SOMMARIO · Editoriale Autunno: gli impegni dell’Ordine 3 · Attualità Pronto il nuovo Piano sanitario regionale Nino Russo, un medico con la fotografia… nel sangue 11 14 · Attività dell’Ordine Organo ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Ragusa Presidente: Dr. Salvatore Criscione Conciliazione e responsabilità medica L’Assemblea degli iscritti La Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti al Conto consuntivo 2009 La Relazione al Conto Consuntivo 2009 Liste d’attesa: le nostre proposte 5 6 7 8 10 · Aggiornamento su.. Direttore Responsabile: Dr. Salvatore D’Amanti Lombalgie e Sciatalgie in Agopuntura Redazione: Consiglio Direttivo dell’Ordine Via G. Nicastro, 50 - 97100 Ragusa Editore: Parole & Immagini Via F. Crispi, 125 - 95131 Catania Tel. 095.7461073 - Fax 1782740704/5 www.paroleimmagini.it [email protected] Stampa: Eurografica s.s. 114 Orientale Sicula Contrada Rovettazzo - 95018 Riposto (CT) Tel. 095.931661 - Fax 0957799108 Reg. Tribunale di Ragusa N. 5/1986 15 · Corsi e Congressi A Ragusa il Congresso Regionale di Cardiologia ANMCO Ulcere cutanee, un problema medico e sociale Il management clinico della spasticità La salute della donna al centro dell’attenzione dei medici… e dei media Frattura del polso: spesso è necessario l’intervento chirurgico 17 18 20 22 30 · Recensioni Parlare con il malato, e non solo… 16 · Pagine di Storia Ospedali a Vittoria Gli articoli sono pubblicati sotto l’esclusiva responsabilità degli autori; le idee sono personali e non impegnano la Direzione del bollettino. In copertina il Loggiato del Sinagra, Ispica 26 Panorama Medico N°2 - 2010 Consiglio direttivo dell’Ordine 2009-2011 Presidente: Vicepresidente: Segretario: Tesoriere: Consigliere: Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Ragusa Informiamo che secondo quanto disposto dall’art.13 comma 1 della legge 675/96 sulla tutela dei dati personali l’iscritto all’Ordine ed abbonato a questo bollettino ha il diritto in qualsiasi momento e del tutto gratuitamente di consultare, far modificare o cancellare i suoi dati o semplicemente opporsi al suo trattamento per l’invio del presente bollettino. Tale diritto potrà essere esercitato semplicemente scrivendo a: Parole & Immagini editore - Via F. Crispi, 125 - 95131 Catania Norme Per Gli autori Panorama Medico pubblica articoli scientifici di aggiornamento. La Redazione si riserva il diritto di deciderne la pubblicazione e - senza alternarne il senso - di apportare al testo quelle modifiche che si rendessero necessarie per uniformare l’elaborato allo stile e alle consuetudini del bollettino. Grafici e tabelle dovranno essere sempre in originale ed eseguiti con tecniche idonee alla riproduzione e il testo non dovrà superare le due cartelle, dattiloscritte, spazio due. Gli articoli dovranno essere inviati, per posta, alla segreteria di redazione di Panorama Medico presso la sede dell’Ordine. Non saranno pubblicati articoli e/o notizie e comunicati fatti pervenire in maniera diversa. Tiratura: n°2000 copie Dr. Salvatore Criscione Dr. Giorgio Martorana Dr. Carlo Vitali Dr. Aldo Billone Dr. Salvatore D’Amanti Dr. Eleonora Ferrera Dr. Luigi Frasca Dr. Francesco Gebbia Dr. Rosa Giaquinta Dr. Orazio Quattrocchi Dr. Paolo Ravalli Dr. Salvatore Ruscica Dr. Giorgio Ruta Dr. Salvatore Sanzone Dr. Roberto Zelante Consiglieri Odontoiatri: Dr. Giuseppe Modica Dr. Giuseppe Tumino Commissione per gli iscritti all’albo degli Odontoiatri Presidente: Dr. Giuseppe Tumino Componenti: Dr. Paolo Ignazio Giardina Dr. Antonio Migliore Dr. Giuseppe Modica Dr. Luciano Susino Collegio dei Revisori dei conti Componente effettivo - Presidente: Dr. Nicolò Pacca Componenti effettivi: Dr. Vincenzo Di Geronimo Dr. Ausilia Nicosia Componente supplente: Dr. Giovanni Ruta Sede Dell’ordine: Ragusa Via Guglielmo Nicastro, 50 Tel. 0932.64.13.66 - Fax 0932.25.46.40 Orario di Segreteria: Lunedì-sabato dalle ore 10.30 alle ore 12.30 martedì e venerdì dalle ore 16.30 alle ore 18.30 · Il presidente riceve per appuntamento il martedì dalle ore 12 alle ore 13 ed il venerdì dalle ore 18 alle ore 19 · Il Vicepresidente riceve per appuntamento il martedì dalle ore 18,30 alle ore 19,30 · Il Segretario riceve per appuntamento il sabato dalle ore 10 alle ore 12 · Il Presidente dell’Albo degli Odontoiatri riceve per appuntamento il mercoledì dalle ore 12 alle ore 13 www.ordinemediciragusa.it - [email protected] EDITORIALE Autunno: gli impegni dell’Ordine Entro l’anno la Camera di Conciliazione. Con l’inizio dell’autunno, e dopo la pausa estiva, l’Ordine dei Medici della provincia di Ragusa è tornato alla sua normale attività, riservando grande attenzione anche a due importanti appuntamenti che si svolgeranno nel mese di Ottobre e a cui l’Ordine tiene in modo particolare. Innanzitutto vi ricordo il convegno sulla Responsabilità civile del Medico, che sarà propedeutico alla istituzione in loco della Camera di Conciliazione, iniziativa che l’Ordine ibleo intende portare avanti per istituire uno strumento di supporto all’attività medica. La nostra volontà è di renderlo esecutivo entro l’anno. La Camera di Conciliazione si avvarrà del supporto di professionisti che hanno già fatto pervenire le rispettive richieste per far parte dell’omonimo collegio. L’organismo sarà composto da sette professionisti ( tra cui avvocati con più di quindici anni di iscrizione all’albo e da avvocati più giovani però in possesso di un attestato specifico in materia di conciliazione). La scommessa da parte del nostro Ordine è di creare una struttura che sarà la seconda in Sicilia, dopo Palermo. La Camera di Conciliazione serve a dirimere le controversie, in sede civile, che nascono tra pazienti e medici per giungere, appunto, ad un accordo da ambo le parti. Importante, poi, sottolineare che il congresso garantirà l’erogazione di crediti formativi ai colleghi partecipanti. Il secondo obiettivo che l’Ordine si è posto è quello di contribuire in maniera fattiva alla realizzazione del progetto del Centro Risvegli Ibleo. Così come fatto lo scorso anno con la raccolta fondi a favore dell’attività medica e di ricerca svolta dal collega Antonio Salafia presso il Lebbrosario di Bombay, quest’anno l’Ordine si è intestata una nuova battaglia di solidarietà. La prima iniziativa si svolgerà l’8 ottobre 2010 con l’organizzazione di una serata di beneficenza presso il Teatro Tenda di Ragusa, dove la compagnia teatrale “Gli Amici di Chiaramonte Gulfi” porterà in scena, in modo assolutamente gratuito, uno dei loro cavalli di battaglia “U ruppu ra cravatta”. È stato previsto un biglietto di ingresso e il ricavato servirà a contribuire alla raccolta di fondi da devolvere alla realizzazione di questo ambizioso e necessario progetto per una struttura che il territorio da tempo reclama. Siamo certi che la classe medica con la propria presenza sosterrà tale attività che si inserisce proprio nell’ambito delle iniziative che come Ordine siamo chiamati a svolgere in tema di solidarietà e sussidiarietà. Sarà dunque un autunno molto ricco in termini di iniziative per continuare a curare la formazione professionale introducendo uno strumento, quale Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Di Salvatore Criscione, presidente dell’Ordine dei medici-chirurghi ed odontoiatri della provincia di Ragusa 3 EDITORIALE appunto la Camera di Conciliazione, di cui si è sentita la mancanza e che darà il giusto equilibrio in tutte quelle contrapposizioni che spesso gravano sulla classe medica ed anche sui pazienti. Per quanto riguarda il Centro Risvegli Ibleo, da tempo abbiamo palesato il nostro interesse, e abbiamo ritenuto doveroso essere parte attiva di un processo di civiltà e soprattutto di speranza per quanti ne hanno bisogno. È il “padre” dei bimbi in provetta il cui primo successo, Louise Brown, ha già compiuto 32 anni. Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 A Robert Edwards il Nobel per la Medicina 4 La motivazione «ha cambiato milioni di destini» non convince molti nel mondo della scienza, dove il dibattito sulla bioetica è sempre aperto e fa infuriare la Chiesa. Il Vaticano boccia la scelta e parla apertamente di decisione fuori luogo e solleva dubbi non solo morali.La strada che ha portato alla rivoluzionaria scoperta è stata tutt’altro che in discesa. Sia per Edwards che per Patrick Steptoe, il ginecologo che ha coaudivato le ricerche. Molti colleghi, incluso James Watson, il padre del Dna, erano contrari ai loro studi: durante la conferenza di Washington sull’etica e la biomedicina del 1971, attaccò Edwards sostenendo che la riproduzione in vitro avrebbe richiesto l’infanticidio; «Bob», dal canto suo, difese appassionatamente le sue ricerche riuscendo a strappare una «standing ovation» ai delegati. Con la Chiesa cattolica, Edwards ha sempre avuto un rapporto travagliato. «Tutto ciò che i vari papi sono riusciti a ottenere è farsi disobbedire dai loro fedeli - ha confidato in un’intervista - Ai cattolici si dice di non sottoporsi alla procreazione assistita e loro lo fanno comunque». E la cosa non ha mai sorpreso l’85 enne professor Edwards: «I figli sono la cosa più importante, non c’è altra priorità nella vita. Chiunque s’intromette dovrebbe essere messo da parte». Lui ha avuto cinque figlie e 11 nipoti. Grazie alle sue tecniche sono nati oltre quattro milioni di bambini nel mondo - 10 mila dei quali alla Bourn Hall Clinic, la clinica istituita nel 1980 da Edwards e Steptoe. «Non scorderò mai la gioia nei suoi occhi quando gli dissi che nel nostro ospedale era nato il bambino in provetta numero mille».Era il 1988. Poco dopo Steptoe morì dopo una lunga malattia. A veicolare al mondo la gioia, ci ha pensato la moglie Ruth. «Siamo emozionati e immensamente felici», ha dichiarato in una nota, «il successo di questa ricerca ha toccato le vite di milioni di persone in tutto il mondo. La dedizione e la determinazione di Robert hanno portato all’applicazione dei suoi studi