progetto, attento a mettere in luce alcuni dei tanti filoni vivi nel
pulsante cantiere di Marchetta e a metterne a fuoco le possibile sfaccettature, sicuramente da
proseguire anche in momenti di studio successivi a questo 2014.
Il teatro, il pensiero e la narrativa, la sensibilità musicale sono intanto i primi tasselli tematici del
trittico di incontri che articola il percorso. Si parte, venerdì 17, alle ore 21, al Teatro comunale
“Benois De Cecco” di Codroipo, con l’attenzione alla scrittura drammaturgica, passione forte di
Marchetta, che sarà al centro della serata “Il teatro per raccontarlo”. Una proposta screziata da
momenti di lettura e minimaliste mise en espace, che, introdotta da Anna Gubiani e Alessandro Di
Pauli, curatori del Laboratorio di nuove drammaturgie “MateâriuM” di San Daniele del
Friuli/Ragogna, vedrà impegnato poi il fior fiore degli attori regionali (Giuliano Bonanni, Fabiano
Fantini, Massimo Somaglino insieme a Giorgia Marchetta e Daniel Samba) sul copione inedito in
italiano di “La nebbia”.
Sabato 18, alle ore 21, alla Biblioteca comunale “G. Pressacco”, è invece in programma un
incontro a più voci, dal titolo “Le parole per dirlo”, per una possibile fotografia della sfaccettata
personalità umana e letteraria di Marchetta, da scandagliare nelle sue versatili espressioni bilingui,
nella propensione alla sperimentazione di raffinate strutture testuali e nella tastiera multiforme di
una scrittura capace di giostrarsi su più generi narrativi. Non un convegno togato, ma un agile
dialogo da talk show, coordinato dal giornalista Paolo Medeossi, animato da un gruppo di attenti
osservatori della cultura regionale (Salvatore Errante Parrino, scrittore e pittore; Angela Felice,
direttore Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa e Teatro Club di Udine; Paolo Patui,
drammaturgo e scrittore, coordinatore di “Leggermente” di San Daniele del Friuli; Federico Rossi,
direttore artistico “Colonos” e presidente “Mittelfest”; Walter Tomada, per l’ARLeF; Mario
Turello, critico letterario; Andrea Valcic, direttore del periodico “La Patrie dal Friûl”) e intarsiato
da alcuni momenti di lettura (a cura di Gianmaria Marchetta, Giorgia Marchetta, Giacomo
Trevisan).
Il terzo appuntamento “La musica per cantarlo”, particolarmente rivolto ai giovani e in un clima
festoso che a Franco sarebbe piaciuto, sigilla il percorso sabato 25 all’Auditorium comunale delle
Scuole medie, dove si esibirà in concerto il trio dei “Carnicats” (DJ Deo, Doro Gjat, Dek "ill Ceesa")
con incursioni web live di Chiara Donada, Silvia Marchetta e Giacomo Trevisan. Una chiusura
fresca, vitale, aperta al futuro, come avrebbe voluto Marchetta, che negli ultimi anni aveva iniziato
a raccogliere intorno a sé molti giovani allievi di scrittura, in vista - pensava - di una sorta di
rediviva “Academiuta” pasoliniana virtuale.
Non si ferma qui comunque il tributo affettuoso e non rituale allo scrittore, che martedì 28, alle
ore 20, presso la Biblioteca comunale “G. Pressacco” sarà rievocato da Umberto Alberini e
Alberto Soramel anche durante la cerimonia di premiazione del “Premi San Simon” 2014. E infatti
sono almeno tre le ulteriori occasioni di ricordo che si sono coagulate attorno alla corona del
progetto-madre codroipese.
Dopo la testimonianza di Angela Felice di sabato 11 alle ore 16, durante la cerimonia finale del
terzo Premio “Per le antiche vie” di Montereale Valcellina, di cui Marchetta fu giurato sapiente,
vanno citate le iniziative a lui dedicate nel Castello di San Pietro di Ragogna, all’interno della 2^
edizione di “Scrittori e Scritture in Castello - Discorsi incompiuti”, a cura del laboratorio di nuove
drammaturgie “MateâriuM”. Qui lo scrittore guiderà il tema della rassegna dal 20 al 25 ottobre e
in particolare sarà raccontato lunedì 20, alle ore 20.00, da Paolo Medeossi, Umberto Alberini,
Paolo Patui e Salvatore Errante Parrino: seguirà una lettura del testo inedito “Spaceboy” (info,
www.j.mp/castello2014).
Inoltre anche la Biblioteca Joppi di Udine organizzerà, in sala Corgnali, mercoledì 19 novembre alle
ore 18.00 un incontro a più voci (in via di definizione i particolari) per la conoscenza e lo studio di
Marchetta, che tra l’altro, provvisto di raffinata cultura, era un vero divoratore di libri.
Tante luci, dunque, accese sulla mappa della geografia friulana, nello spirito di quella
“quintessenza dell’assenza” che, ricavata da una splendida frase di Paul Auster, fa da emblema al
progetto e indica nella memoria di un amico perduto e sempre ritrovabile una sorta di “forza”
pasoliniana proiettata non al passato ma al futuro.
(nella foto da sx a dx: William Cisilino direttore ARLeF, Pietro Fontanini presidente della Provincia di Udine e
Fabio Marchetti, sindaco di Codroipo)
Ufficio stampa
Comitato amici di Franco Marchetta