rivoluzionari, nonostante la contrarietà piovuta da più parti». Edwards, come spiega Tom Mathews, direttore della Bourn Hall Clinic, «ha sempre precorso i tempi. Quando ci siamo conosciuti, nel 1983, lui già parlava di congelamento di embrioni o di coltura dei blastociti, molto prima cioè che queste tecniche fossero davvero ritenute praticabili». Scoperte che ancora oggi creano non pochi interrogativi di tipo etico. «Gli studi di Edwards hanno aperto una grande questione antropologica - ha spiegato il sottosegretario alla Salute italiano Eugenia Roccella - e in seguito all’utilizzo delle tecniche di fecondazione assistita si rischia di pensare al figlio come a un diritto. Ma l’uso delle tecniche è una scelta politica e sociale. E la legge italiana è stata in questo lungimirante ed equilibrata». ATTIVITÀ DELL’ORDINE Conciliazione e responsabilità medica Medici assediati dalle denunce dei pazienti. Il trend dei contenziosi per errori professionali, da tempo in costante aumento, nell’ultimo mese sembra infatti aver toccato livelli di guardia. Anche se non è possibile quantificarlo, dopo il caso della lite in sala parto a Messina, il numero dei professionisti denunciati è in progressivo aumento. Tanto che un medico su quattro ha ultimamente confessato di aver accarezzato l’idea di mollare il camice. Per paura che dietro ogni paziente si nasconda una denuncia, e quindi un nemico. Secondo ultime stime oltre l’80% dei chirurghi ha ricevuto o riceverà almeno una richiesta di risarcimento o un avviso di garanzia per presunta malpractice durante il corso della vita lavorativa. Considerando la durata dei processi si può affermare che i medici italiani trascorrano un terzo della propria vita lavorativa sotto processo. Tuttavia l’80% dei processi per malpractice (a livello penale) si conclude con l’assoluzione del medico imputato. In campo civile, invece, l’80% delle domande di risarcimento viene accolta ma alla fine il risarcimento equivale al 10% della richiesta iniziale. Difficile però una quantificazione precisa. Al momento non esistono dati reali sull’argomento. Gli unici dati disponibili provengono dall’Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) che considera sinistro ogni semplice richiesta di risarcimento o informazione di garanzia a prescindere dalla colpevolezza del medico. Sempre secondo gli ultimi dati dell’Ania, l’ammontare delle denunce e le relative aperture delle pratiche di risarcimento dei sinistri in area medica (contro Asl e singoli medici) è passato da 9.567 del 1994 a 29.597 del 2008. Circa il 200% in più. Ancora secondo l’Ania, oltre all’aumento del numero delle denunce, si è registrato anche un allungamento dei tempi necessari per arrivare alla definizione del sinistro, a causa dei frequenti contenziosi giudiziari e del periodo necessariamente lungo per avere una valutazione completa e definitiva dell’eventuale lesione fisica subita. Alla luce di queste ed altre considerazioni e soprattutto in vista dell’istituzione di una camera di conciliazione tra l’Ordine dei medici e quello degli avvocati l’Ordine ibleo ha organizzato per il giorno 23 Ottobre un incontro sulla conciliazione in materia di responsabilità medica. Dopo i saluti e l’introduzione al convegno da parte del Presidente dell’Ordine, Salvatore Criscione, prenderà la parola il presidente dell’Ordine degli avvocati per la Circoscrizione del Tribunale di Ragusa, Giorgio Assenza che tratterà della riforma del Processo Civile e del Decreto Legislativo n. 28 del 4 Marzo 201 0. I vantaggi di una Conciliazione Extragiudiziale Saranno quindi esposti dall’avvocato Giuseppe Nigro, Presidente dell’Ordine degli Avvocati per la Circoscrizione del Tribunale di Modica. Sarà quindi la volta dei limiti e delle difficoltà nella Conciliazione in ambito Medico di cui parlerà Gabriella Pantaleo, medico e componente della Commissione FNOMCeO per la Costituzione delle Camere di Conciliazione negli Ordini Provinciali dei Medici. Di particolare aiuto sarà ascoltare l’esperienza dell’Ordine dei Medici di Roma che verrà riferita da Francesco Caroleo, Avvocato Civilista e Fondatore della Camera di Conciliazione di Roma. Il convegno è stato anche accreditato come corso ECM. Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Il 23 Ottobre all’Ordine un convegno sul delicato tema 5 ATTIVITÀ DELL’ORDINE L’Assemblea degli iscritti Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Si è svolta il 3 Luglio scorso 6 Lo scorso 3 Luglio si è tenuta la consueta Assemblea annuale degli iscritti agli Albi professionali. Prima di esitare i punti all’ordine del giorno contenuti nell’avviso di convocazione i presenti hanno assistito alla proiezione del DVD “Professione Medico – Cento anni di Storia degli Ordini dei Medici”, edito dalla Federazione Nazionale nell’ambito delle celebrazioni del Centenario degli Ordini (1910-2010). La relazione si terrà presso la sede dell’Ordine giorno 23 Ottobre p.v.. La lettura delle relazioni del Tesoriere e del Collegio dei Revisori dei Conti hanno preceduto l’approvazione, all’unanimità, del Conto Consuntivo dell’anno 2009. A seguire la presentazione dei colleghi neo iscritti con la lettura del Giuramento di Ippocrate da parte della collega Giovanna Dipasquale. del Presidente si è soffermata sull’attività svolta e le iniziative intraprese soffermandosi doverosamente su alcuni temi di attualità. Il Presidente ha accennato al drammatico episodio in cui è rimasta vittima una collega nell’esercizio del proprio dovere. Un caso che ha scosso l’opinione pubblica e su cui l’Ordine e la Federazione hanno assunto posizioni nette (L’Ordine ha già dato mandato al proprio legale per la costituzione di parte civile). Fra le iniziative intraprese, l’impegno assunto dall’Ordine a sostegno della realizzazione del progetto relativo al Centro Risvegli Ibleo e la costituzione della Camera di Conciliazione che sarà preceduta da un Convegno di Studio sull’argomento che La Borsa di Studio intitolata al Prof. Carmelo Spampinato, quest’anno, è stata assegnata alla collega Carmela Leone autrice della tesi di laurea “Correlazioni tra biomarker ed outcome clinico nello stroke acuto”. Quindi il momento celebrativo dei colleghi che hanno compiuto i 50 anni di laurea: Dr Ignazio Albani, Dr. Nunzio Brugaletta, Dr. Giorgio Cerruto, Dr. Giovanni Frasca e Dr. Santo La Spina, con la consegna della Medaglia D’Oro e dei colleghi che hanno compiuto i 25 anni di Laurea con la consegna del Caduceo d’argento, per tutti la consegna di una pergamena ricordo. Alla chiusura dei lavori dell’Assemblea il cocktail ha allietato i presenti ed i loro familiari. ATTIVITÀ DELL’ORDINE La Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti al Conto consuntivo 2009 Il Bilancio Consuntivo anno 2009, si compone dei seguenti documenti: Rendiconto Finanziario anno 2009 e Situazione amministrativa al 31/12/2009. Al Bilancio Preventivo sono allegati: Pianta Organica del personale, Relazione del Tesoriere. Il Collegio dei Revisori dei Conti si è riunito 9 volte nel corso dell’anno 2009 svolgendo la seguente attività: Controllo contabile: Il Collegio dei Revisori dei Conti ha visionato e controllato n. 274 reversali di incasso e n. 383 mandati di pagamento, effettuando un puntuale riscontro fra la partita contabile e l’accredito/ addebito sul conto di tesoreria dell’Ordine acceso presso la Banca Agricola Popolare di Ragusa, Agenzia n. 2 di Viale Europa. Tutte le reversali di incasso ed i mandati di pagamento sono: debitamente firmati dal Presidente, dal Segretario e dal Tesoriere, forniti di quietanza di incasso/pagamento emessa dalla Bapr di Ragusa in qualità di Istituto Tesoriere, forniti, in allegato, dei relativi giustificativi di entrata/uscita. In merito alla Gestione Amministrativa dell’Ordine si evidenzia che: le entrate relative agli incassi del Ruolo annuale vengono accreditati direttamente dalla Serit Sicilia sul conto corrente dell’Ordine, le entrate relative alle nuove iscrizioni vengono incassate tramite bonifico, il rilascio dei certificati, dei tesserini e dei contrassegni per auto è a titolo gratuito, vengono incassate in contanti, tramite la Cassa economato, i Diritti sul visto parcella se di modesta entità, le uscite relative a contratti di fornitura (Telecom, Tiscali, Enel elettricità, Enel Gas) vengono addebitate direttamente in conto, tutte le altre uscite (Stipendi al personale, acquisti di beni e servizi ecc.) vengono effettuati dietro presentazione di mandato, l’lci dell’anno 2009 è stata pagata in due rate, l’acconto di €523,43 in data 16/06/2009, il saldo di €523,43 16/12/2009, entrambe con F24 telematico, le dichiarazioni Unico 2009 e Irap 2009 relativamente ai tributi Ires ed Irap sono state trasmesse in data 23/09/2009, la dichiarazione a titolo di sostituto d’imposta, 770/2009 semplificato, è stata presentata in data 13/07/2009, da parte del Consulente del Lavoro Rag. Letizia Tumino. Rilascio pareri: nel corso dell’anno 2009 il Collegio dei Revisori dei Conti ha visionato ed ha rilasciato parere sul Bilancio Consuntivo anno 2008 e sul Bilancio Preventivo anno 2010 presentati dal Tesoriere all’approvazione del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea degli iscritti. L’analisi del “Rendiconto Finanziario” e della “Situazione Amministrativa evidenzia che: le Entrate Correnti ammontano a €227.497.97, mentre le Uscite Correnti ammontano a €226.159,03, con un avanzo di parte corrente di €1.338,94; le entrate con- Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 È stata redatta da Nicolò Pacca, Vincenzo Di Geronimo, Ausilia Nicosia e Giovanni Ruta sulla base dello schema del Bilancio Consuntivo al 31/12/2009 che il Consigliere Tesoriere ha trasmesso unitamente alla relazione illustrativa 7 ATTIVITÀ DELL’ORDINE tributive sono sufficienti a coprire la gestione ordinaria dell’Ordine, i movimenti in conto capitale presentano un saldo negativo di €4.816,69, il quale viene coperto dal saldo positivo della gestione corrente e dall’utilizzo dell’avanzo di amministrazione. L’esercizio chiude con un Disavanzo di Gestione di €3.477,75. La Liquidità al 31/12/2009 am- monta a €754.805,43, interamente disponibile presso la Banca Agricola Popolare di Ragusa, Agenzia n. 2 di Viale Europa. L’Avanzo di Amministrazione al termine dell’esercizio 2009 ammonta a €786.534,98. In considerazione di quanto esposto, il Collegio esprime parere favorevole all’approvazione del Conto Consuntivo anno 2009. La Relazione al Conto Consuntivo 2009 Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 È stata presentata dal Tesoriere Aldo Billone 8 Il Conto Consuntivo anno 2009, si compone dei seguenti documenti: Rendiconto Finanziario anno 2009 Il Rendiconto Finanziario comprende i risultati della gestione del bilancio per le entrate e le spese, distintamente per titoli e capitoli, separatamente per la competenza ed i residui.Evidenzia altresì, la gestione di cassa riportante i flussi di entrate e di spese complessivamente registrate nel corso dell’anno 2009. Situazione amministrativa al 31/12/2009. La Situazione Amministrativa indica l’effettiva entità dell’avanzo di amministrazione. Essa è determinata dalla consistenza di cassa alla fine dell’esercizio con aggiunta dei residui attivi e detrazione dei residui passivi. Le colonne dalla n. 4 alla n. 7 del Rendiconto Finanziario sono relative al Preventivo con gli eventuali assestamenti e variazioni di Bilancio, le colonne dalla n. 8 alla n. 10 sono relative alla Gestione intervenuta nel Corso dell’anno 2009, le colonne n. 11 e n. 12 evidenziano gli scostamenti tra il Preventivo ed il Consuntivo. Al Conto Consuntivo vengono allegati: 1. Pianta Organica del personale; 2. Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti. I predetti documenti sono stati redatti tenendo presente le disposizioni contenute nel Regolamento per l’amministrazione e per la contabilità e l’esecuzione di opere, forniture e servizi, emanato dalla Fnomceo il 24 Aprile 2001, e, per quanto applicabili, le disposizioni contenute nel Dpr n. 97/2003. Nel corso dell’esercizio 2009 si è determinato un utilizzo dell’avanzo di amministrazione di €3.477,75 evidenziato a pg 4 del Consuntivo. La Situazione Amministrativa che accompagna il Conto Consuntivo presenta un avanzo di amministrazione al 31/12/2009 di €786.534,98. Si analizzano di seguito le voci del conto Consuntivo 2009. Lavoro: il collegio arbitrale (ex art. Legge 300/70) non si applica ai pubblici dipendenti La Direzione Generale delle Risorse Umane e Affari Generali, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha pubblicato la circolare n. 28 del 2 agosto 2010, con la quale ha chiarito che la procedura di impugnazione delle sanzioni disciplinari, di cui ai commi 6 e 7 dell’art. 7, della Legge n. 300/70, non si applica ai dipendenti pubblici. ATTIVITÀ DELL’ORDINE Iscritti al 01/01/2009 Iscritti anno 2009 Cancellati anno 2009 Iscritti al 31/12/2009 N. 1.744 N. 44 N. 9 N. 1.779 Incremento degli iscritti Anno 2009: +2,0% Anno 2008: +0,99% Anno 2007: +1,7% Anno 2006: +2,2% Composizione degli iscritti al 31/12/2009: Iscritti Albo dei Medici-Chirurghi: n. 1.694 Iscritti Albo degli Odontoiatri: n. 171 Iscritti con la doppia iscrizione: n. 86 Iscritti Uomini: n. 1.221 Iscritti Donne: n. 558 In percentuale le donne rappresentano il 31,40% sul totale degli iscritti. Movimenti Finanziari Accertamenti (pg. 4 del consuntivo): €227.497,97 Impegni (pg. 12 del consuntivo): €230.975,72 Disavanzo di gestione (pg 4 del consuntivo): €3.477,75 Gli Accertamenti e gli Impegni sono calcolati al netto delle partite di giro. Movimenti di liquidità Liquidità all’inizio dell’esercizio €757.127,85 Riscossioni €444.552,13 Pagamenti €446.874,55 Liquidità alla fine dell’esercizio €754.805,43 La liquidità è così composta: Cassa Contante €0 Conto corrente B.A.P. Ragusa 754.805,43 Totale 754.805,43 Autonomia impositiva 2009 Quote annuali di iscrizione €203.743,00 = 90,00% Totale delle Entrate Correnti €227.479,97 L’indice di “autonomia impositiva” evidenzia la percentuale di incidenza delle quote annuali di iscrizione sul Totale delle Entrate Correnti segnalando in tal modo quanto la capacità di spesa è garantita da risorse autonome su cui l’Ordine ha diretta influenza. Pressione contributiva 2009 Uscite correnti 226.159,03 €127,13 N. iscritti1.779 La pressione contributiva calcola il costo per iscritto della Gestione corrente dell’Ordine. Si fa notare come tale costo è superiore alla quota annuale 2009 fissata in €110,00 per i medici e gli odontoiatri ed inferiore alla quota di €194,00, per gli 86 doppi iscritti. Per l’anno 2010 il Consiglio Direttivo ha riconfermato le quote annue che sono così determinate: Medici ed Odontoiatri iscritti ai rispettivi Albi: €110,00 Doppi iscritti €194,00 Spese per il personale Iscritti all’Albo Dipendenti Costo del personale N. 1.779 N. 2 € 104.745,45 Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Iscritti all’Albo 9 ATTIVITÀ DELL’ORDINE Liste d’attesa: le nostre proposte Sempre d’attualità il tema dei tempi per effettuare un esame diagnostico o una visita Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Nei mesi scorsi agli onori della cronaca è balzato sempre più prepotentemente il problema delle Liste di Attesa, registrato nelle strutture sanitarie della provincia di Ragusa. Ci sono stati incontri, polemiche, sit in, confronti e anche parziali risoluzioni, anche se si teme che la risposta defi- 10 nitiva ancora tardi a giungere. Di seguito, riportiamo il documento che il Dr. Salvatore Criscione, Presidente dell’Ordine dei Medici, ha diffuso, facendo un’analisi della problematica e suggerendo alcune soluzioni che potrebbero essere una chiave di lettura utile ma soprattutto necessaria. “Ogni giorno ci scontriamo con le lunghe liste di attesa che vengono lamentate dall’utenza, soprattutto per esami diagnostici quali mammografie, doppler, ecg ( elettrocardiogramma), ecografie. Si è tentato, in passato, di tamponare il problema, ma ad oggi non si è risolto. Innanzitutto si deve partire dalla valutazione che la nostra popolazione è rimasta con una natività pari quasi a zero, mentre le richieste di accertamenti diagnostici sono aumentate in maniera esponenziale. Da qui la necessità di prendere in considerazione un altro tipo di percorso, seguendo degli step. Occorrerebbe intanto condividere con la FIMMG (Federazione italiana Medici di Medicina Generale), la SIMMG (Società scientifica della Federazione Medici di Medicina Generale), e la Medicina Ospedaliera in genere, dei percorsi diagnostici di appropriatezza delle indagini richieste. L’introduzione di parametri, consentirebbe uno snellimento delle procedure e una valutazione delle richieste diagnostiche prima che l’iter venga incardinato. Seconda cosa, i centri di prenotazione (i Cup) dovrebbero garantire la regolarità delle prenotazioni fatte, nel senso che sempre più spesso alcuni pazienti che prenotano la visita tramite Cup, poi non si presentano in ambulatorio. Questo comporta un allungamento delle liste di attesa, e un dispendio di energie e di personale che viene impegnato per fare una visita quando poi non vi è alcun paziente. I Cup, durante la settimana, dovrebbero fare un giro di telefonate ai pazienti che hanno la prenotazione per avere conferma sulla loro presenza negli ambulatori. Terza cosa: potenziare le strutture del territorio affinché le apparecchiature siano in funzione dalle 8 alle 20 di tutti i giorni feriali, prevedendo l’acquisto di attrezzature oppure con l’utilizzo di medici specialisti con borse lavoro. In questo modo non si va a stravolgere l’organico, secondo i dettami del piano di rientro, e si riuscirebbe a garantire la prestazione sanitaria richiesta, dando contemporaneamente lavoro. Proposta che può essere avanzata alla luce della notizia diffusa dalla Direzione generale dell’Asp, secondo cui sono stati stanziati finanziamenti pari a circa un milione di euro proprio per ridurre il triste fenomeno delle liste di attesa. Occorre infine monitorare ogni tre mesi i tempi della liste di attesa per le varie discipline diagnostiche, in modo da promuovere solo allora dei progetti – obiettivi individuati. Se nonostante tutto ciò ci si rende conto che ci sono ancora problemi, allora bisogna attivare progetti – obiettivi finanziati dalla Regione, con uno studio a monte, valutando, prima di tutto, l’appropriatezza della richiesta, tramite il Rau, ossia l’ indice di priorità stabilito dal medico per l’espletamento dell’esame in oggetto”. ATTUALITÀ Pronto il nuovo Piano sanitario regionale Lo ha presentato l’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo. Il nuovo Piano sanitario regionale è un documento di circa 180 pagine che è già stato illustrato ai vertici delle aziende sanitarie, alle organizzazioni di categoria e del volontariato ed ai rappresentanti della Consulta regionale della Salute. Entro il 15 settembre sono state formulate le opportune osservazioni e successivamente, dopo il parere della Consulta e della conferenza permanente per la programmazione socio sanitaria, il Piano andrà in commissione Sanità all’Ars per il parere vincolante. L’approvazione finale, con delibera di Giunta, è prevista per il mese di novembre. Si tratta come noto dell’atto di programmazione per eccellenza con cui si dovrebbe dare vita a una sanità in grado di fornire risposte appropriate e diversificate sia sul territorio che in ospedale. Per l’elaborazione del Piano l’assessore dice di aver voluto seguire un metodo nuovo e assolutamente trasparente, cercando il più ampio livello di concertazione possibile attraverso il confronto con tutti gli operatori della sanità e dando a tutti, attraverso internet, la possibilità di consultarlo. Vorrei allora ricordare che in Sicilia l’ultimo piano sanitario risaliva a oltre dieci anni fa e questo lascia comprendere come sia mancata, di conseguenza, una seria programmazione e una omogenea prospettiva gestionale e organizzativa di tutto il sistema. Adesso la speranza è che si possa davvero avviare un processo culturale di rinnovamento fondato sulla riqualificazione dell’assistenza, consolidando i risultati già raggiunti con gli specifici provvedimenti adottati molto spesso in situazioni di emergenza. Tra le direzioni obbligate indicate da Russo c’è quella della modernizzazione del sistema perchè l’evoluzione demografica, epidemiologica, scientifica, tecnologica clinico assistenziale e perfino sociale richiedono oggi una nuova fisionomia dei sistemi di assistenza sanitaria, sempre più orientati verso la centralità delle persone da assistere, delle loro famiglie e delle singole comunità di riferimento. Il nuovo Piano si compone di una introduzione e di quattro parti e tiene conto di quanto previsto nel Patto per la salute 2010 - 2012 firmato da Stato e Regioni. Nella parte introduttiva sono specificati i riferimenti normativi, i collegamenti con altri livelli di programmazione, i principi ispiratori, le politiche sociosanitarie e l’assistenza religiosa. La prima parte, “Analisi di contesto”, comprende una approfondita analisi del profilo demografico, biostatistico, epidemiologico e socio-economico della popolazione siciliana distribuita nelle nove province, finalizzata all’individuazione del fabbisogno di salute. La seconda parte, “La risposta di salute in Sicilia”, mette in evidenza la ri- Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Di Salvatore D’Amanti, direttore responsabile di Panorama medico 11 Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 ATTUALITÀ 12 levanza strategica, sia dal punto di vista sociale che sanitario, dell’attività di prevenzione nei diversi ambiti specialistici, compresi quelli alimentare, veterinario e dell’ambiente. Viene data centralità al territorio con la riorganizzazione dell’assistenza primaria, il potenziamento della rete assistenziale territoriale e l’implementazione di più qualificati modelli di cura per la gestione delle cronicità e la continuità assistenziale. Sempre nella seconda parte vengono sviluppate le tematiche relative all’integrazione sociosanitaria includendo la non autosufficienza, le disabilità e gli immigrati, le politiche del farmaco, la nuova configurazione dell’offerta ospedaliera secondo il principio delle reti integrate e l’applicazione del modello hub & spoke, le innovazioni del sistema di emergenza-urgenza e l’assistenza nelle isole minori. La terza parte, “Aree prioritarie di intervento”, delinea specifici ambiti di intervento in aree di peculiare interesse quali la salute della donna e del bambino, l’area oncologica, l’area cardiologica, le neuroscienze, la gestione del politraumatizzato, l’area dei trapianti e il piano sangue, l’area della salute mentale e le dipendenze. Per ciascuna area viene trattato l’intero percorso assistenziale nella logica della “interoperabilità” di tutte le fasi e dei relativi interventi, dalla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione inclusa l’assistenza domiciliare nella forma integrata sociosanitaria. La quarta parte, “Qualità, ricerca e sviluppo”, affronta temi trasversali ai vari ambiti specialistici tra i quali si annoverano il miglioramento della qualità, il governo clinico e la sicurezza dei pazienti, la formazione degli operatori, la comunicazione/consenso informato, la ricerca e la programmazione degli inve- stimenti nonchè le modalità di monitoraggio e valutazione delle azioni inerenti l’attuazione del Piano. È indubbio che la legge 5/09 rappresenta un punto di svolta anche rispetto alle misure assunte dalla Regione nell’ambito del “Piano di contenimento e riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale 2007 -2009” e costituisce il fondamento normativa per rinnovare in modo incisivo le modalità con cui la sanità è articolata, gestita ed erogata nella Regione in quanto incide sull’assetto organizzativo del sistema, sulla sua modalità di programmazione, sul riequilibrio dell’offerta tra la rete ospedaliera ed il territorio, introducendo chiari meccanismi operativi di governo e controllo delle attività sanitarie e delle relative risorse. Il Piano tiene conto di alcuni principi di fondo quali: l’universalità, il rispetto della libertà di scelta, il pluralismo erogativo da parte di strutture pubbliche e private accreditate e l’equità di accesso alle attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione per tutti i cittadini comprese le fasce più vulnerabili. Tali principi, tuttavia, non possono prescindere dall’ appropriatezza, intesa sia in senso strettamente clinico, che nella accezione di “erogazione della prestazione più efficace al minor consumo di risorse. Sulla base di questi presupposti, il nuovo PSR ponendo il cittadino al centro del sistema assistenziale, costituisce lo strumento programmatico sul quale costruire un sistema in grado di fornire risposte appropriate e diversificate in relazione agli specifici bisogni di salute sia sul territorio che in ospedale, tenendo conto anche delle esigenze che attengono alla sfera della persona. Per raggiungere tali obiettivi, il PSR promuove, da un lato, il territorio quale sede primaria di assistenza e di governo dei percorsi sanitari con la realizzazione di un sistema di assistenza che costituisca un forte riferimento per la prevenzione, la cronicità, le patologie a lungo decorso e la personalizzazione delle cure, dall’altro, pone le condizioni per la riqualificazione dell’assistenza ospedaliera puntando all’appropriatezza dei ricoveri dall’acuzie alla riabilitazione e lungodegenza. Questa prospettiva organizzativa e gestionale si inserisce in un processo culturale di rinnovamento fondato sulla riqualificazione dell’assistenza, traducibile in un cambiamento di orientamento ed investimento strategico aziendale, destinato allo sviluppo di appropriati strumenti gestionali ed organizzativi. Il processo di riqualificazione dell’assistenza richiede, inoltre, un lavoro in rete: lavorare in una logica di sistema significa far sì che gli operatori della sanità, come quelli del sociale, possano comunicare tra di loro, condividere obiettivi e progetti collettivi ed assicurare in maniera integrata la continuità dell’assistenza. Infatti, attraverso le Reti possono essere offerte ‘ risposte alle esigenze di superamento della compartimentazione da cui scaturisce uno degli aspetti più critici dell’assistenza sanitaria e cioè la sua frammentarietà. Nella costruzione del Piano si è posta inoltre particolare attenzione all’esigenza di riequilibrio tra l’ universo dei bisogni sanitari e sociosanitari dei cittadini e la loro sostenibilità puntando ad una sanità non considerabile solo come un costo ma soprattutto come un investimento diretto al miglioramento della qualità della vita delle persone, a beneficio di tutta la società. Il Piano intende fornire ai Direttori Generali delle Aziende della Regione sufficienti elementi per programmare l’assistenza sanitaria e sociosanitaria secondo obiettivi, criteri, parametri e modelli che consentiranno una rimodulazione dei rispettivi ambiti gestionali ed organizzativi, puntando alla riqualificazione della rete dell’ offerta a partire dal potenziamento del territorio, alla riorganizzazione degli ospedali e all’avvio dell’assistenza sociosanitaria in forma integrata, quale nuova modalità operativa da porre a sistema. Cos’è il Piano sanitario regionale (PSR) Il Piano sanitario regionale ha durata triennale. Esso è approvato con decreto del Presidente della Regione, previa delibera della Giunta regionale, acquisito il parere vincolante della competente Commissione legislativa dell’Assemblea regionale siciliana. Con le stesse modalità si procede all’approvazione delle modifiche che si rendessero necessarie entro i tre anni di vigenza. In sede di prima applicazione della legge il Piano sanitario regionale è approvato entro duecentoquaranta giorni dalla data di entrata in vigore della legge. Ai fini del monitoraggio dello stato di attuazione degli obiettivi definiti dal Piano sanitario regionale, con particolare riferimento allo stato di salute della popolazione, e dei relativi livelli di spesa, l’Assessore regionale per lo sanità predispone, entro il 30 aprile di ogni anno, un’apposita relazione sullo stato del Servizio sanitario regionale dettagliatamente corredata dei dati necessari. La relazione è illustrata alla Giunta regionale e successivamente trasmessa all’Assemblea regionale siciliana. Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 ATTUALITÀ 13 ATTUALITÀ Nino Russo, un medico con la fotografia… nel sangue Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Presentata al Museo Antonio Pasqualino di Palermo la mostra “Workers”, 60 scatti straordinari, in bianco e nero, realizzati nel corso di viaggi in Oriente, Nord e Centro America. 14 Sono 60 le immagini proposte da “Workers”, mostra fotografica che giovedì 23 settembre è stata inaugurata nelle sale del Museo internazionale della marionette Antonio Pasqualino. Organizzata dalla Fondazione Ignazio Buttitta, nell’ambito delle proprie iniziative, “Workers” propone immagini catturate da Nino Russo durante alcuni dei suoi numerosi viaggi. Rigorosamente in bianco e nero una carrellata di lavoratori: dalla Birmania, dal Nepal, dal Buthan, dall’India. Ed ancora lavoratori del Nord e del Centro America, occhi puntati su Cuba, sull’Honduras e sugli Stati Uniti. Nino Russo, siciliano di Leonforte (Enna), si interessa di fotografia da circa quaranta anni. Dice Nino Russo di sé: «Non sono mai riuscito a pensare le mie fotografie sotto un’aprioristica connotazione concettuale o tematica o ideale, non ho voluto mai mostrare o dimostrare niente, mi sono limitato a registrare dal mio personale privato punto di vista, semplicemente, co- gliendo quello che mi incuriosiva, improvvisando come un musicista col suo strumento un fraseggio, qualche volta una melodia». Ed Emanuele Buttitta aggiunge, nel testo introduttivo del catalogo “Workers”, edito dalla Fondazione Ignazio Buttitta: «Possiamo solo impressionisticamente rilevare lo sguardo straniato di questo fotografo, di questo narratore, che cerca l’altro da sé: spaesato di continuo, anche a casa propria, vede ciò che disequilibra il suo cosmo intellettuale, modi di pensare e agire la realtà diversi dal proprio, per cercare una nuova proporzione nel multiforme cangiante dell’esistenza. Ci riconosciamo in questa andatura: per fuggire il vuoto di chi è a casa sua in tutto il mondo o è «“una barca che anela al mare eppure lo teme”». Nino Russo ha collaborato con varie testate tra cui “Capital”, “Arte”, “Meridiani”, “La Repubblica”, “Tutto turismo”, “Class”, “Specchio della Stampa”, “I Viaggi del Gusto”. Molti i riconoscimenti assegnati e i premi vinti. Come le mostre, sia personali che collettive. Tra queste, per ricordarne alcune, quelle svolte presso: CulturBrauerei di Berlino, Zollhaus di Hernburg a Lubecca e Casa di Humboldt a La Havana. AGGIORNAMENTO SU... Lombalgie e Sciatalgie in Agopuntura Sono sindromi di frequente riscontro clinico che colpiscono annualmente milioni di persone ogni anno in Italia. La lombalgia può avere un andamento acuto o cronico. Il dolore può manifestarsi a livello lombo-sacrale ed ai glutei, comportando rigidità ed impotenza funzionale a carico dei distretti anatomici interessati, contrazione antalgica e deviazione rachidea, talora dolore irradiato sul dorso in senso craniale. Nelle forme lievi, che spesso hanno un andamento cronico, la sintomatologia viene descritta come una debolezza o come un peso, talora continuo, in ogni caso tale da limitare le performance lavorative o sportive del paziente. Le sciatalgie si caratterizzano per un dolore o parestesia localizzato su un arto inferiore. La diagnosi si avvale dell’esame clinico, da dati strumentali, (Rx, TAC, RM, ecografia, etc.) e laboratoristici. Le lombo-sciatalgie possono essere di origine viscerale a carico dei reni o di altri organi interni colpiti da processi infiammatori, infettivi, neoplastici, etc., pertanto di interesse internistico, chirurgico, ginecologico o, a carico del rachide, quindi di interesse ortopedico o neurochirurgico. Tuttavia é possibile riscontrare che la maggior parte delle lombalgie e delle sciatalgie sono di origine muscolo-scheletrica per le quali l’origine é di tipo artrosico, artritico, muscolare, protrusioni ed ernie discali. Per queste, la terapia si avvale frequentemente di Fans, cortisonici, fisioterapia ed altre metodologie. Inquadramento eziopatogenetico delle lombalgie e delle sciatalgie in agopuntura. Queste sindromi riconoscono delle cause esterne e/o interne. Per cause esterne si intendono quelle di natura atmosferica: vento, freddo, umidità. Per cause interne si intendono quelle legate a squilibri degli organi interni. Solitamente le cause esterne sono responsabili di sindromi acute, mentre le patologie di alcuni organi interni danno luogo a sindromi croniche. L’agopuntura, in numerosi studi clinici, ha dimostrato di essere efficace per queste patologie. Per Lombalgie e Sciatalgie costituisce una valida risorsa, anche nei casi con quadro radiografico caratterizzato da ernia del disco, purché non abbiano indicazione chirurgica. Nella prognosi non bisogna attribuire molta importanza al quadro radiologico, poiché talora non vi é corrispondenza con la gravità della sintomatologia. Infatti é di riscontro clinico una spondiloartrosi marcata e, talora, un’ernia, associata ad una sintomatologia lieve o assente. Del pari é possibile riscontrare una sintomatologia drammatica a fronte di un quadro radiologico scarsamente significativo. L’agopuntura costituisce un valido aiuto, altresì, nei casi di pazienti gastropatici, per i quali la terapia con Fans o Cortisonici é controindicata. Riguardo l’efficacia dell’agopuntura, Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Di Filippo Stella, Agopuntore - Ragusa 15 AGGIORNAMENTO SU... tante volte ci sentiamo dire che l’agopuntura non cura, ma toglie il dolore. In questo senso costituirebbe semplicemente una cura sintomatica. Se fosse soltanto una terapia antalgica essa non si distinguerebbe dalla terapia farmacologica e quindi andrebbe effettuata tutti i giorni, come tutti i giorni vanno presi questi farmaci. L’agopuntura, viceversa, é una terapia eziologica dato che i risultati sono stabili e duraturi nel tempo. La pratica ambulatoriale dell’Agopuntura per le Lombalgie e Sciatalgie croniche consiste nell’infissione, praticamente indolore, di sottili aghi sulla cute, sterili e monouso. Per le lombalgie e le sciatalgie i punti sono localizzati oltre che nelle aree dolenti, anche sugli arti. Viene effettuato un ciclo iniziale di 10 sedute. Il mantenimento avviene procedendo con brevi cicli di richiamo dopo mesi, di 3-5 sedute. RECENSIONI Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Parlare con il malato, e non solo… 16 Elementi di comunicazione in sanità è il titolo dell’agile manuale scritto da Francesco Santocono, responsabile dell’Ufficio Comunicazione dell’Azienda ospedaliera Garibaldi e docente del corso di laurea in Scienze infermieristiche della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Catania. Anche se negli ultimi anni si sono moltiplicati i corsi di formazione, le linee guida e persino le simulazioni con attori per insegnare a tutti gli operatori sanitari come comunicare con i loro pazienti esistono ancora gravi carenze in questo settore. Ecco perché il testo che sarà materia di studio presso il corso di laurea dei futuri infermieri , si presta parecchio non solo per questa categoria professionale, ad una rapida consultazione anche in termini di riferimenti legislativi. Decreto trapianti rene e fegato È stato pubblicato sulla G.U. n.172 del 26 luglio 2010 il Decreto 16 aprile del Ministero della salute che regolamenta i principi generali relativi al trapianto di rene e fegato o di parti di fegato da donatore vivente. CORSI E CONGRESSI A Ragusa il Congresso Regionale di Cardiologia ANMCO Il congresso Regionale dei Cardiologi ospedalieri siciliani (ANMCO) quest’anno si svolge a Ragusa a Poggio del Sole dal 7 al 9 Ottobre, sotto la presidenza del dr. Ernesto Mossuti (presidente regionale ANMCO) e del dr. Antonino Nicosia (presidente del congresso). Lo spirito del congresso di quest’anno, spiegano i presidenti, è stato quello di “mettersi tutti insieme attorno ad un tavolo” e discutere in maniera costruttiva delle problematiche cliniche o gestionali più spinose della Cardiologia siciliana. È così che tutti i simposi partono dalla discussione di un caso clinico complesso o controverso, che faccia da spunto per affrontare le tematiche più “calde” della Cardiologia, ognuno dal suo punto di vista culturale …, ognuno nella propria realtà logistica e strutturale che vive ogni giorno in Sicilia. “Calare le linee guida internazionali, pubblicate e disponibili a tutti, nella quotidianità della Cardiologia ospedaliera siciliana e confrontare le indicazioni internazionali con le quotidiane difficoltà logistico-organizzative è l’obiettivo principe del congresso di quest’anno”, spiega il dr. Nicosia. Nella I giornata il simposio di apertura è proprio dedicato ad un confronto tra il clinico e il decisore pubblico sulle esigenze della Cardiologia siciliana del momento. È che così che si confronteranno, da un lato, i “clinici”, rappresentati dal presidente nazionale dei Cardiologi ospedalieri (dr. Scherillo) e dal presidente regionale della Cardiologia siciliana (dr. Mossuti) e, dall’altra, il decisore pubblico, rappresentato dall’as- sessore alla Salute, dr. Massimo Russo. “La cardiologia moderna, spiega il dr. Mossuti, ha a disposizione sempre nuove tecnologie, che richiedono sempre maggiori risorse, ma siamo noi clinici che dobbiamo comunque richiedere un attento controllo di qualità sul nostro operato quotidiano, sull’appropriatezza, cioè, con cui tali tecnologie vengano utilizzate per il singolo paziente. È solo così che riusciamo ad offrire una qualità alta dell’offerta sanitaria , contenendone i costi”. Grande soddisfazione esprime il dr. Ferrante, presidente onorario del congresso, per avere ospitato a Ragusa un evento di notevole spessore culturale. Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Presidenti il dr. Antonino Nicosia dell’ASP 7 di Ragusa ed il dr. Ernesto Mossuti dell’ASP 6 di Siracusa 17 CORSI E CONGRESSI Ulcere cutanee, un problema medico e sociale Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 L’intervento di Salvatore Campo, responsabile dell’Ambulatorio di Angiologia dell’ospedale Maggiore di Modica che fa capo all’Asp di Ragusa, al Congresso nazionale AIUC che si è tenuto in Sicilia. 18 Il Convegno Nazionale dell’Aiuc, Associazione ulcere cutanee, che si è tenuto a Catania dal 15 al 18 settembre scorso, dal titolo “L’ulcera cutanea al centro del Mediterraneo” ha avuto eco in tutta la Sicilia. Del resto, come è emerso dalle tre giornate di studio, proprio quella siciliana, dopo Toscana e Piemonte, è una delle regioni italiane più all’avanguardia per quanto riguarda la cura e il trattamento di questa parte anche rappresentanti dei reparti di angiologia della provincia di Ragusa, dove da qualche anno quello della cura ottimale delle ulcere cutanee è diventato un obiettivo al quale punta l’Asp provinciale. E tra la provincia catanese e quella ragusana per quanto riguarda la cura di questa patologia esiste una connessione profonda. Dopo anni passati a lavorare nell’equipe del professore Michelangelo patologia tanto invalidante quanto pervasiva che, spesso, coinvolge oltre che il paziente anche la sua famiglia. Le diverse province siciliane, nelle quali grazie ad una direttiva regionale vengono forniti gratuitamente i medicamenti costosi che servono per la cura delle ulcere, fanno registrare un approccio diverso alla malattia. Al Convegno catanese hanno preso Di Salvo, presidente del convegno Aiuc e direttore dell’Unità Operativa di Angiologia, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Catania – Presidi V.Emanuele – Ferrarotto – S. Bambino, il dottore Salvatore Campo da un anno è diventato responsabile dell’Ambulatorio di Angiologia dell’ospedale Maggiore di Modica che fa capo all’Asp di Ragu- CORSI E CONGRESSI profondo per l’argomento è stato fatto già l’anno scorso quando l’Ambulatorio a cui faccio capo e quello di Angiologia del Poliambulatorio di Ragusa hanno preso parte alla seconda edizione dell’Ulcer Days promosso dall’Aiuc”. Ma se nell’Asp di Ragusa non esiste un centro iper-specializzato è anche vero che i pazienti che hanno delle lesioni cutanee vengono visi- • Salvatore Campo tati e seguiti negli ambulatori specialistici territoriali e ospedalieri di angiologia, dermatologia, diabetologia e chirurgia dove medici e infermieri, grazie a continui aggiornamenti, riescono ad essere sottoposti a terapie all’avanguardia. “Fortunatamente – aggiunge Salvatore Campo – i medici di famiglia oggi sono un filtro fondamentale e riescono ad indirizzare i pazienti nei reparti più adeguati, molto prima che le ulcere degenerino, cosa che non accadeva fino a tre o quattro anni fa. È un segnale del cambiamento”. Mariangela Di Stefano Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 sa. Campo si dice convinto “della grande sensibilità e attenzione che i medici dell’azienda ragusana hanno per il tema trattato a Catania”. “Credo sia stato un momento essenziale di conoscenza, da parte delle più alte autorità Sanitarie Siciliane, dell’esistenza di una patologia cronica indubbiamente invalidante, quale è l’ulcera cutanea, che affligge una fetta di popolazione prevalentemente anziana e spesso gravata da altre patologie”, spiega il dottor Campo, che ha partecipato al convegno e che parlando della situazione ragusana aggiunge: “A tutt’oggi nella provincia di Ragusa non esiste un centro di eccellenza come quello catanese, che si occupi a trecentosessanta gradi del trattamento delle ulcere cutanee. Ma un primo passo che denota l’interesse 19 CORSI E CONGRESSI Il management clinico della spasticità Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Un Convegno regionale con Responsabile scientificoil dott. Giuseppe Scaglione, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Ospedale di Biancavilla. L’incontro patrocinato dalla S.I.M.F.E.R. (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) ha visto confrontarsi noti esperti italiani e regionali di questo settore. Gli aspetti clinici nell’adulto e nell’età evolutiva sono stati esposti dalla Dott.ssa Sara Lanza, Responsabile U.O. di Riabilitazione, P.O.di Vittoria e Comiso. 20 I lavori hanno avuto inizio alle ore 9, 00 con la presentazione del programma da parte del Dott. Giuseppe Scaglione e il saluto del Dott. Giuseppe Calaciura, Direttore Generale dell’ASP di Catania, del Dott. Antonio Scalia, Assessore al • Sara Lanza Turismo del Comune di Catania, del Dott. Alfredo Zambuto, Segretario Regionale S.I.M.F.E.R. e del Dott. Biagio Papotto, Consigliere Ordine dei Medici di Catania. Nella prima sessione (moderatori i dottori. Patanè di Catania, Sedita di Caltanissetta e Zambuto di Agrigento) il Prof. Roberto Biondi (Direttore Scuola Spec. Fisiatria-UniCT), ha introdotto con “La neurofisiopatologia della spasticità”, seguito dal Prof. Pietro Marano (Responsabile U.O. di Neuroriabilitazione “Villa dei Gerani”) e dalla Dott. ssa Sara Lanza (Responsabile U.O. di Riabilitazione, P.O.di Vittoria e Comiso) che hanno discusso sugli “aspetti clinici della spasticità nell’adulto e nell’età evolutiva”. La “Gait e Motion Analysis “è stata trattata dal Prof. Matteo Cioni (Coordina- tore Scuola di Spec. in Fisiatria – Uni CT). Nella seconda sessione si è discusso sulle “tecniche di trattamento” della spasticità con la moderazione della Prof. Letizia di Palermo, il Dott. Papotto di Catania e il Dott. Quattrocchi di Messina, si sono susseguiti il Dott. Biagio Risina(Direttore Sanitario del Centro Vojta di Roma) con “La Tossina Botulinica”, il Prof. Mario Zappia (Direttore dell’Istituto di Neuroscienze dell’Università di Catania) con una “Lezione Magistrale” sul trattamento farmacologico della spasticità. La Dott.ssa Maria Pia Onesta (U.O. di Riabilitazione, Osp. Cannizzaro di Catania) ha trattato le opportunità terapeutiche offerte dal “Baclofen Intratecale”.Il Dott. Vincenzo Rucco (Direttore U.O. di Riabilitazione di Pordenone) ha trattato la “neurolisi chimica” con le straordinarie opportunità terapeutiche offerte in termini di costo-beneficio. Il Dott. Salvatore Denaro(Direttore U.O. di Riabilitazione, P.O. di Siracusa) ha chiuso la sessione con una relazione su “Spasticità e dolore”. La sessione pomeridiana è stata dedicata alle metodiche di Rieducazione Neuromotoria, con la moderazione dei Dott. Cirillo di Siracusa, Dott.Giannetto di Catania e del Dott. Gaudioso (Fisoterapista, Docente Corso di Laurea in Fisioterapia UniCT), e introdotta da una relazione su “Le Ortesi” presentata dal Dott. Giuseppe Scaglione (Direttore U.O.C. di Riabilitazione del P.O. di Biancavilla), è stata caratterizzata da relazioni Tecniche che ponevano a confronto le principali metodiche riabilitative quali la metodica “Perfetti”illustrata dalla Dott.ssa Mariella Seminara (Fisioterapista – Villa dei Gerani di Catania), ”Il Kabat” dalla Dott.ssa Agata Bucolo (Fisioterapista – U.O. di Riabilitazione P.O. di Biancavilla) e il “Bobath”dal Dott. Salvo Alfonso (Fisioterapista – U.O. di Riabilitazione del P.O. di Giarre). A livello patofisiologico sono stati discussi fenomeni come la neuroplasticità del SNC, lo sprouting degli assoni che formano nuovi contatti sinaptici, l’ipersensibilità da denervazione che è dovuta ad un’aumentata • Giuseppe Scaglione sensibilità recettoriale ai neurotrasmettitori, per poter spiegare meglio i meccanismi della spasticità e quindi per trovare nuovi approcci terapeutici. Nel corso del tempo, è stato confermato, si possono verificare diversi disturbi dovuti alla paralisi spastica. Tra i più comuni ricordiamo le retrazioni muscolari e accorciamenti tendinei, in seguito, deformazioni delle articolazioni e conseguente rigidità da immobilità, l’artrite e l’artrosi, la scoliosi, e - soprattutto nei pazienti immobili - il decubito, ed è aumentato il rischio di osteoporosi. Tra gli effetti psichici spesso si trovano riper- cussioni sull’immagine di sé e depressioni. Inoltre, poiché finora non esiste una terapia definitiva per la paralisi spastica, ogni terapia dovrebbe mirare alla minimizzazione dei sintomi come pure al miglioramento della capacità motoria. Infine, un importante obiettivo dei trattamenti consiste nella prevenzione dei problemi a lungo termine. Normalmente la terapia dovrà essere interdisciplinare, cioè basata sulla combinazione di fisioterapia e terapia farmacologica. Inoltre, il trattamento deve essere individualizzato, perché in ogni paziente la spasticità assume espressioni diverse, se non altro per la pluralità delle cause. La tossina botulinica potrà essere iniettata nei muscoli interessati per bloccare il rilascio di un neurotrasmettitore, l’acetilcolina, interrompendo così gli impulsi stimolanti dal nervo al muscolo. Nella terapia intratecale di baclofene il farmaco potrà essere rilasciato direttamente nel liquor cerebrospinale che avvolge il midollo spinale. Questa somministrazione richiede un intervento chirurgico per posizionare la pompa sotto la pelle dell’addome e un catetere nel canale spinale. Le conclusioni emerse durante il convegno dicono che i trattamenti terapeutici dovrebbero avere come meta il miglioramento della qualità di vita del paziente tramite l’acquisizione di strategie individualizzate per gestire la spasticità, sconsigliando sia programmi riabilitativi stereotipati che aspirare a schemi motori fisiologici. Risulta quindi più promettente orientarsi secondo le capacità dell’individuo utilizzando i mezzi tecnici a disposizione degli specialisti. Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 CORSI E CONGRESSI 21 CORSI E CONGRESSI La salute della donna al centro dell’attenzione dei medici… e dei media Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 A Chiaramonte Gulfi il Congresso provinciale AOGOI-AGITE organizzato dai ginecologi Bonfiglio e D’Amanti 22 In un momento delicatissimo per il mondo dell’ostetricia e della ginecologia si svolge a Chiramonte Gulfi il congresso provinciale dell’AOGOI-AGITE. Non si è infatti ancora spenta l’eco di una estate terribile per la sanità siciliana da quando il 26 Agosto una lite tra ostetrici in sala parto al Papardo di Messina potrebbe aver causato danni irreversibili sul nascituro. Poi altri drammatici episodi alla clinica Candela ed ancora al Papardo su cui la magistratura ha avviato inchieste giudiziarie. Da qui il fiume di parole che ha coinvolto anche le istituzioni sanitarie sulla opportunità di intervenire con il cesareo o fare partorire naturalmente la donna con il sospetto della scelta chirurgica in ragione del maggiore DRG. Ma pur tra tante polemiche un dato positivo è possibile coglierlo: la salute della donna deve essere posta al cen- tro dell’attenzione non solo medica. A Chiaramente il 16 Ottobre si parlerà della RU 486 dal protocollo d’uso all’applicazione (G.Ettore) mentre una intera sessione sarà dedicata alla contraccezione. Cappello, Fiorito, D’Amanti, Cancellieri e Di Giacomo parleranno del comportamento sessuale dei giovani, della contraccezione dopo una interruzione di gravidanza, di come deve comportarsi su questo argomento il medico di famiglia anche in considerazione del flusso immigratorio e delle diverse culture di appartenenza. Si parlerà anche della clinica delle metrorragie, dall’inquadramento etiopatogenetico alla diagnosi ed alla terapia (Schifano, Spadaio, Turtulici, Amoroso e Iacono). Una tavola rotonda sul percorso nascita, oggi di grande attualità, concluderà la giornata. 24 Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 PAGINE DI STORIA Ospedali a Vittoria e notizie sull’assistenza sanitaria dal 1607 - fondazione della città - fino al 2010 Di Nicolò Pacca, Ostetrico-Ginecologo Sommario dei capitoli precedenti Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Con testamento del 3 agosto 1679 Matteo Terranova lasciò in donazione la sua casa d’abitazione per essere adibita ad ”alloggio da poveri e miseri viannanti”. Successivamente il Comune cedette in permuta l’ex convento dei pp. Cappuccini. Il 24 aprile 1907, nel belvedere adiacente all’ex convento dei pp. Cappuccini, fu posta la prima pietra del nuovo Ospedale Civile. Nel 1927 il dott. Emanuele Foderà aprì una “Casa di Cura Chirurgica con otto posti letto”, che fu chiamata “Ospedaletto Foderà”. All’inizio degli anni quaranta del secolo scorso i fratelli dott. Filippo e dott. Salvatore Francesco Carfì Pavia, decisero di aprire un “Sanatorio chirurgico”, che avrebbero chiamato: “Ospedaletto Pavia”. La Casa di Cura fu dotata di otto posti letto ma non fu mai aperta al pubblico. Il 5 luglio 1949 l’Infermeria Civile per malati acuti di Vittoria venne dichiarata: “Unità Ospedaliera Circoscrizionale n. 32 per i Comuni di Vittoria, Comiso, Acate e Chiaramonte Gulfi, con sede nel Comune di Vittoria”, che poi Nell’anno 1956, con Decreto Prefettizio, fu classificata: “Ospedale di III Categoria”. Il 14 settembre 1957 fu pubblicata la versione definitiva del Regolamento Organico del’U. O. C. di Vittoria. 26 Capitolo sesto Il 5 febbraio 1953, nei locali dell’Unità Ospedaliera Circoscrizionale, si riunì la Commissione giudicatrice del concorso per il progetto del nuovo Ospedale Civile di Vittoria (138); la mansione di Segretario fu affidata al rag. Emanuele Iacono, Segretario dell’Ente. I Commissari, preso atto di tutta la documentazione del concorso, constatata la regolarità del bando (scaduto il 15 gennaio 1953), constatato che erano stati presentati in tempo utile tre progetti, procedettero alla numerazione dei plichi, già regolarmente sigillati, contrassegnandoli coi numeri 1, 2 e 3. Dopo l’apertura di ciascun plico e l’attento esame dei relativi progetti, “<…> la Commissione ritenne che il progetto numero tre rispondesse alle richieste del bando ed alla cubatura, rientrando nelle possibilità di finanziamento, pur offrendo un complesso Ospedaliero con percorsi organici e ben studiati e con disposizioni planimetriche chiare, sia nel complesso che nel dettaglio dei Reparti. <…>”. Pertanto il progetto contrassegnato col numero tre fu classificato: “primo e vincitore del Concorso”. Furono classificati “ex aequo” i progetti contrassegnati coi numeri uno e due, ai quali furono assegnati due premi, rispettivamente di lire centomila e di lire sessantamila, cumulati e divisi in parti uguali a ciascuno dei due concorrenti. Aperte le buste contenenti i nomi dei tre progettisti, dentro la busta n. 1 si trovarono due nominativi (associati), precisamente quello dell’architetto Giuseppe Vittorio Ugo e l’altro dell’ing. Raffaele Vincenzo Giurdanella Annina (139). La busta n. 2 riguardò l’ing. Francesco Di Geronimo, mentre la busta contrassegnata col n. 3 risultò appartenere all’ing. Emanuele Amarù (140), che vinse il concorso. Non ci fu la posa della prima pietra (forse per scaramanzia, dato il precedente del 24 aprile 1907), ma per realizzare il nuovo Ospedale Civile occorsero ben undici anni ed il trasferimento dei pazienti dall’ex convento dei pp. Cappuccini alla nuova sede in contrada “Celle” avvenne, senza inaugurazione, “per un colpo di mano”, nei primi mesi del 1964. L’11 giugno 1953, con atto n. 99, fu deliberato lo “Statuto Organico” dell’Unità Ospedaliera Circoscrizionale di Vittoria (141). In esso, dopo un breve cenno sulle origini dell’Ospedale, legate all’atto di ultima volontà del sig. Matteo Terranova e sulle norme di legge che nel corso dei secoli ne avevano regolato la gestione, si evidenziò la necessità per l’Ente di avere una dotazione di posti letto non inferiori a cento, di cui il 15% fosse riservato agli ammalati paganti in proprio, nonché un’idonea e moderna organizzazione per fornire alla popolazione della circoscrizione 32 (comprendente i Comuni di Vittoria, Acate, Chiaramonte Gulfi e Comiso) “<…> adeguate prestazioni sanitarie nel campo della chirurgia, della medicina, dell’ostetricia e ginecologia e, possibilmente, di qualche altra specialità tra le più importanti, con possibilità di potere accogliere anche infermi abbisognevoli di cure ed interventi chirurgici elettivi. <…>”. Inoltre avrebbe dovuto disporre di una “<…> sala di degenza per bambini, nonché di un impianto radiologico completo, di un gabinetto per le comuni ricerche di laboratorio applicate alla clinica, di un poliambulatorio, di un locale di isolamento e di un’autoambulanza. <…>”. Il numero dei posti letto a disposizione di ogni Comune facente parte della circoscrizione sarebbe stato oggetto di successiva delibera del Consiglio di Amministrazione ed assegnato in proporzione al numero degli abitanti del Comune stesso risultante dall’ultimo censimento ufficiale. Il dott. Gabriele Sardo, Commissario Prefettizio per la temporanea amministrazione dell’Ospedale, “<…> veduto che nel reparto di medicina le funzioni di medico primario e di comprimario sono state affidate, rispettivamente, ai Sigg. Dr. Giovanni Nicosia e Serafino De Pasquale; veduto che per una completa organizzazione si rende utile l’opera di un altro professionista; veduto che il Dr. Carfì Pavia Salvatore, interpellato, si è dichiarato disposto ad accettare le funzioni di medico consulente volontario, <…>”, il 15 giugno 1953, deliberò (n. 106) di affidare le funzioni di Medico consulente presso il Reparto di Medicina dell’U. O. C. al dott. Salvatore Carfì Pavia, col vincolo che “<…> avrebbe espletato la sua opera gratuitamente e senza alcun diritto alla continuità o stabilità della funzione. <…>”. Tale delibera venne poi revocata dal Commissario Prefettizio del tempo, dott. Attilio Trovato. Il 27 novembre dello stesso anno il dott. Gabriele Sardo, assistito dal Segretario rag. Emanuele Iacono, sottoscrisse ed inviò per la pubblicazione all’albo pretorio del Comune, la delibera riguardante il nuovo “Regolamento di servizio interno e sullo stato giuridico ed economico degli impiegati e salariati dipendenti dall’Unità Ospedaliera Circoscrizio- Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 PAGINE DI STORIA 27 Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 PAGINE DI STORIA 28 nale” (142). Il 5 febbraio 1954 la Giunta Municipale assegnò (144) £. 7.500 all’U. O. C. come rimborso per una trasfusione di sangue fatta ad un’inferma povera, ricoverata a carico del Comune (145). Successivamente la Giunta deliberò (146) l’acquisto di “quattro bilance pesa-neonati da fornire alle ostetriche condotte per l’assistenza agli immaturi”, mentre Il Consiglio Comunale approvò, all’unanimità, la modifica di alcune norme contenute nello statuto della Fondazione Antonietta Criscione Gucciardello (147). Il dott. Natale Valenti, Commissario Prefettizio dell’Ospedale, “<…> veduto che il dott. Giovanni Mangione, per la grave malattia che lo ha colpito, non è in grado di disimpegnare, ancora, l’incarico di Condirettore Sanitario con la massima energia che la delicata funzione richiede, <…>“, il 4 aprile 1955, deliberò di riconfermare nelle funzioni di Condirettore Sanitario i dottori Giovanni Mangione e Giovanni Nicosia Carbonaro, con incarico a titolo gratuito. Il 21 maggio 1955 la Giunta Municipale, per consentire agli infermi poveri assistiti dal Comune di accedere alle branche di: Oculistica, Otorinolaringoiatria, Analisi Cliniche, Odontoiatria, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Tisiologia, Radiologia e Terapia Fisica, Cardiologia, stipulò una convenzione con altrettanti Medici Specialisti. Per ottenere tali prestazioni sarebbe stato necessario che il Medico Condotto inoltrasse la richiesta al Sindaco, tramite l’Ufficiale Sanitario, il quale avrebbe apposto il proprio visto per conferma. Il rag. Emanuele Iacono (51), Segretario dell’Ospedale, per far fronte ad inderogabili necessità finanziarie dell’Ente, il 19 gennaio 1956, scrisse una lettera all’amico dott. Libero Mazza (148), in quel tempo Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno, perché si interessasse a far ottenere dallo stesso Ministero il sussidio di otto milioni di lire, che l’U. O. C. aveva richiesto in data 15 luglio 1955 (149). Alla fine qualcosa si mosse e il 9 giugno 1956, “<…> veduto che con l’elevazione dell’Infermeria Civile per malati acuti ad Unità Circoscrizionale comprendente i Comuni di Vittoria, Comiso, Chiaramonte Gulfi ed Acate (costituita da circa 100.000 unità) si è imposta all’Amministrazione ospedaliera la necessità inderogabile di elevare la capacità ricettiva del Nosocomio fino a 45 posti letto, <…>; veduto che con la riorganizzazione di tutti i servizi sanitari, l’Amministrazione ospedaliera ha dovuto, per rendere più accogliente l’ospedale e più confortevole il soggiorno agli infermi, trasformare radicalmente i locali creando all’uopo una decorosa sala parto, locali per gli armadi farmaceutici, laboratori di analisi cliniche e radiologiche, giardini ed istituire i reparti di Ostetricia e Ginecologia e Medicina Generale; veduto che la predetta Amministrazione, non può far fronte alle ingenti spese necessarie con le entrate ordinarie di bilancio, <…>”, la Prefettura di Ragusa ritenne di intervenire finanziariamente, accreditando all’E.C.A. i fondi occorrenti con i seguenti mandati di pagamento: £. 5.039.531 per il 1954, £. 2.178.549 per il 1955 e £. 560.000 per il 1956, per un totale di £. 7.778.080. Su ordinanza del 5 febbraio 1955 della C. P. A. B., il 18 ottobre 1956 (152), fu ulteriormente modificato il regolamento di servizio interno sullo stato giuridico ed economico degli impiegati dell’U. O. C., mentre il 20 novembre 1956 la Giunta Municipale (153) reiterò all’On. Assessore all’Igiene e Sanità la richiesta per una sollecita convocazione dei Sindaci della Circoscrizione per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale, che già, con decreto prefettizio, era stato classificato “Ospedale di III Categoria”. Durante la ricerca di notizie sull’assistenza sanitaria a Vittoria, che ho effettuato presso l’Archivio Storico “Gianni Ferraro”, sfogliando il volume delle delibere della Giunta Municipale e del Consiglio Comunale relative all’anno 1957, con vivo piacere ho letto che fu stanziato un contributo di £. 30.000 per la “Giornata della Madre e del Bambino” (154), programmata per il 3 febbraio 1957 presso l’aula magna delle “Skole nuove”, l’edificio scolastico che si trova nell’isolato tra le vie Milano, Cavour, Firenze e Bixio (155). Forse si tratta di pura coincidenza, ma sono stato colpito dal fatto che per tale celebrazione fosse stata scelta la prima settimana di febbraio, stesso periodo in cui, attualmente, ogni anno, a partire dal 1978, viene celebrata la “Giornata per la Vita” (156). Il 14 settembre 1957 (157) fu inviata al Segretario Comunale, per la pubblicazione all’Albo Pretorio, la versione definitiva del Regolamento Organico del’U. O. C. di Vittoria (158), poi stampata e pubblicata in un opuscolo assieme al testo dello Statuto Organico. Già nel 1932, con l’elargizione dei vittoriesi residenti nel nord America, che permise di realizzare la nuova sala operatoria, l’Ospedale aveva fatto un grosso passo avanti nella qualificazione delle prestazioni sanitarie (159), il nuovo Regolamento Organico, dopo la “Sistemazione provvisoria dei Servizi Sanitari” (160), ufficializzò l’istituzione di tre Reparti distinti: Medicina, Chirurgia ed Ostetricia-Ginecologia, del Gabinetto di Radiologia (161), del Laboratorio di Analisi Cliniche, del Pronto Soccorso, nonché la stipulazione delle convenzioni, rispettivamente con lo Specialista Otorinolaringoiatra, Oculista e Pediatra. Inoltre nello Statuto Organico fu inserita (Art. 4) la possibilità di ricoverare “<…> Infermi inviati dagli Istituti Mutualistici, dagli Ospedali Militari, <…> e ammalati paganti in proprio, in Reparti distinti ed in camere (celle, ancora per qualche anno!) con un solo letto, per cure ed interventi chirurgici elettivi, <…>”, riservando ad essi il quindici per cento del totale dei posti letto. In questo modo quello che inizialmente era stato “l’Ospedale dè poveri” o, meglio, la stazione di transito per l’ultima dimora di “relitti umani, provati dall’abbandono di Dio” (164), pur confortati da “umana e solidale assistenza” (68), poi divenuto Infermeria Civile per malati acuti, quindi Unità Ospedaliera Circoscrizionale n. 32, grazie ai Reparti di nuova formazione ed alle convenzioni con alcuni specialisti, finalmente, fu considerato il luogo idoneo (Ospedale di III categoria) dove poter curare i malati, poveri e ricchi, della Circoscrizione (165), sia che fossero assistiti dai Comuni di origine o dai pochi Enti Mutualistici allora presenti nel territorio, sia che fossero paganti in proprio. Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 PAGINE DI STORIA Continua 29 CORSI E CONGRESSI Frattura del polso: spesso è necessario l’intervento chirurgico Panorama Medico ANNO XXIII - N°2 - 2010 Al Castello di Donnafugata il Congresso regionale ASOTO 30 L’indirizzo comune, sulle fratture al polso, sembra essere quello dell’intervento chirurgico che realmente, al di là di alcune terapie, offre un concreto aiuto per un totale recupero funzionale. Intervenendo al 19esimo congresso regionale Asoto, l’associazione che raggruppa gli ortopedici e i traumatologici ospedalieri siciliani, esperti e luminari del settore, al castello di Donnafugata a Ragusa, hanno offerto i propri punti di vista per confrontarsi sulle varie esperienze rispetto al particolare tema del congresso stesso, ovvero le fratture del polso e della mano, uno degli ambiti di intervento più frequenti rispetto ai quotidiani casi clinici. I lavori sono stati aperti dal saluto del manager dell’Asp 7 di Ragusa, Ettore Gilotta, che ha sottolineato l’importanza del congresso sia sotto l’aspetto strettamente scientifico che per il suo ritorno in provincia di Ragusa dopo anni di assenza. E la splendida e suggestiva cornice dell’antico castello di Donnafugata ha fatto il resto, ammaliando i tantissimi medici arrivati da ogni parte della Sicilia, anche oltre le prenotazioni e le aspettative. Già il primo giorno del congresso le tante relazioni scientifiche affidate ai medici più giovani con l’obiettivo di coinvolgerli sempre più all’interno delle società scientifiche e negli appuntamenti di approfondimento e formazione come questi. Il congresso, che si è svolto a Ragusa sotto la presidenza del dott. Giorgio Sallemi, primario del reparto di ortopedia dell’ospedale Civile di Ragusa, ha focalizzato i propri punti di intervento sui temi più d’attualità nel caso delle fratture al polso e alla mano. La • Giorgio Sallemi e Giuseppe Sessa prima sessione è stata dedicata alle fratture dell’estremo distale del radio e si è parlato delle lesioni al carpo. Attesissime le letture magistrali di alcuni dei luminari presenti al congresso, ovvero il dott. Giulio Lauri, che ha parlato delle fratture al radio, il dott. Frank Nienstedt, che si è soffermato sull’anatomia funzionale del radio ulnare distale e il dott. Michele D’Arienzo che è intervenuto sulle fratture e sulle pseudoartrosi di Scafoide. L’ultima sessione del congresso è stata, infine, dedicata alle fratture dei metacarpi e delle falangi. “Interessantissimo sotto ogni punto di vista questo congresso – commenta il dott. Giorgio Sallemi – Dalle relazioni è emerso un dato praticamente univoco, ovvero il comportamento da tenere rispetto alle fratture del polso che prevedono sempre più un necessario intervento chirurgico per assicurarne positivi risultati. Questi casi vanno dunque operati prestando la massima attenzione anche dopo l’intervento, nel successivo decorso”. Sallemi parla anche delle letture magistrali, decisamente interessanti: “Sono state apprezzatissime da tutti i colleghi presenti. Abbiamo avuto la possibilità di conoscere e approfondire alcuni aspetti e alcune importanti esperienze”. www.parcoetna.it - www.parks.it/parcoetna Parco dell’Etna Da domenica 12 settembre “Parco Trekking 2010” Otto itinerari guidati alla scoperta dell’area protetta Dopo il notevole successo di partecipazione delle edizioni passate, torna anche quest’anno con alcune nuove proposte “Parco Trekking 2010”, il tradizionale programma di escursioni guidate domenicali organizzate dall’Ente Parco dell’Etna. “Gratificati e stimolati dall’attenzione dimostrata da tanti appassionati, riproponiamo con rinnovato impegno e con itinerari inediti il nostro calendario di escursioni estivoautunnali – spiega il Commissario Straordinario del Parco Ettore Foti – Vogliamo così porre all’attenzione degli escursionisti e dei turisti alcuni tra i siti naturalistici più suggestivi e ricchi di storia del Parco, offrendo nuove opportunità di conoscenza e di piena fruizione in sicurezza di tutti i versanti dell’Etna”. Otto gli itinerari in programma a partire da domenica 12 settembre, alla scoperta di alcuni tra i luoghi più suggestivi dell’intero territorio del Parco. Ed ecco, a seguire, il calendario completo delle escursioni. 1. DOMENICA 12 SETTEMBRE Itinerario: P.Provenzana – Bocche 2002 – Grotta dei Lamponi (con utilizzo di fuoristrada) Raduno: Piano Provenzana alle ore 9 Durata media: 6 ore Percorso di media difficoltà 2. DOMENICA 19 SETTEMBRE Itinerario: Rifugio Sapienza – Montagnola – Valle del Bove (con utilizzo della funivia, max 20 partecipanti) Raduno: Rifugio Sapienza alle ore 9 Durata media: 7 ore Percorso impegnativo 3. DOMENICA 26 SETTEMBRE Itinerario: Piano delle Donne – Rifugio Monte Baracca Raduno: piazza di Fornazzo alle ore 9 Durata media: 6 ore Percorso di media difficoltà 4. DOMENICA 3 OTTOBRE Itinerario: Punta Lucia – Rifugio Monte Scavo (con utilizzo di fuoristrada – max 20 partecipanti) Raduno: Piano Provenzana alle ore 8,30 Durata media: 7 ore Percorso impegnativo 5. DOMENICA 10 OTTOBRE Itinerario: Monte Fontane – Ilice di Carlino Raduno: Piazza di Milo alle ore 9 Durata media: 6 ore Percorso di media difficoltà • Tutte le uscite saranno effettuate con le guide del Parco. • In caso di maltempo o altri problemi, la guida potrà rinviare l’escursione o ripiegare per tracciati alternativi. • In relazione ai singoli itinerari, la guida fisserà il numero massimo di partecipanti alla escursione. • Attrezzatura e abbigliamento: zaino con colazione a sacco, scarponcini da trekking, giacca a vento, berretto, borraccia. Si consiglia di portare binocolo e fotocamera. • La quota di partecipazione è fissata in euro 30,00 a persona per l’ itinerario n.4, in euro 20,00 per l’itine- 6. DOMENICA 17 OTTOBRE Itinerario: Intraleo - Monte De Fiore Raduno: piazza dei Pini, Nicolosi alle ore 9 Durata media: 6 ore Percorso di media difficoltà 7. DOMENICA 24 OTTOBRE Itinerario: Bocche eruttive del 1928 Raduno: piazza di Fornazzo alle ore 9 Durata media: 5 ore Percorso facile 8. DOMENICA 7 NOVEMBRE Itinerario: Pirao – Monte Spagnolo Raduno: Randazzo, piazza Loreto alle ore 9 Durata media: 6 ore Percorso facile rario n. 2, in euro 15,00 per l’itinerario n. 1 e in euro 10,00 per tutti gli altri itinerari. • La quota di partecipazione dovrà essere versata direttamente alla guida al momento della partenza. • Le prenotazioni dovranno essere fatte presso gli Uffici del Parco, telefonando al numero 095.821240 - 821245 il venerdì precedente l’escursione (dalle ore 9 alle ore 12). • Si invita a rispettare gli orari degli appuntamenti affinché le escursioni possano avvenire entro i tempi previsti. • Il programma potrà subire variazioni. Il programma completo di “Parco Trekking 2010” è scaricabile dal sito www.parcoetna.it